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cli una scissione .sosranziale,,
rra menre e ceryeilo (come .res cogit,tns
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res exrcnsa, "sostanza pensante,
e corpo inteso come .sostanza estesa,),
i1 neu_
'\-=; roscienziato portoghese contemporaneo
lrutriva-
Antonio Darnasio (7944_) attribulsce a
cartesio I'errore di aver dissociato le emo,zloni
dai pensiero e di aver teoizzeto- col
celebre .Penso, ciunque sono, _ la priorità
del pensieio ..rtt,"rs.r" (mentre evolutivamente.
sia per: la specie Lrmana che per il singolo.incllviduo,
è piuttosto il .pensare, che si manrfesta a partire dar'"esser:e
corpo'), Ner denuncrr." glì à.."ri carresiani,
'-rn
Damasio artinge principalmente al campo
deile neuroscienze.
ma
a1la
51+l
Nel1e pagine iniziah c1el sr-ro libro L,errore
cli Cartesio, Damasio racconta r,rn tragico
rncÌ_
dente accaduto nelj'esrate de1 1B1lB nel
New-E,gland. a phineas p. Gage, caposqnacl.a
di
un'impresa di costruzioni Dovencio far
saltare.,in pr."r" Jr-.à..rr, per Llna fatale
cristrazione inizia a pestare con Lrna barra c,li
fèrro la pol,.ere d, ,;;; non ancora ricopefia
rialla
sabbla, provocanclo r_rn,esp1osio,e. Con
le parole c.li Damasio:
La barra metallica penetra nella guancr:l
sinistra cll Gage, fora la base della scatol:r
cranic:r, at_
tfaversa la pa'rete fi.ontaie dei cervello ed
esce, velocissrma, d:rlla son-rmità della
test:i,
per an
dale a cadere, impiastricciata cli sangue e dr
tessuto cerebrale, a Llna trentina cli,etri
cli cir_
stanza Phinea's Gage è stato scag.liato zì
terra e giace srordrto, nel chiarore clei pomeriggio;
mltto, ma sveglio.
A. Damaslo, I'err.ore tli Cartesto, pp. l2_3j
Con grande stLlpore, Gage sopraw_ive e
poco tempo dopo f incidente è già rn gr-ado
risporrdere con h,rcidità aile clomande
dt un medico:
cli
Phineas Gage
szrrà dlcl'riar"ato gr-Larilo nel giro cli
meno cir ciue mesi. Tnttarria qr-rest,esiro stlrpefacente impalliclisce al confionto con
la straordinaria svolta che la srLa personaiità sta per
slrbire Il suo carattere, r suoi gusti, i s,oi
sogni, Ie slie aspirazioni: t.ttr carlbrer.anno Jl
corpo di Gage pr-iò essere ben vir,-o e r,egrto,
ma c'è
+:::
!:-i'i-'
':tir:r..
L1n
nr-rovo spir.ito cl-ie lo anim:r.
A. Damasio. L'errore cli C,attesrct. ;: j6
RispelIo aIIc plceeclcntj abit.r,rtirr-ii [l(](lcrate
e "tll'equrhbr-io clie 1o aveva seÌllpre contr.zrcl,
clistinto, Gage viene rnvece descritto dopo
l'incldente come grossolano, Ìnsolente. insoffe_
t'ente. capriccioso, osceno nel iloclo ciÌ pai..l:rle.
Perché ciunqrLe prrrhr.e clel caso cli phir-reas
Cagt.? F.co per'\ h.e D:lnasio r..rccontx
1a
vicencla,
.'i-;,:;> e §{mAG!CINE}
11 possibiie significato di una vicenda così strana? La risposta è semplice: mentre altri
casl di danno neurologìco, ar,-venuti più o meno ne1la slessa epoca, rivelavano che il cerwello
era 1a base de1 linguaggio, de1la percezione e della funzione motoria, fornendo anche in generale elementi piùr perentori, ia stona dl Gage addttava un fatto sbaÌorditivo: vi erano nel
Qual è
- anche se non si sapeva prec:isarne ii come - sistemi depr:tati aÌ ragionamento più che a qualsrasi altra funzione, e ln par-ticolale alle dimensioni personali e sociali
del ragionamento. Un danno cerebraÌe poteva compofiare 1a fine dell'osservanza di regole
etiche e convenzioni sociali acquisite in precedenza, anche quando né il linguaggio né l'intelletto sembravano compromessi. Senza volerlo, l'esempio di Gage indicava che qualcosa
nel cervello aveva a che fare specificamente con proprletà peculiarmente umane, tra cuì la
capacità di anticipare il fllturo e di pianificare in accordo con tale antÌcipazione, alf interno di
un ambiente sociale complesso; i1 senso di responsabilitàL verso se stessi e verso g1i altri; 1a
capacità di predisporre ia propria soprar.wivenza in modo deliberato, in ottemperanza al proprio libero volere [...].
