19 giugno - SNALS Lombardia
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19 giugno - SNALS Lombardia
Rassegna Stampa di venerdì 19 giugno 2015 SNALS / CONFSAL Tesate on line Cronache del Garantista Gazzetta di Modena Nuova Il Piccolo Il Piccolo (AL) Il Quotidiano del Sud Catanzaro e Crotone Cronache del Garantista Calabria - Ed. Reggio Il Quotidiano del Sud Reggio Calabria Il Secolo XIX ARTICOLI PRESI DAL WEB RENZI PRONTO A SGANCIARE LA BOMBA-FIDUCIA 19/06/2015 STAFFETTA DEI DOCENTI: LA PROTESTA CONTINUA 19/06/2015 BREVI- SBLOCCO DELLE PENSIONI, SNALS IN CAMPO 19/06/2015 SCUOLA, I SINDACATI ADESSO CHIEDONO UN 'PROVVEDIMENTO DI URGENZA' 19/06/2015 SLITTANO GLI SCRUTINI, GENITORI E ALUNNI POSSONO ATTENDERE 19/06/2015 19/06/2015 19/06/2015 ASCENSORI GUASTI UFFICI GIUDIZIARI OFF LIMITS PER I DISABILI 19/06/2015 CEDIR OFF LIMITS PER I DISABILI, C'E' L'SOS 19/06/2015 IL MINISTERO ORDINA: PATTUGLIE DELLA POLFER SUI TRENI A RISCHIO Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore Corriere della Sera SCUOLA, RENZI DECIDE SULLA FIDUCIA VERTICE SULLE RIFORME PREMIER ACCELERA: ANDIAMO AVANTI DRITTI 19/06/2015 SCUOLA, BRACCIO DI FERRO NEL PD E IL GOVERNO PREPARA LA il Giornale FIDUCIA 19/06/2015 RENZI, DUE MOSSE PER EVITARE IL PANTANO Avvenire 19/06/2015 IL SOGNO CONFORMISTA DI RENZI NASCOSTO NELLE TRACCE DEI il Tempo TEMI 01/07/2015 Il (il Sole 24 Ore) VIAGGIO AL TERMINE DELLA SCUOLA 19/06/2015 SCATTA L'ORA X ANCHE ALLE MEDIE OGGI LA PROVA INVALSI Giorno/Resto/Nazione NAZIONALE 19/06/2015 BUONA SCUOLA, PROF INCONTRANO I GENITORI IMBAVAGLIATI Il Fatto Quotidiano 19/06/2015 PAGELLE SCOLASTICHE E ALTRI TORMENTI il Foglio 19/06/2015 DALLA SCUOLA AL FISCO, CONSIGLI PER ROTTAMARE TABU' E il Foglio NON PIU' SOLO TESTE 19/06/2015 NESSUNA GIUSTIZIA PER I PRECARI il Manifesto 19/06/2015 LA BUONA SCUOLA E' SENZA CIRCOLARI il Mattino la Gazzetta del Mezzogiorno 19/06/2015 RIFORMA DELLA SCUOLA "DIALOGO,A MA SI DECIDE" 19/06/2015 Int. a F.Delfino: IL CAMPUS DI SAVONA CHE SALVA L'ENERGIA Corriere della Sera 19/06/2015 UNIVERSITA' PREMIO NEL NOME DI LANNOTTI il Mattino 19/06/2015 EMERGENZE VIRTUALI E PAZIENTI FINTI PER FORMARE MEDICI VERI il Venerdi' (la Repubblica) 19/06/2015 BANCHE, ARRIVA LA NORMA PER DEDURRE LE PERDITE il Messaggero la Gazzetta del Mezzogiorno 19/06/2015 RIFORMA DELLA SCUOLA "DIALOGO, MA SI DECIDE" 19/06/2015 SE LA SCIENZA NON PUO' CIRCOLARE +++ Sette (Corriere della Sera) 19/06/2015 19/06/2015 Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera la Repubblica Italia Oggi il Messaggero Giorno/Resto/Nazione Corriere della Sera la Repubblica LA PROCURA BLOCCA L'ALTOFORNO 2 DELL'ILVA CASSA INTEGRAZIONE IN FLESSIONE DEL 29% SULL'ANNO SCORSO 19/06/2015 L'OBIETTIVO DEL JOBS ACT? IL TEMPO INDETERMINATO 19/06/2015 CAMUSSO: JOBS ACT, UN GRANDE FRATELLO POLETTI: LA PRIVACY C'E' 19/06/2015 JOBS ACT E ASSUNZIONE DISABILI MANO LIBERA ALLE IMPRESE 19/06/2015 DIRIGENTI ASL A SCUOLA DI MANAGEMENT 19/06/2015 TRATTAMENTI FUTURI A RISCHIO, L'IPOTESI DEL TAGLIO DEI FONDI 19/06/2015 PENSIONI SENZA PACE 19/06/2015 ROMA RISCHIA UN BUCO DA 350 MILIONI 19/06/2015 POVERI E BABY-PENSIONATI L'ESERCITO DI ANZIANI CHE PARALIZZA IL NEGOZIATO 19/06/2015 19/06/2015 18 giugno 2015 Scuola, sindacati uniti contro la riforma spot di Renzi FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal, GILDA Unams, contro il progetto di riforma. 3 I sindacati in piazza contro la riforma È rottura totale tra governo e sindacati sulla riforma della scuola. La frattura è evidente, forse insanabile. A poco è servita l'apertura di Renzi e il suo invito alle forze politiche di ritirare il fiume di emendamenti che bloccano il dl. In gioco c'è infatti il destino di migliaia di precari che, riforma o non riforma della scuola, hanno il diritto di ricevere risposte sul loro futuro. I veti incrociati dei partiti hanno posto colpevolmente in secondo piano un problema che si trascina da troppo tempo. I sindacati, l'opposizione, la minoranza interna del PD, hanno chiesto a gran voce un decreto legge che, in attesa dell'approvazione del testo, metta almeno al sicuro i lavoratori. Un escamotage respinto dall'esecutivo che, anzi, ha rilanciato pubblicamente la sua sfida legando a doppio filo l'approvazione dell'intera riforma alle 100mila assunzioni previste dal testo stesso. La sfida si sposta dal Palazzo alla piazza La mobilitazione dei sindacati prosegue in tutta Italia. Ieri al Pantheon di Roma, FLC CGIL - CISL Scuola - UIL Scuola - SNALS Confsal - GILDA Unams, si sono ritrovate per ribadire il loro no al progetto di riforma della scuola avanzato dal governo. Tre sono le richieste avanzate dalle sigle: l'assunzione dei 100mila precari attraverso un piano di stabilizzazione, il blocco immediato del dl giudicato incostituzionale, l'apertura di una discussione per mettere in campo - nei prossimi mesi un progetto di cambiamento concertato e condiviso con chi nella scuola ci lavora. Il fallimento totale della "Buona scuola" "L'impianto della riforma è inaccettabile" ha spiegato a Blasting News Italia il segretario generale della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza Cgil, Domenico Pantaleo. "Il piano del governo - ha aggiunto - si è dimostrato fallimentare e ha provocato solo una forte opposizione". Renzi ha annunciato di voler incontrare i sindacati ad inizio luglio per far ripartire il dialogo. Una scelta che non scaccia la diffidenza degli interlocutori. "Abbiamo presentato da tempo proposte per cambiare radicalmente il testo - ha sottolineato Pantaleo - ma i fatti dimostrano che non c'è da parte del governo l'intenzione di ritornare sui suoi passi". "Il dl in approvazione contiene al suo interno elementi chiaramente autoritari - ha sottolineato il segretario di FLC Cgil - come i poteri dati ai dirigenti scolastici, i 100 milioni per il merito sottratti alla contrattazione, i fondi assegnati alle scuole paritarie a svantaggio di quelle pubbliche, l'ok all'intervento dei capitali privati per sopperire alla mancanza di finanziamenti pubblici". Gravi errori che fanno da contorno al padre di tutti i problemi. "Bisogna dare una risposta al precariato - ha attaccato Pantaleo - perché questo ricatto di mettere insieme il disegno di legge con il destino dei lavoratori non lo accettiamo". Il grande bluff delle 100mila assunzioni "Di buona scuola non c'è niente" ha affermato Marco Paolo Nigi, segretario generale del Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola. "Abbiamo chiesto invano - ha confermato - l'eliminazione di elementi gravi della riforma come il potere di affidare ai dirigenti scolastici le nomine e il legame della monetizzazione al giudizio degli studenti e dei genitori sull'operato dei docenti". Sulla richiesta alle opposizioni di Renzi di ritirare gli emendamenti che bloccano il dl, il professore non ha dubbi: "Unire l'approvazione del testo alle assunzioni dei precari è una forma vile e scontata di ricatto". "Va chiarito poi il tema delle 100mila assunzioni - ha aggiunto il segretario SNALS Confsal - perché si confonde l'assunzione con la trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a indeterminato. Sono tutte persone che già lavorano e sono sfruttati perché sono pagati meno. Lo spot del premier è che ci saranno nuove assunzioni ma la realtà è che si tratta di stabilizzazioni". "Noi vogliamo una scuola seria - ha concluso Nigi - giudicare gli studenti per migliorarli, per dar loro la possibilità di arrivare all'eccellenza e non alla mediocrità in cui ci hanno cacciato. Diritto allo studio, dovere di studiare e sostegno per chi non ce la fa". 18 Giugno 2015 Ata, segnali d’inversione di tendenza: forse 6mila assunzioni e meno tagli Preso atto della cancellazione di oltre 2mila posti, per effetto della Legge di Stabilità, i sindacati hanno chiesto l’avvio di un periodo di “concertazione” per mantenere gli attuali organici. Intanto, le immissioni in ruolo, chieste al Mef, corrispondono al solo turn over. Probabili novità anche per le posizioni economiche e l’indennità mensile ai Dsga. I sindacati tentano di ammortizzare i tagli già previsti per il personale Ata. Il tentativo è stato avviato da alcune settimane. E ribadito il 18 giugno, durante un incontro la ministero, dove i dirigenti Miur hanno annunciato di aver chiesto l’autorizzazione, al ministero dell’Economia, di 6.243 unità di personale: corrispondono ai soli posti che si rendono disponibili a seguito dei pensionamenti. E questa non è proprio una buona notizia. Perché sul personale non docente, l’amministrazione continua a muoversi come sempre: lasciando migliaia di posti vacanti. Un timido segnale di inversione di tendenza, invece, potrebbe essere quello che arriva sul fronte degli organici del prossimo anno. Preso atto della cancellazione di oltre 2mila posti, per effetto della Legge di Stabilità, i sindacati nei giorni scorsi hanno chiesto l’avvio di un periodo di “concertazione”, attraverso il quale minimizzare gli effetti dei tagli previsti, mantenendo gli attuali organici, per effetto dell’incremento sostanziale di alunni in alcune province. “È inaccettabile la determinazione di un organico in contrazione che è basato sull’applicazione di nuove tabelle che non hanno espletato il loro iter di approvazione”, ha tuonato lo Snals-Confsal. Però, non tutto è perduto: “nel merito delle proposte di riparto dei posti tra le regioni, già oggetto dell'informativa di giovedì scorso, l'amministrazione ha fornito un’ulteriore proposta che tiene conto anche dell'incremento/decremento degli alunni, criterio non tenuto in considerazione nella precedente proposta”, spiega la Cisl. La speranza dei sindacati è che venga presa in considerazione “l’assegnazione a ciascuna Regione della quota aggiuntiva del 3% rispetto all'attribuzione dei posti che il sistema sviluppa in applicazione delle nuove tabelle. Il tema era già stato oggetto nello scorso anno di un approfondimento condotto attraverso la convocazione di uno specifico “tavolo tecnico” che aveva evidenziato, sulla base dei dati forniti dall'amministrazione, forti differenze tra le regioni: alcune disponevano di una quota ben superiore al 3%, altre potevano contare su una disponibilità inferiore”. Tuttavia, si tratta di rilevazioni non ancora complete in quanto non tutte le scuole hanno inserito i dati nel sistema telematico predisposto dal Miur. I sindacati, inoltre, hanno chiesto al SIDI la riapertura delle funzioni per segnalare i nominativi degli ATA che hanno diritto al pagamento delle posizioni economiche dal 1° gennaio 2015, coloro i quali, cioè, erano rimasti “bloccati” negli anni scorsi e per i quali non era stato attivato, in precedenza, il pagamento: “appena la Direzione dei sistemi informativi del Miur fisserà la tempistica, saranno avvisati gli uffici periferici cui compete materialmente l'esecuzione dell'operazione. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di essere tempestivamente informati in merito”. Inoltre, “l’amministrazione sta ultimando la verifica sui nominativi di coloro che non hanno percepito l'una tantum sulle posizioni economiche: il numero degli interessati si sta notevolmente ridimensionando (dai 5.000 originariamente “calcolati”). Ciò dovrebbe consentire lo sblocco di una situazione che attende soluzione da troppo tempo”, conclude la Cisl Per quanto riguarda i Dsga, i sindacati hanno formulato, riassume lo Snals “la richiesta di immediata attivazione delle procedure (emanazione direttiva) per la sessione negoziale necessaria per estendere anche agli anni successivi al 2014/15 l’indennità mensile (214 euro lordi mensili) prevista dal CCNL 10/11/2014 che dovranno operare su due istituzioni scolastiche”. E anche ribadito, “che sia esplicitamente previsto, anche con riferimento alle competenze del direttore regionale sull’ utilizzo del personale esternalizzato, sia il coinvolgimento nel piano finalizzato ad ottimizzarne l’impiego dei rappresentanti degli enti e dei consorzi delle OO.SS. del comparto, sia che “il personale esterno all’amministrazione non può essere utilizzato in punti di erogazione del servizio che in precedenza non fruivano di servizi esternalizzati”. 18/06/15 Prof in catene e sindacati in piazza Roma, nel giorno dell’esame la mobilitazione contro il ddl: «Il governo deve ritirarlo» ROMA. Il popolo della scuola quest’anno non va in vacanza. Un po’ perché le ferie molti insegnanti non ce le hanno più: «Veniamo assunti a settembre e licenziati a giugno», ricorda un professore precario dal palco di piazza del Pantheon a Roma. Un po’ perché sono sicuri di «vincere», come ripete Camilla Ancora, maestra di via della Magliana, che spiega: «Il nostro obiettivo è il ritiro del Ddl, le assunzioni dei precari e una discussione seria a settembre che parta dalla Lip». Dove per Lip s’intende la legge d’iniziativa popolare, finita nei cassetti del Senato. Il popolo della scuola, insomma, è più combattivo e unito che mai. 50 tra docenti e personale Ata ieri mattina si sono incatenati davanti al liceo Dettori di Cagliari prima dell’esame. Tra i cartelli spiccano il No “alla scuola azienda”, al “preside sceriffo”. A Roma, in piazza del Pantheon, s’intravedono tutte le bandiere dei sindacati rappresentativi: Cgil, Cisl, Uil, Cobas, Anief, Snals e Gilda che il 23, 24 e il 25 giugno promettono ancora battaglia, nonostante l’ultima campanella abbia suonato ormai da settimane. Stasera alle 21, dice Margherita Franzese, insegnante di scuola media «si terrà un flash mob importantissimo: “Illumina l’Italia”, perché vogliamo fare luce sulla cultura». «Trame di luce - si legge sulla pagina FB dell’evento - illumineranno i monumenti di tutta Italia per difendere la scuola statale». Tra i luoghi confermati ci sarà il Colosseo e il suo antenato nobile e spesso dimenticato, il suggestivo Anfiteatro di S. M. Capua a Vetere, oltre al teatro Massimo di Palermo e alla chiesa di Santa Sofia di Benevento. Iniziative previste anche a Verona, Torino, Sassari, Napoli. Sembra rodata l’ intesa tra i senatori delle minoranze e i sindacati. A Roma intervengono sul palco Enza Blundo del M5S e Loredana De Petris di Sel. Fa la sua comparsa anche Stefano Fassina, dopo le contestazioni del 5 giugno, che stavolta riesce a dialogare con un paio di insegnanti. «Renzi non può ricattare noi (cioè la minoranza Pd, ndc) e voi con le assunzioni», punge il deputato Pd. «Dobbiamo ottenere il ritiro di questo disegno di legge distruttivo e la stabilizzazione dei precari» avverte Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas. Che azzarda: «Si è costruito un ricatto su questa storia: o vi prendete questo ddl schifoso o non assumo i precari». Posizione condivisa anche da Danilo Lampis dell’Uds. Giranttsta Data 19-06-2015 Pagina 4 Foglio 1 /3 Il! " Renzi pronto • asganCJare la bolllba-6ducia di Riccardo Paradisi on è un cedimento quello del governo sulla scuola: è noto che Renzi non cede mai "nemmeno di un millimetro". Come leggere allora lo stop sulla riforma della .