dopo tangentopoli e calciopoli, avremo anche Formulopoli? “Mai più
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dopo tangentopoli e calciopoli, avremo anche Formulopoli? “Mai più
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi Settimanale d’informazione ANNO LV- N. 28 Euro 1 DIREZIONE E REDAZIONE: JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX. 0731.208145 Editoriale emergenza acqua Ci stupiamo? E’ notizia di questi ultimi giorni del mese di luglio, diffusa dagli organi dell’informazione, sulla presentazione del primo “Salone del divorzio” che si svolgerà a Vienna, e in seguito in altre città austriache (in Austria un matrimonio su due termina in divorzio). L’idea è venuta all’organizzatore di fiere per matrimoni Anton Bar. In questo salone le coppie da poco separate potranno trovare stand con avvocati, psicologi e notai che elargiscono consigli utili nel campo del divorzio. Inoltre per una “vera rinascita” delle coppie nel salone si potranno trovare stand di agenzie di viaggio e immobiliari, venditori di auto e offerte speciali per club di fitness e istituti di bellezza. Questo altro non è che l’evoluzione dell’essere umano, evoluzione ben radicata nei valori che generiamo con le nostre idee emancipate…allora di che cosa ci stupiamo? Non è forse giusto “affittare” l’utero ad una donna di sessanta anni? Non è altrettanto giusto uccidere o prostituirsi per i soldi? Non è forse più che lecito approvare la clonazione umana per concepire figli come noi li vogliamo, o meglio da usare come pezzi di ricambio? E perché mai tenere il crocefisso nei luoghi pubblici se offendiamo la libertà altrui? Per quale motivo allora dovremmo sposarci se il matrimonio è solo un’ invenzione di certi preti, e se soprattutto lede la nostra libertà sessuale, di carriera …? Non è forse una fortuna poter divorziare appena l’altro o l’altra ci annoia? Poi come va tanto in voga credere, Dio non esiste, e allora, se Dio non esiste perché amare il prossimo nostro come noi stessi, non desiderare la donna (o l’uomo) altrui? Che importanza dare al comandamento non uccidere? Nessuno! Dio non esiste! “Esisto io, Capo di stato” che dico che tu puoi venire giustiziato. E badiamo bene che da come vanno oggi le cose è da poco intelligenti non aver pensato prima ad un “salone del divorzio”! Propongo pure di fare un “salone del pedofilo”, uno “del perfetto assassino” e un altro “del trafficante illegale di organi”… Certo, sono proprio i cattolici la rovina del mondo, mica certi tizi di questo calibro che sanno bene valutare le leggi di mercato… poi come ben ci insegna la storia c’è sempre un dopo per ripudiare errori come quelli compiuti ai tempi dei nazisti… ci dicono che l’unico nostro dio sia in banca e non in Chiesa… Speriamo che prima o poi ciascuno sappia scoprire nel suo cuore ciò per cui vale veramente la pena vivere. Rachele Mancinelli iniziative estive pensioni Per un uso delle risorse idriche più attento I campi scuola dell’Azione Cattolica 15 9 di Paola Cocola Impôt repriséTassa riscossa Ufficio di Jesi domenica 29 luglio 2007 castelbellino Accordo tra governo e sindacato Cinema, musica e letteratura 4 5 di G. Pigliapoco “Mai più sequestri” Foto AFP/Sir Padre Giancarlo Bossi, dopo essere stato rilasciato, dopo quaranta giorni, il 19 luglio dai rapitori, ha incontrato a Manila la presidente Gloria Macapagal-Arroyo. Subito dopo l’incontro, padre Bossi ha detto ai giornalisti che la Arroyo gli aveva riferito dell’impegno con cui si erano svolte le ricerche, esprimendo gioia e soddisfazione per la conclusione della vicenda. Anche la Conferenza episcopale filippina, oltre a compiacersi per la liberazione si augura che a nessuno dei missionari “impegnati anche con grandi rischi in zone sperdute del paese” capiti più di essere sequestrato. Manila, 22 luglio: padre Giancarlo Bossi saluta i bambini dopo la celebrazione della messa nella parrocchia Maria Regina degli Apostoli La Ferrari insidiata dallo spionaggio industriale – Giovedì 26 il processo Dopo tangentopoli e calciopoli, avremo anche Formulopoli? “S e li tolga per favore, devo sequestrarli”. E’ un carabiniere che, nel maggio scorso, presso Modena, impone ad un tecnico di alto livello della Ferrari di togliersi i pantaloni, perché quei pantaloni meritano un esame molto attento. Così prende forma la bufera che, in Italia come in Inghilterra, sta investendo una delle più prestigiose scuderie della FormulaUno, la McLaren-Mercedes, quella che, al momento, domina le classifiche. Tutto era cominciato da una bianca polverina osservata dai tecnici del Cavallino all’imbocco del serbatoio di un’auto. Un tentativo di sabotaggio? Poi il fondato sospetto che la causa non fosse accidentale, ma voluta da un dirigente dell’equipe ferrarista deluso per la mancata promozione, l’inglese Stepney. I suoi pantaloni erano contaminati dalla stessa polverina bianca. Di qui gli approfondimenti. Spionaggio industriale e sportivo? Perchè incontri poco giustificabili fra due tecnici delle opposte scuderie? Poi arriva il sequestro di un malloppo di ben 780 pagine presso l’abitazione di un altro inglese, dirigente della McLaren, un certo Coughlan. Trattasi di appunti riservatissimi, fissati su fogli intestati alla Ferrari, tutti riferiti a studi e innovazioni delle auto in gara. E Coughlan, messo alle strette da prove inconfutabi- li, rilascia ampia confessione dei suoi rapporti con il capo tecnico della Ferrari e del suo tentativo di offrire a tre dirigenti della sua McLaren gli ultimi ritrovati tecnici della prestigiosa industria italiana. Ma proprio in questi giorni, mentre i vertici della scuderia sotto investigazione dichiarano che di quel fascicolo nulla sanno, scoppia l’ennesima prova di un vero e proprio spionaggio industriale a scapito del nostro fiore all’occhiello. Una email del marzo scorso, inoltrato dal “traditore” di Maranello a Coughlan, invitava a denunciare una novità introdotta dalla Ferrari “ nel fondo piatto mobile delle auto”. La McLaren come poteva sapere di una così modesta variazione senza l’aiuto di qualche addetto del gruppo di Maranello? *** Ora tutto è nelle mani della FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile. con sede a Parigi, che giovedì 26 aprirà il processo contro la scuderia anglotedesca. Ancora una volta un’indicibile mortificazione dello sport. Dopo quanto avvenuto nel calcio, dopo quello che ancora sta avvenendo nel ciclismo, s’è giunti a dare un sonoro schiaffo a tutti noi ingenui tifosi che ci attacchiamo al televisore ogni volta che nel mondo scorazzano quelli della FormulaUno o delle MotoGP. Pare che niente possa più salvarsi in nome dei soldi, che l’oro tutto contamini, che l’impegno più puro e generoso di un atleta o di un’equipe lo vedi improvvisamente melmoso e irriconoscibile. Che la giustizia faccia il suo corso nel modo migliore, ma una sola cosa potrà veramente salvarci: che l’uomo, in ogni campo, e anche nello sport dove la lealtà è inscindibile dalla capacità, ritrovi gli ideali che sempre hanno affascinato l’umanità, fin dai tempi delle antiche olimpiadi. Vittorio Massaccesi [email protected] 2 Cultura e società 29 luglio 2007 Del più e del meno Maiolati Spontini - Padre Armando Pierucci L’identikit dello jesino 1861 Musica e solidarietà di Giuseppe Luconi S i è parlato, scritto e discusso molto, nei giorni scorsi, sulla riforma del sistema pensionistico: scaloni, scalini e scalette… I lavoratori di un tempo non avevano di questi problemi: per loro le giornate di lavoro cominciavano all’alba e finivano al tramonto e di solito i lavoratori andavano in pensione quando non erano più validi o non erano più vivi… Se ne è fatta di strada, da allora! Non si può non pensare a questo leggendo quanto scriveva nel lontano 1861 l’ingegnere Francesco De Bosis sullo stato dell’economia della nostra provincia. Un opuscolo di neppure venti pagine e tuttavia interessante perché ci permette di conoscere e riflettere sulle condizioni di quegli anni.. Un secolo e mezzo fa l’agricoltura era «la primaria industria della provincia»: occupava, infatti, la metà della popolazione. La conduzione dei terreni era quasi ovunque a mezzadria, il lavoro dei campi avveniva «a forza di animali» o a colpi di vanga. De Bosis tracciò un identikit del contadino del suo tempo. Lo descriveva come un «uomo sobrio, amante della famiglia e pacifico, considerato poco più di una macchina, tenace agli antichi sistemi, alle tradizioni e alle superstizioni». Un uomo che aveva bisogno di essere consigliato, istruito. De Bosis non mancò perciò di lodare l’Accademia Agraria Jesina di Padre Rinaldi che lavorava “per il progresso della patria agricoltura». Non stavano meglio gli jesini di città. In una relazione del giugno 1861, a cura della Deputazione provinciale, si leggeva: «Quaranta e più Comuni mancano affatto d’alcuno stabilimento industriale, e se si escludono pochi agiati borghesi, gli altri sono piuttosto che operai, braccianti della giornata, che vivono una vita del tutto precaria, e i quali una stagione infelice, una crisi qualunque getta all’improvviso nello squallore, e per grave risorsa all’accattonaggio, e talvolta a peggior partito». Era stata introdotta l’industria della seta. Nel 1861 era Osimo ad avere, nella nostra provincia, il più alto numero di filande (nove); seguivano Jesi (sette), Ancona e Massaccio, cioè Cupramontana, (tre ciascuna). Nei territori di Jesi e Chiaravalle era molto praticata la coltivazione del tabacco (la «fabbrica» di Chiaravalle occupava, tra uomini e donne, più di cinquecento persone). Tra le industrie presenti a Jesi De Bosis citava una fabbrica di «cremor di tartaro», una manifattura di lana, una cartiera; quindi concerie di pelli, fabbriche di saponi, distillerie. Jesi si distingueva anche “per i lavori di rame, per i tessuti in cotone e per l’arte del tintore”. Godeva pure di una “ben meritata fama per i lavori di oreficeria esercitata da una classe numerosa” e da “orafi eccellenti”. E il commercio? Jesi trafficava, in particolare, «canape lavorate, sete greggie, tessuti di cotone, saponi». Insomma, notava il relatore, «Jesi deve una certa floridezza dall’attività da cui è animata: ma non basta, e si duole di non poter utilizzare l’acqua che mediante un canale artificiale ne bagna alcuni borghi». La corrente elettrica non era stata ancora inventata: alla forza motrice provvedevano i «rotoni» azionati dall’acqua di canali e vallati. Jesi, concludeva De Bosis, “spera perciò che il governo favorisca lo sviluppo dello spirito di associazione nei suoi abitanti e l’ardore per le imprese industriali e commerciali, le quali eziandio per la detta ragione dell’acqua potrebbero prosperarvi”. Come dire: agli jesini dategli un punto d’appoggio e vi sollevano il mondo… Il parco Colle Celeste di Maiolati Spontini è stato la suggestiva cornice al concerto del Coro Lirico Mezio Agostini di Fano che ha proposto un coinvolgente repertorio di musica napoletana presentato da Claudio Petrelli. I quaranta coristi sono stati diretti dal maestro Stefano Vagnini che ha frequentato il corso di Organo e composizione organistica presso il Conser vatorio “G. Rossini” di Pesaro sotto la guida del M° Padre Armando Pierucci, diplomandosi con il massimo dei voti. La serata, organizzata l’associazione Premio Vallesina e dall’Amministrazione comunale, è stata un’occasione per raccogliere fondi per la ristrutturazione della scuola di musica Magnificat, fondata da padre Armando Pierucci a Gerusalemme. Il religioso, che l’anno scorso è stato insignito della cittadinanza onoraria di Maiolati Spontini, ha partecipato alla serata ed ha ringraziato per la simpatia e l’affetto che la comunità maiolatese gli stanno manifestando. Ha ricordato anche il decennale impegno musicale con il maestro Vagnini e con i coristi di Fano, circa venti anni fa. Padre Pierucci è considerato uno dei più grandi compositori e organisti in Europa, ma è soprattutto il creatore di un istituto che prepara musicisti, ebrei e palestinesi, che si esibiscono nelle chiese di Terra Santa. Il conferimento della cittadinanza onoraria al religioso è stata la Solidarietà Vallesina-bielorussia Legambiente propone scambi formativi N on si interrompe il ponte della solidarietà tra Jesi e la Bielorussia. Mentre riprende, dopo lo stop forzato dello scorso anno, l’accoglienza dei bimbi bielorussi da parte di decine di famiglie di tutta la Vallesina, lo stretto legame che unisce Jesi con il paese dell’Est si fa ancora più intenso. In questi giorni saranno infatti ospitati a Jesi fino agli inizi di settembre due vigili del fuoco, una dirigente scolastica e una giovane dottoressa provenienti da due cittadine bielorusse, Vetka e Dobrush. Durante questo periodo potranno partecipare ad un interessante scambio formativo. I vigili del fuoco, grazie ad un permesso speciale arrivato direttamente dal Ministero, potranno prender parte agli interventi con i loro colleghi jesini e così apprenderne i metodi di lavoro, ma anche mettere a disposizione la propria esperienza. La giovane dottoressa sarà invece affidata al reparto di pediatria dell’ospedale di Jesi, dove avrà l’occasione di aggiornarsi sulle tecniche in uso nel nostro paese. Lo scambio fa parte di un progetto sostenuto dal comune di Jesi e condotto dal circolo Azzaruolo di Legambiente, che già nell’aprile di quest’anno aveva raggiunto a bordo di un camper la Bielorussia per portare aiuti concreti alle aree ancora contaminate da radionucleidi delle regioni di Gomel e Moghilev. Un gesto diverso dall’accoglienza dei bambini bielorussi che Legambiente sosteneva da vent’anni. Allora il camper partito da Jesi aveva percorso oltre 6000 km per far prima tappa a Dobrush, sede di una scuola media frequentata da 800 bambini (la maggior parte dei quali ospitati negli anni scorsi dalle famiglie di Jesi e Monsano) a cui furono donati strumenti informatici e soprattutto un filtro per l’acqua potabile. In secondo luogo aveva raggiunto la cooperativa del latte dove in collaborazione con l’Agenzia regionale Arpam si erano affrontate le tematiche relative alla decontaminazione radioattiva dei prodotti caseari. Infine si erano recati negli ospedali di Klimovichi e Vetka, i nosocomi dove vennero curati i vigili del fuoco che spensero l’incendio della centrale nucleare di Chernobyl più di vent’anni fa, con la finalità di avviare futuri rapporti con gli ospedali della nostra zona e attivare scambi formativi e di tecnologie ed attrezzature. Ora l’intenzione è di non spezzare ma di sostenere con ulteriori iniziative questo rapporto che si auspica sia sempre più stretto. Luca Galeazzi prima tappa di un percorso volto a sensibilizzare la popolazione del Comune a sostenere economicamente i progetti di volontariato di padre Armando. Il religioso, nato a Moie, risiede attualmente a Gerusalemme dove da 10 anni è presidente del conservatorio di musica Magnificat. Nei p r i m i giorni di agosto la pre sidenza della scuola sarà assunta da Padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, quale segno di attenzione, da parte della congregazione dei Frati Minori, al Magnificat come strumento di crescita, di studio, di promozione culturale dei giovani. L’edificio sede della scuola, tuttavia, si trova in una situazione precaria e l’associazione Premio Vallesina sta promuovendo una campagna per raccogliere i 120 mila euro necessari a ripristinare i locali. Finora sono stati incamerati 50 mila euro ma le iniziative di sensibilizzazione andranno avanti. Padre Armando si augura che la comunità marchigiana si renda disponibile a fornire aiuti concreti, che si senta protagonista. I presidenti della Regione, del Consiglio Regionale e della Provincia, nei mesi scorsi, hanno visitato i locali del Magnificat e hanno potuto anche constatare la bravura dei docenti e degli allievi che sostengono gli esami di musica, al termine di ogni corso, al conservatorio Pedrollo di Vicenza. 