Amico del Coltivatore maggio 2011

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Amico del Coltivatore maggio 2011
Anno 62 - Numero 4
maggio 2011
Periodico della Federazione
Provinciale Coldiretti Padova
Poste Italiane spa - Sped. in Abb. Post.
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 1, DCB Padova.
Abbonamento annuo € 5,00
(pagamento assolto tramite versamento
della quota associativa)
DEL COLTIVATORE
Contiene I. P.
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LA FORZA DEL MADE IN ITALY
Il 7 luglio al Palalottomatica di Roma
per rispondere con i fatti
a nuove e vecchie
emergenze alimentari
L'Assemblea Nazionale
di Coldiretti Giovani Impresa
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Editoriale
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Unica vera, tangibile risposta alle emergenze e alle contraddizioni del mercato
I
l nostro progetto per una Filiera Agricola Tutta Italiana si sta rivelando la
migliore risposta che l’agricoltura, e
non solo, è in grado di dare alle continue
emergenze alimentari ed alle contraddizioni di un mercato senza identità e con
poche regole. Noi, a differenza di altri che
si limitano a stare al traino e a dare un
colpo al cerchio dell’industria e uno alla
botte della politica, abbiamo ben chiari
gli obiettivi che intendiamo perseguire
e invitiamo chi li condivide a seguirci. Di
certo non intendiamo scendere a patti
sui pilastri della nostra azione: sicurezza
alimentare, trasparenza, tutela del reddito delle imprese agricole, efficienza dal
campo alla tavola, dialogo con i consumatori. Idee che abbiamo maturato e
difeso, il più delle volte in perfetta solitudine, e che il prossimo 7 luglio riconfermeremo in occasione dell’Assemblea
Nazionale al Palalottomatica di Roma. Da
alcuni anni ad inizio luglio ci diamo appuntamento nella capitale proprio per
fare insieme il punto su quanto insieme
abbiamo costruito in questi ultimi anni e
tracciare insieme il cammino per l’immediato futuro. Estendo, dunque, a tutti l’invito a partecipare numerosi, perché noi e
solo noi possiamo difendere l’agricoltura
italiana e garantire un futuro alle nostre
aziende.
Le settimane scorse abbiamo dovuto
fare i conti con l’ennesima emergenza
alimentare del “batterio killer” in Germania, fra psicosi, notizie contraddittorie e
continue smentite. A rimetterci è sempre
il mondo agricolo che si trova a pagare
un prezzo troppo alto, non importa se
poi le responsabilità sono altrove. L’unica certezza è che i consumi di verdura e
frutta sono calati a picco, tra il dilagare di
timori infondati e di notizie incontrollate
e confuse.
Secondo le nostre stime
ammontano ad almeno
417 milioni di euro le perdite subite dagli agricoltori
europei solo nei primi dieci
giorni di emergenza escherichia coli. Il doppio della
cifra di indennizzo di 210
milioni destinati dalla Commissione Europea. A pagare il conto più salato delle
incertezze e dei ritardi con cui in Europa
si sta affrontando l’emergenza sono stati
nell’ordine la Spagna (200 milioni) le cui
produzione di cetrioli è stata inizialmente ingiustamente accusata, l’Italia (100
milioni) che è il principale paese produttore di ortofrutta in Europa, l’Olanda (50
milioni), la Francia (30 milioni), la Germania (30 milioni), il Belgio (6 milioni), la Danimarca (0,75 milioni) e la Lituania (0,15
milioni). Di fronte alla risposta finora insufficiente
dell’Unione Europea Coldiretti ha messo
in atto una immediata mobilitazione per
promuovere il consumo di frutta e verdura e, in generale, dei prodotti Made
in Italy e combattere così la psicosi che
sta provocando gravi danni. E di nuovo
ci troviamo sotto i riflettori per ribadire
ciò che stiamo ripetendo ormai da anni:
la strada maestra per rafforzare la nostra produzione nazionale è una Filiera
Agricola Tutta Italiana. Un concetto con
il quale il cittadino consumatore comincia ad avere una certa dimestichezza ma
che ancora fatica a trovare terreno fertile
in altri settori dell’agroalimentare.
Nel frattempo un altro fronte importante si è aperto a livello europeo, in vista
delle definizione della nuova Pac. Nella
relazione della Commissione Agricoltura
del Parlamento Europeo sono stati fissati
alcuni obiettivi condivisi, frutto dell’ado-
zione di diversi emendamenti di compromesso. Innanzitutto, la sicurezza alimentare, cioè la produzione di cibo, rimane la ragion
d’essere dell’agricoltura. E’
quindi necessaria una Politica agricola comune forte,
sostenibile e con un bilancio adeguato agli ambiziosi
obiettivi da perseguire, respingendo fermamente qualsiasi passo
verso una sua rinazionalizzazione.
La distribuzione delle risorse dovrà essere attuata gradualmente, con un approccio pragmatico e l’utilizzo di criteri
oggettivi. E’ necessario che i pagamenti
diretti siano più mirati verso un’agricoltura più sostenibile e sia preservata la
diversità dei sistemi di produzione locali.
Una particolare attenzione dovrebbe essere dedicata ad aiutare i giovani agricoltori. Al fine poi di rafforzare la posizione
degli agricoltori nella filiera alimentare,
dovrebbero essere sviluppati una serie
di strumenti per il sostegno della gestione da parte degli agricoltori di filiere territoriali corte che siano trasparenti ed efficienti, che abbiano un ridotto impatto
ambientale, che promuovano la qualità
e forniscano l’informazione al consumatore, che comportino la riduzione degli
intermediari e che promuovano la formazione dei prezzi equi e trasparenti.
E qui ci sembra di sentire l’eco di tanti
nostri interventi, le parole d’ordine delle
nostre mobilitazioni. Ecco perché ora
vogliamo rinnovare il nostro impegno
a proseguire con rinnovata convinzione
sulla strada maestra che abbiamo tracciato. Vi aspettiamo dunque il 7 luglio al
Palalottomatica di Roma.
Il Presidente
Marco Calaon
Editoriale
IL 7 LUGLIO INSIEME AL PALALOTTOMATICA
PER RINNOVARE IL NOSTRO IMPEGNO
A PROSEGUIRE NELLA COSTRUZIONE
DI UNA FILIERA AGRICOLA TUTTA ITALIANA
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Determinante il lavoro di Coldiretti,
come al solito in piena solitudine ma, soprattutto,
osteggiato da una serie sospetta di soloni e opinionisti......!!!!!
A
ggiornare le Zone Vulnerabili ridefinendo i carichi
inquinanti attribuibili ai diversi settori civili e produttivi, sino ad oggi caricati a torto completamente sulle spalle degli allevatori: questi i due punti cardine
dell'Accordo raggiunto in Conferenza Stato-Regioni per
rivedere l'applicazione della Direttiva Nitrati. E' il frutto
del lavoro politico e tecnico sviluppato esclusivamente da
Coldiretti, riuscita a far siglare alle Regioni Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia uno
Schema di accordo sulla Direttiva Nitrati che prima della
Conferenza Stato-Regioni aveva ricevuto l'approvazione
della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome.
Due gli aspetti fondamentali che con questo Accordo, nella
vicenda nitrati, troveranno adeguate risposte:
– l'accertamento delle responsabilità in tema di inquinamento delle acque in modo proporzionale così come sarà
accertato rispetto a tuti i settori produttivi e civili, sulla base
di nuovi studi autorevoli ed obiettivi;
– l'indicazione che la richiesta di deroga all'Unione Europea
non possa giocare un ruolo decisivo nella soluzione dei
problemi di adeguamento delle imprese ai vincoli previsti
dalla direttiva comunitaria, mettendo allo scoperto le posizioni di una perversa burocrazia che ha finito per accrescere
nel tempo gli intralci e gli ostacoli rispetto alla possibilità
di delineare regole del gioco chiare e sopratutto uguali per
tutti. Va, poi, messo in evidenza che nell'Accordo si prevedono misure di indirizzo e di sostegno per l'adeguamento
strutturale degli allevamenti, che vengono considerati una
DEL COLTIVATORE
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opportunità e non elementi economici marginali, più precisamente:
– la individuazione degli strumenti finanziari necessari ai
fini del concorso integrale agli investimenti aziendali diretti
all'adeguamento infrastrutturale degli obiettivi dello stoccaggio degli effluenti;
– la definizione della disciplina, nonchè relativo finanziamento, del ciclo di gestione degli effluenti zootecnici, comprensivo delle attività di raccolta dei reflui eccedenti i limiti
previsti per legge e di realizzazione di impanti di stoccaggio
e valorizzazione energetica.
L'intesa andrà ad accertare le reali responsabilità in tema
di inquinamento delle falde, estendendo l'analisi anche
alle acque reflue dei depuratori ed agli scarichi industriali,
prevedendo la predisposizione, entro l'anno, di uno studio
finalizzato all'aggiornamento delle Zone Vulnerabili da nitrati, con l'adeguamento dei programmi di azione e la riduzione, tra le altre cose, del carico di oneri amministrativi a
cui sono sottoposte le aziende agricole.