&fJJl scuola? Il rinvio a martedi prossimo Al del voto in Commissione e l'apertura di una trat- i tativa con i sindacati fino a luglio? In gergo militare la si potrebbe definire li una ritirata strate- 'lIJl gica come suggeriscono fonti interne a1- ""!! la maggioranza Pd. L'esecutivo in altri termini starebbe prendendo solo la rincorsa per imporre di nuovo il ddl scuola entro l'estate - a scuole chiuse se necessario con un maxiemendamento che bypassi la commissione e con la fiducia. Le dichiarazioni che in queste ore continua a rilasciare Francesca Puglisi, la responsabile scuola del Pd, tendono a chiarire con puntiglio nervoso che il governo "non arretra di un millimetro". E così ripete il presidente della Commissione Istruzione Marcucci, ultrà renziano, che promette l'approvazione del ddl entro l'estate con un impianto sostanzialmente immodificato rispetto alle linee generali disegnate dal "capolavoro", così ironicamente lo ha definito lo stesso premier, creato dagli esperti di viale Trastevere e di casa Renzi. Il quale deve avere organizzato un gioco delle parti: dove il premier gioca stavolta il ruolo del poliziotto buono - "discutiamo, trattiamo, ma poi decidiamo per il bene di N Ritaglio stampa ad tutti" - mentre i suoi ultras vestono i panni dei poliziotti cattivi esercitando sulla commissione e sulle opposizioni tutta la pressione possibile per ritirare i tremila emendamenti definiti ostruzionistici. Poliziotto buono Renzi ma sempre pronto a usare l'arma del ricatto: ieri, dopo aver tentato di addossare la responsabilità delle eventuali mancate assunzioni dei precari, a sindacati e opposizioni, ha minacciato che se non verranno ritirati gli emendamenti il governo sulla scuola non potrà mettere un euro. A tenere aperto il fronte del dialogo è il vero titolare del ministero di Viale Trastevere, il sottosegretario Davide Faraone. Il quale in un'intervista a Repubblica inquadra il perimetro entro cui potrà tenersi il confronto con sindacati e mondo della scuola nell'ambito dell'appuntamento di luglio, dove il governo si è assunto l'impegno di ascoltare le critiche e di accogliere suggerimento. «Se fin qui si è registrata un'ostilità generale, vuoI dire ammette il sottosegretario- che il piano va rivisto».Ammissioni che non si erano finora mai sentite da parte del governo dove in queste settimane hanno solo parlato le curve: le Puglisi e i Marcucci che certo non hanno giovato al dialogo e alla distensione. Faraone sembrerebbe aprire anche a delle modifiche sostanziali sul ddl: «Ridiscuteremo anche i numeri, meglio, la loro tempistica. Ci sono quattro grandi categorie di precari, nella scuola: graduatorie a esaurimento, graduatorie d'istituto, i tirocinanti universitari, gli idonei da concorso. Dobbiamo trovare un equilibrio migliore». L'unico equilibrio uso esclusivo del vero, l'unica soluzione giusta, è quella che opposizioni e sindacati, ma ormai anche una componente della maggioranza come Ncd, propongono: un piano triennale di assunzioni per tutti gli aventi diritto. Non si capisce se Faraone intenda questo, ma certo è su questo, oltre che sul ruolo dei presidi e sulle forme dell'autonomia, che si gioca la vera partita della scuola. Il ddl Renzi-Giannini, per come è configurato adesso, se assume 100mila precari ne sacrifica altrettanti che hanno sostenuto dei concorsi (quello del 1999, di cui si vorrebbe, proditoriamente, addirittura sopprimere la graduatoria) e che hanno guadagnato l'idoneità con percorsi normati e organizzati dallo stesso stato che ora li trasforma, con un tratto di penna, in binari morti. «Fermandoci, facendo autocritica, dimostriamo di saper tornare ad ascoltare professori, presidi, studenti, genitori, sindacati», dice Faraone che chiede alle opposizioni di ritirare la gran parte degli emendamenti. Sono parole sensate. Ma sono anche sincere? C'è chi non si fida nemmeno un po'. Come il senatore Mario Mauro, leader dei popolari per l'Italia, che una settimana fa con il suo voto contrario ha fatto andare sotto la maggioranza sul parere di costituzionalità della riforma. «Renzi metterà la fiducia. Concederà pochissimo, questi stati generali di luglio si annunciano come una farsa, un appuntamento rituale, un falso scopo per preparare meglio il colpo. Dopo averli fatti Renzi dirà: mi sono fermato, ho ascoltato, ho valutato, ho concesso qualcosa, ora decido e procedo. E metterà la fiducia. E farà le assunzioni come dice lui. E sacrificherà i percorsi professionali, le aspettative di lavoro di decine di destinatario, non riproducibile. Data Giranttsta migliaia di persone sull'altare della sua immagine da decisore, della sua velocità operativa e della sua potenza realizzati va. Tanto sa bene che il credito con la scuola se l'è giocato per sempre, che quel consenso l'ha perso. Ora si gioca la carta politica, manda il Pagina Foglio messaggio al partito e al mondo: qui comando io. E da settembre la scuola sarà un problema di Angelino Alfano. Un problema di ordine pubblico. Questo accadrà purtroppo. Sempre che qualcuno non glielo impedisca. Ma dubito che la minoranza dem di fronte al 19-06-2015 4 2/3 bastone della fiducia resterà sulle posizioni». Resta sulle posizioni però il mondo della scuola, dove continuano le agitazioni. E restano sulle posizioni tutti quelli che la buona scuola spedirebbe nel nulla professionale: pronti a contrastare la riforma con un'ondata di ricorsi. LA MEDIAZIONE PROPOSTA DALLOPPOSIZIONE È UN PIANO 'TRIENNALE DI ASSUNZIONI E LA RIDUZIONE DEL POTERE DEI PRESIDI Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Data Giranttsta Pagina Foglio 19-06-2015 4 3/3 I sindacati pronti aDa guerra totale lass action, ricorsi singoli, manifestazioni. Il presidente dell' Anief Marcello Pacifico annuncia, in una intervista alla Stampa, una battaglia ancora più dura di quella tenuta dal sindacato fino ad ora: «Citeremo la Presidenza del Consiglio non davanti al Tar questa volta ma chiederemo risarcimenti milionari al tribunale civile di Roma. E siamo pronti a offrire patrocinio gratuito per tutti i precari traditi dal Governo. Sarà la più grande class action contro lo Stato italiano». Secondo Pacifico «il governo ha illuso i precari per dieci mesi. Ci sono persone che hanno fatto scelte di vita sulla base delle sue promesse e delle parole scritte nella riforma, il Governo deve capire che farebbe meglio a emanare in fretta il decreto legge per autorizzare le 150 mila assunzioni nella scuola previste e già finanziato da sei mesi. Dal 23 dicembre 2014, una legge dello Stato autorizza l'assunzione di 150 mila precari della scuola inseriti nelle Graduatoria ad C esaurimento e nelle Graduatorie di merito. E lo stesso Governo italiano aveva informato la Commissione Europea di stare per approvare un piano straordinario di assunzione dei precari per rispondere alle procedure d'infrazione m corso, aggravate dalla sentenza della Corte di giustizia europea. C'è scetticismo nei sindacati sull'incontro di luglio offerto dal governo: «Andremo soltanto se non ci troveremo davanti a una boutade mediatica, che la scuola non si merita» dice Francesco Scrima, segretario nazionale della Cislscuola. «Le immissioni in ruolo previste dalla riforma della scuola non sono un regalo di Renzi, ma un atto dovuto legato alla sentenza della Corte di Giustizia Europea» dice la Gilda degli insegnanti, pronta a chiedere una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia per il mancato rispetto di quanto disposto dai giudici comunitari. In merito alla nuova consultazione che Renzi vorrebbe organizzare a luglio invece il coordinatore della Gilda Rino Di Meglio non usa mezzi termini: «Si tratta dell'ennesima pagliacciata: le questioni sono ormai note e se decide di rinviare la riforma, è soltanto perché si è reso conto di non avere in Senato i numeri sufficienti». Duro anche il segretario generale dello Snals Marco Paolo Nigi: «Ci siamo già incontrati con il ministro Giannini. E possiamo ritrovarci a luglio, anche con il caldo, visto che ora il premier ha annunciato una Conferenza nazionale sulla scuola. Ma noi restiamo fermi sulle nostre posizioni. E i sindacati della scuola, che sono cinque e non 18, precisa Nigi, continueranno a marciare uniti. E lo Snals ribadisce la richiesta di un provvedimento d'urgenza per l'avvio della stabilizzazione del personale con le assunzioni promesse che devono costituire la base del piano pluriennale necessario per la definitiva soluzione del problema del precariato in tutte le tipologie esistenti, sia per i docenti che per gli Ata, prima dell'avvio di un sistematico reclutamento con le ordinarie procedure concorsuali" . LOSNALS: A RISCHIO NON SOLO IL REGOLARE INIZIO DELL'.ANNO MAANCHE SUO INTERO ANDAlVIENTO Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Data BAZZETTA DI MODENA Pagina Foglio DOPO MODENA SCIOPERO DELLA FAME A FERRARA Staffetta dei docenti: la protesta continua La protesta dei docenti con i cartelli sullo sciopero della fame Ritaglio stampa ad uso esclusivo Si è concluso ieri la parte modenese dello sciopero della fame a staffetta contro il Ddl Buona Scuola e in difesa della scuola pubblica. Iniziativa sostenuta dai sindacati della scuola Flc/ Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda, dalla Rete degli Studenti, Genitori per la scuola pubblica Modena, Comitato LipBologna. Ieri c'è stato il passaggio di consegne dal comitato di Ferrara a quello di Modena, che ha ricevuto il libro rosso dello sciopero della fame, iniziato a Bologna Erano presenti studenti, genitori, attivisti sindacali, liberi cittadini, esponenti di associazioni e di partiti. Nel pomerig- del destinatario, non 19-06-2015 16 1 gio una delegazione della Piom/ Cgil, ha partecipato al presidio per sostenere le motivazioni dello sciopero e nel tardo pomeriggio Domenico Pantaleo segretario generale nazionale della Flc/Cgil, ha concluso il presidio con un suo intervento. «Le parole del presidente del Consiglio Renzi sullo stop alle assunzioni hanno rafforzato le ragioni della protesta, - spiega in una nota le Rsu scuole pubbliche - dimostrando che le assunzioni, imposte dalle Corte Europea, sono state usate dal Governo strumentalmente per imporre una riforma della scuola inaccettabile. Considerata l'urgenza e l'importanza di stabilizzare gli insegnanti precari, noi proponiamo di scorporare le assunzioni dal Ddl e di approvarle con un decreto legge ad hoc immediatamente. riproducibile. Data IL PICCOLO Pagina Foglio 19-06-2015 26 1 SINDACATI Sblocco delle pensioni, Snals in campo • • La segreteria provinciale del sindacato della scuola Snals promuove un'azione a tutela dei pensionati per l'applicazione integrale della Sentenza della Corte Costituzionale n. 70 del 2015: sentenza disattesa dal Decreto Legge Governativo n. 65 del21 maggio 2015. Infatti mentre la sentenza impone la rivalutazione automatica per tutte la pensioni, il Decreto ne limita drasticamente l'applicazione entro certi importi e in percentuali molto ridotte, con gravi penalizzazioni per le pensioni superiori a tre volte il minimo. Gli iscritti possono rivolgersi alla sede Snals di via Paduina, 4. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. IL PICCOLO Giornale di Alessandria e Provincia Data 19-06-2015 Pagina 23 Foglio 1 li '~'i~~~~~~~~'t! ,~~~i!l~!,~~t~~~!i! '~!Ìi!'!1! !.!t!1!f;ii.lt.t~ri!!ir~!'!~~,~!;~~!~~~r~ '!i!~ ~r.~~\iV~!!i!!!m~~rnt~i,i.iI'i!i!r:!lI~~~:~~~i~~r 1~!:~t~~!~!:~~~'~!'!iI!1!~ ;~~ii ~ir~~, ~i'~~ir~,ç;i.!Im~~i~r.p !1!f;.~~!.!I!.!;i.!I ~I~! Ir~~~I.iIi;.i1!i!!t!i!Ì!!~"g!\!~~i!l~· ~ri;.l~~j!i~~ ,~r~ . ~!i!~!i!i~;~r~!1!f;~it~rn~t~~ir~~~~~t~ i!~~i~!i!~~V~~ ~~~~;!!~ii;.li~~.'~! ~~!~~~;. ~iU,i!!'i,~I~l~~yS~lii'iii!$ \~r.r~. a!i'!~''Il!:~JQi,ihilii'l,{lir~i!iI!il~!1i,~!lii'lir~,~'ii'I ii!.Ìi'~!i!~l~'I}"À,~!t.lIi!;i.!i;!1I ,i''!.!'!i'!~'!Ii!i,l)I#,i.1Il,!!! ~l~ÌiI !~I~Iii'ii,fir~ il~i!il'r",tl;!!iitii'ii ;i.!i ~!1I~Ì'iii'l'~I,!i!!il'l!ì,,;i!' i!ilr'I;!~I~i;!~~!!!!;I~~ç~r~!i',!!ili'!1!' ''!iIi~'Il!~l!ÌJ; ii' $lir~!1Iii'I:' !i.:ii'I~'.Ii!~ ;i!iI'~~i!!r~l~i!iI~i1ii~!!!;""I#:.fi!!il~(:)!l)O 'I?liJi!'i'!!!il!;l,i!iI!ilif!i'!:!ltfil~!l:)~ !~i ,~:i'li '~!!!il~pi:i; ,i!j'!1I ii'ii1!;i;w;UiJi!'!'l!iÌ"i;! P'l?!ir~~tt'l?limi~r'!!!",!l1!;!i!!l t'll!i!i1 !iiÌ'i!!i!.Ì;!!~l~!!! .. . ·i.1I:~,ir~!lJ; ~!i1rÌ'iii'lit~ ~I pr!E!l1I~i'!alfil~i!I; d,!ai!i'!liIt'!l!'ti1li !S!!s;!E!I1ì~o:aI1l~!iI~!aiti !tf.~5yti!rsi1lilti ~il1li1lip;r,!E!;5i!aiiilttO:;::i~!E!' ~I diis~~r.o dii ~!E!~iill,s:li!lli!l; s!elilO!là ~.' P!&4$S~I1Il'~·~ il'!E!1' 'Qi.Ì,!E!;!iiti!l;ir'i1I~iiGil1l~. !'1!;ijl' Pil'ùVG!l:iii'tO!liIl1Iiil '!kniti ... Ritaglio stampa ad ..... . - uso esclusivo del 'se!