19 giugno - SNALS Lombardia

Transcript

19 giugno - SNALS Lombardia
Rassegna Stampa di
venerdì 19 giugno 2015
SNALS / CONFSAL
Tesate on line
Cronache del Garantista
Gazzetta di Modena Nuova
Il Piccolo
Il Piccolo (AL)
Il Quotidiano del Sud Catanzaro e Crotone
Cronache del Garantista
Calabria - Ed. Reggio
Il Quotidiano del Sud Reggio Calabria
Il Secolo XIX
ARTICOLI PRESI DAL WEB
RENZI PRONTO A SGANCIARE LA BOMBA-FIDUCIA
19/06/2015 STAFFETTA DEI DOCENTI: LA PROTESTA CONTINUA
19/06/2015 BREVI- SBLOCCO DELLE PENSIONI, SNALS IN CAMPO
19/06/2015 SCUOLA, I SINDACATI ADESSO CHIEDONO UN 'PROVVEDIMENTO
DI URGENZA'
19/06/2015 SLITTANO GLI SCRUTINI, GENITORI E ALUNNI POSSONO ATTENDERE
19/06/2015
19/06/2015
19/06/2015
ASCENSORI GUASTI UFFICI GIUDIZIARI OFF LIMITS PER I DISABILI
19/06/2015
CEDIR OFF LIMITS PER I DISABILI, C'E' L'SOS
19/06/2015
IL MINISTERO ORDINA: PATTUGLIE DELLA POLFER SUI TRENI A
RISCHIO
Scuola, Formazione, Università, Ricerca
il Sole 24 Ore
Corriere della Sera
SCUOLA, RENZI DECIDE SULLA FIDUCIA
VERTICE SULLE RIFORME PREMIER ACCELERA: ANDIAMO AVANTI
DRITTI
19/06/2015 SCUOLA, BRACCIO DI FERRO NEL PD E IL GOVERNO PREPARA LA
il Giornale
FIDUCIA
19/06/2015 RENZI, DUE MOSSE PER EVITARE IL PANTANO
Avvenire
19/06/2015 IL SOGNO CONFORMISTA DI RENZI NASCOSTO NELLE TRACCE DEI
il Tempo
TEMI
01/07/2015
Il (il Sole 24 Ore)
VIAGGIO AL TERMINE DELLA SCUOLA
19/06/2015 SCATTA L'ORA X ANCHE ALLE MEDIE OGGI LA PROVA INVALSI
Giorno/Resto/Nazione
NAZIONALE
19/06/2015 BUONA SCUOLA, PROF INCONTRANO I GENITORI IMBAVAGLIATI
Il Fatto Quotidiano
19/06/2015 PAGELLE SCOLASTICHE E ALTRI TORMENTI
il Foglio
19/06/2015 DALLA SCUOLA AL FISCO, CONSIGLI PER ROTTAMARE TABU' E
il Foglio
NON PIU' SOLO TESTE
19/06/2015 NESSUNA GIUSTIZIA PER I PRECARI
il Manifesto
19/06/2015 LA BUONA SCUOLA E' SENZA CIRCOLARI
il Mattino
la Gazzetta del Mezzogiorno 19/06/2015 RIFORMA DELLA SCUOLA "DIALOGO,A MA SI DECIDE"
19/06/2015 Int. a F.Delfino: IL CAMPUS DI SAVONA CHE SALVA L'ENERGIA
Corriere della Sera
19/06/2015 UNIVERSITA' PREMIO NEL NOME DI LANNOTTI
il Mattino
19/06/2015 EMERGENZE VIRTUALI E PAZIENTI FINTI PER FORMARE MEDICI VERI
il Venerdi' (la Repubblica)
19/06/2015 BANCHE, ARRIVA LA NORMA PER DEDURRE LE PERDITE
il Messaggero
la Gazzetta del Mezzogiorno 19/06/2015 RIFORMA DELLA SCUOLA "DIALOGO, MA SI DECIDE"
19/06/2015 SE LA SCIENZA NON PUO' CIRCOLARE +++
Sette (Corriere della Sera)
19/06/2015
19/06/2015
Economia, Lavoro, Previdenza
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
il Sole 24 Ore
Corriere della Sera
la Repubblica
Italia Oggi
il Messaggero
Giorno/Resto/Nazione
Corriere della Sera
la Repubblica
LA PROCURA BLOCCA L'ALTOFORNO 2 DELL'ILVA
CASSA INTEGRAZIONE IN FLESSIONE DEL 29% SULL'ANNO SCORSO
19/06/2015 L'OBIETTIVO DEL JOBS ACT? IL TEMPO INDETERMINATO
19/06/2015 CAMUSSO: JOBS ACT, UN GRANDE FRATELLO POLETTI: LA
PRIVACY C'E'
19/06/2015 JOBS ACT E ASSUNZIONE DISABILI MANO LIBERA ALLE IMPRESE
19/06/2015 DIRIGENTI ASL A SCUOLA DI MANAGEMENT
19/06/2015 TRATTAMENTI FUTURI A RISCHIO, L'IPOTESI DEL TAGLIO DEI FONDI
19/06/2015 PENSIONI SENZA PACE
19/06/2015 ROMA RISCHIA UN BUCO DA 350 MILIONI
19/06/2015 POVERI E BABY-PENSIONATI L'ESERCITO DI ANZIANI CHE PARALIZZA
IL NEGOZIATO
19/06/2015
19/06/2015
18 giugno 2015
Scuola, sindacati uniti contro la riforma spot di Renzi
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal, GILDA Unams, contro il progetto di
riforma.
3
I sindacati in piazza contro la riforma
È rottura totale tra governo e sindacati sulla riforma della scuola. La frattura è evidente, forse
insanabile. A poco è servita l'apertura di Renzi e il suo invito alle forze politiche di ritirare il fiume
di emendamenti che bloccano il dl. In gioco c'è infatti il destino di migliaia di precari che, riforma o
non riforma della scuola, hanno il diritto di ricevere risposte sul loro futuro. I veti incrociati dei
partiti hanno posto colpevolmente in secondo piano un problema che si trascina da troppo tempo. I
sindacati, l'opposizione, la minoranza interna del PD, hanno chiesto a gran voce un decreto legge
che, in attesa dell'approvazione del testo, metta almeno al sicuro i lavoratori. Un escamotage
respinto dall'esecutivo che, anzi, ha rilanciato pubblicamente la sua sfida legando a doppio filo
l'approvazione dell'intera riforma alle 100mila assunzioni previste dal testo stesso.
La sfida si sposta dal Palazzo alla piazza
La mobilitazione dei sindacati prosegue in tutta Italia. Ieri al Pantheon di Roma, FLC CGIL - CISL
Scuola - UIL Scuola - SNALS Confsal - GILDA Unams, si sono ritrovate per ribadire il loro no al
progetto di riforma della scuola avanzato dal governo. Tre sono le richieste avanzate dalle sigle:
l'assunzione dei 100mila precari attraverso un piano di stabilizzazione, il blocco immediato del dl
giudicato incostituzionale, l'apertura di una discussione per mettere in campo - nei prossimi mesi un progetto di cambiamento concertato e condiviso con chi nella scuola ci lavora.
Il fallimento totale della "Buona scuola"
"L'impianto della riforma è inaccettabile" ha spiegato a Blasting News Italia il segretario generale
della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza Cgil, Domenico Pantaleo. "Il piano del governo
- ha aggiunto - si è dimostrato fallimentare e ha provocato solo una forte opposizione". Renzi ha
annunciato di voler incontrare i sindacati ad inizio luglio per far ripartire il dialogo. Una scelta che
non scaccia la diffidenza degli interlocutori. "Abbiamo presentato da tempo proposte per cambiare
radicalmente il testo - ha sottolineato Pantaleo - ma i fatti dimostrano che non c'è da parte del
governo l'intenzione di ritornare sui suoi passi". "Il dl in approvazione contiene al suo interno
elementi chiaramente autoritari - ha sottolineato il segretario di FLC Cgil - come i poteri dati ai
dirigenti scolastici, i 100 milioni per il merito sottratti alla contrattazione, i fondi assegnati alle
scuole paritarie a svantaggio di quelle pubbliche, l'ok all'intervento dei capitali privati per sopperire
alla mancanza di finanziamenti pubblici". Gravi errori che fanno da contorno al padre di tutti i
problemi. "Bisogna dare una risposta al precariato - ha attaccato Pantaleo - perché questo ricatto di
mettere insieme il disegno di legge con il destino dei lavoratori non lo accettiamo".
Il grande bluff delle 100mila assunzioni
"Di buona scuola non c'è niente" ha affermato Marco Paolo Nigi, segretario generale del Sindacato
Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola. "Abbiamo chiesto invano - ha confermato - l'eliminazione
di elementi gravi della riforma come il potere di affidare ai dirigenti scolastici le nomine e il legame
della monetizzazione al giudizio degli studenti e dei genitori sull'operato dei docenti". Sulla
richiesta alle opposizioni di Renzi di ritirare gli emendamenti che bloccano il dl, il professore non
ha dubbi: "Unire l'approvazione del testo alle assunzioni dei precari è una forma vile e scontata di
ricatto". "Va chiarito poi il tema delle 100mila assunzioni - ha aggiunto il segretario SNALS
Confsal - perché si confonde l'assunzione con la trasformazione del contratto di lavoro da tempo
determinato a indeterminato. Sono tutte persone che già lavorano e sono sfruttati perché sono pagati
meno. Lo spot del premier è che ci saranno nuove assunzioni ma la realtà è che si tratta di
stabilizzazioni". "Noi vogliamo una scuola seria - ha concluso Nigi - giudicare gli studenti per
migliorarli, per dar loro la possibilità di arrivare all'eccellenza e non alla mediocrità in cui ci hanno
cacciato. Diritto allo studio, dovere di studiare e sostegno per chi non ce la fa".
18 Giugno 2015
Ata, segnali d’inversione di tendenza: forse 6mila assunzioni e meno
tagli
Preso atto della cancellazione di oltre 2mila posti, per effetto della Legge di Stabilità, i sindacati
hanno chiesto l’avvio di un periodo di “concertazione” per mantenere gli attuali organici. Intanto, le
immissioni in ruolo, chieste al Mef, corrispondono al solo turn over. Probabili novità anche per le
posizioni economiche e l’indennità mensile ai Dsga.
I sindacati tentano di ammortizzare i tagli già previsti per il personale Ata. Il tentativo è stato
avviato da alcune settimane. E ribadito il 18 giugno, durante un incontro la ministero, dove i
dirigenti Miur hanno annunciato di aver chiesto l’autorizzazione, al ministero dell’Economia, di
6.243 unità di personale: corrispondono ai soli posti che si rendono disponibili a seguito dei
pensionamenti. E questa non è proprio una buona notizia. Perché sul personale non docente,
l’amministrazione continua a muoversi come sempre: lasciando migliaia di posti vacanti.
Un timido segnale di inversione di tendenza, invece, potrebbe essere quello che arriva sul fronte
degli organici del prossimo anno. Preso atto della cancellazione di oltre 2mila posti, per effetto della
Legge di Stabilità, i sindacati nei giorni scorsi hanno chiesto l’avvio di un periodo di
“concertazione”, attraverso il quale minimizzare gli effetti dei tagli previsti, mantenendo gli attuali
organici, per effetto dell’incremento sostanziale di alunni in alcune province.
“È inaccettabile la determinazione di un organico in contrazione che è basato sull’applicazione di
nuove tabelle che non hanno espletato il loro iter di approvazione”, ha tuonato lo Snals-Confsal.
Però, non tutto è perduto: “nel merito delle proposte di riparto dei posti tra le regioni, già oggetto
dell'informativa di giovedì scorso, l'amministrazione ha fornito un’ulteriore proposta che tiene
conto anche dell'incremento/decremento degli alunni, criterio non tenuto in considerazione nella
precedente proposta”, spiega la Cisl.
La speranza dei sindacati è che venga presa in considerazione “l’assegnazione a ciascuna Regione
della quota aggiuntiva del 3% rispetto all'attribuzione dei posti che il sistema sviluppa in
applicazione delle nuove tabelle. Il tema era già stato oggetto nello scorso anno di un
approfondimento condotto attraverso la convocazione di uno specifico “tavolo tecnico” che aveva
evidenziato, sulla base dei dati forniti dall'amministrazione, forti differenze tra le regioni: alcune
disponevano di una quota ben superiore al 3%, altre potevano contare su una disponibilità
inferiore”. Tuttavia, si tratta di rilevazioni non ancora complete in quanto non tutte le scuole hanno
inserito i dati nel sistema telematico predisposto dal Miur.
I sindacati, inoltre, hanno chiesto al SIDI la riapertura delle funzioni per segnalare i nominativi
degli ATA che hanno diritto al pagamento delle posizioni economiche dal 1° gennaio 2015, coloro i
quali, cioè, erano rimasti “bloccati” negli anni scorsi e per i quali non era stato attivato, in
precedenza, il pagamento: “appena la Direzione dei sistemi informativi del Miur fisserà la
tempistica, saranno avvisati gli uffici periferici cui compete materialmente l'esecuzione
dell'operazione. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di essere tempestivamente informati in
merito”.
Inoltre, “l’amministrazione sta ultimando la verifica sui nominativi di coloro che non hanno
percepito l'una tantum sulle posizioni economiche: il numero degli interessati si sta notevolmente
ridimensionando (dai 5.000 originariamente “calcolati”). Ciò dovrebbe consentire lo sblocco di una
situazione che attende soluzione da troppo tempo”, conclude la Cisl
Per quanto riguarda i Dsga, i sindacati hanno formulato, riassume lo Snals “la richiesta di
immediata attivazione delle procedure (emanazione direttiva) per la sessione negoziale necessaria
per estendere anche agli anni successivi al 2014/15 l’indennità mensile (214 euro lordi mensili)
prevista dal CCNL 10/11/2014 che dovranno operare su due istituzioni scolastiche”. E anche
ribadito, “che sia esplicitamente previsto, anche con riferimento alle competenze del direttore
regionale sull’ utilizzo del personale esternalizzato, sia il coinvolgimento nel piano finalizzato ad
ottimizzarne l’impiego dei rappresentanti degli enti e dei consorzi delle OO.SS. del comparto, sia
che “il personale esterno all’amministrazione non può essere utilizzato in punti di erogazione del
servizio che in precedenza non fruivano di servizi esternalizzati”.
18/06/15
Prof in catene e sindacati in piazza
Roma, nel giorno dell’esame la mobilitazione contro il ddl: «Il governo deve ritirarlo»
ROMA. Il popolo della scuola quest’anno non va in vacanza. Un po’ perché le ferie molti
insegnanti non ce le hanno più: «Veniamo assunti a settembre e licenziati a giugno», ricorda un
professore precario dal palco di piazza del Pantheon a Roma.
Un po’ perché sono sicuri di «vincere», come ripete Camilla Ancora, maestra di via della Magliana,
che spiega: «Il nostro obiettivo è il ritiro del Ddl, le assunzioni dei precari e una discussione seria a
settembre che parta dalla Lip». Dove per Lip s’intende la legge d’iniziativa popolare, finita nei
cassetti del Senato.
Il popolo della scuola, insomma, è più combattivo e unito che mai. 50 tra docenti e personale Ata
ieri mattina si sono incatenati davanti al liceo Dettori di Cagliari prima dell’esame.