Non si sono fatte attendere le critiche "interessate"da parte di
presunti esperti e opinion leader del settore, che hanno messo in evidenza sopratutto la mancanza dei tempi necessari
per fare le cose fatte bene. Ciò non ci sorprende, ma vorremmo capire dove sono stati finora questi signori, come mai non
hanno proposto "per tempo" questi provvedimenti, perchè
continuano ad auspicare una deroga agli attuali vincoli, atto
politicamente pericolosissimo perchè fine a se stesso e temporaneo: non è che a questi signori, colombe di lobbie molto
influenti ed interessate, il fatto che le colpe ricadano sugli allevamenti zootecnici sia per loro un alibi di ferro? Una panacea
per altri settori ormai non più credibile? Un giogo con il quale
poter speculare nei confronti di un intero pezzo produttivo,
molto competitivo del nostro Made in Italy agroalimentare?
Una cosa è certa, questo Accordo è e sarà uno dei passi
determinanti per tutelare gli allevamenti italiani, offrendo
nuove opportunità per mettersi nelle condizioni di produrre e di potersi sviluppare all'interno di un percorso di trasparenza e di semplificazione, funzionale al nostro Progetto
per una Filiera Agricola Tutta Italiana attraverso il quale recuperare la reddittività necessaria per dare sacrosanta soddisfazione ai nostri imprenditori.
Il direttore
Walter Luchetta
Il punto del Direttore
ACCORDO STATO/REGIONI
PER RIVEDERE LA DIRETTIVA NITRATI
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Primo piano
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“UNA FILIERA AGRICOLA TUTTA ITALIANA È POSSIBILE,
All'Assemblea annuale annunciate le prossime iniziative sindacali, dalla zootecnia
L
a tabella di marcia del Progetto Coldiretti per una Filiera Agricola Tutta Italiana
procede a passi spediti: lo conferma
l’intensa attività alla quale abbiamo
partecipato da protagonisti e che ci ha
permesso di raggiungere gli importanti
obiettivi che ci eravamo prefissati: siamo passati dalle parole ai fatti, con buona pace di chi non senza ironia aveva
troppo sbrigativamente profetizzato il
fallimento delle nostre iniziative. I risultati invece sono sotto gli occhi di tutti e
i veri sconfitti sono gli altri, chi vorrebbe un’agricoltura al traino di altre realtà
economiche ed industriali, una classe
di imprenditori – gregari”. Il nostro Presidente Calaon, durante l’Assemblea
“
Provinciale ha tracciato un bilancio
dell’attività sindacale del 2010 ed annunciato le prossime iniziative a tutela
del reddito delle imprese, dei diritti dei
consumatori e per la salvaguardia del
territorio.
“Il nostro progetto non si ferma – prosegue Calaon – e sono già tangibili i pri-
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alla bonifica
mi percorsi operativi: le reti dei Farmer’s
Market; la sigla del primo ed innovativo
contratto di filiera corta tra agricoltori
e la prima multinazionale del tabacco;
la sottoscrizione con il Gruppo Maccaferri del più grande contratto europeo
di produzione di energia elettrica da
biomassa tutta italiana; la costituzione
della società di trading europea dei
cereali, FITS (Filiera Italiana Trading Seminativi), tra agricoltori, consorzi agrari
e cooperative; l’accordo della FITS con
Barilla per la fornitura di alcuni milioni
di quintali di grano duro. Ma per arrivare a positive stabilità di reddito c’è ancora tanto da fare e da lottare assieme,
superando le paure, le inutili polemiche, i “se” ed i “ma” tipici di chi non vuole
rischiare sperando che il peggio passi
delegando la responsabilità ad altri”.
Ripercorrendo l’attività del 2010 il Presidente ha ricordato la storica approvazione della legge regionale del “km 0”,
voluta solamente da Coldiretti, la netta presa di posizione contro gli Ogm,
l’impegno per ridurre la burocrazia ed
i costi a carico delle imprese, il pressing
sulla direttiva nitrati, lo sviluppo della
vendita diretta organizzata, il futuro
dei consorzi di bonifica dopo la riforma
regionale e alla luce delle emergenze
idrogeologiche.
Su quest’ultimo punto il direttore Luchetta ha annunciato una convention
su bonifica e alluvione ad ottobre, per
affrontare gli aspetti più scottanti di
una vicenda che non è solo per “addetti ai lavori” ma riguarda l’intera società civile.
“Altra vicenda forte – aggiunge Luchetta – è la zootecnia, un settore che sta
vivendo una fase drammatica. Prendiamo la direttiva nitrati:non vogliamo
una proroga fasulla da parte dell’Unione Europea che andrebbe a mettere in
difficoltà ancora una volta i nostri allevatori. Il problema vero è legato al fatto
che non si possono scaricare tutte le responsabilità sugli allevamenti visto che
è stato dimostrato che il carico di azoto
è determinato in buona parte dagli scarichi dei depuratori. Il nostro presidente nazionale Sergio Marini ha messo
in campo una prima azione stringente
sul delicato e cruciale tema, portando
a smascherare le precedenti opacità
e congetture che hanno penalizzato
l’agricoltura in una logica di unico soggetto responsabile, senza che fossero
mai analizzate fino in fondo le vere cause. Abbiamo aperto un varco sulla disinformazione proponendo studi adeguati per procedere immediatamente
alla revisione delle zone vulnerabili”.
Quanto alla cooperazione a pochi
mesi dalla formalizzazione dell’accordo nazionale si è tenuto a Padova l’insediamento politico dell’associazione
a livello territoriale di Unci- Coldiretti
Padova. Sul fronte della vendita diretta, dopo l’affermazione dei mercati
agricoli in tutta la provincia il prossimo obiettivo è un mercato coperto a
Padova. “All’inizio le aziende coinvolte
– ricorda Luchetta - erano meno di 20,
ora il numero si attesta sopra la novantina. A questo proposito un plauso va
alla Associazione Agrimercato delle
Terre del Santo, a partire dal presidente Luca Zaggia e dal vicepresidente
Igor Gatto. Tutto questo con buona
pace di chi ci prendeva per matti e
ci derideva salvo poi cambiare idea
scimmiottando le nostre iniziative”.
Primo piano
ECCO I PRIMI RISULTATI”
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Dal territorio
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EFFICIENZA E MENO BUROCRAZIA
PER LA SICUREZZA IN AGRICOLTURA
Convegno di Coldiretti a Cervarese Santa Croce
Si è parlato anche di codice della strada, oltre 350 i partecipanti
A
gricoltori padovani più sicuri
nello svolgimento del lavoro in
azienda, informati e preparati
sulle nuove normative ma ancora alle
prese con la burocrazia e i costi troppo
elevati. Oltre 350 imprenditori hanno
partecipato all’interessante convegno
sul nuovo codice della strada e sulla sicurezza dei mezzi agricoli, organizzato
dalla Coldiretti- in collaborazione con
Coldiretti Giovani Impresa, Polizia Stradale di Padova e l’ULSS 16 – SPISAL- di
Padova. Dettagliate e molto apprezzate
da una platea di imprenditori non solo
padovani ma anche vicentini, le relazioni dei Funzionari della Polizia Stradale e dello SPISAL, che hanno illustrato quali siano le novità introdotte dal nuovo codice
della strada e quelle importantissime legate alla sicurezza dei mezzi agricoli.
Fra il pubblico, presenti anche alcuni amministratori dei comuni del comprensorio di Padova Ovest ed i
Comandanti delle Polizie Locali, ai quali è stato dato
il benvenuto dal Direttore di Coldiretti Padova, Walter
Luchetta e dal Presidente della Zona di Padova Ovest,
Ettore Menozzi Piacentini, i quali hanno messo in risalto il ruolo sempre più professionale e professionalizzante che Coldiretti intende assumere nel fornire una
continua e costante informazione e formazione alle
imprese agricole, con particolare riguardo alle tematiche riguardanti la sicurezza, fondamentali per poter
mettere le aziende nelle condizioni di sviluppare nel
migliore dei modi il Progetto di una Filiera Agricola
Tutta Italiana.
Al termine dell’incontro, dopo un ampio e animato dibattito, il Presidente Calaon ha ribadito la necessità di
semplificare alcune norme al fine di diminuire i costi a
carico delle imprese ed ha comunicato che la Camera
di Commercio di Padova sta predisponendo un apposito bando per la messa in sicurezza dei mezzi agricoli.
Un sentito ringraziamento per l’ottima riuscita del convegno va ai Funzionari della Polizia Stradale e dello SPISAL che anche in questa occasione hanno dimostrato
tutta la loro professionalità, all’Agriturismo-Ristorante
al Bosco, che ha ospitato l’evento, ed alla ditta Stella
Mauro che ha sponsorizzato l’incontro. Impeccabile ed
efficace l’organizzazione del partecipato convegno da
parte dell’Ufficio di Zona di Padova Ovest, che ha curato nel migliore dei modi ogni dettaglio per la buona
riuscita della serata.
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Ormai è un bollettino di guerra, imprenditori impotenti,
contromisure deboli e micro rimborsi lumaca
G
li animali selvatici stanno distruggendo interi raccolti e
mettendo in difficoltà centinaia di imprese agricole padovane.
