Sostieni la Croce Azzurra

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Sostieni la Croce Azzurra
CROCE AZZURRA BAVARI
GRUPPO DONATORI SANGUE
NUMERO UNICO DISTRIBUZIONE GRATUITA - DICEMBRE 2013
Via alla Chiesa S. Giorgio di Bavari, 103 r. - 16133 Genova
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BAVA R I
SOSTIENI LA CROCE AZZURRA CON IL “5 X MILLE”
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2
CROCE AZZURRA BAVARI
di Mario Mainero
N
on è compito facile in poche righe
relazionare quanto fatto dalla Croce
Azzurra nel 2013 e non è facile prevedere quello che accadrà nell’anno a venire; nel
primo caso per la mancanza di spazio su questo
giornalino, tanto sono numerose le iniziative
e i volontari da ringraziare, nel secondo caso
per l’assoluta imprevedibilità del futuro, anche
quello più prossimo.
Il movimento delle pubbliche assistenze genovesi nasce nel XIX secolo, fondato sui
principi della solidarietà e del volontariato,
riesce a sopravvivere a due guerre mondiali fino
ai giorni nostri; da qualche anno la situazione
è in flessione, in questi ultimi tempi addirittura in caduta libera, preoccupante per la tenuta
stessa dell’intero movimento.
Tutto è iniziato con i tagli alla sanità, a causa dei quali le Asl hanno ridotto drasticamente
i rimborsi per i trasporti in ambulanza. Una
parola di non facile pronuncia regna sovrana:
deambulabilità. Se non c’è l’ assoluta mancanza di questa funzione, niente trasporto a carico
del servizio sanitario regionale. Eppure ci sono
moltissimi casi di persone malate che non riescono a camminare ma non hanno lo status di
“non deambulabilità assoluta” .
In questi casi il cittadino si deve pagare il trasporto: ci sono associazioni che si rifanno alle
tabelle Asl, altre che accettano un’oblazione, chi
proprio non può pagare viaggia gratis. Nei paesi dell’entroterra ci sono meno richieste ma i
chilometri sono tanti, in città le distanze sono
brevi ma le richieste sono moltissime.
In poche parole, è un dramma. Soprattutto in
città la situazione è aggravata dal fatto che
nel tempo la grande richiesta di trasporti ha
fatto sì che i volontari diventassero insufficienti, portando le pubbliche assistenze ad un
sempre maggior ricorso a personale dipendente.
La dura realtà è che stiamo rischiando il tracollo finanziario di un mondo associazionistico
che per molti anni ha sopperito – ottimamente e senza sprechi – ad una funzione che l’ente
pubblico non sarebbe stato in grado di gestire
direttamente se non al prezzo di un dispendio
di denaro pubblico inimmaginabile. Grazie a
finanziamenti straordinari dei servizi sociali e
del Celivo si è riusciti a non esasperare troppo
la situazione; è chiaro, però, che questo stato di
cose, in futuro, dovrà necessariamente essere
riequilibrato.
Ciò per quanto riguarda i trasporti ordinari.
Per quanto riguarda l’emergenza, quella, per intenderci, che dipende dal 118, i suonatori cambiano ma la musica è la stessa: in questi ultimi
giorni stiamo assistendo ad un proliferare di
nuovi enti di soccorso. Si presentano in punti
strategici, non sono riconducibili ad associazioni nel vero senso della parola, indossano la divisa rossa come le pubbliche assistenze storiche,
usano ambulanze di terza mano e a volte rattoppate con lo scotch. Il passante distratto non
ne coglie la differenza e per le autorità preposte
ai vari controlli va bene così.
Qual è il risultato? Che il trasporto di ammalati e feriti non è più un servizio sociale di
associazioni storiche e ben radicate sul proprio territorio, dove l’umanità viene prima
del rimborso. Si assiste invece ad un progressivo ribaltamento del concetto appena espresso.
Notizia di questi giorni (Il Secolo XIX del 26
ottobre), anche i tassisti genovesi vogliono partecipare a questo “business della disperazione”;
anche loro si ritengono utili per far “risparmiare” la sanità regionale e si ritengono addirittura più onesti di noi: «i rapportini con cui
viene giustificato il trasporto in ambulanza sono
di fatto incontrollabili», «una firma può metterla
chiunque», si sente dire, e non è affatto vero! I
responsabili della Asl preposti al controllo sono
molto scrupolosi.
Questo è il quadro a dir poco sconfortante della situazione, ma cerchiamo di non disperare.
Dopo due guerre e vent’anni di fascismo le
pubbliche assistenze, quelle vere, quelle che
sfoggiano il proprio distintivo bene in vista
sul petto sono ancora presenti e tutto fa pensare che ci saranno ancora per molti anni.
Forse faremo dell’altro ma sempre e sicuramente per la nostra gente!
Ritorniamo a parlare di noi con un doveroso
cenno sulla salute della Croce Azzurra. Al primo gennaio di quest’anno risultavano iscritti
1134 soci dei quali 124 donatori di sangue,
63 quelli attivi e regolari; i volontari risultano stabili nel numero di 120 unità, sicché
riusciamo ancora a garantire il servizio senza
dipendenti e questo ci consente un più ampio
respiro di bilancio.
Il parco auto conta ad oggi quattro ambulanze e quattro auto mediche. È di questi
giorni l’inaugurazione di una nuova vettura che
sostituisce la gloriosa “Bavari 99”, piccola ambulanza che per ben ventiquattro anni ha svolto
in modo egregio il suo compito.
Tra i fatti salienti del 2013, è da registrare il traguardo dei trentacinque anni di fondazione
del nostro Gruppo Donatori Sangue.
Quest’anno ho lasciato per ultimo il ringraziamento a quanti durante l’anno si sono prodigati per far sì che la Croce Azzurra sia sempre
attiva ed efficiente. Con grande soddisfazione
posso dire che siamo l’unica pubblica assistenza di questa parte di città sempre ed
ininterrottamente operativa: quando squilla
il telefono della nostra associazione c’è sempre
uno di noi che risponde! Nel settembre scorso
alla cena annuale in onore dei nostri volontari
era presente il Sindaco di Genova Marco Doria
ed il Commissario Governativo della Provincia
Piero Fossati: questo sta a dimostrare in quale
alta considerazione le massime autorità cittadine tengano il nostro operato in questo remoto
angolo di Genova.
Un grande abbraccio a tutti i volontari della
Croce Azzurra per la determinazione e la passione che ci mettono tutti i giorni e tutte le notti! Un abbraccio a tutti i volontari impegnati
nelle varie iniziative e che collaborano attivamente nei molti organismi sociali.
Un abbraccio anche ai familiari dei soci che
non sono più tra di noi e che sono mancati nel
corso di quest’anno: alcuni di loro erano volontari, uno era Carlo Podestà, il 19 agosto del
1956 era presente e firmò con il Dottor Raschi
e Monsignor Grosso l’atto di costituzione della
Croce Azzurra di Bavari.
La nostra associazione è una grande famiglia, nella quale non mancano i momenti di
gioia e di discussione, è l’insieme del poco e del
tanto che ognuno di noi dà con il cuore, senza
nulla chiedere in cambio. Questo è lo spirito
dei nostri fondatori, che sarà anche il nostro
per gli anni a venire.