Tra i cartelli spiccano il No “alla scuola azienda”, al “preside sceriffo”. A Roma, in piazza del
Pantheon, s’intravedono tutte le bandiere dei sindacati rappresentativi: Cgil, Cisl, Uil, Cobas, Anief,
Snals e Gilda che il 23, 24 e il 25 giugno promettono ancora battaglia, nonostante l’ultima
campanella abbia suonato ormai da settimane.
Stasera alle 21, dice Margherita Franzese, insegnante di scuola media «si terrà un flash mob
importantissimo: “Illumina l’Italia”, perché vogliamo fare luce sulla cultura». «Trame di luce - si
legge sulla pagina FB dell’evento - illumineranno i monumenti di tutta Italia per difendere la scuola
statale».
Tra i luoghi confermati ci sarà il Colosseo e il suo antenato nobile e spesso dimenticato, il
suggestivo Anfiteatro di S. M. Capua a Vetere, oltre al teatro Massimo di Palermo e alla chiesa di
Santa Sofia di Benevento. Iniziative previste anche a Verona, Torino, Sassari, Napoli.
Sembra rodata l’ intesa tra i senatori delle minoranze e i sindacati. A Roma intervengono sul palco
Enza Blundo del M5S e Loredana De Petris di Sel. Fa la sua comparsa anche Stefano Fassina, dopo
le contestazioni del 5 giugno, che stavolta riesce a dialogare con un paio di insegnanti.
«Renzi non può ricattare noi (cioè la minoranza Pd, ndc) e voi con le assunzioni», punge il deputato
Pd. «Dobbiamo ottenere il ritiro di questo disegno di legge distruttivo
e la stabilizzazione dei precari» avverte Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas. Che azzarda:
«Si è costruito un ricatto su questa storia: o vi prendete questo ddl schifoso o non assumo i precari».
Posizione condivisa anche da Danilo Lampis dell’Uds.
Giranttsta
Data
19-06-2015
Pagina
4
Foglio
1 /3
Il!
"
Renzi pronto
•
asganCJare
la bolllba-6ducia
di Riccardo Paradisi
on è un cedimento quello
del governo sulla scuola:
è noto che Renzi non cede
mai "nemmeno di un millimetro". Come leggere allora lo
stop sulla riforma della .&fJJl
scuola? Il rinvio a
martedi prossimo Al
del voto in Commissione e l'apertura di una trat- i
tativa con i sindacati fino a luglio? In gergo
militare la si potrebbe
definire li
una ritirata strate- 'lIJl
gica come suggeriscono fonti interne a1- ""!!
la maggioranza Pd. L'esecutivo in altri termini starebbe
prendendo solo la rincorsa per
imporre di nuovo il ddl scuola
entro l'estate - a scuole chiuse se necessario con un maxiemendamento che bypassi la commissione e con la fiducia. Le dichiarazioni che in queste ore continua a rilasciare Francesca Puglisi, la responsabile scuola del Pd,
tendono a chiarire con puntiglio
nervoso che il governo "non arretra di un millimetro". E così ripete il presidente della Commissione Istruzione Marcucci, ultrà
renziano, che promette l'approvazione del ddl entro l'estate
con un impianto sostanzialmente immodificato rispetto alle linee generali disegnate dal "capolavoro", così ironicamente lo
ha definito lo stesso premier,
creato dagli esperti di viale Trastevere e di casa Renzi. Il quale
deve avere organizzato un gioco
delle parti: dove il premier gioca
stavolta il ruolo del poliziotto
buono - "discutiamo, trattiamo,
ma poi decidiamo per il bene di
N
Ritaglio
stampa
ad
tutti" - mentre i suoi ultras vestono i panni dei poliziotti cattivi esercitando sulla commissione e sulle opposizioni tutta la
pressione possibile per ritirare i
tremila emendamenti definiti
ostruzionistici. Poliziotto buono
Renzi ma sempre pronto a usare
l'arma del ricatto: ieri, dopo aver
tentato di addossare la responsabilità delle eventuali
mancate assunzioni
dei precari, a sindacati e opposizioni, ha minacciato che
se non verranno ritirati gli emendamenti il governo sulla scuola
non potrà mettere un euro. A tenere aperto il fronte del dialogo è
il vero titolare del ministero di
Viale Trastevere, il sottosegretario
Davide Faraone. Il quale in un'intervista a Repubblica inquadra il
perimetro entro cui potrà tenersi
il confronto con sindacati e mondo della scuola nell'ambito dell'appuntamento di luglio, dove il
governo si è assunto l'impegno di
ascoltare le critiche e di accogliere suggerimento. «Se fin qui si è
registrata un'ostilità generale,
vuoI dire ammette il sottosegretario- che il piano va rivisto».Ammissioni che non si erano finora
mai sentite da parte del governo
dove in queste settimane hanno
solo parlato le curve: le Puglisi e
i Marcucci che certo non hanno
giovato al dialogo e alla distensione. Faraone sembrerebbe aprire
anche a delle modifiche sostanziali sul ddl: «Ridiscuteremo anche i numeri, meglio, la loro tempistica. Ci sono quattro grandi categorie di precari, nella scuola:
graduatorie a esaurimento, graduatorie d'istituto, i tirocinanti
universitari, gli idonei da concorso. Dobbiamo trovare un equilibrio migliore». L'unico equilibrio
uso esclusivo
del
vero, l'unica soluzione giusta, è
quella che opposizioni e sindacati, ma ormai anche una componente della maggioranza come
Ncd, propongono: un piano triennale di assunzioni per tutti gli
aventi diritto. Non si capisce se
Faraone intenda questo, ma certo
è su questo, oltre che sul ruolo dei
presidi e sulle forme dell'autonomia, che si gioca la vera partita
della scuola. Il ddl Renzi-Giannini, per come è configurato adesso,
se assume 100mila precari ne sacrifica altrettanti che hanno sostenuto dei concorsi (quello del
1999, di cui si vorrebbe, proditoriamente, addirittura sopprimere
la graduatoria) e che hanno guadagnato l'idoneità con percorsi
normati e organizzati dallo stesso
stato che ora li trasforma, con un
tratto di penna, in binari morti.
«Fermandoci, facendo autocritica, dimostriamo di saper tornare
ad ascoltare professori, presidi,
studenti, genitori, sindacati», dice Faraone che chiede alle opposizioni di ritirare la gran parte degli emendamenti. Sono parole
sensate. Ma sono anche sincere?
C'è chi non si fida nemmeno un
po'. Come il senatore Mario Mauro, leader dei popolari per l'Italia,
che una settimana fa con il suo
voto contrario ha fatto andare sotto la maggioranza sul parere di costituzionalità della riforma. «Renzi metterà la fiducia. Concederà
pochissimo, questi stati generali
di luglio si annunciano come una
farsa, un appuntamento rituale,
un falso scopo per preparare meglio il colpo. Dopo averli fatti
Renzi dirà: mi sono fermato, ho
ascoltato, ho valutato, ho concesso qualcosa, ora decido e procedo. E metterà la fiducia. E farà le
assunzioni come dice lui. E sacrificherà i percorsi professionali, le
aspettative di lavoro di decine di
destinatario,
non
riproducibile.
Data
Giranttsta
migliaia di persone sull'altare
della sua immagine da decisore,
della sua velocità operativa e della sua potenza realizzati va. Tanto
sa bene che il credito con la scuola se l'è giocato per sempre, che
quel consenso l'ha perso. Ora si
gioca la carta politica, manda il
Pagina
Foglio
messaggio al partito e al mondo:
qui comando io. E da settembre la
scuola sarà un problema di Angelino Alfano. Un problema di ordine pubblico. Questo accadrà
purtroppo. Sempre che qualcuno
non glielo impedisca. Ma dubito
che la minoranza dem di fronte al
19-06-2015
4
2/3
bastone della fiducia resterà sulle
posizioni». Resta sulle posizioni
però il mondo della scuola, dove
continuano le agitazioni. E restano sulle posizioni tutti quelli che
la buona scuola spedirebbe nel
nulla professionale: pronti a contrastare la riforma con un'ondata
di ricorsi.
LA MEDIAZIONE PROPOSTA
DALLOPPOSIZIONE È UN PIANO
'TRIENNALE DI ASSUNZIONI E LA
RIDUZIONE DEL POTERE DEI PRESIDI
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
Data
Giranttsta
Pagina
Foglio
19-06-2015
4
3/3
I sindacati pronti
aDa guerra totale
lass action, ricorsi
singoli, manifestazioni.
Il presidente dell' Anief
Marcello Pacifico annuncia, in
una intervista alla Stampa, una
battaglia ancora più dura di
quella tenuta dal sindacato fino
ad ora: «Citeremo la Presidenza
del Consiglio non davanti al
Tar questa volta ma chiederemo
risarcimenti milionari al
tribunale civile di Roma. E
siamo pronti a offrire
patrocinio gratuito per tutti i
precari traditi dal Governo.
Sarà la più grande class action
contro lo Stato italiano».
Secondo Pacifico «il governo
ha illuso i precari per dieci
mesi. Ci sono persone che
hanno fatto scelte di vita sulla
base delle sue promesse e delle
parole scritte nella riforma, il
Governo deve capire che
farebbe meglio a emanare in
fretta il decreto legge per
autorizzare le 150 mila
assunzioni nella scuola
previste e già finanziato da sei
mesi. Dal 23 dicembre 2014,
una legge dello Stato autorizza
l'assunzione di 150 mila
precari della scuola inseriti
nelle Graduatoria ad
C
esaurimento e nelle
Graduatorie di merito. E lo
stesso Governo italiano aveva
informato la Commissione
Europea di stare per approvare
un piano straordinario di
assunzione dei precari per
rispondere alle procedure
d'infrazione m corso, aggravate
dalla sentenza della Corte di
giustizia europea. C'è
scetticismo nei sindacati
sull'incontro di luglio offerto
dal governo: «Andremo
soltanto se non ci troveremo
davanti a una boutade
mediatica, che la scuola non si
merita» dice Francesco Scrima,
segretario nazionale della Cislscuola. «Le immissioni in ruolo
previste dalla riforma della
scuola non sono un regalo di
Renzi, ma un atto dovuto legato
alla sentenza della Corte di
Giustizia Europea» dice la
Gilda degli insegnanti, pronta a
chiedere una procedura
d'infrazione nei confronti
dell'Italia per il mancato
rispetto di quanto disposto dai
giudici comunitari. In merito
alla nuova consultazione che
Renzi vorrebbe organizzare a
luglio invece il coordinatore
della Gilda Rino Di Meglio non
usa mezzi termini: «Si tratta
dell'ennesima pagliacciata: le
questioni sono ormai note e se
decide di rinviare la riforma, è
soltanto perché si è reso conto
di non avere in Senato i
numeri sufficienti». Duro
anche il segretario generale
dello Snals Marco Paolo Nigi:
«Ci siamo già incontrati con il
ministro Giannini. E possiamo
ritrovarci a luglio, anche con il
caldo, visto che ora il premier
ha annunciato una Conferenza
nazionale sulla scuola. Ma noi
restiamo fermi sulle nostre
posizioni. E i sindacati della
scuola, che sono cinque e non
18, precisa Nigi, continueranno
a marciare uniti. E lo Snals
ribadisce la richiesta di un
provvedimento d'urgenza per
l'avvio della stabilizzazione
del personale con le assunzioni
promesse che devono
costituire la base del piano
pluriennale necessario per la
definitiva soluzione del
problema del precariato in
tutte le tipologie esistenti, sia
per i docenti che per gli Ata,
prima dell'avvio di un
sistematico reclutamento con
le ordinarie procedure
concorsuali" .
LOSNALS:
A RISCHIO NON SOLO
IL REGOLARE INIZIO
DELL'.ANNO
MAANCHE
SUO
INTERO ANDAlVIENTO
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
Data
BAZZETTA DI MODENA
Pagina
Foglio
DOPO MODENA SCIOPERO DELLA FAME A FERRARA
Staffetta dei docenti: la protesta continua
La protesta dei docenti con i cartelli sullo sciopero della fame
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
Si è concluso ieri la parte modenese dello sciopero della fame
a staffetta contro il Ddl Buona
Scuola e in difesa della scuola
pubblica. Iniziativa sostenuta
dai sindacati della scuola Flc/
Cgil, Cisl scuola, Uil scuola,
Snals e Gilda, dalla Rete degli
Studenti, Genitori per la scuola
pubblica Modena, Comitato
LipBologna.
Ieri c'è stato il passaggio di
consegne dal comitato di Ferrara a quello di Modena, che ha
ricevuto il libro rosso dello sciopero della fame, iniziato a Bologna Erano presenti studenti, genitori, attivisti sindacali, liberi
cittadini, esponenti di associazioni e di partiti. Nel pomerig-
del
destinatario,
non
19-06-2015
16
1
gio una delegazione della Piom/
Cgil, ha partecipato al presidio
per sostenere le motivazioni
dello sciopero e nel tardo pomeriggio Domenico Pantaleo
segretario generale nazionale
della Flc/Cgil, ha concluso il
presidio con un suo intervento.
«Le parole del presidente del
Consiglio Renzi sullo stop alle
assunzioni hanno rafforzato le
ragioni della protesta, - spiega
in una nota le Rsu scuole pubbliche - dimostrando che le assunzioni, imposte dalle Corte
Europea, sono state usate dal
Governo strumentalmente per
imporre una riforma della scuola inaccettabile. Considerata
l'urgenza e l'importanza di stabilizzare gli insegnanti precari,
noi proponiamo di scorporare
le assunzioni dal Ddl e di approvarle con un decreto legge
ad hoc immediatamente.
riproducibile.
Data
IL PICCOLO
Pagina
Foglio
19-06-2015
26
1
SINDACATI
Sblocco delle pensioni, Snals in campo
• • La segreteria provinciale del sindacato
della scuola Snals promuove un'azione a tutela
dei pensionati per l'applicazione integrale
della Sentenza della Corte Costituzionale n. 70
del 2015: sentenza disattesa dal Decreto Legge
Governativo n. 65 del21 maggio 2015. Infatti
mentre la sentenza impone la rivalutazione
automatica per tutte la pensioni, il Decreto ne
limita drasticamente l'applicazione entro certi
importi e in percentuali molto ridotte, con
gravi penalizzazioni per le pensioni superiori a
tre volte il minimo. Gli iscritti possono
rivolgersi alla sede Snals di via Paduina, 4.
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
IL PICCOLO
Giornale di Alessandria e Provincia
Data
19-06-2015
Pagina
23
Foglio
1
li '~'i~~~~~~~~'t! ,~~~i!l~!,~~t~~~!i! '~!Ìi!'!1! !.!t!1!f;ii.lt.t~ri!!ir~!'!~~,~!;~~!~~~r~ '!i!~
~r.~~\iV~!!i!!!m~~rnt~i,i.iI'i!i!r:!lI~~~:~~~i~~r 1~!:~t~~!~!:~~~'~!'!iI!1!~ ;~~ii ~ir~~,
~i'~~ir~,ç;i.!Im~~i~r.p !1!f;.~~!.!I!.!;i.!I ~I~! Ir~~~I.iIi;.i1!i!!t!i!Ì!!~"g!\!~~i!l~· ~ri;.l~~j!i~~ ,~r~
.
~!i!~!i!i~;~r~!1!f;~it~rn~t~~ir~~~~~t~ i!~~i~!i!~~V~~ ~~~~;!!~ii;.li~~.'~! ~~!~~~;.
