Entropia - da israele a rocca di mezzo
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Entropia - da israele a rocca di mezzo
ENTROPIA <<In meccanica statistica l'entropia (dal greco antico ἐν en, "dentro", e τροπή tropé, "trasformazione") è una grandezza (più in particolare una coordinata generalizzata) che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, incluso, come caso limite, l'universo. Viene generalmente rappresentata dalla lettera S. Nel Sistema Internazionale si misura in joule su kelvin (J/K). In termodinamica classica, il primo campo in cui l'entropia venne introdotta, S è una funzione di stato di un sistema in equilibrio termodinamico, che, quantificando l'indisponibilità di un sistema a produrre lavoro, si introduce insieme al secondo principio della termodinamica. In base a questa definizione si può dire, in forma non rigorosa ma esplicativa, che quando un sistema passa da uno stato di equilibrio ordinato ad uno disordinato la sua entropia aumenta; questo fatto fornisce indicazioni sulla direzione in cui evolve spontaneamente un sistema. L'approccio molecolare della meccanica statistica generalizza l'entropia agli stati di non-equilibrio correlandola più strettamente al concetto di ordine, precisamente alle possibili diverse disposizioni dei livelli molecolari e quindi differenti probabilità degli stati in cui può trovarsi macroscopicamente un sistema>> (voce Entropia da Wikipedia) L’entropia era presso gli antichi Egizi la vittima ἐν τόπος, la vittima “in iuxto loco” cioè “in situ executionis”, pronta per essere giustiziata. La vittima era il topo che sarebbe finito “in iure” (iniuria). Il τόπος era il τόπος του cioè il τρόπος. Vi finivano le truppe di topi (The Troops). Immobilizzati ἐν τόπος του essi erano in tour-tora (tortura in torta di crema o torcitura in ora) o in entropia (ἐν τροπή). La tortura era prolungata fino all’estropear, che non era solamente la storpiatura, bensì la tropizzazione dell’αντροπος (Tropea)1. Nella mitologia greca le fasi dell’atropizzazione in antro, cioè dell’antropizzazione, sono impersonate da αἱ Μοῖραι, le Parcae, the Fates of Fatum (Al Fatah): - Ἄτροπος, l’immutabile - Λαχε, la cucitrice - Κλωθώ, la filatrice2 La vittima era immobilizzata, tropaeata cioè trofeata dal trŏpæŏphŏrus fino al raggiungimento del tropaeum o trophaeum 1 Nel dialetto meridionale la tropea è la sbornia, l’ubriacatura, l’ebbrietà o, anche, un temporale estivo improvviso, di forte intensità e breve durata, cioè una tormenta. Dal latino tropa, che è dal greco τροπαία (scilicet πνοή), “(venti) ritornanti”, perché provocata da venti tempestosi che spirano dal mare verso terra. La sbornia è l’ebbrezza bacchica o dionisiaca del Σήψ-πόρνος per l’S-born: ἡ πόρνη, πέρνημι, περνάω 2 Cloto, nome che in greco antico significa "io filo", che appunto filava lo stame della vita. Lachesi, che significa "destino", che lo avvolgeva sul fuso. Atropo, che significa "inevitabile", che, con lucide cesoie, lo recideva, inesorabile. Κλώθω cloth Una volta in situ era atropizzata (Atropina della Belladonna) fino all’ottenimento del Trofeo, Trionfo (Triumphus) o Troppo (sinonimo di storpiamento, in spagnolo estropear). Una volta antropizzato l’antro – the tube – si procedeva verso la tropicalizzazione (tropica, tropicorum), mediante i poli elettro-nucleari (Poli di Pluto o di Uranus) e, quindi, all’Equatio Equatorialis (equazione o equatore) con Fusione da Fissione (φύσις): igualaciòn comunista, comuniòn o uniòn. Il τόπος του cioè il luogo del ῥέω era ilTOYP (τουtour o tuorlo Leggendo la sigla in caratteri greciTOYP come una sigla in caratteri latini si ha tuor. Il tuor, tuoris era la possibilità di vedere il pupillus tutelato in tutor (tŭor, tŭĕris, tuitus sum, tŭĕre). Il tutor era il tubus-uter, la torre (Torah), la Toppa, the Top (per il topo). Giroscopio – Gyrescope Nel linguaggio cripto-metaforico il giroscopio è la vagina, l'organo sessuale femminile. Per l’uomo la vagina è <<giro e scopro>> cioè <<giro la vagina e la scopro, inserisci il fallo ed esce l’energia nuova>>. È lo scoop nel senso di scoppio di energia nella coppa (The Holy Grail) e di vita nuova che vede la luce (The Holy Blood). Il verbo greco σκοπέω o σκοπάω, che significa osservo, miro, come in microscopio o telescopio, va ricondotto ad un etimo cop/cup/cap, semema della curva convessa/concava3, che significa sia bulbo oculare sia capo, cape, addizionato da una sigma che è abbreviazione di εἰς o ἐς. Connessi al verbo σκοπέω sono i verbi σκοπιάζω, scoppiare, sia nel senso di dividere la coppia, sia nel senso di esplodere, e σκέπτομαι, nel senso di “essere scettico” cioè di scattare, scappare, rifuggire dalla Secur (securis) o Certamen (certaminis)4. Il verbo nella forma tematica -πέ allude alla penetrazione dell’oc[ulus] (in spagnolo ojo), mentre nella forma tematica πά- allude al παός o πηός del φάος5. Nella crittografia italiana la telescopìa è la scopa ed il corrispondente verbo (tav)vernacolare è scopare. IMENI cell ὠόν cell cell La coppa (the cup) è il topos cioè: - il luogo - il lugar - il lucus o locus - il λόγος o verbum Dei - the nest o la toppa (topa triangolare per la chiave) 3 Da cui gobba e l’inglese job, trabajo agobiante o curvo. Certamen di Parmula o Certosa di Parma. 