documento di progetto - Parco nazionale del Vesuvio

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documento di progetto - Parco nazionale del Vesuvio
POR Campania 2000-2006
Progetto Integrato Territoriale
“VESEVO”
Progetto S13
“Assistenza allo Sportello Unico del
Parco nazionale del Vesuvio”
Documento Tecnico
POR CAMPANIA 2000-2006 - PIT VESEVO
Documento Tecnico Progetto S13 – pag 1
INDICE
DESCRIZIONE DEL CONTESTO ..................................................... 3
DESCRIZIONE DELLA PROBLEMATICA ........................................... 4
RIFERIMENTI NORMATIVI ......................................................... 5
GENERALITA'
ELEMENTI
DEL
DEL
SERVIZIO RICHIESTO ....................................... 6
SERVIZIO RICHIESTO............................................ 7
ALTRE DISPOSIZIONI GENERALI ............................................... 10
ALLEGATO 1: DOTAZIONE HARDWARE & SOFTWARE ESISTENTE ...... 13
ALLEGATO 2: INFRASTRUTTURE DA FORNIRE PER IL DOCUMENT
MANAGEMENT ..................................................................... 19
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Documento Tecnico Progetto S13 – pag
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DESCRIZIONE DEL CONTESTO
L’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, individuato dal POR Campania come soggetto beneficiario
per la promozione di un Progetto Integrato (P.I), ha promosso la costruzione del P.I. “Vesevo”
che è stato presentato nelle forme di rito alla Regione Campania, ed è stato approvato in data
20/02/2003 con atto di deliberativo della Regione Campania n.709.
Il P.I. è da intendersi come programma/progetto costituito da diverse iniziative fra loro
interconnesse ed integrate: fra esse figura l’iniziativa “Assistenza per lo Sportello Unico
del Parco del Vesuvio”, e di seguito denominata anche attraverso il codice “S13”, oggetto
del presente documento. L’iniziativa è finanziata sulla Misura 1.9 Azione C del POR Campania
2000-2006, che interessa il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
Data la natura di area protetta, inoltre, qualsiasi piano/progetto e/o attività ad essa afferente
deve tener conto del contesto nel quale è inserito ovvero deve tener conto delle finalità
istitutive di un’area protetta espresse all’art. comma 3 della Legge Quadro n. 394/91 e
riportate nel D.P.R. del 5 giugno 1995 di istituzione dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio
nonché della normativa comunitaria e nazionale in materia di salvaguardia ambientale e delle
linee strategiche di sviluppo del territorio del P.l. Vesevo.
Attualmente il Parco Nazionale del Vesuvio interessa il territorio di 13 Comuni tutti densamente
urbanizzati e popolati da circa 700.000 abitanti ed in tali comuni le attività produttive sono
ancora legate ai tradizionali settori dell’agricoltura e dell’artigianato anche se negli ultimi
decenni il settore del terziario e dei servizi ha conosciuto un notevole incremento.
Lo sportello informativo del Parco utilizzerà le più moderne tecnologie informatiche per
produrre un efficace e moderno strumento di comunicazione e sfruttare l’enorme potenziale del
Parco, soprattutto considerando i risultati che in termini di ricchezza e benessere può generare
questo progetto. Tale strumento dovrà favorire una efficace gestione delle informazioni (dati e
documenti) internamente all’ente in maniera da favorire una efficacia-efficienza maggiore
nell’offrire informazioni all’esterno.
Le azioni progettuali del progetto S13 si incentrano dunque nella necessità di dotare l’Ente di
un sistema (metodologie, procedure e strumenti) progettato da un lato per l’automazione delle
procedure interne della amministrazione e dall’altro per l’erogazione di servizi ai propri utenti
ed alle altre amministrazioni.
Lo Sportello Unico renderà disponibile all’esterno un set di informazioni create ed elaborate
dall’Ente Parco mediante formati digitali che ne consentano il ritrovamento e la strutturazione
dello Sportello Unico che promuoverà l'interazione tra il cittadino e l'amministrazione
favorendo quindi nuove modalità di coesione sociale.
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DESCRIZIONE DELLA PROBLEMATICA
Nel processo della generale trasformazione delle pubbliche amministrazioni, l’innovazione
tecnologica rappresenta un fattore di sviluppo e di razionalizzazione, oltre che di contenimento
dei costi di funzionamento e di miglioramento dei servizi resi al cittadino- utente.
I rapporti tra la Pubblica Amministrazione (P.A.) ed i suoi target di riferimento si fondano oggi
sul cardine del miglioramento del livello di servizio ai cittadini e alle imprese. Per riuscirci,
servono l'attivazione di punti unici di contatto con le amministrazioni, e la realizzazione di
interventi organizzativi che supportino tali interventi.
Grazie alla diffusione di nuove tecnologie e fra queste principalmente la rete Internet ed i suoi
servizi quali la posta elettronica, è possibile offrire servizi migliori agli utenti, riducendo
contemporaneamente i costi di erogazione degli stessi. Scenari operativi di assistenza
telematica online, ’informatizzazione “interna” degli uffici, l’uso della posta elettronica quale
mezzo di scambio documentale, nonché la generica digitalizzazione stanno assumendo
un’importanza sempre crescente nella Pubblica Amministrazione.
La costruzione di sportelli informativi, costruitti attraverso tecnologie web-based, è uno tra gli
obiettivi del Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie, nell'ambito del piano di egovernment. Attraverso questi luoghi virtuali è infatti possibile aggregare le informazioni
relative al funzionamento dello stato, agli iter procedurali della P.A. e alle modalità di
erogazione dei servizi alla collettività, e rappresentano una porta di accesso unificato ai servizi
digitali resi disponibili.