Buon Natale
DICEMBRE 2013
CROCE AZZURRA BAVARI
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1° novembre 2013
Commemorazione dei Caduti di tutte le Guerre
V
enerdi primo novembre si è svolta
la cerimonia a ricordo dei Caduti di
Bavari, presenti le Associazioni del
paese e con una discreta partecipazione
di cittadini, Alessandro Mangini ha menzionato ad alta voce i nomi scolpiti nella
grande lapide posta sul monumento. Il “silenzio fuori ordinanza” eseguito dal trombettiere ha reso la cerimonia particolarmente toccante. La cerimonia si è conclusa
con la deposizione di una corona di alloro
al Monumento ed al Cimitero di Bavari.
Camogli 2 giugno 2013
Gara delle Antiche
barelle a mano
Dopo tanti anni un nome nella lapide dei dispersi
della seconda guerra mondiale ha una tomba, il socio benemerito Graziello Villa ha finalmente ritrovato il padre Giovanni, Alpino dell’Armir, sepolto in un
sacrario di Caduti Italiani a Akbulak in Russia.
La Croce Azzurra partecipa alla
manifestazione, nella foto la squadra
prima della partenza.
Nella foto Graziello e Mirella davanti al Sacrario.
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CROCE AZZURRA BAVARI
SABATO 8 GIUGNO 2013
Premiazione
annuale donatori
sangue
Per la prima donazione - Diploma
Graziella Alcamisi, Bruno Chiapparoli,
Silvia De Blasio, Michele Falchetto,
Enrico Salerno, Marta Spiller, Ida Volpe
Per la 10a donazione
Portachiavi Croce Azzurra
Roberto Romagnoli
Per la 20a donazione - Medaglia d’oro
Damiano Bevegni, Fabio Caso,
Giuseppe Rogina
DICEMBRE 2013
1978 - 2013
35° Gruppo Donatori Sangue
F
u una sera di primavera del lontano 1978 quando, nel corso del consiglio direttivo, il presidente Dott. Raschi con grande naturalezza disse:
“Fondiamo un nostro autonomo gruppo donatori
sangue!”. I consiglieri rimasero a bocca aperta per
la proposta. Ma come si fa? Sarà possibile? Come
si sa, il Dott. Raschi era una fonte inesauribile di entusiasmo e così, superata la sorpresa per la proposta
inaspettata, i presenti furono contagiati da questa
meritoria iniziativa. Vennero così svolte le pratiche
necessarie ed in poco tempo trovati numerosi dona-
tori: il seme della concreta e silenziosa solidarietà
aveva già dato i primi frutti.
Donazione dopo donazione, anno dopo anno sono
passati 35 anni! Quanti donatori, quanta generosità,
quanta riconoscenza dovremmo a tutti loro? L’anniversario della costituzione del nostro gruppo ci impone di rendere grazie e omaggio a chi ha dato vita
a questa importante iniziativa, ai donatori che in
tutti questi anni si sono recati ai centri trasfusionali a
donare una o cento e più volte! Cerchiamo sempre di
trovare nuovi donatori per far sì che ci sia continuità
Per la 30a donazione - Targa dedicata
Roberto Costa, Roberta Morsilli,
Marco Pirro, Patrizia Schianchi
Per la 50a donazione - Targa dedicata
Corrado Capello, Roberto Gnecco,
Cristina Zingales
Per la 80a donazione - Medaglia d’oro
Mauro Rizzo
Per la 90a donazione - Targa dedicata
Enzo Canepa, Stefano Poggi
Per la 130a donazione - Targa dedicata
Bruno Dal Re
Responsabile del gruppo
Mariagrazia De Paola
nel ricambio generazionale. Un pensiero riconoscente a chi non può più donare, siamo vicini idealmente
a loro, alla loro tristezza di non poter più essere utili
al prossimo. Un appello ai tanti potenziali donatori
che non sono ancora riusciti a vincere le loro paure
o i loro dubbi. A donare sangue non “si prendono
malattie”, non “si sta male”, ma si fa del bene a se
stessi e soprattutto agli altri!
Nei centri trasfusionali di riferimento, Ospedale Gaslini e Ospedale San Martino, si è seguiti da personale medico specializzato che ti mette a proprio agio e
segue la tua donazione con attenzione sia dal punto
di vista clinico che umano; gli stessi centri ti invieranno a casa i risultati delle analisi previste, potrai
così tenere sotto controllo la tua salute, in ultimo
ti verrà offerta una corroborante colazione. Quando
lascerai il centro trasfusionale proverai grande gioia
e serenità pensando a chi nel bisogno potrà ricevere
il tuo sangue per vivere e continuare a sperare!
Un donatore ormai a riposo
Centri Trasfusionali di riferimento
Osp. San Martino - Osp. Giannina Gaslini
Fai una scelta di grande solidarietà!
DIVENTA
DONATORE
DI SANGUE!
Un ringraziamento particolare ai
Donatori che raggiunti i limiti di età
non possono più Donare.
foto a fianco: Il donatore benemerito
Bruno Dal Re con 130 donazioni effettuate
Società Ippica
del Bardigiano
Corsi per adulti e ragazzi
Passeggiate con accompagnatori
Informazioni segreteria:
telef. 010 345.13.22
DICEMBRE 2013
CROCE AZZURRA BAVARI
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SABATO 8 GIUGNO 2013
Premiazione
Infermieri
Volontari
Mauro Barbieri - Gianni Camogliano - Carlo Fabiani
Caroline Gazzani - Michela Guelfo - Sabrina Lastrico
Rinaldo Marcenaro - Nadia Massoni - Roberta Morsilli
Debora Porzio - Elisetta Sciarino - Michela Tancredi
Cristina Terrile
Le coordinatrici: Milena Cevasco - Sandra Picasso
Infermiere addetto elettrocardiogrammi: Angelo Guelfo
Ambulatorio Sociale
Martedì dalle 15.00 alle 16.00 - ELETTROCARDIOGRAMMI
(su prenotazione)
Mercoledì dalle 7.30 alle 8.30 - PRELIEVI DI SANGUE
Premio “Enrico Vassallo” 2012
Al giovane milite maggiormente distintosi per servizio nel 2012
Medaglia d’oro offerta dalla famiglia a:
LINDA POZZI
con punti 3.258
Diploma di merito a:
Valentina Carmignano con punti 2.991 - Laura Scutellà con punti 2.898
Martina Dogliotti con punti 2.450 - Sara Pesce con punti 1.642
ALBO D’ORO
Massimiliano Vincentelli............................ 1986
Orietta Lastrico....................................... 1987
Enrico Talamini....................................... 1988
Raffaella Dellepiane................................ 1989
Tiziana Casciani.....................................1990
Elisabetta Incerti...................................... 1991
Eugenio Taddei...................................... 1992
Eugenio Taddei...................................... 1993
Davide Canepa..................................... 1994
Davide Canepa..................................... 1995
Alessia Buttà.......................................... 1996
Davide Canepa..................................... 1997
Simone Fiorani........................................ 1998
Davide Canepa.....................................1999
Andrea Rogina...................................... 2000
Andrea Rogina.......................................2001
Gabriele De Marzo................................2002
Gabriele De Marzo................................2003
Alice Mainero........................................2004
Alice Mainero........................................2005
Raffaele Giordan....................................2006
Raffaele Giordan....................................2007
Raffaele Giordan....................................2008
Alessio Pellegrino....................................2009
Lorenzo Del Colletto................................ 2010
Laura Scutellà......................................... 2011
Linda Pozzi............................................ 2012
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CROCE AZZURRA BAVARI
DICEMBRE 2013
SABATO 8 GIUGNO 2013
Premiazione
Comitato
di Solidarietà
Maria Carbone
Mirella Pedevilla
Angiolina Picasso
Amelia Villa
Graziello Villa
SABATO 8 GIUGNO 2013
Premiazione
Comitato
Cucina
Maria Carbone
Gina Dassereto
Rosanna Drago
Angela Giannasio
Angelo Guelfo
Anna Lastrico
Elsa Marinoni
Paola Turco
Rosanna Villa
Arriva
Babbo Natale
Foto di gruppo in occasione della gita sociale
in battello presso “il santuario dei cetacei”
24 luglio 2013
Anche quest’anno continua la
nostra iniziativa natalizia, i soci del
Comitato di Solidarietà della Croce
Azzurra, faranno visita agli anziani
del paese per portare loro un dono,
un saluto ed un augurio.