5 Nel martirologio cristiano è allegorizzato dalla figura di Paolo di Tarso, il Siriano, mentre nella liturgia cristiana dalla Epifania (Epiphanius). Nella lingua portoghese è il Pão Branco, cioè il Pan Blanco, il Palo Blanco en alto, il φανός ἄρδην (φώς-φάος-ἀνὰ, fosfato, fosforescente o fluorescente). Nella toponomastica portoghese è São Paulo o São Pão do Brazil (el palo blanco que abraza el azul). 4 Con l’innesto della ῥώμη diventa ἧ τροπή, cioè il giroscopio (gyroscope), il motore a scoppio che produce energia cinetica e movimento elastico, metaforizzata dalla genesi dei bambini6. 6 Il contrario del giro è il torpore, il torpido o torbido stato, il solido che è il sole solidificato o sale. Il torpore viene superato e vinto dalla torpedine turbo, che è la “dinamizzazione del torpe o turpe”. Il torpore è il T-orphanus e il Torbido è il T-orbo, cioè il turpe, la turpitudo dell’Orbs immobile e orbo, senza il Ka-TaO (κατὰ O o κάτω). In greco è la νάρκη o narcosi cioè lo stato arcaico di nec-άρκη, nex-άρκη, νεκρός-άρκη, cui si rimedia con il giro o turbo-fan che promuove la conversione ἐκ νεκρῶν ἐγείρω (Newark o, mutatis mutandis, Santa Maria del Ponte, prov. AQ). Per i Faraoni la turpitudine era l’Urbs dell’Orbs, dimora infernale dei pedoni immobili nei tor-pedoni, mentre la bellezza era il Giroscopio od Oroscopo. Le migliaia di vittime orfiche, dopo la mors, giacevano in uno stato di torpore o sopore, morfei e morfine. Erano urenti ed orbi (urbs et orbs) in croce T (koma) oppure ceci ma con facoltà per il vigilante di riportarli allo stato vigilis-fixus (Vigilia Pasqualis o Vigilia Resurrectionis). Orbus significa privo delle orbite cioè con gli occhi fissi, non orbitanti, mentre cecus significa non vedente per aver avuto gli occhi “cacati”, cavati o trafitti cioè zeccati, punzonati. Czech in inglese equivale a σάκκος, saccus, sacculus sacked o inzaccato, il sacco è una cavità, la cueva del ave, quindi anche l’occhio, che può essere riguardato come un O-culumen attraverso il quale entra la columna lucis o il nu-lu-men del -unum. L’occhio prigioniero del sator era precisamente il satelles, il satellite tellurico, che ruota, in semiotica σά--oxo 卐 卍 EYE sat sat PQ r reoo rew AYER REYA, SATO Il sommerso, non definitivamente accecato, poteva essere costretto a ruotare, girare i σάt-o-xuli, gli oxos. Le vittime preferite erano gli oculi, i “piccoli culi”, los ojos en la hoja alojados y enojados, i sileni silenti, in realtà sirene, in ciro nei silos cirenaici (in siros . The were the socks soaked in the sack, with the oak (l’evangelica trave X) in the eyes, rotating the oxes inside the Summer-Set[tlement] oxes corns The New Born/Porn πόρνη phorno horno cox-swain Swan N -e-W electron wave bara-bare elle k tron NW rs gravido-grave adorno en horno Il Sadicus Sator o Sadico Occhio praticava sugli occhi dei dori il foro δορυφόρος (Foro Romano, Torcida). Da czech o zecca deriva anche il verbo to check perché il vigilante dei vigili supervisionava e controllava con la facoltà come appena detto, di re-visar cioè di far aprire gli occhi ai dormienti Z[ur]ich, Zecca dello Stato o Borsa Valori). Orbus significa anche orphanus cioè agnus/anus in orrore rubrus (nel linguaggio ittico scorfano, in dialetto napoletanocumano scarrafone). Gli orfani (ὀρφανοί καὶ ὀρφαναί) erano, in un diverso significato, i superstiti delle arance meccaniche durante le quali venivano giustiziati i genitori o, in alternativa, i figli, oracoli fenomenici dei genitori. La giustizia avveniva spesso in H-ὀρός-φανός cioè coram populo (nella toponomastica italiana Fano). Era una giustizia fenomenologica, appariscente, teatrale e farsesca (Ur Ra, Horus o Osiris, Orda, Ordalia o Ordo ab Chaos: <<'hip, hip, hurrà'>> oppure <<Hep, Hep, Hierusalem est perdita!>> cioè la vittima è nel caos totale). La Hermosura – Venus Afrodite - era da un lato l’Eremo della U-Sura o della Syria co i suoi silos (pitfalls, vessels, dal greco σιρός) per l’Heros-Mos, Hermon o Armon (l’armeno-ariman), dall’altro l’Ermo Colle di Leopardi, il Monte Ermon, l’Erta dantesca, l’Ascensione di Cristo, la Levitazione del Levita. La Fenomenologia vera e proria era, invece, la Epifania o Apparizione dello Spiritus Sanctus delle vittime. Lo Spirito Santo, durante le esecuzioni meccaniche, era il sangue (vino rosso), mentre nel Sistema Bar era il Focus Fatuus, il Fantasma, the Phantom, che per la sua fantasmagoria mandava in visibilio i tenutari degli infanti in culla (Bar, Bari, $-bari, Beyruth, Beru etc.). La voce verbale ᾖ, terza persona singolare del presente congiuntivo di εἰμί, equivale al latino sit, lux sit <<luce sia>>, mentre ἠμί nell’espressione παῖ ἠμί παῖ signfica boy Isay, boy! Esiste una vagina cosmica o universale la cui fisiologia è quella dell’armonioso giroscopio, cioè del Moto Perpetuo e dell’Eterna Elasticità o Giovinezza (The Top). Essa è l’ἐντροπία dell’αντροπος. L’αντροπος è ἀνά τὸν τρόπον, cioè l’innesto nel τόπος della ῥώμη: L’antro è the mouse, il mos, mus o μῦς, dove entra ὁ πόσις (lo sposo, the spouse) con ὁ πούς, ποδός, che è le puissance7, el poder, la potentia del potus (The Pot Potentiator), cioè della