Dirigenti Regione, agosto 2011
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Dirigenti Regione, agosto 2011
Dirigenti Regione Anno XV - N. 3 - Agosto 2011 Bimestrale di informazione dell’Associazione Dirigenti di Aziende Industriali del Friuli-Venezia Giulia Direzione e redazione 34133 Trieste, via C. Beccaria, 7 Tel. 040 371090 Fax 040 634358 e-mail [email protected] Direttore responsabile Mario Vianelli Sommario EDITORIALE pag. 2 Giorgio Ambrogioni - Situazione sconcertante ASSEMBLEA ORDINARIA pag. 3 Franco Frezza - Resoconto e verbale FEDERMANAGER pag. 17 Maurizio Bressani - Federmanager e la manovra economica bis - Delibere e decisioni del CD Attilio Trani - Verbale della Commissione Elettorale Comitato di redazione Attilio Trani (coordinatore) Mario Bertoni Giuseppe Fadalti Luigi Mutton Antonio Pesante Furio Sussi Maurizio Bressani (coll. esterno) Ermanno Virgilietti (coll. esterno) Antonio Pesante Stampa, grafica e composizione Tipografia Adriatica Trieste, via Rismondo, 14 Tel. 040 761954 LA PAGINA CIDA Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 2/b - Legge 662/96 Filiale di Trieste GIOVANI DIRIGENTI Registrato presso il Tribunale di Trieste con il n. 975 in data 13.1.1998 Agosto 2011 - Finanziaria 2012 - 2014: le nostre pensioni - Comitato Coordinatori Pensionati Nord Est - Intesa Federmanager – Manageritalia Fondo Dirigenti PMI-Nuovo sito on-line Convenzione Federmanager FVG e Obiettivo Lavoro PREVINDAPI… Il tuo futuro garantito pag. 22 Guerrino Saina - Consiglio Nazionale CIDA pag. 23 Maurizio Bressani - Obiettivo innovare e fare rete - Nigris Cosattini nel Coordinamento Giovani Dirigenti FORUM ENERGIA pag. 24 Mario Bertoni Iscritto al Registro Nazionale della Stampa con il n. 9214 in data 10.11.2000 - Energia - Punto e a capo VITA ASSOCIATIVA Questo numero è stato chiuso in redazione il 27.08.2011 Lettere, articoli e note firmati esprimono solo l’opinione dell’autore e non impegnano l’ADAI FVG né la redazione del periodico. In copertina: Trieste, Teatro Verdi (Foto Parenzan) pag. 26 Antonio Pesante - Visita alla Gerolamo Luxardo Luigi Mutton - Visita alla Cimolai S.p.A. Maurizio Bressani - In Carnia il 41° Campionato di sci Gruppo pensionati LETTERE pag. 29 Furio Sussi - Occhio ai bidoni VADEMECUM www.fvg.federmanager.it pag. 32 Dirigenti Regione Agosto 2011 Editoriale Situazione sconcertante di Giorgio Ambrogioni E’ passata una manovra inadeguata e punitiva. La nostra azione a tutela dei dirigenti non si esaurisce ma avrà un seguito quanto mai incisivo a tutti i livelli. Questa volta non ci siamo riusciti; l’esigenza di “fare cassa” e soprattutto l’acceGiorgio Ambrogioni lerazione senza precedenti dell’iter di approvazione della manovra in sede parlamentare ha fatto venir meno ogni spazio di percorribilità per evitare l’iniquità e la pesantezza della misura con cui si sono volute colpire nuovamente le nostre pensioni, pensioni che hanno già pagato un prezzo alto per i blocchi perequativi precedenti e per un sistema parziale di adeguamento al costo della vita. Con lo stile che ci appartiene, che deve appartenerci, che sfugge alla facile demagogia, abbiamo cercato di far sentire la nostra voce, abbiamo documentato e sostenuto le nostre ragioni: lo abbiamo fatto con comunicati stampa, con contatti diretti con parlamentari e uomini di Governo, con lettere aperte ed appelli al Presidente del Consiglio ed ai Ministri competenti. Un’azione organica ed impegnativa che aveva fatto breccia sino al punto di dare vita ad emendamenti sostenuti sia da forze di maggioranza che di opposizione che tendevano a superare l’iniqua misura. L’attacco speculativo al nostro debito pubblico, le pressioni del governo tedesco, soprattutto il richiamo del Presidente Napolitano per una rapida approvazione della manovra, ne hanno determinato la blindatura. Anzi l’esigenza di compensare i nuovi e maggiori costi per il collocamento del nostro debito pubblico, hanno consentito al Governo di inasprire la manovra introducendo, tra l’altro, un contributo di solidarietà sulle pensioni superiori a 90.000 euro lordi anno ed anticipando al 2013 la disciplina che collega l’ingresso in pensione in relazione al progressivo allungamento della speranza di vita. Nel suo insieme e come per primi abbiamo denunciato, è una manovra che colpisce il lavoro dipendente, parte significativa dei pensionati ed una quota importante della borghesia produttiva: è una manovra che si accanisce con- 2 tro quei ceti sociali che costituiscono l’asse portante del Paese, che fanno fino in fondo il loro dovere verso il fisco, contro una parte della società italiana che non si e’ mai sottratta a dosi massicce di solidarietà. E’ una manovra che giudichiamo iniqua perché non aggredisce le grandi ed insopportabili situazioni di privilegio politico e parapolitico. E’ una manovra ingiusta perché non fa partecipare, come dovrebbe, il grande capitale e le rendite parassitarie al necessario sforzo di risanamento. E’ una manovra che non ha saputo o voluto liberalizzare le corporazioni né affrontare con la dovuta determinazione gli enormi sprechi di denaro pubblico in opere inutili, incompiute, abbandonate nell’incuria; non affronta se non a chiacchiere l’ipertrofia della nostra pubblica amministrazione e le sue sovrastrutture inutili ma costose, se non addirittura dannose. E’ una manovra che rinvia una cosa da fare subito: la riforma fiscale, una riforma senza la quale il rapporto Stato-Cittadino non si rilegittima, senza la quale e’ difficile immaginare una vera ed efficace lotta al cancro italiano della evasione fiscale. E’ una manovra che non da’ alcuna risposta strutturale alle esigenze di crescita e modernizzazione del Paese e del nostro sistema produttivo: eppure poteva essere sufficiente guardare alla Germania che è già tornata al pil ante crisi grazie a politiche selettive ed incentivanti. Il Presidente Berlusconi ha ammesso che la manovra non ha un’anima: concordiamo pienamente e pensiamo che questa mancanza sia una sua specifica e grossa responsabilità. In questo quadro sconcertante e per certi aspetti deprimente, e’ necessario ed urgente far cogliere agli iscritti, ed anche a chi ancora non lo e’, quali siano le linee guida delle prossime azioni federali. Va detto subito che noi a questo ennesimo esproprio non ci stiamo e quindi ricorreremo in tutte le sedi più opportune per tutelare i nostri legittimi interessi: lo faremo partendo dal recente ammonimento della Corte Costituzionale che si è pronunciata in modo netto contro la reiterazione di provvedimenti sospensivi della perequazione delle pensioni. Ma non sarebbe sufficiente: contro provvedimenti palesemente iniqui e che penalizzano il frutto di carriere basate sul merito, sull’impegno e sul rischio, intendiamo far fare un salto di qualità al nostro ruolo di soggetto sociale e politico: non significa che ci schiereremo - sarebbe disastroso - significa che alla politica non ne faremo passare nessuna liscia. continua a pagina 21 Dirigenti Regione Agosto 2011 Assemblea Ordinaria Teatro Comunale “Luigi Candoni” Tolmezzo, 28 maggio 2011 Resoconto e verbale Alle ore 9.45, Maurizio Bressani, Presidente Federmanager FVG, dà inizio all’Assemblea Ordinaria riunita in seconda convocazione, assumendone la Presidenza e ringraziando i rappresentanti delle Istituzioni ed Enti presenti sia al tavolo che in sala, in particolare Dario Zearo (Sindaco di Tolmezzo), don Angelo Zanello (Parroco di Tolmezzo e Presidente Comitato San Floriano), Giorgio Ambrogioni (Presidente Federmanager), Giovanni Da Pozzo (Presidente CCIAA Udine), Federico Gollino (Vicepresidente Confindustria Udine e Capo Delegazione Tolmezzo), Roberto Siagri (Presidente e CEO di Eurotech SpA), Giampaolo Centrone (Presidente UCID FVG), Umberto Ponte (Presidente UCID Tolmezzo), Bruno Villani (Presidente Praesidium), Lorena Capoccia (Presidente Assidai), Feruccio Camilotti (Presidente Collegio Revisori Conti Assidai), Federico Mioni (Direttore Federmanager Academy), Enzo De Cillia (Consigliere WdF Carinzia), Adriano Cappellari (Presidente Unione Regionale Veneto), Wilfrido Pitton (Presidente Federmanager Padova e Rovigo), Mario Merigliano (Presidente Federmanager Venezia), Angelo De Simoi (Presidente Federmanager Treviso e Belluno), Dario Zearo www.fvg.federmanager.it Maurizio Pini (Presidente Federmanager Vicenza), Elisabetta Anastrelli (Vicepresidente Federmanager Vicenza), Elisabetta Mainetti (Vicepresidente Federmanager Vicenza), Mauro Marchesini (Presidente Federmanager Trento), Guerrino Saina (Presidente U. R. CIDA FVG). Concomitanti impegni hanno impedito la partecipazione del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, che ha inviato un messaggio di saluto. La concomitanza di altre assemblee o impegni istituzionali hanno impedito la partecipazione di Stefano Cuzzilla (Presidente FASI), Renato Cuselli (Presidente Fondirigenti), Giangaetano Bissaro (Tesoriere Federmanager), Mauro Bensi (Presidente Manageritalia FVG), Nicola Tosto (Presidente Sindacato Romano), che hanno inviato messaggi di augurio per il successo dell’evento. Ringrazia inoltre gli sponsor che hanno concretamente sostenuto la manifestazione: BCC – Banca di Credito Cooperativo della Carnia, HRD Corporate, Agenzia Generale INA Assitalia di Pordenone, Obiettivo Lavoro, Praesidium. Dopo aver infine ringraziato l’Amministrazione Comunale di Tolmezzo per il patrocinio concesso alla manifestazione e per la significativa collaborazione nell’organizzazione dell’evento, dà quindi la parola al Sindaco di Tolmezzo, Dario Zearo, che porta il saluto suo e di tutta l’Amministrazione Comunale. Il Sindaco si dichiara lieto della presenza di molti professionisti perché “non è usuale che sul nostro territorio si trovino tante figure di così alta professionalità e di spiccate doti manageriali”. Ricorda l’art. 2 dello Statuto CIDA dove l’Associazione si impegna a contribuire allo sviluppo morale e materiale ed al progresso civile e sociale, ricercando le soluzioni ai problemi della collettività nazionale. In un momento nel quale la gestione delle Istituzioni pubbliche e delle imprese anche private vive una particolare complessità normativa e gestionale, risultano indispensabili la professionalità e la competenza dei manager. Oggi la gestione familiare non è più sufficiente. Solo la presenza di elevate competenze esterne consente uno sviluppo delle imprese e dei nostri territori. Conclude augurando un buon proseguimento dei lavori certo che “tutti voi e noi faremo il massimo sforzo per traghettare la Società fuori dalle difficili congiunture per approdare ad un futuro più sereno”. 3 Dirigenti Regione Agosto 2011 La parola passa quindi a don Angelo Zanello, parroco di Tolmezzo, che esordisce con: “Benvenuti a Tolmezzo in Carnia, un felice soggiorno ed un augurio per un esito favorevole della vostra iniziativa”. Il tavolo dei relatori don Angelo Zanello Richiama ad un grande senso di responsabilità da parte di tutti affinché l’impresa divenga una “comunità operativa solidale. Così mentre la politica si sfascia dimenticando la visione globale della realtà e le vere esigenze della gente, è necessario che il popolo riacquisti un grande senso di responsabilità attingendolo da una unità ricercata e voluta che permetterà di risolvere i veri problemi. Nelle crisi si deve cercare una condivisione con altrettanto senso di unità e responsabilità da parte di imprenditori, sindacati, lavoratori. Non possiamo più operare pensando al proprio interesse. Bisogna pertanto fare investimenti di solidarietà pensando soprattutto ai giovani. E’ indispensabile porre la vera attenzione alle richieste sane di madri, padri, coppie. Rinascano la solidarietà e contratti più creativi e nuovi patti sociali tra Confindustria e Sindacati; la solidarietà non è un sentimento di vaga compassione, ma la ferma determinazione per il bene comune perché tutti siano veramente responsabili di tutti.” Tavola Rotonda “L’Innovazione come fattore trainante per lo sviluppo delle imprese” – Sintesi degli interventi Inizia quindi la Tavola Rotonda “L’Innovazione come fattore trainante per lo sviluppo delle imprese”. A coordinarla viene chiamata la collega Sondra Canciani, Consigliere e referente di Tolmezzo. Ai partecipanti alla Tavola Rotonda vengono sostanzialmente poste due domande: - Cosa possono / devono fare le Organizzazioni e le Istituzioni delle quali siete responsabili per favorire l’innovazione? - Con una realtà industriale molto frammentata quale 4 quella italiana, rappresentata da un grandissimo numero di PMI, quale ruolo possono giocare ai fini dell’innovazione le reti di impresa e, più in generale, le aggregazioni di PMI? Sondra Canciani Interviene in primo luogo Giovanni Da Pozzo, Presidente CCIAA di Udine. Il mercato del lavoro è ormai globalizzato per cui le imprese di piccole dimensioni trovano difficoltà a sopravvivere