Piano Triennale INOA 2005-2007
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Piano Triennale INOA 2005-2007
Istituto Nazionale di Ottica Applicata Piano di attività per il triennio 2005-2007 Dall’eccellenza scientifica alle tecnologie abilitanti per la competitività del sistema paese Firenze, Dicembre 2004 In copertina: Particolare dalla Croce di Rosano - Anonimo - XII sec., in restauro presso l'Opificio delle Pietre Dure, Firenze. Riflettografia IR (dietro), falso colore e colore (primo piano) ottenuti mediante uno spettrofotometro a scansione a 32 bande. Lo strumento, realizzato nel progetto PON SIDART, consente la ripresa di immagini multispettrali ad alta risoluzione spaziale. Le applicazioni sono: misura e monitoraggio del colore, riconoscimento e mappatura dei tipi di pigmento La procedura adottata per la stesura della revisione di Piano La revisione del Piano Triennale è stata essenzialmente una messa a punto delle linee individuate con la stesura 2004-2006. Il processo è stato svolto prevalentemente dalle strutture e in particolare nella sede del Collegio di Istituto ed in accordo con le richieste del Comitato Interno di Valutazione Scientifica (CIVS). Il formato è lo stesso del precedente Piano Triennale. La revisione del Piano Triennale è stata esaminata dal Comitato di Consulenza Scientifica, che nella riunione del 19/01/2005 lo ha approvato all’unanimità. Il decreto di approvazione definitivo sarà assunto dal Commissario Straordinario Prof. F. Pistella. Piano Triennale 2005-2007 5 Piano Triennale 2005-2007 6 Indice SCELTE DI FONDO ...................................................................................................................................... 1 LE FINALITÀ ISTITUZIONALI ...................................................................................................................................3 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO ...............................................................................................................................3 STRATEGIA PROGETTUALE (*) .................................................................................................................. 5 LE COMPETENZE PRIORITARIE ...............................................................................................................................7 LA FATTIBILITÀ DELLE AZIONI PROGETTUALI ........................................................................................................8 MODO DI OPERARE(*)...............................................................................................................................11 L’IPOTESI DI RIORGANIZZAZIONE ........................................................................................................................ 13 IL SISTEMA DELLE RELAZIONI ............................................................................................................................. 13 LA GESTIONE DEI PROGETTI E LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI ........................................................................ 15 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ .............................................................................................................17 LE PROPOSTE AFFERENTI A CIASCUNA MACROLINEA.......................................................................................... 18 M1 – Ottica quantistica e spettroscopia .......................................................................................................19 M2 – Imaging, materiali e dispositivi ottici ..................................................................................................35 M3 – Ottica per ambiente, spazio e industria ..............................................................................................69 CPX.M1 – Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi.....................................................................89 CPX.M5 – Metodi sperimentali per i sistemi complessi.................................................................................99 F – Formazione e Comunicazione Scientifica ............................................................................................109 S – Servizi tecnologici ................................................................................................................................115 ANALISI DEL PORTAFOGLIO DI ATTIVITÀ E RELATIVI COSTI .............................................................................. 121 RISORSE UMANE................................................................................................................................................. 125 A) DOTAZIONE ORGANICA .....................................................................................................................125 B) COSTI PER L’ANNO 2004 ...................................................................................................................126 C) PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DEL PERSONALE ......................................................................127 ENTITÀ E MODALITÀ DI REPERIMENTO DELLE RISORSE FINANZIARIE ......................................131 LA DINAMICA DELLE RISORSE............................................................................................................................ 133 LA GESTIONE DEI PROGETTI E IL REPERIMENTO DELLE RISORSE AGGIUNTIVE ................................................ 135 ALLEGATI..................................................................................................................................................139 CORRISPONDENZA TRA LA DEFINIZIONE DELLE AZIONI PROGETTUALI ADOTTATA PER LA REVISIONE 2005-2007 E QUELLA RELATIVA AL PIANO 2004-2006 ....................................................................................................... 141 ELEMENTI DI CONSUNTIVO PROGRAMMATICO ................................................................................................... 143 ATTIVITÀ APPLICATIVE SVOLTE DALL’INOA PER I DIVERSI BACINI DI UTENZA ................................................ 277 PROCESSI INDUSTRIALI E TELECOMUNICAZIONI ............................................................................277 BIOMEDICINA .........................................................................................................................................280 BENI CULTURALI ...................................................................................................................................281 AMBIENTE ...............................................................................................................................................282 IL CONSORZIO CEO (CENTRO DI ECCELLENZA OPTRONICA) OBIETTIVI, COMPOSIZIONE SOCIETARIA, ORGANIZZAZIONE............................................................................................................................................ 285 Piano Triennale 2005-2007 7 Piano Triennale 2005-2007 8 Scelte di fondo Piano Triennale 2005-2007 1 Piano Triennale 2005-2007 2 Le finalità istituzionali L’Istituto Nazionale di Ottica Applicata (INOA) è un ente pubblico di ricerca le cui finalità istituzionali, precisate dalla riforma (art. 13 del decreto legislativo 29 settembre n. 381/1999) sono: a) predisporre e attuare programmi di attività, ricerca e sviluppo nei campi dell'ottica compresa la qualificazione e certificazione dei sistemi ottici e delle sue applicazioni ivi incluse quelle industriali, anche in collaborazione con università, enti, consorzi partecipati o costituiti o altri soggetti pubblici e privati, nazionali, comunitari e internazionali; b) partecipare alla elaborazione, al coordinamento e all'esecuzione di programmi di ricerca comunitari e internazionali; c) rendere disponibili per la comunità scientifica i risultati delle attività e dei programmi di ricerca; d) curare e promuovere la valorizzazione, lo sviluppo pre-competitivo, il trasferimento tecnologico e la diffusione dei risultati delle ricerche e degli studi svolti in proprio o in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri; e) svolgere, anche attraverso assegnazione di borse o di premi di studio e di ricerca, ovvero in convenzione con le università, attività di formazione specialistica e di formazione continua, permanente e ricorrente, non universitaria, universitaria, postuniversitaria e post-dottorato di ricercatori e tecnici; f) fornire a soggetti pubblici e privati, nell'ambito del perseguimento delle proprie finalità, attività di consulenza, di ricerca e di formazione, di supporto tecnico-scientifico, nonché servizi, nei campi dell'ottica e delle applicazioni industriali dell'ottica. Il cambiamento di denominazione con l’introduzione dell’aggettivo “applicata” sottolineava il rilievo sia della funzione di trasferimento al sistema produttivo dei risultati delle attività di ricerca, sia l’opportunità di un collegamento con il sistema produttivo già nello stesso svolgimento delle ricerche. L’art. 23 del Decreto Legislativo n.127 del 4 giugno 2003 (riordino del Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha sancito la confluenza di INOA nel CNR. Ed in previsione di questa confluenza, che avverrà entro il 2005, la stesura della revisione del Piano Triennale non può non tener conto delle indicazioni contenute nel riordino del CNR che prevedono l’attivazione dei Dipartimenti che a loro volta si organizzano in Progetti. Il contesto di riferimento Le Linee Guida per la Politica Scientifica e Tecnologica del Governo redatte dal MIUR il 19 aprile 2002 e approvate dal Consiglio dei Ministri hanno individuato il contesto di riferimento per il processo di rifinalizzazione e riorganizzazione delle attività di ricerca e sviluppo nel Paese in coerenza con il quale vanno definite le scelte dell’INOA. Tra le scelte di fondo è confermata quella che include laser e optoelettronica tra le tecnologie chiave abilitanti a carattere multisettoriale sulle quali concentrare lo sforzo di ricerca. E’ confermata altresì la scelta di promuovere la realizzazione di centri di eccellenza e di grandi infrastrutture aggreganti, il tutto in una logica che accetti la competizione tra strutture di ricerca all’interno del sistema dell’UE e chieda, soprattutto, che queste stabiliscano i necessari rapporti di collaborazione tra loro e con il sistema produttivo. Piano Triennale 2005-2007 3 Ed è in questa ottica che l’INOA si inserisce nel Dipartimento Materiali e Dispositivi (DMD) la cui struttura è adeguata a far crescere le infrastrutture di ricerca selezionando bacini di tecnologia e formazione e creando centri di attrazione nazionale e internazionale. Per ottimizzare questo processo di riorganizzazione e valorizzazione del patrimonio di competenze esistenti, il DMD si articolerà su 11 Progetti organizzati a rete sul territorio nazionale; ed in questo contesto l’INOA potrà fornire il proprio know-how di ricerca principalmente al progetto “Ottica e BEC” ma anche al progetto “Complessità”. Il 2004 ha visto operare coerentemente strumenti quali il FIRB (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base), il rilancio del FISR (Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca), del FAR (Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca) sui quali l’INOA ha puntato nel suo Piano. Significativo è stato per l’INOA anche il varo del PON (Programma Operativo Nazionale) e dei POR (Programmi Operativi Regionali) che realizzano la nuova politica della ricerca nelle Regioni del Mezzogiorno e costituiscono per l’INOA un vincolo, ma anche un’opportunità favorevole. Le possibilità aperte dall’attività di Agenzie con finalità settoriali, quali l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e il suo omologo europeo l’ESA (European Space Agency), i cui obiettivi programmatici comprendono segmenti di potenziale interesse per l’INOA, hanno cominciato a concretizzarsi. I riconoscimenti avuti dall’INOA con l’attribuzione di progetti FIRB conferma come ricerca di base e ricerca applicata rappresentano due elementi della stessa realtà, non in sequenza, ma in stretta correlazione. L’INOA non ha usufruito, pur avendone fatto richiesta, dei finanziamenti previsti per il 2004 dallo strumento FISS (Funzionamento Istituti Scientifici Speciali), poiché ne è stato escluso come soggetto non avente diritto. Quanto agli specifici contenuti tecnico-scientifici è destinato a crescere ulteriormente il peso delle competenze che l’INOA esprime (addensate attorno ai progetti Ottica e BEC e Complessità); la loro disponibilità è vitale per una molteplicità di settori, sia di punta, sia convenzionali, da rivitalizzare. Questa centralità è evidente in tutti i documenti di programmazione del MIUR e dell’UE per quanto riguarda sia il VI Programma Quadro sia altre iniziative a livello dell’Unione Europea, con riferimento alle scelte di fondo dell’Area Europea della Ricerca (promozione dell’eccellenza e delle relative infrastrutture, sistemi a rete, operazione per progetti, bandi competitivi). L’azione condotta nel 2004 volta alla selezione di aspetti specifici su cui concentrare le risorse e la tempestività di risposta alle opportunità che via via si creano ha iniziato a dare i suoi frutti rafforzando la capacità dell’INOA di valorizzare con successo le opportunità offerte dal nuovo contesto di riferimento. Piano Triennale 2005-2007 4 Strategia progettuale (*) (*) Aggiornamento della stesura relativa al Triennio 2004-2006 Piano Triennale 2005-2007 5 Piano Triennale 2005-2007 6 Le competenze prioritarie Le competenze che l’INOA mette a disposizione nell’ambito del Progetto “Ottica e BEC” si possono riassumere in 3 delle 4 Macrolinenee caratterizzanti il progetto stesso e precisamente: • M1. Ottica quantistica e spettroscopia. L’obiettivo è lo studio dell’interazione radiazione-materia nei suoi aspetti più innovativi, che includono gli effetti quantistici e lo sviluppo di sistemi coerenti per spettroscopia di alta sensibilità e precisione in regioni spettrali fino ad ora non accessibili. • M2. Imaging, materiali e dispositivi ottici. L’attività si concentrerà sullo sviluppo di nuovi materiali e dispositivi e sulla loro caratterizzazione per mezzo di tecniche innovative di “imaging” in diverse regioni spettrali, che faranno uso di adeguate metodologie di analisi di immagine. • M3. Ottica per ambiente, spazio e industria. Tale attività sarà rivolta allo sviluppo di tecniche e metodologie che consentano un efficace monitoraggio ambientale, anche con sistemi su pallone, aereo e da satellite, ed introducano strumentazione innovativa che consenta anche un razionale controllo dei processi industriali. Nel contempo l’INOA si inserisce nel progetto “Complessità”con competenze specifiche su due delle 5 Macrolinee, ovvero: • CPX.M1. Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi. • CPX.M5. Metodi sperimentali per i sistemi complessi. La padronanza di queste competenze è dimostrata dal curriculum dei ricercatori e tecnologi che operano nell’Istituto, dalle apparecchiature disponibili, in parte di originale concezione e in alcuni casi esclusive nel Paese, e soprattutto dai risultati in tal modo raggiunti. Il numero di pubblicazioni realizzate (quasi un centinaio nel corso del 2004 con 39 ricercatori in organico) è un indicatore che, pur con i ben noti limiti, testimonia una vivacità di interessi e un inserimento nella comunità scientifica degni di apprezzamento. Le collaborazioni internazionali, l’ammissione dopo selezioni competitive ai progetti finanziati dall’UE o da organismi internazionali quali EUREKA o ESA, le proposte di collaborazione rivolte all’INOA da altri operatori nazionali, sono un riconoscimento di cui va dato atto ai ricercatori dell’Istituto. I laureati scientifici operanti presso l’Istituto raggiungono nel 2004 una consistenza superiore a 1000 mesi uomo corrispondenti a più di 80 unità di laureati a tempo pieno. Come dipendenti INOA, saranno operativi, nel 2005, 43 fra ricercatori e tecnologi in sistematica collaborazione con giovani in formazione che partecipano alle attività dell’Ente attraverso diverse formule quali borse, assegni di ricerca, contratti di collaborazione temporanea. Tali meccanismi sono una modalità per assolvere al compito istituzionale della formazione, per un apporto importante anche se temporaneo alle attività dell’Istituto, ma anche concreta occasione di trasferimento tecnologico mediante la futura collocazione lavorativa nelle imprese del personale di ricerca e sviluppo formato nell’Istituto. A questa dimensione va aggiunta quella degli associati di ricerca (oltre una decina di qualificati docenti universitari o ricercatori di altre strutture - prevalentemente pubbliche - che collaborano sistematicamente alle attività dell’INOA) e dell’apporto di competenze operanti nell’ambito delle attività tecnico-scientifiche dell’INOA in base a contratti di collaborazione di varia natura prevalentemente con organismi scientifici e industriali. Piano Triennale 2005-2007 7 La fattibilità delle azioni progettuali L’Istituto intende concretamente perseguire gli obiettivi sopra indicati attraverso 27 proposte1 puntualmente definite nella parte “Descrizione delle attività” e la cui denominazione sintetica è esposta nel seguito. M1. Ottica qunatistica e spettroscopia M1.1 Ottica quantistica con laser pulsati. M1.2 Dispositivi fotonici per la spettroscopia e la fisica quantistica. M1.3 Sviluppo di tecniche nell’infrarosso per il controllo dei fasci. M2. Imaging, materiali e dispositivi ottici M2.1 Dispositivi e metodologie di analisi per il patrimonio culturale. M2.2 Diagnostica non distruttiva con tecniche di tipo imaging ad alta risoluzione, costituzione di archivi e database. M2.3 Ergonomia degli ambienti e dinamica della percezionei processi. M2.4 Sviluppo di strumentazione e tecniche di microscopia per le bio- e nanotecnologie. M2.5 Metodi e tecniche interferometriche per la caratterizzazione di materiali e componenti. M2.6 Sistemi ottici per il controllo di processi. M2.7 Progettazione di sistemi ottici. M2.8 Supporto al progetto realizzazione e verifica della deposizione di film sottili per applicazioni industriali. M2.9 Sviluppo di nuovi materiali e dispositivi per l’optoelettronica. M3. Ottica per ambiente, spazio e industria M3.1 Collettori di luce solare. M3.2 Ottica aerospaziale ed ambientale. M3.3 Sistemi ottici per nuove geometrie laser. M3.4 Qualità ottica dei fasci laser. M3.5 Laboratorio di interferometria (Centro SIT n.130) M3.6 Laboratorio di fotometria e illuminotecnica. F – Formazione e comunicazione scientifica F.1 Documentazione scientifica F.2 Formazione nel campo dell’ottica e diffusione della cultura scientifica S – Servizi tecnologici S.1 Tecnologie meccaniche S.2 Tecnologie ottiche S.3 Tecnologie elettroniche S.4 Sistemi di calcolo scientifico 1 Nell’allegato n.1 è mostrata la correlazione con i contenuti progettuali del precedente Piano Triennale. Si potrà notare il rilievo attribuito alle iniziative di integrazione con realtà esterne. Piano Triennale 2005-2007 8 CPX.M1. Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi CPX.M1.1 Sincronizzazione e controllo di dinamiche complesse. CPX.M1.2 Formazione spontanea di strutture e fenomeni di trasporto. CPX.M5. Metodi sperimentali per i sistemi complessi CPX.M5.1 Dinamica di fenomeni complessi in ottica nonlineare. CPX.M5.2 Dinamica di biopolimeri: approccio integrato sperimentale e teorico. Sono ovviamente inserite nel piano alcune linee di attività dedicate ai servizi tecnicoscientifici che operano a supporto dei diversi obiettivi progettuali e in quanto tali hanno carattere orizzontale. Anche i servizi tecnico-scientifici sono aperti ad una logica d’integrazione con altri operatori del settore: in questo campo la contiguità territoriale può essere un fattore importante per un’efficace collaborazione. Un altro obiettivo a carattere orizzontale è quello della Formazione e comunicazione scientifica. Si sottolinea l’attività di formazione, un settore nel quale l’INOA ha una gloriosa tradizione che è stata mantenuta nel tempo e che ora, in ossequio a un’esplicita indicazione della legge di riforma, va riattualizzata nelle due forme della formazione “sul campo” e della docenza “frontale” strutturata presso i laboratori INOA alla luce delle nuove tecnologie e della nuova normativa in materia, a cominciare dalla riforma universitaria. Sui temi della diffusione della cultura scientifica nei campi dell’ottica l’INOA si sente impegnato in coerenza con le scelte generali del sistema paese (si pensi alla legge 6/2000) che trovano riscontro nelle indicazioni coerenti provenienti dall’Unione Europea, secondo la quale la promozione e la diffusione della cultura scientifica è una priorità per l’Europa che rischia altrimenti di vedere compromesse non solo le proprie capacità di competizione sul piano produttivo, ma più in generale la capacità di affrontare adeguatamente le grandi sfide poste da uno scambio internazionale ormai globalizzato e quindi con una molteplicità di attori operanti nel settore scientifico-tecnologico. Le schede tecniche di ciascun progetto sono piuttosto dettagliate. Gli elementi costituenti le schede descrittive delle attività progettuali sono: 1. Contesto esterno 2. Attività in corso 3. Obiettivi generali e competenze da utilizzare 4. Attività da svolgere 5. Obiettivi specifici e sviluppo temporale 6. Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni 7. Risorse finanziarie 8. Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore 9. Punti critici e condizioni di fattibilità Le informazioni fornite sono mirate a realizzare un approccio tipico della gestione per commesse, con la contabilizzazione di ogni voce di costo per consentire la piena valorizzazione dell’apporto di tutti, ma anche la piena comprensione dell’entità e del flusso delle risorse gestite. L’efficacia delle schede programmatiche è supportata Piano Triennale 2005-2007 9 dall’adozione di un formato coerente per le schede di consuntivo2 in modo da facilitare un confronto tra obiettivi previsti e risultati conseguiti. La metodologia di lavoro per commesse era già parte del patrimonio operativo dell’Istituto in quanto ampiamente impiegata per la presentazione di progetti a strutture di finanziamento esterno (tipico è il caso dei progetti UE). Nel 2004 se ne è estesa l’applicazione a comprendere anche attività di ricerca che non abbiano imposto dall’esterno l’obbligo di evidenziare natura ed entità dei costi previsti e sostenuti, nonché l’avanzamento delle attività rispetto ai risultati attesi. 2 Il formato delle schede di preconsuntivo è già stato adottato nella redazione del consuntivo 2001 come richiesto dal Comitato Interno di Valutazione Scientifica (CIVS) e costitutisce l’allegato 2 della presente revisione di Piano Triennale. Piano Triennale 2005-2007 10 Modo di operare(*) (*) Aggiornamento della stesura relativa al Triennio 2004-2006 Piano Triennale 2005-2007 11 Piano Triennale 2005-2007 12 L’ipotesi di riorganizzazione Il CNR ha adottato un modello organizzativo a matrice in cui si incrociano gli Istituti (con funzioni di svolgimento delle attività di ricerca e gestione dinamica delle competenze) e i Dipartimenti (con funzioni programmatiche) che commissionano la ricerca sia agli Istituti ad essi afferenti, sia ad altri Istituti del CNR, sia all’esterno. Per questo il nuovo CNR ha previsto che l’attività di ricerca si svolga attraverso l’introduzione di un sistema di Commesse (per altro filosofia gestionale già presente nell’INOA) che coinvolga in modo trasversale tutti gli Istituti, e quindi anche INOA, in modo da poter affrontare progetti complessi che coinvolgono più esecutori, anche nell’ambito industriale. Una prima fase di attivazione delle Commesse è stata già avviata dal DMD e l’INOA, adeguandosi alle indicazioni ricevute, ha ipotizzato la possibilità di organizzare la propria ricerca su 4 commesse del progetto “Ottica e BEC”, e precisamente: • Dispositivi ottici e metodologie di analisi per il patrimonio culturale. • Dispositivi ottici per applicazioni industriali: diagnostica, sviluppo e caratterizzazione di nuove sorgenti e componenti ottici. • Sviluppo di tecnologie, materiali e dispositivi per applicazioni alla fisica quantistica e alla spettroscopia. • Sviluppo di tecniche di diagnostica ottica, microscopia ed interferometria. Poiché questo schema operativo è ancora in fase di perfezionamento da parte del DMD, nella stesura del Piano Triennale 2005-2007 l’INOA ha ritenuto inopportuno utilizzare da subito la classificazione per Commesse essa viene quindi riportata solo a livello di ipotesi. Il sistema delle relazioni Gli obiettivi identificati nel Piano sono realisticamente perseguibili solo attraverso un’integrazione stretta ed estesa con una molteplicità di interlocutori. E’ stata alimentata e razionalizzata la tradizione dell’Istituto in tal senso. Gli attuali interlocutori dell’INOA per forme tradizionali di collaborazione scientifica sono numerosi e qualificati. Si citano tra questi: • tra le Università, quelle di: Firenze, Pisa, Bologna, Padova, Milano Statale e Milano Politecnico, Insubria (Como); Bruxelles (Belgio); Maryland, Rice University Houston e Howard (USA); Paris sud, Lille ed Ecole Normale Supérieure de Lyon (Francia); Potsdam (Germania); Strathclyde, Cambridge University e Southampton (Gran Bretagna); Rey Juan Carlos, Mostoles e Navarra (Spagna); Helsinki e Politecnico di Tampere (Finlandia), Royal University di Stoccolma (Svezia), università di TelAviv (Israele); • tra gli organismi di ricerca : CNR, ENEA, INFM, INGV, LENS (Firenze), ISUFI (Lecce), Galileo Ferraris (Torino), Centro de Investigaciones en Optica Leon (Mexico), IMEDEA (Palma de Maiorca, Spagna), CNRS, CEA e INLN di Nizza, (Francia), Max Plack Institut,(Garching, Germania), NRL di Washington, Institute for Nonlinear Science della California e NASA (USA). Questa rete di collaborazioni dovrà essere valorizzata non solo a sostegno diretto dei nuovi obiettivi programmatici, ma soprattutto per costruire quegli aggregati che renderanno i laboratori INOA eleggibili per lo “status” di eccellenza a livello UE. Piano Triennale 2005-2007 13 Altre collaborazioni, prevalentemente con organismi attivi su segmenti applicativi (tipico il caso dei beni culturali) coinvolgono ruoli complementari a quelli dell’INOA; tra questi interlocutori ricordiamo: la Galleria degli Uffizi (Firenze), l’Istituto e Museo di Storia della Scienza (Firenze), il Museo Stibbert (Firenze), l’Opificio delle Pietre Dure (Firenze), la Galleria dell’Accademia (Venezia), la Soprintendenza Archeologica (Firenze), la Soprintendenza di Milano, l’Accademia Carrara (Bergamo), la Lighting Academy (Firenze), il Museo del Prado (Spagna), la National Gallery (Londra). Le collaborazioni con soggetti industriali comprendono programmi congiunti con: Targetti Sankey (Firenze), Sirio Panel (Firenze), Omga (Carpi), ElbaTech Srl (Marciana, Livorno), Falcon Instruments (Firenze), Festo S.p.A. (Milano), Hewlett Packard (Milano), El.En. (Firenze), Officine Galileo (Firenze), Media Lario (Lecco), Alenia Spazio (Torino), Hamamatsu (Giappone), LAV (Firenze), SIT (Pisa), D’Appollonia (Roma), Alenia Marconi sistemi (Roma), AVANEX Italia (Milano). Per espandere e valorizzare il sistema delle collaborazioni, hanno costituito (e continuano a costituire) evidenti opportunità di sinergia su scala toscana, da un parte, l’Università di Firenze e il LENS (che dell’Università è elemento integrante), l’Osservatorio Astronomico (ora inserito nell’INAF), l’IFAC del CNR, le unità dell’INFN e dell’INFM operanti nell’area e, dall’altra, le strutture industriali del comparto “high tech”, sia le grandi aziende quali la Galileo, sia le piccole e medie imprese attive in Toscana. Questo rapporto si è sviluppato anche alla luce di nuove funzioni che vengono, in generale, assunte dall’Ente Regione e più specificamente da uno sforzo in atto in Toscana per accompagnare la collaborazione tra imprese e Istituzioni di ricerca e per favorire concrete azioni d’innovazione tecnologica anche con riferimento a specifici comparti. Esempi in tal senso sono le collaborazioni in atto tra INOA, LAV, Targetti Sankey, Cassa di Risparmio di Firenze e INOA, Regione Toscana, IFAC CNR, LENS, CEO, EL-EN, Galileo Avionica, CONSER (Prato), Università di Pisa, FLYBY e KAISER (Livorno). Ma la proiezione dell’INOA va aldilà della dimensione regionale: lo dimostra il rilancio della sezione di Napoli che, a seguito di una ridefinizione dei suoi compiti, ha assunto la denominazione di “Dispositivi fotonici innovativi” ed ha ormai un’attività di ricerca articolata in molti settori applicativi, che vanno dalla realizzazione di nuovi componenti ottici alla loro utilizzazione in in sistemi di diagnostica e monitoraggio con percentuali di finanziamentidi importo rilevante, provenienti sia dall’UE che da fonti regionali e govenative, con forti sinergie sia con le aziende che con altri Enti di Ricerca (in primo luogo l’Istituto di Cibernetica) ed Università operanti in Campania. Grazie all’attività di ricerca a sviluppo tecnologico, nonchè di alta formazione, svolta presso questa sede dell’INOA, il numero dei ricercatori operanti è in crescita molto rapida, come si evince anche dalle schede delle proposta che descrivono le attività a cui partecipa questa sezione. Nella stessa direzione vanno sia l’apertura della sezione di Lecce, sia l’adozione di una nuova modalità di integrazione con il sistema della ricerca universitaria. Al contempo, l’INOA non ignora la propria dimensione europea: l’eccellenza si misurerà sempre più su scala continentale (basti pensare alle logiche, cui si è già fatto cenno, dell’Area Europea della Ricerca e al connesso VI Programma Quadro Ricerca in fase di approvazione da parte dell’UE): un’opportunità di risorse finanziarie e di collaborazione con primari interlocutori da valorizzare ulteriormente partendo dalle buone esperienze Piano Triennale 2005-2007 14 del passato in tal senso; ma anche un vincolo, non banale, di credibilità e di confronto in un contesto che ha caratteristiche tipiche di un mercato competitivo. La scelta di sviluppare le competenze dell’INOA oltre che all’interno delle proprie sedi anche attraverso l’attivazione di laboratori presso i suoi partner, siano essi operatori di ricerca e sviluppo (pubblici o privati) impegnati su tematiche connesse con le competenze dell’Istituto, o utenti delle competenze dell’Istituto stesso, porta i benefici di una riduzione dei costi fissi e di una più concreta sinergia programmatica e operativa tra gli apporti derivanti da diversi soggetti. Come necessari criteri di selezione sono stati adottati: l’esistenza di un gruppo di ricerca consolidato già operante in loco sui temi d’interesse dell’Istituto; il prestigio scientifico e più in generale la rilevanza dell’istituzione ospitante; la capacità di mobilitare una consistente utenza in loco; la disponibilità di spazi adeguati senza oneri gravosi per l’Istituto; la disponibilità di attrezzature di ricerca e l’opportunità di effetto scala positivo, realizzando nuove attrezzature in collaborazione; la disponibilità di personale qualificato potenzialmente da utilizzare. Parallelamente si è razionalizzata la logica delle “associature”3, sottolineando il livello di eccellenza scientifica dei partner. In questa logica l’INOA intende agire, in attuazione della legge di riforma, da nucleo di condensazione delle capacità di ricerca e sviluppo attive nel Paese sulle tematiche dell’ottica e costituire il nucleo centrale attorno al quale si sviluppa il progetto “Ottica e BEC”. L’adozione del formato delle schede di preventivo e di consuntivo definite dall’INOA (che data la struttura modulare per commesse si possono applicare utilmente anche ad organismi più complessi dell’INOA) ha rappresentato un primo passo verso un utile coordinamento. Il Comitato di Consulenza Scientifico per la sua composizione, come designazione e competenze individuali, ha costituito la sede per definire contenuti e modalità del processo di integrazione sopra delineato. Un’attenzione specifica va dedicata agli interlocutori istituzionali con funzioni di committenza di ricerca e sviluppo che sono individuabili, oltre che nell’UE di cui si è detto, in primo luogo nel MIUR, ma anche nel Ministero per le Attività produttive, nel Ministero dell’Ambiente, nel Ministero della Sanità, nel Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nelle Regioni, nell’ASI. La gestione dei progetti e la valutazione dei risultati Strumenti per la realizzazione di questa strategia scientifico-programmatica sono: • la gestione per commesse di ricerca e sviluppo come scelta di carattere generale per l’allocazione delle risorse e per il monitoraggio sull’andamento delle attività; • la programmazione corredata della valutazione ex-ante sull’attrattività e in particolare sul margine di contribuzione4 dei potenziali progetti; 3 Con questo termine si intende un apporto di esperti qualificati (prevalentemente docenti universitari o ricercatori di enti pubblici) che avendo interessi di attività scientifica e tecnologica in comune con il personale dell’INOA, partecipano ai programmi dell’Istituto mettendo a disposizione le proprie competenze e utilizzando le sue risorse. 4 Il margine di contribuzione è inteso in questo contesto come la quota di costi fissi che la commessa consente di coprire con risorse diverse dal Finanziamento Ordinario dello Stato. Piano Triennale 2005-2007 15 • il controllo di gestione in particolare per l’assegnazione dinamica delle risorse, ma anche come contrappunto dell’indispensabile responsabilizzazione delle Unità Operative. • la procedura di valutazione dei risultati che si realizza attraverso i due Comitati, previsti dal Regolamento INOA, ai quali il Consiglio Direttivo ha provveduto ad indicare i rispettivi parametri di valutazione. Al Comitato Interno di Valutazione Scientifica (CIVS) sono stati indicati: produttività complessiva dell’Istituto, qualità del lavoro svolto, grado di internazionalizzazione, prospettive di innovazione delle ricerche, interazione con il sistema produttivo e sociale, grado di sinergia con altri enti, capacità di attrarre risorse; al Comitato di Valutazione e Controllo Strategico (CVCS) sono stati indicati: impatto sul sistema produttivo e sul sistema sociale, grado di focalizzazione degli obiettivi in relazione all’uso ottimale delle risorse, capacità di gestione delle risorse, prospettive di innovazione delle ricerche, interazione con il sistema produttivo e sociale, capacità di attrarre risorse. Nella riunione del 8 Luglio 2004 il Comitato Interno di Valutazione Scientifica (ex art. 19, Regolamento 4/05/2001) ha validato i dati e le informazioni contenute nel consuntivo relativo all’anno 2003. Sulla base di queste informazioni ha poi effettuato la valutazione dei singoli progetti di ricerca, nonché la valutazione complessiva dei risultati scientifici e tecnologici ottenuti dall’Istituto nell’anno 2003. La relazione del Comitato ha evidenziato come “l’Istituto ha mantenuto gli eccellenti livelli qualitativi e quantitativi di attività di ricerca scientifica del 2002, nonostante i problemi istituzionali di governance e di organizzazione connessi all’incorporazione presso il CNR”. Inoltre viene sottolineato che ogni progetto “si conferma con valori più alti rispetto agli altri indicatori, con ben sei progetti di ricerca ai livelli di assoluta eccellenza significativi”. Obiettivo dell’Istituto è espandere progressivamente la quota di risorse derivanti da fonti diverse dal Finanziamento Ordinario dello Stato. Un punto delicato a questo riguardo è la previsione delle entrate con riferimento alla tecnica di bilancio tipica dell’Ente Pubblico per il quale, a differenza di quanto avviene per un soggetto privato, il bilancio preventivo non solo costituisce uno strumento di gestione, ma ha anche un rilievo giuridico formale. Pertanto il bilancio preventivo, dovendo riportare solo le entrate certe non potrà evidenziare ad inizio esercizio, ma solo via via, con opportune variazioni di bilancio, le entrate provenienti da terzi che, coerentemente con le previsioni programmatiche, saranno definite contrattualmente in corso d’esercizio. In questo quadro risalta il rilievo del Programma di attività dove possono essere evidenziate ad inizio esercizio anche le entrate ragionevolmente prevedibili, pur se non ancora formalizzate attraverso obbligazione giuridica certa. Naturalmente la gestione non potrà che far riferimento alle entrate definitivamente accertate in bilancio e questo richiederà notevole accortezza, da parte della struttura in interazione con il responsabile di ciascun progetto, per concordare la dinamica di effettiva attivazione delle singole voci di spesa preventivate. E’ stata quindi attivata una procedura di controllo quadrimestrale per il monitoraggio della spesa in modo da poter adeguare “dinamicamente” le risorse da destinare ai singoli progetti Piano Triennale 2005-2007 16 Descrizione delle Attività Piano Triennale 2005-2007 17 Le proposte5 afferenti a ciascuna Macrolinea M1 – Ottica quantistica e spettroscopia M2 – Imaging, materiali e dispositivi ottici M3 – Ottica per ambiente, spazio e industria F – Formazione e comunicazioni scientifica S – Servizi tecnologici CPXM1 – Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi CPXM5 – Metodi sperimentali per i sistemi complessi 5 Tutte le cifre, valuta, utilizzate nella tabella delle risorse finanziarie delle schede e nelle tabelle riepilogative di sintesi si devono intendere espresse in Euro (prive di centesimi). Piano Triennale 2005-2007 18 M1 – Ottica quantistica e spettroscopia Macrolinea: M1 - Ottica quantistica e spettroscopia Proposta: M1.1 - Ottica quantistica con laser pulsati Proponente: Marco Bellini Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: 4. Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno La generazione e la manipolazione di stati non-classici del campo elettromagnetico è di estrema importanza sia per lo studio dei fondamenti della fisica che per le applicazioni alla teoria dell'informazione, con la possibilità di costruire un calcolatore o sistemi di comunicazione basati sulle proprietà quantistiche della luce. L’interazione di luce laser pulsata in cristalli nonlineari e la conseguente produzione di coppie di fotoni entangled caratterizzati da una funzione d’onda non-locale, è alla base della maggior parte degli schemi di comunicazione e computazione quantistica attualmente in discussione. Negli ultimi anni, tali sorgenti di fotoni correlati hanno trovato numerose applicazioni in esperimenti di fisica fondamentale e per l’implementazione di protocolli di comunicazione quantistica quali il teletrasporto e la distribuzione sicura di chiavi crittografiche. D’altra parte, i laser ad impulsi ultracorti, grazie alle elevatissime intensità di picco raggiungibili, permettono lo studio di interazioni radiazione-materia fortemente nonlineari per la generazione di radiazione coerente dalle caratteristiche uniche. La generazione di armoniche elevate in gas costituisce ormai una valida alternativa ai sincrotroni per la produzione di radiazione coerente fino ai raggi x molli ed è alla base degli schemi per la produzione di impulsi agli attosecondi. La generazione di impulsi di supercontinuo in mezzi condensati è invece alla base della realizzazione dei “frequency comb” che costituiscono ormai lo strumento più preciso per la misura di frequenze ottiche. 2) Attività in corso Le attività si sono divise in due filoni abbastanza distinti: da una parte la generazione e lo studio delle proprietà quantistiche della luce e, dall’altra, l’utilizzo di sorgenti laser ultracorte e ultraintense per studiare interazioni fortemente non lineari tra radiazione e materia. Per il primo punto il gruppo INOA, sebbene di recente costituzione ed in presenza di limitate risorse sia strumentali che umane, ha già raggiunto importantissimi risultati e si sta ponendo come una delle realtà più in vista del panorama italiano dell’ottica quantistica sperimentale. Ci siamo impegnati nella messa a punto di schemi efficienti per la generazione e la caratterizzazione di stati di campo non-classici per possibili applicazioni al campo della comunicazione e della computazione quantistica e ci siamo dotati delle sorgenti laser primarie, sviluppando tecniche all’avanguardia per la generazione di stati entangled. Le correlazioni di tipo quantistico tra i fotoni delle coppie emesse con tale set-up sperimentale sono state analizzate in dettaglio sia per quanto riguarda gli effetti di tipo non-locale propri di tali stati, sia come base per la generazione di stati altamente non-classici, quali quelli a numero di fotoni definito. Parallelamente si è sviluppato un sistema dalle caratteristiche eccezionali per l’analisi di tali stati attraverso la cosiddetta tomografia quantistica. Per quanto riguarda invece l’interazione radiazionemateria ad alte intensità, l’ultimo anno è stato principalmente dedicato allo studio del processo di generazione di supercontinuo e alle proprietà di coerenza della radiazione emessa in diverse configurazioni. Si stanno inoltre mettendo a punto nuove configurazioni Piano Triennale 2005-2007 19 per la generazione di armoniche laser di ordine elevato, con particolare attenzione alla possibilità di spettroscopia atomica ad alta risoluzione nell'estremo UV con sequenze di impulsi armonici. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare I principali obiettivi di questa linea di ricerca consistono nella generazione, manipolazione e rivelazione di stati di campo non classici e nell’investigazione di effetti quantistici in sistemi ottici e nell’interazione coerente e ad alte intensità tra radiazione e materia. Il programma di ricerca futuro tenderà ad ampliare la base di competenze già sviluppate e rivolgerle principalmente verso lo sviluppo di nuove sorgenti di stati di campo non-classico, sia in vista di test di fisica fondamentale, sia per la realizzazione di nuovi dispositivi. Più in particolare, si intendono investigare la generazione e la ricostruzione tomografica di stati di campo quantistici, la manifestazione di vari tipi di effetti nonlocali in coppie di fotoni “entangled”, e lo studio dell’interferenza tra stati a singolo fotone e campi classici. Al contempo si cercherà di ottimizzare il sistema di generazione di radiazione coerente nell’XUV, in vista delle applicazioni di questa nuova sorgente all’interferometria e alla spettroscopia, nonché alla diagnostica e caratterizzazione di nuovi materiali e dispositivi. Infine verranno studiate approfonditamente le proprietà degli impulsi di supercontinuo per le possibili applicazioni al campo delle comunicazioni e per la realizzazione di strumenti diagnostici avanzati (tipo Optical Coherence Tomography). Competenze: Sorgenti laser (impulsi ultracorti), Ottica nonlineare (seconda armonica, generazione parametrica, armoniche elevate, effetto Kerr, ecc.), Ottica quantistica (generazione e rivelazione campi non classici, tomografia). 4) Attività da svolgere • Messa a punto di nuove sorgenti di campo non classico. • Manipolazione e analisi completa di stati di luce quantistici. • Studio interazione tra luce entangled e materia per manipolazione dell’informazione quantistica. • Analisi di interazioni fortemente nonlineari tra impulsi laser ultracorti e materia. • Analisi e applicazioni di sorgenti di supercontinuo. • Analisi del processo di generazione di armoniche elevate. • Applicazioni spettroscopiche e interferometriche di sorgenti armoniche. • Applicazioni di sorgenti armoniche in test di sensori e ottiche UV. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale L'articolazione del progetto di ricerca nei prossimi anni è schematicamente indicata di seguito: la realizzazione di tutti gli obiettivi previsti è subordinata al reperimento delle risorse e all'ampliamento del personale. 2005 • Individuazione delle configurazioni ottimali per l’utilizzo di cristalli nonlineari con polarizzazione periodica per migliorare l’efficienza di generazione. • Studio sistemi in fibra per ottimizzazione efficienza di generazione e rivelazione stati non-classici. • Generazione ed analisi tomografica di stati di Fock con numero di fotoni >=1. • Realizzazione nuovo rivelatore omodina ad alta efficienza e altissima frequenza, basato su componenti elettronici a montaggio superficiale. • Studio interferenza quantistica tra traiettorie elettroniche per ottimizzazione Piano Triennale 2005-2007 20 generazione XUV. • Realizzazione nuove sorgenti di armoniche elevate basate su valvole piezoelettriche e flusso continuo. 2006 • Tecniche avanzate di shaping nonlocale con fotoni entangled. • Generazione ed analisi di stati non-classici esotici. • Test di cristalli con polarizzazione periodica per generazione di seconda armonica e conversione parametrica in regime continuo e pulsato. • Test nuove sorgenti e tecniche per generazione e controllo di campi non classici. • Individuazione schemi per memorie atomiche. • Realizzazione sistema efficiente e affidabile per spettroscopia XUV. 2007 • Realizzazione di una sorgente di luce quantistica compatta basata su laser in continua a stato solido, propagazione in fibre monomodo e cristalli nonlineari ingegnerizzati. • Test per la manipolazione di stati quantistici e per il trasferimento dell’entanglement. • Test di schemi di interazione tra stati di campo quantistici e campioni atomici. • Spettroscopia ad alta risoluzione con armoniche elevate. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Bellini 12 12 12 Zavatta (T.D. FIRB) 12 12 12 Tortora (B) 12 Collaborazioni: F. Marin, C. Fort, S. Cavalieri, M. Inguscio, F. T. Arecchi (Dip. Fisica, FI), C. Corsi (LENS), P. Tombesi (Camerino), T. W. Haensch (Max-Plank-Inst., Garching, D), A. L'Huillier (Lund, S), P. Salieres (Saclay, F), A. Maquet (Paris, F), A. Sergienko (Boston, USA), L. Vazquez (Madrid, E). 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale TD/Ass/Bor/Coll su Progetti Missioni Borse/Assegni TOTALE 2005 50.000 30.000 46.667 36.389 6.000 12.400 181.456 2006 60.000 40.000 46.667 36.389 6.000 2007 70.000 50.000 46.667 36.389 6.000 189.056 209.056 Totale 180.000 120.000 140.001 109.167 18.000 12.400 579.568 Finanziamento Ordinario 133.456 166.056 209.056 508.568 Finanziamenti Esterni XTRA network EU CRF FIRB Totale Finanziamenti Esterni 2005 3.000 20.000 25.000 48.000 2006 3.000 20.000 2007 23.000 0 Totale 6.000 40.000 25.000 71.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Settore telecomunicazioni – Dall’interazione con aziende (ELSAG, gruppo Finmeccanica) leader in Italia nel campo delle telecomunicazioni avanzate si produrrà il know-how Piano Triennale 2005-2007 21 necessario alla realizzazione di prototipi di schemi di crittografia quantistica. Le ricadute dell’industrializzazione di tali sistemi di comunicazione intrinsecamente sicuri andranno dal settore bancario a quello militare con un flusso di risorse stimabile in milioni di euro. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità Di fondamentale importanza è la possibilità di procedere all’acquisizione di nuovo personale di ricerca per portare avanti le linee intraprese e comunque accedere a nuovi fondi per assegni di ricerca e borse di studio. Scarsa reperibilità di cristalli nonlineari con opportune proprietà di poling per ottimizzare l’efficienza di generazione di stati non classici; possibile difficoltà di funzionamento del sistema di generazione di armoniche ad alto rate di ripetizione; problemi di instabilità termiche in laboratorio per misure di precisione. Piano Triennale 2005-2007 22 Macrolinea: M1 - Ottica Quantistica e Spettroscopia Proposta: Dispositivi fotonici per la spettroscopia e la fisica quantistica Proponente: Paolo De Natale Sezione INOA: Firenze e Napoli Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno Il tema di questa ricerca è lo sviluppo di sorgenti coerenti e dispositivi ottici per applicazioni sia alla fisica quantistica che a settori quali il monitoraggio ambientale con tecniche spettroscopiche, le telecomunicazioni in fibra ottica, la sensoristica industriale, il controllo non distruttivo. Se gli enormi progressi che stanno caratterizzando non solo il settore delle sorgenti coerenti, ma tutto l'ambito della componentistica optoelettronica, danno la possibilità di realizzare apparati sperimentali innovativi, con i quali è possibile ottenere misure fisiche molto più accurate e riproducibili che in passato, con livelli di sensibilità significativamente più elevati, è senza dubbio vero che di questi progressi beneficiano direttamente anche settori più applicativi. Ad esempio, nel campo dell’indagine vulcanologica, lo sviluppo di dispositivi fotonici e sistemi optoelettronici, quali spettrometri basati su sorgenti laser a semiconduttore, possono essere utilizzati per effettuare un monitoraggio continuo "in situ" di gas geochimici, con altissima precisione. Inoltre, nel campo del monitoraggio delle deformazioni, l’utilizzo di sensori in fibra ottica rappresenta una tecnologia estremamente versatile, essendo questi particolarmente semplici e a basso costo, oltre che adatti ad essere controllati a distanza e collegabili in architetture di rete. In generale, poi, il raggiungimento di livelli di accuratezza e sensibilità sempre più elevati nelle misure fisiche può consentire una verifica diretta di modelli teorici per ciò che riguarda la ricerca di base, ad esempio degli stessi principi fondanti della Meccanica Quantistica e della Relatività Generale, ma anche dei modelli di previsione di eventi catastrofici, in ambito geofisico, o di circolazione degli inquinanti atmosferici, nel caso del monitoraggio ambientale. Tale processo è quindi di stimolo sia per la fisica teorica e la modellistica, sia per l'attività di tipo sperimentale, spinta all'affinamento e all'approfondimento sempre maggiore di nuove tecnologie. La capacità simultanea di progettare, realizzare ed applicare a problemi specifici dispositivi ottici a tecnologia innovativa, costituisce la caratteristica peculiare di questa attività, resa possibile da un nucleo collaudato di ricercatori a cui si sono aggiunte nel tempo nuove figure, sia a tempo indeterminato che con contratti a progetto che, unitamente ad una intensa collaborazione con altri gruppi, sia a livello nazionale che internazionale, hanno reso possibile l’ulteriore espansione di un patrimonio di conoscenze molto composito. Il successo di queste attività, oltre che dagli indicatori scientifici e tecnologici citati in precedenza, è ben testimoniato dalle ingenti risorse che tale Progetto riesce a procurarsi da fonti esterne di finanziamento. A tale proposito, è essenziale sottolineare la forte sinergia tra l’attività svolta in questo progetto e quella svolta, presso la sez. INOA di Napoli, nell’ambito del Prog. Metodi e Tecniche interferometriche per la caratterizzazione di materiali e componenti, presentato da P. Ferraro, per la complentarietà che esiste tra la realizzazione dei dispositivi e la diagnostica per il loro studio e per il monitoraggio durante il processo di fabbricazione. 2) Attività in corso Questo Progetto riassume l’attività scientifica illustrata nei progetti del precedente Piano Triennale, etichettati come 2.3, 3.2, 5.2.1, 2.2, 5.2.4, svolti sia presso la sede di Firenze che Piano Triennale 2005-2007 23 presso la sez. INOA “Dispositivi Fotonici Innovativi”, Pozzuoli (NA). Per entrambe le sedi presso cui si svolge l’attività scientifica, i risultati raggiunti sono di rilevanza internazionale, testimoniata dai numerosi articoli, libri, brevetti, conferenze internazionali cui hanno contribuito i ricercatori INOA. Peraltro, è necessario notare che solo da poco tempo, poco più di un anno, sono stati attivati i laboratori della sezione di Napoli ove tali ricerche vengono svolte. Le attività in corso sono riconducibili a tre principali linee di ricerca: • Studio e realizzazione di cristalli non-lineari con domini “ingegnerizzati” per applicazioni alla generazione coerente di frequenza con processi al secondo ordine e allo sviluppo di nuovi componenti ottici. • Sviluppo di sorgenti coerenti di radiazione. • Spettroscopia ad alta risoluzione e alta sensibilità. Per quanto riguarda la prima linea, si utilizzano cristalli ferroelettrici di niobato di litio con i quali, utilizzando tecniche di litografia interferometrica e applicando successivamente tensioni opportunamente elevate, è possibile invertire la polarità dei domini ferroelettrici (“poling” periodico) secondo geometrie prefissate. In tal modo si realizzano cristalli nonlineari per la conversione di frequenza con efficienze particolarmente elevate, o anche componenti ottici come deviatori o “switch” ottici. Nell’ambito della seconda linea di attività, è stata realizzata una nuova sorgente di radiazione per differenza di frequenza (DFG), operante nella regione 2.9-3.5 micron di lunghezza d’onda. Tale sorgente si è già dimostrata adatta per spettroscopia ad altissima risoluzione (sub-Doppler) di molecole. I primi test sono stati effettuati sulla molecola di metano (CH4). L’altra sorgente DFG, con emissione nella regione intorno a 4.3 micron, già operante, ha consentito per la prima volta l’estensione nell’infrarosso (IR) di un generatore di pettini di frequenza (OFS – Optical Frequency Synthesizer) mediante tecniche di “aggancio di fase” delle sorgenti laser sull’emissione dell’OFS, ed ha consentito la misura assoluta di frequenza (riferita allo standard primario mediante un sistema GPS) di transizioni roto-vibrazionali nella banda fondamentale della molecola di CO2, con una precisione di centinaia di Hertz. Per tale esperimento è stata appositamente progettata e realizzata una speciale cavità “FabryPerot”, risonante con la radiazione IR generata, e che dovrebbe consentire di ottenere cammini di interazione radiazione-gas particolarmente elevati, dell’ordine di alcuni km, con il raggiungimento di elevatissime sensibilità di rivelazione di molecole in tracce. Sempre nell’ambito di questa linea di ricerca, è in corso di caratterizzazione il sistema laser miniaturizzato, che utilizza come mezzo attivo un cristallo di Titanio-zaffiro, iniettato da radiazione emessa da un diodo laser “squeezed”, cioè con rumore d’ampiezza inferiore al limite quantistico. Un altro tipo di sorgenti laser attualmente in studio sono i diodi semiconduttori a “cascata quantica”, con emissione infrarossa, di cui si studiano le possibilità di modulazione ad alta frequenza per l’implementazione di tecniche di rivelazione di specie molecolari ad altissima sensibilità. Per quanto riguarda la terza linea di attività, come precisato in precedenza, le ricerche in corso prevedono sia misure spettroscopiche di grandezze fisiche di interesse per la fisica quantistica, che applicazioni più dirette alla diagnostica ambientale. Nella prima categoria ricadono le misure in corso di frequenze assolute dell’atomo di Elio metastabile, rese possibili dalla nuova tecnologia dell’OFS come standard di frequenza. Tali misure spettroscopiche, eseguite ad una lunghezza d’onda intorno a 1083 nm a partire da un livello metastabile, sono le più precise mai ottenute, ad oggi, di effetti di elettrodinamica quantistica (QED), studiati con tecniche ottiche. E’ in corso la collaborazione con la Sezione INFN di Firenze sull'esperimento AURIGA del Piano Triennale 2005-2007 24 gruppo 2 dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che prevede la realizzazione di nuove configurazioni di risonatori ottici Fabry-Pérot ad alta finesse e sorgenti laser stabilizzate in frequenza per rivelatori massivi di onde gravitazionali operanti a temperature criogeniche. Per quanto riguarda la spettroscopia applicata alla diagnostica ambientale, sono in corso i seguenti esperimenti: • Misure ad altissima sensibilità con radiazione IR generata dalle sorgenti DFG, su molecole quali metano e anidride carbonica; • Test della sensibilità ottenibile con laser infrarossi a cascata quantica modulati in frequenza per la rivelazione in tracce di molecole; • Misura di concentrazioni assolute e relative e di flussi, in aree vulcaniche, con spettrometri sviluppati per misure “in campo”, di molecole di interesse geofisico quali anidride carbonica ed acqua; • Misure di deformazione, ottenute con sensori basati sulla tecnologia dei reticoli di Bragg in fibra, mediante tecniche di spettroscopia, che consentono di ottenere sensibilità particolarmente elevate. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Il punto di partenza per la definizione degli obiettivi generali di questo progetto è rappresentato dai due filoni di ricerca che hanno conseguito una indiscussa eccellenza in ambito internazionale e rappresentano dunque un patrimonio di conoscenze da approfondire ed espandere ulteriormente. Le due linee di ricerca in questione sono: • sviluppo di sorgenti ad alta coerenza per differenza di frequenza con emissione accordabile nell’infrarosso, recentemente riferite allo standard primario di frequenza attraverso l’uso di un sistema OFC; • spettroscopia dell’atomo di elio ad alta accuratezza e misura di costanti fisiche fondamentali. Intorno a queste due tematiche centrali sono cresciute molte altre attività, che hanno consentito di trovare all’esterno considerevoli fonti di finanziamento e stanno costituendo nuove linee di ricerca in forte espansione. Pertanto, gli obiettivi generali da conseguire nel triennio sono: • Realizzazione di sorgenti coerenti infrarosse portatili, per misure spettroscopiche “outdoor” • Ampliamento della copertura spettrale dei sistemi OFC, che consentono misure assolute di frequenza attraverso sistemi GPS riferiti allo standard primario • Significativo miglioramento della sensibilità di rivelazione di specie molecolari in tracce per i sistemi DFG, mediante l’uso di cavità ottiche ad altissima “finesse” • Realizzazione di sistemi di monitoraggio ambientale multiparametrici, configurabili in reti di sensori. Sviluppo di sistemi di “imaging” ad altissima sensibilità e ad ampia copertura spettrale, che facciano uso delle sorgenti coerenti realizzate e delle competenze di interferometria ed analisi dati presenti in questo progetto e nell’altro già citato in precedenza. Competenze: Ottica non-lineare, laser, fisica quantistica, sorgenti e fasci, spettroscopia, interferometria, optoelettronica, ottica guidata. 4) Attività da svolgere • Miglioramento della stabilità temporale, con sistemi automatizzati di allineamento e utilizzo di ulteriori riferimenti di frequenza ad alta stabilità, del sistema OFC; • Sviluppo ulteriore del sistema combinato DFG-OFC per la misura assoluta di frequenze di Piano Triennale 2005-2007 25 • • • • • • • • • transizioni molecolari; Realizzazione di un prototipo di sorgente DFG trasportabile e miniaturizzata per misure “in situ” di molecole in tracce e test di nuovi dispositivi ottici in niobato di litio operanti nell’infrarosso; Misure spettroscopiche ad altissima sensibilità su isotopi di molecole di interesse ambientali con cavità ad altissima “finesse”, nella regione infrarossa; Sviluppo di dispositivi ottici innovativi, quali la realizzazione di micro-cavità ottiche di “enhancement”, basati sulla tecnologia del niobato di litio; Sviluppo di sensori di deformazione ad altissima sensibilità basati sulla tecnologia in fibra ottica dei reticoli di “Bragg” accoppiati a sorgenti ad ampia accordabilità in frequenza ed elevata coerenza temporale; Realizzazione di prototipi di reti di sensori in fibra ottica per la misura simultanea di parametri quali concentrazioni assolute di specie gassose, temperatura, deformazioni in regime statico e dinamico; Applicazione dei prototipi realizzati per misure in aree vulcaniche di concentrazioni e flussi, con alta precisione e riproducibilità, di specie molecolari di interesse geofisico; Sviluppo di nuove tecniche di modulazione e miscelamento di frequenza per sistemi laser a “cascata quantica” nell’infrarosso; Applicazioni dei laser a cascata quantica alla rivelazione di molecole in tracce; Misure di frequenze assolute in sistemi atomici e molecole semplici per la misura di costanti fisiche fondamentali e per la verifica di teorie. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005 – 2007 • Completamento dei prototipi di sensori nell’ambito dei Progetti PON-SiMonA e PORCampania entro la fine del 2005. • Realizzazione di nuovi dispositivi che, con la tecnologia del niobato di litio che è in corso di sviluppo, saranno utilizzati con le nuove sorgenti di radiazione coerente, nell’ambito dei progetti FIRB e FISR, entro il 2006. • La caratterizzazione completa e l’utilizzo in sistemi fotonici innovativi dei dispositivi di cui al punto precedente avverranno entro il triennio (fine 2007). • I test delle cavità ad altissima finesse per rivelazione di molecole rare in tracce saranno completati entro il 2005. • Tali cavità verranno utilizzate in sistemi spettroscopici per la rivelazione di molecole in tracce entro il 2006. • Completamento e diffusione dei risultati sulla misura di frequenze assolute e costanti fisiche fondamentali in sistemi atomici (Elio) e molecolari semplici entro il 2006. • Lo sviluppo di sistemi spettroscopici di rivelazione completi che includono sorgenti laser a “cascata quantica” si prevede che sarà completato entro il 2007. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Cancio 12 12 12 De Natale 10 10 10 De Rosa 12 12 12 Ferraro 2 2 2 Giusfredi 12 12 12 Ricercatore B1/2004 12 12 12 Ricercatore B4/2004 12 12 12 Piano Triennale 2005-2007 26 PERSONALE 2005 2006 2007 Gagliardi (TD - POR) 12 12 Maddaloni (TD - PON) 12 12 12 Mailis (TD - POR) 12 12 Mazzotti (TD - FIRB) 12 12 12 4 Galli (Coll.) 4 4 2 Assegnista (prog.77) n.1 2 2 Ricercatore T.D. FIRB 12 12 Di Maio (Ass PON) 12 Malara (Ass PON) 12 Paturzo (Ass POR) 12 Collaborazioni: F.Marin, S.Borri, M.Inguscio, (Dip.Fisica, Univ. e LENS, Firenze), M.Prevedelli (Fac. Chimica Industriale, Univ. Bologna), G.Hagel (LENS, Univ. Provence–CNRS, Francia), P.Mazzoldi, C.Sada (Univ. Padova), G. Samoggia, P.Galinetto (Univ. Pavia), G.Bentini (IMM-CNR, Bologna), G.Coppola, M.Iodice, I.Rendina (IMM-CNR, Napoli), S.de Nicola, G.Pierattini (ICCNR, Napoli), G.C.Righini, S.Pelli (IFAC-CNR, Firenze), N.Armenise (Univ. Bari), V.Pruneri (AVANEX-Italia), C.de Mauro (Univ. Siena), S.Sorge, A.Fanelli (D'Appolonia), G.De Natale (Oss. Vesuviano-INGV, Napoli) (LENS), L.Gianfrani, D.Tedesco (II Univ. Napoli), A.Sergienko (Boston, ed Elsag-Finmeccanica, Genova), F.K.Tittel (Rice Univ., Houston, USA), C.Oppenheimer (Cambridge Univ., UK), S.Mailis (Southampton Univ., UK), F.Laurell (Royal Univ., Stoccolma, Svezia), F.Capasso (Harvard Univ.). 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale TD/Ass/Bor/Coll su Progetti Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni PON SIMONA FIRB POR Campania FISR GNV-INGV Prog. FAR-MIRA Prog. Cassa di Risparmio Prog. UE Totale Finanziamenti Esterni 2006 460.000 270.000 293.846 197.107 25.000 2007 100.000 100.000 293.846 87.938 10.000 1.420.486 1.245.953 591.784 Totale 1.090.000 690.000 881.538 536.685 60.000 0 3.258.223 410.784 579.223 2005 530.000 320.000 293.846 251.640 25.000 94.486 73.953 2005 2006 178.000 178.000 315.000 315.000 110.000 24.000 80.000 80.000 369.000 369.000 200.000 180.000 50.000 50.000 1.326.000 1.172.000 2007 80.000 62.000 39.000 181.000 Totale 356.000 630.000 110.000 24.000 240.000 800.000 380.000 139.000 2.679.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Come già evidenziato nel testo, le attività di questo progetto riguardano la ricerca di base ma anche ricerca molto focalizzata a particolari settori. Per quest’ultima categoria, ci sono intensi Piano Triennale 2005-2007 27 rapporti con l’industria (ad es. D’Appolonia, Alenia Marconi Sistemi, SIT, AVANEX Italia) ed è più immediato cogliere le ricadute economiche, che sono però difficilmente valutabili in termini monetari, che possono derivare dallo sfruttamento industriale dei brevetti e in genere del “know-how” acquisito nei progetti comuni, come anche dai possibili “spin-off” che potrebbero essere avviati dai giovani formandi, al termine dei progetti di formazione nell’ambito degli specifici progetti di ricerca. In effetti, però, anche la ricerca cosiddetta di base ha generato ed è probabile che continuerà a farlo, nuove risorse nel sistema produttivo, grazie alla naturale e imprescindibile esigenza di sviluppo di nuove tecnologie, necessarie ad affrontare problemi completamente nuovi. Un esempio recente è stato lo sviluppo, in collaborazione con l’azienda IPG-Italia, di nuovi prototipi di amplificatori laser in fibra che, sperimentati nei laboratori INOA, hanno dato un importante vantaggio competitivo sia all’azienda, che li ha commercializzati su vasta scala, sia all’INOA, che ha avuto accesso immediato ed in esclusiva ad una nuova tecnologia, che ha successivamente consentito un significativo progresso nell’attività di sviluppo di sorgenti coerenti e l’accesso a nuovi Progetti. E’ ipotizzabile, per il prossimo triennio, un accordo con il gruppo Elsag-Fimeccanica che darebbe un significativo impulso alle attività del Progetto e alla tecnologia di Elsag, ed ha un valore stimabile intorno a 1 MEuro/anno. E’ anche importante sottolineare l’interazione con il sistema produttivo e sociale in ambito regionale. Proprio con questa finalità lNOA decise di aprire la sez. “Dispositivi Fotonici Innovativi” a Pozzuoli (NA), alcuni anni orsono. Attualmente INOA, oltre alla partecipazione a grandi progetti su scala nazionale, come i PON, ma con ricadute dirette su scala regionale, partecipa al Centro Regionale di Competenza-AMRA (Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale), che diventerà un Consorzio dal 2005 e di cui INOA sarà, insieme ad INFM e agli Istituti CNR aderenti, uno dei principali soci. Tra le finalità precipue del Consorzio, ci sarà proprio la diffusione delle tecnologie su scala regionale, verso aziende ed Enti, anche mediante la costituzione di “spin-off” che utilizzino e commercializzino le tecnologie del Consorzio. Queste attività, oltre alla formazione di personale giovane altamente specializzato, che sta già trovando collocazione in aziende, ha un giro d’affari probabilmente stimabile in molti Milioni di Euro/anno e ricadute sociali, si pensi solo alle reti per il monitoraggio del rischio sismico e vulcanico che INOA sta sviluppando, di enorme valore (la Campania è ad altissimo rischio sismico e ha due vulcani attivi, Vesuvio e Campi Flegrei). 9) Punti critici e condizioni di fattibilità L’elemento di criticità di gran lunga più importante per questo progetto è costituito dalla politica di finanziamenti ed acquisizione di personale su una scala temporale superiore ai 2-3 anni. Infatti, ove mai non fosse possibile, per qualunque motivo, accedere a congrue risorse finanziarie e di personale nel medio-lungo termine, il considerevole patrimonio di conoscenze fin qui acquisito potrebbe andare in gran parte disperso, in modo irrimediabile. Piano Triennale 2005-2007 28 Macrolinea: M1 – Ottica Quantistica e Spettroscopia Proposta: Sviluppo di tecniche nell’infrarosso per il controllo di fasci Proponente: Riccardo Meucci Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno Da decenni l'INOA ha esplorato la fisica del laser a CO2 singolo modo, individuando vari scenari di comportamento caotico. Questa linea di ricerca ha portato allo sviluppo di un progetto all'avanguardia dal punto di vista del controllo, della sincronizzazione (vedi progetto 4.3) e dei fenomeni di competizione tra campi ortogonalmente polarizzati in laser isotropici. Le tecniche di controllo studiate presso l’INOA hanno destato grande interesse da parte di gruppi di ricerca che lavorano sui laser ed in particolare sul laser FEL (Free Electron Laser). Un laser FEL può generare grandi potenze di radiazione coerente e tunabile in un ampio intervallo di lunghezze d’onda dai mm fino al visibile e vicino UV, potenzialmente è possibile estendere il suo spettro di emissione fino ai raggi X. Come i laser convenzionali il FEL è caratterizzato da una alta coerenza spaziale, tuttavia da questi vi differisce per il mezzo attivo utilizzato per generare la radiazione coerente. Mentre nei laser convenzionali l’inversione di popolazione è ottenuta portando verso uno stato eccitato un atomo o una molecola, nel FEL questa è ottenuta usando un fascio di elettroni relativistico. La sua grande flessibilità sia nello spettro di emissione che nelle potenze ottenibili ha reso possibili molte applicazioni nei campi della fisica dei solidi, della spettroscopia, della biologia e della medicina. 2) Attività in corso Lo studio di cavità laser isotropiche con competizione tra modi risonanti ortogonalmente polarizzati ha mostrato il ruolo di piccole perturbazioni nella selezione della polarizzazione di emissione. Sono in fase di studio le possibili applicazioni nei processi in cui la polarizzazione ha un ruolo importante come nel taglio e nella saldatura laser. Sono state indagate alcune possibili applicazioni dei cristalli liquidi nell’infrarosso per la realizzazione di modulatori di luce sia per luce polarizzata che per luce non polarizzata. Sono attualmente in corso misure di caratterizzazione di cristalli liquidi nel vicino infrarosso alle lunghezze d’onda di 1550nm e 1060nm. E’ in corso una collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chirurgiche Oto-neurooftalmologiche sulle tecniche di chirurgia laser e sul loro miglioramento con particolare riferimento alle patologie della retina. Nell’ambito dello sviluppo delle tecniche IR l’INOA ha presentato insieme ad alcuni grandi partner industriali (Distillerie Bonollo S.p.A. e Castelli del Grevepesa S.c.r.l.) un progetto di ricerca FISR per la realizzazione di un sistema esperto multisensoriale per il controllo di qualità in tempo reale durante il processo di produzione del vino e della grappa; l’insieme delle competenze dei partner del progetto permetterà di sviluppare strumentazione innovativa che renda più veloce, preciso ed efficiente il controllo dei diversi parametri che determinano la qualità dei prodotti enologici. Sul problema delle instabilità del laser FEL sia in configurazione LINAC che Storage Ring FEL (SRFEL) è stata recentemente instaurata una collaborazione con i gruppi che Piano Triennale 2005-2007 29 all’ENEA e ad ELETTRA lavorano con questo tipo di sorgente. Questa collaborazione permetterà di estendere le competenze acquisite dall’INOA su sorgenti laser nonconvenzionali ed innovative come il FEL. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Nell'ambito del controllo dell'instabilità di polarizzazione in cavità di tipo quasi isotropico, si potrà definire un metodo che permetta di migliorare gli attuali limiti delle lavorazioni e applicazioni laser. Verrà continuata la caratterizzazione dettagliata di alcuni cristalli liquidi nella regione spettale del medio e vicino infrarosso (laser a CO2, diodo laser per telecomunicazioni in fibra ottica 1500nm, e laser a Nd:YAG 1060 nm). Verranno realizzati polarizzatori, filtri e modulatori a cristalli liquidi per il controllo di fasci laser in queste regioni spettrali molto utilizzate in vari settori industriali e per il processamento di immagini termografiche. L’approvazione del progetto FISR richiederà dei grossi investimenti nel campo delle sorgenti laser compatte nel vicino e medio infrarosso e dei sistemi in fibra ottica per la realizzazione di misure spettroscopiche. Per quanto concerne il FEL, l’obbiettivo è quello di studiarne la dinamica in modo da poter stabilire il miglior approccio per il controllo della loro evoluzione temporale e della distribuzione spaziale dell’energia. Questi risultati contribuiranno ad ottimizzare la stabilità e l’efficienza di queste sorgenti per un loro migliore utilizzo in tutte quelle applicazioni nelle quali è cruciale la stabiltà del sistema. Competenze: laser: sorgenti e fasci; ottica nonlineare; dinamica nonlineare: modellistica e controllo. 4) Attività da svolgere • Indagine ottica sulla risposta di cristalli liquidi nel vicino infrarosso dove sono disponibili laser a diodo e a fibra. • Caratterizzazione nell’infrarosso di matrici polimeriche, cristalli liquidi drogati e materiali di interesse per le applicazioni biotecnologiche attraverso tecniche interferometriche e di olografia digitale. • Studi sul controllo dello stato di polarizzazione in cavità laser isotropiche. • Acquisizione di sitemi laser di nuova generazione basati su diodi a cascata quantica. • Realizzazione di sistemi compatti di laser pompati da diodi per varie applicazioni sia di tipo fondamentale (sorgenti modulabili in ampiezza) che biomedicale (applicazioni di tipo oculistico). Riguardo alla linea di ricerca sul FEL, la parte sperimentale, che coinvolgerà tutti i gruppi, si svolgerà ad ELETTRA. Presso l’Istituto Nazionale di Ottica Applicata e presso l’ENEA verranno tenuti alcuni degli incontri tra i vari gruppi partecipanti al progetto. L’Istituto Nazionale di Ottica svolgerà parte dell’attività di modelizzazione e simulazione dei problemi di dinamica nonlineare 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005 • Progettazione, realizzazione ed eventuale commercializzazione di nuovi dispositivi elettroottici con cristalli liquidi con più rapida risposta temporale rispetto a quanto già ottenuto; • Indagine degli effetti del rumore sugli stati di polarizzazione in laser isotropici. • Acquisizione di sistemi laser compatti nell’infrarosso per applicazioni di tipo spettroscopico. • Tecniche di controllo per le instabilità del FEL. Piano Triennale 2005-2007 30 • Analisi numeriche su serie temporali ottenute dagli esperimenti sul FEL 2006 • Sviluppo di una sorgente tunabile ed impulsata con le opportune caratteristiche per utilizzo industriale e biomedicale. • Sviluppo di tecniche spettroscopiche per il monitoraggio in tempo reale del processo di produzione della grappa con interesse particolare alla discrimanzione dell’ alcol metilico. Nel caso del vino l’interesse sarà rivolto anche ad altri componenti che ne determinano la qualità. • Verifica sperimentale dell’efficacia dei metodi per il controllo della radiazione laser FEL. 2007 • Sviluppo di una sorgente tunabile ed impulsata con le opportune caratteristiche per utilizzo industriale e biomedicale. • Applicazione della termografia infrarossa alla caratterizzazione termica di materiali di interesse tecnologico. • Studio sulla possibilità di applicare le tecniche anche su altre sorgenti simili al FEL e determinazione delle caratteristiche necessarie. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Boccaletti 1 1 1 Ciamberlini 4 4 4 Francini 2 2 2 Longobardi 1 Meucci 7 7 7 Sansoni 2 2 2 Brugioni (B) 2 Ricercatore 1 T.D. FISR 12 12 12 Ricercatore 2 T.D. FISR 12 12 12 Assegnista A1 10 2 10 Assegnista A2 2 12 Borsista B1 12 Collaborazioni: F.T. Arecchi (Associato INOA, Dip. Fisica Firenze), E. Allaria, (Univ. di Firenze, Dip. di Fisica), A. Di Garbo (Ist. di Biofisica, CNR, Pisa), S. Faetti (Dip. Fisica Univ. di Pisa), R. Frosini e A.La Torre (Dip. di Scienze Chirurgiche Oto-neuro-oftalmologiche, Univ. di Firenze), M.A. Sanjuan, I. Marino e I. Leyva (Gruppo di Dinamica non lineare Univ. Rey J. Carlos, Madrid (SP)), S. De Nicola, G. Pierattini (Ist. di Cib. CNR, Napoli), P. Ferraro, S. Grilli (INOA, Napoli), R. Roy, (Dept. of Physics Univ. of Maryland (USA)), I. Schwartz, I. Triandaf, D. Morgan (Naval Research Laboratory, Washingthon (USA)), L. Billings (Dept. of Mat. Monclair State Univ., Monclaire (USA)), G. De Ninno, (Elettra, Trieste), G. Dattoli, L. Giannessi, ENEA), D. Fanelli (Karolinska Institute (Se)) il gruppo di ricerca del CREOL diretto da Shin Tson Wu, (Florida). Piano Triennale 2005-2007 31 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale TD/Ass/Bor/Coll su Progetti Missioni Borse/Assegni TOTALE 2005 32.000 45.000 95.467 72.779 27.000 17.214 289.460 2006 32.000 55.000 86.441 72.779 27.000 18.459 291.679 2007 47.000 55.000 86.441 72.779 27.000 27.547 315.767 Totale 111.000 155.000 268.349 218.337 81.000 63.220 896.906 Finanziamento Ordinario 23.460 47.679 71.767 142.906 2005 210.000 10.000 15.000 9.000 22.000 266.000 2006 210.000 10.000 15.000 9.000 2007 210.000 10.000 15.000 9.000 244.000 244.000 Totale 630.000 30.000 45.000 27.000 22.000 754.000 Finanziamenti Esterni FISR ELETTRA FIRB MIUR Azione Integrata UNIFI Totale Finanziamenti Esterni 8) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano L’attivazione del progetto FISR richiederà ingenti investimenti nell’acquisto di strumentazione avanzata per un ammontare che si può stimare intorno ai 400.000 nei tre anni della sua durata. La realizzazione di un sistema capace di controllare i processi produttivi del vino e della grappa porterà ad un miglioramento degli aspetti qualitativi di queste produzioni così peculiari per il nostro paese. Successivamente è auspicabile la sua industrializzazione e commercializzazione su larga scala. Il rientro di immagine per il sistema produttivo italiano in questo settore e la possibile commercializzazione potranno generare un guadagno superiore all’investimento effettuato. La realizzazione di sistemi ottici basati su cristalli liquidi per il controllo dei fasci in regioni spettrali dove attualmente sono poco diffusi potrebbe portare allo sviluppo di sistemi commerciali la cui ricaduta in termini economici non è ancora stimabile. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità • Realizzazione di nuove cavità e schemi di accoppiamento tra sorgenti laser. Caratterizzazione dei cristalli liquidi in regioni spettrali non ancora investigate. • Individuazione dei parametri di controllo accessibili nel FEL, forte interazione tra i vari gruppi di ricerca partecipanti al progetto. Piano Triennale 2005-2007 32 Sintesi della Macrolinea 1 – Ottica quantistica e spettroscopia6 Questa macrolinea M1 è composta di tre proposte. L’argomento sviluppato attraverso i tre progetti che afferiscono a questa macrolineea è la realizzazione di dispositivi e sorgenti innovative per applicazioni all’ottica quantistica e alla spettroscopia. In particolare, verranno sviluppate sorgetni per studi di fisica atomica e molecolare, sorgenti ad impulsi ultracorti per generazione di fotoni “entangled”per applicazioni a sistemi di crittografia e trasporto dell’informazione quantistica. Sis studieranno inoltre nuovi material a matrici polimeriche, cristalli liquidi e cristalli con particolari proprietà nonlineari per applicazioni nella spettroscopia ad altissima sensibilità e risoluzione. 