Vagina, che è vocata o deputata al πίνω (ποταμός) Sun 8 Pen La Unio Sexum dà il pro-fatum o pro-fanum ai mortali. Mousa, Moses, cioè mos, mus o μῦς movet (moves) il sex (six) e esce il motus. Il sex è la della ῥώμη in the room (to roam). Il Molosso, il Molo o la Mola, il Mos, mediante la motio produce la mota, the moss, il mos maior8, che è un decadimento della e-motio, dopo che il motum ha generato i numeri molari o atomici9. Costoro furono detti anche pupilli et pupillae proprio perché poteva chiudere ed aprire gli occhi su comando, guardare fissamente l’aguzzino, che li aveva schiavizzati per lungo tempo e quindi giustiziati (Fissitas, Fix). Un’altra caratteristica dei pupilli e delle pupillae (poli e polle) era quella di poter aprire gli oculi, oracoli e gli orificii, sui quali spesso il vigilante faceva la piscia (pisside o biscia, to piss). L’insieme scenico era l’Allegorìa e quando si passava all’Epifania si aveva la Metaforia del Gallus. Il Gallo era il G-alius o il G-ἄλλος, era cioè la Metafisica dell’Aliud, dell’Altra Realtà, del Panpsichismo. Il Gallo panpsichico o psichedelico era il Giallo, Peter Pan, l’Olandese Volante biondo-chiomato ma soprattutto The Jellow Fairy, oggetto del wish e quindi Jellowish o Jewish oppure Iulius, vittima della Ulema Iliaco o Troianus (in greco U=Y traslitterabile in I) o Yo oWo AWESOME ULH AWEFUL YAWH 7 <<En physique, la puissance est la quantité d'énergie par unité de temps fournie par un système à un autre>> (da Wikipedia). È la segreta Puissance Maçonnique o del Franc-Maçon de la Maison. 8 Il risvolto negativo è la I-mola o Immolatio della semola semita, che a Napoli era la mossa, in Israele era la Mostellaria (dolce mosto) di mosa e moses, mosella e moselleus, mositicus (Moschus cioè Mosco e Bione in Grecia). 9 I Faraoni credevano che per ottenere l’eterno moto e la correlativa giovinezza avessero bisogno della musa ispiratrice da immolare. Il Tempio Greco è una riproduzione della Piramide: il colonnato è una riproduzione della profonda città sotterranea, che si estende ben oltre l’area di sedime delle Piramdi Ma forse è più ragionevole supporre che la musa ispiratrice fosse un accessorio superfluo, richiesto per soddisfare le loro voglie. I Faraoni erano pervenuti ad un livello di conoscenza e di potenza che li rendeva semi-dei o divinità dei semiti. Il Giroscopio atomico o micro-sferico (σφαῖρα) è basato sullo stesso principio del Giroscopio cosmico, chiamato dai Cinesi Tao o Dao (Yin e Yang) e dai Greci Κόσμος. Il filosofo greco Democrito (Δημόκριτος) ne parlava in termini di Meccanicismo Quantistico10 o Atomismo11. Il filosofo pre-illuminista francese Renè Descartes12 (latinizzato in Renatus Cartesius) trattò l’argomento nel suo volume Discorso sul Metodo (1637)13 e nelle Meditazioni Metafisiche (1641)14. Res extensa Glandula Pinealis Tropica cambio, conversione, giro Res cogitans Nei Pianeti con nucleo elettro-magnetico (mag-ma) la Glandula Pinealis è il Nucleo medesimo E PIN ῥινός ῥίς E Gland E Gland ULH E E E E Hands= X End=E-N-D E ἡ UL= X H=EE La res tensa o intensa è la materia tesa o inerte. La res extensa è la materia atomica che ῥεῖ, ροή o ρυας, è il πάντα ῥεῖ di Eraclito (Ἡράκλειτος ὁ Ἐφέσιος), cioè è l’energia alfa in tomi (ἀνήρ o ἀνὰ ἐνέργεια): quando il suo flusso è modulato secondo determinate frequenze brucia la res tensa o la disgrega, trasformandola in ροή, ρυας o ρεῦμα, il ποταμός eracliteo. Il nome del filosofo Ἡράκλειτος era uno pseudonimo che significava Κλειτορἰς di Ἥρα o Ἥρη, in latino Clitoris Junonis. 10 La macchina tropicale Mecca Medina[mo] era tristemente famosa per essere ὁ Τόπος di Ἄτροπος, dove si giustiziavano “i troppi” cioè i -ρωπες (Teurgia tropicale in Saint Tropez, Tropea etc.). Poteva trasformare οἱ τρόποι (εὖ ρωπες), considerati meri numeri (modi) in tropica (tropicōrum) mediante l’energia [], cioè radiante, e quindi in aequa. Era la Aequatio aequatorialis degli Equi o Aequinoctium cui soprintendevano gli Equites, sottordinati ai Senatores, che si occupavano dei signa (Cinismo sinaitico o del Sinai). L’equus, la vittima, a causa del mare di onde, aequor (aequoris) diventava aequoreus, cioè aequus-resu, uguale, piano (Appianus o Appius di Fianus Romanus in Civitate Reatis). I topici trasformati in topica (τὰ τοπικά) erano l’argumentum topicum. Con l’espressione il filosofo scienziato intendeva riferirsi copertamente al Quantum delle vittime totalizzate con il sistema di sterminio di massa della Mecca Meccanica o Makkah atropizzante, cioè rese atra (atrum posse o Troia). Era la μεγάλη μηχανή per la μακρά μάχη (macto) quantizzabile: τὸ ἀχθος (Actium). La procedura per lo sterminio su larga scala è riasunta dai verbi: αἱμάσσω κτείνω φονεύω σφάσσω σφάττω. 11 Il nome del filosofo è un’allusione al δῆμος cosmico, alla popolazione astrale dell’universo. È altresì un’allusione ironica al K-rito del Demos (rito del demonio) o Tritone del Popolo e l’atomismo è riferibile al τέμνω degli -lifes. 12 Anche in questo caso le idee certe, chiare e distinte sono le vittime del Molosso o Mossad. 13 "Discours de la méthode pour bien conduire sa raison, et chercher la verité dans les sciences Plus la Dioptrique, les Meteores, et la Geometrie qui sont des essais de cete Methode". 