da sole. Nella realtà della Carnia, il 25% delle imprese è sotto i 10 dipendenti. Il sistema deve quindi ristrutturarsi. Le piccole realtà familiari devono dotarsi di manager esterni con esperienze internazionali e puntare ad una gestione imprenditoriale comune di tipo quasi consortile, che sfrutti i grossi centri culturali quali l’Università, l’Ente Zona Industriale, Friuli Innovazione. Si deve puntare su una innovazione di tipo culturale, commerciale, gestionale, tecnologica, che punti a sviluppare l’internazionalizzazione dei prodotti anche di nicchia. In tutto questo diventa fondamentale sviluppare l’attività di marketing puntando ai grandi mercati emergenti, Cina ed India in particolare. Ritorna il concetto di globalizza- Dirigenti Regione Agosto 2011 Giovanni Da Pozzo zione per cui anche la Camera di Commercio di Udine è impegnata, con enorme sforzo, per mettere a disposizione strutture e managerialità per tutti gli imprenditori del Friuli e dell’intera Regione. Interviene quindi Federico Gollino, Vicepresidente di Confindustria Udine e capo delegazione per la Carnia (Tolmezzo). Porta i saluti dei Presidenti regionale Alessandro Calligaris e provinciale Adriano Luci. Confindustria nel Friuli è per certi aspetti fortemente trainante. L’innovazione è il cambiamento che genera progresso, fattore essenziale ed indispensabile per sopravvivere nel mercato. Le aziende devono puntare ad uno standard qualitativo sempre più elevato che si raggiunge con un costante miglioramento ovvero con l’innovazione. Sono quindi indispensabili la flessibilità e la lungimiranza di imprenditori e manager per poter competere nell’eccellenza con l’eccellenza. L’innovazione è legata alla formazione, che deve puntare all’istruzione degli addetti in grado di incentivare la promozione e la valorizzazione dei prodotti. Oggi non bisogna solo produrre, ma bisogna vendere. Gli Enti e le Associazioni hanno il compito di prendere sottobraccio le Federico Gollino www.fvg.federmanager.it aziende ed accompagnarle lungo il percorso con obiettivi chiari e definiti. La realtà è molto frammentata con molte piccole e medie aziende che necessitano di aggregazioni di reti sviluppate internazionalmente. E’ necessario mettere da parte gli individualismi ed incrementare la sinergia tra aziende, attivare sinergie commerciali e produttive per innovare, limitando i costi e riducendo i rischi. Molto importante ed efficace sarebbe la concezione di sinergia allargata tra le istituzioni pubbliche, il mondo accademico e quello industriale. La sinergia non dovrebbe esser concepita come vincolo, come una sottrazione delle proprie specificità, ma anzi una strategia per affrontare in modo più strutturato ed esperto la concorrenza mondiale ed agganciare a pieno la ripresa. Il sindaco Dario Zearo, che nel precedente intervento aveva già puntualizzato alcune tematiche di interesse generale, evidenzia come l’Amministrazione comunale debba impegnarsi sulla ricerca e sull’innovazione. Deve inoltre programmare piani regolatori efficaci che rendano disponibili aree specifiche per l’insediamento delle industrie. Queste zone industriali andrebbero dotate di uffici idonei per agevolare gli insediamenti con ogni strumento tecnico e con attrezzature particolari al fine di rendere il territorio attraente a nuove fabbriche e stabilimenti. Quanto mai importante appare anche istituire un osservatorio sulle opportunità. Non deve infine mancare anche il dialogo aperto con le Istituzioni e le realtà sindacali. Prende quindi la parola il Presidente di Federmanager Giorgio Ambrogioni. “Qualche anno fa dovevamo uscire dalla crisi, agganciando la ripresa, togliendo i privilegi. Avevamo fiducia che la politica, e il Governo in particolare, dessero chiare linee guida, strategie di sviluppo, progetti innovativi” sostiene Ambrogioni. “Da dieci anni sui mercati globali si registra un’assenza totale. Anche Confindustria non è esente da colpe. A Parma anni fa ci fu un impegno forte 5 Dirigenti Regione Giorgio Ambrogioni con Maurizio Bressani per uscire dalla crisi. Non si è visto alcun recupero. Poi nella recente assise di Bergamo è stata effettuata una disamina approfondita degli stessi problemi. Non è cambiato nulla; anzi la situazione è peggiorata.” All’affermazione: “Cara politica non ne possiamo più!” la sala rivolge un lungo, appassionato applauso. “Oggi viviamo con amarezza la crisi di Fincantieri. Più di 2.500 esuberi. Due, forse quattro cantieri sull’orlo della chiusura. Oltre ai diretti, migliaia di persone che lavorano in ditte di subappalto. Solo il 30% di una nave viene fatto direttamente da Fincantieri. Ma sono due anni che la crisi montava e non si è fatto nulla. E adesso?” “Il Ministro Tremonti ha tagliato l’ossigeno, lo ha completamente tolto, ha tagliato dappertutto eliminando ogni segno di vitalità. E’ necessario che si facciano scelte coraggiose almeno per sopravvivere.” “Siamo il Paese del capitale familiare, delle imprese di famiglia, ma la cultura famigliaristica, che spesso diventa familistica, è terminata. Ci vogliono manager esterni preparati che rivitalizzino una realtà chiusa per aprirsi alla globalizzazione, per inserirsi in un mercato internazionale. Resta un messaggio chiaro al Paese. E’ arrivato il momento di tagliare i tanti, troppi privilegi” – conclude Ambrogioni. Chiude la serie di interventi, con una testimonianza, un manager di grande successo., l’ing. Roberto Siagri, Presidente e CEO di Eurotech, che svolge un tema quanto mai interessante: “Come alimentare la cultura del cambiamento”. Eurotech, che oggi ha 470 dipendenti ed un fatturato di circa 100 M€/anno, è sorta nel 1992 quando l’intero Paese viveva un momento di crisi. “Il valore economico delle cose stava cambiando, – afferma Siagri. Forse non si parlava ancora di globalizzazione, ma si aprivano prepotentemente i mercati dell’Est e soprattutto si cominciavano a sviluppare i computer in forma miniaturizzata. Si puntava verso l’informatizzazione spinta. In questo campo 6 Agosto 2011 era importante puntare sulla ricerca, cercando di preparare programmi sofisticati in grado di soddisfare le crescenti esigenze della realtà industriale. Lo sviluppo dell’Innovation Technology è stato particolarmente vincente, puntando soprattutto all’estero. Oggi il 90% dell’attività viene svolto per l’estero, America e Giappone in particolare, mentre il 10% è dedicato all’Italia. Certo le problematiche rimangono. Oggi si parla di innovazione, che è fondamentale, ma la difficoltà è portare l’innovazione dentro l’impresa per avere maggiori strumenti per aggredire il mercato. La ricerca e lo sviluppo devono integrarsi. Bisogna creare reti tra le imprese. Da soli è difficile lavorare; è necessario quindi lavorare insieme per dominare la complessità della catena di creazione. I grandi fattori di successo sono il merito, la conoscenza, la flessibilità. La conoscenza è ricchezza che offre più opportunità, più garanzie; la crescita tende a diventare esponenziale. Oggi è importante poter contare sui capitali esteri in particolare, sviluppare sempre più l’informatica e tutta la tecnologia basata sui calcolatori di ultima generazione, poter rispondere meglio alle necessità del mercato in rapida e costante evoluzione. Bisognerà potenziare un circolo virtuoso che leghi PMI, grandi imprese, Università e Stato.” Atti dell’Assemblea Completati gli indirizzi di saluto e gli interventi previsti ed esaurita la parte introduttiva a tema, Maurizio Bressani dà quindi inizio alla parte formale dell’Assemblea Ordinaria, convocata con lettera Federmanager FVG del 22 aprile 2011 inviata a tutti i soci per posta, con il seguente Ordine del Giorno: - Relazione del Consiglio Direttivo - Relazione del Tesoriere - Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti Roberto Siagri con Maurizio Bressani Agosto 2011 - Approvazione dei bilanci consuntivo 2010 e preventivo 2011 - Elezione dei delegati al Congresso Nazionale Federmanager - Premiazione dei Soci Emeriti - Dibattito e varie. Tutta la documentazione di cui ai primi tre punti dell’Ordine del Giorno è stata portata anticipatamente all’attenzione dei soci mediante la pubblicazione sulla Rivista Dirigenti Regione, anno XV, n. 2 di Aprile 2011. L’Assemblea è validamente costituita, in seconda convocazione (vedi Statuto, Sezione IV – Assemblea, art. 14). Il Presidente dell’Associazione designa come segretario il Consigliere Franco Frezza e l’Assemblea elegge quali scrutatori, per alzata di mano, Antonio Pesante e Claudio Barbina, proposti dal Presidente. Partecipano all’Assemblea n. 96 soci portatori di n. 238 deleghe per un totale di 334 diritti di voto, oltre a 21 ospiti, per un totale di 183 persone gestite. Verificata la regolare costituzione dell’Assemblea, Maurizio Bressani elenca i candidati all’elezione di delegati al Congresso Nazionale e invita coloro che lo desiderassero ad una presentazione della propria candidatura. Nessun candidato si presenta e Bressani dichiara aperte le operazioni di voto e prosegue con quanto previsto dall’OdG. Il presidente Maurizio Bressani, dando per letta la Relazione del Consiglio Direttivo, non manca di evidenziarne i punti più importanti e di dare alcuni spunti per il dibattito. Parte dal momento attuale che continua ad essere quanto mai difficile soprattutto per gli aspetti sociali, nel senso che l’onda lunga della perdita dei posti di lavoro e della disoccupazione sta continuando. Molte società sono in crisi come Fincantieri, azienda di importanza strategica nella nostra Regione. Di questa situazione anche la dirigenza industriale ha risentito pesantemente. Nel corso del 2010 e dei primi mesi www.fvg.federmanager.it Dirigenti Regione del 2011 il numero delle risoluzioni dei rapporti di lavoro è aumentato significativamente, a conferma delle difficoltà congiunturali. Anche le nuove nomine si mantengono sempre a livelli piuttosto bassi (attorno alle 4.000 unità/anno) rispetto ai tradizionali valori di circa 6.000. Sottolinea poi come sia stato reso pienamente operativo il CCNL, rinnovato nel 2009, e sia stata data attuazione alle nuove regole della Gestione Sostegno al Reddito (GSR), costituita presso il FASI, che è stata notevolmente potenziata a seguito del rinnovo contrattuale. Evidenzia anche che nella seconda metà del 2010 è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra Italia Lavoro, Federmanager e Manageritalia a fronte del quale il Ministero del Lavoro ha deliberato uno stanziamento pari a 10 milioni di euro da destinare alla ricollocazione di dirigenti disoccupati ultracinquantenni, ipotizzando l’assunzione di 1.000 dirigenti in un anno. L’iniziativa costituisce parte integrante dell’Azione di Sistema “Welfare to work per le politiche per il reimpiego”. Importante anche l’ampliamento della disponibilità finanziaria della Legge 266/1997, che favorisce l’assunzione di dirigenti nelle PMI attraverso uno sgravio contributivo. Per agevolare la ricerca di un nuovo posto di lavoro ai dirigenti rimasti senza occupazione, ma anche più in generale per tutti coloro che sono alla ricerca di nuove opportunità, è stato attivato un accordo con una primaria Società che opera in questo campo, Obiettivo Lavoro. Si è continuato a lavorare con i giovani e per i giovani anche attraverso la nostra Community dei Manager e degli Imprenditori. E’ stato di recente organizzato il decimo evento, sempre con una buona partecipazione e soddisfazione dei partecipanti. Sottolinea inoltre come a fine 2009 sia stato sottoscritto un accordo con COMET Scrl – Distretto della Compo- Sondra Canciani con Maurizio Bressani 7 Dirigenti Regione nentistica e Termoelettromeccanica, che raggruppa oltre 1.000 Aziende delle aree di Pordenone e Codroipo. L’accordo ha consentito la concretizzazione di alcune iniziative di accrescimento del livello di competitività di Aziende attraverso la valorizzazione ed il rafforzamento del livello di managerialità, con il felice inserimento di alcuni colleghi in Aziende appartenenti al Consorzio. Oltre ai nuovi servizi nell’ambito del welfare, si è continuato ad erogare i servizi già da tempo consolidati, con particolare riferimento al servizio giuslavoristico, l’assistenza FASI (oltre 240 pratiche) e con il CAF (oltre 350 dichiarazioni). Bressani passa quindi a evidenziare l’impegno con i Quadri, con l’obiettivo di fornire loro una rappresentanza qualificata e realizzare una categoria unica manageriale. In questo contesto rientra la stipula dell’innovativo contratto Federmanager – Confapi che oltre ai dirigenti comprende nella seconda parte anche i quadri apicali. In ambito nazionale è stato costituito un Gruppo di Lavoro per implementare il sistema organizzativo di Federmanager con l’obiettivo di giungere all’iscrizione dei Quadri direttamente sul territorio, realizzando così effettivamente la categoria più ampia del management. Passa quindi ad approfondire