In questa prospettiva, i sistemi di protocollo informatico e gestione elettronica dei documenti,
nella loro versione più evoluta, comprendono talune funzioni innovative per la Pubblica
Amministrazione.
Oltre alla possibilità di protocollare i tradizionali documenti cartacei, è
possibile anche protocollare documenti elettronici, collegare direttamente al sistema di
protocollo il sistema di archiviazione e conservazione dei documenti, garantire forme più
efficaci di accesso agli atti amministrativi, fornire elementi utili ai fini delle attività di controllo
di gestione e sperimentare applicazioni elettroniche della gestione dei flussi documentali.
In questo contesto, assume fondamentale rilevanza la gestione dei flussi documentali o meglio,
le attività svolte dai diversi uffici che sono basate su determinati procedimenti amministrativi,
caratterizzati da sequenze di atti governate da particolari regole, in ciascuna fase dei quali è
possibile acquisire o produrre grosse quantità di documenti.
La gestione elettronica dei flussi documentali nell’ambito delle pubbliche amministrazioni
risulta così finalizzata al miglioramento dei servizi, alla trasparenza dell’azione amministrativa
e al contenimento dei costi, secondo criteri di economicità, efficacia e pubblicità dell’azione
amministrativa.
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RIFERIMENTI NORMATIVI
Dal 1997 ad oggi è stata condotta un’azione coordinata di interventi che definiscono il quadro
normativo e tecnico del nuovo sistema di gestione elettronica delle attività amministrative di
cui si elencano i più significativi:
• Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 – Testo Unico delle
disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa;
• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 31 ottobre 2000 – Regole tecniche
per il protocollo informatico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre
1998, n. 428;
• Decreto del Presidente della Repubblica 7 aprile 2003, n. 137 – Regolamento recante
disposizioni di coordinamento in materia di firme elettroniche a norma dell’articolo 13
del decreto legislativo 23 gennaio 2002, n. 101;
• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 gennaio 2004 – Regole tecniche
per la formazione, la trasmissione, la conservazione, la duplicazione, la riproduzione e
la validazione, anche temporale, dei documenti informatici;
• Deliberazione Cnipa n. 11 del 19 febbraio 2004 – Regole tecniche per la riproduzione
e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei
documenti agli originali.
Il quadro normativo e tecnico è stato completato con l’emanazione delle regole e criteri relativi
alla
Posta
Elettronica
Certificata
strumento
che
permetterà
la
comunicazione
tra
amministrazioni e all’interno dell’amministrazione stessa garantendo la trasmissione del
documento informatico per via telematica, con modalità che assicurino l’avvenuta consegna ai
sensi del DPR 11 febbraio 2005, n. 68.
In questo contesto a rafforzare le azioni previste dal CNIPA si inserisce il Decreto Legislativo
del 7 marzo 2005, n. 82, Codice dell’Amministrazione digitale (pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale il 16 maggio 2005 n. 112 – S.o. n. 93) emanato dal Ministro per l’innovazione e le
tecnologie, entrato in vigore dal 10 gennaio 2006.
È indubbio che per una completa attuazione dell’articolato quadro normativo sulla gestione
elettronica
dei
documenti,
accanto
ai
necessari
interventi
tecnologici,
le
pubbliche
amministrazioni sono state chiamate ad avviare – entro il 1° gennaio 2004 ai sensi dell’art. 50
c.3 del DPR n. 445/2000 – in primo luogo un significativo intervento organizzativo e
secondariamente a promuovere progetti per la realizzazione di applicativi in grado di
permettere la protocollazione automatizzata e le funzioni di gestione dei documenti elettronici.
(fonte - Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione - CNIPA)
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GENERALITA’ SUL SERVIZIO RICHIESTO
Lo Sportello Unico del Parco è lo strumento che l’ Ente Parco nazionale del Vesuvio intende
mettere in opera per consentire al Cittadino, agli Enti ed alle Aziende del territorio di accedere
ad un set di informazioni predefinito in modo semplice ed efficace, attraverso il sito Web del
Parco o attingendole presso gli Uffici dell’Ente.
Per consentire il raggiungimento di tale obiettivo è necessario ottimizzare la gestione delle
informazioni sia facendo ricorso a strumenti tecnologici sia attraverso un’ opportuna assistenza
finalizzata a rendere operativi tali strumenti e a supportare e affiancare l’Ente parco nella
complessa procedura di avvio dello Sportello Unico.
Obiettivo generale dell’ intervento è dunque quello implementare un sistema web-based di
gestione documentale che, attraverso le opportune attività di analisi organizzativa e dei
processi interni oltre che della necessaria fornitura della tecnologia software, aumenti
l’efficienza operativa dell’ amministrazione e consentire l’erogazione di servizi ai cittadini.
Attraverso il progetto S13 l’Ente intende effettuare una gestione dell’informazione (in
particolare documentale) più efficace ed efficiente per garantire un effettivo e qualificato
servizio che permetta di fluidificare le complesse fasi che rendono operativo lo sportello.
Al fine di rendere pienamente operative tali applicazioni è dunque necessario analizzare
l’organizzazione dell’Ente e le tipologie documentali in uso, in modo da favorire, ove
opportuno, un miglioramento e una semplificazione organizzativa.