Dall’emergenza “storica” dei cinghiali
sui Colli Euganei, all’invasione di nutrie e topi dall’Alta alla Bassa Padovana, alla quale si sommano le conseguenze della massiccia presenza di
corvi, gazze e colombi, per non parlare del flagello delle cavallette che
ormai si ripropone in maniera intensa
per il secondo anno.
Le segnalazioni interessano un po’
tutta la provincia. A partire dai Colli
Euganei, dove i cinghiali imperversano distruggendo raccolti e alterando
vigneti, uliveti e frutteti, compromettendo la resa e la qualità, senza contare i danni strutturali. Gravissima la
situazione a Torreglia, dove gli animali spingono anche in pianura distruggendo decine di ettari di mais,
al punto che in alcuni casi siamo arrivati alla quarta risemina. Danni anche a Baone ed Arquà Petrarca.Sempre nell’area collinare, a ridosso delle
zone boscate, sono riapparse le cavallette che arrecano danni soprattutto
ai vigneti, in particolare nei Comuni
di Teolo, Torreglia, Baone e Cinto Euganeo. Per non parlare degli stormi
di uccelli che a nuvole assaltano in
queste settimane le ciliegie. Preoccupa anche la diffusione di fagiani e
anatre, segnalati a Sant’Urbano, Villa
Estense, Granze nella Bassa, ma anche a Piove di Sacco e Sant’Angelo di
Piove, Correzzola e Brugine. A farne
le spese soprattutto le coltivazioni di
mais.Nell’Alta Padovana è allarme per
i topi e arvicole, presenti a migliaia,
che compromettono le colture a pieno campo, in particolare il mais, nelle
zone di Piazzola sul Brenta, Cittadellese e Camposampierese. Anche i vo-
latili sono fonte di preoccupazione,
soprattutto corvi, cornacchie, gazze
e colombi che compromettono ettari
di raccolto. Comune a tutta la provincia il problema delle nutrie, che oltre
a danneggiare le colture causano cedimenti degli argini dei corsi d’acqua.
In questo caso l’azione di contrasto
messa in atto dalla Provincia ha dato
alcuni risultati apprezzabili anche se
siamo ancora lontani da una soluzione definitiva. Nel documento inviato
alle autorità regionali e provinciali
Coldiretti Padova avanza delle proposte concrete: “Per quanto riguarda
i corvidi, siamo a confermare la necessità di intensificare l’applicazione
della metodologia delle trappole Larsen. Relativamente a topi ed arvicole,
il fenomeno non va sottovalutato; è
una proliferazione le cui origini vanno accertate da chi ha le competenze in materia. Rimane il flagello dei
cinghiali, ribadiamo la necessità di
poter accedere a specifiche polizze
assicurative attraverso mirati stanziamenti che rendano l’investimento sostenibile, ciò quantomeno per i danni
provocati a piante, frutti pendenti ed
anticipazioni colturali. Vanno autorizzati, inoltre, piani di abbattimento
selettivo e controllato; il fatto che gli
animali si siano spinti fino alle pianure di Torreglia è la chiara, inconfutabile, prova che la popolazione è
fuori controllo, con tutto quello che
ne consegue anche per l’incolumità
delle persone, a partire da una regolare viabilità stradale.
Umiliante il capitolo relativo ai rimborsi, non risolve i problemi e non è
neanche più un dato utile per le statistiche relative ai danni effettivamente provocati: gli agricoltori, la gente
comune non ci crede più, rinuncia a
fare le domande e sopratutto non ha
fiducia degli interlocutori che ha di
fronte.
Perchè? Presto detto! Per i danni rimborsabili dalla Provincia, quest’ultima riceve le domande e le distingue
in base al valore ipotetico del danno, fino a 516.00 euro e maggiore a
questa cifra. Nel primo caso le stesse
vengono autocertificate dagli interessati e per la maggior parte vengono accettate, con controlli a campione, mentre quelle superiori a 516.00
euro vengono tutte controllate con
visita in azienda e stimate in base alle
produzioni medie ottenibili in base
ai valori mercuriali della Camera di
Commercio. Nella maggioranza viene
confermato il dato inserito in domanda che poi, così istruita, va in Commissione Danni che definisce l’elenco
con evidenziato il danno accertato ed
il contributo massimo da assegnare,
pari mediamente al 55% del danno
accertato. In base alle effettive somme messe a disposizione dalla Regione Veneto viene poi erogato il contributo dopo oltre due anni. In questo
periodo è in liquidazione l’anno 2009
e le imprese ricevono una percentuale di ristoro del danno accertato pari
a circa il 16%.
In zona Parco le richieste vengono
istruite dagli uffici dell’Ente. Ad oggi
sono stati pagati i danni, da loro accertati nella misura dell’ 80%, fino al
2009, per il 2010 il Parco ha ricevuto
le istanze di risarcimento ma non ha
risorse stanziate, così pure per il 2011”.
Dal territorio
CINGHIALI, NUTRIE, TOPI, CORVI & CO.
AGRICOLTURA SOTTO ASSEDIO
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Lavoro e occupazione
DEL COLTIVATORE
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E’ in costante crescita il fatturato del Consorzio Agrario di Padova e Venezia, che ha chiuso il bilancio 2010
con un valore della produzione pari a 168 milioni e 443 mila euro e un patrimonio netto di quasi 45 milioni di
euro. Numeri che fanno del Consorzio una realtà d’impresa fra le più interessanti e dinamiche del primario e
dell’agroalimentare in Veneto. I dati economici sono stati presentati all’Assemblea dei soci in occasione dell’approvazione del bilancio 2010.
N
onostante l’ancora difficile congiuntura economica – ha dichiarato Federico Dianin, presidente del
Consorzio Agrario di Padova e Venezia – possiamo
guardare con una certa soddisfazione al risultato del precedente esercizio, che segna un incremento significativo, di circa il 14 per cento, del fatturato. Una progressione che a va a
beneficio di tutti i nostri soci e della presenza sul mercato di
un Consorzio in grado di fare sistema con il territorio e dare
delle risposte a portata di azienda sul fronte dell’innovazione,
dell’assistenza tecnica e della competitività. In un contesto
sempre più difficile e selettivo gli agricoltori vanno recuperando professionalità e imprenditorialità, con l’assunzione di
rischi e con una gestione dei fattori produttivi più accorta e stimolante; si riappropriano di un ruolo socio-economico e ambientale molto importante, ancora poco considerato e remunerato. Gli imprenditori agricoli si sentono pertanto in dovere
di perfezionare sempre di più le tecniche colturali, finalizzandole alla riduzione dell’impatto ambientale e al miglioramento quali-quantitativo delle produzioni, seguire e orientarsi al
mercato, oltre che difendere e valorizzare le produzioni tipiche locali, in una attenta gestione imprenditoriale. E in questo
impegno quotidiano trovano al loro fianco un partner come il
Consorzio Agrario con la sua rete capillare di agenzie, magazzini di stoccaggio, officine, depositi carburante e personale
tecnico in grado di rispondere ad ogni richiesta ed esigenza.
Lo dimostra il notevole impiego di risorse di questi ultimi anni
per l’ammodernamento delle strutture commerciali e di servizio, ma ancor più per il potenziamento e l’aggiornamento
tecnologico degli impianti di raccolta, essiccazione, stoccaggio e commercializzazione delle principali produzioni locali,
rappresentate dai cereali e dalla soia. Inoltre, le strutture tecniche, commerciali e industriali, insieme all’ampio pacchetto
di accordi e contratti di coltivazione, consentono alla nostra
azienda di essere sempre più interlocutore privilegiato fra il
produttore e l’industria anche per questo grande processo
innovativo che rivoluzionerà l’ agricoltura”.
“La nostra Azienda, - aggiunge il direttore generale Paolo
Martin - in quanto capofila del Progetto Integrato di Filiera
Agroalimentare (PIF A) “Produzione, ambiente, controlli, valorizzazione e qualità”, operante nel comparto “Grandi colture”, in ambito del P.S.R. del Veneto, ha seguito e sostenuto le
aziende agricole coinvolte nella realizzazione dei propri inve-
“
stimenti al fine di arrivare al loro completamento e assicurare
l’erogazione a saldo del contributo di oltre 2 milioni di Euro
complessivamente concessi.
A tale scopo abbiamo perfezionato accordi con Industrie
molitorie al fine di chiudere positivamente la filiera di valorizzazione del grano e del mais locali, a conferma del grande
successo commerciale che sta incontrando la nostra farina
commercializzata con il marchio “Due Passi”. Produciamo e
commercializziamo ormai su larga scala, in proprio e attraverso la Grande Distribuzione, la farina ottenuta da grano tenero
selezionato, coltivato, controllato e macinato nel nostro territorio, in un percorso di qualità a garanzia del consumatore,
grazie anche alle analisi e ai controlli del nostro laboratorio.
Ormai è consolidata l’operatività in Polesine in seguito all’accordo con il Consorzio Agrario di Rovigo, salutato con favore
dal mondo agricolo del territorio. Sempre attenti alle diverse
esigenze e alle nuove opportunità di mercato, a dimostrazione del nostro concreto impegno nell’ambito della produzione
di energia da fonti rinnovabili prosegue a rimo serrato il lavoro
di fornitura e istallazione di impianti fotovoltaici presso enti,
imprese e privati cittadini in Padova, Rovigo e Venezia. Lo
scorso autunno è entrato in funzione l’impianto fotovoltaico
da 343 KWp sul tetto della nostra sede di Padova, che si aggiunge agli impianti di Noale e Saonara.