14 “Nelle quali sono dimostrate l'esistenza di Dio e la distinzione reale tra l'anima e il corpo dell'uomo”. Il clitoride è la vulva-pulpa, il colle femminile, per amalgamare le nuove palpitazioni (Game di Gamal o Gamets Game): - ἡ κλείς, κλειδός - clavis dell’v-caelum avis - unio juventutis o unio juris (j-unio o j-unctio, coniugio, jail, juice, jello-wish cioè avellus wish) - colligatio cioè ligatio cum - colligatio cioè ligatio cum olla - commissura cioè cum misura (uter o commagene) - complexio o contextura Nel colle ci sono i lidi (lidus) o clipei (clipeus) per l’approdo (clip, k-lips for the clap) dell’oIo (che è Io, Ego cioè E-gonadi, Ergon in Energia). Il fallo oIo, passando per la MVM forma l’I-MAM, simboleggiato dal segno dell’addizione + che, nel contesto in argomento, si legge I Minus (Imen) o I (I - rotazione). La confusio levogira-destrorsa è la feconda Barbara o Bar-Bas1516. Unus (eis) + Una (mia) = Duo o Duae, Dyo o Dya (doy dios o diosa) Unus = Tres, Una = Tria (la Triade Divina, Troia o Ilion) che uniti danno il Sex (Sexus) Unus in Nux (νοῦς) connesso (cum nexio, nex, nece, nieces) dà Sex in Cella (eis, mia, en cioè eis milanen o foe-mna il medio l anus). La res extensa procede dalla E-X-che èda IO (YO, JO) o DIO. L’Energia che proviene dalla E-X- è l’Exodus dei Numeri o Genesi o Parto delle Particelle17. La famosa frase di Cartesio <<cogito, ergo sum>>, penso quindi esisto, va interpretata come cōgo (cōgis, cœgi, coactum, cōgĕre) et coagulo ἔργον, coagulo l’energia somma (τὸ σῶμα, σῶματος) mediante il coitus, che è il cum-ire, la conjuctio I + (in inglese the sum). 15 Nella perversa logica indocinegra Bar-Bas significa barbarizzare gli Arii o Ari-Ani. È la Bab Aras, l’Arbia od Arabia, è Sabra, cioè in spagnolo Sabrosa Sabrosura. 16 Nello schema geografico del planisferio il Bar è il Fallo di Giza rispetto all’Europa, la Bas, che si abbassa, esso è levogiro ed è produttivo della levitazione della pancia gravida d’Europa, che è destrorsa, cioè si accovaccia sull’ortogonadi per dare all’orto del Faraone un nuovo ortus (Orio, Orionis). 17 Il πόνος (πένομαι), cioè il ponere poenem/poenam determinava l’ἀ-πονία (Japòn) nelle vittime. La fonè (φονεύω), cioè the pen/fon determinava l’afonìa od afasìa (L’Ineffabile). La condizione della vittima nelle mani del cafone (ka-φονεύω) era quella di affanno (afàn), fatica, lavoro, cioè di labor fino alla finale labes (Labeon). Il lavoro era ora et labora cioè soffrire con la os ed i labra/labia aperti (Perth in Australia, Alberta in Canadà). Ancora oggi gli abitanti del napoletano dicono “andiamo a faticare” per dire andiamo a lavorare, frase che rimonta al labor nella officina vulcanica della Neapoli Nabatea, analoga a Nablus Palestinese. Nelle officina di Efesto si facevano i festoni magma “a base di paura” con il πῦρ sui βόρειοι, che erano il vento del nord (Βορέας dei Veneti), i venuti dal nord al pascolo (βορά). Festa eruttiva con fuoco, sangue rosso e lava. I satellites venivano saturati e satollati nella lanx o sator prima della makaira mekanè. Nell’antica Roma esisteva la Burina o Suburra. Nell’antica Gerusalemme la Jeenna. Il verbo cōgĭto è da mettere in relazione con i verbi cŏĕo e coagulo, nonché con il verbo cogo. Unus et Una in I-Unio o I-Unctio <<coeunt, cogunt, cogitant>>, cioè formano la Jaculatrix o Egyptus (Triade, Trinità o Trimurti). La Iunctio getta o gitta la sa-git, le sa-gitte o saette, i vagiti (nella crittografia indiana Bhagavad Gita). Per dirla in altri termini, dopo il “coitus coactus”, la Iunctio partorisce il cogitatum in forma di jaculatum (giavellotto cioè G avellus 8 ). Il jaculatum (gittato o gettato) diventa jactum o gizĕrĭa. Il cogitatum dell’intus legere è il pensiero, the think-tank cioè the thing ancora in the tank o THeank18, mentre il verbum Dei o Logos è il fari o φημὶ, in spagnolo la Habla cioè l’Alba o la Luce di 8. Nella crittografia greca è il Pharaoh, cioè il Nero e il Bianco uniti in eterna lotta, in quella cinese è il Tao. Gli antichi Egizi, ma in generale gli antichi indocinegri interpretavano la lotta cosmica in termini di lotta terrestre tra le loro popolazioni e la popolazione ariana. Essi erano i figli di Seth, gli uomini della Secta o Sectatio. Sectare significava: - separazione dai bianchi nel Sector o Settlement (Apartheid di Seattle, Breeding o Poultry) - dissezionamento come animali - σήψις per mezzo della σήψ, σηπός (Putra, Buda, Ptah, Petra etc.) La lotta ἀνήρ γυνή era nella loro mente il araos, cioè la Gallina Faraona che fetava nel covo (il Foedus) le Uova d’Oro (Y Ova Aurea) per procreare Infanti e Fanti (energia) da sostituire ai Nefasti o Nekroi (mancanza di energia). 