uno mostro due mostro

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uno mostro due mostro
UNO MOSTRO DUE MOSTRO
Introduzione
Il racconto “Uno Mostro Due Mostro” è stato suddiviso in capitoli in modo da
individuare sequenze al loro interno coerenti anche rispetto alle proposte operative.
capitolo
Al freddo
Al caldo
In città
Catturati!
Uno Mostro e Due Mostro eroi della città
pagine
3-13
14-23
24-36
37-43
44-48
Le attività legate al testo si articolano in tre sezioni principali, segnalate nel titolo degli
apparati operativi del libro:
1. Giocare con le parole: in cui si sviluppano abilità legate all’ortografia, all’approfondimento lessicale e alla riflessione linguistica e all’analisi di espressioni particolari.
2. Alla scoperta del racconto: con attività di comprensione del racconto o di strutture
logiche in esso utilizzate, di analisi delle sequenze narrative e del contesto storicogeografico, di descrizione dei personaggi e di comprensione e sviluppo del messaggio
trasmesso dal racconto.
3. Io scrittore: con suggerimenti per rielaborare e reinventare parti del racconto, per
esprimere situazioni riferite a se stessi e per narrare o descrivere partendo dalla traccia del
racconto stesso.
Nell’ultimo capitolo, la sezione “Giocare con le parole” è stata eliminata per lasciare più
spazio alla ricostruzione del racconto.
Uno Mostro, Due Mostro
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I-1
OBIETTIVI DELLE PROPOSTE OPERATIVE
Obiettivi delle proposte contenute nel volume
riferimento al volume
obiettivi
Al caldo, pp. 3-13
p. 50
GIOCARE CON LE PAROLE
Imparare a comprendere il significato di una parola nuova
dal contesto. Ampliare il lessico. Riconoscere frasi scritte in
italiano corretto
p. 51
ALLA SCOPERTA
DEL RACCONTO
Leggere e comprendere particolari nelle descrizioni.
Conoscere gli elementi caratteristici dell’ambiente in cui si
svolge la narrazione.
p. 52
IO SCRITTORE
Raccontare caratteristiche anche di fantasia a partire da un
racconto e da esperienze personali.
C&C∗: Riflettere sul proprio tipo di alimentazione.
Al freddo, pp. 14-23
p. 53
GIOCARE CON LE PAROLE
Conoscere i nomi comuni d’animali. Conoscere gli aggettivi e
usare correttamente la concordanza. Conoscere alcuni modi
di dire comuni.
p. 54
ALLA SCOPERTA
DEL RACCONTO
Riconoscere i passaggi di ambientazione di un racconto.
Estrapolare dalle descrizioni le caratteristiche dei paesaggi
presentati.
p. 55
IO SCRITTORE
Riconoscere e riordinare sequenze narrative. Riconoscere
immagini incontrate nel libro. Avvio al riassunto.
In città, pp. 24-36
p. 56
GIOCARE CON LE PAROLE
Ampliare il lessico di base sapendo riconoscere espressioni
equivalenti. Conoscere parole inglesi di uso comune.
p. 57
ALLA SCOPERTA
DEL RACCONTO
Saper leggere un cartello individuando gli elementi
principali. Riconoscere e comprendere il messaggio
trasmesso da un testo.
C&C: Riconoscere comportamenti e atteggiamenti razzisti.
p. 58
IO SCRITTORE
Saper raccontare un evento con l’aiuto di immagini.
C&C: Saper immaginare emozioni e comportamenti altrui e
comprendere idee diverse dalle proprie.
segue
∗
C&C: Cittadinanza e Costituzione
Uno Mostro, Due Mostro
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I-2
OBIETTIVI DELLE PROPOSTE OPERATIVE
Catturati, pp. 37-43
p. 59
GIOCARE CON LE PAROLE
p. 60
ALLA SCOPERTA
DEL RACCONTO
Conoscere e utilizzare semplici similitudini.
p. 61
IO SCRITTORE
Raccontare un’esperienza reale o inventata seguendo
l’esempio del racconto letto.
C&C: Individuare comportamenti corretti per la propria e
altrui sicurezza rispetto a situazioni particolari.