3 Cultura 29 luglio 2007 Il Libro – Sui sentieri del Kurdistan SCUSATE IL BISTICCI O (ghiribizzi lessicali) Peter Pun (con la u) www.peterpun.it - BIIP ! - BIIP ! - BIIIP ! - BIIIP ! Tempo fa abbiamo assistito a un confronto televisivo tra Aldo Busi e Vittorio Sgarbi. Le attese non sono andate deluse: si è trattato di un feccia a feccia memorabile. TV = TURPILOQUIO + VOLGARITà Una mamma al suo ragazzo a cui è sfuggita una parola sconveniente: Vergogna! Ma dove credi di essere? In televisione? SECONDA GUERRA PUNICA Cambio di vocale… patriottico Quinto Fabio Massimo (il Temporeggiatore) fu detto lo scudo di Roma. Marco Claudio Marcello (l’espugnatore di Siracusa) fu soprannominato la spada di Roma. Come dire: la diga e la daga. IL NIDO ANTICO DEL CIGNO DI JESI Sciarada semi-campanilistica (3+4=7) In mezzo a due fattori è il mio primiero; più della spada ne uccide il secondo; gli Eugubini fondarono l’ intero, che coi suoi “Bronzi” fa impazzire il mondo *** Soluzione del gioco precedente: Cingoli, singoli LA CITTÁ DI JESI A “UNOMATTINA” Oltre un milione di telespettatori hanno seguito in TV la rubrica curata da Fede e Tinto sulla città di Jesi e hanno apprezzato la ricetta a base di Ciauscolo proposta da Andy Luotto in compagnia dei due conduttori Veronica Maya e Duilio Giammaria. Il servizio era stato girato il 9 giugno scorso e i due conduttori sono stati accompagnati da Domenico Gioia e dal suo staff che ha supportato la visita nelle Marche delle troupes del popolare programma. Per ben 13 minuti il nome di Jesi ha fatto da sfondo insieme al Teatro Pergolesi al cuoco d’eccezione ed ai conduttori. Anche sabato 14 luglio, i due inviati di “Unomattina” sono tornati nelle Marche per visitare la riviera del Conero e Portonovo, accompagnati da Domenico Gioia che ritiene queste iniziative ottime per avere dei positivi riscontri sotto il profilo della promozione del territorio. Per comprendere bisogna esserci S ui sentieri del Kurdistan: è un viaggio nella vita del popolo curdo raccontato da Joanna Al-Askari Hussain, divenuta protagonista dell’ultimo romanzo di Jean P. Sasson, scrittrice e conferenziera, autrice di numerosi best-seller internazionali che testimoniano le tormentate condizioni delle donne nel mondo arabo. Il passato è ancora vivo nella vita di Johanna, cresciuta a Bagdad, ma di origine curda. E al Kurdistan appartiene il suo cuore, tanto che, giovanissima, sceglie di vivere sulle sue montagne la lotta per i diritti del popolo curdo insieme ai combattenti del PUK, l’Unione Patriottica del Kurdistan. Subisce la persecuzione ordinata del governo di Saddam Hussein, il genocidio dei curdi alla fine degli anni ‘80, attuato con una violenta campagna militare denominata «Anfal» che costò la vita ad almeno 182mila persone. Sopravvissuta ai bombardamenti dello spietato “Alì il chimico” e alle violenze della polizia segreta, Johanna ci regala una preziosa testimonianza di coraggio e impe- condanne a morte nel processo per il genocidio dei curdi narrato nel libro. La pena capitale è stata decretata per molti dei dirigenti del governo di allora: Ali Hassan al-Majid, il cugino dell’ex rais noto come “Alì il Chimico”; a Sultan Hashem Ahmad, già generale dell’esercito di Saddam e poi ministro della Difesa; all’ex alto ufficiale dell’esercito Rashid Muhmmad; e a Hussein Rashid Al-Tikriti, vice comandante delle operazioni delle Forze armate. Il romanzo di J. P. Sasson, scritto con uno stile sobrio e carico di delicatezza e incisività, realismo e poesia, ci introduce, attraverso i sentieri impervi della passione e del coraggio, in una realtà lontana cancellando, pagina dopo pagina, ogni distanza di tempo e luogo. Ci permette di non essere semplicemente dove si è e sentirsi a casa dentro questa preziosa e appasgno per la pace e per la libertà. E la sionata testimonianza di vita vissuta. cronaca recente sembra quasi fare da E ci offre l’opportunità di viaggiare da epilogo al romanzo: poco meno di un “entronauti”, perché per comprendere mese fa il Tribunale speciale irache- bisogna esserci. no (Tsi) ha emesso a Bagdad le prime Tiziana Tobaldi Unione dei Comuni della Media Vallesina Il laboratorio di archivistica diventa un cd U n cd e un opuscolo per r a cco nt a re un’esperienza unica fra documenti e volumi conservati negli archivi storici comunali. E’ il risultato del progetto “Laboratorio di storia locale della Media Vallesina” realizzato dall’Unione dei comuni della Media Vallesina, nell’ambito del servizio Università degli adulti, e finanziato per 5 mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. Nel programma dell’anno accademico conclusosi da poco era inserito anche un laboratorio che ha concentrato l’attenzione sull’archivio e l’archivistica, con lezioni tenute dal docente Riccardo Ceccarelli e dalla tutor Cristiana Simoncini. Dalle lezioni in aula gli iscritti sono passati alla visita d e l l ’a r c h i vio storico comunale di Cupramontana e a quello di Castelplanio. Sono seguiti quattro incontri per il laboratorio pratico di archivistica poi, a fine maggio, è stata fatta la visita all’archivio dell’abbazia silvestrina di Montefano di Fabriano. Insomma, un lavoro durato mesi, che si è concluso con la realizzazione di un cd e dell’opuscolo che raccontano l’esperienza fatta, riporta in allegato documenti e tutto il materiale da supporto alle lezioni teorico-pratiche. Gli iscritti al corso, oltre una ventina di persone, potranno quindi avere uno strumento per ripetere e ripercorre la tappe di un progetto che ha riscosso molto gradimento. Castelbellino Arte - Le opere di Patrizia Calovini L “Ha l’arte di far fiorire il gelo” a mostra d’arte ospitata quest’anno nel museo civico di Villa Coppetti, all’interno della rassegna Castelbellino Arte, è particolarmente interessante: protagoniste saranno infatti le suadenti tele della pittrice Patrizia Calovini. La mostra è stata inaugurata il 22 luglio e rimarrà aperta al pubblico per tutta la durata di Castelbellino Arte, fino al 5 agosto. Patrizia Calovini è nata a Tarquinia nel 1952; si è diplomata all’istituto d’arte di Trento ed ha proseguito la sua formazione a Milano dove, dopo il diploma in Grafica Pubblicitaria, ha lavorato come grafica in una nota agenzia di pubblicità milanese. Nel 1976 si è trasferita ad Ancona ed ha proseguito gli studi presso la sezione di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, diplomandosi nel 1988. Attualmente vive e lavora ad Ancona. Ha partecipato a numerose rassegne artistiche, mostre collettive e personali: una delle ultime, nel 2005, alla Mole Vanvitelliana di Ancona. Di lei, il Direttore della Pinacoteca Civica del Comune di Ancona, Michele Polverari, che presenterà la Mostra all’inaugurazione, ha scritto: “La Calovini ha la capacità di contraddire dall’interno ciò che è sordo, chiuso, immobile. Ha l’arte di far fiorire il gelo. Ma anche di far intuire (celebrandola perciò davanti ai nostri occhi) l’intimità di una festa”. Il catalogo della mostra è curato da Riccardo Ceccarelli, storico e bibliotecario. Cultura come priorità Contemporaneità come dovere Q ual è lo stato della politica culturale nel nostro Paese? Da tempo si assiste ad un crescendo di dichiarazioni – soprattutto nelle fasi elettorali – con le quali i politici (aspiranti amministratori in primo luogo) si propongono di dare spazio e sostegno allo sviluppo della cultura. Ma poi, una volta che le elezioni sia sono svolte, che cosa accade? E perché così tante dichiarate intenzioni verso la cultura? Forse le risposte sono contenute, almeno in parte, nel rapporto recentemente elaborato da Federculture, la struttura associativa che riunisce Regioni, enti locali, aziende di servizio pubblico locale e altri soggetti con responsabilità di programmazione e gestione nei settori della cultura, del turismo, dello sport e del tempo libero. Ebbene, i dati forniti ci assicurano che la cultura, nelle sue varie articolazioni, si presenta oggi ai primi posti dei bisogni collettivi, ma senza godere dello stesso interesse da parte dello Stato. Nel 2006 gli investimenti sono infatti diminuiti, da parte degli enti locali, quantunque poi, alla fine, questi enti (Regioni, Province, Comuni) si dimostrino molto più prodighi dello Stato. In Italia il rapporto tra la spesa per la cultura e il bilancio dello Stato è fissato, per il 2007, allo 0,29%: cinque anni fa era dello 0,35%. Si tratta di percentuali da prefisso telefonico che offendono la storia culturale plurimillenaria della nazione e che ci collocano tra gli ultimi posti in Europa. Certo esistono eccezioni, come quella del Comune di Roma, che per il corrente anno ha preventivato un esborso del 4,7% del proprio bilancio. Ancora meglio hanno fatto Genova e Milano. Si parla spesso della necessità di coinvolgere i privati nella politica di sostentamento della cultura anche perché, da noi, tale intervento è limitatissimo rispetto a quello a ciò che accade in altre nazioni. Tuttavia va registrato che la sensibilità dei privati in questo ambito è cresciuta e si presenta in netta ascesa. Le cifre ci dicono che, rispetto al 2005, si registra un aumento del 2,5%. E se il rapporto tra pubblico e privato venisse impostato in modo più corretto, certamente la partecipazione di quest’ultimo settore della vita sociale risulterebbe più corposo. Oggi, in sostanza, ai privati si chiede di offrire occasionalmente una sorta di obolo a favore di questa o di quella manifestazione, mentre essi giustamente aspirano a svolgere un ruolo maggiore qual è quello della condivisione, assieme al pubblico, delle scelte di politica culturale. Se i poteri pubblici rinunciassero alla pretesa di essere gli unici arbitri delle vicende, certamente potrebbero far conto su interventi più sistematici e più rilevanti da parte dei privati. (1-continua) Armando Ginesi 4 Attualità 29 luglio 2007 Il presidente Bucciarelli - Risparmi nel Consiglio Regionale Una nuova attenzione alle spese I l costo della politica è un tema che vede la quasi totalità dei cittadini concorde nel bisogno di abbassarlo ed indignata di fronte ad alcuni privilegi o presunti tali di cui godono i cosiddetti politici. Io credo che il problema esista, che vada affrontato con decisione e coraggio, senza ipocrisie e soprattutto tenendo presente alcuni punti chiave. Primo: la democrazia rappresenta il sistema politico più costoso e di questo dobbiamo prendere pienamente coscienza. Secondo: quando parliamo di costi della politica non dobbiamo limitare l’attenzione alle indennità degli eletti, ma considerare anche i costi a volte certamente evitabili dei vari staff, consulenze, ecc. Terzo: evitare di essere artefici di un spettacolo davvero indecoroso di proporre gli Enti dove operiamo e che rappresentiamo come i primi della classe ed individuare negli altri gli spreconi. Quarto: i provvedimenti per ridurre e contenere il costo della politica non possono essere calati dall’alto per motivi relativi all’autonomia di ognuno. In tal senso sono benvenute le sollecita- Pinocchio di chi è? di Riccardo Ceccarelli F inalmente lo sappiamo: Harry Potter è di sinistra, è un compagno. Ad arruolarlo è stato il quotidiano di Rifondazione Comunista, “Liberazione”, con un articolo di Andrea Camorrino del 14 luglio. Camorrino è un dirigente di Rifondazione, coordinatore dell’area informazione, comunicazione ed eventi. Uno insomma che detta la linea. Ironico, serio o scherzoso? Non lo sappiamo. “Cara ‘Liberazione’, sbagli. Harry Potter è un compagno!” titolava il quotidiano sabato 14, in risposta alla stroncatura senza pietà apparsa il giorno prima della saga cinematografica del “maghetto occhialuto”. “È di sinistra perché l’immaginazione è di sinistra. Perché non ama le soluzioni facili, analizza ed intuisce, racconta che la realtà che si vede non va e che bisogna cambiare”. E giù, fino ad affermare che è di sinistra “perché ha i capelli spettinati”. Queste alcune motivazioni dell’arruolamento a sinistra del personaggio-eroe di Kathleen Bowling. Non sapevo che l’immaginazione fosse di sinistra e che l’analisi dei fatti e l’intuizione stessero da quella parte. Giorgio Gaber aveva ironizzato, anni fa, su ciò che è di destra e su ciò che è di sinistra. Siamo allo svuotamento di ogni ideale. E lo si evince dalle inopportune appropriazioni che si tenta di fare. Alcune delle quali sono vecchie e desuete. Come quella che ha fatto “l’Unità” arruolando a sinistra addirittura Gesù, lasciando intendere di non sapere che già era stato strumentalmente reclutato dai socialisti tra l’Ottocento e il Novecento e che con periodiche cartoline di precetto a lui si rivolgevano convinti di averlo tra i propri ranghi. Distorsione della realtà e della verità, mezze verità fatte proprie senza alcuna vergogna pur di trovare appigli in mezzo a naufragi che non si vogliono vedere. E siamo pure al ridicolo. Per sopravvivere si tenta di tutto. Con campagne-acquisti e giustificazioni che vanno al di là di ogni comprensibile riferimento di contenuti. Pronti a reclutare, badando al comodo, nuove ed antiche “icone” e pronti a mandare in congedo o in pensione figure storiche che per generazioni hanno significato ragioni di impegno politico e talvolta anche di vita. Come spiegare una vita vissuta in loro nome, ora che sono in congedo definitivo? Vite vissute invano forse, alla luce del poi. Nessuno le potrà far ritornare significanti; si proverà a farlo, pur sapendo di non riuscirci, con operazioni “nostalgia” che, seppure calorosamente applaudite, sanno tanto di obsoleto e di far “contenti comunque”. Alla prova dei fatti e della storia quotidiana sono arruolamenti improponibili, visti proprio i congedi effettuati. Credo che ciò si possa dire sia per le aggregazioni ormai storiche, pur nel variare delle denominazioni (dov’è il nuovo autentico?), sia per quelle che si è in procinto di varare. Tra i miti che resistono ancora c’è quello di Ernesto Che Guevara a quarant’anni dalla morte e a dieci dal ritrovamento dei suoi resti. Non perché sia stato un campione del comunismo o della rivoluzione (lo è ancora per una minoranza dal sapore archeologico) quanto perché è diventato un gadget del capitalismo e del consumismo. Di lui non interessa la verità storica, il suo vero ritratto, il suo operato politico e militare, il suo essere burocrate e pure assassino, quanto la fotografia scattata da Alberto Korda nei primi anni della rivoluzione cubana e stampata in migliaia e migliaia di manifesti, di magliette, di tazzine, di portachiavi, di oggetti più vari: un mito diventato consumo e pubblicità. Mito per mito e reclutamento per reclutamento, andando di questo passo molti, se non tutti, come “icona” di riferimento, dovrebbero ingaggiare Pinocchio. Ma con il naso più lungo possibile. zioni e le proposte che dovranno trovare una doverosa armonia tra Regioni, Autonomie Locali e Parlamento. Ma l’autonomia non è offesa se si cerca e si trova un complessivo accordo. Promuovere questo accordo è per me un impegno d’onore. Il Presidente del Consiglio Regionale delle Marche vuole offrire al confronto il risultato di un modo di operare che è il frutto di un modo di intendere la politica e dello “stare nelle istituzioni” che viene da lontano e da un “nobile scuola”, confrontato e supportato dal contributo dei gruppi consiliari, dell’Ufficio di Presidenza e della Giunta Regionale. Il raffronto è tra i dati relativi alle minori spese dell’Esercizio 2007 rispetto a quello del 2006. Considerando le spese del Gabinetto del Presidente, c’è stato un abbattimento dei costi del 39%; le spese per progetti dell’Ufficio di Presidenza sono calate del 77%, mentre quella per i Comitati interni del 56%. Le spese per le prestazioni d‘opera sono calate del 100%, cioè completamente annullate. Le spese per le cosiddette auto blu sono calate del 30%. Le spese per le consulenze, studi e ricerche sono state pressoché azzerate. Non è certamente la “rivoluzione”, ma un sicuro e visibile passo nella direzione giusta che acquisisce più valore se si pensa che tutto ciò è avvenuto con qualche piccolo sacrificio ma senza penalizzare il ruolo del Consiglio Regionale, utilizzando risorse e competenze interne. Poggiando sulla nostra solida cultura contadina che ci insegna a realizzare prima i fatti poi a parlare, oppure di metterci per primi nelle condizioni migliori per chiedere agli altri di fare altrettanto, penso che ora si possa avviare l’istituzione di un Tavolo in cui tutti gli Enti si confrontino e concordino ulteriori misure per ridurre i costi della politica, alla luce del sole ed informando i marchigiani. So bene che il Consiglio Regionale delle Marche è tra i primi in Italia per la sua parsimonia e per il “basso costo”, ma, in particolare oggi, occorre farsi carico ed operare con piena coscienza a servizio dei marchigiani. Raffaele Bucciarelli Presidente Consiglio regionale delle Marche Cooperlat Gruppo Fattorie Italia Nuove acquisizioni e dati export C ooperlat si rafforza nel centro Italia con l’acquisizione del pacchetto di maggioranza di Latte Primavera S.r.l., storica azienda di Aprilia (LT), il cui marchio è presente dal 1962 nell’area della provincia di Latina. “Si tratta di una acquisizione che ben si colloca all’interno della politica aziendale di Cooperlat TreValli - commenta il Presidente Giovanni Cucchi – che negli anni ha scelto di valorizzare le realtà produttive locali puntando su marchi storici a forte riconoscibilità territoriale e capaci di rendere garanzie di provenienza e genuinità del prodotto ai consumatori”. Con l’acquisizione di Latte Primavera, Cooperlat punta ad una maggiore presenza nel Lazio e in special modo nell’area metropolitana di Roma, dove anche il marchio TreValli sarà presente in maniera ancor più capillare nel segmento del fresco, freschissimo e caseari. Latte Primavera rappresenta da anni una garanzia per i consumatori rispetto al latte fresco e con l’acquisizione da parte di Cooperlat, verrà estesa la gamma di prodotto. Sulle confezioni verrà indicata la rispettiva zona di mungitura a ulteriore garanzia del consumatore. Inoltre verrà potenziata la rete commerciale con l’introduzione di nuovi prodotti lattie- ro caseari nell’area del Lazio. Mercato Italia ed export Cooperlat è riuscita nella prima metà del 2007 a consolidare i propri risultati, aumentando significativamente le quote di mercato nei segmenti del latte fresco, dessert pronti e creme a base vegetale dove il marchio Hoplà è leader nazionale ed internazionale. Ottima affermazione per l’export, che nella prima metà del 2007 ha registrato un aumento del +25% con punte del 30% in Grecia e nei Balcani, aree dove la cooperativa opera attraverso la collegata Torre Cooperlat. block notes Previdenza Pensioni - maggiore tutela I l Governo e le Organizzazioni Sindacali hanno raggiunto un importante accordo sulla rivalutazione delle pensioni. Dai primi dati emersi gli aumenti dovrebbero riguardare circa 3.400.000 persone di cui 300.000 sono i soggetti più svantaggiati (titolari di assegni sociali, invalidità civile ecc.) E’ sicuramente una prima risposta, pur se parziale, che attenua la perdita del potere di acquisto che hanno subito da parecchi anni le pensioni. Certamente occorrerà fare ulteriori passi affinché possa essere risolta la annosa questione della previdenza e si dia finalmente una risposta definitiva sia alle giuste esigenze dei già pensionati sia alle aspettative dei giovani, il tutto tenendo conto delle compatibilità finanziarie. Sugli specifici punti dell’accordo e sulla sua valenza politica abbiamo chiesto un parere al Segretario provinciale della Cisl di Ancona Stefano Mastrovincenzo (nella foto). Quali sono i punti dell’accordo più significativi ? • Il potenziamento del sistema di rivalutazione, legato alla dinamica dei prezzi, per le pensioni previdenziali di entità compresa tra tre e fino a cinque volte il minimo. • L’incremento delle pensioni sociali (pensioni e assegni sociali, invalidi civili, ciechi, sordomuti) al fine di assicurare almeno un reddito individuale mensile complessivo pari a € 580. Per accedere al beneficio resta confermato il limite di età pari o superiore a 70 anni, tranne per gli invalidi civili totali, sordomuti ciechi per i quali il limite è stabilito a 60 anni. • Dal 2008 i pensionati riceveranno aumenti correlati agli anni di contribuzione e con differenziazione tra ex lavoratori dipendenti e ex lavoratori autonomi. L’aumento riguarderà i pensionati con reddito individuale non superiore a 1,5 il trattamento minimo (8.504,73 reddito individuale, 655 euro mensili). Non concorrono a determinare il reddito la prima casa e rutti i redditi soggetti a tassazione separata; gli aumenti non costituiscono reddito ai fini Irpef, non sono valutati per le prestazioni legate al reddito (maggiorazioni, assegno per nucleo