~iU,i!!'i,~I~l~~yS~lii'iii!$ \~r.r~. a!i'!~''Il!:~JQi,ihilii'l,{lir~i!iI!il~!1i,~!lii'lir~,~'ii'I
ii!.Ìi'~!i!~l~'I}"À,~!t.lIi!;i.!i;!1I ,i''!.!'!i'!~'!Ii!i,l)I#,i.1Il,!!! ~l~ÌiI !~I~Iii'ii,fir~ il~i!il'r",tl;!!iitii'ii ;i.!i
~!1I~Ì'iii'l'~I,!i!!il'l!ì,,;i!' i!ilr'I;!~I~i;!~~!!!!;I~~ç~r~!i',!!ili'!1!' ''!iIi~'Il!~l!ÌJ; ii' $lir~!1Iii'I:'
!i.:ii'I~'.Ii!~ ;i!iI'~~i!!r~l~i!iI~i1ii~!!!;""I#:.fi!!il~(:)!l)O 'I?liJi!'i'!!!il!;l,i!iI!ilif!i'!:!ltfil~!l:)~ !~i ,~:i'li
'~!!!il~pi:i; ,i!j'!1I ii'ii1!;i;w;UiJi!'!'l!iÌ"i;! P'l?!ir~~tt'l?limi~r'!!!",!l1!;!i!!l t'll!i!i1 !iiÌ'i!!i!.Ì;!!~l~!!!
..
.
·i.1I:~,ir~!lJ; ~!i1rÌ'iii'lit~
~I pr!E!l1I~i'!alfil~i!I; d,!ai!i'!liIt'!l!'ti1li
!S!!s;!E!I1ì~o:aI1l~!iI~!aiti
!tf.~5yti!rsi1lilti ~il1li1lip;r,!E!;5i!aiiilttO:;::i~!E!' ~I diis~~r.o dii ~!E!~iill,s:li!lli!l;
s!elilO!là ~.' P!&4$S~I1Il'~·~ il'!E!1' 'Qi.Ì,!E!;!iiti!l;ir'i1I~iiGil1l~. !'1!;ijl' Pil'ùVG!l:iii'tO!liIl1Iiil
'!kniti ...
Ritaglio
stampa
ad
..... . -
uso esclusivo
del
'se!àf~i1I!S!~!fii!!
destinatario,
non
riproducibile.
Data
Pagina
Foglio
19-06-2015
17
2I 2
guri. il La Spezia-Sestri Levante delle 10,06, il Ventimiglia-Milano Centrale delle
4.40 e il Sestri Levante-Savona delle 10.50. Treni che, assieme agli altri dodici in giro
per l'Italia, dopo gli ultimi sviluppi, non saranno più tali.
Parola del ministero dell'Interno.
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I
IDIRIGENTI
DI TRENITALIA
SALGONO A BORDO
LA LISTA dei treni da controllare e scortare è stata
ufficializzata, anche se
potrà variare: da venerdì
prossimo saliranno a bordo anche i dirigenti di Trenitalia per rendersi conto
dei pericolosi e delle difficoltà. Una decisione che
«va nella direzione di una
civile e doverosa presa di
coscienza del fenomeno,
sui treni e nelle stazioni»
Gli agenti presidieranno i treni
I
«NON SCARICATE
I PROBLEMI
SULLA POLIZIA»
LO SCONTRO è frontale: i
sindacati di polizia (Siulp,
Siap, Silp Cgil, Ugi e Uii
Polizia) ieri hanno deciso
di non partecipare alla
riunione, indetta dal ministero dell'Interno, sulle
iniziative anti-aggressione a bordo dei treni. Ancora una volta si tenta di
scaricare la responsabilità sulla polizia di problemi di ordine sociale»
I
GLI AUTONOMI
«BASTA TAGLI
ALLA SICUREZZA»
«LA SICUREZZA non è un
costo, ma un valore aggiunto in termini sociali
ma anche economici» è il
commento del segretario
regionale della Federazione autonoma sindacati trasporti (Fast-Confsal). «Servono squadre
formate da diversi elementi ed è necessario assumere almeno sessanta
giovani»
Scatta il piano sicurezza sui treni nella black list della criminalità
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
Data
nSole9]{l mmrn
Pagina
Foglio
19-06-2015
12
1 /2
Stamattina riunione con i capigruppo per valutare il ricorso alla blindatura
I
.Scuola, Renzi decide sulla fiducia
«Riforme processo lungo ma non ci fermiamo» -La mediazione con la minoranza
Emilia Patta
prossimo anno e la decisione sw
provvedimento dopo la conferenPunto primo: lascuola Stamat- zanazionale sulla scuola dei primi
tima,inunariwùoneaPalazzoChi- diluglio.Einquestocasoicolpevogi con i capigruppo del Pd Luigi lisuiqualiaddossarelamancataasZanda ed Ettore Rosato e con i par- sunzione dei precari avrebbero
lamentarichehannoseguito,finqui nome e cognome: opposizioni, sinl'iter della Buona Scuola, M<itteo dacati e anche minoranza Pd.
Renzi potrebbe prendere la deci- L'wùca cosa certa, al momento, è
sione definitiva sw provvedimen- cheRenziescludeundecretoaparto che prevede anche l'assunzione tecomechiedonoisuoioppositori.
Punto secondo: lariformq costidei 100mila precari (per poterli
metterli in ruolo a settembre ci so- tuzionale che abolisce il Senato
no ancoraunpaio di settimane, an- elettivo eriforma il Titolo V.Lasua
che se i tempi sono strettissimi). approvazione entro la pausa estiva
Traleopzionisw tavolorestainfat- al Senato è la precondizione per
ti quella di un maxiemendamento poter celebrare ilreferendumconsw quale mettere la fiducia già la fermativo, come è nel timing del
prossima settimana (la cornrnis- governo, la prossima estate. Magasioneistruzionesiriuniràmartecll) ri accorpandolo al voto nelle granaccettando qualche modifica pro- di città: Milano Torino Napoli Boposta dagli oppositori interni del logna e (probabilmente) Roma.
Pd: unavolta trovato un accordo di Ma visto che devono passare sette
massima all'interno della maggio- mesi dal via libera definitivo delle
ranza il provvedimento andrebbe Camere, è necessario chiudere endirettamente inAwa, senzarelato- tro l'estate anche il successivo pasre, bypassando in questo modo i saggio alla Camera in modo da po3mila emendamenti presentati ter fare la seconda doppia lettura a
dalle opposizioni in commissione. novembre,dopolapausaditremeli calcolo del premier è che difficil- si prevista dalla Costituzione. Con
mente la sinistra dem farebbe inumerichecisonoinSenato,ei24
mancare il proprio voto, a parte un dissidenti dem pronti alle barricapiccolissimo numero di dissidenti te, sembra un timingdafantapoliti"storici", perché una sconfitta si ca. Ma in Senato l'input arrivato
,tradurrebbe in una crisi al buio. dal governo è proprio quello di
L' altra opzione è quella già ventila- chiudere entro luglio. L'ipotesi più
ta pubblicamente dal premier: lo probabile per venire incontro alle
slittamento delle assunzioni al richieste della minoranza è quella
ROMA
diinterveniretrarnitelaleggeordinaria che disciplinerà l'elezione di
secondo grado del futuro Senato:
unlistinoaparteall'internodelleliste per iConsigli regionaliinmodo
che i cittadini sappiamo preventivamentechisaràanchesenatore.A
questo potrebbero aggiungersi altre concessioni, come l'aumento
delle competenze del nuovo Sena-'
to (i dissidenti dem chiedono tra
l'altro che la materia delle leggi
elettorali nazionali resti di competenza bicamerale). Difficile dire se
questo basterà aricompattare ilPd
in Senato.MacertoaPalazzoChigi
si guarda con interesse anche al
chiarimento in corso tra Berlusconi e Verdini, e alla proposta del Ca'valiere di lasciare "libertà di coscienza" sulle riforme (sono una
decina i senatori verdiniani).
li premier è comunque fortemente impegnato anoninterrompere il percorso delle riforme, sostenutoanche dal Capo dello Stato
Sergio Mattarella. «Il cammino
delle riforme è ancora lungo. li governo ce la sta mettendo tutta e lo
fa con mille difficoltà esterne come il tema dell'immigrazione cavalcato da talwù strumentalmente. Noi non ci fermiamo, andiamo
avanti dritti», ha scritto ieri in un
messaggio per l'assemblea generale di Confmdustria Lecco e Sondrio(siveda pagina 6).
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Scuola, Re~l deClde ~"ulla fidu~Ja
~
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
"= ""
riproducibile.
m..
m
~
m
~"~"
Data
nSole9]{l mmrn
Pagina
Foglio
19-06-2015
12
2/2
Le partite aperte
o.
Questa mattina in una riunione
a Patazzo Chigi con i
~apigruppo del Pd Luigi Zanda
ed Ettore ftosato econ i
parlamentari che hanno
seguito fin qui l'iter della
Suona Scuola. Renzi potrebbe
prèndere la decisione
definitiva sul provvedimento
che prevede anche
1'8$sunzipne dei 100mi la
pretari(per poterli metterli in
ruolo asettembreci sono tempi
strettissimi). Tra le opzioni sul
~vo{o resta tnfatti quella di un
maxiemendamento sul quale
mette~ la fiducia già la
prossima settimana (la
commisslooe istruzione si
nUIlirà martedl) accetta ndo
QI*éIlche modifica proposta
~a"i oppositori interni del Pd
Ritaglio
l'approvaziOQedetlariforma·
costituzionale che Dolisce il
senato elettivoenfro ta pauSa
estiva a palauoMadamaè la
precondizione per poter
celebrare il referendum
confermativo, come èàettiming
del governo, nell'estate del
2016. Ma visto ched~v~o
passare sette mesi dal vliHibera
definitivo delle Camere,.
necessario chil.lj:lefeel1tto
['estateanctJell$IJoceS$Ìw
passaggio aliaCamerainmodo
da poterfaretas~adoppia
lettura anovembrè; dopo la
pausa di tre mèsi prevfstaGlala
Costituzione. Con i numeri che ci
sono in S~mato, ei24 dissidenti
dem pronti altebarnclte sul
Semato elettNo,_bl'è un
timing diii falltilpoiiticiiI
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
Data
COBBIEBE DELLA SEBA
-
Pagina
Foglio
19-06-2015
11
1
:Vertice sulle rifonne
-I TI premier accelera:
andiamo avanti dritti
I
Scuola in dieci giorni, poi bicameralismo e Rai
I Berlusconi carica i suoi: uniti superiamo idem
I
ROMA «Entro dieci giorni il Senato deve licenziare il provvedimento sulla scuola». Renzi e
il suo staff hanno fatto i calcoli,
la riforma dell'istruzione dovrà
diventare legge entro la fine del
mese, compreso il passaggio
alla Camera, o al massimo ai
primi di luglio, viceversa salterà realmente tutto, comprese le
assunzioni dei precari.
Per fare il punto della situazione in Senato e fissare l'agenda dei provvedimenti che dovranno essere approvati dal
Parlamento prima della pausa
estiva, Renzi oggi ha convocato
a Palazzo Chigi (ma la riunione
potrebbe tenersi anche nella
sede del Partito democratico)
un gruppo ristretto di senatori
e depùtati democratici: occorre
fissare scadenze assicurarsi
che il gruppo di Palazzo Madama reggerà l'urto di un'accelerazione, concordare i passaggi
successivi forse le riforme costituzionali prima del provvedimento sulla Rai, anche se
quest'ultimo è in calendario
prima delle riforma del bica-meralismo.
Fra i paletti fissati da Palazzo
Chigi c'è il «no» a qualsiasi ipotesi di spacchettamento del
provvedimento sulla scuola,
esaminando in modo differenziato assunzioni e riforma: «È
un'ipotesi che non esiste», dicono nello staff del presidente
del Consiglio, «del resto è una
sparuta minoranza della minoranza che ancora insiste su
questo punto».
Di sicuro la scuola, a questo
punto, visto il passaggio politico delicatissimo, le polemiche
e le difficoltà sui migranti, i risultanti deludenti dei ballottaggi, è diventato al contempo
un «tappo» che può bloccare il
governo e allo stesso tempo un Giorgio Squinzi. «Sono divenpunto da cui ricominciare.
tato presidente di ConfinduSui delicati equilibri in Sena- stria tre anni fa e da allora ho
to ieri si è registrata una sor- avuto a che fare con tre governi
presa sul voto per il codice de- diversi. Speriamo che prima
gli appalti: a parte i grillini, tut-della fine del mio mandato,
ti hanno votato a favore, com- l'anno prossimo, non ci sia il
preso il centrodestra. E voti di quarto».
centrodestra in libertà, magari
Squinzi ha parlato anche di
provenienti da quel gruppo che revisione della spesa: «Il noVerdini starebbe assemblando stro è un Paese che dice che elia Palazzo Madama, potrebbero mina le Province, e poi dipenaggiungersi (si parla di 12-13 denti e consiglieri sono ancora
senatori) a quelli della maggio- tutti lì. La spending review sta
ranza, sia sulla scuola che sulle diventando una farsa, tranne
riforme istituzionali, anche «se che in pochissimi casi virtuosi,
la prima cosa è che la maggio- come la Lombardia», ha conranza resti autosufficiente», di- eluso Squinzi davanti al presicono gli stessi senatori del Par- dente della Lombardia, Robertito democratico.
to Maroni.
Ipotesi di equilibrio che viste
Marco Galluzzo
dal quartier generale di Berlu© RIPRODUZIONE RISERVATA
sconj hanno un'altra prospettiva: «Se il centrodestra è unito è
di due punti avanti al centrosinistra», ha detto ieri un ex Cavaliere galvanizzato dai risultati dei ballottaggi. Con Verdini
«restano le distanze», ma nonostante questo «dobbiamo
cercare subito i migliori candidati per le Comunali del prossimo anno». Anche per questo
vedrà Matteo Salvini (<<è talmente milanista che lo convincerò col Milan») martedì prossimo, prima di un viaggio in
Russia, da Putin.
.«Sulle rif~rme noi no? ~i ~e~­
~amo, ~dl(~mo avanti diritti,
Il caffiffil!-lO. e anc.o~a lungo»,
ha d~tt~ Ie~ RenzI, m un messaggIO mVlato alI Assemblea
degli industriali,. «dateci una
man~ - ha aggI.unto - per
cambI~e ~avvero il nostro Paese tutti ~sIeme».
..
«J:Io VIsto tr~ goverm m tr.e
anm, sp~ro dI non vedere Il
qu~o». E sta!a la ri~posta ~el
preSIdente dI Confmdustna,
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
:1U
i membri
della
minoranza
del Partito
democratico al
Senato,
considerando
sia quelli
più dialoganti
che i dissidenti
~
\ ertice~1.111el1fomle
llpremJeI dctelera:
dndmmOù\,mtidntti
~ ,'~"" :::x":";';.,;',,"", '\':u::::
riproducibile.
Data
il Giornale
Pagina
Foglio
19-06-2015
9
1
Scuola, braccio di ferro nel Pd
E il governo prepara la fiducia
Roma Pronti «adiscuteresenza
pregiudizi», a cambiare, a «rivedere il testo, i numeri, la tempistica». Ma «entro l'estate il ddl
sulla scuola sarà legge». Davide
Faraone, sottosegretario all'Istruzione, fissai paletti: «Fallire sulla scuola vorrebbe direveder fallire l'anima del governo.
N on accadrà». Secondo invece
Francesca Puglisi, relatrice in
commissione, il provvedimento potrebbe slittare. «Il testo
non verrà ritirato, ma se non si
riducono gli emendamenti ...
solo al Senato sono tremila». Però il capitolo precari non sarà
stralciato, «chi punta a questo
si sbaglia di grosso».