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DICEMBRE 2013
CROCE AZZURRA BAVARI
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«Bavari»
un nome che viene da lontano
S
econdo un’ipotesi il nome «Bavari» deri­ve­
rebbe dallo stanziamento di un contingente di
soldati provenienti dalla regione tedesca della
Ba­viera al tempo della prima Crociata, tra il 1095 e
il 1099: sulla base di questa ver­sione - che ha tutto
il sapore della leggenda - un gruppo di militari bàvari,
in viaggio verso Ge­nova per imbar­carsi alla volta della
Terra Santa, stanco del lungo viaggio, si sarebbe fermato in alta Valle Sturla, vi si sa­rebbe acquartierato e
in­fine stanziato. Questa ipotesi fu fatta propria anche
dal letterato bavarese Filippo Malaponte nella sua ode
«Bavari», ma in realtà è sconfes­sata da più approfondite
ricerche storio­grafiche e dunque non cor­risponde al vero.
Bavari - anche toponomasticamente - è più antico della
fine dell’XI secolo. Il toponimo ri­corre per la prima volta
in un documento addirittura anteriore all’anno Mille, datato 952. E ri­corre pure in un al­tro docu­mento ri­salente a
quest’epoca, la cui datazione oscilla tra il 948 e il 979.
Ragioni storiche inducono perciò a ritenere che, giusta la
C
presenza, nel VII-VIII secolo (e non alla fine del­l’XI), di
un avamposto arimanno battente bandiera longobarda,
proprio dagli armati germanici ivi stan­ziati, pro­ba­bil­
mente della stirpe dei Bàvari, sarebbe stato mutuato il
nome alla località.
Piuttosto originale (ma interessante) la posizione del
prof. Gaetano Poggi, il quale, in una sua erudita disa­
mina della que­stione pubbli­cata nel 1900 in Atti della
Società Ligustica di Storia Patria (vol. 30), so­stenne
un’origine addirittura pre-romana (perciò anteriore al III
secolo a.C.) della denomina­zione: un salto al­l’indietro di
circa un millennio rispetto al tempo del dominio longobardo. Secondo il Poggi, Bavari deriverebbe dall’antico
ligure Bàvai, nome composto da «ba», “passaggio”
(affine al greco badoj, bados) e da «va, vais», “via,
strada” (forse di matrice gallo-celtica); starebbe pertanto a si­gnificare: “via di passaggio”, in ac­cordo con
la sua peculiarità di essere valico tra due valli. Di certo il
topo­nimo non può avere matrice latina, con­siderato che
non pare avvicinarsi per assonanza a nessun vocabolo
della lingua di Roma.
Di altro ma non dissimile avviso il celebre linguista
Giacomo Devoto, che nel 1940 opinava che il toponimo avesse sì origine antichissima, dovendosi attribuire
all’epoca ro­mana, ma fosse, per così dire, un prodotto
di importazione: «[…] arrivano in territorio ligure echi
di altri ele­menti mediterranei, per esempio di derivati
in r sopravviventi nei nomi del tipo di Chia­vari Bavari
Crevari frequenti nella Liguria odierna».
L’ipotesi più accreditata rimane quella che fa risalire
il toponimo al VII-VIII secolo, epoca della presenza di
mi­li­tari ger­ma­nici della stirpe dei Bàvari, allora al soldo
dei Longobardi. Ciò non si­gnifica che la località fino ad
allora non esi­stesse, ma solo che - da quel momento in
avanti - il pre­e­sistente villag­gio presso il quale sor­geva
l’avamposto fu chiamato in questo modo: Bavari, ossia
il “comprensorio dove sono stanziati i soldati origi­nari
della Baviera”.
Rioni, frazioni, località
on Montelungo (metri 313) si indica una striscia di case costruite sulla
dorsale collinare di nord-ovest, sul versante della Valbisagno, distante meno di un
chilometro dal centro bava­rese. S’inizia a parlare della località nel primo Registro
Arcivescovile della Curia di Ge­nova (a. 1143), che la indica col nome latinizzato di
Iugus Longus ma già, anche, come Monte Longo. Il si­gnificato del toponimo è chiaro,
riferendosi alla disloca­zione dell’abitato disposto su una sorta di co­stola naturale alle
falde del monte Poggiasco. A Monte­lungo esiste una certa abbondanza di toponimi
lo­cali: Cadato, Ca­dabasso, Trincea, Ronco, Cam­pora. Cadato (dal dia­letto: “casa di
so­pra”), che è civica via, e Cadabasso (“casa di sotto”) rap­presentano i due estremi
dell’insediamento storico. Il primo è citato in un docu­mento nota­rile del 1776. Con la
voce Ronco si indica un piccolo pia­noro, delimitato dal bo­sco, raggiungibile percor­rendo
un tratto di via alla Torre di Bavari, con im­bocco presso Cadabasso. Il topo­nimo deriva
dal verbo roncare, che in antico alludeva all’atto di di­sboscamento di punti sel­vosi al fine
di ri­durli a terreno coltivabile. Campora (dial. Campöa), loca­lità che si estende ai piedi
dei monti Poggiasco e Ratti nel primo tratto di via Monte Rosato, sta presumibilmente
a significare “area ricca di campi”.
La frazione di Sella (metri 225) costituisce invece la propaggine meridionale di
Bavari sul ver­sante a mare; è attraversando questa grossa borgata che si raggiunge il
centro del paese, a circa due chilometri di di­stanza. L’abitato, almeno nella sua parte
storica, è interamente di­sposto in una gola natu­rale fra la catena dei monti Castellaro - Poggiasco e il monte Comune (dial.: Cömin). A poca distanza l’uno dall’altro,
scor­rono a Sella il rio Gnacco e il rio Brocca, af­fluenti del torrente Sturla. Gnacco è
indubbiamente idronimo di origine dialettale, come indi­cazione dispregiativa di una
località, forse derivante da un epiteto affibbiato a un antico pro­prietario o residente
a causa di un suo marcato difetto fisico o morale. Fra i toponimi di Sella, ricordiamo
la voce Eso (la zona so­vrastante la cappella del S. Cuore; in antico ligure, “luogo”)
e la voce Terrasse (la zona in cui sorge la cap­pella). Con il to­ponimo Boccon si indica
in­vece una parte bassa della frazione, sotto­stante le prime abita­zioni della bor­gata
in direzione sud.