familiare..). La considerazione del reddito individuale è condizione voluta fortemente dal Sindacato. L’aumento è legato a tre fasce di anzianità contributiva differenziate tra ex lavoratori dipendenti e ex lavoratori autonomi. L’importo dell’aumento è lo stesso, ma il periodo di contribuzione è valutato al 60%. Gli aumenti saranno erogati sotto forma di mensilità aggiuntiva a metà anno. Quali, in sintesi, i benefici immediati e quali in futuro? Queste importanti innovazioni rappresentano in primo luogo una importante se pur parziale risposta ai problemi di reddito e al disagio di milioni di pensionati; inoltre fanno da traino al tavolo annuale di contrattazione sulla rivalutazione delle pensioni che rappresenta uno dei principali obiettivi che le organizzazioni sindacali si erano prefissate. Negli ultimi anni le pensioni hanno perso molto in potere d’acquisto proprio per la inadeguatezza del sistema di aggiornamento al costo della vita Che giudizio danno la Cisl e la Federazione Pensionati? Il giudizio è positivo, oltre che per i contenuti, anche per il percorso di prospettiva che viene avviato. E’ significativa la ripresa dell’attività di concertazione con il Governo, che da anni non vedeva frutti concreti. L’accordo è ancora più importante se collegato all’altra intesa fatta col Governo sul miglioramento della indennità di disoccupazione, sulla sua validità a fini previdenziali ,sull’abbattimento dei costi per il riscatto della laurea, sull’aumento della copertura previdenziale per i lavoratori parasubordinati e su altri aspetti che intervengono prevalentemente a favore dell’area del lavoro precario e dei giovani. E’ l’evidenza dell’azione di un sindacato che interviene sulle aree problematiche della realtà sociale, in un’ottica di patto e non di contrapposizione tra le generazioni. Gianfranco Pigliapoco 5 Cultura 29 luglio 2007 Immagine e ruolo della donna nel piccolo schermo Donne e tv, il sesso femminile nel piccolo schermo I l ruolo della donna è molto cambiato da cinquanta anni a questa parte, non solo con le conquiste legislative faticosamente ottenute ma anche per mezzo dei movimenti femministi che attorno agli anni ‘60, complici anche le condizioni sociali ed economiche, aprirono alle donne possibilità di lavoro al di fuori dello spazio domestico raggiungendo così il riconoscimento della parità di diritti rispetto agli uomini. Oggi, infatti, la donna ha raggiunto quasi tutte le professioni facendo scomparire la tendenza per cui era solo l’uomo a lavorare e ad accedere al mondo dell’istruzione. Abbandonati scopa e secchio dunque, la donna si è resa più indipendente. Fondamentale per l’evoluzione della figura femminile è stata la televisione, che ha offerto alle donne la possibilità di informarsi ed intrattenersi, permettendo a queste non solo di sapere cosa accadeva nel mondo ma anche di scoprire l’immagine che l’ambito maschile aveva di loro stesse. La televisione è il mezzo che più di altri fotografa l’evoluzione del corpo e della mente delle donne, a partire dall’eleganza e dalla raffinatezza come “Signorine Buonasera”, giornalini viventi dei programmi della serata, fino alle letterine e veline poco pratiche dell’uso della parola ma molto di più dell’uso del corpo. Il fatto che sia il corpo, piuttosto che il cervello a mettere in evidenza le nuove star, ha probabilmente delle conseguenze negative per l’immagine di queste e del loro ruolo all’interno di tutta la società italiana, dove la donna Prestito d’onore: un servizio di assistenza Per l’idea imprenditoriale U n supporto concre- tadini stranieri immigrati, to per la definizione donne) intende stimolare dell’idea imprenditoriale. l’avvio di lavoro autonomo E’ questa la finalità della e la creazione di piccole convenzione tra la Regio- imprese attraverso la conne Marche e la Camera di cessione di micro-credito a Commercio di Ancona che, medio lungo termine, fino attraverso l’ufficio Nuove ad un massimo di 80 mila imprese e Orientamen- euro. Un finanziamento to, metterà a disposizione agevolato, da parte della gratuitamente un servizio Banca delle Marche, senza di assistenza e consulen- il ricorso a garanzie, da reza a coloro che intendono stituire in 6 anni e destinapresentare la domanda per to a sostenere il cosiddetto l’accesso al Prestito d’Ono- “start up” d’impresa. re regionale. Il termine per “Abbiamo voluto risponla presentazione è stato dere con un ulteriore auprorogato al 31 dicembre silio- ha precisato l’asses2007. sore regionale al Lavoro, Come è noto, questo pro- Ugo Ascoli - alle necessità getto di finanza innovativa, prospettate dai potenziaattivato dall’assessorato re- li imprenditori di poter gionale al Lavoro-Forma- contare su una consulenzione in favore di soggetti za specifica per la presendisoccupati ( laureati, cit- tazione delle domande. E per realizzare questo accordo abbiamo potuto contare sulla disponibilità e sull’esperienza qualificata della Camera di Commercio dorica.” Il progetto di Prestito d’Onore regionale prevede, inoltre, un tutoraggio personalizzato nei primi 12 mesi di attività fino ad un massimo di 500 iniziative economiche finanziate. Da settembre 2006- data di pubblicazione del bando- al 1° giugno 2007, si sono svolti, presso la sede della Sida, 190 colloqui di approfondimento, veri e propri percorsi-guida per avviare alla creazione di impresa e a far acquisire al potenziale imprenditore una capacità decisionale autonoma. I templari. Ultimo atto S abato 28 luglio alle ore 21.30, nel nove comuni italiani ospitano spettacobellissimo scenario di piazza Baccio li e incontri legati alla via dei Templari. Pontelli a Jesi, la compagnia Schegge Il programma prevede l’allestimento di di Mediterraneo presenta lo spettacolo tre spettacoli: “I Templari. Ultimo atto”, “I Templari. Ultimo atto” di Gian Piero “Matilde di Canossa” di Ornella Mariani, Alloisio, con Paolo Graziosi, Orlando con Manuela Kustermann e “Medioevo Cinque, Marco Avogadro e Elisabetta a chi?”, recital di Lucrezia Lante Della Arosio. Con questa rappresentazione la Rovere. L’iniziativa si svilupperà il proscompagnia, diretta da Consuelo Barilari, simo autunno, in concomitanza con il prosegue la sperimentazione di un nuo- 700° anniversario dell’ordine di arresto, vo circuito integrato di turismo, teatro emesso da Filippo il Bello, che il 13 ote arte denominato “Templari. Cultura tobre del 1307 pose fine all’epopea dei e Territorio”. Dal 7 luglio al 14 agosto, Cavalieri del Tempio. Castelplanio - 60032 (An) - Via Roma, 117 - Tel. 0731.813444 r.a. - Fax 814149 www.fazibattaglia.com è definita in base all’immagine che ne deriva dagli spot pubblicitari e dalla maggioranza dei programmi di intrattenimento. Negli spot, infatti, la donna è per lo più occupata in situazioni limitate all’ambiente domestico: pulizie di casa, in cucina, alle prese con i pannolini o a dare la merenda ai figli. Analizzando la situazione odierna della programmazione televisiva, si avverte quasi un’inversione di tendenza da parte delle donne rispetto ai primi anni della tv. Se, infatti, inizialmente le donne decidevano di usare il piccolo schermo come mezzo per promuovere una nuova immagine di donna contemporanea, moderna ed intelligente, adesso invece sembrano volerla distruggere, ricoprendo quei ruoli marginali e leggeri da cui un tempo si voleva rifuggire. Per i giovani in questo ambito mancano quasi del tutto figure femminili alternative e positive, che rivestano ruoli importanti a cui ispirarsi, perciò non deve sorprendere il fatto che per tante ragazze l’aspirazione della vita sia di diventare stella dello spettacolo e, di fidanzarsi con un calciatore. La presenza di questi modelli femminili in un mezzo così persuasivo, può portare a credere infatti che ad essi corrispondano dei reali modelli sociali. Il modello che la tv propone è certamente errato, ma scendere a compromessi pur di avere successo è diabolico. Eleonora Dottori XVII edizione di Castelbellino Arte Cinema, musica, letteratura e mostre C astelbellino Arte è la matografia del ‘900”; alle loggia rinascimentale con rassegna di appunta- ore 21 in piazza la Sera- l’introduzione a cura di menti che per circa due ta di Gala in piazza con Patrizia Rosini. Sempre settimane mette il paese la consegna del premio la loggia rinascimentale al centro dell’attenzione “Mario Camerini – mi- ospiterà il giorno prima, di appassionati di arte, gliore canzone da film” al sabato 4 agosto ore 17,30, musica e cinema d’autore. cantautore Neffa; alle ore la conferenza “TommaOrganizzata dal Comune 23 la proiezione del film so Moro e la seduzione in collaborazione con la “Saturno contro” dell’utopia” a cura della Compagnia dell’Arco e la Quest’anno Castelbellino professoressa Laura CaPro Castelbellino, la ma- arte apre anche alla let- vasassi. Tutte le informanifestazione è stata inau- teratura con la Presenta- zioni sugli avvenimenti gurata sabato 21 luglio zione del libro di Loren- di Castelbellino Arte, si con il concerto “Vivaldi zo Verdolini “La trama possono richiedere al nuConsort” segreta”: l’appuntamento mero 0731/701606 o sul Venerdì 3 agosto, ore è fissato per domenica 5 sito internet www.comu21,15, alla terrazza Ca- agosto alle ore 17,30 alla ne.castelbellino.an.it. merini, spazio al jazz del Luca Pernici Quartet; domenica 5 agosto, ore 21,15, l’eccezionale chiusura affidata alla chitarra portoghese di Marco Poeta, da molti consideIMPIANTI IDRAULICI ASSISTENZA TECNICA rato il migliore esecutoMATERIALI E ACCESSORI PER BAGNI re italiano di Fado con il concerto “Il fado, l’anima TERMOIDRO in una guitarra!”. di GIANFRANCO MUZI Anche quest’anno, grande Via Giuseppe Guerri, 17 JESI spazio al cinema d’autore, Tel. 0731 200337 - 335.247108 con la rassegna dedicata a “Mario Camerini e la cinematografia del 900” e il Premio Camerini alla migliore canzone da film. A partire da martedì 24 luglio, cinque le pellicole proiettate e due i convegni dedicati alla figura del grande regista Alessandro Blasetti (per certi versi considerato l’antagonista di Camerini) protagonista della rassegna nel ventennale della scomparsa. Domenica 29 luglio alle ore 17,30 al Teatro il convegno su “M. Camerini e A. Blasetti”; alle ore 19 la presentazione della pubblicazione “M. Camerini e la cine- 6 Vita Ecclesiale 29 luglio 2007 Parola di Dio domenica 29 luglio 2007 - XVII del tempo ordinario (anno c) La preghiera è come il pane di don Mariano Piccotti [email protected] Milani, il prete votato alla scuola ha scritto: “Io dedico il 99% della mia vita alla Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno scuola e l’ho sempre fatta dei discepoli gli disse: “Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni passare innanzi al mio libro, ha insegnato ai suoi discepoli”. Ed egli disse loro: “Quando pregate, dite: anzi nel libro l’ho esaltata Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro come mezzo di apostolato(?) pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad intrinsecamente sacro. Ma ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione”. Poi aggiunse: “Se uno di questa non è la mia intima voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, convinzione e quantunque perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli non abbia motivo di temere davanti; e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta la disapprovazione di Dio è gia chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per sulla scuola, resto però intedarteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà riormente sicuro che io poa dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza. Ebbene trei e dovrei dargli qualcosa io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà di più essenzialmente reliaperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. gioso che non sia la scuola e Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se cioè un po’ di preghiera”(17 gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede settembre 1958). La letteun uovo, gli darà uno scorpione? ra inedita restituisce a don Parola del Signore Milani la sua anima autenticamente sacerdotale. La pagina raccoglie insegnamenti diversi: l’esempio di Commento la riuscita della nostra vita sulle Gesù che provoca la domanda, il “Padre nostro”, una parabola e un Un’altra pagina, come quella della “costruzioni umane” in se stesse. settimana scorsa estremamente In una lettera al mistico e poeta gruppo di detti. provocante per noi che misuriamo don Divo Barsotti, don Lorenzo Che sia essenziale la preghiera, è un generico Essere Supremo, ma è partecipare alla relazione offerta a tutti coloro che accolgono Gesù, il Signore, come volto del Padre. Il resto non c’è spazio per essere commentato. Ma il Padre nostro è Vangelo in sintesi (il nome, il Regno, la volontà di Dio, il pane, il perdono, la libertà dalla tentazione. Luca non parla del male). Sono tutti doni di Dio, che ci è chiesto di domandare e possiamo ottenere grazia al dono supremo dello Spirito. Tutte le religioni cercano Dio e pregano. Per noi oltre che essere espressione umile della nostra creaturalità, è relazione personale di amicizia e partecipazione all’opera trinitaria di riconciliazione. Perciò non può che essere posta nel grembo del silenzio, cioè dell’ascolto. Vangelo secondo Luca (Lc 11,1-13) Agenda Pastorale del Vescovo Giovedì 26 luglio Ore 10: Casa di Riposo: S. Messa e visita alla Comunità di Suore nella festa di S. Anna ore 11.30: Visita ai ragazzi partecipanti al corso estivo a Moie ore 21: Incontro con i Diaconi Venerdì 27 luglio Visita al campo degli scout FSE a Monte Cavallo (MC) ore 21: Moie:Incontro con il Consiglio pastorale e collaboratori parrocchiali Sabato 28 luglio ore 16: Visita al Campo dei G.mi di A.C. di S. Francesco e San Giuseppe a Foce Cerqueto Domenica 29 luglio ore 9: S. Messa e incontro con il Gruppo Scout Jesi 5 Pomeriggio: Incontro con il Gruppo Scout di Pianello a Comunanza (AP) Lunedì 30 luglio Mattino: Incontro con E/G del Gruppo Scout Jesi 1 al Catria ore 21: Incontro alla parrocchia della Regina della Pace Martedì 31 luglio ore 15-17.30: il Vescovo riceve nella cappella di San Floriano, in Duomo, coloro che desiderano confessarsi o avere un colloquio spirituale. Senza appuntamento. ore 18: Visita e S. Messa ai Lupetti FSE a S. Maria del Colle Mercoledì 1 agosto Visita al campo L/C e E/G Jesi 4 a Castelcavallino ore 18.30: Incontro con i partecipanti al campo di formazione AC a Colle Ameno Giovedì 2 agosto Mattino: Visita al campo delle Guide FSE a Montecavallo ore 18: S. Messa ad Angeli di Rosora in occasione della festa del Perdono di Assisi affermato sia dalla scelta di Gesù di dedicare tempo alla preghiera (in Luca c’è spesso!), sia dal titolo di “Padre” rivolto a Dio. Se c’è un rapporto di familiarità con Dio, come lo ha Gesù, questo si manifesta anche nella preghiera. La preghiera non è un rivolgersi ad CHIESA dell’ADORAZIONE luogo di adorazione e di ascolto Dal lunedì al venerdì (eccetto i giorni festivi infrasettimanali), dalle ore 16 alle 19,30 un Sacerdote è a disposizione nella Chiesa dell’Adorazione per le Confessioni e il colloquio spirituale. Questo servizio, offerto a tutti, vuol essere in modo particolare una opportunità data ai giovani. Viene di seguito indicato il Sacerdote presente per ciascun giorno: Lunedì 30 luglio: Martedì 31 luglio: Don Adelio Papi Don Emilio Campodonico Durante il mese di agosto a motivo dei campi scuola i Sacerdoti sospenderanno i turni di presenza presso la chiesa dell’Adorazione, la quale, comunque, continuerà a rimanere aperta per la preghiera dei fedeli. monsano domenica 5 agosto N Chiesa degli Aroli ell’anno 1471 la Madonna è apparsa sull’Altare della Chiesa di Santa Maria degli Aroli a fra Giordano “comandandolo di andare dai priori e dai preti di Monsano” perché facessero la Chiesa di Santa Maria fuor di Monsano “in cui ci sarebbe stata grande devozione e dove la Vergine Maria avrebbe fatto molti miracoli”. Il Consiglio pastorale interparrocchiale ha predisposto il programma dei festeggiamenti che prevede il triduo di preparazione alle ore 21 nei giorni di giovedì 2, venerdì 3 e sabato 4 agosto. Domenica 5 agosto alle ore 10 sarà celebrata la Santa Messa e alle ore 18,30 ci sarà la recita del Rosario e la benedizione eucaristica. La giornata si concluderà con una merenda offerta dal comitato organizzatore. Oggi sposi 28 luglio: Carlo Giansanti e Laura Pipitone a Moie - Luca Cardinali e Michela Mancini a Pianello Vallesina - Fabrizio Perazzelli e Anna Maria Totano a Monte S. Angelo (FO) - Fabrizio Concettoni e Barbara Cioccolanti a Numana . 