2005 Costi previsti Quota finanziamento su F.O. Impegno di personale in mesi uomo 2006 2007 1.930.293 1.753.926 1.144.049 290.293 263 314.926 218 719.049 170 Totale 4.828.268 1.324.268 651 6 I costi e la quota del Fondo Ordinario della tabella di sintesi si devono intedere integrati con la quota relativa ai servizi tecnologici e al costo dei mesi uomo dedicati ad incarichi di gestione interna (vedi tabella a pag. 119). Piano Triennale 2005-2007 33 Piano Triennale 2005-2007 34 M2 – Imaging, materiali e dispositivi ottici Macrolinea: M2 - Imaging, materiali e dispositivi ottici Proposta: M2.1 Dispositivi ottici e metodologie di analisi per il Patrimonio Culturale Proponente: Luca Pezzati Sezioni INOA: Firenze e Lecce Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno L’attività del Gruppo Beni Culturali (GBC) dell'INOA è interamente dedicata alla ricerca di nuove metodologie di analisi e allo sviluppo di strumentazione optoelettronica per la diagnostica ottica applicata alla conservazione del patrimonio culturale. La qualità delle soluzioni diagnostiche realizzate e la continua verifica sul campo delle stesse, che è stata perseguita come politica per favorirne la diffusione, ha portato ad una forte visibilità dell’INOA nel mondo della conservazione sia in Italia che all’estero. Il GBC partecipa attualmente a numerosi progetti di ricerca e a progetti coordinati di diagnostica per il restauro di livello internazionale. I ricercatori del GBC sviluppano le loro attività in stretto contatto con altri istituti di ricerca, con università e con gli operatori del settore della conservazione, all’interno di proficue e durevoli collaborazioni. Il GBC – INOA ha realizzato i "Laboratori distaccati per la metrologia ottica": aperti presso alcune importanti Soprintendenze. Questi sono un esperienza unica a livello internazionale, e si propongono come un nuovo strumento per la ricerca applicata nel settore dei Beni Culturali. Le attuali linee di ricerca del GBC coprono due aree importanti per la diagnostica: le tecniche ad immagine ed i metodi per il rilievo 3D. La tecnica riflettografica a scansione, della quale è autore il GBC-INOA, risulta essere unica a livello internazionale. Negli ultimi anni sta assumendo una notevole importanza l’integrazione delle tecnologie diagnostiche per il settore dei beni culturali, che è l’obiettivo principale, ad esempio, di grandi progetti di ricerca quali SIDART e ARCHEOSYS. Questa ricerca è in fase iniziale sia a livello nazionale che internazionale (nel settore specifico, fortunatamente, il nostro Paese risulta all’avanguardia). Non ci si deve meravigliare di questo, perché le tecnologie diagnostiche non sono ancora utilizzate in applicazioni di routine nel restauro e nella conservazione, se non in pochi casi esemplari; é quindi difficile poter disporre, per una specifica opera, di dati diagnostici di varie fonti da poter integrare, con strumenti software o con tecniche hardware. Negli ultimi anni, campagne diagnostiche complete con strumenti all’avanguardia sono state condotte solo per poche opere di enorme importanza e risonanza internazionale, quale ad esempio il David di Michelangelo. 2) Attività in corso La ricerca del GBC-INOA si sviluppa attraverso singoli progetti, alcuni dei quali finanziati esternamente che assicurano una buona percentuale di autofinanziamento alle attività del gruppo. Una certa quota di tempo viene spesa annualmente nella ricerca di finanziamenti tramite la presentazione di nuovi progetti, solitamente in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati. Attualmente, i progetti in corso sono: • SIDART (PON, MIUR): ca. 14 MEuro, Costi INOA 1.3 MEuro. • EU-ARTECH (FP6): ca. 2 MEuro, Costi INOA ca. 300 kEuro. • OCT (su fondi ordinari): Costi INOA ca. 30 kEuro. Piano Triennale 2005-2007 35 SIDART Le attività di ricerca del progetto SIDART si svolgono, per la maggior parte delle ore/uomo impegnate sul progetto, presso la Sezione INOA di Lecce. Qui è stato costituito un nucleo tecnico composto attualmente da quattro ricercatori (con assegno di ricerca) che lavorano allo sviluppo e realizzazione di uno scanner per riprese iperspettrali di superfici dipinte. Essendo da poco ultimato il prototipo dello strumento, si sta procedendo alla ricerca sull’integrazione della tecnica di imaging iperspettrale con metodologie diagnostiche sviluppate da altri partner del progetto. EU-ARTECH Il progetto quinquennale prevede lo svolgimento di una quindicina di interventi per diagnostica di eccellenza presso istituzioni nazionali ed internazionali che ne facciano richiesta. Vi è anche una attività di ricerca sulla quale verrà sviluppato un dispositivo per imaging multibanda nel vicino IR. OCT Nel corso del 2004 si è dimostrata l’applicabilità della tomografia ottica coerente per la misura dello spessore delle vernici protettive sui dipinti. In corso di svolgimento un progetto per eseguire stratigrafie complete degli strati pittorici. Il GBC-INOA partecipa inoltre a alcuni progetti coordinati per la diagnostica di opere del patrimonio culturale, i più importanti in corso sono: • opera pittorica di Leonardo (Universal Leonardo); • David, di Michelangelo, Accademia, Firenze; • Ratto delle Sabine, del Giambologna, Loggia dei Lanzi, Firenze; • Porte del Paradiso, Battistero di Firenze; • Globo, di Egnazio Danti, Musei Comunali di Firenze; • Madonna in Gloria, di Mantegna, Castello Sforzesco di Milano. Queste attività si appoggiano spesso sulle strutture dei Laboratori distaccati. Infine, vi sono alcune proposte di progetto già presentate e in fase di valutazione: • BLU-ARCHEOSYS, ca. 24 MEuro, Costi INOA ca. 3 MEuro; • PROMISE, ca. 400 kEuro, Costi INOA ca. 200 kEuro; • STRADIVARI 3D, Costi INOA ca. 100 kEuro; In corso la redazione della proposta di progetto POESIA (nome provvisorio), su bando della Regione Puglia (Sez. INOA di Lecce), per lo studio di una metodologia per il rilievo digitale tridimensionale e del colore/texture e la documentazione multimediale di siti archeologici inaccessibili. Alcuni dei possibili partner del progetto: CETMA, ENEA, ISUFI-UniLE, Facoltà di beni Culturali – UniLE. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Le ricerche svolte dal GBC – INOA sono incentrate sullo studio, sviluppo ed applicazione di nuove tecniche, metodologie e strumentazioni per la diagnostica di oggetti di interesse storico-artistico. Gli strumenti diagnostici sviluppati ed la strumentazione realizzata sono poi utilizzati all’interno di importanti progetti di diagnostica e di monitoraggio del patrimonio culturale. Obiettivi generali di questa ricerca sono: • studio e sviluppo di nuove tecniche e strumentazioni per la diagnostica. • Sviluppo e perfezionamento delle tecniche e dei prototipi già realizzati. • Trasferimento all’industria delle tecnologie giunte a maturazione. • Ricerca sull’integrazione delle tecniche ad immagine con altri metodi diagnostici (rilievo 3D, tomografia, radiografia, ecc.). • Diffusione delle nuove metodologie tra gli operatori del settore dei BBCC. Piano Triennale 2005-2007 36 Gli obiettivi indicati sono perseguiti attraverso la partecipazione a progetti di ricerca nazionali ed internazionali nei quali il GBC – INOA collabora con partner pubblici e privati. Competenze: Progettazione, collaudo e realizzazione di sistemi e dispositivi ottici ed optoelettronici; radiometria, fotometria e colorimetria; acquisizione, trattamento e restituzione dell’informazione ottica. 4) Attività da svolgere SIDART Perfezionamento dello spettrometro VIS per analisi multispettrale di superfici dipinte. Questa attività si svolgerà anche tramite la partecipazione a campagne di misura assieme agli altri partner del progetto. EU-ARTECH • Svolgimento di diagnostica di eccellenza presso istituzioni europee su richiesta delle stesse. • Realizzazione dello spettrometro NIR in 15 bande per lo scanner IR/colore, complementare a quello per il VIS sviluppato su SIDART. BLU-ARCHEOSYS Il progetto potrebbe iniziare verso la metà del 2005. I due obiettivi principali sono lo sviluppo della fotogrammetria digitale differenziale per applicazioni sottomarine, e la realizzazione, presso la sede CETMA di Brindisi, di una stazione di misura integrata (3D+colore+tomografia) in collaborazione con altri partner. PROMISE In caso di approvazione di questo progetto bilaterale italo-israeliano, si prevede la realizzazione di un rugosimetro portatile per misure in esterno di superfici lapidee. STRADIVARI 3D In caso di approvazione, questo progetto prevede la realizzazione di una stazione di misura portatile per la diagnostica 3D di violini. OCT Ci si propone di dimostrare la fattibilità di uno scanner OCT per l’analisi della stratigrafia di dipinti, da realizzare tramite un progetto di ricerca con partnership internazionale. Diagostica e altre attività • Misure diagnostiche sul Ratto delle Sabine, sul David di Michelangelo, sulle Porte del Battistero di Firenze e sulla Madonna in Gloria di Mantegna (MI), in collaborazione con ICVBC-CNR. • GLOBO: diagnostica del Globo di Egnazio Danti, conservato ai Musei Comunali di Firenze. Cofinanziato da sponsor privati. • Universal Leonardo: diagnostica dell’opera pittorica di Leonardo da Vinci. Cofinanziato dal Consiglio d’Europa e da sponsor privati. • Gestione della diagnostica conto terzi da soprintendenze e privati. Preventivazione, contratti, organizzazione delle missioni. • Gestione ordinaria dei laboratori distaccati INOA all’OPD, a Venezia. Organizzazione delle misure fatte all’interno, logistica, contatti con il personale, contatti con le realtà locali, ricerca di finanziamenti, ecc. • Manutenzione e sviluppo della strumentazione prototipale usata per la diagnostica. • Gestione della presenza GBC-INOA nelle manifestazioni nazionali ed internazionali. Piano Triennale 2005-2007 37 Organizzazione delle missioni, logistica degli stand, ufficio stampa, realizzazione e gestione del sito Web del GBC. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005– 2007 I principali obiettivi specifici di questa linea sono i progetti di ricerca indicati al punto precedente: • SIDART: iniziato a marzo 2002, termine 28 febbraio 2006. • EU-Artech: inizio gen. 2004, termine dic. 2008 • BLU-ARCHEOSYS: inizio previsto per la metà del 2005, triennale. • PROMISE: annuale, inizio entro il 2005? • STRADIVARI 3D: annuale, inizio giu 2005. • OCT: la fase di fattibilità sarà svolta entro il 2005. • GLOBO: da svolgere nel 2005. In fase di definizione la convenzione con il Comune di Firenze. • Universal Leonardo: iniziato ott. 2003, termine previsto nel 2006. Altri obiettivi specifici sono: • Manutenzione del sito WEB del GBC INOA • Partecipazione a manifestazioni promozionali e alla Fiera del Restauro di Ferrara (obiettivo annuale) • Organizzazione di manifestazioni divulgative o di formazione orientate agli esperti del settore (workshop, giornate di studio, seminari). • Sviluppo della Sezione INOA di Lecce. • Sviluppo delle attività dei laboratori di Firenze, Venezia e Milano. • Studio della misura di colore ad immagine e ricerca di nuove applicazioni adatte alla innovativa implementazione dello strumento e della tecnica ad esso collegata. • Studio dell’integrazione tra sistemi di analisi ad immagine e di ripresa 3D. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Cetica 4 4 4 Fontana 12 12 12 Materazzi 12 12 12 Pampaloni 12 12 12 Pezzati 12 12 12 Ricercatore B3/2004 12 12 12 Greco M. (TD Sidart) 12 4 Pelagotti (TD Sidart) 12 5 Ricercatore T.D. Sidart 10 2 Carcagnì (Ass. Sidart) 12 2 Della Patria (Ass. Sidart) 12 2 Piccolo (Ass. Sidart) 12 2 Sanapo (Ass. Sidart) 12 2 Mastroianni (Bors. Sidart) 12 2 Daffara (A) 1 Marras (A) 4 12 Assegnista EU-Artech n.1 4 12 12 Assegnista EU-Artech n.2 4 12 Piano Triennale 2005-2007 38 PERSONALE 2005 2006 2007 Ricercatore TD Archeosys n.1 12 12 Ricercatore TD Archeosys n.2 12 12 Ricercatore TD Archeosys n.3 12 12 Ricercatore TD Archeosys n.4 12 12 Assegnista Archeosys n.1 12 12 Assegnista Archeosys n.2 12 12 Assegnista Archeosys n.3 12 12 Assegnista Archeosys n.4 12 12 Assegnista Archeosys n.5 12 12 Assegnista Archeosys n.6 12 12 Collaborazioni: Con impegno specifico di ore/uomo: M. C. Gambino (Dottorando UniFI), R. Bellucci e C. Frosinini, Opificio delle Pietre Dure (associati INOA), S. Rossi (Soprint. Spec. per il Polo Espositivo Veneto) Senza impegno specifico di ore/uomo (collab. scientifiche): C. Seccaroni (ENEA, Casaccia), L. Colizzi (CETMA, Brindisi), F. Casali (Dip. di Fisica, UniBO), G. Fornetti (ENEA, Frascati), M. Matteini, L. Toniolo (ICVBC –CNR), A. Sgamellotti, B. Brunetti (Dip. Chimica, UniPG e ISTM - CNR), L. Calcagnile, G. Gianfrate (Dip. Ingegneria dell’Innovazione, UniLE), M. Milazzo, N. Ludwig (Dip. di Fis. Generale Applicata, UniMI), R. Scopigno, C. Montani, P. Pingi (Visual Computing Group, ISTI – CNR, Pisa), F. Guerra, C. Balletti (CIRCE, Ist. Univ. Architettura di Venezia), C. Pagliara (Dip. di Beni Culturali, UniLE). 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale TD/Ass/Bor/Coll su Progetti Missioni Borse/Assegni TOTALE 2005 2006 2007 270.000 490.000 480.000 65.000 120.000 130.000 243.071 243.071 243.071 200.330 338.516 290.974 85.000 70.000 65.000 7.573 870.974 1.261.587 1.209.045 Finanziamento Ordinario 280.974 361.587 339.045 Finanziamenti Esterni PON - SIDART EU - ARTECH BLU - ARCHEOSYS GLOBO PROMISE STRADIVARI3D Apporto da privati Totale Finanziamenti Esterni 2005 330.000 70.000 2006 30.000 70.000 800.000 2007 900.000 870.000 15.000 100.000 60.000 15.000 590.000 70.000 800.000 Totale 1.240.000 315.000 729.213 829.820 220.000 7.573 3.341.606 981.606 Totale 360.000 210.000 1.600.000 15.000 100.000 60.000 15.000 2.360.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Per questo progetto, mirato al settore della conservazione del patrimonio culturale, le ricadute sono molto difficilmente valutabili in termini economici diretti. Si tratta infatti Piano Triennale 2005-2007 39 di ritorni non immediati né facilmente correlabili con le azioni svolte, salvo rari casi. La ricerca svolta ed i servizi effettuati, comunque, aumentano le capacità tecnologiche del Paese di tutelare e valorizzare il suo patrimonio culturale. Nemmeno risulta facile stimare le ricadute delle varie azioni di ricerca, anche di tipo industriale, previste da questa commessa. Si va dall’impatto sull’economia locale (per progetti tipo i PON che si svolgono quasi interamente in zona Obiettivo 1) che si esprime sia in termini di indotto che di creazione di posti di lavoro, a tempo determinato e, talvolta, indeterminato. Vi sono poi ricadute di più lungo termine che potranno derivare da successivi fasi di sviluppo precompetitivo e dall’ingegnerizzazione delle soluzioni tecniche sviluppate. Nel triennio 2005-2007, volendo azzardare una previsione di massima, il flusso di risorse indotto da queste attività potrebbe collocarsi tra i 500 kEuro e i 1.500 kEuro, escludendo da questo l’indotto diretto, cioè derivante dalla spesa delle risorse impegnate (i.e. personale a t. d., attrezzature, materiali, ecc.), che da solo si aggira attorno ai 2.500 kEuro. Altro indicatore che può essere considerato è il valore totale dei progetti ai quali il GBC partecipa come partner, che attualmente si aggira attorno ai 40 MEuro. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità La mancata approvazione di un progetto costituisce, naturalmente, il principale punto critico per il suo svolgimento. In questo senso può risultare critica, viste le dimensioni, la mancata approvazione della proposta BLU-Archeosys. Altre difficoltà allo svolgimento di progetti di ricerca sono legate alla gestione del personale a tempo determinato, che spesso risulta difficile da reperire o da trattenere, essendo gli strumenti a disposizione del gestore alquanto limitati. La partecipazione del GBC-INOA a progetti di ricerca finanziati dipende dalle proprie capacità di rimanere sempre aggiornato, sviluppando nuove tecnologie diagnostiche e migliorando continuamente gli strumenti esistenti. Solo in questo modo il GBC-INOA potrà mantenere il livello di eccellenza raggiunto negli ultimi anni. Indispensabile, in questa ottica, un consolidamento dell’organico, in particolare presso la Sezione INOA di Lecce, che necessita di alcune unità di personale a tempo indeterminato per evitare di disperdere il prezioso know-how acquisito e maturato nel corso dello svolgimento delle ricerche qui descritte. Piano Triennale 2005-2007 40 Macrolinea: M2 - Imaging, materiali e dispositivi ottici Proposta: M2.2 Diagnostica non distruttiva con tecniche di tipo imaging ad alta risoluzione, costituzione di archivi e database Proponente: Bertani Duilio Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno Attività primaria sarà la ricerca nel settore dello studio dei Beni Culturali. In particolare il dott Bertani metterà a disposizione le proprie competenze nel settore della diagnostica con metodi ottici non distruttivi, come quelli di tipo "imaging" ad alta risoluzione. Questo genere di ricerca è di interesse nel settore archeologico, archivistico e in quello dei dipinti antichi. 2) Attività in corso La ricerca è svolta presso il Laboratorio di Metrologia Ottica per la Diagnostica dei Beni Culturali in collaborazione sia con studiosi dell'Università degli Studi di Milano che con altri afferenti alla locale Soprintendenza ed a strutture museali sia italiane che straniere. Proseguono le ricerche avviate nell'ambito del Progetto Finalizzato Beni Culturali del CNR e di quello Art& Science. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Obiettivo generale è lo studio e la diagnostica dei Beni Culturali sviluppando tecniche e dispositivi ad hoc prevalentemente di tipo non distruttivo e ottico. L'attività sarà tale da costituire una costruttiva sinergia principalmente con gli esperti del settore partecipanti alla commessa. 4) Attività da svolgere Quella che sarà definita nella commessa. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale Quelli definiti nella commessa 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Bertani 12 12 12 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario 2005 100.000 10.000 73.297 15.000 2006 50.000 10.000 73.297 15.000 2007 50.000 10.000 73.297 15.000 198.297 148.297 148.297 Totale 200.000 30.000 219.891 45.000 0 494.891 198.297 148.297 148.297 494.891 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Piano Triennale 2005-2007 41 9) Punti critici e condizioni di fattibilità Le cifre al punto 7 ripropongono quelle del precedente preventivo in attesa della definizione della commessa. Piano Triennale 2005-2007 42 Macrolinea: M2 - Imaging, materiali e dispositivi ottici Proposta: M2.3 - Ergonomia degli ambienti e dinamica della percezione Proponente: Alessandro Farini Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno Lo studio delle caratteristiche delle sorgenti artificiali sta assumendo un’importanza via via crescente per le aziende del settore, la cui attenzione si sta sempre più spostando dalla “quantità” della luce (misurabile con tecniche fotometriche) alla “qualità” della luce, che può essere misurata utilizzando metodi diversi, quali ad esempio la misura delle performance visiva e la valutazione della percezione cromatica. Accanto alla fotometria si è dunque aperto un interesse per le misure psicofisiche che vengono a completare il quadro del comportamento di una sorgente. In un altro settore, quello dell’ottica oftalmica, si assiste alla presa di coscienza da parte delle aziende che la moda e l’estetica non possono più essere il fattore trainante le vendite. Anche in un campo come gli occhiali da Sole le persone chiedono performance visive migliori e specifiche (negli Stati Uniti vi è il boom delle lenti filtranti da utilizzare durante attività specifiche). L’avanzamento di tecniche di chirurgia refrattiva spinge inoltre a produrre lenti progressive dotate di una complessa progettazione ottica che devono essere valutate anche dal punto di vista ergonomico. Le tecniche di chirurgia refrattiva devono però essere osservate con attenzione dato che i loro effetti non sono esclusivamente positivi: una valutazione psicofisica è un criterio sempre più richiesto. 2) Attività in corso • Realizzazione di un software multipiattaforma per l'analisi della sensibilità al contrasto, in modo da ottenere un test trasportabile ed effettuabile non solo in laboratorio • Valutazione delle risposte psicofisiche di fronte a figure bistabili. • Analisi psicofisica della percezione cromatica attraverso vetri trattati otticamente posti a protezione dei dipinti. • Modello dinamico di memoria associativa caratterizzato da una rete neurale di spiking neurons (Hindmarsh-Rose) in regime caotico; il problema studiato e' quello del retrieval simultaneo di più patterns di memoria tra loro correlati (temporal feature binding). • Lavoro sperimentale e modellistico che testa l'ipotesi (già presente in letteratura) secondo la quale la performance oggettiva di discriminazione dell'orientamento e' influenzata da uno stimolo sonoro presentato con un certo rate (interazione cross modale). 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare L'obiettivo generale è quello di proporsi sulla scena nazionale come laboratorio di psicofisica applicata, in grado cioè di svolgere misure psicofisiche che possano essere utilizzate anche da aziende di vari settori per un'innovazione tecnologica. Le aziende che fino ad ora hanno dimostrato maggiore interesse sono quelle del settore illuminotecnico e del settore dell'ottica oftalmica. Tale obiettivo passa attraverso la realizzazione di test che siano orientati alla valutazione delle performance visive in Piano Triennale 2005-2007 43 situazioni reali e possibilmente in condizioni simili a quelle in cui il soggetto si troverà ad operare. Da qui la necessità di realizzare test che, invece di utilizzare schede grafiche ad hoc molto costose, possano essere svolti anche su sistemi informatici “normali”. Queste ricerche, insieme ad una collaborazione all’attività di divulgazione scientifica dell’INOA, permetteranno di aumentare la visibilità verso l’esterno delle attività del laboratorio. Questo aspetto è particolarmente importante poiché si tratta di competenze in Italia poco presenti, come confermano le richieste che giungono continuamente di svolgere attività didattica a vari livelli (master universitari o corsi universitari) nel settore dell’ergonomia visiva. Competenze: Radiometria, fotometria, colorimetria, ottica fisiologica, psicofisica, illuminotecnica 4) Attività da svolgere Tra i settori in cui avviare un’attività si segnala in particolare l’analisi dei soggetti anomali per la percezione del colore e della ricerca di possibili soluzioni a tali anomalie nel caso di compiti visivi ben precisi (ad esempio alcuni screening richiesti ai medici). Sono infatti giunte richieste in tal senso sia da parte di medici che di sportivi professionisti. Un altro campo è quello dell’analisi delle radiografie, dato che il passaggio da lastre a immagini digitali sta creando problematiche importanti per la corretta percezione e valutazione da parte dei medici. Come ricerca di base il settore principale sarà l’interazione tra stimoli sonori e visivi. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale Gli obiettivi specifici sono collegati alla disponibilità di personale, di pazienti e all'interesse da parte di altri soggetti pubblici e privati: si veda il successivo punto 9) 2005 • Determinazione delle caratteristiche delle lenti filtranti dal punto di vista della sensibilità al contrasto • Valutazione delle variazioni di percezione cromatica prodotte da trattamenti ottici sui vetri posti a protezione dei dipinti • Esame dei tempi di risposta nella percezione di figure bistabili e relativa modellizzazione 2006 • Esame delle caratteristiche delle principali sorgenti luminose dal punto di vista delle performance visive • Elaborazione di un criterio matematico per la valutazione della progettazione illuminotecnica notturna • Valutazione delle caratteristiche delle Lenti a Contatto dal punto di vista psicofisico 2007 • Realizzazione di lenti che permettano a soggetti anomali nella percezione del colore di svolgere determinate attività • Elaborazione di un criterio per la corretta presentazione a monitor delle immagini radiologiche 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Farini 7 8 9 Poli (A) 2 Aurighi (B) 12 Piano Triennale 2005-2007 44 Collaborazioni: F.T.Arecchi (Dip.di Fisica, Università di Firenze) D.Burr, (Dip. di psicologia, Università di Firenze), C.Morrone (Università Vita e salute San Raffaele, Milano) A. Fiorentini (Gruppo di neurofisiologia del CNR di Pisa) C.Oleari (Università di Parma) A.Piegari (Enea, casaccia, Roma) U.Menchini (Clinica oculistica Università di Firenze) S.Abati (Istituto regionale Studi Ottici e Optometrici), M.Lauro Grotto (Dip. di Psicologia, Università di Firenze). Aziende: Sola Optical, Targetti Sankey 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni Cassa di Risparmio Progetti Europei Progetti Nazionali Apporto da privati Totale Finanziamenti Esterni 2005 17.000 8.000 21.227 3.000 15.429 64.656 2006 20.000 8.000 24.259 2007 25.000 8.000 27.292 52.259 60.292 Totale 62.000 24.000 72.778 3.000 15.429 177.207 40.656 17.259 20.292 78.207 2005 17.000 7.000 24.000 2006 10.000 15.000 10.000 35.000 2007 10.000 15.000 15.000 40.000 Totale 17.000 20.000 30.000 32.000 99.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore 25.000 €: azienda nel settore delle deposizioni di trattamenti ottici. La conclusione del progetto svolto con finanziamento della Cassa di Risparmio permetterà alle aziende di possedere un know how utile per la realizzazione di diversi tipi di trattamenti non facilmente reperibili sul mercato italiano 45.000 €: azienda nel settore illuminotecnico. Il possesso delle tecnologia per la realizzazione di trattamenti ottici per la protezione e la corretta fruizione delle opere d’arte permetterà all’azienda di segnalarsi come leader nel campo dell’illuminazione museale, con il conseguente aumento del suo segmento di mercato. 30.000 €: azienda del settore oftalmico. La progettazione di una lente con elevate caratteristiche dal punto di vista del comfort visivo permetterà all’azienda di ampliare le proprie quote di vendita 25.000 €: azienda del settore oftalmico . Uno dei progetti tende alla realizzazione di una lente da sci per daltonici. Al di la della quota di mercato non elevatissima (anche se va ricordato che il 6% degli uomini soffrono di anomalie nella visione del colore) è importante sottolineare l’impatto mediatico, dato che la lente sarà realizzata per un noto campione sportivo italiano in occasione delle Olimpiadi di Torino 12.000 € Impatto sul sistema sanitario. Realizzare una lente che permetta performance visive migliori a soggetti ipovedenti genera, oltre all’evidente impatto sociale, un flusso di risorse indirette, dato che finanziamenti diretti all’ipovisione possono essere reindirizzati in altri settori del sistema sanitario 9) Punti critici e condizioni di fattibilità La strumentazione ha raggiunto un livello più che accettabile per lo svolgimento delle ricerche e presso la sede INOA vi è la disponibilità di una buona stanza come Piano Triennale 2005-2007 45 laboratorio. Le aziende dimostrano interesse per le ricerche. E’ necessario però avere uno staff che segua sia la ricerca di fondi che l’esecuzione di esperimenti, e serve avere a disposizione pazienti per le misure. Le principali condizioni di fattibilità estremamente importanti sono dunque: • offrire stabilità al personale del laboratorio (un borsista e un dottorando) permettendo di prevedere l’estensione di borse e assegni, e in prospettiva l’allargamento del gruppo come tempi indeterminati • Oltre al laboratorio presso la sede INOA poter disporre di una stanza (anche piccola, purchè permetta una distanza di tre metri tra monitor e soggetti) presso il polo di Sesto, in modo di poter disporre di molti pazienti, ad esempio tra gli studenti Piano Triennale 2005-2007 46 Macrolinea: M2 - Imaging, materiali e dispositivi ottici Proposta: M2.4 - Sviluppo di strumentazione e tecniche di microscopia per le bio- e nano-tecnologie Proponente: Quercioli Franco Sezione INOA: ISC-Firenze. Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno Le microscopie a scansione di sonda (SPM) sono fra le tecniche di ispezione non invasive maggiormente utilizzate nel settore delle nanotecnologie (il microscopio a scansione ad effetto tunnel (STM) può raggiunge risoluzioni atomiche). La microscopia a forza atomica (AFM) si sta affermando anche per l'analisi di sistemi biologici, sostituendosi in alcuni casi alle microscopie elettroniche. L'AFM rispetto ai microscopi elettronici è caratterizzato infatti dalla capacità di lavorare in ambiente fisiologico, condizione questa indispensabile per lo studio di sistemi in vivo. I limiti delle microscopie SPM sono però: la loro lentezza (alcuni minuti per immagine) e la possibilità di ispezionare soltanto superfici. Queste caratteristiche ne limitano fortemente l'utilizzo ad esempio in ambito biologico. La microscopia ottica si conferma quindi la tecnica di eccellenza per l'imaging biologico in vivo permettendo osservazioni all'interno del volume di un materiale dielettrico. Immagini 3D sono ottenibili con tecniche di microscopia confocale e microscopia non lineare (microscopia di seconda armonica SHGM microscopia a fluorescenza con eccitazione a due fotoni TPEFM). Le microscopie ottiche, utilizzando fotoni di bassa energia, sono tecniche non distruttive d'altra parte, l'elevato valore della lunghezza d'onda limita la loro risoluzione spaziale a circa 250 nm lateralmente e 750 nm lungo l'asse ottico. Configurazioni, sostanzialmente di tipo interferometrico, quali la 4pi o la I5M, sono però in grado di migliorare la risoluzione assiale di circa un fattore 3. Utilizzando inoltre tecniche non lineari quali la STED (stimulated emission depletion) si è dimostrata la possibilità di oltrepassare il limite di risoluzione teorico dovuto alla diffrazione e di raggiungere risoluzioni intorno alla decina di nm, tipiche delle microscopie SPM ed elettroniche. Per quanto riguarda la risoluzione temporale, benché notevolmente migliori della microscopia SPM (tipicamente: 1 frame/sec), le microscopie ottiche a scansione risultano ancora non adeguate a seguire la gran parte dei fenomeni dinamici nei sistemi biologici. Si possono utilizzare galvanometri risonanti oppure, si può rendere parallela la configurazione confocale utilizzando dispositivi quali ad esempio il disco di Nipkow. Nel settore della microscopia non lineare (Multipoint Multiphoton Microscopy), si può ricorrere ad elementi ottici olografici, oppure ancora, si possono utilizzare tecniche basate sulla decorrelazione temporale degli impulsi sorgente. Utilizzando tecniche di illuminazione in luce strutturata, oppure tecniche di deconvoluzione, si possono ottenere immagini 3D utilizzando un microscopio a campo largo (non a scansione), con conseguente notevole riduzione del tempo di acquisizione per immagine. L'evoluzione strumentale nell'ambito della microscopia e nanoscopia è molto rapida e coinvolge competenze in settori un tempo fra loro distanti, basti solo pensare alle ricerche nel campo della microscopia ottica quantistica. Piano Triennale 2005-2007 47 Difficilmente un solo tipo di microscopia: elettronica, ottica o meccanica (SPM) è in grado da sola di soddisfare le esigenze di indagine in un qualunque settore di ricerca sia in ambito biologico che tecnologico. L'uso contemporaneo di tecniche SPM ed ottiche ad esempio può risolvere alcuni dei problemi sopra citati.di velocità e risoluzione. Infine, l'innovazione strumentale è affiancata di pari passo da metodologie di osservazione e imaging funzionale quali la FRET, FLIM, FCS, FRAP, le così dette tecniche "F", e da tecniche di marcatura che utilizzano "fluorocromi" innovativi quali la famiglia delle proteine naturalmente fluorescenti (GFP e simili) oppure i quantum dots. Tenere il passo con lo sviluppo di strumentazione e metodologie di osservazione nell'ambito della microscopia ottica e SPM è strategicamente importante sia per le ricadute tecnologiche in favore di aziende italiane (poche, ma comunque presenti) che operano nel settore, sia come apporto sperimentale a gruppi di ricerca che operano nei settori bio- e nano- tecnologico 2) Attività in corso MICROSCOPIA SPM • L'attività consiste nello sviluppo di microscopi a scansione di sonda (SPM) prevalentemente per applicazioni nei settori delle nanotecnologie e biotecnologie. Il lavoro è condotto in collaborazione con il ISPCF del CNR (Pisa) e la ditta ElbaTech srl, Marciana (LI). • L'attività predominante è quella di progettare e realizzare la parte optomeccanica dei microscopi SPM. Sono già state sviluppate varie configurazioni, attualmente utilizzate presso il nostro laboratorio. Recentemente è stata progettata e realizzata una configurazione per microscopia AFM, su richiesta della ditta Elbatech, ottimizzata per analisi di fibre tessili. Inoltre è attiva una collaborazione con il Dipartimento di Sistemi e Informatica dell'Università di Firenze, per la realizzazione di un sistema di controllo basato su computer con sistema operativo real-time che consentirà di modificare agevolmente l'algoritmo di controllo in funzione delle diverse condizioni e parametri di misura. • E' stata ulteriormente perfezionata la metodologia di visualizzazione di sezioni istologiche con microscopio AFM. MICROSCOPIA OTTICA • Abbiamo realizzato un sistema confocale con eccitazione a due fotoni (2pCM) modificando un microscopio confocale commerciale a singolo fotone (Nikon PCM2000) con la sostituzione della sorgente con un sistema laser ultraveloce (Coherent MIRA 900 F + Verdi). Abbiamo inoltre realizzato una meccanica per l'accoppiamento fra un microscopio SPM ed il microscopio ottico per l'acquisizione simultanea di immagini SPM ed ottiche. • Stiamo realizzando vari sistemi per la caratterizzazione della sorgente impulsata impiegata nel microscopio multifotone, per quanto riguarda la durata temporale dell’impulso. MISURE • Identificazione dei recettori coinvolti nella risposta del Ca2+ innescata dalla S1P nelle cellule mioblastiche: ruolo dei recettori Edg3 ed Edg5 (endothelial differentiation gene receptors) • Analisi dei flussi di Ca2+ indotti da stimolazione chimica in cellule muscolari scheletriche a vario grado di differenziamento: localizzazione subcellulare e caratteristiche dinamiche dei transienti. Piano Triennale 2005-2007 48 • - Studio sulle proprietà dinamiche del citoscheletro in cellule muscolari scheletriche (mioblasti e fibre muscolari mature) stabilmente transfettate con il vettore contenente la proteina chimerica GFP-bactina. • Misure preliminari AFM delle proprietà elastomeccaniche di cellule muscolari scheletriche (mioblasti) prima e dopo la stimolazione con S1P. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Obiettivo di questa attività è la progettazione, realizzazione e messa in opera di strumentazione all'avanguardia nel campo della microscopia ottica e SPM con particolare attenzione alle applicazioni nel settore delle bio- e nano-tecnologie. Inoltre, la messa a punto di tecniche quali: • FRET (Fluorescence Resonance Energy Transfer), • FLIM (Fluorescent Lifetime Imaging Microscopy), • FCS (Fluorescence Correlation Spectroscopy); • tecniche di nanoscopia e nanomanipolazione con SPM. Competenze: Progettazione e collaudo di sistemi ottici ed optomeccanici, microscopia e nanoscopia, laser: sorgenti e fasci, acquisizione, trattamento e restituzione dell’informazione ottica. Progettazione e realizzazione di microscopi SPM. 4) Attività da svolgere MICROSCOPIA SPM • Realizzazione di un nuovo AFM con scansione lineariarizzata. • Realizzazione di un sistema di controllo basato su computer con sistema operativo realtime. Sviluppo di algoritmi di controllo ottimizzati per la misura di mappe di curve forza distanza e per misure di spettroscopia di forza. • Ottimizzazione del software di un sistema SPM pilotato da controller digitale per effettuare mappe di curve forza-distanza e di quello per nanolavorazioni. MICROSCOPIA OTTICA • Studio di sistemi di autocorrelazione al secondo ordine per la caratterizzazione temporale della sorgente di eccitazione sul piano del campione. • Studio di un sistema di rivelazione della fluorescenza non "de-scanned" • Messa in opera di un sistema FLIM (Fluorescent Lifetime Imaging Microscopy) ed FCS (Fluorescence Correlation Spectroscopy). • Progetto e realizzazione di un sistema di rivelazione in luce trasmessa per SHGM. MISURE E METODOLOGIE • Messa a punto delle tecniche FRET e FLIM e loro applicazione all'interazione tra proteine diverse in sistemi cellulari. • Messa a punto delle tecniche di marcatura dei campioni biologici con proteine naturalmente fluorescenti derivanti dalla GFP (Green Fluorescent Protein). • Messa a punto delle tecniche di funzionalizzazione delle sonde AFM per misure di interazione ligando/recettore su recettori di membrana. • Valutazione delle proprietà meccano-elastiche del citoscheletro e caratterizzazione dei transienti del Ca2+ in cellule muscolari striate (scheletriche e cardiache) previo eccitamento dei recettori da stiramento con tecniche di micromanipolazione SPM; • Studio del trasferimento di flussi di Ca2+ indotti da stimolazione chimica e meccanica fra cellule mioblastiche adiacenti tramite giunzioni intercellulari (gap junction). • Misure AFM su dispositivi ottici nanofotonici • Misure AFM su nanotubi di carbonio Piano Triennale 2005-2007 49 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005– 2007 MICROSCOPIA SPM • Realizzazione di un microscopio AFM con intervallo di scansione di 100 x 100 x 100 micron cubi. • Realizzazione di un microscopio SPM ottimizzato per misure di elasticità e adesione di membrane cellulari. • Realizzazione di un controllo per microscopio SPM ottimizzato per misure di forza su proteine. • Realizzazione di un microscopio SPM per nanolavorazioni. • Messa a punto delle tecniche di funzionalizzazione delle sonde AFM per misure di interazione ligando/recettore su recettori di membrana. • Messa a punto di una metodologia di visualizzazione di sezioni istologiche con microscopio AFM ed ottico combinati. • Messa a punto di una metodologia di visualizzazione di mappe di adesione specifica su sezioni istologiche con microscopio AFM. MICROSCOPIA OTTICA • Realizzazione di un autocorrelatore per la misura della durata temporale dell'impulso sul campione, per applicazioni di microscopia confocale a due fotoni. • Realizzazione di un sistema FLIM ed FCS per microscopia confocale a due fotoni. • Realizzazione di una stazione di misura integrata confocale (2pCM) + SPM. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Greco V. 1 1 1 Quercioli 8 8 8 Tiribilli 7 7 7 Vassalli 5 5 5 Collaborazioni CNR - ISC: Sottini Stefano, Margheri Giancarlo, Trigari Silvana, Giorgetti Emilia Collaborazioni esterne: Ing. M. Sartore, (ElbaTech Srl); Dr. P. A. Benedetti, Dr. P. Baschieri, IPCF - CNR Pisa; Collaborazione ENEA - Dip. di energetica Università di Firenze - "Caratterizzazione di nanotubi di carbonio". Prof. S. Zecchi Orlandini, (Dip. Anatomia), prof. P. Bruni (Dip. Biochimica), prof. F. Francini (Dip. Fisiologia), Ing. M. Basso (Dipartimento Sistemi e Informatica), Università degli Studi di Firenze. 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario 2005 10.000 10.000 95.504 5.000 2006 20.000 20.000 95.504 5.000 2007 20.000 20.000 95.504 5.000 120.504 140.504 140.504 Totale 50.000 50.000 286.512 15.000 0 401.512 120.504 140.504 140.504 401.512 Piano Triennale 2005-2007 50 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Aziende del settore della microscopia a scansione di sonda - La realizzazione di un controllore per AFM "non classico" e robusto basato su architettura "real-time", permetterà alle aziende del settore di possedere un know how innovativo che consentirà di presentare sul mercato internazionale prodotti innovativi. Stima : 75.000 € Aziende del settore delle nanotecnologie - Hanno mostrato interesse per due aspetti: la realizzazione di un sistema di scansione SPM linearizato e veloce per misure metrologiche su scala nanometrica (superfici, carburo di silicio, nanotubi) e per nanolavorazioni. Stima : 45.000 € Impatto sul sistema sanitario - L'analisi di istologiche tramite adesione specifica con punte funzionalizzate rappresenta un interessantissimo sviluppo delle attuali indagini istologiche. La risoluzione ottenibile è paragonabile a quella di un microscopio elettronico ma con costi estremamente inferiori. Il flusso di risorse indirette è di difficile quantificazione. Stima: >20.000 € 9) Punti critici e condizioni di fattibilità Il successo di questa attività di ricerca sarà fortemente condizionato dal riperimento di adeguate risorse finanziarie. Piano Triennale 2005-2007 51 Macrolinea: M2 - Imaging, materiali e dispositivi ottici M2.5 - Metodi e Tecniche interferometriche per la caratterizzazione di materiali e componenti. Proponente: Ferraro Pietro Sezione INOA: Napoli. Proposta: Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno La ricerca avanzata e l’industria ad alto contenuto tecnologico (semiconduttori, telecomunicazioni e sensoristica) dipende in modo cruciale dalla capacità di definire processi di micro-fabbricazione, caratterizzazione e misura. Infatti i micro-dispositivi rappresentano un ingrediente di “alta tecnologia” indispensabile in molti campi d’applicazione. Particolare rilevanza ha avuto lo sviluppo di materiali e strutture per la realizzazione di dispositivi basati su componenti MEMS (Micro Electro Mechnaical Systems), MOEMS (Micro Opto Electro Mechnaical Systems) e IO (ottica integrata). Per questo lo sviluppo delle tecniche a scansione e quelle ottiche di tipo interferometrico è al centro delle attività di ricerca in questo settore. Esse sono ritenute necessarie alla realizzazione e caratterizzazione di dispositivi affidabili. Ad es. le misure di tipo profilometrico, del ritardo ottico, degli indici di rifrazione, sono di fondamentale importanza per lo studio delle proprietà fisiche ed ottiche dei materiali. Inoltre il continuo avanzamento tecnologico incrementa la complessità delle microstrutture realizzate che sono alla base dei diversi dispostivi, richiedendo lo sviluppo in parallelo di tecniche di misura sempre più sensibili ed affidabili senza le quali non è possibile verificare la correttezza dimensionale e/o le proprietà. E’ di interesse generale poter disporre di metodi non invasivi e a pieno campo investigare con alta risoluzione. Molti gruppi di ricerca nel mondo sono impegnati a sviluppare nuovi apparati e metodi di misura per mezzo di tecniche ottiche interferometriche di microstrutture per migliorare i processi di fabbricazione e comprendere il comportamento dei nuovi materiali di cui sono costituite. 2) Attività in corso Per quanto riguarda la caratterizzazione ottica dei materiali, grazie all’ implementazione di una tecnica interferometrica olografica è stato possibile ottenere una mappatura bidimensionale del coefficiente elettro-ottico di cristalli di niobato di litio. Sfruttando la stessa tecnica, è stato monitorato in tempo reale il processo di inversione ferroelettrica in cristalli di LN misurando il campo interno, grandezza fisica legata al processo di poling. Cioò attraverso una configurazione interferometrica originale (Reflective Grating Interferometer). Inoltre sono state sviluppate configurazioni sperimentali e metodi di analisi per un microscopio olografico a ricostruzione numerica (DHM -Digital Holographic Microscope), finalizzati alla caratterizzazione di profili e deformazioni di microstrutture in dispositivi di tipo MEMS e/o MOEMS, realizzati in silicio. Questa tecnica permette di ricostruire numericamente la mappa di ampiezza e fase relativa al campo trasmesso e riflesso dal campione in esame e quindi ricavarne il profilo con risoluzioni che arrivano alla decina di nanometri. In aggiunta è in corso di implementazione un processo di litografia interferometrica per la realizzazione di strutture ferroelettriche periodiche di passo inferiore a 0.7 micron e, contemporaneamente, è stato sviluppato un processo di inversione periodica di polarizzazione in LN secondo geometrie composite uni e bidimensionali per la Piano Triennale 2005-2007 52 realizzazione di dispositivi optoelettronici integrati. In particolare sono in corso le seguenti attività: • Mappatura bidimensionale del coefficiente elettro-ottico di cristalli di niobato di litio tramite una tecnica di olografia interferometrica; • Monitoraggio in tempo reale del processo di inversione della polarizzazione spontanea in cristalli di niobato di litio. • Studio del “campo elettrico interno” in cristalli LN. • Sviluppo di un microscopio olografico digitale interferometrico per la caratterizzazione di materiali e dispositivi (MEMS e MOEMS in silicio): miglioramento della risoluzione spaziale nella ricostruzione delle mappe di fase tramite tecnica di olografia digitale. • Studio della propagazione di fronti d’onda in materiali ottici non lineari per mezzo di tecniche di olografia digitale. 3 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Gli sforzi del presente progetto sono mirati a migliorare la risoluzione spaziale trasversale (super-risoluzione) e longitudinale, la sensibilità e l’affidabilità delle tecniche per l’uso insitu e d in real-time durante i processi di fabbricazione e/o di validazione del loro funzionamento. Questo attraverso nuove configurazioni sperimentali e il miglioramento delle tecniche di analisi dei fronti d’onda. Competenze: Interferometria, olografia, microscopia, image-processing, tecniche litografiche, ottica nonlineare. 4) Attività da svolgere Nell’ambito del presente progetto saranno svolte le seguenti attività di ricerca: • Miglioramento della risoluzione spaziale di interferometri in configurazione di microscopia per l’analisi di materiali e processi; • Miglioramento della risoluzione temporale per l’acquisizione di interferogrammi finalizzata a seguire in tempo-reale processi e fenomenologie dinamiche sul compoeratento di materiali e componenti (cristalli, MEMS, etc.); • Miglioramento degli algoritmi di analisi di immagini; • Studio di fronti d’onda attraverso la tecnica di registrazione e ricostruzione di fronti d’onda per mezzo di apparati olografici; • Definizione, realizzazione e caratterizzazione di micro/nano strutture attraverso le tecniche di litografia interferometrica. Le attività da svolgere sono in stretta e forte correlazione con quelle del progetto di Firenze/Napoli di Paolo De Natale M1.2, infatti lo sviluppo di metodi e tecniche di indagine ad elevata sensibilità è complementare, sinergico con il processo di definizione e realizzazione di dispositivi ottici e fotonici sia a monte, per la caratterizzazione del materiale, che a valle con la caratterizzazione del dispositivo. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005– 2007 • sviluppo di una tecnica basata su un microscopio olografico digitale a ricostruzione numerica per la caratterizzazione di strutture MEMS/MOEMS in silicio attuate dinamicamente e/o termicamente. • realizzazione di un apparato interferometrico e metodologia di indagine per la misura del profilo di indice trasversale di guide in vetro realizzate a mezzo di scrittura laser; • caratterizzazione di strutture periodiche micrometriche in niobato di litio tramite olografia digitale; Piano Triennale 2005-2007 53 • studio della birifrangenza alla frontiera di domini invertiti adiacenti; • implementazione di tecniche per il monitoraggio in tempo reale del processo di inversione ferroelettrica periodica in niobato di litio su scala micrometrica; • studio delle interazioni acusto-ottiche durante il processo di inversione; • studio degli tensioni all’interfaccia tra materiali diversi per la caratterizzazione di dispositivi ibridi in silicio-niobato; • studio di effetti fotorifrattivi in cristalli; • misura del coefficiente di espansione termica di cristalli per la fotonica; • realizzazione/caratterizzione di microstrutture superficiali in cristalli; • realizzazione di una tecnica di monitoraggio in tempo reale del processo di inversione periodica per un controllo del fenomeno di avanzamento dei domini invertiti al di sotto del film isolante (domain spreading). • Realizzazione di dispositivi di tipo phase array in LN periodicamente invertito secondo geometrie bidimensionali opportune finalizzate alla misura/correzione di fronti d’onda; • Impiego delle strutture ferroelettriche PPLN per tecniche di wave-front sensing tramite effetto elettro-ottico (point diffraction interferometer). 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 De Natale 2 2 2 Ferraro 10 10 10 Aiello (Ass. PON Simona) 5 12 12 Alfieri (Ass. PON Simona) 5 12 12 Sansone (Ass. PON Simona) 5 12 12 Assegnista (Prog.77) n.1 10 10 10 Assegnista (Prog.77) n.2 12 12 12 Collaborazioni: S. Mailis (Optoelectronic Research Centre, Southampton, UK); P.K. Rastogi (EPFL Lousanne, CH); F. Laurell (Royal Univ.-Stockholm, Svezia); K.A. Stetson (Holometrology, CT-USA); B. Javidi (Univ. Connecticut USA); P. La porta (Dip. Di Fisica del Politecnico di Milano); A. Arie (Tel Aviv University, Israele). 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale TD/Ass/Bor/Coll su Progetti Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni Prog.77 - Miur Progetto Italia-Belgio Dip. Fisica Pol. MI Totale Finanziamenti Esterni 2005 95.000 40.000 52.332 56.045 21.000 2006 45.000 30.000 52.332 87.853 20.000 2007 30.000 20.000 52.332 87.853 19.000 264.377 235.185 209.185 Totale 170.000 90.000 156.996 231.751 60.000 0 708.747 877 35.184 209.185 245.246 2005 242.500 6.000 15.000 263.500 2006 200.001 200.001 Piano Triennale 2005-2007 2007 0 Totale 442.501 6.000 15.000 463.501 54 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore I risultati finora ottenuti hanno permesso di di n3 brevetti di invenzione industriale: 1] Brevetto di invenzione industriale, già depositato in Italia ed esteso all’estero (TPC), riguardante lo sviluppo di un Microscopio Olografico a ricostruzione numerica per la caratterizzazione strutture MEMS. Sono in corso contatti per la eventuale definizione di accordi con alcune aziende in Europa e negli USA per valutare le possibilità di sfruttamento industriale con diverse modalità (cessione dei diritti) o iniziative di tipo imprenditoriali (spin-off, collaborazioni con aziende, etc.). Rif. “Method for modifying spatial resolution in the reconstruction of images in digital holography”, a nome: Consiglio Nazionale delle Ricerche; PCT/IT04/000380 Depositato il 9 Luglio 2004. 2] Brevetto depositato in Italia riguardante la caratterizzazione di cristalli per ottica non lineare a mezzo di tecniche interferometriche. Sarà valutata l’opportunità di estensione all’estero di tale brevetto. Al momento si ritiene che sulla base del brevetto sia possibile definire la realizzazione di un prototipo che potrebbe avere un mercato sia in ambito industriale che accademico e che quindi si possa eventualmente procedere allo sfruttamento industriale con diverse modalità (cessione dei diritti) o iniziative di tipo imprenditoriali (spin-off, collaborazioni con aziende, etc.). Rif. Metodo per la mappatura bidimensionale del coefficiente elettro-ottico di oggetti, cella da utilizzare in tale metodo per l’applicazione del campo elettrico ad oggetti, e relativo apparato”a nome: Consiglio Nazionale delle Ricerche;Deepositato a Roma n. RM2004A000133 il 17 Marzo 2004. 3] Brevetto in corso di deposito in Italia per il quale è già stata avvita la procedura attraverso le strutture competenti del DAST –CNR, in collaborazione con una azienda D’Appolonia che si prevede possa portare allo sviluppo di un sistema innovativo per la lettura di deformazioni in regime quasi-statico a mezzo di reticoli di Bragg in fibra. Ci si attende che il partner industriale D’Appolonia possa arrivare ad una commercializzazione dello stesso in tempi brevi. Titolo provvisorio: Metodo interferometrico per la lettura di reticoli di Bragg in fibra ottica. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità Un elemento di assoluta criticità per consentire il raggiungimento degli obiettivi del progetto è la necessità di un consolidamento delle competenze specifiche attraverso un reclutamento di personale specializzato e con diversi profili professionali (ricercatore e tecnologo) sia a breve termine operato attraverso contratti a tempo determinato e a medio lungo termine con assunzioni a tempo indeterminato. Piano Triennale 2005-2007 55 Macrolinea: M2 - Imaging, materiali e dispositivi ottici Proposta: M2.6 - Sistemi ottici per controllo di processi Proponente: Ciamberlini Claudio Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno Il controllo di processo e di prodotto unitamente alla ricerca nel settore dell’automazione fanno parte delle strategie per lo sviluppo e la competitività industriale. Questa linea di ricerca si colloca nell’ambito di queste strategie e si indirizza di volta in volta alla soluzione di specifici problemi su indicazione del mondo industriale. È il ruolo che l’unità di optoelettronica dell’INOA svolge nel processo di innovazione a breve e medio termine. 2) Attività in corso Il rilievo automatico della forma e dei difetti di superfici rappresenta un importante aspetto del controllo della qualità. L’INOA ed in particolare l’unita di Optoelettronica ha già svolto attività di ricerca nella realizzazione di dispositivi per il rilievo di profili di manufatti industriali. Sono stati innescati rapporti con cooperative industriali per approfondire le esigenze e le aspettative di diversi settori sia a livello italiano che europeo; attualmente è attiva una cooperazione con il consorzio CEO nell’ambito di un progetto del programma di innovazione tecnologica finanziato dalla regione Emilia-Romagna. Un altro settore di notevole importanza è quello del sistema informativo per mezzi di trasporto tramite sistemi a proiezione di microdisplay basati sulle nuove tecnologie dette a valvole ottiche quali in particolare gli OLED (Organic Light Emitting Diode) e gli LCoS (Liquid Crystal on Silicon). Attualmente stanno per essere approntate definitivamente le metodologie di misura per certificazione dei dispositivi di imaging per ottenere la certificazione di laboratorio di misura nazionale da parte del SINCERT (vedi Progetto Laboratorio di calibrazione ex P.6.3 del PT INOA 2004-2006. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Nel prossimo triennio sono previste le seguenti ricerche: a) Progettazione e sviluppo per ottimizzare e migliorare le prestazioni di un sensore ottico di profilo di forma per tavole di legno di grandi dimensioni. b) Sistema di visione in B/N per il controllo di superfici di tavole di legno in una linea. c) Sviluppo di sitemi a proiezioni a basso contentuto di informazioni. Competenze: Progettazione, collaudo e realizzazione di sistemi ottici, sensori, sistemi e dispositivi. 4) Attività da svolgere a) L’INOA propone lo sviluppo di un dispositivo con dedicate caratteristiche di precisione e affidabilità superiori. L’attività principale riguarderà la progettazione della configurazione ottica e del software gestionale ed analisi dei dati raccolti. b) Implementazione di un sistema di visione B/N per la difettazione delle tavole di legno, integrato con altri sistemi per la fusione dei dati ed ottenere informazioni complete sulla qualità delle tavole. c) Sviluppo di un sistema di proiezione compatto da installare in autoveicoli su strada, Piano Triennale 2005-2007 56 rotaia, mare, etc. Raccolta dati e sviluppo di software per l’interazione dell’operatore. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale Ricerca A) 2005 • Scelta del sensore e studio di una disposizione geometrica del complesso ottica-sensore che aumenti la linearità e la risoluzione del dispositivo. Sviluppo del nuovo programma di gestione delle unità optoelettroniche sensibili e dell’interfaccia utente. 2006 • Prove operative di un prototipo del sensore. Sviluppo di un nuovo prototipo del sensore anche in base delle indicazioni degli utenti. Ricerca B) 2005 P2.2-1 Realizzazione di un sistema che permetta una più facile gestione dell’interfaccia uomo-macchina ed a basso costo. 2006-2007 • Prove operative sul prototipo. Test di affidabilità del sistema hardware e software in condizioni di lavoro industriali. Ricerca C) 2005-2006 • Progettazione della configurazione del sistema di proiezione. Valutazione del rapporto costo/prestazioni. Realizzazione del dispositivo prototipo per la visione e presentazione delle informazioni. 2007 • Prove operative del sistema realizzato e test di affidabilità. Studio e realizzazione di eventuali modifiche necessarie per aumentarne sia la robustezza che le prestazioni. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazione PERSONALE 2005 2006 2007 Ciamberlini 5 5 5 Longobardi 1 Collaborazioni: CEO, OMGA (Industria meccanica), Polo pratese del tessuto, Sirio Panel SpA. 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni CEO Apporto da privati Totale Finanziamenti Esterni 2005 15.000 25.000 27.239 5.000 2006 25.000 30.000 18.013 10.000 2007 20.000 40.000 18.013 15.000 72.239 83.013 93.013 Totale 60.000 95.000 63.265 30.000 0 248.265 48.239 55.013 61.013 164.265 2006 10.000 18.000 28.000 2007 12.000 20.000 32.000 Totale 30.000 54.000 84.000 2005 8.000 16.000 24.000 Piano Triennale 2005-2007 57 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Aziende del settore meccanico per macchine utensili di lavorazione del legno - La conclusione del progetto di innovazione tecnologica della Regione Emilia-Romagna permetterà alle aziende di possedere un know how utile per la realizzazione di nuove e più precise macchine di taglio di tavole di legno prive di difetti che saranno impiegati dalle industrie di fabbricazione di manufatti in legno. Stima : 50.000 Euro. Aziende del settore della lavorazione e fabbricazione di manufatti in legno - La commercializzazione della macchina trocantrice con le nuove caratteristiche prestazionali, permetterà un incremento della produzione sia quantitativo che qualitativo; ulteriore beneficio sarà fornito dalla diminuzione degli scarti di lavorazione con effetti di risparmio sul consumo di legno ed ovviamente con un minor ricorso alla deforestazione. Quanto maggiore sarà la penetrazione commerciale della dittà incaricata della costruzione della maccanica utensile tanto maggiore sarà il flusso economico generabile. Stima nei paesi UE: 200.000 Euro + benefici ecologici di minore deforestazione. Aziende del settore pannelistica e cruscotti per veicoli - Il possesso della tecnologia per la realizzazione di nuovi pannelli sempre più prestazionali, a basso consumo, costo e peso permetterà alle aziende di competere in un settore ad alta competizione ed innovazione tecnologica dove la produzione non può basarsi solo sulla routine ma deve continuamente ricercare nuove e migliori soluzioni ai problemi dei costruttori di veicoli ed adeguarsi velocemente alle nuove richieste di mercato. Stima : 25.000 Euro. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità Sviluppo di routine software particolarmente efficaci. Capacità di ottenere sistemi elettronici con trasferimento veloce dei dati. Piano Triennale 2005-2007 58 Macrolinea: M2 - Imaging, materiali e dispositivi ottici Proposta: M2.7 - Progettazione di sistemi ottici Proponente: Greco Vincenzo Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno L’utilizzo sempre più frequente di dispositivi ottici nei diversi settori applicativi del nostro paese, induce una domanda sempre maggiore di competenze nel campo della progettazione ottica e conseguentemente della lavorazione e del collaudo di superfici ottiche. Lo spettro delle richieste e dei contesti dove queste nascono è variegato. Nell’ambiente della ricerca, ad esempio, si richiedono dei sistemi ottici che, per le loro specifiche caratteristiche, sono unici. In quel contesto nasce allora la richiesta di competenze di calcolo ottico altamente qualificate ed allo stato dell’arte per produrre progetti innovativi. Nella piccola e media industria optoelettronica è invece presente la necessità di acquisire nuove metodologie di disegno ottico specificatamente dedicate alla progettazione dei sistemi ottici di interesse. Nasce quindi, in questo ambito, la richiesta di competenze di calcolo ottico che sappiano ben coniugare la novità del disegno con le esigenze di tempestività, controllo dei costi e semplicità, caratteristiche del mondo industriale. Infine l’ambiente industriale, includendo in questo anche la grande industria optoelettronica, necessita intorno a sé di un ambiente culturale fertile, nel settore dell’ottica tecnica, dove poter attingere nuove risorse umane. Da questa analisi si evidenzia quindi la necessità di un ambiente scientifico che coltivando e mantenendo allo stato dell’arte le competenze relative alla progettazione ottica, possa essere di supporto all’attività produttiva e di ricerca nel settore dei dispositivi ottici. 2) Attività in corso L’attività di ricerca svolta nel corso del 2004 si è articolata secondo le seguenti linee: • Completamento del progetto di un endoscopio catadiottrico per il nuovo sistema termografico del Joint European Torus (Culham, UK); • Progettazione di sistemi di focalizzazione per fasci laser CO2; • Progettazione di un obiettivo di focalizzazione per il North Bench dell’interferometro VIRGO (European Gravitational Observatory); • Partecipazione allo “Studio di un Payload Iperspettrale Avanzato” ASI, luglio 2004. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Questa ricerca si propone di sviluppare nuove metodologie di progettazione ottica a supporto delle attività produttive e di ricerca nel settore dei dispositivi ottici. Competenze: Le competenze necessarie per questo obiettivo sono quelle proprie del calcolo ottico. 4) Attività da svolgere 1) Il programma attuale di lavoro prevede i seguenti obiettivi: 2) Studio di una metodologia di calcolo per la propagazione di fasci generalmente astigmatici attraverso un generico sistema ottico. 3) Messa a punto di una procedura per la progettazione di obiettivi catadiottrici a focale variabile, per la focalizzazione di fasci laser CO2; Piano Triennale 2005-2007 59 4) Studio della sensibilità delle cavità laser a CO2 multi-ripiegate rispetto alla giacitura degli specchi; 5) Studio di una metodologia per il disegno ottico di un telescopio a tre specchi anastigmatico (TMA); 6) Ricercare nuove collaborazioni; 7) Fornire all’esterno un servizio di progettazione ottica; 8) Coltivare le competenze specifiche del calcolo ottico. 5) Sviluppo temporale 2005 – 2007 Mentre le attività necessarie al raggiungimento degli obiettivi E, F, G saranno portate avanti parallelamente nel corso del triennio 2005-2007, gli obiettivi A e B saranno raggiunti nell’arco del 2005, gli obiettivi C ed D saranno affrontati rispettivamente nel 2006 e nel 2007. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Greco V. 11 11 11 Collaborazioni: Silvia Carraresi (El.En. SpA), Martino Burlamacchi (El.En. SpA), Daniele Bigazzi (El.En. SpA), Giorgio Maddaluno (ENEA Centro Ricerche Frascati), Francesco Paolo Orsitto (ENEA Centro Ricerche Frascati), Alberto Righini (Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio, Università di Firenze), Paolo La Penna (European Gravitational Observatory - VIRGO Project). 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni Apporto da privati Totale Finanziamenti Esterni 12.000 39.629 1.000 2006 2.000 12.000 39.629 3.000 52.629 56.629 52.629 Totale 2.000 36.000 118.887 5.000 0 161.887 37.629 56.629 52.629 146.887 2005 2005 2006 2007 12.000 39.629 1.000 2007 15.000 15.000 0 0 Totale 15.000 15.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore 9) Punti critici e condizioni di fattibilità Gli obiettivi di ricerca sopra elencati possono essere raggiunti solo qualora si disponga di un software di progettazione ottica (CAD ottico) allo stato dell’arte. Piano Triennale 2005-2007 60 Macrolinea: M2 - Imaging, materiali e dispositivi ottici Proposta: M2.8 - Supporto al progetto realizzazione e verifica della deposizione di film sottili per applicazioni industriali Proponente: Alessandro Farini Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno Tutte le moderne componenti di sistemi ottici utilizzano in maniera assai estesa trattamenti superficiali che sono in grado di modificare le caratteristiche della sostanza su cui sono deposti. Infatti il vetro e gli altri materiali a disposizione delle industrie non sono sempre in grado di rispondere alle necessarie caratteristiche di trasmissibilità e assorbimento. Un trattamento superficiale permette di selezionare la zona dello spettro elettromagnetico che si vuole trasmettere, bloccando al contempo la parte che potrebbe essere dannosa. Per questo motivo i trattamenti superficiali trovano posto in moltissimi applicazioni industriali, quali l’ottica oftalmica, i filtri da discoteche, l’illuminotecnica e la protezione delle opere d’arte. A tale diffuso utilizzo non corrisponde in Italia un equivalente sviluppo produttivo, dato che la ricerca sui film sottili implica costi che la singola azienda non è sempre in grado di affrontare. Per questo motivo vi è richiesta da parte dei privati di una ricerca che aiuti le aziende nello sviluppo di nuove tecnologie. 2) Attività in corso L’Istituto nazionale di Ottica Applicata (INOA) possiede sia la strumentazione che le competenze necessarie a un’analisi delle caratteristiche ottiche di un trattamento: questo permette di esaminare e controllare diversi tipi di superfici ottiche, verificandone la trasmittanza e la riflettanza. Particolare attenzione è stata anche dedicata all’analisi delle proprietà dal punto di vista del mantenimento della percezione cromatica. E’ inoltre continuata la collaborazione con il gruppo di ricerca dell’Enea dedicato ai film sottili e con un’impresa multinazionale che produce vetro in Italia. La collaborazione con il laboratorio di ergonomia della visione permette anche di prendere in considerazione gli aspetti legati alla psicofisica della visione. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Come obiettivo generale è possibile indicare quello di acquisire una serie di conoscenze nel settore dei film sottili, legate soprattutto alla progettazione e alla caratterizzazione dei trattamenti. Tale scopo è particolarmente importante in una zona come quella fiorentina, in cui risiedono gran parte delle aziende italiane produttrici di trattamenti. All’interno di questo obiettivo generale uno scopo particolare è contribuire alla produzione di un trattamento da utilizzare sui vetri posti a protezione dei dipinti Competenze: Progettazione, collaudo e realizzazione di sistemi ottici, scienza della visione, radiometria e fotometria 4) Attività da svolgere L’attività da svolgere riguarda l’affinamento del prototipo di trattamento ottico da effettuare sui vetri posti a protezione delle opere d’arte. All’interno di questa linea di ricerca ricadono tutta una serie di attività, come la caratterizzazione dei trattamenti, che permetteranno anche all’INOA di migliorare il proprio know how in questo settore. Piano Triennale 2005-2007 61 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale Il finanziamento CRF termina nel 2005. L’attività successiva di questa linea di ricerca dipende dal successo del progetto iniziale. 2005 • Realizzazione finale del trattamento per le opere d’arte • Test psicofisici sul trattamento • Misurazioni fotometriche sul trattamento • Giornata di presentazione del trattamento 2006 • Sviluppo del rapporto illuminazione-trattamenti 2007 • Sviluppo del rapporto illuminazione-trattamenti 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Farini 2 1 0 Di Sarcina (B) 12 Collaborazioni: Enea thin film groups, LAV Laboratori Alto Vuoto, Targetti Sankey S.p.A. 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni 2005 8.000 3.000 6.064 2.000 12.400 31.464 2006 8.000 3.000 3.032 1.000 2007 8.000 3.000 0 1.000 15.032 12.000 Totale 24.000 9.000 9.096 4.000 12.400 58.496 22.464 5.032 2.000 29.496 2006 10.000 10.000 2007 10.000 10.000 Totale 29.000 29.000 2005 Cassa di Risparmio firenze 9.000 Totale Finanziamenti Esterni 9.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore 20000 €: azienda di trattamenti ottici. Aver acquisito il know how per la realizzazione di questi trattamenti potrebbe offrire all’azienda una nuova quota di mercato 35000 €: azienda illuminotecnica. Avere a catalogo tali trattamenti permetterà all’azienda di porsi nel mercato come esperta nell’illuminazione di musei, settore di estrema importanza nel panorama italiano. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità Un punto critico è quello di poter pubblicizzare adeguatamente il nuovo trattamento, in modo che possa essere presentato sul mercato in maniera interessante. Va poi deciso quanto INOA decide di puntare nel futuro sul settore trattamenti, anche in collaborazione con le aziende del settore e tenendo conto dell’ottimo rapporto con ENEA. Piano Triennale 2005-2007 62 Macrolinea: M2 - Imaging, materiali e dispositivi ottici Proposta: M2.9 - Sviluppo di nuovi materiali e dispositivi per l’optoelettronica Proponente: Longobardi Giuseppe Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno Il programma si inquadra in un’attività generale di innovazione orientata per migliorare la qualità della vita. Si tratta quindi di sviluppare materiali e dispositivi rivolti in modo particolare ai settori della medicina (diagnosi e terapia), della chirurgia, della biologia dell’ambiente, dei processi industriali ed della ricerca. Le tecniche di progetto di materiali nuovi e di sviluppo di dispositivi innovativi ha aperto nuove frontiere per una trasformazione tecnologica nei settori che sono strettamente correlati con la qualità della vita come quelli su menzionati. La progettazione di nuovi materiali che presentano, rispetto allo stato dell’arte, nuove caratteristiche meccaniche, ottiche, chimiche, elettriche, ecc. rappresenta un obiettivo strategico per la scienza dei materiali. Relativamente ai nuovi dispositivi c’è una tendenza a realizzarne di dimensioni sempre più ridotte per ridurre pesi ingombri e consumi di energia ed ottenere proprietà ottenibili solo attraverso una miniaturizzazione dei dispositivi stessi (si pensi, per esempio, alle applicazioni in medicina). 2) Attività in corso Il Consorzio CEO ha ottenuto nel 2004 un contributo di 110.000€ per la costituzione di un laboratorio di micro e nanotecnologie per il progetto di nuovi materiali e microdispositivi per l’optoelettronica. INOA ha interesse a sviluppare competenze in questo settore anche alla luce dell’esperienza che l’Istituto ha nel campo della microscopia, delle tecniche di diagnostica ottica e delle lavorazioni ottiche che sono un validissimo presupposto per progettare microdispositivi e per l’analisi microscopica di materiali da utilizzare in ottica ed in optoelettronica. Attualmente CEO e INOA stanno realizzando un laboratorio dove si possano studiare, sviluppare e sperimentare componenti su scala micrometrica per i sistemi ottici, microdispositivi per chirurgia e progetto di nuove fibre tessili. L’attività in corso consiste nella messa a punto della nuova strumentazione a microscopia a forza atomica e per la messa in opera di un sistema per micro e nano litografia. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Lo sviluppo di nuove soluzioni e di nuove applicazioni dipenderà fortemente dalla multidisciplinarietà della colloborazione. Tutte le competenze, anche quelle che in prima approssimazione possono sembrare ridondanti, diventano indispensabili per ottenere prodotti sempre più innovativi. E’ stato questo il criterio di scelta delle collaborazioni nella nostra proposta, che sono frutto di contatti già intrapresi con le singole strutture che presentando differenti culture possono costituire una massa critica di competenze. Un altro elemento essenziale è l’apporto di un tecnico del laboratorio di lavorazioni ottiche. 4) Attività da svolgere Microottiche Una classe importante di ottiche da studiare e sviluppare è quella costituita dai Piano Triennale 2005-2007 63 componenti che sfruttano il principio della diffrazione piuttosto che quello della rifrazione. Appartengono a questa categoria le ottiche diffrattive e gli ologrammi sintetici, entrambi i dispositivi sono progettati tramite computer e vengono realizzati su supporti sottili trasparenti o riflettenti. In questi supporti sono riportati tipici "pattern" i cui profili sono confrontabili per dimensione con la lunghezza d'onda della luce. Il rendimento di una sistema ottico così realizzato o la quantità di informazione che può essere immagazzinata in un ologramma dipende dalla risoluzione e dalla precisione con la quale si realizzano questi pattern. Considerando che la lunghezza d'onda della luce visibile è mediamente 0.5micron e che il profilo del pattern deve consentire sfasamenti dell'energia luminosa di 2π per ogni λ, se ne deduce che per una quantizzazione ad 8 bit ogni livello di sfasamento deve avere il valore di 1.96 nm Se si volessero estendere le applicazioni di questi dispositivi nella regione UV i limiti di risoluzione diventerebbero ancora più stringenti. I materiali con i quali si realizzano questi dispositivi non presentano problemi di reperibilità, perchè possono essere realizzati anche in vetro o in plastica. Un limite per il loro sviluppo però è rappresentato dall’estrema difficoltà nella realizzazione di una matrice solida con la quale poter successivamente stampare i componenti da utilizzare. Le tecniche di litografia e di controllo, tipiche delle nanotecnologie, consentiranno di superare il problema della fabricazione della matrice e consentiranno soprattutto una rapida prototipizzazione del componente. Microlenti adattive per infrarosso Lo sviluppo di ottiche miniaturizzate basate sul principio dell’elettrowetting sta ricevendo sempre maggiore attenzione. La realizzazione di lenti a focale variabile basate sulla curvatura della superficie di un liquido o dell’interfaccia tra due liquidi si è sviluppata negli ultimi anni ma solo recentemente hanno fatto la loro comparsa i primi prodotti commerciali. L’utilizzo di questa tecnica ha permesso lo sviluppo di ottiche dalle dimensioni ridotte e dalle ottime caratteristiche ottiche che fanno prevedere un loro impiego massivo nel campo dei prodotti elettronici di largo consumo come le macchine fotografiche digitali miniaturizzate. Inoltre, la possibilità di avere delle lenti piccole e leggere con distanza focale variabile fa prevedere che possano anche essere impiegate in campo biomedicale, dove lo sviluppo di strumentazione di analisi non invasiva sempre più spesso richiede l’impiego di ottiche adattive. L’INOA in collaborazione con il CEO prevede di sviluppare un progetto di ricerca in questo campo che possa nel breve periodo portare alla realizzazione di dispositivi custom da essere impiegati in quelle linee di ricerca in cui sia necessario il trattamento di segnali ottici infrarossi e in cui l’utilizzo di ottiche miniaturizzate può portare vantaggi. Sviluppo di tessuti con proprietà funzionali per la salute e l’ambiente Progetto di tessuti tramite nanointrusioni di particelle con proprietà di traspirazione, azione batteriostatica e battericida, assorbimento e smaltimento di calore, termostabilità, protezione elettromagnetica, resistenza meccanica, assorbimento di radiazioni. La modifica delle fibre tessili in superficie tramite trattamenti chimico-fisici o applicazioni di strati sottili di rivestimento consente di ottenere materiali tessili con proprietà nuove. INOA controllerà che non siano alterate le proprietà estetiche delle fibre stesse (come il rispetto delle condizioni di irraggiamento ultravioletto, il colore ecc.) che è una condizione particolarmente importante per le fibre naturali. Dispositivi biomedici Sviluppo di dispositivi e supporti micro e nanometrici per medicina e biologia. Piano Triennale 2005-2007 64 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale A meno di possibili imprevisti tecnici e di consegna della strumentazione è possibile programmare l’attività di ricerca e sviluppo del laboratorio INOA-CEO come qui appresso riportato: 2005 • Realizzazione di un laboratorio di base per lo sviluppo di componenti ottici su scala micrometrica e nanometrica. Messa a punto della strumentazione. Studio e progetto di tali componenti 2006 • Completamento del laboratorio di micro e nanotecnologie con contributi esterni. Realizzazione dei componenti micro e nanoottici sviluppati nel 2005. Controlli ottici sulle proprietà di nuovi tessuti 2007 • Utilizzare le competenze dei partner nelle più recenti tecniche di analisi (tomografia, autofluorescenza dei tessuti, ecc) per progettare e realizzare dispositivi su scala micrometrica nell’ambito del settore biomedico. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Ciamberlini 3 3 3 Francini 2 2 2 Longobardi 3 Meucci 3 3 3 Sansoni 1 1 1 Assegnista A3 12 12 12 Borsista B2 12 12 12 Collaborazioni: Consorzio CEO; LENS di Firenze; DET Univ. di Firenze; Pon-Tech Scr (Pontedera); INSTM, Dip Chimica Università di Pisa; Dip. Ingegneria Chimica Univ. di Pisa; CRISMA di Siena; Dip di Scienze e Tecnologie Chimiche Univ.di Siena; ElEn di Calenzano; Tecnotessile (Prato); SEAC (Firenze), Auserpolimeri(Lucca); Centro Ricerche Fiat (Torino). 