Nienteriforma,nienteassunzioni, questa dunque la linea
del governo. E adare obiettivamente una mano alla strategia
diRenzi arrivala decisione della Consulta di rimandare a data
da destinarsi l'esame del ricorso sui precari. Questo fatto, aggiunto alle voci su un premier
pronto a forzare lamano, fanno
dire a Corradino Mineo, membro della commissione Cultura
del Senato, che l'offerta di dialogoinrealtànonesiste. «La commissione non si riunirà fino a
martedì e tutto lascia intendere
che il Pd (di maggioranza) voglia esautorarla per andare in
aula con il testo della Camera,
presentare un maxi emendamento e porre la fiducia».
Una strada obbligata, almeno dal punto di vista del gover-
Ritaglio
L'antirenziano Mineo: l'offerta di dialogo del
premier non c'è. Faraone: riforma entro l'estate
no. Matteo vuole chiudere in
fretta la partita ma in commissione, se non convincei due della sinistra Pd, Mineo e Tocci,
nonhainumeri. Quindi potrebbe aggirare il problema delle
tante richieste di modifiche inglobandole in un maxi-emnamento. Non subito però, prima
vorrebbe provare a smussare
qualche angolo.
E questo èforseilsenso dadare alle parole di Faraone, che in
un'intervista a Repubblica apparemolto conciliante: «Pensavamo bastasse mettere soldi
sulla scuola, invertire una traiettoria storica al ribasso, per
avere la fiducia della classe docente ericomporre quello specchio rotto che oggi è l'istruzione italiana. I fatti ci hanno
smentito e ora, fermandoci, facendo autocritica, dimostriamo di saper tornare ad ascoltare professori, presidi, studenti,
genitori, sindacati». L'altro giorno il premier ha ipotizzato una
conferenza nazionale. «Se
apriamounagiornatadidiscussione - spiega Faraone - lo facciamosenzapreconcetti». Tanto i tempi per assumere i centomila precari stanno scadendo.
«Ai primi di luglio il tema dello
stralcio non si porrà più, potremo entrare nel merito senza
stampa
ad
uso esclusivo
fretta». E per laPuglisi «non sarà sufficiente un mese di tempo
perfar entrare in vigore lariforma e le relative assunzioni a settembre». Ma «il provvedimento va tenuto tutto insieme, non
può essere ridotto ad uno spezzatino.Lascuolanonèunassumificio».
L'obbiettivo del governo è
quindi di riuscire a recuperare
almenoWalterTocciescremare il numero degliemendamenti presentati dall' opposizione.
Secondo Faraone «quelli seri
sono cento, gli altri sono stati
messi per fare ostruzionismo».
Andrea Marcucci, presidente
della commissione Cultura, è
ottimista. «Se martedì si chiude
bene, poilaleggeverràapprovata a tempo di record».
Nonsaràfacile.NichiVendola parla di ricatto: «I precari vengono usati per far passare un
provvedimento che colpisce la
scuola pubblica». Nemmeno
ForzaItaliafaràsconti. Dice Elena Cementero: «Rischiamo il
caos all'inizio del prossimo anno scolastico, grazie anche al
tentativo della minoranza del
Pd di svolgere sulla scuola un
congresso interno. Una cosa è
certa, se il governo metterà la fiducia noi diremo no».
MSc
del
destinatario,
non
riproducibile.
Data
Pagina
Foglio
19-06-2015
11
1 /2
Renzi, due mosse per evitare il pantano
Oggi riunione decisiva sulla scuola. Riforma del Senato, ok al "sostegno azzurro"
MARCO IASEVOLI
ROMA
issimulare è inutile. Fingere serenità anche. Matteo Renzi sa
che il mese di luglio decide tutto: se avanzano scuola e riforma del Senato la legislatura prosegue, altrimenti il
premier dovrà valutare il piano-B e lanciare una sfida elettorale al buio a Grillo
e Salvini. Sono ore di concitazione a Palazzo Chigi. E stamattina partirà un vero e proprio conto alla rovescia: in modo discreto, il leader ha convocato deputati e senatori Pd per provare l'«impres<l»: licenziare al Senato entro dieci
giorni la riforma della scuola e poi fare
un passaggio lampo alla Camera per salvare le l OOmila assunzioni previste a settembre. Se si sblocca questa partita, allora si potrà tirare il fiato e passare subito al superamento del bicameralismo
perfetto, anche a costo di archiviare la
riforma della Rai, che in questa fase dei
lavori parlamentari pare più un intralcio che una opportunità. I numeri per
varare il Nuovo Senato ci sono, diversi
senatori forzisti confermeranno il «SÌ»
che hanno detto mesi fa all'inizio dell'iter, e in realtà diversi di loro si sono resi
disponibili anche per la scuola.
Tutto in dieci giorni, dunque. La gravità
della situazione si percepisce anche nella lettera che Renzi manda agli industriali
di Lecco e Sondrio: «Il governo ce la sta
mettendo tutta Der cambiare le cose che
nel nostro amato Paese non firnzionano,
lo fa tra mille difficoltà esterne e pro blemi come l'immigrazione, cavalcato da
tal uni strumentalmente. Sulle riforme
noi non ci fermiamo, andiamo avanti
dritti, il cammino è ancora lungo. Dateci una mano per cambiare davvero il nostro Paese tutti insieme e ridargli le prospettive che merita». Quasi una richiesta di aiuto di fronte a tante difficoltà e
al vento contrario che il governo sente in
faccia. Una prova? Basta sentire le parole che il leader di Confindustria, Giorgio
Squinzi, rivolge al capo del governo proprio dalla stessa assemblea imprenditoriale: «Ho visto tre governi in tre anni,
spero di non vederne un quarto. Laspendingreview? Ormai è una farsa. Ho parlato con chi se ne occupa, mi dice che è
impossibile farla tramite pochi casi virtuosi». Una botta che arriva da chi sino
a poche settimane fa ha apertamente sostenuto le riforme di Renzi.
Al premier serve un colpo d'ala immediato. Sulla scuola la via d'uscita è arrivare in Aula senza relatore e presentare
un maxiemendamento conIa questione
di fiducia che salva le assunzioni ma depotenzia di molto le funzioni del preside. Non solo, l'intero nuovo meccani-
- guai a dirlo al premier - siamo lì. Pezzi
della sinistra Pd si stanno organizzando
per correre in soccorso del capo del governo e prendere le distanze dagli "ingestibili", sono pronti a sostenere anche
il siluramento in commissione Cultura di
Tocci e Mineo, che in qualsiasi momento possono mandare sotto il governo.
Può funzionare, a patto che si corra: se
passa la prima settimana di luglio sarà
impossibile inserire a settembre nelle
scuole l OOmila precari, aggiungendo dissenso a dissenso.
Anche se dal Senato non uscirà la "Buona scuola" sognata dal premier, una mediazione potrà salvare legislatura e governo. E aiuterà a uscire da quella che
sembra essere a tutti gli effetti una palude: il Cdm sul fisco previsto oggi e rinviato all'inizio della prossima settimana,
l'Europa che balla su Grecia e immigrazione con il rischio che il Consiglio Ue del
25 si trasformi in un flop, la Capitale nella bufera tra inchieste e tensioni politiche ... Nel mettere in fila questi fatti a inizio settimana con il gruppo parlamentare alla Camera, Renzi parlò dimomento «difficile ma affascinante». Affascinante perché il premier, dopo aver
viaggiato con il vento in poppa dellalusmo delle cattedre assegnate "a chia- na di miele con il Paese, ora vuole impamata" viene rinviato al 2016-2017. In- rare a gestire con il Pd lafase nuova di un
somma, non è lo stralcio delle assunzio- governo che non campa di rendita ma
ni richiesto da "irriducibili" democrat deve convincere, tenendo alto il ritmo e
come Tocci e Fassina, ma nella sostanza diminuendo gli errori.
©
Dieci giorni per salvare
le assunzioni, il premier
convoca una task-force
parlamentare. Squinzi:
in tre anni già tre governi ...
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Data
Pagina
Foglio
19-06-2015
11
2/2
I decreti slittano di mese in mese
Sono passati ormai 6 mesi dalla fatidica
vigilia di Natale in cui l'esecutivo varò
alcuni decreti attuativi della delega
fiscale poi ritirati dopo furiose
polemiche. Il Cdm di questa settimana
sembrava quello giusto per avanzare,
ma è slittata alla prossima settimana.
La croce dei 3mila emendamenti
Il primo scoglio è la riforma della scuola,
cui sono legate 1OOmila assunzioni.
Opposizioni e minoranza Pd lo inondano
con 3mila emendamenti. Se il varo slitta a
luglio, le assunzioni partono solo dal 2016.
Cambio ai vertici ma ddl arranca
Tra riforma della scuola e riforma
istituzionale il Senato dovrebbe affrontare
anche il ddl che "rivoluziona" il management
Rai. In autunno vanno nominati i vertici, è
possibile che si arrivi a quella data con la
legge Gasparri ancora in vita.
La riforma che vale la legislatura
Luglio è il mese che da cronoprogramma
deve essere dedicato alla terza lettura
della riforma della Carta costituzionale.
Venuto meno l'appoggio ufficiale di Fi,
Renzi deve trattare con minoranza Pd e
Ncd. Se salta, si va al voto.
La maggioranza si dividerà
Sulle unioni gay il Pd potrebbe ritrovare
compattezza e contare sul soccorso di
Sei e pezzi di M5S, ma molto
probabilmente dovrà scegliere di
consumare una frattura con gli alleati di
govemo di Area popolare. E Renzi dovrà
valutare se il gioco vale la candela.
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
-ILILL'TlE~M!
~ \ ,/ \~'
1
_
II
I/d
.1
Data
19-06-2015
Pagina
10
Foglio
1
[---
'~'J _ _
Ossequio Per il premier vetero-tecnologico Resistenza e sfide del futuro
TI sogno conformista di Renzi
nascosto nelle tracce dei temi
Pietro De Leo
• Solidarietà, cari maturandi. Voi non lo sapete, ma ieri e
l'altro ieri siete passati attraverso la Chernobyl del renzismo. Avete respirato la nube
tossica di questi tempi disgraziati, di cui le prime due prove
di maturità sono state piena
espressione. Anzi, esalazione.
Di buonismo, luogocomunismo, dogma tecnologico, a vostro scapito. E chissà quanto vi
ci vorrà, cari tutti, a guarire.
Forse mai.
Prima prova. I posteriviriconosceranno l'eroismo di aver
provato a resistere alla Resistenza. Non la Resistenza vera, che sarebbe da raccontare
una volta per tutte nelle scuole, con tutti i suoi risvolti, anche di vendetta e giustizia som maria che smentirono i valori
ispiratori. Ma quella che viene
propinata in ossequio a quella
specie di convenzione storiografica che da sempre condizionailnostro percorso educa-
tivo.Asvicolare ci avete provato, vi si renda merito. Ma vi siete caduti con tutte le scarpe
nell' altra trappola, l'esegesi
del telefonino. Sai che sforzo
descrivere la meccanicità
dell' esistente. Infatti, non lo è,
tanto meno nel Paese guidato
da un premier che twitta, si fa i
selfie (alcuni anche abbastanza improbabili) e compulsa il
touch screen persino nei vertici internazionali.
Tema molto renziano, insomma, al pari di quello sul
Mediterraneo, anche quello,
stando alle percentuali, abilmente schivato dalla maggior
parte di voi. Gesto di autentica
ribellione, forse, nei confronti
di un' attualità dove l'immigrazione e il Mediterraneo sono
diventati il teatro di una guerraretorica, costellata da un crescendo verbale dove la parola
più bella, più luminosa, spesso, è quella che taglia di più
perché dissimulala realtà peggiore, più cruda e difficile da
vedere. Lanube tossica del ren-
zismo, però, vi ha pienamente
avvolto nella seconda prova.
Tariffe telefoniche (ancora!)
nel problema da risolvere allo
scientifico. E poi food, un bel
po' di food, che in un certo senso fa molto Farinetti. <<Social
eating» ed Expo è stato il filo
conduttore del testo sottoposto ai ragazzi del linguistico.
Quelli degli istituti con indirizzo turistico, invece, hanno
dovuto cimentarsi su come il
linguaggio del cibo possa aiutare tutti noi a viaggiare meglio. Il capolavoro, però, è al
liceo classico, con la traduzione di Tacito. Ecco la sintesi:
l'imperatore Tiberio peggiora
giorno dopo giorno, e quando
viene creduto morto la plebe
romana si abbandona a grandi festeggiamenti, e in molti
già salgono sul carro del successore, Caligola. Poi, però, Tiberio sembra riprendersi, gli
tornano vista e voce. A quel
punto, il prefetto Macrone dà
disposizione di soffocarlo con
le coperte. «Sic Tiberius finivit», cosÌ morÌ Tiberio. Insom-
Politicamente corretto
Lezione latina
Il testo sul Mediterraneo
poco gradito dagli studenti
La «rottamazione» di Tiberio
organizzata da Caligola
ma, la rottamazione ai tempi
dei romani.
C'era una via d'uscita, o meglio, una maschera antigas?
Inaspettatamente, sÌ. Era trale
tracce della prima prova. L'argomento, «La letteratura come esperienza di vita» si delineava come un riparo dal fumo nocivo del pensierino-ino-ino. Spiegare perché e
come ilibri orientano l'esistenza di ognuno di noi, infatti, è
una prova talmente soggettiva
da essere impermeabile a qualsiasi tesi pre-confezionatadalla fabbrica del conformismo.
Tutto a posto, quindi? N o, perché nel Paese del premier che
spiegando la riforma della
scuola scrisse «cultura umanista», qualcosa di storto deve esserci. E quindi viene sbagliata
la didascalia del quadro di Matisse, sia nel titolo che nell' anno di realizzazione. Quisquilia? Andate a chiedere ad un'artista se il titolo di un' opera valgal'altro. Mi dispiace, ragazzi,
la maschera antigas era bucata.
17
Giugno
Ha preso il via
con la prova
scritta di
italiano la
Maturità 2015
Maturità, seconda prova da brividi
Insegnanti
Hanno
ricevuto via tv
dal ministro
Giannini la
password per
consentire
alle
commissioni
di scoprire le
tracce
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
IL
Data
Pagina
""2ld r.Dillll
INTElUGENCE •
INli FE8TYlE
Ritaglio
Foglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
07-2015
37/46
1 /9
riproducibile.
IL
Data
Pagina
""2ld r.Dillll
INTElUGENCE •
INli FE8TYlE
Ritaglio
Foglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
07-2015
37/46
2/9
riproducibile.
IL
Data
Pagina
INTElUGENCE
INli FE8TYlE
Foglio
Totale
3C:1IU41
Lè 41.3R3 sedi scolastiche statali hanno 368.3111 dassi, così distribuite sul territorio nazionale
fii Sruola dell'infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria l grado
Scuola secondaria II grado
24.000 classi (o sezioni per la scuola dell'infanzia)
20,000
16,O~0~0_ __
12,000
Totale
'1.881.632
Nelle 368.3t~1 classi in cui è articolata la scuola statalt: italiana studiano 7.881.632 alunni
tf Scuola ddl'i1~fan:::ìa
Scuola primaria
Scuola secondaria 1grado
SC/lola secondarillll grado
375J100
300,000
225,000
~
eo
~
o:
i
.o
E
o
-'
o
o:;
~
~
0
~
;;
" ~ ''8"
:=:'"
'C
'""
"'
~
~'"
~
;;l
~
"u
E
l!