Comprendere gli avvenimenti di un racconto. Comprendere
relazioni causa-effetto. Scrivere un periodo completo a
partire da frasi tra loro collegate.
Uno Mostro e Due Mostro eroi della città, pp. 44-48
pp. 62-63
ALLA SCOPERTA
DEL RACCONTO
P. 64
IO SCRITTORE
Completare il riassunto di un libro, individuando i tratti
salienti di una storia.
Cogliere il messaggio di un racconto e saperlo trasportare in
altri contesti.
C&C: Conoscere i principi per attivare un’accoglienza
positiva.
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I-3
SPUNTI DI LAVORO
Partendo dal presupposto che le attività seguenti sono perlopiù realizzabili se l’intera
classe legge il libro contemporaneamente, precisiamo che il libro di narrativa può essere
letto dagli alunni secondo una delle seguenti modalità, che presentano vantaggi differenti.
a) L’insegnante concorda con i bambini quali pagine vanno lette
entro il periodo stabilito (una settimana, il mercoledì seguente ecc.):
questo permette un maggiore controllo del ritmo di lavoro.
b) L’insegnante concorda con i bambini una data entro la quale tutti
devono aver terminato di leggere il libro: questo consente agli alunni
una maggiore autonomia; la verifica della comprensione, passo
passo, può essere fatta attraverso le operative dedicate nel testo.
A seconda del momento dell’anno scolastico in cui sarà proposta la lettura del libro e
delle capacità raggiunte dalla classe, l’insegnante sceglierà la modalità di lavoro che ritiene
migliore.
A seguire, alcune attività che potrete sviluppare a partire dal testo – coinvolgendo la
classe coralmente o a gruppi – alcune delle quali potranno essere ripetute più volte
durante la lettura del testo.
In particolare si insiste sulla descrizione, di persone, animali e luoghi, che spesso viene
avviata e sviluppata in classe seconda. Il testo ben si presta a questo genere di attività e
numerosi sono gli spunti di lavoro che emergono dal testo.
1) Descrivere luoghi
Potete realizzare dei cartelloni nei quali illustrare e descrivere di volta in volta gli
ambienti attraversati dai mostri nelle loro avventure: il freddo polo, le calde zone africane
(valutate se sceglierne uno in particolare o se rappresentare sia il deserto sia la foresta), la
città.
Per ciascun ambiente, fate ritagliare da riviste varie o cercate in Internet alcune
immagini di elementi caratteristici di ciascun ambiente: animali, piante, persone…
Chiedete ai bambini di disegnare uno sfondo opportuno e quindi di attaccare con la colla
gli elementi ritagliati. Una volta completata la parte iconica, scrivete la descrizione
dell’ambiente; almeno per la prima volta fatelo in classe, coinvolgendo tutta la classe. Ogni
bambino poi copierà sul suo quaderno la descrizione.
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II - 1
SPUNTI DI LAVORO
Evidenziate bene i diversi punti da sviluppare nella descrizione:
• Che posto è?
• Fa caldo o freddo?
• Quali piante ci sono?
• Quali animali vi abitano?
• Ci vivono delle persone?
• Ci sono altre caratteristiche particolari di questo ambiente (suoni, colori, odori…)?
Usando questa stessa traccia analizzate anche gli altri ambienti, avviando a mano a
mano i bambini a realizzare la descrizione sempre più in autonomia, per esempio facendo
in classe la descrizione e poi chiedendo ai bambini di scriverne una da solo, senza copiarla,
o addirittura di abbozzarne una che poi dovranno condividere con la classe affinché venga
precisata e integrata.
Naturalmente, potete creare anche dei cartelloni di altri ambienti che per motivi diversi
rientrano negli interessi dei bambini.
L’attività permette di sviluppare in maniera interdisciplinare le capacità descrittive dei
bambini e avvia alla distinzione di ambienti differenti.
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II - 2
SPUNTI DI LAVORO
2) L’identikit
La descrizione dei mostri, l’esercizio di p. 51 del libro e la scheda 1, permettono di
sviluppare la descrizione di persone (o… di mostri), orale o scritta, anche in maniera ludica.