i mutamenti in atto nell’ambito delle relazioni industriali. La vicenda della FIAT, con la costituzione di Fabbrica Italia, gli accordi aziendali che sono stati sottoposti a referendum interno e l’onda di proselitismo presso numerosi imprenditori che questo ha provocato, hanno indotto nuovi approcci, che hanno privilegiato la trattazione aziendale a scapito di quella nazionale e che hanno generato opinioni fortemente discordanti sul fronte sindacale. Questo è un altro scenario da tener presente, anche con riferimento al prossimo rinnovo del CCNL, che scadrà nel prossimo 2013 e per il quale bisognerà cominciare a lavorare molto presto. Per i pensionati purtroppo in questi tempi difficili la questione perequazione non ha trovato grande riscontro presso i Ministeri competenti e la situazione, a questo riguardo, non appare semplice. Con un occhio di particolare riguardo alle questioni dei pensionati, è stato attivato fin dallo scorso anno il tema della tassazione, riguardo al quale sono da tempo attivi alcuni tavoli di lavoro presso il Ministero del Bilancio e delle Finanze. Appare questo un approccio in grado di consentire l’ottenimento di risultati apprezzabili a vantaggio della categoria. E’ stato allo scopo predisposto uno studio specifico molto dettagliato, realizzato assieme a docenti dell’Università La Sapienza e della Luiss, che verrà presentato a breve ai rappresentanti dei partiti politici e delle Istituzioni. Anche Federmanager e CIDA hanno effettuato in questi mesi un grande lavoro rivolto a costituire un nuovo importante soggetto in grado di rappresentare tutta la dirigenza, 8 Agosto 2011 privata e pubblica. Per quanto riguarda la comunicazione, il sito web sia nazionale che locale è stato completamente rivisto e reso molto più efficace e moderno. Progetto Manager non viene più inviato in forma cartacea ed è stato sostituito da una edizione on-line nel sito della Federazione. Bressani evidenzia quindi come sia stata creata Federmanager Unione Nord Est, che riunisce le Associazioni territoriali del Triveneto e che prevede, tra l’altro, l’attivazione di nuovi servizi più specialistici ed evoluti da costituire su base interregionale. Parlando di Triveneto, l’unica nota negativa è la perdita del primo posto del Campionato di sci vinto ininterrottamente dal 2005. Per concludere ricorda una frase di Gandhi citata dal collega presidente di Trento, Mario Marchesini: “Noi dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”. Non crede basti solo il cambiamento, perché cambiando non necessariamente si va in meglio; evidenzia solo la necessità di essere elastici, flessibili, di non limitarsi a idee immutabili nel tempo. Crede invece che dovrà essere l’innovazione intesa in senso ampio a trainare perché “noi dobbiamo diventare l’innovazione che vogliamo vedere”. Relazione del Tesoriere Il tesoriere Antonio Bizzarini relaziona brevemente sul bilancio per l’anno 2010 chiuso il 31.12.2010 con un piccolo disavanzo di € 325,65. Tale bilancio è stato riportato nel dettaglio nel numero 2 del 2011 di “Dirigenti Regione”, è quindi disponibile per quanti desiderino avere un’elencazione puntuale di tutte le voci oggetto di disamina approfondita. Antonio Bizzarini Relazione dei Revisori dei Conti Il Presidente Mario Vianelli ha controllato in dettaglio, assieme agli altri componenti del Collegio dei Revisori, Dirigenti Regione Agosto 2011 tutti i capitoli di spesa oggetto del bilancio. Non esistono rilievi particolari e chiede, a nome del Collegio, di esprimere parere favorevole all’approvazione del bilancio. Premiazione del Socio Emerito Giovanni Spangaro Mario Vianelli Votazioni In chiusura della parte statutaria dell’Assemblea, Maurizio Bressani apre una sessione di chiarimenti e dibattito che, tuttavia, non vede nessuna richiesta di intervento. Il Presidente invita quindi l’Assemblea a votare le relazioni del CD, del Tesoriere e del Collegio dei Revisori dei Conti che vengono approvate all’unanimità. Premiazione dei Soci Emeriti Premiazione del Socio Emerito Carletto Treu Giovanni, Treu Carletto. Per loro l’Associazione ha predisposto una targa ricordo che in Assemblea, con una semplice cerimonia, il Presidente federale, Giorgio Ambrogioni e il nostro Presidente Maurizio Bressani consegnano ai soci presenti. Alla loro fiducia e fedeltà associativa e quindi al loro sostegno va il più vivo ringraziamento anche dei presenti. Interventi degli ospiti e degli sponsor Premiazione del Socio Emerito Mario Bertoni Si procede quindi alla premiazione dei Soci Emeriti che hanno raggiunto nel 2011 almeno 40 anni di iscrizione a Federmanager: Bertoni Mario, Bussi Giancarlo, Giannini Aldo, Grillone Matteo, Paulovich Giuseppe, Pellegrini Antonio, Pravisani Giuseppe, Predolin Sergio, Spangaro www.fvg.federmanager.it Enzo De Cillia, Consigliere di WDF Carinzia, porta il saluto della sua Associazione, equivalente in Austria della nostra CIDA. Apprezza l’invito e si augura che possano riprendere gli incontri iniziati con l’ing. Bertoni e che avevano portato a scambi di informazioni e collaborazioni oltremodo importanti tra FVG e Carinzia. Si era creato un clima proficuo con scambi culturali, completati da varie relazioni da una parte e dall’altra, che avevano dato luogo anche a rapporti interpersonali di grande amicizia. 9 Dirigenti Regione Agosto 2011 riate esigenze. Le principali categorie sono Personal D&O, Infortuni, Multirischi abitazioni, RC Auto, Vita e Previdenza. Praesidium si propone quindi come un servizio di consulenza specializzata ed offre una gamma di prodotti dedicati particolarmente convenienti per la nostra categoria. Enzo De Cillia Adriano Cappellari, Presidente dell’Unione Regionale Veneto, rientrato dopo gli anni della Presidenza FASI, si è impegnato a curare la nuova Unione Nord Est che riunisce le Associazioni del Triveneto e in cui crede particolarmente. Il poter contare su un numero importante di iscritti di più Associazioni permette di avere obiettivi più chiari e sinergici, che potranno riflettersi anche in campo nazionale. E’ un progetto quindi importante in prospettiva futura. Ringrazia particolarmente Mario Marchesini e Danilo Stefani, che in veste di componenti del GdL a suo tempo costituito hanno collaborato significativamente alla costituzione di Federmanager Unione Nord Est. Evidenzia che a fine giugno terminerà il suo mandato. Bruno Villani Lorena Capoccia, Presidente di Assidai, ricorda assieme al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Feruccio Camillotti che quest’anno Assidai festeggia vent’anni dall’inizio dell’attività. Si prevede di organizzare un incontro in autunno nella nostra Regione, aperto a quanti fossero interessati, per spiegare ancora meglio la vasta gamma dei loro prodotti assistenziali. Parla di innovazione, nel senso di un modo diverso e originale per dare una risposta alle richieste del mercato. Assidai si occupa principalmente di welfare e per questo ha attivato un approfondito programma di studio con l’Università Bocconi in particolare al fine di ottimizzare i prodotti socio-sanitari. Di particolare importanza l’assistenza dedicata all’iscritto non autosufficiente ed ai pensionati. Sono stati studiati dei pacchetti di intervento per la prevenzione di malattie a rischio e per problematiche particolari quali l’obesità. Adriano Cappellari Bruno Villani, Presidente di Praesidium – Soluzioni assicurative per il Management, ricorda di avere iniziato a lavorare proprio a Tolmezzo: vi è quindi ritornato con grande piacere. Praesidium, partecipata da Federmanager, Assidai e Aon Italia (primo gruppo di brokeraggio) ha predisposto una gamma di prodotti assicurativi dedicati ad ogni necessità dei manager, che coprono quindi le più svaLorena Capoccia 10 Dirigenti Regione Agosto 2011 Federico Mioni, Direttore di Federmanager Academy, ha iniziato la collaborazione nel 2010 dedicandosi soprattutto alla formazione. Proviene dalla Confindustria nell’ambito della quale ha sviluppato ed approfondito le tematiche relative ai corsi di aggiornamento professionale dei manager. Questo per fare acquisire nuove e più moderne conoscenze e quindi permettere un approccio più facile alle problematiche di un mercato globale. Sta mettendo a punto una serie di piani formativi, per consentire ai dirigenti in difficoltà di avere maggiori opportunità di reinserirsi nel mondo del lavoro. Queste attività dovrebbero venir facilitate grazie alle risorse di Fondirigenti. aspetti di competenza relativi alla legge 266/97 che prevede supporto per il reimpiego di dirigenti inoccupati presso le piccole e medie imprese, il tutto con l’Assessorato al Lavoro della Regione. Lo scorso dicembre è stato firmato con la direzione regionale INAIL un accordo per sviluppare azioni sui temi della sicurezza sul lavoro. In accordo con il dott. Giorgio Corradini, Presidente nazionale CIDA, ed assieme al nostro past President ing. Mario Bertoni, si stanno promuovendo azioni per riprendere le collaborazioni, che già a suo tempo erano state stabilite, con le corrispondenti Associazioni di Austria, Croazia e Slovenia. Di rilievo il sostegno che viene dato a Fincantieri per promuovere azioni tendenti al recupero industriale e sociale dell’intero gruppo. Fabrizio Benincà, in rappresentanza di Obiettivo Lavoro, ricorda come in questo periodo di particolare difficoltà la sua Società si è impegnata per agevolare la ricerca di un posto di lavoro per i dirigenti rimasti senza occupazione, ma anche per coloro che sono alla ricerca di nuove opportunità. Con queste finalità è stato stipulato un accordo con Federmanager FVG e sono in contatto con le varie aziende del territorio che operano nei diversi settori industriali e dei servizi. Obiettivo Lavoro è un’organizzazione capillare, Federico Mioni Guerrino Saina come nuovo Presidente dell’U.R. CIDA FVG saluta i presenti e ricorda i compiti istituzionali della CIDA che consistono nel partecipare ai tavoli di concertazione regionale e ai comitati provinciali dove si discutono e si prendono decisioni su molteplici problemi di interesse delle parti sociali. La CIDA ha rappresentanti nei Comitati provinciali INPS e INAIL dove si trattano problematiche previdenziali e di sicurezza sul posto di lavoro. Ricorda la collaborazione con Federmanager nella gestione degli Fabrizio Benincà che conta dieci filiali nella nostra Regione ed opera una ricerca intensiva in grado di creare opportunità manageriali su vasta scala. Alberto Vendrame, in rappresentanza di Italia Lavoro, spiega a fondo l’iniziativa che tende a sfruttare la disponibilità del Ministero del Lavoro per incentivare il reimpiego degli ex dirigenti over 50, rimasti disoccupati. Esiste una disponibilità finanziaria di 10 milioni di Euro. L’incentivo alle imprese è stato attivato nella forma di bonus assunzionale in misura unica, pari a 10.000 Euro per assunzioni a tempo indeterminato o determinato di almeno 24 mesi e a 5.000 Euro per assunzioni con contratto a tempo determiGuerrino Saina www.fvg.federmanager.it 11 Dirigenti Regione Agosto 2011 nato di almeno 12 mesi o con contrato di collaborazione a progetto, sempre di almeno 12 mesi. Questi contributi sono cumulabili con quanto previsto dall’art. 20 della legge 266/97 a favore di imprese fino a 250 dipendenti e con eventuali sgravi contributivi. Gabriele Bellan, direttore della Banca di Credito Coo- Interventi degli associati e dibattito Gelindo Del Piccolo, Vicepresidente Federmanager FVG, esprime viva soddisfazione per l’organizzazione dell’Assemblea e ringrazia quanti si sono impegnati per la buona riuscita, in particolare Sondra Canciani. Gli rimane però una certa amarezza per l’assenza di due gruppi importanti. Il primo sono i rappresentanti della Regione, che non hanno colto l’opportunità di essere presenti, il secondo è rappresentato da giovani praticamente assenti. Alberto Vendrame perativo della Carnia, ha sponsorizzato la nostra manifestazione nella tradizione di fornire sostegno un po’ a tutte le iniziative che tendono a valorizzare il territorio. BCC della Carnia ha già aperto 11 filiali e fra poco se ne aggiungerà un’ulteriore. E’ una realtà cooperativa ben radicata sul territorio, Gabriele Bellan che conta oggi circa 51.000 soci. Essendo una realtà economica che si rapporta proprio alla zona carnica, riesce a dare un sostegno economico a tutte le iniziative imprenditoriali locali, fornendo aiuto alle PMI per il loro sviluppo industriale. 