29 luglio: Massimo Moretti e Elisabetta Catani a S. Massimiliano Kolbe - Federico Pettinari e Tiziana Masè a Moie. Osimo: indulgenza plenaria Osimo si prepara ad un settembre denso di celebrazioni con inizio il primo del mese con la concessione dell’indulgenza plenaria da parte di Benedetto XVI ai pellegrini e a quanti partecipano alle celebrazioni nel Santuario di San Giuseppe da Copertino di Osimo, retto da padre Giulio Berrettoni. Le condizioni per ottenere l’indulgenza plenaria - la remissione totale della pena temporale - sono: l’adempimento della confessione sacramentale, la Comunione eucaristica, la preghiera del Padre nostro e del Credo, le preghiere secondo l’intenzione del Papa e la disposizione d’animo che escluda ogni affetto al peccato. Per volontà dell’Arcivescovo Edoardo Menichelli in tutte le diocesi delle Marche verrà celebrata il 18 settembre la memoria liturgica obbligatoria di San Giuseppe da Copertino in cui le parrochie delle Marche. e le comunità religiose celebreranno il medesimo rito uniti nel segno del Santo dei Voli, protettore degli studenti e degli esaminandi e patrono della città di Osimo. Valeria Rabini preghiera In povertà di carne, come sono eccomi, Padre; polvere di strada che il vento leva appena in suo perdono. Ma se scarnire non sapevo un tempo la voce primitiva ancora rozza, avidamente allargo la mia mano; dammi dolore cibo quotidiano. (S. Quasimodo, in Acque e terre, in Poesie e discorsi sulla poesia, Mondatori, p. 30) Apostolato della preghiera Le intenzioni dell’Apostolato della preghiera per il mese di agosto: Per la scoperta dell’autentica felicità in Cristo di chi attraversa prove e difficoltà interiori (generale) Perché la Chiesa in Cina viva nell’unità e in comunione con il Successore di Pietro (missionaria). Perché ogni famiglia, fedele alla sua vocazione, sia segno visibile nella difesa e cura della vita umana (dei vescovi). Nella nostra società, che va incontro a rapide e radicali trasformazioni che coinvolgono i singoli individui e le comunità, la famiglia possa riscoprire e vivere la sua vocazione di essere il luogo privilegiato per fare fiorire la vita in ogni sua forma, e la prima scuola di umanità, di dialogo e di accoglienza per tutte le generazioni. Piazza Federico II, 8 - 60035 Jesi An Telefono 0731.208145 Fax 0731.208145 email: [email protected] Internet: www.vocedellavallesina.it c/c postale 13334602 Venerdì 3 agosto Mattino: Visita al campo Lupetti FSE a San Silvestro di Fabriano Sera: Loreto: partecipazione alla festa dei bambini Settimanale di ispirazione cattolica fondato nel 1953 Sabato 4 agosto Loreto: giornata di celebrazioni con i pellegrini a malati della diocesi Direttore responsabile Beatrice Testadiferro • Proprietà Diocesi di Jesi • Registrazione Tribunale di Ancona n. 143 del 10.1.1953 • Stampa Galeati Industrie Grafiche, Imola www.galeati.it • Spedizione in abbonamento postale • Abbonamento annuo 35 euro - quadrimestrale 12 euro - di amicizia 50 euro - sostenitore 100 euro • Tutti i diritti riservati • Esce ogni mercoledì • Domenica 5 agosto ore 8.30: S. Messa e incontro con la Comunità della parrocchia del S. Cuore-Coppetella ore 18.30: Duomo: S. Messa e amministrazione del Battesimo Ai sensi dell’articolo 13 del D. Lgs 196/2003 (Codice privacy) si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento o diversamente acquisiti sono contenuti in un archivio informatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagli interessati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento, anche per proprie attività istituzionali nonchè per conformarsi ad obblighi di legge. Associato alla Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) Vita ecclesiale 29 luglio 2007 7 Riflessioni - La comunità in cammino O Aperta la tenda della parrocchia rmai i giornali ne hanno scritto e tra i fedeli se ne parla. Credo che riflettere sulle decisioni prese dal Vescovo insieme al Consiglio presbiteriale possa aiutare a capire che non si può relegare la decisione degli spostamenti di alcuni sacerdoti in altre parrocchie o mansioni ad un fatto puramente organizzativo, ma è una decisione che va in profondità, nel modo e nel come portare avanti la pastorale. Conosciamo tutti i sacerdoti coinvolti, con molti di essi siamo amici. Abbiamo condiviso il percorso pastorale nella nostra città, nelle varie parrocchie o movimenti. Nella scelta si vuole far emergere il concetto di comunità, non più limitata alla singola parrocchia, ma estesa al territorio che può comprendere altre parrocchie gestite nell’insieme di un processo. Tale esigenza è dovuta a diversi fattori, prima di tutto al fatto che per la carenza di sacerdoti c’è la necessità di mettere insieme le forze. La crisi dei seminari porta inevitabilmente ad una penuria di sacerdoti, che hanno sempre maggiore età e si trovano senza un ricambio e con un lavoro che diventa sempre più gravoso. I seminari, in cui da adolescenti si sperimentava la vita religiosa, era un grande polmone di ricambio e anche per molti possi- bilità di studio. Oggi le vocazioni tendono sempre più ad essere adulte, cioè la formazione del giovane avviene altrove e nella maturità avviene la scelta. Indubbiamente più consapevole e sicura, perché l’uomo formatosi nell’ambiente familiare, passato anche attraverso esperienze affettive e di società arriva alla vera scelta vocazionale dove c’è maggiore di quello che si compie. Questo indubbiamente si ripercuote sul numero. Tutto questo si riflette nelle diocesi che trovano difficoltà nei ricambi, dove i territori vengono fusi insieme per poter dare un servizio a tutti. E qui sta la novità. Cioè le parrocchie fanno parte di un territorio dove alcuni sacerdoti che erano sparsi formano una comunità in cui con compiti diversi suddivisi tra di loro rispondono alla domanda del territorio. La parrocchia non viene vista più agganciata solo ai quartieri o a piccoli paesi di appartenenza, ma fa parte di un più vasto comprensorio dove l’organizzazione divisa per compiti diventa basilare affinché la presenza pastorale arrivi a tutti e vi sia partecipazione. Noi laici dobbiamo essere contenti di questa novità. Siamo popolo di Dio in cammino, diversificati nei vari carismi in cui non c’è esclusione ma inclusione, dove il laico deve essere visto molto più come coadiutore nei Mons. Armando Trasarti è il nuovo Vescovo di Fano l’asterisco Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola (Italia), presentata da S.E. Mons. Vittorio Tomassetti, in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico. Il Papa ha nominato Vescovo di FanoFossombrone-Cagli-Pergola mons. Armando Trasarti, finora Vicario Generale dell’arcidiocesi di Fermo. Nato a Campofilone (Ascoli Piceno) il 16 febbraio 1948, ha compiuti gli studi classici e quelli filosofico-teologici nel Seminario di Fermo. Ha conseguito la licenza in Teologia alla Pontificia Università Lateranense ed è stato ordinato sacerdote il 1° novembre 1974. E’ stato vice-parroco, parroco a Porto S.Elpidio e a Montegranaro. amministratore parrocchiale a s. Lucia di Fermo. Prima vicario Foraneo e poi Vicario Generale della diocesi, è divenuto anche amministratore Diocesano di Fermo alla morte di S.E. Mons. Gennaro Franceschetti. E’ docente presso l’Istituto Superiore di Scienze religiose. Tra gli altri incarichi è consigliere Ecclesiastico della Coldiretti. Mons. Armando Trasarti sarà ordinato vescovo nella Cattedrale di Fermo domenica 7 ottobre al termine della Missione Vocazionale diocesana. * di Giacomo Galeazzi Papa Wojtyla e il generale Un questore all’Aquila poco discreto che provocò tensione intorno alla sciata di Giovanni Paolo II, a Ovindoli, il 16 febbraio 1987, e le misure di sicurezza rafforzate dopo la sua invettiva contro la mafia, nella Valle dei Templi di Agrigento, nel maggio 1993. Due episodi inediti che figurano nel libro «Papa Wojtyla e il generale» (ed. Nova Itinera) di Enrico Marinelli, prefetto di polizia e dal 1985 al ’99 dirigente dell’Ispettorato generale di pubblica sicurezza in Vaticano, presentato recentemente all’Oratorio di San Pietro, a Roma. Quel 16 febbraio 1987 sulla pista di Ovindoli (L’Aquila) si affollavano, a tratti in competizione tra di loro, uomini della vigilanza vaticana, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato, agenti di pubblica sicurezza e Carabinieri. Tutto ciò avveniva mentre il capo della Polizia, Vincenzo Parisi, insediato da pochi giorni in quel ruolo, ascoltava allibito il resoconto di quanto stava avvenendo su quella pista che, in teoria, avrebbe dovuto accogliere papa Wojtyla nella più completa discrezione. vari ambiti parrocchiali, dove di più diventare una comunità smettiamo con la testimonianabbia delle responsabilità e porti di riferimento, il motore deve za, vivendoli. Ecco allora che la la sua esperienza di vita sociale essere l’evangelizzazione passa parrocchia non è più un luogo e familiare ed arricchisca la co- attraverso la testimonianza. fuori della realtà, ma diventa munità. Allora quale migliore testimo- il luogo dove si sperimenta lo La comunità in cui viviamo de- nianza sapere che alcuni sacer- stare insieme, dove rifocillarci vono testimoniare i valori e la doti anche abitando in posti dalla vita, prendere forza per spiritualità: per far questo ne- diversi si mettono insieme per “combattere” per la solidarietà, cessita sempre conoscere, di- portare avanti la parrocchia in- la giustizia, il perdono. La tenda ventare amico e condividere le tesa come territorio? della parrocchia deve rimanere ansie del territorio, vivendo le In questo processo non c’è sempre aperta ad ogni integraproblematiche della gente, di- emarginazione, perché tutti tro- zione e ad ogni esperienza, il ventando “rifugio” in cui la pre- vano il proprio spazio in una senso del spirituale vissuto in ghiera e l’ascolto siano i fonda- concertazione per raggiungere cui il sacerdote sia a capotavomentali punti di riferimento. lo stesso obiettivo: Evangelizza- la nella mensa, dove la parola di E’ difficile entrare nell’eroismo re, testimoniare. Il compito del- Dio sia il centro, non per dividi ogni vita. Il padre e la madre la chiesa è quello di custodire la dere ma unire e dare senso alla lo sperimentano ogni giorno af- memoria. vita. Recuperare il senso della frontando la vita di famiglia in Gesù disse riferendosi al Padre: comunità non ha un significato cui la preoccupazione dei figli, “Quando ero con loro conser- fisico, ma ha un valore spirituail tirare avanti diventa sempre vavo nel Tuo nome coloro che le in una società in cui i punti di più problematico. I sacerdoti lo mi hai dato e li ho custoditi…. E riferimento sono effimeri, dove sperimentano nella concretezza dico queste cose finché sono an- i giovani sballottati dalle contidella scelta che hanno fatto fin cora nel mondo perché abbiano nue sollecitazioni si sentono anda giovani. Alcuni di loro per in se stessi la pienezza della mia gosciati perché sono affamati di più di trent’anni o in un paesino gioia. (Gv. 17,12) valori che non trovano e a volte di campagna o in una parrocchia Custodire è un verbo che non si rifugiano per disperazione in di un quartiere di città hanno allontana dal mondo, ma di- quell’effimero che passato l’efpassato la vita nel servizio ma fende dal mondo. Non difesi da fetto del momento li lascia in anche in quella solitudine di af- sbarre, da muraglie, ma svegli e balia degli eventi. fetti che non sperimenta un pa- con l’astuzia del mercante, con Per questo la parrocchia divendre o una madre di famiglia.Per la saggezza del contadino, addi- ta esistenziale nel momento in questo lo sforzo di ridisegnare rittura la malizia del fattore, per- cui mette a confronto la parola oggi in modo diverso la parroc- ché incaricati di portare avanti di Dio e la realtà, si confronchia necessita del loro coinvolgi- il Regno, difendere rispetto alla ta con essa, cerca di diventare mento, perché anche nella chie- società sempre più relativista i quel luogo dello “stare” in cui la sa, come avviene nella società, il figli di Dio in un mondo in cui Parola, il consiglio, la comunipatto generazionale tra giovani sempre più Dio è assente nei cazione, la solidarietà possano e anziani diventa fondamentale progetti degli uomini. coinvolgerli in un cammino di perché mette insieme esperien- Oggi abbiamo la necessità di speranza. ze. La parrocchia deve sempre difenderci con i valori che traRemo Uncini PADRE GIANCARLO BOSSI Il messaggio che consegna P adre Giancarlo Bossi, libero. Il 19 luglio, attorno alle 21, finalmente la notizia nel giorno del compleanno della sua mamma, 87 anni, che certamente ha ricevuto uno dei regali più grandi e più belli della sua vita. Anche se donato a Dio e agli altri, un figlio rimane sempre nel cuore di chi lo ha generato e noi amiamo pensare che nel momento del sì nasce tra una madre, Dio e gli altri una comunicazione che non ha eguali e neppure può essere raccontata solo con parole umane. Abbiamo trepidato in queste settimane e, quale segno di condivisione, abbiamo aperto e chiuso i nostri servizi quotidiani con un flash sul missionario del Pime rapito il 10 giugno. Alla mente tornano ora i volti di molti che, come lui, negli angoli più sperduti del mondo e spesso a rischio della vita, condividono le fatiche, le sofferenze e le speranze degli ultimi della terra. Con un gesto di solidarietà e di giustizia che non si spiega solo con la ragione e i sentimenti. Sono uomini e donne che, tra le parole vane del mondo e le parole folli del Vangelo, hanno scelto e scelgono queste ultime perché in esse hanno trovato e trovano l’essenziale, il motivo di una fedeltà estrema a Dio e agli uomini, la sorgente di una perfetta letizia. Padre Giancarlo Bossi ha ricordato queste verità senza mai poter dire una parola. Non c’era bisogno, era lui stesso parola.Non a caso abbiamo scritto che nel periodo del sequestro è stato più missionario nel vicino Occidente che nel lontano Oriente: il rapimento e il silenzio forzato sono diventati una domanda per molti, credenti e non credenti. Fuori dalle polemiche e dalle strumentalizzazioni hanno invitato alla ricerca di significato per la propria e altrui vita, all’incontro con Chi libera dalla mediocrità e dall’indifferenza. Non siamo davanti a un eroe ma a un uomo che fin da giovane ha ascoltato, ha risposto a un appello e così ha dato alla propria vita una direzione precisa con quella umiltà che, ben lungi dall’essere complesso di minoranza, è ricca della fierezza e della libertà di appartenere a quella Verità che chiede di lasciare tutto e tutti per stare con tutto e tutti. Tra poco si spegneranno i riflettori, padre Giancarlo Bossi, come ha già annunciato, continuerà a condividere la vita della gente nella missione delle Filippine. Ma se torniamo alla sua vicenda non solo con gli occhi della cronaca, non possiamo non cogliere un messaggio che aiuta a rompere un silenzio e un isolamento interiori che sono spesso presenti nell’esperienza umana. Padre Bossi sta dicendo di non essersi sentito mai solo anche se non c’era altra comunicazione che quella con i rapitori. C’é stata, come sempre, una Comunicazione che nessu- no può interrompere. Ecco il messaggio che consegna nel giorno della gioia per la sua liberazione. Paolo Bustaffa Direttore dell’agenzia Sir I primi commenti La notizia della liberazione di padre Giancarlo Bossi era stata resa nota il 19 luglio, pochi minuti prima delle 21 dal presidente del Consiglio Romano Prodi in una conversazione con i giornalisti. Intanto, padre Bossi ha fatto sapere che intende continuare la sua missione nelle Filippine. MAI PIÙ VIOLENZA. “Le nostre preghiere sono state ascoltate”. Questo il commento del portavoce della Santa Sede, padre FEDERICO LOMBARDI , alla notizia della liberazione di padre Giancarlo Bossi. Padre Lombardi, a nome di Papa Benedetto XVI, ha espresso “grandissima gioia” per questa “bellissima notizia”. “Adesso - ha aggiunto il portavoce vaticano - ci auguriamo che padre Bossi possa riprendere la sua attività missionaria con serenità e che non si ripetano più sequestri o altri episodi di violenza nella regione”. CREDERE NELLA PREGHIERA. “Veramente la nostra preghiera è stata insistente presso il cuore del Signore e ha ottenuto la grazia del rilascio di padre Giancarlo”. Così, pochi minuti dopo l’ufficializzazione della notizia, il cardinale DIONIGI TETTAMANZI ha commentato la libera- zione di padre Giancarlo Bossi. L’arcivescovo di Milano ha chiamato al telefono mons. Paolo Masperi, prevosto di Abbiategrassso, paese natale del missionario del Pime, per testimoniargli, ancora una volta, la vicinanza e l’affetto dell’intera diocesi ambrosiana. “Quando l’abbiamo saputo ha detto, commosso, mons. Masperi - abbiamo subito suonato le campane e, al concerto di festa, si sono unite tutte le chiese della città. Il Signore ha ascoltato la nostra supplica quotidiana e ci ha ridonato questo nostro amato confratello. Noi abbiamo sempre creduto alla liberazione - aggiunge il prevosto - e non abbiamo mai smesso di pregare. Bisogna credere alla preghiera”. Anche il sindaco di Abbiategrasso, ROBERTO ALBETTI , ha voluto manifestare al prevosto la gioia della cittadinanza, che è scesa in strada a festeggiare una notizia attesa da tanto tempo. LA TELEFONATA ALLA FAMIGLIA. “Ciao, sono Giancarlo”. Alle 20.30 di ieri sera è finita l’attesa in casa Bossi. All’altro capo del telefono, una voce stanca e tirata, ma sufficiente a far esplodere la gioia dei familiari. “La linea era molto disturbata - ha riferito PINUCCIA BOSSI, sorella del missionario rapito - ma, non appena ho avuto la certezza che fosse davvero lui, sono scoppiata a piangere. Per noi è davvero la fine di un incubo”. 