Scheda 1 – IVO IL PORTINAIO
Potete inoltre fare il gioco dell’identikit: un bambino fa l’investigatore, gli altri alunni
sono i testimoni e tra loro devono scegliere, di comune accordo, il “colpevole”.
Tutti i bambini si schierano in piedi davanti all’investigatore che comincia a fare delle
domande sull’aspetto del colpevole, alle quali però deve essere possibile rispondere solo
con un SÌ o con un NO.
A mano a mano che l’investigatore
scopre una caratteristica, i testimoni
Investigatore: - Il colpevole ha i pantaloni
che non possiedono quella caratterossi?
ristica devono sedersi, finché resta in
Testimoni: - NO
piedi solo il colpevole.
Siedono tutti i bambini che hanno i pantaloni
Quest’ultimo diventa il nuovo inverossi.
stigatore e il gioco ricomincia.
Il gioco favorisce le capacità di osservazione e di logica, in quanto impone di trovare
criteri sempre più precisi per arrivare rapidamente all’identificazione.
Uno Mostro, Due Mostro
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III -1
SPUNTI DI LAVORO
3) I puzzle
I disegni del testo, oltre a rendere piacevole la lettura e aiutare i bambini nella
comprensione, possono essere utili anche per organizzare alcuni giochi.
Fotocopiate i disegni a pagina intera del libro (pp. 7, 17, 27, 32, 41) e incollateli con colla
stick su un cartoncino.
Tagliate (se possibile con una taglierina) ciascun disegno in modo da ricavarne 5-8
tessere irregolari.
Mescolate le tessere di due o più disegni (a seconda del numero di giocatori e delle loro
abilità) e distribuitele agli alunni.
Al vostro comando, i bambini dovranno aggirarsi nella classe cercando di trovare i
bambini che hanno gli altri pezzi del loro stesso puzzle per ricostruire il disegno.
Ogni gruppo, una volta ricomposta l’immagine, dovrà inventare una storia a partire
dall’immagine e raccontarla alla classe.
Potrete in seguito scrivere le diverse storie e appenderle accanto ai relativi disegni.
Uno Mostro, Due Mostro
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IV - 1
ESPANSIONI ALLE ATTIVITÀ
proposte nel volume di narrativa
Al caldo, pp. 3-13
p. 51 Alla scoperta del racconto
Fate disegnare i mostri usando le caratteristiche disegnate nel primo esercizio della
pagina. I bambini potranno anche inventare nuovi mostri mescolando i diversi particolari.
p. 52 Io scrittore
Chiedete agli alunni di descrivere il viaggio fatto dai mostri per raggiungere la Terra.
Al freddo, pp. 14-23
p. 53 Giocare con le parole
Le espressioni figurate contenute nel testo sono: “in quattro e quattr’otto” “di buon
passo” “fuggi fuggi”. Invitate gli alunni a cercare altri modi di dire che possono conoscere
e usare loro stessi. In alcuni casi può risultare divertente disegnare la frase nel senso
letterale (per esempio: “cadere dalla padella alla brace”, “fare un salto dagli zii…”)
p. 54 Alla scoperta del racconto
Fate elencare alcuni elementi caratteristici di altri luoghi, noti ai bambini.
p. 55 Io scrittore
Chiedete agli alunni di scrivere, in ordine cronologico, le didascalie alle immagini che
hanno riordinato nell’esercizio di p. 55. Fatele poi collegare con le “parole che uniscono”:
poi, allora, in seguito… così da raccontare le disavventure di Uno Mostro e Due Mostro.
In città, pp. 24-36
p. 56 Giocare con le parole
Se nella vostra classe ci sono bambini che conoscono altre lingue, o che possono
trovare informazioni da genitori e parenti su altre lingue, avviate un’attività interculturale
cercando parole in lingue e dialetti diversi. Potete usare queste parole per decorare
semplici ventagli costruiti pieghettando della carta abbastanza sostenuta.
p. 57 Alla scoperta del racconto
Chiedete ai bambini di preparare un cartello per ricercare un animaletto scomparso o un
oggetto che hanno perso, seguendo le spiegazioni sul libro. Fate aggiungere sotto
l’immagine l’indicazione di dove portare il “disperso” o eventuali informazioni.