àf~i1I!S!~!fii!! destinatario, non riproducibile. Data Pagina Foglio 19-06-2015 17 2I 2 guri. il La Spezia-Sestri Levante delle 10,06, il Ventimiglia-Milano Centrale delle 4.40 e il Sestri Levante-Savona delle 10.50. Treni che, assieme agli altri dodici in giro per l'Italia, dopo gli ultimi sviluppi, non saranno più tali. Parola del ministero dell'Interno. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA I IDIRIGENTI DI TRENITALIA SALGONO A BORDO LA LISTA dei treni da controllare e scortare è stata ufficializzata, anche se potrà variare: da venerdì prossimo saliranno a bordo anche i dirigenti di Trenitalia per rendersi conto dei pericolosi e delle difficoltà. Una decisione che «va nella direzione di una civile e doverosa presa di coscienza del fenomeno, sui treni e nelle stazioni» Gli agenti presidieranno i treni I «NON SCARICATE I PROBLEMI SULLA POLIZIA» LO SCONTRO è frontale: i sindacati di polizia (Siulp, Siap, Silp Cgil, Ugi e Uii Polizia) ieri hanno deciso di non partecipare alla riunione, indetta dal ministero dell'Interno, sulle iniziative anti-aggressione a bordo dei treni. Ancora una volta si tenta di scaricare la responsabilità sulla polizia di problemi di ordine sociale» I GLI AUTONOMI «BASTA TAGLI ALLA SICUREZZA» «LA SICUREZZA non è un costo, ma un valore aggiunto in termini sociali ma anche economici» è il commento del segretario regionale della Federazione autonoma sindacati trasporti (Fast-Confsal). «Servono squadre formate da diversi elementi ed è necessario assumere almeno sessanta giovani» Scatta il piano sicurezza sui treni nella black list della criminalità Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Data nSole9]{l mmrn Pagina Foglio 19-06-2015 12 1 /2 Stamattina riunione con i capigruppo per valutare il ricorso alla blindatura I .Scuola, Renzi decide sulla fiducia «Riforme processo lungo ma non ci fermiamo» -La mediazione con la minoranza Emilia Patta prossimo anno e la decisione sw provvedimento dopo la conferenPunto primo: lascuola Stamat- zanazionale sulla scuola dei primi tima,inunariwùoneaPalazzoChi- diluglio.Einquestocasoicolpevogi con i capigruppo del Pd Luigi lisuiqualiaddossarelamancataasZanda ed Ettore Rosato e con i par- sunzione dei precari avrebbero lamentarichehannoseguito,finqui nome e cognome: opposizioni, sinl'iter della Buona Scuola, M<itteo dacati e anche minoranza Pd. Renzi potrebbe prendere la deci- L'wùca cosa certa, al momento, è sione definitiva sw provvedimen- cheRenziescludeundecretoaparto che prevede anche l'assunzione tecomechiedonoisuoioppositori. Punto secondo: lariformq costidei 100mila precari (per poterli metterli in ruolo a settembre ci so- tuzionale che abolisce il Senato no ancoraunpaio di settimane, an- elettivo eriforma il Titolo V.Lasua che se i tempi sono strettissimi). approvazione entro la pausa estiva Traleopzionisw tavolorestainfat- al Senato è la precondizione per ti quella di un maxiemendamento poter celebrare ilreferendumconsw quale mettere la fiducia già la fermativo, come è nel timing del prossima settimana (la cornrnis- governo, la prossima estate. Magasioneistruzionesiriuniràmartecll) ri accorpandolo al voto nelle granaccettando qualche modifica pro- di città: Milano Torino Napoli Boposta dagli oppositori interni del logna e (probabilmente) Roma. Pd: unavolta trovato un accordo di Ma visto che devono passare sette massima all'interno della maggio- mesi dal via libera definitivo delle ranza il provvedimento andrebbe Camere, è necessario chiudere endirettamente inAwa, senzarelato- tro l'estate anche il successivo pasre, bypassando in questo modo i saggio alla Camera in modo da po3mila emendamenti presentati ter fare la seconda doppia lettura a dalle opposizioni in commissione. novembre,dopolapausaditremeli calcolo del premier è che difficil- si prevista dalla Costituzione. Con mente la sinistra dem farebbe inumerichecisonoinSenato,ei24 mancare il proprio voto, a parte un dissidenti dem pronti alle barricapiccolissimo numero di dissidenti te, sembra un timingdafantapoliti"storici", perché una sconfitta si ca. Ma in Senato l'input arrivato ,tradurrebbe in una crisi al buio. dal governo è proprio quello di L' altra opzione è quella già ventila- chiudere entro luglio. L'ipotesi più ta pubblicamente dal premier: lo probabile per venire incontro alle slittamento delle assunzioni al richieste della minoranza è quella ROMA diinterveniretrarnitelaleggeordinaria che disciplinerà l'elezione di secondo grado del futuro Senato: unlistinoaparteall'internodelleliste per iConsigli regionaliinmodo che i cittadini sappiamo preventivamentechisaràanchesenatore.A questo potrebbero aggiungersi altre concessioni, come l'aumento delle competenze del nuovo Sena-' to (i dissidenti dem chiedono tra l'altro che la materia delle leggi elettorali nazionali resti di competenza bicamerale). Difficile dire se questo basterà aricompattare ilPd in Senato.MacertoaPalazzoChigi si guarda con interesse anche al chiarimento in corso tra Berlusconi e Verdini, e alla proposta del Ca'valiere di lasciare "libertà di coscienza" sulle riforme (sono una decina i senatori verdiniani). li premier è comunque fortemente impegnato anoninterrompere il percorso delle riforme, sostenutoanche dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. «Il cammino delle riforme è ancora lungo. li governo ce la sta mettendo tutta e lo fa con mille difficoltà esterne come il tema dell'immigrazione cavalcato da talwù strumentalmente. Noi non ci fermiamo, andiamo avanti dritti», ha scritto ieri in un messaggio per l'assemblea generale di Confmdustria Lecco e Sondrio(siveda pagina 6). ©RIPRODUZIONE RISERVATA Scuola, Re~l deClde ~"ulla fidu~Ja ~ Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non "= "" riproducibile. m.. m ~ m ~"~" Data nSole9]{l mmrn Pagina Foglio 19-06-2015 12 2/2 Le partite aperte o. Questa mattina in una riunione a Patazzo Chigi con i ~apigruppo del Pd Luigi Zanda ed Ettore ftosato econ i parlamentari che hanno seguito fin qui l'iter della Suona Scuola. Renzi potrebbe prèndere la decisione definitiva sul provvedimento che prevede anche 1'8$sunzipne dei 100mi la pretari(per poterli metterli in ruolo asettembreci sono tempi strettissimi). Tra le opzioni sul ~vo{o resta tnfatti quella di un maxiemendamento sul quale mette~ la fiducia già la prossima settimana (la commisslooe istruzione si nUIlirà martedl) accetta ndo QI*éIlche modifica proposta ~a"i oppositori interni del Pd Ritaglio l'approvaziOQedetlariforma· costituzionale che Dolisce il senato elettivoenfro ta pauSa estiva a palauoMadamaè la precondizione per poter celebrare il referendum confermativo, come èàettiming del governo, nell'estate del 2016. Ma visto ched~v~o passare sette mesi dal vliHibera definitivo delle Camere,. necessario chil.lj:lefeel1tto ['estateanctJell$IJoceS$Ìw passaggio aliaCamerainmodo da poterfaretas~adoppia lettura anovembrè; dopo la pausa di tre mèsi prevfstaGlala Costituzione. Con i numeri che ci sono in S~mato, ei24 dissidenti dem pronti altebarnclte sul Semato elettNo,_bl'è un timing diii falltilpoiiticiiI stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Data COBBIEBE DELLA SEBA - Pagina Foglio 19-06-2015 11 1 :Vertice sulle rifonne -I TI premier accelera: andiamo avanti dritti I Scuola in dieci giorni, poi bicameralismo e Rai I Berlusconi carica i suoi: uniti superiamo idem I ROMA «Entro dieci giorni il Senato deve licenziare il provvedimento sulla scuola». Renzi e il suo staff hanno fatto i calcoli, la riforma dell'istruzione dovrà diventare legge entro la fine del mese, compreso il passaggio alla Camera, o al massimo ai primi di luglio, viceversa salterà realmente tutto, comprese le assunzioni dei precari. Per fare il punto della situazione in Senato e fissare l'agenda dei provvedimenti che dovranno essere approvati dal Parlamento prima della pausa estiva, Renzi oggi ha convocato a Palazzo Chigi (ma la riunione potrebbe tenersi anche nella sede del Partito democratico) un gruppo ristretto di senatori e depùtati democratici: occorre fissare scadenze assicurarsi che il gruppo di Palazzo Madama reggerà l'urto di un'accelerazione, concordare i passaggi successivi forse le riforme costituzionali prima del provvedimento sulla Rai, anche se quest'ultimo è in calendario prima delle riforma del bica-meralismo. Fra i paletti fissati da Palazzo Chigi c'è il «no» a qualsiasi ipotesi di spacchettamento del provvedimento sulla scuola, esaminando in modo differenziato assunzioni e riforma: «È un'ipotesi che non esiste», dicono nello staff del presidente del Consiglio, «del resto è una sparuta minoranza della minoranza che ancora insiste su questo punto». Di sicuro la scuola, a questo punto, visto il passaggio politico delicatissimo, le polemiche e le difficoltà sui migranti, i risultanti deludenti dei ballottaggi, è diventato al contempo un «tappo» che può bloccare il governo e allo stesso tempo un Giorgio Squinzi. «Sono divenpunto da cui ricominciare. tato presidente di ConfinduSui delicati equilibri in Sena- stria tre anni fa e da allora ho to ieri si è registrata una sor- avuto a che fare con tre governi presa sul voto per il codice de- diversi. Speriamo che prima gli appalti: a parte i grillini, tut-della fine del mio mandato, ti hanno votato a favore, com- l'anno prossimo, non ci sia il preso il centrodestra. E voti di quarto». centrodestra in libertà, magari Squinzi ha parlato anche di provenienti da quel gruppo che revisione della spesa: «Il noVerdini starebbe assemblando stro è un Paese che dice che elia Palazzo Madama, potrebbero mina le Province, e poi dipenaggiungersi (si parla di 12-13 denti e consiglieri sono ancora senatori) a quelli della maggio- tutti lì. La spending review sta ranza, sia sulla scuola che sulle diventando una farsa, tranne riforme istituzionali, anche «se che in pochissimi casi virtuosi, la prima cosa è che la maggio- come la Lombardia», ha conranza resti autosufficiente», di- eluso Squinzi davanti al presicono gli stessi senatori del Par- dente della Lombardia, Robertito democratico. to Maroni. Ipotesi di equilibrio che viste Marco Galluzzo dal quartier generale di Berlu© RIPRODUZIONE RISERVATA sconj hanno un'altra prospettiva: «Se il centrodestra è unito è di due punti avanti al centrosinistra», ha detto ieri un ex Cavaliere galvanizzato dai risultati dei ballottaggi. Con Verdini «restano le distanze», ma nonostante questo «dobbiamo cercare subito i migliori candidati per le Comunali del prossimo anno». Anche per questo vedrà Matteo Salvini (<<è talmente milanista che lo convincerò col Milan») martedì prossimo, prima di un viaggio in Russia, da Putin. .«Sulle rif~rme noi no? ~i ~e~ ~amo, ~dl(~mo avanti diritti, Il caffiffil!-lO. e anc.o~a lungo», ha d~tt~ Ie~ RenzI, m un messaggIO mVlato alI Assemblea degli industriali,. «dateci una man~ - ha aggI.unto - per cambI~e ~avvero il nostro Paese tutti ~sIeme». .. «J:Io VIsto tr~ goverm m tr.e anm, sp~ro dI non vedere Il qu~o». E sta!a la ri~posta ~el preSIdente dI Confmdustna, Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non :1U i membri della minoranza del Partito democratico al Senato, considerando sia quelli più dialoganti che i dissidenti ~ \ ertice~1.111el1fomle llpremJeI dctelera: dndmmOù\,mtidntti ~ ,'~"" :::x":";';.,;',,"", '\':u:::: riproducibile. Data il Giornale Pagina Foglio 19-06-2015 9 1 Scuola, braccio di ferro nel Pd E il governo prepara la fiducia Roma Pronti «adiscuteresenza pregiudizi», a cambiare, a «rivedere il testo, i numeri, la tempistica». Ma «entro l'estate il ddl sulla scuola sarà legge». Davide Faraone, sottosegretario all'Istruzione, fissai paletti: «Fallire sulla scuola vorrebbe direveder fallire l'anima del governo. N on accadrà». Secondo invece Francesca Puglisi, relatrice in commissione, il provvedimento potrebbe slittare. «Il testo non verrà ritirato, ma se non si riducono gli emendamenti ... solo al Senato sono tremila». Però il capitolo precari non sarà stralciato, «chi punta a questo si sbaglia di grosso». Nienteriforma,nienteassunzioni, questa dunque la linea del governo. E adare obiettivamente una mano alla strategia diRenzi arrivala decisione della Consulta di rimandare a data da destinarsi l'esame del ricorso sui precari. Questo fatto, aggiunto alle voci su un premier pronto a forzare lamano, fanno dire a Corradino Mineo, membro della commissione Cultura del Senato, che l'offerta di dialogoinrealtànonesiste. «La commissione non si riunirà fino a martedì e tutto lascia intendere che il Pd (di maggioranza) voglia esautorarla per andare in aula con il testo della Camera, presentare un maxi emendamento e porre la fiducia». Una strada obbligata, almeno dal punto di vista del gover- Ritaglio L'antirenziano Mineo: l'offerta di dialogo del premier non c'è. Faraone: riforma entro l'estate no. Matteo vuole chiudere in fretta la partita ma in commissione, se non convincei due della sinistra Pd, Mineo e Tocci, nonhainumeri. Quindi potrebbe aggirare il problema delle tante richieste di modifiche inglobandole in un maxi-emnamento. Non subito però, prima vorrebbe provare a smussare qualche angolo. E questo èforseilsenso dadare alle parole di Faraone, che in un'intervista a Repubblica apparemolto conciliante: «Pensavamo bastasse mettere soldi sulla scuola, invertire una traiettoria storica al ribasso, per avere la fiducia della classe docente ericomporre quello specchio rotto che oggi è l'istruzione italiana. I fatti ci hanno smentito e ora, fermandoci, facendo autocritica, dimostriamo di saper tornare ad ascoltare professori, presidi, studenti, genitori, sindacati». L'altro giorno il premier ha ipotizzato una conferenza nazionale. «Se apriamounagiornatadidiscussione - spiega Faraone - lo facciamosenzapreconcetti». Tanto i tempi per assumere i centomila precari stanno scadendo. «Ai primi di luglio il tema dello stralcio non si porrà più, potremo entrare nel merito senza stampa ad uso esclusivo fretta». E per laPuglisi «non sarà sufficiente un mese di tempo perfar entrare in vigore lariforma e le relative assunzioni a settembre». Ma «il provvedimento va tenuto tutto insieme, non può essere ridotto ad uno spezzatino.Lascuolanonèunassumificio». L'obbiettivo del governo è quindi di riuscire a recuperare almenoWalterTocciescremare il numero degliemendamenti presentati dall' opposizione. Secondo Faraone «quelli seri sono cento, gli altri sono stati messi per fare ostruzionismo». Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura, è ottimista. «Se martedì si chiude bene, poilaleggeverràapprovata a tempo di record». Nonsaràfacile.NichiVendola parla di ricatto: «I precari vengono usati per far passare un provvedimento che colpisce la scuola pubblica». Nemmeno ForzaItaliafaràsconti. Dice Elena Cementero: «Rischiamo il caos all'inizio del prossimo anno scolastico, grazie anche al tentativo della minoranza del Pd di svolgere sulla scuola un congresso interno. Una cosa è certa, se il governo metterà la fiducia noi diremo no». MSc del destinatario, non riproducibile. Data Pagina Foglio 19-06-2015 11 1 /2 Renzi, due mosse per evitare il pantano Oggi riunione decisiva sulla scuola. Riforma del Senato, ok al "sostegno azzurro" MARCO IASEVOLI ROMA issimulare è inutile. Fingere serenità anche. Matteo Renzi sa che il mese di luglio decide tutto: se avanzano scuola e riforma del Senato la legislatura prosegue, altrimenti il premier dovrà valutare il piano-B e lanciare una sfida elettorale al buio a Grillo e Salvini. Sono ore di concitazione a Palazzo Chigi. E stamattina partirà un vero e proprio conto alla rovescia: in modo discreto, il leader ha convocato deputati e senatori Pd per provare l'«impres<l»: licenziare al Senato entro dieci giorni la riforma della scuola e poi fare un passaggio lampo alla Camera per salvare le l OOmila assunzioni previste a settembre. Se si sblocca questa partita, allora si potrà tirare il fiato e passare subito al superamento del bicameralismo perfetto, anche a costo di archiviare la riforma della Rai, che in questa fase dei lavori parlamentari pare più un intralcio che una opportunità. I numeri per varare il Nuovo Senato ci sono, diversi senatori forzisti confermeranno il «SÌ» che hanno detto mesi fa all'inizio dell'iter, e in realtà diversi di loro si sono resi disponibili anche per la scuola. Tutto in dieci giorni, dunque. La gravità della situazione si percepisce anche nella lettera che Renzi manda agli industriali di Lecco e Sondrio: «Il governo ce la sta mettendo tutta Der cambiare le cose che nel nostro amato Paese non firnzionano, lo fa tra mille difficoltà esterne e pro blemi come l'immigrazione, cavalcato da tal uni strumentalmente. Sulle riforme noi non ci fermiamo, andiamo avanti dritti, il cammino è ancora lungo. Dateci una mano per cambiare davvero il nostro Paese tutti insieme e ridargli le prospettive che merita». Quasi una richiesta di aiuto di fronte a tante difficoltà e al vento contrario che il governo sente in faccia. Una prova? Basta sentire le parole che il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi, rivolge al capo del governo proprio dalla stessa assemblea imprenditoriale: «Ho visto tre governi in tre anni, spero di non vederne un quarto. Laspendingreview? Ormai è una farsa. Ho parlato con chi se ne occupa, mi dice che è impossibile farla tramite pochi casi virtuosi». Una botta che arriva da chi sino a poche settimane fa ha apertamente sostenuto le riforme di Renzi. Al premier serve un colpo d'ala immediato. Sulla scuola la via d'uscita è arrivare in Aula senza relatore e presentare un maxiemendamento conIa questione di fiducia che salva le assunzioni ma depotenzia di molto le funzioni del preside. Non solo, l'intero nuovo meccani- - guai a dirlo al premier - siamo lì. Pezzi della sinistra Pd si stanno organizzando per correre in soccorso del capo del governo e prendere le distanze dagli "ingestibili", sono pronti a sostenere anche il siluramento in commissione Cultura di Tocci e Mineo, che in qualsiasi momento possono mandare sotto il governo. Può funzionare, a patto che si corra: se passa la prima settimana di luglio sarà impossibile inserire a settembre nelle scuole l OOmila precari, aggiungendo dissenso a dissenso. Anche se dal Senato non uscirà la "Buona scuola" sognata dal premier, una mediazione potrà salvare legislatura e governo. E aiuterà a uscire da quella che sembra essere a tutti gli effetti una palude: il Cdm sul fisco previsto oggi e rinviato all'inizio della prossima settimana, l'Europa che balla su Grecia e immigrazione con il rischio che il Consiglio Ue del 25 si trasformi in un flop, la Capitale nella bufera tra inchieste e tensioni politiche ... Nel mettere in fila questi fatti a inizio settimana con il gruppo parlamentare alla Camera, Renzi parlò dimomento «difficile ma affascinante». Affascinante perché il premier, dopo aver viaggiato con il vento in poppa dellalusmo delle cattedre assegnate "a chia- na di miele con il Paese, ora vuole impamata" viene rinviato al 2016-2017. In- rare a gestire con il Pd lafase nuova di un somma, non è lo stralcio delle assunzio- governo che non campa di rendita ma ni richiesto da "irriducibili" democrat deve convincere, tenendo alto il ritmo e come Tocci e Fassina, ma nella sostanza diminuendo gli errori. © Dieci giorni per salvare le assunzioni, il premier convoca una task-force parlamentare. Squinzi: in tre anni già tre governi ... Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. RIPRODUZIONE RISERVATA Data Pagina Foglio 19-06-2015 11 2/2 I decreti slittano di mese in mese Sono passati ormai 6 mesi dalla fatidica vigilia di Natale in cui l'esecutivo varò alcuni decreti attuativi della delega fiscale poi ritirati dopo furiose polemiche. Il Cdm di questa settimana sembrava quello giusto per avanzare, ma è slittata alla prossima settimana. La croce dei 3mila emendamenti Il primo scoglio è la riforma della scuola, cui sono legate 1OOmila assunzioni. Opposizioni e minoranza Pd lo inondano con 3mila emendamenti. Se il varo slitta a luglio, le assunzioni partono solo dal 2016. Cambio ai vertici ma ddl arranca Tra riforma della scuola e riforma istituzionale il Senato dovrebbe affrontare anche il ddl che "rivoluziona" il management Rai. In autunno vanno nominati i vertici, è possibile che si arrivi a quella data con la legge Gasparri ancora in vita. La riforma che vale la legislatura Luglio è il mese che da cronoprogramma deve essere dedicato alla terza lettura della riforma della Carta costituzionale. Venuto meno l'appoggio ufficiale di Fi, Renzi deve trattare con minoranza Pd e Ncd. Se salta, si va al voto. La maggioranza si dividerà Sulle unioni gay il Pd potrebbe ritrovare compattezza e contare sul soccorso di Sei e pezzi di M5S, ma molto probabilmente dovrà scegliere di consumare una frattura con gli alleati di govemo di Area popolare. E Renzi dovrà valutare se il gioco vale la candela. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. -ILILL'TlE~M! ~ \ ,/ \~' 1 _ II I/d .1 Data 19-06-2015 Pagina 10 Foglio 1 [--- '~'J _ _ Ossequio Per il premier vetero-tecnologico Resistenza e sfide del futuro TI sogno conformista di Renzi nascosto nelle tracce dei temi Pietro De Leo • Solidarietà, cari maturandi. Voi non lo sapete, ma ieri e l'altro ieri siete passati attraverso la Chernobyl del renzismo. Avete respirato la nube tossica di questi tempi disgraziati, di cui le prime due prove di maturità sono state piena espressione. Anzi, esalazione. Di buonismo, luogocomunismo, dogma tecnologico, a vostro scapito. E chissà quanto vi ci vorrà, cari tutti, a guarire. Forse mai. Prima prova. I posteriviriconosceranno l'eroismo di aver provato a resistere alla Resistenza. Non la Resistenza vera, che sarebbe da raccontare una volta per tutte nelle scuole, con tutti i suoi risvolti, anche di vendetta e giustizia som maria che smentirono i valori ispiratori. Ma quella che viene propinata in ossequio a quella specie di convenzione storiografica che da sempre condizionailnostro percorso educa- tivo.Asvicolare ci avete provato, vi si renda merito. Ma vi siete caduti con tutte le scarpe nell' altra trappola, l'esegesi del telefonino. Sai che sforzo descrivere la meccanicità dell' esistente. Infatti, non lo è, tanto meno nel Paese guidato da un premier che twitta, si fa i selfie (alcuni anche abbastanza improbabili) e compulsa il touch screen persino nei vertici internazionali. Tema molto renziano, insomma, al pari di quello sul Mediterraneo, anche quello, stando alle percentuali, abilmente schivato dalla maggior parte di voi. Gesto di autentica ribellione, forse, nei confronti di un' attualità dove l'immigrazione e il Mediterraneo sono diventati il teatro di una guerraretorica, costellata da un crescendo verbale dove la parola più bella, più luminosa, spesso, è quella che taglia di più perché dissimulala realtà peggiore, più cruda e difficile da vedere. Lanube tossica del ren- zismo, però, vi ha pienamente avvolto nella seconda prova. Tariffe telefoniche (ancora!) nel problema da risolvere allo scientifico. E poi food, un bel po' di food, che in un certo senso fa molto Farinetti. <<Social eating» ed Expo è stato il filo conduttore del testo sottoposto ai ragazzi del linguistico. Quelli degli istituti con indirizzo turistico, invece, hanno dovuto cimentarsi su come il linguaggio del cibo possa aiutare tutti noi a viaggiare meglio. Il capolavoro, però, è al liceo classico, con la traduzione di Tacito. Ecco la sintesi: l'imperatore Tiberio peggiora giorno dopo giorno, e quando viene creduto morto la plebe romana si abbandona a grandi festeggiamenti, e in molti già salgono sul carro del successore, Caligola. Poi, però, Tiberio sembra riprendersi, gli tornano vista e voce. A quel punto, il prefetto Macrone dà disposizione di soffocarlo con le coperte. «Sic Tiberius finivit», cosÌ morÌ Tiberio. Insom- Politicamente corretto Lezione latina Il testo sul Mediterraneo poco gradito dagli studenti La «rottamazione» di Tiberio organizzata da Caligola ma, la rottamazione ai tempi dei romani. C'era una via d'uscita, o meglio, una maschera antigas? Inaspettatamente, sÌ. Era trale tracce della prima prova. L'argomento, «La letteratura come esperienza di vita» si delineava come un riparo dal fumo nocivo del pensierino-ino-ino. Spiegare perché e come ilibri orientano l'esistenza di ognuno di noi, infatti, è una prova talmente soggettiva da essere impermeabile a qualsiasi tesi pre-confezionatadalla fabbrica del conformismo. Tutto a posto, quindi? N o, perché nel Paese del premier che spiegando la riforma della scuola scrisse «cultura umanista», qualcosa di storto deve esserci. E quindi viene sbagliata la didascalia del quadro di Matisse, sia nel titolo che nell' anno di realizzazione. Quisquilia? Andate a chiedere ad un'artista se il titolo di un' opera valgal'altro. Mi dispiace, ragazzi, la maschera antigas era bucata. 17 Giugno Ha preso il via con la prova scritta di italiano la Maturità 2015 Maturità, seconda prova da brividi Insegnanti Hanno ricevuto via tv dal ministro Giannini la password per consentire alle commissioni di scoprire le tracce Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. IL Data Pagina ""2ld r.Dillll INTElUGENCE • INli FE8TYlE Ritaglio Foglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non 07-2015 37/46 1 /9 riproducibile. IL Data Pagina ""2ld r.Dillll INTElUGENCE • INli FE8TYlE Ritaglio Foglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non 07-2015 37/46 2/9 riproducibile. IL Data Pagina INTElUGENCE INli FE8TYlE Foglio Totale 3C:1IU41 Lè 41.3R3 sedi scolastiche statali hanno 368.3111 dassi, così distribuite sul territorio nazionale fii Sruola dell'infanzia Scuola primaria Scuola secondaria l grado Scuola secondaria II grado 24.000 classi (o sezioni per la scuola dell'infanzia) 20,000 16,O~0~0_ __ 12,000 Totale '1.881.632 Nelle 368.3t~1 classi in cui è articolata la scuola statalt: italiana studiano 7.881.632 alunni tf Scuola ddl'i1~fan:::ìa Scuola primaria Scuola secondaria 1grado SC/lola secondarillll grado 375J100 300,000 225,000 ~ eo ~ o: i .o E o -' o o:; ~ ~ 0 ~ ;; " ~ ''8" :=:'" 'C '"" "' ~ ~'" ~ ;;l ~ "u E l! C ;;: " ,~ j S N E "" "'" .~ 'O ;;: " .~ o- ~ Cl '" ~ "- j .