8 Vallesina 29 luglio 2007 Vallesina week-end Dai Castelli a Jesi regina di Paolo Marcozzi SAFFI AURELIO (Via, da Corso Matteotti a Via Cavour) Politico (Forlì, 1819-1890) Ebbe una formazione universitaria giuridica a Ferrara, ma iniziò l’attività politica nella sua città natale, prendendo posizione contro il malgoverno locale guidato dai legati pontifici. Si accostò velocemente alle posizioni mazziniane, partecipando, nel 1848, alla Repubblica Romana come componente del Triumvirato a capo del nuovo regime, assieme ad Armellini e allo stesso Mazzini. Dopo la caduta della repubblica si ritirò in esilio in Liguria, raggiunse successivamente Mazzini in Svizzera, per poi trasferirsi con lui di nuovo a Londra. Ritornò in patria solo nel 1853, per pianificare una serie di moti che avrebbero dovuto aver luogo a Milano; in seguito al fallimento del progetto fu condannato a vent’anni di prigione. In carcere sposò, nel 1857, Giorgina Janet Craufurd, ardente mazziniana ed esponente del femminismo risorgimentale italiano. Ebbero quattro figli, tutti maschi. Nel 1860 fu a Napoli, per ricongiungersi nuovamente con Mazzini. Nel 1861 venne eletto deputato al parlamento del nuovo Regno d’Italia. Dopo pochi anni tornò a vivere a Londra dove rimase fino al 1867, quando si stabilì definitivamente nella sua villa nella campagna di San Varano (una frazione di Forlì). Cominciò allora la sua carriera di insegnante universitario a Bologna. Nel frattempo si occupò della memoria storica dell’amico Mazzini, oramai morto, curandone gli scritti e la loro pubblicazione. Morì nella sua casa a 70 anni. Villa Saffi è attualmente sede museale. SALIMBENI JACOPO E LORENZO (Via, da Viale Verdi a Via Crivelli) Fratelli pittori (Jacopo, morto dopo il 1427; Lorenzo, San Severino Marche, circa 1374, morto prima del 1420). Lorenzo firmò il Trittico nella pinacoteca di San Severino (1400), e sempre in San Severino la frammentaria Crocefissione nella sacrestia di San Lorenzo in Doliolo (1407). Gli affreschi eseguiti a Sanseverino, nell’abside di Santa Maria della Pieve, nella cripta di San Lorenzo in Doliolo con le Storie di Sant’Andrea e quelli al duomo vecchio (Storie di San Giovanni Evangelista), appaiono più che mai vicini all’arte oltremontana per il tono concitato della narrazione e la ricchezza di annotazioni grottesche e bizzarre e preludono alle Storie del Battista (1416, Urbino, San Giovanni), firmate da Lorenzo, anche se Jacopo fu fedele esecutore e collaboratore delle idee del fratello. (continua al prossimo numero) P ubblichiamo alcuni stralci giochi con la corona in tedel testo “Vallesina week sta », come diceva l’amico end” di Mario Livieri edito Ermete Grifoni. E sembra da Nicolini nel 1971. l’emblema dello spiritaccio Proponiamo facili itinerari. jesino e delle piccole « Jesi Ottimo il sistema di strade, » sulle colline: fieri, fierissisu cui intuire e creare invi- mi (« Chi ci vuol conoscere tanti anelli turistici, per una venga qua ». Così, non saserie di week-end con la fa- pendo di noi, poi tutti ci miglia o cogli amici: amico snobbano - vecchia storia), è il mare, amici il fiume e da sottili umori pervasi, il monte; patetiche e silenti tutti son re in terra di re. Re le abbadie sparse fra i cam- chi fondò Jesi; re chi vi nacpi verdi; tipici i castelli, che que da Costanza imperacosì li trovi solo nelle Mar- trice; serenissima sul trono che e a passeggiarci in ton- della sua loggia colonica, re do e in largo han tante cose del suo fondo il contadino; da rivelare; rasserenanti re, nei paesi, l’artigiano che come carezze d’amore le decide le opere e i giorni; re inquadrature panoramiche chi si affacciaa tra antiche per colline e convalli, tutte cornici di pietra, in sui pasorprese ed incanti. Non lazzotti gentilizi dei castelli so dire com’è, ma bisogna o sui palazzoni di città. provare, cambiare aria, Regali e noncuranti di ciò trovar gente nuova per ve- che ad altri tantissimo predere quante facce abbiamo merebbe far sapere (Città e quanti dialetti per scam- “regia”? Un titolo scombiarci parole di cortesia, per parso dalla carta intestata conoscerci meglio. del municipio; tanto, ce Dai colli di sole vestiti, di l’abbiamo tutti dentro, che querce e di viti e di ulivi; chi ce lo leva?) gli jesini del fino ai monti, la pigrizia Centro storico, umanissimi, pungente a chi fa vita se- pigliano subito il tono aladuta in città; dai castelli, to se debbono dire i valori signori dei colli, fino a Jesi della loro città. lunga, regina della Valle, JESI BELLA tutto è un cordialissimo in- Per scoprire il volto artistivito da accogliere con sim- co di Jesi un paio d’ore pospatia, per il fine settimana. sono bastare. Meglio sarebTUTTI RE (O QUASI) be, naturalmente, potersi Con nostalgia, saltando soffermare a “leggere” con dall’Esino al Musone, al agio tutti gli aspetti - quelMisa, fin dove han radice i lo urbanistico, singolare e fiumi, una bella avventura significativo; quello archisentimentale ho vissuto per tettonico, dei palazzi e delle la Vallesina, d’inverno scri- chiese; quello dell’arte pitvendo, pensando all’esta- torica, musicale; ecc. - della te. Un cenno su Jesi, che città che ripete il nome dal cercheremo di presentare mitico re Esio. l’occhio fisso - davanti a Girare per Jesi vale proPalazzo della Signoria - sul vare a cogliere il senso di Leone dello stemma (“Ae- una città millenaria, rapisis rex dedit “ - non voglio re l’anima di una città viva. dire!), il quale sta, che non Jesi: un cuore fervido che sapreste « se rampi o se batte al ritmo di sonanti industrie, con uno spirito indomito d’antica sovrana che, se vi accoglie a Palazzo, nella cornice «lieta ed affascinante» di quello della Signoria, è per farvi vibrare di commozione, in cospetto alle tele di un Lotto bisogna andare al Palazzo Pianettti o vuole stregarvi con le melodie d’un Pergolesi o con quelle d’uno Spontini, ma allora vi riceve al palco d’onore d’un signorile Teatro accuratamente rinnovato, caldo di velluti e di colori; o vi apre la fantastica Galleria di Palazzo Pianettif un “unicum” in Italia, tutto da scoprire, tutto da goder in sfolgorante rococò. Jesi bella, che conferma tuttora la sua secolare vocazione che le valse l’appellativo di Piccola Milano delle Marche, agli inizi del secolo (quando - tanto per dire contava 16 filande da seta, una cinquantina di piccole e medie industrie meccaniche; aveva 110 addetti alla lavorazione dell’oro e dell’argento; 600 unità lavorative occupate nel settore dei cordai e canapini...).. Una sosta a Jesi significa assai più di una semplice tappa segnata sul taccuino di viaggio: è fare turismo ad occhi aperti su un nobile passato e su un presente fervido di vita: è turismo che arricchisce. Da Jesi, cuore delle Marche, ai suoi Castelli sulle colline, cuore della provincia “felice” della regione, si respira il senso pieno d’una terra celebrata per il sottile, antico equilibrio dei rapporti tra uomini e cose, tuttora presente, valido, consolante. Vogliamo andare a trovarlo? Mario Livieri rande attesa per la ventiduesima edizione del Monsano Folk Festival (Rassegna internazionale ed itinerante di Musica Popolare originale e di revival), allargata a undici Comuni dell’anconetano. Il Festival, voluto dal Comune di Monsano, con il contributo ed il patrocinio della Provincia di Ancona e della Regione Marche, curato da La Macina e dal Centro Tradizioni Popolari, per la direzione artistica di Gastone Pietrucci, si svolgerà nell’arco di ben sedici giornate (dal 2 al 17 agosto) ed in forma itinerante, tra i comuni di Monsano, Jesi, Ancona, Castelfidardo, Mergo, Montecarotto, Montemarciano, Monte Roberto, Monte San Vito, Polverigi e Santa Maria Nuova. Il Monsano Folk Festival, si caratterizza per la sua particolare formula di rapporto, di scambio, di confronto-“scontro”, tra la musica originale degli autentici portatori della tradizione e quella dei vari gruppi ed interpreti del folk-revival, in un accostamento di pari dignità, di notevole interesse e di grande valore scientifico. Un Festival singolare, che per la “libertà” e la spontaneità con cui viene organizzato e vissuto, si distingue nettamente dall’attuale, sconfortante panorama di falsificazione e di massificazione operate sulla cultura tradizionale e sulla civiltà popolare. Anche quest’anno il Monsano Folk Festival ha un ricco cartellone di proposte che spazia dal grande evento musicale del Trio Joel Guzman, Sarah Fox, Andrew Hardin, tre dei più conosciuti e quotati musicisti della scena folk/blues/roots del Texas, per la prima volta insieme a Monsano, sabato 4 agosto con Concerto Grande della Sera all’attesissimo Concerto Inaugurale del Festival dell’inedito duo Gastone Pietrucci & Fabio Verdini, nel loro Concerto per voce e pianoforte: “Dicono di me” (Monsano: giovedì 3 agosto, ore 22). Mons. Costantino Urieli Ad un mese dal ritorno alla Casa del Padre, la comunità diocesana lo ricorda nella preghiera e nell’esempio della sua vita. Una Santa Messa sarà celebrata in Cattedrale sabato 28 giugno alle ore 18. Anniversario 1988 2 agosto 2007 Dott. Francesco Martini Nel diciannovesimo anniversario della scomparsa del titolare della nota farmacia di Jesi, la moglie Alba, i figli, i nipoti Edoardo e Francesco e i congiunti tutti pensano a lui con sentito rimpianto e grande amore. Anniversario monsano folk festival In undici comuni G Trigesimo Festivalia – Il 28 luglio a Morro d’Alba Percorso di educazione artistica Venerdì 10 agosto ricorre il quinto anniversario della scomparsa di A leggiano note di lavanda, nei viali di piccole variazioni sul tema (un Tango di Villa Sant’Amico a Morro d’Alba, eseguito da Mollicone ha coinvolto la ma anche note musicali. Quelle del ciclo platea). La particolare forma di paralle“Festivalia”, giunto al suo secondo appun- lepipedo - diversamente dalla classica tamento sabato 14 luglio scorso, con la “a goccia” della stanza che ha ospitato “Tribuna dei giovani solisti marchigia- l’evento, unita ai legni della costruzioni”. Festivalia è l’evoluzione di “Musica ne, ai vetri degli infissi e alla presenza di in Villa Pianetti”, che deriva a sua volta pubblico “ha creato un’acustica di alta da “Harmonia” e prima ancora da “Mu- qualità” – hanno confermato gli artisti. sia – Musica e Poesia”, associazione già Marchigiani solo di adozione musicaattiva a Milano nel 1986. Non solo una le, Elena Zucchini e Antonio Mollicone manifestazione musicale, ma un vero e hanno sentito il calore del pubblico ed proprio percorso culturale finalizzato al- hanno ringraziato affermando che “È l’educazione artistica. La prima esibizio- bello essere sostenuti da applausi così”. ne del ciclo ha avuto luogo presso la Villa A chiusura della serata, presenziata anUccellini Amurri di Belvedere Ostrense che dal sindaco di Morro d’Alba Simone sabato 7 luglio, con l’”Omaggio a Mo- Spadoni e dal vice sindaco Wanni Vezart e Brahms” eseguito da Leo Boanta nanzoni, un ricco buffet accompagnato (dalla Romania) al clarinetto e Adrian dai vini della Cantina Sant’Amico, alleVasilache al pianoforte. Il 14 luglio è sta- stito nell’omonima sede. Ancora per lo ta la volta di Elena Zucchini e Antonio stesso ciclo, “Il quintetto raro” (oboe, faMollicone, rispettivamente alla chitarra gotto, clarinetto, corno e pianoforte) con e alla fisarmonica, entrambi diplomandi musiche di Mozart e Beethoven – eseal Conservatorio di Musica “G.B. Pergo- guito domenica 22 luglio a Villa Salvati lesi” di Fermo. A cornice dell’esibizione di Monte Roberto e “Archorchestra della la Villa Sant’Amico di Morro d’Alba, con Marca” (diretta da Adrian Vasilache con i suoi viali profumati dalle piante di la- violino, voce recitante e danzatrice) con vanda, la sua limonaia, l’orangerie, i suoi musiche di Pachelebel, Vivaldi, Mozart giardini verdeggianti. I diplomandi, an- e Britten – ancora a Villa Sant’Amico di noverati tra i migliori del conservatorio, Morro d’Alba, il 28. si sono dilettati nell’esecuzione – da soli- Il ciclo di concerti “Festivalia”, organizzasti – di pezzi di Bach (Preludio), C. Giu- to grazie alla collaborazione tra il Comuliani (Sonata) e Albeniz (Suite spagnola) ne di Morro d’Alba, di Monte Roberto e per la chitarra e di Frescobaldi (Toccata l’associazione Harmonia di Jesi, è ad inIII), Merulo (Toccata I), Scarlatti (So- gresso libero e con invito rivolto a tutti nata in Re maggiore) e Dubois (Toccata gli interessati. III) per la fisarmonica, con l’inserimento Raffaella Fioretti Vito Martelli La moglie e le figlie lo ricordano con affetto e nella certezza di averlo ancora vicino. Liberazione di Jesi A margine della celebrazione del 63° anniversario della liberazione di Jesi, lo scorso 20 luglio, il sindaco ha consegnato a Rossella Cantoni, sindaco di Gattatico e Presidente dell’Istituto Alcide Cervi, l’edizione degli antichi statuti comunali di Jesi, opera insigne di Mons. Costantino Urieli. 9 Regione 29 luglio 2007 Quando far finta di niente è troppo difficile Lo scarpone Il 19 luglio Alexander Stille, è stato ripreso da Marco l’anniver- Turco, attraversa sario del- le vie di Palermo la morte r i p e r c o r r e n d o di Paolo la storia accomBorsellino. A quin- pagnato dalla dici anni dal suo sacrificio, straordinaria fodopo i numerosi speciali de- tografa Letizia dicati e il film-documentario Battaglia (sue sono le foto di Dalla In un altro paese di Marco Chiesa martoriato dalle pallottole Turco dal libro di Alexander nella sua auto o di Cassarà straziaStille Excellent cadavers. The to nel vialetto di casa), che da braMafia and the Death of the va palermitana gli fa da Cicerone in First Italian Republic (Cada- quei vicoli che i due giudici del pool veri eccellenti. La mafia e la antimafia tanto hanno cercato di morte della prima Repubblica “svuotare”. I fatti sono tanti, impositaliana), ammetto di inizia- sibile da descrivere l’immenso lavore a capirci un po’ di più. ro di ricerca e catalogazione che feLa memoria degli attenta- cero e che portarono a quell’unicum ti di Falcone e Borsellino è che è stato il super processo antiper me sfocata, come sono i mafia nell’aula bunker di Palermo. ricordi, anche se importanti, ma vis- Eppure in molti sono stati semplicesuti troppo presto per essere ben fo- mente a guardare. tografati. Eppure ho ancora un pro- Quello che occorre combattere è il fondo senso di tristezza, come triste senso di impotenza del resto delè stata la cena di quel sabato sera di l’Italia, paralizzata come lo era Anpioggia quando andava in onda lo tonino Caponnetto, creatore del speciale su Giovanni Falcone, o il pool antimafia, che con le lacrime ritorno dalla messa della domenica agli occhi davanti a Via D’Amelio pomeriggio quando mi diedero noti- disse alle telecamere “E’ tutto finito”. zia della strage di Via D’Amelio. Non è tutto finito. A quindici anni Dal 31 luglio al 4 agosto di distanza il messaggio che viene dall’esempio di Falcone e Borsellino, vissuti per più di dieci anni segregati per restituire dignità e giustizia alla democrazia, è più forte che mai. Noi giovani delle marce della pace, della Giornata della Gioventù, delle veglie di preghiera, dobbiamo essere i primi a recepire questo messaggio. Viene da chi, pur sapendo con certezza di dover morire, non ha mai e poi mai pensato di abbandonare la terra per la quale stava combattendo, senza mezze misure. Ecco chi ha il coraggio di osare, di andare contro i propri limiti, di uomo, di marito, di padre. Non si tratta solo di esempi da accogliere e imitare, ma di modelli di vita che dovrebbero insegnarci e guidarci nel quotidiano, nel lottare ogni giorno, sempre, affinché il nostro sguardo tenda sempre di più verso l’alto. Giorgia Barboni Nell’immagine Letizia Battaglia fotografata a Palermo INIZIATIVE ESTIVE I campi scuola dell’Azione Cattolica A nche quest’anno i gruppi parrocchiali dell’Azione Cattolica jesina, sono pronti a partire per i campi scuola, che animano la stagione estiva. Dall’Acr ai Giovanissimi, non mancano le proposte. Ecco una breve panoramica: - dal 5 al 12 agosto l’Acr di Moie sarà a Talamello, in provincia di Pesaro. 30 i ragazzi, seguiti da quattordici animatori e dai due assistenti, don Fabio e don Gianni. Tema del campo: Peter Pan; - dal 19 al 26 agosto l’Acr (Azione Cattolica Ragazzi) ed i Giovanissimi di San Sebastiano e San Marcello, si recheranno a Garulla di Amandola, in provincia di Ascoli Piceno; - nella stessa settimana partiranno anche i ragazzi “Jonathan Livingstone”; dell’Acr di San Giuseppe, - sempre dal 19 al 25 agoSan Giovanni Battista e sto, si muoveranno anche San Pietro Martire. La de- i ragazzi di San Francesco stinazione è la stessa del- d’Assisi, Santa Maria del l’anno scorso, Prelato di Piano e Kolbe, che traFano, in provincia di Pe- scorreranno la settimana saro. 39 i partecipanti che a Castello di Barcaglione, affronteranno, assistiti non molto lontano da Faldagli animatori e dall’assi- conara. Parteciperanno al stente don Marco Cecco- campo tutti ragazzi delle ni, la storia del gabbiano classi medie. le Figaro e l’imprenditoria marchigiana Q Esempio di eccellenza uattro aziende della Vallesina protagoniste di un articolo comparso venerdì scorso, 13 luglio, sulle pagine di Le Figaro. Il famoso quotidiano francese dedica un’ampia pagina a Paradisi, Antonio Merloni, Meccanica Generale e Aria, accomunate dalla scelta di preservare l’imprenditorialità e l’artigianalità italiana in un settore dove la delocalizzazione è la strada più battuta. Il giornalista francese Richard Heuzé ha incontrato, nei giorni scorsi, le quattro aziende e frutto della sua visita è stato un articolo su come queste siano riuscite a preservare le conoscenze e competenze artigianali locali, contro la tendenza diffusa di trasferire la produzione in Cina. Una decisione coraggiosa, ma rivelatasi vincente. Consente di rispondere velocemente alle richieste dei clienti, come afferma Sandro Paradisi, titolare dell’omonima azienda che realizza prodotti torniti di precisione. La sua esperienza sessantennale è così vasta che non ha trovato, in Cina, partner che potessero essere al suo livello. Nello stabilimento Antonio Merloni, Heuzé è rimasto colpito dall’alta tecnologia e dai colori vivaci che caratterizzano l’ambiente di lavoro. Anche in questo caso l’azienda fa della vicinanza con i suoi clienti e fornitori il suo punto di forza. Marco Montevecchio, di Meccanica Generale, racconta a Heuzé che chi è andato in Cina, non solo non ha trovato la stessa esperien- za che c’è in Europa, ma nemmeno le stesse norme ambientali e di risparmio energetico. Anche Aria di Serra San Quirico, produttrice di filtri per cappe aspiranti, ha visto alcuni suoi clienti tentati dai prodotti cinesi, perché più economici, salvo poi rendersi conto che la loro qualità non era paragonabile a quella italiana. Una conferma leggere, su uno dei più importanti quotidiani francesi, un articolo dedicato alla piccola e media impresa italiana, presa a modello per la sua efficacia nel rispondere alle nuove sfide che la globalizzazione del mercato pone alle aziende. “Le nostre aziende possono contare su una lunga esperienza, che si tramanda di padre in figlio”, dichiara Laura Marinelli, presidente di PressCom, azienda di Jesi che lavora nel settore della comunicazione che ha aperto il contatto con il giornalista francese. “La loro artigianalità è garanzia di qualità, e quando si unisce ad una ricerca costante delle nuove tecnologie consente di migliorare ulteriormente. E’ questo che ci rende famosi nel mondo, e su questo le aziende dovrebbero puntare per resistere nel mercato moderno. Il nostro lavoro, come agenzia di comunicazione”, continua Laura Marinelli, “è proprio quello di far conoscere le eccellenze che caratterizzano la nostra realtà industriale ed è un bel risultato vedere che un giornale prestigioso come Le Figaro lo riconosce”. L “Pit stop: fermarsi per formarsi” a grande novità di questa estate, per quanto riguarda l’Azione Cattolica jesina, è l’organizzazione del campo diocesano di formazione per educatori Acr, Giovanissimi, Giovani ed Adulti. Il simpatico titolo “Pit Stop: fermarsi per formarsi” pone, infatti, l’attenzione sull’importanza della formazione, strumento fondamentale per tutti gli animatori che svolgono un servizio educativo. I circa quaranta partecipanti, provenienti da tutta la diocesi, partiranno martedì 31 luglio alla volta di Colle Ameno, vicino Ancona e ritorneranno a Jesi sabato 4 agosto. In ogni giornata sarà affrontato un aspetto della formazione, come la conoscenza della Bibbia, la storia della Fede Cristiana, le metodologie comunica- tive applicate alla Fede Cristiana, la conoscenza dei documenti associativi e la vocazione dei laici cristiani. La serata di venerdì 3 sarà interamente dedicata agli Adulti ed al loro ruolo educativo. Quella di sabato 4 invece, sarà riservata