Continua il notevole impegno sulle strutture di servizio e di difesa delle produzioni agricole. Nel dicembre 2010 è stato sottoscritto il contratto di appalto per la realizzazione a Conselve di
un nuovo magazzino di stoccaggio cereali, compartimentato e
automatizzato, della capacità di circa 240.000 quintali.
Buone anche le performance nei settori “storici” del Consorzio, dai mangimi ai carburanti e ai lubrificanti, senza dimenticare la riorganizzazione dei servizi assicurativi del Fata in grado di fornire delle risposte a 360 gradi.
Consorzio Agrario
CONSORZIO AGRARIO DI PADOVA E VENEZIA:
FATTURATO IN CRESCITA
NEL 2010 OLTRE 168 MILIONI DI EURO (+ 14 %)
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Gli adempimenti
DEL COLTIVATORE
MACCHINE AGRICOLE: NECESSARIO L’ADEGUAMENTO
DEI MEZZI USATI NON A NORMA
Un bando della Camera di Commercio eroga fino a 300,00 €
per l’istallazione di cinture di sicurezza e archi di protezione
C
ome più volte richiamato, il nuovo testo unico sulla sicurezza D.Lgs. 81/08 impone, sia ovviamente nel caso
di dipendenti, ma anche per i componenti dell’impresa familiare, l’obbligo di utilizzare attrezzature a norma e munirsi dei DPI (dispositivi di protezione individuale). Questo vale
anche per le macchine usate.
I trattori, in particolare, debbono essere muniti di una “struttura di protezione (arco di protezione) che impedisca all’attrezzatura di ribaltarsi di più di un quarto di giro. Per evitare rischi
di schiacciamento deve inoltre essere istallato un sistema di
ritenzione.
La Camera di Commercio di Padova, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza sul lavoro degli operatori, in particolare per
quanto riguarda i rischi causati dal ribaltamento dei trattori agricoli, concede un intervento economico a favore delle
imprese agricole per l’adeguamento di UNA sola trattrice ai
requisiti previsti dalla legge, mediante l’installazione di dispositivi di protezione (arco di protezione) e/o dei sistemi di ritenzione (cinture di sicurezza).
Il contributo previsto è pari al massimo al 40% della spesa sostenuta per l’adeguamento della trattrice con un minimo di €
80 (corrispondente ad una spesa di € 200,00) ed un massimo
di € 300,00 (corrispondente ad una spesa di € 750,00). L’erogazione del suddetto contributo avverrà nei limiti della disponibilità finanziaria, prevista in 50.000 euro.
Possono partecipare al bando le imprese che esercitano
l’attività agricola regolarmente iscritte, alla data di presentazione della domanda, al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, con sede operativa in provincia di Pa-
dova, in regola, alla stessa data, con i pagamenti del diritto
annuale.
Le domande di partecipazione al bando vanno presentate a
partire dal giorno 15 giugno ed entro il giorno 15 settembre 2011 per interventi da realizzare entro e non oltre il 31
dicembre 2011.
Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione:
– preventivo di spesa dettagliato redatto dalle ditte fornitrici
dei beni e servizi;
– dichiarazione resa dal titolare o rappresentante legale
dell’impresa agricola, sui requisiti soggettivi;
– copia fotostatica di un valido documento di identità del sottoscrittore.
La graduatoria di idoneità e ammissione al contributo verrà redatta in ordine cronologico di presentazione delle domande.
In relazione al numero di domande che perverranno, la Camera si riserva di formulare una prima graduatoria di idoneità
delle domande di ammissione pervenute entro il 31.07.2011
ed un’eventuale ulteriore graduatoria delle domande pervenute dal 01.8.2011 al 15.09.2011.
Entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione di
accettazione della domanda di contributo, le imprese agricole ammesse a contributo e quelle ammesse in graduatoria
dovranno provvedere all’adeguamento della trattrice e
alla rendicontazione della spesa, mediante l’invio alla Camera di Commercio di apposita domanda corredata dalla fattura
quietanzata e dalla dichiarazione di conformità rilasciata
dal costruttore o installatore. Vanno quindi da subito individuate e scelte ditte in grado di rilasciare la suddetta dichiarazione di conformità.
n. 4 - maggio 2011
L
a decisione di provvedere
allo slittamento dell’avvio
del sistema informatico di
tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) è accolta con favore dalle imprese agricole interessate dal provvedimento.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel
commentare l’intesa raggiunta per
rimodulare l’entrata in funzione del
Sistri, il sistema di tracciabilità dei
rifiuti speciali e pericolosi con una
progressività per le diverse tipologie
di impresa annunciata dal Ministro
per l’ambiente Stefania Prestigiacomo. Una decisione opportuna dopo i risultati del Sistri day (la prova generale effettuata l’11 maggio) con il 90
per cento delle imprese che ha avuto
problemi di accesso al sistema o non
è riuscita, comunque, a portare a termine le operazioni necessarie. Fermo
restando l’importanza di intervenire
per garantire legalità e trasparenza
nel sistema dei rifiuti è importante la
decisione del Ministero di recepire le
esigenze manifestate dalle imprese.
Secondo l’intesa raggiunta, il Sistri
entrerà in vigore:
 il 1 settembre 2011 per produttori
di rifiuti che abbiano più di 500 dipendenti, per gli impianti di smaltimento,
incenerimento, etc. (circa 5.000) e per i
trasportatori che sono autorizzati per
trasporti annui superiori alle 3.000
tonnellate (circa 10.000);
 il 1 ottobre 2011 produttori di rifiuti che abbiano da 250 a 500 dipendenti e “Comuni, Enti ed Imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Regione
Campania”;
 il 1 novembre 2011 per produttori
di rifiuti che abbiano da 50 a 249 dipendenti;
 il 1 dicembre 2011 per produttori
di rifiuti che abbiano da 10 a 49 dipendenti e i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui fino a 3.000
tonnellate (circa 10.000);
 il 1 gennaio 2012 per produttori di
rifiuti pericolosi che abbiano fino a 10
dipendenti.
Sono, inoltre, previste procedure di
salvaguardia in caso di rallentamenti
del sistema ed una attenuazione delle
sanzioni nella prima fase dell’operatività del sistema.
Gli adempimenti
RIFIUTI: PROROGA SISTRI
POSITIVA PER IMPRESE AGRICOLE
13
IMPORTANTE
PER GLI ISCRITTI
AD AZIENDA PULITA
Coldiretti Padova sta mettendo a
punto con la Provincia, la Camera di
Commercio e gli Enti di Bacino il nuovo accordo di programma che si adeguerà alla normativa Sistri. Pertanto
invitiamo tutti gli interessati ad attendere l’invio del nuovo calendario
di raccolta, con tutte le informazioni
e i dettagli operativi del servizio. Nel
frattempo raccomandiamo di conservare con cura ed attenzione tutti i
rifiuti prodotti, evitando di abbandonarli o disperderli nell’ambiente. Per
ogni ulteriore informazione rivolgersi
agli Uffici di Zona.
CORSI DI AGGIORNAMENTO GRATUITI
S
ono in fase di organizzazione nuovi corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare di primo soccorso, per addetto alla prevenzione incendi,
per rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. A settembre partiranno
cinque nuovi corsi gratuiti, più altri due in materia di norme sanitarie di autocontrollo (Haccp),uno organizzato nell’Alta Padovana e l’altro nella Bassa. Invitiamo pertanto tutti gli interessati a compilare tempestivamente il coupon
riportato in questa pagina, indicando i corsi ai quali si intende partecipare, e
a consegnarlo agli Uffici di Zona o in sede centrale in modo da organizzare al
meglio lo svolgimento delle lezioni.

SCHEDA DI PARTECIPAZIONE AI CORSI
COGNOME ____________________________ NOME ______________________
INDIRIZZO _______________________________________________________
TEL. _________________________ MAIL ______________________________
Intendo partecipare ai corsi:
 Rappresentante dei lavoratori
per la sicurezza
 Primo pronto soccorso
 Addetto prevenzione incendi
 Corso Haccp Alta Padovana
 Corso Haccp Bassa Padovana
 Altro______________________
____________________________
DA CONSEGNARE ALLA SEDE CENTRALE COLDIRETTI PADOVA
O AL PROPRIO UFFICIO DI ZONA
14
n. 4 - maggio 2011
Fiscale
DEL COLTIVATORE
LA “RIAPERTURA” DELLA RIVALUTAZIONE DI TERRENI
I
l “Decreto Sviluppo” ha disposto
la riapertura della possibilità di effettuare la rideterminazione del
costo di acquisto:
◆ dei terreni edificabili e agricoli posseduti a titolo di proprietà, usufrutto,
superficie ed enfiteusi;
◆ delle partecipazioni non quotate in
mercati regolamentati, possedute a titolo di proprietà e usufrutto;
alla data dell’1.7.2011, non in regime di impresa, da parte di persone
fisiche, società semplici, associazioni
professionali ed enti non commerciali.