Il sistema da implementare consentirà di indirizzare la documentazione nelle direzioni (uffici,
competenze) che sono chiamati a gestire tale documentazione e di rendere meglio controllabile
l’accessibilità, l’integrazione e la sicurezza dell’informazione.
Nella progettazione dei flussi occorrerà anche individuare, concordandolo con l’Ente, il set di
informazioni che sarà reso disponibile all’esterno dell’Ente stesso (mediante accesso tramite il
Sito Web del Parco nazionale del Vesuvio) e mettere in opera modalità che ne assicurino
l’accessibilità e la sicurezza.
Attraverso l’introduzione di strumenti e/o metodologie si favorirà il reperimento dei documenti
cartacei e materiali in maniera da introdurre ulteriori garanzie nel binomio rintracciabilitàaccessibilità dei dati.
La gestione documentale dell’Ente dovrà indirizzarsi anche verso un allineamento alle attuali
disposizioni normative in materia di privacy e di sicurezza dell’informazione (decreti legislativi,
normativa italiana ed internazionale, disposizioni CNIPA etc.).
Gli strumenti ed il servizio offerto dovranno inoltre assicurare la coerenza e l’interazione con gli
strumenti attualmente in uso/in fase di avvio (piattaforme informatiche,Protocollo Informatico)
Deve essere prevista infine un’opportuna fase di affiancamento e di formazione al personale
dell’Ente, che consenta da un lato di divulgare le modalità di utilizzo degli strumenti introdotti e
dall’altro di garantire l’efficienza nella gestione documentale anche nelle fasi di avvio del
servizio.
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ELEMENTI DEL SERVIZIO RICHIESTO
La gestione automatizzata del flusso dei documenti necessita di un’attenta fase di analisi
dell’organizzazione e modellizzazione dei processi e
di un’infrastruttura applicativa su cui
incentrare i sistemi di gestione documentale integrati con i sistemi di pianificazione e controllo
e sistemi di workflow per la gestione dell’iter procedurale.
Nel seguito si descrivono gli elementi essenziali dell’implementazione graduale della soluzione
evidenziando i punti salienti in cui tale servizio si articolerà:
- Studio, analisi e valutazione dei processi dell’organizzazione, mappatura degli
schemi organizzativi e delle procedure,
l’aggiornamento delle componenti
e delle
funzioni dell’Ente;
Al fine di realizzare una gestione documentale efficiente dovrà effettuarsi un esame
dell’organizzazione e delle funzioni. La prima fase del servizio intende dunque verificare
la situazione di partenza e verificare la possibilità di introdurre modifiche atte a
migliorare e semplificare l’azione amministrativa.
Si dovrà tener conto anche
della dimensione dell’amministrazione calcolata sulla base
della numerosità dei dipendenti totali e sulla base della numerosità delle sedi come anche
del livello di informatizzazione del sistema informativo dell’amministrazione.
La conoscenza dettagliata dei processi deriverà da un’ analisi approfondita della realtà
dell’Ente e delle numerose componenti che lo costituiscono, come per esempio attori,
documenti, ruoli, etc.
- Modellizzazione e gestione dei processi, criteri di accesso ai documenti e alle
informazioni, distribuzione di quest’ultime all’interno e all’esterno dell’Ente;
All’interno di un tale sistema sarà definito, mediante diagramma di flusso, l’iter che un
procedimento deve seguire permettendo di stabilire a priori, ma anche di modificare in
itinere, chi farà cosa, come e quando, innescando così un processo che sarà
automaticamente monitorato dal sistema nelle sue fasi.
Sulla base del modello progettato e proposto all’Ente, previa autorizzazione dello stesso,
sarà poi disegnato ed implementato, attraverso gli strumenti tecnologici opportuni, un
work-flow documentale per introdurre efficienza ed efficacia nella gestione delle
informazioni. Il modello proposto dovrà tener conto dell’esigenza di rendere accessibile
all’esterno, con opportune autorizzazioni, un set di informazioni.
- Organizzazione delle logiche e strumenti di Document e Workflow Management,
implementazione delle applicazioni software per la loro gestione ed integrazione
dei processi con i sistemi di back office ed applicazioni software;
L’
evoluzione
del
sistema
informativo,
il
modelling,
re-ingegnerizzazione
e
il
miglioramento di alcuni processi, richiederanno l'implementazione e l’utilizzo di tecnologie
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di
Document
&
WorkFlow
Management
(gestione
dei
flussi
di
lavoro)
per
l’automatizzazione dei processi ed il passaggio in modo guidato tra i vari ‘attori’ dei dati,
informazioni e documenti secondo i criteri espliciti già individuati.
L’interazione della soluzione con i sistemi di gestione delle basi dati, i sistemi operativi, le
reti, la intranet, il sistema documentale, consentirà l’accrescimento della conoscenza
‘tacita’ in ‘esplicita’.
In merito al Document & Workflow Management documentale e gestione della
documentazione,
l’integrazione,
costituirà
titolo
preferenziale
nell’analisi
dell’offerta
tecnica
nella tecnologia web-based proposta, delle seguenti caratteristiche
funzionali:
 Firma elettronica a norma di legge
 Gestione dell'Archiviazione Sostitutiva di documenti nel pieno rispetto della
normativa italiana (Deliberazione 11/2004, DPR 445/2000).
 Riconoscimento BarCode per generare e stampare un codice a barre univoco
associato ai documenti, scansione degli stessi
e creazione file multipagina (PDF,
TIFF, etc).
 OCR trasformare un file contenente un’immagine grafica (fax, scansione
documento cartaceo) in un file editabile, con la possibilità di selezionare il formato
desiderato (TXT, RTF, XML o file di testo puro).
