1° foglio preghiera beatitudini.docx
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Molti sono i mali del giusto, ma da tutti lo libera il Signore. Custodisce tutte le sue ossa: neppure uno sarà spezzato. Il male fa morire il malvagio e chi odia il giusto sarà condannato. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia. G. La pagina evangelica delle beatitudini ci strappa da una vita banale e ci spinge verso una vita piena, verso una gioia ben più profonda di quella che noi possiamo anche solo immaginare. Le beatitudini non sono troppo alte per noi, come non lo erano per quella folla che per prima le ascoltò. Esse hanno un volto davvero umano: il volto di Gesù. È lui l'uomo delle beatitudini, l'uomo povero, mansueto e affamato di giustizia, l'uomo appassionato e misericordioso, l'uomo perseguitato e messo a morte. La Chiesa, la Comunità cristiana è fatta da coloro che ascoltano le beatitudini e con la forza dello Spirito, fanno di Gesù la loro vita e la loro regola di vita. Guardiamo quest'uomo e seguiamolo; saremo beati anche noi. Tutti: Signore, abbiamo tanta fame e sete di gioia. Vorremmo essere felici, sempre. Le tue beatitudini ci entusiasmano e ci scoraggiano. Siamo un po’ perplessi e un po’ scoraggiati, perché lo troviamo un programma ardito, con esigenze forti, per “uomini duri”. Grazie, Signore, che non ci fai sconti sull’impegno, che ci proponi vette ardue, grazie, soprattutto perché ci stai vicino per rendere questo sogno una realtà, e già oggi ci fai assaporare la tua gioia, come prezioso anticipo di quella senza fine con te. Ci entusiasmano perché vediamo in te un cantore della felicità e una “persona” che sa dare indicazioni precise, collaudate da te, sperimentate da milioni di persone che si sono fidate di te e affidate a te. Il tempo non ha usurato il tuo messaggio, né lo fa apparire superato, nonostante il valzer delle mode. Anche questo ci entusiasma. Ti chiediamo il dono del tuo Spirito che rende l’uomo capace di vivere ciò che tu chiedi. Ti chiediamo il dono di una vita piena, spesa, beata. Amen CANTO FINALE VEGLIA DI PREGHIERA SULLE BEATITUDINI CANTO INIZIALE Dialogo di inizio: G. Il Regno di Dio è iniziato tra gli uomini: "Gesù andava intorno per tutta la Galilea predicando la buona novella del Regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo"(Mt 4,23) Il Regno di Dio è la nuova umanità che Dio ricrea tra quanti sentono il peso del fallimento e il limite di questa nostra storia che gli uomini hanno voluto costruire indipendentemente e contro il progetto di Dio. Di questo Regno ora Gesù suggerisce la sigla, lo spirito, lo statuto, disegnando le caratteristiche spirituali di chi vi vuol accedere. (T): Beati, fortunati quelli che vi aderiscono! G: Le beatitudini sono una promessa di vera felicità. Una promessa che può illuminare e sorreggere la vita soprattutto dei "Poveri di Jahvè", coloro cioè che vivono la propria vita integra nella fedeltà al Signore e nella aspettativa della sua ricompensa. (T) "Cercate il Signore voi tutti, poveri della terra, che seguite i suoi ordini; cercate la giustizia e l'umiltà, per trovarvi al riparo nel giorno dell'ira del Signore" G: E' "un popolo umile e povero" perché non vive l'arroganza degli altri, né ricorre alla malizia e alla prepotenza del possedere, ma "si compiace della legge del Signore", e, come dirà Gesù… (T) "Cerca prima il regno di Dio e la sua giustizia" G: Vertice di questo filone è la Vergine Maria che nel Magnificat canterà la gioia di essere stata innalzata dalla sua piccolezza, e loderà il Signore (T) …che "ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili" G: In tutta la predicazione di Gesù ricorre spesso il richiamo agli umili, ai piccoli, ai poveri, ai bambini. (T) "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel Regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli" G.: Dove i termini piccolo e bambino stanno per semplice, per apertura e capacità di accoglienza della vita e della salvezza in quanto doni e non come pretesa o propria conquista. Guardando i primi discepoli che l'avevano seguito, un giorno Gesù disse: (T) "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te" G: Questo dato di fatto si ripercuote nella Chiesa. Ce ne parla san Paolo in riferimento alla comunità di Corinto: (T) "Considerate la vostra vocazione, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili". G: Solo il cuore umile e povero si apre a Dio. Il motivo lo spiega nuovamente Paolo: (T) "Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessuno possa gloriarsi davanti a Dio" G: Ecco il punto: nessuno deve pensare di salvarsi da sé. Senza l'aiuto di Dio e la sua grazia l'uomo fallisce. (T) Fidiamoci delle promesse e dei criteri di Dio, perché il Signore è fedele per sempre. Egli è amorevole e provvidente, si interessa dei deboli, degli oppressi, in una parola degli umili. Beati i poveri in spirito! GESTO Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo secondo Matteo: In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. CANTO Salmo 134: Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato. Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. L’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera. Gustate e vedete com’è buono il Signore; beato l’uomo che in lui si rifugia. Temete il Signore, suoi santi: nulla manca a coloro che lo temono. I leoni sono miseri e affamati, ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene. Venite, figli, ascoltatemi: vi insegnerò il timore del Signore. Chi è l’uomo che desidera la vita e ama i giorni in cui vedere il bene? Custodisci la lingua dal male, le labbra da parole di menzogna. Sta’ lontano dal male e fa’ il bene, cerca e persegui la pace. Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto. Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo. Gridano e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce. Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. con la tua grazia, purifica il mio cuore con i tuoi aiuti e i tuoi conforti. Aiutami a produrre per tuo mezzo e in unione con te, frutti abbondanti di opere buone, di misericordia, di benignità, di bontà (Sr 261,4.9). (SANT’AGOSTINO) “BEATI GLI OPERATORI DI PACE” PREGHIERA: O Signore, che buona cosa è amare la pace! Amarla è lo stesso che averla. E chi non vorrebbe vedere aumentare ciò che ama? Se voglio pochi in pace con me, sarà poca la pace che avrò. Perché questo possesso cresca, bisogna che aumenti il numero dei possessori... Se distribuisco del pane, quanto maggiore è il numero di coloro a cui lo spezzo, tanto minore ne diventa la quantità. Ma la pace è come quel pane che nelle mani dei tuoi discepoli si moltiplicava a misura che veniva spezzato e distribuito. Dammi dunque la pace, Signore, per potervi attirare gli altri, l'abbia io per primo, io per primo la possegga. Arda in me il mio fuoco, perché possa accendere altri... Amante della pace, io per primo sia interamente preso dalla sua bellezza e bruci dal desiderio di attirarvi gli altri. Vèdano anch'essi ciò che io vedo, amino ciò che io amo, possiedano ciò che io possiedo. O pace diletta che mi sei sommamente cara tu mi dici: amami e subito mi possederai. Induci quanti più puoi ad amarmi: sarò casta e rimarrò integra. Induci quanti più puoi: mi cerchino, mi possiedano, godano di me. (SANT’ AGOSTINO, Sermo 357,2-3 ) “BEATI I PERSEGUITATI PER LA GIUSTIZIA” PREGHIERA. O Gesù, non ti è bastato fare, di tutte... le fonti di pene, fonti di gioia celeste, di gioia eterna; ne hai fatto gioie, dolcezze, delizie anche per questa vita, abbracciandole