Il nome originario della frazione era Cella (toponimo con cui spesso, in antico, ci si
riferiva an­che alla Serra: ed ecco la genesi di un millenario equivoco); poi, si ritiene
a causa dell’influsso della lo­quela dia­let­tale, av­venne il mutamento fonetico della
“c” in “s”, a partire dalle metà del XVIII se­colo. In la­tino, con il ter­mine «cella» si
indicava soprattutto un luogo adi­bito a magazzino o a gra­naio. Si de­sume che il
borgo dovesse es­sere in antico caratterizzato da una spiccata e presso­ché esclusiva
atti­vità agricola e rurale.
Poco sotto la Sella, si trova lo Stallo, la cui matrice è il vocabolo latino «stabulum»
(recinto per ani­mali): si riscontra in due documenti risalenti entrambi alla metà del XIII
secolo. Evidente­mente la località si caratteriz­zava come area deputata all’allevamento
del bestiame.
La Serra, informa il Campanella, è ricordata in uno scritto del 1070 (e poi, abbastanza diffu­samente, nel primo Registrum della curia genovese). Il termine «serra»
si riallaccia al concetto di cordigliera, così come a quello di altopiano e dor­sale, in tal
senso declinando l’idea tanto di “costola montana”, quanto di “valico, passo an­gusto
tra monti”. L’etimologia del borgo chiamato Rumâ è invece rintracciabile nel greco
antico (ràma), con il signi­ficato di “rifugio, ri­paro militare”. Il nome deriverebbe dalla
pre­senza in quella zona, in tempi remotissimi (VI se­colo) di un avam­posto di soldati
bizantini, a presi­dio del valico.
I Piani di Ferretto (dial. Fëtö) ricorrono in un documento notarile risalente
al 1747, con un preciso ri­feri­mento alla nobile famiglia Ferretto, la quale possedeva
molte terre sia in Bavari sia in Fontanegli. Cu­rio­sa­mente, secoli prima il nome della
zona era Feleto o Campo Feli­goso/Felectoso/Feluctoso, come per desi­gnare un vasto
agglomerato di felci. L’assonanza di Feleto (dal quale si direbbe derivare la pronuncia
dialet­tale) con Ferretto deve aver agevolmente favorito la mutazione del toponimo.
Su Bolano (dial. Bölân), nucleo abitativo sorto nelle immediate vicinanze della
chiesa par­roc­chiale, a nord est, si possono formulare tre ipotesi: la prima vorrebbe il
nome derivante dalla parola «boleto», che in antico geno­vese sembra indicasse una
macchia boschiva; la se­conda lo fa discen­dere da un identico toponimo proprio di un
paese nei pressi di La Spezia, una delle cui famiglie si sarebbe tra­sferita a Bavari; la
terza pre­sume un possibile rapporto etimologico tra questo toponimo e la voce «Böân»,
che dà il nome al lieve pendio a levante della chiesa di San Desiderio: quest’ultima
si riallaccia a qualche attività di tipo pastorale (la ma­trice dovrebbe essere il latino
Progetto Cartografico Geol. Molinari Marco
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CROCE AZZURRA BAVARI
boarius, «tipico dei buoi», derivato da bos, bovis, «bue» e «bovino» in genere). Il
termine dialettale Bölân potrebbe avere avuto un’analoga genesi.
Caderossi (dial. Câdirössci), ben allineato poco sotto Bolano, in posizione trasversale ri­spetto all’avvallamento che discende verso San Desiderio, mutua il nome
dagli antichi pro­prietari del luogo: un Gio­vanni Rosso da Bavari è presente, in veste di
testimone, in un atto di locazione del 1226. Un’altra ipotesi, forse colorata di fantasia,
vuole che i proprietari della zona avessero i capelli rossi. Un’etimologia verosimil­mente
affine è anche quella di Cadelà e Cadelbianco (dial. Câdögiancö). Poco più
a valle di Caderossi, troviamo la località denomi­nata Rèza; trattasi verosi­milmente
di un toponimo di origine bizantina, derivante dal verbo greco rezo (ρέζω: fare,
compiere, eseguire) con allusione a qualche attività di tipo militare.
Casale (dial. Casâ) sembra ricevere il nome da un antico gruppo di case rurali da
sempre esi­stenti, confi­nanti con le Piane (dial. Ciann-e), che invece prendono il
nome dalla loro condi­zione geomorfologica e si esten­dono dal Livello fino allo spazio
occupato dal campo sportivo “Ferdi­nando Ta­viani”. Hanno riscontro in documenti del
XIII secolo. È incerta invece l’etimolo­gia del Livello (dial. Lielö), sebbene si potrebbe
ricavarla dalla sua collocazione geografica, in posizione di “livello”, ossia di passaggio
di­gra­dante. Potremmo tuttavia anche conside­rare una dipendenza del termine dal
la­tino libellum, diminu­tivo di liber, “libro”, con il signifi­cato tecnico di “contratto enfi-
D
DICEMBRE 2013
teutico” o di “canone di un contratto fon­dia­rio”. La Madonnetta sembra in­vece
de­ri­vare il nome dal fatto che sin da tempi anti­chi vi si venerasse un’immagine della
Vergine. Da via Li­vello si entra in co­muni­ca­zione con la Valbisagno grazie alla breve
creuza del Poggione: che è per l’appunto un pic­colo rialzo (un poggio) salendo il
quale si rag­giunge la strada carrozzabile che con­duce a Monte­lungo.
Altri toponimi ci rimangono com­pletamente o parzialmente oscuri quanto al­l’etimologia:
Passo della Turca, la Tersa e Moando (= frutto-fiore), Lomellina (dial. Lômellinn-a,
dal nome della famiglia ge­novese leader nella lavo­ra­zione e commercio dei coralli,
attività cui presta­vano la loro opera diversi abitanti di Ba­vari e di Fontane­gli),
Gel­somino (dial. Giäsemin), Villa (dial. Illa, “sede agricola”), Pianata
(dial. [Na]cianâ), Bava­relli (dial. Bæli, forse “casolari sul con­fine tra Ba­vari e
San Desiderio”), Canovo (dial. Câneu, dal signi­ficato intuibile di “casa nuova”),
Novello (dial. Nöelö, per il quale ipotizzo una derivazione dal latino novãle, d’uso
ec­clesiastico, “terra di nuovo messa a coltura, maggese”), Pöanou, Co­stagliola
(dial. Cöstig­geua, zona boscosa oltre il Passo della Turca, che traduce l’idea di “pendio
montano”) e altri. Passo Marga rimanda forse a una via d’accesso a una zona
di pascolo sui rilievi; il ter­mine ha affinità con toponimi quali Marga­ria, Marghero,
Margheo, attestati nell’entroterra in area ap­penninica. Analo­gamente è difficile ve­nire
a capo del­l’etimologia di al­cuni rilievi colli­nari e montani.
