Falò sotto la nevicata sulle rive dell`Adda per i canti della Merla
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Falò sotto la nevicata sulle rive dell`Adda per i canti della Merla
30 GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO 2012 il Cittadino Basso Lodigiano A CROTTA SI È RINNOVATO IL TRADIZIONALE RITO DI FINE GENNAIO Falò sotto la nevicata sulle rive dell’Adda per i canti della Merla n L’atmosfera era davvero per fetta: freddo polare, fiocchi di neve, strade ghiacciate. I giorni di fine gennaio non si smenti scono mai ma quest’anno per la serata conclusiva dei canti della Merla è arrivata persino la ne ve. Martedì sera a Crotta d’Adda il tradizionale appuntamento folkloristico si è ripetuto ancora una volta, attirando sule rive dell’Adda un centinaio di curio si e affezionati. Molti meno del lo scorso an no, complice proprio la bufera di ne ve improvvi sa che ha spinto i più forestieri a l a s c i a re l a macchina nel box, ren dendo però ancora più suggestivo il quadro di Crotta. Come vuole la tradizio ne, i cantori della Merla si sono alli neati a Crot ta d’Adda e Meleti lungo l’Adda: da una sponda all’altra del fiume, le melodie vocali si sono rincorse, restituendo anche quest’anno un’esibizione a due cori inter pretata fra il pubblico rigorosa mente in silenzio, per meglio percepire le risposte fra i cori “oltre fiume”. Mentre i cantori “conversavano” da una sponda all’altra, lungo il fiume brillava no le candele accese per l’occa sione e un’enorme falò lungo la riva scaldava l’atmsofera. In piazza, alla presenza delle nu merose autorità civili e militari, “el bal del Martìn e Mariàna” ha dato il via ai riti finali dei giorni più freddi dell’anno pro prio per voce degli appassionati cantori, una sessantina, inter rotti soltanto dall’atteso falò della vècia: nella tradizione ru rale, bruciare il fantoccio della vecchia corrisponde a bruciare tutti i mali e tutte le cose brutte dell’anno appena trascorso co me buon auspicio per l’anno ap pena cominciato. Amici del Fiume Crotta, Amici della Merla Crotta, Gruppo Can tori Crotta, Pro loco Meleti, Gruppo Cantori Meleti, Comu ne di Crotta e di Meleti, Provin ce di Lodi e Cremona e infine Parco Nazionale Adda Sud: que sti i principali promotori del tradizionale appuntamento, ga rantito dall’impegno dei tanti volontari che hanno garantito la sicurezza della manifestazio ne insieme alle forze dell’ordi ne. Da Cremasco, Lodigiano e Pia centino martedì sera giovani e adulti sono giunti a Crotta d’Ad da per assistere ai Canti della Merla tra un sorso di vin brulè al chiosco dell’Hostaria del Mo ro e una tappa all’Antica Tratto ria del Giglio, per gustare un piatto fumante di brasato e po lenta e una calda scodella di trippa. Pochissime invece le bancarelle fra cui passeggiare e fare qualche acquisto. Sara Gambarini Alcuni momenti della serata dedicata ai tradizionali canti della Merla con il falò della “vècia” e i cori sulle rive dell’Adda Un centinaio i presenti, nonostante la tormenta che ha tenuto molti lontano GUARDAMIGLIO ORIO n AL PROCESSO RIFIUTOPOLI IL PM FILIPPINI INTERROGA SANNA, MILLE E CIRESA «Almen per quèl vò no in galera» Ma l’intercettazione non c’è più ORIO «Almèn vò no in galera, al men per quèl»: il 22 novembre del 2006 l'imprenditore di San Colom bano Alessandro Burlini lo avreb be confidato, al telefono, alla figlia Monica, dopo aver incontrato il di rigente Aipo Luigi Mille: «Ti do una bella notizia l'esordio della telefonata del padre alla figlia al 90 per cento la archiviano, Mille mi ha detto che la procura è orien tata così». Dell’intercettazione ha parlato ieri il pm Paolo Filippini, applicato appositamente da Mila no, nell'udienza del processo “Ri fiutopoli” in cui sono cominciati a sfilare gli imputati. Ma la telefo nata, al progressivo 360 dell’in