C
;;:
"
,~
j
S
N
E
""
"'"
.~
'O
;;:
"
.~
o-
~
Cl
'"
~
"-
j
.~
'"
'c'"
""~
u
]'"
~
'"
'2
~
~
migranti. Il corso mi è stato afIìdato da un'assoun periodo ipotetico del terzo tipo, o che una
ciazione locale che afferisce allo SPRAR.
di queste improbabili infornatrici di unghie linlo non lo sapevo cosa signilicava SPRAR.
te sorride leggendo il brano in cui Lucia conQuando ho lirmato il contratto
verte l'lnnominato, avverto in
l'ho dovuto cercare su Google:
me l'esplodere di un narcisismo
vuoI dire Sistema di Protezione
molto sfacciato: mi sento Micheper Richiedenti Asilo e Rifugiale Placido in .Mj1tiM'JiX~'n~~p,r~k,
1989 Marco Terzi di Mf'I'Y per
ti. In pratica è la rete delle assempre (impersonato ùa Michl!'
e mi picco di saper apprezzare la
le Placido) è il prototipo dell'insociazioni locali che si occupapoesia di questi minuscoli trionli,
segnante-redcntore: giunge nel
no di fornire a queste persone
È una malattia che colpisce
carçen: palermitano di Mal aspiqualcosa in più rispetto al primo
na con un incarico provvisorio
anche molti miei colleghi, quine finisce per str~\cciare la lettera
soccorso, Qualcosa in più, Per
dì sì, effeuivamente il narcisisrno
di trasferimento, La recitazione
esempio un corso di italiano per
è deprecabile, però in qualche
ii! da flJodrammarica, ma qualstranieri.
siasi siciliano nato negli anni
modo, appagando il lavoratore,
Settanta è in grado di citarne
Così la mattina - dalle otto almanda avanti un sacco di baracle battute a memoria: i djaloghi
le due - insegno italiano a quatche a finanza derivata, Ho detto
sono di un naturéllismo linguitro classi di ragazzi italiani in obstico insuperato<
appagando, non pagando, Per
bligo formativo, e il pomeriggio
cui pazienza, a un certo punto ti
a una doppia classe di migranti
dcvi cercare un altro lavoro,
- un turno dalle tre alle cinque e un altro turno
Qualche tempo fa è arrivata l'occasione di tedalle cinque alle sette,
nere un nuovo corso di italiano per stranieri.
Le due scuole distano tra loro circa tredici
Stavolta non sono universitari americani. Sono
07-2015
37/46
3/9
chilometri, e capita che per arrivare puntuale
debba saltare il pranzo. Pazienza, a ricreazione
mangio due panini al posto eli uno, e poi faccio
tutta una tirata fino a ora di cena,
Se c'è qualcuno che legge, e se questo qualcuno è un insegnante, magari di una scuola
pubblica, con una di quelle cattedre a diciotto
ore di lezione settimanali, probabilmente si sta
chiedendo se sia possibile farne dieci al gioI"ilO, di ore di lezione, ad almeno cinque classi
diverse,
La risposta è no, non è possibile, Perché preparare le lezioni alla sera, scegliere i materiali,
tarare strategie didattiche mirate e personali su almeno centocinquanta studenti, richiede una lucidità impossibile per chi ha trascorso dieci ore della giornata a delirare nei pressi
di una cattedra, Quindi qualcuno finirà per rimetterci. lo, per esempio, ho già perso qualche
chilo, Però pazienza, un po' per narcisismo, e
un po' perché devi mettere assieme i soldi per
campare, lo fai: prendi tutti i lavori che trovi e li
sommi f1l10 a quando non ottieni l'equivalente
di uno stipendio,
Gli immigrati dei miei due corsi sono ragazzi che sono arrivati su un barcone o con altri
mezzi di fortuna dal Mali, dal Gambia, dalla Nigeria, Qualcuno dal Bangladesh, Prima la Libia
e poi qua,
Le uniche due cose in cui somigliano a quelli della formazione professionale sono l'età e il
basso grado di scolarizzazione. Per il resto sono molto pil1 simili ai ragazzi americani dell'università: dentature perfette e bianchissime, altezze vertiginose, andature dinoccolate, clima
di rilassata cordialità in classe,
Anche qua, sarebbe piuttosto facile descrivere l'aspetto narcisistico di questo nuovo lavoro, e raccontare quanto c'è di verace in persone dal destino sfortunato, che prive di mezzi
hanno aftì'ontato un viaggio pericoloso, spinte
dalla voglia di migliorare la propria esistenza,
Dovrei dire della soddisfazione che mi dà se'ntire Muhammad ripetere tutta intera una frase
in italiano senza sbagliare i pronomi combinati,
o del sorriso da bimbo che compare in faccia a
è l'affollamento delle classi nella ;,cuola statale. Con
della Puglia, in tutte It' Regioni dci Sud il numero
di studenti per classe è inferiore alla media na;>:ÌnnClle
39
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
IL
Data
Pagina
""2ld r.Dillll
INTElUGENCE •
INli FE8TYlE
Foglio
Totale
739.468
1n Ita!i;l gli cari)' lravcrs, cioè j ragazzi che lasciano anzitempo
la scuola st'condaria di I e Il grado, sono il 17,6 per cento degli
studentI. Un Jato hen al di sopra della media europea
30%
~
,[1
c
~
ii:
I
~
Cl
~
8
c
'2
s,o
'"
~
'"c.
~
;;O
'"
Boubou, un energumeno di due metri per due
dall'aspetto scontroso, quando azzecca l'articolo determinativo giusto per la parola "aereo".
Ed effettivamente, in questo nuovo lavoro,
c'è lo stesso appagamento che c'è in quell'altro, quello coi ragazzi italiani della t()[Inazione
professionale.
Infatti è un altro lavoro di merda.
Si mangia il novanta per cento dell'energia
che ho in corpo, e come ricompensa mi restitu'
isce una manciata di euro del tutto insufficiente al mio sostentamento, che io integro producendo dentro me stesso l'idea falsa, alterata e
bugiarda di stare svolgendo un lavoro utile alla
mia comunità cittadina.
Così, alla fine di giornate primaverili come
questa, mentre il mio Ramadan sta per terminare e me ne torno a casa in Vespone sulla
Floridia-Siracusa, con la zagara che mi entra
dentro al naso mischiandosi ai gas di scarico
degli autoarticolati, l'euforia da classe che va
spegnendosi chilometro dopo chilomt'tro, il sole che non ne vuole più sapere di abbassarsi,
il caldo che fa già venire voglia di strapparsi di
dosso la pelle a brandelli, succede che nell'umore mi s'infiltra una forma di misticismo ipoglicemico. Allora mi vedo come da fuori, ripreso dall'alto con un drone, io che guido e Osho
seduto dietro di me, senza casco e nella posizione del loto, concentrato sulle domande che
gli vado rivolgendo controvento: «Che l'me sta
facendo la mia energia vitale? La sto dissipando? Sta andando perduta nel cosmo?".
Il lavoro che faccio, a causa del contatto
umano che devo stabilire (obbligatoriamente
positivo, pena la perdita di qualsiasi forma di
attenzione in classe) mi impone di generare un
continuo flusso di coinvolgimento. Le forze
che impiego per produrlo devono abbandonarmi e trasferirsi agli studenti. Sempre. Anche
quando, invece, vorrei tenermele strette. Solo
che questa energia, una volta generata, non si
trasforma.
Gli studenti dentro l'aula dello SPRAR o
dell'ente di formazione professionale al massimo piluccano qualche molE'cola. Il resto lo la~
07-2015
37/46
4/9
sciano tutto per terra e il sole se lo asciuga.
È uno spreco di cui non mi sento responsabile. «Non è colpa mia!», urlo per farmi sentire
da Osho. «Sì che è colpa tlla!», mi risponde la
signora alla guida del Suv che ho dietro, «non
hai messo la freccia, scimunito!».
Va bene, sì, forse effettivamente un poco è
colpa mia. Ma fino a un certo punto. Non 110 a
disposizione il tempo, le risorse e forse neanche lE' competenze (dopotutto mi sono laureato
in Filosofia, non sono un assistente sociale né
un educatore professionista) che mi consentirebbero di rendere i miei sforzi più produttivi.
Per il resto è colpa loro. Degli studenti.
Che si trani della Mazzarrona o del Sub-Sahara, sono esseri umani difficili da gestire. Dir
ficilmente assorbono e ancora più difficilmente
reslituiscono. Non credono nemmeno per Ull
minuto all'utilità di ciò che imparano. Mi guar~
dano e mi vedono come un tizio d'altri tempi,
con l'hobby stravagante dell'analisi del periodo:
tutto è inutile, tutto è perdita dì tempo. E non
c'è mastery leaming o mie playing o prolilcm
solving che tenga: le tt'cniche c1'insegnamento
non possono nulla di fronte a uno studente che
ti considera estraneo alla realtà in cui vive.
La realtà in cui vive, ti dice lo studente~tipo,
autoctono o migrante che sia, se ti sai adattare
tutto sommato è comoda: l'italiano non serve
a niente, tanto non lo parla nessuno. II lavoro
neppure, basta saperci fare coi furti di destrezza e il piccolo spaccio. A 18 anni puoi anche
emanciparti dalla famiglia di origine e l1letter~
ne su una tua, andare il vivere con la tua ragazza, che di anni ne ha sedici, e avere subito il
primo figlio. Per la casa si fa presto: la affitti,
e dal primo mese in poi entri subito in morositi!. Quando ti sli'attano, se ci riescono, ne cerchi
un'altra e ricominci da capo. Oppure sfondi la
porta di un alloggio popolare e ti ci installi dentro. Per la luce, tiri un cavo abusivo e ti allacci
alla caserma dei pompieri. Se ti serve un motorino puoi sempre rubar lo. L'assicurazione, il
bollo, la revisione dei veicolo è sufficiente non
pagarli mai: del resto non hai neancbe la patente. Qualche euro per la benzina lo trovi sem-
40
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
IL
07-2015
37/46
Foglio
5/9
Data
""2ld r.Dillll
INTElUGENCE •
INli FE8TYlE
settore economico
Istituto tecnico
settore tecnologico
366.660
466.1'18
Istituto tecnico
Scuola
secondaria
l grado
Pagina
pre. Oppure svuoti il serbatoio del primo Liberla, e gli studenti tendo adì'\~~~~,,~l~I~QN1iiì')ìt
Anche quando si rincorrono per i corridoi
ty che trovi, tanto si sa che il tubi cino è a vista
con il Super Liquidato!" caricato a urina e
e a staccarlo ci vuole un attimo. E se ti dovesse
Ace Gentile. Anche quando
fermare la Stradale, che ci vuole?
mi siedo sulla cattedra per atPrendi a schiaffi il vigile, oppure
teggiarmi a Robin Williams ne
scappi a tutta velocità dal posto
di blocco, protetto dai tuoi amici
ìfi,~f!J~~~l~;~i e loro fanno
1995
Uscito dalla penna eli
subito partire quella app che siDomenico Srarnone, il
e dai tuoi vicini di casa.
SOl' Vivaldi de La
(immula i peti.
L'autoctono fa già così. Il nigepersonato da Sllvio Orlando)
«Di chi è la colpa, allora? Mia
riano lo farà appena impara. E a
è la SWIln1a dell'insegnante
o tua, caro studente-tipo?», urperdonista: ~justifìca qualsiasi
quel punto richiama la sua famiintemperanza dei suoi studenti
lo al camionista che mi supeglia, di solito numerosa, fatta di
(quando duraIlH' la gita scola·
ra mentre attraverso il ponte
sorelle, cugine, zie e nipoti. Opstica li portiere dell'albergo
sull'Anapo, con l'aria improvgli mosfr;) che hanno Gunmi·
pure si sposa qua. E procrea. Hai
nato sul soflltto. si dichiara
visamente fredda, umida e stravoglia se procrea.
ammirato dalla loro capacità
piena di moscerini che mi finiA che serve studiare storia,
cii vandalh:zJre anche i luoghi
scono in bocca e dentro agli
più inaccessibili) e perfi.no In.
economia, matematica, italiano,
scuola come IstiHniollt' (ere·
occhi. Dopo anni di lavori come
diritto, scienze naturali, in un pode ciecamente nella funzione
questi, dico al camionista che
sto così? A pagare la tassa di cirsalvifìca dei laboratori didattici
mi ha prima mostrato il dito mee ne propone insistentemente
colazione del Vespone e poterla
UIlO sull'attenzione). interesdio e poi fatto cenno di accostamostrare tutto orgoglioso al vigile
sante che nel successivo Augw-j
re mostrandomi una spranga di
urbano quando ti mostra la paletprofessore (199f) smarrisca la
ferro con cui intende suonarmepropri;] vocazione.
ta? «Vale la pena, prof? Me lo dica
le, sono giunto alla conclusione
lei, che conosce l'infinito passato
che in entrambi i casi, lo SPRAR
del verbo "condurre"».
e l'ente di formazione professionale, la responChe ne so, ho fame e non ce l'ho una risposabilità di questo spreco, lo spreco della mia
sta. L'unica che mi viene è che l'istruzione serenergia vitale e lavorativa, sia colpa di una forve solo se da quel posto in cui abiti te ne vuoi
mula destinata di per sé a fornire
andare. Se invece ci stai bene,
più strido che prodotto: agli sl/1no, non te ne fai niente. lo non
denti peggiori, le scuole peggiori e
ci vorrei stare. Quindi per me si,
gli insegnanti peggiori.
vale la pena.
1989 .1ohl1 Keatjng de L'nttiIl camionista sembra col piro.
Però vallo a convincere, lo
mo .fìAggcnte (impersonato da
Robin WilIì,l1ns) è l'<lpolcosi
Abbassa la spranga e mi prende
studente-tipo, che fuori dal suo
dell'insegnante-istrione: amisotto braccio. Mi conduce a una
quartiere si vive un'altra vita.
conformista c ribelle, propuspecie di affaccio che c'è sulla
Forse pure lui ha fame. Ma come
gna il libero esercizio della capacità critica< Perde il lavoro a
piazzola di sosta, e mi fa cenno
faccio, se questa vita alternativa
causa dei suoi metodi, ma per
di guardare oltre i! guard rai!,
non gliela posso fare assaggiare?
lui è una specie di attestato di
dove al posto del cartellone pubL'unico posto in cui organiz·
henemerenza: a un puro del
genere COSé! gliene può fregare
blicitario è comparsa una LlM
zare questo tipo di degustaziodello stipendio?
gigantesca. «lo a scuola andavo
ni sarebbe la scuola. E invece la
male», mi dice, «però non era
scuola che frequenta lui è la ricolpa mia. Il professore d'italiaproduzione in scala minore del
no ce l'aveva con me".
quartiere in cui abita: per compagno di banco
<<Va bene», gli faccio io, «dìtesemprecosì quansi ritrova il suo dirimpettaio di pianerottolo.
do vi interroghiamo dal posto e non avete stuNiente, forse è che sono proprio un'anima bel-
Scuola
deH'infanzia
Scuola
secondaria
Il grado
Scuola
primaria
Totale
993.&44
41
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
IL
Pagina
07-2015
37/46
Foglio
6/9
Data
""2ld r.Dillll
INTElUGENCE •
INli FE8TYlE
pallottoliere da gesuita: in quali quartieri se ne
diato. Comunque lei se lo ricorda ìIIJli~~Q:~iF",
registrano di più ogni anno?
gli chiedo.