Uno Mostro, Due Mostro
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V-1
ESPANSIONI DELLE ATTIVITÀ
p. 58 Io scrittore
Nell’esercizio vengono proposte due possibili situazioni alternative. Per verificare la
capacità di ipotizzare conseguenze logiche, chiedete agli alunni di disegnare che cosa
succederà in seguito nella classe:
• se i mostri hanno accolto bene il nuovo arrivato, allora…
• se i mostri hanno avuto paura e preso in giro il bambino, allora accadrà che…
Catturati, pp. 37-43
p. 59 Giocare con le parole
Se avete già letto in classe alcune favole, potrete facilmente ricollegarvi a esse e ai
diversi modi di dire legati agli animali.
p. 61 Io scrittore
In una discussione di classe, fate raccontare ai bambini le possibili conseguenze di
ciascuna soluzione proposta per portare aiuto a un compagno che vuole nascondersi
perché è in pericolo.
Uno Mostro e Due Mostro eroi della città, pp. 44-48
p. 62-63 Alla scoperta del racconto
Chiedete di riscrivere il riassunto completo sul quaderno. illustrandolo con disegni,
diversi da quelli nell’esercizio, che identifichino le varie sequenze.
p. 64 Io scrittore
Fate preparare un semplice questionario sull’accoglienza a partire dall’ultimo esercizio della p. 64 del
libro.
Invitate i bambini a porre la domanda a gruppi di
persone diverse, che risponderanno in maniera
anonima, indicando solo il loro “ruolo”: le insegnanti
della scuola, i genitori, i compagni delle altre classi.
Raccogliete i dati e usateli per costruire tabelle e
grafici. Infine fate le vostre osservazioni.
Che cosa pensi quando incontri una persona nuova?
•
•
•
•
Ho paura
Sono curioso
Non provo alcun interesse
altro (spiegate il vostro
sentimento)
Scheda 2
– LEZIONI DI BUONE MANIERE
– AL COMMISSARIATO
Scheda 3 – MODI DI DIRE
Scheda 4 – NOTIZIE AL TG
Uno Mostro, Due Mostro
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V-2
DENTRO IL RACCONTO
La tematica centrale del racconto “Uno Mostro Due Mostro” è quella dell’accettazione
dell’altro e dell’accoglienza, con tutte le emozioni che la presenza di una nuova persona
comporta: dall’intolleranza alla curiosità, dalla paura alla solidarietà...
Protagonisti sono due personaggi venuti da chissà dove, diversi dagli abitanti della
Terra, ma con caratteristiche differenti tra loro, a sottolineare come non sia giusto
uniformare e raggruppare tutti coloro che non conosciamo nel grande gruppo dello
“straniero”.
Il punto di vista è quello dei mostri che, giunti sul nostro pianeta, devono affrontare
molte disavventure e difficoltà prima di trovare una loro collocazione nella società.
Il cibo, uno dei bisogni primari dell’essere umano, è preso a simbolo della “diversità”: i
mostri, infatti, si nutrono di puzze e rifiuti, cioè di qualcosa che per gli umani risulta
disgustoso. Ma, allo stesso modo degli uomini, i mostri hanno bisogno di mangiare per
vivere, e allora, forse, la differenza è solo una questione di… gusto!
L’intolleranza, l’ignoranza e la paura si trasformano con il tempo in razzismo, un
sentimento che non solo ci fa vedere gli altri come “diversi” da noi e dal nostro gruppo,
ma ci fa sentire superiori alle persone che, per qualche motivo, sentiamo estranee a noi.
Questa tematica si presta a essere sviluppata nella classe sotto diversi punti di vista,
ma cercate di non far identificare i bambini di origine straniera con i mostri: ognuno di noi
è diverso dall’altro e a tutti può capitare di sentirsi un estraneo in una certa situazione, per
esempio il bambino che non sa giocare a calcio quando all’intervallo si formano le squadre,
la bambina che ancora non legge bene durante le attività di classe ecc.