18 I vocaboli latini git o gitti designavano la nigella o cominella, una pianta erbacea, metafora della gittata (to jet, jettison). Il vocabolo affine gizĕrĭa designava le frattaglie (iacta exta). The think è The ink ing in Ten-Sion (red-cross) nel Tank. Il tank è the angle (ank-H) dove the eagle è in croce. The eagle è the angel, nella mitologia greca Egle: ἀετός in Καιέτα καιετος Egle era una delle Esperidi (le ninfe del tramonto), la più bella delle Naiadi, una delle Eliadi. Era Coronide, madre di Asclepio, la Vergine Coronata di Spine del Cristianesimo (La Coruña). L’antico progetto indocinegro Gaeta o Καιέτα è tuttora valido, ma è tenuto sapientemente segreto ed è nella fase prodromica, cioè nella fase dell’espansione migratoria parallela all’incremento demografico. Significa in “Getta per sempre la razza chiara in Ka’ba” cioè in Gabbia, in Cassa. Nomi alternativi sono Inka e Yenca, in yiddish Yenta, che significano You in Caja, You en Ka’ba e You-en-tau. Un’interpretazione di significato analogo è You-ente Yovis ente Yo $ente a Iovis, che è l’Ovo-Gallo. L’Ovis, Ovis è la Virtus Solis, la Juventus, la Y-Vis Eterea o Eterna che non spettano alla Yenta Yiddish. Il καιετος (la Yenta, la Gente, la Gens) è il γένος chiaro, mentre ἀεὶ significa “sempre”. Yiddish significa Y ( dishes)a Giuda. a Juden, cioè alla Jut Land Den Mark. Altri nomi crittati del progetto sono Benfica a Lisboa, Sinn Fein (sine fine), Chiusi, Simmacus (σύμμαχος, χόω) etc.. Francesco Gaeta, Che cosa è la massoneria? (1939, postumo). Faraone deriva dal verbo latino difettivo fari (fatur, fantur, fabor, fatus est, fati sunt, fare, farier, fans, fatus, fandi, fando, fandus, -a, -um), accomunabile nella sua genesi filologica all’inglese fan e al greco φαίνω, in quanto fonemi eterei (-ἀήρ, ἀέρος). Etereo però non significa solamente arioso, chiaro, clarus, bensì Καιρός (El Cairo), cioè luce morente, luce che si spegne lentamente. Infatti sostituendo al latino et-aer i termini greci καὶ- ἀέρος sia ha per crasi Καιρός. Nel Cairo cadevano i clari o lares romani e qui diventavano penates in poena (in spagnolo caer e nella toponomastica europea Calais, Caèn, Caralis). Il καὶ ἀέρος era l’ἔρως reale (ρέα, pea) per l’άλφα, l’a-life, la vita viridescente (teen e preteen). L’ἑταίρα e l’ἑταῖρος (compagno e compagna) erano messi in eteria (la Campana, the Bell), cioè imprigionati nel tre, τρεῖς o ταυ ρεῖ. Per gli indocinegri delle antiche Piramidi ciò rappresentava la massima gioia (the Top, the Jewel). La Gioia del Cairo fu resa dai Greci con il verbo χαίρω. Quando potevano fare il λαμπρύνω all’ἀήρ diventavano eucariot. Le vittime sottoposte la lampo, al pruno e alle amputazioni erano trasformate in αιρός (clair, clear). Esse costituivano il popolo Clara: K-λαός in Χάος (Caos)19. Gli atomi degli elementi chimici sono “formati standard” di protoni, neutroni ed elettroni (Triade). Essi sono LM L cioè in ellisse, in orbita ellittica, ma possono essere liberati (Luo et Solvo) The Ellipse FELIX OMNIPOTENS TOTIPOTENS TOTH EL LIY Ἥλιος πόλις ELLAS ῾Ελλάς N ἑλίσσω lr εἷλιξ Ηλιξ ἡλικία LYOO λύω εἵλλω SOLYOO so-λύω solvere COAXIAL O PARALLAX LASER Sotèr σωτήρ Ellas=El laser ἐς oo τρεῖς σωτῆρος Laser Erase Θεωρία Μετέωρα Esoteria ἔσω, εἴσω ὠόν Essoteria ἔξω ὠόν feti fotoni Elixir/Elisir lr ΜΗΘΕΥΣ MH= ElectroMagnetic Θεύς=Deus o Zeus 19 Ελιξ εἴλω Salvator Coax εἰλίσσω ελιττω Προ-μηϑεύς ᾿Επι-μηϑεύς MHQ MHS FQ Φαέϑων Clara è il nominativo plurale dell’aggettivo latino clarus, -a, -um ed è, al tempo stesso, il nominativo singolare femminile riferito all’intera razza chiara. Il Sol Verus, Ἥλιος, da non confondere con il MHS o MH20, “solve et coagula” nel diverso senso di: 20 L’Energia MH poteva essere mirata (aim) dall’Emiro-Faraone (Φαέϑων Φλεγέϑων Φλεγύας Πυριϕλεγέϑων con Φάρος e Φαρέτρα). Questi aveva mappamondi e planisferi a sua disposizione – il Muro, The Wall o il Mosaico – e poteva calcolare i bersagli da colpire, nonché il quantum di Energia da sparare (an, quomodo, quando, quantum et ubi: Commodus). È da presumere che ci sia stata, molti millenni orsono, una guerra apocalittica tra i Faraoni del Pianeta, le cui conseguenze furono l’affondamento nel mare dei Plessi Piramidali recentemente scoperti dall’archeologia subacquea. Atlantide o Atlantis Galactica deve essere scomparsa, a seguito dell’Apocalisse, prima della nascita dell’Impero Egizio e degli altri Imperi Piramidali. Tra questi ultimi prevalse l’Egitto, Caput Mundi, che probabilmente riusci a distrurre gli altri plessi piramidali postatlantici. I complessi di Piramidi erano la Polynesia Micronesia della Melanesia. Questa era La Grande Mela, The Big Apple o la Μύλη ἕν, Milan o Brit Milà (dal numero greco μία, ἕν εἷς ). Il nome polinesiano Mururoa (μυρία μυριάς) signifca Morte, Morìa (Moor) di Miriadi, cioè miliardi di μῦες (muoni o moons) dovuta al μύλος o μύλη (Mola o Molino di Maria). Da μύλη (inglese mill) deriva mille, milione, miliardo ed il latino miles, militis, il nome della vittima della molatura. Sempre da μύλη deriva lo spagnolo muelle, molla, l’inglese mull/mall, termini che rammentano la potenza elastomeccanica ed elasto-elaser (Ellas) della Mole di Olae (Molosso) e Mole di ὕλη, impiegata per provocare terremoti, maremoti, monsoni, incendi (Free Yovis o Friuli). La parola monsone, in spagnolo monzon, in inglese monsoon, oltre al significato meteorologico, possiede un significato crittato relativo alle arancia meccanica cinese o mandarin. Si ricava interpretando monsoon mediante il greco antico. Il μῦς μόνος, la μῦς μοῦσα (acc. mun) e i σύν cioè i σὺ-ὠόν (ova et ovina, sua ova tua ova, suova taurilia) morivano nel sanskrito o nella samsara di siddharta (Nirvana). Il