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario 2005 80.000 20.000 76.837 10.000 30.577 217.414 2006 40.000 10.000 49.759 10.000 30.577 140.336 2007 20.000 10.000 49.759 5.000 30.577 115.336 Totale 140.000 40.000 176.355 25.000 91.731 473.086 217.414 140.336 115.336 473.086 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Microottiche adattive Leader in questo settore sono la società francese Varioptic, nata nel 2002 come spin-off dell’Ecole Normale Supérieure de Lyon, e la Philips che sono già in grado di fornire sia prodotti a catalogo che custom. L’attenzione è attualmente incentrata sul problema Piano Triennale 2005-2007 65 delle camere digitali e quindi verso ottiche dalle dimensioni intorno al cm; sempre per lo stesso motivo se ne considera il loro uso nella regione visibile (350-750 nm). D’altra parte oggigiorno sempre più sono le applicazioni, soprattutto in campo biomedicale ma anche in campo militare e civile, in cui sono utilizzate misure nell’infrarosso e tecniche di termografia. È quindi indispensabile sviluppare questa tecnica anche in questa regione spettrale in cui sicuramente ottiche con queste caratteristiche troverebbero largo impiego. Stima: 100.000 Euro. Sviluppo di tessuti innovativi Attualmente la produzione manufatturiera trova difficoltà a sostenere ulteriormente la competitività, in quanto si scontra con i costi di produzione dei nuovi paesi industrializzati. Si registra così una sempre più diffusa richiesta di innovazioni ad alto contenuto scientifico tecnologico. l’uso delle tecnologie sempre più miniaturizzate dovrebbe costituire la chiave per avere un ruolo principale di sviluppo socio economico. Stima: 300.000 Euro. Dispositivi e supporti per medicina In medicina e chirurgia i risultati dovrebbero portare benefici a lungo termine per i pazienti rendendo possibili analisi in tempo reale e possibilità di intervento con invasività molto ridotta. Un’analisi dei costi mostra che, in molti casi, le spese degli interventi chirurgici sono molto elevate. L’uso di questa nuova tecnologia riduce in modo evidente queste spese (elimina il costo dei reagenti e delle procedure di preparazione, evita completamente il costo della rivelazione radioimmunoguidata, ecc). La stima in questo caso è difficile perchè il settore è complesso: 50.000 Euro. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità Dal momento che l’attività di sviluppo della proposta comporta costi iniziali rilevanti per arrivare ad una maturazione applicativa i punti critici sono legati alla possibilità di reperire contributi e risorse esterne all’inizio dell’attività per acquisto di materiale inventariabile, personale assegnista e borsista e per missioni. Piano Triennale 2005-2007 66 Sintesi della Macrolinea 2 – Imaging, materiali e dispositivi ottici7 La macrolinea M2 si compone di nove proposte, di tipo prevalentemente applicativo, che riguardano lo sviluppo di dispositivi ottici ed optoelettronici e lo studio di metodologie per l’analisi ottica. Le competenze impiegate sono di tipo molto generale, perché i problemi affrontati sono anche molto diversi tra loro, i bacini di utenza sono vasti mentre le necessità applicative possono essere molto specifiche (metrologia e controllo di processi per l’industria, diagnostica del patrimonio culturale, ecc). Le conoscenze e le capacità scientifiche e tecnologiche richieste, quindi, sono di alto livello e spaziano in vari settori dell’ottica (interferometria, microscopia e nanoscopia, progettazione, sistemistica, tecnologie optoelettroniche, analisi del segnale, sviluppo software, ecc.). 2004 Costi previsti Quota finanziamento su F.O. Impegno di personale in mesi uomo 2005 2006 Totale 1.969.789 2.171.791 2.079.540 6.221.120 1.054.289 3.180.619 341 998.790 1.127.540 390 369 1124 7 I costi e la quota del Fondo Ordinario della tabella di sintesi si devono intedere integrati con la quota relativa ai servizi tecnologici e al costo dei mesi uomo dedicati ad incarichi di gestione interna (vedi tabella a pag. 119). Piano Triennale 2005-2007 67 Piano Triennale 2005-2007 68 M3 – Ottica per ambiente, spazio e industria Macrolinea: M3 - Ottica per ambiente, spazio e industria Proposta: M3.1 - Collettori di luce solare Proponente: Sansoni Paola Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno Il Progetto di ricerca riguarda il settore dell'energia rinnovabile ed in particolare quello dello sfruttamento dell'energia solare. Questo settore, che rappresenta un fondamentale elemento nel bilancio energetico nazionale, sta incrementando la sua presenza nell’ambito della produzione e della ricerca industriale. E’ stata infatti evidenziata l’importanza sempre crescente di sviluppare tecnologie di sfruttamento di fonti energetiche alternative quali l’energia solare. Questa linea di ricerca è rivolta allo studio di sistemi ottici adatti alla concentrazione di luce solare su superfici ridotte. In quest’ambito si collocano sia i sistemi di concentrazione e trasporto della luce solare in fibra ottica, che lo studio di celle fotovoltaiche a concentrazione. Le possibili applicazioni di questi dispositivi riguardano il settore fotovoltaico, quello termico e l'illuminazione di interni. 2) Attività in corso La collaborazione INOA-ENEA è iniziata nel 2003, con il Progetto Phocus per la realizzazione di un sistema per lo sfruttamento dell’energia solare tramite celle fotovoltaiche a concentrazione. ENEA ha messo a punto una procedura di realizzazione in plastica di lenti prismatiche e lenti di Fresnel, appositamente progettate. INOA ha seguito ed indirizzato l’evoluzione della produzione, verificando la rispondenza delle caratteristiche ottiche con i parametri di progetto. Dalla caratterizzazione ottica delle lenti prismatiche risulta che esse raggiungono una discreta efficienza di collezione. L’analisi dell’immagine luminosa indica inoltre che le lenti prismatiche generano una immagine che approssima bene la forma quadrata ed ha una sufficiente uniformità. Nello sviluppo delle tecniche di produzione ha assunto particolare rilevanza l’analisi dei contributi delle singole parti della lente alla formazione dell’immagine. Per il 2005 la collaborazione con ENEA prevede lo studio di un simulatore solare, oltre a proseguire il lavoro congiunto nell’ambito del Progetto Phocus. Si tratta di di studiare un sistema per la concentrazione della luce all’uscita di un simulatore solare. L’INOA studierà un sistema ottico, prendendo in esame sia componenti ottici commerciali che elementi progettati appositamente. Verranno inoltre curate sia la realizzazione dei componenti ottici progettati da INOA, che la progettazione e realizzazione della meccanica di sostegno. Il sistema varrà quindi accoppiato al simulatore solare, esaminando le caratteristiche ottiche dell’immagine prima e dopo l’introduzione dell’ottica di focalizzazione. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare La prima ricerca dell’INOA nel campo dell’energia solare è il progetto europeo "Spectrum" (1997-2000), a conclusione del quale viene realizzato un dimostratore che concentra l'energia solare in fibra ottica per il trasporto al luogo di utilizzo. Negli anni seguenti l’INOA svuluppa e realizza un impianto di illuminazione delle vetrine della Sala Islamica con luce solare, collaborando con CEO e museo Stibbert al progetto “Girasoli”. L’impianto permette di sfruttare completamete la luce solare in quanto fornisce illuminazione diretta, Piano Triennale 2005-2007 69 accoppiando collettrori solari a fibre ottiche. Quando l’illuminazione non è necessaria, il sistema accumula energia elettrica focalizzando la luce solare su celle fotovolatiche ad alto rendimento. Nell’ambito della concentrazione di luce solare su celle fotovoltaiche, l'INOA collabora con ENEA dal 2003 al Progetto Phocus. La collaborazione con ENEA prosegue con lo sviluppo congiunto di un simulatore solare per i test sulle celle fotovoltaiche a concentrazione. Sempre nel campo del fotovoltaico a concentrazione, INOA sta attivando una collaborazione con Edison S.p.A, SEMLABS, UNIPR Dip. Ingegneria, IMEM-CNR, Imperial College per un progetto riguardante concentratori di luce solare su celle PV innovative, appositamente messe a punto dal suddetto gruppo di ricerca. Competenze: Progettazione e collaudo di sistemi ottici, radiometria, fotometria, colorimetria. 4) Attività da svolgere Attualmente l’INOA prosegue la sperimentazione presso il Museo Stibbert, controllando l’istallazione dei Girasoli e migliorando le prestazioni del sistema di illuminazione delle vetrine tramite luce solare. Oltre alla partecipazione con ENEA al progetto Phocus, con test ottici su lenti prismatiche e di Fresnel, INOA ottimizzerà le caratteristiche ottiche di un simulatore solare sviluppando un sistema ottico di focalizzazione. Parallelamente INOA collaborerà con il gruppo di Ricerca dell’Università di Parma (Edison S.p.A, SEMLABS, UNIPR Dip. Ingegneria, IMEM-CNR, Imperial College) allo studio di un altro simulatore solare, migliorandone le caratteristiche di uniformità di immagine. Si attende l’esito della valutazione del Progetto Esecutivo FISR (Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca), presentato nel programma strategico ”nuovi sistemi di produzione e gestione dell’energia” e con obiettivo “vettore idrogeno”. Il progetto, dal titolo “Sistema integrato di produzione e stoccaggio di idrogeno ottenuto da reforming di gas naturale e biogas assistito dall’energia solare (Sipirs), coinvolge diversi enti di ricerca, università e imprese: Consorzio Roma Ricerche, Centro Interuniversitario Di Ricerca Per Lo Sviluppo Sostenibile, Istituto Nazionale di Ottica Applicata, E.S.Co. Solar, Cefla Finishing S.P.A., Globe, Scandiuzzi. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005– 2007 • Monitoraggio ed ottimizzazione dell’impianto “Girasoli”, migliorandone efficienza di collezione ed accoppiamento in fibra. Eventuale estensione ad altre applicazioni delle tecnologie di illuminazione per interni con sfruttamento completo della luce solare. • Ampliamento delle ricerche nel settore delle celle fotovoltaiche a concentrazione: 1. Sviluppo di sistemi ottici per focalizzare la luce di un simulatore solare per celle PV a concentrazione. 2. Studio di ottiche di collezione per applicazioni a concentrazione su celle PV. 3. Analisi ed ottimizzazione dell’uniformità dell’immagine di un simulatore solare. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Fontani 9 9 9 Jafrancesco 2 2 2 Mercatelli 2 2 2 Sansoni 8 8 8 Collaborazioni: CEO, ENEA. Piano Triennale 2005-2007 70 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni FISR Sipirs (da approvare) ENEA EDISON Totale Finanziamenti Esterni 2005 20.000 120.000 67.859 15.000 2006 10.000 120.000 67.859 15.000 2007 10.000 120.000 67.859 15.000 222.859 212.859 212.859 Totale 40.000 360.000 203.577 45.000 0 648.577 859 12.859 12.859 26.577 2005 200.000 14.000 8.000 222.000 2006 200.000 2007 200.000 200.000 200.000 Totale 600.000 14.000 8.000 622.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore MUSEO STIBBERT: L’istallazione presso il Museo Stibbert di un prototipo divulgativo e di un impianto di illuminazione della Sala Islamica ad energia solare hanno valorizzato e pubblicizzato il sistema Girasoli. Il Museo Stibbert, nel quale il sistema Girasoli è permanentemente istallato e costantemente monitorato da INOA, rappresenta un importante vetrina per le nuove tecnologie sviluppate in questa linea di ricerca. STIMA: 1.100.000 Euro. ENEA: INOA ha sperimentato tecniche per la misurazione dell’efficienza di collezione e la caratterizzazione di ottiche innovative per la concentrazione su celle PV quadrate. Ha inoltre messo a punto strumentazione e metodologie per l’analisi dell’immagine quadrata e dei contributi del collettore alla formazione dell’immagine. La collaborazione INOAENEA è partita nel 2003 e prosegue nel filone del fotovoltaico a concentrazione con lo studio congiunto per il perfezionamento di un simulatore solare. La ricerca in questo campo appare promettente anche se la ricaduta industriale e commerciale non è immediata. STIMA: 400.000 Euro. EDISON, UNIPR, SEMLABS, IMEM-CNR, IMPERIAL COLLEGE: Nell’ambito del fotovoltaico a concentrazione INOA ha anche preso contatto con Edison S.p.A (MI) che sta sviluppando, in collaborazione con SEMLABS (PR), UNIPR Dip. Ingegneria (PR), IMEMCNR (PR ed Imperial College (UK) un sistema di concentratori su celle PV di nuova concezione. L’INOA sta formalizzando la partecipazione al progetto. STIMA: 400.000 Euro. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità La progettazione ottica dei riflettori è condizionata dall’acquisizione di software specifici e da calcolatori veloci in grado di ottenere in tempi brevi le mappe fotometriche sulla superficie della cella PV. I fondi necessari alla prosecuzione degli studi in questo settore sono in gran parte condizionati dall’approvazione del Progetto FISR Sipirs. Piano Triennale 2005-2007 71 Macrolinea: M3 - Ottica per ambiente, spazio e industria. Proposta: M3.2 - Ottica aerospaziale ed ambientale Proponente: Mazzinghi Piero Sezione INOA: Firenze. Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno Questa linea di ricerca è relativa alla realizzazione di sistemi ottici destinati ad operare da piattaforma aerea e spaziale, sfruttando la competenza dell'Istituto nella progettazione e realizzazione di strumentazione ottica innovativa, adatta al funzionamento non solo in laboratorio, ma anche in ambiente ostile. La strumentazione da aereo è costituita da spettrometri a diodi laser (TDLS) per analisi atmosferica, dedicati principalmente allo studio dei grandi temi internazionali relativi ai cambiamenti climatici globali, legati ai protocolli di Montreal e di Kyoto, come la riduzione dello strato di ozono e l'effetto serra. Inoltre i TDLS iniziano ad essere utilizzati anche per misure di inquinamento urbano, sia da piccolo aereo che da terra e di diagnostica di processi industriali. Il livello di eccellenza internazionale raggiunto dal gruppo è confermato dall’organizzazione della principale conferenza internazionale in questo campo (TDLS-2005). La strumentazione spaziale è destinata all’installazione sia sulla Stazione Spaziale Internazionale che su satelliti “free flyer”, per diverse applicazioni scientifiche e tecnologiche e per l’osservazione della terra. In questo settore l’INOA si qualifica come partner scientifico per le industrie del settore spaziale, colmando una carenza di competenze specifiche (progettazione ottica, test e collaudi ottici) e proponendo nuove applicazioni permesse dall’utilizzazione di tecnologie ottiche innovative. Questo ruolo è inquadrato nel recente accordo generale fra CNR e Finmeccanica. L’attività viene svolta in stretta collaborazione con le unità di ricerca omologhe degli altri Enti che operano sul territorio (Università, CNR, INAF, INFN), realizzando una concentrazione di competenze specifiche unica a livello nazionale. 2) Attività in corso L’attività è articolata su due linee principali, corrispondenti a due gruppi coordinati di progetti nazionali ed internazionali che applicano rispettivamente strumentazione e metodologie omogenee. Spettrometri a diodo laser (TDLS, Tunable Diode Laser Spectrometers) Sono stati realizzati due spettrometri a diodi laser ad elevata frequenza di campionamento istallati su un aereo stratosferico, per la determinazione di specie atmosferiche minori ed inquinanti, risolvendo le strutture fini responsabili di gran parte della chimica eterogenea. Quando non in uso su aereo la strumentazione TDLS viene inoltre utilizzata come sistema dimostrativo per valutare la fattibilità e la convenienza di queste tecnologie per l’analisi dell’inquinamento urbano e dei processi industriali, nell’ambito di progetti nazionali e regionali. Sistemi ottici per applicazioni spaziali Per il progetto EUSO (Extreme Universe Space Observatory), relativo alla misura dei raggi cosmici di altissima energia dalla ISS (International Space Station), sono in corso la progettazione del telescopio e delle ottiche di piano focale, di cui è in corso la realizzazione di prototipi. Piano Triennale 2005-2007 72 Per FSL (Fluid Science Laboratory), un laboratorio per esperimenti di fisica dei fluidi in microgravità da installare nel modulo Columbus di ISS, è in corso l’aggiornamento del modello ingegneristico e la progettazione di nuovi sistemi diagnostici per il modello di volo. Per la strumentazione da satellite l’INOA partecipa alla progettazione di un payload innovativo per l’osservazione della terra per conto di ASI (Progetto CIA: Camera Iperspettrale Avanzata); In risposta ad un tender ESA (ALC, advance lidar concept) è stato proposto un sistema lidar innovativo con ottiche adattive. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare L’attività da piattaforma aerea è coordinata dal Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE) “Geophysica”, di cui INOA è membro, che gestisce l’aereo stratosferico russo Miyashichev M55 Geophysica, al momento l’unico aereo da ricerca disponibile in Europa capace di superare i 21 km di quota. Il GEIE coordina la partecipazione dei membri ai principali progetti internazionali per lo studio della fisica e chimica dell’alta troposfera e bassa stratosfera connessi ai climatici globali, in cui l’INOA ha il compito di studiare con i sistemi TDLS le strutture a piccola scala, attualmente poco conosciute. L’utilizzazione di questi sistemi anche per l’analisi di inquinamento urbano, da terra o da piccoli aerei, sta inoltre aprendo nuove prospettive per il controllo ambientale, di interesse sia delle agenzie regionali e nazionali, che dell’industria. Nel campo dei sistemi spaziali l’INOA sta diventando un interlocutore di riferimento per le Agenzie Spaziali, principalmente ASI ed ESA, ma anche NASA e recentemente l’Agenzia Spaziale Canadese (CSA), per quanto riguarda progettazione e collaudo di sistemi ottici spaziali. Le applicazioni vanno dall’astronomia dei raggi cosmici (EUSO), alla diagnostica ottica di esperimenti in microgravità sulla ISS (FSL), all’osservazione della terra con sistemi iperspettrali (CIA). Quest’ultimo è un settore di interesse strategico per l’industria nazionale e l’INOA sta contribuendo a mantenere il ruolo di eccellenza Italiana a livello internazionale. Recentemente è stata iniziata una attività nel campo dei Lidar da piattaforma spaziale, proponendo nuove tecnologie che potrebbero portare allo sviluppo di payload per nuove applicazioni per in monitoraggio della terra e dell’atmosfera. Competenze: Progettazione e realizzazione di sistemi di spettroscopia laser e di strumenti optoelettronici per condizioni ambientali estreme. Progettazione, test e calibrazioni di sistemi ottici per applicazioni spaziali. Consulenza all’industria, sulle tematiche di cui sopra. 4) Attività da svolgere Il progetto Europeo TROCCINOX prevede per il gennaio 2005 una campagna di misura tropicale in Brasile. In base alle richieste dei partner e del coordinatore il TDLS MIR, verrà utilizzato la misura di CO, mentre il sistema TDLS NIR misurerà CH4. Le misure saranno utilizzate per determinare il trasporto in stratosfera di componenti atmosferici di origine antropica da parte della convezione tropicale. Successivamente verrà completata l'elaborazione ed interpretazione dei dati acquisiti nella campagna. Per progetto Europeo SCOUT-O3, iniziato a fine 2004, è pianificata una campagna in Australia nel 2006. Nell'intervallo fra le due campagne gli strumenti saranno utilizzati per misure dimostrative di inquinamento in aree industriali, in un progetto coordinato da ARPAT-Toscana, Per il progetto EUSO, che è in attesa dell'approvazione della fase B da parte di ESA, l'attività proseguirà con la progettazione di nuovi sistemi per l'osservazione di neutrini. Piano Triennale 2005-2007 73 Per FSL era originariamente previsto il lancio entro il 2006, ma vista la situazione degli Shuttle è probabile un rinvio. Nel frattempo sarà completato l'aggiornamento del modello ingegneristico per utilizzarlo come duplicato a terra del sistema di volo. Per il progetto ASI-CIA è prevista la fase operativa, vista la buona valutazione da ASI dello studio di fattibilità. Nell'ambito della collaborazione con INAF verrà installata la cella di assorbimento per la taratura del telescopio nazionale Galileo. Nel corso del 2006 inizierà la progettazione e realizzazione di sistemi ottici per Lidar, per progetti ASI ed ESA. Un grosso impegno è l'organizzazione del congresso internazionale TDLS 2005, che è anche il riconoscimento del livello di eccellenza raggiunto in questo campo. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale L’attività include eventi a date fisse, campagne, lanci spaziali ecc, non organizzati da INOA e richiede una pianificazione delle risorse economiche ed umane. Le altre attività sono quindi condizionate da questi eventi, in quanto il personale che vi partecipa è in gran parte lo stesso. 2005 • Campagna di misura TROCCINOX in Brasile • Organizzazione della Conferenza TDLS 2005 • Preparazione strumenti progetto INTERREG “MEDUSE” • Inizio dello studio di Fase B del progetto EUSO • Implementazione nuove diagnostiche olografiche su FSL • Collaudi ottici del modello ingegneristico aggiornato di FSL • Inizio attività Progetto ESA ALC (Advanced Lidar Concept) 2006 • Campagna di misura SCOUT-O3 in Australia • Campagna di misura progetto INTERREG “MEDUSE” • Completamento aggiornamento TDLS da aereo • Lancio di FSL (compatibilmente con la disponibilità dello Shuttle) • Completamento telescopio dimostratore di ALC • Completamento Fase B di EUSO 2007 • Campagna di misura AMMA in Senegal • Studio operativo Advanced Lidar 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 D'Amato 12 12 12 Mazzinghi 12 12 12 Ricercatore B2/2004 12 12 12 Bratina (TD) 12 12 Viciani (TD) 12 12 6 Ricercatore T.D. ASI 6 12 6 Zuccaro (Ass ASI) 12 6 Gambicorti (Dottorato) 12 12 Borsista CIA 12 12 12 Collaborazioni: La collaborazione più stretta nell’ambito del Geophysica GEIE avviene fra i 7 membri Piano Triennale 2005-2007 74 effettivi, fra cui lNOA, e i 10 membri associati che fanno parte del consorzio, a cui vengono aggiunti eventuali altri partecipanti ai singoli progetti. Queste collaborazioni che hanno portato a pubblicazioni comuni con ricercatori del CNR, in particolare IFAC ed ISAC e della società SIT, e con gli altri membri esteri del consorzio. Il progetto EUSO prevede al momento la collaborazione di 26 Enti nazionali ed Internazionali, di cui 6 sono in collaborazione diretta con l’INOA. Una parte dell’attività di EUSO è inquadrata in un progetto INFN, denominato AirWatch R&D, finanziato come Sezione INFN di Firenze, a cui 2 ricercatori INOA sono associati. La collaborazione diretta è con il Dipartimento di Fisica e quello di Astronomia e Scienza dello Spazio dell’Università di Firenze, con pubblicazioni e report del progetto comuni. Per il progetto FSL la collaborazione diretta è con ESTEC, Verhaert Space e LambdaX. Per il Progetto CIA la collaborazione è principalmente con Galileo Avionica, BU Ottica e Spazio. Recentemente è stata attivata una collaborazione con INAF nel campo delle ottiche adattive e dei sistemi di taratura per il telescopio Galileo. Vista l’intensa collaborazione in area locale è stata proposta la sua formalizzazione, realizzando un centro di eccellenza nazionale (Centro di Ottica per la Ricerca Spaziale ed Ambientale: CORSA), a cui hanno dato l’adesione preliminare INOA, CNR, INAF, Università e LENS, oltre alle industrie del settore. 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale TD/Ass/Bor/Coll su Progetti Missioni Borse/Assegni (Dottorato) TOTALE 2005 38.000 130.000 168.700 121.551 63.000 20.000 541.251 2006 20.000 140.000 168.700 130.657 71.000 20.000 550.357 453.489 Totale 68.000 420.000 506.100 300.997 210.000 40.000 1.545.097 Finanziamento Ordinario -65.749 244.357 245.489 424.097 2006 50.000 100.000 20.000 76.000 60.000 2007 40.000 50.000 20.000 38.000 60.000 306.000 208.000 Totale 277.000 310.000 85.000 264.000 150.000 35.000 1.121.000 Finanziamenti Esterni Progetti UE ESA Regione ASI INAF Conferenza TDLS Totale Finanziamenti Esterni 2005 187.000 160.000 45.000 150.000 30.000 35.000 607.000 2007 10.000 150.000 168.700 48.789 76.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Progetto FSL Il valore totale del progetto per Alenia Spazio, che è il prime contractor per ESA, supera i 150 M€. Progetto CIA La prosecuzione del progetto dovrebbe portare alla realizzazione di un piccolo satellite con un sistema iperspettrale realizzato da un gruppo di Aziende Italiane capeggiate da Galileo Avionica, per un valore stimato di circa 30 M€. Piano Triennale 2005-2007 75 Progetto EUSO La valutazione del ritorno sul sistema industriale Italiano è al momento prematura, in quanto non è ancora stato attribuito la suddivisione delle risorse fra i vari paesi partecipanti. Comunque visto che l'impegno totale per la missione è valutato in oltre 600 M€, e che la proposta ed il PI sono italiani è ipotizzabile un ritorno di almeno il 25 %, pari a 150 M€. Contratto El.En. La realizzazione in serie del prototipo di dissettore laser aumenterà la competitività dell’azienda nel campo dei laser a stato solido per applicazioni medicali, che portano ad un fatturato annuale di oltre 1 M€. Totale 331 M€. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità Lo spazio totale a disposizione del gruppo è sufficiente per i programmi a medio termine, tuttavia è distribuito fra le sedi di Arcetri (1 studio), Sesto Fiorentino (1 laboratorio) e di Campi Bisenzio (1 laboratorio, 2 studi, 2 locali di servizio). Tale situazione non è ottimale in quanto costringe il personale a frequenti spostamenti, anche di durata non trascurabile per il fatto che la sede di Campi Bisenzio, dove è allocata la parte maggiore dell’attività, risulta tuttora carente di infrastrutture (strumentazione di base, attrezzature di laboratorio, officine, connessioni di rete, biblioteca). Tenuto conto che la maggior parte delle collaborazioni scientifiche locali (CNR, Università, LENS, INFN) sono dislocate presso il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino l’efficienza del gruppo sarebbe ottimizzata riunendo in tale sede tutte le attività, in particolare presso l’area CNR nel nuovo edificio in corso di completamento. Le principali collaborazioni industriali locali attualmente in atto (Galileo Avionica ed El.En) rimarrebbero comunque a breve distanza. Nel caso di trasferimento presso l’area CNR sarà necessario un investimento in attrezzature di base di laboratorio (banchi ottici, tavoli e mobilio da laboratorio) in quanto al momento uno dei laboratori utilizza infrastrutture del Dipartimento di Fisica, che devono essere restituite. Piano Triennale 2005-2007 76 Macrolinea: M3 - Ottica per ambiente, spazio e industria. Proposta: M3.3 - Sistemi ottici per nuove geometrie Laser Proponente: Antonio Lapucci Sezione INOA: Firenze, Napoli. Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno L’enorme progresso tecnologico delle sorgenti a semiconduttore a cui si è assistito negli ultimi anni induce a pensare che in tempi non lontani questo tipo di laser coprirà la più larga fetta del mercato totale delle sorgenti per applicazioni industriali. Si vedranno sempre più sorgenti multi-kW sia a semiconduttore diretto che a stato solido pompate da diodi. In particolare si prevede che i laser a semiconduttore rimpiazzeranno anche le ben più affermate sorgenti a gas anche nei segmenti di potenza superiori al kW. Da un punto di vista dello sviluppo di nuove sorgenti, le più recenti ricerche hanno messo in luce quanto sia importante abbandonare la normale geometria asso-simmetrica per superare i limiti imposti, tanto da ovvie leggi fisiche che da problemi tecnologici, all’efficienza ed alla qualità dell’estrazione ottica di potenza da quasi tutti i mezzi attivi. Ciò ha dato origine a laser in geometria Slab ( a “lastra” ) o a disco, o ancora a sorgenti basate su schiere di molti laser (“laser-array”). Questo cambiamento di prospettiva provoca il necessario abbandono dei tradizionali schemi di risonatore ottico e dei mezzi di collimazione e focheggiamento. In particolare l’enorme sviluppo previsto nel settore dei diodi laser di potenza richiede un adeguato sforzo nella ricerca di schemi ottici che si adattino alle geometrie dettate da questa nuova tecnologia. 2) Attività in corso Nell’ultimo anno è stato costruito e sperimentato un laser slab con mezzo attivo a matrice ceramica. Il sistema (di dimensioni estremamente contenute) accoppiato ad un tradizionale risonatore stabile ha fornito prestazioni di rilievo come una potenza estratta (in regime QCW) di 350 W con un’efficienza ottica prossima al 30% (ed un’efficienza incrementale (slope) dell’ordine del 48%). L’attività attualmente in corso riguarda l’ottimizzazione del sistema ottico di accoppiamento fra diodi laser di pompaggio e barra ceramica e la predisposizione di nuovi risonatori per sfruttare la geometria dell’attuale barra di YAG ceramico. Si sta anche lavorando nella prospettiva di realizzare prototipi con potenze medie più alte, per la costruzione dei quali è necessario approvvigionarsi di array di diodi laser sempre più potenti e dunque più grossi. Con lo svolgimento di questa attività stiamo costruendo un prezioso know-how nel campo di sorgenti a stato-solido pompate a diodi, di fatto nuovo per i laboratori Laser INOA. Siamo del resto in attesa dell’avviamento del progetto LACER (acronimo di LAser CERamico) oggetto di finanziamento F.A.R. (legge 297) in collaborazione con Consorzio CALEF, ENEA, El.En. SpA ed RTM SpA, per un budget totale di 6.740.800 € (quota INOA 846.000 €). La fase istruttoria è stata positivamente conclusa e sono oramai attivi da tempo gli spazi nelle sedi di Capalle (FI) e Napoli per lo svolgimento delle attività di progetto. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare L'obiettivo generale di questa linea di ricerca è investigare nuove strade per la realizzazione di sorgenti di potenza medio-alta per le applicazioni industriali. Si intende studiare la possibilità di realizzare sorgenti basate su mezzi attivi molto sottili in modo da permettere una buona rimozione del calore in eccesso. La recente scoperta di nuove tecniche per la realizzazione di Piano Triennale 2005-2007 77 mezzi attivi ceramici con buone qualità ottiche, rende questa linea investigativa particolarmente interessante. Con queste tecnologie, infatti, è possibile realizzare mezzi attivi di geometrie non convenzionali, per i quali risulta necessario adottare schemi ottici adeguati. E’ inoltre un compito del nostro gruppo di ricerca nell’ambito del progetto LACER indagare le proprietà ottiche dei mezzi a matrice ceramica rispetto a quelli cristallini o vetrosi ed in particolare partecipare alla caratterizzazione ed all’ affinamento delle ceramiche che saranno prodotte da un partner del progetto (ENEA Faenza). Competenze: Progettazione e lavorazioni ottiche. Studio ed analisi della propagazione di fasci laser. Utilizzo sperimentale di sistemi laser di potenza. Fisica dei laser a stato solido 4) Attività da svolgere Nell’arco del triennio su cui si articolerà anche il progetto LACER si realizzeranno diversi prototipi di sorgenti a stato solido pompate a diodi sulle quali potranno essere comparativamente testati diversi tipi di risonatore. Nell’ambito del progetto LACER dovremo anche partecipare alla realizzazione di un laser modulare a stato solido da 2 kW. Le attività da svolgere sono riassumibili nei seguenti temi principali: • Misura e caratterizzazione di mezzi attivi ceramici, cristallini e vetrosi per quanto riguarda proprietà ottiche quali: assorbimento e scattering alle frequenze di pompa e laser, guadagno lineare in varie geometrie di pompaggio. • Caratterizzazione dei mezzi ceramici anche in termini di lavorabilità, finitura superficiale e confronto con i mezzi attivi attualmente utilizzati. • Investigazione degli schemi di pompaggio a diodi di potenza: ottimizzazione degli accoppiamenti e dell’efficienza ottica. • Sperimentazione di estrazione ottica dai suddetti materiali in cavità con configurazioni classiche ( ad esempio con risonatore piano o stabile). • Investigazione di configurazioni diverse per la cavità ottica (risonatore instabile, o ibrido). 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005 • Ottimizzazione e confronto di diversi schemi di pompaggio. • Caratterizzazione di mezzi ceramici e confronto con cristallini e vetrosi. • Primi test di risonatori ibridi (stabili-instabili) su slab ceramica. 2006 • Applicazione degli studi precedenti alla realizzazione di prototipi con potenza media 200 W (come da progetto LACER). • definizione dei parametri utili per la scalatura a potenze più alte. 2007 • Realizzazione dei primi prototipi con potenza media in classe 1 kW. • Prosecuzione studi comparativi fra diversi mezzi attivi. • Studio di possibili architetture alternative alla SLAB. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Ciofini 8 8 8 Lapucci 8 8 8 Ricercatore T.D. LACER FI 12 12 12 Ricercatore T.D. LACER NA1 12 12 12 Ricercatore T.D. LACER NA1 12 12 12 Piano Triennale 2005-2007 78 Collaborazioni: Nell'ambito del progetto LACER (finanziato Murst) saranno attive collaborazioni con enti di ricerca (ENEA) e industrie del settore (El.En. SpA e RTM SpA). Il progetto prevede anche la partecipazione di un utilizzatore del settore cantieristica (Cantieri Rodriguez). 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale TD/Ass/Bor/Coll su Progetti Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni FAR - LACER (Na) FAR - LACER (Fi) Totale Finanziamenti Esterni 2005 60.000 60.000 67.555 109.169 4.000 2006 55.000 55.000 67.555 109.169 4.000 2007 50.000 55.000 67.555 109.169 4.000 300.724 290.724 285.724 Totale 165.000 170.000 202.665 327.507 12.000 0 877.172 148.724 138.724 133.724 421.172 2005 2006 2007 120.000 32.000 120.000 32.000 120.000 32.000 152.000 152.000 152.000 Totale 360.000 96.000 456.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Questo progetto ha un immediato riscontro in termini di flusso di risorse generato, determinando una attività di ricerca a carattere misto pubblico/privato del valore di 6.800.000 € in tre anni. Considerato poi che la ricerca è mirata allo sviluppo di nuove sorgenti e coinvolge il produttore leader nazionale del settore, è logico aspettarsi anche incrementi di fatturati per i partner privati del progetto, fra l’altro in un settore industriale ad alta tecnologia in cui ogni singolo sistema ha valore di alcune centinaia di migliaia di euro. Il possesso delle tecnologie adeguate appare dunque immediatamente strategico. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità I target che ci siamo posti in questo progetto sono molto ambiziosi, tuttavia i risultati ottenuti nel 2004 sono più che positivi ed hanno per noi determinato un sostanziale passo in avanti nelle conoscenze in settori tecnologici (materiali ceramici e pompaggi a diodi di alta potenza) di fatto totalmente nuovi per i nostri laboratori. Le probabilità di successo sembrano strettamente legate alla profiquità delle collaborazioni e ai finanziamenti che proverranno dal Progetto LACER. Piano Triennale 2005-2007 79 Macrolinea: M3 - Ottica per ambiente, spazio e industria. Proposta: M3.4 - Qualità ottica di fasci laser Proponente: Antonio Lapucci Sezione INOA: Firenze. Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno In gran parte delle applicazioni industriali, la funzionalità di una sorgente laser è fortemente legata alle caratteristiche della distribuzione di campo e.m. che si viene a formare nella zona spaziale dove il fascio luminoso viene messo a fuoco. Queste caratteristiche determinano la "Qualità Ottica" del fascio stesso che risulta quindi una specifica fondamentale al pari della potenza totale emessa. La definizione dei parametri di qualità ottica richiede procedure di misura complesse, in parte standardizzate da documenti ISO. Per lo studio delle problematiche aperte in questo campo e per la definizione ed il miglioramento delle norme di misura esiste un progetto internazionale (parzialmente finanziato EUREKA) che coinvolge molti gruppi di ricerca ed industriali a livello mondiale. La capacità di misurare grandezze come divergenza e dimensione spaziale di fasci laser è utile ai fini della determinazione di conformità a norme di sicurezza laser come la CEI-EN 60825-1. L’individuazione di procedure più raffinate di misura si rende infine necessaria tutte le volte che ci si trovi a dover caratterizzare sorgenti che producono fasci non ben modellizzati dalla teoria dei fasci gaussiani. E’ questo il caso ad esempio di tutti i laser con cavità ad accoppiamento diffrattivo. 2) Attività in corso In sostanza si prosegue l’attività avviata a partire dal 2000 nel contesto del Progetto Eureka Nr. E!-2359 (CHOCLAB II). In quel progetto è stato sviluppato e caratterizzato un campionatore ottico in riflessione per fasci di alta potenza che permetta di eseguire misure su fasci secondari di potenza ridotta senza indurre aberrazioni sul fascio oggetto della misura. Più recentemente è stato realizzato e caratterizzato uno specchio in rame deformabile per mezzo di variazioni di pressione sul fluido di raffreddamento. I due componenti rappresentano gli elementi chiave di una catena attiva (o adattiva) di convogliamento di un fascio laser di alta potenza in applicazioni industriali come il taglio laser su sistemi a corsa lunga. E’ stata incrementata e messa in funzione la strumentazione (accresciuta grazie a i fondi 2003) di misura utile per le attività di servizio verso terzi (come la fornitura di prove tecniche di conformità alle norme di sicurezza per radiazione Laser). Le misure di qualità dei fasci laser vengono infine eseguite nel contesto delle ricerche sulle sorgenti. E’ stata inoltre avviata, in collaborazione con l’unità di Napoli, l’attività di sviluppo di componenti per la combinazione di fasci laser di alta potenza basti su reticoli con passo inferiore alla lunghezza d’onda. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Il nostro obiettivo principale è quello di stabilire procedure di misura della qualità ottica di fasci laser di alta potenza, come quelli usati nelle applicazioni industriali, studiando opportuni componenti ottici che permettano di campionare e trattare fasci di alta potenza. Al tempo stesso si vuole acquisire strumentazione e competenze che possano essere fornite a terzi (aziende operanti nel settore) sotto forma di attività di servizi di certificazione. Competenze: Progettazione e lavorazioni ottiche. Studio ed analisi della propagazione di fasci laser. Ottiche diffrattive nell’IR. Sensori e trasduttori. Piano Triennale 2005-2007 80 4) Attività da svolgere Oltre alla attività interna e/o conto terzi di misura su fasci si intende proseguire quella di sviluppo e caratterizzazione componenti ottici per fasci laser. In questo contesto si proseguirà, in collaborazione con l’unità di Napoli, l’attività di sviluppo di componenti per la combinazione di fasci laser di alta potenza basati su reticoli con passo inferiore alla lunghezza d’onda. Compatibilmente con i finanziamenti disponibili si realizzerà anche un campionatore per laser Nd:YAG di potenza (in corso di sviluppo nell’ambito del progetto LACER). 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005 • Estensione delle procedure di misura a sorgenti Nd:YAG di alta potenza. • Sviluppo componenti sommatori di fasci laser di potenza • Attività di misura e certificazione per terzi 2006 • Misure di qualità ottica su fasci Nd:YAG di potenza • Attività di misura e certificazione per terzi 2007 • Attività di misura e certificazione per terzi 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Ciofini 4 4 4 Lapucci 4 4 4 Collaborazioni: E’ avviata una collaborazione con l’unità di Napoli per la realizzazione del reticolo sublunghezza d’onda. 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni 2005 10.000 7.000 33.777 2.000 2006 10.000 7.000 33.777 2.000 2007 8.000 6.000 33.777 2.000 52.777 52.777 49.777 Totale 28.000 20.000 101.331 6.000 0 155.331 45.777 45.777 42.777 134.331 2005 2006 2007 Conto terzi 7.000 7.000 7.000 Totale Finanziamenti Esterni 7.000 7.000 7.000 Totale 21.000 21.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Il progetto fornisce un servizio alle imprese nelle misure di radiazione emessa dai laser (utili anche per la determinazione delle classi di sicurezza dalla radiazione – secondo la norma CEI_EN 60825-1) e corrispondentemente ha un ritorno per il sistema produttivo. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità Non si prevedono punti di critici. Piano Triennale 2005-2007 81 Macrolinea: M3 - Ottica per ambiente, spazio e industria. Proposta: M3.5 - Laboratorio di interferometria (Centro SIT n. 130) Proponente: Molesini Giuseppe Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC Contesto esterno La produzione e la commercializzazione dei componenti ottici costituiscono settori significativi dell’economia nazionale. In particolare, la grande industria ha concentrato competenze specifiche in poche Aziende ad alto valore tecnologico, mentre la piccola industria è presente sul mercato con una produzione che punta sulla qualità per competere con l’importazione di massa da paesi terzi. Nel panorama nazionale si riconosce la necessità di mantenere al piú alto livello le competenze conoscitive e produttive nel campo dell’ottica fine, e di disporre di un riferimento scientifico di valenza internazionale su cui fare affidamento per il supporto delle attività produttive e delle ricerche di settore. La moderna caratterizzazione dei componenti e dei sistemi ottici fa riferimento a competenze di interferometria; il settore chiave dell’attività di caratterizzazione è costituito dalla metrologia legale. Il Sistema Nazionale di Taratura (SNT), istituito con Legge 11 agosto 1991 n. 273, svolge il compito di assicurare la riferibilità ai campioni nazionali dei risultati delle misurazioni. Il SNT opera mediante Istituti Primari e Centri del Sistema di Taratura in Italia (SIT), accreditati in base alle norme UNI-CEI EN. I certificati emessi dai Centri SIT sono riconosciuti in tutti i paesi aderenti alla “European Cooperation for Accreditation” (EA). La domanda di taratura è in fase di crescita, sia come quantità sia come tipologia, a causa della necessità della produzione e dei servizi di adeguarsi alla normativa vigente sull’assicurazione della qualità. 2) Attività in corso L’INOA ha una lunga tradizione nel settore dei collaudi ottici; in questo ambito si coltivano competenze e si sviluppano temi specifici in base alla domanda esterna e agli interessi prevalenti della ricerca di settore. Gli attuali programmi di lavoro comprendono: • Studio di uno standard di planarità assoluta realizzato con specchio liquido. • Misura interferometrica del parallelismo di serie di dischi ottici per il controllo dei micrometri per esterni. • Misura della rugosità media (Ra) delle superfici lucidate otticamente. • Integrazione dei componenti ottici convenzionali nei processi di registrazione olografica. Inoltre dal 15/12/00 il laboratorio di interferometria INOA è attivo come Centro SIT, accreditato per la taratura di planarità dei dischi ottici. Si eseguono tarature per conto di terzi, e si mantiene l’operatività del Centro secondo le prescrizioni dell’accordo di accreditamento. Nel contempo si partecipa a confronti interlaboratorio su grandezze di competenza, e si sviluppano metodi e procedure per estendere le capacità di certificazione del Centro. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare La ricerca si propone di fornire un contributo alle conoscenze sulla caratterizzazione dei componenti ottici, a supporto delle attività produttive e della ricerca di settore. Si tratta di studiare quelle grandezze (regolarità della forma, grado di finitura superficiale, proprietà Piano Triennale 2005-2007 82 funzionali) che forniscono valore aggiunto al componente e lo caratterizzano in termini di qualità. Il Centro si propone di offrire un servizio di taratura di riconosciuta valenza alla domanda esterna. Si intendono valorizzare le competenze acquisite negli anni nel settore dell’ottica di base (ottica geometrica, ottica fisica), in un ambiente di laboratorio configurato secondo la normativa vigente e dotato di strumentazione allo stato dell’arte. Competenze: Le competenze da utilizzare sono quelle dell’ottica di base (ottica geometrica, ottica fisica), in un ambiente di laboratorio dotato di strumentazione allo stato dell’arte. Si fa riferimento a competenze dell’ambito della metrologia legale e della normativa sull’assicurazione della qualità. 4) Attività da svolgere • Impiego di specchi liquidi per la validazione dei metodi interferometrici nella definizione dei campioni di planarità assoluta. • Studio della stabilità a lungo termine dei campioni di forma geometrica. • Realizzazione di ologrammi con sistemi centrati a due specchi. • Definizione di metodi sperimentali per la misura riferibile della rugosità. Inoltre: • Taratura di campioni come da accordo di accreditamento. • Partecipazione a confronti interlaboratorio (round robin) su grandezze di competenza. • Sviluppo di metodi e di procedure per estendere la capacità di certificazione. • Collaborazione con l’Istituto e Museo di Storia della Scienza (IMSS) per la caratterizzazione di componenti e sistemi ottici di interesse storico e museale. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale Gli obiettivi specifici sono il mantenimento dell’operatività del Centro SIT, l’estensione del repertorio delle misure e lo sviluppo delle competenze nel settore dei componenti ottici. 2005 • Estensione dell’accreditamento del Centro SIT alla scadenza. • Messa in opera di procedure interne per la misura interferometrica del parallelismo. • Realizzazione di ologrammi con sistemi centrati a due specchi. • Collaborazione con IMSS per lo studio di ottiche del ‘600. 2006 • Mantenimento dell’operatività del laboratorio come Centro SIT. • Definizione di metodi sperimentali per la misura riferibile della rugosità. 2007 • Mantenimento dell’operatività del laboratorio come Centro SIT. • Definizione di metodi sperimentali e analitici per la misura generalizzata di forma. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Molesini 12 12 12 Vannoni 12 12 12 Collaborazioni: S.F. Jacobs (Optical Sciences Center, Tucson), I. Weingaertner (PTB, Braunschweig), M. Trivi (CIOp, La Plata), P.K. Buah-Bassuah (Lafoc, Cape Coast), A. Righini (Univ. Firenze), R. Habel (Univ. Cagliari), G.B. Picotto (IMGC, Torino), P. Galluzzi (IMSS, Firenze), E. Schettino (Univ. Napoli), F. Bònoli (Univ. Bologna). Piano Triennale 2005-2007 83 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni Lavoro su Commessa Terzi Totale Finanziamenti Esterni 2005 5.000 5.000 134.397 5.000 2006 10.000 10.000 134.397 5.000 2007 15.000 15.000 134.397 5.000 149.397 159.397 169.397 Totale 30.000 30.000 403.191 15.000 0 478.191 134.397 139.397 144.397 418.191 2005 2006 2007 15.000 20.000 25.000 15.000 20.000 25.000 Totale 60.000 60.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Si stima che la certificazione SIT e le tarature INOA inducano un flusso di risorse secondo un fattore 10 rispetto al costo. Pertanto la stima è di Euro 150.000 nel 2005, Euro 200.000 nel 2006, e Euro 250.000 nel 2007. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità Perché questa attività possa sopravvivere e raggiungere condizioni sovrasoglia è assolutamente indispensabile che siano messe a disposizione adeguate risorse di personale, e precisamente: 1 CTER (posizione approvata dal Consiglio Direttivo INOA 18/3/03; concorso da bandire); 1 amministrativo/segretario/archivista (richiesto nei piani triennali 2003-2005 e 20042006). Piano Triennale 2005-2007 84 Macrolinea: M3 - Ottica per ambiente, spazio e industria. Proposta: M3.6 - Laboratorio di Fotometria e Illuminotecnica Proponente: Francini Franco Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Ottica e BEC 1) Contesto esterno Il crescente interesse a livello nazionale ed europeo su i problemi legati alla qualità di prodotto e di processo impone anche nel settore dell’ottica la presenza di strutture di ricerca e di laboratori qualificati. Considerato che a livello nazionale i laboratori pubblici possono svolgere un ruolo importante nel garantire l’imparzialità delle prove e che il nuovo regolamento dell’INOA affida all’ente oltre ai compiti istituzionali anche quello della qualificazione e certificazione, diventa importante sostenere un laboratorio che possa non solo certificare la qualità o la rispondenza alle norme di componenti e sistemi ottici, ma offrire anche attività di ricerca e di consulenza in un settore dove la domanda di realizzazioni ed applicazioni è in continua crescita. 2) Attività in corso Il Laboratorio di Fotometria e Illuminotecnica è una struttura di ricerca, sviluppo e servizi la cui attività riguarda due settori distinti: A) Ricerca e consulenza per conto di strutture private ed altri enti. Le attività sono le seguenti: • Lighiting simulation • Progettazione ottica • Sviluppo e verifica di sistemi di controllo • Progetto di sistemi di illuminazione per applicazioni industriali e biomedicali. B) Misure e controlli. In questo settore il laboratorio è stato accreditato ISO9001 e può eseguire un set di misure ormai standardizzate e protocollate: • Misure spettrali su materiali: (Trasmittanza e Riflettanza fra 190nm e 2500nm) • Misure spettrali su sorgenti • Misure di colore, di coordinate cromatiche e temperatura di colore. • Misure su sorgenti luminose pulsate (Intensità e durata dell’impulso) • Misure di ripartizione angolare dell’intensità luminosa (su sorgenti estese fino a 50x50cm, LED, Fibre ottiche, piccole sorgenti. • Taratura Luxmetri (fino a 2000 Lux). 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare • Incrementare il numero di ordini da parte di committenti esterni. • Rafforzare le collaborazioni con industrie ed altri enti. • Partecipare a progetti scientifici su argomenti di fotometria ed a quelli che riguardano lo sviluppo di controlli industriali. • Ottenere l’accreditamento SINAL. Competenze: fotometria, radiometria, progetto e collaudo di sistemi ottici, misure Piano Triennale 2005-2007 85 4) Attività da svolgere Settore A (ricerca e consulenza): • Progettazione ottica relativa a componenti per sistemi di misura e controllo integrati in catene di produzione. • Sviluppo di parti ottiche da impiegare in strumentazione per uso medico e bioclinico. • Progetto di componenti per l'illuminazione tramite l’impiego di “software” dedicato alla "lighting simulation". • Controllo e verifica del corretto funzionamento di apparati mobili ed automatici, dedicati alla manutenzione ed al controllo dei sistemi di illuminazione delle piste di volo negli aeroporti. Settore B (misure e controlli): • Sviluppo di metodi e procedure per la misura di grandezze radiometriche e fotometriche. • Proseguimento e sviluppo dell'attività del Laboratorio di Fotometria e Illuminotecnica. • Mantenimento e controllo della strumentazione nel rispetto delle normative di certificazione. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005– 2007 L’attività prevista per il triennio è legata prevalentemente alle richieste di ricerche e consulenze da parte di privati ed altri enti. Sono previste commesse da parte di: • ENEA: progetto e realizzazione di un concentratore integrato in un simulatore solare , verifica in laboratorio delle caratteristiche fotometriche. • SACMI : progetto di sistemi ottici non convenzionali da inserire in un sistema di visione di controllo industriale. Studio di metodi ottici per la ricerca di irregolarità superficiali. Ricerca di metodologie per lo studio ed il rilevamento delle coordinate cromatiche nell’impiego di sorgenti LED. • IDI: Studio della parte ottica e delle problematiche di illuminazione in uno strumento usato in dermatologia e dedicato al rilevamento di lesioni cutanee. • ARGOS : Studio e verifica delle caratteristiche di un sistema dedicato a misure di fotometria aereoportuale. • SEAC: Progetto e verifiche sperimentali di parti ottiche e di sorgenti, integrate in una macchina per analisi biocliniche. Nel settore delle misure e certificazioni, sulla base delle esperienze del passato triennio, sono previste richieste per un totale di circa 30 per anno. Sulla base delle commesse avute nel triennio precedente prevediamo un incremento dell’attività di entrambi i settori A e B fra il 10% ed il 20% annuo. Nel 2005 è previsto l’accreditamento del Laboratorio per le prove di Colore nell’ambito SINAL. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Fontani 3 3 3 Francini 8 8 8 Jafrancesco 10 10 10 Mercatelli 10 10 10 Sansoni 1 1 1 Collaborazioni: SEAC, ENEA, UniParma, IDI, ARGOS. Piano Triennale 2005-2007 86 7) Risorse finanziarie (in Euro) SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE 2005 50.000 15.000 135.408 6.000 2006 50.000 15.000 135.408 6.000 2007 50.000 15.000 135.408 6.000 206.408 206.408 206.408 Totale 150.000 45.000 406.224 18.000 0 619.224 Finanziamento Ordinario 116.408 106.408 86.408 309.224 2005 2006 Finanziamenti Esterni Lavoro su Commessa Terzi Totale Finanziamenti Esterni 2007 90.000 100.000 120.000 90.000 100.000 120.000 Totale 310.000 310.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Stimato che il flusso di risorse generato dalle attività di misure e consulenze possa in prospettiva arrivare ad un fattore 20 del capitale investito. Considerato che nell'arco del triennio l'apporto da privati è stimato in 300.000 euro, il flusso totale movimentato risulta di 6.000.000 Euro. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità La certezza di poter riutilizzare i fondi derivanti dall'apporto di privati come materiali di consumo ed inventariabili potrebbe condizionare positivamente lo sviluppo del laboratorio soprattutto per riconvertire o rinnovare la strumentazione in dotazione. Piano Triennale 2005-2007 87 Sintesi della Macrolinea M3 – Ottica per ambiente, spazio e industria9 Questa macrolinea M3 è composta di sei proposte. Contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi di questa Macrolinea tre proposte di ricerca: Collettori di luce solare, Ottica aerospaziale ed ambientale, Sistemi ottici per nuove geometrie laser e Qualità ottica di fasci laser; e due attività di laboratorio Misure e Prove: Laboratorio di Interferometria e Laboratorio di Fotometria. Obiettivo comune di tutte queste attività è quello di fornire il necessario supporto di conoscenze alle applicazioni dell’ottica nel campo industriale, ambientale e spaziale. In larga parte di queste applicazioni si incontrano problematiche simili di ottica non-imaging, applicata tanto a sorgenti coerenti che incoerenti. Esempi eclatanti di queste coincidenze sono evidenziati, ad esempio, dalle Celle di Heriot, usate nei nostri laboratori tanto come celle multi-passo per spettrometri in applicazioni spaziali, quanto come risonatori ottici per sorgenti coerenti ad alto numero di Fresnel. E ancora da metodi e sistemi di concentrazione di energia usati nel pompaggio a diodi di laser a stato solido o nelle applicazioni dedicate alla rivelazione di piccoli segnali ottici. Uno specifico bagaglio di conoscenze, unito alle potenzialità di specifici laboratori accreditati di Misura e Prova, ci permette di partecipare a progetti nazionali ed internazionali in campi molto diversi come ad esempio la rivelazione di tracce di gas nella troposfera e stratosfera inferiore (progetto TROCCINOX) o lo sviluppo di sorgenti laser a stato solido pompate da diodi in geometria planare, per applicazioni industriali di alta potenza (progetto LACER). L’utenza di queste attività è la più vasta e va dai partner industriali nei progetti applicativi (spesso aziende leader del proprio settore come El.En. SpA o Galileo Avionica SpA), ai committenti (anche PMI) di specifiche misure e prove su sorgenti o componenti ottici, alle agenzie pubbliche di ricerca come ESA o ASI. 2004 Costi previsti 2005 2006 1.534.848 1.509.835 1.415.245 Quota finanziamento su F.O. 494.047 Impegno di personale in mesi uomo 239 724.835 239 703.245 197 Totale 4.459.928 1.922.127 675 9 I costi e la quota del Fondo Ordinario della tabella di sintesi si devono intedere integrati con la quota relativa ai servizi tecnologici e al costo dei mesi uomo dedicati ad incarichi di gestione interna (vedi tabella a pag. 119). Piano Triennale 2005-2007 88 CPX.M1 – Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi Macrolinea: CPX.M1 - Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi Proposta: CPX.M1.1 - Sincronizzazione e controllo di dinamiche complesse Proponente: Boccaletti Stefano Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Complessità 1) Contesto esterno Il controllo e la sincronizzazione di sistemi complessi sono due temi di ricerca che hanno attratto un notevole interesse scientifico sin dal 1990. I differenti metodi e le diverse tecniche proposte hanno trovato applicazioni di interesse tecnologico, specie nel campo della trasmissione della informazione e della criptologia. Per sistemi caotici sono stati gia' proposti e sperimentati differenti metodi di controllo e sincronizzazione per il caos temporale e spazio-temporale, con schemi di accoppiamento simmetrici ed asimmetrici. L’ interesse della comunita’ scientifica si sta rapidamente indirizzando verso l’applicazione tecnologica dei risultati finora conseguiti su questi temi. Particolare interesse hanno suscitato le applicazioni in campo biomedico e dell’ ingegneria dei sistemi e della comunicazione. Esempi concreti sono la pre-diagnostica di crisi epilettiche su studi magneto-encefalografici e stereo-elettro-encefalografici, il controllo di movimenti in robot e macchine complesse, e la messa a punto di nuovi standard e tecnologie di comunicazione sicura. Inoltre, di recente, l’ interesse si e’ concentrato sullo studio di stati sincronizzati in reti a topologia complessa, in relazione alle implicazioni che le dinamiche su dette reti hanno nelle scienze sociali, biologiche e della comunicazione. In particolare, sin dal 1999 sono stati introdotti modelli complessi di reti chiamati “small-world networks” e “scale-free networks”, che sono stati applicati con successo per descrivere rilevanti aspetti della dinamica di Internet, del World-Wide-Web, delle reti metaboliche e delle catene alimentari, delle reti neurali e di proteine, delle reti sociali tra individui, e delle reti di distribuzione di beni e servizi. Per altro lato, l'analisi del trasporto e dell'immagazzinamento dell'informazione in sistemi biologici è una problematica fondamentale per comprendere il funzionamento dei sistemi viventi. La tematica di principale interesse riguarda lo studio dei meccanismi di funzionamento di reti neurali. Vari modelli semplificati di neuroni sono state introdotti allo scopo di individuare diverse classi di comportamento dinamico 2) Attività in corso Nel campo della sincronizzazione in sistemi estesi, il lavoro in corso di svolgimento riguarda una serie di problemi specifici, tra i quali elenchiamo: • Sincronizzazione di sistemi caotici spazialmente estesi (sistemi accoppiati, catene di mappe, reticoli di oscillatori, equazioni modello alle derivate parziali); • Ricostruzione di segnali su portanti caotiche; • Controllo e sincronizzazione sperimentale di strutture in dinamiche turbolente; • Realizzazione di sistemi di comunicazione su portanti caotiche; • Applicazioni di stati di sincronizzazione anticipata per processi di previsione di dinamiche complesse; • Messa a punto di tecniche di analisi di dati sperimentali per la rivelazione e caratterizzazione di stati di sincronizzazione. Nel campo dell’analisi di reti complesse, l’attivita’ riguarda lo studio dell’emergenza di Piano Triennale 2005-2007 89 stati sincronizzati in reti complesse di tipo “small-world networks” e “scale-free networks”. In particolare, attraverso l’applicazione di criteri di stabilita’ delle varieta’ di sincronizzazione, ci si propone di individuare la migliore topologia di rete che dia luogo a fenomeni di sincronizzazione indipendentemente dallo specifico modello dinamico implementato su ogni nodo, e di confrontare quantitativamente la propensita’ di tali modelli a dar luogo a dinamiche di tipo collettivo. Ci si propone inoltre di applicare i risultati teorici conseguiti su reti modello a reti “reali” nei campi della epidemiologia, dello studio di Internet e della neuroscienza, cosi’ come di approntare esperimenti su reti complesse in condizioni controllate di laboratorio, a tutt’oggi inesistenti nel panorama scientifico internazionale. Nello studio delle reti neurali, si e' iniziato ad analizzare numericamente la risposta di modelli semplici di neurone ad un dato input dinamico, in particolare sono state esaminate le risposte dei modelli che vanno sotto il nome di HH e LIF. Si sono anche stimati i contenuti entropici delle risposte di tali neuroni in funzione della risoluzione temporale. Si e' infine iniziato lo studio numerico ed analitico di semplici reti di neuroni tipo LIF ed in particolare la stabilita' rispetto a perturbazioni infinitesime e di ampiezza finita per vari tipi di connessioni fra i neuroni. L’intera attività in corso si svolge in stretta collaborazione con l’Istituto dei Sistemi Complessi del CNR, Sezioni Territoriali di Firenze e Roma (vedi Collaborazioni al seguente punto 6) e con l’ INFM di Firenze. Inoltre, tale progetto fa riferimento a linee di ricerca comuni al Centro Interdipartimentale sui Sistemi Complessi (CSDC) dell’Università di Firenze. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare L'obiettivo generale e' la caratterizzazione esauriente dell'emergenza di stati collettivi sincronizzati in dinamiche complesse, al fine di utilizzare queste proprieta' per la soluzione di alcuni problemi di rilevanza tecnologica, quali la messa a punto di nuove strategie per la telecomunicazione e la crittografia. Allo stesso tempo ci si propone di acquisire una adeguata conoscenza dei meccanismi fisici alla base dell'emergenza di detti stati cosi' come dei processi che conducono al loro controllo, allo scopo di comprendere la natura di alcuni fenomeni rilevanti comuni all'ottica nonlineare ed ad altre discipline, quali la biofisica e la neuroscienza. Inoltre, ci si propone di individuare modelli dinamici ottimali per lo studio di proprietà collettive di reti di neuroni e di quantificare l'informazione processabile attraverso l'implementazione di concetti quali l'entropia-epsilon. Competenze: Acquisizione, trattamento e restituzione dell’informazione ottica; dinamica nonlineare: modellistica e controllo; laser: sorgenti e fasci; sistemi informativi per calcolo scientifico; meccanica statistica dei sistemi complessi; teoria dei grafi e delle matrici. 4) Attività da svolgere Le attivita' da svolgere in questo settore possono essere schematizzate come segue: • Studio degli effetti costruttivi del rumore nella formazione di stati sincronizzati; • Caratterizzazione quantitativa degli effetti di accoppiamenti asimmetrici; • Identificazione di strategie ottimali per il controllo e la sincronizzazione di sistemi caotici spazialmente estesi; • Analisi e caratterizzazione di stati sincronizzati su dati sperimentali; • "Targeting" di stati estesi predeterminati; • Formalizzazione degli elementi unificanti all'interno di una teoria coerente, e messa a punto di nuovi esperimenti per comprovare le previsioni teoriche; Piano Triennale 2005-2007 90 • • • • • Studio dell’emergenza e della robustezza di stati sincronizzati in reti complesse; Applicazioni di stati sincronizzati in reti reali; Analisi di reti complesse con accoppiamenti asimmetrici; Analisi e caratterizzazione di reti complesse a connessioni variabili nel tempo; Individuazione di modelli dinamici ottimali per lo studio di proprietà collettive di reti di neuroni; quantificazione dell'informazione processabile attraverso l'implementazione di concetti quali l'entropia-epsilon (dinamica e stazionaria). 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005 • Caratterizzazione teorico-numerica degli effetti di accoppiamenti asimmetrici. Messa a punto di schemi sperimentali per l’implementazione di accoppiamenti asimmetrici. Caratterizzazione teorico-numerica degli effetti di accoppiamenti asimmetrici su reti complesse pesate. Analisi dati su esperimenti di potenziali evocati. 2006 • Analisi e caratterizzazione di stati sincronizzati in dati sperimentali magnetoencefalografici da pazienti epilettici. Modellizzazione di reti complesse con accoppiamenti variabili nel tempo. Applicazione della teoria su reti reali. Caratterizzazione di reti neurali in termini di trasporto di informazione. 2007 • Realizzazione di dispositivi sperimentali per la sincronizzazione di stati dinamici in sistemi complessi. Realizzazione di dispositivi sperimentali per la riproduzione ed il controllo di stati dinamici collettivi su reti complesse. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Boccaletti 7 7 7 Meucci 2 2 2 Politi 4 4 4 Puccioni 4 4 4 Ramazza 2 2 2 Torcini 7 7 7 Kreuz (TD) 12 12 Mendoza (A) 7 Hwang (Coll.) 3 Assegnista A4 9 12 12 Assegnista A5 8 12 12 Collaborazioni: Massimo Cencini (ISC del CNR-Roma), Michela Del Viva (Dip. Psicologia – Universita’ Firenze), R. Livi e R. Zillmer (Dip. Fisica – Universita’ Firenze e INFM), J. Kurths e C. Zhou (Universita' di Potsdam), Hector Mancini e Jean Bragard (Universita’ di Navarra, Pamplona, Spagna), Wolfram Just (Queen Mary College of London), Jacques Marinerie e Mario Chavez (Ospedale La Salpetriere, Parigi), Vadim Anishchenko (Universita’ di Saratov, Russia), H. Abarbanel (University of California, San Diego, USA), Yamir Moreno Vega e Ricardo Lopez-Ruiz (Universita’ di Saragozza, Spagna), Eckehard Schoell (Universita’ di Berlino), Kestutis Pyragas (Vilnius, Lituania), Lou Pecora (Naval Research laboratori, Washington d.c., USA), Rajarshi Roy (University of Maryland, USA), Celso Grebogi (Universita’ di San Paolo, Brasile). Piano Triennale 2005-2007 91 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale TD/Ass/Bor/Coll su Progetti Missioni Borse/Assegni TOTALE 2005 38.000 36.000 115.462 67.544 35.000 36.354 328.360 2006 33.000 40.000 115.462 63.000 25.000 36.354 312.816 35.000 36.354 261.816 Totale 106.000 116.000 346.386 130.544 95.000 109.062 902.992 Finanziamento Ordinario 217.360 111.816 138.816 467.992 2005 2006 2007 Finanziamenti Esterni FIRB RBNE01CW3M_005 Eu - Marie Curie Fellowship Proposta STREP RTN Proposta RTN EU Proposta FIRB 2005 Totale Finanziamenti Esterni 33.000 78.000 78.000 111.000 45.000 45.000 33.000 201.000 2007 35.000 40.000 115.462 45.000 45.000 33.000 123.000 Totale 33.000 156.000 90.000 90.000 66.000 435.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Aziende del settore biomedico – Lo studio dei meccanismi di sincronizzazione che emergono associati all’ insorgenza di crisi epilettiche consentira’ di mettere a punto nuove tecniche di pre-diagnostica di tale malattia. Cio’ consentira’ alle aziende di possedere un know how utile per la realizzazione di diversi tipi di trattamenti non attualmente esistenti sul mercato italiano. Stima : 100.000 €. Impatto sul sistema sanitario – La caratterizzazione dei meccanismi alla base dell’ insorgenza di alcune patologie in neuroscienza potra’ generare nuovi prototipi di trattamenti innovativi di tali patologie. Oltre all'evidente impatto sul sistema sanitario nazionale, questo potrebbe generare un flusso di risorse indirette di difficile quantificazione. Stima: >50.000 €. Aziende del settore informatico – Lo studio dei meccanismi di sincronizzazione che emergono in reti complesse consentira’ alle aziende del settore di mettere a punto nuove strategie per la distribuzione e gestione dell’ informazione su rete. Cio’ avra’ ripercussioni per la realizzazione di nuovi prototipi di rete, con prevedibili investimenti in questo settore. Stima : > 50.000 €. Aziende del settore farmaceutico- Lo studio della propagazione di epidemie virali in popolazioni di individui consentira’ di mettere a punto nuove strategie di vaccinazione in epidemiologia. Inoltre l’ applicazione di tali studi a reti reali e per malattie endemiche permettera’ alle aziende del settore di testare efficacemente nuovi prodotti farmaceutici. Stima : > 80.000 €. Aziende del settore micro-elettronico - La messa a punto di strategie di comunicazione sicura attraverso portanti caotiche opportunamente controllate consentira’ alle aziende del settore di testare efficacemente nuovi standard per la trasmissione e ricezione di dati. Stima : 35.000 €. Totale >315.000 €. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità • Disponibilità di due nuove unità di assegnista e di una nuova unità di personale con profilo di Primo Ricercatore. Piano Triennale 2005-2007 92 • Disponibilità di fondi da Finanziamento Ordinario nell’intervallo di tempo tra la scadenza del progetto Europeo HPRN-CT2000-00158 (settembre 2004) ed il finanziamento della nuova proposta di STREP Europeo richiesta prevedibile a partire da Gennaio 2006. • Disponibilità di fondi da Finanziamento Ordinario nell’intervallo di tempo tra la scadenza del progetto FIRB RBNE01CW3M_005 (settembre 2005) ed il finanziamento di eventuali nuove proposte di progetti cofinanziati per il 2006 e 2007. Piano Triennale 2005-2007 93 Macrolinea: CPX.M1 - Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi Proposta: CPX.M1.2 - Formazione spontanea di strutture e fenomeni di trasporto Proponente: Antonio Politi Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Complessità 1) Contesto esterno La motivazione fondamentale per lo studio della dinamica di sistemi complessi è l'universalità di molti fenomeni che possono essere osservati in contesti assai diversi fra loro come idrodinamica, mezzi granulari, catene di spin, sistemi disordinati, etc. Anche se differenze qualitative sono attese fra sistemi all'equilibrio e quelli fuori equilibrio termodinamico e fra dinamiche classiche e quantistiche, la trasposizione di tecniche fra questi settori si e' ripetutamente mostrata un metodo di lavoro efficace per fare progressi significativi. Fra i vari problemi che emergono nello studio della formazione spontanea di strutture meso e macroscopiche, sono da citare una opportuna modellizzazione degli effetti dissipativi che non esistono a livello microscopico, lo sviluppo di metodi autoconsistenti per la quantificazione dei flussi (di energia ed informazione) sia nello spazio reale (vedi conduzione del calore) che attraverso scale diverse (vedi strutture turbolente, ma anche l'evoluzione di fratture), la comprensione della stabilita' di fasi differenti, analizzando le interfacce che le separano. 2) Attività in corso • Trasporto anamolo del calore in sistemi basso dimensionali: studio numerico e analitico delle equazioni di mode-coupling; analisi di modelli realistici (da sistemi di Lennard-Jones a potenziali di Tersoff); ruolo delle condizioni al contorno (resistenza di contatto); predizione del profilo di temperatura; • Dinamica di superfici ed interfacce: studio di instabilita', coarsening, e pattern formation nella dinamica di superfici cristalline e processi di nucleazione ed aggregazione. • Strutture in sistemi di sistemi di spin basso-dimensionali: studio di vortici e domini in sistemi bidimensionali ed in array di dot magnetici; effetto del disordine sullo stato fondamentale di sistemi di spin interagenti tramite interazione dipolare; studio della risonanza stocastica; • Transizioni di fase quantistiche: studio dell'effetto di campi magnetici su antiferromagneti di Heisenberg; dinamica e quantificazione dell'entanglement; • Strutture coerenti in plasmi spaziali: analisi dati provenienti da misure magnetosferiche; ricostruzione tomografica della densita' elettronica tridimensionale; determinazione della probability density function (pdf); costruzione di modelli climatologici; • Dinamica di fratture: sviluppo di modelli micro- e mesoscopici di fratture in sistemi disordinati; analisi dati provenienti da emissioni acustiche da sistemi sotto sforzo; • Formazione di strutture in mezzi granulari: sviluppo di modelli; risposta di mezzi granulari a sforzi di taglio; 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Da qui in poi ci limitiamo a riportare gli obiettivi di quella parte della commessa che vede coinvolti i ricercatori dell'INOA, altri sono specificati nella parte ISC del piano CNR. Lo studio di vari modelli ha evidenziato una possibile dipendenza del tasso di divergenza della conducibilità termica da alcuni dettagli della dinamica non ancora chiariti. Noi ci proponiamo di stabilire se tutto ciò sia dovuto ad effetti di taglia finita o sia piuttosto l'indicazione dell'esistenza di più di una classe di universalità. Un obiettivo non meno Piano Triennale 2005-2007 94 importante è rappresentato dallo studio di potenziali realistici allo scopo di fare predizioni relative a nanotubi al carbonio. Le crescenti capacità di nanomanipolazioni dovrebbero infatti permettere tra breve la realizzazione di esperimenti in condizioni controllabili Competenze: tecniche di simulazione numerica; dinamica molecolare; 4) Attività da svolgere I ricercatori INOA prevedono di svolgere la seguente attivita': • Analisi dettagliata delle equazioni di mode-coupling nel caso unidimensionale; • Simulazione dei fenomeni di trasporto anomalo in modelli a dimensione ridotta: gas di Lennard-Jones in 1D, modello XY bidimensionale, modelli realistici di nanotubi in carbonio o polimeri; • Studio delle correlazioni modali nella prospettiva di ricostruire il profilo di temperatura. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005 • Caratterizzazione delle classi di universalita' previste dalla teoria di mode-coupling ; stime numeriche del decadimento delle correlazioni nel modello XY bidimensionale. • Analisi del ruolo delle condizioni al contorno 2006 • Simulazioni del trasporto di calore in modelli realistici (polimeri, nanotubi di carbonio) 2007 • Fenomeni di trasporto transiente e proposta di eventuali configurazioni sperimentali per osservare i fenomeni di trasporto anomalo in nanomateriali. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Boccaletti 2 2 2 Giacomelli 2 2 2 Lepri 8 8 8 Politi 4 4 4 Delfini (B) 12 6 Collaborazioni: Personale CNR-ISC: M. Materassi, A. Petri, M.Pettini, L. Pitolli, P.Politi, M.G. Pini, R.Ruggeri, R.Vaia, P. Verrucchi ; Altri collaboratori per la parte INOA: R. Livi. 7) Risorse finanziarie SPESA 2005 2006 2007 Totale Inventariabile 5.000 5.000 5.000 15.000 Consumo 0 Personale 69.691 69.691 69.691 209.073 Missioni 7.000 7.000 7.000 21.000 Borse/Assegni 12.400 6.200 18.600 TOTALE 94.091 87.891 81.691 263.673 Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni Progetto PRIN2003 Progetto INFM-PAIS Totale Finanziamenti Esterni 48.291 2005 74.891 2006 39.300 6.500 13.000 45.800 13.000 Piano Triennale 2005-2007 81.691 2007 0 204.873 Totale 39.300 19.500 58.800 95 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Settore microelettronica e nanotecnologie: Nella misura in cui in Italia si svilupperanno competenze nella manipolazione di nanotubi al carbonio, questa ricerca potrebbe aiutare a combinare tale tecnologia con la microelettronica per lo sviluppo di nuove generazioni di CPU. 9) Punti critici e condizioni di fattibilità • Disponibilità di risorse di calcolo addizionali. • Disponibilità di un borsista. Piano Triennale 2005-2007 96 Sintesi della ML CPX.M1 – Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi9 Questa macrolinea CPX.M1 è composta di due proposte. La prima “Sincronizzazione e controllo di dinamiche complesse”fa riferimento allo sviluppo di tecniche per la sincronizzazione ed il controllo di dinamiche complesse, una metodologia assai pormettente per il controllo e trasmissione dell’informazione. Tale proposta ha inoltre, come parte applicativa, lo sviluppo di tecniche di analisi di stati sincronizzati in reti complesse di unità caotiche accoppiate. La seconda “Formazione spontanea di strutture e fenomeni di trasporto” si propone lo studio teorico della dinamica collettiva in sistemi complessi fuori dall’equilibrio termodinamico, ed anche lo sviluppo di metodi per la quantificazione dei flussi di energia che attraversano scale diverse. 2004 2005 2006 Totale Costi previsti 442.006 412.146 355.031 1.209.183 Quota finanziamento su F.O. 285.206 198.146 232.031 715.383 Impegno di personale in mesi uomo 93 84 66 243 9 I costi e la quota del Fondo Ordinario della tabella di sintesi si devono intedere integrati con la quota relativa ai servizi tecnologici e al costo dei mesi uomo dedicati ad incarichi di gestione interna (vedi tabella a pag. 119) Piano Triennale 2005-2007 97 Piano Triennale 2005-2007 98 CPX.M5 – Metodi sperimentali per i sistemi complessi Macrolinea: CPX.M5 - Metodi sperimentali per i sistemi complessi Proposta: CPX.M5.1 - Dinamica di fenomeni complessi in ottica nonlineare Proponente: Giacomelli Giovanni Sezione INOA: Firenze Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Complessità 1) Contesto esterno Lo studio delle dinamiche complesse in sistemi ottici presenta un notevole interesse, sia da un punto di vista fondamentale che per le possibili ricadute di tipo applicativo. L’analisi della radiazione emessa da tali sistemi rappresenta un potente strumento investigativo, anche in situazioni dove sono presenti forti accoppiamenti fra le parti in studio, di modo che altri approcci possono avere carattere distruttivo. Si deve inoltre ricordare la possibilità di controllare in modo accurato i parametri e di acquisire dati in modo continuativo e massivo, permettendo di ottenere stime accurate di grandezze statistiche difficili, se non impossibili da ricavare in contesti differenti. L’effetto di un ambiente interagente con il sistema fisico in studio comporta spesso effetti che non possono essere considerati come perturbazioni, e come tali capaci solo di alterare la qualita’ della risposta del sistema, ma di modificarne in modo significativo il comportamento. E’ questo il caso della risonanza stocastica, dove una quantita’ finita di rumore e’ in grado di cambiare drasticamente la capacita’ di un sistema nonlineare di rispondere ad una modulazione. Questo esempio e’ particolarmente importante nel campo dei laser e della trasmissione di dati per telecomunicazioni, dove l’ottimizzazione delle modalita’ di trasmissione può rappresentare un fattore determinante. Numerosi altri esempi si possono portare in differenti contesti come l’ottimizzazione del rapporto segnale-rumore in sistemi di rivelazione, le transizioni in sistemi multistabili, la formazione di pattern temporali o spaziotemporali originati da meccanismi nonlineari, ma selezionati da rumore. In particolare, i fenomeni di autoorganizzazione in sistemi estesi portati fuori dall'equilibrio termodinamico si presentano in numerosi sistemi, sia fisici che di altra natura. Questi comportamenti possono essere visti come la naturale estensione al caso alto-dimensionale delle dinamiche complesse da tempo studiate in sistemi a pochi gradi di liberta', quali ad esempio gli oscillatori nonlineari. Nel campo dell'ottica, la filamentazione spontanea dei fasci porta spesso a una limitazione della qualita' delle sorgenti luminose. Non mancano pero' sistemi in cui fenomeni di strutturazione o decoerenza spaziale della luce possono rivelarsi utili; Questo accade tipicamente in situazioni in cui una certa informazione viene codificata nella struttura trasversa di un fascio di luce. Appare pertanto di interesse lo studio dei meccanismi che portano alla formazione spontanea di strutture nella sezione trasversa di fasci ottici. La ricerca su questi temi mira sia a una comprensione a livello fondamentale dei fenomeni osservati, sia a suggerire applicazioni e/o determinare i limiti di utilizzo di molti sistemi ottici nell'ambito della elaborazione e dell'immagazzinamento di immagini. 