tu stesso. Tu hai abbracciato povertà, fame, lacrime, persecuzione; tutto in una misura inaudita; cosicché dopo di te, chiunque piange, è povero, ha fame, è perseguitato, ti assomiglia, ti imita. E che cosa mai c'è di più dolce della rassomiglianza con chi si ama? Qual bisogno mai, per il cuore, è più imperioso di quello di imitare l'essere amato? Qualsiasi povertà, fame, lacrime, persecuzione è dunque diventata una cosa soave, un bene prezioso e prediletto per colui che ti ama, perché questi sono altrettanti elementi di rassomiglianza con te, altrettanti punti di unione con te, o Gesù... Quanto sei buono, o Medico divino, che hai trasformato, sino alla fine del mondo, i nostri mali in gioie e in sorgenti di vita eterna! (C. De FOUCAULD, Meditazioni sul Vangelo, Op. sp. p 222-3 ) Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». Meditazione personale del vangelo. Confitemini Domino, quoniam bonum, Confitemini Domino, alleluia. Beati i malati che hanno la fede, beati coloro che sonno condividere i propri beni, beati coloro che sanno donare il proprio tempo, beati i catechisti che portano nel cuore i propri ragazzi, beati i poveri che non si lamentano, beati coloro che hanno una speranza forte nella risurrezione, beati coloro che sanno confidare nel Signore, beati coloro che si arricchiscono nella preghiera, beati coloro che si riconoscono peccatori perdonati, beati quelli che sanno accostarsi agli altri con dolcezza, beati coloro il cui sorriso è segno della pace che portano nel cuore, beati gli invitati alla mensa del Signore, beati coloro che sanno perdonare, beati i ragazzi che scoprono e conservano la fede, beati i fidanzati che imparano ad amarsi e a progettare le loro vite, beato chi risponde alla chiamata che il Signore gli rivolge, beato chi sa che la vita è un dono e si impegna per difenderla, beato chi si impegna per i poveri senza superbia, beati coloro che sanno rendere felici gli anziani… CANTO DI RINGRAZIAMENTO “BEATI I POVERI IN SPIRITO” PREGHIERA: O Signore, fa' che io comprenda quale grande pace e sicurezza ha il cuore che non desidera cosa alcuna di questo mondo. Infatti se il mio cuore brama di ottenere i beni terreni, non può essere né tranquillo né sicuro, perché o cerca di avere quello che non ha o di non perdere quello che possiede e mentre nell'avversità spera la prosperità, nella prosperità teme l'avversità; è sballottato qua e là dai flutti in continua alternativa. Ma se tu, o Dio, concedi alla mia anima di attaccarsi saldamente al desiderio della patria celeste, resterà assai meno scossa dai turbamenti delle cose temporali. Fa che di fronte a tutte le agitazioni esteriori essa si rifugi in questo suo desiderio come in un ritiro segretissimo, che vi si attacchi senza smuoversi, che trascenda tutte le cose mutevoli e nella tranquillità della sua pace si trovi nel mondo e fuori del mondo. (SAN GREGORIO MAGNO, Moralia XXII, 35) “BEATI QUELLI CHE SONO NEL PIANTO” PREGHIERA: Tu, o Signore, mi hai consolato nella tristezza. Nessuno infatti cerca la consolazione se non è nella miseria... Questa, purtroppo, è la regione degli scandali, delle tentazioni, di tutti i mali; ma se qui gemiamo, meriteremo di godere lassù; se qui soffriamo, meriteremo di essere consolati lassù... Questa è la regione dei morti. Scompare la regione dei morti, viene la regione dei viventi. Nella regione dei morti c'è la fatica, il dolore, la paura, la sofferenza, la tentazione, il gemito, il sospiro; Qui ci sono i felici all'apparenza e gli infelici nella realtà, perché falsa è quaggiù la felicità mentre vera è la miseria. Ma riconoscendo di essere ora nella vera miseria, sarò poi nella vera felicità; E appunto perché ora sono misero, ascolto te, o Signore, che dici: «Beati coloro che piangono ». (SANT’AGOSTINO, In