12 Gelindo Del Piccolo Antonio Pesante, Coordinatore Regionale e Triveneto del Gruppi Pensionati di Federmanager, nonché componente della Commissione Nazionale Pensionati, espone gli avvenimenti in campo pensionistico del 2010, le prospettive future e le strategie da porre in atto. Lo scorso anno le nostre richieste hanno riguardato: 1. applicazione dell’indice di perequazione al 100% all’intera pensione indipendentemente dalla sua entità; 2. rivedere il cosiddetto “paniere” di riferimento per il calcolo del reale aumento del costo vita; 3. detassazione delle pensioni. Inoltre nel 2010 è decaduto il famigerato contributo di solidarietà (3%), previsto dalla legge Prodi sulla riforma pensionistica; in precedenza era entrata in vigore l’abolizione del divieto di cumulo tra pensioni e redditi da lavoro, fortemente voluta dalla Federazione. Nel corso dell’anno però si sono registrati due fatti negativi per le nostre pensioni. A novembre la Corte Costituzionale con sentenza n. 316/2010 del 3 novembre scorso ha giudicato infondata la questione di illegittimità sollevata dal giudice del lavoro di Vicenza nei confronti della legge Prodi n. 247 del 2007 che disponeva il blocco della perequazione delle pensioni, relativamente al solo 2008, per gli importi superiori ad otto volte il minimo INPS. Il secondo fatto negativo è stato la mancata reiterazione Agosto 2011 della legge Prodi n. 127 del 3 agosto 2007, che prevedeva fino al 31 dicembre 2010 il meccanismo della perequazione basato su due fasce di reddito (100% fino a cinque volte il minimo INPS e 75% oltre tale importo), per cui da gennaio 2011 si è ritornati al calcolo della perequazione su tre fasce di reddito con una diminuzione della pensione, seppur di limitato valore. La Federazione ha messo in campo tutte le possibili azioni, ma il Governo e la politica in generale non hanno alcuna intenzione, per il momento, di mettere mano alla riforma pensionistica relativamente al sistema perequativo ed a quello del paniere di riferimento. Rimane perciò il terzo punto delle richieste e cioè la fiscalità. Dirigenti Regione Il 24 ottobre 2011 verrà organizzato il Convegno Nazionale Pensionati a Milano. Tutto il Comitato Nazionale Pensionati ritiene che questo programma sia ambizioso, ma dobbiamo batterci per un seppur piccolo segno positivo. L’importante è che queste scelte siano condivise dal territorio e ci sia una forte partecipazione alle azioni di lotta. Giovanni Battista Roja Giovanni Battista Roja evidenzia quanto sia importante ricordarsi della “Gestione Separata del Reddito” che è a garanzia del dirigente quando perde il posto di lavoro. Ogni azienda deve contribuire a questo fondo, costituito presso Antonio Pesante il FASI con 100 €/anno per ogni dirigente. Purtroppo non tutte le aziende lo fanno ed il dirigente quando ha bisogno E’ stato avviato uno studio sulla fiscalità, assieme alla si accorge del mancato versamento. Quindi sollecita tutti Fondazione REI ed al CERADI Luiss Guido Carli, produ- ad un attento controllo. cendo un documento “Riforma fiscale e redditi di lavoro Giampaolo Centrone nel suo intervento evidenzia la dipendente – Per una fiscalità volta verso il nuovo millenqualità che ha caratterizzato gli interventi dei rappresennio”. In tale documento, oltre a dare indicazioni su come tanti i vari Enti in partnership con Federmanager (Assidai, e dove fare le riforme, in particolare per i pensionati, si chiede di introdurre una fiscalità di vantaggio mediante franchigia sulla determinazione della base imponibile del reddito da pensione. Tale strada sembra più percorribile ed anche con possibili risultati economici maggiormente significativi; mentre dal miglioramento del meccanismo di perequazione è ipotizzabile un beneficio netto mensile dell’ordine di 5-6 Euro, un punto percentuale di tassazione in meno porterebbe ad un aumento dell’ordine di 35-40 Euro. La strategia impostata dalla Federazione per lanciare questa proposta di riforma fiscale è stata quella di indire a Roma, nella sala del Refettorio della Camera dei Deputati, per il 9 giugno 2011 un workshop rivolto ai politici, economisti e giornalisti per la presentazione di questo studio intitolato “Un Progetto di Riforma Fiscale per il Paese”. Giampaolo Centrone www.fvg.federmanager.it 13 Dirigenti Regione Agosto 2011 Praesidium, Federmanager Academy, ecc.). Infatti tutti i predetti rappresentanti, pur esprimendosi con semplicità, grazie ad un’indubbia e manifestata competenza, hanno potuto fornire all’Assemblea degli scenari di riferimento chiari, arrivando a conclusioni puntuali. Un tanto è il frutto di quell’azione di ricambio, anche ma non solo, generale promossa dal Presidente nazionale Ambrogioni per far sì che Federmanager ed i suoi iscritti presenti nei vari organismi collaterali siano rappresentati da persone il cui livello professionale sia ineccepibile. L’eliminazione di quella patina di autoreferenzialità e di nostalgia per situazioni di un passato ormai definitivamente trascorso costituisce un elemento di grande valenza per il futuro di Federmanager e ciò nonostante un quadro di riferimento preoccupante, se non talora drammatico, anche per la latitanza di una classe politica sempre più distante dal Paese e dai suoi problemi reali, nonché l’assenza da tempo di una vera politica industriale a livello sia nazionale che locale. La nostra Associazione sta dando segnali inequivocabili su come affrontare situazioni di crisi e difficoltà e cioè valorizzando la competenza oltrechè l’impegno e non solo la fiduciarietà come purtroppo in molti, troppi ambiti del Paese si sta facendo. Giorgio Ambrosini si riallaccia al discorso di Pesante. Quanti sono i dirigenti iscritti? 80/85.000 circa, di cui la metà in servizio che si occupano semmai dei loro problemi? I pensionati non hanno invece alcuna forza. Saranno 40.000 circa, di cui molti in età avanzata, che non contano assolutamente nulla, per cui bisognerebbe mettere da parte ogni velleità. soggetto di rappresentanza. Sembra che tutto si decida a Roma e a Roma si decide male. Il Ministro Tremonti oggi è chiamato a decidere sulle nostre finanze. Entro settembre dovremo rientrare nei famosi parametri e noi siamo indietro, troppo indietro. Non lavoriamo per l’oggi ma per il futuro. Su che cosa stiamo operando? 1.sulle politiche sindacali e contrattuali; 2.sulle politiche istituzionali; 3.sulle politiche organizzative. Per quanto riguarda le politiche sindacali e contrattuali nel 2009 abbiamo dovuto fare sacrifici, ma se ne vedono i risultati soprattutto per i dirigenti delle PMI. Oggi si sta attenuando il patto di solidarietà tra dirigenti in servizio e dirigenti in pensione; tuttavia il modello contrattuale che abbiamo accettato ci ha permesso di ottenere buoni risultati. Per quanto riguarda le Istituzioni abbiamo interlocutori del Governo e dei partiti in grado di recepire il valore della nostra Organizzazione. Se non si è riconosciuti, se non c’è una legittimazione sociale non è possibile interloquire dei propri interessi. Per quanto riguarda le pensioni l’obiettivo principale, dove possiamo ottenere risultati significativi, è di puntare su un fisco meno pesante per dipendenti e pensionati. Siamo pochi, quindi bisogna aggiungere ai dirigenti i quadri apicali. E poi i dirigenti devono riunirsi. Dirigenti pubblici e privati devono essere assieme. Bisogna creare un patto di unità tra Federmanager, Manageritalia, Confedir-Mit, Dirstat, ecc. Bisogna unire tutte le forze dirigenziali e contare sui giovani che oggi non vediamo e anche sulle colleghe, altrimenti non abbiamo futuro.” Non essendoci altro da deliberare o dibattere, l’Assemblea viene dichiarata conclusa alle ore 13.00. Franco Frezza Giorgio Ambrosini A conclusione dell’Assemblea Giorgio Ambrogioni ricorda che “è necessario recuperare il senso della nostra rappresentatività, come e con chi. Il problema fondamentale è legittimare il nostro ruolo, come cittadini, come 14 Dirigenti Regione Agosto 2011 L’ASSEMBLEA IN CIFRE Partecipanti all’Assemblea (96 soci + 21 invitati) n. 117 Diritti di voto (96 presenti + 238 deleghe) n. 334 Gentili signore partecipanti alla visita guidata n. 66 Partecipanti all’incontro conviviale n. 178 Totale delle persone gestite n. 183 Persone che hanno usufruito dei pullman Trieste n. 23 – Pordenone n. 40 – Udine n. 22 n. 85 Si ringraziano gli Enti e le Aziende che hanno sponsorizzato e collaborato per la riuscita dell’Assemblea: - Comune di Tolmezzo BCC del Friuli Venezia Giulia – Banca di Carnia e Gemonese Credito Cooperativo HRD CORPORATE Srl INA ASSITALIA - Agenzia di Pordenone OBIETTIVO LAVORO – Agenzia per il Lavoro SpA PRAESIDIUM SpA – Soluzioni Assicurative per il Management www.fvg.federmanager.it 15 Dirigenti Regione Agosto 2011 Federmanager e la manovra economica bis Per tutto il mese di agosto Federmanager è stata direttamente coinvolta, con attività di analisi, elaborazione e di comunicazione mediatica ed istituzionale, nei riguardi della seconda manovra correttiva dei conti pubblici, che è apparsa subito inevitabilmente pesante ma soprattutto iniqua ed inadeguata nella sua impostazione. Decine sono stati i comunicati stampa, le interviste radiofoniche e televisive, le lettere ed interviste a quotidiani, i contatti con esponenti politici, reperibili su www.federmanager.it. Il 24 agosto ha avuto luogo una riunione, promossa da Federmanager, che ha visto la partecipazione attiva, oltre che della Giunta esecutiva di Federmanager di tutte le Federazion aderenti a CIDA e Confedir, che ha consentito di assumere le seguenti importanti decisioni: - varare un documento organico di giudizio sulla manovra e proposte per un suo miglioramento; - dare vita a “Consulta manageriale”, organismo prope- 16 deutico alla costituzione di una Confederazione unitaria di tutto il management privato e pubblico; - rendere noto quanto sopra, mediante la pubblicazione di un “manifesto” su quattro quotidiani nazionali; - mettere a punto un emendamento per la soppressione del contributo di solidarietà. In un momento non facile per il paese e per la Categoria, Federmanager è stata presente - riteniamo - in modo efficace e visibile; i risultati si stanno facendo sentire. Rimane aperto l’impegno con i pensionati: con la manovra di luglio il Governo ha introdotto una misura non meno iniqua e penalizzante. Con i colleghi delle altre Federazioni sono in corso di definizione le previste azioni di ricorso in giudizio e le azioni di sensibilizzazione a livello politico. Maurizio Bressani Agosto 2011 Dirigenti Regione Federmanager Verbale della Commissione Elettorale Il giorno 1 giugno 2011 la Commissione Elettorale, riunitasi nella sede di Trieste – Via Beccaria 7, ha iniziato alle ore 9.00 i lavori di spoglio e di scrutinio delle schede raccolte durante l’Assemblea ordinaria dei soci tenutasi a Tolmezzo il giorno 28 maggio 2011 per l’elezione dei delegati al Congresso Nazionale Federmanager. I risultati di queste operazioni si possono così riepilogare: schede consegnate n. 334 schede valide n. 327 schede bianche n. 6 schede nulle n. 1 La Commissione Elettorale ha effettuato la selezione degli eletti secondo la procedura indicata dal Regolamento di Federmanager. Hanno riportato voti: Delegati in servizio: Nocera Antonietta voti 257 Pellis Alessandro voti 54 Molaro Antonino voti 24 Delegati in pensione Stefani Danilo voti 268 Valeri Beppino Bruno voti 50 In base al disposto di Federmanager risultano proclamati delegati i seguenti candidati: In servizio: Nocera Antonietta Pellis Alessandro In pensione: Stefani Danilo Le operazioni di scrutinio hanno avuto termine alle ore 10.15 del 01.06.2011. Per la Commissione Elettorale Il Presidente Attilio Trani Delibere e decisioni del CD Nell’ultima riunione del Consiglio Direttivo, che ha avuto luogo presso la sede di Udine il 12 maggio 2011, sono state prese le seguenti deliberazioni principali: - La rivista Dirigenti Regione, giunta al XIV anno, continuerà ad uscire limitatamente a 1 - 2 numeri all’anno, prevalentemente in occasione dell’assemblea annuale. Anche la nostra Associazione entrerà nel Comitato di Redazione della rivista Dirigenti Nord Est, edita in ambito Triveneto, a partire da fine anno. Questa rivista, molto migliorata sia in termini di grafica che di conte- www.fvg.federmanager.it nuti, esce con 9 numeri l’anno. Verrà comunque redatto il numero relativo all’assemblea 2011 di Tolmezzo. Al Presidente viene dato mandato di contattare i responsabili di questa rivista per finalizzare l’accordo. - Al Meeting dei Giovani Dirigenti, che avrà luogo a Torino in data 10 e 11 giugno, parteciperanno come delegati del Friuli Venezia Giulia Andrea Sigoni e Giovanni Nigris Cosattini. - Sono stati messi a punto tutti i dettagli relativi all’assemblea del 28 maggio a Tolmezzo. - La convenzione tra Federmanager FVG e Obiettivo Lavoro è stata sottoscritta ed è effettiva a tutti gli effetti; verrà realizzato un incontro con i colleghi in servizio e in albo speciale per illustrare le finalità e gli estremi Maurizio Bressani dell’accordo. Armando Crisciani lascia il Comitato di Redazione Con sincero rammarico abbiamo avuto le dimissioni dal Comitato di Redazione della rivista di Armando Crisciani, che ne faceva parte dai primissimi anni e che ne è stato l’elemento propulsivo, specialmente per l’editing