~ '" 'c'" ""~ u ]'" ~ '" '2 ~ ~ migranti. Il corso mi è stato afIìdato da un'assoun periodo ipotetico del terzo tipo, o che una ciazione locale che afferisce allo SPRAR. di queste improbabili infornatrici di unghie linlo non lo sapevo cosa signilicava SPRAR. te sorride leggendo il brano in cui Lucia conQuando ho lirmato il contratto verte l'lnnominato, avverto in l'ho dovuto cercare su Google: me l'esplodere di un narcisismo vuoI dire Sistema di Protezione molto sfacciato: mi sento Micheper Richiedenti Asilo e Rifugiale Placido in .Mj1tiM'JiX~'n~~p,r~k, 1989 Marco Terzi di Mf'I'Y per ti. In pratica è la rete delle assempre (impersonato ùa Michl!' e mi picco di saper apprezzare la le Placido) è il prototipo dell'insociazioni locali che si occupapoesia di questi minuscoli trionli, segnante-redcntore: giunge nel no di fornire a queste persone È una malattia che colpisce carçen: palermitano di Mal aspiqualcosa in più rispetto al primo na con un incarico provvisorio anche molti miei colleghi, quine finisce per str~\cciare la lettera soccorso, Qualcosa in più, Per dì sì, effeuivamente il narcisisrno di trasferimento, La recitazione esempio un corso di italiano per è deprecabile, però in qualche ii! da flJodrammarica, ma qualstranieri. siasi siciliano nato negli anni modo, appagando il lavoratore, Settanta è in grado di citarne Così la mattina - dalle otto almanda avanti un sacco di baracle battute a memoria: i djaloghi le due - insegno italiano a quatche a finanza derivata, Ho detto sono di un naturéllismo linguitro classi di ragazzi italiani in obstico insuperato< appagando, non pagando, Per bligo formativo, e il pomeriggio cui pazienza, a un certo punto ti a una doppia classe di migranti dcvi cercare un altro lavoro, - un turno dalle tre alle cinque e un altro turno Qualche tempo fa è arrivata l'occasione di tedalle cinque alle sette, nere un nuovo corso di italiano per stranieri. Le due scuole distano tra loro circa tredici Stavolta non sono universitari americani. Sono 07-2015 37/46 3/9 chilometri, e capita che per arrivare puntuale debba saltare il pranzo. Pazienza, a ricreazione mangio due panini al posto eli uno, e poi faccio tutta una tirata fino a ora di cena, Se c'è qualcuno che legge, e se questo qualcuno è un insegnante, magari di una scuola pubblica, con una di quelle cattedre a diciotto ore di lezione settimanali, probabilmente si sta chiedendo se sia possibile farne dieci al gioI"ilO, di ore di lezione, ad almeno cinque classi diverse, La risposta è no, non è possibile, Perché preparare le lezioni alla sera, scegliere i materiali, tarare strategie didattiche mirate e personali su almeno centocinquanta studenti, richiede una lucidità impossibile per chi ha trascorso dieci ore della giornata a delirare nei pressi di una cattedra, Quindi qualcuno finirà per rimetterci. lo, per esempio, ho già perso qualche chilo, Però pazienza, un po' per narcisismo, e un po' perché devi mettere assieme i soldi per campare, lo fai: prendi tutti i lavori che trovi e li sommi f1l10 a quando non ottieni l'equivalente di uno stipendio, Gli immigrati dei miei due corsi sono ragazzi che sono arrivati su un barcone o con altri mezzi di fortuna dal Mali, dal Gambia, dalla Nigeria, Qualcuno dal Bangladesh, Prima la Libia e poi qua, Le uniche due cose in cui somigliano a quelli della formazione professionale sono l'età e il basso grado di scolarizzazione. Per il resto sono molto pil1 simili ai ragazzi americani dell'università: dentature perfette e bianchissime, altezze vertiginose, andature dinoccolate, clima di rilassata cordialità in classe, Anche qua, sarebbe piuttosto facile descrivere l'aspetto narcisistico di questo nuovo lavoro, e raccontare quanto c'è di verace in persone dal destino sfortunato, che prive di mezzi hanno aftì'ontato un viaggio pericoloso, spinte dalla voglia di migliorare la propria esistenza, Dovrei dire della soddisfazione che mi dà se'ntire Muhammad ripetere tutta intera una frase in italiano senza sbagliare i pronomi combinati, o del sorriso da bimbo che compare in faccia a è l'affollamento delle classi nella ;,cuola statale. Con della Puglia, in tutte It' Regioni dci Sud il numero di studenti per classe è inferiore alla media na;>:ÌnnClle 39 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. IL Data Pagina ""2ld r.Dillll INTElUGENCE • INli FE8TYlE Foglio Totale 739.468 1n Ita!i;l gli cari)' lravcrs, cioè j ragazzi che lasciano anzitempo la scuola st'condaria di I e Il grado, sono il 17,6 per cento degli studentI. Un Jato hen al di sopra della media europea 30% ~ ,[1 c ~ ii: I ~ Cl ~ 8 c '2 s,o '" ~ '"c. ~ ;;O '" Boubou, un energumeno di due metri per due dall'aspetto scontroso, quando azzecca l'articolo determinativo giusto per la parola "aereo". Ed effettivamente, in questo nuovo lavoro, c'è lo stesso appagamento che c'è in quell'altro, quello coi ragazzi italiani della t()[Inazione professionale. Infatti è un altro lavoro di merda. Si mangia il novanta per cento dell'energia che ho in corpo, e come ricompensa mi restitu' isce una manciata di euro del tutto insufficiente al mio sostentamento, che io integro producendo dentro me stesso l'idea falsa, alterata e bugiarda di stare svolgendo un lavoro utile alla mia comunità cittadina. Così, alla fine di giornate primaverili come questa, mentre il mio Ramadan sta per terminare e me ne torno a casa in Vespone sulla Floridia-Siracusa, con la zagara che mi entra dentro al naso mischiandosi ai gas di scarico degli autoarticolati, l'euforia da classe che va spegnendosi chilometro dopo chilomt'tro, il sole che non ne vuole più sapere di abbassarsi, il caldo che fa già venire voglia di strapparsi di dosso la pelle a brandelli, succede che nell'umore mi s'infiltra una forma di misticismo ipoglicemico. Allora mi vedo come da fuori, ripreso dall'alto con un drone, io che guido e Osho seduto dietro di me, senza casco e nella posizione del loto, concentrato sulle domande che gli vado rivolgendo controvento: «Che l'me sta facendo la mia energia vitale? La sto dissipando? Sta andando perduta nel cosmo?". Il lavoro che faccio, a causa del contatto umano che devo stabilire (obbligatoriamente positivo, pena la perdita di qualsiasi forma di attenzione in classe) mi impone di generare un continuo flusso di coinvolgimento. Le forze che impiego per produrlo devono abbandonarmi e trasferirsi agli studenti. Sempre. Anche quando, invece, vorrei tenermele strette. Solo che questa energia, una volta generata, non si trasforma. Gli studenti dentro l'aula dello SPRAR o dell'ente di formazione professionale al massimo piluccano qualche molE'cola. Il resto lo la~ 07-2015 37/46 4/9 sciano tutto per terra e il sole se lo asciuga. È uno spreco di cui non mi sento responsabile. «Non è colpa mia!», urlo per farmi sentire da Osho. «Sì che è colpa tlla!», mi risponde la signora alla guida del Suv che ho dietro, «non hai messo la freccia, scimunito!». Va bene, sì, forse effettivamente un poco è colpa mia. Ma fino a un certo punto. Non 110 a disposizione il tempo, le risorse e forse neanche lE' competenze (dopotutto mi sono laureato in Filosofia, non sono un assistente sociale né un educatore professionista) che mi consentirebbero di rendere i miei sforzi più produttivi. Per il resto è colpa loro. Degli studenti. Che si trani della Mazzarrona o del Sub-Sahara, sono esseri umani difficili da gestire. Dir ficilmente assorbono e ancora più difficilmente reslituiscono. Non credono nemmeno per Ull minuto all'utilità di ciò che imparano. Mi guar~ dano e mi vedono come un tizio d'altri tempi, con l'hobby stravagante dell'analisi del periodo: tutto è inutile, tutto è perdita dì tempo. E non c'è mastery leaming o mie playing o prolilcm solving che tenga: le tt'cniche c1'insegnamento non possono nulla di fronte a uno studente che ti considera estraneo alla realtà in cui vive. La realtà in cui vive, ti dice lo studente~tipo, autoctono o migrante che sia, se ti sai adattare tutto sommato è comoda: l'italiano non serve a niente, tanto non lo parla nessuno. II lavoro neppure, basta saperci fare coi furti di destrezza e il piccolo spaccio. A 18 anni puoi anche emanciparti dalla famiglia di origine e l1letter~ ne su una tua, andare il vivere con la tua ragazza, che di anni ne ha sedici, e avere subito il primo figlio. Per la casa si fa presto: la affitti, e dal primo mese in poi entri subito in morositi!. Quando ti sli'attano, se ci riescono, ne cerchi un'altra e ricominci da capo. Oppure sfondi la porta di un alloggio popolare e ti ci installi dentro. Per la luce, tiri un cavo abusivo e ti allacci alla caserma dei pompieri. Se ti serve un motorino puoi sempre rubar lo. L'assicurazione, il bollo, la revisione dei veicolo è sufficiente non pagarli mai: del resto non hai neancbe la patente. Qualche euro per la benzina lo trovi sem- 40 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. IL 07-2015 37/46 Foglio 5/9 Data ""2ld r.Dillll INTElUGENCE • INli FE8TYlE settore economico Istituto tecnico settore tecnologico 366.660 466.1'18 Istituto tecnico Scuola secondaria l grado Pagina pre. Oppure svuoti il serbatoio del primo Liberla, e gli studenti tendo adì'\~~~~,,~l~I~QN1iiì')ìt Anche quando si rincorrono per i corridoi ty che trovi, tanto si sa che il tubi cino è a vista con il Super Liquidato!" caricato a urina e e a staccarlo ci vuole un attimo. E se ti dovesse Ace Gentile. Anche quando fermare la Stradale, che ci vuole? mi siedo sulla cattedra per atPrendi a schiaffi il vigile, oppure teggiarmi a Robin Williams ne scappi a tutta velocità dal posto di blocco, protetto dai tuoi amici ìfi,~f!J~~~l~;~i e loro fanno 1995 Uscito dalla penna eli subito partire quella app che siDomenico Srarnone, il e dai tuoi vicini di casa. SOl' Vivaldi de La (immula i peti. L'autoctono fa già così. Il nigepersonato da Sllvio Orlando) «Di chi è la colpa, allora? Mia riano lo farà appena impara. E a è la SWIln1a dell'insegnante o tua, caro studente-tipo?», urperdonista: ~justifìca qualsiasi quel punto richiama la sua famiintemperanza dei suoi studenti lo al camionista che mi supeglia, di solito numerosa, fatta di (quando duraIlH' la gita scola· ra mentre attraverso il ponte sorelle, cugine, zie e nipoti. Opstica li portiere dell'albergo sull'Anapo, con l'aria improvgli mosfr;) che hanno Gunmi· pure si sposa qua. E procrea. Hai nato sul soflltto. si dichiara visamente fredda, umida e stravoglia se procrea. ammirato dalla loro capacità piena di moscerini che mi finiA che serve studiare storia, cii vandalh:zJre anche i luoghi scono in bocca e dentro agli più inaccessibili) e perfi.no In. economia, matematica, italiano, scuola come IstiHniollt' (ere· occhi. Dopo anni di lavori come diritto, scienze naturali, in un pode ciecamente nella funzione questi, dico al camionista che sto così? A pagare la tassa di cirsalvifìca dei laboratori didattici mi ha prima mostrato il dito mee ne propone insistentemente colazione del Vespone e poterla UIlO sull'attenzione). interesdio e poi fatto cenno di accostamostrare tutto orgoglioso al vigile sante che nel successivo Augw-j re mostrandomi una spranga di urbano quando ti mostra la paletprofessore (199f) smarrisca la ferro con cui intende suonarmepropri;] vocazione. ta? «Vale la pena, prof? Me lo dica le, sono giunto alla conclusione lei, che conosce l'infinito passato che in entrambi i casi, lo SPRAR del verbo "condurre"». e l'ente di formazione professionale, la responChe ne so, ho fame e non ce l'ho una risposabilità di questo spreco, lo spreco della mia sta. L'unica che mi viene è che l'istruzione serenergia vitale e lavorativa, sia colpa di una forve solo se da quel posto in cui abiti te ne vuoi mula destinata di per sé a fornire andare. Se invece ci stai bene, più strido che prodotto: agli sl/1no, non te ne fai niente. lo non denti peggiori, le scuole peggiori e ci vorrei stare. Quindi per me si, gli insegnanti peggiori. vale la pena. 1989 .1ohl1 Keatjng de L'nttiIl camionista sembra col piro. Però vallo a convincere, lo mo .fìAggcnte (impersonato da Robin WilIì,l1ns) è l'<lpolcosi Abbassa la spranga e mi prende studente-tipo, che fuori dal suo dell'insegnante-istrione: amisotto braccio. Mi conduce a una quartiere si vive un'altra vita. conformista c ribelle, propuspecie di affaccio che c'è sulla Forse pure lui ha fame. Ma come gna il libero esercizio della capacità critica< Perde il lavoro a piazzola di sosta, e mi fa cenno faccio, se questa vita alternativa causa dei suoi metodi, ma per di guardare oltre i! guard rai!, non gliela posso fare assaggiare? lui è una specie di attestato di dove al posto del cartellone pubL'unico posto in cui organiz· henemerenza: a un puro del genere COSé! gliene può fregare blicitario è comparsa una LlM zare questo tipo di degustaziodello stipendio? gigantesca. «lo a scuola andavo ni sarebbe la scuola. E invece la male», mi dice, «però non era scuola che frequenta lui è la ricolpa mia. Il professore d'italiaproduzione in scala minore del no ce l'aveva con me". quartiere in cui abita: per compagno di banco <<Va bene», gli faccio io, «dìtesemprecosì quansi ritrova il suo dirimpettaio di pianerottolo. do vi interroghiamo dal posto e non avete stuNiente, forse è che sono proprio un'anima bel- Scuola deH'infanzia Scuola secondaria Il grado Scuola primaria Totale 993.