Monti e Boschi
i preciso, conosciamo l’origine della voce Castellaro (dial. Castellâ), cioè del modesto ri­alzo che
do­mina il centro di Bavari da nord ovest. Con i suoi
458 metri di altezza, questo colle si prestava come punto
ideale per l’av­vista­mento sia in direzione del mare che
dei monti sul ver­sante set­tentrio­nale. In epoca impreci­
sata sulla sommità dell’al­tura sarebbe stata costruita una
sorta di fortificazione, presidiata da un distacca­mento
di militari posto a sorvegliare tratti della Valle Sturla e
della Valbisagno. Ancor oggi, l’area circostante la cima
del colle, sul versante di sud-est, è chiamata Trin­cea,
voce che evoca una funzione di tipo militare. Come è
ben noto, i «ca­stellari» erano parte del sistema difensivo
degli antichi liguri sotto forma di piccoli ri­alzi fortifi­cati.
Ignoriamo invece il significato etimologico del monte
Poggiasco (dial. Pözassö). Sappiamo però che i
to­ponimi con uscita in -asco affondano le radici fino in
epoca pre-romana (es. Boglia­sco, Tren­sasco, Carasco,
ecc.) e rimandano direttamente all’antica parlata delle
tribù liguri. Il Poggia­sco, con i suoi 561 metri d’altezza,
si unisce al Castellaro attraverso il breve avvalla­mento
(m. 420 circa di altezza) chiamato Càigia, con il
proba­bile significato di “caviglia”; si uni­sce in­vece al
monte Ratti attra­verso il cosiddetto Passo della Cro­cetta,
che pro­babilmente deriva il nome dal fatto che in quel
punto s’intersecano a mo’ dei bracci di una croce vari
itine­rari con par­tenze e mete differenti. Punto caratteristico del Poggiasco è la gobbetta del lato est, a metà tra
Caigia e la cima del monte, un tempo conosciuta come
Gri­mixello (m. 494) che sembra contenere in radice il
voca­bolo latino «gremium», “grembo, seno”, e il suffisso
in -ello, con valore diminutivo. Il versante setten­trionale
del gruppo Castellaro - Poggiasco viene denominato, in
dialetto, Ciazze; un’errata valutazione del topo­nimo ha
portato alcuni cartografi genovesi a chiamare monte
Ciase quello che, a tutti gli effetti, è il monte Pog­giasco.
Parimenti, il versante meridionale della medesima dor­
sale collinare è denominato Cünn-ia. In entrambi i casi
è arduo ipotizzare un’etimologia. Il monte Ratti
(564 metri) è così denominato in quanto proprietà, un
tempo, di una famiglia Ratto che van­tava possedimenti
anche nella zona di Borgoratti (Burgus Rattii). Monte
Rosato (dial. mönte Rözou) è oronimo antico che
s’incontra in un docu­mento del 949 con il nome latino
di mons Rosa­rius, cioè di monte rorido di rugiada. In
realtà, non si tratta propriamente di un monte, ma di
un contrafforte della pen­dice nord del monte Ratti, che
si apre in un altopiano, a quota 380 metri. Qui, nel
1873, fu co­struita una casa in mu­ratura, ancora abitata
alla metà del ‘900. Risulta comunque da altre carte
l’esistenza di un insediamento umano in questa località
fin dal XII secolo.
Più difficile è individuare il significato etimologico delle
denominazioni dei monti che cin­gono la conca di Ba­vari
sul lato di levante: come il monte Rièga (metri
714), che forse con­tiene, appena cor­rotta, la voce primitiva ligure-provenzale «aiga» (facilmente storpiato in
“èga”, in analogia al francese aix), “acqua”, preceduto
dal prefisso «rig-», che in antico ligure avrebbe avuto
il significato di “fossato, canale”, con chiara allusione
ai ruscelli che scendono dalle sue pendici; la Rocca
de Pennatto (=punta, cima), citata in uno scritto
notarile del 1191, contrafforte della catena Riega - Bastia
- Fasce, che sovrasta Bolano e Ca­derossi, sulla cui cima,
verso nord, si arriva attraverso la mulattiera delle Trase (dial. Trazze), derivanti il nome, molto verosimilmente, dalla voce tede­sca «trasse», “tracciato” (o anche da
«straße», “strada”), forse un retaggio topo­nomastico del
primo dopoguerra, allorché i prigionieri au­striaci furono
impiegati an­che per la realizzazione di quella mulattiera;
il monte Bastía (metri 848), che si collega al
mas­siccio del monte Fasce (quest’ultimo ben visibile da
tutto il litorale cittadino), mutua il toponimo (non unico
in Liguria) da una co­struzione a scopo militare, chiamata
“bastìa” o “bastida”, erettavi sul finire del ‘300. Le
“bastìe” o “bastide” erano fortilizi, sovente co­struiti
con materiale deperibile in luoghi periferici, pre­sidiati
da guar­nigioni di balestrieri, con fun­zioni di guardia e di
difesa; il monte Fasce (m. 834), il quale deriva il
nome non da inesistenti terrazze colti­vate alla maniera
ligure, bensì dal termine la­tino «pascuæ», “pascoli”: se
ne deduce che fin da epoche remote il ri­lievo, anche in
forza della sua conformazione naturale, si prestava alle
attività pastorali.
Le spalle, le pendici, le macchie boschive di questi rilievi
pullulano di toponimi, oggi del tutto o quasi ine­splicabili:
Særamou, «Serramoro», spalla settentrionale del monte
Riega; Campiou, forse “località vicina all’acqua”; Bunéllo
e, poco sopra, Gažeu, località ove tro­vasi la cosiddetta
pria benéita (“pietra benedetta”), che reca impressa
l’impronta dello zoccolo di un cavallo; Canæ, da «canale»; Carpenèa ( “carpineta, bosco di carpini”, ma ivi in
realtà trovasi folti ca­sta­gneti); Proégio («prato vecchio»,
dal dia­letto «prou ‘egiö»), dove, nel corso della seconda
guerra mondiale, era installata una batteria contraerea;
Liggia (“frana, dirupo”: è vocabolo dell’antico genovese); Scuàla, so­pra le Traze, forse derivante dal verbo
dialet­tale «scuâ», “ba­gnare fino all’osso, infradiciare”, o
«scüggiâ», “scivolare, sdruccio­lare”. Con la voce Ciannoìn
si indica la suc­cessione di altopiani del gruppo montuoso
che dalle creste del Bastia si esten­dono fino alla cima
del Fasce; si ricordano anche il Passo del Lupo (dial.
Passo do Lû) e Axiou (Aceto), sul Riega, Castagneua
(intuitivamente «castagneto»), nome peraltro ricorrente;
la Suìa («località so­leg­giata») e la Comunaglia (dial.
Cuminaggia, calco dal latino «communis ager», terreno
pubblico), dietro Bu­nello e di fronte a Carpe­nea. Il Casaccia nel suo dizionario defi­nisce il vocabolo come «terre la
cui proprietà spetta collettiva­mente a uno o più comuni;
e co­munemente quei campi, boschi, prati o simili, ove
chiunque ha diritto di man­darvi alla pastura le sue bestie
e talora di trarne le­gna».
E molti altri.