Si evidenzia che le disposizioni in esame, oltre a confermare quanto previsto per le rivalutazioni proposte in
passato, introducono alcuni aspetti
innovativi per quanto riguarda il versamento e il “recupero” dell’imposta sostitutiva nei casi in cui il contribuente abbia precedentemente
effettuato la rivalutazione dei medesimi beni.
LA “NUOVA” RIVALUTAZIONE
Sono confermati gli adempimenti necessari per effettuare la rivalutazione del valore di un terreno o di una
partecipazione, consistenti:
- nella redazione e asseverazione,
da parte di un professionista abilitato,
della perizia di stima che deve individuare il valore del terreno / partecipazione all’1.7.2011;
- nel versamento dell’imposta sostitutiva calcolata applicando al valore del terreno o della partecipazione
risultante dalla perizia di stima, le seguenti aliquote:
◆ 2% per le partecipazioni non qualificate;
◆ 4% per le partecipazioni qualificate e per i terreni.
La redazione della perizia di stima
asseverata nonché il versamento
dell’imposta sostitutiva devono essere effettuati entro il 30.6.2012.
IL VERSAMENTO DELL’IMPOSTA
SOSTITUTIVA
Anche le modalità di versamento
dell’imposta sostitutiva sono confermate con la fissazione di nuovi termini.
Conseguentemente l’imposta sostitutiva dovuta va versata con il mod. F24:
◆ in un’unica soluzione entro il
30.6.2012;
oppure, in alternativa,
◆ in 3 rate annuali di pari importo, a
decorrere dal 30.6.2012 applicando,
alle rate successive alla prima gli interessi nella misura del 3%. In tal caso,
quindi, i versamenti vanno effettuati
alle seguenti scadenze:
- 1° rata > entro il 30.6.2012;
- 2° rata > entro il 30.6.2013 + interessi
del 3% calcolati dal 30.6.2012;
- 3° rata > entro il 30.6.2014 + interessi
del 3% calcolati dal 30.6.2012.
Per quanto riguarda il codice tributo
da indicare nel mod. F24 si ritiene che
dovrà essere utilizzato il codice:
8055 per la rideterminazione delle
partecipazioni non negoziate nei
mercati regolamentati
8056 per la rideterminazione dei terreni edificabili e con destinazione agricola indicando quale anno di riferimento “2011”.
Si rammenta che la rivalutazione si
perfeziona con il versamento dell’intero importo ovvero, della prima rata dell’imposta sostitutiva. L’Agenzia
delle Entrate ha infatti chiarito che il
mancato versamento delle rate successive alla prima:
◆ non fa venire meno la validità della
rivalutazione;
PREVENZIONE E CONTRASTO ALL’EVASIONE NEL SETTORE AGRICOLO
Sono stati pubblicati gli indirizzi operativi, da parte
dell’Agenzia delle Entrate, per le verifiche fiscali da effettuare a partire dal II semestre 2011. Importante da rilevare il criterio di controllo per il settore agricolo che è
mirato nei confronti dei soggetti che utilizzano in maniera abusiva le agevolazioni fiscali riservate ai settori
dell’agricoltura e della pesca.
Ai fini dell’analisi del rischio di evasione, tenuto conto dei
requisiti che qualificano i soggetti che operano nel settore, saranno esaminate prioritariamente le posizioni di quei
soggetti che svolgono attività agricole connesse, cioè
dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione, che abbiano ad
oggetto prodotti ottenuti in prevalenza dalla coltivazione
del fondo o dall’allevamento di animali.
Riguardo all’attività di allevamento sarà accertata l’esistenza della correlazione tra capi allevati e potenzialità del
terreno a foraggiarli, requisito necessario per qualificare
tale attività come agricola e quindi produttiva di reddito
agrario. Di conseguenza sarà verificata, in caso di attività
eccedentaria, la presenza del registro di carico scarico allevamenti ai fini fiscali.
Importanti saranno i controlli in merito al possesso dei
presupposti relativi al regime speciale di detrazione
dell’IVA di cui all’art. 34 del d.P.R. n. 633 del 1972. Nell’ambito di tali soggetti gli uffici devono individuare i produttori agricoli che usufruiscono del regime di esonero
dall’IVA e verificare il possesso dei limiti dimensionali in
termini di volume d’affari previsti dallo stesso articolo 34.
Una particolare evidenza viene riservata agli agriturismi
al fine di evidenziare “la possibile esistenza di vere e
proprie imprese commerciali di ristorazione ed alberghiere dissimulate sotto forma di agriturismo”. La circolare rimanda per il controllo alla specifica metodologia
di controllo che molte volte è stata oggetto di specifiche
nostre riunioni.
n. 4 - maggio 2011
15
◆ comporta l’iscrizione a ruolo degli
importi non versati, con la possibilità,
da parte del contribuente, di regolarizzare l’omesso versamento tramite il
ravvedimento operoso.
In caso di comproprietà il versamento deve essere effettuato da ciascun
comproprietario sulla base della propria quota.
LA RIVALUTAZIONE DI TERRENI /
PARTECIPAZIONI GIÀ RIVALUTATI
Come previsto in passato, è possibile eseguire una nuova rivalutazione
per i terreni e le partecipazioni già oggetto di una precedente rivalutazione.
In tal caso è necessario:
§disporre di una nuova perizia di stima asseverata entro il 30.6.2012;
§calcolare l’imposta sostitutiva dovuta sul “nuovo” valore alla data di
riferimento (1.7.2011).
Coloro che:
◆ hanno effettuato la rivalutazione
all’1.1.2010 e scelto il pagamento rateale dell’imposta sostitutiva in base al
quale la 2° e la 3° rata (maggiorate degli interessi del 3%) scadono, rispettivamente, il 31.10.2011 e il 31.10.2012
procedono ora alla rivalutazione del
medesimo bene all’1.7.2011 possono
non versare la seconda e terza rata
relative alla rivalutazione all’1.1.2010.
Come sopra accennato gli aspetti innovativi introdotti dalle disposizioni in esame riguardano la “gestione”
dell’imposta sostitutiva dovuta per
la rivalutazione nei casi in cui i medesimi beni siano già stati oggetto di
una precedente rivalutazione.
In particolare il Legislatore offre al contribuente la possibilità di scegliere
tra 2 alternative e più precisamente:
1. “i soggetti che si avvalgono della rideterminazione dei valori ... qualora abbiano già effettuato una precedente rideterminazione del valore dei medesimi beni,
possono detrarre dall’imposta sostitutiva dovuta per la nuova rivalutazione l’importo relativo all’imposta
sostitutiva già versata;
2. “i soggetti che non effettuano la detrazione di cui alla lettera ee)
possono chiedere il rimborso della imposta sostitutiva già pagata, ai sensi
dell’articolo 38 del decreto del Presidente della
Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, e il
termine di decadenza
per la richiesta di rimborso decorre
dalla data del versamento dell’intera imposta o della prima rata relativa
all’ultima rideterminazione effettuata”.
Diversamente da quanto previsto per
le precedenti rivalutazioni, quindi, è
ora consentito:
1. utilizzare in “compensazione”
l’imposta sostitutiva già versata in
occasione delle precedenti rivalutazioni. Il contribuente quindi è tenuto a versare soltanto la differenza tra
l’imposta sostitutiva dovuta in base al
nuovo valore rivalutato e l’imposta sostitutiva già versata per la precedente
rivalutazione dello stesso bene.
In merito si evidenzia che la legittimità di tale detrazione sarà monitorata
nell’ambito del mod. UNICO nel quale saranno richiesti i dati utili a tal fine
così come individuati da un apposito
Provvedimento;
ovvero
2. richiedere il rimborso dell’imposta
sostitutiva già versata in occasione
delle precedenti rivalutazioni qualora
il contribuente non si avvalga della
“compensazione” di cui al punto 1 e
quindi provveda al versamento integrale dell’imposta sostitutiva dovuta sulla nuova rivalutazione. Come
di consueto la richiesta di rimborso
va effettuata entro i 48 mesi previsti
dall’art. 38, DPR n. 602/73.
Rilevante è la precisazione contenuta
nella lett. ff ) in esame in base alla quale detto termine di 48 mesi decorre
dalla data di versamento dell’intera
imposta o della prima rata relativa
all’ultima rivalutazione effettuata.
L’importo di quanto chiesto a rimborso non può eccedere quanto dovuto a titolo di imposta sostitutiva per la
nuova rivalutazione.
Si evidenzia infine che,
ai sensi della lett. gg)
del comma 2 in esame, la richiesta di rimborso può riguardare “anche” i versamenti effettuati
entro il 14.5.2011. In detti casi, se
a tale data il termine di decadenza della richiesta di rimborso risulta
già scaduto, il rimborso può essere
richiesto entro 12 mesi dalla medesima data.
In base a tale disposizione, al contribuente risulta concesso richiedere il
rimborso dell’imposta sostitutiva pagata in passato in relazione a terreni/
partecipazioni oggetto di una “doppia”
rivalutazione.