chiesta, non è stata trascritta. «E quindi sottolinea uno dei difen sori della famiglia Burlini non è processualmente ammissibile». L’ingegner Mille, bresciano, diri gente di spicco dell’Aipo, è accusa to di favoreggiamento personale perché si sospetta abbia informa to Alessandro Burlini riguardo al l’indagine avviata dalla procura di Lodi riguardo a escavazioni abusive nei fiumi. Il dirigente pe rò ha smentito seccamente: «Non posso rispondere di quella telefo nata, e io non sapevo nemmeno che ci fosse un’indagine. Forse Burlini, al quale davo del lei, l'avrà intuito. Forse gli avrò detto “se ti comporti bene, non succede nulla”». Il pm si è anche concentrato su un pranzo nel ristorante La Terrazza, vicino alla sede Aipo di Milano, in cui Mille e l'anziano imprenditore si erano incontrati. Un episodio ritenuto significativo perché, ini zialmente, l’appuntamento per il pranzo di lavoro era alla Tavernet ta, poi la sede fu cambiata all'ulti mo momento e quando, di corsa, i carabinieri del Noe si presentaro no alla Terrazza per installare le microspie, il titolare si oppose. So lo Mille e Alessandro Burlini, quindi, sanno cosa si sono detti a quel tavolo. Per Mille, nulla di ille gale, era un incontro relativo a un’istanza di autorizzazione per scavi nell’alveo del Po avanzata da Burlini per la zona di Monticelli Pavese. Ed è stata la segretaria dell'ufficio milanese di Mille ad at tribuirsi la responsabilità del cambio in corsa del ristorante: «Curavo io l'agenda di Mille ha testimoniato la dipendente Aipo e siccome quel giorno aveva un appuntamento in Regione alle 13.15 ho scelto un ristorante più vicino all’ufficio e con un servizio più veloce». Il blitz del 2007 nella cava della Forca Tra gli ultimi testimoni, anche l’assessore provinciale dell’epoca Francesca Sanna, che dopo gli ar resti dell’ottobre 2007 si era di messa. Ha ripetuto di non aver mai sospettato attività illecite da parte di dirigenti del settore a lei affidato e neppure assenze irrego lari dei dirigenti, accusati di aver fatto risultare presenze in ufficio quando erano invece in viaggio o in vacanza, a spese, secondo l’ac cusa, delle aziende autorizzate a smaltire terre da spazzamento stradale nell'ex cava della Forca di San Colombano. «Ricordo solo che una volta ho incrociato Damiano Gritti che stava cercando di rico struire le sue presenze in ufficio ha dichiarato al tribunale l’ex as sessore e che gli ho semplicemen te consigliato di timbrare il cartel lino». Ieri si sarebbe dovuto far interro gare anche Valter Sgaravatto, im prenditore di San Martino in Stra da, ma ha rinunciato; la difesa ha evidenziato che soffre tuttora di attacchi di panico, dopo essere stato in carcere. Ha invece parlato Marco Ciresa, 48 anni, di Como, dove figurava nel direttivo provin ciale della Compagnia delle opere, socio unico della Ciresa Spa e, al 50 per cento con Sgaravatto, della Ecoeuropa, le due aziende che ave vano l’esclusiva commerciale con un’azienda del gruppo Burlini per smaltire le terre di spazzamento stradale nella cava di Orio. «L’au torizzazione da parte della Provin cia di Lodi è del 2004, l'amicizia con Damiano Gritti e Claudio Sa marati è arrivata invece alcuni mesi dopo», ha ricordato l'impren ditore. Proprio su questa amicizia il pm Filippini ha chiesto chiarez za: «Perché, assieme all’allora co mandante della polizia provincia le, a personaggi come un colonnel lo dei carabinieri, risultano bene ficiari di viaggi pagati dalle sue aziende?». «Sarà stata una legge rezza ha risposto Ciresa . Stiamo parlando però di 24mila euro sud divisi fra tre aziende e nell’arco di tre anni. Quando l’autorizzazione era già stata rilasciata e poi, nel 2007, ci siamo ritrovati ben due so spensioni di attività da parte della stessa Provincia di Lodi, per chia rimenti sulla normativa sugli