e la grafica. Se oggi siamo arrivati a questo livello di qualità, che molti ci hanno riconosciuto, lo dobbiamo soprattutto a Armando Cristiani, che ringraziamo per l’impegno e il contributo di professionalità. Segnaliamo anche che, come peraltro indicato in altra parte della rivista, Dirigenti Regione continuerà ad uscire limitatamente a 1–2 numeri all’anno, in quanto, per delibera del Consiglio Direttivo, anche la nostra Associazione, attivo e importante componente di Federmanager Unione Nord Est, entrerà a far parte del Comitato di Redazione della rivista Dirigenti Nord Est, che a questo punto diventerà l’organo di stampa di tutte le Associazioni del Triveneto. (m.b.) Giorgio Bacicchi Maestro del Lavoro Con una cerimonia tenutasi il 1° maggio 2011 a Trieste sono state assegnate le Stelle al Merito del Lavoro. Ha ricevuto il riconoscimento anche il collega Giorgio Bacicchi, dirigente di Fincantieri e componente del nostro Consiglio Direttivo. Ai neo Maestro del Lavoro le congratulazioni dell’Associazione. (m.b.) 17 Dirigenti Regione Finanziaria 2012 - 2014: le nostre pensioni Nell’ambito dei provvedimenti relativi alla manovra finanziaria 2012 – 2014 da 40 miliardi di Euro da qualche giorno, sulla stampa, vengono riportate notizie sulle intenzioni del Governo di adottare provvedimenti atti alla sospensione del meccanismo di perequazione automatica e di un contributo di solidarietà a carico delle pensioni medio alte. Questa decisione, qualora venisse presa, sarebbe iniqua e punitiva nei confronti di una categoria di pensionati già più volte vessati da provvedimenti demagogici di blocco delle loro pensioni; sarebbe la quinta volta nell’arco degli ultimi vent’anni. Detto provvedimento sarebbe inoltre condannabile dato che negli ultimi dieci anni il nostro potere d’acquisto si è ridotto del 10% circa dovuto alla parziale perequazione subita. Federmanager assieme alla CIDA, Confedir-Mit, COSMED, MANAGERITALIA e Federazione Nazionale della Funzione Pubblica ha tempestivamente inviato una lettera di dissenso al Presidente del Consiglio On. Berlusconi ed ai Ministri interessati, che si riporta di seguito. La lettera in questione è solo il primo atto di un’azione che Federmanager porterà avanti a tutela dei propri associati pensionati. Antonio Pesante Egregio Signor Presidente del Consiglio, Signori Ministri, dai mass media apprendiamo, con molta preoccupazione, notizie su possibili ulteriori provvedimenti che il Governo potrebbe adottare con la prossima manovra finanziaria, finalizzati a sospendere nuovamente il meccanismo di perequazione automatica delle pensioni. Le scriventi Organizzazioni, con la presente, si vedono costrette ad esprimere tutto il loro dissenso riguardo alla eventuale reiterazione di misure punitive nei confronti di una categoria che è già stata abbondantemente vessata e che assolve pienamente ai propri obblighi fiscali. Non potremmo accettare eventuali nuovi interventi da parte di questo Governo che andassero a colpire ulteriormente i pensionati, con l’intento di recuperare risorse per finanziare una spesa pubblica ancora ricca di sprechi e sacche improduttive. Abbiamo già più volte evidenziato come il mancato adeguamento delle pensioni al costo della vita nell’ultimo decennio abbia fatto registrare una perdita di potere d’acquisto, che abbiamo calcolato tra l’8% ed il 10%, colpendo, in 18 Agosto 2011 particolare, i pensionati over 70, titolari di pensioni mediamente più basse che non hanno ulteriori fonti di reddito. Tale effetto negativo è stato ulteriormente aggravato dal blocco della perequazione istituito negli anni 1998, 1999, 2000 e 2008, per concorrere in modo solidaristico al finanziamento degli interventi di riforma del sistema pensionistico. In particolare, con riferimento alla normativa che disponeva la sospensione della perequazione automatica per il 2008 delle pensioni di importo superiore a 8 volte il minimo Inps (art. 1, comma 19, legge n. 247/2007), la Corte Costituzionale si è pronunciata, con sentenza n. 316/2010, in merito alla legittimità costituzionale del provvedimento. In tale sentenza, pur dichiarando non fondata la questione di costituzionalità sollevata dal Tribunale di Vicenza, tuttavia, la Corte Costituzionale pone un monito al Legislatore allorquando, concludendo le motivazioni, segnala che “la sospensione a tempo indeterminato del meccanismo perequativo, ovvero la frequente reiterazione di misure intese a paralizzarlo, esporrebbero il sistema ad evidenti tensioni con gli invalicabili principi di ragionevolezza e proporzionalità (su cui, nella materia dei trattamenti di quiescenza, v. sentenze n. 372 del 1998 e n. 349 del 1985), perché le pensioni, sia pure di maggiore consistenza, potrebbero non essere sufficientemente difese in relazione ai mutamenti del potere di acquisto della moneta”. Quest’ultimo richiamo dell’Alta Corte, nelle motivazioni della sentenza richiamata, costituisce una novità rispetto ai precedenti interventi, che ci auguriamo sia tale da indurre il Legislatore a non reiterare simili provvedimenti in futuro. In tal modo si ritornerebbe a porre la questione della violazione dei principi costituzionali che affermano la proporzionalità e l’adeguatezza delle pensioni in relazione al mutamento del potere di acquisto della moneta, nonché la tutela dei diritti acquisiti, che saremmo costretti a riproporre al giudizio della magistratura. A ciò si aggiunga che, a partire dal 1° gennaio 2011, i pensionati hanno già subito una evidente grave penalizzazione a causa della mancata conferma del meccanismo di perequazione automatica introdotto con la Legge 3 agosto 2007 n. 127, per effetto della quale l’indice di piena rivalutazione automatica delle pensioni è tornato ad essere applicato fino a 3 volte il minimo Inps anziché a 5 volte, come era valso per il triennio 2008-2010. Il citato provvedimento aveva accolto, seppure parzialmente ed in via transitoria, le richieste dalle scriventi Organizzazioni, dimostrando la consapevolezza delle Istituzioni circa la iniquità del meccanismo parzialmente perequativo e la conseguente necessità di dover dare una risposta, in termini progressivi, alle legittime aspettative dei pensionati. Agosto 2011 Siamo consci delle difficoltà della situazione economica del Paese e della necessità di perseguire gli obiettivi di riequilibrio del bilancio pubblico, come da impegni assunti in sede comunitaria; tuttavia, una politica economica di spending review e l’introduzione di strumenti e normative atte a ridurre significativamente il livello di evasione fiscale, che caratterizza negativamente il nostro Paese, con l’obiettivo di un fisco più equo che riduca la pressione fiscale su lavoro, pensioni e imprese, deve e può trovare soluzioni di allargamento della base imponibile anziché andare a penalizzare e mortificare quelle categorie che assolvono onestamente ai propri obblighi fiscali. Chiediamo, pertanto, di poter aprire un confronto immediato con il Governo, per poter esplicitare in modo più dettagliato le proposte delle scriventi Organizzazioni ai fini di rilanciare la crescita del Paese, in un clima di coesione sociale. In attesa di un Suo positivo riscontro, cogliamo l’occasione per inviare i più cordiali saluti. Roma, 20 giugno 2011 Dirigenti Regione In seguito però si sono registrati due fatti negativi per le nostre pensioni. A novembre la Corte Costituzionale, con sentenza n. 316/2010 del 3 novembre scorso, ha giudicato infondata la questione di illegittimità sollevata dal giudice del lavoro di Vicenza nei confronti della legge Prodi n. 247 del 2007, che disponeva il blocco della perequazione delle pensioni relativamente al solo 2008. Entro il 31 dicembre 2010 non è stata reiterata la legge n. 127 del 3 agosto 2007 che prevedeva fino al 31 dicembre 2010 la perequazione basata su due fasce di reddito (100% fino a cinque volte il minimo INPS e 75% oltre tale importo), nonostante i numerosi interventi della Federazione in collaborazione con la CIDA, Manager Italia e Confedir-Mit. Firmato: Giorgio Corradini – CIDA, Silvestre Bertolini - CONFEDIR MIT Costantino Troie – COSMED Giorgio Ambrogioni – FEDERMANAGER Guido Carella – MANAGER ITALIA Giorgio Rembado - FUNZIONE PUBBLICA CIDA Comitato Coordinatori Pensionati Nord Est Si è riunito a Mestre l’11 aprile 2011 il Comitato dei Coordinatori Pensionati del Nord Est composto da Antonio Pesante (UD), Egidio Da Ronche (BL), Domenico Rigon (BZ), Piero Braulin (GO), Oreste Del Prete (PD), Alfio Corrocher (TV), Maria Grazia Gaio (TS), Antonio Russo (VE), Gianfranco Bragantini (VR), Alberto Pilotto (VI) e con la partecipazione di Adriano Cappellari, Presidente del Veneto. Il coordinatore Pesante ha relazionato sull’attività svolta dal Comitato di Coordinamento Nazionale dei Pensionati negli ultimi tre mesi; in particolare ha informato sul recente incontro tenutosi a Milano il 21 febbraio 2011, con la presenza del Presidente Nazionale Federmanager Giorgio Ambrogioni, nel quale si sono ripercorsi gli avvenimenti in campo pensionistico del 2010, si sono analizzate le prospettive future e stabilite le strategie di intervento. L’anno 2010 è iniziato con un primo risultato positivo riguardante la non applicazione del famigerato contributo di solidarietà, previsto dalla legge Prodi sulla riforma pensionistica, seguito dall’abolizione del divieto di cumulo tra pensioni e redditi da lavoro. www.fvg.federmanager.it Parlando di prospettive future si è constatato che il Governo e la politica in generale non hanno alcuna intenzione per ora di “mettere mano” alla riforma pensionistica relativamente al sistema perequativo ed al sistema del paniere di riferimento. Riprendendo una dichiarazione più volte proposta dal Ministro delle Finanze Giulio Tremonti. “Il tema politico per eccellenza è la riforma fiscale; questa è la riforma delle riforme”, la Federazione ha aderito al tavolo costituito su questo argomento dal ministro stesso ed ha approntato con l’Università Luiss Guido Carli uno studio sulla fiscalità producendo un documento nel quale, in particolare per i pensionati, si chiede di reimpostare il prelievo fiscale sul reddito da pensione, inserendo una fiscalità di vantaggio, con l’introduzione di una franchigia sulla determinazione della base imponibile relativa al solo reddito di trattamento pensionistico o, in alternativa, un sistema cedolare su una quota della pensione. Tale strada sembra più percorribile dato che la riforma fiscale interessa tutti gli italiani, mentre la soluzione al problema perequativo interessa una piccola percentuale di essi; inoltre il possibile risultato economico risulta essere maggiormente significativo poiché un punto in meno di fiscalità dà un vantaggio economico 10 volte superiore alla 19 Dirigenti Regione perequazione al 100%. La strategia scelta è quella di indire un’incontro a livello nazionale a Roma per la presentazione di questo studio alle forze politiche e di Governo e successivamente il Convegno Nazionale Pensionati a Milano dove, ripercorrendo i punti sopra esposti, venga illustrata la proposta. E’ seguito un ampio dibattito concordando sulle future azioni e sulla informativa da dare agli associati affinché le scelte fatte abbiano il massimo risultato. E’ importante che queste scelte siano condivise e ci sia una forte partecipazione all’azione che si andrà a fare. Antonio Pesante Fondo Dirigenti PMI nuovo sito on-line Il Fondo Dirigenti PMI è lieto di comunicarvi che dal 16 maggio 2011 è on-line la nuova versione del sito www. fondodirigentipmi.it La nostra attenzione si è focalizzata sulle caratteristiche seguenti: - semplificazione della navigazione; - modernizzazione dell’editing; - arricchimento dei contenuti; - interazione con gli utenti. Prevediamo anche di evidenziare l’area dedicata ai dirigenti e alle aziende on-line. Il lavoro sul sito è parte integrante della nuova comunicazione del Fondo che, come promesso, aveva e ha l’obiettivo di informare, integrare e relazionarsi sempre meglio con i propri iscritti e con le aziende non ancora aderenti. Dopo avere realizzato il nuovo marchio, la pubblicità stamperà la brochure istituzionale e quant’altro concerne l’immagine del Fondo. Si sta anche lavorando al nuovo sistema di Customer Relationship Management (CRM) il cui lancio è previsto nel mese di giugno 2011. Il Fondo Dirigenti PMI Convenzione Federmanager FVG e Obiettivo Lavoro Scopo della convenzione è fornire ai Dirigenti e Quadri del Friuli Venezia Giulia: - un orientamento nella ricerca di un nuovo posto di lavoro in caso di disoccupazione; - nuove opportunità di lavoro a coloro che mirano a migliorare la propria attuale posizione. A tal fine Obiettivo Lavoro mette a disposizione, per mezzo della propria rete presente nelle principali località della Regione, i servizi riguardanti: 20 Agosto 2011 Ricollocazione – orientamento a Dirigenti e Quadri