Il funzionario che lavora al Comune di SiraAll'inizio di Ovosodo, memorabile film di Pacusa mi ha detto di smetterla con quel cavolo di
olo VirzÌ datato 1997, c'è questa scena con il prooboe, il suono lo innervosiva parecchio, e che
tagonista Piero Mansani, residente in un quarcomunque per contare non gli serviva il pallottiere popolare di Livorno, che si vede di colpo
toliere: la cosa si vedeva a occhio nudo, e di sicatapultato in un liceo bene della città, soltanto
curo sono i quartieri peggiori della mia città, le
perché alle medie ha trovato una professoressa
case-parcheggio di via Italia, i condomini di cadi lettere brava, molto brava, la professoressa
se popolari in cima a via Algeri, certe zone di
Giovanna, che gli ha fatto scoprire l'utilità delbassi fatiscenti della borgata Santa Lucia e elel
la lettura e lo ha appassionato allo studio. L'apcentro storico di Ortigia.
pello del primo giorno è invece per l'anziana
Perciò, sputando via la plastica e tentando eli
insegnante del liceo un mero pretesto per rinmasticare solo le sottilette, ho ripensato al mio
tracciare le ascendenze notabili di ogni singolo
studente-tipo e alla sua ragazza
nome. Piero capisce di essere un
incinta. Probabilmente da qua ai
intruso, capitato in quella bella
trent'anni di figli ne avranno fatti
scuola quasi per sbaglio. Per toalmeno altri due, magari altri tre,
gliersi dall'imbarazzo decide al1997 - Giovanna Fornari di
e forse avranno anche cambiato
lora di sfruttare l'omonimia e
Ovosodo (impersonata da Nicoletta I3raschi) è la classica inpartner una serie volte. "Vuoi
spacciare suo padre per il presisegnanle'amìca: lascia il segno
vedere che i quartieri dei miei
dente del Rotary locale.
perché è giovane e ancora ca·
studenti-tipo crescono al doppio
Tre anni dopo l'uscita del film
pace di entrare in confidenza
con i suoi studenti (che invita
della velocità dei quartieri beci fu la Riforma Berlinguer. Nel
a cena in casa sua), se ne frega
ne?», ho chiesto all'ultima sottigiro di qualche lust.ro, ce ne fudei vetusti programmi ministerono altre due, quella Moratti e
riali e li svecchia consigliando ( letta rimasta dentro al pacco.
la lettura dei suoi librì preferiti.
Che poi la demografia non doquella Gelmini. La scena di OvoFinisce a letto con un dicìasset"
vrebbe essere una risorsa? «Cersodo si interrompe, e stiamo sortenne, le viene un esaurimento
to, ma solo a patto che i nuovi naridendo tutti e due, io e il camionervoso e si suicida,
ti ricevano la possibilità di poter
nista scarso in italiano, perché lo
migliorare le proprie condizioni
sappiamo che in fondo è ancora
di partenza», mi risponde l'ultima sottiletta pricosÌ: dentro ogni città c'è un quartiere bene, e
ma di sparirmi tra i denti.
dentro ogni quartiere bene c'è la scuola bene.
Se il mio studente-tipo nasce e muore nello
E dentro ogni scuola bene c'è la sezione bene,
stesso quartiere, quel quartiere si ingolferà di
creata ad hoc da presidi, insegnanti e genitori,
individui senza prospettive, e tenderà a stacche aprono le porte dell'eccellenza a qualcuno
carsi dal resto del tessuto urbano: diventerà un
e confinano in un ghetto qualcun altro, esattafeudo di illegalità cui manca forse solo il ponte
mente come se si trattasse di un circolo privato.
levatoio. I suoi abitanti, crescendo man mano di
«Pazienza", dico al camionista, «non è tanto
numero, graveranno su un welfare da cui ricequestione di simpatia o antipatia. Più che altro
veranno servizi sempre più sca .
è che l'unico ascensore sociale
denti. Servizi come ad esempio
che abbiamo in Italia somiglia a
l'istruzione. Invece il mio studenun autobus dell'Alabama nel
te-tipo è un caso grave, non può
1955». Poi ci stringiamo la mano
1986 Pur non essendo tecn]"
permettersi di ricevere un'istrucamente un professore, Padre
e continuiamo ognuno il nostro
Mendoza di Mission (imperzione scadente, altrimenti finisce
viaggio.
sonato da Robert De Niro) è il
che lo perdiamo. E soprattutto filo comunque la giornata ce
compendio
dell'insegnantenisce che perderemo i suoi futul'ho troppo piena, e non ho fatcondottiero, Raggiunge gli indigeni guaranì per espiare "o·
ri quattro marmocchi, la nostra
to in tempo a scrivere la mia opimicidio del fratello, poi si pone
futura risorsa demografica, dice
nione sul sito della Buona Scuola,
alla loro testa e li guida in batil missionario gesuita che c'è in
come il ministro aveva chiesto di 1 taglia. Durante la scena finale,
si
immola
affinché
alcuni
tra
i
me. Per il mio studente-tipo, cofare agli insegnanti.
più giovani riescano a fuggire
me si dice per i medici, ci vuole
Più volte, però, alla sera,
su una piroga e navigare verso
uno bravo.
aprendo il frigo e addentando
il futuro,
Effettivamente, in Ovosodo,
le sottilette ancora awolte nella
Piero Mansani si salva. E sì, è veplastica, mi sono ritrovato a chiero che alla fine del film Piero farà un pessimo
dermi se questo mettere le mani su reclutamenesame di maturità (ma nel frattempo la profes .
to e stipendi degli insegnanti, poteri del dirigensoressa Giovanna è andata a letto col suo migliote e graduatorie varie (insomma quel groviglio
re l'amico e l'ha deluso), continuerà ad abitare
inestricabile che è la legislazione sulla scuola
nel suo quartiere popolare e finirà comunque
italiana) si possa dawero definire una riforma.
per fare l'operaio, però è anche vero che sarà
Una riforma della scuola, per essere tale, forun operaio diverso, istruito, con degli interessi
se dovrebbe farsi un altro genere di domande,
suoi, migliore forse, e alleverà la figlia Giovanprime tra tutte queste: chi sono gli studenti delna (la chiama così in onore della professores .
le scuole italiane? Da dove vengono per la magsa) con una saggezza che non avrebbe acquisito
gior parte? Dove abitano?
se non avesse sperimentato in un periodo della
In uno dei quei parossismi di narcisismo in
sua vita un'alternativa.
cui mi sento Robert De Niro in
io
Quindi invertire la formula in: agli studenl'ho fatto: ho messo l'oboe a
e
scalati peggiori-gli insegnanti migliori, quantomeno
to le cascate dell'Ufficio Anagrafe. Volevo connei film, funziona.
tare le nascite degli indigeni guaranÌ con il mio
42
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
IL
Data
Pagina
""2ld r.Dillll
INTElUGENCE •
INli FE8TYlE
Ritaglio
Foglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
07-2015
37/46
7/9
riproducibile.
IL
07-2015
37/46
8/9
Data
Pagina
""2ld r.Dillll
INTElUGENCE •
INli FE8TYlE
Foglio
Bene. Rimane comunque il fatto che quelliceo non era destinato a Piero.
Lui in quella scuola ci si è trovato per caso,
grazie all'incontro con una professoressa brava
e carismatica come Giovanna. Che poi bella forza a essere bravi e carismatici con uno solo, mi
dico per consolarmi: un conto è avere un Piero
Mansani in classe, e un conto è avere una classe
di Pieri Mansani. Probabilmente anche le energie di una professoressa brava e carismatica an
drebbero dissipate.
Ci risiamo: di nuovo lo sti·ido. Di nuovo l'entropia. Nella sottiletta un po' di plastica deve comunque esserci rimasta impigliata, perché non
mi va né su né giù, mi resta in gola come l'uovo
sodo del film di Virzì.
La situazione va sbloccata, bisogna tarare
meglio la formula: gli studenti difficili vanno
prima inseriti in contesti migliori dell'ambiente
da cui provengono, e poi seguiti dagli insegnanti più bravi. Più bravi, potrebbe significare più
preparati, più professionali, più specializzati di
quanto non sia io: non lo so, ho questa cataratta
del narcisismo che mi impedisce di vedermi per
quanto valgo davvero. Di sicuro però più bravo
significa uno con più mezzi e più tempo a disposizione di me. Me: un precario che colleziona
tre o quattro contratti a termine contemporaneamente, si arrangia in aule in cui a stento ci sono
le sedie e ruba il gessetto per la lavagna al collega quando si allontana per andare in bagno.
Questo genere di condizioni non attira i migliori, non attira i più preparati: al massimo at·
tira quelli con la vocazione dell'eroe, i Michele
Placido, i Robin WiIliarns, i Robert De Niro.
Se vuoi che a occuparsi di questa risorsa demografica sia una professoressa Giovanna, c'è
poco da fare: la devi pagare bene. Bene significa: assai. Assai significa:
Totale
721.990
1721.590 insegnanti della scuola statale sono così distribuiti per area geografica e livello di scuola
ili Scuola dell'infanzia
ScuoTa primaria
Scuola secondaria I grado
Scuola secondaria II grado
48.000
docenti
----------
Fonle: MIUR,
~nn{)
scolastlco :!014:1015
40.000
32_000
l:i
c
o
E
~
'@"
"
E
.D
~C
~
o
-l
0
>'
:;g
'I:
"'
.~
6l,
:;
~'"
'"
"
"o~"
f·
Gli inSE'!,'ll<-lIlti italiani di ruolo sono per la gran pari t'
"
'C
..1j
.r.
~
'"
;;:
E
donll~
"
,~
"
-l
~
~
.D
<:
~o
;;:
.~
:;:/)
"
~
'"
U
"
= :3"
c hanno un'età media piuttosto alta
~
"'
"
'C
.JO
~
u
Uomini
,~
]
~
w
"ero~
Dorme
40.000 docenti
35.000
3.Q.O(jO
20.000
15.000
Gentile Ministro Giannini,
qUQ, per prima cosa, ci vogliono i piccioli.
10.000
5.000
Lo dico a mia moglie, che è appena rincasata e
ha ancora le buste della spesa in mano.
«Che fai, sfotti?», mi fa lei tutta seccata. «E poi
quali piccioli? Qua la spesa l'ho fatta di nuovo io.
Almeno dammi una mano con le buste, no?».
lo invece la obbligo a mettersi seduta con un
foglio e una matita per gli appunti. Poi afferro
il gessetto che c'è accanto alla lavagnetta che
usiamo per scambiarci i messaggi in cucina, e
comincio a tracciarle una mappa concettuale.
Rendere appetibile ai migliori un mestiere
importante come l'istruzione passa per una
strada sola: stipendi più alti e più regolari.
Insegnare nelle scuole, e in particolare in quelle difficili, attualmente è considerato quasi un
ripiego: parecchi miei colleghi mi hanno raccontato che durante la loro carriera, culminata
poi in una cattedra, cioè un'assunzione di ruolo
all'interno di una scuola pubblica, S0l10 passati
dal carcere. O da un ente di formazione professionale. O da una scuola media di un quartiere
o
Età
M.~~~oomO_NM.m~~oomO_NM~~~~oomO_NM.m~~OO~O_NM.~~~~ma
NNNNNNNMMMMMMMMMM • • • • • • • • • •
~~~~~~~~~~~~W~~~~WW~~
t;n inserimento in orgrmico di iscritti alle GélE ringiovanirehbe notevolmente il corpo docente
Uomi/Ji
Donne
a rischio.
Hanno provato a starci il meno possibile, giusto il tempo di raggranellare il punteggio necessario per poter poi chiedere il trasferimento.
Il trasferimento dove? In un quartiere migliore,
tì'equcntato da studenti meno difficili, selezionati in classi più riposanti per i loro nervi.
Età
M.mw~oomO_NM.~~~oomO_NM.mw~romo_NM.mw~oomO_NM.~w~oomo
NNNNNNNMMMMMMMMMM • • • • • • • • • •
mmmmmmmmmmw~~~~~~~~w~
44
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
IL
Data
Pagina
""2ld r.Dillll
INTElUGENCE •
INli FE8TYlE
Foglio
07-2015
37/46
9/9
Dove c'è più bisogno di insegnanti esperti,
qualificati, preparati e motivati, spesso ci sono
quindi insegnanti inesperti e in rapido transito,
Oppure insegnanti mediocri, narcisi e inconclu,
denti come ine, che s'improvvisano, o che forse un po' sono costretti a improvvisarsi perché
devono mettere insieme il pranzo con la cena,
«A proposito di cena», dice mia moglie, «cuciniamo qualcosa o hai di nuovo ingoiato le sottilette con (utta la plaslica?»,
La plastica deve avere effetti psicotropi,
perché Cl me sembra di essere a un passo dalla
matrice anti-sfì'ido: come facciamo a fare incontrare il quartiere del mio studente-tipo con gli
insegnanti bravi e all'altezza di cui ha bisogno?
Queste scuole-ghetto, alla fine, dove sono? Dove
si trovano? Di solito sono clentro un ghetto più
grande, il quartiere, E ogni volta che dentro a
un ghetto si costruisce una nuova scuola-ghetto, i politici esultano: «Oggi questo quartiere degraclato finalmente rinasce, prima questo era un
dormitorio senza nulla, aclesso invece c'è una
scuola, un parco, un centro per anzianib, Sarà,
Per quello che vedo io ogni mattina, mi sembra
più che altro un moclo per tenere là clentro chi
da là clentro esce gia molto poco,
La questione potrebbe stare allora a monte:
le scuole sono prima cii tutto edifici, Gli eclifici
c'è qualcuno che clecide dove tirarli su, L'ubicazione di una scuola incide moltissimo sulla com
posizione delle classi. Forse allora gli edifici scolastici non anclrebbero mai costru1ti all'interno
di un quartiere, ma sempre al confine tra chw:
uno centrale e uno periferico, uno buono e ]'alcii case popolari e l'altro di
;I~ìij~i,~jiij~~~;( COlTO ascriverlo al ministro
Scuola:
Gentile fVIìl1istro~
qua ci vogliono ancora più piccioli.
2011 - Henry Barthes di DI?Iachll1f'nt - Il distacco (impersonato dll t\drien I3rody) & la
quintes~enz3 dell'insegnantemartire; supplente malinconico e tormentato, prova il mantenersi atarassico, ma scopre
che la vera purezza è sporcarsi
fino in fondo. Il Ì'llm è forse un
melodramma, ma finalmente
la scuola (degradala) è rappresentata come lo specchio del
quartiere (deg-radato) che la
contiene. Resta impressa una
figura di contorno: quella del
professar Scabaldt (impersona·
to daJames Caan), che aggredi"
sce a propria volta gli studenti e
per sopportare lo stress quoti·
diano delk, lezìoni fa ricorso a
Però così sono troppo diretto,
magari poi il ministro fa COllle
mia moglie, si indispone e non mi
risponde neanche, Riproviamo:
Gentile Ministro,
qua per rUormare la scuola bisogna
per forzo rivoluzionare le città. Pensa·
re a edUici liminalì, da costruire () da
ristrutturare in quei punti delle ('iua
dove i quartieri si incontrano.
Sì, va bene, ma alla fine che ne so
io di urbanistica e progettazione
sociale? E poi ho cii nuovo fame,
meglio se torno eli là in cucina,
«Ti va se ci facciamo un uovo
per cena?», mi dice mia moglie,
({Un uovo? Un uovo come? So;'
cio?», dico io,
«Che ne so: socio, al tegamino,
Tu come lo vuoi?», clice lei.