Mundus Communis (mundium langobardorum), composto dalla Luna, dal Sol e dai Fili, era vittima nel Munus. La Luna poteva essere munifica cioè cum luna (incinta). Erano urati (buraq) in canna (uracàn) con acqua, cioè con aghi retrattili (aquila acus) o spini (serpens pini) e con il fuoco plutonico (πῦρ). Si impiegava a tale scopo the litre (lighter litre) per il tifone, cioè il -φονεύω. Rimanevano a bocca aperta, da ore 13 a ore 15, dall’una alle tre (13+15 = 28 e 2+8 = IO in X). Durante la Festa del Drago si faceva la tifoseria roboava sui tifosi, le vittime in φωνή. La Festa consisteva nel πανσέληνος di Elena σελήνη The Sons, il Soma erano la Summa di e ed eranonel Giro (γῦρος), erano costretti a cantare il cantum (to Sing a Song Long Playing) fino alla φωνή aperta o the O-pen (afonia o afasia), mentre l’aguzzino roboava βοάω. La φωνή equivaleva alla φονή, φόνος. I Micronesii Polinesii, cioè i μικροί e le μικραί (mukerini), erano poli-nexi (connessi) per il climax della μέλαν (melanesia). Nel bossolo serico (silos-σιρός -σῦκον), bussola o buccola, bruciavano e brucavano (bucca aperta) con bacula (bastone pastorale) nel buco, bacati dal brewer (che era el brujo, l’ebreo, il brutus del coruscare, del πῦρ-ruscum o del sub-urare, della Παρουσία, Perusia o Prussia). Nell’Indo-Cina nipponica il Sahara Kaba era definito Sarawak. Era la stessa cosa del Nagorno Karabak, con l’Armeno (arimanno) in Filarmonica al centro del cerchio o anfiteatro Ariovistus non era un Arius Visus di razza germanica, ma era una spia (videre) e una guida (guiderdone o video er danao) degli ebrei, accettato (vistus) dagli arimanni, così come era la diuturna consuetudo vistola o pistola (la Stola, the Habit or the Custom of the Stolen, the Common Low). Nelle fontes iuris del diritto romano la Consuetudo è la opinio iuris ac necessitatis accompagnata dalla diuturnitas dell’usus, elementi che le conferiscono la vis cogens. Nel Magismo Nero (ne-ro = νεκρός-ρόος) o Magia Ianuaria (magismo enero) la Consuetudo era the Magic Sorcery or the Magic Wizard. La Consuetudo era the Source for the Wizard: - cum suis tutari (consuetudo) - O-pinus I urare A.C. (opinio iuris ac) - nec caedere et nex/nox aut assus (necessitas) La Vistola era la Pistola e la Pistola era la A-Vis-T-ola, cioè l’energia delle onde elettriche, i volatili becchi aguzzi, gli aves rapaces. - dissolve e materializza - libera dalla vita e fa tornare in vita - fa levitare e fa gravitare - espande o comprime Il Rapax (the Rapist of the Rape) diceva volo volum, espressione in cui il volum è la vis degli aves cioè delle olae (vvv) prodotte dal Polus. I numerosi poli erano la peculiarità delle πόλεις greche, che avevano ereditato la polarità dal Faraone, Phaos-Ra, dai Cristiani chiamato Paolus. Tutti i centri polari erano πόλεις ed il loro insieme era la Polonia di Lubecca (Pola, Polesine). Ma la Pistola vera e propria era la Fistola (fistula o festuca), lo stiletto impiegato con le stellette elettriche sul corpo della vittima fino all’orbatio in urbe (la Urbs Orbis era la Πόλις). L’aggettivo greco ὅλος significa tutto, totale, intero e da esso deriva il sostantivo latino ola, olae, che significa onda (wave): preponendo una lettera p () diventano polos e pola (i politeioi cacciavano πολέω Apollo d’Oro, il pollo per il πέλω in polis, politeia, con il phaos olo o polo πόλος, pelare, impilare, sgozzare e scottare). Come noto Vistola è il nome di un fiume che attraversa la Polonia. All’epoca di Roma per Polonia (Poland o P-Oland) si intendeva tutta l’Eurasia, perché era la Terra di San Paolo (Saint Paul, Sao Pao) o Terra Pauliciana, la riserva di caccia dei pauli, le hostiae candidae, necessarie per approvigionare le Bestiae della Bestialitas, il cui insaziabile sadismo si sublimava nel φάος-λευκός, falò o falloforia. I pauli vestini insieme ai vestales erano sadicamente seviziati ed uccisi nel vallus (be-stia, arnia) con palus, sudis, malus e tignum: Impalatura di Dracul, Buda-Vest, Buda-Fest o Buda-Pest (Origo di Origene). Ariovisto era un ἄριστος, un aristeus dell’arresto di oves ed ovini per l’arrosto (il binomio arrestare/arrostire significa in ares stare assus et tostus), un capo apius o apicenus, visto (vistus) provenire ed imposto “a rio”, cioè non dall’Eire (the Air People) bensì da Reate, dalla Regio Teate o Regio dell’Ade. L’Ade italico significava Picenus e Aprutium del Picentinus Aprutinus. L’Inferno italico traeva origine dal remoto Inferno Egizio, che era: - ᾍδης (idolum doloris) - Πῦρ (pico et uro) - Αἴγυπτος (sagittae nel gyrus opertus per cupus, cupa, cupellus e cupella Khufu) - Ποταμός (flumen del fulmen, del lumen, dell’humens e del fumus per il mus) - Νεῖλος (nihilum) Per gli anglo-tedeschi l’endiadi Teate-Reate significava Hate of Hades (The Tea Party): - Threat of the Heat and Eat (Teate) - Threat of the Tear (Reate) Arius da un lato significa aereus cioè ῥεῖ, elemento alfa, diafano, fluido, elemento aereo, dall’altro, sostituendo alla lettera r latina la e leggendo quest’ultima come una lettera p, significa Apio, cioè uomo del capio delle Api Alpine (Cappius del Caput) per la [ma]cella A-res (Ares è A-rein fino al roos, rous e al nekroos o nekus). Contrariamente a