disoccupati con approfondimenti dei principali strumenti previsti quali bilancio delle competenze finalizzato al placement, percorsi di riqualificazione professionale ed il supporto al matching tra le imprese intenzionate a scommettere sul capitale umano di Dirigenti e Quadri alla ricerca di una nuova occupazione. Temporary Management - consulenza qualificata sulle caratteristiche di questa tipologia contrattuale attraverso la propria società OL Temporary Management. Agevolazioni e contributi per le aziende – consulenze di carattere informativo sulle agevolazioni ed i contributi alle assunzioni di Dirigenti e di Quadri previste nella legislazione nazionale e regionale. Gli imprenditori più dinamici potranno cogliere le opportunità della globalizzazione e dell’accelerazione impressa dai mutamenti tecnologici, avvalendosi di figure con elevata professionalità ma abbattendone i relativi costi. Il gruppo Obiettivo Lavoro indica nel dott. Fabrizio Benincà ([email protected]; cellulare +39 3487268018), il proprio referente per le informazioni sulla gestione della presente Convenzione. Ermanno Virgilietti PREVINDAPI… Il tuo futuro garantito CHI SIAMO Previndapi, nato nel 1990, è il Fondo Pensione per i dirigenti della piccola e media industria il cui rapporto di lavoro è regolato dal c.c.n.l. Confapi/Federmanager; ha la forma giuridica di associazione riconosciuta ed è iscritto all’Albo dei Fondi Pensione tenuto dalla Covip. Previndapi opera in regime di contribuzione definita, con capitalizzazione dei contributi, trimestralmente versati dalle aziende e investiti in polizze assicurative che permettono una rivalutazione annua delle rendite. In sostanza le prestazioni pensionistiche complementari sono commisurate ai contributi versati e ai rendimenti realizzati dal gestore assicurativo. Per implementare la propria posizione previdenziale integrativa, l’iscritto che perda i requisiti di partecipazione (cessazione dell’obbligo contributivo al Previndapi) e possa far valere almeno una contribuzione dovuta al Previndapi, ha facoltà di proseguire volontariamente la contribuzione al Fondo, determinandone liberamente l’ammontare e la frequenza. L’importo versato confluisce nella posizione individuale e segue l’allocazione nella gestione assicurativa per la contribuzione corrente. E’ utile ricordare che, per la salvaguardia del risparmio previdenziale, la gestione assicurativa offre tutele che nessun’altra forma di investimento è in grado di garantire Dirigenti Regione Agosto 2011 come, ad esempio, il consolidamento del capitale accumulato di ogni anno ed un rendimento minimo garantito che, dal 2009, è pari al 2,5 %. I NOSTRI NUMERI Nonostante la perdurante crisi socio-economica, la minore consistenza associativa di dirigenti versanti al 31/12/2010, rispetto a quella del 31/12/2009, è stata contenuta in un –3,7%. In totale sono 4.846 i dirigenti che hanno scelto di consolidare il proprio futuro con Previndapi. La contribuzione incassata nel 2010 è stata pari a circa € 26 milioni. Sono state acquisite riserve da altri Fondi per circa € 1,4 milioni. Le prestazioni liquidate nel 2010 per riscatti, anticipazioni, trasferimento riserve ad altri Fondi ammontano a circa € 16,5 milioni. Il tasso di rendimento medio nel 2010, conseguito dalle Compagnie coassicuratrici, è risultato pari al 3,88%. Tale risultato, al netto del tasso tecnico precontato, ha rivalutato e consolidato le prestazioni di ciascun iscritto con decorrenza 1° gennaio 2011. La media degli ultimi tre anni è risultata pari al 4,11%. Le performance ottenute dal Fondo dal 2000 ad oggi garantiscono uno spread significativo rispetto alla rivalutazione di legge. Le riserve matematiche consolidate al 1° gennaio 2011 che danno la misura dell’impegno assunto dalle Compagnie assicuratrici nei confronti del Previndapi, ammontano complessivamente a circa € 239 milioni, con una variazione in aumento, rispetto a quella in essere al 1° gennaio 2010 di complessivi € 18,2 milioni. LE NOVITA’ Il 22/12/2010 Confapi e Federmanager hanno siglato l’accordo sindacale di rinnovo del c.c.n.l. per i dirigenti delle piccole e medie aziende industriali. Tra le novità, di interesse per il Previndapi, segnaliamo: - con decorrenza dal 1° gennaio 2011, per tutti gli iscritti, la contribuzione dovuta dovrà essere applicata fino al limite di € 150.000,00 di retribuzione annua. - l’istituzione di una nuova figura professionale il “Quadro superiore”. Le Parti sociali, valutata la valenza strategica di un ruolo manageriale inteso in senso ampio, quale fattore chiave di accrescimento del valore aziendale, e quindi l’interesse reciproco a disciplinare il rapporto di lavoro non solo del dirigente come tradizionalmente finora avvenuto, ma anche delle altre figure manageriali che svolgono funzioni di elevata responsabilità nell’ambito dell’organizzazione aziendale - hanno convenuto di estendere l’area di operatività del c.c.n.l. a questa nuova figura manageriale; le stesse Parti sociali hanno deciso di estendere a detti “Quadri superiori” anche la forma di previdenza complementare, già dalle stesse istituita con il Previndapi in favore dei dirigenti destinatari del www.fvg.federmanager.it medesimo c.c.n.l.. Sul sito internet www.previndapi.it è possibile reperire informazioni sulle modalità di adesione, contribuzione, la nota informativa e altri dettagli sull’operatività del Fondo. Editoriale continua da pagina 2 Sui temi su cui possiamo spendere le competenze dei nostri iscritti faremo pesare i nostri giudizi, la incalzeremo e ne faremo emergere limiti ed errori, senza riguardi per maggioranza ed opposizione. Tutto questo significa che forse la nostra Organizzazione nelle fasi elettorali dovrà saper capire ed indicare chi all’interno dei vari partiti e’ attento ai nostri valori, condivide i nostri obiettivi e si impegna a conseguirli. Significa dare un passo ancora più veloce a quel processo di aggregazione sotto un’unica grande e credibile sigla di rappresentanza di tutti quei soggetti che ancora una volta hanno toccato con mano come con questa politica occorrano strumenti di pressione decisamente più forti. Significa fare della prossima riforma fiscale il terreno su cui portare la politica a confrontarsi con le nostre proposte e farle prevalere per il valore che esprimono. Finisco dicendo che in questi giorni ho ricevuto molte mail di iscritti e non: alcuni, pur apprezzando le azioni poste in essere, hanno lamentato un eccesso di stile, questa politica, hanno detto, deve sapere quanto la misura sia colma e lo deve sapere con durezza. Altri, pur condividendo la critica alla manovra, hanno ritenuto eccessiva la nostra opposizione al blocco della perequazione ritenendolo un sopportabile contributo di solidarietà ed una doverosa partecipazione allo sforzo di risanamento dei conti pubblici. Non sono rimasto sorpreso: nella nostra categoria convivono, equivalendosi abbastanza, queste due diverse sensibilità; dobbiamo tenerne conto perché l’unità della categoria e’ un bene troppo prezioso per rischiarlo. Ma la tutela di questo bene non può e non deve impedirci battaglie sui principi: quella in atto e’ una di queste e vorrei che tutti i dirigenti, iscritti e non, in servizio ed in pensione, avessero chiaro il senso e la complessità della nostra azione, un’azione che chiede adesione e partecipazione. Un’azione che sarà condotta moltiplicando gli sforzi in tutte le direzioni nelle quali crediamo debba orientarsi l’attività della nostra Associazione, con il consueto e rinnovato rigore che ha sempre qualificato la nostra visione di classe dirigente. Giorgio Ambrogioni 21 Dirigenti Regione Agosto 2011 La pagina CIDA Consiglio Nazionale CIDA Si è svolta il 17 giugno 2011 a Roma la riunione del Consiglio Nazionale CIDA con la partecipazione del Presidente nazionale dott. Giorgio Corradini, del Comitato di Presidenza (Presidenti delle Federazioni sindacali componenti la CIDA), dei consiglieri nazionali, di alcuni presidenti regionali invitati (Lombardia, Friuli VG, Trento e Bolzano) oltre che di alcuni altri ospiti. L’ordine del giorno comprende: 1. approvazione verbale riunione precedente; 2. comunicazioni del Presidente; 3. approvazione bilancio 2010; 4. approvazione delle proposte di modifica dello Statuto e del Regolamento delle Unioni Regionali; 5. varie. Per quanto riguarda le comunicazioni del Presidente viene presentata una relazione dell’attività svolta ed approvata una mozione che impegna il Comitato di Presidenza a svolgere nei confronti del Governo e della Politica tutte le azioni volte a tutelare gli associati sulle politiche fiscali e previdenziali. Il bilancio 2010 è stato approvato, rilevando che: 1) gli iscritti ai 6 sindacati CIDA erano 75.625 di cui ben 61.067 appartenenti a Federmanager (oltre 80%) 2) i contributi associativi dovuti per il 2010 erano pari a 453.000 Euro 3) il bilancio aveva un avanzo di 23.000 Euro a fronte di spese per 165.000 Euro 4) risultavano impegnate notevoli risorse sui fondi di riserva (385.000 Euro) e rischi (240.000 Euro) per contenziosi, crediti da esigere, depositi cauzionali, CAF CIDA, etc. La parte più importante è costituita dalle proposte di modifica dello Statuto nazionale e del Regolamento Unioni Regionali, rese necessarie per rendere più snello ed efficiente il funzionamento della CIDA e che sono state approvate all’unanimità dal Consiglio Nazionale. Le proposte sono state preparate da un gruppo di lavoro e presentate al Comitato di Presidenza che le ha proposte all’approvazione del Consiglio Nazionale: 1) Statuto Nazionale: - pari opportunità - possibilità di eleggere due Presidenti CIDA consecutivi della stessa Associazione (ogni Presidente al massimo due mandati di tre anni) - revisione del numero di consiglieri nazionali a seguito dell’evoluzione del quadro associativo. Si passerà da 22 21 a 29 consiglieri nazionali, distribuiti proquota fra le sei Associazioni componenti CIDA. In particolare è previsto un incremento di 4 consiglieri nazionali in quota Federmanager. 2) Regolamento Unioni Regionali: - incremento del numero di consiglieri regionali da 7 11 unità a 9 - 13 unità, nominati direttamente dalle Associazioni di appartenenza - il numero e la composizione dei consiglieri di ogni regione saranno stabiliti dalla CIDA nazionale - ogni Associazione potrà nominare un consigliere regionale supplente che parteciperà ai consigli in caso di assenza di un altro consigliere della stessa Associazione. Le modifiche potranno comportare i seguenti impatti sull’Unione Regionale CIDA Friuli Venezia Giulia: 1) si potrà riottenere un consigliere nazionale in rappresentanza della regione, venuto a mancare a seguito dell’ultima riorganizzazione. Tale modifica è di competenza di Federmanager nazionale su proposta della Giunta, approvata dal Consiglio Nazionale. 2) Federmanager FVG potrà passare da tre a quattro consiglieri regionali effettivi nel consiglio regionale CIDA e potrà anche nominare un consigliere regionale supplente. Guerrino Saina Copertina Il Teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste venne costruito per iniziativa privata tra il 1798 e il 1801. Il progetto originale fu di Giannantonio Selva, progettista anche della Fenice di Venezia, a cui si devono gli interni. Matteo Pertsch subentrò nell’incarico e si occupò soprattutto delle facciate. Fu inaugurato con il nome di Teatro Nuovo e si chiamò poi Teatro di Trieste. Il 27 gennaio 1901 venne intitolato a Giuseppe Verdi, nel giorno stesso della morte del Maestro. Agosto 2011 Dirigenti Regione Giovani Dirigenti Obiettivo: innovare e fare rete E’ Federico Dosio, ingegnere di 43 anni e responsabile di stabilimento di Salgomma Srl, il nuovo coordinatore nazionale del Gruppo Giovani Federmanager. Dosio è stato eletto nel corso del nono Meeting del Gruppo Giovani che si è svolto il 10 e 11 giugno 2011 a Torino. Guiderà un comitato di 27 componenti insieme a Giuseppe Chiari, 42 anni, direttore industriale della Margaritelli SpA, eletto vicecoordinatore. Nel nuovo comitato sono presenti 10 donne, pari al 37% di rappresentanza rispetto a una media nazionale del 7%. “Siamo un paese che ha bisogno di cambiamenti per poter competere in uno scenario internazionale nuovo e in continua evoluzione” ha dichiarato Dosio. “Come Gruppo Giovani Dirigenti di Federmanager vogliamo chiamare a raccolta tutti i giovani dirigenti e mettere in atto quei cambiamenti imprescindibili necessari a rilanciare il sistema economico italiano”. Il neo-coordinatore ha indicato che si procederà con la creazione e la promozione del network anim@ mediante la riproposizione del format dell’evento, la ricerca di contatti e accordi con altre realtà manageriali e imprenditoriali, la costruzione di strumenti di supporto per il network, ovvero sito Web, blog, gruppi Linkedin. Dal network stesso emergeranno e saranno sostenuti iniziative e progetti