2) Attività in corso Le attività attualmente in corso possono essere suddivise fra l’analisi di processi dinamici (formazione di strutture, caos spazio-temporale, dinamiche temporali caotiche ultra-veloci) e di fenomeni stocastici (fenomeni indotti da rumore additivo e moltiplicativo, in sistemi multistabili anche spazialmente estesi). Piano Triennale 2005-2007 99 Lo studio di formazione di strutture spaziali e' effettuato attualmente in un interferometro nonlineare costituito da una valvola a cristalli liquidi con retroazione ottica. Di questo sistema sperimentale esistono attualmente due repliche operanti presso l'INOA. A questo esperimento si intende affiancarne uno relativo alla filamentazione di fasci laser in materiali nonlineari; I cristalli fotorifrattivi appaiono essere buoni candidati per questo secondo studio. Lo studio di processi stocastici viene effettuato principalmente in laser a semiconduttore, a emissione laterale o verticale (VCSEL). Sono in corso estensioni dei metodi sperimentali e teorici impiegati finora al caso del rumore moltiplicativo. Sono inoltre iniziati i primi studi sull’effetto del rumore sul sistema della valvola a cristalli liquidi, dove sono possibili le indagini sulle estensioni spazio-temporali degli effetti studiati in precedenza. Oltre alle attivita' sperimentali vengono effettuate indagini teorico-numericche dei sistemi in esame basata su metodi pseudo-spettrali o stocastici per l'integrazione delle relative equazioni differenziali. Per la parte numerica, vengono usati intensivamente i mezzi del centro di calcolo dell'INOA. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Lo studio dei processi stocastici sara’ principalmente rivolto all’indagine sperimentale dell’effetto del rumore moltiplicativo in diversi sistemi ottici, e al ruolo del rumore spaziotemporale nella dinamica di un sistema esteso e alla suo capacita’ di indurre la formazione di strutture e la transizione fra queste. Nel caso del rumore moltiplicativo, si intende studiare come sia in grado di indurre delle rotture di simmetria e conseguentemente formazione di patterning sia temporale che spazio-temporale. L’introduzione di rumore di differente tipo (globale ma temporalmente scorrelato, spazialmente scorrelato e spazio-temporalmente correlato) sul sistema della valvola a cristalli liquidi sara’ studiato sperimentalmente in modo sistematico, focalizzando in particolare sul suo ruolo nella formazione di strutture e nelle transizioni fra queste. Si iniziera’ inoltre lo studio di un nuovo tipo di laser (a quantum dots), particolarmente interessante data la sua efficienza e la sua lunghezza d’onda di emissione (1,3 micron) per applicazioni in telecomunicazioni. L’indagine sull’interferometro nonlineare sara’ focalizzata su tre obiettivi: lo studio della localizzazione di strutture, la caratterizzazione e il controllo dei regimi di caos spaziotemporale, e l’osservazione di transizioni ordine-disordine indotte da modulazione di parametri di controllo. Nel caso della localizzazione, si studiera’ la transizione da regimi solitonici a regimi di strutturazione delocalizzate. In particolare, sara’ investigato il ruolo della tristabilita’ ottica nel generare la coesistenza tra solitoni aventi diversa ampiezza e simmetria. Appare poi necessario uno studio sul ruolo del rumore spaziale nel processo di delocalizzazione osservato in regime di debole bistabilita’. Nei regimi di caos spaziotemporale, le tecniche di controllo tramite rete di retroazione ibrida recentemente messe a punto saranno studiate in modo sistematico; ci si propone di caratterizzarne quantitativamente le proprieta’ e di estenderne l’applicazione a regimi dinamici di diversa natura. Una applicazione di queste tecniche, basate sull’inserzione nell’interferometro di un modulatore spaziale di luce indirizzabile elettronicamente, e’ la codifica di segnali su una portante spaziotemporalmente caotica, e la loro trasmissione a banda larga tramite sincronizzazione di due sistemi identici distanti. Per quanto riguarda la tematica relativa alla modulazione dei parametri esterni, si intende in particolare cercare una verifica sperimentale di recenti predizioni teorico-numeriche, relative alla nascita di forme in un sistema le cui soluzioni di equilibrio sono istante per istante omogenee. Riguardo la filamentazione di fasci in materiali nonlineari, si indaghera’ il fenomeno in cristalli fotorifrattivi; si intende in particolare paragonare il comportamento dei cristalli operanti in regime di deriva e di diffusione. Piano Triennale 2005-2007 100 Competenze: Acquisizione, trattamento e restituzione dell’informazione ottica; dinamica nonlineare: modellistica e controllo; ottica nonlineare; sistemi informativi per calcolo scientifico. 4) Attività da svolgere • Dinamica di laser a quantum dots; • Effetti indotti da rumore moltiplicativo in sistemi ottici multimodo (laser a emissione laterale e verticale, valvola a cristalli liquidi); • Processi stocastici in sistemi estesi: o VCSEL con feedback ritardato sulla pompa, con ritardo lungo; o Analisi di VCSEL multispot; o Effetto del rumore in valvola a cristalli liquidi; • Dinamica di sistemi laser con retroazione ottica: o dinamica di un VCSEL con feedback ottico polarizzato, sia sperimentalmente che studiando il modello di Lang-Kobayashi nel regime di emissione di singola polarizzazione. Sono stati evidenziati comportamenti multiscala, e ci sono proposte di esperimenti per una analisi del sistema che tenga conto di questa caratteristica. o Sono stati inoltre proposti esperimenti per osservare fenomeni di sincronizzazione indotta da rumore e relativi esponenti critici, analoghi a quelli previsti per un sistema spazio-temporale. • Descrizione e modellizzazione della coesistenza tra strutture localizzate aventi diverse caratteristiche • Confronto dei risultati ottenuti con quelli esistenti o derivabili in equazioni modello di carattere generale • Studio della stabilita’ e delle biforcazioni secondarie delle strutture localizzate • Studio del ruolo del rumore nella transizione da solitoni a strutture delocalizzate. • Targeting di stati estesi predeterminati in regime di caos spaziotemporale: stati stazionari e dipendenti dal tempo • Sincronizzazione della dinamica relativa a diverse parti del sistema, o a diverse repliche del sistema • Codifica di segnali su portanti spaziotemporalmente caotica • Trasmissione di tali segnali a una replica identica del sistema che genera la portante caotica • Studio del ruolo del numero di controllori e della frequenza temporale del loop di controllo sull’efficacia di targeting e sincronizzazione • Studio dell’effetto della modulazione di parametri di controllo sulle dinamiche del sistema • Caratterizzazione della filamentazione di fasci laser in materiali fotorifrattivi: confronto tra regime di deriva e di diffusione. • Soppressione della filamentazione tramite retroazione ottica o optoelettronica. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005– 2007 • Analisi sperimentale effetto rumore moltiplicativo nell’emissione polarizzata di laser a cavita’ verticale • Analisi sperimentale effetto rumore moltiplicativo nell’emissione multimodo longitudinale di laser a emissione laterale • Sviluppo modello fenomenologici e microscopici per rumore moltiplicativo • Caratterizzazione laser a quantum dots • Studio sperimentale e teorico effetto rumore su sistema esteso: valvola a cristalli liquidi Piano Triennale 2005-2007 101 • Analisi sperimentale e teorico effetto rumore su sitema otico con dinamica caotica ultraveloce (laser a semiconduttore con feedback ottico); sincronizzazione indotta da rumore e esponenti critici alla transizione di sincronizzazione • Comportamento multiscala nel sistema di cui sopra • Ricerca di fenomeni di bistabilita’ tra solitoni dissipativi in equazioni modello • Studio sperimentale delle instabilita’ di strutture localizzate di diversa natura • Confronto tra patterns delocalizzati coerenti e collezioni incoerenti di strutture localizzate • Indirizzamento di dinamiche regolari e caotiche predeterminate • Sincronizzazione tra le dinamiche di diverse parti del sistema • Studio dell’efficienza delle tecniche di controllo recentemente introdotte in funzione della frequenza di campionamento spaziale e temporale • Trasmissione di segnali codificati su portanti spaziotemporalmente caotiche • Indagine delle dinamiche indotte nel sistema da modulazione temporale dei parametri • Caratterizzazione della filamentazione di fasci laser in mezzi fotorifrattivi • Controllo della filamentazione tramite retroazione 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Boccaletti 2 2 2 Giacomelli 10 10 10 Lepri 4 4 4 Puccioni 4 4 4 Ramazza 10 10 10 Torcini 3 3 3 Bortolozzo (A) 4 4 4 Mendoza (A) 2 Collaborazioni: M. Tlidi (Universita’ di Bruxelles), G. Kozyreff (Universita’ di Oxford), M. Taki (Universita’ di Lille), F. Papoff (Universita’ di Stratthclyde), S. Residori (INLN, Nizza), F.T. Arecchi (Universita’ di Firenze). M. Giudici (INLN, Nizza), S. Balle (IMEDEA, Spagna), V. Chizhevsky (Minsk), F. Marin (Dip. Fisica, Firenze), G. Huyet (UCC, Irlanda), J. Danckaert (VUB, Belgio). 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni FIRB QDOTS VISTA - 2 Totale Finanziamenti Esterni 2005 65.000 22.000 133.432 15.000 9.088 244.520 2006 42.000 20.000 133.432 17.000 6.059 218.491 2007 45.000 20.000 133.432 18.000 6.059 222.491 Totale 152.000 62.000 400.296 50.000 21.206 685.502 176.520 150.491 176.491 503.502 2005 2006 2007 20.000 16.000 20.000 16.000 20.000 10.000 32.000 68.000 32.000 68.000 16.000 46.000 Piano Triennale 2005-2007 Totale 60.000 42.000 80.000 182.000 102 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore Aziende del settore controlli automatici - Le tecniche di controllo introdotte, permettendo una buona performance in presenza di un numero limitato di controllori su dispositivi estesi, potranno portare a una riprogettazione economicamente conveniente di diversi sistemi di controllo. Stima: > 30.000 Euro Tecnologia delle memorie ottiche o di altro tipo – L’applicazione dei pixel tristabili da noi proposti portera’ a una crescita’ di un fattore 1.6 nella densita’ di immagazzinamento di dati in matrici bidimensionali. Qualora si arrivi a una ingegnerizzazione di questi pixel, si prevede un impatto di grosse dimensioni tecnologiche ed economiche sulla tecnologia delle memorie ottiche. Stima: > 100.000 Euro L’analisi dell’effetto del rumore e un suo controllo puo’ permettere una significativa crescita dell’efficienza delle matrici di pixel sopra considerate; questo step di ingegnerizzazione e’ di importanza vitale in applicazioni realistiche Stima > 100.000 Euro Trasmissione di dati su portanti spaziotemporalmente caotiche: La banda larga offerta spontaneamente dai segnali spazialmente estesi li propone con forza come generatori di segnali portanti per telecomunicazioni. Nel caso di segnali caotici, inoltre, esiste la concreta prospettiva di poter codificare i dati in maniera sicura. Stima: > 30.000 Euro Trasmissione dati su fibra ottica: la ottimizzazione della qualita’ della trasmissione rispetto al rumore presente puo’ migliorare in maniera significativa il Bit Error Rate in sistemi per trasmissione a lunga distanza, soggetti a rigenerazione periodica, oppure in ambienti a forte contaminazione. Stima > 100. 000 Euro Totale > 360.000 Euro 9) Punti critici e condizioni di fattibilità • Disponibilita’ di personale di laboratorio a tempo pieno. • Disponibilita’ di campioni di sorgenti laser innovative. • Riproducibilita’ del comportamento delle valvole a cristalli liquidi. Piano Triennale 2005-2007 103 Macrolinea: CPX.M5 - Metodi Sperimentali per i Sistemi Complessi Proposta: CPX.M5.2 - Dinamica di biopolimeri: approccio integrato sperimentale e teorico Proponente: Vassalli Massimo Sezione INOA: Firenze ISC-CNR Possibili Riferimenti CNR Dipartimento: Materiali e Dispositivi Progetto: Complessità 1) Contesto esterno Uno dei settori nei quali ha avuto più successo l’applicazione delle tecniche di analisi tipiche dei sistemi complessi è stato sicuramente la biologia. Nei primi tentativi di unire queste due scienze, l’obiettivo è stato quello di caratterizzare le proprietà macroscopiche emergenti a partire dalla modellizzazione del comportamento mesoscopico. Un nuovo impulso in questo settore si è sviluppato negli ultimi anni, grazie al rapido sviluppo delle tecniche di indagine sperimentale, microscopiche e spettroscopiche, che permettono oggi di seguire la cinetica e caratterizzare la meccanica di singole molecole biologiche in ambiente fisiologico. La conoscenza della dinamica di microsistemi biologici permette di fare un ulteriore passo verso la comprensione dei meccanismi che regolano le principali funzioni metaboliche degli organismi, unendo sforzi sperimentali e teorici volti alla completa caratterizzazione del sistema in esame e quindi permettendo anche di estendere l’analisi verso la previsione ed il controllo dei fenomeni, ovvero la diagnostica biomedica e la farmacologia. In questo contesto, uno dei fenomeni di maggiore interesse riguarda lo studio dei meccanismi che portano al ripiegamento delle proteine negli organismi. Questa problematica risulta fondamentale per la comprensione dell'origine della vita ed è coinvolta in numerose patologie di grande diffusione, quali, solo per citarne le più note, il mordo di Alzeimer o il Parkinson. Negli ultimi 10 anni sono stati numerosi i risultati in questo settore, sia da un punto di vista teorico, sia sperimentale. Nel primo caso, ad esempio, è stato oggetto di studio di numerosi gruppi in tutto il mondo, il problema Protein Folding diretto ed inverso, ovvero la possibilità di ricavare la struttura tridimensionale di una proteina dalla sua sequenza (diretto) oppure, data una struttura di interesse, ricavare la sequenza che ripiega nativamente verso quella conformazione (inverso). Sperimentalmente è stato possibile osservare la dinamica di singole proteine durante la transizione di rotolamento, con metodi ottici, o addirittura indurre l’apertura di tali strutture con sistemi di nanomanipolazione basati su microscopia a forza atomica (AFM) o pinzette ottiche (Optical Tweezers). Allo stadio attuale, il panorama di competenze è maturo per unire gli sforzi teoricocomputazionali e sperimentali sinora fatti per la caratterizzazione di questo fenomeno, riuscendo quindi a raggiungere una comprensione completa del problema, direttamente applicabile a casi reali di ingegneria delle proteine e diagnostica biomolecolare. 2) Attività in corso Da un punto di vista sperimentale, è stato messo a punto un sistema di nanomanipolazione basato su microscopia a forza atomica ottimizzato per indurre meccanicamente la transizione di unfolding di una proteina modello, di origine naturale ma appositamente ingegnerizzata per l’esperimento. La preparazione di tali esperimenti di Protein Stretching ha richiesto l’acquisizione di competenze e collaborazioni nel settore della biochimica molecolare, per la preparazione del campione. Oltre ciò, si sta progettando un sistemi di controllo per l’ottimizzazione della tecnica di misura in maniera da rendere il sistema sensibile alle basse forze coinvolte nel fenomeno. A fianco dello studio diretto della Piano Triennale 2005-2007 104 biomeccanica di singola molecola, è attiva un’attività di microscopia AFM volta a descrivere statisticamente fenomeni di aggregazione proteica associati a meccanismi di ripiegamento anomalo: la formazione di fibrille beta amiloidi in proteine vegetali fitotossiche. Da un punto di vista teorico, sulla base di modelli descrittivi di proteine, si sta analizzando in silico il panorama energetico di eteropolimeri in due e tre dimensioni, tramite simulazioni di dinamica molecolare e tecniche di rilassamento messe a punto per l'individuazione di minimi dell'energia e delle selle di connessione fra tali minimi (cioè le barriere energetiche). In particolare, in 2D si sta stimando vari indicatori capaci di predire l'esistenza di una connessione fra due minimi qualsiasi, mentre in 3D si sta procedendo alla caratterizzazione dei panorami energetici di eteropolimeri di lunghezza crescente. 3) Obiettivi generali e competenze da utilizzare Obiettivo generale della presente attività è l’unione di metodi sperimentali e teorici per lo studio e caratterizzazione della dinamica di microsistemi biologici (cellulari e biomolecolari) di fondamentale interesse nel settore biomedico, sia da un punto di vista diagnostico, sia da un punto di vista bioingegneristico. Un primo importante obiettivo, di carattere abbstanza generale, riguarda la messa a punto di tecniche di microscopia ottica in fluorescenza in grado di seguire la dinamica di singole molecole in liquido (in prospettiva, in vivo) con scale temporali sufficienti ad avvicinarsi a descrizioni teoriche abinitio, basate su modelli meccanici fenomenologici ricavati dai dati sperimentali. Un secondo obiettivo, più specificatamente associato al problema del Protein Folding, riguarda la possibilità di ricosruire il panorama energetico nel quale la proteina si ripiega, a partire da esperimenti di Protein Stretching e confrontare il risultato con quanto ottenuto da modelli bi- e tri-dimensionali di eteropolimeri. Uno sforzo teorico di generalizzazione permetterà quindi di identificare i minimi dell'energia non solo lungo il percorso di unfolding sperimentale ma almeno nella parte più visitata dello spazio delle fasi, nella prospettiva di una successiva individuazione delle variabili rilevanti per una descrizione macroscopica del fenomeno del ripiegamento libero in soluzione. Competenze: Microscopia confocale; tecniche di fluorescenza risolta nello spazio e nel tempo: FRET (Florescence Resonant Energy Transfer), FCS (Fluorescence Correlation Spectroscopy), FLIM (Fluorescence Lifetime Imaging Microscopy). Tecniche di microscopia a scansione di sonda; competenze di analisi di processi e sintesi di algoritmi di controllo per l’ottimizzazione del processo di misura. Competenze generali di meccanica, ottica ed elettronica. Dinamica nonlineare: modellistica e controllo, tecniche biochimiche e biofisiche. Tecniche di simulazione di dinamica molecolare; metodi numerici per la caratterizzazioni di panorami energetici. 4) Attività da svolgere Sulla base della dotazione strumentale del laboratorio di Biofotonica e delle competenze teoriche del gruppo, l’attività principale verrà svolta nella direzione di avvicinare le due descrizioni, numerica e sperimentale, dei fenomeni fisici studiati, sia ottimizzando le tecniche sperimentali per rendere le condizioni al contorno compatibili con le basi teoriche, sia sviluppato procedure di data analysis finalizzata all’estrazione di indicatori comuni alle due descrizioni. Nell’ambito del Protein Folding, si tratterà di costruire un grafo il più possibile completo che connetta i minimi metastabili del panorama energetico di un eteropolimero e che associ probabilità di transizione per unità di tempo per ogni coppia di minimi connessi direttamente. Si procederà inoltre alla caratterizzazione del grafo in termini stazionari e dinamici per ottenere informazioni sulla influenza delle caratteristiche topologiche e dinamiche sui meccanismi preposti al ripiegamento delle proteine. Per poter verificare le Piano Triennale 2005-2007 105 previsioni teoriche, verrà sintetizzato un sistema proteico semplice e definita l preparativa adeguata al posizionamento sul supporto ed all’ancoraggio alla sonda di misura. Verrà quindi messo a punto un set-up sperimentale in grado di svolgere misure di unfolding a forza costante, necessario a rendere compatibile il risultato sperimentale con le ipotesi di lavoro analitiche. Nell’ambito dello studio della formazione di fibrille beta amiloidi fitotossiche in proteine vegetali, dovrà essere esteso il numero di misure, in maniera da rendere il set di dati statisticamente rilevante e poter quindi procedere alla caratterizzazione elastomeccanica delle proteine sulla base delle proprietà di impacchettamento geometrico. Infine, il settore della microscopia di fluorescenza prevede una importante attività di ottimizzazione delle tecniche sperimentali e messa a punto degli algoritmi di analisi del segnale per l’estrazione dei parametri di interesse. Particolare attenzione verrà posta su tecniche basate sull’utilizzo di funzioni di auto- e cross-correlazione per il calcolo dei momenti di grado superiore al primo di distribuzioni di probabilità. 5) Obiettivi specifici e sviluppo temporale 2005 • Scelta del substrato per le misure di protein folding e definizione della procedura di adesione della proteina. • Realizzazione del grafo per eteropolimeri in 2D e sua completa caratterizzazione. • Messa a punto delle tecniche FLIM e FCS su campioni noti. • Identificazione in frequenza della dinamica del sistema di misura AFM • Esecuzione delle misure di fibre beta amiloidi 2006 • Sviluppo degli algoritmi di analisi dei segnali di correlazione temporale di FCS. • Estensione a modelli realistici di proteine in 3D della tecnica per la caratterizzazione dei panorami energetici in termini del corrispondente grafo che connette i minimi metastabili presenti. Questo sarà realizzato per eteropolimeri di lunghezza crescente. • Implementazione dell’algoritmo di controllo per microscopia AFM in grado di svolgere esperimenti di Protein Stretching a forza costante. 2007 • Analisi dei segnali di cross-correlazione FCS – FRET per la determinazione della dinamica di singola molecola. • Interpretazione analitica dei risultati degli esperimenti di protein stretching; determinazione dei parametri della cinetica di unfolding. • Analisi delle curvature sulle immagini di fibrille amiloidi; estrazione dei parametri elastomeccanici principali; confronto con la letteratura. 6) Impegno personale (mesi uomo) ed eventuali collaborazioni PERSONALE 2005 2006 2007 Politi 4 4 4 Puccioni 4 4 4 Quercioli 4 4 4 Tiribilli 5 5 5 Torcini 2 2 2 Vassalli 7 7 7 Azzurri (B) 12 10 Assegnista A6 6 12 6 Borsista B3 12 12 Piano Triennale 2005-2007 106 Collaborazioni: Partner CNR: P.Banchieri, C.Frediani [IPCF-Pisa], R.Ruggeri, M.Materassi [ISC-Firenze]. Partner Universitari e internazionali: R.Livi, L.Casetti [Dip. Fisica – UniFi], M.Basso, R.Genesio [Dip. Sistemi e Informatica – UniFi], F.Cecconi [SMC INFM-Roma], D.Fanelli, L.Bongini [Karolinska Institut - Svezia]. Partner industriali: M.Sartore [ElbaTech srl]. 7) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario Finanziamenti Esterni 2005 10.000 5.000 123.765 5.000 21.488 165.253 2006 8.000 7.000 123.765 8.000 40.910 187.675 2007 8.000 10.000 123.765 12.000 21.488 175.253 Totale 26.000 22.000 371.295 25.000 83.886 528.181 162.253 187.675 175.253 525.181 2005 2006 2007 ElbaTech 3.000 Totale Finanziamenti Esterni 3.000 0 0 Totale 3.000 3.000 8) Flusso di risorse generabile nel sistema produttivo e sociale per settore • Nanotecnologie. L’ottimizzazione delle prestazioni di controllo di un sistema di microscopia a forza atomica riguarda la sintesi di algoritmi di feedback per il pilotaggio di tavole piezoelettriche. Questo tipo di attuatori sono alla base della maggior parte degli strumenti di nanoposizionamento utilizzati nel settore delle nanotecnologie ma possiedono forti caratteristiche di non linearità che ne limitano le prestazioni dinamiche. L’obiettivo di ottimizzarne il controllo, allargando la banda di affidabilità di un sistema piezoelettrico retroazionandolo sulla base di sensori di posizione assoluta riveste un ruolo strategico nel settore in questione (> 20000 €). • Farmacologia. La soluzione del problema del Folding inverso è una delle chiavi per procedere ad una ottimizzazione del processo di ingegnerizzazione di farmaci. A livello industriale sono già stati adottati numerosi sistemi di drug design e docking per la previsione della struttura aminoacidica più a datta a risolvere un problema farmacologico specifico. La definizione di modelli sempre più affidabili in tal senso svolge un ruolo chiave in questo settore (> 50000 €). • Automazione. Nel corso dell’attività di ricerca è stato affrontato il problema dello sviluppo di un sistema flessibile per il controllo remoto di processi Real-Time basato su architettura multi piattaforma. Tale approccio è al centro di un fervente dibattito industriale e lo sviluppo di un’architettura aperta per tali applicazioni avrà una forte ricaduta sul settore industriale, soprattutto delle piccole e medie imprese che svolgono il ruolo di system integrators (> 30000 €). 9) Punti critici e condizioni di fattibilità • Il principale vincolo alla realizzazione degli obiettivi prefissati è la possibilità di procedere nel rinnovo di una borsa INOA in atto e all’assunzione di nuovo personale, nella forma di 1 borsista ed 1 assegnista, sia per l’attività sperimentale, sia per la parte teorica ed analitica. • L’attività descritta sarà oggetto di richieste di finanziamenti esterni, ma è fondamentale la disponibilità di fondi ordinari per garantire il corretto raggiungimento degli obiettivi necessari a tale scopo, soprattutto nella fase iniziale. Piano Triennale 2005-2007 107 Sintesi della ML CPX.M5 – Metodi sperimentali per i sistemi complessi9 Questa macrolinea CPX.M5 è composta di due proposte. La prima “Dinamica di fenomeni complessi in ottica non lineare”si propone di indagare sperimentalmentela formazione e la competizione di strutture a dinamiche complesse in laser a “quantum dots”, in laser a cavità verticale ed in dispositivi ottici nonlineari passivi. La seconda proposta “Dinamica di biopolimeri: approccio integrato sperimentale e teorico” si propone di mettere a punto metodi sperimentali e teorici per lo studio e la caratterizzazione della dinamica complessa di microsistemi biologici, sia a livello cellulare che a livello biomolecolare. 2005 2006 2007 Totale Costi previsti 433.604 422.235 413.933 1.269.772 Quota finanziamento su F.O. 362.604 354.235 367.933 1.084.772 Impegno di personale in mesi uomo 83 97 81 261 9 I costi e la quota del Fondo Ordinario della tabella di sintesi si devono intedere integrati con la quota relativa ai servizi tecnologici e al costo dei mesi uomo dedicati ad incarichi di gestione interna (vedi tabella a pag. 119). Piano Triennale 2005-2007 108 F – Formazione e Comunicazione Scientifica Obiettivo F Formazione e comunicazione scientifica F. 1 (Firenze) Documentazione scientifica 1) Situazione corrente La biblioteca dell’INOA è attualmente organizzata per fornire un servizio di supporto documentario per la ricerca, per la didattica e per l’attività amministrativa dell’ente, comprese anche le due sedi distaccate, per le quali sono state allestite adeguate raccolte documentarie in loco. Molto lavoro è stato dedicato alla catalogazione pregressa del materiale monografico, che permetterà l'automazione degli altri servizi, in particolare quello del prestito. La raccolta degli standard è stata ulteriormente arricchita e resa consultabile tramite l'OPAC. È stato allestito un archivio del materiale grigio, organizzato secondo una collocazione che segue criteri cronologici e tipologici. 2) Sviluppo futuro Per portare a termine la riconversione del catalogo cartaceo sarà necessario intraprendere un controllo bibliografico sul materiale monografico posseduto al fine di provvedere ad un suo riscontro patrimoniale e secondariamente ad aggiornare il suo valore informativo, provvedendo ove necessario ad uno scarto della raccolta. Per questo motivo prevediamo che il termine previsto del 2005 per l'ultimazione della catalogazione del pregresso sarà prolungato. Non appena si sarà definita la struttura e le sedi dell'ente, a seguito della sua aggregazione al C.N.R., sarà possibile intraprendere i necessari passi per attivare un servizio di prestito interbibliotecario e document delivery e per verificare la possibilità di aderire ad un sistema bibliotecario fra quelli degli istituti di ricerca dell'area fiorentina. 3) Impegno personale (mesi uomo) PERSONALE Cetica Poggiali ((Amministrativa) Zanaboni (Amministrativa) 4) Richieste finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale di Ricerca Materiale bibliografico invent. Materiale bibliografico non invent. Banche dati e riviste in linea Spese correnti diverse: rilegature Spese correnti diverse: da tariffario Missioni Aggiornamento TOTALE Finanziamento Ordinario 2005 2 12 12 2005 2.000 2.000 15.526 160.000 6.200 16.000 5.000 500 1.000 5.000 213.226 213.226 2006 2 12 12 2006 2.000 2.000 15.526 160.000 6.200 16.000 5.000 500 1.000 5.000 213.226 213.226 2007 2 12 12 2007 2.000 2.000 15.526 160.000 6.200 16.000 5.000 500 1.000 5.000 213.226 213.226 Totale 6.000 6.000 46.578 480.000 18.600 48.000 15.000 1.500 3.000 15.000 639.678 639.678 5) Punti critici e condizioni di fattibilità L'attività della biblioteca deve essere fissata da un regolamento interno che dovrà essere redatto da una commissione appositamente costituita. Per il potenziamento della biblioteca e dell'ufficio documentazione è essenziale reperire ulteriori spazi da adibire a magazzino e provvedere a sistemi di controllo sull'integrità della sua raccolta. Piano Triennale 2005-2007 109 Obiettivo F Formazione e comunicazione scientifica F. 2 (Firenze) Formazione nel campo dell’ottica e diffusione della cultura scientifica 1) Situazione corrente L’Istituto Nazionale di Ottica Applicata, fin dalle sue origini, ha operato per la promozione della cultura, dell’aggiornamento professionale nel campo dell’ottica e delle sue applicazioni. A questa sua attività nella prima metà del secolo scorso, va il merito della nascita e successivamente dello sviluppo di un’industria ottica nazionale. Nei primi anni ’80 è iniziata la collaborazione con l’Università di Firenze per la gestione, mediante una opportuna convenzione, di una scuola post lauream: la Scuola di Specializzazione in Ottica. Alla fine degli anni ’80, mediante una opportuna convenzione con la Facoltà di Scienze dell’Università di Firenze, è stato organizzato un Diploma Universitario in Ottica Tecnica, unico in Italia. Nel 2001, come proseguimento di questa attività, il Diploma è stato trasformato in una laurea di primo livello in Ottica ed è stata perfezionata la proposta di un indirizzo di Tecnologie Ottiche del corso di laurea di secondo livello in Fisica. 2) Sviluppo futuro Si intende continuare la collaborazione con l’Università di Firenze per la gestione dell’ultimo anno della Scuola di Specializzazione in Ottica. Tale collaborazione andrebbe estesa per la partecipazione alla gestione della Laurea in Ottica e l’indirizzo di Tecnologie Ottiche del corso di laurea specialistica in Fisica. Si intende anche collaborare con la Facoltà di Scienze per il progetto di una nuova classe interfacoltà (Scienze e Medicina) relativa all’applicazione in Biomedicina della Fisica in generale e dell’Ottica in particolere. Sarebbe importante anche partecipare, con l’IRSOO e le facoltà di Scienze e Medicina all’organizzazione e gestione della trasformazione della Laurea in Ottica in Laurea in Optometria. Si intende anche organizzare in proprio o in collaborazione con altre istituzioni, corsi brevi di aggiornamento o perfezionamento indirizzati sia a laureati che a tecnici dell’industria, delle università o di altri enti di ricerca. 2005 a) Organizzazione di corsi di Illuminotecnica e sue applicazioni in collaborazione con la “Lighting Academy” b) Organizzazione di una seconda edizione del corso di sicurezza laser in collaborazione con il CEO e l’Azienda Ospedaliera di Careggi nell’ambito di una convenzione a tre recentemente formalizzata. Questo corso potrebbe essere organizzato in collaborazione con la Regione Campania o Sicilia. c) Realizzazione di una collana di quaderni e glossari in argomenti di ottica. Questi glossari saranno realizzati in collaborazione con varie istituzioni, quali: SIOF (Società Italiana di Ottica e Fotonica), Lighting Academy, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Istituto di Neurofisiologia del CNR di Pisa, COST-01 Comitato per la promozione delle Scienze e Tecnologie Ottiche, ecc. I glossari da realizzare in questo anno riguardano la colorimetria, la fotonica, la sicurezza da radiazioni non ionizzanti. d) Collaborazione con l’Università per la gestione della Scuola di Specializzazione in Ottica e della Laurea in Ottica. e) Organizzazione di una ricerca sul recente contributo dell’INOA e di altri enti Toscani all’applicazione dell’Ottica nelle attività industriali locali, nazionali ed internazionali. f) Realizzazione di uno studio sulla valutazione e sull’informazione strategica e scientifica delle attività degli Enti di ricerca italiani ed in particolare dell’INOA. L’utilità di questo studio è legata, tra l’altro, alla necessità di supportare l’attività svolta dai due nuclei di Piano Triennale 2005-2007 110 valutazione dell’Istituto e di tenersi continuamente aggiornati in merito ai principi ed alle comunicazioni date dal Civr. g) Realizzazione di un corso di Formazione a Distanza (FAD) da utilizzare anche come base per un corso di Educazione Continua in Medicina (ECM), reso obbligatorio dal Ministero della Salute anche per i fisici sanitari. Tale corso sarà svolto in collaborazione con il portale OKMedico. 2006 a) Organizzazione di corsi di Illuminotecnica e sue applicazioni in collaborazione con la “Lighting Academy” b) Organizzazione di una terza edizione del corso di sicurezza laser in collaborazione con il CEO e l’Azienda Ospedaliera di Careggi nell’ambito della convenzione a tre. c) Realizzazione di una collana di quaderni e glossari in argomenti di ottica. Questi glossari saranno realizzati in collaborazione con varie istituzioni, quali: SIOF (Società Italiana di Ottica e Fotonica), Lighting Academy, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Istituto di Neurofisiologia del CNR di Pisa, COST-01 Comitato per la promozione delle Scienze e Tecnologie Ottiche, ecc. I glossari da realizzare in questo anno riguardano la illuminotecnica. d) Collaborazione con l’Università di Firenze per la Gestione della Laurea in Ottica ed eventualmente di quella in Optometria. e) Organizzazione di una ricerca sul recente contributo dell’INOA e di altri enti Toscani all’applicazione dell’Ottica nelle attività industriali locali, nazionali ed internazionali. f) Realizzazione di uno studio sulla valutazione e sull’informazione strategica e scientifica delle attività degli Enti di ricerca italiani ed in particolare dell’INOA. L’utilità di questo studio è legata, tra l’altro, alla necessità di supportare l’attività svolta dai due nuclei di valutazione dell’Istituto e di tenersi continuamente aggiornati in merito ai principi ed alle comunicazioni date dal Civr. g) Istituzione di una “giornata dell’Ottica Applicata” dedicata all’interazione tra aziende ed enti di ricerca. In tale ricerca saranno presentate le ricerche più innovative nel settore ottico svolte da aziende ed Enti e verrà consegnato un premio alla ricerca ritenuta di maggior impatto e ricaduta tecnologica. 2007 h) Organizzazione di un Master in Ottica del tipo di quelli universitari di primo o secondo livello. Questo Master dovrebbe essere mirato a preparare personale da inserire velocemente nel mondo del lavoro ma la sua tipologia dovrebbe essere tale da avere il riconoscimento universitario in termini di crediti formativi. E’ indispensabile la collaborazione con le università ed industrie del settore. i) Organizzazione di corsi di Illuminotecnica e sue applicazioni in collaborazione con la “Lighting Academy” j) Realizzazione di una collana di quaderni e glossari in argomenti di ottica. Questi glossari saranno realizzati in collaborazione con varie istituzioni, quali: SIOF (Società Italiana di Ottica e Fotonica), Lighting Academy, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Istituto di Neurofisiologia del CNR di Pisa, COST-01 Comitato per la promozione delle Scienze e Tecnologie Ottiche, ecc. I glossari da realizzare in questo anno riguardano la ottica fisiologica. k) Realizzazione di uno studio sulla valutazione e sull’informazione strategica e scientifica delle attività degli Enti di ricerca italiani ed in particolare dell’INOA. L’utilità di questo studio è legata, tra l’altro, alla necessità di supportare l’attività svolta dai due nuclei di valutazione dell’Istituto e di tenersi continuamente aggiornati in merito ai principi ed Piano Triennale 2005-2007 111 alle comunicazioni date dal Civr. l) Seconda “giornata dell’Ottica Applicata” dedicata all’interazione tra aziende ed enti di ricerca. In tale ricerca saranno presentate le ricerche più innovative nel settore ottico svolte da aziende ed Enti e verrà consegnato un premio alla ricerca ritenuta di maggior impatto e ricaduta tecnologica 3) Impegno personale (mesi uomo) PERSONALE Cetica Farini Poli (A) 4) Risorse finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Personale Missioni Borse/Assegni TOTALE Finanziamento Ordinario 2005 6 3 2 2006 6 3 2007 6 3 2005 7.000 10.000 55.675 2.000 3.029 77.704 2006 10.000 10.000 55.675 2.000 2007 10.000 10.000 55.675 2.000 77.675 77.675 Totale 27.000 30.000 167.025 6.000 3.029 233.054 77.704 77.675 77.675 233.054 5) Punti critici e condizioni di fattibilità Per alcune delle attività citate è indispensabile il reperimento di fondi specifici. Piano Triennale 2005-2007 112 Sintesi dell’obiettivo F – Formazione e informazione scientifica9 Tale obiettivo è relativo a due aspetti importanti degli scopi istituzionali dell’INOA. Da una parte la formazione tecnico-scientifica a tutti i livelli nel campo dell’ottica. Si tratta di continuare la collaborazione con l’Università di Firenze per la conduzione della Laurea in Ottica e della Scuola di Specializzazione in Ottica e di organizzare corsi di perfezionamento ed aggiornamento ed uno o più “Master”in argomenti tecnici quali l’illuminotecnica, l’optoelettronica e la progettazione ottica. Dall’altra parte la diffusione della cultura nel campo dell’ottica e delle sue applicazioni. L’attività di punta di questa linea è la realizzazione di una collana di glossari dei termini utilizzati in varie branche dell’ottica, dedicati a specialisti ed esperti del settore. 2005 2006 2007 Totale Costi previsti 302.688 293.896 293.919 890.503 Quota finanziamento su F.O. 302.688 293.896 293.919 890.503 Impegno di personale in mesi uomo 13 11 11 35 9 I costi e la quota del Fondo Ordinario della tabella di sintesi si devono intedere integrati con la quota relativa ai servizi tecnologici e al costo dei mesi uomo dedicati ad incarichi di gestione interna (vedi tabella a pag. 119). Piano Triennale 2005-2007 113 Piano Triennale 2005-2007 114 S – Servizi tecnologici Obiettivo S Servizi tecnologici S1 Tecnologie meccaniche 1) Situazione corrente Gli ammodernamenti attuati negli ultimi anni hanno portato l’officina meccanica ad un alto grado di funzionalità e affidabilità; naturalmente ulteriori miglioramenti tecnologici sarebbero importanti, unitamente ad incrementi di personale, tuttavia non essendo ancora chiara la situazione futura derivante dall’inserimento di INOA nel CNR (officina unica per Area di Ricerca, oppure per Istituti o altro) è difficile poter fare previsioni. Per questo motivo ci limitiamo a “fotografare” la situazione attuale per quanto riguarda il personale e a considerare la sola neccessità del consumo per quanto riguarda l’impegno finanziario. 2) Sviluppo futuro Vedi quanto detto sopra. 3) Impegno personale (mesi uomo) PERSONALE Acciai D'Uva 2005 12 12 2006 12 12 2007 12 12 4) Risorse finanziarie SPESA 2005 2006 2007 Totale Inventariabile Consumo TOTALE 5.000 5.000 6.000 6.000 7.000 7.000 0 18.000 18.000 Finanziamento Ordinario INOA richiesto 5.000 6.000 7.000 18.000 Piano Triennale 2005-2007 115 Obiettivo S Servizi tecnologici S. 2 (Firenze) Tecnologie ottiche 1) Situazione corrente L’Officina Ottica esegue lavorazioni legate ai vari progetti di ricerca dell’Istituto stesso. Mediante opportune convenzioni esegue anche lavorazioni per altri Enti. La sua utilità nasce dalla necessità di eseguire lavorazioni prototipali che necessitano modifiche nel corso dell’esperimento o lavorazioni e produzioni particolari di oggetti non reperibili nel mercato. L’evoluzione continua delle tecniche di lavorazione e dei materiali impone un potenziamento dell’officina in tutti i suoi aspetti. E’ necessario intraprendere un lavoro di riorganizzazione e potenziamento dell’officina nella filosofia di una attività inserita in un Istituto di ricerca che non segue la logica del profit, ma una logica legata alle necessità contingenti del ricercatore. L’immediatezza della verifica e la possibilità di effettuare modifiche in tempo reale sono gli aspetti essenziali del supporto che l’officina deve dare alla ricerca. 2) Sviluppo futuro 2005, 2006 e 2007 Eventuale acquisto di apparecchiature di lavorazione e collaudo. Organizzazione di corsi di aggiornamento tecnico per il personale. 3) Impegno personale (mesi uomo) PERSONALE P. Bianchi A. Tenani M. Pucci M. Salza 4) Richieste finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Aggiornamento Missioni TOTALE 2005 12 12 12 12 2005 30.000 7.000 3.000 4.500 44.500 2006 12 12 12 12 2006 30.000 7.000 3.000 4.500 44.500 Piano Triennale 2005-2007 2007 12 12 12 12 2007 30.000 7.000 3.000 4.500 44.500 Totale 90.000 21.000 13.500 124.500 116 Obiettivo S Servizi tecnologici S. 3 Tecnologie elettroniche 1) Situazione corrente Il personale del laboratorio di elettronica collabora a tutte le ricerche dell'ente, provvedendo alla progettazione ed alla realizzazione di circuiti elettronici. La progettazione viene eseguita con tecniche automatiche per mezzo di un software specifico (OrCad). A livello prototipale i circuiti stampati sono realizzati direttamente tramite la fresatura di lastre di vetronite per mezzo di una particolare macchina utensile a controllo numerico in grado di leggere i "files" preparati dai programmi di sbroglio dei circuiti stampati. Per quanto riguarda invece la parte di elettronica digitale è in uso un programma (Xilinx) che permette di implementare un circuito di rilevante complessità in un singolo “chip” programmabile. Per la progettazione di particolari contenitori meccanici è utilizzato il programma AutoCAD. Il laboratorio di elettronica provvede anche al mantenimento del sito internet dell'ente che è stato suddiviso in due sezioni. La prima visibile all'esterno, contiene tutte le informazioni relative all'attività dell'ente. La seconda invece, dedicata a comunicazioni interne è accessibile solo dai dipendenti. 2) Sviluppo futuro Nel 2005 saranno operativi i locali destinati al laboratorio che sono attualmente in ristrutturazione. Sono state realizzate tre postazioni di lavoro dedicate alla progettazione ed al collaudo più uno spazio comune dedicato alle macchine per la produzione di circuiti quali bromografo, fresa , bagno di metallizzazione, trapano, taglierina. Le postazioni sono corredate di strumentazione di misura e di sistemi informatizzati. Nel 2006-2007 è prevista la sostituzione di alcune attrezzature ormai obsolete con altre di nuova generazione, l’acquisizione di emulatori per microcontrollori e l’aggiornamento del software specifico per il laboratorio. Si ritiene inoltre necessario attivare l’attività di aggiornamento del personale per quanto riguarda i programmi dedicati alla progettazione (Ordac, Xilinx, Autocad) ed alla programmazione di microcontrollori. 3) Impegno personale (mesi uomo) PERSONALE Euzzor Mascalchi Poggi 2005 12 12 12 2006 12 12 12 2007 12 12 12 4) Richieste finanziarie SPESA Inventariabile Consumo Aggiornamento Missioni TOTALE Finanziamento Ordinario INOA richiesto 2005 20.000 5.000 2006 30.000 5.000 2007 30.000 5.000 1.500 26.500 1.500 36.500 1.500 36.500 Totale 80.000 15.000 0 4.500 99.500 26.500 36.500 36.500 99.500 Piano Triennale 2005-2007 117 Obiettivo S Servizi tecnologici S. 4 Sistemi di calcolo scientifico 1) Situazione corrente Il centro calcolo è attualmente dotato di due server, uno per l'accesso da MS Windows ed un altro per Linux, quest'ultimo agisce anche da server per il World Wide Web , per la posta, per l'accesso FTP e per la certificazione di licenze software. A disposizione degli utenti vi sono 10 PC biprocessori (linux), 3 workstation HP C360 (HP-UX), e un PC con MS Windows (win2000), sono disponibili inoltre due stampanti laser di rete , una delle quali a colori, uno scanner per documenti ed uno per diapositive e negativi fotografici. Il centro calcolo è dotato di due DAT per i backup: uno multiplo DDS3 (12 Gb) usato per il backup delle workstation HP e l' altro Ultrium(100 Gb) per il backup dei server. Il centro calcolo è anche dotato di un Cluster Beowulf di PC per il calcolo parallelo costituito da 24 PC biprocessori. La rete interna è di tipo 10baseT e fa uso di fibra ottica per le connessioni tra i vari piani. La Connessione internet con l'esterno avviene tramite linea CDN dedicata con il CSIAF (Università di Firenze) nell'ambito del GARR-B. 2) Sviluppo futuro Dato l’attuale ritmo di obsolescenza dei computer si può prevedere che nei prossimi tre anni sara' necessario sostituire in gran parte il parco macchine del Centro Calcolo dell’Istituto. Una previsione di spesa si aggira intorno ai 75 KEuro. C’è inoltre la necessità di completare l’aggiornamento della connessione Internet sia tra le macchine, per il passaggio ad una velocità superiore di trasmissione, che con l'esterno che con il passaggio del INOA al CNR potrebbe richiedere la modifica della linea dedicata tra l’INOA e il Cesit, sia l' adesione al GARR che la linea richiedono un canone annuale che e' attualmente in discussione ma dovrebbe aggirarsi intorno ai 10-15 KEuro. L’aggiornamento della rete interna dovrebbe richiedere una spesa intorno agli 8 KEuro (Ripetitori, schede, software). È sempre maggiore la richiesta di periferiche sia di input (scanner) che di Output (stampanti, plotter) di migliori prestazioni. Un aggiornamento della attuale disponibilità può richiedere una spesa di circa 9 KEuro. Sarà anche richiesto un aggiornamento del software attualmente presente, la spesa dovrebbe aggirarsi sui 6 KEuro. 3) Impegno personale (mesi uomo) Alcun personale specifico 4) Richieste finanziarie Inventariabile Consumo TOTALE 2005 34.000 15.000 49.000 2006 32.000 15.000 47.000 2007 32.000 15.000 47.000 Totale 98.000 45.000 143.000 Finanziamento Ordinario INOA richiesto 49.000 47.000 47.000 143.000 SPESA Piano Triennale 2005-2007 118 Tabella distribuzione Costi Indiretti: Costo dei servizi tecnologici e dei mesi uomo dedicati alla gestione di incarichi diversi del personale di ricerca suddivisa per i vari Obiettivi del Piano di Attività. Macrolinee e/o Obiettivi M1 - Ottica quantistica e spettroscopia. M2 – Imaging, materiali e dispositivi ottici. M3 - Ottica per ambiente, spazio e industria. CPX.M1 – Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi. CPX.M5 – Metodi sperimentali per i sistemi complessi. Formazione e comunicazione scientifica 2005 2006 38.890 27.236 27.439 93.565 77.436 38.947 39.238 155.621 61.433 37.313 37.591 136.337 19.555 11.439 11.524 42.519 23.831 16.069 16.189 56.089 11.759 2.996 3.018 17.773 TOTALE 232.904 134.000 135.000 501.904 Servizi Tecnologici 125.000 134.000 135.000 394.000 MU Personale per Gestione Incarichi 107.904 0 0 107.904 Piano Triennale 2005-2007 2007 Totale 119 Piano Triennale 2005-2007 120 Analisi del portafoglio di attività e relativi costi Prima di procedere ad una disamina puntuale dell’entità delle risorse finanziarie necessarie e delle relative modalità di reperimento, si ritiene utile una valutazione sintetica sulle “scelte di portafoglio” per verificare la coerenza fra le indicazioni di principio su selezione e finalizzazione esposte nei paragrafi introduttivi e il contenuto delle schede progettuali dettagliate. La valutazione è condotta con riferimento al 2005 perché i dati sono più completi ma le conclusioni, in linea generale, valgono per l’intero triennio. L’insieme dei progetti descritti nelle schede illustrate nelle pagine precedenti comporta, con riferimento all’anno 2005, i costi in Euro esposti nella tabella 1 che illustra anche l’incidenza delle varie tipologie di spesa: TABELLA 1 Macrolinee * Budget (attività ricerca) Inventariabile Materiale non inventariabile ** Borsisti e assegnisti ** Personale *** Servizi Ottica quantistica e spettroscopia 1.930.293 612.000 395.000 426.146 471.745 25.402 Imaging, materiali e dispositivi ottici 1.969.790 595.000 193.000 405.984 738.834 36.972 Ottica per ambiente, spazio e industria 1.534.849 183.000 337.000 291.264 689.128 34.457 Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi 442.006 43.000 36.000 139.330 213.113 10.563 Metodi sperimentali per i sistemi complessi 433.604 75.000 27.000 36.359 280.406 14.839 Formazione e comunicazione scientifica 302.689 9.000 12.000 196.191 82.731 2.767 TOTALE 6.613.231 1.517.000 1.000.000 1.495.275 2.475.956 125.000 (*) Escluse le spese di funzionamento (vedi nel seguito). (**) Comprese le relative spese di missione. (***) Il costo del personale addetto non figura in questa voce in quanto è incluso nelle spese di funzionamento. Si sottolinea la scelta di esporre simultaneamente costi diretti e costi indiretti, con una logica che va nella direzione8 del “full-costing” di tipo industriale mirata a una piena rappresentazione del totale onere sostenuto e della relativa rigidità. Ne risulta una leggibilità e una possibilità di intervento superiori rispetto alla tradizionale distinzione di tipo pubblicistico che con la denominazione “costi per la ricerca” rappresentava al più i “costi variabili diretti dell’attività di ricerca”; questa terminologia era fonte di varie inadeguatezze di rappresentazione, non ultima quello di non includere il costo del personale ricercatore tra i cosiddetti costi di ricerca. 8 La tecnica del full-costing non è ancora integralmente applicata in questo documento in quanto le spese di funzionamento sono tenute distinte. Piano Triennale 2005-2007 121 Destinazione delle risorse finanziarie 2005 7% 5% Ottica quantistica e spettroscopia 7% 29% Imaging, materiali e dispositivi ottici Ottica per ambiente, spazio e industria Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi 23% Metodi sperimentali per i sistemi complessi Formazione e comunicazione scientifica 29% Fig. 1: Destinazione delle risorse finanziarie nell’anno 2005 La destinazione programmata delle risorse finanziarie, vedi fig. 1, mostra che la spesa prevalente è destinata alle tre Macrolinee inserite nel Progetto “Ottica e BEC”; infatti M1 “Ottica quantistica e spettroscopia” (29%), M2 “Imaging, materiali e dispositivi ottici” (29%), M3 “Ottica per ambiente, spazio e industria” (23%) che complessivamente equivalgono al 81% delle risorse globali. Alle Macrolinee dedicate al Progetto “Complessità” ne vengono destinate complessivamente il 14%. Ripartizione portafoglio di spesa 2005 2% 23% Inventariabile Materiale non inventariabile 37% ** Borsisti e assegnisti ** Personale 15% *** Servizi 23% Fig. 2: Ripartizione per tipologia di spesa nell’anno 2005 Dalla ripartizione per tipologia di spesa, vedi fig. 2, risulta che le spese per il personale dipendente incidono per quasi la metà, ma si arriva al 60% includendo quelle destinate a contratti di collaborazione di varia natura. Ne risulta confermato il rilievo rivestito dalle competenze in questa fase di sviluppo dell’INOA che deve investire in giovani da formare e da valorizzare, sia all’interno, sia all’esterno dell’Istituto. Piano Triennale 2005-2007 122 Si tenga presente che sono rilevanti le spese relative a strumentazione di laboratorio e ad altre attrezzature tecniche, motivate dai nuovi impegni programmatici dell’Ente che impongono la predisposizione di nuove strutture destinate alla metrologia, alla certificazione e all’innovazione tecnologica da trasferire al sistema produttivo. Sono rilevanti in questo contesto anche le spese definite come materiale di consumo in quanto comprendono materiale scientifico di varia natura quali: • componenti ottici, elettronici ed optoelettronici • software scientifico • incarichi professionali occasionali • leasing e noleggio di apparecchiature scientifiche. Nella tabella 2 è riportato l’impegno temporale del personale di ricerca in funzione delle macrolinee per il 2005. TABELLA 2 Macrolinee Ricercatori Borsisti, Assegnisti e dipendenti (mesi Tempo Determinato TOTALE TOTALE (mesi uomo) (percentuale) uomo) (mesi uomo) Ottica quantistica e spettroscopia 101 162 263 25% Imaging, materiali e dispositivi ottici 147 194 341 33% Ottica per ambiente, spazio e industria 137 102 239 23% Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi 42 51 93 9% Metodi sperimentali per i sistemi complessi 59 24 83 8% Formazione e comunicazione scientifica 11 2 13 1% TOTALE 497 535 1.032 100% La ripartizione delle risorse di personale conferma le considerazioni sul nuovo portafoglio programmatico esposte con riferimento alle risorse finanziarie complessive. Per completare il quadro delle capacità operative dell’INOA va menzionato il consorzio CEO di cui all’Allegato 4. Piano Triennale 2005-2007 123 Piano Triennale 2005-2007 124 Risorse umane A) DOTAZIONE ORGANICA Per ottemperare all’articolo 1 comma 93 della legge 311/2004 (legge finanziaria 2005) e seguendo le direttive contenute nella successiva circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica (DPF/14115/05/1.2.3.1); la precedente dotazione organica (approvata con deliberazione del Consiglio Direttivo INOA 125/2003) è stata modificata con Decreto Commissariale n.41 del 14/04/2005 in modo da ottenere una riduzione delle spese di personale pari al 5,09%. La tabella 3 evidenzia le modifiche apportate. TABELLA 3: PROPOSTA MODIFICA DOTAZIONE ORGANICA Qualifica e profilo Dirigente di ricerca Primo Ricercatore II livello Ricercatore III livello Dirigente tecnologo Primo tecnologo II livello Tecnologo III livello Dirigente III fascia Collaboratore TER IV livello Collaboratore TER V livello Funzionario amministrativo IV livello Funzionario amministrativo V livello Collaboratore TER VI livello Collaboratore amm.vo V livello Operatore tecnico VI livello Collaboratore amm.vo VI livello Operatore tecnico VII livello Operatore amm.vo VII livello Collaboratore amm.vo VII livello Ausiliario tecnico VII livello Operatore tecnico VIII livello Operatore amm.vo VIII livello Personale T.D. - Direttore Generale TOTALE Dotazione Variazioni Organica Costo Dotazione Dotazione Del. INOA completa Organica 125/2003 8 16 19 1 1 5 1 3 2 2 2 1 4 2 1 3 2 1 1 75 485.973,04 746.685,92 691.404,68 60.746,63 46.667,87 181.948,60 68.347,00 115.202,88 69.460,16 69.460,16 62.580,16 34.730,08 125.160,32 62.580,16 28.313,01 84.939,03 56.626,02 26.224,70 3.017.050,42 -1 -2 1* -1 -1 * 1* -1 * 1 -1 -4 Nuova Dotazione Organica 7 14 19 1 1 5 1 3 3 1 1 2 4 1 1 3 3 1 0 71 Costo Nuova Dotazione Organica 425.226,41 653.350,18 691.404,68 60.746,63 46.667,87 181.948,60 68.347,00 115.202,88 104.190,24 34.730,08 31.290,08 69.460,16 125.160,32 31.290,08 28.313,01 84.939,03 84.939,03 26.224,70 2.863.430,98 (*) progressioni interne art.54 CCNL. Al fine di raggiungere l’obiettivo della riduzione della spesa complessiva sono state escluse dalla previsione della nuova dotazione organica 5 unità di personale corrispondenti a: 1 Funzionario Amministrativo (V livello), 2 Primi Ricercatori (II livello), 1 Dirigente di Ricerca (I livello) e 1 Direttore Generale. Quest’ultima unità non è stata considerata ai fini della determinazione dei costi in quanto le funzioni sono svolte da personale di ricerca INOA. L’unico incremento pari ad un’unità corrisponde a 1 Collaboratore Amministrativo (VII livello), in previsione del trasferimento di un’unità amministrativa all’Istituto dei Sistemi Complessi (ISC), sezione di Firenze, presso cui è già attualmente comandata. Le altre 4 variazioni sono a somma nulla, in quanto si riferiscono a progressioni interne derivanti dall’applicazione dell’art.54 del CCNL vigente. Piano Triennale 2005-2007 125 B) COSTI PER L’ANNO 2004 Le unità presenti in servizio al 31/12/2004 sono elencate nella tabella 4. TABELLA 4: PERSONALE IN SERVIZIO AL 31 DICEMBRE 2004 personale in servizio tempo tempo personale collaboratori coordinati e al 31.12.2004 indeterminato determinato associato continuativi su Progetti personale di ricerca 39 7 6 5 personale amministrativo 8 7 --- 1 personale tecnico 13 --- --- --- TOTALE 60 14 6 6 I costi sostenuti per il personale per l’anno 2004 sono mostrati nella tabella 5. I valori riportati si riferiscono ai costi effettivamente sostenuti, ovvero considerando che parte del personale a tempo indeterminato è entrata in servizio il 15 ottobre in virtù delle deroghe concesse dalla legge. TABELLA 5: COSTO COMPLESSIVO SOSTENUTO PER PERSONALE NELL’ANNO 2004 Costi 2004 tempo indeterminato tempo personale collaboratori coordinati e determinato associato continuativi su Progetti personale di ricerca 2.095.566,23 215.305,84 2.213,93 53.826,00 personale amministrativo 194.810,68 204.676,89 --- 22.680,00 personale tecnico 410.850,75 --- --- --- TOTALE 2.701.227,66 419.982,73 2.213,93 76.506,00 Piano Triennale 2005-2007 126 C) PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DEL PERSONALE 1) Fabbisogno e costo complessivo di personale per l’anno 2005 Tempo Indeterminato Il fabbisogno ed i relativi costi per l’anno 2005 sono individuati nella tabella 6, unitamente alla previsione di nuove assunzioni. TABELLA 6: COSTI E FABBISOGNO PER IL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO RELATIVAMENTE ALL’ANNO 2005. Previsione assunzioni Qualifica e profilo Dirigente di ricerca Primo Ricercatore II livello Ricercatore III livello Dirigente tecnologo Primo tecnologo II livello Tecnologo III livello Dirigente III fascia Collaboratore TER IV livello Collaboratore TER V livello Funzionario amministrativo IV livello Funzionario amministrativo V livello Collaboratore TER VI livello Collaboratore amm.vo V livello Operatore tecnico VI livello Collaboratore amm.vo VI livello Operatore tecnico VII livello Operatore amm.vo VII livello Collaboratore amm.vo VII livello Ausiliario tecnico VII livello Operatore tecnico VIII livello Operatore amm.vo VIII livello Personale T.D. - Direttore Generale TOTALE 4 Costo nuove assunzioni 145.558,88 (1*) 2.605,28 (1*) 3.612,39 4 151.776,55 Fabbisogno complessivo 7 11 18 1 1 4 3 3 1 2 4 1 1 3 2 1 63 Costo del Personale 669.663,64 630.605,69 692.065,52 93.159,88 61.184,35 145.558,88 121.287,08 105.216,69 31.290,08 71.505,34 127.864,18 31.290,08 28.313,01 86.555,03 84.939,03 26.224,70 3.006.723,19 * Progressioni interne art. 54 CCNL Le unità dei dirigenti di Ricerca sono 7 anziché 8 in quanto la sostituzione di uno dei 2 pensionamenti è prevista solo a partire dal 2006 (vedi tabella 8). Sono già stati espletati 4 concorsi per altrettanti posti di ricercatore, III livello professionale, per i quali non si è ancora potuto provvedere all’assunzione in virtù del blocco previsto dalla legge finanziaria 2005. Si procederà pertanto alla richiesta di assunzione in deroga al blocco ai sensi del comma 95 della legge stessa. Il posto da Tecnologo III livello risulta scoperto a seguito della rinuncia del vincitore del relativo concorso, assunto in virtù delle deroghe di cui all’art.3 comma 53 della legge 350/2003 (finanziaria 2004). Inoltre si prevede il passaggio interno di due unità di personale: un collaboratore amministrativo ed uno CTER dal VI livello al V livello, ai fini dell’applicazione dell’art. 54 del CCNL 1998-2001 e quindi mediante un concorso riservato al personale interno. Piano Triennale 2005-2007 127 Tempo determinato Il fabbisogno di personale a tempo determinato, coperto dal finanziamento esterno, viene indicato in ogni singola scheda di proposta, che riporta l’eventuale costo. Il fabbisogno di personale a tempo determinato a carico dell’Ente riguarda tre unità (un dirigente amministrativo III fascia e due collaboratori amministrativi VII livello) ed il relativo costo è evidenziato nella tabella 7. TABELLA 7: COSTI E FABBISOGNO PER IL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO RELATIVAMENTE ALL’ANNO 2005 A CARICO ESCLUSIVO DELL’INOA. Previsione Assunzioni Qualifica e profilo Dirigente di ricerca Primo Ricercatore II livello Ricercatore III livello Dirigente tecnologo Primo tecnologo II livello Tecnologo III livello Dirigente III fascia Collaboratore TER IV livello Collaboratore TER V livello Funzionario amministrativo IV livello Funzionario amministrativo V livello Collaboratore TER VI livello Collaboratore amm.vo V livello Operatore tecnico VI livello Collaboratore amm.vo VI livello Operatore tecnico VII livello Operatore amm.vo VII livello Collaboratore amm.vo VII livello Ausiliario tecnico VII livello Operatore tecnico VIII livello Operatore amm.vo VIII livello Personale T.D. - Direttore Generale TOTALE Costo Assunzioni Fabbisogno complessivo Personale Costo Personale - - 0 - Piano Triennale 2005-2007 1 68.347,00 2 55.904,73 3 124.251,73 128 2)Fabbisogno e costo complessivo di personale per gli anni 2006 e 2007 Tempo Indeterminato Nel corso del 2005 si libereranno due posti di Dirigente di ricerca (I livello). Per uno di essi non è previsto il turn over e, conseguentemente, è stata ridotta la dotazione organica per raggiungere l’obiettivo di riduzione della spesa complessiva imposto dalla disposizione sopracita (articolo 1, comma 93 della legge 311/2004). Per l’altro si prevede l’assunzione nel biennio 2006-2007. Si ritiene, pertanto, inderogabile il completamento della dotazione organica come ridefinita nella tabella 3 e si prevede l’assunzione delle seguenti figure: per il personale di ricerca 1 unità di Tecnologo (III livello), 1 unità di Ricercatore (III livello), 3 unità di Primo ricercatore (II livello) e 1 unità di Dirigente di ricerca (I livello); mentre per l’area amministrativa, anche alla luce della maggiore autonomia amministrativa e contabile attribuita alle due sezioni distaccate di Napoli e Lecce, 1 unità di Dirigente amministrativo (III fascia), 1 unità di Funzionario amministrativo (V livello) e 1 unità di Collaboratore amministrativo (VII livello). Tutte queste sono essenziali per lo svolgimento dell’attività ordinaria di ricerca. Per raggiungere tale obiettivo è necessario effettuare queste nuove assunzioni entro il biennio 2006-2007, tramite concorsi ancora da bandire. Per quanto riguarda il posto da Tecnologo (III livello), attingendo dalla graduatoria del concorso 6/2002 che, in virtù della rinuncia del vincitore nonché del combinato disposto degli articoli 3, comma 61 della legge 350/2003 (finanziaria 2004) e art.1, comma 100 della legge 311/2004 (finanziaria 2005) è da ritenersi in corso di validità. Nella tabella 8 sono evidenziate le unità di personale da assumere ed i relativi costi; vengono altresì mostrati il fabbisogno ed il costo complessivo. TABELLA 8: COSTI E FABBISOGNO PER IL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO RELATIVI AGLI 2006 E 2007. Previsione assunzioni Qualifica e profilo Dirigente di ricerca Primo Ricercatore II livello Ricercatore III livello Dirigente tecnologo Primo tecnologo II livello Tecnologo III livello Dirigente III fascia Collaboratore TER IV livello Collaboratore TER V livello Funzionario amministrativo IV livello Funzionario amministrativo V livello Collaboratore TER VI livello Collaboratore amm.vo V livello Operatore tecnico VI livello Collaboratore amm.vo VI livello Operatore tecnico VII livello Operatore amm.vo VII livello Collaboratore amm.vo VII livello Ausiliario tecnico VII livello Operatore tecnico VIII livello Operatore amm.vo VIII livello Personale T.D. - Direttore Generale TOTALE Costo nuove assunzioni 1 3 1 60.746,63 140.003,61 36.389,72 1 1 36.389,72 68.347,00 1 34.730,08 1 28.313,01 9 404.919,77 Piano Triennale 2005-2007 Costo Fabbisogno Complessivo del complessivo Personale 7 14 19 1 1 5 1 3 3 1 1 2 4 1 1 3 3 1 71 585.291,78 770.609,30 728.455,24 93.159,88 61.184,35 181.948,60 68.347,00 121.287,08 105.216,69 34.730,08 31.290,08 71.505,34 127.864,18 31.290,08 28.313,01 86.555,03 113.252,04 26.224,70 3.266.524,46 129 Tempo determinato Il fabbisogno di personale di ricerca e tecnico-amministrativo a tempo determinato, coperto dal finanziamento esterno, viene indicato in ogni singola scheda di proposta, che riporta l’eventuale costo. Non si prevedono oneri a carico dell’Ente in quanto il completamento della dotazione organica, con le assunzioni di personale a tempo indeterminato, consente il corretto svolgimento dell’ordinaria attività di ricerca senza ricorrere a personale a termine. Piano Triennale 2005-2007 130 Entità e modalità di reperimento delle risorse finanziarie Piano Triennale 2005-2007 131 Piano Triennale 2005-2007 132 La dinamica delle risorse Il quadro sintetico dell’entità delle risorse finanziarie di previsto impiego e della relativa modalità di reperimento è indicata nelle tabelle seguenti. TABELLA 9 - PREVISIONI DI SPESA PER TIPOLOGIA SPESA 2005 * 2006 * 2007 * Totale Inventariabile 1.601.000 1.599.000 1.210.000 4.410.000 Consumo 1.032.000 1.067.000 935.000 3.034.000 Personale di Ricerca T.I. 2.300.134 2.147.100 2.147.101 6.594.335 Missioni 371.000 361.000 358.000 1.090.000 Borse/Assegni/Doc INOA 390.652 351.259 314.725 1.056.636 Personale Dedicato Progetti 915.445 1.035.472 733.893 2.684.810 3.000 3.000 3.000 9.000 Totale spese per attività di ricerca ** 6.613.231 6.563.831 5.701.719 18.878.781 Spese di funzionamento ** (integralmente coperte con FO) 2.000.000 2.040.000 2.080.000 6.120.000 SPESE TOTALI 8.613.231 8.603.831 7.781.719 24.998.781 Aggiornamento (*) Per il dettaglio delle provenienze vedi tabella 14. (**) Sono compresi gli oneri annui relativi alle nuove assunzioni di personale scientifico, amministrativo e di supporto. Quanto alle entrate le tabelle successive mostrano la previsione per ciascuno degli esercizi, tenuto conto del Finanziamento Ordinario dello Stato rispetto alla stessa misura erogata per il 2004 e che sia possibile mantenerlo per gli anni successivi. Piano Triennale 2005-2007 133 Tabella 10 - Anno 2005 F.O. 4.736.847 Disponibilità Spese Quota F.O. per funzionamento 2.000.000 Spese di funzionamento 2.000.000 Quota F.O. per attività di ricerca 2.736.847 Spese per attività di ricerca 6.613.231 Altre entrate Individuate 3.876.384 3.876.300 Da Individuare 84 TOTALE 8.613.231 TOTALE 8.613.231 Altre entrate / spese per attività di ricerca 58,6% Tabella 11 - Anno 2006 F.O. 4.736.847 Disponibilità Spese Quota F.O. per funzionamento 2.040.000 Spese di funzionamento 2.040.000 Quota F.O. per attività di ricerca 2.696.847 Spese per attività di ricerca 6.563.831 Altre entrate Individuate 3.866.984 3.679.001 Da Individuare 187.983 TOTALE 8.603.831 TOTALE 8.603.831 Altre entrate / spese per attività di ricerca 58,9% Tabella 12 - Anno 2007 Disponibilità F.O. 4.736.847 Spese Quota F.O. per funzionamento 2.080.000 Quota F.O. per attività di ricerca 2.656.847 Altre entrate Individuate 3.044.872 2.258.000 Da Individuare Spese di funzionamento 2.080.000 Spese per attività di ricerca 5.701.719 786.872 TOTALE 7.781.719 TOTALE 7.781.719 Altre entrate / spese per attività di ricerca 53,4% Tabella 13 - Confronto tra le risorse previste dal Piano Triennale 2004-2006 e le risorse previste dalla Revisione 2005-2007. 2004 PREVISTE Piano Triennale 2004-2006 11.675.847 I Accertamento Aprile * 10.251.255 II Accertamento Luglio ** III Accertamento Dicembre *** 7.955.255 7.094.185 Revisione 2005-2007 Differenze 1.424.592 2.296.000 861.070 2005 2006 2007 PREVISTE PREVISTE PREVISTE 11.470.279 10.062.000 8.613.231 8.603.831 2.857.048 1.458.169 7.781.719 * Mancato apporto di finanziamenti MBC e FAR e parzialmenti dei Privati ** Mancato apporto di finanziamenti FISS e parzialmenti dei Privati *** Mancato Approvazione definitiva e stesura contratti Progetti su fondi UE e parzialmente da privati. Piano Triennale 2005-2007 134 La gestione dei progetti e il reperimento delle risorse aggiuntive Si richiama l’attenzione su due aspetti di rilievo: • lo sviluppo complessivo delle attività INOA comprenderà anche il volume delle azioni svolte attraverso le società partecipate il cui ammontare non è incluso nelle cifre qui riportate; • è rilevante l’ammontare delle risorse provenienti da fonti diverse dal contributo ordinario dello Stato reperite (o da reperire) su scala nazionale o su scala europea attraverso proposte di progetti che saranno valutati in forma competitiva. Riguardo a questa importante fonte di finanziamento, che come previsto dal Programma Nazionale della Ricerca è destinato ad assumere un peso crescente per consentire una selezione comparativa dei progetti più promettenti, occorre evidenziare alcuni aspetti condizionanti: • la totalità (o quasi) degli strumenti di finanziamento accessibili prevede l’erogazione di un contributo finanziario parziale; i soggetti non dotati di risorse proprie adeguate possono vedere l’accesso limitato (o addirittura impedito) da questa circostanza (in altre parole, molti strumenti - in primis quelli dell’UE - sono moltiplicativi e chi ha poche risorse proprie ha anche poca capacità “di tiraggio”, indipendentemente dalla qualità della proposta); • le previsioni a medio termine dell’entità e della destinazione programmatica dell’accesso a queste forme di finanziamento sono inevitabilmente affette da un forte grado di incertezza: occorrono quindi flessibilità nella conduzione delle strutture e dinamica nella capacità di proposta, come occorre anche evitare la proliferazione di documenti programmatori troppo rigidi e riferiti ad un arco temporale troppo lungo, altrimenti la programmazione perde di realismo; • muoversi sul mercato9 non è compatibile con la certezza assoluta delle previsioni di entrata; ne consegue che se la programmazione dovesse fare riferimento solo ad entrate certe, sarebbe un tipico esempio di profezia negativa autoavverantesi: se si sceglie di non investire per accedere ad un programma competitivo certo non si ricevono i corrispondenti finanziamenti. Le scelte gestionali adottate dall’INOA per superare le difficoltà sopra delineate possono essere così riassunte: • configurare il Piano Triennale come uno strumento previsionale e di monitoraggio non come un documento contabile di rilevanza formale, quale è invece il bilancio, in particolare il bilancio annuale di previsione; • inserire nel Piano Triennale tutte le attività che hanno superato i criteri di selezione esposti nei paragrafi introduttivi e per le quali è ragionevole prevedere una capacità di accesso a strumenti di finanziamento, in misura adeguata ad assicurare un equilibrio di entrate ed uscite; il tutto in una logica di gestione delle risorse coerente con i principi di conduzione di un’azienda che non può operare se non con previsioni di entrata (non certezze); una scelta di autolimitazione da parte dell’INOA sarebbe stata immotivatamente penalizzante e contraddittoria con gli indirizzi generali della politica della ricerca; 9 L’accesso a finanziamenti ha molte caratteristiche tipiche di un mercato fra le quali la competizione e la negoziazione sul prezzo –nel caso specifico sull’entità percentuale del contributo richiesto. Piano Triennale 2005-2007 135 • separare con chiarezza, nell’indicare le fonti di finanziamento previste, quelle ad elevato grado di certezza da quelle ancora da perseguire; tale ripartizione non può che essere dinamica: lo strumento della gestione per commesse e del budget per ciascuna linea programmatica deve assicurare non solo l’aggiornamento dinamico, ma soprattutto la coerenza con il bilancio, vale a dire l’effettiva spendibilità delle risorse allocate in conseguenza del grado di certezza giuridica raggiunto nella loro disponibilità. Ne consegue che la totalità dei progetti inseriti nel Piano potrà essere sviluppata con i risultati previsti solo compatibilmente con l’accessibilità reale alle risorse finanziare indicate nel Piano stesso. Il quadro sopradelineato può operare efficacemente solo ad alcune condizioni: • la preventiva certezza che le entrate giuridicamente assicurate (e in primo luogo il contributo ordinario dello Stato) coprano le spese “fatali”, vale a dire i costi fissi incomprimibili, quali il personale con contratto a tempo indeterminato e le spese di funzionamento; • sia accurata la verifica del grado di realismo delle previsioni di entrata; • sia adottato in modo ferreo per le attività di carattere applicativo il principio del margine di contribuzione positivo, nel senso che debbano essere accettate solo le commesse esterne (o meglio le proposte di attività con apporto finanziario parziale esterno) in grado di coprire tutti i costi variabili ed una parte dei costi fissi. Sono in gran parte operativi i processi gestionali (e i relativi strumenti) necessari per strutturare e gestire l’allocazione dinamica delle risorse,10 in particolare assicurando la coerenza tra Piano Triennale, bilancio di previsione (e sua revisione dinamica), aggiornamento del budget di commessa e riconoscimento dell’effettiva spendibilità delle risorse previste dal budget stesso. Fermo rimanendo quanto sopra, la tradizione e le prospettive di eccellenza dell’INOA impongono l’adozione di una scelta di fondo: l’Istituto deve assicurare lo sviluppo della ricerca strategica di lungo periodo sui temi assegnatigli dalla legge secondo le regole della competizione – collaborazione con gli omologhi organismi leader del settore a livello europeo o mondiale per costruire (e in alcuni casi confermare) una presenza scientifica italiana di assoluto rilievo; questa è infatti la condizione per un reale apporto nazionale alle future strutture europee di eccellenza scientifica. A tale scopo, in sede di Comitato di Consulenza Scientifica dell’INOA, dove sono rappresentati il CNR e le Facoltà di Ingegneria e Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Firenze, è stata convenuta la proposta di costituire una struttura associativa a cui aderiscano come fondatori l’INOA, l’IFAC-CNR, il Dipartimento di Fisica dell’Università di Firenze, il LENS e, in rappresentanza della realtà industriale, la Galileo Avionica e l’EL.EN con l’obbiettivo di favorire tutte le possibili sinergie nel campo della fotonica ed optoelettronica, dall’integrazione dei servizi tecnici di base al coordinamento nell’acquisizione e nell’uso di strumentazione di alto livello, fino al coordinamento nella programmazione delle rispettive attività; costruire cioè una sorta di “maglia” nazionale 10 Questo avviene attraverso un sistema automatico computerizzato che ha in ingresso i dati di spesa dei singoli progetti provenienti dalle schede di aggiornamento quadrimestrale (cfr pag.16 - La gestione dei progetti e la valutazione dei risultati) oltre ai dati di ingresso delle risorse che via via si verificano. In questo modo viene periodicamente fornito al Consiglio Direttivo il quadro reale aggiornato dello stato di avanzamento dei progetti. Piano Triennale 2005-2007 136 degli operatori di ricerca e sviluppo nel settore fotonica ed optoelettronica che efficacemente si colleghi alla rete europea. Alla luce di quanto sopra l’INOA intende farsi promotore della costituzione dell’Associazione denominata Italian Network of PHotonics and Optoelectronics LABoratories (INPHOLAB). In questo quadro, una quota del finanziamento ordinario deve essere assegnata con logiche che non siano quelle dell’investimento aziendale di breve o medio periodo. Né va dimenticato che, comunque, anche in una logica aziendale, il continuo impegno per l’aggiornamento, l’arricchimento, l’integrazione delle competenze è condizione irrinunciabile per un successo duraturo, in un contesto “high-tech” e ad elevata dinamica; anche a quest’esigenza dovranno essere destinate risorse in una logica di investimento, da gestire con l’approccio della commessa interna di sviluppo per assicurare comunque chiarezza degli obiettivi e verifica dei risultati. La tabella 14 fornisce un’analisi delle previste fonti di finanziamento: TABELLA 14 - ACCESSO A FONTI DI FINANZIAMENTO Altre Fonti di Finanziamento POR - Ricerca PON - Ricerca FIRB FISR MIUR Ricerca e Formazione FAR (L.297) NATO REGIONI e P.A. ASI / ESA Altri EPR (CNR, INGV, ENEA,...) Apporto da privati UE Commesse di Formazione TOTALE 2005 previste 110.000 508.000 393.000 434.000 257.500 521.000 39.300 299.000 310.000 130.500 435.000 451.000 accertate 110.000 508.000 393.000 24.000 242.500 521.000 39.300 54.000 310.000 130.500 45.000 354.000 2006 3.888.300 2.731.300 previste 2007 accertate 1.008.000 368.000 410.000 215.001 521.000 208.000 335.000 previste accertate 800.000 53.000 410.000 20.000 200.001 521.000 214.000 214.000 54.000 176.000 153.000 375.000 404.000 24.000 176.000 153.000 10.000 217.000 47.000 88.000 140.000 209.000 265.000 17.000 88.000 140.000 10.000 120.000 3.684.001 1.844.001 2.226.000 609.000 TOTALE previste accertate 110.000 110.000 2.316.000 716.000 814.000 748.000 1.254.000 24.000 472.501 442.501 1.256.000 1.256.000 39.300 39.300 400.000 95.000 574.000 574.000 423.500 423.500 1.019.000 65.000 1.120.000 691.000 0 0 9.798.301 5.184.301 Si osserva che i valori del previsto accesso a fonti di finanziamento diversificate relativamente agli esercizi successivi al 2005 appaiono decrescere solo in conseguenza dell’impossibilità di avere fin da ora accurata previsione sulle opportunità di finanziamento nel futuro non immediato. Si sottolinea quanto già accennato sulla valenza delle risorse relative ai progetti strategici finanziati dal MIUR non solo sul piano quantitativo, tutt’altro che marginale, ma soprattutto sul piano qualitativo per la loro destinazione mirata a costruire capacità scientifica di eccellenza. Uno sforzo ulteriore va condotto con riferimento alla possibilità di collaborazione con aziende sia perché le nuove regole per il finanziamento della ricerca industriale (Legge 297/99) offrono opportunità in tal senso, sia come concreta ricaduta della nuova impostazione programmatica dell’Istituto. A titolo di esempio si fornisce, sempre per il 2005, un incrocio tra le fonti diverse dal contributo ordinario ed i singoli obiettivi programmatici. Piano Triennale 2005-2007 137 TABELLA 15 – RIPARTIZIONE FRA LE MACROLINEE PROGRAMMATICHE DELLE RISORSE DIVERSE DA F.O. PON, POR e FIRB Altre Fonti Macrolinee Commesse di Formazione Altri Progetti Studi, Collaudi e Certificazioni Totale Altre Fonti Altre Fonti / Budget 643.000 0 997.000 0 1.640.000 85% 330.000 0 542.500 53.000 925.500 47% 0 0 983.000 112.000 1.095.000 83% Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi 33.000 0 123.800 0 156.800 36% Metodi sperimentali per i sistemi complessi 0 0 71.000 0 71.000 17% Formazione e Comunicazione Scientifica 0 0 0 0 0 0% 1.006.000 0 2.717.300 165.000 3.888.300 61% Ottica quantistica e spettroscopia Imaging, materiali e dispositivi ottici Ottica per ambiente, spazio e industria TOTALE Dalla tabella risulta che buone prospettiva di crescita nel reperimento di risorse diverse dal finanziamento Ordinario dello Stato si presentano per le tre Macrolinee principali del Progetto “Ottica e BEC”. Le assegnazioni di risorse interne previste in questa fase possono essere considerate come investimenti i cui frutti si manifestano negli anni successivi. Come “prova di resistenza” dell’impostazione sulle entrate si è studiato per il 2005 il quadro articolato per tipologia di spesa (pessimistico al di là del ragionevole) che si configurerebbe se non si realizzasse alcuna entrata aggiuntiva oltre a quelle indicate, nella tabella 15, come giuridicamente assicurate. TABELLA 16 – GRADO DI COPERTURA DELLE SPESE PREVISTE NEL CASO DI DISPONIBILITA’ MINIMA IPOTIZZABILE Tipologia di spesa Ammontare Personale addetto alla ricerca Funzionamento Borse / Assegni e Docum. INOA Inventariabile Consumo Missioni e Aggiornamento TOTALE 3.215.579 2.000.000 390.652 1.601.000 1.032.000 374.000 8.613.231 Grado di Copertura 100% 100% 49% 57% 57% 57% 83% Non si affronta qui in dettaglio la questione delle risorse finanziarie connesse con le prospettive di collaborazione in forma societaria brevemente enunciate nel capitolo precedente, sia perché una serie di elementi specifici debbono ancora essere messi a punto, sia perché è allo studio la modalità di coinvolgimento di partner finanziari in particolare attraverso la forma del venture capital. Completato questo processo, prevedibilmente entro il primo semestre del 2005, sarà possibile integrare le schede di attività con le azioni da realizzare attraverso il ricorso a nuove strutture partecipate da INOA. Piano Triennale 2005-2007 138 Allegati All. 1 Corrispondenza tra la definizione delle azioni progettuali adottata per la revisione 2005-2007 e quella relativa al Piano 2004-2006. All. 2 Elementi di consuntivo programmatico. All. 3 Attività applicative svolte dall’INOA per i diversi bacini di utenza. All. 4 Obiettivi e risultati del Consorzio CEO. Piano Triennale 2005-2007 139 Piano Triennale 2005-2007 140 Allegato 1 Corrispondenza tra la definizione delle azioni progettuali adottata per la revisione 2005-2007 e quella relativa al Piano 2004-2006 M1. Ottica quantistica e spettroscopia M1.1 Ottica quantistica con laser pulsati 3.1 Effetti quantistici in ottica con laser impulsati 2.3 Sviluppo di sorgenti accordabili coerenti 2.6 Tecniche di diagnostica ottica per M1.2 Dispositivi fotonici per la materiali e dispositivi spettroscopia e la fisica quantistica 3.2 Verifiche di elettrodinamica quantistica 5.2.1 Identificazione di molecole nell’infrarosso M1.3 Sviluppo di tecniche nell’infrarosso 2.5 Sviluppo di tecniche nell’infrarosso per il controllo dei fasci per il controllo di fasci M2. Imaging, materiali e dispositivi ottici M2.1 Dispositivi e metodologie di analisi per il patrimonio culturale. 