Fisco,scuolaesanità Èassaltoalladiligenza
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Fisco,scuolaesanità Èassaltoalladiligenza
il caso RAFFAELLO MASCI ROMA ervono altri 26 miliardi. Se si volesse stare dietro a tutti i desiderata dei partiti, questa sarebbe la cifra. Euro più, euro meno. Una volta, quando c’era la Finanziaria, si chiamava «assalto alla diligenza» ed era lo sport preferito dai peones del parlamento che cercavano di raschiare il fondo del barile a vantaggio dei propri collegi. Oggi c’è la legge di stabilità e le terminologie cambiano, ma la sostanza no: presentata dal governo come una manovra correttiva da 11,5 miliardi, la legge di stabilità è stata impallinata nell’ultima settimana da una serie di divieti («tutto ma questo no») e/ o di proposte («almeno questo il governo deve garantirlo»), enfatizzati dal clima preelettorale, che impone di non presentarsi a mani vuote al corpo dei votanti. E allora via alle richieste. Il partito più affollato è quello che se la prende con la riduzione delle agevolazioni fiscali. Il governo ha fissato un tetto di 3000 euro alle detrazioni d’imposta, ma ha anche introdotto una franchigia di 250 euro. È soprattutto il centrodestra a prendersela con questa misura, sia per il complesso delle restrizioni che impone, sia - soprat- S Il valore complessivo delle richieste 26.000.000.000 Le richieste economicamente più significative sono la marcia indietro sull’aumento di un punto percentuale dell’Iva (6,5 miliardi) e la revisione della riforma delle pensioni, proposta dal Pd Damiano (costerebbe 17 miliardi) di Montecitorio, Manuela Ghizzoni, sostenuta dal parlamentare del Pd Michele Meta e dal leader di Rifondazione Paolo Ferrero. Il risparmio (o il taglio) prodotto dalla scuola vale un miliardo. Come la mettiamo? Non poteva mancare poi chi se la prende con il taglio alla sanità, che prima era di un miliardo e mezzo e poi è stato ridotto a 600 milioni. Opposizione dura di mezzo Pd, oltreché degli amministratori regionali. Si vogliono cercare altrove 600 milioni? Siamo, infine, alla madre di tutte le è così non la votiamo». Monti vuole da- richieste, presentata dall’ex ministro re retta a questa scuola di pensiero? ed ex sindacalista Cesare Damiano. C’è Cerchi un altro miliardo abbondante, la questione degli esodati e l’esponente perché il tetto dei 3000 euro produrrà del Pd ha presentato una proposta di un gettito di 140 milioni, ma le micro legge per risolvere il problema all’indeduzioni spazzate via dalla franchi- terno di una più generale revisione delgia arrivano a 900 milioni. la riforma pensionistica che consentiPoi c’è la grande corrente del «guai rebbe, sia pur con forti disincentivi, ai all’Iva». Gli imprenditori di Confcom- lavoratori che hanno tra i 57 e i 59 anni mercio sono stati i primi a sparare con- e almeno 35 anni di contribuzione, di tro questo balzello, andare in pensione e ieri hanno incasIL PROVVEDIMENTO con i vecchi criteri sato il sostegno contributiLa manovra correttiva (metodo aperto e reiterato vo) fino al 2017. La nientemeno che di appena varata dall’esecutivo proposta Damiano vale 11,5 miliardi di euro era stata votata coAngelino Alfano, segretario del parralmente in comtito di maggioranza. Si vuole tagliare missione Lavoro. Ma poi è intervenuta l’Iva? Si trovino 6,5 miliardi. la Ragioneria generale dello Stato a far Due giorni fa c’è stata la manifesta- notare, che sarà anche un’ingiustizia zione degli studenti e degli insegnanti quella prodotta dalla riforma Fornero, in 90 città italiane. L’aumento dell’ora- ma che abbassare di nuovo l’età pensiorio delle lezioni frontali più gli accorpa- nabile costerebbe almeno 17 miliardi. Conclusione: a dare retta alle istanmenti degli istituti al di sotto di un certo numero di allievi (misura questa in- ze dei partiti, il governo avrebbe bisotrodotta già dal precedente esecutivo) gno di almeno 26 miliardi in più, perché hanno fatto saltare i nervi a tutto a fare proposte (e promesse) in clima l’olimpo sindacale, e hanno trovato in preelettorale sono capaci tutti, ma inparlamento l’appoggio autorevole della dicarne la copertura è un fastidio che, presidente della commissione Cultura potendo, ci si sottrae. Fisco, scuola e sanità È assalto alla diligenza In vista del voto i partiti chiedono modifiche al nuovo Ddl La discussione «Il Governo - ha detto ieri il Presidente della Camera Gianfranco Fini - presenta il disegno di legge contenente la legge di stabilità e poi il Parlamento lo discute e in alcuni casi lo cambia» tutto - per l’ipotesi di retroattività, per cui la stangata si applicherebbe anche ai redditi 2012 da dichiarare nella prossima primavera. L’artiglieria schiera pezzi da novanta su questo fronte: il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, ma anche il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, altrimenti assai solerte nel sostegno del governo. Misura iniqua, al punto tale che Gasparri minaccia: «Se