 Business Intelligence e reportistica avanzata per monitoraggio e analisi dei
processi di workflow e della gestione documentale;
 Integrazione con i sistemi di back office già esistenti;
 Compliant con i più diffusi standard , apertura, modularità e scalabilità dell’
applicazione.
- Gestione della documentazione cartacea e monitoraggio delle attività
in
esecuzione
Accanto alla gestione documentale basata su strumenti informatici è necessario
evidenziare che una gran mole di documenti cartacei viene e verrà gestita in ogni caso
dall’Ente.
Accanto ad essi va tenuta in conto anche la gestione di documenti su altro supporto
materiale costituita da progetti, libri e CD ed altri supporti.
La soluzione proposta dovrà prevedere metodi e strumenti per l’archiviazione della
documentazione cartacea e dovrà tener presente e facilitare la movimentazione degli
stessi (che possono essere prelevati ed utilizzati da personale autorizzato) e la possibilità
che tali documenti siano distribuiti in diverse sedi dell’Ente.
Si rende dunque necessario il ricorso a tecniche e strumenti per facilitare l’archiviazione
ed il reperimento dell’oggetto materiale.
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E’ richiesto che gli strumenti ed il servizio forniti consentano la più assoluta tracciabilità e
coerenza
fra
l’entità
gestita
in
maniera
informatizzata
e
la
corrispondente
documentazione cartacea o su altro supporto materiale.
La
soluzione
dovrà
inoltre
rispettare
le
normative
in
materia
di
sicurezza
dell’informazione e di privacy, per le quali il trattamento documentale deve rispondere a
precise regole. Le soluzioni e le metodologie proposte dovranno essere quindi in linea con
le attuali normative e favorire la rispondenza ai requisiti ivi espressi.
A seguito dell’implementazione di tale modello sarà effettuato un nuovo esame del
modello per verificare le migliorie introdotte e recepite ed individuare ed implementare le
eventuali modifiche resesi necessarie.
Ad esito positivo del collaudo il Parco del Vesuvio disporrà di un sistema funzionante per
la gestione dello sportello e comincerà la fase di avviamento dello sportello.
- Formazione
Durante tutta la fase di avviamento sarà fornita specifica assistenza, attraverso personale
specializzato, per affiancare l’Ente nella gestione documentale e nell’utilizzo degli
strumenti.
Tale fase dovrà avere una durata di almeno sei mesi.
Sarà inoltre prevista una fase di addestramento al personale individuato dall’Ente, da
svolgersi in periodi ed orari individuati dall’Ente (anche al di fuori del normale orario di
lavoro).
Tale addestramento sarà finalizzato a rendere il personale capace di adoperare strumenti
e metodi, di intervenire per modificare i flussi documentali in funzione di esigenze future
e per monitorare il sistema da un punto di vista tecnico.
- Fase di verifica e avviamento
Il modello implementato sarà soggetto ad un collaudo che includerà una fase di
preesercizio di almeno 3 mesi in cui le procedure e gli strumenti individuati saranno
utilizzati in maniera sperimentale con l’assistenza di personale specializzato.
Ad esito positivo del collaudo il Parco del Vesuvio disporrà di un sistema funzionante per
la gestione dello sportello e comincerà la fase di avviamento dello sportello. Durante
tutta la fase di avviamento sarà fornita specifica assistenza, attraverso personale
specializzato, per affiancare l’Ente nella gestione documentale e nell’utilizzo degli
strumenti. Tale fase avrà durata di almeno sei mesi.
In ogni caso occorrerà prevedere modalità di intervento in caso di anomalie e-o
malfunzionamenti causati da inconvenienti tecnici o da errori di progettazione anche
successivamente all’avviamento, per un periodo di garanzia di almeno 2 anni.
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ALTRE DISPOSIZIONI GENERALI
Al proponente è richiesto di formulare una proposta di dettaglio che evidenzi tutte le soluzioni
individuate e la pianificazione temporale delle stesse secondo quanto stabilito nel disciplinare
di gara.
Il progetto tecnico dovrà contenere tutte le indicazioni, partendo dalla architettura generale
dell’intervento, sino al progetto delle realizzazioni e soluzioni attese, individuando ed
evidenziando tutti gli aspetti anche metodologici proposti, al fine di consentire una chiara e
corretta valutazione della proposta.
Dovranno essere descritte con completezza di dettagli le componenti hardware e software
fornite. In particolare nel caso del software, di cui si prevede lo sviluppo “ad hoc”, dovranno
essere descritte, anche simulandone le caratteristiche tecniche, le funzionalità, ambienti di
sviluppo standard etc.
Costituirà elemento di valutazione anche la presenza di un supporto elettronico (es. CD)
dimostrativo del Sistema che si vuole realizzare.
Protocollo Informatico
E’ cura del soggetto proponente assicurare la necessaria compatibilità con le infrastrutture
informatiche dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio, di cui all’ allegato I al presente documento,
(da considerarsi, come riportato in allegao I, anche la dotazione in acquisizione su Iniziativa
S14 ‘Rete dei Media’ progetto che si integra ed è complementare al progetto S13).
In particolare il sistema per la gestione del workflow proposto dovrà permettere di utilizzare in
maniera trasparente rispetto all'utente finale il sistema di protocollo informatico. Si vuole che i
flussi
gestiti
dal
sistema
di
workflow
proposto
possano
scaturire
da
operazioni
di
protocollazione. Inoltre si vuole poter consultare dal sistema di gestione flussi tutta la base
documentale del sistema di protocollo integrando la navigazione nel suo titolario d'archivio.