trasversali di rinnovamento del sistema Paese. Dosio ha inoltre dichiarato che saranno lanciate al tempo stesso iniziative specifiche sul versante interno all’associazione, per promuovere la partecipazione e l’impegno diretto delle nuove generazioni, lo sviluppo di nuovi servizi e di nuove modalità di rappresentanza, la crescita delle associazioni nella loro capacità di incidere nel contesto socio-economico locale. La kermesse torinese, che ha fatto parte del ricco programma di iniziative ispirate ai 150 anni dell’Unità d’Italia, è stata arricchita dalla presenza di un folto parterre di importanti protagonisti del mondo dell’imprenditoria, dell’economia e delle Information Technology. Sono intervenuti Paolo Baronci di Mperience, il teorico del Pensiero Laterale Edward de Bono, Pierluigi Curcuruto di ProSpera, Luca De Pietro della Venice International University, Andrea Granelli di Kanso, Hubert Jaoui noto specialista dell’innovazione, Fabrizio Paschina di Intesa Sanpaolo e gli economisti Dominick Salvatore e Irene Tinagli. Hanno dato testimonianza anche il presidente del comitato dei garanti per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, l’onorevole Giuliano Amato, e il presidente del CENSIS Giuseppe De Rita, i quali hanno confermato la fiducia negli obiettivi espressi dal nuovo coordinatore. www.fvg.federmanager.it Il meeting, dal titolo “L’anima di un’Italia possibile”, ha chiamato a raccolta i giovani dirigenti di tutta Italia, che si sono confrontati sulla situazione economica del Paese, ma anche e soprattutto sulle “soft skills” e sull’apporto culturale che la nuova classe manageriale può e deve portare al cambiamento. Due i “must” emersi: innovare e fare rete, che si concretizzano nella proposta di creare e implementare reti di Network Innovation Managers (NIM), capaci di cogliere i cambiamenti per trasformarli in opportunità di crescita economica e sociale. “I giovani dirigenti – ha dichiarato Francesco Castelletti, che ha guidato il Gruppo Giovani dirigenti nell’ultimo biennio – hanno sottolineato che la crisi economica che attanaglia il Paese è un elemento esterno e di contesto, che ha solo evidenziato un problema più grave relativo alla capacità di reazione del sistema Italia, che non ha ancora saputo adeguarsi ai fenomeni già innescati dalla globalizzazione e potenziati dalla crescita dirompente dell’interconnessione”. E’ un passaggio epocale che l’Italia non ha colto nella sua complessità e che rende anacronistici e inadatti strategie, modelli, organizzazioni, comportamenti manageriali che hanno funzionato per decenni. I giovani dirigenti denunciano un Paese ingessato in rigide strutture gerarchico-burocratiche, con modelli manageriali di “comando e controllo”, totalmente inadeguate a confrontarsi con reti di capitale umano. Un sistema che in tutti gli ambiti, dalla formazione alla pubblica amministrazione, dalla rappresentanza politica e sindacale all’impresa, è chiamato ad affrontare un vero e proprio cambiamento culturale, guidato da manager che sappiano sviluppare la collaborazione, facendo leva su valori come la fiducia, l’affidabilità, la passione, la tensione ideale, la responsabilità sociale, e la visione creativa per co-innovare. In sintesi, un richiamo al valore civile attraverso la raccolta di tutte le migliori energie positive del Paese per rompere le ingessature burocratiche, creando le “spinte” di cui il sistema Italia necessita per tornare a pieno titolo tra i Grandi. Nigris Cosattini nel Coordinamento Giovani Dirigenti Nel corso del IX Meeting dei Giovani Dirigenti di Federmanager di Torino il collega Giovanni Nigris Cosattini è stato eletto componente del Coordinamento Nazionale, subentrando a Andrea Quargnali. A Giovanni formuliamo le più sentite congratulazioni per la nomina ed i più calorosi auguri di buon lavoro. Maurizio Bressani 23 Dirigenti Regione Agosto 2011 Forum Energia Energia - Punto e a capo Si è celebrato ancora una volta il rito del processo al nucleare sull’onda emotiva dei disastri in Giappone, sullo sgomento dei fenomeni naturali che hanno colpito l’Estremo Oriente. Per la seconda volta l’Italia ha deciso di abbandonare l’energia nucleare dopo essere stata nel passato all’avanguardia in questa innovativa tecnologia e dopo aver contribuito con alcuni suoi illustri scienziati alle scoperte sulle proprietà dell’atomo. Da un punto di vista tecnico la situazione che si prospetta nell’immediato futuro è da considerare drammatica, ma forse non tanto perché, o inchinandosi davanti agli arabi, o pagando prezzi energetici elevati ai paesi industrializzati, o constatando che il fabbisogno energetico è compresso dalla persistente crisi economica, può darsi che qualche costoso accomodamento sarà trovato. Drammatica è però la faciloneria con cui si fanno prendere ad una popolazione impreparata delle decisioni di lungo termine, decisioni strategiche irreversibili, senza aver fornito una essenziale corretta informativa. Si è anzi pilotata la campagna referendaria da parte di personaggi – con o senza orecchino – altrettanto disinformati ma determinati nel perseguire degli obbiettivi ideologici, a loro esclusivo vantaggio politico. Il problema energetico nazionale è di una lineare semplicità. L’Italia assorbe annualmente un fabbisogno di 320x103 GWh (con riferimento ai dati del 2009) di cui il 14% è importato dall’estero, di provenienza nucleare. Il costante aumento del fabbisogno energetico è stabilizzato secondo le attuali tendenze su un tasso del 1,5% annuo; questo significa che nel 2030 avremo bisogno di un incremento di ulteriori 100x103 GWh annui, pari a 1/3 del fabbisogno attuale, ovvero il corrispettivo di 20 centrali tradizionali da 1000 MW. Si dovrà inoltre tener conto dell’energia elettrica aggiuntiva che si renderà verosimilmente necessaria per la trazione elettrica dei veicoli urbani in sostituzione dei carburanti fossili. L’attuale governo, dichiaratamente privo di una pianificazione energetica - ma forse non proprio tanto - aveva deliberato di sopperire in grande misura al crescente fabbisogno con il ricorso al nucleare basato su otto centrali da 1600 MW idonee a produrre 75x103 GWh/anno di energia pulita, non inquinante, non dipendente da fenomeni naturali esterni, ottenuta da combustibile reperibile in quantità quasi illimitata presso paesi politicamente stabili. C’era evidentemente anche la consapevolezza di dover ricorrere ancora al vincolante impiego di combustibili fos- 24 sili da cui siamo ampiamente dipendenti, ma non doverne almeno aumentare l’entità; e insieme a questa anche la consapevolezza dei limiti effettivi presentati dalle tanto decantate risorse rinnovabili, un’ipotesi più ideologica, apportatrice di facili consensi politici, che non risolutiva. Tra queste va annoverata l’energia eolica, condizionata da caratteristiche di ventosità di cui gli studi di settore stimano una complessiva potenza nazionale teorica di non più di 40.000 MW, con una produzione realistica di circa 17x103 GWh/anno (6% del fabbisogno energetico totale); è sperabile che i risultati delle sperimentali installazioni marine forniscano qualche ulteriore contributo. Altra interessante fonte è il fotovoltaico, una fonte addirittura seducente, limitata anch’essa dal basso rendimento dei materiali che costituiscono le celle fotovoltaiche e che richiede ampie superfici di esposizione a fronte di modeste quantità di energia prodotta; ciò impone - almeno per ora – la rinuncia a centrali di potenza, ma prevede l’installazione degli impianti sul luogo di utilizzazione, cioè sui singoli edifici ed a spese dei proprietari, sia pure con il concorso di contributi pubblici. Gli studi più accreditati non ne prevedono un’estensione superiore a 15x103 GWh/ anno. Sono da escludere ormai significativi aumenti dell’energia idroelettrica validamente attestata sul 16% del prodotto nazionale; è da sperare che nessuno si sogni di evocare la tragedia del Vajont per proporre un referendum sull’abolizione delle centrali idroelettriche. Nessuno pone però in discussione il costo sociale delle centrali a carbone, la cui estrazione comporta in tutto il mondo il sacrificio di un migliaio di minatori all’anno. Sembrano abbastanza lontane le prospettive di ricorrere al solare termodinamico per produrre vapore nelle centrali termoelettriche. Ulteriori fonti energetiche sono rappresentate dalle biomasse, dal biodiesel (magari a scapito dell’agricoltura), dalla geotermica e inoltre dalle forme di energia che emergono periodicamente per poi scomparire ogni qualvolta si parla di crisi, quali correnti sottomarine, maree, potenziale osmotico delle acque dolci e salmastre, calore ipogeo, idrogeno. Messe insieme, queste risorse possono far ipotizzare ottimisticamente un contributo totale di 7x103 GWh/anno. Il quadro che ne risulta, una volta escluso il nucleare, è configurabile nella tabella riportata. Le conclusioni che derivano dall’esame della suddetta tabella stanno a significare che: - continueremo ad essere vincolati alla morsa dei combustibili fossili, sia pure privilegiando l’utilizzazione del gas metano al posto del petrolio, ma anche ricorrendo Dirigenti Regione Agosto 2011 in misura crescente al carbone; è una rinuncia al necessario abbandono dei combustibili fossili in progressivo esaurimento e per di più fonte di inquinamento; - saremo costretti a continuare a ricorrere alle importazioni di energia; - saremo cioè sempre più dipendenti dall’estero; - resta aperto il problema di sopperire alla vistosa scopertura di 75 GWh x 103/anno, un’entità cui avrebbe abbondantemente contribuito il nucleare. anni fonti 2010 produz. % 2030 produz. % carbone petrolio gas fossili nucleare idroelettrica geotermica fotovoltaica eolica 220 0 53 5 1 6 biomasse/ biodiesel/div 7 rinnovabili 72 22% 100 23% produzione nazionale 292 91% 320 88% servizi aus. importazioni - 17 45 - 5% 14% -20 45 11% totale 320 100 % 345 100% fabbisogno 320 scopertura 0 69% --- 220 0 56 5 15 17 64% --- 4 3 75 21% 100 Produzione annuale di energia elettrica in Italia GWh x 103/anno Come si fronteggerà la situazione? Occorre prendere finalmente in considerazione il risparmio energetico nella duplice forma della generazione e degli usi finali. Gli interventi sulla generazione investono un aspetto strettamente tecnico basato sul rendimento delle fonti, sulla loro ravvicinata ubicazione rispetto agli utilizzatori, sulla equilibrata costanza dei prelievi (reti informatiche), sulla riduzione delle perdite di distribuzione. Gli interventi sugli usi finali, basati sui bassi consumi de- www.fvg.federmanager.it Aiutaci a comunicarti tempestivamente tutte le informazioni 420 0 gli impianti e dei mezzi di illuminazione, comportano una determinante partecipazione degli utilizzatori, un grosso problema di cultura industriale, un problema di educazione civica dai risultanti certamente rilevanti, ma anche scarsamente definibili. Certamente un percorso da seguire con costante attenzione fino a quando non sarà imposto autoritariamente per mancanza di energia o per mancanza di mezzi per procurarsela. Sul piano generale si continuerà a ricorrere verosimilmente ai combustibili fossili, fino a quando saranno disponibili e fino a quando i paesi produttori saranno disposti a cederceli a prezzi progressivamente crescenti e in quantità progressivamente calanti; ma anche fino a quando ne accetteremo il pressante inquinamento. a meno che non si rendano realmente accessibili i fossili “idrati”. In compenso ci potremo consolare inneggiando alla vittoria sull’odiato nucleare e convincendoci che questa rappresenta la soluzione del problema energetico. Non è neanche escluso il sospetto che nell’opinione popolare il nucleare fosse destinato a sostituire altre fonti (magari rinnovabili) anziché sopperire necessariamente a un crescente fabbisogno. Forse le circostanze presenteranno un unico punto positivo, quello di obbligarci a procedere con determinazione allo sviluppo delle fonti alternative – almeno di quelle realizzabili – nel proposito di recuperare il ritardo negligentemente maturato. Mario Bertoni relative alle attività dell’Associazione. Comunicaci e-mail @ 25 Dirigenti Regione Agosto 2011 Vita associativa Visita alla Girolamo Luxardo Martedì 10 maggio 2011 siamo partiti in pullman per una visita tecnico/culturale in provincia di Padova organizzata dal Gruppo Pensionati di Udine con la collaborazione del nostro associato Silvio Cattalini. Ci siamo recati a Torreglia dove abbiamo visitato lo stabilimento della Girolamo Luxardo, noto produttore del maraschino, di altri liquori, di marmellate ed altri prodotti per la pasticceria. Siamo stati ricevuti da uno dei membri della famiglia a cui fa capo l’azienda, il dott. Franco Luxardo, che si occupa della Direzione Commerciale Export, che ci ha illustrato l’Azienda partendo dalle origini e spaziando poi sugli aspetti industriali e commerciali. dott. Franco Luxardo La Luxardo è stata fondata nel 1821 a Zara, in Dalmazia, ove operò sino al 1943 quando, con lo scoppio della guerra e la successiva occupazione dei partigiani comunisti di Tito, lo stabilimento venne distrutto e la famiglia, dopo l’uccisione di alcuni dei suoi componenti da parte delle truppe partigiane, assieme agli abitanti della città fu costretta a partire esuli verso l’Italia. L’unico dei fratelli superstiti fu Giorgio Luxardo che ebbe il coraggio di ricominciare l’attività costruendo un nuovo stabilimento a Torreglia (PD) nel 1947. In Torreglia inoltre la famiglia Luxardo ha favorito lo sviluppo di piantagioni di ciliege marasche atte alla produzione dei loro prodotti. La visita è stata guidata dallo stesso dott. Franco Luxardo ed è iniziata dallo stabilimento dove abbiamo potuto visionare le varie fasi della produzione dei liquori che partono dalla materia prima costituita dalle ciliege marasche. 