Parte de1 sistema divalori rimane, e può essere utllizzata. ma è priva di legami con le circostafize del1a vita reale. Quando i Phineas Gage di questo mondo devono operare nella realtà,
le conoscenze che avevano acqr-risite prima deli'incidente influenzano solo in minima rmisura
il proce:.o di decisione
Un altro aspetto impofiante è 1a discrepanzat.ra il caratlere degenerato e l'apparente integrità
di svariati strumenli della mente: 1'attenzione, la percezione, 1a memoria, i1 linguaggio e f intelligenza. In neuropsicologia si parla in tali casi dt dissociazione: una o più prestazioni, all'rnterno dr un prolilo generale di attrvità, sono in contrasto con le altre,. .[. I Si può riconoscere a Gage libero arbitrio? Aveva il senso di ciÒ che è giusto o sbagliato, o era vittima della
sua nuova configurazione cerebrale, cosicché 1e sr-re decisroni g1i erano imposte in modo inevitabileT Era responsabile delle sue azioni?
cerve1lo umano
A. DamasLo, L'eryot'e di C6u"tesia, pp. 40-i1
Damasio proseglle esponendo 1e ricerche che io portano ad esplorare 1a "neurohio[ogia
della razioeaafità" e a sostenere che alcuni deficit nel1a reattivÌtà emotrva e nel sentimento
(per la leslone di aree cerebrall coinvolte sl.r qllesti piani) possono compromettere 11 ragronameflto anche laddove siano preserwati 1l linguaggio, l'attenzione, la rnemoria operativa e
le capacita basilari del ragionarnento logico. Da1 caso di Gage e da altri esempi, Damasio ricava che l'uomo è un "organismo non dissociabile,, composto di cerveIlo e corpo (R. Damasio, L'errore di, Cartes'io, p. 24), in cui eurozioree e ragionarnerìto soixo inestricahiir-raente
legati. Mentre generalmente si tende a somollneare che r-rn eccesso di emozione, "un'emozione non controllata o ma1 diretta,, può provocare comportamentl "irrazionali,,, Damasro
aggiunge che anche una "riduzione dell'emozione, può avere gli stessi esiti "irraziona1i,,. Chi
si limita alla prima considerazione, può arrivare a concludere che l'emozione influisce negativamente sul1a razÌonalità e che la razionalità. ideale dovrebbe essere completamente pLtrificata dalie emozioni; ma l'aggiunta di Damasio irnpedisce tale conclusione, perché fa
de1l'emozione una parte costitt-rtlva del1'atteggiamento raziofiale, in quanto l'assenza cli
emozione ha come esito 1'Ìrrazionalità:
Non vi è stato mai alcun dribbio sr,r1 fatto che, in cleterminate circost:rnze, 1'emozione clistrugga i1 ragionamento. Di qllesto vi sono nltinerose prove, che costituiscono la ragione dell'ammonimento tante volte ripetutoci dai nostri maestri: non essere una testa cald:r, ticni rt
bada ie emozioni; non lasciare che le passioni interfèr'iscano con il giuclizio. Ne consegue
c1-ie di solito concepiamo l'emozione come r-rna facoltà mentale eccedente, Llna non lichiestrt
COlll1l.1!]1ì21 - L,ltc la nJLl ll .t,,r iL.t ittrl ,uslr, -.lel nc,sLtr) perìSleto r;-rzii.,n:11c. [...
Vi è rrrolta saggezza rn questa credenza largamente conclivisa, e non sarò io a nesare che
nn'emozione non cor-itro11:rt:r o m:11 clir-etta possJ esscre Ltn"r Lopios.r fonte clt collportillllelltl
j
i
ltri
ttrazional.i, o che una ragione apparentemente norrnale possa essere
clisturbata da sottih inclinazioni radicate nell'emotività. [. ..]