alla presentazione ed alle proposte per il nuovo anno associativo. Interverranno Mons Rocconi, nella giornata di mercoledì per una lectio divina e tutti gli assistenti di settore (don Cristiano Marasca per i Giovani e don Luca Giuliani per l’Acr), più quello generale don Giovanni Rossi. Numerosi anche gli ospiti, da don Mariano Piccotti dell’ufficio catechistico diocesano a don Corrado Magnani ed al presidente del consiglio comunale, Paolo Cingolani. Giuseppe Papadia il bilancio sociale dell’azienda fileni Tradizione, innovazione, impegno Fileni presenta il suo bilancio sociale 2006, una fotografia che racconta le relazione dell’azienda con l’ambiente, il territorio, la comunità. Roberta Fileni ha presentato, martedì 24 luglio, il secondo bilancio sociale Fileni, a conferma dell’importanza che l’azienda dà a questo strumento. Un modo per comunicare le positive ricadute nel sociale e nell’ambiente delle scelte e del lavoro dell’azienda apprezzato dall’assessore provinciale alle politiche attive del lavoro e alla formazione professionale di Macerata, Carla Monachesi. Il sindaco di Cingoli, Gianfilippo Bacci ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti e l’auspicio che il comparto riesca a progredire ulteriormente. Per Fileni il 2006 ha segnato una crescita di fatturato del 20%, arrivando a oltre 134 milioni di euro, contro un trend del mercato avicolo nazionale nello stesso periodo fermo al 4,5%. Risultato raggiunto anche grazie al volume di carni prodotte, aumentato del 14,3% dal 2005 al 2006, significativamente maggiore rispetto al mercato avicolo italiano, che ha prodotto solo il 2,4% di carni in più lo scorso anno. Dati che mostrano un’azienda in buona salute, che ridistribuisce questa ricchezza anche sul territorio, perché il lavoro di un’azienda non finisce con i suoi dati economici. Da qui la volontà di redigere un bilancio sociale, per raccogliere le attività collaterali di Fileni. I dipendenti dell’azienda nel 2006 sono arrivati ad essere 955, 66 in più rispetto all’anno precedente, per un monte salari erogato ogni anno pari a oltre 18 milioni 700 mila euro. Risorse giovani l’età media è dì 38,4 anni e con un livello d’istruzione elevato, dato che il 40% del personale è diplomato o laureato. La formazione continua anche in azienda: un impegno a sostegno Fileni ha organizzato per i dello sport e dell’Aurora suoi dipendenti un totale Basket rinnovato anche di 6.400 ore formative per per la prossima stagione, 55 corsi tenuti nel 2006 e il sostegno al concorso seguiti da 632 dipendenti. “Antonio Nebbia” per gli Le persone che lavorano in studenti degli Istituti AlFileni determinano il suo berghieri. impatto economico-so- Infine, dati relativi alciale anche sul territorio, l’impatto del lavoro delanimando l’economia ter- l’azienda sull’ambiente. ritoriale, vivendo le città, La produzione curata in innescano una spirale di ogni sua fase, condotta effetti positivi per l’intero con mangimi controllati, sistema economico, locale tecniche di allevamento e e nazionale. di confezionamento che Rilevante anche l’impat- garantiscono un controllo to dell’intera filiera Fileni, sull’intera filiera e un basche occupa oltre 2000 di- so impatto ambientale. La pendenti, e i fornitori a cui produzione biologica, su l’azienda si rivolge. Solo cui l’azienda punta molto tanto da essere diventata il primo produttore in Italia di carni avicole bio. “Dal 1978 il gruppo Fileni, con il lavoro e l’impegno di tutti quelli che lo compongono, è arrivato ad essere, oggi, il quarto nel suo settore a livello nazionale”, dichiara Giovanni Fileni, amministratore delegato dell’azienda. “Una grande azienda, ancora indissolubilmente legata al territorio. Dopo trent’anni di storia ci sembra giusto far nelle Marche si tratta di 86 conoscere cosa abbiamo soggetti, su 297 totali, da fatto e cosa abbiamo genecui acquistano il 60% delle rato, non solo economicaforniture. mente, ma a livello di vaUn documento, il bilancio lore creato per il territorio sociale 2006 Fileni, che e condiviso con lo stesso. vuole raccogliere anche Perché creare valore è la tutte le iniziative organiz- prima motivazione di senzate dall’azienda a favore tirci azienda”. del territorio, come i corsi di italiano per i dipendenti Nella foto di Candolstranieri, l’adesione a pro- fi, Roberta Fileni in una getti europei per l’inseri- precedente conferenza mento lavorativo di lavo- di presentazione delratori svantaggiati, disabili l’Aurora Basket, società e over 45, la sponsorizza- sportiva sponsorizzata zione della Fileni-Bpa Jesi, dall’azienda 10 Agorà giovani 29 luglio 2007 Agorà dei giovani alle porte La Diocesi di Jesi mobilitata per l’arrivo di quasi 900 giovani M anca ormai poco più di un mese all’Agorà dei giovani: il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile, la Regione Marche e le diocesi ospitanti stanno ormai ultimando i preparativi per l’accoglienza e per la partecipazione all’evento. Obiettivi Gli obiettivi principali che la Diocesi di Jesi si è prefissata per questo evento sono due: da una parte per gli adulti di Jesi la tempo e giovani e lavoro. I temi Saranno giovani e tempo e giovani e lavoro i temi che verranno affrontati prima nel corso dei workshop (30 agosto) a livello parrocchiale e dei forum (31 agosto) a livello diocesani. Per i forum in particolare verranno invitati a dare il proprio contributo esponenti del mondo del lavoro e dell’Accademia, che parleranno ai giovani ospitati su queste tematiche (assegnate dal Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile) ad essi tanto care. I numeri presa di coscienza e l’aumento d’interesse, nei confronti dei giovani, in un’ottica di dialogo, di accoglienza e di ascolto. Per i giovani (siano ospiti o meno): la percezione dell’esistenza di una comunità ecclesiale che apre le porte, che si interessa e ha voglia di ascoltare, conoscere, imparare e rileggere il vangelo attraverso i loro occhi e la riflessione sui temi principali dei giorni dell’accoglienza: giovani e Veniamo ai dati: al 23 luglio sono 771 i ragazzi ospitati, con un numero di quasi 300 famiglie disposte ad accogliere. Un numero straordinario che si discosta nettamente dalla situazione delle altre diocesi ospitanti, che hanno trovato numerose difficoltà nel permeare la realtà delle famiglie (credenti o meno). I ragazzi attesi sono infatti circa 800, numero destinato a essere completamente coperto. Il programma In via di definizione inoltre anche il programma dei tre giorni che i giovani ospitati trascorreranno presso la nostra Diocesi, dal 29 al 31 agosto. Un programma che si arricchisce anche della presentazione della delegazione di giovani australiani venuti in Italia in occasione dell’Agorà per presentare l’evento della Giornata Mondiale della Gioventù di Sidney del 2009. I ragazzi australiani saranno a Jesi nel pomeriggio del 29, proprio in occasione del “lancio” dell’Agorà al Pala- triccoli alla presenza del Vescovo e delle Autorità cittadine di Jesi e della Vallesina, nonché di tutti i giovani ospitati. Il 30 e il 31 saranno invece giorni di confronto: il 30 agosto, giornata dedicata ai workshop, vedrà una provocazione ed un filmato uguale per tutti i gruppi, sia del tema del lavoro che del tempo. Ogni workshop avrà due animatori uno della nostra Diocesi e ovviamente della parrocchia ospitante e uno delle altre diocesi ospitate. Ogni workshop sarà tenuto da animatori. La giornata del 31 è invece giornata di forum: i forum saranno 4 (2 per ciascun tema) a ciascuno parteciperanno un numero definito di gruppi che il giorno precedente avevano costituito il workshop e che porteranno nel luogo del forum uno slogan di sintesi preparato il giorno precedentemente. Ovviamente a questi Forum parteciperanno gli animatori dei gruppi dei workshop presenti. Al Forum prenderà parte un coordinatore “autorevole” che dovrà gestire l’incontro. La grande festa Infine la grande festa della serata del 31 agosto, prima della grande partenza per Loreto. Tutto il centro storico sarà animato da feste e spettacoli, che culmineranno con un grande concerto in Piazza della Repubblica di Joshua Blakesley e della sua band, che suonano musica cristiana e che sono stati insigniti nel 2004 del Unity Award come Miglior Artista emergente. Diocesi di Oppido Palmi per andare a far visita al Clan del gruppo Jesi 4, Parrocchia di San Giuseppe, che ha svolto un campo di lavoro nelle terre di Libera confiscate alla mafia, è sempre in moto: a tal proposito è stata allestita una postazione fissa, presso il Vicariato di Colle Paradiso fino alla fine dell’evento, per svolgere al meglio tutte le pratiche di iscrizione e accoglienza. Giorgia Barboni Nella prima foto i rappresentanti delle diocesi ospitate a Jesi, lo scorso marzo; nella seconda la conferenza stampa di presentazione dell’Agorà, il 30 marzo in Episcopio; nella terza il Ragno dell’Agorà in piazza della Repubblica; nella quarta un momento dell’incontro tra la segreteria, i referenti delle diocesi ospitate e delle nostre parrocchie, il 30 giugno e il 1° luglio. La grande macchina dell’Agorà, che tra l’altro ha visto il viaggio del Vescovo Don Gerardo a Polistena, della Lavori in corso Si prepara l’accoglienza dei giovani dell’Agorà I pellegrini che arriveranno per PAOLI , responsabile l’Agorà dei giovani a Loreto, l’1 della pastorale giovanile e il 2 settembre 2007, saranno regionale e responsabile nei giorni precedenti (29-31 dei gemellaggi per l’Agorà agosto), ospitati nelle diocesi di - è un’occasione per una Abruzzo, Emilia Romagna, Um- ripartenza della pastorabria e Marche. le giovanile e non si può dire non mi interessa. LoDALLA LIBIA E DALL’AUSTRA- reto poi, non è stato scelto LIA. Le tredici diocesi marchi- a caso: il Santuario della giane accoglieranno circa 26.000 casa della Madonna rimangiovani, che saranno accolti in da alla ferialità, ai luoghi parte nelle famiglie che si sono deve vivono i ragazzi. Il rese disponibili in parte in grandi messaggio che si vuole strutture come palestre o palaz- far passare è quello di zetti. I ragazzi arriveranno dalle una Chiesa che si muodiocesi italiane, da vari gruppi, ve, che si sposta e che va movimenti e associazioni laicali; in piazza, l’agorà appunin più ci sono delle delegazioni di to, per incontrare tutti i Paesi europei e del Mediterraneo, giovani”. tra cui 6 ragazzi dalla Libia, 3 dei quali di origine irachena (a San INESAURIBILE CREATIBenedetto), la delegazione uffi- VITÀ. Il mettersi all’”ascolto” dei ciale della diocesi di Cracovia (ad giovani del proprio territorio, Ancona) e una rappresentanza come previsto per questo primo di 14 ragazzi australiani che an- anno dal cammino dell’Agorà, è nunceranno la prossima Gmg di stato fatto prevalentemente duSydney, nel 2008. Il lavoro di pia- rante l’anno con iniziative che nificazione del pellegrinaggio è vanno dalla rassegna-concorso “I coordinato dalla Protezione civile care” nelle scuole (scritti, video, ed è portato avanti da gruppi di disegni) della diocesi di Ancona lavoro che riguardano i trasporti, , alla cura di rapporti personali e la sanità, la logistica, la comuni- diretti con i giovani, fatti attravercazione e altro ancora formati sia so incontri quindicinali svolti per da uomini delle istituzioni sia da tutto l’anno (diocesi di Fabriano), rappresentanti del comitato or- al lancio dell’evento Agorà daganizzatore dell’Agorà. “L’evento vanti a duemila persone il sabato - dice don FRANCESCO PIER- delle Palme (diocesi di Cameri- no). Nei mesi di luglio e agosto si svolgeranno le abituali attività estive e ci saranno anche attività pensate ad hoc: un concorso di musica, poesia e immagine e un pellegrinaggio in bicicletta a Fermo ; tornei di calcetto e un concerto di gruppi locali in piazza a Loreto ; una festa in spiaggia aperta a tutti e una serata letteraria a Senigallia ; un evento in piazza il giorno di Ferragosto a San Benedetto , la partecipazione di 25 educatori della diocesi di Macerata , guidati dal vescovo, al pellegrinaggio nazionale (preparatorio all’Agorà) all’Adamello o, ancora, la partenza di un gruppo di giovani di Jesi per un campo di lavoro nelle terre confiscate alla mafia che si trovano nel territorio di una diocesi che poi sarà ospitata. I giovani della diocesi di Ascoli stanno sperimentando i laboratori (spiritualità, stati di vita, migrazioni, musica, cinema) che poi saranno proposti e organizzati insieme ai ragazzi ospiti. In alcune diocesi (Pesaro, Macerata, Loreto, Fermo, San Benedetto) sta girando per parrocchie, feste di quartiere, feste cittadine e patronali, centri commerciali, la tenda dell’agorà, una struttura mobile e gonfiabile utilizzata per sensibilizzare. Alcuni ragazzi sono andati o stanno andando a invitare direttamente i giovani delle diocesi che ospiteranno, come i giovani di Loreto (sono stati a Patti), di Fano (si recheranno a Treviso), di Jesi (sono stati a Parma). I VESCOVI IN MEZZO AI GIOVANI. Nei giorni in cui arriveranno nelle Marche i pellegrini, dal 29 al 31 agosto, l’accoglienza, nelle diocesi di San Benedetto e Loreto sarà accompagnata dal gesto della lavanda dei piedi e a Jesi si caratterizzerà per una merenda a base di prodotti tipici che ogni diocesi porterà con sé. Nei due giorni seguenti sono previsti, sia a livello di parrocchia che di vicaria che di diocesi, incontri, momenti di festa, workshop, laboratori, escursioni, ma anche veglie di preghiera, celebrazioni, penitenziali, Lodi e catechesi, evangelizzazione per le strade, le piazze e le spiagge. Nelle diocesi dove ci sono le università, come Camerino e Urbino , saranno organizzate attività che coinvolgeranno gli atenei; a Senigallia si farà un pellegrinaggio a Corinaldo, sulle orme di Santa Maria Goretti; ad Ancona, gli itinerari di fede e di arte, cultura e natura proposti agli ospiti comprenderanno anche luoghi significativi come la Mensa del Povero; nella diocesi di Macerata è previsto uno spettacolo di gospel internazionale, a Jesi lo Spiritual-festival, a San Benedetto un concerto rock tributo a Giovanni Paolo II. In tutte le diocesi i vescovi incontreranno i giovani, nei duomi o nelle piazze, ma anche allo stadio (a Fermo) e in un grande parco (a Pesaro ). Particolare infine la festa del 31 agosto ad Ancona: l’evento si svolgerà in diverse piazze della città e sarà trasmesso in diretta. Ulteriori informazioni sui siti delle diocesi. A cura di Simona Mengascini LORETO 2007 SARÀ UN GRANDE EVENTO! UN EVENTO ECOLOGICO Loreto sarà un evento rispettoso del Creato: ti Uno speciale momento di attenzione della Chie- proporrà comportamenti e stili di vita efficaci per sa verso i giovani. Un’occasione per incontrarsi, la tutela dell’ambiente, dalla raccolta differenziaconoscersi, scambiarsi esperienze e condividere ta dei rifiuti all’utilizzo delle bio-plastiche. Inoltre gli aspetti fondamentali della vita di noi giova- tutti gli oggetti che riceverai saranno riutilizzabili ni. Ci ritroveremo insieme con Papa Benedetto anche a casa: non c’è niente da buttare! l’1 e il 2 settembre a Loreto, sul grande prato • La sacca del pellegrino è così bella e comoda di Montorso, per ascoltare la sua voce e per che non potrai fare a meno di portarla con te pregare insieme a lui. ogni giorno. • Anche il Pass è fatto di stoffa: una tasca poISCRIVERSI È INDISPENSABILE! steriore in rete lo rende utilizzabile come simpatico porta-cellulare. Non sarai un partecipante anonimo e darai il tuo sostegno a questo grande momento ecclesiale. • Il cappello sarà simile a quello di Colonia Puoi rivolgerti al responsabile per la Pastorale 2005: un vero e proprio oggetto-cult per le Giovanile della tua grandi occasioni. diocesi, oppure • La torcia elettrica funziona senza batteria (si iscriverti direttacarica girando una manovella) e può anche mente on line, caricare i cellulari delle maggiori marche. anche con i tuoi • La busta che contiene i pasti è una borsa amici, nel sito termica in piena regola, riutilizzabile per il trawww.loreto07.it. sporto dei surgelati o come sacca per alimenti Iscriversi è importake-away. tante! • Per non parlare del telo in nylon da stendere sotto il sacco a pelo: lo potrai riutilizzare davvero in molti modi. AIUTIAMO LA CHIESA IN ETIOPIA A Loreto ti verrà proposto un gesto concreto di solidarietà, rivolto alla Diocesi etiopica di Emdeber, dove verranno costruiti una chiesa ed un centro giovanile. Inviando un semplice sms, potrai contribuire a sostenere l’evangelizzazione e la formazione dei giovani. Sarà un gesto di conversione ad una vera condivisione evangelica, perché “non di solo pane vive l’uomo...”