Fiscale
E PARTECIPAZIONI - NOVITÀ SUI VERSAMENTI
16
n. 4 - maggio 2011
La previdenza
DEL COLTIVATORE
COLTIVATORI DIRETTI E IAP,
ECCO I CONTRIBUTI DOVUTI ALL’INPS PER IL 2011
C
oltivatori diretti e Iap (Imprenditori agricoli professionali) pagano i contributi previdenziali in base alla fascia
di reddito agrario in cui è inquadrata l’azienda. Gli importi variano in base all’età degli interessati (minori di 21 anni;
ultrasessantacinquenni pensionati) e in relazione all’ubicazione territoriale dell’azienda, vale a dire se situata in territori normali o in comuni montani e/o zone agricole svantaggiate.
Ecco, di seguito, la tabella riepilogativa dei contributi dovuti
per l’anno 2011 da coltivatori diretti (Cc), coloni e mezzadri
(Cm), ricordando che tali importi sono comprensivi della quota Inail per l’anno 2011, che è rimasta invariata rispetto allo
scorso anno, mentre non comprendono, l’addizionale Inail per
la copertura del danno biologico per l’anno 2009, pari (su base
annua) a € 12,30, per le zone normali, e a € 8,51, per quelle agevolate, il cui recupero sarà effettuato dall’Inps unitamente alla
riscossione della contribuzione corrente 2011.
Fasce
di reddito
agrario
FASCIA 1
FASCIA 2
FASCIA 3
FASCIA 4
CD/CM
MAGGIORI DI 21 ANNI
Zone
Territori
normali
agevolati
€ 2.501,10 € 2.023,90
€ 3.044,42 € 2.486,93
€ 3.587,74 € 2.949,95
€ 4.131,05 € 3.412,97
MINORI DI 21 ANNI
Zone
Territori
normali
Agevolati
€ 2.300,37 € 1.662,58
€ 2.776,78 € 2.005,17
€ 3.253,18 € 2.347,75
€ 3.729,59 € 2.690,33
Gli Imprenditori Agricoli Professionali (IAP) non risultano
assicurati contro gli infortuni sul lavoro e, pertanto, non
versano la quota Inail.
Fasce
di reddito
agrario
FASCIA 1
FASCIA 2
FASCIA 3
FASCIA 4
IAP
MAGGIORI DI 21 ANNI
Zone
Territori
normali
Agevolati
€ 1.732,60
€ 1.491,72
€ 2.275,92
€ 1.954,75
€ 2.819,24
€ 2.417,77
€ 3.362,55
€ 2.880,79
MINORI DI 21 ANNI
Zone
Territori
normali
Agevolati
€ 1.531,87 € 1.130,40
€ 2.008,28 € 1.472,99
€ 2.484,68 € 1.815,57
€ 2.961,09 € 2.158,16
Ricordiamo che i coltivatori diretti e Iap con più di 65 anni
di età, già pensionati Inps, possono chiedere che il contributo previdenziale (solo quota Ivs) venga ridotto del 50%.
LE SCADENZE
I contributi devono essere versati in quattro rate: la prima
scade il 16 luglio 2011, mentre le successive il 16 settembre
2011, il 16 novembre 2011 e il 16 gennaio 2012. Il pagamento deve essere effettuato mediante gli appositi modelli F24
che verranno inviati dall’Inps al domicilio degli interessati.
Per qualsiasi informazione, raccomandiamo a tutti gli inte-
ressati di rivolgersi per tempo al Patronato Epaca negli uffici
di Coldiretti Padova presenti in tutta la provincia. Gli operatori forniranno tutta l’assistenza necessaria, verificando la
correttezza degli importi da pagare o l’eventuale diritto a
riduzioni non riconosciute ed effettueranno controlli della
posizione in caso di variazioni intervenute nella composizione del nucleo familiare, nella consistenza aziendale (acquisizione di nuovi terreni per acquisto, affitto, comodato,
ecc.; vendite o dismissione di terreni), nel tipo di colture, nel
reddito agrario dei terreni condotti (cambiamento della tipologia di colture o di allevamento in atto), ecc..
PENSIONI, PER 1,2 MILIONI DI COLTIVATORI
APPENA 600 EURO AL MESE
“Quasi 1,2 milioni di pensionati coltivatori diretti riceve
poco più di 600 euro al mese e l’importo si abbassa se si
analizzano le pensioni di invalidità con 445 euro al mese
e le pensioni ai superstiti che toccano a mala pena i 300
euro al mese”.
E’ quanto emerge da una analisi di Fedepensionati Coldiretti in occasione della presentazione del Rapporto annuale Inps sulle pensioni 2010. La Gestione Speciale dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni conta nel 2010 un aumento
dell’1,5 per cento delle pensioni in pagamento che sono
complessivamente pari a 1.188.500.
Secondo il presidente della Federpensionati Antonio Mansueto “siamo di fronte, ad elementi economici spesso di
pura sussistenza che evidenziano situazioni spesso difficili
per pensionati che vedono ogni giorno aumenti del costo
della vita decisamente più importanti rispetto all’adeguamento annuale che viene fissato seguendo i rigidi criteri
del paniere generale Istat”.
A fronte, infatti, di un importo medio annuo generale
delle pensioni di vecchiaia ed anzianità pari a 12.750 euro,
la media delle pensioni erogate nella Gestione dei coltivatori diretti è pari a 8.380 euro annui (poco più di 600
euro al mese).
“Un ultimo elemento su cui vogliamo aprire una riflessione
a 360 gradi – conclude il Presidente della FederPensionati
Coldiretti - è quello afferente le percentuali delle pensioni
integrate al trattamento minimo; infatti, secondo i dati diffusi dall’Inps oggi, la percentuale delle pensioni di anzianità e vecchiaia integrate al trattamento minimo rispetto al
totale delle pensioni in pagamento è pari al 51% nel Fondo
pensioni lavoratori dipendenti, al 26% nella Gestione dei
coltivatori diretti, al 10% nella Gestione degli artigiani ed al
12% nella Gestione dei commercianti”.
n. 4 - maggio 2011
17
N
el settore agricolo il sistema
bancario dispone di strumenti
per l’accesso al credito, quali
Prestiti Agrari cha vanno attentamente
prudenzialmente valutati dall’impresa
a seconda delle necessità aziendali, tenendo conto specie delle caratteristiche economiche e dei costi correlati. Si
tratta di finanziamenti destinati a tutti i
soggetti che svolgono attività agricole
e zootecniche, nonché quelle ad esse
connesse e collaterali, come agriturismo, manipolazione, conservazione,
trasformazione, commercializzazione
e valorizzazione dei prodotti, nonché
quelle svolte nei comparti dei servizi a
favore dell’agricoltura, tra i quali quelli
di natura informatica, di sperimentazione, di risparmio energetico e di trattamento dei residui agroalimentari.
Tali formule variano a seconda della tipologia dell’investimento, degli aspetti
aziendali, della politica bancaria, ma
sostanzialmente si articolano nel breve
periodo, quali Fido in Conto Corrente,
e Cambiale agraria (quale prestito di
Conduzione), e nel medio-lungo periodo quali Prestito Chirografario e Mutuo
Ipotecario.
- Prestito Agrario
Apertura di conto corrente
Questa forma di finanziamento rappresenta il contratto con il quale la banca
si impegna a tenere a disposizione del
cliente una somma di denaro per un
periodo di tempo determinato (a scadenza) o indeterminato (a revoca), con
facoltà da parte di quest’ultimo, di utilizzare la disponibilità in una o più volte.
L’apertura di credito in c/c permette di
disporre del denaro al fine di affrontare
spese correnti superiori alla liquidità disponibile, e va utilizzata sempre per elasticità di cassa, ovvero con successione
continua di versamenti e prelevamenti.
Gli interessi passivi verranno calcolati
solamente sulla somma effettivamente
utilizzata. Non è opportuno finanziare
con scoperti di conto corrente gli investimenti aziendali a medio/lungo termine. In ogni caso, con il dovuto preavviso,
la banca può revocare il fido accordato
e richiedere la restituzione delle somme
utilizzate quando ritiene che le condizioni di solvibilità siano venute meno o
quando lo scoperto si protrae eccessivamente nel tempo.
La natura del fido infatti, non dovrebbe
essere quella di un vero e proprio finanziamento ma piuttosto di una riserva di
disponibilità sul conto corrente, una
sorta di valvola di sfogo quando non si
sono fatti bene i calcoli con i giorni di
valuta per un assegno versato, oppure
il pagamento stipendio viene disposto
in ritardo dal datore di lavoro, oppure
ancora si sono verificate delle spese impreviste.
- Prestito Agrario Cambiale Agraria
Il prestito agrario di esercizio e/o conduzione, è un finanziamento a breve termine, con durata inferiore a 12/18 mesi,
che può essere richiesto per la gestione
ordinaria dell’attività agricola per la trasformazione, la conservazione e la vendita di prodotti o per l’acquisto di nuovi
strumenti, tramite il quale si conferisce
al possessore il diritto incondizionato
di farsi pagare una determinata somma
alla scadenza indicata.
Storicamente le aziende agricole utilizzavano questo strumento per il credito
agrario di conduzione, ad esempio per
l’acquisto di sementi, fertilizzanti, carburanti, cioè per tutte quelle spese che
rientravano nell’esercizio annuale. Alla
fine dell’annata agraria con la vendita
del raccolto, si pagavano quindi le cambiali, restituendo l’importo chiesto a prestito. Essendo uno strumento semplice
da applicare e molto conosciuto, ha
visto nel tempo un utilizzo non sempre
corretto.