26 La visita si è conclusa poi allo spaccio, occasione di acquisto dei prodotti da loro fabbricati. Nel pomeriggio, dopo il pranzo presso l’Antica Trattoria Antenore di Torreglia ci siamo recati all’antica Abbazzia di Praglia che dista 6 chilometri da Torreglia. Qui abbiamo partecipato alla visita guidata di una parte del complesso monastico che si sviluppa su una superficie coperta di 13.000 mq. In questo sito, oltre alle attività monastiche e teologiche è operante un laboratorio di restauro del libro antico con annessa biblioteca. Dopo un passaggio alla spezieria del monastero, ove vengono prodotti preparati officinali con antiche ricette utilizzando erbe e prodotti dell’alveare, ebbe fine il viaggio con il rientro a Udine. Antonio Pesante Agosto 2011 Visita alla Cimolai S.p.A. Appuntamento alle ore 14.30 di venerdì 10 giugno per circa 35 collleghi e loro consorti delle Sedi Regionali presso la Filiale di San Giorgio di Nogaro, area Aussa-Corno, della Cimolai SpA per la visita all’azienda, organizzata dal Gruppo di Pordenone. La Società, con sede in Pordenone e stabilimenti in Italia (Polcenigo, Roveredo in Piano, San Quirino in provincia di Pordenone e San Giorgio di Nogaro in provincia di Udine) ed all’estero (Venezuela), fa parte dell’importante gruppo familiare fondato dal cav. Armando nel 1949 ed ora gestito con i figli ing. Luigi che guida la SpA, la figlia Ivana che dirige l’Immobiliare e l’Agricola ed il terzo figlio Roberto a capo della Cimolai Technology. Le unità produttive si estendono su 790.000 metri quadrati sui quali sorgono capannoni industriali per 182.000 metri cubi; i dipendenti sono 1700 circa per un fatturato annuo di 264 milioni di euro (dei quali 166 - 63% - per commesse estere). La Cimolai Technology (Carmignano di Brenta, Vicenza) produce strumenti finalizzati all’attività industriale (ponti gru, ecc.) per la SpA e per terzi; la produzione della SpA spazia dall’edilizia civile (hangar per aerei, capannoni industriali, impianti sportivi, edifici pubblici, ecc.) a www.fvg.federmanager.it Dirigenti Regione strutture per vie di comunicazione (ponti, viadotti, ecc.) a tubi per condotte e, recentemente, anche a scafi per navi da crociera. Troppo lungo sarebbe elencare le realizzazioni che per arditezza, complessità costruttiva e di messa in opera hanno suscitato meraviglia in tutto il mondo. Basti ricordare le coperture dello stadio Millenium di Cardiff, dello stadio Olimpico di Atene e la costruzione dello stadio di Johannesburg per i campionati del mondo del 2008. In azienda si attendono con impazienza e trepidazione gli sviluppi delle vicende legate alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina… Accolti dal responsabile della produzione ing. Zanetti e dotati dell’elmetto prescritto dalle norme di sicurezza, abbiamo iniziato la visita ai reparti produttivi dove si sono potute vedere le poderose attrezzature adeguate alla lavo- razione di lastre d’acciaio anche di notevole spessore (6070 mm) da trasformare in tubi necessari, come nel caso in specie, per la costruzione in Messico di una torre alta più di 100 metri. Quindi presse da 6000 tonnellate di potenza per la piegatura, ponti gru per lo spostamento dei semilavorati e linee complesse e gigantesche per le saldature. Sul piazzale prospiciente il corso d’acqua (fiume Corno), sul quale è attraccata una grandissima chiatta, è in costruzione il ponte che attraverserà la Garonna a Bordeaux. Questo verrà realizzato in vari tronconi, quello già co- 27 Dirigenti Regione struito è di notevoli dimensioni, che verranno traslati mediante poderosi carrelli su gomma sulla chiatta, per essere poi trasferiti via mare a destinazione per l’assiemaggio. Sempre sul piazzale della fabbrica staziona un carro ponte costrutto dalla Technology dell’altezza di 40 m. Come si può comprendere tutto è di notevoli dimensioni, ma i tecnici nostri accompagnatori ci hanno sottolineato come la precisione in fase costruttiva non deve mai venir meno (tenendo conto della flessione delle strutture, delle dilatazioni, ecc.), altrimenti risulterebbe compromessa la costruzione dell’opera. Non abbiamo potuto non constatare l’oculatezza della scelta della Cimolai di insediarsi in questa zona servita dal corso d’acqua, indispensabile per il trasferimento via mare dei grandi manufatti. Non rimane che sottolineare, oltre all’accoglienza ricevuta, l’illustrazione degli aspetti significativi dell’azienda, della sua produzione e degli specifici sistemi di messa in opera delle varie realizzazioni, molto interessanti ed apprezzati, corredati anche dalle rassegne aziendali illustrate da News Communication. Rinfresco finale nell’aula conferenze, alle pareti della quale troneggia in bella vista l’immagine dello scafo della prima nave da crociera extra lusso commissionata dalla Seabourn alla CI.MAR. (Cimolai Mariotti), nuovo interessante settore di attività. Luigi Mutton Gruppi pensionati Udine Il programma del prossimo trimestre pervede: - Mostre d’arte in sede con opere di ricamo e merletti di Ro- sanna Mosti, moglie del nostro socio Alvaro De Marchi; - Visita alla MODIANO; - Visita ad una Centrale Idroelettrica della FANTONI GROUP; - Mostra d’arte in sede con opere dell’artista, nostra socia, Giuliana Belotti; - Visita alle Cantine Toscane Frescobaldi di Castel Giocondo ed ai castelli toscani. Sono in corso di definizione tempi e programmi, gli interessati saranno informati per tempo. Pordenone Il Gruppo Pensionati di Pordenone propone per venerdì 14 ottobre 2011, presso la sede della B.P.T. (Domotica) di Sesto al Reghena, un convegno sul ruolo del Manager per lo sviluppo e l’innovazione. Sostengono l’iniziativa, oltre alla Federmanager di 28 Agosto 2011 Pordenone, l’Unione Industriali e la Comet. Maggiori dettagli saranno forniti a tempo debito, ferma restando fin d’ora la disponibilità in proposito della Segreteria. In Carnia il 41° Campionato Triveneto di Sci Il Comitato di Presidenza di Federmanager Unione Nord Est ha deliberato che il prossimo campionato triveneto di sci si svolgerà in Carnia, dal 26 febbraio al 4 marzo 2012. La gara di fondo, con la ciaspolada a seguire, avrà luogo venerdì 2 marzo ai Laghetti di Timau - Paluzza. La gara di slalom gigante si svolgerà sulla pista 1 del Monte Zoncolan sabato 3 marzo. La premiazione avrà luogo, sempre sabato 3 marzo, presso il teatro Candoni di Tolmezzo; seguirà la conviviale di chiusura presso il Pala Tennis di Tolmezzo. Nella settimana sono previste visite a località, Musei e Aziende della zona, quali il Foro Romano e il Museo di Zuglio, il Museo della Grande Guerra di Timau, la Tessitura Carnica di Villa Santina, il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Tolmezzo, il museo dell’orologeria pesarina, nonché a località turisticamente e storicamente rilevanti della Regione (Aquileia o Cividale). Previsti anche alcuni incontri rivolti a valorizzare la cucina carnica ed i laboratori del gusto. Dopo nove anni il Campionato torna in Friuli Venezia Giulia, alla ricerca dei veri valori e delle tradizioni genuine della montagna, che costituiranno l‘elemento dominante di questa edizione. L’organizzazione è da tempo avviata. Dobbiamo partecipare in tanti e vincere in tutte le categorie! Lo possiamo fare! Maurizio Bressani Agosto 2011 Dirigenti Regione Lettere Occhio ai bidoni Ben ritrovati, cari colleghi. Desidero oggi, 13 giugno 2011, descrivervi una situazione paradossale, che, oscillando tra il rompente ed il divertente, mi ha coinvolto per un paio di settimane e si è conclusa in modo positivo il 10 giugno scorso. Ed è proprio per questo che ve ne parlo; potrebbe servirvi. Cominciamo dall’inizio, a costo di farla lunga. Bene; un paio di anni fa, aprile 2009, uno dei miei figli ha un piccolo incidente stradale; uscendo dal parcheggio di casa, in quel di Arta Terme, urta la parte posteriore di una Panda di “Poste Italiane”. Il danno? Incrinatura del coperchio di plastica del fanalino posteriore. Visto che ben conosce la postina, invita la stessa a portare la macchina dal carrozziere offrendosi di pagare direttamente la riparazione. Viene comunque compilato un verbale di constatazione amichevole su un modulo speciale, in unica copia. Passano i mesi ed il ragazzo, in assenza di notizie, dimentica il fatto. Passa un anno, ancora niente. Si arriva al punto che la Compagnia di mio figlio (chiamiamola A) gli rilascia il nuovo contrassegno assicurativo senza applicare alcuna penalità. Poco dopo però la Compagnia della controparte (chiamiamola B), che ha indennizzato il suo assicurato, richiede ad A il ristoro del danno. A si fa viva con mio figlio lamentando la mancata denuncia. Mio figlio si scusa con A, fornisce tutte le spiegazioni richieste e conferma la disponibilità al pagamento diretto. Fine della trasmissione e passa un altro anno; A sembra essersi dileguata; torna a nuova vita nel maggio 2011 con l’invio del consueto preavviso di scadenza polizza, corredato dalla classe di merito assegnata e dalla cifra da corrispondere. Problemi? Per la Compagnia certamente NO! Mio figlio invece si vede assegnare due livelli in più sulla scala della cattiveria ed il premio annuale sale da € 498 a € 628. Tutto sommato niente male, direte voi. Io invece non ero d’accordo ed avevo tempo da perdere. Tra l’altro la Compagnia gestisce altre quattro polizze della mia famiglia. Vado allora in Agenzia e chiedo di conoscere l’importo liquidato da B e risarcito da A, precisando che mio figlio si era offerto, due anni fa in prima battuta e lo scorso anno in seconda istanza, di provvedere al pagamento diretto del dovuto. Sorpresa! La Filiale non conosce l’importo, si interpella la sede centrale. Controsorpresa!! La Compagnia non conosce l’importo. E allora come si fa? Bisogna rivolgersi alla CONSAP (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A. - Servizio Stanza di Compensazione Via www.fvg.federmanager.it Yser 14, 00198 Roma, anche via fax al N° 06/85796546) e chiedere lumi. Dopo qualche giorno una lettera riservata personale fornisce i chiarimenti richiesti: somma da versare e modalità di pagamento. Nel caso di mio figlio l’importo da corrispondere a CONSAP, attenzione a CONSAP e non ad una delle Compagnie coinvolte, era di ben € 99,55, da versare con bonifico su cui grava la tangente bancaria di € 2,60. A fronte quindi di una spesa totale di € 103,15, la Compagnia A pretendeva di incamerare da subito € 130,00, e di estendere l’aumento dell’ obolo in un futuro indeterminato. A pagamento effettuato CONSAP invia una seconda “riservata personale” che, presentata in Agenzia, dovrebbe produrre sia la riclassificazione dell’assicurato che il ricalcolo del premio da versare. Non è proprio così, ma quasi. E’ ancora necessaria l’autorizzazione di filiera; alla fine arriva anche quella. Risultato? Il livello di cattiveria torna alla normalità ed il premio da corrispondere scende a € 411 . Niente male anche per me. Morale della novella e modalità di comportamento: 1) esigere sempre copia della costatazione amichevole; 2) qualora il danno arrecato sia di palese modesta entità scrivere tra le note la propria disponibilità al pagamento diretto; 3) chiedere alla propria Agenzia di essere tempestivamente informati circa il risarcimento effettuato; 4) valutare la convenienza del pagamento diretto: nei casi dubbi farsi fare un conteggio dall’Agenzia. Furio Sussi Eusebio Gualino alla Community L’XI evento della Community vedrà l’eccezionale partecipazione di Eusebio Gualino, A. D. di Gessi SpA, piccola azienda diventata in poco tempo leader in Italia nel settore dell’arredobagno e private wellness. “Crediamo nelle persone, nella loro capacità, pensiamo che le cose possano cambiare solo attraverso una crescita personale. Crediamo nel rapporto diretto, nel sorriso, nelle emozioni” afferma Eusebio Gualino. L’appuntamento è per il giorno 21 ottobre, alle ore 18.00, a Villa Manin di Passariano, con le consuete modalità. 29