1) Siamo tutti… mostri
Fate osservare come ognuno di noi ha delle caratteristiche particolari, che ci rendono
delle persone uniche. Concentrandosi su un aspetto o su un altro è possibile trovare un
numero maggiore o minore di differenze con gli altri componenti del gruppo.
• Se per esempio puntiamo l’attenzione sull’età dei componenti della classe, il “mostro”
è… l’insegnante!
• Se invece pensiamo alla lingua parlata, può essere che in classe ci siano bambini da
poco arrivati dall’estero che ancora non parlano italiano, o bambini italiani che ancora
parlano il dialetto o che hanno problemi di dizione.
• Se guardiamo l’aspetto fisico, potranno esserci bambini con la pelle più scura, e altri
con la carnagione chiarissima, grassi o magri…
• Ancora, se pensiamo agli abiti preferiti, magari qualche bambina potrà sentirsi
“mostra” perché ama le gonne e i fiocchi o perché non indossa abiti di marca.
Insomma, siamo tutti un po’… mostri.
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VI - 1
DENTRO IL RACCONTO
Proponete di raggruppare i componenti della classe secondo criteri diversi, come quelli
proposti nel testo sopra.
Individuate per prima cosa la “zona dei mostri”, cioè uno spazio dove si raccoglieranno i
bambini che, rispetto al criterio scelto, si sentano diversi dalla maggior parte dei compagni.
Indicate anche quale sarà la “zona dei non mostri”. Se volete potete svolgere il gioco in
palestra o in cortile.
All’inizio del gioco i bambini sono in circolo, a un girotondo, tenendosi per mano;
annunciate il criterio di selezione dei mostri (insegnante: “Sono mostri… tutti quelli a cui
non piace la pizza!”). I bambini si staccano e vanno verso l’angolo che sembra loro più
adatto. Chiedete ad alcuni bambini, dell’uno e dell’altro gruppo, di esprimere a parole la
loro scelta, soprattutto se avete il dubbio che ci siano stati dei fraintendimenti.
Al vostro segnale, i bambini tornano in cerchio per una nuova manche, ma prima fate
eseguire un semplice girotondo.
Potete anche proporre loro di cantare un ritornello sulla falsariga del testo seguente:
Giro giro tondo,
seppur diversi siamo
prendiamoci per mano
e tutti insiem giochiamo
Una volta terminato il gioco, proponete di formalizzare i gruppi che di volta in volta si
formano, usando i diagrammi di Eulero-Venn e sviluppando così degli argomenti di
matematica.
bambini e bambine
a cui piace la pizza
bambini e bambine a
cui NON piace la pizza
Paolo
Sara
Anna
Semir
Luca
L’attività permetterà di sviluppare la coesione di classe e sarà utile per fare esperienze
concrete di classificazione.
Scheda 5 – SONO SOLO… MOSTRI!
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VI - 2
DENTRO IL RACCONTO
2) Un bel regalo
La valorizzazione delle caratteristiche di ciascuno di noi, e il loro apprezzamento da parte
di chi ci circonda, è un elemento importante per rafforzare un’autovalutazione positiva e
per creare una buona armonia di classe.
L’attività che ora proponiamo può essere anche usata nelle prime settimane di scuola
per approfondire la conoscenza fra gli alunni.
Distribuite dei foglietti sui quali avrete scritto i nomi degli alunni della classe. Ogni
bambino dovrà indicare una caratteristica positiva del compagno o della compagna indicati,
motivando semplicemente la loro scelta.
L’insegnante raccoglie tutti i foglietti in una scatola, poi li legge uno a uno in classe.
Ogni bambino ritirerà il foglietto con il complimento che si riferisce a sé, lo incollerà sul
quaderno e intorno ci disegnerà un pacchetto regalo.
IL REGALO DEI MIEI COMPAGNI
Franco è
divertente perché racconta
delle barzellette buffe
Potrete utilizzare i testi dei bambini anche per avviare un’attività sugli aggettivi,
riportandoli in una tabella, classificandoli in maschili e femminili e facendo le prime
osservazioni sul comportamento degli aggettivi al variare del genere.
L’attività rafforza l’autostima e può essere utile per l’apprendimento di regole
grammaticali relative agli aggettivi.