Nel disegno dei flussi si devono poter utilizzare attività del tipo:
- creazione nuovo protocollo in entrata
- creazione nuovo protocollo in uscita
- creazione nuovo protocollo interno
- creazione nuovo fascicolo
- fascicolazione in fascicolo esistente
facendo in modo che lavorino direttamente nel sistema di protocollo.
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Si precisa che il sistema di protocollo in installazione presso l'ente è basato su tecnologie
aperte e la base dati è su un database relazionale standard (per le complete specifiche
funzionali vedere dettagli in allegato).
Laddove l’integrazione con l’applicazione suddetta non sarà possibile il concorrente dovrà
specificarne le motivazioni indicando le eventuali soluzioni alternative che vorrà proporre
all’Ente per garantire le funzionalità di protocollo informatico
La Gestione del sistema dovrà comunque comprendere tutte le attività necessarie al
funzionamento ed al mantenimento in efficienza dell’applicazione e/o del sistema, come:
gestione operativa dei server e dei sistemi distribuiti, Help Desk, Manutenzione correttiva,
adeguativa.
Serivizi ASP e Connettività
L’offerta del proponente deve essere configurata in modo da permettere una gestione in
modalità ASP allocando l’applicazione ed i dati sui server del Parco nazionale del Vesuvio
ospitati presso apposito Data Center per l’ attivazione dei servizi di protocollazione e gestione
documentale e verificare quali sono le esigenze in termini di sicurezza.
L’offerta dovrà quindi comprendere tutti i costi/tariffe previsti per i servizi in modalità ASP, i
costi di gestione e manutenzione per una soluzione che prevederà fino a un n° max di 100 di
utenti concorrenti.
Dovendo poter prevedere anche il collegamento tra 2 sedi in VPN l’offerta del proponente
dovrà prevedere anche l’aggiornamento della connettività almeno al tipo di accesso Internet
ADSL full 24ore multiutente, 1280kbps in, 512kbps out, MCR 128kbps, traffico illimitato.
Apparecchiature e Materiali
Per il raggiungimento delle finalità del progetto occorrerà disporre di adeguate attrezzature e
strumenti e/o allestire adeguatamente spazi per la realizzazione delle attività progettuali.
Le infrastrutture informatiche dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio, sono elencate all’ allegato
I (ivi compresa, per l’ottimizzazione dell’uso, della dotazione in acquisizione su Iniziativa S14
‘Rete dei Media’).
Il proponente potrà proporre, ove ritenuto necessario, l’adozione di strumenti alternativi o ad
integrazione di quelli attualmente a disposizione del Parco, verificandone la compatibilità sia in
termini tecnici che di gestione, nel rispetto delle funzionalità richieste per il presente progetto e
delle altre attività dell’Ente.
L’insieme delle attrezzature e strumenti utili alla realizzazione del servizio resteranno di
proprietà dell’Ente. E’ atteso che siano specificati i materiali , le apparecchiature e gli strumenti
che saranno forniti.
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Ad ogni modo dovrà essere prevista in offerta l’acquisizione di attrezzature per il document
management di cui all’allegato II.
Qualifica del proponente
L’esame della qualifica del proponente avverrà secondo quanto dettato dal disciplinare di gara
ed in particolare nell’ambito dell’esame dell’offerta tecnica sarà oggetto di valutazione:
-
il numero
prevalente di consulenze
e servizi prestati nell’ambito
della
analisi
organizzativa, analisi di processo, implementazione di sistemi di gestione documentale,
workflow management e business process management e fornitura della tecnologia software
necessaria.
-
il numero delle pubbliche amministrazioni che dispongono ed utilizzano le tecnologie
proposte
-
la proprietà dei codici sorgenti del software offerto
Gestione del Sistema
Deve essere garantita l’assoluta continuità nella gestione dell’Ente: non sono ammessi
disservizi se non concordati precedentemente, e deve essere altresì prevista la presa in carico
da parte del sistema di gestione documentale dei documenti necessari alla corretta esecuzione
delle procedure in corso.
L’Ente Parco potrebbe operare nell’immediato futuro su più sedi e dunque la soluzione proposta
deve essere quindi utilizzabile in tale eventuale scenario (in termini di infrastrutture,
configurazioni e funzionalità)
Risorse interne all’Ente
Non è previsto l’impiego di risorse dell’Ente dedicate al governo dell’infrastruttura; pertanto
la soluzione proposta non deve prevedere funzioni accessorie di amministrazione a carico del
personale del Parco. Tuttavia il Parco nazionale del Vesuvio opererà anche con figure che
rispondono direttamente all’Ente con funzioni di interfaccia e di riporto.
Le figure (dipendenti o consulenti individuati dall’Ente a supporto del Responsabile del
Procedimento)
costituiranno
un’interfaccia
verso
il
soggetto
esterno
per
favorire
il
raggiungimento degli obiettivi.
Risorse esterne all’Ente
La messa in opera del progetto è affidata principalmente ad un soggetto esterno che metterà a
disposizione figure professionali adeguate allo svolgimento del servizio ed al raggiungimento
degli obiettivi.
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Documento Tecnico Progetto S13 – pag 12
Le competenze necessarie per la realizzazione del progetto sono di vario tipo e prevederanno
almeno una figura di interfaccia o coordinatore e le figure espresse nel disciplinare di gara.