Alessandro Mangini
DICEMBRE 2013
CROCE AZZURRA BAVARI
11
Pensionamenti
Il Socio Angelo Marinoni nostro
autista volontario che per raggiunti
limiti di età non può più condurre
mezzi di soccorso, mentre taglia la
torta durante la festa in suo onore.
Settimana corso di formazione protezione civile; i pensieri dei nostri ragazzi:
YOURI LADISA: Andare a Monteleco quest’anno è stato fantastico, un esperienza che mi
ha insegnato molte cose ed è stato bello dovermela cavare da solo senza la mia famiglia, per una
settimana ...e ce l’ho fatta ...Ho conosciuto anche tantissimi nuovi amici. Grazie Anpas e grazie
Mamma e Papà.
AGNESE ROSATI: Anch’io quest’anno ho avuto la possibilità di partecipare grazie all’ANPAS
e alla Protezione Civile alla settimana di Monteleco con tanti altri ragazzi. Purtroppo la stessa sera
che siamo arrivati gli operatori-soccorritori hanno chiamato mia mamma perché avevo la febbre. Mi
è dispiaciuto molto perché avrei potuto vivere un’esperienza nuova e molto costruttiva ed istruttiva.
Avrei potuto imparare cose molto utili, ma soprattutto divertirmi e stare in mezzo alla natura. Spero
tanto di potere partecipare il prossimo anno. Grazie di cuore.
SARA LAGOMARSINO: MONTELECO! BELLISSIMO! è stata una stupenda esperienza...
e pensare che all'inizio non volevo andarci! è stata una settimana emozionante, da sola senza
famiglia, ho trovato nuovi amici, ho avuto esperienze emozionanti imparando con il gioco cose
importanti per aiutare il prossimo. L'anno prossimo ci riprovo... speriamo ci sia posto e chissà magari
potrò incontrare di nuovo i miei amici e gli educatori.
FEDERICO BALBI: Il ricordo più bello è stata la giornata al lago, dove abbiamo fatto il bagno e
poi ringo e briosche! Vorrei rincontrare un giorno gli amici conosciuti laggiù a Monteleco!
CARLOTTA CALLERI: Per me andare con l’Anpas a Monteleco mi ha emozionato e mi ha fatto
imparare molte cose che un giorno mi serviranno. Ho conosciuto ragazzi nuovi che adesso sono miei
amici. Spero di fare un anno così e di divertirmi come sempre, mi è dispiaciuto per un’amica che non
ha potuto fare questi bellissimi giorni insieme a noi, a causa dell’indisposizione. Mi è piaciuto e spero
di conoscere altre persone l’anno prossimo. Vi ringrazio
GIORGIA AGATI: La mia seconda esperienza con il gruppo Anpas; sempre magnifici e unici
per la pazienza e la voglia di insegnare. E’ stato magnifico ancora una volta incontrare persone
nuove. Mi sono molto divertita. Grazie
GRETA SANCI: Per me andare a Monteleco con la Protezione Civile, è stata la “vacanza” più
emozionante perché ho conosciuto molti amici simpatici e con loro sono andata in posti dove non
avrei mai avuto il coraggio di andare da sola, però mi è dispiaciuto molto per una amica che la prima
sera è andata a casa perché non stava bene. Vi ringrazio
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12
CROCE AZZURRA BAVARI
DICEMBRE 2013
Inaugurazione "Bavari 89"
Madrina Milena Cevasco Padoan
22 Dicembre 2012
La nostra Croce Azzurra per mezzo dei suoi volontari concretizza i
valori della solidarietà, dell'amore verso il prossimo, che ha bisogno
di assistenza e di calore umano. Le crescenti esigenze di offrire un
servizio pronto ed efficiente richiede l'impegno e l'impiego di un
numero sempre maggiore di volontari. Per queste ragioni ti chiediamo
di non restare alla finestra, di dare un po' del tuo tempo libero
a questo nobile scopo di aiutare gli altri che aspettano la nostra
solidarietà. Domani potremmo essere noi ad avere bisogno degli altri.
DACCI UN’ORA DEL TUO
TEMPO CI AIUTERAI AD
Una sola ora, molto preziosa, per la nostra Associazione,
in cui, secondo le tue attitudini, potrai occuparti di:
Visita il sito della Croce Azzurra:
www.croceazzurrabavari.org
e ricorda il nuovo indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
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FARE PARTE DEGLI EQUIPAGGI DI SOCCORSO SU AMBULANZA
PARTECIPARE ALLE INIZIATIVE ASSOCIATIVE
AIUTARE NEI LAVORI DI SEGRETERIA
COLLABORARE CON IL GRUPPO DONATORI DI SANGUE
PARTECIPARE ALL’ATTIVITÀ DELL’AMBULATORIO SOCIALE
Dedicando anche una sola ora alla settimana renderai un servizio molto importante
alla TUA comunità e... ti sentirai moralmente gratificato per l’opera svolta.
Ci sarà sempre qualcuno in sede che ti illustrerà quanto possa essere importante
quel poco tempo che potrai dedicare.
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DICEMBRE 2013
CROCE AZZURRA BAVARI
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
UNA FINESTRA SUL FUTURO
I
n un momento così difficoltoso per le Pubbliche
Assistenze, si apre uno spiraglio di luce, che
potrebbe permettere, se pur per breve tempo,
di aumentare le prestazione assistenziali erogate al cittadino. Infatti per l’anno 2014, Anpas Liguria ha ottenuto l’approvazione dei progetti di
Servizio Civile Nazionale e pertanto anche la
nostra Croce Azzurra riceverà l’invio di 4 giovani, che parteciperanno al progetto Solidareco
2013. Questo progetto, vede impegnate un totale di n° 8 associazioni, dislocate nella zona Valle
Sturla/Val Bisagno e proprio come il modulo precedente Janua 2011, ha la finalità di incrementare i servizi ordinari e emergenziali delle varie
croci, a beneficio della comunità. Inoltre scopo
importante del Servizio Civile Nazionale, è anche quello di introdurre i giovani nel mondo del
lavoro e contemporaneamente della solidarietà
e del volontariato, garantendo per un anno un
compenso salariale sicuro ma contestualizzando
l’attività lavorativa in enti Onlus, che basano le
loro attività prettamente sul volontariato. Come
per i ragazzi che negli anni addietro hanno
partecipato ai progetti di Servizio Civile, anche
quest’anno la nostra Associazione spera che chi
verrà selezionato per partecipare al progetto
Solidareco 2013, una volta terminato l’anno di
partecipazione, possa continuare il suo cammino
di solidarietà come volontario di questa associazione, come Pubblica Assistenza ci auguriamo di
riuscire ad incrementare ancora di più le nostre
attività solo ed esclusivamente per il bene delle
persone sofferenti. In un contesto sociopolitico
estremamente difficoltoso, dobbiamo aiutare i
giovani non solo a crearsi le basi per un futuro
lavorativo stabile, ma anche coltivare in queste
giovani menti, l’importanza del donare se stessi
agli altri, del sacrificarsi per uno scopo maggiore
ovvero l’aiuto verso il sofferente ed il bisognoso.
A voi che presto farete parte di questa grande
famiglia che è la Croce Azzurra di Bavari, faccio
il mio sincero in bocca al lupo per l’anno che
trascorrerete insieme a noi e citando le parole
della saggia Madre Teresa voglio dirvi “Quello
che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano,
ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una
goccia in meno.”