La cambiale agraria può essere rinnovata, cioè alla scadenza non viene pagata, ma viene prorogata per un certo
Il credito
CRITERI DI VALUTAZIONE
E DI ACCESSO AL CREDITO
periodo, con l’idea di chiudere il debito
l’anno successivo, prorogando impropriamente la concessione per numerosi
anni, come parecchie aziende agricole
ben conoscono. Ancora, la cambiale è
stata utilizzata ad esempio per l’acquisto
di macchinari o pure terreni od altri beni
immobili, rappresentando per il settore
agricolo un veicolo importante di sviluppo e di conoscenza degli strumenti del
credito agrario.
A tal proposito è necessario ricordare
che l’uso corretto di tale strumento a
breve, non deve essere il tacito e sterile
rinnovo annuale, con durata massima
per due rinnovi, ma deve essere affrontato secondo accurata analisi di bilancio,
delle esigenze aziendali, della tipologia
di investimento e dei costi da sostenersi,
secondo una sana educazione imprenditoriale, per impedire a questa eccessive affidamenti nel breve periodo.
Si precisa che nella scelta di un finanziamento, l’esposizione sul breve della
propria azienda non dovrebbe superare quello che, nel giro di un esercizio, è
in grado di restituire alla banca, senza
creare dissesti alla gestione economica
aziendale.
E’ indispensabile, pertanto, valutare con
estrema prudenza il corretto utilizzo
dello strumento di accesso al credito
più idoneo e sostenibile alle necessità
aziendali, ed in funzione della tipologia
di investimento da realizzare.
Tutte le informazioni e l’assistenza necessaria possono essere richieste alla
Creditagri Padova, via della Croce Rossa
32, recapito centralino 049-8997311, Responsabile provinciale. Grinzato Simone,
recapito 049-8997331 e 335-7141573,
posta elettronica
[email protected].
Maggiori informazioni nei siti:
www.veneto.coldiretti.it e
www.creditagri.com.
18
n. 4 - maggio 2011
Il ricordo
DEL COLTIVATORE
DA TANTI AMICI
UN GRAZIE A TONI RAMIGNI
EDUCAZIONE ALLA
Oltre 400 i ragazzi alla chiusura
U
na giornata di condivisione e gratitudine, segnata
dai valori che accomunano la “grande famiglia” di Coldiretti. Oltre 250 amici hanno partecipato a Villa Immacolata sui Colli
Euganei al ricordo di Antonio Ramigni, per tutti Toni, organizzato
da Coldiretti Padova a 100 giorni
dalla scomparsa. E’ stato ricordato
soprattutto il compagno di viaggio di tanti giovani imprenditori di allora, ancora oggi uniti da un legame che
va ben oltre le necessità professionali e affonda le proprie solide radici in valori
condivisi e coltivati insieme. Tutti si sono uniti in un grande abbraccio alla moglie
Franca, presente all’incontro, e ai figli Mauro, Luca, Chiara, Anna ed Elisabetta.
Sono intervenuti, fra gli altri, don Giuseppe Stoppiglia dell’associazione “Macondo”, il nostro presidente Marco Calaon, il presidente del Consigio Regionale del
Veneto Clodovaldo Ruffato, il presidente del Maap Franco Frigo, il senatore Tino
Bedin, il professor Giuseppe Trabucchi, l’imprenditore Francesco Barduca insieme alla moglie Annamaria Rossi.
Ex funzionario di Coldiretti Padova, colonna portante della nostra Organizzazione, già consigliere regionale della Democrazia Cristiana, Ramigni è stato
per alcuni decenni uno dei protagonisti del mondo agricolo padovano e veneto, occupandosi in particolare dei giovani imprenditori e della cooperazione nel settore primario.
Toni ha iniziato da giovane perito agrario negli anni Cinquanta ad occuparsi di agricoltura prima come segretario dei giovani imprenditori di Coldiretti
quindi del movimento 3P. Con il suo appassionato impegno ha contribuito ad
ottenere importanti risultati per le imprese agricole, in particolare gli allevamenti, coordinando i centri di raccolta del latte e seguendo da vicino lo sviluppo della cooperazione. Un’intera generazione di agricoltori lo ricorda con affetto e stima.
Negli anni Settanta l’impegno politico nelle fila
della Democrazia Cristiana lo ha portato all’elezione in Consiglio Regionale, dove ha continuato ad occuparsi del mondo agricolo con la
consueta passione.
U
na grande festa per oltre 400
alunni padovani in Fiera Campionaria per la giornata conclusiva del progetto “Educazione alla
Campagna Amica” un’iniziativa della
Camera di Commercio in collaborazione
con Coldiretti Padova. Quest’anno il progetto di educazione alimentare ha coinvolto 2.200 alunni di 112 classi di 26
scuole primarie e 13 secondarie di primo
grado di Padova e provincia, attraverso
un centinaio di lezioni in classe di educazione alimentare, 12 percorsi dall’uovo
al pulcino, oltre a venti visite in fattoria e
quattro incontri con i genitori. Novità di
quest’anno le lezioni di educazione alimentare con il metodo della comicità,
che hanno riscosso molto successo fra i
ragazzi delle medie.
Durante la festa in Fiera, divertimento
e occasioni di imparare con “Assaggi di
Educazione Alimentare”: momenti didattici con il metodo della comicità assieme
alle dietiste e al duo “Marco e Pippo”. Non
Primo Premio Scuole Primarie:
”Santa Maria” di Cittadella classe V A
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dell’iniziativa e del concorso “La ricetta buona e possibile? Si se…”
sono mancati il percorso del miele, il laboratorio delle piantine, le letture animate e la visita al padiglione dei cavalli. Entusiasmo per la maxi merenda a “km 0” a
base di pane, miele, salame, gelato fior di
panna con fragola e latte fresco, tutti prodotti padovani delle nostre aziende agricole. Evento nell’evento, per la gioia dei
bambini, lo spettacolo “Il cannocchiale di
Galileo”, tratto dal programma televisivo
di Rai Gulp con il Gruppo Alcuni. Applausi per tutte le classi alla premiazione del
concorso “La ricetta buona e possibile? Si
se…”, da parte del vice segretario generale della Camera di Commercio Maurizia
Dosso e del direttore di Coldiretti Padova
Walter Luchetta.
Queste le classi premiate con le motivazioni della giuria.
Il Primo premio - Sezione “Scuole
Primarie” è stato assegnato alla classe
quinta A della Scuola Primaria di Santa Maria di Cittadella per l’elaborato
“Riso per un Sorriso” Coordinata dagli
Primo Premio Scuole Secondarie:
“Manzoni” di Correzzola classi II A e B
insegnanti Valter Geremia e Antonella
Geremia. La classe è stata premiata per il
percorso che, nella proposta di una ricetta, integra: l’attenzione alla stagionalità
(dalla piantina al frutto), insegnando ai
ragazzi a rispettare i tempi della natura
e a conoscere dal vero i prodotti del nostro territorio, l’innovazione, con il piatto
proposto, e la responsabilità sociale, dal
momento che nella proposta fatta viene
evidenziato il collegamento con l’India,
invitando i ragazzi e le loro famiglie alla
solidarietà nei confronti di chi è meno
fortunato di noi.
Il Primo Premio - Sezione “Scuole Secondarie di Primo Grado” è andato alle
classi 2^A e 2^B della Scuola Secondaria di Primo Grado “A. Manzoni” di
Correzzola per l’elaborato “Ricette di
Casada, ovvero Come mangiare bene
cibi sani, buoni e genuini”. Coordinate
dagli insegnanti: Matteo Doria, Antonella Lotto, Rossana Morato, Sandra Pippa.
Le classi sono state premiate per la par-
ticolare presentazione della ricerca, per
la creatività nell’affrontare l’argomento e
l’interdisciplinarietà nella trattazione del
tema.
Il Premio speciale della giuria è andato
alla classe 2^A della Scuola Secondaria
di Primo Grado “M. Fanno” di Saonara, coordinata dall’insegnante Giovanna Zambon, per l’elaborato “La Ricetta
Buona è Possibile? Si, se…”. La Giuria ha
ritenuto di assegnare un Premio Speciale
per l’impegno e il molto lavoro svolto sia
nella ricerca e nell’interpretazione della
ricetta, sia nella sua traduzione nelle varie lingue.
Altro premio speciale alle classi 2^A e
2^B della Scuola Primaria “G. Zanon”
di Cadoneghe per gli elaborati proposti. Coordinate dalle insegnanti Renza
Carraro, Calogera Maria Strazzeri, Stefania Furian e Maria Angela Ranzato, le
classi sono state premiate per la creatività posta nell’interpretare il tema del
concorso.