({Fritto, Con la sottiletta sopra, Però senza
plastica, Comunque tu l'hai mai visto Ovosodo?», le chiedo,
({Mi pare cii sì, anni fa, Ma che c'entra?» mi fa
lei spazientita,
«Quello che capita a Piero Mansani per sbaglio dovrebbe capitare a tutti per norma di legge», le dico, Poi mi addormento con la testa sul
tavolo, t
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
Data
Pagina
Foglio
tuto con le mani incatenate e le bocche imbavagliate perché il governo "è
così che ci vuole". Con questa iniziativa un gruppo di insegnanti della
scuola elementare Dino Romagnoli,
19-06-2015
8
1
nel quartiere Pilastro, prima periferia
di Bologna, ha mostrato il proprio disappunto per il ddl la Buona Scuola.
Dopo mezzora di protesta, gli insegnanti sono rientrati nell'edificio e
hanno iniziato a consegnare regolarmente le pagelle. I professori avevano al collo dei cartelli contro la riforma del governo di Matteo Renzi:
"Ci vogliono così ... ", "Ritiro immediato", "Assumere tutti i precari ora",
"Ddl è distruzione docenti lavoratori".
Mentre un flash-mob è stato organizzato all'Università dove c'era il
sottosegretario all'Istruzione Davide
Faraone.
Data
IL FOGLIO
Pagina
Foglio
19-06-2015
1
1
Pagelle scolastiche e altri tormenti
Crediti, bocciature, genitori che litigano, ripetizioni, amori in vista
questi giorni di pagelle, registri elettroattesa sofferente di email dal liceo
Ideinnici,figli
che comunicheranno "la sospen-
mandare di un altro giorno la verità e l'inizio dell'estate con i debiti e la faccia pallida, e il bagno in mare solo dopo le cinque
sione del giudizio" in greco e matematica del pomeriggio. Beato mio fratello che è alle elementari e mia madre è uscita dalla
DIANNALENA
classe con la pagella in mano e gli occhi lu(e gli esami riparatori a settembre), tenta- cidi, pensa la sorella grande con tre matetivi dei figli di sabotare la casella di posta rie a settembre e il crollo della possibilità
dei genitori, litigi fra genitori su chi dei di andare ad Amsterdam in treno in agosto.
due abbia causato la bocciatura (è proprio Beato mio fratello, le maestre gli danno
figlio tuo, no è tuo), regali di prodieci in italiano solo perché gli
mozione e annunci sulle baho insegnato io a leggere, e lui
cheche scolastiche di neoa me con l'aoristo mica mi
laureati bravissimi disposti
aiuta, ride soltanto e tutti lo
a dare ripetizioni a Ponza,
sbaciucchiano e gli dicono
quanto è bravo, e gli reganessuno si salva da solo.
L'ipoteca sull'estate pesa
,/ lano le pistole ad acqua e
.
U' a me tolgono il wi-fi e mi
sull'intera famiglia, non importa quanto poco abbia
sequestrano il telefono. A
studiato la ragazza tutto ... .J). fl-I l)
I> l
cercare il lato positivo dei
~ \I~ ()
.1:.
debiti formativi, però, i lati
l'anno: c'è una specie di
speranza, anzi di pretesa l\,. ,-.. ~ IO
~P"'" f positivi esistono: i gen~tori
che tutto venga perdonato, ~~' N. _41,..-"
devono per forza dlmo'6.\.. strar:e che loro sì che. il
che luglio sia libero da ten- I\(f[ ,.JO(i..., t (
sioni, che si possa andare in "
• I'l.,.tpJJ Jb r·
latmo lo sanno, e SI cGrecia senza i libri, senza le ~ ..... ~ 1\
come non si ricorda&: ~ no niente ~anno ~guripetizioni dentro casa con f'j ~~....,
le tapparelle abbassate, i pa- , ~
racce e studiano di nadri severissimi e meritocrati~O
scosto, e invece di giocare a Ruzzci fanno da aprile almeno gli
le fanno le versioni e sudano sopra i vocaocchi dolci alla professoressa di
boIari; le ragazze con i debiti formativi soFisica, cercano di spiegarle che ci sono al- no le meno abbronzate della spiaggia, e
tre cose importanti nella vita, e comunque hanno un'aria sofferente e adulta chele
la figlia è piena di interessi, parla benissi- rende più interessanti, e la luce del tràmo inglese, se non capisce il principio di monto è la migliore (succede anche che ci
inerzia non sarà la fine del mondo. Adesso si innamori del neo laureato che dà ripetiche non c'è più il voto insufficiente in ros- zioni, e non sempre è un guaio ai fini dell'eso sulle bacheche da cercare con il dito co- same di riparazione). Settembre, poi, arrime nella battaglia navale, ma solo la scrit- va in un soffio, e se tutto va per il verso giuta sospesa "non promosso", carica di mi- sto, allora finalmente può cominciare una
nacce, viene meno la drammaturgia delle breve e intensissima, indimenticabile estalacrime a scuola e le telefonate con i getto- te. Per i figli che si vedono restituire il cani dal baretto di fronte, perché tutto si è già sco e la libertà, per i genitori che non scorconsumato dentro casa, e a volte i genitori deranno l'aoristo mai più, per i neo laureahanno tenuto il segreto per giorni, per non ti che si sono guadagnati un viaggio, e anrovinare il compleanno della nonna in cui che per i fratellini delle elementari, che
si andava tutti al mare insieme, per non do- possono ricominciare a urlare dalla mattiver sgridare e poi consolare, sequestrare le na presto, perché non c'è più nessuno in cachiavi del motorino e poi restituirle, per ri- mera che studia e grida furioso: silenzio!
,...V-
N
CoSffLPf
ft
t
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
IL FOGLIO
ne di Venezia dello scorso fine settimali occhi dei governi europei sono tut- na, di particolare rilevanza simbolica,
ti ansiosamente rivolti alle trattative dove il Partito democratico si è mostrasul debito greco, ma i più preoccupati, to
vulnerabile alla crescita dei partiti potra questi, dovrebbero essere quelli del
pulisti come il Moviment~ 5 stelle ~ l~
TRA VIRGOLETIE - SIMON NrxON
Lega nord. La fiducia nel confrontI di
Renzi è scesa al di sotto del 35 per cenpremier italiano Matteo Renzi, appeso a to,
inferiore a quella di Enrico Letta, desegnali di ripresa economica de~ s:u~ posto proprio da Renzi. Allo stesso tempaese, segnali però ancora t~oppo tImld~ po, l'opposizione della sinistra all'interper poter sopportare il possibIle choc di
del partito è diventata più forte: couna Grexit, e nel frattempo costretto a no
stringendo Renzi a rimandare alcun~ desubire le prime sconfitte elettorali dalla gli aspetti chiave di una delle sue rIforsua ascesa al governo. E' il Wall Street me principali, quella della scuola" ..
Journal in un editoriale a firma del copure il sostegno all'aZIOne
lumnist'Simon Nixon, a tracciare il qua- delDiminuirà
governo, ma il presidente del Considro della situazione politico-economica glio, nota il quotidiano finanziario ameitaliana, che sembra aver intrapreso una ricano non sembra intenzionato a frenanuova fase. In cui far rotolare le teste re il s~o piano di riforme, avendo in sernon basta più; la rottamazione adesso de- bo per la prossima settimana un provveve investire altri tabù del paese.
dimento per la velocizzazione delle pro~
"Renzi ha promesso riforme ad ampio cedure di insolvenza e di recupero del
spettro, della Pubblica ammin~strazione, crediti (primo passo verso la decisiva atdella giustizia, del fisco, delle mfrastrut- tivazione di una bad bank), e una riforma
ture. Riforme che negli ultimi 20 anni del fisco da presentare a settembre. "Ma
nessun governo italiano è stato in grado se Renzi vorrà mantenere le sue promesdi realizzare. Con le elezioni previste nel se - scrive il Wall Street Journal- allo2018, e con i propri alleati di governo in- ra avrà bisogno di un vento favorevole",
tenzionati a non anticipare il ritorno al- perché "l'Italia potrà anche avere la più
le urne, Renzi dovrebbe avere il tempo alta stabilità dall'inizio della crisi finandalla sua parte, eppure la sua posizione ziaria, ma questa stabilità è anc.he volupolitica non appare più forte come. ai bile e vulnerabile a choc esterni".
tempi in cui il suo Partito democratIco
Dicasi choc, leggasi Grecia: "A diffetrionfava alle elezioni europee dello renza di Spagna e Portogallo, disposti a
scorso anno", scrive Nixon. "Nelle ulti- mantenere la linea dura nei confronti
me settimane, il suo partito ha iniziato a della Grecia confidando sui propri ben
perdere alle elezioni, incluse le regiona- consolidati percorsi di ripresa - scrive
li del mese scorso e l'elezione al comu-
G
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
Data
19-06-2015
Pagina
2
Foglio
1
Nixon -, a Roma vi è una forte consapevolezza che l'Italia è riuscita soltanto di
recente a emergere da tre anni di recessione, che il paese ha su di sé il peso del
secondo debito pubblico più alto dell'Eurozona dopo la Grecia, al 135 per
cento in rapporto al pii, e che le ricadute della crisi ellenica potrebbero alimentare un sentimento anti europeo già di
per sé molto diffuso in seguito all'emergenza immigrazione nel Mediterraneo".
Il grattacapo ellenico, peraltro, non poteva giungere in un momento più delicato
come quello attuale, segnato da "una palpabile convinzione che i prog~ammi di
riforma avviati dal governo stIano portando i primi frutti", seppur ancora a inizio maturazione. Il pii è cresciuto dello
0,3 per cento nel primo t~i~estre, su~e­
rando le attese, il tasso di disoccupazIOne è sceso al 12,4 per cento, dal picco del
13 per cento della fine dello scorso anno,
e questo - riconosce il Wall Street Journal- "in parte grazie alle nuove leggi sulle assunzioni e agli incentivi fiscali che
hanno incoraggiato le aziende non solo
ad assumere nuovi lavoratori, ma anche
a trasformare i contratti a tempo determinato dei propri occupati in contratti a
tempo indeterminato". La strada, tuttavia, è ancora lunga: "La ripresa è stata finora guidata dagli investimenti piuttosto
che dai consumi, e l'inaspettata ripresa
della produzione risulta trainata dal settore agricolo, tipicamente volatile". La
palla resta in mano a Renzi, con un occhio ad Atene.
(a cura di Ermes Antonucci)
non
riproducibile.
il manifesto
Data
19-06-2015
Pagina
4
Foglio
1
SCUOLA • Polemiche sul rinvio dell'udienza della Corte Costituzionale prevista martedì 23 giugno
Nessuna giustizia per i precari
cari. Questo slittamento avrà gra-
Roberto Ciccarelli
vi ripercussioni sulle decine di misati come merce di scam- gliaia di ricorsi che giacciono in
bio da Renzi per spingere sospeso nei tribunali in attesa di
all'approvazione
della una sentenza da parte della Consua riforma, i precari della scuola sulta. Ci rivolgeremo al parlamensanno già che non saranno più as- to europeo per riaprire la procesunti a settembre com'era stato dura di infrazione contro lo stato
promesso. Ieri ci si è messa anche italiano». Marcello Pacifico
dell'Anief si dice «attonito»: «Questa decisione è fondamentale, è
Aiuto insperato al un atto doveroso completare il
processo di· avvicinamento alla
govemo che non
normativa europea sul diritto al
wole applicare la lavoro e sulla lotta al precariato».
Per la corte di giustizia europea
sentenza Ue sulla l'abuso
dei contratti a termine si
stabilizzazione
spiega con il blocco p.ei concorsi
nella scuola dal 1999 al 2011. La
la Corte Costituzionale che marte- corte ha inoltre evidenziato come
dì 23 giugno avrebbe dovuto tene- la loro reiterazione oltre il numere l'udienza sull'abuso dei con- ro massimo dei rinnovi e della dutratti a termine già sanzionato dal- rata consentita dalla direttiva eula storica sentenza della Corte di ropea (36 mesi) sia illegale. La degiustizia europea del 26 novem- cisione di Renzi di assumere i prebre 2014. L'udienza è stata rinvia- cari della scuola è il risultato di
ta a data da destinarsi. La decisio- questa sentenza. Ma si tratta di
ne non arriverà prima dell'appro- una decisione al ribasso e, per di
vazione del Dd! «in estate» come più, negata da mini~tri e sottoseannunciato ieri dal sottosegreta- gretari. A settembre 2014 i docenrio all'Istruzione Faraone. «Il so- ti precari da assumere erano 148
spetto - sostiene il coordinatore mila, poi 100 mila, oggi solo poco
nazionale della Gilda Rino Di Me- più di 40 mila per il tum-over
glio - è che ci sia un nesso tra il triennale. È stato invece calcolato
rinvio deciso dalla Consulta e il ri- che gli interessati siano almeno
catto di Renzi sulla riforma della 250 mila. All'esecutivo, come allo
scuola e il destino dei docenti pre- stesso Miur, non interessano di-
U
$
rettive, sentenze o ricorsi. La tormentata vicenda della riforma della scuola conferma inoltre che il rispetto della legislazione europea
è tutto tranne che una priorità
per il governo italiano.
Dal 26 novembre scorso la palla è ripassata alla Corte Costituzionale che dovrebbe recepire la sentenza Ue, dichiarare l'illegittimità
costituzionale delle politiche sul
precariato scolastico adottate per
oltre 15 anni dal Ministero
dell'Istruzione e, probabilmente,
indicare ai tribunali del lavoro la
natura delle sanzioni in casi di violazione. Di solito, lo stato accetta'·
di pagare somme che ammontano a diverse decine di migliaia di
euro a titolo di risarcimento del
danno subìto da parte dei lavoratori. Altri tribunali ritengono, invece, che l'tmico risarcimento possibile sia l'immissione in ruolo dei
precari - docenti o personale amministrativo - che hanno lavorato
per più di 36 mesi continuativi
nella scuola. Questo è il caso di
una sentenza del tribrniale di Locri che il 15 aprile scorso ha riconosciuto il diritto ad essere stabi1izzata a Lina Argento, una lavoratrice Ata di 63 anni difesa dall'avvocato Sergio Arnrnendolea, legale dell'Associazione nazionale personale Ata. Questo tribunale ha
deciso di non aspettare la pronuncia della Corte Costituzionale eha
riconosciuto la priorità della direttiva europea sull'articolo 97 della
Costituzione che vincola l'accesso alla pubblica amministrazione
tramite concorso. In generale vige il principio per cui chi lavora
per più di 36 mesi non è più un
«precario», ma un lavoratore a
tempo indeterminato. Il rinvio
dell 'udienza alla Corte Costituzionale può dare al govèmo il tempo
sufficiente per approvare una norma-killer contenuta nella cosiddetta «Buona Scuola». Il Dd! arenato in Senato impedisce al lavoratore di stipulare contratti a termine una volta superati i 36 mesi
di lavoro. InVece di punire chi
sfrutta'questi lavoratori, imponendone l'assunzione in osservanza
della sentenza europea, il governo italiano sta facendo t'opposto:
nega il lavoro a chi ha maturato
un diritto.
Si conferma il tradizionale atteggiamento ostile dei governi
che hanno preceduto quello di
Renzi rispetto alla legislazione europea. La sua riforma dei contratti a termine che ha eliminato la
«causalità» e moltiplicato i rinnovi va nella stessa direzione. I fatti
smentiscono la propaganda: sulla
scuola Renzi agisce in continuità
con una politica che penalizza i
precari, anche a costo di aggravi
per l'erario pubblico.