Voi potete fare la differenza!
La Responsabile del Progetto di Servizio Civile
Claudia Pedevilla
13
TESSERAMENTO
2014
Questo giornale viene distribuito
congiuntamente al calendario 2014,
squadre di volontari bussano alle
porte di tutte le case per raccogliere
fondi destinati al finanziamento della
Croce Azzurra, provvedono anche al
rinnovo delle tessere sociali. Invitiamo quei soci non in casa al momento
della raccolta a voler passare in sede
per il rinnovo della tessera. Mantenere una Pubblica Assistenza impegnata come la Croce Azzurra nell’impegno sociale a favore di tutta la cittadinanza e in difesa degli anziani e
delle persone bisognose presenti sul
territorio, comporta una spesa difficilmente immaginabile dal cittadino
che non vive la nostra realtà. Il solo
mantenimento delle autoambulanze costa molte migliaia di euro ogni
anno. La quota sociale per il 2014 è
stata determinata dall’Assemblea dei
Soci tenutasi il 1 marzo 2013 secondo
l’articolo 18 dello statuto sociale:
Soci Effettivi
E 5
Soci Sostenitori
E 50
Dopo 24 anni di onorato
servizio, è andata in pensione
la nostra ambulanza “Bavari 99”, ne ha passate di tutti i colori, è riuscita
anche a salire su di un elicottero della Marina Militare.
Sostieni la Croce Azzurra
diventa sponsor delle nostre iniziative
LA CROCE AZZURRA E’ UN BENE DI TUTTI!
CONTRIBUISCI ALLE SPESE PER UN SERVIZIO SEMPRE PRONTO
ED EFFICIENTE CON MEZZI SEMPRE IN ORDINE!
c/c postale: 17246166 - c/c bancario: Banca CARIGE Genova, AG 3 - IBAN: IT69A0617501403000002006380
DEDUZIONI FISCALI: Detraibilità e deducibilità delle erogazioni liberali a favore delle Onlus
I Soci Fondatori, Sanitari,
Donatori di Sangue,
Benememeriti e Onorari
sono esentati dal pagamento
della quota annuale;
i Soci Sostenitori non hanno l’obbligo
di prestare alcuna opera. (art. 3 R.G.)
14
CROCE AZZURRA BAVARI
Il Sindaco di Genova Marco Doria
ed il Commissario Governativo
della Provincia di Genova
Piero Fossati, nostri ospiti alla
cena in onore dei volontari
della Croce Azzurra.
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FESTA DI NATALE
2013
Sabato 14 Dicembre ore 15,30
Convocazione di
Assemblea dei Soci
28 Febbraio 2014 ore 21,00
in seconda convocazione
Via alla Chiesa S. Giorgio di Bavari, 4-4A r.
16133 GENOVA
Tel. 010 3450098 - Cell. 340 2274149
Relazione morale e finanziaria 2013
Bilancio preventivo 2014
Determinazione quota sociale 2015
Varie ed eventuali
A tutti i Soci e alla Cittadinanza
gli Auguri di Buone Feste
e di serenità
per il prossimo
anno dalla
Croce Azzurra
e dal Gruppo Donatori Sangue
ATTIVITÀ
SOCIALE 2013*
SERVIZI CON AMBULANZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.446
Di cui:
RICHIESTI DAL 118 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 444
TRASPORTI E DIALISI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.742
SERVIZI VARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 260
CHILOMETRI PERCORSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63.000
CONSUMO CARBURANTE LITRI: . . . . . . . . . . . . . . . 7.875
AMBULATORIO SOCIALE:
PRELIEVI PER CONTO A.S.L. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 668
PRELIEVI PER CONTO A.S.L. A DOMICILIO . . . . . 204
ELETTROCARDIOGRAMMI PER CONTO A.S.L. . . . 61
DONAZIONI SANGUE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140
SOCI ISCRITTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.149
dei quali Volontari Attivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120
Donatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124
*L’attività sociale di Novembre-Dicembre è presunta
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DICEMBRE 2013
CROCE AZZURRA BAVARI
15
Festa di Ferragosto
DEDICATO AGLI AMICI CHE NON CI SONO PIÙ
A Michele Dassereto,
fino all’ultimo sempre presente
alla festa di Ferragosto!
Ciao Carletto
A Tomaso Villa,
per anni il primo a uscire con
le dialisi del mattino!
Ciao Giuliano
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Tel. 010 381345 - Cell. 338 7145044
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Tel. 010 0985518 - Cell. 329 8584169
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A Bruno Gnecco
autista ai tempi
del 238!
Ciao Bruno
16
CROCE AZZURRA BAVARI
Mostra dei Funghi 2013
DICEMBRE 2013
Organigramma
Consiglio Direttivo
Presidente MARIO MAINERO
Vice Presidente FABIO PADOAN
Segretario ENZO CANEPA
Vice segretario MICHELA GUELFO
Tesoriere ANTONIO DROGHI
Vice Tesoriere UGO VILLA
Economo EZIO LAGOMARSINO
Vice Economo MICHELE FALCHETTO
Direttore dei Servizi MASSIMO PELLEGRINO
Consigliere BRUNO MUSSO
Consigliere VALERIA BRIGNOLI
Consiglio di Disciplina
Presidente ALESSANDRO MANGINI
Consigliere MATTEO PITTALUGA
Consigliere GR AZIELLO VILLA
Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti
Presidente MARIA LAUR A VILLA
Consigliere GIORGIA CANEPA
Consigliere ILARIA PADOAN
Direttore Sanitario
Dott.ssa MICHELA SALVEMINI
Ispettore delle ambulanze
ANTONELLO MANGINI
Direzione dei Servizi
MASSIMO PELLEGRINO
ANGELO MARINONI
Formazione volontari
GIANNI CAMOGLIANO
ALESSIA SODDU
Sito internet
ALESSIO PELLEGRINO
VALERIA BRIGNOLI
Commissione Bar
SANDR A PICASSO
Ambulatorio Sociale
MILENA CEVASCO
SANDR A PICASSO
MICHELA GUELFO
Gruppo Donatori Sangue
MARIA GR AZIA DE PAOLA
Cura e Manutenzione Monumento
MODELLO 730-1
Da consegnare unitamente alla dichiarazione
Mod. 730/2013 al sostituto d’imposta, al
C.A.F. o al professionista abilitato, utilizzando
l’apposita busta chiusa contrassegnata sui
lembi di chiusura.