Ps 85,24 ) “BEATI I MITI” PREGHIERA: O Dio-Uomo appassionato, insegnami a considerare e meditare l'esempio della tua vita e a trarre da te la forma di ogni perfezione... Fa' che io corra dietro a te con tutto il trasporto dell'anima per giungere con la tua guida, felicemente alla Croce. Tu ti sei offerto a nostro esempio e ci solleciti a guardare a te con l' affetto dello spirito, dicendo: « Imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete riposo alle anime vostre »... Tu hai posto l'umiltà di cuore e la mansuetudine a fondamento e ferma radice di tutte le virtù... Per questo, Signore, hai voluto che le apprendessimo principalmente da te... Fa' che io mi stabilisca: in tale fondamento, e in esso ponga le basi e mi studi di crescere. Che io sia fondata nell'umiltà, e avrò una conversazione tutta angelica, pura, benigna e pacifica. Sarò benevola e a tutti gradita, verso tutti mi mostrerò amabile... O umiltà, quanti beni rechi, tu che fai pacifici e sereni coloro che ti possiedono! (B. ANGELA DA FOLIGNO, Il libro della B. Angela Il, p 175-6. 179-80 ) “BEATI GLI AFFAMATI E ASSETATI DI GIUSTIZIA” PREGHIERA: Fa', o Signore, che desideri la giustizia con la stessa brama con cui si desidera il cibo e la bevanda quando si è tormentati dallo stimolo della fame e della sete, perche allora sarò saziato. Di che sarò saziato se non di giustizia? Sarò saziato in questa vita, perché il giusto si farà più giusto e il santo più santo... Ma la sazietà perfetta l'avrò nel cielo, dove la giustizia eterna ci sarà data con la pienezza del tuo amore. « Sarò satollo... quando si presenterà alla mia vista la tua gloria ». [Ma in questa vita] avrò sempre sete perché non cesserò di desiderarti, o mio Bene supremo, e vorrò possederti sempre più... Avrò sempre sete, ma sempre mi disseterò perche avrò in me la fonte zampillante per la vita eterna... Sarò sempre assetato di giustizia, ma tenendo le labbra sempre attaccate alla fonte che avrò in me stesso, la sete non mi sarà penosa, né mai mi accascerà... La fonte è superiore alla mia sete, la sua ricchezza più grande del mio bisogno. (J. B. BOSSUET, Meditazioni sul Vangelo I, 5,v l ,p 24-25) “BEATI I MISERICORDIOSI” PREGHIERA: Accorro a te, Signore Gesù, a motivo della tua bontà, perché so che non disprezzi i poveri; né hai orrore dei peccatori… Fa', o Signore, che io abbia il cuore pieno di compassione per i miseri, che sia incline a compatire, pronto a soccorrere, che mi ritenga più beato nel dare che nel ricevere. Fa' che sia facile a perdonare e sappia resistere alla collera; che non acconsenta mai alla vendetta e in tutte le cose considèri le necessità degli altri come mie: che la mia anima sia impregnata della rugiada della tua misericordia, il mio cuore traboccante di pietà, in modo che sappia farmi tutto a tutti... e sia così morto a me stesso da non vivere più che per il bene altrui. (SAN BERNARDO, In Cantica Cant. 22,8; 11,8: 12, 1) “BEATI I PURI DI CUORE” PREGHIERA: Che io impari a desiderarti, Signore; che lo impari a prepararmi per poterti vedere. Beati i puri di cuore perche ti vedranno.. E ti vedranno non perché sono poveri di spirito, né perché sono mansueti o piangenti o famelici e sitibondi della giustizia o misericordiosi, ma perché sono puri di cuore... Buona è l'umiltà per avere il regno dei cieli, buona la mansuetudine per possedere la terra, buono il pianto per essere consolati, buona la fame e la sete della giustizia per essere saziati, buona la misericordia per ottenere misericordia, ma è la purezza del cuore che fa vedere te o Signore (Sr 53,1.9). Io ti voglio vedere: è buona, è grande la cosa che voglio... Aiutami a purificare il mio cuore… perché puro è ciò che io voglio vedere, e impuro è il mezzo con cui lo voglio vedere. Purificami Signore,