Nell’esecuzione delle attività il soggetto aggiudicatario e le persone componenti il gruppo di
lavoro dovranno operare in assoluta autonomia di mezzi, strutture e sedi e provvedendo in
proprio a spese per viaggi e spostamenti, assicurando l’ affiancamento al personale dell’Ente,
presso la sede dell’Ente, l’assistenza di esperti per la programmazione, il coordinamento per il
corretto svolgimento di tutte le attività previste, dovendone garantire qualità tecnica,
continuità e omogeneità, l’assistenza continuativa al servizio
L’accesso al Parco nazionale del Vesuvio per l’effettuazione di sopralluoghi sarà concordato con
l’Ente sia nei tempi che nelle modalità presso i recapiti indicanti nel bando.
Tempi
I tempi di realizzazione attesi devono essere coerenti con quanto espresso nel presente
documento e nel disciplinare.
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ALLEGATO 1 - DOTAZIONE HARDWARE & SOFTWARE
HARDWARE
RETE WIRELESS LAN composta da:
n° 4 Access Point 8250 3COM
n° 8 4 dBi Omnidirectional Antenna 3COM
n° 15 11 a/b/g Wireless PCI Adapter
SERVER
Server HP - ML350T G3, XEON 3.0
1Gb RAM
Hard disk 3x 36GB U320 Scsi Hot PLUG Standard 6 x 1" Wide Ultra3 Ultra320
Controller Adapter SCSI Ultra3 a 2 canali integrato
SWITCH
HP Switch ProCurve serie 5304 (J4850A)
ROUTER
Router modulare CISCO 1721
FIREWALL
CISCO PIX 501 managed_firewall
Firewall Web Monitor - Sistema di monitoraggio via interfaccia web.
SOFTWARE
1 SERVER
Microsoft Windows Small Business Server 2003 (20 utenti)
Antivirus Trend Micro Suite Server/Client
Sistema di Back-up VERITAS Backup Exec™ 9.1 for Windows Small Business Server
Editions
20 CLIENT
Microsoft Windows XP Professiona/ Microsoft Windows 2000 Professional, Microsoft
Office 2000/2003.
PROTOCOLLO INFORMATICO * (specifiche funzionali nella pagina seguente elencate)
CONNETTIVITA’
Accesso Internet ADSL full 24ore multiutente, 1280kbps in, 512kbps out, MCR 64kbps,
Servizio di backup ISDN per conessioni ADSL.
HOSTING DEDICATO
Collocazione del sistema in Data Center
Servizio di hosting dedicato e gestito
Noleggio server rackable Intel processore Pentium IV 2.8GHz, 512MB SDRAM, 2x40GB,
UltraDMA133 EIDE 7.200RPM, scheda RAID hardware 0, 1, 10. Microsoft Windows 2003
Server.
Sistema web server su banda condivisa con 15Gbyte di traffico non limitato
SHARED MS-SQL SERVER SPACE 50 x 3 dbase
Backup giornaliero automatico, Accesso tramite interfaccia web per la gestione del
database (per la creazione di Tabelle e Query).Connessioni possibili in modalità ODBC,
ADO DB e ADO.
Servizio di backup dati per server
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SPECIFICHE FUNZIONALI APPLICAZIONE PROTOCOLLO INFORMATICO
L’architettura del sistema è a quattro livelli:
•
•
•
•
Base dati
Logica Business
Applicazione WEB lato server
Applicazione WEB lato client
L’applicazione WEB è realizzata in .NET per server Microsoft IIS ma è semplicemente portabile in Java per
server APACHE.
In questa applicazione il client non accede direttamente ai WEB services ma lo fa attraverso il WEB
Server.
Il client e il WEB server si scambiano tra di loro principalmente documenti XML contenenti dati o fogli di
stile. Per minimizzare il traffico tra server e client, tutti i dati (elenchi e documenti) vengono elaborati
localmente utilizzando fogli di stile XSL e JavaScript.
Il protocollo utilizzato nelle comunicazioni può essere http o https.
’autenticazione sul WEB server può essere di diversi tipi: forms authentication; basata su Active Directory
e/o LDAP; oppure di tipo Custom.
L’accesso al WEB service viene reso sicuro tramite l’utilizzo di un token univoco per ogni sessione e che
cambia ad ogni chiamata ai WEB services
Il database di tipo RDBMS è gestito dal motore Microsoft SQL Server da versione 2000 (o in alternativa
Oracle da versione 9.2).
Il repository documentale è un insieme di file (allegati ai documenti) che può risiedere localmente o in
remoto ed accessibile mediante protocollo FTP.
L’applicazione web lato server è realizzata in tecnologia Microsoft .NET su server Microsoft IIS versione
5 o successiva. Si occupa di gestire le richieste dei client all’interno di sessioni inoltrandole ai WEB
Services e fornire documenti XML e fogli di stile. Dal momento che utilizza solo documenti in formato
XML secondo le specifiche W3C e gestisce il routing del protocollo SOAP, sono possibili
implementazioni basate su tecnologie non Microsoft.
L’applicazione web lato client è realizzata con fogli di stile XSL e CSS e script in linguaggio
Javascript compatibile con i più diffusi browser (Internet Explorer e Netscape).
Il sistema è compatibile in tutte le sue componenti (servizi del sistema operativo, Servizi Componenti,
applicazioni su IIS, applicazioni .NET, database) con il sistema di monitoraggio centralizzato Microsoft
Operations Manager.
Tutte le funzionalità del sistema di Document Management e di Workflow Management sono accessibili
tramite un insieme di API (Application Program Interface).