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VII - 1
DENTRO IL RACCONTO
3) Benvenuto!
Può capitare, durante l’anno scolastico, di accogliere nella propria comunità-classe un
nuovo componente per un periodo più o meno lungo: una nuova compagna o compagno,
un insegnante supplente, ma anche un esperto che tiene un laboratorio o una lezione alla
classe, per esempio un rappresentante della polizia municipale…
Come si predispone la classe per l’accoglienza? Potrebbe essere una buona pratica
concordare alcune regole in anticipo, naturalmente modulandole a seconda del tipo di
persona che viene accolta e del tempo che resterà nella classe.
Introducete l’attività con una discussione di classe per raccogliere le proposte degli
alunni (in un primo tempo in maniera indiscriminata) riguardo alle azioni che ritengono
accoglienti.
Per esempio:
• Salutiamo tutti in coro o uno di noi si alza e saluta.
• Ci alziamo in piedi.
• Quando si presenta alla classe stiamo in silenzio.
• Facciamo un gioco o cantiamo tutti insieme.
Annotate tutte le proposte alla lavagna e, in seguito, attraverso domande e
suggerimenti mettete a punto le proposte, integratele o eliminatele se vengono ritenute
troppo macchinose o non opportune.
Per esempio:
Facciamo un gioco o cantiamo tutti insieme:
va bene se gli ospiti sono dei bambini o delle bambine come noi.
Per permettere anche a loro di cantare deve essere una canzone
semplice, magari la scriviamo su un cartellone oppure cerchiamo una
canzone dove si fanno dei gesti o si battono le mani così possiamo
cantarla tutti, anche i nuovi arrivati.
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VIII - 1
DENTRO IL RACCONTO
Infine cercate di organizzare tutte le proposte, usando per esempio una tabella o un
diagramma ad albero. Fate notare che alcune modalità sono efficaci in entrambe le
situazioni.
Che cosa fare per dare il benvenuto a…
bambine e bambini
adulti
Salutiamo tutti in coro
Cantiamo tutti insieme
Quando si presenta alla classe stiamo in silenzio
…
Uno di noi si alza e saluta
Quando si presenta alla classe stiamo in silenzio
Ci alziamo in piedi
…
BENVENUTI!
bambine e bambini
Salutiamo tutti in coro
Cantiamo tutti insieme
Quando si presenta alla
classe stiamo in silenzio
…
adulti
Uno di noi si alza e saluta
Ci alziamo in piedi
Quando si presenta alla
classe stiamo in silenzio
…
L’attività prepara la classe a un atteggiamento di accoglienza e sviluppa obiettivi di
Cittadinanza e Costituzione; inoltre permette di lavorare sullo sviluppo di idee e di frasi
e su attività di classificazione.
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VIII - 2
DENTRO IL RACCONTO
4) Ri… giocando!
Un’altra tematica proposta dal libro è lo smaltimento dei rifiuti. Mettete l’attenzione
degli alunni su questo problema, invitandoli a segnare sul quaderno la quantità di rifiuti
prodotti in classe alla fine di ogni giorno (3 cestini di carta, 1 di plastica 1 di materiali non
riciclabili…) e spiegate loro la regola delle tre R:
• Ridurre la quantità di spazzatura prodotta, per esempio acquistando materiali che non
abbiano imballaggi esagerati;
• Riutilizzare gli oggetti più volte prima di gettarli (per esempio, scrivere sul retro dei fogli
usati per stampare…). Se volete potete chiedere agli alunni di fare un elenco di
possibili modi di riutilizzare gli oggetti stilando elenchi o attraverso una discussione di
classe.
• Riciclare i materiali; verificate se gli alunni conoscono e mettono in pratica questa
“buona abitudine” a casa e a scuola.
Potrete sviluppare l’argomento anche attraverso laboratori di immagine che utilizzano
materiali di recupero, come quelli proposti in questa guida.
L’attività sviluppa sia obiettivi di C&C sia obiettivi di Arte e immagine.