idrocarburi e per prescrizioni sul rispetto delle modalità di smalti mento autorizzate». Carlo Catena Scoppia un incendio in una villa di Valloria per la canna fumaria n A fuoco la canna fuma ria di una villetta. È suc cesso ieri mattina, intor no alle 7, alla frazione Valloria di Guardamiglio. Il camino era acceso per scaldare l’abitazione, ma il tubo di scarico del fumo era sporco e ostruito e così si è incendiato. Da Lodi è partito subito un mezzo dei vigili del fuoco, ma le strade impraticabili per la neve (caduta tutta la notte) e il traffico ri schiavano di ritardare i soccorsi, e di aggravare la situazione, così dalla cen trale operativa di Lodi è stato chiesto aiuto anche ai colleghi di Piacenza, decisamente più vicini a Guardamiglio. Questi so no stati i primi ad arriva re nella frazione e a co minciare le operazioni di spegnimento. Poi sono stati raggiunti dai vigili volontari del distacca mento di Casale e per ulti ma la squadra di Lodi. A quel punto però l’inter vento era ormai concluso e il fuoco spento. Dopo una verifica dentro e fuo ri l’abitazione, per verifi care che non ci fossero altri pericoli, tutti i mezzi sono tornati alle rispetti ve caserme. Non ci sono stati problemi invece ne per il tetto, costruito in cemento e non in legno, ne all’interno dell’abita zione, dove pare sia arri vato solo un po’ di fumo. Se l’intervento fosse stato ritardato, le conseguenze avrebbero potuto essere ben diverse, ma da Lodi si erano resi conto subito che l’arrivo sul posto sa rebbe avvenuto dopo pa recchio tempo e così han no allertato anche il co mando di Piacenza, arri vato a Valloria con due mezzi in pochi minuti. MALEO n UN SERVIZIO SVELERÀ I “SEGRETI” DEL PAESE La Messa di domenica in diretta tv su RaiUno La chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio attende le telecamere Rai MALEO Conto alla rovescia per la di retta Rai. A Maleo fervono i prepara tivi per l’evento di domenica prossi ma 5 febbraio: la santa Messa delle ore 11 sarà trasmessa in diretta su RaiUno e per l’occasione sarà realiz zato anche un servizio sul piccolo pa ese della Bassa, svelandone gioielli architettonici e storia. La chiesa par rocchiale dei Santi Gervasio e Prota sio potrà così essere ammirata da milioni di spettatori che settimanal mente seguono la liturgia eucaristi ca sull’emittente nazionale. Anche il paese però sarà protagoni sta della rete ammiraglia della tv di Stato: le telecamere Rai infatti ap profitteranno dell’evento per realiz zare un picciolo filmato sulle tradi zioni e sulle bellezze del paese. Nei giorni scorsi infatti gli inviati Rai hanno già fatto tappa nella piccola comunità della Bassa, indagando le bellezze e i tesori malerini: dalla par rocchiale alla chiesa dell’Annuncia ta fino a Villa Trecchi. Don Ciro Sarnataro, “regista” del programma, è arrivato addirittura da Napoli per visitare il paese con l’aiuto del malerino Giulio Castel vecchio e dal parroco don Enzo Rai mondi. Le riprese hanno richiesto un lavoro lungo e dettagliato, pro grammato secondo per secondo, così come lo sarà la santa Messa che sarà curata nei dettagli: dall’offertorio ai canti. Il parroco di Maleo è stato con tattato dall’ufficio comunicazioni so ciali della Conferenza Episcopale Italiana alcune settimane fa e pro prio l’ufficio ha comunicato a don Enzo chela Rai avrebbe trasmesso in diretta in tutta Italia la Santa Messa malerina di domenica alle ore 11, per cui si raccomanda come sempre la puntualità. «La domanda era stata inoltrata durante l’anno Trabatto niano ha continuato il parroco , co me occasione per far conoscere la fi gura del Venerabile». Adesso però a Maleo è data concretamente questa opportunità, così come il piccolo pa ese della Bassa avrà l’occasione di farsi conoscere, mostrando ciò che di storico e artistico custodisce. S.G.