In particolare viene messa a disposizione una libreria di classi COM+ utilizzabili dai più diffusi linguaggi
di programmazione il tutto può essere fatto sia dall’esterno mediante apposito ambiente di sviluppo.
(Visual Basic, C, C++, etc..), sia, ancora più semplicemente, dall’interno dell’applicazione stessa che
mette a disposizione un potente e flessibile ambiente di programmazione VBScript e/o JavaScript ed un
potente ambiente per il test ed il debugging dei procedimenti. Si tratta di potenti funzionalità che possono
essere utilizzate per l’automazione dei processi e l’integrazione con altri sistemi. Inoltre la nuova
versione del sistema espone l’interfaccia di programmazione attraverso web services XML.
Per la fornitura e lo scambio dei dati sono utilizzate le seguenti tecnologie:
• XML come formato standard dei dati per le sue caratteristiche di linguaggio universale e
multipiattaforma;
• il protocollo SOAP e la tecnologia dei WEB SERVICES per la fruizione delle funzionalità di
document & workflow management disponibili nella piattaforma;
• i fogli di stile XSL per la presentazione dei dati
La fruibilità di tutte le funzionalità del sistema riservate agli operatori avvengono per mezzo di un
browser Internet Explorer 6.0 o versioni successive.
L’installazione può avvenire in modalità molto differenti a seconda dell’architettura complessiva richiesta
e della scalabilità.
Gli stessi ambienti operativi possono essere misti, prevedendo uno o più server in ambiente Microsoft
Windows 2000/2003 Server per ospitare la libreria DCOM, uno o più server Unix per ospitare il database
Oracle, un server Windows o Unix per ospitare il web server, e così via.
Nel caso più semplice la parte server può essere assolta da una singola macchina fisica (ad esempio in
piccole installazioni sino a 50 utenti concorrenti): in tal caso valgono i requisiti qui riportati.
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Documento Tecnico Progetto S13 – pag 15
ALLEGATO I: HARDWARE & SOFTWARE FORNITI SU ALTRA INIZIATIVA
(RETE DEI MEDIA PROGETTO S14)
•
2 Server, protetti da Firewall-NAT che permetta l’accesso web riservato solo tramite
collegamento sicuro (SSL) ed un’apposita sessione di riconoscimento (login);
2 Server
Cpu
Cache
interna
RAM
HD
RAID
Controller
Rete
Software
(Application server + Database server+ RACK+
Firewall)
INTEL Xeon Dual Core 3.2 GHZ
2*2 MB di cache livello 2
2 GB
2 x 70 GB application server - 2 x 140 GB database
server
RAID 1
Controller Smart Array E200i con 128MB
2 nic adapter
Windws 2003 server , Estensione Suite Antivirus Trend
Micro Server/Client n° 15 PC
Unità BACK-UP
(Database
Server)
Rack
Interfacce
•
36/72 GB
UPS+ SWITCH 24 PORTE 10/100 + mouse + video +
tastiera + Firewall
Wireless WLAN, firewire
Interfaccia di rete 10/100/1000 Giga Ethernet
3 stazioni PC grafica
Caratteristiche minime di 1
stazione
Cpu
INTEL 4 GHZ Pentium
RAM
4 x 1GB banchi di memoria RAM DDR2
Controller
SATA a 4 canali 3GB/s con tecnologia RAID
HD
300 GB
Scheda
ATI FireGL V7300 512 MB
Video
CD/DVD
CDR/RW +/- R – DVD +/- R DL
Monitor
LCD 19”
Software
Windws Xp Professional sp2, Office 2003, Fotoritocco
Wireless WLAN, firewire
Interfacce
Interfaccia di rete 10/100/1000 Giga Ethernet
Porte
Almeno 4 Porte USB, IEEE 1394A
•
7 stazioni PC desktop
Caratteristiche minime di 1
stazione
Cpu
INTEL 3.4 GHZ Pentium
RAM
1 GB
HD
250 GB
Scheda
ATI x600 256 MB
Video
CD/DVD
CDR/RW +/- R – DVD +/- R DL
Monitor
LCD 19”
S. Op.
Windws Xp Professional sp2
Wireless WLAN, firewire
Interfacce
Interfaccia di rete 10/100/1000 Giga Ethernet
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Documento Tecnico Progetto S13 – pag 16
Porte
Almeno 4 Porte USB, IEEE 1394A
• Apparati per l’ampliamento della Rete Wireless:
4 Wireless LAN Access Point 8250 (cod. 3COM 3CRWE825075A)
4 dBi Ominidirectional Antenna (3COM cod.