&44 41 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. IL Pagina 07-2015 37/46 Foglio 6/9 Data ""2ld r.Dillll INTElUGENCE • INli FE8TYlE pallottoliere da gesuita: in quali quartieri se ne diato. Comunque lei se lo ricorda ìIIJli~~Q:~iF", registrano di più ogni anno? gli chiedo. Il funzionario che lavora al Comune di SiraAll'inizio di Ovosodo, memorabile film di Pacusa mi ha detto di smetterla con quel cavolo di olo VirzÌ datato 1997, c'è questa scena con il prooboe, il suono lo innervosiva parecchio, e che tagonista Piero Mansani, residente in un quarcomunque per contare non gli serviva il pallottiere popolare di Livorno, che si vede di colpo toliere: la cosa si vedeva a occhio nudo, e di sicatapultato in un liceo bene della città, soltanto curo sono i quartieri peggiori della mia città, le perché alle medie ha trovato una professoressa case-parcheggio di via Italia, i condomini di cadi lettere brava, molto brava, la professoressa se popolari in cima a via Algeri, certe zone di Giovanna, che gli ha fatto scoprire l'utilità delbassi fatiscenti della borgata Santa Lucia e elel la lettura e lo ha appassionato allo studio. L'apcentro storico di Ortigia. pello del primo giorno è invece per l'anziana Perciò, sputando via la plastica e tentando eli insegnante del liceo un mero pretesto per rinmasticare solo le sottilette, ho ripensato al mio tracciare le ascendenze notabili di ogni singolo studente-tipo e alla sua ragazza nome. Piero capisce di essere un incinta. Probabilmente da qua ai intruso, capitato in quella bella trent'anni di figli ne avranno fatti scuola quasi per sbaglio. Per toalmeno altri due, magari altri tre, gliersi dall'imbarazzo decide al1997 - Giovanna Fornari di e forse avranno anche cambiato lora di sfruttare l'omonimia e Ovosodo (impersonata da Nicoletta I3raschi) è la classica inpartner una serie volte. "Vuoi spacciare suo padre per il presisegnanle'amìca: lascia il segno vedere che i quartieri dei miei dente del Rotary locale. perché è giovane e ancora ca· studenti-tipo crescono al doppio Tre anni dopo l'uscita del film pace di entrare in confidenza con i suoi studenti (che invita della velocità dei quartieri beci fu la Riforma Berlinguer. Nel a cena in casa sua), se ne frega ne?», ho chiesto all'ultima sottigiro di qualche lust.ro, ce ne fudei vetusti programmi ministerono altre due, quella Moratti e riali e li svecchia consigliando ( letta rimasta dentro al pacco. la lettura dei suoi librì preferiti. Che poi la demografia non doquella Gelmini. La scena di OvoFinisce a letto con un dicìasset" vrebbe essere una risorsa? «Cersodo si interrompe, e stiamo sortenne, le viene un esaurimento to, ma solo a patto che i nuovi naridendo tutti e due, io e il camionervoso e si suicida, ti ricevano la possibilità di poter nista scarso in italiano, perché lo migliorare le proprie condizioni sappiamo che in fondo è ancora di partenza», mi risponde l'ultima sottiletta pricosÌ: dentro ogni città c'è un quartiere bene, e ma di sparirmi tra i denti. dentro ogni quartiere bene c'è la scuola bene. Se il mio studente-tipo nasce e muore nello E dentro ogni scuola bene c'è la sezione bene, stesso quartiere, quel quartiere si ingolferà di creata ad hoc da presidi, insegnanti e genitori, individui senza prospettive, e tenderà a stacche aprono le porte dell'eccellenza a qualcuno carsi dal resto del tessuto urbano: diventerà un e confinano in un ghetto qualcun altro, esattafeudo di illegalità cui manca forse solo il ponte mente come se si trattasse di un circolo privato. levatoio. I suoi abitanti, crescendo man mano di «Pazienza", dico al camionista, «non è tanto numero, graveranno su un welfare da cui ricequestione di simpatia o antipatia. Più che altro veranno servizi sempre più sca . è che l'unico ascensore sociale denti. Servizi come ad esempio che abbiamo in Italia somiglia a l'istruzione. Invece il mio studenun autobus dell'Alabama nel te-tipo è un caso grave, non può 1955». Poi ci stringiamo la mano 1986 Pur non essendo tecn]" permettersi di ricevere un'istrucamente un professore, Padre e continuiamo ognuno il nostro Mendoza di Mission (imperzione scadente, altrimenti finisce viaggio. sonato da Robert De Niro) è il che lo perdiamo. E soprattutto filo comunque la giornata ce compendio dell'insegnantenisce che perderemo i suoi futul'ho troppo piena, e non ho fatcondottiero, Raggiunge gli indigeni guaranì per espiare "o· ri quattro marmocchi, la nostra to in tempo a scrivere la mia opimicidio del fratello, poi si pone futura risorsa demografica, dice nione sul sito della Buona Scuola, alla loro testa e li guida in batil missionario gesuita che c'è in come il ministro aveva chiesto di 1 taglia. Durante la scena finale, si immola affinché alcuni tra i me. Per il mio studente-tipo, cofare agli insegnanti. più giovani riescano a fuggire me si dice per i medici, ci vuole Più volte, però, alla sera, su una piroga e navigare verso uno bravo. aprendo il frigo e addentando il futuro, Effettivamente, in Ovosodo, le sottilette ancora awolte nella Piero Mansani si salva. E sì, è veplastica, mi sono ritrovato a chiero che alla fine del film Piero farà un pessimo dermi se questo mettere le mani su reclutamenesame di maturità (ma nel frattempo la profes . to e stipendi degli insegnanti, poteri del dirigensoressa Giovanna è andata a letto col suo migliote e graduatorie varie (insomma quel groviglio re l'amico e l'ha deluso), continuerà ad abitare inestricabile che è la legislazione sulla scuola nel suo quartiere popolare e finirà comunque italiana) si possa dawero definire una riforma. per fare l'operaio, però è anche vero che sarà Una riforma della scuola, per essere tale, forun operaio diverso, istruito, con degli interessi se dovrebbe farsi un altro genere di domande, suoi, migliore forse, e alleverà la figlia Giovanprime tra tutte queste: chi sono gli studenti delna (la chiama così in onore della professores . le scuole italiane? Da dove vengono per la magsa) con una saggezza che non avrebbe acquisito gior parte? Dove abitano? se non avesse sperimentato in un periodo della In uno dei quei parossismi di narcisismo in sua vita un'alternativa. cui mi sento Robert De Niro in io Quindi invertire la formula in: agli studenl'ho fatto: ho messo l'oboe a e scalati peggiori-gli insegnanti migliori, quantomeno to le cascate dell'Ufficio Anagrafe. Volevo connei film, funziona. tare le nascite degli indigeni guaranÌ con il mio 42 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. IL Data Pagina ""2ld r.Dillll INTElUGENCE • INli FE8TYlE Ritaglio Foglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non 07-2015 37/46 7/9 riproducibile. IL 07-2015 37/46 8/9 Data Pagina ""2ld r.Dillll INTElUGENCE • INli FE8TYlE Foglio Bene. Rimane comunque il fatto che quelliceo non era destinato a Piero. Lui in quella scuola ci si è trovato per caso, grazie all'incontro con una professoressa brava e carismatica come Giovanna. Che poi bella forza a essere bravi e carismatici con uno solo, mi dico per consolarmi: un conto è avere un Piero Mansani in classe, e un conto è avere una classe di Pieri Mansani. Probabilmente anche le energie di una professoressa brava e carismatica an drebbero dissipate. Ci risiamo: di nuovo lo sti·ido. Di nuovo l'entropia. Nella sottiletta un po' di plastica deve comunque esserci rimasta impigliata, perché non mi va né su né giù, mi resta in gola come l'uovo sodo del film di Virzì. La situazione va sbloccata, bisogna tarare meglio la formula: gli studenti difficili vanno prima inseriti in contesti migliori dell'ambiente da cui provengono, e poi seguiti dagli insegnanti più bravi. Più bravi, potrebbe significare più preparati, più professionali, più specializzati di quanto non sia io: non lo so, ho questa cataratta del narcisismo che mi impedisce di vedermi per quanto valgo davvero. Di sicuro però più bravo significa uno con più mezzi e più tempo a disposizione di me. Me: un precario che colleziona tre o quattro contratti a termine contemporaneamente, si arrangia in aule in cui a stento ci sono le sedie e ruba il gessetto per la lavagna al collega quando si allontana per andare in bagno. Questo genere di condizioni non attira i migliori, non attira i più preparati: al massimo at· tira quelli con la vocazione dell'eroe, i Michele Placido, i Robin WiIliarns, i Robert De Niro. Se vuoi che a occuparsi di questa risorsa demografica sia una professoressa Giovanna, c'è poco da fare: la devi pagare bene. Bene significa: assai. Assai significa: Totale 721.990 1721.590 insegnanti della scuola statale sono così distribuiti per area geografica e livello di scuola ili Scuola dell'infanzia ScuoTa primaria Scuola secondaria I grado Scuola secondaria II grado 48.000 docenti ---------- Fonle: MIUR, ~nn{) scolastlco :!014:1015 40.000 32_000 l:i c o E ~ '@" " E .D ~C ~ o -l 0 >' :;g 'I: "' .~ 6l, :; ~'" '" " "o~" f· Gli inSE'!,'ll<-lIlti italiani di ruolo sono per la gran pari t' " 'C ..1j .r. ~ '" ;;: E donll~ " ,~ " -l ~ ~ .D <: ~o ;;: .~ :;:/) " ~ '" U " = :3" c hanno un'età media piuttosto alta ~ "' " 'C .JO ~ u Uomini ,~ ] ~ w "ero~ Dorme 40.000 docenti 35.000 3.Q.O(jO 20.000 15.000 Gentile Ministro Giannini, qUQ, per prima cosa, ci vogliono i piccioli. 10.000 5.000 Lo dico a mia moglie, che è appena rincasata e ha ancora le buste della spesa in mano. «Che fai, sfotti?», mi fa lei tutta seccata. «E poi quali piccioli? Qua la spesa l'ho fatta di nuovo io. Almeno dammi una mano con le buste, no?». lo invece la obbligo a mettersi seduta con un foglio e una matita per gli appunti. Poi afferro il gessetto che c'è accanto alla lavagnetta che usiamo per scambiarci i messaggi in cucina, e comincio a tracciarle una mappa concettuale. Rendere appetibile ai migliori un mestiere importante come l'istruzione passa per una strada sola: stipendi più alti e più regolari. Insegnare nelle scuole, e in particolare in quelle difficili, attualmente è considerato quasi un ripiego: parecchi miei colleghi mi hanno raccontato che durante la loro carriera, culminata poi in una cattedra, cioè un'assunzione di ruolo all'interno di una scuola pubblica, S0l10 passati dal carcere. O da un ente di formazione professionale. O da una scuola media di un quartiere o Età M.~~~oomO_NM.m~~oomO_NM~~~~oomO_NM.m~~OO~O_NM.~~~~ma NNNNNNNMMMMMMMMMM • • • • • • • • • • ~~~~~~~~~~~~W~~~~WW~~ t;n inserimento in orgrmico di iscritti alle GélE ringiovanirehbe notevolmente il corpo docente Uomi/Ji Donne a rischio. Hanno provato a starci il meno possibile, giusto il tempo di raggranellare il punteggio necessario per poter poi chiedere il trasferimento. Il trasferimento dove? In un quartiere migliore, tì'equcntato da studenti meno difficili, selezionati in classi più riposanti per i loro nervi. Età M.mw~oomO_NM.~~~oomO_NM.mw~romo_NM.mw~oomO_NM.~w~oomo NNNNNNNMMMMMMMMMM • • • • • • • • • • mmmmmmmmmmw~~~~~~~~w~ 44 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. IL Data Pagina ""2ld r.Dillll INTElUGENCE • INli FE8TYlE Foglio 07-2015 37/46 9/9 Dove c'è più bisogno di insegnanti esperti, qualificati, preparati e motivati, spesso ci sono quindi insegnanti inesperti e in rapido transito, Oppure insegnanti mediocri, narcisi e inconclu, denti come ine, che s'improvvisano, o che forse un po' sono costretti a improvvisarsi perché devono mettere insieme il pranzo con la cena, «A proposito di cena», dice mia moglie, «cuciniamo qualcosa o hai di nuovo ingoiato le sottilette con (utta la plaslica?», La plastica deve avere effetti psicotropi, perché Cl me sembra di essere a un passo dalla matrice anti-sfì'ido: come facciamo a fare incontrare il quartiere del mio studente-tipo con gli insegnanti bravi e all'altezza di cui ha bisogno? Queste scuole-ghetto, alla fine, dove sono? Dove si trovano? Di solito sono clentro un ghetto più grande, il quartiere, E ogni volta che dentro a un ghetto si costruisce una nuova scuola-ghetto, i politici esultano: «Oggi questo quartiere degraclato finalmente rinasce, prima questo era un dormitorio senza nulla, aclesso invece c'è una scuola, un parco, un centro per anzianib, Sarà, Per quello che vedo io ogni mattina, mi sembra più che altro un moclo per tenere là clentro chi da là clentro esce gia molto poco, La questione potrebbe stare allora a monte: le scuole sono prima cii tutto edifici, Gli eclifici c'è qualcuno che clecide dove tirarli su, L'ubicazione di una scuola incide moltissimo sulla com posizione delle classi. Forse allora gli edifici scolastici non anclrebbero mai costru1ti all'interno di un quartiere, ma sempre al confine tra chw: uno centrale e uno periferico, uno buono e ]'alcii case popolari e l'altro di ;I~ìij~i,~jiij~~~;( COlTO ascriverlo al ministro Scuola: Gentile fVIìl1istro~ qua ci vogliono ancora più piccioli. 2011 - Henry Barthes di DI?Iachll1f'nt - Il distacco (impersonato dll t\drien I3rody) & la quintes~enz3 dell'insegnantemartire; supplente malinconico e tormentato, prova il mantenersi atarassico, ma scopre che la vera purezza è sporcarsi fino in fondo. Il Ì'llm è forse un melodramma, ma finalmente la scuola (degradala) è rappresentata come lo specchio del quartiere (deg-radato) che la contiene. Resta impressa una figura di contorno: quella del professar Scabaldt (impersona· to daJames Caan), che aggredi" sce a propria volta gli studenti e per sopportare lo stress quoti· diano delk, lezìoni fa ricorso a Però così sono troppo diretto, magari poi il ministro fa COllle mia moglie, si indispone e non mi risponde neanche, Riproviamo: Gentile Ministro, qua per rUormare la scuola bisogna per forzo rivoluzionare le città. Pensa· re a edUici liminalì, da costruire () da ristrutturare in quei punti delle ('iua dove i quartieri si incontrano. Sì, va bene, ma alla fine che ne so io di urbanistica e progettazione sociale? E poi ho cii nuovo fame, meglio se torno eli là in cucina, «Ti va se ci facciamo un uovo per cena?», mi dice mia moglie, ({Un uovo? Un uovo come? So;' cio?», dico io, «Che ne so: socio, al tegamino, Tu come lo vuoi?», clice lei. ({Fritto, Con la sottiletta sopra, Però senza plastica, Comunque tu l'hai mai visto Ovosodo?», le chiedo, ({Mi pare cii sì, anni fa, Ma che c'entra?» mi fa lei spazientita, «Quello che capita a Piero Mansani per sbaglio dovrebbe capitare a tutti per norma di legge», le dico, Poi mi addormento con la testa sul tavolo, t Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Data Pagina Foglio tuto con le mani incatenate e le bocche imbavagliate perché il governo "è così che ci vuole". Con questa iniziativa un gruppo di insegnanti della scuola elementare Dino Romagnoli, 19-06-2015 8 1 nel quartiere Pilastro, prima periferia di Bologna, ha mostrato il proprio disappunto per il ddl la Buona Scuola. Dopo mezzora di protesta, gli insegnanti sono rientrati nell'edificio e hanno iniziato a consegnare regolarmente le pagelle. I professori avevano al collo dei cartelli contro la riforma del governo di Matteo Renzi: "Ci vogliono così ... ", "Ritiro immediato", "Assumere tutti i precari ora", "Ddl è distruzione docenti lavoratori". Mentre un flash-mob è stato organizzato all'Università dove c'era il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone. Data IL FOGLIO Pagina Foglio 19-06-2015 1 1 Pagelle scolastiche e altri tormenti Crediti, bocciature, genitori che litigano, ripetizioni, amori in vista questi giorni di pagelle, registri elettroattesa sofferente di email dal liceo Ideinnici,figli che comunicheranno "la sospen- mandare di un altro giorno la verità e l'inizio dell'estate con i debiti e la faccia pallida, e il bagno in mare solo dopo le cinque sione del giudizio" in greco e matematica del pomeriggio. Beato mio fratello che è alle elementari e mia madre è uscita dalla DIANNALENA classe con la pagella in mano e gli occhi lu(e gli esami riparatori a settembre), tenta- cidi, pensa la sorella grande con tre matetivi dei figli di sabotare la casella di posta rie a settembre e il crollo della possibilità dei genitori, litigi fra genitori su chi dei di andare ad Amsterdam in treno in agosto. due abbia causato la bocciatura (è proprio Beato mio fratello, le maestre gli danno figlio tuo, no è tuo), regali di prodieci in italiano solo perché gli mozione e annunci sulle baho insegnato io a leggere, e lui cheche scolastiche di neoa me con l'aoristo mica mi laureati bravissimi disposti aiuta, ride soltanto e tutti lo a dare ripetizioni a Ponza, sbaciucchiano e gli dicono quanto è bravo, e gli reganessuno si salva da solo. L'ipoteca sull'estate pesa ,/ lano le pistole ad acqua e . U' a me tolgono il wi-fi e mi sull'intera famiglia, non importa quanto poco abbia sequestrano il telefono. A studiato la ragazza tutto ... .J). fl-I l) I> l cercare il lato positivo dei ~ \I~ () .1:. debiti formativi, però, i lati l'anno: c'è una specie di speranza, anzi di pretesa l\,. ,-.. ~ IO ~P"'" f positivi esistono: i gen~tori che tutto venga perdonato, ~~' N. _41,..