quanto comuemente creduto, i popoli Arii del periodo dell’Impero non erano padroni di se stessi, compos sui, cioè suebi (svevi) cum posse, essendo invece nelle mani dei Druidi, capi provenienti dalla Deutschland, l’O-Landa di Deutsch (Deus o Zeus). Druidus significava ρους, cioè Deus del Rudis, Ruditus, Ruvidus, Rufus (Rubra Rubrica), Dio dell’Etnia Vulcanica: ebrea, araba, turca, italica, betica, romena, unna etc. (erano questi i popoli druidici o ruidosos, cioè chiassosi, scalmanati e spietati di fronte al ruido delle vittime). I Romani, continuatori dell’antichissima faida del Faos del Monte Ida, che risaliva ai tempi dell’Islam Isiaco, nutrivano profonda avversione verso i popoli dell’Ebrietas, primi tra tutti gli Ebrei, giudicati popoli servi (Iudaei captores) degli orrendi Afri del Tempio Nero (Niger o Nigeria). Lo stesso odio nutrivano verso i lontani Canes (i cinici Cinesi). Solo per motivi politico-demografici erano costretti a combattere Galli e Alemanni, che vivevano in una situazione “suina” o “jesuita” per colpa dell’incombente Compos sui cioè dei Sui Cum Posse (il compos era il sus, suis, porcus, lupercus del puer e della puera). Gli Svevi o Suebi, in spagnolo suecos, suisos, erano i sucidi compotes del sui-cidius gentiliaco e familiare (puercos), i Sancti Potiti, adoratori del potus suavis μεσοποτάμιος (sucios suisos). Dato che il fine di Roma era l’epurazione etnica dell’Europa, si può affermare che i Romani furono gli antesignani dei Longobardi, degli Ottoni e degli Svevi, dei Normanni e dei Nazisti tedeschi. Debellando i Paesi del bacino del Mediterraneo, compreso il Regnum di Giuda (Iudaei Captores Capti), all’epoca in possesso dell’Iscariota Menorah (vedi trafugamento del Candeliere Toranico, simbolo dell’Erodiade e del Sator), credevano di poter consolidare il limes gotico contro le inumerevoli popolazioni unne e sarmate e di organizzarsi, alla lunga, per il dominio mondiale (vedi Aquila romana ed Ara Pax di Augustus). - aggrega e disgrega fino alla Coincidentia Oppositorum o Concordia - dà accesso alla Sexta Dimensio. Il Format statico o solido è il Limite e tutti gli atomi sono limitanei o circonvicini. Il Limes (limitis) può essere valicato od infranto. Così dal Limo statico, attraverso the slim-slam (super lilia, lilium), si può passare al Limen, Lymen o Lumen, che è l’apertura della luce di passaggio delle particelle subatomiche. Si può fare l’esempio della membrana femminile, the mam-brain, che può essere ran o rained per ottenere nuova energia (nel Medioevo tale possibilità teorica era conosciuta come Runa o come Oncia nel senso dello spagnolo once II e del latino IXI o II). A tale scopo occorre l’elimo o l’elimino, cioè l’extra limitem o extra liminem (-μνᾶ). Nel caso di elementi radioattivi l’extra limitem determina il pomp-elmo o the pump-helm cioè comporta the hell-meeting with the pump (pump-a-kin bomb). Nel caso di esplosioni nucleari si tratta di rottura del formato standard o format NEP-PEN, basato sullo schema protone, neutrone ed elettrone. Lo schema Giroscopico I+ dell’atomo I urano viene rotto con la plutonizzazione (arricchimento) e conseguente emanazione di ioni/eoni +, pyra o plura (plèroma, plena ρώμη cioè plena potentia planetaria). Di qui il verbo latino ire e il sostantivo ira, nonché i crittogrammi Eire, Iran o anche Turan/Toran, Tyrus/Tyrana etc.. A parte la spiegazione della rottura dei legami nucleari dell’urano, lo schema giroscopico, che è lo schema dell’entropia o dell’equilibrio, si rivela utile per spiegare il principio fisico universale o cosmico, che è il principio LM o Ellas (in spagnolo principio elemental, in italiano principio elementare). La materia, in generale, è la risultante nei suoi vari stati dell’elemento LM. Imitando lo schema LM, cioè elementare, l’uomo può transustanziarla in liquido, gas, luce visibile ed invisibile. Il procedimento e la tecnica necessarie a tale scopo era chiamato dagli antichi Greci Demiurgia o Teurgia o Metallurgia (metal medal cioè μέδω ἐν ἅλλον, muto in alio, metamorfosi o metabolismo). Il Δημιουργός di Platone era il Δημιουργός del Platus Atlantis che governava il Planeta Terra. Anagrammando il genitivo del nome Plato, cioè Platonis, si ha Plan-aton, che è sia il platus planus sia il platus rotundus (aton, a-t-onda, a-t-unda, Atùn de Matanza). Quindi Platus (Plato) era Atlantis, Rotundus è il Planeta rotante e Rotundus è il Giroscopio. Infatti la sillaba ro- sta per e per mentre -otundus sta per O-T-unus-duo. La lettera T uno-due è Iin +, simbologia che esprime il Tau/Tao Svastica, ma la I è inscritta nella O e nell’OT, cioè nella doppia O rotante (che equivale ad una O-mega). La doppia O è la Sfera perché va immaginata come una O verticale ed orizzontale. Rotundus significa “che ruota (rota) e produce onde (undae)”. Per gli antichi Egizi era Ὧρος (Orus) od Ὁσροηνή (Osroene). Il in rotazione è il Rotore rispetto allo Statore che è un Sol, a sua volta rotore rispetto ad un altro Sol, fino ad arrivare al Sole dei Soli, il Perenne Perno Universale o Giroscopio Cosmico (L'état, c'est moi, le Roi Soleil) eLe-vita 8 kosmos = rotor et reactor roktw rew octo Levogiro Destrorso woso 8 --> oo Keoy Copia rs Orthòs Orion