20151015 - RAINEWS - Legge di Stabilità, quattro aree di

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20151015 - RAINEWS - Legge di Stabilità, quattro aree di
Rai News – 15/10/2015
Legge di Stabilità, quattro aree di intervento ma resta il nodo sulle
pensioni
Il Governo si prepara a varare la Legge di Stabilità 2016 che, annuncia Palazzo Chigi,
"prosegue nell'opera di taglio delle tasse, avviata lo scorso anno e intensifica la lotta
contro la povertà e la tutela delle fasce più deboli della popolazione". Le misure che
compongono la legge di Stabilità possono essere "raccolte in 4 diverse aree": "Italia forte,
Italia semplice, Italia giusta e Italia orgogliosa"
È in corso il consiglio dei ministri convocato per approvare la Legge di stabilità. Il
provvedimento sarà suddiviso in quattro capitoli. 'Forte', 'semplice', 'giusta' e 'orgogliosa'
gli aggettivi scelti dal Governo per definire gli interventi. Oltre al confermato addio alla
Tasi, le altre misure riguardano un piano contro la povertà infantile, l'innalzamento della
soglia del contante da mille a 3mila euro, il "gruzzoletto" per richiamare in patria i
professori universitari. Restano sul tavolo del Consiglio dei ministri come
ipotesi la sperimentazione di un part time per gli over 63, il canone Rai in bolletta
e l'anticipo del taglio dell'Ires. Intervento quest'ultimo in particolare, legato alla soluzione
del rebus coperture, 'appese' anche al via libera di Bruxelles alla nuova richiesta
di flessibilità da 14-17 miliardi (con la 'clausola' migranti). L'obiettivo della Legge di
Stabilità 2016, secondo Palazzo Chigi, resta comunque "il taglio delle tasse, avviata lo
scorso anno e la lotta contro la povertà e la tutela delle fasce più deboli della
popolazione".
Italia forte
Sotto questo titolo vengono elencate, tra le misure, la cancellazione della tassa sulla prima
casa, dell'Imu agricola e della tassa sugli imbullonati; i super-ammortamenti per gli
investimenti delle imprese al 140%; la riduzione delle tasse per le imprese; la libertà per i
comuni di spendere l'avanzo di amministrazione e soldi in cassa per lavori conclusi. Per
quanto riguarda la possibilità di dedurre il 140% di quanto speso per il rinnovo di beni
strumentali (costo circa 1 miliardo), che dovrebbe 'assorbire' la Guidi-Padoan, dovrebbe
valere già da metà ottobre. Il taglio dell'Ires (di 2-2,5 punti) invece potrebbe arrivare in un
secondo momento. Il 'pacchetto' imprese comprende anche credito d'imposta per ricerca e
sviluppo, sostegno del Made in Italy ed ecobonus per le imprese. Novità anche per
le nuove partite Iva con un forfait al 5% sotto i 30.000 euro. L'abolizione della Tasi resta
comunque il 'piatto forte' della manovra. Costa circa 5 miliardi. I Comuni
saranno interamente compensati, senza aumenti di tasse sulle seconde case. Niente da
fare, invece, per l'unificazione di Imu e Tasi sulle seconde case. In arrivo un allentamento
del patto di stabilità interno per circa 750 milioni.
Italia semplice
Tra le misure, l'innalzamento a 3.000 euro della soglia del contante; il contrasto
all'evasione sul canone Rai, "pagare meno pagare tutti"; la lotta all'evasione con
la fatturazione elettronica e gli strumenti telematici; le Partite Iva; le facilitazioni e garanzie
per il lavoro autonomo. L'arrivo del canone in bolletta, in chiave anti-evasione, potrebbe
non essere inserito nel testo base della legge di Stabilità, ma arrivare durante l'iter
parlamentare. Si studia la possibilità di suddividerlo in più rate. Abbassato a 100 euro
porterebbe comunque un 'tesoretto' da 500 milioni.
Italia giusta
Tra le misure, la lotta alla povertà infantile; il servizio civile; il Dopo di noi, ossia tutele
e garanzie per la disabilità; l'innalzamento della no tax area per i pensionati. Il piano contro
la povertà dovrebbe avere una 'dote' tra 500 milioni e 1 miliardo, da destinare alle famiglie
con figli.
Italia orgogliosa
Tra gli interventi: l'assunzione di 500 docenti universitari in tutta Italia legati al merito; leva
di archeologi e giovani diplomatici; Piano straordinario per la ricerca, con 1.000 nuovi
ricercatori.
Le ipotesi sulle pensioni
Al posto della flessibilità in uscita, potrebbe arrivare il finanziamento (con 100 milioni
l'anno) del part time per chi si trova vicino all'età della pensione (over 63). Sul fronte
previdenziale dovrebbero invece essere confermate lo sblocco di 'opzione donna' (in totale
per i due interventi, per 3 anni, servono 2,5 miliardi) e la settima salvaguardia per
gli esodati che però potrebbe non coprire per intero la platea dei 26mila interessati già
individuati alla Camera. In arrivo anche una 'mini-proroga' della decontribuzione con un
sistema di 'decalage' (dimezzato nel 2016, per andare a esaurirsi nel 2018) e la
detassazione degli incentivi legati alla produttività.
Taglio alla spesa pubblica
La revisione della spesa dovrebbe fermarsi a 6 miliardi (compresi 2 miliardi di minor
aumento per la sanità). Difficili i tagli alle tax expenditur, che potrebbero essere del tutto
rinviati (tranne forse una sforbiciata alle agevolazioni per l'agricoltura) così come quelli ai
ministeri. Possibili tagli semi-lineari e l'introduzione di altre clausole. Il fondo sanitario
nazionale aumenterà di 1 solo miliardo (arrivando a 111 miliardi contro i 113 previsti),
riduzione da gestire anche con una stretta sull'applicazione dei costi standard per gli
acquisti. Partita ancora aperta per ottenere 900 milioni 'extra' per precari e nuovi Lea. Per
il rinnovo del contratto le risorse a disposizione sarebbero 300 milioni l'anno per il
prossimo triennio (ma si punta a portarle a 400). In arrivo anche misure per gestire i circa
19mila esuberi delle Province. Ancora in dubbio interventi sulle partecipate locali.
Interventi per il Sud
Al vaglio interventi ad hoc per il Mezzogiorno, sul quale dovrebbe essere incentrato il
piano di cantieri da 5 miliardi da mettere in moto nel 2016, che il governo sta mettendo a
punto per 'giustificare' a Bruxelles la richiesta di flessibilità per gli investimenti. Tra le
misure sostenute dai governatori e parlamentari del Sud (anche dal ministro Orlando)
quella di sgravi rafforzati per le assunzioni e fino al 2020, facendo leva sui fondi
(già disponibili) del Piano di azione e coesione (Pac).
Ue critica sulle tasse sulla casa
Sul fisco, la Commissione europea conferma però l'invito a spostare la tassazione dal
lavoro a consumi, proprietà e capitale. A proposito dell'abolizione della tassa sulla prima
casa, il vicepresidente Valdis Dombrovskis ha sottolineato che "l'azione decisa dal
governo italiano non va in questa direzione". Poi ha aggiunto: "Dovremo discutere con le
autorità italiane per capirne le ragioni".