Scheda 6 – MOSTRI MANGIARIFIUTI
Scheda 7 – MASCHERE MOSTRUOSE
Uno Mostro, Due Mostro
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IX - 1
IVO IL PORTINAIO
1
1. Completa le frasi in modo da descrivere il personaggio di Ivo.
•
Ivo è il …………………………………………………………………..….. della casa dove abitano
…………………………………………………………………………………………………………………..……….……..……,
ma avrebbe voluto fare il ………………………………………………………………………………….………
• Ivo è un tipo ……………………………………………………………………..……, infatti si accorge
subito che sta per succedere qualcosa.
• È anche una persona ………………………………………………………...…………………… perché
non scappa, ma va a chiedere aiuto alla polizia.
2. Continua tu la descrizione: spiega qual è l’aspetto di Ivo osservando il
disegno.
…………………………………………………………..…………………………
…………………………………………………………..…………………………
…………………………………………………………..…………………………
…………………………………………………………..…………………………
…………………………………………………………..…………………………
…………………………………………………………..…………………………
…………………………………………………………..…………………………
…………………………………………………………..…………………………
Uno Mostro, Due Mostro
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LEZIONI DI BUONE MANIERE
2
1. Collega ogni fumetto al suo mostro.
Ricorda:
Uno Mostro è aggraziato, Due Mostro è sgrammaticato.
HO GRATTAMENTO
AL NASOTTO.
MI PRUDE
IL NASOTTO.
AL COMMISSARIATO
1. Collega ogni parola al suo significato.
ufficio della polizia
commissariato
pantera
seguire qualcuno
senza farsi vedere
piantone
auto della polizia
molto veloce
pedinare
agente che ha il
compito di sorvegliare
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3
MODI DI DIRE
1. A volte, per esprimere un’idea si usano delle espressioni
particolari. Sapresti collegare le seguenti espressioni con i loro
significati? Aiutati rileggendo il libro da pagina 14 a pagina 23.
in quattro e
quattr’otto
tutti scappano di corsa
cadere dalla padella
nella brace
passare da una brutta
situazione a una
peggiore
camminare di buon
passo
molto rapidamente
c’è un fuggi fuggi
generale
camminare veloci
2. L’espressione “fare i conti” ha più significati: spiega che cosa
vuol dire in ogni vignetta.
NON ABBIAMO
FATTO I CONTI
CON IL TEMPO!
FAI BENE
I CONTI…
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ORA FACCIAMO
I CONTI!
NOTIZIE AL TG
4
1. Immagina di essere un giornalista che assiste alla cattura dei
mostri e prepara il tuo articolo per il telegiornale.
Segui la traccia e completa le frasi con le espressioni qui sotto.
il giorno seguente • mostri • due bambini • il portinaio Ivo •
la spazzatura • una rete trappolona • al commissariato
Introduzione
(annuncio che
attira l’attenzione)
Finalmente catturati i due pericolosi Mostri!
Dove e quando
è successo il fatto
La cattura è avvenuta ……………………………………
al loro arrivo in città.
Chi sono i
protagonisti del
fatto?
Oltre ai due …………………………………… sono stati
presi nella rete anche ……………………………………
Perché è
intervenuta la
polizia?
La polizia ha catturato i mostri grazie a
………………………………………………………………………… e li ha
portati …………………………………………….……………
Come avviene la
cattura?
La polizia era stata chiamata sul posto da
…………………………………… che aveva visto i bambini
portare ……………………………………… in cantina.
Conclusione
Attendiamo che la polizia ci informi sulle reali
intenzioni di questi Mostri.
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5
SONO SOLO… MOSTRI!
1. Racconta: come vengono accolti Uno Mostro e Due Mostro dagli
abitanti della città?
Leggi pagina 26 e scrivi almeno 6 aggettivi che gli abitanti della città
potrebbero usare per descrivere i Mostri.
………………..………..
………………..………..
………………..………..
………………..………..
………………..………..
………………..………..
2. Ecco come Anna e Paolo hanno, invece, accolto Uno Mostro e
Due Mostro. Cancella le parole sbagliate.
Anna e Paolo, quando hanno visto Uno Mostro e Due Mostro, all’inizio
si sono arrabbiati / spaventati, poi, però hanno cominciato
a fare domande / a lanciare spazzatura ai mostri per capire chi erano.