N~na giustizia per i precari
PRESIDIO NO DDL SCUOLA A ROMA/FOTO lA PRESSE
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
Data
IL ,,"~MATTINO
Pagina
Foglio
19-06-2015
1
1 /2
La Buona Scuola
è senza circolari
Giorgio Israel
U
na quindicina di giorni fa il
presidente del Consiglio ha
annunciato la volontà di aprire
una riflessione che conducesse
alla revisione di alcuni aspetti
della legge sulla «Buona Scuola».
In realtà, al tennine di questo periodo, è emersa invece la decisione di sospendere del tutto la legge' incluso il provvedimento di
assunzione dei precari.
>Seguea pago 51
La Buona Scuola è senza circolari
Giorgio Israel
Tuttavia, a questo colpo di scena pare che potrebbe subentrarne un altro: e cioè la trasformazione
della riforma in maxiemendamento su cui porre
la fiducia. In attesa che la situazione si chiarisca,
sarebbe un vero peccato non cogliere l'occasione di mettere in luce gli aspetti più critici della
riforma che richiedono una riflessione meditata.
Proviamo a farlo, lirnitandoci ai più importanti.
La chiave del progetto è di ristrutturare una
scuola dimatrice stataIista sul concetto di autonomia. Questo comporta un cambiamento radicale che pare che molti non abbiano compreso: il
giudizio sui rendimenti dell'istituzione non compete più in modo esclusivo al ministero - che dovrebbe attenersi a una funzione di servizio - ma
all'istituzione medesima. In sostanza, l'autonomia non è pensabile se non con una precisa strutturazione di un sistema di valutazione rigoroso e
trasparente. Sembra che tutti siano d'accordo,
anzi uno dei motivi dominanti del testo è il continuo ricorso al tennine «valutazione», come sefosse un' ovvietà, e invece non lo è affatto. Sono anni
che in Italia se ne parla senza concludere nulla.
Le vie possibili sono due. La prima è affidarsi a
metodi quantitativi di carattere statistico, mediante test: non soltanto siamo lontanissimi
dall' avere strutture adeguate a un simile approccio ma, nei paesi che l'hanno implementato o a
livello europeo e internazionale, è soggetto a crescenti critiche. La seconda via è quella delle ispezioni, non gestite alla vecchia maniera ministeriale, altrimenti sarebbe vano parlare di autonomia. Nel Regno Unito esiste un'istituzione ispettiva esterna e autonoma COfsted) che tuttavia è stata duramente criticata per il suo carattere autoreferenziale e senza controlli. L'altra via è quella di
una valutazione ispettivainterna al sistema scuola, che coinvolga tutte le componenti, assumenRitaglio
stampa
ad
uso esclusivo
do il principio che sono i pari Ccon l'aggiunta di
qualche istanza superiore) a poter giudicare e
aprire cosÌ un confronto che sia origine di una
crescita culturale; e non istanze esterne, se non
da consultare come elementi per la fonnulazione di un giudizio, e ciò per il motivo che la scuola
non è un'impresa basata sulla «customer satisfactiOll». Per far questo, occorrerebbe una precisa
strutturazione del sistema ispettivo e nulla è stato
fatto di serio in questa direzione. Nell'assolutavaghezza che circonda il termina «valutazione» è
inquietante sentir dire che «poi si valuterà» rinviando la definizione di questo intervento a tempi e modi fumosi.
Non è quindi da stupirsi se, in assenza di idee
sia pur vaghe di cosa intendere per valutazione,
ci si sia appigliati all'idea di trasformare la figura
del dirigente scolastico in un valutatore autonomo e autocratico, un punto singolare nel sistema
scolastico, dotato di poteri incompatibili con un
sistema democratico dove tutto è regolato da pesi e contrappesi. Era inevitabile che una simile
scelta suscitasse aspre reazioni. Ad esse è seguito
un coacervo di proposte riduttive, di cui l'ultima
è la peggiore di tutte. Si tratta di limitare a due
turni la presenza di un dirigente in una scuola,
che sarà poi trasferito altrove. In tal modo, il dirigente viene gravemente penalizzato Ce avrebbe
diritto pieno di protestare a sua volta). Che senso
ha interrompere per via burocratica l'azione di
un ottimo dirigente, spedendolo altrove come
«punizione» per il suo operato; e, viceversa, trasferire un cattivo dirigente affinché possa fare più
danni? L'unico risultato è danneggiare sia il dirigente che l'istituzione.
Per rendere più accettabile il ruolo attribuito
al preside si parla di trasformarlo in <<leader educativo» il che implicherebbe meno burocrazia e
più attenzione alla vita scolastica. Ma qui siamo
fuori della realtà: mai la scuola è stata sommersa
come ora da un'invadente, soffocante burocradel
destinatario,
non
riproducibile.
Data
IL ,,"~MATTINO
Pagina
Foglio
zia imposta dal ministero attraverso un diluvio di
circolari. Tutti sanno che uno dei problemi principali di questo paese è la presenza nei ministeri
di un' alta burocrazia che agisce in modo autonomo dalla politica. Forse in nessun ministero come quello dell'istruzione questa autonomia ha
raggiunto simili livelli. Chi abbia frequentato anche per poco i corridoi di Viale Trastevere sa che
la formula circolante è <<i ministri passano, noi
restiamo e siamo l'architrave del sistema». Del
resto, lo si è visto in questi giorni: mentre la legge
non è stata ancora approvata, il ministero ne ha
già predisposto le procedure attuative. Ma è ancor più indicativo della situazione guardare al
merito di quel che il ministero fa piovere sulle
scuole con le sue circolari. Limitiamoci a un solo
esempio: la certificazione delle competenze per
la scuola primaria e il primo ciclo. Lasciando perdere le elefantiache linee guida, diamo un' occhiata al modello di certificazione. La prima cosa
che colpisce è che gli unici livelli di competenza
ammessi sono quattro: avanzato, intermedio, base, iniziale. Quest'ultimo significa: «L'alunno/a,
se opportunamente guidato/a, svolge compiti
semplici in situazioni note». In altri termini, l'insufficienza è abolita per decreto: non esiste chi
non possa conseguire un livello «iniziale». Chi conosca unrninimo la cucina del pedagogismo costru ttivista sa che una simile bizzarra visione corrisponde all'idea di una scuola imperniata
sull'idea del «successo formativo garantito». Trattasi di una visione discutibile, e mai discussa e
approvata formalmente in alcuna sede. È un autentico abuso che essa passi coercitivamente attraverso circolari. Quando poi si passa all' osservazione del merito delle competenze c'è da trasecolare. Tra le competenze sociali e civiche spicca
la capacità di «collaborare per la costruzione del
bene comune» e l' «osservanza di un sano e corretto stile di vita». Ma chi, e con quale diritto può
19-06-2015
1
2/2
definire per decreto cosa sia «il bene comune» e
un «sano e corretto stile di vita»? Concediamo
che illiberalismo espresso nel celebre aforisma
di John Stuart Mill- «ciascuno è l'unico autentico guardiano della propria salute sia fisica sia
mentale e spirituale» - sia invecchiato. Ma qui
siamo fuori da ogni liberalismo, per entrare in un
dirigismo che evoca forme di gestione totalitaria
degli individui. Che dire poi, quando nelle competenze del primo ciclo si prescrive al soggetto
«attenzione per le funzioni pubbliche alle quali
partecipa», persino nelle «occasioni rituali nelle
comunità che frequenta». In sostanza, ilministero s'impiccia che lo studente osservi rispettosamente il catechismo (cattolico), o altri sistemi rituali se di altra religione... Ogni commento dovrebbe essere superfluo.
Molti altri rilievi possono essere fatti, in particolare per quel che riguarda l'esplicita tendenza
a ridurre lo spazio delle discipline tradizionali
(matematica, storia, scienze, ecc.) a favore di altre competenze digitali e linguistiche e attività pomeridiane extra-curricolari che dovrebbero essere anche la via privilegiata affinché un insegnante consegua i migliori giudizi. Ci fermiamo qui
perché ce n'è abbastanza per capire che non è
ammissibile ristrutturare da cima a fondo la scuola italiana secondo principi discutibili e mai realmente discussi, secondo un'idea inesistente di
valutazione e, per giunta, per via di circolari autoritarie.
A questo punto, una scelta ragionevole sarebbe quella di procedere esclusivamente a un decreto per l'assunzione dei precari (visto che l'Europa ce lo chiede perentoriamente) e accantonare tutto il resto, per una approfondita, seria e costruttivariflessione, gestita dalla politica assieme
ai competenti in materia, arrestando una buona
volta il diluvio delle circolari che frustra e umilia il
lavoro dei migliori insegnanti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
Data
IAGAlZElfAlmMIlZOGIORNO
Pagina
Foglio
19-06-2015
7
1
A Bologna i maestri di un istituto
elementare consegnano le pagelle
incatenati. Le prossime tappe
POLEMICHE ESTRATEGIE
Riforma della scuola
«Dialogo, ma si decide»
Renzi auspica il «sÌ» entro luglio. la sinistra Pd non si ferma
• ROMA. Accordo su un pacchetto di
correzioni ed esame a tappe forzate in
commissione. O «blitz» con rinvio in
Aula, maxiemendamento e fiducia. È a
questo bivio la riforma della scuola.
Entro martedì si deciderà quale strada
imboccare. Molto dipenderà dalla possibilità di trovare una sintesi dentro il
Pd, perchè i senatori della sinistra dem
sono determinanti in commissione e
rischiano di esserlo anche in Aula. Ma il
tentativo in atto è approvare la riforma
della scuola entro la metà di luglio. Con
un testo che assorba il dialogo con il
mondo della scuola, rilanciato da Matteo Renzi con l'annuncio di una conferenza nazionale, e insieme permetta
di far partire da subito la «road map»
delle 100mila nuove assunzioni.
Nel giorno della seconda prova della
maturità vanno avanti le proteste degli
insegnanti, tant'è che a Bologna i maestri di una scuola elementare consegnano le pagelle incatenati. E la Gilda
arriva a ventilare il «sospetto» che sia
una conseguenza del «ricatto» del governo Renzi sulla riforma, la decisione
della Corte Costituzionale di rinviare la
sentenza sul ricorso che i precari hanno
presentato dopo la decisione della Corte
di giustizia Ue del 26 novembre in favore
della stabilizzazione.
«Sulle riforme non ci fermiamo, andiamo avanti dritti, il cammino è ancora
BOLOGNA Insegnanti incatenati
lungo», afferma il premier in un messaggio all'assemblea degli industriali di
Lecco e Sondrio. «Dateci una mano scrive - per cambiare davvero il Paese. Il
governo ce la sta mettendo tutta, lo fa tra
mille difficoltà esterne e problemi».
Renzi fa l'esempio del tema «immigrazione, cavalcato da taluni strumentalmente». Ma anche sulla scuola, continuano a denunciare i renziani, bisogna superare il muro dei quasi 3000
emendamenti «di chi vorrebbe fermare
la riforma». Avanti tutta sulle riforme, è
la linea del premier. Tant'è che si potrebbe puntare a portare in Aula al
Senato entro fine giugno la riforma della Rai (sono 'solò 300 gli emendamenti in
commissione).
Sul ddl La buona scuola la minoranza
Pd continua a chiedere che la discussione riprenda dopo aver messo al sicuro le 100 mila assunzioni in un decreto. E per questo Walter Tocci consegna al ministro Stefania Giannini una
bozza di testo 'pronta all'usò del governo. Corradino Mineo, intanto, sfida
Renzi definendolo un "decisionista sempre più indeciso". Ma sul decreto resta il
no del governo: la riforma, dice il sottosegretario Gabriele Toccafondi (Ap),
deve andare "avanti tutta insieme".
Il tentativo che i relatori stanno portando avanti in queste ore è presentare
per martedì, quando riprenderanno i
lavori in commissione, un pacchetto di
emendamenti che riscrivano il testo
provando a ridurre le distanze nel Pd.
Con la blindatura della maggioranza e
uno sfoltimento delle proposte di modifica, infatti, si potrebbe provare ad
andare avanti a tappe forzate in commissione, lavorando di notte e nei weekend. E a quel punto puntare al via
libera entro la metà di luglio o al più,
magari con una "pausa di riflessione"
più lunga, l'inizio di agosto.
Se la via del dialogo si rivelerà impraticabile, però, si potrebbe scegliere ribadiscono i renziani - di mandare il
testo in Aula al Senato senza approvazione della commissione e lì mettere
la fiducia su un maxiemendamento.
Serenella Mattera
FORlA
UTAUA
Denis Verdini
e Silvio
Berlusconi:
solo rinviata
la «resa dei
conti"
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
Data
Pagina
Foglio
Il~llI"IIll"1ll!1iOn
di RAFFAELE MARMO
PENSIONI
SENZA
SE NON è un avvertimento
«specifico», diretto insomma a
chi in Italia lluole rimettere
mano alla riforma Fomero, ci
manca poco. L'avviso contenuto
nel Bollettino economico della
Bee è netto e sollecita a non
allentare i bulloni dei riassetti
previdenziali degli ultimi anni.
Le parole usate evocano i
«nschi connessi all'inversione
delle riforme pensionistiche
adottate».
19-06-2015
10
1
Boeri quanto i <<j7.essibilisti»
sanno bene che oltre questo
gran dibattito ci sono altre e più
profonde partite da considerare:
la dinamIca demografica (Italia
a crescita zero) e que7la relativa
all'occupazione e al Pil (siamo a
cre~cit0 pia.tta), pe.' citare le
vanablll pnnclpall. B, dunque,
appare lungimirante la
considerazwne che faceva
qualche giorno fa in un
convegno il professor Mauro
Marè, consz.qliere di Padoan e
presidente di Mefop (la società
pubblica per lo sviluppo dei
fondi pensione): <dòrse è
arrivato il m.om.ento di pensare
davvero a una pensione di base
pagata dallaftscalità generale».
I «FlESSIBllISTb~ di casa
nostra, dunque, sono avvertiti.
B, a scorrere l'analisi degli
economisti-Bce, ci si renae conto
che anche l'argomento delle
penalizzaziom sugli assegni,
utilizzato dai sostenitori aelle
uscite anticipate, non sarebbe
comunque ben accetto. Nel
concreto le stime prodotte dal
presidente del!'Inps, Tito Boeri,
sui costi della soluzione
Damiano-Baretta (taglio del 2%
per ogni anno di anticipo
rispetto ai 66) o della cosiddetta
«quota 100» non lasciano molto
spazio di manovra: parliamo di
cifre oscillanti tra gli 8,5 e i 10,6
miliardi di euro. In teoria,
sempre a seguire i criteri degli
uomini di Mario Draghi, ci
potrebbe essere qualche
spiraglio proprio per !'ipotesi
del numero uno delllstltuto di
Via Ciro il Grande: il calcolo
della prestazione su base
interamente contributiva per chi
volesse andare via prima delle
scadenze prefissa te. Semplice:
si prende in relazione ai
versamenti fatti e all'età che si
ha. Non ci dovrebbe neanche
essere un'età minima, perché
tutto dovrebbe tornare sempre e
cqmungue. Peccato, però, .che
swmo m presenza dl un sistema
contributivo solo virtuale,
perché serve solo per il calcolo
della pensione, non certo per il
finanziamento del sistema, che
era e rimane «a ripartizione».
Diciamolo una buona volta:
ancora oggi le pensioni attuali
sono pagate con i contributi dei
lavoratori attuali. E, allora,
tanto ali economisti della Bce e
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.