Scheda per la scelta della destinazione
dell'8 per mille dell'IRPEF e del 5 per mille dell'IRPEF
genzia
COGNOME (per le donne indicare il cognome da nubile)
GIORNO
Comitato di Solidarietà
CODICE FISCALE
(obbligatorio)
CONTRIBUENTE
DATA DI NASCITA
MESE
ANNO
NOME
SESSO (M o F)
COMUNE (o Stato estero) DI NASCITA
PROVINCIA (sigla)
LA SCELTA DELLA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF E QUELLA DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF
NON SONO IN ALCUN MODO ALTERNATIVE FRA LORO. PERTANTO POSSONO ESSERE ESPRESSE ENTRAMBE LE SCELTE
SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)
Sostieni
la Croce
Azzurra
Mostra dei Funghi
MARIO SPALLAROSSA
ntrate
DATI
ANAGRAFICI
DOMENICO MAMMOLITI
PAOLO TALAMINI
Stato
Chiesa cattolica
Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno
Assemblee di Dio in Italia
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Chiesa Valdese unione delle chiese metodiste e valdesi
Chiesa Evangelica Luterana in Italia
Unione Comunità Ebraiche Italiane
MODELLO 730-1
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Scheda per la. scelta
. . . . . . . . della
. . . . . . destinazione
. . . . . . . . . . . . . . . . . .
dell'8 per mille dell'IRPEF e del 5 per mille dell'IRPEF
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Da consegnare unitamente alla dichiarazione
Mod. 730/2013 al sostituto d’imposta, al
o al professionista abilitato, utilizzando
.C.A.F.
. . .
l’apposita busta chiusa contrassegnata sui
lembi di chiusura.
In aggiunta a quanto indicato nell’informativa sul trattamento dei dati, contenuta nel paragrafo 3 delle istruzioni, si precisa che
genzia verranno utilizzati solo dall’Agenzia delle Entrate per attuare la scelta.
i dati personali del contribuente
ntrate
MARIA CARBONE
MIRELLA PEDEVILLA
ANGIOLINA PICASSO
AMELIA VILLA
GR AZIELLO VILLA
Commissione cucina
MARIA CARBONE
GINA CEVASCO
ROSANNA DR AGO
ANGELA GIANNASIO
ANGELO GUELFO
ANNA LASTRICO
ELSA MARINONI
PAOLA TURCO
ROSANNA VILLA
AVVERTENZE Per esprimere la scelta a favore di una delle sette istituzioni beneficiarie della quota dell'otto per mille dell'IRPEF, il
contribuente deve apporre la propria firma nel riquadro
corrispondente. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una delle
CODICE FISCALE
CONTRIBUENTE
istituzioni
beneficiarie.
(obbligatorio)
La mancanza dellaCOGNOME
firma in(per
uno
dei sette
previsti
la orile donne
indicareriquadri
il cognome da
nubile) costituisce scelta
NOMEnon espressa da parte del contribuente. In tal caso,
SESSO (M
F)
partizione della quota d’imposta non attribuita è stabilita in proporzione alle scelte espresse. Le quote non attribuite spettanti alle
DATI
Assemblee di Dio in Italia e alla Chiesa Valdese Unione delle Chiese metodiste e Valdesi, sono devolute alla gestione statale.
DATA DI NASCITA
COMUNE (o Stato estero) DI NASCITA
PROVINCIA (sigla)
ANAGRAFICI
GIORNO
MESE
ANNO
SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)
LA SCELTA DELLA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF E QUELLA DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF
Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale,
Finanziamento agli enti
NON SONO IN
MODO
ALTERNATIVE
FRA
LORO. PERTANTO POSSONO ESSERE
ESPRESSE
ENTRAMBE LE SCELTE
delleALCUN
associazioni di
promozione
sociale e delle associazioni
riconosciute
della ricerca scientifica
e della università
che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997
e delle associazioni sportive dilettantistiche in possesso del riconoscimento ai fini sportivi
FIRMA
FIRMA
........................................................................
........................................................................
SCELTA
PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF
(in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)
Codice fiscale del
Codice fiscale del
beneficiario (eventuale)
Stato
80052710102
Chiesa cattolica
beneficiario (eventuale)
Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno
Assemblee di Dio in Italia
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Finanziamento agli enti
della ricerca sanitaria
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Codice Fiscale 80052710102 della P.A. CROCE AZZURRA BAVARI
Chiesa Valdese unione delle chiese metodiste e valdesi
FIRMA
Chiesa Evangelica Luterana in Italia
Unione Comunità Ebraiche Italiane
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
........................................................................
Codice fiscale del
beneficiario (eventuale)
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
basta firmare
nell'apposita
casella
(vedi
fac-simile)
In aggiunta
aggiunta a
a quanto
quanto indicato
indicato nell’informativa
nell’informativa sul
sul trattamento
trattamento dei
dei dati,
dati, contenuta
contenuta nel
nel paragrafo
paragrafo 3
3 delle
delle istruzioni,
istruzioni, si
si precisa
precisa che
che
In
dati personali
personali del
del contribuente
contribuente verranno
verranno utilizzati
utilizzati solo
solo dall’Agenzia
dall’Agenzia delle
delle Entrate
Entrate per
per attuare
attuare la
la scelta.
scelta.
ii dati
AVVERTENZE Per
una delle
delle finalità
sette istituzioni
beneficiarie
della
dell'otto
perdell’IRPEF,
mille dell'IRPEF,
il
AVVERTENZE
Per esprimere la scelta a favore di una
destinatarie
della quota
delquota
cinque
per mille
il contricontribuente
deve apporre
la propria
firma
nel riquadro
corrispondente.
La scelta
deve essere
fatta
esclusivamente
unafiscale
delle
buente
deve apporre
la propria
firma nel
riquadro
corrispondente.
Il contribuente
ha inoltre
la facoltà
di indicare
anche il per
codice
istituzioni
beneficiarie.
di
un soggetto
beneficiario. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una delle finalità beneficiarie.
La mancanza della firma in uno dei sette riquadri previsti costituisce scelta non espressa da parte del contribuente. In tal caso, la ripartizione della quota d’imposta non attribuita è stabilita in proporzione alle scelte espresse. Le quote non attribuite spettanti alle
Assemblee di Dio in Italia e alla Chiesa Valdese Unione delle Chiese metodiste e Valdesi, sono devolute alla gestione statale.
FARMACIA SAN DESIDERIO
OMEOPATIA • INFANZIA • DERMOCOSMESI
SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF
VETERINARIA • ORTOPEDIA
(in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)
Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale,
delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni riconosciute
che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997
e delle associazioni sportive dilettantistiche in possesso del riconoscimento ai fini sportivi
Via E. Da Pozzo, 27 r. - Genova
Tel. 010 3450594
FIRMA
FIRMA
........................................................................
Codice fiscale del
beneficiario (eventuale)
da Lunedì a Venerdì: 8.30 - 12.30 / 15.30 - 19.30
Sabato: 9.30 - 12.30 (da ottobre a luglio)
Lunedì / Giovedì consegne a domicilio
FIRMA
Finanziamento agli enti
della ricerca scientifica e della università
........................................................................
Codice fiscale del
beneficiario (eventuale)
Finanziamento agli enti
della ricerca sanitaria
Via alla Chiesa S. Giorgio di Bavari, Genova
Tel. 010 3450597 - Cell. 392 3066249
........................................................................
Codice fiscale del
beneficiario (eventuale)
In aggiunta a quanto indicato nell’informativa sul trattamento dei dati, contenuta nel paragrafo 3 delle istruzioni, si precisa che
i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall’Agenzia delle Entrate per attuare la scelta.
AVVERTENZE Per esprimere la scelta a favore di una delle finalità destinatarie della quota del cinque per mille dell’IRPEF, il contribuente deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente. Il contribuente ha inoltre la facoltà di indicare anche il codice fiscale
di un soggetto beneficiario. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una delle finalità beneficiarie.
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