-" devono per forza dlmo'6.\.. strar:e che loro sì che. il che luglio sia libero da ten- I\(f[ ,.JO(i..., t ( sioni, che si possa andare in " • I'l.,.tpJJ Jb r· latmo lo sanno, e SI cGrecia senza i libri, senza le ~ ..... ~ 1\ come non si ricorda&: ~ no niente ~anno ~guripetizioni dentro casa con f'j ~~...., le tapparelle abbassate, i pa- , ~ racce e studiano di nadri severissimi e meritocrati~O scosto, e invece di giocare a Ruzzci fanno da aprile almeno gli le fanno le versioni e sudano sopra i vocaocchi dolci alla professoressa di boIari; le ragazze con i debiti formativi soFisica, cercano di spiegarle che ci sono al- no le meno abbronzate della spiaggia, e tre cose importanti nella vita, e comunque hanno un'aria sofferente e adulta chele la figlia è piena di interessi, parla benissi- rende più interessanti, e la luce del tràmo inglese, se non capisce il principio di monto è la migliore (succede anche che ci inerzia non sarà la fine del mondo. Adesso si innamori del neo laureato che dà ripetiche non c'è più il voto insufficiente in ros- zioni, e non sempre è un guaio ai fini dell'eso sulle bacheche da cercare con il dito co- same di riparazione). Settembre, poi, arrime nella battaglia navale, ma solo la scrit- va in un soffio, e se tutto va per il verso giuta sospesa "non promosso", carica di mi- sto, allora finalmente può cominciare una nacce, viene meno la drammaturgia delle breve e intensissima, indimenticabile estalacrime a scuola e le telefonate con i getto- te. Per i figli che si vedono restituire il cani dal baretto di fronte, perché tutto si è già sco e la libertà, per i genitori che non scorconsumato dentro casa, e a volte i genitori deranno l'aoristo mai più, per i neo laureahanno tenuto il segreto per giorni, per non ti che si sono guadagnati un viaggio, e anrovinare il compleanno della nonna in cui che per i fratellini delle elementari, che si andava tutti al mare insieme, per non do- possono ricominciare a urlare dalla mattiver sgridare e poi consolare, sequestrare le na presto, perché non c'è più nessuno in cachiavi del motorino e poi restituirle, per ri- mera che studia e grida furioso: silenzio! ,...V- N CoSffLPf ft t Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. IL FOGLIO ne di Venezia dello scorso fine settimali occhi dei governi europei sono tut- na, di particolare rilevanza simbolica, ti ansiosamente rivolti alle trattative dove il Partito democratico si è mostrasul debito greco, ma i più preoccupati, to vulnerabile alla crescita dei partiti potra questi, dovrebbero essere quelli del pulisti come il Moviment~ 5 stelle ~ l~ TRA VIRGOLETIE - SIMON NrxON Lega nord. La fiducia nel confrontI di Renzi è scesa al di sotto del 35 per cenpremier italiano Matteo Renzi, appeso a to, inferiore a quella di Enrico Letta, desegnali di ripresa economica de~ s:u~ posto proprio da Renzi. Allo stesso tempaese, segnali però ancora t~oppo tImld~ po, l'opposizione della sinistra all'interper poter sopportare il possibIle choc di del partito è diventata più forte: couna Grexit, e nel frattempo costretto a no stringendo Renzi a rimandare alcun~ desubire le prime sconfitte elettorali dalla gli aspetti chiave di una delle sue rIforsua ascesa al governo. E' il Wall Street me principali, quella della scuola" .. Journal in un editoriale a firma del copure il sostegno all'aZIOne lumnist'Simon Nixon, a tracciare il qua- delDiminuirà governo, ma il presidente del Considro della situazione politico-economica glio, nota il quotidiano finanziario ameitaliana, che sembra aver intrapreso una ricano non sembra intenzionato a frenanuova fase. In cui far rotolare le teste re il s~o piano di riforme, avendo in sernon basta più; la rottamazione adesso de- bo per la prossima settimana un provveve investire altri tabù del paese. dimento per la velocizzazione delle pro~ "Renzi ha promesso riforme ad ampio cedure di insolvenza e di recupero del spettro, della Pubblica ammin~strazione, crediti (primo passo verso la decisiva atdella giustizia, del fisco, delle mfrastrut- tivazione di una bad bank), e una riforma ture. Riforme che negli ultimi 20 anni del fisco da presentare a settembre. "Ma nessun governo italiano è stato in grado se Renzi vorrà mantenere le sue promesdi realizzare. Con le elezioni previste nel se - scrive il Wall Street Journal- allo2018, e con i propri alleati di governo in- ra avrà bisogno di un vento favorevole", tenzionati a non anticipare il ritorno al- perché "l'Italia potrà anche avere la più le urne, Renzi dovrebbe avere il tempo alta stabilità dall'inizio della crisi finandalla sua parte, eppure la sua posizione ziaria, ma questa stabilità è anc.he volupolitica non appare più forte come. ai bile e vulnerabile a choc esterni". tempi in cui il suo Partito democratIco Dicasi choc, leggasi Grecia: "A diffetrionfava alle elezioni europee dello renza di Spagna e Portogallo, disposti a scorso anno", scrive Nixon. "Nelle ulti- mantenere la linea dura nei confronti me settimane, il suo partito ha iniziato a della Grecia confidando sui propri ben perdere alle elezioni, incluse le regiona- consolidati percorsi di ripresa - scrive li del mese scorso e l'elezione al comu- G Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, Data 19-06-2015 Pagina 2 Foglio 1 Nixon -, a Roma vi è una forte consapevolezza che l'Italia è riuscita soltanto di recente a emergere da tre anni di recessione, che il paese ha su di sé il peso del secondo debito pubblico più alto dell'Eurozona dopo la Grecia, al 135 per cento in rapporto al pii, e che le ricadute della crisi ellenica potrebbero alimentare un sentimento anti europeo già di per sé molto diffuso in seguito all'emergenza immigrazione nel Mediterraneo". Il grattacapo ellenico, peraltro, non poteva giungere in un momento più delicato come quello attuale, segnato da "una palpabile convinzione che i prog~ammi di riforma avviati dal governo stIano portando i primi frutti", seppur ancora a inizio maturazione. Il pii è cresciuto dello 0,3 per cento nel primo t~i~estre, su~e rando le attese, il tasso di disoccupazIOne è sceso al 12,4 per cento, dal picco del 13 per cento della fine dello scorso anno, e questo - riconosce il Wall Street Journal- "in parte grazie alle nuove leggi sulle assunzioni e agli incentivi fiscali che hanno incoraggiato le aziende non solo ad assumere nuovi lavoratori, ma anche a trasformare i contratti a tempo determinato dei propri occupati in contratti a tempo indeterminato". La strada, tuttavia, è ancora lunga: "La ripresa è stata finora guidata dagli investimenti piuttosto che dai consumi, e l'inaspettata ripresa della produzione risulta trainata dal settore agricolo, tipicamente volatile". La palla resta in mano a Renzi, con un occhio ad Atene. (a cura di Ermes Antonucci) non riproducibile. il manifesto Data 19-06-2015 Pagina 4 Foglio 1 SCUOLA • Polemiche sul rinvio dell'udienza della Corte Costituzionale prevista martedì 23 giugno Nessuna giustizia per i precari cari. Questo slittamento avrà gra- Roberto Ciccarelli vi ripercussioni sulle decine di misati come merce di scam- gliaia di ricorsi che giacciono in bio da Renzi per spingere sospeso nei tribunali in attesa di all'approvazione della una sentenza da parte della Consua riforma, i precari della scuola sulta. Ci rivolgeremo al parlamensanno già che non saranno più as- to europeo per riaprire la procesunti a settembre com'era stato dura di infrazione contro lo stato promesso. Ieri ci si è messa anche italiano». Marcello Pacifico dell'Anief si dice «attonito»: «Questa decisione è fondamentale, è Aiuto insperato al un atto doveroso completare il processo di· avvicinamento alla govemo che non normativa europea sul diritto al wole applicare la lavoro e sulla lotta al precariato». Per la corte di giustizia europea sentenza Ue sulla l'abuso dei contratti a termine si stabilizzazione spiega con il blocco p.ei concorsi nella scuola dal 1999 al 2011. La la Corte Costituzionale che marte- corte ha inoltre evidenziato come dì 23 giugno avrebbe dovuto tene- la loro reiterazione oltre il numere l'udienza sull'abuso dei con- ro massimo dei rinnovi e della dutratti a termine già sanzionato dal- rata consentita dalla direttiva eula storica sentenza della Corte di ropea (36 mesi) sia illegale. La degiustizia europea del 26 novem- cisione di Renzi di assumere i prebre 2014. L'udienza è stata rinvia- cari della scuola è il risultato di ta a data da destinarsi. La decisio- questa sentenza. Ma si tratta di ne non arriverà prima dell'appro- una decisione al ribasso e, per di vazione del Dd! «in estate» come più, negata da mini~tri e sottoseannunciato ieri dal sottosegreta- gretari. A settembre 2014 i docenrio all'Istruzione Faraone. «Il so- ti precari da assumere erano 148 spetto - sostiene il coordinatore mila, poi 100 mila, oggi solo poco nazionale della Gilda Rino Di Me- più di 40 mila per il tum-over glio - è che ci sia un nesso tra il triennale. È stato invece calcolato rinvio deciso dalla Consulta e il ri- che gli interessati siano almeno catto di Renzi sulla riforma della 250 mila. All'esecutivo, come allo scuola e il destino dei docenti pre- stesso Miur, non interessano di- U $ rettive, sentenze o ricorsi. La tormentata vicenda della riforma della scuola conferma inoltre che il rispetto della legislazione europea è tutto tranne che una priorità per il governo italiano. Dal 26 novembre scorso la palla è ripassata alla Corte Costituzionale che dovrebbe recepire la sentenza Ue, dichiarare l'illegittimità costituzionale delle politiche sul precariato scolastico adottate per oltre 15 anni dal Ministero dell'Istruzione e, probabilmente, indicare ai tribunali del lavoro la natura delle sanzioni in casi di violazione. Di solito, lo stato accetta'· di pagare somme che ammontano a diverse decine di migliaia di euro a titolo di risarcimento del danno subìto da parte dei lavoratori. Altri tribunali ritengono, invece, che l'tmico risarcimento possibile sia l'immissione in ruolo dei precari - docenti o personale amministrativo - che hanno lavorato per più di 36 mesi continuativi nella scuola. Questo è il caso di una sentenza del tribrniale di Locri che il 15 aprile scorso ha riconosciuto il diritto ad essere stabi1izzata a Lina Argento, una lavoratrice Ata di 63 anni difesa dall'avvocato Sergio Arnrnendolea, legale dell'Associazione nazionale personale Ata. Questo tribunale ha deciso di non aspettare la pronuncia della Corte Costituzionale eha riconosciuto la priorità della direttiva europea sull'articolo 97 della Costituzione che vincola l'accesso alla pubblica amministrazione tramite concorso. In generale vige il principio per cui chi lavora per più di 36 mesi non è più un «precario», ma un lavoratore a tempo indeterminato. Il rinvio dell 'udienza alla Corte Costituzionale può dare al govèmo il tempo sufficiente per approvare una norma-killer contenuta nella cosiddetta «Buona Scuola». Il Dd! arenato in Senato impedisce al lavoratore di stipulare contratti a termine una volta superati i 36 mesi di lavoro. InVece di punire chi sfrutta'questi lavoratori, imponendone l'assunzione in osservanza della sentenza europea, il governo italiano sta facendo t'opposto: nega il lavoro a chi ha maturato un diritto. Si conferma il tradizionale atteggiamento ostile dei governi che hanno preceduto quello di Renzi rispetto alla legislazione europea. La sua riforma dei contratti a termine che ha eliminato la «causalità» e moltiplicato i rinnovi va nella stessa direzione. I fatti smentiscono la propaganda: sulla scuola Renzi agisce in continuità con una politica che penalizza i precari, anche a costo di aggravi per l'erario pubblico. N~na giustizia per i precari PRESIDIO NO DDL SCUOLA A ROMA/FOTO lA PRESSE Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Data IL ,,"~MATTINO Pagina Foglio 19-06-2015 1 1 /2 La Buona Scuola è senza circolari Giorgio Israel U na quindicina di giorni fa il presidente del Consiglio ha annunciato la volontà di aprire una riflessione che conducesse alla revisione di alcuni aspetti della legge sulla «Buona Scuola». In realtà, al tennine di questo periodo, è emersa invece la decisione di sospendere del tutto la legge' incluso il provvedimento di assunzione dei precari. >Seguea pago 51 La Buona Scuola è senza circolari Giorgio Israel Tuttavia, a questo colpo di scena pare che potrebbe subentrarne un altro: e cioè la trasformazione della riforma in maxiemendamento su cui porre la fiducia. In attesa che la situazione si chiarisca, sarebbe un vero peccato non cogliere l'occasione di mettere in luce gli aspetti