kap La doppia lettera kappa vale XI La lettera XI vale: otto infinito, rotore, catena infiniti zero, cero, centro, punto cioè pi-unctio infiniti Lo schema era reso dagli antichi Greci con il verbo ρέω, perché l’otto oo 8 è la + la È conosciuto come ottonario perché è l’otto che dà aria all’area. Scrivendolo come si visualizza la Porta Greca cioè la Porta, il Passaggio, la Pascua del Grex Aureus () o Porta dell’Aurea Elena (Aura Mazda). Il Giroscopio cosmico è il Topos, il luogo comune di provenienza del creato (κ-ρέας), Tropea o Creta (Κρήτη). Il τόπος è l’N τόπος (Nucleus) e, in virtù della , cioè della rotazione o spin, è l’N τρόπος. Gli antichi Romani lo chiamavano tropea, rifacendosi ai verbi greci τρέφειν-τροφειν, che significa nutro, alimento e mangio. La Tropea dà il troppo, antropizza lo spazio, lo popola di πολύς, πολλή, πολὺ, cioè di poli o apolli, maschi, femmine e neutri. Antropizzare deriva da ἀνὰ τρόπος (τροφή, τροφειν). L’N-tropia o N-tropea, entropia, fa entrare οἱ τόποι (the peas) intra, cioè in-extra, per la finextra, li fa entrare dentro (spagnolo adentro). Quindi il cosmo è come un cervello (cerebrum), che è una noce, in latino nux, in greco νοῦς, con i dendroni, dentriti, i gangli, le sinapsi, la mielina (m-honeys). Il τρόπος è il τόπος τορός, il topo-toro O Il termine greco τορός significa “che penetra, acuto”. Il sistema è definibile come E-toro, in greco Ἕκτωρ, in spagnolo Guiza Guisante (Gyza della Gyzeria), in inglese Jettison. È il sistema COR che funziona secondo la logica “contrazione-distensione”, “sistole-diastole”, pump[a]kin. Un altro nome latino del sistema è FUNCTIO21 o, più precisamente, DE-FUNCTIO. Si basa sul Funus-Funis-Finis cioè il Funero-ignem in Νοῦς (Νόος) o Νῆσος (Νᾶσος)22. 21 Naso Fungus Crescientius. Funerare equivale a fundere cioè al funem infundere nel -unus, cioè nel Caput (Y-Νοῦς di Junus e Juno, i juvenes orobici o fauni o favonii nel furnus o favus). La fune o corda è il -ignis, mentre the rope è the rope dell’εὖ-ρωψ, funerato (ρόος, ῥοῦς νεκρός). L’εὖ è “the ewil, the ewe with the little ewes”, il virgulto, l’agnus in ano funestato e fuso, il funus, funis, funicoli (Finis, The End of the Finland o Finisterre). Διόνυσος, Dyo-Nys, è il Dio della Nassa e del Deuterio (uter del Deuteronomio). Per i Greci era Μίνως dei Μυκῆναι in Μνᾶ, il Pescatore della Nassa, dei Nefertiti portati a Nysa, all’Isola del Nilus (Insula delle Olae) e fatti sparire nel Nihil (fertilis, fertilitas et illati ibis, cioè illibati, in-fero nell’in-fernum latum della fertilitas, cioè nell’officina della ferrifodină per il ferrūmĭnāre gestita dai Nefertores dei binibis, bean-bis, beam-bis o bimbi). Erano the Nice Nieces (nephew, nietos, nepotes) in the Is-land, Is-O-land, A-is- (Aisha), annihilated in the Nothing (Nicht, Niet, Niente). Da Nysa o Nyssa, città di Dionisus, trasssero il nome numerose città europee centri della Nassa del Pescatore, tra le quali: - Niš in Serbia, al tempo di Roma Naissus, città delle ninfe, uno dei luoghi-simbolo dei Romani contrapposti ai popoli di Got cioè di Gath o Goliath. - Nissa o Nizza. 22 Il funerale è figurativamente passaggio dalla posizioneunus, posizione IO o posizione Atlante, alla posizione -unus cioè alla posizione -εἰς, -extracioè . La lettera D (the ear of the year, ἔαρ) è “lettera rotatoria” perché è uno spicchio dell’Orange o della Forma (quartier, quarter, district) Quarter of the Geo District D-H-ὁμός Strictus GH GHS D-Home Ἰησοῦς ὁ Χριστὸς IHS SUS XP Trix La--unctio serviva per f-ungere (functio), cioè iungĕre et ūnāre et gĕrĕre fungum (ὄγκος) cioè The Fun-Geo. Dal Fungus Terrestre si ottiene la Funzione, Functio, cioè la Funis in GO, the Rope in the MusH-room o Q-uran. G+O GEO I IPPOS GHO GCHQ Il fungo è l’ombrello energetico la σπορά μύκητος che può sconvolgere il Globo mediante l’Expansio, in codice España, Croce del Barile o Ruota Sator Non va confuso con il fungo nucleare perchè è immensamente più potente. Così è il Fungus Cosmos o UniVersus - Capo Polissena o Capo Palinuro, il Polo del Culto Nisseno-Flegreo (Nissa-Enna), corrsipondente al Regno delle Due Sicilie e collegato a Nisida/Nizza cioè a Nida Benfica Elisa Lisbona (Elisa dell’Elisione). Ai tempi delle Piramidi la Pesca con la Nassa era praticata su tutto l’Orbe Terracqueo. Per esempio nelle Ande si chiamava Nazca, tra i Numidi Nazirei o Nazorei era chiamata Naza. O Uno dei nomi o, per meglio dire, degli epiteti dei Faraoni, Μυκερινος significava ᾿Ερινύς Ενέργεια ινός Ἶσις è uguale alla Μύκης cioè alla Miccia Detonante. Gli antichi Greci la soprannominarono Δυναστεία, perché come una dinastia può diffondersi sull’intero Regno ( ) e governarlo. Derivava dalla Δύναμις ed era il -Tonitrus, -Thor, -Ἕκτωρ o -βροντή. Le Piramidi e i Filari di Filadelfia (la Vigna del Signore) erano enormi macchine per la distruzione planetaria. L’insieme fu chiamato dagli arabi Mecca o Makka al Mukarramah, espressione che deriva dal greco μηχανή. Un altro nome dell’apparato era Medina, sempre dal greco MH Δύναμις. Gli effetti dell’impiego della Macchina potevano essere blandi o devastanti fino a raggiungere il Nylus, cioè il Nihil, il Nulla (in arabo Mullah, che significa anche M-aria Ulla).