I bambini hanno ascoltato la loro storia con paura / attenzione e si sono
stupiti / disgustati quando hanno scoperto che i mostri mangiavano
rumori / spazzatura.
Però hanno capito che anche se erano diversi da loro erano
gentili / cattivi e non erano simpatici / pericolosi.
Così sono diventati nemici / amici!
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6
MOSTRI MANGIARIFIUTI
OCCORRENTE


•
•

•
scatoloni
tempere colorate, fogli di carta
tappi di plastica, lana, tubo di carta
forbici con punte arrotondate, colla vinilica, plastilina
• Prendete uno scatolone abbastanza
grande, aperto in alto.
• Mettete al posto degli occhi due tappi
grandi, fissali con la colla vinilica.
• Incollate con colla vinilica la lana in modo
da fare dei ciuffi di capelli.
• Fate un foro al posto del naso e infilate
un tubo di cartone, per esempio quello
della carta forno: vi servirà anche come
manico! Fissatelo bene con la
plastilina.
• Colorate il tutto in modo da farlo
sembrare un mostro.
• Disegnate su fogli di carta tutto ciò che
desiderate aggiungere: orecchie,
braccini, tentacoli… Usate la colla
vinilica per incollarli alla scatola.
Potete fare mostri di colori diversi per la raccolta differenziata: il
mostro verde “mangia” solo carta, quello rosso solo plastica ecc.
Uno Mostro, Due Mostro
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MASCHERE MOSTRUOSE
OCCORRENTE
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1 cartoncino leggero bianco o colorato
matite, pennarelli e tempere
colla vinilica, fogli di carta e di velina colorata,
forbici con punte arrotondate, una penna scarica, una pinzatrice
un pezzetto d’elastico
• Preparate la maschera per il viso: mettete il cartoncino davanti alla
faccia e fatevi aiutare a segnare la posizione degli occhi, del naso e
della bocca.
• Togliete il cartoncino dal viso, fate due fori Per ricavare i fori:
in corrispondenza degli occhi e uno in cor- appoggia il cartoncino su
uno straccio e con la punta
rispondenza del naso.
• Per la bocca, potete ricavare un rettangolo della penna fai tanti fori,
di cartoncino in corrispondenza della bocca uno vicino all’altro, in modo
o più semplicemente tagliare la maschera in da coprire tutto il bordo.
Con delicatezza stacca poi
modo che copra il viso solo fino al naso.
la forma punzonata.
• Preparate ora il naso da mostro: prendete un foglio di carta e
arrotolatelo in modo da ottenere un cono o un tubetto, come preferite. La base del naso va tagliuzzata in modo da ricavare tante linguette che piegherete verso l’esterno e incollerete alla maschera.
• Se volete potete fare una pallina di
carta velina e fissarla sulla punta del
naso.
segue
Uno Mostro, Due Mostro
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MASCHERE MOSTRUOSE
• Disegnate due (ma anche tre o quattro… siete dei mostri!) orecchie
sulla carta, coloratele e ritagliatele. Decoratele con ciuffi di peli fatti di
carta velina o di fili di lana e fissateli alle orecchie con una pinzatrice.
Fissate le orecchie con dei punti di graffatrice dove preferite, meglio
sul bordo della maschera non in corrispondenza della bocca.
• Aggiungete i capelli: sovrapponete
più fogli di carta velina di colore
diverso, pinzate il bordo in basso in
modo da fissarli insieme, ritagliate
delle striscioline nel bordo superiore,
ma senza separarle fino in fondo e
fissate questa parrucca sulla
maschera. Se preferite potete anche
dividere in due la parrucca e
attaccarla sopra le orecchie come
orrendi ciuffi che crescono sulle
tempie.
• Se volete potete “abbellire” il volto incollando con la colla vinilica:
brillantini, nèi fatti con palline di carta velina e tutto ciò che più vi piace
(o vi fa orrore!).
• Sempre con la pinzatrice,
fatevi aiutare a graffare
l’elastico alla maschera,
all’altezza delle tempie, in
modo da poter indossare la
maschera. Date infine un
nome al mostro che avete
deciso di rappresentare.
Uno Mostro, Due Mostro
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