. I PASTI A LORETO SI’, MA NON DA SOLO… Viaggia in pullman o in treno: è più sicuro, divertente, e rispettoso dell’ambiente. Se puoi, organizza un pullman insieme ad altri giovani. Se siete in pochi, perché non pensare al treno? Per conoscere tutte le possibilità (e sono tante) visita il sito www.loreto07.it INDICAZIONI PER CHI VIENE SOLO ALLA SS. MESSA All’atto dell’iscrizione puoi richiedere i pasti: il pranzo di sabato 1 settembre; la “giornata alimentare” completa, che comprende la cena di sabato 1 settembre, la colazione e il pranzo di domenica 2 settembre. I pasti verranno distribuiti in una comoda sacca termica, in prossimità degli accessi a Montorso: non dovrai trasportare il tuo cibo per chilometri e avrai la garanzia di un nutrimento sicuro e di qualità. Se stai pensando di partecipare con il tuo gruppo (o la tua parrocchia) solamente alla Celebrazione Eucaristica di domenica 2 settembre, scarica dal sito www.loreto07.it il modulo di adesione per avere la sacca del pellegrino e la copertura assicurativa. Publi280x410.indd 1 17-07-2007 13:43:26 12 Vallesina 29 luglio 2007 Attività estive a S. Giuseppe Di ricamo in ricamo, le piccole donne crescono… D icono “No al razzismo queste cose nella realtà? punto Erba…fino ad arrivare non pensavamo che ci fosse nelle scuole” le piccole “Perché si vuole essere sempre all’ambito traguardo del pun- tutta questa adesione: più di donne del Corso estivo di Cu- al centro dell’attenzione, si ha to Croce, Pieno, Ombra… cinquanta bambini che hanno cito e Ricamo di San Giusep- paura di essere messi da par- “L’anno scorso insegnavamo transitato qui con una media pe. te e di non essere considerati pure l’uncinetto - ci dice una di 25 - 30 al giorno…molti Lo dicono con uno spettacolo importanti… queste cose suc- nonna -;le ragazzine più gran- bambini sono venuti perché ideato e prodotto interamente cedono non solo nei confronti di si facevano i braccialetti… affascinati dal calcio: in realtà da sole, con pochi mezzi ma dei ragazzi stranieri, ma an- in effetti, proponiamo lavori la nostra aspettativa, specialcon le idee chiare, e soprat- che con chi ad esempio porta adatti a ciascuna età perchè mente per i più piccolini, non tutto con grande consapevo- gli occhiali, o per altre stupi- le bambine più piccole, per era quella di insegnare il callezza di sé e del gruppo. daggini di questo genere…” esempio, non riescono a sta- cio ma di fare dell’attività moPiccole donne che crescono, Come risolvete tra di voi, a re sempre fisse sul lavoretto: toria visto che oggi la fanno passando di anno in anno per scuola, questo problema? un momento si fermano, un molto poco…Abbiamo lavoral’arco di questa più che ven- “In qualche modo troviamo la momento chiacchierano con to per gruppi di età, tre giorni tennale tradizione estiva, in maniera per fargli capire a chi la compagna…oppure non alla settimana per cinque setuno scenario sociale odierno si comporta così che non è vedono l’ora di fare merenda timane…negli altri giorni eramultietnico, ben differente da giusto…difendendo chi è trat- perché magari vanno a gioca- no seguiti da una maestra e tato male perché noi non re nel prato, o vanno con abbiamo paura del “diver- quelle più grandine a racso” : se fossimo tutti ugua- contarsi…” li sarebbe una noia…” Chiediamo ad una bimba Da che cosa nasce secondo cosa ne pensa di questa voi questa voglia di essere esperienza… cattivi? “Mi è piaciuto tutto… Io ri“A volte si fanno le cose camo solo l’estate e questi perché le fanno gli altri, lavori poi li faccio vedere per seguire il branco…ma alla maestra…faccio la ternon ci si può stare sempre za elementare…” dentro…” Novità di quest’anno, il calcio per i ragazzini orAllo spettacolo, che ha re- ganizzato da tre istrutgistrato un pienone di ge- tori volontari della MMS nitori, amici e parenti an- (scuola calcio Minonna che di diverse nazionalità, Monsano Spes) e da ragazè seguita una mostra dei zi che li hanno aiutati per lavori realizzati nell’ambi- alcuni giorni. quello ottocentesco e ameri- to del Cor“Ci era sta- da una professoressa sia per i cano del romanzo, ma fatto so di Ricata chiesta compiti delle vacanze, sia per comunque di una quotidiani- mo e Cu– spiega un altre attività ricreative. tà infarcita di cose lieti e tristi, cito tenuto i s t r u t t o r e Logicamente, non essendo un di bene e di male. – ormai da -, dalle si- vero e proprio centro estivo, High School Musical New: di venticinque gnore che si è avvertito il bisogno delche cosa si tratta? anni - da organi z z a- la partecipazione e della diCi risponde Sofia, vice regista, una ventina no il Corso sponibilità anche di qualche tredici anni… di nonne di Ricamo genitore perché l’iniziativa “È un film musicale da cui ab- che seguoe Cucito, - preziosa risorsa per il quarbiamo preso le canzoni e al- no i vari una mano tiere- potesse funzionare al cuni balli, cambiando però la g r u p p e t t i per metter meglio e svilupparsi ulteriortrama. Io faccio la parte della cimentarsi su un’at- mente negli anni a venire.” cattiva…c’è un’audizione in inizialmentività che una scuola e io voglio parteci- te nell’atcoinvolges- Interessanti anche altre attiparvi con mio fratello…anche taccare i se partico- vità collaterali al Corso come due ragazzi di colore vogliono bottoni o larmente i quelle di decoupage, di pittura farlo, ma io voglio impedir- nell’eseguimaschietti. e manipolative. glielo…alla fine mi fanno ca- re ricami Ci siamo E, in chiusura di serata, una pire che non è giusto…” con il punattrezzati… merenda all’aperto. Perché secondo te accadono to Filza, il anche se Fotoservizio Paola Cocola Guida turistica 2007 edizioni Gei Vallesina da scoprire “A ndare lentamente, assaggiando senza voracità i paesaggi che si presentano, senza perdersi l’opportunità di individuare e di interpretare i mille legami che costituiscono la trama più profonda di questo territorio…un territorio che ha il suo centro in Jesi e vive soprattutto dei suoi rapporti reciproci tra le genti che lo abitano; rapporti secolari, che affondano le radici già in epoca romana… viaggiare riscoprendo il valore della sosta riposante e intelligente…” Con un approccio parco e schietto, che definisce subito i termini di un turismo di qualità in Vallesina, la nuova guida turistica 2007 delle edizioni Gei “Vallesina da scoprire” dà il suo benvenuto ai Visitatori, e assieme, le chiavi di lettura del paesaggio; dei centri storici murati, ricchi di bellissime strutture e opere d’arte; delle abbazie; dei prodotti tipici delle colline, come il Verdicchio e altre eccellenze della tradizione marchigiana, dal latte fresco ai formaggi e ai salumi D.O.P e tipici. In formato agile, delicato e al tempo stesso accattivante nella grafica come nei contenuti, apre con una panoramica essenziale della Valle che, passando per la storia ed il pae- quindi alla conservazione della sua identità. Una scheda essenziale sulle peculiarità di ciascun comune della Vallesina mette al sicuro il turista da ogni divagazione che gli faccia correre il rischio in “tanto vedere” di “non vedere niente”… Stimolante, in chiusura, la pagina dedicata a “La via dei Tesori”, un sentiero ciclopedonale che dal Rotone di Moie di Maiolati Spontini si spinge fino a Pantiere, percorrendo quattro chilometri e mezzo e “accarezzando spesso il fiume ma entrando anche nel verde e nel contesto di un fondo valle dimenticato. Tra un anno e forse prima - si legge nell’opuscolo – il sentiero arriverà fino a Sant’Elena di Serra San Quirico e da lì altri percorsi porteranno ai monti. E da Pantiere, in un prossimo futuro, si collegherà alle piste ciclabili di Jesi e di Chiasaggio, si sofferma in particolare su ravalle per arrivare a completare il alcuni luoghi e mete irrinunciabili progetto mare-monti. Poi, dai Ca: la Riserva naturale Ripa Bianca stelli abbarbicati sulle dolci colline di Jesi, il Museo Spontini, l’Enoteca si innesteranno altri sentieri.” Regionale delle Marche- sezione di Tradotte in inglese, le notizie sulle Jesi, le Grotte di Frasassi… abbazie. La guida viene distribuita Snocciola poi un interessante itine- gratuitamente lungo la costa presrario attraverso la rete di abbazie so luoghi di ricettività turistica e che contribuì in maniera rilevan- nei comuni della Vallesina. te alla solidarietà del territorio e Paola Cocola Il suo domani A una nostra gentile collaboratrice in attesa di Ciro Raccoglierei le stelle ad una ad una e le metterei in un cestino. Potessi regalarle nel mondo ad ogni bambino e metterle a grappolo nelle sue mani che illumini sempre il suo domani. M.B A Buon compleanno uguri tanti e vivissimi al sempre dinamico e attivo Mario Martarelli, nostro affezionato lettore e abbonato che ha tagliato lo scorso 19 luglio il traguardo delle 80 primavere. Pervenga, con la gentile signora Gina, alla più lontana senectude, accompagnato dall’affetto dei figli Paola e Paolo, del genero Alberto, della nuora Stefania e dei nipoti. Si uniscono nell’augurio più fervido gli ami- ci di Mazzangrugno, i dirigenti e soci dell’associazione invalidi del lavoro, gli ex artiglieri e Voce della Vallesina In dialogo Opinioni a confronto 13 29 luglio 2007 In questa rubrica diamo spazio a lettere, opinioni o contributi dei lettori, purchè non inviati anche ad altri giornali. Chiediamo agli scriventi di essere sintetici. Scritti troppo lunghi potrebbero non trovare spazi o essere necessariamente tagliati. La pubblicazione non significa condivisione dei contenuti. Gli scritti si possono inviare per email a [email protected] Le lettere, per essere pubblicate, devono contenere esplicitamente il nome, l’indirizzo e il numero di telefono del mittente Sulla storia del Pergolesi Gentile Direttore, per correttezza e buon senso politico, ho atteso volutamente la fine della campagna elettorale di Jesi, per manifestarle alcune considerazioni. Premetto che ho sempre seguito con attenzione il compito di Voce della Vallesina nel campo dell’editoria e dell’informazione locale, apprezzandone sinceramente l’obiettività e la ricchezza di contenuti per quanto riguarda la vita della nostra comunità civile. Debbo però manifestarle un certo disappunto per la sua decisione di pubblicare, nel pieno della campagna elettorale gli articoli a firma del dott. Gianni Gualdoni sui numeri 20 e 21 del settimanale. Questi ultimi si inquadrano nella storia a puntate del Teatro Pergolesi scritta dal Gualdoni, ma hanno una particolarità: che in più parti dell’articolato la vicenda storica, che assume i tratti definitivi della quotidianità contemporanea, lascia spazio abbondante ai giudizi soggettivi dello storico, che entrano nel merito di scelte politiche recenti e di temi che sono stati oggetto di un aspro confronto politico nella stessa campagna elettorale comunale. Inoltre trovo del tutto strumentale che si gettino qua e là numeri e dati di bilanci economici della Fondazione (presi chissà dove) solo per giustificare una precisa riflessione politica, quando invece un bilancio di gestione è un articolato e complesso insieme di dati ed informazioni. Ora a me non interessa particolarmente interloquire con il Gualdoni nel merito delle questioni da lui affrontate, sarebbe anche troppo facile dal punto di vista politico e culturale. Mi interessa invece che “Voce della Vallesina”, periodico che apprezzo e che ritengo importante, non cada nei tranelli di esporsi a critiche che potrebbero avere pertinenza anche con il rispetto della norma elettorale. Ciò per una ragione di deontologia giornalistica che auspico possa essere sempre riconoscibile e promossa, piuttosto che per le reali capacità del Gualdoni di orientare politicamente i lettori di Voce della Vallesina ed elettori jesini. Leonardo Animali componente del CDA della Fondazione Pergolesi Spontini e Consigliere Provinciale La ringrazio del suo apprezzamento in merito alla “obiettività e la ricchezza di contenuti” di Voce, che siamo lieti lei segua. Per questo mi sorprende molto che creda tali valori sospesi proprio in merito a due nostri articoli pubblicati e da Lei non graditi, che giungono alle stampe quale conclusione di una storia del teatro a puntate iniziata nello scorso novembre e il cui sviluppo non ha a che vedere con l’appena conclusa tornata elettorale. Come sempre questo giornale è attento a pubblicare testi con responsabilità, grazie all’opera disinteressata di collaboratori di valore dei quali abbiamo piena stima: per questo, permetterà, non possiamo né vogliamo un tale giudizio. Né possiamo accettare l’accusa generica di gettare “qua e là numeri e dati di bilanci economici della Fondazione presi chissà dove”, come Lei sostiene: proprio perché conosciamo e stimiamo la preparazione e la serietà del redattore in questione. Poiché il nostro giornale è aperto al dibattito e al confronto, se è vero che siano stati da noi riportati dati non veritieri -ove invece il nostro redattore li riferisce a precisi documenti- Lei dovrebbe dimostrarne con altrettanta documentazione la fallacità. Non vorrei che il suo ammonirci a non “cadere nei tranelli” e a non “orientare politicamente i lettori” sia un tentativo di screditare il redattore -il cui lavoro, fino a prova contraria, rispettiamo per come ne conosciamo la cura- quanto piuttosto una mancanza di rispetto nella libertà del giornale, che non possiamo accettare in virtù di quella deontologia giornalistica che ci sforziamo di rispettare. Con l’occasione le auguro un buon lavoro nel nuovo ruolo di consigliere provinciale. B.T. Fede e ragione (1° parte) Penso sia ora di ricondurre la controversia sui temi eticamente sensibili (“aborto”, “eutanasia” e “coppie di fatto”, omosessuali o eterosessuali) sui binari di una sana “razionalità”. La “ragione”, infatti, è prerogativa di qualsiasi essere umano, al di là di qualsiasi schieramento ideologico o religioso. Finora si è assistito, invece, ad una vera e propria inflazione di dibattiti televisivi e d’interventi sulla carta stampata che appaiono tutti condizionati dal grosso equivoco della falsa e assurda contrapposizione “laici-cattolici”: da una parte (prevalentemente “a sinistra”) sono schierati coloro che, eludendo la sostanza specifica dei problemi in questione, accampano esclusivamente il pretesto della “laicità” dello Stato, rivendicata per altro in termini che appaiono fideistici ed emotivamente faziosi; dall’altra (prevalentemente “a destra” o tra i “moderati”), non mancano coloro che chiariscono di prendere posizione non come “cattolici”, ma come “laici”. Come se non fosse possibile essere “cattolici” e “laici” nello stesso tempo! In realtà, va denunciata innanzitutto la “mistificazione”, anzi l’indebita usurpazione della parola “laico”, parola di origine prettamente cristiana con cui, nel Medioevo, venne indicato l’appartenente al “popolo” (laos in greco), rispetto alla “parte eletta” (kleros in greco), ma in una comune condivisione di principi e valori di quella che anche uno storico “laico” come Raffaello Morghen ebbe a definire “societas christiana”. La corretta contrapposizione (anzi “integrazione”) sarebbe, semmai, “laici-chierici”. Ma è facile immaginare quale sarebbe la reazione, nel popolo degli “elettori”, se i sedicenti “laici” si chiamassero con il loro vero nome: “atei”, “irreligiosi”, “anticristiani”, al limite anche “anticlericali” o “mangiapreti”... È fin troppo ovvio, tuttavia, che certe questioni quali l’aborto o le coppie di fatto andrebbero affrontate e discusse sulla base più della “ragione” che della “fede”: la “fede” si può avere o non avere [i cristiani ritengono che sia una delle tre “virtù teologali”, insieme alla “speranza” e alla “carità”, ricevute in “dono” gratuito all’atto del battesimo]; ma la “ragione” è dote comune di tutti gli uomini, a meno che non l’abbiano “offuscata” o “smarrita” in quella che Dante definisce “selva oscura” dello smarrimento intellettuale e morale! E la “ragione” dovrebbe far riconoscere a tutti gli uomini il valore almeno della “legge naturale”, in primo luogo la norma del «Non fare agli altri quello che non vuoi gli altri facciano [o abbiano fatto] a te». Questa “legge naturale” da rispettare con la “ragione” dovrebbe essere riconsiderata innanzitutto da quanti propongono e difendono la “liceità” e “legittimità” dell’aborto, dichiarato non più reato se praticato nei ter- mini prescritti dalla legge civile, spesso così grottescamente ipocriti nella loro formulazione [come se la povera “creatura” umana che si consente di uccidere nel grembo materno solo perché con soli 89 giorni di vita, anziché 90, non rimane egualmente “vittima” di omicidio, al di là del fatto che questo venga perpetrato nella dimensione squallida degli aborti clandestini o nelle condizioni igienicamente più “rassicuranti” di una sala operatoria gestita e finanziata con i soldi dei contribuenti!]. A denunciare l’infamia dell’aborto non è soltanto la cultura della vita proclamata da tutte le religioni, ma anche, e prima ancora del cristianesimo, la cultura classica greco-romana, scandalosamente ignorata o disattesa da tanti pseudoprogressisti dei giorni nostri, “ignoranti” non solo delle radici “cristiane”, ma anche di quelle “classiche” della civiltà europea/occidentale. Non è neppure necessario riascoltare, in proposito, le voci nobili dell’etica romana, quelle di un Catone il Censore, di un Cicerone, di un Seneca. Basterebbe rileggersi i versi terribili di un poeta così “sessualmente” disinvolto come Ovidio, confinato in esilio per la sua vita e i suoi scritti moralmente discutibili prima da Augusto e poi da Tiberio. (continua al prossimo numero) Edmondo Coccia 14 Jesi 29 luglio 2007 Jesi – Il Palazzo e dintorni AGENDA Il Santo del giorno Venerdì 27 luglio beato Raimondo Palmerio, sabato 28 santi Nazario e Celso, domenica 29 santa Beatrice, lunedì 30 santa Donatella, martedì 31 sant’Ignazio di Loyola, mercoledì 1° agosto sant’Alfondo Maria de’ Liguori, giovedì 2 agosto sant’Eusebio di Vercelli, venerdì 3 agosto santa Lidia, sabato 4 agosto san Giovanni Maria Vianney, domenica 5 agosto sant’Emidio. Farmacie di turno a Jesi Venerdì 27 luglio Martini, sabato 28 Calcatelli, domenica 29 Comunale 2, lunedì 30 Comunale 1, martedì 31 Cerni, mercoledì 1° agosto Moretti, giovedì 2 Barba, venerdì 3 Grazie, sabato 4 Comunale 1, domenica 5 Cerni. Farmacie di turno in Vallesina Venerdì 27 luglio Castelbellino Stazione, sabato 28 Pianello Vallesina, domenica 29 Montecarotto, lunedì 30 Moie (Angelico), martedì 31 Macine di Castelplanio, mercoledì 1° agosto Moie (Lucarelli), giovedì 2 Angeli di Rosora, venerdì 3 Poggio San Marcello, sabato 4 Castelbellino Stazione, domenica 5 Pianello Vallesina. comune di jesi Immobili in vendita L’Amministrazione comu- Qualora si fosse interessati nale informa che intende a partecipare ad entrambe procedere alle vendite di- le aste, le domande dovranstinte di una abitazione e no essere due. In entrambe di un magazzino mediante le vendite, l’aggiudicazione offerta da presentare entro sarà disposta a favore del il prossimo 3 agosto. L’abi- concorrente che avrà fornitazione, posta al secondo to l’offerta economicamenpiano di una palazzina in te più vantaggiosa. Si proviale Papa Giovanni XXIII cederà all’aggiudicazione 5, è composta da sei vani e anche in presenza di una ha un prezzo a base d’asta sola offerta valida. di 103 mila euro. Il magaz- L’Ufficio Opere Pubbliche zino, di 34 mq, è ubicato - Patrimonio del Comune sottostrada in viale della di Jesi, in piazza IndipenVittoria, e viene venduto denza, resta a disposizione con un prezzo a base d’asta nei giorni di martedì, giodi 15 mila euro. Entrambe vedì e sabato dalle ore 10 le unità sono libere. Gli in- alle ore 12, per tutte le interessati dovranno far per- formazioni inerenti le movenire l’offerta al Comune dalità procedurali dell’asta di Jesi, in piazza Indipen- e della vendita, nonché per denza 1, entro e non oltre prendere visione della dole ore 12,30 del 3 agosto. cumentazione tecnica. Parcheggi nel centro storico In arrivo i parcometri R ivoluzione in vista per la sosta a pagamento del centro storico con l’introduzione dei parcometri e controllo affidato agli ausiliari del