Tutlavia. qr-ie.[ che si senie ripetere di solito tralascla una nozione che
emerge da1lo studio di
pazienti [...] e da altre osserwazioni che lratrerò più avanti: unot ,ridttzione
àell,emozione pLLò
costitLlire una.fònte ugualmente signtficatiua di cot?tpottamento irrLtzio,nale.
rl
:1lo
ge-
nel
fia-
legame
iali
trario all'intuiztone - fra assenza di emozione e comportamen[o distorto plro
oiici
snl meccanismo biologico deila ragione.
o1e
'in-
Damasio richiama anche i motivi che 1o spinsero alla ricerca e chiarisce
sua critica a Descarte.s:
ila
rdi
,la
'co,1rà,
ura
'in-
.,
96
i1 senso della
Non saprei dire con certezza che cosa abbia acceso ii mio interesse per
le basi neurall della
ragione, anche se so bene qltando arrivai a convincermi che le tradizionali
opinionr sulla natura della razionalità' potevano non essere corrette. sin cla giovane ero
stato ar,.vertito che le
decisioni solide scaturiscono da una mente fi'edda, e che emozioni e
ragrone non si mescolano di più che olio e acqua. così, ero crescir-rto nella consuetr-rdine di pensare
che i meccanismi del1a ragione fossero dìsposti in una provincia separata della nostr-a
menre, nelia quale
non doveva consentìrsi alle emozroni dr penetrare. E qi-rando cominciai a pensare
al cerwello
che sta dietro a que1la mente. imrnaginai slstemi neurali distinti per
la ragione e per l,erno
zione - secondo ttna ctedenza ampiamente ciiffusa sulla relazione tra le
dr,Le, in prospetrrva
)fO*
eltl
:'11€-
con,
A. Damasio, L,errore,li Cartesxa, pp 9,
3Sa
a1no-
-
qr-ralcosa
.ia mentaJe .ia nerrlologir'a.
Ho comincrato a scrivere qllesto libro voiendo proporre f idea che ia ragione può
non essere
così pura cotle la maggior parte di noi ritiene che sia, o vorebbe che
fosse: che i senrimenti
e 1e emozloni possono norl essere affatto degli intusi entro le mura c1e1la
ragione: potreb-
.
,
l
a
:
bero es-sere intrecciatt nelle sue rerl, per il meglio e per il peggio.
A me provocano clisagio,
co111e si è visto, sia la concezrone dualistica per la qrraie
Cartesio
scinde la fiìerlte dal cervello e c1a1 corpo [..], sia le varianti moclerne cL
essa: i,i<1ea, per clirne
tlna, che mente e cerweilo siano sì in reÌ:rzione, m;r solo ne1 senso che la
mente è il pr.ogramma (il sofiware.t che girzr in un pezzo di har-dware di un calcolatore
chiamato ..-à1lr;
oppllre che il cerwello e il colpo siano sì in reÌazione, ma solo nel senso che
i1 primo non
,gia
nto
lio'ae
) tt'
pr,rò sopravvivere senza
ii sr-rpporto vitale de1 secondo.
A. D:rorasio. L errore dl C.niesla, pp. 1g, 336
.lìafxte
ltoì.sio
C1-ri
I
t"-.-.:-r Fl..:t:
nepLt-
': flr
:=.11.\,Il
E .:-==
I
Descartes aveva elaborato alcune sue tesi fondamentalì
rdi
tenendo conto del sapere scientrfico del suo tempo,
cii-
senza disdegnare di condurre in prrma persona ricerche
da scienziato, basandosi su osservazioni, conducencio
ciel-
nia
gtie
esperimenti e avanzando tpotesr, ad esempto sulla costituzione dell'organismo umano; alcune tesi (come rl celebre «6sgi1s, ergo sum», «Cogito, sum»), invece, le ela-
esta
boro all'interno di un ragionamento puramente filosofico, esolici'tamente inten:lona!o a prescindere da ogni
che
credenza relativa a parttcolarr assetti e modi d,essere clel
mondo o del corpo.
ellti
l
I
i
I
lbrani tratti dal libro di Damasio offrono un altro
esern_
pio del modo in cui la ricerca scientifrca e la ftlosofra si
possono intersecare: in questo caso abbiamo visto un
neuroscienziato contemporaneo prendere posizlone a partire daglr esiti della sua ricerca - sulie tesi dr Descartes e, in particolare, sulla tesi elaborata all,interno
di un ragionamento puramente filosofico analizzando
questo «caso di studio», discuti del modo in cui scienza
e filosofia possono confrontarsi, ispirandosi e confurtando'ecrprocamerre le proprre resr.