più critici della riforma che richiedono una riflessione meditata. Proviamo a farlo, lirnitandoci ai più importanti. La chiave del progetto è di ristrutturare una scuola dimatrice stataIista sul concetto di autonomia. Questo comporta un cambiamento radicale che pare che molti non abbiano compreso: il giudizio sui rendimenti dell'istituzione non compete più in modo esclusivo al ministero - che dovrebbe attenersi a una funzione di servizio - ma all'istituzione medesima. In sostanza, l'autonomia non è pensabile se non con una precisa strutturazione di un sistema di valutazione rigoroso e trasparente. Sembra che tutti siano d'accordo, anzi uno dei motivi dominanti del testo è il continuo ricorso al tennine «valutazione», come sefosse un' ovvietà, e invece non lo è affatto. Sono anni che in Italia se ne parla senza concludere nulla. Le vie possibili sono due. La prima è affidarsi a metodi quantitativi di carattere statistico, mediante test: non soltanto siamo lontanissimi dall' avere strutture adeguate a un simile approccio ma, nei paesi che l'hanno implementato o a livello europeo e internazionale, è soggetto a crescenti critiche. La seconda via è quella delle ispezioni, non gestite alla vecchia maniera ministeriale, altrimenti sarebbe vano parlare di autonomia. Nel Regno Unito esiste un'istituzione ispettiva esterna e autonoma COfsted) che tuttavia è stata duramente criticata per il suo carattere autoreferenziale e senza controlli. L'altra via è quella di una valutazione ispettivainterna al sistema scuola, che coinvolga tutte le componenti, assumenRitaglio stampa ad uso esclusivo do il principio che sono i pari Ccon l'aggiunta di qualche istanza superiore) a poter giudicare e aprire cosÌ un confronto che sia origine di una crescita culturale; e non istanze esterne, se non da consultare come elementi per la fonnulazione di un giudizio, e ciò per il motivo che la scuola non è un'impresa basata sulla «customer satisfactiOll». Per far questo, occorrerebbe una precisa strutturazione del sistema ispettivo e nulla è stato fatto di serio in questa direzione. Nell'assolutavaghezza che circonda il termina «valutazione» è inquietante sentir dire che «poi si valuterà» rinviando la definizione di questo intervento a tempi e modi fumosi. Non è quindi da stupirsi se, in assenza di idee sia pur vaghe di cosa intendere per valutazione, ci si sia appigliati all'idea di trasformare la figura del dirigente scolastico in un valutatore autonomo e autocratico, un punto singolare nel sistema scolastico, dotato di poteri incompatibili con un sistema democratico dove tutto è regolato da pesi e contrappesi. Era inevitabile che una simile scelta suscitasse aspre reazioni. Ad esse è seguito un coacervo di proposte riduttive, di cui l'ultima è la peggiore di tutte. Si tratta di limitare a due turni la presenza di un dirigente in una scuola, che sarà poi trasferito altrove. In tal modo, il dirigente viene gravemente penalizzato Ce avrebbe diritto pieno di protestare a sua volta). Che senso ha interrompere per via burocratica l'azione di un ottimo dirigente, spedendolo altrove come «punizione» per il suo operato; e, viceversa, trasferire un cattivo dirigente affinché possa fare più danni? L'unico risultato è danneggiare sia il dirigente che l'istituzione. Per rendere più accettabile il ruolo attribuito al preside si parla di trasformarlo in <<leader educativo» il che implicherebbe meno burocrazia e più attenzione alla vita scolastica. Ma qui siamo fuori della realtà: mai la scuola è stata sommersa come ora da un'invadente, soffocante burocradel destinatario, non riproducibile. Data IL ,,"~MATTINO Pagina Foglio zia imposta dal ministero attraverso un diluvio di circolari. Tutti sanno che uno dei problemi principali di questo paese è la presenza nei ministeri di un' alta burocrazia che agisce in modo autonomo dalla politica. Forse in nessun ministero come quello dell'istruzione questa autonomia ha raggiunto simili livelli. Chi abbia frequentato anche per poco i corridoi di Viale Trastevere sa che la formula circolante è <<i ministri passano, noi restiamo e siamo l'architrave del sistema». Del resto, lo si è visto in questi giorni: mentre la legge non è stata ancora approvata, il ministero ne ha già predisposto le procedure attuative. Ma è ancor più indicativo della situazione guardare al merito di quel che il ministero fa piovere sulle scuole con le sue circolari. Limitiamoci a un solo esempio: la certificazione delle competenze per la scuola primaria e il primo ciclo. Lasciando perdere le elefantiache linee guida, diamo un' occhiata al modello di certificazione. La prima cosa che colpisce è che gli unici livelli di competenza ammessi sono quattro: avanzato, intermedio, base, iniziale. Quest'ultimo significa: «L'alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note». In altri termini, l'insufficienza è abolita per decreto: non esiste chi non possa conseguire un livello «iniziale». Chi conosca unrninimo la cucina del pedagogismo costru ttivista sa che una simile bizzarra visione corrisponde all'idea di una scuola imperniata sull'idea del «successo formativo garantito». Trattasi di una visione discutibile, e mai discussa e approvata formalmente in alcuna sede. È un autentico abuso che essa passi coercitivamente attraverso circolari. Quando poi si passa all' osservazione del merito delle competenze c'è da trasecolare. Tra le competenze sociali e civiche spicca la capacità di «collaborare per la costruzione del bene comune» e l' «osservanza di un sano e corretto stile di vita». Ma chi, e con quale diritto può 19-06-2015 1 2/2 definire per decreto cosa sia «il bene comune» e un «sano e corretto stile di vita»? Concediamo che illiberalismo espresso nel celebre aforisma di John Stuart Mill- «ciascuno è l'unico autentico guardiano della propria salute sia fisica sia mentale e spirituale» - sia invecchiato. Ma qui siamo fuori da ogni liberalismo, per entrare in un dirigismo che evoca forme di gestione totalitaria degli individui. Che dire poi, quando nelle competenze del primo ciclo si prescrive al soggetto «attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa», persino nelle «occasioni rituali nelle comunità che frequenta». In sostanza, ilministero s'impiccia che lo studente osservi rispettosamente il catechismo (cattolico), o altri sistemi rituali se di altra religione... Ogni commento dovrebbe essere superfluo. Molti altri rilievi possono essere fatti, in particolare per quel che riguarda l'esplicita tendenza a ridurre lo spazio delle discipline tradizionali (matematica, storia, scienze, ecc.) a favore di altre competenze digitali e linguistiche e attività pomeridiane extra-curricolari che dovrebbero essere anche la via privilegiata affinché un insegnante consegua i migliori giudizi. Ci fermiamo qui perché ce n'è abbastanza per capire che non è ammissibile ristrutturare da cima a fondo la scuola italiana secondo principi discutibili e mai realmente discussi, secondo un'idea inesistente di valutazione e, per giunta, per via di circolari autoritarie. A questo punto, una scelta ragionevole sarebbe quella di procedere esclusivamente a un decreto per l'assunzione dei precari (visto che l'Europa ce lo chiede perentoriamente) e accantonare tutto il resto, per una approfondita, seria e costruttivariflessione, gestita dalla politica assieme ai competenti in materia, arrestando una buona volta il diluvio delle circolari che frustra e umilia il lavoro dei migliori insegnanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Data IAGAlZElfAlmMIlZOGIORNO Pagina Foglio 19-06-2015 7 1 A Bologna i maestri di un istituto elementare consegnano le pagelle incatenati. Le prossime tappe POLEMICHE ESTRATEGIE Riforma della scuola «Dialogo, ma si decide» Renzi auspica il «sÌ» entro luglio. la sinistra Pd non si ferma • ROMA. Accordo su un pacchetto di correzioni ed esame a tappe forzate in commissione. O «blitz» con rinvio in Aula, maxiemendamento e fiducia. È a questo bivio la riforma della scuola. Entro martedì si deciderà quale strada imboccare. Molto dipenderà dalla possibilità di trovare una sintesi dentro il Pd, perchè i senatori della sinistra dem sono determinanti in commissione e rischiano di esserlo anche in Aula. Ma il tentativo in atto è approvare la riforma della scuola entro la metà di luglio. Con un testo che assorba il dialogo con il mondo della scuola, rilanciato da Matteo Renzi con l'annuncio di una conferenza nazionale, e insieme permetta di far partire da subito la «road map» delle 100mila nuove assunzioni. Nel giorno della seconda prova della maturità vanno avanti le proteste degli insegnanti, tant'è che a Bologna i maestri di una scuola elementare consegnano le pagelle incatenati. E la Gilda arriva a ventilare il «sospetto» che sia una conseguenza del «ricatto» del governo Renzi sulla riforma, la decisione della Corte Costituzionale di rinviare la sentenza sul ricorso che i precari hanno presentato dopo la decisione della Corte di giustizia Ue del 26 novembre in favore della stabilizzazione. «Sulle riforme non ci fermiamo, andiamo avanti dritti, il cammino è ancora BOLOGNA Insegnanti incatenati lungo», afferma il premier in un messaggio all'assemblea degli industriali di Lecco e Sondrio. «Dateci una mano scrive - per cambiare davvero il Paese. Il governo ce la sta mettendo tutta, lo fa tra mille difficoltà esterne e problemi». Renzi fa l'esempio del tema «immigrazione, cavalcato da taluni strumentalmente». Ma anche sulla scuola, continuano a denunciare i renziani, bisogna superare il muro dei quasi 3000 emendamenti «di chi vorrebbe fermare la riforma». Avanti tutta sulle riforme, è la linea del premier. Tant'è che si potrebbe puntare a portare in Aula al Senato entro fine giugno la riforma della Rai (sono 'solò 300 gli emendamenti in commissione). Sul ddl La buona scuola la minoranza Pd continua a chiedere che la discussione riprenda dopo aver messo al sicuro le 100 mila assunzioni in un decreto. E per questo Walter Tocci consegna al ministro Stefania Giannini una bozza di testo 'pronta all'usò del governo. Corradino Mineo, intanto, sfida Renzi definendolo un "decisionista sempre più indeciso". Ma sul decreto resta il no del governo: la riforma, dice il sottosegretario Gabriele Toccafondi (Ap), deve andare "avanti tutta insieme". Il tentativo che i relatori stanno portando avanti in queste ore è presentare per martedì, quando riprenderanno i lavori in commissione, un pacchetto di emendamenti che riscrivano il testo provando a ridurre le distanze nel Pd. Con la blindatura della maggioranza e uno sfoltimento delle proposte di modifica, infatti, si potrebbe provare ad andare avanti a tappe forzate in commissione, lavorando di notte e nei weekend. E a quel punto puntare al via libera entro la metà di luglio o al più, magari con una "pausa di riflessione" più lunga, l'inizio di agosto. Se la via del dialogo si rivelerà impraticabile, però, si potrebbe scegliere ribadiscono i renziani - di mandare il testo in Aula al Senato senza approvazione della commissione e lì mettere la fiducia su un maxiemendamento. Serenella Mattera FORlA UTAUA Denis Verdini e Silvio Berlusconi: solo rinviata la «resa dei conti" stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Data Pagina Foglio Il~llI"IIll"1ll!1iOn di RAFFAELE MARMO PENSIONI SENZA SE NON è un avvertimento «specifico», diretto insomma a chi in Italia lluole rimettere mano alla riforma Fomero, ci manca poco. L'avviso contenuto nel Bollettino economico della Bee è netto e sollecita a non allentare i bulloni dei riassetti previdenziali degli ultimi anni. Le parole usate evocano i «nschi connessi all'inversione delle riforme pensionistiche adottate». 19-06-2015 10 1 Boeri quanto i <<j7.essibilisti» sanno bene che oltre questo gran dibattito ci sono altre e più profonde partite da considerare: la dinamIca demografica (Italia a crescita zero) e que7la relativa all'occupazione e al Pil (siamo a cre~cit0 pia.tta), pe.' citare le vanablll pnnclpall. B, dunque, appare lungimirante la considerazwne che faceva qualche giorno fa in un convegno il professor Mauro Marè, consz.qliere di Padoan e presidente di Mefop (la società pubblica per lo sviluppo dei fondi pensione): <dòrse è arrivato il m.om.ento di pensare davvero a una pensione di base pagata dallaftscalità generale». I «FlESSIBllISTb~ di casa nostra, dunque, sono avvertiti. B, a scorrere l'analisi degli economisti-Bce, ci si renae conto che anche l'argomento delle penalizzaziom sugli assegni, utilizzato dai sostenitori aelle uscite anticipate, non sarebbe comunque ben accetto. Nel concreto le stime prodotte dal presidente del!'Inps, Tito Boeri, sui costi della soluzione Damiano-Baretta (taglio del 2% per ogni anno di anticipo rispetto ai 66) o della cosiddetta «quota 100» non lasciano molto spazio di manovra: parliamo di cifre oscillanti tra gli 8,5 e i 10,6 miliardi di euro. In teoria, sempre a seguire i criteri degli uomini di Mario Draghi, ci potrebbe essere qualche spiraglio proprio per !'ipotesi del numero uno delllstltuto di Via Ciro il Grande: il calcolo della prestazione su base interamente contributiva per chi volesse andare via prima delle scadenze prefissa te. Semplice: si prende in relazione ai versamenti fatti e all'età che si ha. Non ci dovrebbe neanche essere un'età minima, perché tutto dovrebbe tornare sempre e cqmungue. Peccato, però, .che swmo m presenza dl un sistema contributivo solo virtuale, perché serve solo per il calcolo della pensione, non certo per il finanziamento del sistema, che era e rimane «a ripartizione». Diciamolo una buona volta: ancora oggi le pensioni attuali sono pagate con i contributi dei lavoratori attuali. E, allora, tanto ali economisti della Bce e Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.