traffico. È stato pubblicato il bando (scadenza il prossimo 28 agosto) con cui l’Amministrazione comunale affiderà l’appalto per la gestione dei cosiddetti “parcheggi blu” che avrà durata triennale e che sarà operativa entro l’anno. Il progetto interessa ben 583 posti auto dislocati intorno alla cinta muraria, compresi gli 80 di piazza Mercantini che dovrebbero essere disponibili all’inizio del 2008. A controllare la regolarità della sosta nella zona blu saranno gli ausiliari del traffico, una figura già presente in molte città e che verrà introdotta anche a Jesi ed il cui personale sarà assunto a cura della stessa ditta aggiudicataria dell’appalto. L’avvio dell’introduzione dei parcometri sarà pubblicizzata a cura della ditta aggiudicataria mediante depliant che indicheranno le aree di parcheggio interessate, orari e tariffe, le modalità di funzione del servizio e l’opportunità delle tessere pre-pagate. L’operazione, oltre a disciplinare in maniera più regolare la sosta a pagamento assicurerà anche benefici economici al Comune di Jesi. CESARI AGENZIA IMMOBILIARE Associata FIAIP INTEMEDIAZIONI PER VENDITA E LOCAZIONI, VALUTAZIONI, CONSULENZE, RICERCA DI FINANZIAMENTI Via Risorgimento, 23 MOIE Tel 0731 702564 - 347 5355258 www.agenziacesari.it Piano sanitario insoddisfacente Se i sindaci della Vallesina hanno, sostanzialmente, dato un parere favorevole al nuovo piano sanitario regionale (2007-09), protestano invece i nostri operatori sociali che denunciano come la Regione non abbia tenuto abbastanza presente la situazione dei malati non autosufficienti, compresi quelli affetti da forme di demenza. Dei 4000 aventi bisogno, solo 350 ricevono un’assistenza intorno ai cento minuti al giorno. E i posti per malati di Alzheimer sono appena poche decine. E’ un settore sociosanitario che va profondamente rivisitato. Con sorpresa di molti – ma una sorpresa altamente positiva – Jesi si è aperta ai turisti con il graditissimo metodo del B&B, cioè del Bed and Breakfast. Sembra che ormai siano più di una ventina le famiglie che offrono un letto e la colazione a prezzi del tutto accettabili. E con piena soddisfazione di chi offre e di chi riceve. Una novità di accoglienza cui la città non ha mai creduto, ma che sta dando risultati superiori ad ogni aspettativa. Avanti per un ulteriore sviluppo. Non cessa la telenovela dei lavori in via XXIV Maggio e lungo il viale Trieste. Le polemiche si fanno sempre più accese contro l’amministrazione e contro i tecnici che hanno proposto la ristrutturazione dei marciapiedi e la rotonda all’inizio del viale della stazione. Si ribellano soprattutto i commercianti che rischiano di perdere clienti sia per la prevista riduzione dei parcheggi sia per una rotatoria che ap- pare troppo invadente: chiede la testa di due tigli. L’opposizione Jesi per Jesi , che affianca le proteste, minaccia di scendere in piazza. Nel contempo fa diverse proposte alternative, delle quali mi sembra che meriti attenzione la possibilità di introdurre il senso unico in viale Trieste, un espediente che, a ragionarci bene, potrebbe salvare capra e cavoli: fare una rotatoria come esigenze tecniche richiedono e salvaguardare un numero sufficiente di posti auto nei punti nevralgici. Può apparire una proposta un po’ troppo rivoluzionaria, ma è solo una questione psicologica. Chi non ricorda, circa venti anni fa, le infinite proteste per l’introduzione del senso unico in via Setificio e via S,Giuseppe? Fu creata una specie di grande rotatoria che funziona alla perfezione. La stessa cosa avverrebbe oggi con viale Trieste, via XXIV Maggio, parte di via Setificio e via Buozzi. Ancora accesissime le polemiche di Rifondazione comunista contro il sindaco per il solito problema del mancato assessorato e le mancate iniziative di Jesi Estate E’ che, mi viene di pensare, Rc, che ha perso voti, fa voce grossa per visibilità. Proprio come si sta comportando Rc in sede nazionale a proposito della riforma delle pensioni: strepita per recuperare l’elettorato perso nelle ultime amministrative. Altrimenti come si spiega che un partito al governo scavalchi a sinistra gli stessi sindacati? Più papalini del papa! v.m. Jesi - via Ugo La Malfa, 24 tel. e fax. : 0731.202894 - 202893 Da oltre 40 anni propone corsi permanenti, professionali e progressivi, lezioni a carattere individuale con sistema didattico esclusivo. Le iscrizioni ai corsi di hobbistica uso familiare, modellista, sarta – fashion designer sono aperte durante tutto l’anno Il comune di Jesi ricorda Uso razionale dell’acqua E’ in vigore l’ordinanza del sindaco Belcecchi con la quale - nell’invitare la cittadinanza ad un uso razionale dell’acqua potabile - viene imposto il divieto di utilizzo per usi impropri della stessa come l’innaffiamento di giardini o il lavaggio di auto. Di fronte all’ulteriore peggioramento della situazione idrica e allo stato di emergenza riguardo alla disponibilità di acqua potabile segnalato dalla Multiservizi, si rinnova la raccomandazione a limitare il più possibile i consumi non indispensabili, evitando qualsiasi forma di spreco per scongiurare una crisi che costringerebbe la Multiservizi alla sospensione del rifornimento dell’acqua. Il controllo del rispetto dell’ordinanza verrà effettuato dalla polizia municipale e dalle altre forze dell’ordine. FOCARELLI OTTICA 15 Non solo sport 29 luglio 2007 VOLLEY Lavori al via il 23 agosto Il mercato della Monte Schiavo Emergenza acqua L’Esino è … al fondo Adriana, del Vivaio Garden Europa Com’è la situazione con l’acqua? Difficile, perché - per la maggior parte - i pozzi qui attorno sono secchi... E quindi cosa fate? Abbiamo un altro pozzo qui vicino che ancora sembra venare, ossia che abbia delle risorse…però dobbiamo razionare parecchio l’acqua…quindi molte piante moriranno perché saremo costretti a lasciare indietro quelle più incerte, che già sappiamo che difficilmente andrebbero avanti… dobbiamo innaffiare a scaglioni, e non possiamo dare l’acqua due volte al giorno come facciamo normalmente…Quattro anni fa abbiamo avuto di nuovo problemi così grossi con l’acqua, ricordo…anche se non fino a questo punto… essa la parola fine alla campagna acquisti, la Monte Schiavo Banca Marche si gode il meritato riposo, in vista di una stagione che sarà lunga e ricca di appuntamenti. A giudicare il mercato jesino ci ha pensato proprio il tecnico Marcello Abbondanza (nella foto di Ballarini). “Sono soddisfatto di quanto fatto – ha detto il coach – Questo è un anno dove è stato difficile fare mercato, apparso più povero. La squadra ha le no dare”. mie caratteristiche. Sono I lavori inizieranno giovedì felice dei due arrivi dal 23 agosto, data del raduBrasile, Marcelle e Caroli- no. Mancheranno Bown ne. Saranno due giocatrici e Caroline Gattaz ma ci da scoprire. Conosco mol- saranno Togut e Rinieri. ti dei nuovi arrivi ed è un “La rosa è di undici giocabene: so quello che posso- trici – ha affermato Ab- bondanza – Ci potranno essere sorprese da qui al 23 agosto ma anche a dicembre in sede di mercato di riparazione. Le avversarie? Bergamo è più solida, Perugia è sempre un’ottima squadra con Pachale in banda e Francia opposta. Novara è un po’ sbilanciata con quattro centrali ma ha un buon sestetto”. La prossima serie A1 sarà formata ancora da dodici squadre: Perugia, Monte Schiavo Banca Marche Jesi, Novara, Pesaro, Bergamo, Imola (che sostituisce Vicenza), Chieri, Forlì (che ha acquistato di diritti di Padova), Santeramo, Altamura e le neo-promosse Busto Arsizio e Sassuolo. Gip BASKET E’ partita la campagna abbonamenti no lasciato perdere altre colture…eppure, devono stare attenti per riuscire a portarlo avanti…in effetti, il livello al quale il pozzo riceve l’apporto di acqua dalle “vene” si è abbassato di quasi due metri…parlo, per esempio, di pozzi in via Piandelmedico, a 200 metri dal fiume…mio fratello ha un pozzo, anche se non di vena: e pure quello è asciutto. Proprio stamattina il Corriere marchigiano riferiva che si prevede la vendemmia con quindici giorni di anticipo, addirittura nella terza settimana d’agosto…Bisogna accelerare, se no si perde tutto…La gente dice “Non ho più voglia di lavorare così…” Anche il ragazzo che ha preso in affitto le mie terre ieri si lamentava che quest’anno ha consumato un terzo in più di nafta rispetto agli altri anni solo per riuscire a lavorarle… Coniugi Mancini, agricoltori Avete l’acqua nei pozzi? Pochissima. Si riesce a tirarla a fatica perché viene su a singhiozzo… Tutta la verdura, gli ortaggi ne stanno risentendo. Noi facciamo i mercati di Ancona e Falconara e sentiamo che ovunque la situazione è difficile. A Pesaro e a Fano addirittura hanno razionato l’acqua: da mezzanotte alle prime ore del mattino i rubinetti sono asciutti… Giuseppe Ciccarelli, agricoltore in pen- Una settimana di pioggia non bastesione rebbe a recuperare…se dovesse arrivaÈ vero che i pozzi sono secchi? re un altro inverno come quello passaSì, quest’anno il problema è molto gra- to c’è davvero da aver paura…! ve… Lei è da parecchi anni che segue l’agri- La lettera conclude dicendo che l’acqua coltura… è necessaria e preziosa per cui bisogna Fino a cinque anni fa facevo l’agricol- utilizzarla con intelligenza come le altore…poi ho affittato le terre perché tre risorse della natura…segue poi un ormai non recuperavo nemmeno più elenco delle attività condotte dalla sole spese. Prima, i piccoli coltivatori di- cietà per gestire al meglio l’acqua e tutretti costituivano la parte attiva della ta una serie di consigli per l’utenza… società; oggi è quella che non dà più In particolare, nella nota “sprechi” si niente perchè con pochi ettari di terra fa appello a non utilizzare il WC come non si riesce a stare sul mercato: o ci cestino della spazzatura e di montare si organizza su grandi estensioni, o si scarichi a pulsante con i quali si può fa un discorso di qualità per riuscire a interrompere il flusso visto che ad ogni vendicchiare… scarico partono 12 litri d’acqua…il proIl fiume ha solo un velo di acqua… blema è che molta gente è in affitto e È dal ’58 che vivo a Jesi e un fiume così trova già i bagni accessoriati diversanon l’ho visto mai…purtroppo abbia- mente…e spesso ci sta poco tempo nelmo avuto un inverno senza neve, con lo stesso posto… poche piogge, poco freddo…i miei Forse, a questo punto, occorrerebbe amici agricoltori proprio ieri mi dice- rendere obbligatorio il montaggio di vano che si sono un po’salvati perché scarichi controllabili dall’utente… hanno piantato molto granturco e hanFotoservizio Paola Cocola Fileni Bpa, da Imola ecco Bonessio N onostante il caldo estivo non si fermano i lavori in casa Fileni Bpa per la costruzione della nuova squadra. La società aurorina ha messo a segno un nuovo colpo, l’acquisto dell’ala Daniele Bonessio, proveniente dall’Andrea Costa Imola. Romano, diciannovenne, alto 197 centimetri, Bonessio è di scuola Virtus Roma, società con la quale ha disputato la sua prima esperienza professionistica nella stagione 2004/05 in A, collezionando otto presenze. È iniziata lunedì 23 luglio la campagna abbonamenti della Fileni. Il costo dell’abbonamento per la curva è rimasto invariato, a fronte di un prezzo del biglietto aumentato di due Euro. Per l’Avanguardia, il cui abbonamento era già a prezzo agevolato, è stata addirittura applicata una ulteriormente riduzione. Per i restanti settori, i prezzi presentano lievi aumenti rispetto alle tre stagioni precedenti. Altra novità riguarderà i ragazzi del settore giovanile, i quali avranno l’abbonamento gratuito. I genitori potranno acquistare la propria tessera, in qualsiasi settore del PalaTriccoli, al prezzo super-scontato di 80 Euro (escluso settore Gold). Ecco in sintesi i prezzi dei vari settori: settore Gold 600 euro, tribuna centrale 290, tribuna laterale 180, parterre 260, curva 120, curva Avanguardia 75. Per maggiori informazioni si può consultare il sito aurorabasket.it. Giuseppe Papadia Nella foto di A. Giglietti: i testimonials della campagna abbonamenti. Pillole di oratorio L’Oratorio è il luogo favorevole alle relazioni umane, all’incontro tra persone diverse…ma è anche il luogo che “mette” in relazione con il territorio, con le istituzioni. Sono le relazioni significative che cambiano la vita, salvano, orientano, danno speranza….. Il progetto educativo dell’oratorio elaborato dal Centro Sportivo Italiano si appoggia su quattro pilastri: -il valore non negoziabile della persona umana e della vita;il valore del bene comune, della prossimità; il valore della partecipazione e della cittadinanza attiva e responsabile; il valore del volontariato: gli educatori. Sei atteggiamenti di fondo: * Costruire * Collaborare * Affascinare * Orientare * Accompagnare * Guardare oltre. Con alcuni strumenti “generativi”:lo sport, il gioco, la recitazione, la musica La prima posta in gioco è il valore non negoziabile della persona umana, dei valori connessi al vivere sociale movendosi innanzitutto criticamente verso tutto quanto nella cultura di oggi mortifica la persona riducendola spesso a consumatore di servizi, spettatore, cliente. (Fine 4 – segue) WWWBPAIT Con una lettera inviata a tutti gli utenti circa un mese fa, la Multiservizi richiamava l’attenzione della popolazione sul problema dell’acqua. “L’inverno 2006 – si legge nella comunicazione - è stato considerato il più caldo degli ultimi duecento anni: le temperature insolitamente elevate, la diminuzione di pioggia e di neve hanno pesato fortemente sul territorio. A seguito di questo problema, l’acqua è particolarmente scarsa nei bacini di alimentazione sia di sorgenti e pozzi che alimentano i Comuni dell’Alta Valle dell’Esino, sia della sorgente Gorgovivo, come pure è molto basso il livello delle falde di fondovalle. La disponibilità delle sorgenti dell’Alta Valle dell’Esino è scesa del 50% rispetto allo scorso anno e anche la falda della sorgente Gorgovivo, che rifornisce tutti i Comuni della bassa e media Vallesina e che normalmente non risente di brevi periodi di magra, risulta, nello stesso periodo, al di sotto delle medie di circa 90 cm.” Oggi, a distanza di un mese, la situazione è peggiorata e il caldo che in questi giorni attanaglia il territorio non fa pensare al meglio… Ascoltiamo qualche voce in giro… M 16 Esperienze 29 luglio 2007 La testimonianza di Gianluca e Stefania Bomboniere solidali… per occasioni speciali! I l Matrimonio, il Battesimo, la Prima Comunione…sono momenti davvero unici della nostra vita. E possono acquistare un valore ancora più speciale se diventano l’occasione per un gesto di solidarietà! L’associazione Oikos di Jesi dà l’opportunità di trasformare le tue bomboniere in una possibilità concreta di regalare un futuro migliore ai bambini ospiti nelle comunità Paides. Paides in greco significa fanciulli, quei fanciulli che l’Associazione Oikos ospita in due comunità educative per minori: bambini i cui genitori, residenti, hanno problematiche di tossicodipendenza, oppure bambini i cui genitori hanno altri tipi di disagio sociale. Le due comunità portano avanti tanti progetti individuali per i minori. Un’équipe specializzata, costituita da medici, psicologi, educatori e assistenti sociali segue i piccoli ospiti con progetti personalizzati di valutazione, sostegno e accompagnamento a favore del genitore e nell’interesse del minore. Da anni l’idea di offrire un aiuto concreto a questi bambini, attraverso le Bomboniere Solidali, è venuta grazie alla collaborazione con il negozio Bonton, lista nozze e articoli da regalo, la cui titolare è Cinzia Latini, coordinatrice dei volontari che prestano servizio all’Oikos. Oikos: una casa “...Avevamo un’unica certezza: costruire una casa (Oikos appunto) per accogliere persone, giovani in particolare, con il problema della tossicodipendenza...” “...Sicuramente grati a tutti Le Bomboniere Solidali sono accompagnate da una pergamena arrotolata, personalizzata per l’occasione: un ricordo che lascerà ad amici e parenti qualcosa di veramente speciale, proprio come quello che hanno scelto due giovani sposi, ai quali abbiamo chiesto una loro testimonianza. Gianluca e Stefania (nella foto) hanno deciso di sostenere l’Oikos Onlus nel loro giorno più bello, compiendo una scelta d’amore tra di loro e verso gli altri: Come avete pensato ad un matrimonio solidale? Per noi il significato del matrimonio è di tipo religioso e non consumistico: una scelta di valore che vuole tradursi in un dono verso chi ha più bisogno, come una forma di beneficenza a favore dei bambini. Abbiamo scelto di non regalare oggetti ai nostri invitati, perché potrebbero rovinarsi nel tempo: un aiuto concreto ai bambini, invece, ci permette di camminare al loro fianco. Da quanto tempo conoscete l’Oikos e le sue quei giovani che hanno voluto condividere con noi un pezzo della loro vita, ci riproponiamo di fare sempre del nostro meglio, convinti che la Casa dell’Oikos può diventare la casa di tutti.” Don Giuliano Fiorentini attività? Conosciamo personalmente un educatore della comunità Paides di Osimo, il quale ci ha indiriz zati all’Associazione. Lavora ogni giorno con i piccoli bisognosi di aiuto; è stato per noi una testimonianza diretta. Come mai avete scelto proprio l’Associazione Oikos? Volevamo fare del bene ai bambini che si trovano nella nostra realtà locale, infatti una delle due comunità per minori dell’Oikos è situata proprio qua a Jesi. Quale Progetto desiderate che venga sostenuto attraverso la Vostra donazione? Con la nostra offerta abbiamo deciso di sostenere il progetto di integrazione mamma-bambino, per lavorare affinché venga evitato l’allontanamento del bambino dalla propria mamma, permanendo i due nella stessa comunità. L’Associazione finora ha ospitato tanti bambini in una nuova casa (Oikos, appunto), consentendo loro di ritrovare l’affetto familiare di cui sono stati privati. Attualmente sono ospiti nelle due comunità Paides 14 bambini e 6 mamme in difficoltà: l’augurio è che presto vengano reinseriti nella società, per poter vivere un futuro migliore. L’Associazione Oikos è grata ai giovani sposi per questo gesto concreto di solidarietà, e, insieme a tutta la redazione di Voce della Vallesina, augura Tanta Felicità! Per informazioni o ordinazioni chiamare in sede il numero 0731-213125 oppure il cellulare 335-7197885, o inviare un’email all’indirizzo [email protected] Elena Pesaresi Area Raccolta Fondi