Premio Speciale Scuola Secondaria primo
Grado “Fanna” di Saonara classe II A
Premio Speciale Scuola Primaria “Zanon”
di Cadoneghe classi II A e B
Educazione alimentare
CAMPAGNA AMICA. ECCO LE SCUOLE PREMIATE IN FIERA
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n. 4 - maggio 2011
Le iniziative
DEL COLTIVATORE
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Le iniziative
PIZZE A “KM 0” CON LE TIPICITÀ
E LA FARINA DEL TERRITORIO
“Fior di Pizza” a Maserà riceve la targa di Coldiretti
N
on più solo le classiche Margherita e Capricciosa: la pizza più
trendy e richiesta è quella a “km
0”, che cambia con le stagioni e usa solo
prodotti freschi e di provenienza locale.
Quindi il menù di maggio e dicembre sarà
ben diverso da quello di febbraio o settembre, perché legato alla disponibilità
di ingredienti freschi, che per arrivare in
pizzeria compiono un tragitto breve. Succede a Maserà di Padova, alla pizzeria per
asporto “Fior di Pizza”, alla quale Coldiretti
ha consegnato la targa del circuito regionale dei locali a “km 0” che privilegiano la
filiera corta in cucina.
Il titolare Giampaolo Zarpellon si è ribellato al solito standard della pizza sempre
uguale durante tutto l’anno, preferendo
un’azione di valorizzazione dei prodotti
locali e di stagione. La ricetta delle nuove
pizze varia dunque in base alla produzione reperibile nelle aziende agricole locali
per garantire il legame con il territorio ed
evitare la perdita di freschezza e genuinità. Ecco allora una ricca varietà di pizze da
asporto e tranci da consumare subito con
asparagi padovani, radicchio Fior di Maserà, funghi di Albignasego, fiori di zucca
della Bassa Padovana. Anche l’impasto è
a “km 0” grazie all’impiego della farina “2
Passi” del Consorzio Agrario di Padova e
Venezia, una materia prima di assoluta
qualità ottenuta da grano seminato, raccolto e lavorato nel nostro territorio. Della
farina “2 Passi” esiste una specifica versione proprio per le pizze.
“Fior di Pizza” è stata inserita nel circuito
Coldiretti dei locali a “km 0” perché da almeno due anni propone nel suo menù
almeno il 40 per cento di prodotti locali.
Stretta la collaborazione con i produttori
locali, a partire da quelli di Maserà e di Albignasego, che forniscono radicchio, ortaggi e funghi. A rifornire la pizzeria ci pensano i produttori dell’Agrimercato delle Terre
del Santo già presenti nei mercati di vendita diretta aperti da Coldiretti – Campagna Amica in provincia di Padova. Il presidente è Luca Zaggia, agricoltore di Maserà,
che oggi ha consegnato la targa del “km 0”
alla pizzeria. A seguire il brindisi con il vino
della Cantina Sansovino di Conselve, rappresentanta dal presidente Nicola Zaggia.
“Il km 0 non è una moda passeggera,
come molti pensavano, – afferma Luca
Zagggia – ma uno stile di vita, una scelta
consapevole dei consumatori e, in maniera sempre più convinta, anche di chi
si occupa di ristorazione. Il circuito del
“km 0” si fa sempre più ampio perché la
scelta di privilegiare le tipicità di stagione del territorio, firmate dagli agricoltori,
trova immediatamente il consenso dei
clienti.
BASSAN ORGANIZZA IL 4° DEERE DAY
16 LUGLIO 2011 – Villafranca Padovana
Alla concessionaria Bassan fervono i preparativi per il Deere Day 2011, la quarta
edizione della tradizionale festa del trattore gialloverde che catalizza l’attenzione
del mondo agricolo del nordest.
L’evento che negli ultimi 3 anni si è tenuto
presso l’azienda agricola La Brussa di Caorle (VE), da quest’anno diventa itinerante:
per l’edizione 2011 il Deere Day si terrà nel
cuore del Veneto: a Villafranca Padovana,
presso l’azienda agricola dei fratelli Zilio.
La famiglia Zilio è un cliente storico della
Bassan e da sempre affezionati al marchio
John Deere. Questa azienda agricola rappresenta un modello per le aziende a indirizzo lattiero-caseario di tutto il Veneto:
vanta la più grande sala da mungitura automatica d’Europa, 1.100 vacche da latte e
400 ettari di terreno coltivato.
Il Deere Day è organizzato dal Team Bassan con professionalità e passione sempre
crescenti. Anche quest’anno si prospetta
una grande festa dell’agricoltura con ben
100 macchine John Deere in campo e la
possibilità di provare il trattore John Deere più potente d’Europa durante le prove
libere delle macchine che si terranno nel
pomeriggio.
La giornata prevede inoltre dimostrazioni
pratiche in campo per le principali tipologie di meccanizzazione:
Macchine per la fienagione: taglio, voltaggio e successiva andanatura; Prova rotopresse su paglia e loietto
Macchine Semoventi: Trinciatura del foraggio; mietitrebbiatura del grano
Lavorazione del terreno: aratura e preparazione; minima lavorazione; semina tradizionale e su sodo
Il Bassan Team ha pensato anche agli “effetti speciali”: ci sarà infatti anche uno
spettacolo aereo con una esibizione di
volo acrobatico da parte del campione italiano Francesco Fornabaio.
Appuntamento quindi al 16 luglio per la
più grande festa del trattore John Deere
del Nordest.
Per informazioni: www.bassan.it - Email:
[email protected] - tel. 0444 971500
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Movimenti
DEL COLTIVATORE
COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA
LINFA VITALE PER LA NUOVA AGRICOLTURA
Da Padova vivace delegazione all’Assemblea Nazionale
N
on solo hanno le idee chiare ma le sanno anche
mettere in pratica: i giovani imprenditori di Coldiretti sono saliti alla ribalta nazionale per la capacità di
mettersi in gioco, di portare linfa vitale alla nostra agricoltura
e di far fruttare le migliori intuzioni. “Trasformare i sogni in realtà è il miglior modo per far vivere oltre il presente la nostra
nazione, trasferendo risorse e competenze dall’oggi al domani. Proprio per questo il ricambio generazionale è il miglior
investimento che la nostra Italia dovrebbe fare”. E’ quanto ha
affermato il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti
Vittorio Sangiorgio nel corso dell’Assemblea nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, di fronte a duemila imprenditori agricoli under 30, tra i quali la vivace rappresentanza padovana.
Molti gli esponenti politici e gli amministratori che hanno
preso parte all’assemblea dei giovani di Coldiretti e portato
il proprio saluto e messaggio: dai ministri Angelino Alfano
(Giustizia) e Maurizio Sacconi (Lavoro) al governatore della
Puglia Nicky Vendola, fino al sindaco di Roma Alemanno,
passando per Roberto Rosso (presidente Commissione
Agricoltura della Camera) Paolo Scarpa Bonazza (presidente
Commissione Agricoltura del Senato), Enrico Letta (vicepresidente del Pd), Angela Birindelli (assessore all’Agricoltura della
Regione Lazio).
“Dopo anni ed anni di politiche per il ricambio generazionale in agricoltura, fra primi insediamenti, subentri, prepensionamenti, pacchetti e contentini vari,
solo il 3% delle imprese agricole ha un
titolare con meno di 35 anni mentre il
30 per cento supera i 65. - ha aggiunto Sangiorgio - Se però guardiamo ai
risultati dell’imprenditoria giovanile, di
gran lunga superiori alla media nazionale, viene spontaneo chiedersi cosa
avremmo potuto fare se ci fosse stata
una vera politica giovane. Infatti, per
I giovani agricoltori padovani a Roma
quanto riguarda la “quantità”, le imprese giovani producono
in media il 40 per cento di reddito in più degli altri. Ma sono
in grado di avere questi risultati perché la loro “qualità” di
impresa è elevatissima: noi giovani abbiamo una maggiore capacità di innovazione (nel prodotto, nei processi, nelle
relazioni con il territorio, nello stile aziendale, nell’organizzazione del lavoro).
Non solo, abbiamo dimostrato più voglia di investire anche
durante questo periodo di crisi, perché non ci sottraiamo al
rischio se ciò significa nuove
opportunità di presidio dei
mercati. Inoltre abbiamo saputo cogliere a pieno le opportunità offerte dalla legge
di orientamento, voluta da
Coldiretti esattamente dieci anni fa. Siamo orientati al
mercato, convinti che il nostro reddito dipenda molto
più dalla capacità di interpretare al meglio le tendenze della domanda, piuttosto
che dagli aiuti diretti della
L’intervento del Presidente di
PAC. Insomma - ha concluso
Coldiretti Sergio Marini
Sangiorgio - queste imprese
giovani incarnano a pieno un nuovo modello di sviluppo, che
privilegia un’economia di qualità, sostenibile nel tempo e nei
territori. Sono imprese che sanno adattarsi ai cambiamenti
con flessibilità, unificare benessere e ricchezza, rinnovando
anziché dissipando le risorse e qualificando l’immagine del
nostro Paese”.
Agenzia Generale PADOVA - Via Vigonovese, 111 - tel. 049 8997710
Agenzia Generale VENEZIA - Via Porto di Cavergnago, 36 - 041 5351002
Agrinordest Assoservizi Riviera del Brenta - DOLO (VE) - via Vego Scocco, 6 - tel. 041 410063
Agrinordest Assoservizi Miranese - MIRANO (VE) - via Porara, 69 - tel. 041 430033