5 Office Connect Wireless 11g PC Card (3 COM cod.
15 a/b/g Wireless PCI Adapter (cod. 3COM 3CRDAG675)
Installazione e Configurazione
• 4 Notebook che potranno fungere da back-up per evitare possibili disservizi e su cui
poter replicare l’ambiente server;
Produttore certificato UNI EN ISO 9001,Display TFT17”che non deve essere inferiore a 17’’,
Microprocessore Tecnologia Mobile Intel Centrino M740 1.73 Ghz, 1GB RAM, HD 80GB,
Interfaccia di rete 10/100/1000 Giga Ethernet, Connessione Wireless WLAN IEEE
802.11b/g, GSM/GPRS – Bluetooth – GPS Interfaccia esp. 1 x Lettore di SmartCard)
• 1 Notebook leggero
Microprocessore Tecnologia Mobile Intel Centrino M740 1.73 Ghz 1 x 1GB DDR 333 MHz,
Disco rigido 80GB, Disco ottico DVD ROM - CD RW, Display TFT 8,9 pollici XGA 1024 X
600 16 milioni di colori, Touch pad, Interfaccia di rete 10/100/1000 Giga Ethernet &
Wireless WLAN IEEE 802.11b/g - Bluetooth
 5 Palmari con ricevitore GPS integrato
Display LCD 4,0'', Risoluzione/numero di colori VGA 480x640 - 65.536 colori (16bit), Touch
Screen, Memoria RAM 128MB, Memoria ROM 64MB, Processore Intel PXA270 a 624MHz
Sistema operativo Microsoft Pocket PC 2003 Second Edition, Applicativi Calendario,
Rubrica, Attività, Registratore vocale, Appunti, Pocket Word, Pocket Excel, Pocket Internet
Explorer, Windows Media Player 9, Posta in arrivo, Esplora file, Trasmissione infrarossi
Espansione di memoria Compactflash, Multimedia, SD, SDIO, Dimensione massima
supportata CompactFlash fino a 4GB. SD fino a 1GB - 1024MB, WLAN Wi-Fi (IEEE 802.11)
Porta infrarossi (IrDa), Bluetooth (1.2) USB 2.0
•
1 stampante laser colore A3
Velocità 35 ppm colore e 35 ppm B/N, Hard Disk 40GB, Fronte/retro, memoria 256 MB,
porta USB 2.0, scheda di rete Ethernet 10/100 Base TX, Linguaggi PCL5c, Adobe
PostScript 3, Ricoh RPCS, cassetti carta da 2x500 ff. (1xA3 - 1xA4), bypass da 100 ff.
A3+. Starter toner
kit: 12.000 stampe (nero), 5.000 stampe ciano, giallo, magenta.
Interfaccia Bluetooth Tipo 3245, Interfaccia Parallela IEEE 1284 Tipo Interfaccia Gigabit
Ethernet Tipo 730, Interfaccia WLAN
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•
1 scanner a colori A3
Interfaccia USB, Ethernet e Wireless LAN, 128 MB RAM, 600 dpi, 11 ppm a colori, 38 ppm
b/n (A4 landscape), alimentatore automatico 50 ff. A3, Driver TWAIN,funzioni di Scan to
Folder, Scan to mail, Scan to Print, manuale
•
3 Gruppi di continuità UPS
Potenza erogabile 1500VA, Porta seriale per collegamento all’elaboratore, Software per lo
ShutDown automatico
•
10 Unità di memorizzazione di massa USB da 1GB
•
10 Hard disk estraibili EIDE (mobile rack 3.5 e 2.5”) da installare sulle workstation
•
Kit Hardware & Software per acquisizione e montaggio video (ad esempio
Pinnacle Studio MovieBoard)
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ALLEGATO II: INFRASTRUTTURE DA FORNIRE PER IL DOCUMENT MANAGEMENT
L’offerta del proponente dovrà prevedere l’acquisto di strumenti professionali multifunzione,
condividisibili in rete e da integrare nella soluzione proposta, che riuniscono tutte le
funzionalità per il document management, per tutte le operazioni di acquisizione, creazione,
archiviazione e condivisione delle informazioni e dei documenti per la
semplificazione e
ottimizzazione del lavoro.
MULTIFUNZIONE DOCUMENT MANAGEMENT, completo di driver, software & utility, con i
seguenti requisiti:
Copiatura elettrofotografica,
Velocità di copiatura da 50 copie al minuto
Copie multiple: Fino a 999,
Prima Copia B/N:fino a 5 sec.,
Memoria: Standard: 256 MB + disco fisso 80 GB
Modalita' di finitura: Almeno Pinzatura, Fascicolazione, Bucatura, Piegatura, Creazione
Opuscolo
Funzioni di copiatura: almeno inserimento copertina e capitolo, copia di prova,
regolazione colore, stampa di prova, modo lucido, digital art, richiamo lavori, memoria
impostazione lavoro, funzioni personalizzate, creazione opuscolo, controllo
dipartimentale, modalita' foto
Capacità carta: Standard: almeno 2 cassetti da 1.550 fogli ciascuno
Capacità raccolta: Max.: 3.750 fogli
Formato carta: A6 - A3
Scansione laser e stampa,
Velocità di stampa: 55 stampe al minuto B/N
Risoluzione Stampa: 1.200 dpi,
Memoria: 512 MB + disco fisso da 80 GB
Velocità di scansione: Max. 75 originali al minuto
,Risoluzione scansione: 600 dpi,
Formato: A3
Formati file: PDF/JPEG/TIFF
Scan to e-mail: SMTP, TCP/IP
Scan to folder: Tramite protocollo SMB o FTP
Interfacce: Standard: Ethernet 10 base-T/100 base-TX, USB 2.0, Wireless LAN ,
FireWire (IEEE 1394), IEEE 1284 bidirezionale, Bluetooth, USB Host I/F, Gigabit
Ethernet
Protocolli di rete: TCP/IP, IPX/SPX, AppleTalk
Fax laser
multifunzione con caratteristiche avanzate di gestione documentale. un’efficiente
distribuzione e per una gestione ottimale dei documenti.
Formato carta: fino all'A4. Capacità carta: cassetto da 250 ff. +
bypass da 100 ff. + ADF da 70 ff.
cartuccia toner (5.000 pagine - cod. FK3310L), PCU (45.000 pagine - cod. R411113),
Modem G3 33,6 Kbps, Unità fronte/retro, Memoria 7MB (560 pag.), ADF 70 fogli,
Cassetto carta da 250 ff.+ bypass da 100 ff., Unità NIC Fax
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