5.1.1 Diagnostica di eccellenza per i beni culturali e rete di laboratori 5.1.2 Tecniche 3D per i beni culturali 5.1.3 Analisi ad immagine per i beni culturali 5.1.5 SIDART – PON 5.1.6 BLU – Archeosys – diagnostica per l’archeologia subacquea 5.1.7 POESIA 297 – rilievo e digitalizzazione di siti archeologici M2.2 Diagnostica non distruttiva con 5.1.4 Tecniche ottiche per lo studio di tecniche di tipo imaging ad alta papiri e pergamene risoluzione, costituzione di archivi e database. 1.1 Ergonomia degli ambienti e dinamica M2.3 Ergonomia degli ambienti e della percezione dinamica della percezione. 2.1 Sviluppo di strumentazione e tecniche M2.4 Sviluppo di strumentazione e di misura per le bio- e nanotecniche di misura per le bio- e nanotecnologie tecnologie. 2.2 Sviluppo di dispositivi per fotonica e realizzazione di sistemi per la diagnostica M2.5 Metodi e tecniche interferometriche per la caratterizzazione di materiali e 5.2.4 Sviluppo di sensori ottici per la componenti. misura in continua di parametri chimico-fisici M2.7 Sistemi ottici per il controllo di 5.4.1 Sistemi ottici per il controllo di processi. processi. 5.4.2 Progettazione di sistemi ottici M2.8 Progettazione di sistemi ottici. Piano Triennale 2005-2007 141 M2.9 Supporto al progetto, realizzazione e verifica della deposizione di film sottili per applicazioni industriali. M2.10 Sviluppo di nuovi materiali e dispositivi per l’optoelettronica. 5.4.3 Supporto al progetto, realizzazione e verifica della deposizione di film sottili per applicazioni industriali M3. Ottica per ambiente, spazio e industria M3.1 Collettori di luce solare. 5.2.3 Collettori di luce solare 5.2.2 Sistemi optoelettronici per M3.2 Ottica aerospaziale ed ambientale. applicazioni ambientali ed aerospaziali M3.3 Sistemi ottici per nuove geometrie 2.4 Sistemi ottici per nuove geometrie laser. laser M3.4 Qualità ottica di fasci laser. 6.1 Qualità ottica di fasci laser M3.5 Laboratorio di interferometria 6.2 Laboratorio di interferometria (centro (centro SIT n.130). SIT n.130) M3.6 Laboratorio di fotometria e 6.3 Laboratorio di fotometria e illuminotecnica. illuminotecnica CPX.M1. Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi CPX.M1.1 Sincronizzazione e controllo di 4.3 Controllo, sincronizzazione e dinamiche complesse. comunicazione in sistemi caotici CPX.M1.2 Formazione spontanea di strutture e fenomeni di trasporto. 4.4 Fenomeni critici in sistemi su reticolo 4.5 Processamento dell’informazione in sistemi biologici CPX.M5. Metodi sperimentali per i sistemi complessi CPX.M5.1 Dinamica di fenomeni complessi in ottica non lineare. CPX.M5.2 Dinamica di biopolimeri: approccio integrato sperimentale e teorico. 4.1 Strutture spazio-temporali in sistemi ottici nonlineari 4.2 Strutture spazio-temporali in laser a cavità verticale 5.3.1 Sviluppo di metodologie di microscopia avanzate per lo studio di sistemi biologici e biomateriali F -- Formazione e comunicazione scientifica F.1 Documentazione scientifica F.1 Documentazione scientifica F.2 Formazione nel campo dell’ottica e diffusione della cultura scientifica. S.1 Tecnologie meccaniche S.2 Tecnologie ottiche S.3 Tecnologie elettroniche S.4 Sistemi di calcolo scientifico F.2 Formazione e informazione scientifica F.3 Diffusione della cultura S – Servizi tecnologici S.1 Tecnologie meccaniche S.2 Tecnologie ottiche S.3 Tecnologie elettroniche S.4 Sistemi di calcolo scientifico Piano Triennale 2005-2007 142 Allegato 2 Elementi di consuntivo programmatico Preconsuntivo 2004 Obiettivo 1 – Sistemi ottici e illuminotecnica Progetto P 1.1 Ergonomia degli ambienti e dinamica della percezione Sezione: Firenze A1) Contesto esterno L’influenza delle caratteristiche delle sorgenti artificiali sta assumendo un’importanza via via crescente per le aziende del settore, la cui attenzione si sta sempre più spostando dalla “quantità” della luce (misurabile con tecniche fotometriche) alla “qualità” della luce, che può essere misurata utilizzando metodi diversi, quali ad esempio la misura delle performance visiva e la valutazione della percezione cromatica. Accanto alla fotometria si è aperto un interesse per le misure psicofisiche che vengono a completare il quadro del comportamento di una sorgente. In un altro settore, quello dell’ottica oftalmica, si assiste alla presa di coscienza da parte delle aziende che la moda e l’estetica non possono più essere il fattore trainante le vendite. Anche in un campo come gli occhiali da Sole le persone chiedono performance visive migliori e specifiche (il boom, sia pur molto particolare, delle lenti da golf negli Stati Uniti ne è l’esempio più notevole). L’avanzamento di tecniche di chirurgia refrattiva spinge a produrre lenti progressive dotate di una complessa progettazione ottica che devono essere valutate anche dal punto di vista ergonomico. Le tecniche di chirurgia refrattiva devono però essere osservate con attenzione dato che i loro effetti non sono esclusivamente positivi: una valutazione psicofisica diventa un criterio sempre più richiesto. A2) Obiettivi generali Il laboratorio di Ergonomia Visuale è giunto al punto in cui può cominciare una vera e propria attività di ricerca. Ecco gli obiettivi generali: • Incrementare i contatti con gli altri gruppi di ricerca in Italia e all’estero, soprattutto nello specifico settore dell’ergonomia. Tramite queste collaborazioni pubblicare alcuni lavori sulle riviste del settore. • Sviluppare i rapporti con le aziende sia del settore illuminotecnico che del settore oftalmico. • Affrontare in maniera più specifica le tematiche legate al possibile miglioramento delle prestazioni visive in persone affette da patologie al sistema visivo, dal momento che continue richieste in tal senso giungono all’INOA da parte di molti medici oculisti. • Fornire maggiore visibilità verso l’esterno alle attività del laboratorio. Il fatto che sia ricominciata un’attività di scienza della visione all’INOA è molto apprezzato soprattutto per la grande tradizione che l’Istituto aveva nel settore, ed è quindi utile che tale attività possa essere resa nota agli altri soggetti pubblici e privati. • Collaborare all’attività di divulgazione scientifica dell’INOA, dato che il settore scienza della visione crea grande interesse nella pubblica opinione. A3) Attività svolta • Ottimizzazione del software per la misura della sensibilità al contrasto. • Ottimizzazione del software per la valutazione dei tempi di risposta nella percezione di figure bistabili. • Avvio dell’attività di ricerca nel settore della percezione visiva riguardante le persone che come compito visivo esaminano radiografie digitali invece che lastre. Piano Triennale 2005-2007 143 • Implementazione iniziale del software per la valutazione delle anomalie nella visione del colore e degli effetti delle lenti filtranti su tali anomalie. • Modello dinamico di memoria associativa caratterizzato da una rete neurale di spiking neurons (Hindmarsh-Rose) in regime caotico;il problema studiato e' quello del retrieval simultaneo di più patterns di memoria tra loro correlati (temporal feature binding). • Lavoro sperimentale e modellistico che testa l'ipotesi (gia' presente in letteratura) secondo la quale la performance oggettiva di discriminazione dell'orientamento e' influenzata da uno stimolo sonoro presentato con un certo rate (interazione cross modale). • Esame di alcuni soggetti anomali per la visione del colore, per giungere a una valutazione delle problematiche incontrate in funzione dell’attività lavorativa. • Esame della percezione cromatica in un soggetto acromate. A4) Risultati raggiunti Il 2004 è stato l’anno di avvio della vera e propria attività di ricerca del laboratorio di ergonomia della visione. I risultati raggiunti rappresentano quindi step intermedi per il miglioramento dell’attività descritta nel paragrafo A3. In particolare è stata conseguita la calibrazione esatta di tutti i monitor presenti in laboratorio. Un progetto terminato è quello indicato nel paragrafo A3, che ha permesso la valutazione della percezione di un soggetto diventato acromate dopo un incidente di auto. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Farini Mesi Uomo 7 B1b) Attività extramurale: • Organizzazione e docenza per corsi di illuminotecnica svolti in collaborazione con la Lighting Academy. • Sviluppo dello strumento web “Lighting Academy”. • Collaborazione corso di ipovisione dalla Clinica Oculistica dell’Università di Firenze. • Docenza presso il master di ipovisione organizzato dalla Clinica Oculistica dell’Università di Firenze. • Docenza presso il corso di laurea in ortottica. • Docenza presso i master di Illuminotecnica delle Università di Venezia e Roma La Sapienza. • Organizzazione del corso Formazione a Distanza (FAD) con particolare riguardo alla interazione luce occhio. • Collaborazione alla stesura del manuale di Illuminotecnica edito da Tecniche Nuove (che sarà pubblicato nel 2005). B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • I.Di Sarcina, A.Farini, A.Piegari “Multilayer optical coatings for conservation glass: colour rendering optimization” Rivista della stazione sperimentale del vetro 3, 5 (2004) • A.Farini e A.Reggiani “Percezione ed illusione: non crederete ai vostri occhi” Luce e Design pp.78-84 (Febbraio 2004) • A.Farini “Leonardo e l’ottica” in L’oroptero Luglio 2004 • L.Mercatelli, A.Farini, L.Bertoncini e S.Di Marco “Accuratezze nelle misurazioni con il Piano Triennale 2005-2007 144 luxmetro” Luce e Design pp.72-77 (Settembre 2004) Conferenze nazionali e internazionali: • Empoli 11 Marzo 2004 Convegno dedicato al Polo Universitario dell’Empolese Valdelsa Relazione su “Leonardo e l’Ottica” • Milano 12-13 Settembre 2004 RRR Low Vision Academy: Invited Talk dal titolo “Lighting and Filters” • Parma 1 Ottobre 2004 “3 Convegno di Colorimetria” Note Interne INOA: • R.Maremmi e A.Farini Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: B2c) Collaborazioni con l’industria Collaborazione con Sola Optical per lo studio delle lenti filtranti. Collaborazione con la Targetti per lo studio dell’illuminazione museale. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività In Italia si sente il bisogno di una psicofisica “applicata”, dedicata non solo alla ricerca di base, ma anche per raggiungere risultati, ad esempio, nell’approfondire la relazione tra illuminazione e performance visive nello svolgimento di varie attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche La principale innovazione, connessa con il concetto di “psicofisica applicata” espresso nel paragrafo B2d), è quella legata a un set-up sperimentale che sia il più possibile trasportabile, in modo da poter svolgere misure direttamente in loco, per poter valutare in maniera realistica i compiti visivi svolti dalle persone. A questo è connesso l’utilizzo di un software free che possa funzionare su diversi sistemi operativi. Una linea particolarmente innovativa è quella legata all’analisi dei soggetti anomali per la visione del colore (il 6% della popolazione maschile) e alle soluzioni per migliorare la loro percezione cromatica residua. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Collaborazione con ENEA, Targetti Sankey e LAV per un progetto di ricerca presentato presso l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze dedicato all’illuminazione all’interno dei musei B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati Collaborazione con Sola Optical per un progetto dedicato alla realizzazione di lenti filtranti specifiche per alcune patologie legate all’ipovisione e per la chirurgia rifrattiva B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti Collaborazione con la clinica oculistica Universitaria di Careggi per lo studio dell’illuminazione nelle patologie legate all’ipovisione, documentata dal CD-ROM del corso di ipovisione (seconda edizione) B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano • 5.000 € Lav. Collaborando con il progetto di ricerca dell’INOA la LAV ha acquisito le Piano Triennale 2005-2007 145 conoscenze necessarie per depositare l’ITO, potendo in questo modo acquisire nuovi clienti. • 10.000 € Targetti. La collaborazione con l’INOA ha permesso alla Targetti di porsi in maniera sempre più credibile come azienda attenta alla qualità della luce. • 12.000 € Sola Optical. La collaborazione con l’INOA (pubblicizzata con evidenza nel listino come da accordi) ha permesso di evidenziare gli aspetti di comfort visivo di alcune lenti filtranti. B7) Grado di sinergia con altri Enti • Collaborazione con l’ENEA per lo studio dei film sottili • Collaborazione con l’Istituto di Neurofisiologia del CNR di Pisa per le misure di psicofisica • Collaborazione con la Clinica Oculistica dell’Università di Firenze per lo studio del legame tra illuminazione e visione B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo - - Missioni - Totale - 0 - Totale 0 0 Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 146 Preconsuntivo 2004 Progetto P 2.1 Obiettivo 2 Sistemistica optoelettronica Sviluppo di strumentazione e tecniche di misura per le bio- e nanotecnologie Sezione: Firenze A1) Contesto esterno La microscopia a scansione di sonda (SPM) e la microscopia ottica, in modo particolare confocale, sono le tecniche principali di osservazione e manipolazione di microsistemi biologici nel loro ambiente fisiologico. I microscopi SPM sono usciti da tempo dalla fase sperimentale e molti dispositivi sono presenti sul mercato. Le bio- e nano-tecnologie sono però un settore ancora giovane, e spesso i problemi da affrontare sono difficilmente risolvibili con uno strumento di tipo commerciale. E' invece indispensabile avere uno strumento aperto sia come hardware che come software con il quale poter sperimentare nuove procedure di misura. Un'altra esigenza è rappresentata dall'uso contemporaneo delle tecniche SPM ed ottiche. Sistemi di questo tipo cominciano ad essere utilizzati solo adesso e si stanno rivelando di eccezionale potenza. Infine, di grande interesse per le bio- e nano-tecnologie è la microscopia confocale multifotone (MPM). A2) Obiettivi generali L’obiettivo di questa attività è la progettazione, realizzazione e messa in opera di strumentazione e tecniche all'avanguardia per applicazioni nel campo delle bio- e nanotecnologie. A3) Attività svolta MICROSCOPIA SPM L'attività, condotta in stretta collaborazione con la ditta ElbaTech srl, Marciana (LI), è stata quella di progettare e realizzare la parte optomeccanica di microscopi SPM In collaborazione con il Dipartimento di Sistemi e Informatica dell'Università di Firenze, è proseguita l'attività di realizzazione di un sistema di controllo basato su computer con sistema operativo "real time" per consentire una facile e rapida modifica dell'algoritmo di controllo in funzione delle diverse condizioni e parametri di misura. MICROSCOPIA OTTICA Studio di metodologie per la caratterizzazione della sorgente ultraveloce impiegata nella microscopia multifotone, in termini di lunghezza d’onda e durata temporale dell’impulso. A4) Risultati raggiunti MICROSCOPIA SPM Vari microscopi SPM la cui parte optomeccanica è stata progettata e realizzata da noi, sono attualmente utilizzati sia presso il nostro laboratorio sia presso laboratori e ditte esterne (contratto INOA - ElbaTech, prot. INOA N° 959 del 26/04/2004). E' stato realizzato un sistema di controllo per SPM basato su piattaforma PC Linux - Rtai. E' stato realizzato un sistema di misura della costante elastica di levette per SPM. MICROSCOPIA OTTICA Abbiamo realizzato vari dispositivi e messo a punto varie tecniche di misura per la caratterizzazione della sorgente impulsata impiegata nel microscopio multifotone, sia per quanto riguarda il controllo della lunghezza d’onda, sia per la misura della durata temporale dell’impulso Piano Triennale 2005-2007 147 B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Quercioli Tiribilli Vassalli Azzurri (Ass.) Ghirelli (Ass.) Mesi Uomo 6 6 6 2 6 B1b) Attività extramurale: L'attività è stata svolta in parte presso la ditta ElbaTech srl, Marciana (LI). B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • F. Quercioli, A. Ghirelli,B. Tiribilli, M. Vassalli "Ultracompact autocorrelator for multiphoton microscopy", Microsc. Res. Tech., Vol. 63, pag.27-33 (2004). • F. Quercioli, B. Tiribilli, M. Vassalli and A. Ghirelli; "Laser spectral characterization in multiphoton microscopy", Appl. Opt., Vol.43, pag. 3055-3060 (2004). • F. Quercioli, B. Tiribilli, M. Vassalli, "Wavefront-division lateral shearing autocorrelator for ultrafast laser microscopy", Optics Express, Vol. 12, pag. 4303-4312 (2004) Conferenze nazionali e internazionali: • M.Vassalli, M.Basso, M. Sartore, B. Tiribilli, A. Ghirelli, F.Azzurri, F. Quercioli; "Implementation of an AFM feedback controller based on system identification", INFMeeting 2004, Genova, 8-10 Giugno 2004 • P.K.Buah-Bassuah, B. Tiribilli, M. Vassalli, and G. Molesini; “Focometro portatile passivo a effetto moirè”. Elettroottica 2004, Pavia, 15-17 Giugno 2004 • R. Fontana, M.C. Gambino, A. Ghirelli, M. Greco, E. Pampaloni, F. Quercioli, B.Tiribilli, M.Vassalli. “Misure di microrigosità per il monitoraggio del degrado di opere bronzee”. Elettroottica 2004, Pavia, 15-17 Giugno 2004 • M.Vassalli, M.Basso, M.Sartore, B.Tiribilli, F.Quercioli, F.Azzurri,"AFM control system for biological applications", XC congresso nazionale SIF Brescia, 20-25 Settembre 2004. • B.Tiribilli, F.Quercioli, M.Vassalli, "Pulse temporal characterization in nonlinear optical microscopy", XC congresso nazionale SIF Brescia, 20-25 Settembre 2004. • Franco Quercioli, Alessandro Ghirelli, Bruno Tiribilli, Massimo Vassalli “Second order interferometric autocorrelator for nonlinear optical microscopy”, OpDiMon'04 Int. Conference on “Optical Diagnostics and Monitoring: from Advanced Components to Novel Devices”, Bacoli (Napoli), Italy 21-26 March, 2004. • F. Quercioli, A. Ghirelli, B. Tiribilli, M. Vassalli, “Autocorrelator for multiphoton microscopy” Photonics Europe, Strasbourg, France, 26-30 Aprile 2004. Proc. SPIE Vol. 5459, pag. 162-170 (2004). • F. Quercioli, A. Girelli, B. Tiribilli, M. Vassalli, G. Molesini, M. Vannoni, “Microscopie ottiche a scansione”, Elettroottica 2004, Pavia, 14-16 Giugno 2004, [presentazione su invito]. Atti pag. 141-148 (2004). • F.Quercioli, A.Ghirelli, B.Tiribilli, M.Vassalli, G.Molesini, M.Vannoni, C.Ascoli, P.Baschieri, P.Pingue, M.Sartore, “Microscopie a scansione per la diagnostica di dispositivi” Workshop su “ottiche diffrattive, microottica e microsistemi”, Firenze, 1-2 Aprile 2004 [presentazione su invito] Piano Triennale 2005-2007 148 Note Intene INOA: Rapporti Tecnici INOA: • Relazione tecnica contratto INOA - ElbaTech, prot. INOA N° 1169 del 26/05/2004. Tesi di laurea: • P. Parisi "Misura della costante elastica di levette per microscopia a forza atomica" Università degli Studi di Firenze, Facoltà SMFN, Corso di Laurea in Fisica. • F. Azzurri "Controllo di un microscopio a forza atomica in modalità contatto" - Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Ingegneria, Corso di Laurea in Ingegneria Informatica. Brevetti: • Estensione UE del brevetto italiano: F. Quercioli, B. Tiribilli, M. Vassalli, A. Ghirelli, "Microscopio confocale multifotone con autocorrelatore basato su un interferometro a spostamento laterale e relativo metodo di caratterizzazione temporale", FI2003A000261. B2b) Indici quantitativi: 3 pubblicazioni su riviste internazionali 9 comunicazioni a congressi 1 rapporto tecnico 2 tesi di laurea 1 brevetto internazionale B2c) Collaborazioni con l’industria Contratto INOA - ElbaTech, prot. INOA N° 959 del 26/04/2004. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti Collaborazione ENEA - Dip. di energetica Università di Firenze - INOA "Caratterizzazione di nanotubi di carbonio". B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano La collaborazione INOA-ElbaTech ha permesso un trasferimento di competenze nel settore della microscopia SPM che ha già attirato un flusso di circa 20.000 € in questo anno, e si prevede un ulteriore flusso di 20.000 € nel prossimo anno. B7) Grado di sinergia con altri Enti • Dip. Sistemi e Informatica dell’Università di Firenze • OPD Opificio delle Pietre Dure Firenze (Progetto Battistero) • IPCF Istituto per i processi chimico fisici CNR- Pisa • DIBE Facoltà di Ingegneria Università di Genova Piano Triennale 2005-2007 149 B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Elbatech Totale Esterni Consumo Inventariabile - 3.000 Consumo 6.000 6.000 Personale Borse/Assegni a progetto Missioni - - Missioni 1.000 1.000 Totale - 3.000 - Totale 7.000 7.000 Borse/Assegni - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 150 Preconsuntivo 2004 Progetto P 2.2 Obiettivo 2 Sviluppo di dispositivi ottici con cristalli non lineari Sezione: Napoli A1) Contesto esterno I dispositivi fotonici rappresentano un ingrediente di “alta tecnologia” indispensabile in molti campi d’applicazione. La capacità tecnologica per sviluppare e realizzare tali componenti può consentire applicazioni innovative in diversi campi quali il monitoraggio ambientale con tecniche spettroscopiche, le telecomunicazioni in fibra ottica, la sensoristica industriale, il controllo non distruttivo. Ad esempio, nel campo dell’indagine vulcanologica, lo sviluppo di dispositivi fotonici e sistemi optoelettronici quali spettrometro basati su sorgenti laser a semiconduttore possono essere utilizzati per effettuare monitoraggio continuo "in situ" di gas geochimici, con elevata precisione. Inoltre, nel campo del monitoraggio delle deformazioni, l’utilizzo di sensori in fibra ottica rappresenta una delle soluzioni migliori, essendo questi particolarmente semplici e a basso costo, oltre che adatti ad essere controllati a distanza e collegati in architetture di rete. A2) Obiettivi generali • Realizzazione di reticoli fotolitografici sub-micrometrici tramite interferometria. • Fabbricazione di campioni di niobato di litio periodicamente invertito (PPLN periodically poled lithium niobate) tramite processo di inversione dei domini ferroelettrici con applicazione di campo elettrico esterno (poling) e con l’utilizzo dei suddetti reticoli litografici. • Realizzazione di strutture periodiche bi-dimensionali di domini invertiti submicrometrici con tecnica di overpoling e implementazione di tali strutture per la fabbricazione guide d'onda. • Realizzazione di microstrutture superficiali in cristalli di LN (lithium niobate) tramite attacco chimico di campioni PPLN e loro caratterizzazione con metodi interferometrici. • Realizzazione di una tecnica di monitoraggio in tempo reale del processo di inversione periodica per un più affidabile controllo del fenomeno di avanzamento dei domini invertiti al di sotto del film isolante (domain spreading). • Impiego delle suddette strutture ferroelettriche per tecniche di wave-front sensing tramite effetto elettro-ottico. • Realizzazione di dispositivi di tipo phase array in LN periodicamente invertito secondo geometrie bidimensionali opportune. • Realizzazione di switch ottici e deflettori di fascio in LN. La fase di ingegnerizzazione dei prototipi ed il successivo trasferimento tecnologico, da effettuarsi nell'ambito del Progetto FIRB (vedi punto 3) con aziende leader nei rispettivi settori di competenza, sono tra gli obiettivi prioritari di questo Progetto. A3) Attività svolta L’attività svolta può essere inquadrata nell’ambito del progetto FIRB, coordinato dall'INOA, che è finalizzato allo sviluppo di nuove tecnologie e componenti per microdispositivi per applicazioni nel campo delle telecomunicazioni e della fisica di base: • Nell’ambito della procedura di preparazione dei campioni da sottoporre al processo di poling sono state eseguite le seguenti ottimizzazioni: 1. ottimizzato il processo di taglio dei substrati di LN per ricavare da un wafer il maggior numero di campioni; 2. realizzata una camera pulita per l’apparato interferometrico usato per la fotolitografia interferometrica; Piano Triennale 2005-2007 151 implementata, con il laser He-Cd a disposizione, una nuova configurazione che fornisce sia esposizioni tradizionali tramite maschere litografiche che esposizioni interferometriche con reticoli aventi periodo inferiore a 3 µm; 4. implementate tecniche di esposizione per realizzare reticoli litografici con geometrie composite bidimensionali; 5. implementato il processo di lucidatura dei campioni, indispensabile per una verifica in sezione della morfologia delle strutture ferroelettriche realizzate. Nell’ambito del processo di poling è stato implementato un nuovo apparato più affidabile e versatile da usare per un monitoraggio in tempo reale del processo di poling tramite tecniche interferometriche; Realizzati campioni PPLN con periodo di circa 19 µm per generazione di seconda armonica e con periodo di circa 2 µm per applicazioni nell’ambito del progetto P3.1. Realizzati campioni PPLN con geometrie uni e bidimensionali tramite overpoling. Realizzati campioni PPLN bidimensionali con geometria esagonale per dispositivi di tipo phase array. 3. • • • • A4) Risultati raggiunti • Realizzazione di reticoli litografici lineari su substrati di LN con periodo di circa 2 µm e di circa 0.7 µm. • Realizzazione di reticoli litografici bidimensionali con geometrie composite aventi periodo di circa 2 µm. • Realizzazione di campioni PPLN con geometria unidimensionale e periodo di circa 2 µm. • Realizzazione di campioni PPLN con geometria bidimensionale, periodo di circa 2 µm e regioni invertite di dimensioni sub-micrometriche. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE De Natale Ferraro Gagliardi (T.D. PON Maddaloni (T.D. PON) Rocoo (Ass. PON) Grilli (Ass.) Mesi Uomo 2 4 4 6 4 4 B1b) Attività extramurale: Attività didattica nell’ambito del Progetto PON-Simona. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • S.De Nicola, P.Ferraro, G. Coppola, A.Finizio, G.Pierattini, S.Grilli, “Talbot self-image effect in digital holography and its application to spectrometry”, Optics Letters 29, 1-3 (2004). • S. De Nicola, P. Ferraro, A. Finizio, S. Grilli, G. Coppola, M. Iodice, P. De Natale, M. Chiarini, “Surface topography of microstructures in lithium niobate by digital holographic microscopy”, Measurement Science and Technology 15, pp. 961-968 (2004). • S. Grilli, P. Ferraro, M. Paturzo, D. Alfieri, P. De Natale, M. de Angelis, S. De Nicola, A. Finizio, G. Pierattini, “In-situ visualization, monitoring and analysis of electric field Piano Triennale 2005-2007 152 domain reversal process in ferroelectric crystals by digital holography,” Optics Express 12, 1832 (2004). http://www.opticsexpress.org/abstract.cfm?URI=OPEX-12-9-1832 Conferenze nazionali e internazionali: • S. Grilli, P. Ferraro, M. Paturzo, D. Alfieri, P. De Natale, M. de Angelis, S. De Nicola, A. Finizio, G. Pierattini, OpDiMon ’04 – International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring: from Advanced Components to Novel Devices (Bacoli, Italy, 2004). • S. Grilli, P. Ferraro, M. Paturzo, D. Alfieri, P. De Natale, M. de Angelis, S. De Nicola, A. Finizio, G. Pierattini, “Electro-optic characterization and domain reversal monitoring in congruent lithium niobate,” INFM-Meeting, Genova (2004). • S. De Nicola, P. Ferraro, A. Finizio, S. Grilli, L. Sansone, P. De Natale, “Two-dimensional Characterization of Relief Microstructures in Lithium Niobate Through Digital Holographic Microscopy,” IMTC, Como (2004). • Book of Abstract della Conferenza Internazionale OpDiMon 2004, P.Cancio and P.Maddaloni Eds. (2004). Brevetti: • Metodo per la mappatura bidimensionale delle proprietà elettro-ottiche di oggetti e relativo apparato. M.De Angelis, P.Ferraro, A.Finizio, S.Grilli, P.De Natale, S.De Nicola, G.Pierattini. Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: 3 articoli su riviste internazionali 3 comunicazioni a conferenze B2c) Collaborazioni con l’industria Nell’ambito del progetto FIRB è in corso una collaborazione con le aziende: AVANEX Italia, Alenia Marconi Sistems. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività L’allestimento di una camera pulita dedicata alla litografia interferometrica costituisce una risorsa strumentale per lo sviluppo di ulteriori linee di attività finalizzate alla realizzazione di strutture nanometriche di interesse per la fotonica. B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata E’ stata organizzata da INOA (Chairman: P. De Natale & P. Ferraro) una conferenza internazionale OPDIMON 2004 a Capo Misero, Bacoli, Pozzuli (NA) che ha visto la partecipazione di ben oltre 150 ricercatori, provenienti da 3 continenti (Europa, USA, Australia). B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale Collaborazione in corso presso il gruppo del Prof. Fredrik Laurell (Royal Institute of Technology – Laserphysics Department in Stoccolma, Svezia) nell’ambito della realizzazione di processi di poling innovativi tramite l’utilizzo di trattamenti chimici specifici. • S. Mailis (Optoelectronic Research Centre, Southampton, UK), • P.K. Rastogi (EPFL Lousanne, CH), • K.A. Stetson (Holometrology, CT-USA), • Javidi (Univ. Connecticut USA). Piano Triennale 2005-2007 153 B4) Prospettive di innovazione delle ricerche • Sviluppo di tecniche di fotolitografia interferometrica che, rispetto al processo di litografia tradizionale basata sull’utilizzo di maschere, siano competitive ai fini della realizzazione di strutture sub-micrometriche da trasferire sul substrato. • Sviluppo di tecniche innovative per la realizzazione del reticolo isolante da utilizzare nel processo di poling, in grado di controllare in maniera affidabile il ben noto e indesiderato fenomeno di domain spreading. • Impiego dei campioni PPLN con domini sub-micrometrici ottenuti tramite overpoling in dispositivi di tipo guide d’onda per applicazioni nel campo dell’ottica non lineare. • Impiego delle suddette strutture in dispositivi da utilizzare per tecniche di wave-front sensing tramite effetto elettro-ottico. • Realizzazione di dispositivi di tipo phase-array in LN per correzione e generazione di reticoli da impiegare anche per fotolitografia. • Realizzazione di dispositivi di tipo switch ottico per deflessione di fasci. • Sviluppo di campioni PPLN con geometrie bidimensionali e composite per applicazioni nel campo dei dispositivi di tipo photonic band-gap. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati • In Napoli: Istituto di Cibernetica “E. Caianiello” del CNR; OV-INGV, Dipartimento di Scienze Ambientali II Università; Istituto di Microelettronica e Microsistemi del CNR; Università degli Studi di Napoli. • AVANEX Italia. • IFAC Firenze. • Dipartimento di Fisica (Politecnico di Bari). • Dipartimento di Fisica (Università di Padova). • Istituto di Microelettronica e Microsistemi del CNR (Sez. di Bologna). B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti Collaborazioni nazionali: • G. Pierattini, S. De Nicola, M. de Angelis, A. Finizio (Ist. Cibernetica-CNR Napoli), • G. Coppola, M. Iodice (IMM-CNR Napoli). • G. Bentini, M.Chiarini (IMM-CNR Bologna). • C. Magro (STM Catania). B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano I risultati ottenuti hanno permesso il deposito in Italia di un brevetto di invenzione industriale riguardante la caratterizzazione di cristalli per ottica non lineare a mezzo di tecniche interferometriche. Sarà valutata l’opportunità di estensione all’estero di tale brevetto. Al momento si ritiene che sulla base del brevetto sia possibile definire la realizzazione di un prototipo che potrebbe avere un mercato sia in ambito industriale che accademico e che quindi si possa eventualmente procedere allo sfruttamento industriale con diverse modalità (cessione dei diritti) o iniziative di tipo imprenditoriali (spin-off, collaborazioni con aziende). B7) Grado di sinergia con altri Enti • Istituto di Cibernetica (CNR) “E. Caianiello” (Napoli), col quale esiste una convenzione. • Istituto di Microelettronica e Microsistemi del CNR (Napoli), col quale si utilizzano attrezzature per attività comuni. Piano Triennale 2005-2007 154 B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo - - Missioni - Totale - 0 - Totale 0 0 Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 155 Preconsuntivo 2004 Obiettivo Sistemistica Optoelettronica Progetto P 2.3 Sviluppo di sorgenti accordabili coerenti Sezione: Firenze A1) Contesto esterno Il tema di questa ricerca è la generazione di radiazione coerente in mezzi nonlineari ad alta efficienza. Questo tema è di estrema attualità, come testimoniano il numero elevatissimo di pubblicazioni, Workshop, libri, dedicati a nuove sorgenti basate su processi nonlineari. L'interesse per questo argomento deriva soprattutto dall'imponente ventaglio di applicazioni che tali sorgenti possono avere. Si passa infatti da applicazioni nel campo delle telecomunicazioni alle applicazioni di tipo industriale, alla sensoristica. Lo sviluppo di tali sorgenti risulta oltre tutto di stimolo per la ricerca di base in ottica quantistica, che è alla base della loro progettazione e realizzazione. Nei prossimi anni è prevedibile lo sviluppo di sistemi integrati contenenti sorgenti di pompa basate su laser a diodo e mezzi nonlineari, tutto su semiconduttore, con particolare attenzione al controllo delle sue caratteristiche di purezza spettrale. Parallelamente a queste sorgenti, che funzionano essenzialmente da convertitori (verso "alte" o "basse" frequenze) sta crescendo la tecnologia dei laser a semiconduttore con emissione diretta nell'infrarosso (IR), quali i laser a "cascata quantica". A2) Obiettivi generali La combinazione di un generatore di pettini di frequenza (OFS) e di un sistema per la generazione di frequenze differenza (DFG) costituisce un sistema unico al mondo, con il quale si intende realizzare misure assolute di frequenza nell'IR (con intersezioni con il P5.2.1 e il P5.2.4) e misure di effetti di QED (vedi P3.2 e P2.8). La potenzialità già dimostrata è di estrema rilevanza, poiché apre la strada a misure di frequenza con accuratezza di livello metrologico in un'ampia regione spettrale dell'IR, con vaste implicazioni sia nell'osservazione e nella verifica di elusivi effetti quantistici, sia nel monitoraggio ambientale. Il sistema laser a Ti:zaffiro verrà inserito come sorgente di pompa nell'apparato DFG per consentire un ulteriore aumento dell'accordabilità e della potenza IR emessa. A3) Attività svolta Il sistema DFG, accordabile intorno a lunghezze d'onda di circa 4.3 ? m, ha consentito per la prima volta l'estensione al medio IR di un OFS. In particolare, è stata possibile la misura assoluta di frequenza (riferita allo standard primario mediante un sistema GPS) di transizioni roto-vibrazionali nella banda fondamentale della molecola di CO2, con una precisione inferiore al kHz. E' stato realizzato, come previsto per quest'anno, un sistema laser miniaturizzato, Ti:zaffiro, iniettato da radiazione emessa da un diodo laser "squeezed", cioè con rumore d'ampiezza inferiore al limite quantistico. Il sistema per generazione di seconda armonica (SHG) operante con il fascio atomico di elio metastabile, ha fornito il riferimento di frequenza che, unitamente all'OFS, ha consentito le prime misure assolute di frequenza di transizioni dell'atomo di elio. Esse rappresentano, ad oggi, la misura con tecniche ottiche di effetti di elettrodinamica quantistica (QED) più precisa mai realizzata. A4) Risultati raggiunti Il sistema OFS è stato ulteriormente migliorato, sia per la stabilità nel tempo dello strumento, con possibilità di esperimenti su scale temporali più lunghe, sia per le caratteristiche di purezza spettrale. Per tali fini è stato inserito un sistema di allineamento automatico della speciale fibra fotonica (PCF) che allarga lo spettro. Il sistema DFG è stato ulteriormente potenziato con la costruzione di una speciale cavità Piano Triennale 2005-2007 156 Fabry-Perot, che consentirà cammini ottici efficaci dell'ordine di 4 km, aumentando drasticamente la sensibilità nella rivelazione di transizioni IR. Parallelamente, si sono sviluppati e caratterizzati componenti fotonici ad elevato contenuto innovativo, nell'ambito del Progetto FIRB negoziale "Microdispositivi fotonici in niobato di litio", coordinato dall'INOA. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Cancio De Natale Giusfredi Mazzotti (T.D. FIRB) Borri (Bor.) Mesi Uomo 3 2 3 4 3 B1b) Attività extramurale: Attività didattica nell'ambito del progetto PON-SIMONA presso la sede INOA di Napoli B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche e libri: • "Absolute frequency measurements of the 23S1 - 23P0,1,2 atomic helium transitions around 1083 nm", P. Cancio, G. Giusfredi, P. De Natale, G. Hagel, C. De Mauro, and M. Inguscio, Physical Review Letters 92, 023001 (2004). IF=7.035. • "Extending the optical comb synthesizer to the infrared: from He at 1.083 µm to CO2 at 4.2 µm", P. De Natale, S. Borri, P. Cancio, G. Giusfredi, D. Mazzotti, M. Prevedelli, C. De Mauro, and M. Inguscio, in "Laser Spectroscopy: Proceedings of the 16th International Conference on Laser Spectroscopy (ICOLS XVI)", P. Hannaford, A. Sidorov, H. Bachor, and K. Baldwin eds., (World Scientific, Singapore, 2004), pp. 63-67. Conferenze nazionali e internazionali: • "Infrared precision molecular spectroscopy by using an optical frequency synthesizer combined with a DFG laser source", P. Cancio, D. Mazzotti, G. Giusfredi, and P. De Natale, International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring: from Advanced Components to Novel Devices, Bacoli, Italy, 21-26/03/2004. Conference digest, pp. 69-70. • "An injection-locked, CW Ti:S laser for IR molecular spectroscopy", J. Belfi, I. Galli, G. Giusfredi, F. Marin, and D. Mazzotti, International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring: from Advanced Components to Novel Devices (OpDiMon 2004), Bacoli, Italy, 21-26/03/2004. Conference digest, p 122. • "CO2 frequency metrology around 4.25 ? m", P. Cancio, G. Giusfredi, D. Mazzotti, M. Prevedelli, and P. De Natale, International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring: from Advanced Components to Novel Devices (OpDiMon 2004), Bacoli, Italy, 21-26/03/2004. Conference digest, p. 128. • "Absolute frequency standards in the mid-IR combining non-linear frequency converters to an optical frequency-comb synthesizer", P. Cancio, G. Giusfredi, D. Mazzotti, M. Prevedelli, G. Gagliardi, P. Maddaloni, and P. De Natale, XIX International Conference on Atomic Physics (ICAP 2004), Rio de Janeiro, Brazil, 25-30/07/2004. • "Absolute frequency measurements in the the IR by use of an optical frequency-comb synthesizer", P. Cancio, C. de Mauro, P. De Natale, G. Giusfredi, D. Mazzotti, and M. Prevedelli, IV International Symposium on Modern Problems of Laser Physics (MPLP 2004), Novosibirsk, Russia, 22-27/08/2004. Conference digest, pp. 31-32. Piano Triennale 2005-2007 157 • “Non-linear optics for high resolution molecular spectroscopy”, P. De Natale - SIRIS 2004 - International Workshop on Stable Isotope Ratio Infrared Spectrometry -6-8 September, IAEA (International Atomic Energy Agency), Vienna (Austria). B2b) Indici quantitativi: 1 pubblicazione su rivista scientifica 1 pubblicazione su proceedings 6 presentazioni a conferenze internazionali B2c) Collaborazioni con l'industria Collaborazioni in progetti esterni con D'Appolonia, SIT, Alenia-Marconi Sistemi, AvanexItalia. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività Estensione a tempi di funzionamento significativamente più lunghi dell’OFS: la maggiore stabilità in frequenza implica una sensibilità di rivelazione del sistema DFG drasticamente più elevata. B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale Collaborazione con G. Hagel (LENS, Univ. Provence – CNRS) B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Nuove altissime sensibilità e applicazioni future a settori ambientali grazie ad alta stabilità. Estensione dell'intervallo di copertura dell'OFS con l'acquisizione di un sistema analogo che utilizzi laser impulsati in fibra ad erbio anziché a un laser a Ti:zaffiro. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati • Progetto FIRB negoziale–RBNE01KZ94 "Microdispositivi fotonici in Niobato di Litio". Coordinato dall’INOA (Paolo De Natale) in collaborazione con Università di Pavia, Università di Padova, IMM-CNR di Bologna, IC-CNR di Napoli, AVANEX-Italia di Milano. • Progetto PON- "Sistema di Monitoraggio Ambientale (SIMONA)", coordinato dalla ditta D’Appolonia, in collaborazione con IC-CNR di Napoli, Oss. Vesuviano-INGV di Napoli, Università di Cosenza, Alenia-Marconi Sistemi, SIT (Scienza, Industria e Tecnologia). • Progetto FISR dal titolo Sensori basati su micro-cavità sferiche per il monitoraggio ambientale”, in collaborazione con IFAC-CNR (coord. G.C. Righini), ICIB-CNR (resp. G. Pierattini), Avanex (resp. V. Pruneri) B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti Collaborazione con: • M. Prevedelli (Fac. Chimica Industriale, Univ. Bologna), • C. de Mauro (Univ. Siena), • M. Inguscio (LENS, Univ. Firenze), F. Marin (Univ. Firenze). B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Il cofinanziamento con Progetti che coinvolgono numerose aziende italiane e multinazionali testimonia l’elevata sinergia con il sistema produttivo. A partire da queste interazioni, è Piano Triennale 2005-2007 158 presumibile l’avviamento di “spin-off” con i giovani che sono in formazione presso INOA (laureandi, dottorandi, assegnasti, contratti a progetto) e/o la commercializzazione di brevetti e/o lo sviluppo di prodotti ad alta tecnologia con ampia ricaduta nel sociale. Un esempio di quest’ultima categoria può essere lo sviluppo, con INGV e il Dip. Protezione Civile, di una rete di monitoraggio e sorveglianza sismica e vulcanica che faccia uso di sorgenti innovative. B7) Grado di sinergia con altri Enti • Collaborazione con M. Inguscio (LENS, Univ. Firenze) ), per lo sviluppo di sorgenti accordabili. • Collaborazione con M. Prevedelli (Fac. Chimica Industriale, Univ. Bologna), per lo sviluppo del sistema OFS-DFG per la misura di frequenze nell'IR. • Collaborazione con G. Hagel (LENS, Univ. Provence – CNRS) per le misure di frequenza dell'elio. • Collaborazione con P. Mazzoldi (Univ. Padova), G. Samoggia (Univ. Pavia), G. Bentini (IMM-CNR), S. de Nicola (IC-CNR), G. C. Righini (IFAC-CNR), N. Armenise (Univ. Bari), V. Pruneri (AVANEX-Italia), per la realizzazione del progetto FIRB. • Collaborazione con S. Sorge (D'Appolonia), G. Pierattini (IC-CNR), G. De Natale (Oss. Vesuviano INGV), per la realizzazione del progetto PON. B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 FIRB PON-SIMONA Totale Esterni Consumo Inventariabile 58.027 - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo 3.000 - 2.000 - - 0 4.312 4.312 Totale 63.027 4.312 67.339 - Missioni Totale Borse/Assegni - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 159 Preconsuntivo 2004 Progetto P 2.4 Obiettivo 2 “Sistemi Ottici per nuove geometrie Laser” Sezione: Firenze e Napoli A1) Contesto esterno L’enorme progresso tecnologico delle sorgenti a semiconduttore a cui si è assistito negli ultimi anni induce a pensare che in tempi non lontani questo tipo di laser coprirà la più larga fetta del mercato totale delle sorgenti per applicazioni industriali. Si vedranno sempre più sorgenti multi-kW sia a semiconduttore diretto che a stato solido pompate da diodi. In particolare si prevede che i laser a semiconduttore rimpiazzeranno anche le ben più affermate sorgenti a gas anche nei segmenti di potenza superiori al kW. Da un punto di vista dello sviluppo di nuove sorgenti, le più recenti ricerche hanno messo in luce quanto sia importante abbandonare la normale geometria asso-simmetrica per superare i limiti imposti, tanto da ovvie leggi fisiche che da problemi tecnologici, all’efficienza ed alla qualità dell’estrazione ottica di potenza da quasi tutti i mezzi attivi. Ciò ha dato origine a laser in geometria Slab ( a “lastra” ) o a disco, o ancora a sorgenti basate su schiere di molti laser (“laser-array”). Questo cambiamento di prospettiva provoca il necessario abbandono dei tradizionali schemi di risonatore ottico e dei mezzi di collimazione e focheggiamento. In particolare l’enorme sviluppo previsto nel settore dei diodi laser di potenza richiede un adeguato sforzo nella ricerca di schemi ottici che si adattino alle geometrie dettate da questa nuova tecnologia. A2) Obiettivi generali L'obiettivo principale di questa linea di ricerca è investigare nuove strade per la realizzazione di sorgenti di potenza medio-alta per le applicazioni industriali. La recente scoperta di nuove tecniche per la realizzazione di mezzi attivi ceramici con buone qualità ottiche, rende questa linea investigativa particolarmente interessante. Con queste tecnologie, infatti, è possibile realizzare mezzi attivi non convenzionali per i quali risulta necessario adottare schemi ottici adeguati. Particolare attenzione sarà dedicata alle soluzioni ottiche per geometrie a lastra (slab) ed a disco (disk). A3) Attività svolta E’ stato realizzato un sistema laser SLAB a stato solido pompato a diodi. L’unità è collocata nei nuovi laboratori di via Gattinella a Capalle. Il sistema è stato testato con mezzi attivi vetrosi e ceramici (grazie al materiale ottenuto dalla giapponese Konoshima Chemicals). Attualmente il sistema funziona con pompaggio a diodi impulsati, con potenza totale di picco pari a 1200 W (massimo duty cycle 15%). Il laser è attualmente accoppiato ad un risonatore stabile convenzionale. Con questa configurazione sono state testate diverse geometrie ottiche di accoppiamento diodi- mezzo attivo. E’ stata caratterizzata l’efficienza di estrazione nelle diverse configurazioni e sono stati verificati i parametri del fascio estratto anche in funzione dei diversi livelli di pompaggio ottico (per quantificare il fenomeno di lente termica tipico dei laser a stato solido). Sono stati avviati i primi studi per l’utilizzo di un risonatore ibrido stabile-instabile, già studiato in passato nei sistemi laser slab a gas. Nell’ottica di perseguire gli scopi proposti nel progetto LACER abbiamo avviato anche gli studi necessari per pompare la nostra lastra (SLAB) di YAG ceramico con due array da 1200 W di potenza continua. Sono state realizzate le simulazioni termomeccaniche per mezzo di algoritmi alle differenze finite e sono stati selezionate le possibili sorgenti di pompaggio. A4) Risultati raggiunti Con l’attività descritta nel paragrafo precedente abbiamo realizzato un sistema sperimentale capace di fornire una potenza di uscità di 350 W (QCW) quando pompato da due array di Piano Triennale 2005-2007 160 diodi di potenza totale 1200 W (QCW). Questa sperimentazione ci ha portato a livelli di efficienza di estrazione superiori al 30% optical-to-optical e dell’ordine del 48% slope. Con questi risultati possiamo prevedere l’estrazione di potenze prossime al kW quando avremo a disposizione i nuovi array di pompaggio (per 2400 W totali CW). La qualità ottica del fascio estratto è già buona nella direzione trasversa sottile della slab ed è sostanzialmente indipendente dalla potenza di pompaggio (almeno per i livelli finora testati). Contiamo, in futuro, di migliorare la qualità ottica nella direzione larga della slab facendo uso del risonatore ibrido. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Ciofini Lapucci Mesi Uomo 10 10 B1b) Attività extramurale: B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • M.Ciofini, A. Lapucci, “Compact scalable diode pumped Nd:YAG ceramic slab laser”, Appl. Optics 43(33), November, 2004. • A. Lapucci “ Innovative discharge geometries for diffusion cooled gas lasers”, Spie Proc. 5448, pp. 404- 411,(2004). • A.Lapucci, M.Ciofini, “Compact High-Power ceramic slab laser ”, Spie Proc. 5777, (2004). Conferenze nazionali e internazionali: • A. Lapucci, “ Innovative discharge geometries for diffusion cooled gas lasers.”, (invited talk) High Power Laser Ablation 2004, 25 – 30 April, Taos, New Mexico -USA, 2004. • A. Lapucci, M. Ciofini, “Compact High-Power ceramic slab laser ”, XV GCL/HPL Conference, Prague (Czech Republic) 30 August – 3 September 2004. • A. Lapucci and M. Ciofini, " Diode pumped ceramic slab laser" , EPS-QEOD Europhoton Conference, Solid-state and fiber coherent light sources, Lausanne, Switzerland 29 Aug-3 Sept 2004 (Europhysics Conference Abstracts Volume 28C). Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: B2c) Collaborazioni con l’industria L’attività è inserita nel progetto LACER (acronimo di LAser CERamico) oggetto di finanziamento F.A.R. (legge 297) in collaborazione con Consorzio CALEF, ENEA, El.En. SpA ed RTM SpA. IL progetto ha superato la fase istruttoria già nel 2003, ma non è stato ancora finanziato. Abbiamo anche partecipato alla presentazione del progetto TRANCO (in ambito EU (Strep)) per la sinterizzazione di YAG ceramico ad alta pressione. In questo progetto il gruppo dei laseristi INOA (come sub-contraente di uno dei partner industriali di progetto (El.En.)) dovrebbe testare la nuova ceramica in cavità laser con geometria a disco. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività L’attività di ricerca su sorgenti stato solido di potenze medio-alte è del tutto nuova per i laboratori dell’INOA ed è stata impiantata nel nuovo plesso di via Gattinella a Capalle. In Piano Triennale 2005-2007 161 questo nuovo laboratorio è attualmente in funzione il laser ceramico da 350 W. B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei Come detto siamo inseriti nelle attività del progetto TRANCO (in ambito EU (STREP)) per la sinterizzazione di YAG ceramico ad alta pressione. B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche La costituzione di laboratori dotati di più moderne tecnologie laser (mezzi attivi allo stato solido, ed in particolare ceramici, e sistemi di pompaggio a diodi di potenze medio-alte) ci consente di studiare sperimentalmente nuove architetture in un settore che appare allo stato attuale il più probabile generatore di innovazione tecnologica nel campo delle applicazioni laser. Nessun italiano nel panorama dei laser (né industriale né di ricerca) ha mai operato a questi livelli di potenza con sorgenti stato solido pompate a diodi, ed anche nel resto del mondo queste tecnologie sono a disposizione di un ristretto numero di gruppi di ricerca. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Come detto l’attività sui laser a stato solido ceramico è svolta nel contesto del progetto LACER in ambito F.A.R. (ex-legge 297) in collaborazione con Consorzio CALEF, ENEA, El.En. SpA ed R.T.M. SpA. B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Come detto la presentazione in sede E.U. del progetto Tranco prevede la realizzazione, da parte del principale costruttore italiano di sorgenti Laser (El.En. S.p.A.), di un prototipo di laser ceramico a disco per un costo complessivo di 350 k€ circa, con materiale ceramico di produzione europea. INOA sarà coinvolto nella fase di progettazione della sorgente laser con una commessa di almeno 70 k€. B7) Grado di sinergia con altri Enti Sul progetto Lacer la collaborazione con E.N.E.A. (Casaccia, Frascati e Faenza) è particolarmente stretta. In particolare in questa con il personale della Casaccia e del CALEF fase per la predisposizione dei piani di lavoro data la notevole articolazione del progetto, il cui budget totale approvato dalla CTS del MIUR è di 6.740.800 € (quota INOA 846.000,00). B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 LACER Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni 1.300 Consumo 4.000 - - 5.300 - Totale 0 0 - Missioni Totale Borse/Assegni - - Le risorse Lacer non sono ancora disponibili a causa del mancato D.M. di finanziamento. B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): Piano Triennale 2005-2007 162 B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 163 Preconsuntivo 2004 Progetto P.2.5 Obiettivo 2 Sviluppo di tecniche nell'infrarosso per il controllo di fasci Sezione: Firenze A1) Contesto esterno Da decenni l'INOA ha esplorato la fisica del laser a CO2 singolo modo, individuando vari scenari di comportamento caotico. Questa linea di ricerca ha portato allo sviluppo di un progetto all'avanguardia dal punto di vista del controllo, della sincronizzazione (vedi progetto 4.3) e dei fenomeni di competizione tra campi ortogonalmente polarizzati in laser isotropici. Recentemente è stato mostrato grande interesse da parte di gruppi di ricerca che lavorano sul laser FEL (Free Electron Laser) nell’ applicare le tecniche di controllo studiate presso l’INOA. Un laser FEL può generare grandi potenze di radiazione coerente e tunabile in un ampio intervallo di lunghezze d’onda dai mm fino al visibile e vicino UV, potenzialmente è possibile estendere il suo spettro di emissione fino ai raggi X. Come i laser convenzionali il FEL è caratterizzato da una alta coerenza spaziale, tuttavia da questi vi differisce per il mezzo attivo utilizzato per generare la radiazione coerente. Mentre nei laser convenzionali l’inversione di popolazione è ottenuta portando verso uno stato eccitato un atomo o una molecola, nel FEL questa è ottenuta usando un fascio di elettroni relativistico. La sua grande flessibilità sia nello spettro di emissione che nelle potenze ottenibili ha reso possibili molte applicazioni nei campi della fisica dei solidi, della spettroscopia, della biologia e della medicina. A2) Obiettivi generali Nell'ambito del controllo dell'instabilità di polarizzazione in cavità di tipo quasi isotropico, si continuerà a studiare il ruolo della polarizzazione nella competizione tra modi spaziali in laser a grande numero di Fresnel. Verrà continuata la caratterizzazione dettagliata di alcuni cristalli liquidi nella regione spettale del medio e vicino infrarosso (laser a CO2, diodo laser per telecomunicazioni in fibra ottica a 1500nm, e laser a Nd:YAG 1060 nm). Verranno realizzati polarizzatori, filtri e modulatori a cristalli liquidi per il controllo di fasci laser in queste regioni spettrali molto utilizzate in vari settori industriali e per il processamento di immagini termografiche. L’approvazione del progetto FISR richiederà dei grossi investimenti nel campo delle sorgenti laser compatte nel vicino e medio infrarosso e dei sistemi in fibra ottica per la realizzazione di misure spettroscopiche. Per quanto concerne il FEL, l’obbiettivo è quello di studiare la dinamica di queste sorgenti in modo da poter stabilire il miglior approccio al controllo della loro evoluzione temporale e della distribuzione spaziale dell’energia. Questi risultati contribuiranno ad ottimizzare la stabilità e l’efficienza di queste sorgenti per un loro migliore utilizzo in tutte quelle applicazioni nelle quali è cruciale un buon controllo del sistema. A3) Attività svolta Indagine ottica sulla risposta di cristalli liquidi nel vicino infrarosso dove sono disponibili laser a diodo e a fibra. In questo campo è stata attivata una collaborazione scientifica con un gruppo di ricerca del CREOL di Orlando (USA). In tale collaborazione l’INOA si occupa della caratterizzazione sperimentale dei materiali. Si è inoltre iniziata una caratterizzazione dei dispositivi realizzati con i cristalli liquidi a 1.06 µm usando un laser Nd-YAG. Studi sulla dinamica di polarizzazione in cavità laser isotropiche che permettono emissione laser su più modi spaziali. Studio dell’effetto della fase nei processi di controllo in sistemi dinamici forzati in regime caotico. Piano Triennale 2005-2007 164 A4) Risultati raggiunti L’attività di ricerca ha condotto ai seguenti risultati. La dinamica di un laser con modulazione periodica delle perdite può essere adeguatamente controllata mediante l’applicazione di una piccola perturbazione esterna con una opportuna scelta della fase rispetto a quella della forzante. L’estrema affidabilità dei modelli numerici che regolano la dinamica dei laser ha permesso di verificare in termini generali la bontà del metodo proposto. I modelli proposti sono anche di interesse per le stringenti analogie con la dinamica dei processi epidemiologici e del loro controllo, verso cui l’interesse dei collaboratori statunitensi si sta indirizzando. Per quanto riguarda la caratterizzazione delle proprietà dei cristalli liquidi e dei dispositivi nell’IR sono stati raggiunti elevati livelli di affidabilità nelle misure degli indici di rifrazione ordinario e straordinario alla lunghezza d’onda del laser a CO2 dove nessuna misura esisteva. Questo ha determinato un forte interesse nel ripetere queste misure anche per altri intervalli spettrali nel vicino infrarosso. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Boccaletti Meucci Zambrano (Contr. Coll.) Brugioni (Bor.) Mesi Uomo 2 10 2 12 B1b) Attività extramurale: Nell’ambito di questa linea di ricerca il Dr. Meucci ha svolto attività didattica per i corsi universitari in Ottica Quantistica della Laurea in Ottica e per il corso in Tecniche dei laser della Laurea in Ortottica. Alcuni componenti del gruppo svolgono correntemente attivita' di referaggio per le principali riviste internazionali del settore quli Physical Review, Optics Communication, Physica D, European Physics Letters, .... . Il Dr. Meucci è stato inoltre impegnato nei programmi di attività come agenzia formative dell’Istituto presso la Regione Toscana e nella procedura necessaria per la certificazione del Processo di qualità dell’Istituto che l'INOA ha ottenuto in data 10 Maggio 2004. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • S. Boccaletti, E. Allaria, R. Meucci, “Experimental control of coherence of a chaotic oscillator” Phys.Rev.E. 69, 066211 (2004). • L. Billings, I.B. Schwartz, D.S. Morgan, E.M.Bollt, R. Meucci and E. Allaria, “Stochastic bifurcation in a driven laser system: Experiment and theory” Phys.Rev.E 70, 026220 (2004). • I.P. Marino, E. Allaria, M.A.F. Sanjuan, R. Meucci, F.T. Arecchi, “Coupling scheme for complete synchronization of periodically forced chaotic CO2 lasers” Phys.Rev.E 70, 036208 (2004). • I. Tokuda, J. Kurths, E. Allaria, R. Meucci, S. Boccaletti and F.T. Arecchi “Predicting Phase Synchronization in a spiking chaotic CO2 Laser” Phys. Rev. E 70, 035204 (2004) . • R. Meucci, D. Cinotti , E. Allaria, I. Triandaf, L. Billings, I.B. Schwartz and D. Morgan, “Controlled and sustained chaos in a driven laser” Physica D 189, 70-80 (2004). • S. Brugioni and R. Meucci, Self-focusing effects in a nematic liquid crystal at 10.6 microns. Piano Triennale 2005-2007 165 Eur. Phys. J. D 28 p. 277 (2004). • S. Brugioni and R. Meucci, Liquid crystal twisted nematic light modulator for the infrared region J. Opt. A: Pure Appl. Opt. 6 6-9 (2004). • S. Brugioni and R. Meucci, Mid-infrared interferometric measurement of liquid crystal anisotropy, Opt. Comm. 230, Issues 1-3, p. 19-22 (2004). Conferenze nazionali e internazionali: • 21-27 March, 2004 OpDiMon 2004 (Optical Diagnostic and monitoring) Pozzuoli - Italy, • Oral & Proceedings: Enrico Allaria, Stefano Brugioni, Sergio De Nicola, Pietro Ferraro, Simonetta Grilli, Riccardo Meucci “Interferometric analysis of reorientational nonlinear phenomena at 10.6 mm in a liquid crystal” • Poster: S. Brugioni and R. Meucci “Interferometric measurement of liquid crystal anisotropy in the Mid-IR region” 6, 7 May, 2004 Fifth Network meeting European Contract “CoSyc of SENS”, Potsdam Germany • Oral: E. Allaria “Characterization of synchronization phenomena in a CO2 laser ”. 14-17 June 2004 Experimental Chaos Conference, Firenze, Italy. • Oral & proceedings: E. Allaria, S. Boccaletti and R. Meucci “Control of oscillation coherence in a chaotic laser” • Poster: M.A.F. Sanjuan, I.P. Marino, E. Allaria, R. Meucci, F.T. Arecchi: “Synchronization with an amplitude modulation coupling in a periodically forced chaotic laser” • Poster: G. De Ninno, B. Diviacco, M. Trovo, D. Fanelli, E. Alaria, R.Meucci “Non-linear dynamics of a storage-ring free-electron laser: Hopf bifurcation and stabilization” • 5-9 July 2004 European Particle Accelerator Conference, Lucerne (CH). • Oral & Proceedings: C. Bruni, D. Garzella, G. Lambert, G.L. Orlandi, E. Allaria, R. Meucci, S. Bielawski, M.-E. Couprie, M. Danailov, G. De Ninno, B. Diviacco, M. Trovò, D. Fanelli, L. Giannessi “Stabilization of the Pulsed Regimes on Storage Ring Free Electron Laser: The Cases of Super-ACO and Elettra”. • 16-18 September 2004 New Economic Windows 2004: Complexity Hints for Economic Policy, Facoltà di Economia, Università di Salerno. • Oral & Proceedings: F.T. Arecchi, R. Meucci, E. Allaria and S. Boccaletti “Synchronization in coupled and free homoclinic chaotic systems”. • 18-21 Octobre 2004: Conferenza OSAV 2004 (The International Topical Meeting on Optical Sensing and Artificial Vision), San Pietroburgo (RUSSIA). • Oral & Proceedings: S. Brugioni, E Allaria and R. Meucci “Measurement of liquid crystal optical anisotropy in the mid infrared by an interfermetric method” Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: 8 pubblicazioni su riviste internazionali 9 presentazioni a congressi e conferenze internazionali di cui 5 con Proceedings B2c) Collaborazioni con l’industria Il gruppo ha attiva una collaborazione con la Spiricon Corp. (USA) nella quale si forniscono immagini e documentazione ottenute con la telecamera Spiricon nella regione spettrale del laser a CO2 e nel vicino infrarosso. E’ stata instaurata una collaborazione con la Società distillerie Bonollo S.p.A. e con la Cantine Sociali del Grevepesa S.c.r.l che ha portato alla presentazione di un progetto comune di ricerca FISR in attesa di essere valutato e finanziato dal MIUR. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività Piano Triennale 2005-2007 166 Il responsabile della ricerca come responsabile della gestione sistema qualità dell’INOA ha contribuito alla preparazione del manuale dove sono codificate tutte le attività previste per dall’Istituto regolandone le procedure per essere conforme alla norma ISO –9001-2000. B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base Il gruppo è coinvolto nel progetto di ricerca Europeo CoSyC of SENS. Tramite la collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Università di Firenze partecipa alle attività del progetto FIRB “Scienza e teconolgia nella società della conoscenza : Economia e complessità” B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei Alcune delle persone coinvolte nell’attività del gruppo sono state supportate dal contratto Eurpeo CoSyC of SENS. Con la collaborazione dell’Università di Firenze è attivo un progetto di Azione integrata ItaliaSpagna con il gruppo di dinamica non lineare dell’Università Rey Juan Carlos di Madrid. E’ stata presenta domanda di un nuovo progetto con lo stesso gruppo per i prossimi due anni. B3d) Collaborazione scientifica internazionale Sono attive collaborazoni con il gruppo di ricerca del Prof. R. Roy all’Università del Maryland (USA), il gruppo del Naval Research Laboratory a Washington (USA), il gruppo di ricerca del Prof. Kurths all’Università di Potsdam (Germania), il gruppo di Dinamica Nonlineare all'Universita' Rey Juan Carlos di Madrid (Spagna), il gruppo di ricerca del CREOL diretto da Shin Tson Wu, (Florida). B4) Prospettive di innovazione delle ricerche L’approvazione del progetto FISR è di cruciale importanza per la spinta che verrebbe a dare a questa linea di ricerca ed alla possibilità di realizzare apparecchiature innovative basate sugli studi recentemente svolti dal gruppo. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati Il gruppo di ricerca è coinvolto in lavori di tesi di Laurea e di Dottorato in Fisica e Ingegneria per l’Università di Firenze. Sono inoltre attive collaborazioni con docenti del corso di Laurea in Fisica e del Dottorato in Dinamica dei sistemi complessi per visite ai laboratori B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti Il gruppo collabora attivamente con l’Istituto di Cibernetica del CNR di Napoli, con il dipartimento di Fisica di Firenze, con il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa. Tutte queste collaborazioni hanno portato a pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano ECC8 L'organizzazione di una conferenza internazionale “Experimental Chaos Conference 8”, organizzata con il contributo dell’INOA ha far conoscere a livello internazionale l’Istituto ed ha inoltre portato a Firenze un considerevole numero di ricercatori da tutto il mondo. Flusso stimato a circa 100.000 E con un notevole ritorno d’immagine per il sistema ricerca Italia. B7) Grado di sinergia con altri Enti Il gruppo ha dei saldi contatti con altri enti di ricerca del panorama toscano (Università di Firenze e Università di Pisa) ma anche con alcuni gruppi che operano al di fuori della regione Piano Triennale 2005-2007 167 (Istituto di Cibernetiche del CNR di Napoli e consorzio ELETTRA (sincrotrone) di Trieste). B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Vari Totale Esterni Consumo Inventariabile - 1.000 Consumo 780 780 Missioni Personale Borse/Assegni a progetto 1.216 - Missioni 1.572 1.572 12.395 Borse/Assegni - 8.240 8.240 Totale 14.611 Totale 10.592 10.592 B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 168 Preconsuntivo 2004 Progetto P 2.6 Obiettivo 2 Sistemistica optoelettronica Tecnica di diagnostica ottica per materiali e dispositivi Sezione: Napoli A1) Contesto esterno I dispositivi fotonici rappresentano un ingrediente di “alta tecnologia” indispensabile in molti campi d’applicazione. Particolare rilevanza hanno assunto lo sviluppo di materiali ottici non lineari e, parallelamente, le tecniche ottiche di base per la loro realizzazione e caratterizzazione, quali olografia ed interferometria. Ad esempio la caratterizzazione di tipo profilorimetrico possiede un importanza notevole per la verifica di affidabilità dei dispositivi realizzati. Inoltre l’avanzamento tecnologico che incrementa la complessità delle microstrutture realizzate richiede lo sviluppo parallelo di tecniche di misura sempre più sensibili ed affidabili senza le quali non è possibile verificare la correttezza dimensionale e/o le proprietà ottiche realizzate. E’ di interesse generale poter disporre di metodi non invasivi e ad ampio campo visivo per avere informazioni sulle caratteristiche di vario tipo delle strutture fabbricate. L’olografia digitale si presenta come un metodo adatto per tali investigazioni e necessita di apparati relativamente semplici e compatti tramite i quali è possibile ricostruire numericamente il fronte d’onda riflesso e/o trasmesso dall’oggetto in esame su scala microscopica, misurando in tale modo le proprietà della struttura. A2) Obiettivi generali • caratterizzazione di strutture periodiche sub-micrometriche in niobato di litio tramite olografia digitale; • implementazione di tecniche interferometriche per il monitoraggio in tempo reale del processo di inversione ferroelettrica periodica in niobato di litio; • investigazione tramite interferometria delle interazioni acusto-ottiche durante il processo di inversione; • misura dell’indice di rifrazione di materiali non lineari di interesse; • mappatura del coefficiente elettro-ottico di cristalli non lineari; • studio della zona di confine tra domini invertiti; • caratterizzazione di dispositivi ibridi silicio-niobato; 8. sviluppo di tecniche diagnostiche per la caratterizzazione di cristalli basate sulla generazione di armoniche. A3) Attività svolta Nell’ambito del progetto FIRB è stato implementato un processo di litografia interferometrica per la realizzazione di strutture ferroelettriche periodiche di passo inferiore a 3 micron e, contemporaneamente, è stato sviluppato un processo di inversione periodica di polarizzazione in LN secondo geometrie composite uni e bidimensionali per la realizzazione di dispositivi optoelettronici integrati. Per quanto riguarda la caratterizzazione ottica dei materiali, grazie all’implementazione di una tecnica interferometrica olografica è stato possibile ottenere una mappatura bidimensionale del coefficiente elettro-ottico di cristalli di niobato di litio. Sfruttando la stessa tecnica, è stato monitorato in tempo reale il processo di inversione ferroelettrica in cristalli di LN ed è stato possibile misurare il campo interno, grandezza fisica legata al processo di poling. Sono state eseguite caratterizzazioni di tipo profilorimetrico di microstrutture in dispositivi di tipo MEMS o MOEMS, realizzati in silicio, tramite l’utilizzo di un DHM (Digital holographic Microscope). Questo sistema, infatti, permette di ricostruire numericamente la mappa di ampiezza e fase relativa al campo trasmesso e riflesso dal campione in esame e quindi ricavarne il profilo con risoluzioni che arrivano alla decina di nanometri. Piano Triennale 2005-2007 169 A4) Risultati raggiunti • Mappatura bidimensionale del coefficiente elettro-ottico di cristalli di niobato di litio tramite una tecnica di olografia interferometrica; • Monitoraggio in tempo reale del processo di inversione della polarizzazione spontanea in cristalli di niobato di litio. • Studio del “campo elettrico interno” in cristalli LN. • Sviluppo di un microscopio olografico digitale interferometrico per la caratterizzazione di materiali e dispositivi (MEMS e MOEMS in silicio): miglioramento della risoluzione spaziale nella ricostruzione delle mappe di fase ottenute tramite un sistema di olografia digitale. • Studio della propagazione di fronti d’onda in materiali ottici non lineari per mezzo di tecniche di olografia digitale. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE De Natale De Rosa Ferraro Grilli (Ass.) Maddaloni (Ass.) Mesi Uomo 2 4 4 6 5 B1b) Attività extramurale: Attività didattica nell’ambito del Progetto PON-Simona B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • M. de Angelis, S. De Nicola, A. Finizio, G. Pierattini , P. Ferraro, S. Grilli, M. Paturzo, Evaluation of internal field in lithium niobate ferroelectric domains by an interferometric method, Appl. Phys. Lett. 85, 2785 (2004). • M. Paturzo, D. Alfieri, S. Grilli, P. Ferraro, P. De Natale, M. de Angelis, S. De Nicola, A. Finizio, G. Pierattini Investigation of electric internal field in congruent LiNbO3 by electrooptic effect, Appl. Phys. Lett. 85 (2004). • P.Ferraro, S. De Nicola, A. Finizio, G. Pierattini, G. Coppola, Recovering image resolution in reconstructing digital off-axis holograms by Fresnel-transform method, Appl. Phys. Lett. 85, 2709 (2004). • S. De Nicola, P. Ferraro, G. Coppola, A. Finizio, D. Alfieri and G. Pierattini, “Controlling image size as a function of distance and wavelength in Fresnel-transform reconstruction of digital holograms”, Opt. Letters. 29(8), pp.854-856 (2004) • S.De Nicola, P. Ferraro, G. Coppola, D. Alfieri, A. Finizio, G. Pierattini, “Controlling image parameters in the reconstruction process of digital holograms”, IEEE Journal of Selected Topics in Quantum Electronics, in Press (2004) • G. Coppola, P. Ferraro, M. Iodice, S. De Nicola, A. Finizio S. Grilli,” A digital holographic microscope for complete characterization of microelectromechanical systems”, Measurement Science and Technology, 15 pp. 529-539 (2004) • G. Coppola, A. Finizio, S. De Nicola, G. Pierattini, P. Ferraro, C. Magro, G. Spoto, “Digital holography microscope as tool for MEMS characterization and design”, Journal of Microlitography, Microfabrication and Microsystems, in Press. (2004) Piano Triennale 2005-2007 170 Conferenze nazionali e internazionali: • G. Coppola, S. De Nicola, P. Ferraro, A.Finizio, P. Maccagnani, G.Pierattini, "Digital holographic microscope for thermal characterization of silicon microhotplates for gas sensor” Proc. SPIE Vol. 5458, p. 228-235, Optical Micro- and Nanometrology in Manufacturing Technology; Christophe Gorecki, Anand K. Asundi; Eds. (2004). • P. Ferraro, G. Coppola, D. Alfieri, S. De Nicola, A. Finizio, G. Pierattini "Recent advancements in digital holographic microscopy and its applications", Proc. SPIE Vol. 5457, p. 481-491, Optical Metrology in Production Engineering; Wolfgang Osten, Mitsuo Takeda; Eds. (2004) (Invited) • M. Paturzo, D. Alfieri, S. Grilli, P. Ferraro, M. de Angelis, S. De Nicola, L. Sansone, P. De Natale, G. Pierattini, "Investigation of internal electric field in LiNbO3 crystal with two antiparallel ferroelectric domains by interferometric technique “, Proc. SPIE Vol. 5560, p. 9-16, Photorefractive Fiber and Crystal Devices: Materials, Optical Properties, and Applications IX; Francis T. Yu, Ruyan Guo, Shizhuo Yin; Eds. (2004) • P. Ferraro, S. De Nicola, A. Finizio, G. Coppola, D. Alfieri, L. Aiello, S. Grilli, G. Pierattini Controlling several image parameters in the digital holographic reconstruction process, Spie 49th Annual Meeting, 2-6 Agosto 2004, Denver (Colorado, USA) (Invited) • S. Grilli, P. Ferraro, M. Paturzo, D. Alfieri, P. De Natale, M. de Angelis, S. De Nicola, A. Finizio and G. Pierattini, Electro-optic characterization and domain reversal monitoring in congruent lithium niobate INFM meeting, giugno 2004 Genova. • M. Paturzo, D. Alfieri, S. Grilli, P. Ferraro, P. De Natale, M. de Angelis, S. De Nicola, A. Finizio, G. Pierattini, Caratterizzazione elettro-ottica di cristalli in Niobato di Litio Workshop on Lithium Niobate Materials, Applications and Perspectives, 21-22/10, Pavia Brevetti: • Metodo per la modifica delle risoluzione spaziale nelle ricostruzioni delle immagini in olografia digitale, G. Coppola, P. Ferrrao, S. De Nicola, A. Finizio, G. Pierattini Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: 8 articoli su riviste internazionali 6 comunicazioni a conferenze 1 brevetto B2c) Collaborazioni con l’industria Nell’ambito del progetto FIRB è in corso una collaborazione con le aziende: AVANEX Italia, Alenia Marconi Sistemi. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale • S. Mailis (Optoelectronic Research Centre, Southampton, UK); • P.K. Rastogi (EPFL Lousanne, CH); • F. Laurell (Royal Univ.-Stockholm, Svezia); • K.A. Stetson (Holometrology, CT-USA); • B. Javidi (Univ. Connecticut USA). Piano Triennale 2005-2007 171 B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Utilizzo di tecniche non invasive e distruttive per la caratterizzazione di materiali e dispositivi in silicio e niobato di litio. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati • In Napoli: Istituto di Cibernetica “E. Caianiello” del CNR, OV-INGV, Dipartimento di Scienze Ambientali II Università, Istituto di Microelettronica e Microsistemi del CNR, Università degli Studi di Napoli; • AVANEX Italia; • IFAC Firenze; • Dipartimento di Fisica (Politecnico di Bari); • Dipartimento di Fisica (Università di Padova); • Istituto di Microelettronica e Microsistemi del CNR (Sez. di Bologna). B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti • G. Pierattini, S. De Nicola, M. de Angelis, A. Finizio (Ist. Cibernetica-CNR Napoli); • G. Coppola, M. Iodice (IMM-CNR Napoli); • G. Bentini, M.Chiarini (IMM-CNR Bologna); • C. Magro (STM Catania). B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano I risultati ottenuti hanno permesso l’estensione (TPC) all’estero di un brevetto di invenzione industriale, già depositato in Italia, riguardante lo sviluppo di un Microscopio Olografico a ricostruzione numerica per la caratterizzazione strutture MEMS. Sono in corso contatti per la eventuale definizione di accordi con alcune aziende in Europa e negli USA per valutare le possibilità di sfruttamento industriale con diverse modalità (cessione dei diritti) o iniziative di tipo imprenditoriali (spin-off, collaborazioni con aziende, etc.). B7) Grado di sinergia con altri Enti Istituto di Cibernetica “E. Caianiello” del CNR – Napoli, col quale esiste una convenzione; Istituto di Microelettronica e Microsistemi del CNR-Napoli, col quale si utilizzano attrezzature per attività comuni. B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo - - - 0 - Totale 0 0 - Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 172 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 3 Fisica Quantistica Progetto P 3.1 Effetti quantistici in ottica con laser impulsati Sezione: Firenze A1) Contesto esterno La generazione e la manipolazione di stati non-classici del campo elettromagnetico è di estrema importanza sia per lo studio dei fondamenti della fisica che per le applicazioni alla teoria dell'informazione, con la possibilità di costruire un calcolatore o sistemi di comunicazione basati sulle proprietà quantistiche della luce. L’interazione di luce laser pulsata in cristalli nonlineari e la conseguente produzione di coppie di fotoni entangled caratterizzati da una funzione d’onda non-locale, è alla base della maggior parte degli schemi di comunicazione e computazione quantistica attualmente in discussione. Negli ultimi anni, tali sorgenti di fotoni correlati hanno trovato numerose applicazioni in esperimenti di fisica fondamentale e per l’implementazione di protocolli di comunicazione quantistica quali il teletrasporto e la distribuzione sicura di chiavi crittografiche. D’altra parte, i laser ad impulsi ultracorti, grazie alle elevatissime intensità di picco raggiungibili, permettono lo studio di interazioni radiazione-materia fortemente nonlineari per la generazione di radiazione coerente dalle caratteristiche uniche. La generazione di armoniche elevate in gas costituisce ormai una valida alternativa ai sincrotroni per la produzione di radiazione coerente fino ai raggi x molli ed è alla base degli schemi per la produzione di impulsi agli attosecondi. La generazione di impulsi di supercontinuo in mezzi condensati è invece alla base della realizzazione dei “frequency comb” che costituiscono ormai lo strumento più preciso per la misura di frequenze ottiche. A2) Obiettivi generali I principali obiettivi di questa linea di ricerca consistono nella generazione, manipolazione e rivelazione di stati di campo non classici e nell’investigazione di effetti quantistici in sistemi ottici e nell’interazione coerente e ad alte intensità tra radiazione e materia. Il programma di ricerca futuro tenderà ad ampliare la base di competenze già sviluppate e rivolgerle principalmente verso lo sviluppo di nuove sorgenti di stati di campo non-classico, sia in vista di test di fisica fondamentale, sia per la realizzazione di nuovi dispositivi. Più in particolare, si intendono investigare la generazione e la ricostruzione tomografica di stati di campo quantistici, la manifestazione di vari tipi di effetti nonlocali in coppie di fotoni “entangled”, e lo studio dell’interferenza tra stati a singolo fotone e campi classici. Al contempo si cercherà di ottimizzare il sistema di generazione di radiazione coerente nell’XUV, in vista delle applicazioni di questa nuova sorgente all’interferometria e alla spettroscopia, nonché alla diagnostica e caratterizzazione di nuovi materiali e dispositivi. Infine verranno studiate approfonditamente le proprietà degli impulsi di supercontinuo per le possibili applicazioni al campo delle comunicazioni e per la realizzazione di strumenti diagnostici avanzati (tipo Optical Coherence Tomography). A3) Attività svolta Le attività si sono divise in due filoni abbastanza distinti: da una parte la generazione e lo studio delle proprietà quantistiche della luce e, dall’altra, l’utilizzo di sorgenti laser ultracorte e ultraintense per studiare interazioni fortemente non lineari tra radiazione e materia. Per il primo punto il gruppo INOA, sebbene di recente costituzione ed in presenza di limitate risorse sia strumentali che umane, ha già raggiunto importantissimi risultati e si sta ponendo come una delle realtà più in vista del panorama italiano dell’ottica quantistica Piano Triennale 2005-2007 173 sperimentale. Ci siamo impegnati nella messa a punto di schemi efficienti per la generazione e la caratterizzazione di stati di campo non-classici per possibili applicazioni al campo della comunicazione e della computazione quantistica e ci siamo dotati delle sorgenti laser primarie, sviluppando tecniche all’avanguardia per la generazione di stati entangled. Le correlazioni di tipo quantistico tra i fotoni delle coppie emesse con tale set-up sperimentale sono state analizzate in dettaglio sia per quanto riguarda gli effetti di tipo non-locale propri di tali stati, sia come base per la generazione di stati altamente non-classici, quali quelli a numero di fotoni definito. Parallelamente si è sviluppato un sistema dalle caratteristiche eccezionali per l’analisi di tali stati attraverso la cosiddetta tomografia quantistica. Per quanto riguarda invece l’interazione radiazione-materia ad alte intensità, l’ultimo anno è stato principalmente dedicato allo studio del processo di generazione di supercontinuo e alle proprietà di coerenza della radiazione emessa in diverse configurazioni. Si stanno inoltre mettendo a punto nuove configurazioni per la generazione di armoniche laser di ordine elevato, con particolare attenzione alla possibilità di spettroscopia atomica ad alta risoluzione nell'estremo UV con sequenze di impulsi armonici. A4) Risultati raggiunti I principali risultati scientifici raggiunti nel corso del 2004 nell’ambito del progetto sono stati i seguenti: • Si è verificata la preservazione della fase degli impulsi ultracorti emessi da un laser mode-locked nell’attraversamento della catena di amplificazione multipasso di un sistema laser Ti:zaffiro. • Si è generato un array lineare a spaziatura variabile di sorgenti di supercontinuo di cui è stata verificata la mutua coerenza di fase, realizzando così l’analogo di un frequencycomb nel dominio spaziale. • Si sono realizzati schemi elaborati di modulazione spettro/temporale non locale di coppie di fotoni con correlazione quantistica. In particolare si sono utilizzati cavità ottiche per la generazione di complessi shaping del profilo spettrale e temporale di un fotone della coppia per poi osservare una modulazione della funzione di correlazione condizionata dell’altro fotone. • Si sono realizzati e si sono studiate le proprietà di interferenza quantistica dei cosiddetti “comb-like entangled states”, ottenuti facendo passare uno dei due fotoni di una coppia correlata attraverso una cavità etalon per generare una sovrapposizione coerente di ampiezze di probabilità temporalmente equispaziate e con fase relativa variabile. Utilizzando un interferometro alla Hong-Ou-Mandel è stato possibile dimostrare il controllo completo del carattere delle interferenze quantistiche tra i fotoni della coppia a vari ritardi • Si è dimostrata la possibilità di generare sequenze mutuamente coerenti di impulsi di supercontinuo temporalmente equispaziati e collineari per mezzo di una cavità FabryPerot. Si è ottenuta una modulazione dello spettro che, da sinusoidale, diventa via via più piccata fino ad assumere una struttura a pettine all’aumentare del numero di sorgenti generate. • Si è generato ed analizzato per mezzo di un sistema per tomografia quantistica ultraveloce uno stato di Fock a singolo fotone. • Si sono generati nuovi stati di campo elettromagnetico che si pongono al confine tra il regime corpuscolare (singoli fotoni) e quello ondulatorio (stati coerenti) della luce. E’ stata ideata una tecnica innovativa per la loro produzione e caratterizzazione completa tramite ricostruzione tomografica. Piano Triennale 2005-2007 174 B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Bellini Zavatta (Contr. Coll.) Ferraro Tortora (Ass.) Viciani (Ass.) Mesi Uomo 12 12 4 12 4 B1b) Attività extramurale: B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • C. Corsi and M. Bellini, “Robustness of phase coherence against amplification in a multipass femtosecond laser”, Applied Physics B, 78, 31-34 (2004) • C. Corsi, A. Tortora and M. Bellini, “Generation of a variable linear array of phasecoherent supercontinuum sources”, Applied Physics B, 78, 299-304 (2004) • S. Viciani, A. Zavatta and M. Bellini, “Nonlocal modulations on the temporal and spectral profiles of an entangled photon pair”, Physical Review A, 69, 053801 (2004) • A.Zavatta, S. Viciani and M. Bellini, “Recurrent fourth-order interference dips and peaks with a comb-like two-photon entangled state”, Physical Review A, 70, 023806 (2004) • A. Tortora, C. Corsi and M. Bellini, “Comb-like supercontinuum generation in bulk media”, Applied Physics Letters, 85, 1113-1115 (2004) • A. Zavatta, S. Viciani and M. Bellini, “Quantum-to-classical transition with single-photonadded coherent states of light”, Science, 306, 660-662 (2004) • A. Zavatta, S. Viciani and M. Bellini, “Tomographic reconstruction of the single-photon Fock state by high-frequency homodyne detection”, Physical Review A, 70, 053821 (2004) • M. Bellini, S. Cavalieri, C. Corsi, R. Eramo and M. Materazzi, “High resolution spectroscopy in the XUV with pairs of mutually coherent and time-delayed laser harmonics”, Laser and Particle Beams, 22, 199-202 (2004) • M. Bellini, “Supercontinuum and high-order harmonics: "extreme" coherent sources for atomic spectroscopy and attophysics”, in “Femtosecond laser spectroscopy”, P. Hannaford Ed., Springer Verlang, Heidelberg-Berlin-New York, pp. 25-49 (2004) • M. Bellini, “Spectroscopy: harmonic generation frequency conversion” in “Encyclopedia of Condensed Matter Physics”, F. Bassani, J. Liedl and P. Wyder Eds., Elsevier Ltd., in press (2005) • M. Bellini, S. Cavalieri, C. Corsi, R. Eramo and M. Materazzi, “Mutually coherent highorder harmonic pulses for XUV Ramsey spectroscopy”, Laser Physics, in press (2005) Conferenze nazionali e internazionali: • M. Bellini, ”Experiments with time-frequency entangled photon pairs”, Advances in foundations of quantum mechanics and quantum information with atoms and photons, Torino, Italy, 26-28/4/2004 • M. Bellini, S. Cavalieri, C. Corsi, R. Eramo and M. Materazzi, “Mutually coherent highorder harmonic pulses for XUV Ramsey spectroscopy”, 13th International Laser Physics Workshop (LPHYS’04), Trieste, Italy, 12-16/7/2004 • A. Zavatta, S. Viciani and M. Bellini, “Selective control of fourth-order interferences by means of comb-like two-photon entangled states”, Seventh International Conference on Piano Triennale 2005-2007 175 Quantum Communication, Measurement and Computing (QCMC’04), Glasgow, UK, 2529/7/2004 • A. Zavatta, S. Viciani and M. Bellini, “Comb-like two-photon entangled states for the selective control of fourth-order interferences”, Quantum Information Processing and Communication Workshop (V QIPC ’04), Roma, Italy, 20-22/9/2004 Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: 9 articoli su riviste nazionali e internazionali + 2 in corso di stampa 4 comunicazioni (1 su invito) a conferenze internazionali B2c) Collaborazioni con l’industria Sono in corso contatti con l’industria (ELSAG, gruppo Finmeccanica) per lo sviluppo e le possibili applicazioni di sorgenti di radiazione innovative (sia per le loro peculiari proprietà quantistiche, sia per la possibilità di raggiungere zone spettrali poco accessibili) prodotte nell’ambito del progetto a tecnologie di carattere industriale nei campi della telecomunicazione ("quantum communication and cryptography") e delle applicazioni dei raggi X (sviluppo di rivelatori, litografia, microlavorazioni, ecc.) B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività Nel corso del 2004, grazie ad una metodologia innovativa per la ricostruzione tomografica ad altissima frequenza di stati di campo non classici, è stato possibile generare e caratterizzare stati di luce mai osservati in precedenza che possono costituire la base di nuovi schemi di comunicazione e calcolo quantistico. Allo stesso tempo si sono sviluppate nuove configurazioni sperimentali per lo studio delle proprietà di coerenza di sorgenti di supercontinuo dall’interazione tra impulsi ultracorti di alta intensità e mezzi trasparenti. B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base Partecipazione come sub-contractor al network europeo XTRA per la generazione e le applicazioni di sorgenti nell’estremo ultravioletto e raggi x. B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale • Max-Planck-Institut für Quantenoptik (Garching, GERMANIA) • Centre d'Etudes de Saclay (Gif-sur-Yvette, FRANCIA) • Universidad Complutense (Madrid, SPAGNA) • Boston University (Boston, USA) B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Il programma di ricerca futuro per quanto riguarda il filone di ottica quantistica si svilupperà lungo tre distinti filoni: il primo di tipo prevalentemente tecnologico, e dedicato alla realizzazione di schemi sperimentali sempre più pratici, efficienti e compatti per la generazione di stati entangled; il secondo di analisi della radiazione emessa dalle sorgenti stesse tramite metodi tomografici, con test volti ad evidenziare il carattere quantistico dei campi generati; ed infine il terzo dedicato all’individuazione e all’implementazione di schemi per la comunicazione e la crittografia quantistica con le sorgenti sviluppate. La possibilità di generare impulsi di luce bianca (supercontinuo) con caratteristiche di coerenza controllate può avere importanti ricadute sia dal punto di vista della ricerca di base (per misure spettroscopiche a larghissima banda) che per possibili applicazioni al Piano Triennale 2005-2007 176 campo delle comunicazioni (wavelength-division multiplexing ecc.). B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Il gruppo collabora al progetto di ricerca di base FIRB “Microdispositivi fotonici in Niobato di Litio” (De Natale). In fase di definizione progetto di ricerca avanzato in collaborazione con Elsag (gruppo Finmeccanica) su tecnologie quantistiche. B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti Proposta di progetto PRIN – MIUR per la realizzazione di sorgenti di luce entangled e comunicazione quantistica che vede coinvolto l'INOA con il Dipartimento di Fisica di Firenze, e gruppi provenienti dalle Università di Roma, Camerino, Milano, Salerno, e Napoli. B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano B7) Grado di sinergia con altri Enti Collaborazioni in atto con: • Dipartimento di Fisica dell'Universita' di Firenze (Prof. F.T. Arecchi, Dr. F. Marin, Dr. S. Cavalieri) • Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non Lineare - LENS -(Prof. M. Inguscio, Dr. C. Corsi, Prof. P. Foggi, Dr. C. Fort, Dr. F. Cataliotti, Dr. M. Artoni, ecc.) • Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio dell'Universita' di Firenze (Dr. E. Pace, Dr. M. Romoli) B8) Capacità di attrarre risorse Fondi INOA 2004 Esterni 2004 FIRB Totale Esterni Inventariabile 1.290 Inventariabile - Consumo Personale Borse/Assegni a progetto Missioni 2.184 Consumo 3.564 - Missioni - 19.702 Borse/Assegni - - 20.160 20.160 Totale 26.740 Totale 20.160 20.160 B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 177 Preconsuntivo 2004 Obiettivo Fisica Quantistica Progetto P 3.2 Verifiche di elettrodinamica quantistica Sezione: Firenze A1) Contesto esterno Gli enormi progressi che stanno caratterizzando non solo le sorgenti coerenti, ma tutto l’ambito della componentistica optoelettronica, danno la possibilità di realizzare apparati sperimentali innovativi, con i quali è possibile ottenere misure fisiche molto più accurate e riproducibili che in passato, con livelli di sensibilità significativamente più elevati. E’ indicativo, il miglioramento, di molti ordini di grandezza, nell’accuratezza della costante di Rydberg, grazie soprattutto alle misure compiute negli ultimi anni dai gruppi di Monaco (Hänsch) e Parigi (Biraben, Julien). Analogo interesse hanno altre costanti fisiche fondamentali, ad esempio la costante di struttura fine a. Ovviamente, il raggiungimento di livelli di accuratezza e sensibilità sempre più elevati nelle misure fisiche può portare anche ad una verifica diretta di modelli teorici, tra cui gli stessi principi fondanti della Meccanica Quantistica e della Relatività Generale. Tale processo è di stimolo sia per la fisica teorica, sia per l’attività sperimentale, spinta all’affinamento e all’approfondimento sempre maggiore delle tecniche, con ricadute spesso importanti anche in ambiti cosiddetti “applicativi”. A2) Obiettivi generali L’attività INOA in questo settore è indirizzata all’applicazione delle tecniche di generazione di frequenza SHG e DFG, di tecniche di rivelazione spettroscopiche e di interferometria, sviluppate nei Progetti P 2.3 e P 5.2.1, ad esperimenti di meccanica quantistica e relatività generale. Il sistema DFG ha già consentito un netto miglioramento nella verifica del Postulato di Simmetrizzazione, alla base della Meccanica Quantistica, e potrà essere perfezionato. Il sistema SHG è utilizzato in un esperimento svolto in collaborazione con il LENS su di un fascio atomico di elio metastabile per la misura della costante di struttura fine a e misure di shift isotopico. Inoltre, nell’ambito della collaborazione, si intende realizzare una MOT di atomi metastabili con cui sarà possibile eseguire esperimenti di interferometria atomica ed in particolare la misura del rapporto h/m per la particella a. Da questa attività è ragionevole prevedere applicazioni di alta tecnologia. Per quanto riguarda la collaborazione con il progetto AURIGA, l’obbiettivo assegnato allo sviluppo di sensori ottici da accoppiare alle antenne ultracriogeniche è quello di riuscire a rivelare un numero di quanti di vibrazione sensibilmente inferiore a quello che attualmente si riesce ad ottenere con i rivelatori capacitivi accoppiati ad amplificatori a SQUID. A3) Attività svolta Nel corso del 2004 sono state proseguite le misure assolute di frequenza di transizioni dell’atomo di elio, direttamente riferite allo standard primario, attraverso un sistema GPS. Tali misure spettroscopiche, eseguite ad una lunghezza d’onda intorno a 1083 nm a partire da un livello metastabile, sono le più precise mai ottenute, ad oggi, di effetti di elettrodinamica quantistica (QED) con tecniche ottiche. Proseguendo la collaborazione con la Sezione INFN di Firenze sull’esperimento AURIGA del gruppo 2 dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è in corso di realizzazione il sistema di allineamento del fascio laser che sarà inviato su una particolare cavità ottica ad altissima finezza da accoppiare alle antenne a barra criogenica utilizzate per la rivelazione di onde gravitazionali. A4) Risultati raggiunti Dopo il successo nelle misure di frequenza assoluta di rilevanza metrologica del 4He metastabile sono state eseguite misure preliminari sulle transizioni a 1083 nm di struttura Piano Triennale 2005-2007 178 fine ed iperfine del 3He metastabile, utilizzando l'aggancio del laser master direttamente al sistema OFS. Inoltre sono state fatte accurate simulazioni numeriche per determinare gli effetti sistematici, almeno con lo stesso grado di precisione sperimentale. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Cancio De Natale Giusfredi Mazzotti (T.D. FIRB) Mesi Uomo 5 2 3 4 B1b) Attività extramurale: B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche e libri: • "Absolute frequency measurements of the 23S1 - 23P0,1,2 atomic helium transitions around 1083 nm", P. Cancio, G. Giusfredi, P. De Natale, G. Hagel, C. De Mauro, and M. Inguscio, Physical Review Letters 92, 023001 (2004). IF=7.035. • "Extending the optical comb synthesizer to the infrared: from He at 1.083 µ m to CO2 at 4.2 µ m", P. De Natale, S. Borri, P. Cancio, G. Giusfredi, D. Mazzotti, M. Prevedelli, C. De Mauro, and M. Inguscio, in "Laser Spectroscopy: Proceedings of the 16th International Conference on Laser Spectroscopy (ICOLS XVI)", P. Hannaford, A. Sidorov, H. Bachor, and K. Baldwin eds., (World Scientific, Singapore, 2004), pp. 63-67. Conferenze nazionali e internazionali: • "Precision spectroscopy of 3He and 4He isotopes around 1083 nm", P. Cancio, G. Giusfredi, C. de Mauro, V. Krachmalnicoff, C. Zimmermann, D. Mazzotti, P. De Natale, and M. Inguscio, XIX International Conference on Atomic Physics (ICAP 2004), Rio de Janeiro, Brazil, 25-30/07/2004. • "Absolute frequency measurements in the the IR by use of an optical frequency-comb synthesizer", P. Cancio, C. de Mauro, P. De Natale, G. Giusfredi, D. Mazzotti, and M. Prevedelli, IV International Symposium on Modern Problems of Laser Physics (MPLP 2004), Novosibirsk, Russia, 22-27/08/2004. Conference digest, pp. 31-32. B2b) Indici quantitativi: 1 pubblicazione su rivista scientifica 1 pubblicazione su proceedings 2 presentazioni a conferenze internazionali B2c) Collaborazioni con l'industria Collaborazioni in progetti esterni con Avanex-Italia. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale Collaborazione con G. Hagel (LENS, Univ. Provence – CNRS) Piano Triennale 2005-2007 179 B4) Prospettive di innovazione delle ricerche B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Progetto FIRB negoziale–RBNE01KZ94 "Microdispositivi fotonici in Niobato di Litio". Coordinato dall'INOA (Paolo De Natale) in collaborazione con Università di Pavia, Università di Padova, IMM-CNR di Bologna, IC-CNR di Napoli, la ditta Avanex-Italia di Milano. B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti Collaborazione con M. Prevedelli (Fac. Chimica Industriale, Univ. Bologna), C. de Mauro (Univ. Siena), M. Inguscio (LENS, Univ. Firenze). B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Nell'ambito di questo progetto ogni anno viene formato almeno un giovane ricercatore che acquisisce competenze scientifiche e tecnologiche d'avanguradia. Essendo questa una ricerca di tipo fondamentale, essa richiede l'utilizzo di apparecchiature di tipo speciale, spesso prototipi che vengono caratterizzati durante le fasi della ricerca stessa, la cui realizzazione è di stimolo per le stesse ditte costruttrici per il lancio di prodotti innovativi, come, ad esempio, nel caso degli amplificatori in fibra della IPG Photonics. Un primo prototipo di amplificatore in fibra (drogato con ioni Itterbio) venne sviluppato da IPG Italia in collaborazione con INOA ed ha consentito, dopo approfonditi studi e test svolti presso INOA, la successiva realizzazione su scala industriale di tali sistemi. Ciò ha dato, negli anni successivi, ad INOA una immediata competitività, immediatamente spesa in termini di nuovi Progetti che INOA ha avuto approvati, grazie alla tecnologia d’avanguardia disponibile in esclusiva, e a IPG-Italia che ha potuto affermarsi a livello internazionale e fare utili con i nuovi prodotti ad alta tecnologia. B7) Grado di sinergia con altri Enti • Collaborazione con M. Inguscio (LENS, Univ. Firenze) ), C. de Mauro (Univ. Siena), G. Hagel (LENS, Univ. Provence – CNRS), M. Prevedelli (Fac. Chimica Industriale, Univ. Bologna), per le misure di precisione sull'atomo di elio. • Collaborazione con P. Mazzoldi (Univ. Padova), G. Samoggia (Univ. Pavia), G. Bentini (IMM-CNR), S. de Nicola (IC-CNR), G. C. Righini (IFAC-CNR), N. Armenise (Univ. Bari), V. Pruneri (AVANEX-Italia), per la realizzazione del progetto FIRB. • Collaborazione con F. Marin (Dipartimento di Fisica, Università di Firenze), M. Cerdonio (LNL-INFN), per sensori di onde gravitazionali. B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 FIRB Totale Esterni Consumo Inventariabile 5.351 5.351 Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo 3.000 3.000 - - 0 10.534 10.534 Totale 18.885 18.885 - Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 180 Preconsuntivo 2004 Obiettivo Analisi di sistemi complessi Progetto P 4.1 Strurrure spazio-temporali in sistemi ottici nonlineari Sezione: Firenze A1) Contesto esterno I fenomeni di autoorganizzazione in sistemi estesi portati fuori dall'equilibrio termodinamico si presentano in numerosi sistemi, sia fisici che di altra natura. Questi comportamenti possono essere visti come la naturale estensione al caso alto-dimensionale delle dinamiche complesse da tempo studiate in sistemi a pochi gradi di liberta', quali ad esempio gli oscillatori nonlineari. Nel campo dell'ottica, la filamentazione spontanea dei fasci porta spesso a una limitazione della qualita' delle sorgenti luminose. Non mancano pero' sistemi in cui fenomeni di strutturazione o decoerenza spaziale della luce possono rivelarsi utili; Questo accade tipicamente in situazioni in cui una certa informazione viene codificata nella struttura trasversa di un fascio di luce. Appare pertanto di interesse lo studio dei meccanismi che portano alla formazione spontanea di strutture nella sezione trasversa di fasci ottici. La ricerca su questi temi mira sia a una comprensione a livello fondamentale dei fenomeni osservati, sia a suggerire applicazioni e/o determinare i limiti di utilizzo di molti sistemi ottici nell'ambito della elaborazione e dell'immagazzinamento di immagini. A2) Obiettivi generali L’attivita’ di ricerca e’ centrata sullo studio di un interferometro nonlineare. Costituito da una valvola a cristalli liquidi con retroazione ottica. I principali obiettivi dello studio effettuato sono l’indagine di solitoni dissipativi e la caratterizzazione, controllo e sincronizzazione dei regimi di caos spazio-temporale. Riguardo ai solitoni dissipativi, ci si e’ prposto da un lato di caratterizzare i regimi di bistabilita’ tra strutture localizzate diverse, osservati per la prima volta nel nostro sistema sperimentale; e dall’altro di studiare gli effetti di gradienti di parametri sul moto e sulle posizioni di equilibrio dei solitoni. Nei regimi spazio-temporalmente caotici del sistema, si e’ inteso caratterizzare la transizione dall’ordine al disordine in termini di appropriati indicatori quantitativi. Inoltre si e’ proceduto alla realizzazione di un’architettura di controllo in grado di stabilizzare stati desiderati e regolari del sistema in situazioni altrimenti caotiche. Infine, in collabrazione con colleghi di altri istituti europei, si e’ indagata la possibilita’ di trovare nel sistema regimi in cui si abbia formazione di strutture, in assenza di una instabilita’ modulazionale. A3) Attività svolta Lo studio della formazione di strutture autoorganizzate in ottica e' effettuato in un interferometro nonlineare, costituito da una valvola a cristalli liquidi con retroazione ottica. Di questo apparato esistono attualmente due repliche, entrambe operanti. Oltre alle attivita' sperimentali vengono effettuate indagini teorico-numericche dei sistemi in esame basata su metodi pseudo-spettrali per l'integrazione delle relative equazioni differenziali. Per la parte numerica, vengono usati intensivamente i mezzi del centro di calcolo dell'INOA. A4) Risultati raggiunti E’ stata riportata per la prima volta l’esistenza di solitoni bistabili in un sistema spazialmente esteso. La bistabilita’ ha luogo tra solitoni a simmetria circolare, noti da tempo, e altri a simmetria triangolare, di recente nostra osservazione. Entrambe queste Piano Triennale 2005-2007 181 strutture localizzate sono state messe in relazione con diversi tipi di patterns delocalizzati, non necessariamente stabili, che coesistono con esse. I solitoni triangolari sono stati studiati in termini delle singolarita’ di fase che in essi sono presenti. Si sono inoltre studiati gli effetti delle variazioni spaziali dei parametri sul moto e sulle posizioni di equilibrio dei solitoni. Questo studio e’ finalizzato alla caratterizzazione delle proprieta’ del sistema in vista di applicazioni come dispositivo di memoria o di elaborazione di immagini. Nell’ambito della ricerca sulla caratterizzazione e controllo di sistemi estesi, e’ stato studiato quantitativamente un nuovo scenario di transizione al caos spaziotemporale, osservabile in presenza di rottura della simmetria traslazionale. In particolare, la tecnica della decomposizione di Karuhnen-Loeve ha evidenziato il carattere continuo di tale transizione. E’ stato aggiunto al sistema un circuito di retroazione ibrido (elettro-ottico) che permette di intervenire sugli stati dinamici del nostro interferomentro nonlineare. Per mezzo di questa retroazione e’ possibile sia controllare soluzioni instabili del sistema, sia indirizzarne l’evoluzione verso stati che non sono soluzioni del sistema imperturbato. Si e’ inoltre iniziato uno studio sulla possibilita’ di trasmettere in modo sicuro segnali spaziotemporalmente setesi, codificandoli come modulazioni del segnale generato dal sistema. Infine si e’ individuata la possibilita’ di trovare nel sistema regimi in cui si abbia formazione di strutture, in assenza di una instabilita’ modulazionale. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Boccaletti Ramazza Bortolozzo (Ass.) Mesi Uomo 2 9 8 B1b) Attività extramurale: B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • L. Pastur, L. Gostiaux, U. Bortolozzo, S. Boccaletti and P.L. Ramazza, Experimental targeting and control of spatiotemporal chaos in nonlinear optics Phys. Rev. Lett. 93, 063902 (2004). IF=7.035 • L. Pastur, U. Bortolozzo and P.L. Ramazza, Transition to space-time chaos in an optical loop with translational transport, Phys. Rev. E69, 016210 (2004). IF=2.202 • P.L. Ramazza, U. Bortolozzo and L. Pastur, Phase singularities in triangular dissipative solitons, Journal of Optics A 6, S266 (2004). IF=1.274 • U. Bortolozzo, P.L. Ramazza and S. Boccaletti, Dissipative solitons driving and bound state control via parameter gradients, accepted for publication in Chaos (2004). • U. Bortolozzo, L. Pastur, P.L. Ramazza, M. Tlidi and G. Kozyreff, Bistability between different localized structures in nonlinear optics, submitted to Phys. Rev. Lett. (2004). • C. Durniak, M. Taki, M. Tlidi, P.L. Ramazza, U. Bortolozzo and G. Kozyreff, Modulated optical structures over a modulationally stable medium, submitted to Phys. Rev. Lett. (2004). Conferenze nazionali e internazionali: • Relazione su invito alla VIII Experimental Chaos Conference, 14-17 giugno 2004, Firenze. Piano Triennale 2005-2007 182 Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: 4 articoli pubblicati o accettati per la pubblicazione su riviste internazionali 1 seminario a conferenze internazionali, su invito 2 articoli sottomessi a riviste internazionali B2c) Collaborazioni con l’industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei Su questa linea di attivita’ l'Istituto partecipa al Progetto di Ricerca Europeo "Control and Synchronization of Spatially Extended Nonlinear Systems" (HPRN CT 2000 - 00158). B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Allo scopo di sperimentare la trasmissione di segnali codificati su una portante spaziotemporalmente caotica, si intendono applicare le tecniche di controllo e sincronizzazione di sistemi estesi recentemente implementate. Cio’ richiedera’ una innovazione strumentale allo scopo di velocizzare il circuito di retroazione. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati L’attivita’ e’ inserita ne progetto MIUR-FIRB n. RBNE01CW3M-001 “Reti autorganizzanti di tipo cellulare e dinamiche nonlineari caotiche per la modellizzazione ed il controllo di sistemi complessi”. B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano B7) Grado di sinergia con altri Enti Vi sono collaborazioni in atto con il Dipartimento di Fisica dell'Universita' di Firenze (Prof. F.T. Arecchi) e con il Dipartimento di Elettronica e Informatica (Facolta’ di Ingegneria) dell’Universita’ di Padova (Prof. P. Villoresi). B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni 7.750 Consumo - - Missioni - 18.000 Borse/Assegni - - - Totale 25.750 Totale 0 0 B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 183 Preconsuntivo 2004 Obiettivo Analisi di sistemi complessi Progetto P 4.2 Strutture spazio-temporali in laser a cavità verticale Sezione: Firenze A1) Contesto esterno I laser a cavita` verticale (VCSEL) si stanno affermando come una delle sorgenti piu` interessanti sia per la ricerca di base che per le possibili applicazioni. Tra le loro peculiarita` si ricordano: • la struttura puo` essere integrata in matrici bidimensionali; • la bassa corrente di soglia permette una alta integrazione; • il fascio di uscita circolare e con bassa divergenza elimina • la necessita`di ottiche correttive; • alta efficienza di accoppiamento alle fibre ottiche; • basso costo (test a livello del wafer); • minore sensibilita` alla temperatura dei diodi laser convenzionali; • alta velocita` di trasmissione con minore consumo di potenza. A2) Obiettivi generali Lo scopo della linea di ricerca e' duplice: investigare fenomeni di interesse fondamentale e identificare possibili applicazioni. Nel primo caso, si intendono studiare specialmente fenomeni di tipo stocastico e proprietà dinamiche del sistema, caratterizzandolo nelle sue proprieta` ottiche e statistiche. Nel secondo, e' di interesse capire le potenzialita` dell'uso in sistemi di comunicazione (come singola sorgente o matrice di sorgenti). L'INOA ha una consolidata esperienza nello studio di fenomeni statistici, e possiede gran parte della necessaria strumentazione per la caratterizzazione delle configurazioni studiate e proposte. A3) Attività svolta Studio di fenomeni stocastici in laser semiconduttore multimodo. E' stato studiato il mode hopping come fenomeno indotto da rumore, ottendone una descrizione fenomenologica locale comparabile con quanto ottenuto nel laser a cavita' verticale [7]. E' stata inoltre mostrata l'evidenza di risonanza stocastica [8]. Risonanza vibrazionale: sono stati pubblicati due lavori, rispettivamente sul degrado del guadagno [6] e sul confronto fra risonanza stocastica e vibrazionale [5]. E' in corso uno studio sulla caratterizzazione del fenomeno in un sistema bistabile con forte asimmetria. Si prevede inoltre di scrivere un lavoro dettagliato che contenga una rassegna dei vari risultati ottenuti. Studio della dinamica del salto di polarizzazione: il comportamento del sistema e' stato studiato nell'intorno del punto del salto di polarizzazione confrontandolo con la teoria sviluppata espressamente [1]; inoltre sono stati analizzati i limiti di modulazione sulla corrente di pompa [4]. Dinamica del laser a cavita` verticale con retroazione ottica polarizzata: sono stati investigati i comportamenti sperimentali in presenza di rumore additivo [2,3]; e' in corso di studio la modellizzazione del sistema. A4) Risultati raggiunti Pubblicazioni dei risultati ottenuti come da (A3): [1-8]. Sono stati inoltre pubblicati contributi a conferenze [9-11], dove sono state presentate relazioni orali e ad invito. Piano Triennale 2005-2007 184 B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Giacomelli Lepri Ramazza Torcini Chizhevsky (Ass.) Mesi Uomo 12 1 2 2 5 B1b) Attività extramurale: B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: 1] J. Danckaert, M. Peeters, J. Albert, B. Nagler, G. Verschaffelt, G. Giacomelli, F. Marin, H. Unold, R. Michalzik, C. Mirasso and M. San Miguel, Stochastic polarization switching dynamics in Vertical-Cavity Surface-Emitting Lasers: theory and experiment, IEEE Journal of Selected Topics in Quantum Electron., vol. 10, n. 5, oct 2004; [IF2002=2.09] 2] K. Panajotov, M. Sciamanna, A. Tabaka, P. Megret, M. Blondel, G. Giacomelli, F. Marin, H. Thienpont, and I. Veretennicoff, Residence time distribution and coherence resonance of optical feedback induced polarization mode hopping in vertical-cavity surface-emitting lasers, Phys. Rev. A 69, 011801(R) (2004) [IF2002=2.81] 3] Miguel Cornelles Soriano, Mirvais Yousefi, Jan Danckaert, Stephane Barland, Marco Romanelli, Giovanni Giacomelli, and Francesco Marin “Low Frequency Fluctuations in Vertical Cavity Surface Emitting Lasers with Polarization Selective Feedback: Experiment and Theory, IEEE-JQE submitted (2004). [IF2002=2.09] 4] Bob Nagler, Guy Verschaffelt, Michael Peeters, Jan Albert, Irina Veretennicoff, and Jan Danckaert, Giovanni Giacomelli, and Francesco Marin Modulation frequency response of a bistable system with noise, Phys. Rev. E 70, 046214 (2004). [IF2002=2.24] 5] Vyacheslav Chizhevsky and Giovanni Giacomelli, Improvement of signal-to-noise ratio in a bistable optical system: comparison between vibrational and stochastic resonance, accepted for publication in Phys. Rev. A (2004). [IF2002=2.81] 6] Vyacheslav Chizhevsky and Giovanni Giacomelli, Experimental and theoretical study of the noise-induced gain degradation in vibrational resonance, accepted for publication in Phys. Rev. E (2004). [IF2002=2.24] 7] Francesco Pedaci, Massimo Giudici, Jorge R. Tredicce, and Giovanni Giacomelli, Experimental analysis of mode-hopping in bulk semiconductor lasers, submitted to Phys. Rev. A (2004). [IF2002=2.81] 8] Francesco Pedaci, Massimo Giudici, Jorge R. Tredicce, and Giovanni Giacomelli, Stochastic resonance in bulk semiconductor lasers, submitted to Phys. Rev. E (2004). [IF2002=2.24] 9] Miguel Cornelles Soriano, Mirvais Yousefi, Marco Romanelli, Giovanni Giacomelli, and Francesco Marin Single-mode low frequency fluctuations in vertical cavity surface emitting lasers with polarization-filtered feedback Proc. SPIE Int. Soc. Opt. Eng. 5452, 422 (2004) 10] Guy Verschaffelt, Michael Peeters, Javier Cordova, Bob Nagler, Jan Albert, Hugo Thienpont, Irina Veretennicoff, Jan Danckaert, Giovanni Giacomelli, and Francesco Marin Time scales of polarization switching in different types of VCSELs Proc. SPIE Int. Piano Triennale 2005-2007 185 Soc. Opt. Eng. 5452, 433 (2004) 11] S. Barbay, S. Lepri, G. Giacomelli, Study of stochastic synchronization in verticalcavity lasers Proc. SPIE Vol. 5471, p. 233-243, Noise in Complex Systems and Stochastic Dynamics II; Zoltan Gingl Ed. (2004) Conferenze nazionali e internazionali: • Workshop STOCHASTIC DYNAMICS WITH DELAY AND MEMORY, invited talk, Wittenberg (Germany); • Conference FLUCTUATIONS AND NOISE, invited talk, Las Palmas, Canarian Islands (Spain); • Conference ON QUANTUM OPTICS, Minsk (Belarus) • Conference INTERNATIONAL COLLOQUIUM ON MATHEMATICS IN ENGINEERING AND NUMERICAL PHYSICS, Bucarest (Romania) • Workshop "SYNCHRONIZATION AND HIGH-DIMENSIONAL CHAOS IN COUPLED SYSTEMS", invited talk, WIAS, Berlin (Germany); Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: Riviste internazionali: 6 lavori pubblicati e 2 sottoposti Proceedings SPIE: 3 pubblicati B2c) Collaborazioni con l’industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività E' iniziato un processo di aggiornamento della strumentazione del laboratorio, sia per affrontare lo studio di fenomeni ad alte frequenze (~10 Ghz) che per utilizzare componentistica a fibra ottica. E' in corso inoltre l'acquisizione di ottiche e componentistica per la lunghezza d'onda di 1.3 um. B3) Grado di internazionalizzazione Tutte le pubblicazioni e le partecipazioni a conferenze sono state effettuate in ambiti extranazionali B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata Network europeo VISTA (VCSELs for Information Sociaty Technology Applications), tramite associatura INFM. B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale • Vrije Universiteit Brussel (VUB), Brussels (Belgium); • INLN-CNRS, Nice (France); • IMEDEA, Palma de Mallorca (Spain); • University of Bucharest, Bucharest (Romania) • B. I. Stepanov Institute of Physics, Minsk (Belarus) B4) Prospettive di innovazione delle ricerche B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Network europeo VISTA (VCSELS for Information Society Technology Applications). B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati Piano Triennale 2005-2007 186 B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti Tutte le pubblicazioni sono state effettuate in collaborazione con enti di ricerca nazionali, tranne le [5-6-7-8]. B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano B7) Grado di sinergia con altri Enti B8) Capacità di attrarre risorse Fondi INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Inventariabile 8.000 Inventariabile - Consumo Personale Borse/Assegni a progetto Missioni 2.000 Consumo 2.870 - Missioni - 5.750 Borse/Assegni - - - Totale 18.620 Totale 0 0 B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 187 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 4 Analisi di sistemi complessi Progetto P 4.3 Controllo, sincronizzazione e comunicazione in sistemi caotici Sezione: Firenze A1) Contesto esterno Il controllo e la sincronizzazione di sistemi caotici (sia concentrati che spazialmente estesi) sono due temi di ricerca che hanno attratto un notevole interesse scientifico sin dal 1990. I differenti metodi e le diverse tecniche proposte hanno trovato applicazioni di interesse tecnologico, specie nel campo della trasmissione della informazione e della criptologia. Nell'ambito dell'ottica nonlineare i laboratori dell'INOA sono all'avanguardia per quanto concerne la messa a punto e la realizzazione di configurazioni ottimali sia per il laser a CO2 che per il sistema ottico con valvola a cristalli liquidi. Per questi sistemi sono stati gia' sperimentati differenti metodi di controllo e sincronizzazione per il caos temporale, e sono state messe a punto tecniche di controllo e sincronizazzione del caos spazio-temporale. In campo teorico, nuovi schemi di accoppiamento sono stati proposti che analizzano i vantaggi di configurazioni asimmetriche, mettendo in evidenza come esse possano dar luogo a fenomeni di sincronizzazione anomala, precedentemente osservati in rilevanti situazioni dinamiche. Infine, l’interesse della comunita’ scientifica recentemente si e’ diretto verso lo studio del controllo e della sincronizzazione in reti complesse di unita’ dinamiche non lineari. A2) Obiettivi generali L'obiettivo generale e' la caratterizzazione esauriente dell'emergenza di stati collettivi sincronizzati in dinamiche complesse, al fine di utilizzare queste proprieta' per la soluzione di alcuni problemi di rilevanza tecnologica, quali la messa a punto di nuove strategie per la telecomunicazione e la crittografia. Allo stesso tempo, ci si propone di acquisire una adeguata conoscenza dei meccanismi fisici alla base dell'emergenza di detti stati cosi' come dei processi che conducono al loro controllo, allo scopo di comprendere la natura di alcuni fenomeni rilevanti comuni all'ottica nonlineare ed ad altre discipline, quali la biofisica e la neuroscienza. A3) Attività svolta Le attivita' svolte in questo settore possono essere schematizzate come segue: • Studio degli effetti costruttivi del rumore nella formazione di stati sincronizzati con particolare riferimento ad atomi freddi sottoposti a campi elettromagnetici. • Caratterizzazione quantitativa degli effetti di accoppiamenti asimmetrici. • Identificazione di strategie ottimali per il controllo e la sincronizzazione di sistemi caotici spazialmente estesi. • Analisi e caratterizzazione di stati sincronizzati su dati sperimentali. • "Targeting" di stati estesi predeterminati. • Analisi del funzionamento delle reti, della loro robustezza e della loro propensita' a dare luogo a fenomeni collettivi di sincronizzazione. • Studio della sincronizazzione come transizione di fase A4) Risultati raggiunti Nel corso dell’anno 2004 sono stati raggiunti i seguenti risultati: • Caratterizzazione teorico-sperimentale degli effetti costruttivi del rumore nel sostenere o indurre stati sincronizzati in sistemi caotici; • Realizzazione di un esperimento per il controllo ed il targeting di sistemi caotici spaziotemporali in due dimensioni con un sistema ottico cosn valvola a cristalli liquidi; • Caratterizzazione numerica ed analitica degli effetti di sincronizzazione dovuti ad Piano Triennale 2005-2007 188 accoppiamenti asimmetrici in sistemi spazialmente estesi, ; • Studio della sincronizzazione in reti di tipo “scale-free” e “small-world”, aventi per costituenti dinamici oscillatori caotici e sistemi eccitabili; • Ottimizzazione della topologia di una rete complessa al fine di stabilire le migliori condizioni di sincronizzabilita’ per i suoi elementi. • Sviuppo di una teoria dell'effetto CARL (collective atomic recoil laser) e spiegazione dei risultati sperimentali ottenuti a Tubinga. • Chiarificazione della relazione esistente fra transizione di sincronizzazione e percolazione diretta. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Boccaletti Meucci Politi Ramazza Chavez (Contr. Coll.) Duang-Ku (Contr. Coll.) Mendoza (Ass.) Mesi Uomo 6 2 3 1 6 8 12 B1b) Attività extramurale: B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • R. Lopez-Ruiz and S. Boccaletti, “Symmetry Induced Heteroclinic Cycles in a CO2 Laser”, Int. J. of Bifurcation and Chaos 14, 1121 (2004). • I. Leyva, E. Allaria, S. Boccaletti and F.T. Arecchi, “In phase and anti-phase synchronization of coupled homoclinic chaotic oscillators”, Chaos 14, 118 (2004). • L. Pastur, S. Boccaletti and P.L. Ramazza, “Detecting local synchronization features in coupled chaotic systems”, Phys. Rev. E69, 036201 (2004). • M.S. Baptista, S. Boccaletti, K. Josic and I. Leyva, “Irrational phase synchronization ”, Phys. Rev. E69, 056228 (2004). • S. Boccaletti, R. Meucci, E. Allaria, F.T. Arecchi, C. Zhou and J. Kurths, “Effects of noise on homoclinic chaos”, lavoro inviato a Fluctuation and Noise Letters. • I. Bove, S. Boccaletti, J. Kurths, J. Bragard and H. Mancini, “Frequency entrainment of non autonomous chaotic oscillators”, Phys. Rev. E69, 016208 (2004). • C. Mendoza, S. Boccaletti and A. Politi, “Convective instabilities of synchronization manifolds in spatially extended systems”, Phys. Rev. E69, 047202 (2004). • U. Bortolozzo, P.L. Ramazza and S. Boccaletti, “Dissipative solitons driving and bound state control via parameter gradients", lavoro inviato a Chaos. • S. Boccaletti, E. Allaria and R. Meucci, “Experimental control of coherence of a chaotic oscillator”, Phys. Rev. E69, 066211 (2004). • F. S. Vannucchi and S. Boccaletti, “Chaotic spreading of epidemics in complex networks of excitable units”, Mathematical Bioscience and Engineering 1, 49 (2004). • L. Pastur, L. Gostiaux, U. Bortolozzo, S. Boccaletti and P.L. Ramazza, “Experimental targeting and control of spatiotemporal chaos in nonlinear optics”, Phys. Rev. Lett 93, 063902 (2004). Piano Triennale 2005-2007 189 • J. Bragard, S. Boccaletti, C. Mendoza, H.G.E. Hentschel and H. Mancini, “Synchronization of spatially extended chaotic systems in the presence of asymmetric coupling”, Phys. Rev. E 70, 036219 (2004). • J. Bragard, E. Montbrio, C. Mendoza, S. Boccaletti and B. Blasius, “Defect Enhanced Anomaly in Frequency Synchronization of Asymmetrically Coupled Spatially Extended Systems”, lavoro inviato a Phys. Rev. Lett. . • I. Tokuda, J. Kurths, E. Allaria, R. Meucci, S. Boccaletti and F.T. Arecchi, “Predicting Phase Synchronization for Homoclinic Chaos in a CO2 laser”, Phys. Rev. E 70, 035204(R) (2004). • R. López-Ruiz, Y. Moreno, S. Boccaletti, D.-U. Hwang and F. Pacheco, “Awaking and Sleeping a Complex Network”, lavoro inviato a Neural Computation . • M. Chavez, C. Adam, V. Navarro, S. Boccaletti and J. Martinerie, “Intrinsic time scales involved in synchronization of epileptic brain activities”, lavoro inviato a Chaos. • D.-U. Hwang, S. Boccaletti, Y. Moreno and R. López-Ruiz, “Thresholds for Epidemic Outbreaks in Finite Scale-Free Networks”, lavoro inviato a Mathematical Biosciences and Engineering. • S. Brugioni, D.-U. Hwang and S. Boccaletti, “Experimental Coherence Resonance in Excitable Electronic Circuits”, lavoro inviato a Phys. Rev. E. • F. Ginelli, H. Hinrichsen, R. Livi, D. Mukamel and A. Politi, „Directed Percolation with long-range interactions: modeling non-equilibrium wetting”, sottoposto a Phys. Rev. E. • J. Javaloyes, M. Perrin, G.L. Lippi, and A. Politi, “Recoil-induced lasing”, Phys. Rev. A 70, 023405 (2004) Conferenze nazionali e internazionali: • Experimental Chaos Conference 2004 (organizzata in Firenze su temi concernenti il progetto in questione); • CHAOS 2004 • Partecipazione su invito alla Conferenza "SYNCHRONIZATION AND HIGHDIMENSIONAL CHAOS IN COUPLED SYSTEMS" , Berlino, November 15 - 16, 2004 Note Intene INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: 20 lavori pubblicati su riviste internazionali del settore 1 Conferenza internazionale organizzata B2c) Collaborazioni con l’industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività Apertura di una nuova linea di ricerca su dinamica e sincronizzazione di reti B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base Partner nel Contratto Europeo HPRN-CT-2000-00158 (COSYC of SENS), rete di tipo TMR B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei Contratto Europeo n. HPRN-CT-2000-00158 (COSYC of SENS) B3d) Collaborazione scientifica internazionale Collaborazione con l’Universita’ di Navarra (Spagna), l’Universita’ di Potsdam (Germania), l’Universita’ di Saragozza (Spagna) e l’Universita’ di San Paolo (Brasile). In tutti i casi sono state effettuate pubblicazioni congiunte. Piano Triennale 2005-2007 190 B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Le prospettive per un utilizzo di metodi di controllo e sincronizzazione per comunicazione con portanti caotiche sono state corroborate attraverso le realizzazioni di esperimenti che hanno mostrato la fattibilita’ di detti processi, in attesa di un possibile trasferimento delle conoscenze in materia per la realizzazione di prototipi di interesse tecnologico-industriale. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Partecipazione al contratto MIUR-FIRB n. RBNE01CW3M_001. B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Gli studi di fenomeni di sincronizzazione su reti complesse promettono di stimolare e generare un flusso di risorse tra sistema tecnologico produttivo ed area di ricerca di base, in funzione delle loro applicazioni al sistema di comunicazione mobile, e delle loro implicazioni nel campo della medicina e della robotica. B7) Grado di sinergia con altri Enti B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 FIRB Totale Esterni Consumo Inventariabile 262 262 Missioni Consumo 14.337 14.337 Personale Borse/Assegni a progetto 3.852 - Missioni 7.495 7.495 18.170 Borse/Assegni - 57.079 57.079 Totale 22.022 Totale 79.173 79.173 B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 191 Preconsuntivo 2004 Progetto P4.4 Obiettivo Analisi di sistemi complessi Fenomeni critici in sistemi su reticolo Sezione: Firenze A1) Contesto esterno La motivazione fondamentale per lo studio della dinamica di sistemi complessi è l'universalità di molti fenomeni che possono essere osservati in settori assai diversi fra loro come l'ottica nonlineare, l'idrodinamica, la scienza dei materiali, la biologia etc. A noi interessa studiare in modo particolare il comportamento di sistemi lontano dall'equilibrio termodinamico. In queste condizioni, il caos deterministico appare spesso come il mediatore attraverso il quale indeterminazioni microscopiche contribuiscono alla generazione di fenomeni macroscopicamente rilevanti. Questo è il caso, per esempio, della conducibilità termica. Il suo comportamento anomalo evidenziato negli anni scorsi dal gruppo fiorentino sembra avere un notevole potenziale applicativo in relazione alla rimozione del calore prodotto nei chip dei computer delle ultime generazioni e soprattutto di quelle future. A2) Obiettivi generali Lo studio di vari modelli ha evidenziato una possibile dipendenza del tasso di divergenza della conducibilità termica da alcuni dettagli della dinamica non ancora chiariti. Noi ci proponiamo di stabilire se tutto ciò sia dovuto ad effetti di taglia finita o sia piuttosto l'indicazione dell'esistenza di più di una classe di universalità. Un obiettivo non meno importante è rappresentato dallo studio di potenziali realistici allo scopo di fare predizioni relative a nanotubi al carbonio. Le crescenti capacità di nanomanipolazioni dovrebbero infatti permettere tra breve la realizzazione di esperimenti in condizioni controllabili. A3) Attività svolta Si è iniziato a studiare direttamente le equazioni ``mode-coupling'', non essendo quale sia il regime asintotico da esse predetto ed essendo altresi' chiaro che simulazioni numeriche dirette non sono in grado di stabilire quale sia il vero limite termodinamico. Ulteriori sforzi sono stati fatti studiando un modello pu' realistico di catene tipo FPU e cioe' sistemi di Lennard-Jones unidimensionali. Infine, abbiamo affrontato il problema del ruolo delle condizioni al contorno. Tutti gli studi numerici suggeriscono che, a differenza dei sistemi armonici dove le condizioni al contorno possono cambiare perfino il comportamento di scala (trasformando un ottimo conduttore in un quasi perfetto isolante), nei sistemi nonlineari, il loro ruolo e' molto piu' limitato. Cio' nonostante, poter controllare la restistenza di contatto, minimizzandola e' un problema con importanti conseguenze applicative. A4) Risultati raggiunti Gli studi preliminari sin qui effettuati delle equazioni mode coupling indicano una possibile dipendenza del comportamento dinamico dalla temperatura. Al momento non e' da escludere una transizione di fase dinamica la cui esistenza richiedera' pero' sforzi numerici (e teorici) ulteriori. Lo studio del modello di Lennard-Jones invece si sta rivelando piu' complesso del previsto: le simulazioni microcanoniche effettuate con le tagli tipiche che permettono di evidenziare un comportamento di scala in catene di FPU (poche migliaia di particelle) sono insufficienti in quest'ultimo caso. Si pone adesso il problema di identificare la motivazione per effetti di taglia finita cosi' grandi. Infine, lo studio degli effetti delle condizioni al contorno ha messo in luce il ruolo delle correlazioni fra modi di Fourier a grande lunghezza d'onda: tali correlazioni sono Piano Triennale 2005-2007 192 sostanzialmente irrilevanti nel caso di catene armoniche, mentre contribuiscono alla ridistribuzione dell'energia nei sistemi nonlineari. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Boccaletti Lepri Politi Torcini Cipriani (Ass.) Delfini (Bor.) Mesi Uomo 2 1.5 5 2 2 7 B1b) Attività extramurale: B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • S. Lepri, R. Livi, A. Politi, "Studies of thermal conduction in FPU-like lattices" , invited article for the CHAOS Focus Issue on the FPU problem, in stampa. • P. Cipriani, A. Politi, "An open-system approach for the characterization of spatiotemporal chaos", J. Stat. Phys. 114 (1-2): 205-228 (2004) IF = 1.537 • Meacci G, Politi A, Zei M “Fracture precursors in disordered systems”, Europhys. Lett. 66 (1): 55-61 (2004) IF = 2.075 Conferenze nazionali e internazionali: • INFMeeting 2004, Giugno 2004 (Genova) • seminario su invito al Max Planck Institute for Complex Systems di Dresda, (11 novembre) su “The 1D hard point gas: a Hamiltonian system exhibiting stable-chaos-like properties'’ Note Interne INOA: Rapporti tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi 3 articoli su riviste internazionali B2c) Collaborazioni con l'industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei Partecipazione al Network Europeo LOCNET (Localization by Nonlinearity and Spatial Discreteness, and Energy Transfer in Crystals Biomolecules and Josephson Arrays. B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Gli studi effettuati sulla conduzione anomala del calore sono suscettibili di applicazioni per l'estrazione del calore prodotto all'interno delle CPU tramite nanotubi al carbonio e per l'ottimizzazione delle resistenze di contatto. Piano Triennale 2005-2007 193 B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacita di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Nella misura in cui in Italia si svilupperanno competenze nella manipolazione di nanotubi al carbonio, questa ricerca potrebbe aiutare a combinare tale tecnologia con la microelettronica per lo sviluppo di nuove generazioni di CPU. B7) Grado di sinergia con altri Enti L'attività di ricerca sulla conduzione del calore è effettuata in stretta collaborazione con l'INFM, grazie anche al suo finanziamento di un progetto specifico. B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 INFM Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni 2.800 Consumo 1.200 - Missioni - 8.550 Borse/Assegni - - 33.500 33.500 Totale 12.550 Totale 33.500 33.500 B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 194 Preconsuntivo 2004 Progetto P 4.5 Obiettivo 4 Analisi di sistemi complessi Processamento dell'informazione in sistemi biologici Sezione: Firenze A1) Contesto esterno L'analisi del trasporto e dell'immagazzinamento dell'informazione in sistemi biologici è una problematica fondamentale per comprendere il funzionamento dei sistemi viventi. Le tematiche di interesse per questo progetto riguardano il ripiegamento delle proteine e i meccanismi di funzionamento di reti neuronali. Nel primo caso, molti gruppi teorici stanno lavorando per capire come una proteina riduca la ridondanza dovuta alla molteplicità dei minimi nel panorama energetico ad un cammino verso lo stato nativo. Nel secondo caso, vari modelli semplificati di neuroni sono state introdotti allo scopo di individuare diverse classi di comportamento dinamico. A2) Obiettivi generali Ricostruzione del panorama energetico in modelli be- tri-dimensionali di eteropolimeri, identificazione dei minimi dell'energia almeno nella parte più visitata dello spazio delle fasi nella prospettiva di una successiva individuazione delle variabili rilevanti per una descrizione macroscopica. Individuazione di modelli dinamici ottimali per lo studio di proprietà collettive di reti di neuroni (partendo sia dai sistemi ultrasemplificati tipo `leaky integrate-and-fire' (LIF), che da quelli più realistici nella classe Hodgkin-Huxley (HH). Quantificazione dell'informazione processabile attraverso l'implementazione di concetti quali l'entropia-epsilon (dinamica e stazionaria). Sfruttamento della possibile analogia con il caos stabile (concetto sviluppato a Firenze negli anni passati) ai fini della comprensione del codice neurale. A3) Attività svolta E' stato analizzato il panorama energetico di eteropolimeri in 2 e 3 dimensioni con simulazioni di dinamica molecolare e tecniche di rilassamento messe a punto a Firenze per l'individuazione di minimi dell'energia e delle selle di connessione fra tali minimi (cioe' le barriere energetiche). In particolare, in 2 dimensioni sono state stimati vari indicatori capaci di predire l'esistenza di una connessione fra due minimi qualsiasi, mentre in 3 dimensioni si e' proceduto alla caratterizzazione dei panorami energetici di eteropolimeri di lunghezza crescente. Si e' iniziato ad analizzare numericamente la risposta di modelli semplici di neurone ad un dato input dinamico, in particolare sono state esaminate sinora le risposte dei modelli che vanno sotto il nome di HH e LIF. Si sono anche stimati i contenuti entropici delle risposte di tali neuroni in funzione della risoluzione temporale. Questi argomenti sono parte di una tesi di laurea in corso disvolgimento presso l'INOA sotto la supervisione di A. Torcini. Si e' infine iniziato lo studio numerico ed analitico di semplici reti di neuroni tipo LIF ed in particolare la stabilita' rispetto a perturbazioni infinitesime e di ampiezza finita per vari tipi di connessioni fra i neuroni. A4) Risultati raggiunti Per quanto riguarda gli eteropolimeri in 2 dimensioni e' stato individuato un indicatore capace di predire in modo ottimale quando due minimi sono connessi con una probabilita' del 90%. Tale indicatore e' una distanza angolare fra i minimi in questione. Per gli eteropolimeri in 3 dimensioni e' stato messo a punto un codice efficiente capace di individuare le selle che connettono due minimi qualsiasi del panoramam energetico. L'analisi della risposta del modello di singolo neurope HH ad input stocastici Poissoniani ha messo in luce per la prima volta una risposta bimodale nella distribuzione dei tempi fra Piano Triennale 2005-2007 195 due picchi, composta da un picco Gaussiano ed un picco Poissoniano. Infine l'analisi di reti di neuroni modello LIF sembra indicare l'esistenza di un regime di caos stabile, quando si considerino reti con connessioni random diluite (cioe' ove ogni neurone e' connesso solo con un sottoinsieme degli altri neuroni). B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Politi Torcini Kreuz (Contr. Coll.) Ginelli (Ass.) Mesi Uomo 3 8 1 1 B1b) Attività extramurale: B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • M.Antoni, S. Ruffo e A. Torcini, ‘First-order microcanonical transitions in finite meanfield models, Europhys. Lett., 66 645 (2004) IF=2.075 • M. Baer, E. Schoell, H. Engel e A. Torcini, editori del volume ‘’Trends in pattern formation: stability, control, and fluctuations’’, Physica D volume 199 (2004) IF=1.559 Conferenze nazionali e internazionali: • Conferenza internazionale ``Oscillationns and waves in cells and in cell networks’’, 1015 maggio, Institut d'Etudes Scientifiques, Cargese (Francia); • Workshop ``Neruromat III – Neuroscienze Computazionali'', 13-14 settembre, Dipartimento di Matematica F. Enriques, Milano (Italia). Note Intene INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: • Organizzazione dello workshop ‘Stochastic systems with delay and memory’, 2-5 febbraio, Wittenberg (Germania); • Organizzazione della scuola internazionale ``Lectures in Complex Systems'', 6-8 ottobre, Polo Scientifico dell’Universita' di Firenze, Sesto Fiorentino (Italia). • 1 poster presentato alla Conferenza internazionale ``Oscillationns and waves in cells and in cell networks'', 10-15 maggio, Institut d'Etudes Scientifiques, Cargese (Francia). B2c) Collaborazioni con l'industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei • Antonio Politi e' responsabile scientifico del contratto europeo Marie-Curie Individual Fellowship ``Dynamical Entropies in Assemblies of Neurons'' riguardante il Dr. Thomas Kreuz , con decorrenza dal 1 novembre; • Partecipazione al progetto europeo di tipo STREP ``Emergent organisation in complex biomolecular systems'' in corso di perfezionamento (durata triennale). Piano Triennale 2005-2007 196 B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Gli studi effettuati sugli eteropolimeri potranno trovare applicazioni nella comprensione del fenomeno del ripiegamento delle proteine, caposaldo per futuri sviluppi della proteomica. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Partecipazione al contratto MIUR-FIRB n. RBAU01BZJX su “Dynamical and statistical analysis of biological microsystems” B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Gli studi sugli eteropolimeri e le reti di neuroni promettono di stimolare e generare un flusso di risorse fra il sistema tecnologico produttivo (in aree quali le bio-tecnologie, la bioinformatica e la robotica) e l'area di ricerca di base. Questo e' gia' testimoniato dai finanziamenti ricevuti a livello europeo per il 2005. B7) Grado di sinergia con altri Enti L'attività di ricerca sulle proteine è effettuata in stretta collaborazione con l'INFM, entrambe le attività poi usufruiscono delle collaborazioni nate all'interno del Centro Interdipartimentale per lo Studio delle Dinamiche Complesse (CSDC) dell'Universita' di Firenze. In particolare da parte del CSDC si e' avuto il finanziamento di un progetto specifico su gli eteropolimeri. B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Contratto EU Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo 3.000 - - 3.000 6.000 6.000 Totale 6.000 6.000 - Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 197 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Sviluppo Applicazioni Progetto P 5.1.1 Diagnostica di eccellenza per i BBCC e rete di laboratori Sezione: Firenze A1) Contesto esterno L’attività del Gruppo Beni Culturali (GBC) dell'INOA è interamente dedicata alla ricerca nel campo della diagnostica ottica applicata alla conservazione del patrimonio artistico. La qualità delle soluzioni diagnostiche realizzate e la continua verifica sul campo delle stesse, che è stata perseguita come politica per favorirne la diffusione, ha portato ad una forte visibilità dell’INOA nel mondo della conservazione sia in Italia che all’estero. In questi ultimi anni, il GBC ha partecipato a progetti di restauro e a campagne di misure diagnostiche di altissimo livello. I ricercatori del GBC sviluppano le loro attività in stretto contatto con gli operatori del settore, all’interno di proficue e durevoli collaborazioni. Il GBC – INOA ha realizzato i "Laboratori distaccati per la metrologia ottica": strutture di tipo nuovo che sono state aperte presso alcune importanti Soprintendenze. I laboratori INOA distaccati nelle Soprintendenze sono un esperienza unica a livello internazionale, e si propongono come un nuovo strumento per la ricerca applicata nel settore dei Beni Culturali. A2) Obiettivi generali Il GBC svolge da molto tempo un servizio di diagnostica di eccellenza per soprintendenze, musei, gallerie e centri di restauro in Italia e all’estero. Recentemente, questo ha consentito la partecipazione a numerosi progetti di restauro di rilievo internazionale. Nel corso del prossimo triennio, questi progetti saranno svolti utilizzando la strumentazione diagnostica sviluppata dal GBC e appoggiandosi per la logistica (manutenzione, sviluppo soluzioni, ecc.) agli esistenti laboratori INOA distaccati nelle soprintendenze. Il progetto Rete di Laboratori prevede la creazione di una rete nazionale di laboratori per lo sviluppo e la diffusione di tecniche ottiche finalizzate allo studio e alla conservazione del patrimonio artistico e storico. Nell’attuale contesto nazionale della ricerca, è diventato fattore imprescindibile l’autofinanziamento di queste strutture, per quanto esse rivestano nel settore una importanza strategica. Quello che stiamo dunque curando è la capacità dei laboratori distaccati di attrarre risorse, attraverso la partecipazione a progetti di restauro e a progetti di ricerca finanziati. Si prevede nel corso del prossimo triennio di aprire i laboratori distaccati presso le Soprintendenze di Perugia e Roma. A3) Attività svolta Nel corso del 2004, per quello che riguarda la rete di laboratori, si sono svolte attività prevalentemente finalizzate alla gestione della struttura esistente (i due laboratori di Firenze e Venezia). Il finanziamento ottenuto non è stato sufficiente per ampliare la rete come preventivato, e le due strutture di Roma (ICR) e Perugia (Galleria Nazionale dell’Umbria), le cui soprintendenze avevano richiesto di poter ospitare i due nuovi laboratori non sono state aperte perché il contributo richiesto sui progetti FISS 2004 non è stato, inaspettatamente, concesso agli EPR quali INOA. Per il prossimo triennio è previsto l’ampliamento di questa linea di ricerca con la apertura alla partecipazione di altri gruppi CNR, le cui attività si potranno appoggiare sulle strutture degli esistenti laboratori INOA. Il GBC è attualmente impegnato nelle campagne diagnostiche per il David del Michelangelo, il Ratto delle Sabine, le porte del Battistero di Firenze, il Globo di Egnazio Danti, la Madonna in Gloria del Mantegna e l’opera pittorica di Leonardo da Vinci. E’ inoltre iniziato un importante progetto europeo di diagnostica e di ricerca di durata quinquennale: EU-Artech. Piano Triennale 2005-2007 198 A4) Risultati raggiunti Misure diagnosiche eseguite nel corso del 2004: Progetto EU-Artech: • riflettografia IR/Colore o Agnolo Bronzino – Deposizione; Besançon, Musèe de Beaux Arts et Archèologie Laboratorio di Firenze, presso l’Opificio delle Pietre Dure • riflettografia IR/Colore: o Leonardo, Ritratto di musico, Ambrosiana. o Raffaello Sanzio • Deposizione, Galleria Borghese, Roma • Ritratto di Agnolo Doni, Galleria Palatina, Firenze • Ritratto di Maddalena Doni, Galleria Palatina, Firenze • La Gravida, Galleria Palatina, Firenze • Ritratto del Cardinal Bibbiena, Galleria Palatina, Firenze • Sogno di Ezechiele, Galleria Palatina, Firenze • Madonna del Granduca, Galleria Palatina, Firenze • Madonna dell'Impannata, Galleria Palatina, Firenze. • Estasi di Santa Cecilia, Pinacoteca Nazionale di Bologna. o Sebastiano del Piombo, Pietà, Viterbo. o Rosso Fiorentino, Pala Dei, Galleria Palatina, Firenze. o Gerolamo Genga – Resurrezione; Roma, Confraternita di Santa Caterina da Siena o Quentin Metsys – Ritratto di Erasmo da Rotterdam; Roma, Palazzo Barberini o Gaudenzio Ferrari - Natività della Vergine; Milano, Pinacoteca di Brera o Ludovico Urbani – Polittico; Recanati, Museo Diocesano o Ludovico Urbani - San Ludovicodi Tolosa; Recanati, Museo Diocesano o Girolamo da Carpi - Madonna con Bambino, Roma, Galleria Doria-Pamphili o Bonifacio Dè Pitati - Sacra conversazione, Roma, Galleria Doria-Pamphili o Dosso Dossi - Gentiluomo, Roma, Galleria Doria-Pamphili o Lorenzo Lotto - Vedovo, Roma, Galleria Doria-Pamphili o Clusone - Frammenti con figure di profeti, Bergamo o Opere varie di Fra’ Carnevale. o altre opere pittoriche di vari autori • rilievi 3D e misure di rugosità superficiale: o Ratto delle Sabine (T8): ripetizione della misura di rugosità superficiale a otto mesi dall’inizio del monitoraggio della statua (29−30/03/2004). o Rilievo 3D comparato del “Ritratto di Lionello d’Este” del Pisanello, eseguito con le due tecniche della scansione laser a linea e della microprofilometria. o Progetto Battistero: • rilievo di 16 campioni in lega simulanti la composizione delle porte nord e sud del Battistero di Firenze, a 8 mesi dalla prima esposizione in situ (misura al tempo T1) (23−24/05/2004). • rilievo di 16 campioni in lega simulanti la composizione delle porte nord e sud del Battistero di Firenze, a 14 mesi dalla prima esposizione in situ (misura al tempo T2) (27/07/2004) o Rilievo della Porta della Mandorla, Duomo di Firenze (01−02/03/2004) Piano Triennale 2005-2007 199 o Rilievo della Dossale di S. Zanobi (maestro del Bigallo, 1225-1250) o Rilievo di 10 campioni di pietra leccese, trattati con differenti sostanze protettive. Le misure sono state ripetute 5 volte nel corso del tempo al fine di studiarne gli effetti con l’invecchiamento. o Rilievo di frammenti di tele impiegate per la rintelatura di quadri al fine di studiare fenomeni di interferenza (campioni forniti da OPD). o Rilievo di iscrizioni sul calco di una colonna messapica con scanalature, iscrizioni alfabetiche e disegni raffiguranti imbarcazioni (Lecce) o Rilievo di monete medievali (Lecce) o Rilievo di iscrizioni su ceramica: pareti di anfore e tegole di età ellenistica ed arcaica. (Lecce) • fluorescenza UV: o Ritratto di Lionello d’Este, di Pisanello o due particolari di statua lignea raffigurante Cristo, di Donatello. o particolari della Croce di S. Marco, OPD. o particolari della Croce di Rosano, OPD. Laboratorio di Venezia • riflettografia IR/Colore: o Giorgione - I tre filosofi, Wien, Kunsthistorisches Museum o Giorgione - Laura, Wien, Kunsthistorisches Museum o Giorgione - Cristo portacroce, Venezia, Scuola Grande di San Rocco o Cima da Conegliano - Pietà, Venezia, Gallerie dell'Accademia o Piero della Francesca - San Girolamo e devoto, Venezia, Accademia o Giorgio Vasari - Giustizia, Venezia, Accademia o Giorgio Vasari - Pazienza, Venezia, Accademia o Giorgio Vasari - Putto, Venezia, Accademia o Giorgio Vasari - Putto, Venezia, Accademia o Perugino, disegno - Venezia, Accademia o Anonimo - Nature morte, 7 miniature, Venezia, Accademia o Anonimo italiano sec XVIII - Ritratto maschile, Venezia, Accademia o Bottega di Perugino - Madonna che adora il Bambino (Madonna del Sacco), Venezia, Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro o Nicolò di Pietro - San Lorenzo, Venezia, Accademia o Rosalba Carriera - Il cardinale De Polignac, Venezia, Accademia o Vincenzo Catena - Madonna con Bambino e due santi, Venezia, Accademia B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Fontana Materazzi Pampaloni Pezzati Daffara (Ass.) Marras (Ass.) Mesi Uomo 5 2 6 3 11 12 B1b) Attività extramurale: Le numerose collaborazioni che il GBC-INOA ha con Enti ed Istituti sparsi su gran parte del Piano Triennale 2005-2007 200 territorio nazionale e le campagne di misura eseguite su opere di grande importanza appartenenti al patrimonio artistico nazionale ed internazionale fanno sì che gran parte dell’attività del Gruppo Beni Culturali sia extramurale. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi NB: è noto che nel settore dei beni culturali, ed in particolare per quello che riguarda le tecniche ottiche, le riviste scientifiche esistenti sono assai poche. Le pubblicazioni su questo argomento trovano spesso spazio su cataloghi di mostre, libri o riviste sul restauro ed altre pubblicazioni non classificate in senso stretto come riviste scientifiche. Riportiamo solo le pubblicazioni strettamente correlate al progetto P5.1.1. Le attività diagnostiche di eccellenza svolte nei laboratori distaccati INOA sono rese possibili dallo svilupparsi delle linee di ricerca collegate ai BBCC. Vedere dunque, per le pubblicazioni scientifiche, ai pre-consuntivi dei progetti P5.1.2 e P5.1.3. Pubblicazioni su libri: • R. Fontana, M.C. Gambino, M. Greco, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Microprofilometria conoscopica a scansione: applicazione al rilievo tridimensionale di dipinti su tavola”, in Masolino, Storie di San Giuliano, da Firenze a Montauban, a cura di M. Ciatti, C. Frosinini, F. Viguier, in corso di stampa, Editore: Edifir, Firenze (2004). • R. Fontana, M. C. Gambino, M. Greco, N. Ludwig et all., “Thermographic analysis”, in Exploring David, Diagnostic test and state of Conservation, pag. 148, editore: Giunti Editore S.p.a. Firenze- Milano (2004). • R. Fontana, M. C. Gambino, M. Greco, L. Marras et all., “Measuring the surface roughness”, in Exploring David, Diagnostic test and state of Conservation, pag. 141, editore: Giunti Editore S.p.a. Firenze- Milano (2004). • R. Fontana, M. C. Gambino, M. Greco, M. Materazzi, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Indagini diagnostiche ottiche: riflettografia infrarossa e microrilievo della superficie”, in Filippino Lippi e Pietro Perugino - La deposizione della Santissima Annunziata, Il luogo del David Restauri 4, pag. 85, editore: Sillabe s.r.l., Livorno (2004). Conferenze nazionali e internazionali: • Bellucci, Carcagnì, Della Patria, Fontana, Frosinini, Gambino, Greco, Marras, Mastroianni, Materazzi, Pampaloni, Pelagotti, Pezzati, Piccolo, Poggi, “2D and 3D optical technique applied to Pisanello’s “Portrait of Lionello d’ Este”, OSAV 2004, The International Topical Meeting on Optical Sensing and Artificial Vision, 18-21 Ottobre 2004 Saint Petersburg, Russia. • R. Fontana, M.C. Gambino, M. Greco, L. Marras, M. Materazzi, E. Pampaloni, L. Pezzati, P. Poggi, “Integration of 2D and 3D data for the diagnostics of panel paintings”, OPDIMON’04 International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring, 2126 March 2004, Bacoli (NA), Italy. • R. Fontana, M.C. Gambino, M. Greco, L. Marras, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Roughness measurement on statues: a high precision surface analysis”, OPDIMON’04 International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring, 21-26 March 2004, Bacoli (NA), Italy. • R. Fontana, M.C. Gambino, M. Greco, L. Marras, C. Mazzotta, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Tecniche ottiche 3D applicate al rilievo archeologico”, III Convegno Nazionale di Archeometria, L’Archeometria in Italia: La scienza per i beni culturali, 1112/02/2004 Bressanone. • R. Fontana, M.C.Gambino, A.Ghirelli, M.Greco, E.Pampaloni, F.Quercioli, B.Tiribilli, M.Vassalli, “Misure di microrugosità per il monitoraggio del degrado di opere bronzee”, Piano Triennale 2005-2007 201 Elettroottica 2004 - VIII Convegno Nazionale Strumentazione e Metodi di Misura Elettroottici, Pavia, 14-16/06/ 2004. • R. Fontana, M. Greco, M.C. Gambino, L. Marras, M. Mastroianni, M. Materazzi, E. Pampaloni, A. Pelagotti, L. Pezzati, P. Poggi, “Integrazione di analisi ad immagine e rilievo tridimensionale: uno strumento efficace nella diagnostica di opere d’arte”, XV Congresso Nazionale Società Italiana di Fisica, 20-25/09/2004 Brescia. • 25 Maggio 2004: Workshop "Progetto Battistero", Presentazione dei risultati della campagna diagnostica sui campioncini del Battistero di Firenze, Sala del ‘Buonumore’, Conservatorio Statale di Musica Luigi Cherubini, Firenze. B2b) Indici quantitativi: 4 pubblicazioni su libri 6 comunicazioni a congressi 1 workshop B2c) Collaborazioni con l’industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività I nuovi laboratori previsti a Roma e a Perugia non sono stati aperti (all’ultimo momento, gli Enti di Ricerca come INOA sono stati esclusi dai progetti FISS 2003-2004). B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata Il 1 giugno 2004 è iniziato il progetto europeo Eu-Artech per lo svolgimento di diagnostica di eccellenza presso istutuzioni nazionali ed internazionali che ne facciano richiesta tramite un bando. Al progetto partecipano partners di rilievo internazionale nel settore BBCC (Louvre, National Gallery, Opificio delle Pietre Dure, ecc.). Prosegue il progetto Universal Leonardo, per la diagnostica dell’opera pittorica del genio di Vinci, coordinato dal Leonardo Bureau di Londra. B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche La linea P5.1.1 riguarda attività di diagnostica di eccellenza e la rete di laboratori INOA distaccati nelle soprintendenze. L’innovazione delle tecniche diagnostiche, che rende possibile la partecipazione del GBC-INOA a importanti progetti di diagnostica nazionali ed internazionali, è perseguita mediante la ricerca, sia tecnologica che metodologica, sviluppata nelle linee P5.1.2, P5.1.3 e P5.1.5. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Partecipazione ai progetti di diagnostica di rilevanza internazionale, che vedono coinvolti i più importanti gruppi di ricerca italiani del settore della conservazione: • David, di Michelangelo; • Ratto delle Sabine, del Giambologna; • Porta del Paradiso, Battistero di Firenze; • Globo, di Egnazio Danti (Musei Comunali, FI) • Madonna in gloria, del Mantenga (Pinacoteca delle Civiche Raccolte del Castello Sforzesco, Milano). B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati Piano Triennale 2005-2007 202 Diagnostica di eccellenza svolta dal GBC-INOA, presso i propri laboratori distaccati di Firenze e Venezia, oppure in situ, presso importanti istituzioni nazionali ed internazionali (musei, gallerie, soprintendenze). B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Per questo progetto, mirato al settore della conservazione, le ricadute sono molto difficilmente valutabili in termini economici. Si tratta infatti di ritorni non immediati né immediatamente correlabili con le azioni svolte, salvo rari casi. La ricerca svolta ed i servizi effettuati, comunque, aumentano le capacità del Paese di tutelare e valorizzare il suo patrimonio culturale. B7) Grado di sinergia con altri Enti Su questa linea di ricerca sono in corso collaborazioni con: • OPD – Opificio delle Pietre Dure, Firenze • Soprintendenza Speciale per il Polo Espositivo Veneziano • Università di Lecce – ISUFI, Dip. di Ingegneria dell’Innovazione e Facoltà di BBCC • ISTM - CNR, Perugia • ICVBC – CNR, Firenze e Milano • Università di Perugia, Dip. di Chimica • Università di Bologna – Dip. di Fisica • CIRCE - Istituto Univ. Architettura di Venezia • Sopr. Archeologica Toscana, Centro di Restauro della • Regione Toscana • Galleria degli Uffizi, Firenze • Galleria dell’Accademia, Firenze • Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia • Musei comunali di Firenze B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Commesse Totale Esterni Consumo Inventariabile - Missioni Personale Borse/Assegni a progetto 10.000 Consumo 10.000 10.000 Missioni 6.714 6.714 30.931 Borse/Assegni - - Totale 40.931 Totale 16.714 16.714 B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 203 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Sviluppo Applicazioni Progetto P 5.1.2 Tecniche 3D per i Beni Culturali Sezione: Firenze A1) Contesto esterno La ricerca nel settore del rilievo tridimensionale è carente, nel contesto nazionale, specialmente per quanto riguarda lo sviluppo di strumentazione e rimane generalmente limitata a studi di metodologie e applicazioni. Questo vale per molti campi di utilizzo, quali industria, architettura, design, modellazione virtuale, beni culturali. Il Gruppo Beni Culturali dell’INOA ha scelto di dedicarsi allo studio e alla realizzazione di strumentazione per il 3D, andando ad occupare una posizione strategica, benché volutamente limitata, per il momento, al settore dei BBCC. A livello internazionale le cose sono diverse, e la ricerca sulle tecniche di rilievo 3D porta continuamente a nuovi strumenti, che poi trovano rapidamente la via della commercializzazione. Le principali ditte produttrici sono americane, giapponesi, francesi, e tedesche, ma ci sono anche esempi importanti in paesi più piccoli, come Austria e Finlandia. A2) Obiettivi generali L’area tematica che riguarda il rilievo tridimensionale è incentrata sullo studio, sviluppo ed applicazione di nuove tecniche, metodologie e strumentazioni per la misura della forma di oggetti di interesse storico-artistico. Gli strumenti diagnostici sviluppati sono poi utilizzati all’interno di importanti progetti di restauro. Obiettivi generali di questa ricerca sono: • studio e sviluppo di nuove tecniche e strumentazioni per il rilievo 3D. • Sviluppo e perfezionamento delle tecniche e dei prototipi già realizzati. • Trasferimento tecnologico all’industria delle tecnologie giunte a maturazione. • Studio ed applicazione di tecniche di rilievo 3D all’architettura. • Studio ed applicazione di tecniche di rilievo 3D all’archeologia. • Diffusione delle metodologie 3D tra gli operatori del settore dei beni culturali. A3) Attività svolta La ricerca sulle tecniche 3D svolta dal GBC-INOA ha prodotto quattro prototipi di strumento che consentono misure di oggetti dai pochi micron fino alle decine di metri. Le applicazioni studiate si collocano in diversi settori del patrimonio culturale (archeologia, architettura, restauro dipinti, statuaria, ecc.). Le prospettive per l’immediato futuro, anche in termini di sviluppo di applicazioni in campi diversi da quello dei beni culturali, permangono molto interessanti. Il GBC sta partecipando a numerosi progetti di restauro e si sta imponendo nel settore come uno degli attori principali. Il basso livello del finanziamento 2004 per questo progetto non ha impedito di raggiungere alcuni risultati di rilievo. Sono state anche presentate alcune proposte di progetto per lo sviluppo di nuova strumentazione (Ente CRF, Ministero degli Esteri). Prosegue la collaborazione con il Visual Computing Group dell’ISTI-CNR per lo sviluppo di strumenti software di gestione del dato 3D, che si esplica anche tramite la partecipazione a comuni progetti di ricerca. E’ in corso anche una collaborazione con l’Università di Liège su “Il rilievo 3D di oggetti di interesse storico artistico” nell’ambito del VI Programma di collaborazione scientifica Comunità francese del Belgio – Italia. A4) Risultati raggiunti OCT • Aperta una linea di ricerca sulla Tomografia Ottica Coerente (OCT) applicata alla Piano Triennale 2005-2007 204 misura dello spessore degli strati di vernice protettiva sui dipinti antichi. Le prove eseguite in collaborazione con M. Bellini, C. Corsi e A. Tortora hanno prodotto dei primi risultati importanti, presentati al congresso OSAV di S. Pietroburgo. Microprofilometria conoscopica • Presentato un progetto congiunto Italo-Israeliano con la ditta Optimet per lo sviluppo di un rugosimetro portatile per la misura di superfici lapidee in esterno. • Nel settore del restauro laser per la pulitura delle superfici, sono state eseguite misure di danneggiamento di superfici allo scopo di individuare le soglie di danneggiamento di vari materiali e per definire la fluenza di irraggiamento sufficiente per la rimozione delle croste nere. Sono stati rilevati mediante micro-profilometria conoscopica alcuni provini in marmo e terracotta forniti dall’ICVBC di Milano. Verranno effettuate misure spettrofotometriche per monitorare la variazione di colore in conseguenza della pulitura mediante lo scanner multispettrale. • E’ in corso di sviluppo un software per il calcolo della rugosità media e della rugosità quadratica media di superfici marmoree. Scanner a riga laser • Presentato un progetto in collaborazione con la Galleria dell’Accademia (FI) per lo sviluppo di una stazione di misura portatile per l’analisi di violini. • Realizzati modelli digitali di: o Madonna del Cardellino o Dossale di S. Zanobi o Ritratto di Lionello d’Este del Pisanello B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Fontana Materazzi Pampaloni Pezzati Mesi Uomo 5 1 3 2 B1b) Attività extramurale: Le numerose collaborazioni che il GBC-INOA ha con Enti ed Istituti sparsi su gran parte del territorio nazionale e le campagne di misura eseguite su opere di grande importanza appartenenti al patrimonio artistico nazionale ed internazionale fanno sì che gran parte dell’attività del Gruppo Beni Culturali sia extramurale. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi NB: è noto che nel settore dei beni culturali, ed in particolare per quello che riguarda le tecniche ottiche, le riviste scientifiche esistenti sono assai poche. Le pubblicazioni su questo argomento trovano spazio su cataloghi di mostre, libri o riviste sul restauro ed altre pubblicazioni non classificate in senso stretto come riviste scientifiche. • R. Fontana, M.C. Gambino, M. Greco, L. Marras, C. Mazzotta, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Tecniche ottiche 3D applicate al rilievo archeologico”, sottomesso alla Rivista della Associazone Italiana Archeometria, editore: Patron Editore Bologna (2004). • T. Arecchi, M. Bellini, C. Corsi, R. Fontana, M. Materazzi, L. Pezzati, A. Tortora, “Optical Coherence Tomography for pianting diagnostics: a novel application”, OSAV 2004, The International Topical Meeting on Optical Sensing and Artificial Vision, 18-21 Piano Triennale 2005-2007 205 Ottobre 2004 Saint Petersburg, Russia. • R. Fontana, M. C. Gambino, G. Gianfrate, M. Greco, E. Pampaloni, L. Pezzati, “A 3D scanning device for architectural survey based on Time-Of-Flight technology”, in Proceedings of SPIE, (in press) Vol. 5457. Optical Metrology in Production Engineering. • R. Fontana, M. C. Gambino, C. Mazzotta, M. Greco, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Highresolution 3D survey of artworks”, in Proceedings of SPIE, (in press) Vol. 5457. Optical Metrology in Production Engineering, 2004. • R. Fonata, M.C. Gambino, M. Greco, L. Marras, E. Pampaloni, L. Pezzati, “3D laser scanning techniques : from architectural survey to microprofilometry”, Journèes d’ètude Optique et Vision industrielle, 20-21/01/2004 Louvain-la-Neuve, Belgium. • R. Fontana, M.C. Gambino, M. Greco, E. Pampaloni, P. Pingi, P. Cignoni, G. Impaco, M. Callieri, “3D Digital models for supporting the restoration process”, OPDIMON’04 International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring, 21-26 March 2004, Bacoli (NA), Italy. • R. Fontana, M.C. Gambino, G. Gianfrate, M. Greco, E. Pampaloni, L. Pezzati, “A 3D scanning device for architectural survey based on Time-Of-Flight technology”, SPIE’s International Symposium on Photonics Europe, 26-30/04/2004, Strasbourg, France. • R. Fontana, M.C. Gambino, C. Mazzotta, M. Greco, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Highresolution 3D survey of artworks”, SPIE’s International Symposium on Photonics Europe, 26-30/04/2004, Strasbourg, France. • G. Gianfrate, L. Calcagnile, R. Fontana, M.C. Gambino, M. Greco, E. Pampaloni, L. Pezzati, “A time-of-flight laser scanner for architectural applications and monitoring”, IMTCR’04 International Congress on Innovative Materials And Technologies For Construction And Restoration 2004, 6-9/6/ 2004 Lecce, Italy. • R. Fontana, M.C. Gambino, M. Greco, L. Marras, E. Pampaloni, L. Pezzati, “3D survey of artworks: high-resolution in surface measurement”, EMC 2004, 13th European Microscopy Congress, 22-27 Agosto 2004, Antwerp, Belgium. • R. Fontana, M.C. Gambino, M. Greco, E. Pampaloni, L. Pezzati “Tecniche ottiche per il rilievo tridimensionale di superfici pittoriche” III Convegno Nazionale di Archeometria, L’Archeometria in Italia: La scienza per i beni culturali, 11-12/02/2004 Bressanone. • F. Fontana, M. C. Gambino, M. Greco, C. Mazzotta, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Applicazioni diagnostiche del rilievo 3D in archeologia”, Stage Formativo in Tecnologie e metodologie innovative per lo studio ed il restauro di manufatti archeologici, 31 maggio - 5 giugno 2004, Castiglioncello (LI). Eventi • Partecipazione alla manifestazione Salone del Restauro 2004, con due relazioni ad invito a due workshop sul tema dei Modelli Digitali di Beni Culturali, organizzati dalla Regione Toscana – Progetto Europeo ANSER e da Nardini Editore, 25-28 marzo 2004, Ferrara. B2b) Indici quantitativi: 12 pubblicazioni su proceedings B2c) Collaborazioni con l’industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività Aperta una linea di ricerca sulla Tomografia Ottica Coerente (OCT) applicata alla misura dello spessore degli strati di vernice protettiva sui dipinti antichi. B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata Piano Triennale 2005-2007 206 Universal Leonardo e EU-Artech, vedi pre-consuntivo P5.1.1. B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale Università di Liège su “Il rilievo 3D di oggetti di interesse storico artistico” nell’ambito del VI Programma di collaborazione scientifica Comunità francese del Belgio – Italia B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Il prossimo triennio sarà dedicato alle ricerche sulla integrazione tra le tecniche di rilievo 3D e le tecniche di misura ad immagine. A questo proposito sarà molto importante la parte di ricerca prevista sul progetto BLU-Archeosys, che porterà (in caso di approvazione del medesimo) alla realizzazione di una stazione di misura integrata per reperti archeologici. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Vedi pre-consuntivo P 5.1.1. B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati Vedi pre-consuntivo P 5.1.1. B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Oltre a quanto già sottolineato al P5.1.1: nello specifico delle tecniche 3D la ricerca a livello nazionale è piuttosto carente. Il GBC-INOA ha aperto questa linea di ricerca solo da quattro anni. Le prospettive di trasferimento tecnologico di alcuni dei prototipi sono concrete, ma le ricadute sono comunque difficili da quantificare in questa fase. B7) Grado di sinergia con altri Enti Su questa linea di ricerca sono in corso collaborazioni con: • OPD – Opificio delle Pietre Dure, Firenze • CNR: ISTI Pisa, Visual Computing Group; ISTM Perugia e ICVBC Firenze • CIRCE - Istituto Univ. Architettura di Venezia • Università di Lecce – ISUFI e Facoltà di BBCC • Università di Bologna – Dip. di Fisica • Sopr. Archeologica Toscana, Centro di Restauro della Regione Toscana • Galleria dell’Accademia e Musei comunali di Firenze B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Falcon Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo 4.800 4.800 - 0 - Totale 4.800 4.800 Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 207 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Sviluppo Applicazioni Progetto P 5.1.3 Analisi ad immagine per i BBCC Sezione: Firenze A1) Contesto esterno Le analisi ad immagine di opere d’arte rivestono un’importanza straordinaria sia per quanto riguarda la diagnostica dello stato di conservazione sia ai fini di una documentazione che permetta l’archiviazione e la fruizione con tecniche digitali. La strumentazione e le tecniche sviluppate dal Gruppo Beni Culturali dell’INOA sono caratterizzate da una complementarità che consente indagini a largo spettro sulle opere d’arte: da osservazioni puramente qualitative (es. immagini a colori in tricromia RGB, immagini in falso colore) ad altre capaci di discriminare e, in molti casi, identificare la natura dei pigmenti utilizzati nei dipinti (fluorescenza UV) o di mostrare particolari nascosti dallo strato pittorico superficiale quali disegno preparatorio e pentimenti nei dipinti antichi (riflettografia IR) fino alla termografia che consente di individuare caratteristiche strutturali di soggetti che spaziano dal dipinto alla struttura architettonica. La tecnica riflettografica a scansione, della quale è autore il GBC-INOA, risulta essere unica a livello internazionale. Alcuni importanti musei del mondo (Louvre, National Gallery di Washington) hanno richiesto di acquistare la seconda versione commerciale dello strumento, eseguita in collaborazione con la ditta Falcon Instruments Srl. A2) Obiettivi generali L’area tematica che riguarda le tecniche ad immagine è incentrata sullo studio, sviluppo ed applicazione di nuove tecniche, metodologie e strumentazioni per l’analisi ad immagine di oggetti di interesse storico-artistico. Gli strumenti diagnostici sviluppati sono poi utilizzati all’interno di importanti progetti di restauro. Obiettivi generali di questa ricerca sono: • studio e sviluppo di nuove tecniche e di strumentazione per l’analisi ad immagine. • Ricerca sull’integrazione delle tecniche ad immagine con altri metodi diagnostici (rilievo 3D, tomografia, radiografia, ecc.). • Sviluppo e perfezionamento delle tecniche e dei prototipi già realizzati. • Trasferimento tecnologico all’industria delle tecnologie giunte a maturazione. • Diffusione delle nuove metodologie tra gli operatori del settore dei BBCC. A3) Attività svolta L’attività del GBC-INOA nell’area delle tecniche di analisi ad immagine si articola in numerosi progetti di ricerca per lo sviluppo e l’implementazione di strumentazione prototipale e di metodologie diagnostiche, che avviene sempre in stretta collaborazione con gli operatori del settore grazie anche all’uso sistematico come banchi di prova dei laboratori distaccati (vedi P5.1.1). Nel corso dell’ultimo anno, si stanno portando avanti progetti di grande impegno, come il PON-SIDART, del quale una parte consistente viene sviluppata presso la Sede INOA di Firenze. Obiettivo principale del progetto (vedi P5.1.5) è la realizzazione di uno strumento per analisi iperspettrale. Le attività svolte a Firenze hanno riguardato, tra le altre cose, l’assemblaggio del prototipo e lo sviluppo di software di analisi. E’ iniziato il 1 giugno un importante progetto europeo di durata quinquennale: EU-Artech, all’interno del quale verrà sviluppato un dispositivo per imaging multibanda nel vicino IR. Si è curata, per conto ed in collaborazione con la ditta Falcon Instruments Srl, la realizzazione di uno scanner IR/colore smontabile e trasportabile. Lo strumento ha ricevuto molto interesse nel settore, e vi sono numerose richieste di acquisto da parte di prestigiose Piano Triennale 2005-2007 208 istituzioni nazionali ed internazionali. E’ terminato lo sviluppo di un prototipo portatile per fluorescenza UV digitale multispettrale, che viene utilizzato in numerosi progetti di diagnostica (vedi P 5.1.1). A4) Risultati raggiunti Scanner iper-spettrale Sul progetto PON-SIDART sono state sviluppate le seguenti azioni nell’ambito della definizione di metodologie di misura e di sviluppo di sistemi per spettrofotometria ad alto rate di acquisizione finalizzati alla colorimetria a distanza e all’imaging iperspettrale: • Sviluppo del software per l’elaborazione delle immagini multispettrali o per il calcolo dei valori del tristimolo (X, Y, Z), delle coordinate di aromaticità (x, y) e della luminanza (Y); o per generare immagine RGB; o per il calcolo del fattore di riflessione spettrale; o per il calcolo delle componenti principali. • Applicazione del SW per il calcolo delle componenti principali a: o Particolare della Madonna di Signa (acquisizione multispettrale NIR); o Particolare della Madonna dei Fusi (acquisizione multispettrale VIS). • Definizione delle specifiche dello strumento, che ha comportato la determinazione delle specifiche tecniche del sistema meccanico di scansione, basato su una terna XYZ di traslazioni meccaniche di precisione motorizzate, montate ortogonalmente. • Definizione dei sottoinsiemi e scelta dei componenti, che ha comportato la scelta e realizzazione del sistema di illuminazione, progetto e realizzazione della meccanica di scansione, lo sviluppo del software di gestione degli assi motorizzati e di sincronizzazione della movimentazione con l’acquisizione dei dati spettrali e la verifica sperimentale delle prestazioni dello spettrofotometro (sorgente + ottica di osservazione + rivelatore) nella misura del fattore di riflessione spettrale su singolo punto (confronto con Zeiss) • Studio della misura di colore ad immagine e definizione dei protocolli di misura. Sono stati individuati ed acquistati sia i diffusori reali da utilizzare nella procedura di calibrazione all’inizio di ciascuna misura, sia i campioni di riflettanza certificati, riconducibili alla catena di riferibilità internazionale, necessari per una corretta procedura di taratura. • Validazione dello strumento. Sono state condotte alcune prove sperimentali finalizzate alla verifica delle prestazioni del dimostratore realizzato. In particolare: o è stata eseguita la prima acquisizione multispettrale di un’intera opera (Pisanello) ed è stata prodotta l’immagine RGB ed in falso colore utilizzando l’acquisizione nella banda spettrale centrata a 800 nm; o è stata effettuata l’acquisizione multispettrale di un particolare della Croce di Rosano (in restauro presso l’OPD) ed è stata prodotta l’immagine RGB ed in falso colore utilizzando l’acquisizione nella banda spettrale centrata a 800 nm; o è stata effettuata l’acquisizione multispettrale di alcune zone delle pareti dell’abside della navata di sinistra della chiesa di S. Maria Antiqua al Foro Romano. o Nel mese di giugno sono stati presi accordi con la Soprintendenza per i Beni Culturali dell’Etruria Meridionale di Roma per poter inserire la “Tomba dei Demoni Azzurri” della necropoli di Tarquinia nei siti per la campagna di validazione del sistema integrato sviluppato nell’ambito del progetto. Al fine di ottimizzare i risultati delle future indagini, è stato effettuato un primo Piano Triennale 2005-2007 209 sopralluogo e richiesto la visione di dati e informazioni relative ad analisi o indagini precedentemente svolte sulla medesima tomba. La Soprintendenza ha confermato la propria disponibilità a tale campagna • Fluorescenza UV o Misura della distorsione geometrica del sistema portatile per fluorescenza. o Misura di fluorescenza di campioni e confronto con misure puntuali. o Calibrazione in radianza del sistema per fluorescenza. o Elaborazione delle immagini di fluorescenza. o Studio del sistema di illuminazione mediante lampade di Wood B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Fontana Materazzi Pampaloni Pezzati Greco M. (T.D. PON) Pelagotti (T.D. PON) Mastroianni (Bor.) Mesi Uomo 2 9 3 6 12 12 5 B1b) Attività extramurale: Presso la Sezione INOA di Lecce diversi mesi/uomo di lavoro di personale INOA-Firenze. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi NB: è noto che nel settore dei beni culturali, ed in particolare per quello che riguarda le tecniche ottiche, le riviste scientifiche esistenti sono assai poche. Le pubblicazioni su questo argomento trovano spazio su cataloghi di mostre, libri o riviste sul restauro ed altre pubblicazioni non classificate solitamente come riviste scientifiche. • P. Carcagnì, A. Della Patria, R. Fontana, M. Greco, M. Mastroianni, M. Materazzi, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Multispectral imagingof paintings by optical scanning”, in stampa su Optics and Lasers in Engineering. • R. Fontana, M. C. Gambino, M. Greco, L. Marras, M. Materazzi, E. Pampaloni, L. Pezzati, P. Poggi, “Diagnostica ottica di dipinti antichi: la riflettografia infrarossa”, L’Ottico (Rivista Ufficiale Associazione Italiana Ottici) n. 314 (2004). • R. Fonata, M. Greco, L. Marras, M. Materazzi, L. Pezzati, P. Poggi, “IR reflectography and color acquisition”, Journèes d’ètude Optique et Vision industrielle, 20-21/01/2004 Louvain-la-Neuve, Belgium • M. Greco, L. Marras, M. Materazzi, L. Pezzati, P. Poggi, “A high resolution scanner for IR reflectography and color image of paintings”, OPDIMON’04 International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring, 21-26 March 2004, Bacoli (NA), Italy. • P. Carcagnì, R. Fontana, M. Greco, M. Mastroianni, M. Materazzi, E. Pampaloni, L. Pezzati, C. Sanapo, “Dispositivo a scansione per caratterizzazione multispettrale ad immagine di superfici pittoriche”, III Convegno Nazionale di Archeometria, L’Archeometria in Italia: La scienza per i beni culturali, 11-12/02/2004 Bressanone. Partecipazioni ad eventi • Partecipazione al workshop internazionale Raphael’s Painting Technique: Working Practices before Rome con una relazione ad invito sulle tecniche ottiche per l’analisi dei Piano Triennale 2005-2007 210 dipinti, 11 novembre 2004, Londra. B2b) Indici quantitativi: 5 pubblicazioni e congressi B2c) Collaborazioni con l’industria Collaborazione con la ditta Falcon Instruments: si è curata, per conto ed in collaborazione con la ditta medesima, la realizzazione di uno scanner IR/colore smontabile e trasportabile. Lo strumento ha ricevuto molto interesse nel settore, e vi sono numerose richieste di acquisto da parte di prestigiose istituzioni nazionali ed internazionali. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività Lo strumento per misure multispettrali di superfici dipinte, risultante dalle ricerche svolte nei due progetti SIDART e ARTECH risulta essere unico nel settore. Quando, nel corso del 2005, verrà portato a termine consentirà di aprire nuove prospettive allo studio e alla diagnostica di dipinti e affreschi. B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata Eu-Artech (vedi pre-consuntivo P 5.1.1). All’interno del progetto sarà sviluppato uno spettrometro in bande per il vicino IR da usare per imaging. Universal Leonardo e LABS-Tech, vedi pre-consuntivo P 5.1.1. B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Si sta procedendo verso la realizzazione di un innovativo sistema a scansione per l’analisi multispettrale dei dipinti, che comprenderà le bande dall’infrarosso vicino all’ultravioletto. Lo spettrometro per il VIS è già stato sviluppato in una versione pre-prototipale. Lo spettrometro per il NIR è in corso di realizzazione nell’ambito del progetto EU-ARTECH. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Vedi pre-consuntivo P 5.1.1. B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati Vedi pre-consuntivo P 5.1.1. B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Vedi quanto detto al pre-consuntivo P 5.1.1. Il mercato potenziale per lo scanner IR trasferito da INOA alla ditta Falcon Instruments è di una decina di unità, per cui non si tratta di cifre esagerate (circa 500.000 Euro). Ma è da notare che lo strumento, di produzione italiana, è attualmente richiesto da una mezza dozzina di prestigiose istituzioni internazionali. Esiste anche un mercato legato all’affitto dello strumento da parte di ditte diagnostica private, attualmente tutto da valutare. B7) Grado di sinergia con altri Enti Su questa linea di ricerca sono in corso collaborazioni con: • OPD – Opificio delle Pietre Dure, Firenze • Soprintendenza Speciale per il Polo Espositivo Veneziano • Università di Lecce - ISUFI Piano Triennale 2005-2007 211 • CETMA, Mesagne • ENEA, Frascati • ISTM - CNR, Perugia • Università di Perugia, Dip. di Chimica B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 PON SIDART Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo 92.574 92.574 - 0 12.395 12.395 Totale 104.969 104.969 Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 212 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Sviluppo Applicazioni Progetto P 5.1.4 Lab. Metrol. Ottica Diagn. Beni Culturali Milano Sezione: Firenze A1) Contesto esterno Attività primaria è la ricerca nel settore dello studio dei Beni Culturali. In particolare il dott Bertani mette a disposizione le proprie competenze nel settore della diagnostica con metodi ottici non distruttivi, come quelli di tipo "imaging" ad alta risoluzione. Questo genere di ricerca è di interesse nel settore archeologico, archivistico e in quello dei dipinti antichi. A2) Obiettivi generali Obiettivo generale è lo studio e la diagnostica dei Beni Culturali sviluppando tecniche e dispositivi ad hoc prevalentemente di tipo non distruttivo e ottico. L'attività costituisce una costruttiva sinergia con esperti universitari, quelli del settore partecipanti al Progetto Finalizzato Beni Culturali e con i responsabili dei Beni da studiare sia in Italia che all'estero. A3) Attività svolta La ricerca è stata svolta presso il Laboratorio di Metrologia Ottica per la Diagnostica dei Beni Culturali e in collaborazione sia con studiosi dell'Università degli Studi di Milano che con altri afferenti alla locale Soprintendenza ed a strutture museali sia italiane che straniere. A4) Risultati raggiunti Sono state fatte campagne riflettografiche su dipinti in collaborazione con la locale Soprintendenza e con l'Accademia Carrara. Sono state eseguite prove per valutare l'utilizzabilità del sistema trasportabile operante nel vicino i.r. per l'indagine di reperti dipinti egizi e papiri con iscrizioni geroglifiche di interesse di studiosi dell'Università di Trieste. Sono iniziate prove di digitalizzazione di materiale fotografico dell'inizio del secolo scorso presso la Biblioteca Nazionale di Napoli: il materiale in lastra di vetro è di particolare importanza e spesso in condizioni non ottimali. Sono proseguiti gli studi di papiri presso l'Istituto Papirologico dell'Università degli Studi di Milano B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Bertani Mesi Uomo 12 B1b) Attività extramurale: Campagne presso strutture museali B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: Conferenze nazionali e internazionali: • Congresso Società Italiana di Fisica o Un nuovo prototipo per riprese riflettografiche i.r. D. Bertani , L. Consolandi o Un sistema trasportabile per riprese digitali ad alta risoluzione nel visibile e vicino i.r. D. Bertani, L. Consolandi, I. Micheli Piano Triennale 2005-2007 213 o La visualizzazione del testo di antiche tavolette cerate con un metodo di profilometria ottica. D. Bertani, L. Consolandi Note Intene INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: B2c) Collaborazioni con l’industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale Gabinete Tecnico Museo del Prado B4) Prospettive di innovazione delle ricerche B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati Campagne di misure per Musei e Soprintendenza di Milano B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano B7) Grado di sinergia con altri Enti Il Laboratorio è congiunto Inoa-Università degli Studi di Milano. Il dr Duilio Bertani è stato nominato Responsabile Scientifico del Centro di Ricerca Interdipartimentale dell'Università degli Studi di Milano denominato "Centro di Riflettografia Infrarossa e Diagnostica dei Beni Culturali" B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni 2.000 Consumo - - 2.000 - Totale 0 0 Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 214 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Sviluppo Applicazioni Progetto P 5.1.5 SIDART – PON Sezione: Lecce A1) Contesto esterno L’obiettivo delle azioni INOA nel progetto PON-SIDART è la realizzazione di uno strumento per imaging iperspettrale. Per un analisi generale del contesto esterno per le tecniche di imaging vedi al progetto P5.1.3. Nello specifico del progetto SIDART, la ricerca sull’integrazione delle tecnologie diagnostiche per il settore dei beni culturali, che è l’obiettivo principale del progetto stesso, risulta essere in fase iniziale sia a livello nazionale che internazionale (nel settore specifico, fortunatamente, il nostro Paese risulta all’avanguardia). Non ci si deve meravigliare di questo, perché le tecnologie diagnostiche non sono ancora utilizzate in applicazioni di routine nel restauro e nella conservazione, se non in pochi casi esemplari. Risulta quindi difficile poter disporre, per una specifica opera, di dati diagnostici di fonte diversa da poter integrare, con strumenti software o con tecniche hardware. Negli ultimi anni, campagne diagnostiche complete con strumenti all’avanguardia sono state condotte solo per poche opere di enorme importanza e risonanza internazionale, quale ad esempio il David di Michelangelo. A2) Obiettivi generali Le linee di ricerca che si intendono perseguire in questo progetto ed i risultati attesi porteranno ad una valorizzazione delle competenze di ogni singolo soggetto proponente in funzione delle proprie peculiarità e caratteristiche. Nello stesso tempo si perseguirà una strategia comune che sarà quella di aggregare la rete di competenze in modo da ottenere leve competitive in grado di offrire vantaggi concreti in un mercato potenziale imponente quale è quello dei beni culturali. Quanto detto si rifletterà sulla reale fattibilità di un centro di ricerca distribuito e fortemente integrato, in grado di affrontare problematiche di monitoraggio e diagnosi, in cui ogni soggetto può trovare la propria collocazione in funzione alle proprie competenze. A questo progetto INOA collabora con: CETMA, ISUFI-UniLE, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, EL.EN spa, e ATS srl. A3) Attività svolta Nel penultimo anno del progetto SIDART, che avrà termine a febbraio 2006, sono proseguite presso la Sezione INOA di Lecce le attività previste dal capitolato tecnico. Queste si sono svolte in stretta collaborazione con il Gruppo operante presso la Sede INOA di Firenze. La prima versione del dimostratore è stata realizzata ed utilizzata per le prime prove sperimentali, eseguite anche presso il laboratorio INOA all’OPD (Firenze). Visto l’esito positivo, lo strumento è stato portato “sul campo” per una misura di un affresco della chiesa di S. Maria Antiqua al Foro Romano. Altre campagne di misura seguiranno nel corso del 2005. Vedi anche al P5.1.3. A4) Risultati raggiunti Sul progetto PON-SIDART sono state sviluppate le seguenti azioni nell’ambito della definizione di metodologie di misura e di sviluppo di sistemi per spettrofotometria ad alto rate di acquisizione finalizzati alla colorimetria a distanza e all’imaging iperspettrale: • Definizione dei sottoinsiemi e scelta dei componenti. Per quanto riguarda la sorgente, sono state individuate ulteriori possibilità che consentiranno di migliorare l’efficienza dell’irraggiamento nella regione blu dello spettro. E’ stata progettata una nuova ottica di osservazione, che rispetti i suggerimenti CIE per quanto riguarda l’angolo di raccolta della radiazione riflessa dal punto investigato, ed è stato modificato il montaggio meccanico che consentirà una maggiore accuratezza nell’allineamento della fibra Piano Triennale 2005-2007 215 all’uscita dell’ottica di osservazione. E’ stata progettata una struttura meccanica di raccordo diretto tra fibra ottica e rivelatore da utilizzare in tutte quelle situazioni in cui il segnale sia tale da non necessitare dell’utilizzo del raccordo ottico. • Realizzazione di un dimostratore. Sempre nell’ambito di questa attività il sistema costituito dalle sorgenti, l’ottica di osservazione ed il rivelatore è stato integrato al sistema di scansione e sono state effettuate alcune verifiche sperimentali della funzionalità del dispositivo nel suo complesso. • Sono state poi condotte alcune prove sperimentali finalizzate alla verifica e all’ottimizzazione delle prestazioni del dimostratore realizzato. In particolare, è stata migliorata l’accuratezza dello spettrofotometro, inteso come sistema costituito dall’ottica di raccolta, dalla fibra e dal rivelatore. • Misura multispettrale di un dettaglio del S. Nicola (anonimo fiorentino del XV secolo) eseguita presso l’OPD: o Ricostruzione immagine RGB. o Riconoscimento dei pigmenti in due zone rappresentative del volto del santo. Vedi anche al P5.1.3. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE De Rinaldis (Ass. PON) Cargagnì (Ass. PON) Della Patria (Ass. PON) Piccolo (Ass. PON) Sanapo (Ass. PON) Mesi Uomo 2,5 12 12 12 12 B1b) Attività extramurale: Vedi al P5.1.3. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi • P. Carcagnì, A. Della Patria, R. Fontana, M. Greco, M. Mastroianni, M. Materazzi, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Spettrofometro a scansione per la caratterizzazione multispettrale e colorimetrica ad immagine di superfici dipinte”, sottomesso a Collana Quaderni di Ottica e Fotonica, editore: Centro Editoriale Toscano (2004). • P. Carcagnì, A. Della Patria, R. Fontana, M. Greco, M. Mastroianni, M. Materazzi, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Realization of a new spectrophotometer for multispectral imaging and colorimetric characterization of paintings”, OPDIMON’04 International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring, 21-26 March 2004, Bacoli (NA), Italy. • P. Carcagnì, A. Della Patria, R. Fontana, M. Greco, M. Mastroianni, M. Materazzi, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Sviluppo di uno spettrofotometro per analisi multispettrale ad immagine di superfici dipinte”, XV Congresso Nazionale Società Italiana di Fisica, 2025/09/2004 Brescia. • P. Carcagnì, A. Della Patria, R. Fontana, M. Greco, M. Mastroianni, M. Materazzi, E. Pampaloni, L. Pezzati, “Caratterizzazione multispettrale e colorimetrica di superfici: un dispositivo a scansione per l’analisi ad immagine di dipinti”, VII Convegno Nazionale Colorimetria , 01/10/2004 Parma. B2b) Indici quantitativi: 4 pubblicazioni e congressi Piano Triennale 2005-2007 216 B2c) Collaborazioni con l’industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività Vedi anche al P5.1.3. B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Assieme alla controparte per il vicino infrarosso, in corso di realizzazione nell’ambito del progetto EU-ARTECH, lo spettrometro per il VIS sviluppato in questo progetto costituirà un innovativo sistema a scansione per l’analisi multispettrale di dipinti. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati SIDART è un grande progetto di ricerca (>14 MEuro) che vede impegnati nove partner tra università, enti pubblici, imprese e consorzi. B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati I risultati di SIDART consentono già da adesso di fornire un servizio diagnostico di eccellenza ad enti del settore della conservazione. B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Non è facile valutare, in questa fase, le ricadute di un progetto da quasi 15 Milioni di Euro. Si va dall’impatto sull’economia locale (il progetto si svolge quasi interamente in zona Obiettivo 1) che si esprime sia in termini di indotto che di assunzione di personale a tempo determinato e, talvolta, indeterminato, fino a ricadute di più lungo termine che potranno derivare dall’ingegnerizzazione delle soluzioni sviluppate. Vale, poi, come detto per il P5.1.1 per quello che riguarda il valore aggiunto alla conservazione del patrimonio culturale. B7) Grado di sinergia con altri Enti Su questa linea di ricerca sono in corso collaborazioni con: OPD – Opificio delle Pietre Dure (Firenze), Università di Lecce – Dip. di Ingegneria dell’Innovazione, CETMA, Mesagne. ENEA, Frascati e numerose Soprintendenze B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 PON SIDART Totale Esterni Consumo Inventariabile 182.668 182.668 Missioni Personale Borse/Assegni a progetto Consumo 56.858 56.858 - 0 67.914 67.914 Totale 353.446 353.446 Missioni 46.006 46.006 Totale Borse/Assegni - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 217 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Sviluppo Applicazioni Progetto P 5.1.6 BLU – Archeosys – Diagnostica per l’archeologia subacquea Sezione: Lecce A1) Contesto esterno Nell’archeologia subacquea, a causa di limiti fisici ed ambientali, la capacità di dare risposte scientificamente attendibili a precise domande storiche è da sempre strettamente dipendente, assai più che nella ricerca “di terraferma”, dai metodi, dalle tecniche, dagli strumenti e dalla programmazione. Per questo motivo, fin dai primi interventi, lo sviluppo della ricerca archeologica subacquea appare segnato da repentine accelerazioni, dovute alla scoperta ed all’impiego di nuove tecniche di scavo, di documentazione, di recupero, di restauro e di organizzazione dei cantieri. La riproducibilità dell’esperimento-scavo non può che avvenire in forma documentaria e per questo motivo nessun intervento archeologico correttamente condotto può presentare carenze, approssimazioni o lacune nella documentazione, sia generale che di dettaglio. Accanto alla tradizionale documentazione grafica e fotografica, è ormai generalmente adottato un articolato sistema di schedatura delle informazioni e dei dati archeologici, sia di livello analitico che sintetico. Inoltre, in questi ultimi anni, una particolare attenzione è stata dedicata all’uso dei sistemi informatici per l’acquisizione, la gestione e la restituzione dei dati (CAD grafici, banche dati ecc.), all’utilizzo a fini archeologici delle tecniche fotogrammetriche ed alla introduzione della documentazione video. L’adozione di tale complesso sistema di documentazione è perfettamente funzionale, anzi è necessario presupposto alle operazioni di gestione del moderno scavo stratigrafico subacqueo. A2) Obiettivi generali Dall’analisi della letteratura scientifica è emerso che, in ambito subacqueo, le metodologie che proponiamo risultano essere considerate complementari o del tutto nuove. Sostanzialmente l’utente finale di questa strumentazione è l’archeologo, che dovrà sostituire ai sistemi tradizionali sistemi considerati “complementari”, e nel far questo superare un certo scetticismo. Una rapida affermazione di nuove tecnologie in un settore piuttosto tradizionalista si può comunque ottenere dimostrando che gli strumenti realizzati hanno una capacità di documentazione migliore delle tecniche tradizionali, che sono più precisi, e che riducono notevolmente i tempi di realizzazione della documentazione necessaria allo scavo. Un aspetto fondamentale sarà la capacità, da parte degli sviluppatori degli applicativi software, di realizzare strumenti di interfaccia che producano documentazione dall’aspetto “familiare” per gli operatori del settore, riducendo le difficoltà del primo impatto con una tecnologia di tipo innovativo ma, proprio per questo, desueta e quindi estranea all’uso quotidiano. Molto importante, per giungere a soluzioni di immediato utilizzo, sarà la comunicazione tra sviluppatori ed utenti delle tecniche proposte, e la cura posta nella formazione del personale specializzato nell’uso delle tecniche stesse. A3) Attività svolta Come previsto dal PT INOA 2004-2006, nessuna attività è stata svolta su questo progetto, il cui inizio è adesso previsto nel 2006. La proposta è in fase di valutazione tecnica da parte dei tutor nominati dal MIUR. A4) Risultati raggiunti B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: B1b) Attività extramurale: Piano Triennale 2005-2007 218 B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: Conferenze nazionali e internazionali: Note Intene INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: B2c) Collaborazioni con l’industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano B7) Grado di sinergia con altri Enti B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo - - 0 - Totale 0 0 Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 219 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Sviluppo Applicazioni Progetto P 5.1.7 POESIA 297 – Rilievo e digitalizzazione di siti archeologici Sezione: Lecce A1) Contesto esterno Le potenzialità che le tecniche digitali per la grafica 3D offrono per la presentazione, analisi e documentazione costituiscono una risorsa importante per la descrizione e la presentazione di oggetti e strutture nel settore dei beni culturali. Il caso dell’archeologia è in ciò paradigmatico: la presentazione e documentazione di un sito archeologico richiede l’organizzazione di un corpus informativo complesso (testo, immagini, rilievi 2D e 3D, etc.), in cui è in genere prioritario mantenere un collegamento tra l’informazione e l’elemento geometrico ad essa associato, descritto nel modello 3D. Numerose tecniche digitali sono disponibili sia per effettuare rilievi 3D, che per la gestione integrata dei dati. Le prime esperienze sviluppate nel settore sono state orientate allo sviluppo di sistemi di presentazione virtuale: InfoByte, (tomba di Nefertari), Virtual Reality Applications Center della Iowa Univ. (Foro Romano) o l’Istituto Fraunhofer (grotte affrescate di Dunhuang, Cina). Tutte queste sono state realizzate con tecnologia tradizionale (modellazione CAD) e quindi risultano poco significative dal punto di vista della documentazione storica e scientifica. Più recentemente, è stata sviluppata una metodologia per l’acquisizione digitale automatica del rilievo scultoreo (Digital Michelangelo Project, Stanford Univ.). Gli operatori del settore hanno frequentemente criticato la maggior parte delle esperienze sviluppate finora per il loro prioritario orientamento a obbiettivi di pura presentazione (valenza divulgativa), che non li rende adeguati come strumenti di analisi/studio per gli addetti ai lavori. A2) Obiettivi generali Il principale obiettivo della proposta è l’individuazione di metodologie integrate per il rilievo completo di un monumento complesso quale un sito archeologico. La tecnica di acquisizione dovrà comprendere il rilievo tridimensionale a multipla scala e l’acquisizione del colore e della texture delle superfici. Il modello digitale ottenuto dall’integrazione dei dati dovrà essere strutturato con strumenti software adatti a diventare un contenitore per dati di natura diversa (GIS-3D). In questo modo la metodologia proposta permetterà di integrare le conoscenze storiche, archeologiche e scientifiche del sito archeologico preso in esame ad una sua descrizione digitale 3D che sia accurata ed utilizzabile sia al fine di presentazione al grande pubblico che ai fini documentaristici e scientifici. Tra le possibilità che un simile “database 3D” deve offrire vi sono: la documentazione dello stato di conservazione del monumento; la possibilità di effettuare misure quantitative direttamente sul modello digitale; l’accesso visuale a dati di varia natura e di diversa fonte georeferenziati sul modello. La ricerca porterà infine alla realizzazione di siti museali speciali (dotati di reality centre) attraverso i quali il pubblico potrà avere accesso a siti non altrimenti fruibili. I casi esemplari per l’applicazione della metodologia saranno scelti sul territorio salentino, e potrebbero essere la grotta dei Cervi e quella della Poesia, assieme al sito di Roca. A3) Attività svolta Come previsto dal PT INOA 2004-2006, nessuna attività è stata svolta su questo progetto, il cui inizio è previsto nel 2005. Verosimilmente, la proposta del progetto POESIA verrà presentata nell’ambito del bando POR Puglia la cui uscita è attesa per dicembre 2004. Piano Triennale 2005-2007 220 A4) Risultati raggiunti B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: B1b) Attività extramurale: B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: Conferenze nazionali e internazionali: Note Intene INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: B2c) Collaborazioni con l’industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano B7) Grado di sinergia con altri Enti B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo - - 0 - Totale 0 0 Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 221 Preconsuntivo 2004 Progetto P 5.2.1 Obiettivo Sviluppo applicazioni Identificazione di molecole nell'infrarosso Sezione: Firenze e Napoli A1) Contesto esterno L'identificazione di molecole nell'infrarosso (IR) è direttamente connessa alla rivelazione di gas in tracce, con applicazioni alla fisica ambientale, alla geofisica/geochimica e al controllo di processi industriali. Le implicazioni in campo ambientale e industriale sono alla base del rapido sviluppo di sistemi ad alta sensibilità per la rivelazione di molecole. Accanto a più tradizionali sistemi che fanno uso di sorgenti incoerenti (spettrometri a lampade e in trasformata di Fourier) si stanno sempre più affermando sistemi laser con emissione nell'IR, che consentono di ottenere sensibilità di vari ordini di grandezza più elevate e sono indispensabili per misure di rapporto isotopico. L'attenzione, in questo settore, è principalmente rivolta allo sviluppo di spettrometri, che si avvalgono, per l'identificazione e l'analisi quantitativa, di "database" spettroscopici. Di particolare interesse sono le sorgenti coerenti che generano frequenze differenza (nell'IR) in mezzi non lineari nonché laser a diodo con emissione direttamente nell'IR. A2) Obiettivi generali Oggetto di questa ricerca è l'utilizzo delle caratteristiche di spettrometri IR in termini di sensibilità e accuratezza nella misura di concentrazioni e frequenze per l'identificazione di specie molecolari, e possibili applicazioni di questi spettrometri per la rivelazione di specie "sul campo". Tra le varie applicazioni è inoltre da citare la misura di rapporti isotopici sia per indagini ambientali, sia per la datazione di oggetti. L'altro obiettivo è il miglioramento dei "database" spettroscopici, non sempre al passo con i progressi tecnologici né con l'estensione della copertura spettrale delle sorgenti coerenti utilizzate, e indispensabili sia per l'analisi quantitativa dei dati raccolti, sia come riferimenti metrologici di frequenza. A3) Attività svolta Due sono gli esperimenti attualmente in corso nell'ambito della identificazione di molecole nell'IR: rivelazione sensibile e misura precisa di frequenze di transizioni molecolari nell'IR usando una sorgente IR di tipo DFG (P 2.3), e applicazione di tecniche di rivelazione ad alta sensibilità sui laser a cascata quantica. Sull'apparato DFG, già sviluppato in anni precedenti per realizzare spettroscopia molecolare sub-Doppler ad alta sensibilità in combinazione con una cavità risonante ad alta finezza di tipo Fabry-Perot, si è realizzato un sistema di controllo preciso della frequenza IR generata, mediante l'aggancio in fase-frequenza dei laser visibili della sorgente al sistema OFS (vedi P 2.3). In questo modo, si è potuto misurare per la prima volta le frequenze delle transizioni roto-vibrazionali della CO2 gassosa intorno a 4.3 µm, con precisioni di qualche parte in 1011, e con un'accuratezza direttamente tracciabile a quella dello standard primario di frequenza. Inoltre, è stata costruita una cavità di finezza più elevata, per l'incremento della sensibilità dello strumento, che permetterà, insieme al sistema di misure precise di frequenza, di procedere alla caratterizzazione della struttura molecolare di specie nel medio IR. Negli esperimenti con il laser a cascata quantica, in collaborazione con il LENS e nell'ambito del progetto SERQUA della regione Toscana, si è realizzata una tecnica di rivelazione spettroscopica sensibile in modulazione di frequenza (FM), mai usata prima con queste sorgenti. L'alta sensibilità di questa tecnica è stata testata sulla rivelazione di transizioni a 8 µm della N2O gassosa, molecola di interesse ambientale. A4) Risultati raggiunti Utilizzando la sorgente DFG in combinazione con il sistema OFS, sono state misurate, con Piano Triennale 2005-2007 222 precisione e accuratezza metrologiche, le frequenze assolute di transizioni molecolari nell'IR. Inoltre, questo sistema permette il controllo della larghezza di riga della sorgente DFG (vedi P 2.3), potendosi così realizzare spettroscopia molecolare di altissima risoluzione. I risultati di queste misure di frequenza si applicheranno alla creazione di "database" di altissima precisione per l'identificazione di molecole che assorbono luce nell'IR. In particolare, queste frequenze serviranno come riferimenti assoluti di frequenza per sorgenti laser nell'IR, e come dati di frequenza accurati che entrano nel processo di analisi delle costanti che determinano la struttura roto-vibrazionale delle molecole. Questa tecnica di alta precisione, se usata insieme alle tecniche ad alta sensibilità, come ad esempio la tecnica NICE-OHMS, porterà alla rivelazione sensibile di specie isotopiche in abbondanza naturale. Infatti, la realizzazione di tecniche di altissima sensibilità rese possibili dallo sviluppo definitivo della cella Fabry-Perot di altissima finezza costruita consentirà la misura di rapporti isotopici per applicazioni di fisica fondamentale ed applicata, ed eventualmente alla datazione. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Cancio De Natale Giusfredi Mazzotti (T.D. FIRB) Borri (Bors.) Mesi Uomo 4 2 4 4 3 B1b) Attività extramurale: B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche e libri: • "Extending the optical comb synthesizer to the infrared: from He at 1.083 µm to CO2 at 4.2 µm", P. De Natale, S. Borri, P. Cancio, G. Giusfredi, D. Mazzotti, M. Prevedelli, C. De Mauro, and M. Inguscio, in "Laser Spectroscopy: Proceedings of the 16th International Conference on Laser Spectroscopy (ICOLS XVI)", P. Hannaford, A. Sidorov, H. Bachor, and K. Baldwin eds., (World Scientific, Singapore, 2004), pp. 63-67. • Organizzazione di Conferenze internazionali: • “International Workshop on Optical Diagnostic and Monitoring: from Advanced Components to Novel Devices” (OpDiMon 2004), Bacoli (NA), 21-26/3/2004, Conferenze nazionali e internazionali: • "High-sensitivity spectroscopy with an 8-µm wavelength quantum-cascade laser", S. Borri, J. Catani, G. Giusfredi, D. Mazzotti, P. De Natale, M. Inguscio, C. Gmachl, F. Capasso, D. L. Sivco, J. N. Baillargeon, A. L. Hutchinson, and A. Y. Cho, International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring: from Advanced Components to Novel Devices, Bacoli, Italy, 21-26/03/2004. Conference digest, p. 125. • "Non-linear optics for high-resolution molecular spectroscopy", P. De Natale, P. Cancio, G. Gagliardi, G. Giusfredi, P. Maddaloni, and D. Mazzotti, International Workshop on Stable Isotope Ratio Infrared Spectrometry: New Developments and Applications (SIRIS 2004), Vienna, Austria, 06-08/09/2004. • "Infrared precision molecular spectroscopy by using an optical frequency synthesizer combined with a DFG laser source", P. Cancio, D. Mazzotti, G. Giusfredi, and P. De Natale, International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring: from Advanced Components to Novel Devices, Bacoli, Italy, 21-26/03/2004. Conference digest, pp. 69-70. Piano Triennale 2005-2007 223 • "CO2 frequency metrology around 4.25 µm", P. Cancio, G. Giusfredi, D. Mazzotti, M. Prevedelli, and P. De Natale, International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring: from Advanced Components to Novel Devices, Bacoli, Italy, 21-26/03/2004. Conference digest, p. 128. • "Absolute frequency standards in the mid-IR combining non-linear frequency converters to an optical frequency-comb synthesizer", P. Cancio, G. Giusfredi, D. Mazzotti, M. Prevedelli, G. Gagliardi, P. Maddaloni, and P. De Natale, XIX International Conference on Atomic Physics (ICAP 2004), Rio de Janeiro, Brazil, 25-30/07/2004. • "Absolute frequency measurements in the the IR by use of an optical frequency-comb synthesizer", P. Cancio, C. de Mauro, P. De Natale, G. Giusfredi, D. Mazzotti, and M. Prevedelli, IV International Symposium on Modern Problems of Laser Physics (MPLP 2004), Novosibirsk, Russia, 22-27/08/2004. Conference digest, pp. 31-32. B2b) Indici quantitativi: 1 pubblicazione su proceedings e 6 presentazioni a conferenze internazionali B2c) Collaborazioni con l'industria Collaborazione in progetti esterni con Avanex-Italia, D’Appolonia, Alenia-Marconi Sistemi, SIT, Firenze Tecnologia, Galileo Avionica, Kayser Italia, Flyby, El. En., IDEA ISE, Conser, Idra, CII Pistoia, ed EUROBIC Toscana Sud. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività Sono in corso di sperimentazione, in collaborazione con il LENS, nuove tecniche di modulazione e di miscelamento di frequenza per laser a “cascata quantica”, al fine di migliorare drasticamente sensibilità e copertura spettrale. B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata Progetto INGV "Sviluppo di un sistema spettroscopico integrato per la rivelazione remota e in continua di gas vulcanici" coordinato dall'INOA (Paolo De Natale), in collaborazione con Seconda Università di Napoli, Rice University (USA), Cambridge University (UK). B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale • C. Gmachl, F. Capasso, D. L. Sivco, J. N. Baillargeon, A. L. Hutchinson, and A. Y. Cho (Lucent Technologies) per la fornitura dei laser a cascata quantica. • C.Oppenheimer (Univ. Cambridge, UK), F.K.Tittel (Rice Univ., USA) per progetto INGV. B4) Prospettive di innovazione delle ricerche B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati • Progetto FIRB negoziale–RBNE01KZ94 "Microdispositivi fotonici in Niobato di Litio", coordinato dall'INOA, in collaborazione con Università di Pavia, Università di Padova, IMM-CNR di Bologna, IC-CNR di Napoli, la ditta Avanex-Italia di Milano. • Progetto PON “Sistema di Monitoraggio Ambientale (SIMONA)”, coordinato dalla ditta D’Appolonia, in collaborazione con IC-CNR di Napoli, Oss. Vesuviano-INGV di Napoli, Università di Cosenza, Alenia-Marconi Sistemi, SIT (Scienza, Industria e Tecnologia). • Progetto "Sensori optoelettronici per il Rilevamento della Qualità dell'Ambiente" (SERQUA), nell'ambito del programma regionale di azioni innovative "Innovazione tecnologica in Toscana", in collaborazione con l’IFAC-CNR, il LENS-Università di Firenze, il Consorzio CEO, l'ARPAT, il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione Piano Triennale 2005-2007 224 dell'Università di Pisa, Firenze Tecnologia, Galileo Avionica, Kayser Italia, Flyby, El. En., IDEA ISE, Conser, Idra, CII Pistoia, ed EUROBIC Toscana Sud. • Progetto dal titolo "Circuiti fotonici per le telecomunicazioni ottiche e la sensoristica" (finanziato MIUR) di durata biennale (19/7/2004-19/7/2006) e con un budget di 562.5 k€. Al Progetto partecipano come partner di INOA: Sezione di Napoli dell’Istituto di Microelettronica e Microsistemi-IMM del CNR, Istituto di Cibernetica del CNR- Napoli B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti Collaborazione con M. Prevedelli (Fac. Chimica Industriale, Univ. Bologna), C. de Mauro (Univ. Siena), M. Inguscio (LENS, Univ. Firenze). B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Il cofinanziamento con Progetti che coinvolgono numerose aziende italiane e multinazionali testimonia l’elevata sinergia con il sistema produttivo. A partire da queste interazioni, è presumibile l’avviamento di “spin-off” con i giovani che sono in formazione presso INOA (laureandi, dottorandi, assegnasti, contratti a progetto) e/o la commercializzazione di brevetti e/o lo sviluppo di prodotti ad alta tecnologia con ampia ricaduta nel sociale. Un esempio di quest’ultima categoria può essere lo sviluppo, con INGV e il Dip. Protezione Civile, di una rete di monitoraggio e sorveglianza sismica e vulcanica, già oggetto di un approfondito dibattito scientifico nell’ambito dell’attività in ambito Gruppo Nazionale di Vulcanologia, ente finanziatore, con INGV e Dip. Protezione Civile, di un Progetto di durata quadriennale. Gli studi applicativi per la realizzazione di una rete siffatta sono affidati anche alle attività nell’ambito del Progetto PON-SIMonA sopra citato. B7) Grado di sinergia con altri Enti • Collaborazione con M. Inguscio (LENS, Univ. Firenze), C. de Mauro (Univ. Siena), M. Prevedelli (Fac. Chimica Industriale, Univ. Bologna), per le misure di frequenza nell'IR. • Collaborazione con P. Mazzoldi (Univ. Padova), G. Samoggia (Univ. Pavia), G. Bentini (IMM-CNR), S. de Nicola (IC-CNR), G. C. Righini (IFAC-CNR), N. Armenise (Univ. Bari), V. Pruneri (AVANEX-Italia), per la realizzazione del progetto FIRB. • Collaborazione con S. Sorge (D'Appolonia), G. Pierattini (IC-CNR), G. De Natale (Oss. Vesuviano INGV), per la realizzazione del progetto PON. • Collaborazione con G. C. Righini (IFAC-CNR), per la realizzazione del progetto SERQUA. B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 FIRB PON SIMONA SERQUA Totale Esterni Consumo Inventariabile 4.055 4.055 Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo 2.039 744 2.783 - 0 - Totale 6.094 0 744 6.838 Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 225 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Sviluppo Applicazioni Progetto P 5.2.2 Sistemi optoelettronici per applicazioni ambientali e aerospaziali Sezione: Firenze A1) Contesto esterno Questa linea di ricerca riunisce le attività di ricerca relative alla realizzazione di sistemi ottici destinati ad operare da piattaforma spaziale od aerea, sfruttando la competenza dell'Istituto nella progettazione e realizzazione di strumentazione ottica innovativa, adatta al funzionamento non solo in laboratorio, ma anche in ambiente ostile. La strumentazione istallata su piattaforma aerea è principalmente indirizzata all’analisi atmosferica, soprattutto per i grandi temi internazionali cambiamenti climatici globali, come la riduzione dello strato di ozono e l'effetto serra, legati ai protocolli di Montreal e di Kyoto. Comunque questi sistemi iniziano ad essere utilizzati anche per misure di routine in campo civile ed industriale, e sono quindi oggetto di trasferimento tecnologico verso l’industria in un campo di prevedibile rapida espansione. La parte spaziale è attualmente indirizzata principalmente a sistemi ottici da installare sulla Stazione Spaziale Internazionale, per diverse applicazioni scientifiche e tecnologiche ed a sistemi per l’osservazione della terra. In questo settore l’INOA si qualifica inoltre come partner scientifico per le industrie del settore spaziale, sia nazionali che Europee, colmando una carenza di capacità progettuale su specifiche tematiche (progettazione ottica, test e collaudi ottici) che l’industria non riesce a soddisfare a soddisfare internamente, in mancanza di know how specifico. A2) Obiettivi generali L’attività è al momento articolata su due obiettivi principali, corrispondenti a due gruppi coordinati di progetti nazionali ed internazionali che applicano rispettivamente strumentazione e metodologie omogenee. Spettrometri a diodo laser (TDLS, Tunable Diode Laser Spectrometers) L’attività da piattaforma aerea è attualmente coordinata dal Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE) Geophysica, formalizzato all'inizio del 2002, di cui l’INOA è membro, che gestisce l’aereo stratosferico russo Miyashichev M55 Geophysica, al momento l’unico aereo da ricerca disponibile in Europa capace di superare i 21 km di quota. Il GEIE coordina la partecipazione dei membri ai principali progetti internazionali per lo studio della fisica e chimica dell’alta troposfera e bassa stratosfera, di particolare importanza per la comprensione dei parametri climatici globali. L’INOA contribuisce alle misure con due spettrometri a diodi laser (TDL) ad elevata frequenza di campionamento per la determinazione di specie atmosferiche minori ed inquinanti, risolvendo le strutture fini responsabili di gran parte della chimica eterogenea. Quando non in uso per le misure da aereo la strumentazione TDLS viene inoltre utilizzata come sistema dimostrativo per valutare la fattibilità e la convenienza di queste tecnologie per l’analisi dell’inquinamento urbano e dei processi industriali. Sistemi ottici per applicazioni spaziali Questa attività è relativa alla progettazione e collaudo di sistemi ottici istallati su piattaforme spaziali per diverse applicazioni, dalla osservazione della terra, all’astronomia dei raggi cosmici. In questo campo l’INOA sta diventando un interlocutore di riferimento per le Agenzie Spaziali, principalmente ASI ed ESA, ma anche NASA e recentemente l’Agenzia Spaziale Canadese (CSA). Due progetti sono relativi a strumentazione istallata sulla ISS (International Space Station): • EUSO ( Extreme Universe Space Observatory) è relativo alla rivelazione di raggi cosmici Piano Triennale 2005-2007 226 di altissima energia, superiore a 1020eV. Questi eventi sono estremamente rari (1 per km2 ogni 100 anni) ma costituiscono uno degli argomenti di punta attuali dell’astrofisica. Il progetto si propone di rivelarli mediante un telescopio di grande diametro istallato su ISS, individuando la traccia di fluorescenza dell’N2 atmosferico. L'INOA partecipa alla progettazione del telescopio e delle ottiche di adattamento sul piano focale. • FSL (Fluid Science Laboratory), è un laboratorio per esperimenti di fisica dei fluidi in condizioni di microgravità che verrà installato all’interno del modulo Columbus. L’INOA è incaricato di supervisionare il complesso sistema di diagnostica ottica ed interferometrica di FSL, che consente diverse configurazioni secondo l'esperimento da condurre. Per quanto riguarda la strumentazione su satellite (free flyer) l’INOA sta attivamente partecipando alla progettazione di un payload innovativo per l’osservazione della terra per conto di ASI (Progetto CIA: Camera Iperspettrale Avanzata), un settore di interesse strategico ed in cui l’Italia ha un ruolo di rilievo a livello internazionale. Il gruppo ha inoltre proposto recentemente dei sistemi ottici innovativi per la realizzazione di sistemi Lidar per la diagnostica ambientale operanti da satellite. A3) Attività svolta Nel 2004 hanno avuto termine i progetti Europei APE-INFRA ed EUPLEX. Per il primo il TDLS MIR, è stato aggiornato per misure in fase gassosa, aggiungendo la possibilità di misura di N2O e CO da una nuova sonda isocinetica. Il sistema TDLS NIR è stato completato ed istallato per la prima volta sull’aereo. Entrambi i sistemi sono stati collaudati durante i voli di prova e le campagne di misura. Per EUPLEX è stata completata l’elaborazione ed interpretazione dei dati acquisiti nella campagna artica del 2003. Il progetto TROCCINOX prevedeva nel 2004 una campagna di misura tropicale che è stata rinviata al 2005. Per progetto Europeo SCOUT-O3, iniziato nel 2004, è stata solamente preparata la pianificazione della campagna prevista in Australia a fine 2005. Nell’intervallo fra le campagne gli strumenti sono stati inoltre utilizzati per campagne dimostrative di misure di inquinamento urbano, in un progetto della regione Toscana, terminato nel 2004 e di cui è stata prevista la prosecuzione. Il progetto EUSO ha terminato la fase A (studio di fattibilità), ed è in attesa dell’approvazione della fase successiva da parte di ESA. L’attività è proseguita con la progettazione di nuovi sistemi per l’osservazione di neutrini. Per FSL sono stati completati con successo i collaudi del sistema di volo. È iniziato il lavoro di aggiornamento del modello ingegneristico per utilizzarlo come duplicato a terra del sistema di volo. Per il progetto ASI-CIA sono stati progettati, ottimizzati e valutati 4 diversi telescopi per osservazione della terra ad alta risoluzione (0.7 m) ed un telescopio per il medio infrarosso. È stata inoltre progettata la cella di assorbimento per la taratura del telescopio nazionale Galileo e realizzato un prototipo di dissettore laser per la El.En. A4) Risultati raggiunti • Aggiornamento, completamento e collaudo di due sistemi TDLS (NIR e MIR) e loro utilizzo nelle campagne di misura per i progetti Europei APE-INFRA ed EUPLEX. • Elaborazione ed interpretazione dei dati acquisiti nella campagna artica EUPLEX del 2003, con la prima osservazione in situ di strutture fini nella distribuzione di CH4 e N2O nel vortice polare. • Misure dimostrative di inquinamento urbano da CH4 con i sistemi TDLS e loro correlazione con altri sensori e con le condizioni meteorologiche nell’ambito del progetto SERQUA, finanziato sui fondi strutturali della Regione Toscana. • Completamento della progettazione e realizzazione di prototipi delle ottiche di piano Piano Triennale 2005-2007 227 • • • • focale di EUSO, che inglobano filtri e lenti adattatrici in un unico elemento ottico. Progettazione di un telescopio spaziale a grande campo per l’osservazione di neutrini. Completamento dei test a terra del sistema ottico di FSL, con valutazione delle prestazioni degli interferometri e dei sistemi Schlieren e light sheet. Progettazione degli aggiornamenti del modello ingegneristico per utilizzarlo come duplicato a terra del sistema di volo. Determinazione per il progetto ASI-CIA della configurazione baseline di un telescopio per osservazione della terra ad alta risoluzione (0.7 m) ed un telescopio per il medio infrarosso. Progettazione della cella di assorbimento per la taratura dello spettrometro GIANO per il telescopio nazionale Galileo Progettazione mediante ray tracing non sequenziale e realizzazione di un prototipo in zaffiro di un dissettore laser per applicazioni mediche. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE D'Amato De Rosa Mazzinghi Bratina (T.D.) Viciani (T.D.) Pantani (Ass.) Viciani (Ass.) Zuccaro (Ass.) Gambicorti (Dott.) Mesi Uomo 12 2 12 12 5 4 2 7 2 B1b) Attività extramurale: Attività di test e collaudi ottici di FSL presso Alenia Spazio a Torino (1 m/u) e presso Verhaert Space ad Anversa (B) e Lambda X a Bruxelles (B) per un totale di 1 m/u. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • L. Stefanutti; A. R. MacKenzie; V. Santacesaria; A. Adriani; Stefano Balestri; S. Borrmann; V. Khattatov; P. Mazzinghi; V. Mitev; V. Rudakov; C. Schiller; G. Toci; C. M. Volk; V. Yushkov; H. Flentje; C. Kiemle; G. Redaelli; K. S. Carslaw; K. Noone; Th. Peter: “The APE-THESEO Tropical Campaign: An Overview”, Journal of Atmospheric Chemistry, 48, P. 1-33 (2004) • P. W. Werle, P. Mazzinghi, F. D’Amato, M. De Rosa, K. Maurer and F. Slemr: " Signal processing and calibration procedures for in situ diode-laser absorption spectroscopy", Spectr. Acta A 60, pp. 1685-1705 (2004) • P. Werle, "Diode-Laser Sensors for in-situ Gas Analysis”, in: P. Hering, P. Lay, S. Stry (eds) Lasers in Environmental and Life Sciences - Modern Analytical Methods, Springer Verlag, Heidelberg pp.223-243 (2004) • M. Pantani, F. Castagnoli, F. D’Amato, M. De Rosa, P. Mazzinghi, P.W. Werle: “Two infrared laser spectrometers for the in situ measurement of stratospheric gas concentration”, Infrared Physics & Technology 46 p. 109–113 (2004) • E. Oliva, L. Origlia, R. Maiolino, S. Gennari, V. Biliotti, E. Rossetti, C. Baffa, F. Leone, P. Piano Triennale 2005-2007 228 Montegriffo, M. Lolli, F. D'Amato, P. Bruno, S. Scuderi, F. Ghinassi, M. Gonzalez, M. Lodi, G. Falcini, E. Giani, G. Marcucci, and M. Sozzi: "GIANO: an ultrastable IR echelle spectrometer optimized for high-precision radial velocity measurements and for highthroughput low-resolution spectroscopy", Proceedings SPIE Vol. 5492, pp. 1274-1279 (2004) • M. Pinna, P. Mazzinghi, Tecnologia aerospaziale: l’aereo che venne dal freddo, National Geographic Italia, settembre 2004. Conferenze nazionali e internazionali: • F. D'Amato, "Methane detection for industrial and environmental applications", Workshop on "Laser spectroscopy for trace gas detection", Trento, 18-20/02 (2004) • F. D’Amato, A. Chiarugi, D. Fogale, M. De Pas, M. Giuntini: "A mobile methane pipelines inspection system based on a DFB diode laser", International Conference on "Optical Diagnostics and Monitoring: from Advanced Components to Novel Devices", Bacoli, 2126/03 (2004) • D’Amato F., De Rosa M., Mazzinghi P., Pantani M., P.W. Werle, Castagnoli F., M. De Pas, M. Giuntini: " “ALTO” - Airborne Laser Tunable Observer", International Conference on "Optical Diagnostics and Monitoring: from Advanced Components to Novel Devices", Bacoli, 21-26/03 (2004) • G. Giovanelli, P. Mazzinghi, R. Rizzi: “NIMES: remote sensor a cavità interferometrica per la misura di quantità colonnari di HCl e CH4” 4° Workshop su Ottiche Diffrattive, Microottica e Microsistemi, Firenze, 1 - 2 Aprile (2004) • P. Mazzinghi, V. Bratina: “Innovative optical solutions for a large acceptance UHECR detector in space” Workshop on High Energy Cosmic Rays Post EUSO, 14-15/05 College de France, Paris (2004) • P. Mazzinghi, V. Bratina, P. Spillantini, S. Bottai: "A space observatory for UHE neutrinos", 3rd Int. Conf. on Frontier Science, Physics and Astrophysics in Space, Frascati, 14-19/06 (2004) • V. Bratina, G. Corti, L. Gambicorti, E. Gherardi, P. Mazzinghi, E. Pace: "Improving the collection efficiency of the EUSO focal surface detectors" 3rd Int. Conf. on Frontier Science, Physics and Astrophysics in Space, Frascati, 14-19/06 (2004) • S. Bottai, V. Bratina, P. Mazzinghi, E. Pace, P. Spillantini: "EUnO: Extreme Universe neutrino Observatory” 19th European Cosmic Ray Symposium, Firenze, August 30th September 3rd, (2004) • E. Oliva, L. Origlia, R. Maiolino, S. Gennari, V. Biliotti, E. Rossetti, C. Baffa, F. Leone, P. Montegriffo, M. Lolli, F. D'Amato, P. Bruno, S. Scuderi, F. Ghinassi, M. Gonzalez, M. Lodi, G. Falcini, E. Giani, G. Marcucci, and M. Sozzi: "GIANO: an ultrastable IR echelle spectrometer optimized for high-precision radial velocity measurements and for highthroughput low-resolution spectroscopy", Ground-based Instrumentation for Astronomy, Glasgow (GB), 21-25/06 (2004) • P. W. Werle “Diode-Laser Sensors for in-situ Gas Analysis :principles, performance, perspectives (invited talk)”, Laser Spectroscopy for Trace Gas Detection - Applications to agronomy, environment and life sciences, Trento 18.-20. February (2004) • P. W. Werle, P. Mazzinghi, F. D´Amato, A. Zahn, Chr. Dyroff, “Principles, performances & perspectives of diode-laser sensors: A spectroscopic approach to atmospheric measurement challenges (invited talk)”, International Conference on Stable Isotope Ratio Infrared Spectrometry SIRIS 2004 – New Developments and Applications, Vienna, Austria 6.-8. September (2004) • P. Mazzinghi, G. Cecchi, R. Guzzi: “Feasibility of Active Remote Sensing from Space” 2nd International Workshop on Remote Sensing of Vegetation Fluorescence, Canadian Space Piano Triennale 2005-2007 229 Agency, Montréal, Canada November 17,19 (2004) • G. Cecchi, V. Raimondi, P. Mazzinghi: “High-Spectral Resolution Fluorescent Lidar Measurements of Vegetation” 2nd International Workshop on Remote Sensing of Vegetation Fluorescence, Canadian Space Agency, Montréal, November 17,19 (2004) • G. Agati, G. Cecchi, P. Mazzinghi: “An Overview of Different Factors Contributing to the Fluorescent Spectrum of Vegetation ” 2nd International Workshop on Remote Sensing of Vegetation Fluorescence, Canadian Space Agency, Montréal, November 17,19 (2004). • S.Bottai, P.Mazzinghi, P.Spillantini, .A space observatory for ultra high energy neutrinos. III Sissakian Readings, Erevan and Ashtarak Armenia), 30 May . 3 June 2004. • G.Cecchi, V.Raimondi, G.Agati, P.Mazzinghi, High Spectral Resolution Fluorescence Sensor for Vegetation Monitoring. Geophysica Workshop - Firenze, 23 dicembre 2004. • F. D.Amato, P. Mazzinghi, S. Viciani. New and improved TDLS for trace gas fast monitoring. Geophysica Workshop - Firenze, 23 dicembre 2004. • G. Giovanelli, A. Petritoli, D. Bortoli, I. Kostadinov, E. Palazzi, F. Ravegnani, P. Mazzinghi, A. Zuccaro. GASCOD/MI (Gas Absorption Spectrometer Correlating Optical Differences / Multi-Input ). Geophysica Workshop - Firenze, 23 dicembre 2004. Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: • V. Bratina, P. Mazzinghi: “FSL FCE System Test Report”, Report del Progetto ESA-FSL FSL-RP-002-INO, Prot. INOA n. 138 (2004) • V. Bratina, P. Mazzinghi: “FSL Optical Diagnostic Capabilities and performance description”, Report del Progetto ESA-FSL, presentato al FSL Science Day, ESA-ESTEC, Noordwijk, 22 Settembre (2004) • F. Simonetti, V. Bratina, A. Zuccaro, P. Mazzinghi: “Studio di fattibilità della camera pancromatica ad alta risoluzione” Report Progetto CIA, CIA-INOA-TN-001, Prot. INOA n. 1289 (2004) • F. Simonetti, V. Bratina, A. Zuccaro, P. Mazzinghi: “Studio di fattibilità della camera pancromatica ad alta risoluzione: estensione” Report finale Progetto CIA, CIA-INOA-TN002, Prot. INOA n. 2104 (2004) • L. Gambicorti, P. Mazzinghi, E. Pace: “EUSO Optical adapters: Comparison between UV filtering optical adapters optimised for EUSO focal surface” EUSO- FS Tech. Rep., EUSO-FS-Rep. 012, ( 2004) • L. Gambicorti, P. Mazzinghi, Report preliminare per un dissettore laser, Contratto INOAEl.En., Prot. INOA n. 115 (2004) • L. Gambicorti, P. Mazzinghi, “Studio di un dissettore laser”, Report Contratto INOAEl.En., 15/03 (2004) B2b) Indici quantitativi: 6 Pubblicazioni su riviste scientifiche. 19 Conferenze nazionali e internazionali. 7 Rapporti Tecnici INOA. B2c) Collaborazioni con l’industria • Italiane: Galileo Avionica, Carlo Gavazzi Space, Alenia Spazio, Kaiser Italia, SIT, El.En., Fly-By, ERS • Estere: Licel Gbr (D), OHB (D), Verhaert Space (B), LambdaX (B) B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività Nel corso del 2004 è stata aperta una nuova linea di ricerca, relativa allo studio di sistemi Lidar da piattaforma spaziale. È stata presentata una “unsolicited proposal” ad ESA, che è stata recepita con un tender dedicato, a cui l’INOA ha risposto, in collaborazione con Carlo Piano Triennale 2005-2007 230 Gavazzi Space ed INAF, osservatorio di Arcetri. L’attività è stata inoltre presentata ad un workshop congiunto ESA-CSA B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base Al gruppo è stata assegnata l’organizzazione del Congresso Internazionale “Tunable Diode Laser Spectroscopy” (TDLS) 2005. Questa conferenza, che ha cadenza biennale, riunisce tutti i gruppi internazionali che lavorano in questo campo si terrà per la prima volta in Italia. L’assegnazione all’INOA è un riconoscimento del livello di eccellenza raggiunto in questo campo. B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata I progetti europei che coinvolgono le misure da aereo stratosferico sono inseriti in una vasta collaborazione Europea, coordinata da un Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE), di cui l’INOA fa parte. Il solo progetto SCOUT prevede la partecipazione di 64 Istituti di ricerca di tutta Europa Il progetto EUSO è inserito in una collaborazione altrettanto vasta, comprendente oltre ai gruppi Europei, anche gruppi USA e Giapponesi, per un totale di oltre 50 partecipanti, finanziati da ESA e dalle rispettive Agenzie Spaziali Nazionali. FSL diventerà una facility a disposizione dei ricercatori europei per gli studi di fisica e meccanica dei fluidi, alla cui costruzione hanno contribuito alcune tra le maggiori industrie spaziali europee B3c) Contratti europei APE-INFRA, EUPLEX, TROCCINOX; SCOUT-O3; Avanced Lidar (presentato) B3d) Collaborazione scientifica internazionale La collaborazione nel progetto APE è costituita nell’ambito di un Consorzio Europeo, formalizzato all’inizio del 2002, ed ha già portato alla pubblicazione di lavori scientifici in comune. La collaborazione più stretta avviene fra i 7 membri effettivi, fra cui lNOA, e i 10 membri associati che fanno parte del consorzio, a cui vengono aggiunti eventuali altri partecipanti ai singoli progetti. Il progetto EUSO prevede al momento la collaborazione di 26 Enti nazionali ed Internazionali, di cui 6 sono in collaborazione diretta con l’INOA. Per il progetto FSL la collaborazione diretta è con ESTEC, Verhaert Space e LambdaX. B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Lo sviluppo dei sistemi di misura a diodi laser ha in prospettiva la possibile applicazione a strumentazione per la misura di inquinanti atmosferici urbani, come in parte già realizzato per il progetto SERQUA, e per il controllo di processi industriali. La competenza nella progettazione e realizzazione di sistemi optoelettronici adatti ad applicazioni aerospaziali può avere ricadute anche al di fuori di questo campo, quando sia richiesta una alta immunità da condizioni ambientali estremamente ostili, per es. in processi industriali, o una alta affidabilità e basse emissioni elettromagnetiche, per es. in campo medico, come oggetto di un contratto con la società El.En. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Collaborazioni sono attive con gran parte dell’Industria spaziale Italiana, Alenia Spazio, Galileo Avionica, e Carlo Gavazzi Space, nell’ambito progetti ASI ed ESA. B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati Nell’ambito del progetto SERQUA è stata portata a termine una campagna dimostrativa relativa alla utilizzazione di sistemi a diodi laser per il monitoraggio di inquinanti urbani, Piano Triennale 2005-2007 231 per valutarne il possibile utilizzo da parte dell’ARPAT. Una parte dell’attività relativa al progetto FSL è considerabile come un servizio di consulenza tecnologica fornita da INOA ad Alenia Spazio. Per la società El.En. sono stati realizzati dei prototipi di microottiche per chirurgia laser endoscopica. B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti Una parte dell’attività relativa al progetto EUSO è inquadrata in un progetto INFN, denominato AirWatch R&D, finanziato come Sezione INFN di Firenze, a cui 2 dipendenti INOA sono associati. La collaborazione diretta è con il Dipartimento di Fisica e quello di Astronomia e Scienza dello Spazio dell’Università di Firenze, con pubblicazioni e report del progetto comuni. Nell’ambito del progetto APE, sono in corso collaborazioni che hanno portato a pubblicazioni comuni con ricercatori del CNR, in particolare IFAC ed ISAC e della società SIT. Recentemente è stata attivata una collaborazione con INAF nel campo delle ottiche adattive e dei sistemi di taratura per il telescopio Galileo. B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano • Progetto FSL: Il valore totale del progetto per Alenia Spazio, che è il prime contractor per ESA, supera i 50 M€ • Progetto CIA: La prosecuzione del progetto dovrebbe portare alla realizzazione di un piccolo satellite con un sistema iperspettrale realizzato da un gruppo di Aziende Italiane capeggiate da Galileo Avionica, per un valore stimato di circa 10 M€ • Contratto El.En.: La realizzazione in serie del prototipo di dissettore laser aumenterà la competitività dell’azienda nel campo dei laser a stato solido per applicazioni medicali, che portano ad un fatturato annuale di oltre 1 M€ B7) Grado di sinergia con altri Enti Il gruppo collabora attivamente con l’Università di Firenze, in particolare con il Dipartimento di Fisica dell’Università, che fra l’altro ospita temporaneamente il laboratorio in cui viene portata avanti parte dell’attività. Una collaborazione stretta è in atto anche con il Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio, formalizzati anche con una convenzione per un dottorato in Astronomia su argomenti di comune interesse. Dal 2004 è iniziata anche una collaborazione con INAF. Le collaborazioni con il CNR, particolarmente con gli Istituti IFAC e ISAC sono state intensificate, con un coordinamento nel quadro del decreto di riordino e le presentazione di progetti comuni. Sono inoltre in atto collaborazioni con la Sezione INFN di Firenze, a cui due ricercatori del gruppo sono associati. B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 FSL EUSO SERQUA Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo - - 0 - Totale 0 0 0 - Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 232 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Sviluppo Applicazioni Progetto P 5.2.3 Collettori di luce solare Sezione: Firenze A1) Contesto esterno Lo studio di sistemi ottici per lo sfruttamento dell'energia solare si colloca nell’ambito della ricerca sulle energie rinnovabili. Questo settore, che rappresenta un fondamentale elemento nel bilancio energetico nazionale, sta incrementando la sua presenza nell’ambito della produzione e della ricerca industriale. Diventa infatti sempre più evidente la necessità e l’importanza di sviluppare tecnologie di sfruttamento di fonti energetiche alternative quali l’energia solare. Il progetto prende in esame sistemi ottici adatti alla concentrazione di luce solare su superfici ridotte. Esso si sviluppa lungo due linee di ricerca: la prima riguarda i sistemi di concentrazione e trasporto della luce solare in fibra ottica, mentre la seconda è incentrata sulle celle fotovoltaiche a concentrazione. Le possibili applicazioni di questi dispositivi riguardano il settore termico, l'illuminazione di interni ed il campo fotovoltaico. A2) Obiettivi generali La prima linea di ricerca dell'INOA inizia nel 1997 con il progetto europeo "Spectrum", conclusosi con successo con la realizzazione di un dimostratore in grado di raccogliere l'energia solare e di trasportarla al luogo di utilizzazione tramite fibre ottiche. Nel 20022003 l’INOA realizza, in collaborazione con CEO e museo Stibbert, un impianto di illuminazione delle vetrine della Sala Islamica con luce solare. L’impianto permette di sfruttare completamente la luce solare in quanto fornisce illuminazione diretta, accoppiando collettori solari a fibre ottiche. Quando l’illuminazione non è necessaria, il sistema accumula energia elettrica focalizzando la luce solare su celle fotovoltaiche ad alto rendimento. Una seconda linea di ricerca per lo sfruttamento dell’energia solare è rappresentata dal cosiddetto “fotovoltaico a concentrazione”. Si tratta di sistemi ottici per concentrare luce solare su celle fotovoltaiche, come parabole, specchi curvi, lenti prismatiche, lenti Fresnel o concentratori di altro tipo. L’attività dell’'INOA all'interno di questa linea di ricerca è iniziata nel 2003, in occasione di una collaborazione con ENEA, e gli studi stanno proseguendo nell’ambito del progetto Phocus. La collaborazione INOA-ENEA per il 2004 ha riguardato l’analisi delle caratteristiche ottiche di collettori solari per applicazioni su celle PV a concentrazione. I test ottici di laboratorio sono stati effettuati su campioni di lenti prismatiche e di Fresnel realizzati da ENEA per valutarne la corrispondenza con le caratteristiche di progetto. In particolare sono stati analizzati: l’efficienza di collezione, l’immagine luminosa (forma, uniformità) ed i contributi delle singole parti della lente alla formazione dell’immagine. In questa linea di ricerca del fotovoltaico a concentrazione sono in corso contatti per una collaborazione con: Edison S.p.A (Milano), SEMLABS Dip. di Fisica Universalità di Parma, Dip. Ingegneria dell’informazione Universalità di Parma, IMEM-CNR di Parma, Imperial College (Londra). A3) Attività svolta Nell’ambito del progetto “I Girasoli”, l’INOA prosegue la sperimentazione presso il Museo Stibbert, controllando l’istallazione dei Girasoli e migliorando le prestazioni del sistema di illuminazione delle vetrine tramite luce solare. L’impianto comprende: 5 fiori (di altezza 80cm) collocati sul tetto e 4 fiori (alti 160cm) a formare un’aiuola didattica nel giardino attiguo all’entrata. Il "girasole" è composto dall'insieme delle ottiche di collezione, dal sistema di movimentazione di tipo equatoriale e dal sistema di inseguimento solare. Ogni singolo collettore solare, che è una lente asferica in PMMA, può essere accoppiato sia con una fibra ottica che con una cella fotovoltaica ad alto rendimento. Un interruttore ottico Piano Triennale 2005-2007 233 realizza il passaggio fra le due funzioni: quando la lente concentra la luce solare nella fibra ottica si illuminano le vetrine; quando la lente focalizza sulla cella PV si può accumulare energia elettrica. Nell’applicazione all’illuminazione delle vetrine museali, il passaggio dall’illuminazione a fibra all’accumulazione di energia viene pilotato da un sensore di presenza visitatori posto nella sala. L’energia così accumulata alimenta l’illuminazione alternativa, realizzata con LED a basso consumo, necessaria in caso di mancanza di sole. La collaborazione con ENEA per il test di collettori solari per celle fotovoltaiche a concentrazione è effettivamente partita solo all’arrivo del gruppo di 50 campioni di lenti da misurare, che è avvenuto a maggio 2004. I collettori solari sono principalmente lenti prismatiche e lenti di Fresnel, appositamente progettati e realizzati dall’ENEA per concentrare la luce solare sull’area quadrata 11mm x 11mm della cella PV. L’INOA ha il compito di verificare, durante la messa a punto del processo di produzione delle suddette lenti in materiale plastico, la rispondenza delle proprietà ottiche ai requisiti del progetto. Una fase preliminare dello studio è già stata sviluppata nel 2003 e nei primi mesi del 2004, mettendo a punto procedure di misura e attrezzature di laboratorio per i test ottici richiesti. La caratterizzazione delle 50 lenti prismatiche esamina efficienza di collezione, analisi dell’immagine luminosa (forma, uniformità) e analisi dei contributi delle singole parti della lente alla formazione dell’immagine. A4) Risultati raggiunti Il sistema di illuminazione museale tramite luce solare del Progetto "I Girasoli" è stato costantemente monitorato ed i Girasoli sono stati ottimizzati nel funzionamento e nell’istallazione presso il museo. E’ stata inoltre sviluppata anche la parte di produzione e accumulo di energia elettrica. L’impianto di illuminazione delle vetrine museali, istallato presso il Museo Stibbert, è un sistema stand-alone. Il sistema “Girasoli” rappresenta un sistema completo di sfruttamento dell’energia solare, in quanto tutta la luce collezionata è sfruttata o per l’illuminazione o per la produzione di energia elettrica. All'interno della linea di ricerca del fotovoltaico a concentrazione, sono state caratterizzate otticamente le 50 lenti prismatiche realizzate dall’ENEA, per il Progetto Phocus. I test sulla campionatura della produzione di lenti prismatiche in plastica hanno verificato la buona corrispondenza con le caratteristiche ottiche di progetto. In particolare è stato evidenziato che le 50 lenti hanno un comportamento omogeneo e quindi il processo di produzione ha ottima ripetibilità ed affidabilità. Con quest’ultima serie prodotta si è raggiunta una discreta efficienza di collezione, una buona uniformità dell’immagine, che soprattutto non ha il massimo nel centro ma lungo un anello concentrico. E’ stato inoltre rilevato che gli unici punti, su tutti i campioni di lenti prismatiche, che contengono imperfezioni di realizzazione sono i quattro angoli. Il processo di ottimizzazione di tali imperfezioni ha portato a quest’ultima produzione, della quale è stata esaminata una campionatura, valutando che il risultato attuale fosse soddisfacente per l’applicazione nel progetto Phocus. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Ciamberlini Fontani Francini Longobardi Sansoni Fontani (Ass.) Mesi Uomo 2 1 3 8 9 11 Piano Triennale 2005-2007 234 B1b) Attività extramurale: Monitoraggio dell’istallazione del sistema Girasoli presso il Museo Stibbert di Firenze. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • D. Fontani, F. Francini, P. Sansoni Optical characterisation of solar collectors in press on Optics and Laser in Engineering (2005). Conferenze nazionali e internazionali: • D. Fontani, F. Francini, P. Sansoni Optical characterisation of solar collectors International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring: from Advanced Components to Novel Devices OpDiMon’04 Napoli March 2004. • Partecipazione al congresso Energia rinnovabili e partecipazione pubblica Torri Solari di Empoli - Ospedale di San Giuseppe, Empoli (FI) 30 Aprile 2004. Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: • D. Fontani, F. Francini, P. Sansoni Misure su campioni di lenti prismatiche e lenti di Fresnel ottenuti con il nuovo metodo di stampaggio, RT3 Collaborazione ENEA-INOA, RAPPORTO TECNICO INOA-TN-04/9 (Marzo 2004). • D. Fontani, F. Francini, P. Sansoni Misure sulla campionatura definitive di lenti prismatiche e sui campioni ottenuti a pressione variabile, RT3 Collaborazione ENEAINOA, RAPPORTO TECNICO INOA-TN-04/10 (Giugno 2004). • D. Fontani, F. Francini, P. Sansoni Caratterizzazione ottica di lenti prismatiche e lenti di Fresnel per concentrazione di luce solare su celle PV, RTFinale Collaborazione ENEAINOA, RAPPORTO TECNICO INOA- TN-04/11 (Luglio 2004). B2b) Indici quantitativi: B2c) Collaborazioni con l’industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Entrambe le linee di ricerca per la concentrazione di energia solare in fibra e su celle PV sviluppano tecniche innovative. Il progetto Girasoli combina entrambe queste tecniche di sfruttamento della energia solare. Il sistema Girasoli illumina infatti con luce solare quando i collettori sono accoppiati alle fibre ottiche, mentre quando non è necessaria l’illuminazione la luce focalizzata arriva su una cella PV ad alto rendimento che permette l’accumulazione di energia elettrica. La ricerca nel settore del fotovoltaico a concentrazione appare molto promettente e recentemente sta raccogliendo un crescente interesse da parte dell’industria. L’INOA ha in corso una collaborazione con ENEA per il progetto Phocus, che utilizza lenti prismatiche come collettori per celle PV a concentrazione. Parallelamente INOA sta attivando una collaborazione con Edison S.p.A, SEMLABS, UNIPR Dip. Ingegneria, IMEM-CNR, Imperial College per un progetto riguardante concentratori di luce solare su celle PV innovative, appositamente messe a punto dal suddetto gruppo di ricerca. Piano Triennale 2005-2007 235 B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati • Collaborazione con il consorzio CEO e con il Museo Stibbert per il Progetto “Girasoli”. • Collaborazione con ENEA per il progetto Phocus sul fotovoltaico a concentrazione. • Contatti per una futura collaborazione con Edison S.p.A (MI), SEMLABS (PR), UNIPR Dip. Ingegneria (PR), IMEM-CNR (PR), Imperial College (UK) nel campo delle celle PV a concentrazione di nuova generazione. B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati • Monitoraggio del sistema di illuminazione solare innovativo installato nella Sala Islamica del Museo Stibbert. B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano • MONTE DEI PASCHI DI SIENA: il MPS ha contribuito economicamente alla realizzazione del Progetto Girasoli, che ha permesso a INOA e CEO di acquisire esperienza e competenza nel campo degli impianti di sfruttamento dell’energia solare tramite concentratori ottici accoppiati sia a fibre che a celle fotovoltaiche. Le potenzialità di questo sistema ed i possibili campi di applicazione sono vastissimi. La complessità ed alta tecnologia del sistema suggeriscono però una fase di perfezionamento e di ingegnerizzazione per trarne un prodotto commercializzabile. o STIMA: 1.100.000 Euro • MUSEO STIBBERT: L’istallazione presso il Museo Stibbert di un prototipo divulgativo e di un impianto di illuminazione della Sala Islamica ad energia solare hanno valorizzato e pubblicizzato il sistema Girasoli. Il Museo Stibbert, nel quale il sistema Girasoli è permanentemente istallato e costantemente monitorato da INOA, rappresenta un importante vetrina, a carattere internazionale, per le nuove tecnologie sviluppate in questa linea di ricerca. o STIMA: vedi sopra • ENEA: INOA ha sperimentato tecniche per la misurazione dell’efficienza di collezione e la caratterizzazione di ottiche innovative per la concentrazione su celle PV quadrate. Ha inoltre messo a punto strumentazione e metodologie per l’analisi dell’immagine quadrata e dei contributi del collettore alla formazione dell’immagine. La collaborazione INOA-ENEA è partita nel 2003 e prosegue nel filone del fotovoltaico a concentrazione con lo studio congiunto per il perfezionamento di un simulatore solare. La ricerca in questo campo appare promettente anche se la ricaduta industriale e commerciale non è immediata. o STIMA: 400.000 Euro • EDISON, UNIPR, SEMLABS, IMEM-CNR, IMPERIAL COLLEGE: Nell’ambito del fotovoltaico a concentrazione INOA ha anche preso contatto con Edison S.p.A (MI) che sta sviluppando, in collaborazione con SEMLABS (PR), UNIPR Dip. Ingegneria (PR), IMEM-CNR (PR ed Imperial College (UK) un sistema di concentratori su celle PV di nuova concezione. L’INOA sta formalizzando la partecipazione al progetto. o STIMA: 400.000 Euro B7) Grado di sinergia con altri Enti • Collaborazione con il Consorzio CEO, ENEA. • Collaborazione in via di attuazione con Edison S.p.A. di Milano, UNIPR, SEMLABS e IMEM-CNR di Parma ed Imperial College di Londra. Piano Triennale 2005-2007 236 B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 MPS "Girasoli" ENEA Totale Esterni Consumo Inventariabile 30.000 10.200 40.200 Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo - - 0 - Totale 30.000 10.200 40.200 Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 237 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Progetto P 5.2.4 Sviluppo di sensori ottici per la misura in continua di parametri chimico-fisici Sezione: Napoli A1) Contesto esterno Il recente progresso nel campo dell’ottica e dell’optoelettronica apre nuove prospettive per la determinazione diretta di parametri fisici e chimici in determinati contesti ambientali. La richiesta sempre crescente di strumenti compatti per il monitoraggio continuo ed in-situ di grandezze d’interesse ecologico e geofisico può essere soddisfatta attraverso l’utilizzo congiunto di sorgenti di radiazione coerente, dispositivi ottici integrati e tecniche spettroscopiche. Nella valutazione del rischio in aree vulcaniche, ad esempio, è di estrema importanza la misura simultanea di deformazioni del suolo e piccole variazioni delle concentrazioni gassose con elevati livelli di accuratezza e precisione. In particolare, per l’analisi di emissioni gassose, gli spettrometri basati su sorgenti laser a semiconduttore, o su metodi nonlineari di generazione di radiazione, presentano enormi vantaggi in termini di sensibilità e selettività spettrale rispetto a strumenti commercialmente disponibili, basati spesso su sorgenti incoerenti o su metodi chimico-fisici indiretti. L’indagine su deformazioni meccaniche può essere efficacemente condotta attraverso l’impiego di sensori in fibra a reticolo di Bragg (FBG) che si prestano alla realizzazione di vere e proprie reti di dispositivi in fibra su vaste aree per il controllo simultaneo di parametri meccanici e termodinamici. A2) Obiettivi generali • Ingegnerizzazione dello spettrometro laser nel vicino infrarosso; • Sviluppo di prototipi portatili FBG progettati sia per sorgenti incoerenti e laser; • Realizzazione di una stazione per il monitoraggio continuo di gas e deformazioni nell’area dei Campi Flegrei, basata sui prototipi già funzionanti e integrata da strumenti convenzionali (gas cromatografo, spettrometro di massa); • Sviluppo di un prototipo portatile di spettrometro nel medio infrarosso, basato sulla generazione di frequenza differenza (DFG) in un cristallo non lineare, per misure in campo ed estensione del sistema ad altre lunghezze d’onda. A3) Attività svolta L’attività svolta può essere inquadrata nell’ambito dei progetti:. Progetto INGV: L’attività del terzo anno è stata focalizzata sull’ulteriore ottimizzazione dello spettrometro da campo nel vicino infrarosso basato su di un diodo laser che emette intorno a 2 micron. Il suo funzionamento in ambienti vulcanici aggressivi ed in modalità completamente automatica è stato testato durante diverse campagne di misura (Solfatara ed isola di Vulcano). In particolare, sono state misurate le concentrazioni di CO2 e H2O registrando variazioni nei diversi siti e su scale di tempi diversi. Progetto POR-Campania: Nell’ambito della realizzazione di sensori di gas si è conclusa la fase di ottimizzazione e caratterizzazione dello spettrometro DFG. L’apparato sviluppato consente la generazione di radiazione coerente di potenza superiore a 3 mW nella regione spettrale tra 2.9 e 3.5 micron dove ad oggi non esistono sorgenti laser di paragonabili prestazioni. Lo spettrometro è stato già impiegato con successo in laboratorio in esperimenti di spettroscopia molecolare ad alta sensibilità e risoluzione. Tra questi citiamo, gli esperimenti di rivelazione di metano (CH4) in tracce in aria e di spettroscopia in saturazione della stessa specie. Nell’ambito dello sviluppo di sensori di deformazioni è stata ultimata la messa a punto di Piano Triennale 2005-2007 238 un apparato che utilizza due sorgenti di radiazione a basso grado di coerenza nel vicino infrarosso (un diodo superluminescente ed una sorgente ASE) accoppiate a strutture FBG che fungono da elemento sensibile. Lo schema di rivelazione consiste nell’utilizzo di un filtro spettrale che analizza la radiazione riflessa dal reticolo e determina lo spostamento del massimo di riflessione. In particolare, sono stati adoperati un filtro AOTF (acousto-optic tunable filter) ed un analizzatore di spettro ottico (OSA). Progetto PON-“SIMONA”: Nell’ambito della realizzazione di un secondo apparato DFG è stata messa a punto una delle due sorgenti di iniezione. Si tratta di un laser a stato solido (il cui mezzo attivo è un vetro drogato ad erbio-itterbio) che emette nell’intervallo 1535-1545 nm con una potenza di alcune decine di mW ed una larghezza di riga di 50 kHz. Nell’ambito dei sensori FBG è stato realizzato un nuovo apparato che si basa su un laser a diodo semiconduttore DFB (che emette intorno a 1560 nm) e di un sintetizzatore per la modulazione veloce (2 GHz) della lunghezza d’onda laser. Il fascio laser così modulato viene accoppiato al reticolo di Bragg ed un sistema di rivelazione “in aggancio di fase”, (che utilizza un rivelatore veloce ed un mixer), produce un segnale di tensione con un andamento dispersivo (in funzione della frequenza laser) con passaggio per lo zero in prossimità del picco di riflessione di Bragg (? B). Ogni sollecitazione meccanica o termica, provoca uno spostamento di questo centro di simmetria. A4) Risultati raggiunti • Definitiva ottimizzazione dello spettrometro da campo nel vicino infrarosso e campagne di misura di concentrazioni di gas in aree vulcaniche (Solfatara, Vulcano) e confronto con altri metodi di misura in collaborazione con i partner del progetto INGV; • Realizzazione di un sensore FBG basato su sorgenti di radiazione a basso grado di coerenza Le sensibilità che si sono raggiunte in queste configurazioni sono dell’ordine di 10 microstrain (1 microstrain= variazione relativa di lunghezza di 10-6); • Sviluppo di un sensore FBG che fa uso di una sorgente laser e di una tecnica di modulazione di frequenza. È stato così possibile rivelare deformazioni meccaniche sia statiche che dinamiche (da frequenze inferiori ad 1 Hz fino alle decine di kHz). Il limite di sensibilità stimato nel corso dei test si aggira intorno a 20 n? (1 Hz di banda), valore che è già diversi ordini di grandezza migliore di quelli ottenibili con i sistemi ottici tradizionali; • Spettroscopia in saturazione della molecola CH4 nell’intorno di 3.2 micron per mezzo dello spettrometro DFG; • Progettazione di un sensore DFG portatile per la rivelazione simultanea e continua di metano e biossido di azoto in-situ; • Messa a punto di una nuova sorgente laser a stato solido, (finalizzata alla realizzazione di un secondo apparato DFG), che emette nell’intervallo 1535-1545 nm con una potenza di alcune decine di mW ed una larghezza di riga di 50 kHz. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE De Natale De Rosa Ferraro Giusfredi Mesi Uomo 1 6 4 2 B1b) Attività extramurale: Piano Triennale 2005-2007 239 B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • P. De Natale, G. De Natale, G. Gagliardi, L. Gianfrani, A. Rocco, Novel laser-based techniques for monitoring of volcanoes, Annals of Geophysics, in stampa. • A. Rocco, G. De Natale, P. De Natale, G. Gagliardi, L. Gianfrani, A diode laser based spectrometer for in-situ measurements of volcanic gases, Appl. Phys. B 78, 235 (2004). • P. Maddaloni, G. Gagliardi, P. Malara and P. De Natale, A 3.5-mW continuous-wave difference-frequency source around 3 ? m for sub-Doppler molecular spectroscopy, Appl. Phys. B, in stampa. • P. Maddaloni, G. Coppola, P. De Natale, S. De Nicola, P. Ferraro, M. Gioffrè, M. Iodice, Thickness measurement of thin transparent plates with a broad-band wavelength scanning interferometer, Phot. Tech. Lett. 16, 1349 (2004) Conferenze nazionali e internazionali: • P. Maddaloni, G. Gagliardi, P. De Natale, High-sensitivity trace gas detection by means of a mW-power DFG spectrometer around 3.2 micron, Spie 49th Annual Meeting, 2-6 Agosto 2004, Denver (Colorado, USA) • A. Rocco, G. Coppola, P. Ferraro, G. Foti, M. Iodice, Interferometric visualization and demodulation method for measuring quasistatic strain in fiber Bragg grating sensors by a simple rotating etalon filter, Photonics Europe, 26-30 Aprile 2004, Strasburgo (Francia) • A. Rocco, G. Gagliardi, L. Gianfrani, G. De Natale, P. De Natale, Real time monitoring of volcanic emissions with a laser-based fiber spectrometer, Photonics Europe, 26-30 Aprile 2004, Strasburgo (Francia) • P. Maddaloni, G. Coppola, P. De Natale, S. De Nicola, P. Ferraro, M. Gioffrè, M. Iodice, Thickness measurement of thin transparent plates with a broad-band wavelength scanning interferometer, Photonics Europe, 26-30 Aprile 2004, Strasburgo (Francia) • P. Maddaloni, G. Coppola, P. De Natale, S. De Nicola, P. Ferraro, M. Gioffrè, M. Iodice, Misura dello spessore e dell’indice di rifrazione di lamine trasparenti molto sottili mediante un interferometro a spostamento laterale a scansione di lunghezza d’onda, Elettroottica 2004, 15-17 Giugno 2004, Pavia (Italia) Brevetti: • “Tecnica di lettura per sensori in fibra ottica a reticolo di Bragg basata su sistema interferometrico” (in corso di deposito in Italia). Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA (pubblicati nell’ambito POR): • G. Gagliardi, P. Maddaloni, R. Abbate, P. De Natale, Manuale tecnico “MIRTuS” Spettrometro nel medio infrarosso per il monitoraggio ad alta sensibilità di gas inquinanti ed emissioni vulcaniche, Centro Regionale di Competenza Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale • P. Ferraro, A. Rocco, P. De Natale, Manuale tecnico “BraSS” Sensore di deformazioni meccaniche in fibra ottica, Centro Regionale di Competenza Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale B2b) Indici quantitativi: 4 articoli su riviste internazionali 5 comunicazioni a conferenze 2 rapporti tecnici Piano Triennale 2005-2007 240 B2c) Collaborazioni con l’industria Nell’ambito dei progetti PON e FIRB è in coro una collaborazione con le aziende: AVANEX Italia, Alenia Marconi Sistemi, D’Appolonia SPA, SIT-Scienza, Industria e Tecnologia. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata L’INOA coordina un Prog. Internazionale per l’applicazione di sistemi di misura ottici in aree vulcaniche. B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale Visite ricevute: • S. Mailis (Optoelectronic Research Centre-Southampton) nell’ambito del progetto FIRB • P. Rastogi (EPFL) nell’ambito del progetto PON. Visite effettuate: • Gruppo di F. Laurell, Royal Institute of Technology, Laser Physics Department, Stoccolma. B4) Prospettive di innovazione delle ricerche • Utilizzo di tecniche innovative di spettroscopia ad alta risoluzione e sensibilità per l’investigazione di spettri molecolari nel medio infrarosso; • Sviluppo di uno spettrometro DFG da campo per la rivelazione simultanea di metano e biossido di azoto; • Messa a punto di tecniche di “imaging spettrale” nella regione del medio infrarosso; • Sviluppo ed ottimizzazione del sensore FBG che prevede l’utilizzo di una sorgente laser stabilizzata in frequenza su una riga di assorbimento atomica o molecolare B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Collaborazioni nell’ambito dei progetti di ricerca PON, POR, FIRB: • In Napoli: Istituto di Cibernetica “E. Caianiello” del CNR, OV-INGV, Dipartimento di Scienze Ambientali II Università, Istituto di Microelettronica e Microsistemi del CNR, Università degli Studi di Napoli; • AVANEX Italia; • D’Appolonia SPA; • IFAC Firenze; • Dipartimento di Fisica (Politecnico di Bari); • Dipartimento di Fisica (Università di Padova); • Istituto di Microelettronica e Microsistemi del CNR (Sez. di Bologna). B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti • Istituto di Cibernetica “E. Caianiello” del CNR – Napoli (G. Pierattini, S. De Nicola); • OV-INGV – Napoli (G. De Natale); • Dipartimento di Scienze Ambientali – II Università di Napoli (L.A.S.E.R., D.C.P.S.); • Istituto di Microelettronica e Microsistemi del CNR (G. Coppola, M. Iodice) B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Piano Triennale 2005-2007 241 I sistemi BraSS e MIRTuS (vedi rapporti tecnici sopra citati) si collocano senz’altro tra i dispositivi più interessanti che la ricerca nel campo della sensoristica ottica è in grado di offrire allo stato attuale. L’insieme dei soggetti di mercato interessati al sensore MIRTuS è principalmente costituito dagli Enti e le Ditte che operano nel settore del monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, dei vulcani attivi e delle aree geotermiche, come il Dipartimento della Protezione Civile, l’Agenzia Regionale per la protezione Ambientale della Campania (ARPAC) o i Comuni e le Regioni interessati al controllo della qualità dell’aria in prossimità di centri urbani e discariche. D’altra parte, il ventaglio delle possibili applicazioni del sensore BraSS è piuttosto ampio. Tra queste, la misura “on-line” di stress meccanici e fratture per il controllo statico di strutture, come edifici o ponti, e la rivelazione di variazioni di pressione o temperatura in applicazioni di geofisica. In prospettiva la sua versione da campo potrebbe essere d’interesse per Enti di Ricerca, Osservatori, così come Enti Regionali o il Dipartimento per la Protezione Civile. La possibilità di integrare sensori Bragg con sensori di gas rappresenterebbe, infine, una vera e propria svolta nella realizzazione di strutture di controllo intelligenti per aree vulcaniche a rischio. Il brevetto in corso di deposito per il quale è già stata avvita la procedura attraverso le strutture competendi del DAST –CNR, si prevede possa portare allo sviluppo di un sistema innovativo per la lettura di deformazioni in regime quasi-statico a mezzo di reticoli di Bragg in fibra. Ci si attende che il parter industriale D’Appolonia possa arrivare ad una commercializzazione dello stesso in tempi brevi. Saranno inoltre intraprese iniziative per valutare l’eventuale opportunità di estensione all’estro del brevetto. B7) Grado di sinergia con altri Enti • Istituto di Cibernetica “E. Caianiello” del CNR – Napoli, col quale esiste una convenzione; • INGV che finanzia attività internazionali coordinate INOA e partecipa con INOA anche a progetti regionali POR-Campania; • Istituto di Microelettronica e Microsistemi del CNR-Napoli, col quale si utilizzano attrezzature per attività comuni. B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo - - 0 - Totale 0 - Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 242 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Sviluppo applicazioni Progetto P 5.3.1 Sviluppo di metodologie di microscopia avanzate per lo studio di sistemi biologici e biomateriali Sezione: Firenze A1) Contesto esterno Le microscopie ottiche più innovative quali la microscopia confocale con eccitazione a singolo e più fotoni e le microscopie a scansione di sonda (SPM) sono fra le tecniche di diagnostica e manipolazione più avanzate nel settore delle bio- e nano-tecnologie. Con questa attività di ricerca si intende affrontare lo studio micro- e nano-scopico di sistemi biologici rilevanti da un punto di vista medico creando una sinergia fra vari gruppi di ricerca che attualmente stanno affrontando queste tematiche da vari punti di vista e competenze (strumentali, biologiche, biochimiche, fisiologiche, fisiche e matematiche). A2) Obiettivi generali Obiettivo di questa attività è lo studio della dinamica di microsistemi biologici (cellulari e biomolecolari) di alta rilevanza applicativa nel campo delle biotecnologie e sarà condotta sia tramite la modellizzazione teorica, che sperimentale con l'ausilio di tecniche integrate di microscopia ottica avanzata quali: epifluorescenza, DIC, confocale con eccitazione a singolo ed a due fotoni, FRET (Fluorescence Resonance Energy Transfer), FLIM (Fluorescent Lifetime Imaging Microscopy), FCS (Fluorescence Correlation Spectroscopy); e tecniche di nanoscopia e nanomanipolazione con SPM. Un altro obiettivo di questa ricerca è la caratterizzazione con tecniche di microscopia ottica e nanoscopia SPM di biomateriali. A3) Attività svolta • Messa a punto delle tecniche di marcatura dei campioni biologici con proteine naturalmente fluorescenti derivanti dalla GFP (Green Fluorescent Protein). • Ottimizzazione delle tecniche di transfezione con vettore codificante la proteina chimerica GFP-b_actina. • Messa a punto delle metodologie di misura di elasticità, viscosità e adesione su cellule con microscopia AFM - PFM. • Studio del trasferimento di flussi di Ca2+ indotti da stimolazione chimica e meccanica fra cellule mioblastiche adiacenti tramite giunzioni intercellulari (gap junction). • Studio del ruolo delle gap junctions nel trasferimento dei transienti del Ca2+ tra cellule mioblastiche e cardiomiociti in cocoltura. • Topografia AFM su cellule patologiche (sindrome di Marfan) e sane. • Caratterizzazione di aggregati di ceratoplatanina tramite microscopia SPM. A4) Risultati raggiunti • E' stata ulteriormente perfezionata la metodologia di visualizzazione di sezioni istologiche con microscopio AFM. • Caratterizzazione di ceratoplatanina, proteina prodotta da un fungo fitopatogeno. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Quercioli Tiribilli Vassalli Mesi Uomo 4 5 6 Piano Triennale 2005-2007 243 B1b) Attività extramurale: • L'attività è stata, prevalentemente, svolta nel laboratorio di Biofotonica dell'INOA ospitato presso il Dipartimento di Anatomia, Istologia e Medicina Legale dell'Università di Firenze. • L'apporto di strutture, strumentazione e personale messi a disposizione dal Dipartimento è stato indispensabile per la conduzione di questa attività. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • A. Ugolini, C. Castellini, B. Tiribilli. "The orientation of the sandhopper Talitrus saltator during a partial solar eclipse". Journal of Comparative Physiology A: Sensory, Neural, and Behavioral Physiology, Volume 190, Number 10, pp. 855-859, (2004). • Formigli L, Meacci E, Vassalli M, Nosi D, Quercioli F, Tiribilli B, Tani A, Squecco R, Francini F, Bruni P, Zecchi Orlandini S., "Sphingosine 1-phosphate induces cell contraction via calcium-independent/Rho-dependent pathways in undifferentiated skeletal muscle cells", J. Cell. Physiol., Vol. 198, pag. 1-11 (2004). • B. Tiribilli, D. Bani, F. Quercioli, A. Ghirelli, M. Vassalli, "Atomic force microscopy of histological sections using a chemical etching method", Ultramicroscopy, in stampa (available online 4 Nov 2004). Conferenze nazionali e internazionali: • L.Carresi, G.Cappugi, A.Ghirelli, B.Pantera, L.Pazzagli, F.Quercioli, A. Scala, A. Spisni, B.Tiribilli, M. Vassalli and C. Zoppi; "AFM imaging of cerato-platanin, a phytotoxic protein involved in platanus disease". INFMeeting 2004, Genova, 8-10 Giugno 2004 • M.Vassalli, C.Guardiani, F.Bagnoli, L.Casetti, V.Cesati, R.Livi, A.Pacini, A.Politi, F.Quercioli, S.Ruffo, B.Tiribilli, A.Torcini, "Protein folding: theoretical description of AFM stretching experiments", workshop "Theoretical Physics in Quantitative Biology", Univ. Bicocca Milano, Settembre 2004 Note Intene INOA: Rapporti Tecnici INOA: Tesi di laurea: • C. Zoppi "Espressione eterologa e caratterizzazione di ceratoplatanina, proteina prodotta da un fungo fitopatogeno" - Università degli Studi di Firenze, Facoltà di SMFN corso di Laurea in Scienze Biologiche. B2b) Indici quantitativi: 3 pubblicazioni su riviste internazionali 2 comuinicazioni a congressi 1 tesi di laurea B2c) Collaborazioni con l’industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Piano Triennale 2005-2007 244 B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano B7) Grado di sinergia con altri Enti Sono in atto collaborazioni con: • Istituto per i processi chimico-fisici del CNR; • Ed i seguenti Dipartimenti dell'Università di Firenze: Dip. di Anatomia, Istologia e Medicina Legale, Dip. Biochimica, Dip. Fisiologia, Dip. Energetica. B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo - - 0 - Totale 0 - Missioni Totale Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 245 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 – Sviluppo applicazioni Progetto P 5.4.1 Sistemi ottici per controllo di processi. A1) Contesto esterno Il controllo di processi e di qualità insieme alla ricerca applicata al settore dell’automazione sono strategici per quanto riguarda la ripresa dello sviluppo industriale e la competitività del sistema paese. Questa linea di ricerca è dedicata verso questo settore strategico della ricerca industriale applicata e si indirizza di volta in volta alla soluzione di specifici problemi indicati dal mondo industriale. A2) Obiettivi generali Il rilievo automatico dei difetti superficiali di tavole di legno relativamente alla forma geometrica della tavola realizzata con sistemi optoelettronici non invasivi ed a basso costo rappresenta un ulteriore processo innovativo nel controllo industriale. Lo sviluppo di sensori e dispositivi optoelettronici può avere un importante applicazione nel controllo della qualità di tessuti, stoffe durante i processi di finissaggio presenti nella filiera dell’industria tessile. Altra possibile applicazione ai processi produttivi di materiali vari come cuoio, stoffa, carta e etc. sono i processi di marcatura laser del materiale durante le varie fasi di lavorazione per poter ricostruire e certificare alla fine del processo di produzione la qualità dei processi di lavorazioni stessi subiti dal manufatto. A3) Attività svolta Progettazione e studio di un sistema di visione in bianco/nero per l’identificazione di forme su superfici, anche deformate, non levigate ed in movimento. Studio di nuovo utilizzo, in particolare nel settore aereonautico, delle nuove tecnologie per i displays; rassegna dello stato dell’arte e delle vigenti normative molto stringenti relativamente al settore aereo sia civile e non. A4) Risultati raggiunti Sono stati progettati, implementati e simulati algoritmi e tecniche di elaborazione dati in tempo reale delle immagini B/N acquisite relativi all’individuazione di difetti superficiali presenti sui manufatti. Abbiamo ampliato la vecchia proposta per un progetto di ricerca, con partner industriali, per le nuove tecnologie da display per informazioni su sitemi di trasporto in particolare treni. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE m/u Ciamberlini 10 Longobardi 3 B1b) Attività extramurale: Numerose visite per riunioni di lavoro e prove di simulazione presso la Sirio Panel SpA. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: Conferenze nazionali e internazionali: Note Intene INOA: Rapporti Tecnici INOA: C. Ciamberlini, F. Francini, D. Jafrancesco, G. Longobardi, P. Sansoni, “Display a Piano Triennale 2005-2007 246 proiezione e sistemi a visione aumentata”. Rapporto Tecnico INOA (Febbraio 2004). B2b) Indici quantitativi: B2c) Collaborazioni con l’industria: • Sirio Panel SpA. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività Studio di possibile applicazione dedicata dei display di tipo OLED nei pannelli della cabina di volo di un aereo. B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Applicazione ai processi produttivi dei pannelli di display per aereri di nuove dispositivi a visione aumentata del tipo OLED. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati Con le industrie aeronautiche e costruttrici di macchine utensili per la difettazione di tavole in legno e/o laminati. Partecipazione al programma di Innovazione Tecnologica della Regione Toscana e della Regione Emilia-Romagna. B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Aziende di pannelistica per aeroveicoli - Il possesso della tecnologia per la realizzazione di nuovi pannelli sempre più prestazionali, a basso consumo, costo e peso permetterà alle aziende di competere in un settore ad elevata innovazione tecnologica dove la produzione deve continuamente ricercare nuove e migliori soluzioni ai problemi dei costruttori di veicoli ed adeguarsi velocemente alle nuove richieste di mercato. Stima: 25.000 Euro. B7) Grado di sinergia con altri Enti Sono in atto collaborazioni con: CEO Centro di Eccellenza Optronica – Firenze; Sirio Panel Spa Montevarchi (AR); OMGA Spa – Carpi (MO) B8) Capacità di attrarre risorse Fondi INOA 2004 Esterni 2004 Sirio Panel Spa Totale Esterni Inventariabile Consumo - - Inventariabile Consumo - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni 2.800 2.800 Missioni Totale - 0 - Totale 2.800 2.800 Borse/Assegni - - B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 247 Piano Triennale 2005-2007 248 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Sviluppo applicazioni Progetto P 5.4.2 Progettazione di sistemi ottici Sezione: Firenze A1) Contesto esterno L’utilizzo sempre più frequente dell’optoelettronica nei diversi settori applicativi del nostro paese, induce una domanda sempre maggiore di competenze nel campo della progettazione ottica e conseguentemente della lavorazione e del collaudo di superfici ottiche. Lo spettro delle richieste e dei contesti dove queste nascono è variegato. Nell’ambiente della ricerca, ad esempio, si richiedono dei sistemi ottici che, per le loro specifiche caratteristiche, sono unici. In quel contesto nasce allora la richiesta di competenze di calcolo ottico altamente qualificate ed allo stato dell’arte per produrre progetti innovativi. Nella piccola e media industria optoelettronica è invece presente la necessità di acquisire nuove metodologie di disegno ottico specificatamente dedicate alla progettazione dei sistemi ottici di interesse. Nasce quindi, in questo ambito, la richiesta di competenze di calcolo ottico che sappiano ben coniugare la novità del disegno con le esigenze di tempestività, controllo dei costi e semplicità, caratteristiche del mondo industriale. Infine l’ambiente industriale, includendo in questo anche la grande industria optoelettronica, costituita da poche aziende ad alto valore tecnologico sparse sul territorio nazionale, necessita intorno a sé di un ambiente culturale fertile, nel settore dell’ottica tecnica, dove poter attingere nuove risorse umane. Dall’analisi del panorama nazionale si evidenzia quindi la necessità di un ambiente scientifico che coltivando e mantenendo allo stato dell’arte le competenze relative alla progettazione ottica, possa essere di supporto all’attività produttiva e di ricerca nel settore optoelettronica. A2) Obiettivi generali Questa ricerca si propone di sviluppare nuove metodologie di progettazione ottica a supporto delle attività produttive e di ricerca nel settore optoelettronico. A3) Attività svolta • Completamento del progetto di un endoscopio catadiottrico per il nuovo sistema termografico del Joint European Torus (Culham, UK); • Progettazione di sistemi di focalizzazione per fasci laser CO2; • Progettazione di un obiettivo di focalizzazione per il North Bench dell’interferometro VIRGO (European Gravitational Observatory); • Partecipazione allo “Studio di un Payload Iperspettrale Avanzato” ASI, luglio 2003; • Studio di metodologie di calcolo per la propagazione di fasci gaussiani gene- ralmente astigmatici attraverso un generico sistema ottico. A4) Risultati raggiunti • Studio radiometrico dell’endoscopio catadiottrico progettato nel corso del 2003 per il nuovo sistema termografico del Joint European Torus; • Metodologia per la progettazione di un obiettivo di focalizzazione a due lenti per sistemi di scansione laser CO2 post-objective; • Metodologia per la progettazione di un obiettivo in riflessione di Pfund per sistemi di scansione laser CO2 post-objective; • Progettazione di un doppietto di focalizzazione per l’iniezione, nel North Bench, del fascio laser Nd:YAG che emerge dal North End Mirror dell’interferometro VIRGO (European Gravitational Observatory); • Progettazione di un telescopio a tre specchi anastigmatico per il canale MIR-TIR della Piano Triennale 2005-2007 249 Camera Iperspettrale Avanzata. • Ricerca e studio della letteratura inerente ai fasci gaussiani generalmente astigmatici ed alla loro propagazione attraverso un generico sistema ottico. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Greco V. Raugi (Bors.) Mesi Uomo 12 2 B1b) Attività extramurale: Svolgimento del corso “Progettazione e collaudo ottico” (60 lezioni) per il Corso di Laurea in Ottica, Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Firenze, anno accademico 2003-2004. Seminario “Metodologie e prospettive del calcolo ottico” (4 lezioni) nell’ambito del corso di “Laboratorio di Astrofisica I”, Corso di laurea in Fisica, Università degli Studi di Firenze, A.A. 2003-04. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • G. Maddaluno and V. Greco, “Optical design of a dual wave band wide-angle catadioptric endoscope for the Joint European Torus”, Rev. Sci. Instrum., (submitted). Conferenze nazionali e internazionali: • L. Bertoncini, I. Cacciari, V. Greco, G. Maddaluno, “Calcolo ottico di un endoscopio catadiottrico a doppia banda spettrale per il Joint European Torus,” Convegno ELETTROOTTICA 2004, Pavia 15-17 giu 2004. Atti, pp. 187-190. • V. Greco, A. Caruso, “Camera Iperspettrale Avanzata – Optical design of a three mirror anastigmatic telescope for the MIR-TIR channel,” C.I.A. Preliminary Requirement Review, A.S.I. Roma 4 nov 2004. Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: Tesi di Laurea, di Diploma e di Specializzazione: • L. Bertoncini,“Progettazione di un obiettivo di focalizzazione per sistemi di scansione laser post-objective”, Tesi di Specializzazione della Scuola di Specializzazione in Ottica dell’Università degli Studi di Firenze, Relatore V. Greco, Aprile 2004. B2b) Indici quantitativi: n. 1 pubblicazione su riviste scientifiche n. 2 comunicazione a conferenze n. 1 tesi di specializzazione n. 1 corso (60 lezioni) n. 1 seminario (4 lezioni) B2c) Collaborazioni con l’industria Silvia Carraresi, El. En S.p.A., “Elaborazione di calcoli ottici per lo sviluppo di obiettivi di focalizzazione per sistemi laser “, Prot. INOA n. 340 del 16 febbraio 2004. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base Piano Triennale 2005-2007 250 B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale • European Gravitational Observatory – VIRGO Project (Dr. Paolo La Penna) B4) Prospettive di innovazione delle ricerche B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati • Contributo allo “Studio di un Payload Iperspettrale Avanzato, Capitolato Tecnico e Gestionale, ASI, PY-ELE-RDO-001, 23 July 2003”. • Calcolo ottico di un obiettivo di focalizzazione per il North Bench dell’interferometro VIRGO (European Gravitational Observatory). B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano B7) Grado di sinergia con altri Enti Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio, Università di Firenze (Prof. A.Righini) ENEA, Centro Ricerche Frascati – Divisione Fusione ( Dr. Giorgio Maddaluno). B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile Consumo 2.500 Personale Borse/Assegni a progetto Missioni INOA 2004 2.000 Esterni 2004 Inventariabile Commessa - 10.000 - - Totale Esterni - 10.000 - - Consumo 200 - Missioni Totale 2.100 6.800 Borse/Assegni - Totale 10.000 - 10.000 B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 251 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 5 Sviluppo applicazioni Progetto P 5.4.3 Supporto al progetto realizzazione e verifica della deposizione di film sottili per applicazioni industriali Sezione: Firenze A1) Contesto esterno I trattamenti superficiali rappresentano un requisito indispensabile per la componentistica ottica di qualità, dato che il vetro e gli altri materiali a disposizione delle industrie non sono sempre in grado di rispondere alle necessarie caratteristiche di trasmissibilità e assorbimento. Un trattamento superficiale permette di selezionare la zona dello spettro elettromagnetico che si vuole trasmettere, bloccando la parte che potrebbe essere dannosa. Per questo motivo i trattamenti superficiali trovano posto in varie applicazioni industriali, quali l’ottica oftalmica, i filtri da discoteche, l’illuminotecnica e la protezione delle opere d’arte. A tale diffuso utilizzo non corrisponde in Italia un equivalente sviluppo produttivo, poichè la ricerca sui film sottili implica costi che la singola azienda non è sempre in grado di affrontare. L’innovazione e la ricerca in questo settore sono, quindi, molto richieste, così come una collaborazione degli enti di ricerca con le industrie del settore ottico. A2) Obiettivi generali L’obiettivo generale è quello di favorire un miglioramento della qualità nella produzione dei trattamenti, favorendo una collaborazione tra industrie e INOA. Troppo spesso infatti le industrie del settore si limitano a riprodurre trattamenti che già hanno “a catalogo” senza investire in innovazione e ricerca. Per questo motivo l’Italia (formata per lo più da piccole e medie imprese in questo segmento) rischia di non essere al passo con i colossi europei e mondiali. Questo obiettivo passa attraverso un aiuto alle aziende nella progettazione, nella caratterizzazione e nel controllo di qualità. A3) Attività svolta Sono stati prodotti vari trattamenti da utilizzare in ambito museale. Tali prodotti sono stati caratterizzati con misure spettrofotometriche e colorimetriche. L’attività svolta riguarda in particolare anche l’utilizzo di programmi di simulazione delle proprietà ottiche di dispositivi a film sottile, la progettazione di componenti ottici multistrato, la loro realizzazione mediante sistemi di deposizione del tipo PVD (Phisical Vapour Deposition), e la caratterizzazione mediante tecniche spettrofotometriche ed ellissometriche. A4) Risultati raggiunti È giunta a conclusione la fase relativa ad un’analisi della relazione tra progettazione architettonica e illuminazione: tale report sarà presentato nella relazione finale del progetto prevista per la seconda metà del 2005 È stato progettato un trattamento in grado di eliminare tutta la radiazione ultravioletta e infrarossa e che presenta uno spettro di trasmittanza piatto nel visibile. La realizzazione di tale trattamento è stata implementata a livello industriale, affrontando la difficoltà principale, quella legata alla deposizione di Ossido di Indio e Stagno (ITO) B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Mesi Uomo Farini 4 Poli (Ass.) 4 Di Sarcina (Bors.) 12 Piano Triennale 2005-2007 252 B1b) Attività extramurale: B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • I.Di Sarcina, A.Farini, A.Piegari “Multilayer optical coatings for conservation glass: colour rendering optimization” Rivista della stazione sperimentale del vetro 3, 5 (2004) • S. Baccaro, A. Cecilia, I. Di Sarcina, A. Piegari Optical coating behavior under y irradiation for space applications SPIE Proceeding (Vol. 5494, p. 529-535) Settembre, 2004. • S. Baccaro, I. Di Sarcina, A. Piegari, A. Cecilia Effect of y irradiation on optical components NSS/MIC/RTSD/SNPS Proceeding (Roma 2004) e sottomesso per la TNS (Transaction on Nuclear Science). Conferenze nazionali e internazionali: • “6th Symposium Of European Vacuum Coaters” (Anzio-Roma) 27-29 Settembre, 2004 I. Di Sarcina, A.Farini e A.Piegari “Color Rendering In Art Conservation Coated Glass”. • “IEEE Nuclear Science Symposium MIC” (Roma) October 16-22, 2004. I. Di Sarcina et al., “Effect of y irradiation on optical components”. Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: B2c) Collaborazioni con l’industria Il progetto permette la collaborazione con la Targetti Sankey, che è interessata alla commercializzazione del trattamento come strumento ulteriore nell’illuminazione dei musei. Permette inoltre di collaborare con la LAV, che è interessata alla produzione del trattamento stesso. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività E’ stato progettato un trattamento che utilizza materiali di utilizzo non frequente nelle aziende italiane (in particolare l’ITO), ed è stato sviluppato il know how per la loro deposizione B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale Nel periodo dal 25 al 30 novembre I.Di Sarcina ha partecipato ad un esperimento di riflettività neutronica al reattore nucleare del laboratorio Léon Brillouin (CEA Saclay) in Francia per lo studio delle caratteristiche superficiali di alcuni film sottili. B4) Prospettive di innovazione delle ricerche I materiali innovativi utilizzati in deposizione permettono di progettare soluzioni tecnologiche non usuali, ottenendo risultati che altrimenti sarebbero possibili solo con deposizioni di 100 strati, ad un prezzo ovviamente proibitivo. L’analisi psicofisica della percezione cromatica quando si osserva un quadro attraverso un vetro trattato è un’analisi che non si incontra in altre ricerche. Questo accade poiché normalmente l’alta tecnologia nella produzione ottica e la capacità di condurre misure psicofisiche sono competenze molto distanti; all’INOA è possibile seguire Piano Triennale 2005-2007 253 contemporaneamente le due linee di ricerca. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Collaborazione con il gruppo Componenti Ottici dell’ENEA (Casaccia) per la progettazione del trattamento. B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati Misure utili per la produzione del trattamento da realizzarsi presso la LAV e la Targetti Sankey. B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano 5.000 €. Lav. Collaborando con il progetto di ricerca dell’INOA la LAV ha acquisito le conoscenze necessarie per depositare l’ITO, potendo in questo modo acquisire nuovi clienti 10.000 €. Targetti La collaborazione con l’INOA ha permesso alla Targetti di porsi in maniera sempre più credibile come azienda attenta alla qualità della luce. Va ricordato chele cifre ancora ridotte sono dovute al fatto che il trattamento non è ancora giunto alla fase di produzione. B7) Grado di sinergia con altri Enti Stretta collaborazione con l’ENEA, che potrà essere allargata ad altri settori (si è avviata un’ipotesi di collaborazione nel settore beni culturali. B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 - Esterni 2004 Inventariabile CRF Totale Esterni Consumo Personale Borse/Assegni a progetto Missioni - - - Totale - 0 - 27.446 457 - 12.395 Totale 40.298 - 27.446 457 - 12.395 40.298 Consumo Missioni Borse/Assegni B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 254 Preconsuntivo 2003 Obiettivo 6 - Metrologia e Certificazione Progetto P 6.1 “Qualità ottica di Fasci Laser” Sezione: Firenze A1) Contesto esterno In gran parte delle applicazioni industriali, la funzionalità di una sorgente laser è fortemente legata alle caratteristiche della distribuzione di campo e.m. che si viene a formare nella zona spaziale dove il fascio luminoso viene messo a fuoco. Queste caratteristiche determinano la "Qualità Ottica" del fascio stesso che risulta quindi una specifica fondamentale al pari della potenza totale emessa. La definizione dei parametri di qualità ottica richiede procedure di misura complesse, in parte standardizzate da documenti ISO. Per lo studio delle problematiche aperte in questo campo e per la definizione ed il miglioramento delle norme di misura esiste un progetto internazionale (parzialmente finanziato EUREKA) che coinvolge molti gruppi di ricerca ed industriali a livello mondiale. La capacità di misurare grandezze come divergenza e dimensione spaziale di fasci laser è utile ai fini della determinazione di conformità a norme di sicurezza laser come la CEI-EN 60825-1. L’individuazione di procedure più raffinate di misura si rende infine necessaria tutte le volte che ci si trovi a dover caratterizzare sorgenti che producono fasci non ben modellizzati dalla teoria dei fasci gaussiani. E questo il caso ad esempio di tutti i laser con cavità ad accoppiamento diffrattivo. A2) Obiettivi generali Il nostro obiettivo principale è quello di stabilire procedure di misura della qualità ottica di fasci laser di alta potenza, come quelli usati nelle applicazioni industriali, studiando opportuni componenti ottici che permettano di campionare e trattare fasci di alta potenza. Al tempo stesso si vuole acquisire strumentazione e competenze che possano essere fornite a terzi (aziende operanti nel settore) sotto forma di attività di servizi di certificazione. A3) Attività svolta Abbiamo proseguito l’attività svolta negli anni passati nel contesto del Progetto Eureka Nr. E!-2359 (CHOCLAB II). In quel progetto sviluppammo e caratterizzammo un campionatore ottico in riflessione per fasci di alta potenza che permetta di eseguire misure su fasci secondari di potenza ridotta senza indurre aberrazioni sul fascio oggetto della misura. In questo anno abbiamo realizzato e caratterizzato uno specchio in rame deformabile per mezzo di variazioni di pressione sul fluido di raffreddamento. I due componenti rappresentano gli elementi chiave di una catena attiva (o adattiva) di convogliamento di un fascio laser di alta potenza in applicazioni industriali come il taglio laser su sistemi a corsa lunga. E’ stata mantenuta la strumentazione (accresciuta grazie a i fondi 2003) di misura utile per le attività di servizio verso terzi (come la fornitura di prove tecniche di conformità alle norme di sicurezza per radiazione Laser). Le misure di qualità dei fasci laser vengono infine eseguite nel contesto delle ricerche sulle sorgenti (progetto INOA P2.4 e progetti correlati). E’ stata inoltre avviata, in collaborazione con l’unità di Napoli, l’attività di sviluppo di componenti per la combinazione di fasci laser di alta potenza basti su reticoli con passo inferiore alla lunghezza d’onda. A4) Risultati raggiunti Sia il campionatore sviluppato nell’ambito del progetto Eureka che lo specchio deformabile hanno dato risultati positivi nei test di laboratorio tanto in termini di misure di parametri di fascio quanto in termini di robustezza. La soglia di danneggiamento da radiazione laser Piano Triennale 2005-2007 255 in continua (LIDT) misurata nei nostri test coincide con quella determinata dal trattamento riflettente scelto per i due componenti ed è dunque uguale a quella dei semplici specchi di rinvio usati nei sistemi laser di potenza per applicazioni industriali. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Ciofini Lapucci Mesi Uomo 2 2 B1b) Attività extramurale: B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • M. Ciofini, A. Lapucci, “ Optical Components for adaptive high-power beam delivery in industrial applications ”, Spie Proc. 5777, pp.,(2004). Conferenze nazionali e internazionali: • A.Lapucci, M. Ciofini, S. Lolli “ Specchi diffrattivi per il campionamento di laser di potenza”, Odimi’04, Firenze, 1-2 aprile 2004. • M. Ciofini, A. Lapucci, “ Optical Components for adaptive high-power beam delivery in industrial applications ”, XV GCL/HPL Conference, Prague (Czech Republic) 30 August – 3 September 2004. Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: B2b) Indici quantitativi: B2c) Collaborazioni con l’industria B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale Antonio Lapucci è Foreign Collaborator per il Progetto ISTC #2868 "Development of synergetic welding based on combination of coherent and polychrome energy radiation for motor-car and aerospace industries". B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Il progetto Eureka E!-2359 si è concluso nell’anno 2003. Tuutavia esiste un largo interesse in campo internazionale per attività nello stesso campo (anche da proseguire in contesto Eureka). Le prospettive più importanti in questo senso riguardano la caratterizzazione ottica delle sorgenti a semiconduttore di alta potenza. Queste sorgenti sono composte da schiere (laser array) di elementi indipendenti di piccola apertura. Per questo sono caratterizzate da grandi divergenze e distribuzioni non gaussiane e richiedono procedure di misura diverse da quelle che si adottano per laser convenzionali. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati Piano Triennale 2005-2007 256 B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati L’attività di misura per conformità alla norma CEI-EN 60825-1 è un servizio per il tessuto industriale nazionale. Siamo in grado di effettuare anche altre misure su fasci laser secondo le procedure ISO. B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano La collaborazione in questo tipo di progetto con piccole realtà italiane come la ditta LAV Coatings, ci ha permesso di evitare la costosa fornitura di lavorazioni speciali dall’estero ed ha consentito ai nostri partners di arricchire il loro portafoglio prodotti. Nel caso specifico ad esempio abbiamo contribuito alla messa a punto di coating per radiazione laser nell’ I.R. B7) Grado di sinergia con altri Enti B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Consumo Inventariabile Totale Esterni B8 bis) Ricavi da esterni: Ente, Ditta, Contratto TOTALE RICAVI Consumo - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni - - Importo - 0 - Totale 0 - - Missioni Totale Borse/Assegni - - Ente, Ditta, Contratto Importo € 0,00 B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 257 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 6 – Metrologia e certificazioni Progetto P 6.2 Laboratorio di interferometria (Centro SIT n. 130) Sezione: Firenze A1) Contesto esterno La produzione e la commercializzazione dei componenti ottici costituiscono settori significativi dell’economia nazionale. In particolare, la grande industria ha concentrato competenze specifiche in poche Aziende ad alto valore tecnologico, mentre la piccola industria è presente sul mercato con una produzione che punta sulla qualità per competere con l’importazione di massa da paesi terzi. Nel panorama nazionale si riconosce la necessità di mantenere al piú alto livello le competenze conoscitive e produttive nel campo dell’ottica fine, e di disporre di un riferimento scientifico di valenza internazionale su cui fare affidamento per il supporto delle attività produttive e delle ricerche di settore. La moderna caratterizzazione dei componenti e dei sistemi ottici fa riferimento a competenze di interferometria; il settore chiave dell’attività di caratterizzazione è costituito dalla metrologia legale. Il Sistema Nazionale di Taratura (SNT), istituito con Legge 11 agosto 1991 n. 273, svolge il compito di assicurare la riferibilità ai campioni nazionali dei risultati delle misurazioni. Il SNT opera mediante Istituti Primari e Centri del Sistema di Taratura in Italia (SIT), accreditati in base alle norme UNI-CEI EN. I certificati emessi dai Centri SIT sono riconosciuti in tutti i paesi aderenti alla “European Cooperation for Accreditation” (EA). La domanda di taratura è in fase di crescita, sia come quantità sia come tipologia, a causa della necessità della produzione e dei servizi di adeguarsi alla normativa vigente sull’assicurazione della qualità. A2) Obiettivi generali La ricerca si propone di fornire un contributo alle conoscenze sulla caratterizzazione dei componenti ottici, a supporto delle attività produttive e della ricerca di settore. Si tratta di studiare quelle grandezze (regolarità della forma, grado di finitura superficiale, proprietà funzionali) che forniscono valore aggiunto al componente e lo caratterizzano in termini di qualità. Il Centro si propone di offrire un servizio di taratura di riconosciuta valenza alla domanda esterna. Si intendono valorizzare le competenze acquisite negli anni nel settore dell’ottica di base (ottica geometrica, ottica fisica), in un ambiente di laboratorio configurato secondo la normativa vigente e dotato di strumentazione allo stato dell’arte. A3) Attività svolta L’INOA ha una lunga tradizione nel settore dei collaudi ottici; in questo ambito si coltivano competenze e si sviluppano temi specifici in base alla domanda esterna e agli interessi prevalenti della ricerca di settore. Le aree di lavoro seguite nel corso dell’anno riguardano in particolare: • Misura del parallelismo • Misura della rugosità • Caratterizzazione di componenti e sistemi ottici di interesse storico e museale Inoltre dal 15/12/00 il laboratorio di interferometria INOA è attivo come Centro SIT, accreditato per la taratura di planarità dei dischi ottici. Si eseguono tarature per conto di terzi, e si mantiene l’operatività del Centro secondo le prescrizioni dell’accordo di accreditamento. Nel contempo si partecipa a confronti interlaboratorio su grandezze di competenza, e si sviluppano metodi e procedure per estendere le capacità di certificazione del Centro. Piano Triennale 2005-2007 258 A4) Risultati raggiunti • Mantenimento dell’accreditamento del Centro SIT a norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. • Conformità alla visita ispettiva di parte, Prot. INOA n. 1229, 08/06/2004. • Emissione di certificati SIT. • Esecuzione di prove interferometriche e di tarature INOA su commesse esterne. • Salvataggio ed archiviazione di misure relative a ottiche del ‘600 (lenti di Galileo). Inoltre il laboratorio è stato parte attiva nel conseguimento da parte INOA della certificazione UNI EN ISO 9001:2000. B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Mesi Uomo Molesini 12 Vannoni 12 B1b) Attività extramurale: Svolgimento di un modulo di lezioni di ottica promosso dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino - Fondazione, POR obiettivo 3 FSE 2002. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • M. Vannoni, G. Molesini and A. Righini, "Interferometric test of optical systems: effect of probe beam collimation errors'', Opt. Eng. (accepted). Conferenze nazionali e internazionali: • G. Molesini, "Early optics in Italy: the roots and the cultural heritage", International Conference on Optical Diagnostics and Monitoring, Napoli 21-26 Mar 2004. (Invited). • G. Molesini, "Testing the lenses of Campani, lens-maker for Cassini", International Conference "Titan, from discovery to encounter", ESA-ESTEC, Noordwijk NL 13-17 Apr 2004. (Invited; proceedings, to appear). • F. Quercioli, A. Girelli, B. Tiribilli, M. Vassalli, G. Molesini, M. Vannoni, C. Ascoli, P. Baschieri, M. Sartore, "Microscopie a scansione per la diagnostica di dispositivi", 4° workshop su ottiche diffrattive, microottica e microsistemi "ODIMI '04", Firenze 1-2/4/04. • M. Vannoni, G. Molesini e A. Righini, "Misura del grado di collimazione dei fasci ottici per interferometria", Elettroottica 2004, Pavia 14-16 giugno 2004. Atti, pp. 290-293. • P. K. Buah-Bassuah, B. Tiribilli, M. Vassalli e G. Molesini, "Focometro portatile passivo a effetto moiré", Elettroottica 2004, Pavia 14-16 giugno 2004. Atti, pp. 294-297. • F. Quercioli, A. Girelli, B. Tiribilli, M. Vassalli, G. Molesini, M. Vannoni, "Microscopie ottiche a scansione", Elettroottica 2004, Pavia 14-16 giugno 2004. Atti, pp. 141-148. • M. Vannoni, "Misura interferometrica della macroforma superficiale e strutturale", Giornate di studio ``Metrologia per le Nanotecnologie'', Torino 12-13 maggio 2004. • G. Molesini, "Microscopia ottica interferometrica per la caratterizzazione delle superfici'', Giornate di studio ``Metrologia per le Nanotecnologie'', Torino 12-13 maggio 2004. • M. Vannoni e G. Molesini, "Esperimenti di interferometria 'speckle' con tecniche di fotografia digitale'', XC Congr. Nazion. SIF, Brescia 20-25 settembre 2004. Atti, p. 50. Note Interne INOA: • G. Molesini e M. Vannoni, "Aberrazioni del terz'ordine su foglio elettronico'', Nota Tecnica Interna INOA-TN-04/12 (nov 2004). Piano Triennale 2005-2007 259 Rapporti Tecnici INOA: • Caratterizzazione di materiale retroriflettente: campioni vernici. Prot. INOA n. 673, 19/03/04. • Misure di raggio di curvatura: sfere Nidek Technologies PRD106 PRD107 PRD108. Relazione tecnica n. 01/04. Prot. INOA n. 562, 15/03/04. • Misura delle caratteristiche di un reticolo micrometrico (ID 85004). Relazione tecnica n. 02/04. Prot. INOA n. 1867, 17/09/04. • Misura delle caratteristiche di un reticolo micrometrico (ID FARO). Relazione tecnica n. 03/04. Prot. INOA n. 1868, 17/09/04. • Misura delle caratteristiche di un reticolo micrometrico (ID 172 scala circolare). Relazione tecnica n. 04/04. Prot. INOA n. 1869, 17/09/04. • Misura delle caratteristiche di un reticolo micrometrico (ID 172 scala per durometri). Relazione tecnica n. 05/04. Prot. INOA n. 1870, 17/09/04. Tesi di Diploma della Scuola di Specializzazione in Ottica: • M. Vannoni, "Caratterizzazione interferometrica di planarità e parallelismo'', discussa il 22/04/2004. (Relatore G. Molesini). B2b) Indici quantitativi: n. 1 pubblicazione su riviste scientifiche n. 9 comunicazioni a conferenze n. 1 nota internaINOA n. 6 rapporti tecnici INOA n. 1 tesi n. 7 referee report di articoli per riviste scientifiche internazionali n. 1 partecipazione a Comitato Tecnico di conferenza (Elettroottica 2004) B2c) Collaborazioni con l’industria Il Centro svolge un servizio di taratura e certificazione conto terzi per la misura della planarità dei dischi ottici. Nel corso del 2004 ha inoltre eseguito misure di vario tipo per la committenza esterna, e misure di utilità interna INOA. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività Il laboratorio è accreditato come Centro SIT (Gazzetta Ufficiale n. 104, 06/05/02, pp. 51-63: Decreto 10/04/02). B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata Espressione di interesse per la partecipazione ad un confronto interlaboratorio (round robin) sulla misura della planarità, diametro 150 mm (coord. Dr. Ingolf Weingaertner). B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale I certificati emessi dal Centro sono riconosciuti in tutti i Paesi aderenti alla EA (European Cooperation for Accreditation). B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Le attività tipicamente svolte dal Centro non costituiscono ricerca di per se stesse, ma sono di supporto ai processi produttivi definendo e mantenendo il campione primario di planarità e rendendolo disponibile nella catena metrologica della riferibilità. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano Piano Triennale 2005-2007 260 B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati • Certificati emessi nel 2004: n. 3 • Rapporti di prova emessi nel 2004: n. 5 • Rapporti tecnici 2004: n. 10 B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti • Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio, Univ. Firenze (collimation tester). • Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze (archivio dati di interesse storico). • IODA (Industria Ottica dell’Alpago) foglio elettronico per le aberrazioni del terz’ordine. B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano Si stima che la certificazione SIT e le tarature INOA inducano un flusso di risorse secondo un fattore 10 rispetto al costo. Pertanto la stima è di Euro 77.860. B7) Grado di sinergia con altri Enti Il Centro collabora con gli altri Enti nei termini espressi dal Manuale della Qualità. B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Consumo Inventariabile Totale Esterni - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni 6.700 Consumo - - - 6.700 - Totale 0 - - Missioni Totale Borse/Assegni - - B8 bis) Ricavi da esterni: Ente, Ditta, Contratto Nuovo Pignone Marconi Systems Commun. TOTALE RICAVI Importo € 3.200,00 450 € 7.786,00 Ente, Ditta, Contratto Alta Space (9 fatture) Altri (10 fatture) Importo € 2.016,00 2120 B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 261 Preconsuntivo 2004 Obiettivo 6 – Metrologia e certificazioni Progetto P 6.3 Laboratorio di Fotometria e Illuminotecnica Sezione: Firenze A1) Contesto esterno Il crescente interesse a livello nazionale ed europeo su i problemi legati alla qualità di prodotto e di processo impone anche nel settore dell’ottica la presenza di strutture di ricerca e di laboratori qualificati. Considerato che a livello nazionale i laboratori pubblici possono svolgere un ruolo importante nel garantire l’imparzialità delle prove e che il nuovo regolamento dell’INOA affida all’ente oltre ai compiti istituzionali anche quello della qualificazione e certificazione, diventa importante sostenere un laboratorio che possa non solo certificare la qualità o la rispondenza alle norme di componenti e sistemi ottici, ma offrire anche attività di ricerca e di consulenza in un settore dove la domanda di realizzazioni ed applicazioni è in continua crescita. A2) Obiettivi generali Il Laboratorio di Fotometria e Illuminotecnica è una struttura di ricerca, sviluppo e servizi nata in seno all’Istituto Nazionale di Ottica Applicata grazie alla particolare attenzione che l’I.N.O.A. ha sempre manifestato nei riguardi di questa branca della fisica. I ricercatori ed i tecnologi addetti al laboratorio (fisici ed ingegneri), stanno operando per far diventare il Laboratorio un ente di certificazione la cui attività e già stato peraltro accreditata ISO9001. In questa prospettiva, la sempre crescente apertura nel fornire servizi e consulenza a privati, ha portato il Laboratorio a poter eseguire un set di misure ormai standardizzate e protocollate: • Misure spettrali su materiali: (Trasmissione e riflessione con incidenza normale e variabile fra 190nm e 3300nm) • Misure spettrali su sorgenti: (Densità di potenza relativa ed assoluta fra 200nm e 1100nm) • Misure di colore: (Coordinate cromatiche. Sistemi Cie31, CIElab, CIElux, T di colore (K)) • Misure su sorgenti luminose pulsate (Intensità e durata dell’impulso) • Misure di ripartizione angolare dell’intensità luminosa (su sorgenti estese fino a 60x60cm, LED, Fibre ottiche, piccole sorgenti. • Taratura Luxmetri (da 1 a 2000 Lux). A3) Attività svolta L’attività del 2004 riguarda due settori distinti: A) Ricerca e consulenza per conto di strutture private e altri enti B) Misure e controlli A4) Risultati raggiunti Settore A) • Progetto di un riflettore integrato in una sorgente Led per conto della ditta Ciclolinea. • Studio di un dispositivo per fotometria aeroportuale per conto di Argos. • Studio di alcuni dipositivi di controllo in una linea di produzione per conto di SACMI • Collaborazione scientifica con la ditta Seac per lo sviluppo di strumentazione bioclinica • Consulenze ottiche per il settore legale • Progettazione e modifiche della parte ottica di un microscopio per conto di alcuni gruppi di ricerca dell’Università di Firenze. Piano Triennale 2005-2007 262 Settore B) • Taratura di Luxmetri per conto di Tecnoengineering (Firenze), Intesa spa (Siena) • Controllo delle caratteristiche di lampade UV per le ditte: Carrier(Milano), Optec (Milano), M.P international (Tiene , VI), Askoll Due (Dueville, VI) • misure fotometriche su lampade IR: Videotec (Schio, VI), Cetace (Prato) • misure di colore: IMQ • misure di effento fantasma su lampade semaforiche per conto di IMQ (Milano) • Controllo delle caratteristiche di filtri per conto di: Galileo Vacuum System (Firenze), Assemblad, Technosistem B1) Produttività complessiva del progetto B1a) Produttività scientifica globale: PERSONALE Mesi Uomo Francini 3 Jafrancesco 9,5 Mercatelli 12 Sansoni 3 Bertoncini (Bors.) 1 Di Marco (Bors.) 4 B1b) Attività extramurale: • Incontri di lavoro a Roma e Imola e Milano per mettere a punto i progetti con la ditta Sacmi con Argos con IDI e con IMQ. • A Firenze sono stati svolti incontri di lavoro con Seac. B2) Qualità del lavoro svolto B2a) Indici qualitativi Pubblicazioni su riviste scientifiche: • F. Fusi, L. Mercatelli, G. Marconi, G. Cuttone, G. Romano “Optical characterization of a radiochromic film by total reflectance and trasmittance measurements” Medical Physics, vol. 31, issue 7, July 2004, pp 2147-2154 • L. Mercatelli, A. Farini, L. Bertoncini, S. Di Marco. “accuratezza nelle misurazioni con il luxmetro” Luce e Design , n°5, Settembre 2004 pp 72-77 • F. Francini, D. Jafrancesco, L. mercatelli, D. Fontani “Misure, test e consulenza all’INOA di firenze (I). L’Ottico (rivista ufficiale dell’associazione Italiana Ottici” n.317, Settembre 2004-11-12 • F. Francini, D. Jafrancesco, L. mercatelli, D. Fontani “Misure, test e consulenza all’INOA di firenze (I). L’Ottico (rivista ufficiale dell’associazione Italiana Ottici” n.319, Novembre 2004 (in corso di pubblicazione) Conferenze nazionali e internazionali: Note Interne INOA: Rapporti Tecnici INOA: • L. Bertoncini, S. Di Marco, F. Francini, L. Mercatelli - Rapporto n. 01/2004 "Misure fotogoniofotometriche su una sorgente a LED” per L'alternativa di Casellato Andreina Prot. n. 69 del 15/01/04. • L. Bertoncini, S. Di Marco, F. Francini, L. Mercatelli - Rapporto n. 02/04 “Misura dello spettro di trasmissione alla radiazione solare (UV)” per Newton snc - Prot n. 91 del 16/01/04. • L. Bertoncini, S. Di Marco, F. Francini, L. Mercatelli - Rapporto n. 03/04 “Misura dello Piano Triennale 2005-2007 263 spettro di trasmissione alla radiazione solare (visibile ed infrarossa)” per Newton snc Prot. N. 227 del 02/02/04. • L. Bertoncini, S. Di Marco, F. Francini, L. Mercatelli - Rapporto n. 04/2004 “Misure di trasmissione su filtri” per Assemblad srl - Prot n. 262 del 09/02/2004. • L. Bertoncini, S. Di Marco, F. Francini, L. Mercatelli - Rapporto n. 05/2004 “Misure colorimetriche su sorgenti luminose per uso navale” per Imq spa - Prot n. 462 del 01/03/2004. • L. Bertoncini, S. Di Marco, F. Francini, L. Mercatelli - Rapporto n. 6/2004 “Caratterizzazione dell'emissione di un illuminatore IR” per Videotec srl - Prot n. 337 del 16/02/2004. • S. Di Marco, F. Francini, D. Jafrancesco, L. Mercatelli - Rapporto 3F-RT04007 “Rapporto di taratura Luxmetro VE107 Lx (Vemer)” per Intesa spa - Prot n.1111 del 14/05/2004. • L. Bertoncini, S. Di Marco, F. Francini, L. Mercatelli - Rapporto n. 08/2004 “Misure colorimetriche su sorgenti campioni plastici” per Imq spa - Prot n. 965 del 28/04/2004. • S. Di Marco, F. Francini, D. Jafrancesco, L. Mercatelli - Rapporto 3F-RT04009 “Misure di irraggiamento UV dato da modulo IAQ” per Carrier S.p.A. - Prot n.1028 del 05/05/2004. • F. Francini, D. Jafrancesco, L. Mercatelli - Rapporto 3F-RT04010 “Misure di irraggiamento UV dato da modulo per la sterilizzazione dell'aria” per Strhold spa - Prot n.1239 del 09/06/04 • S. Di Marco, F. Francini, D. Jafrancesco, L. Mercatelli - Rapporto 3F-RT04011 “Misure di irraggiamento UV dato da modulo per la sterilizzazione dell'aria” per MP international srl - Prot. n. 1112 del 14/05/04. • F. Francini, D. Jafrancesco, L. Mercatelli - Rapporto 3F-RT04012, allegato 3F-RT04012, CD-ROM 3F-RT04012 “Misure di riflessione su specchi” per Galileo avionica • F. Francini, D. Jafrancesco, L. Mercatelli - Rapporto 3F-RT04013 “Misure di trasmissione spettrale su filtri neutri” per Tecno sistem - Prot n. 1552 del 16/07/2004. • F. Francini, D. Jafrancesco, L. Mercatelli - Rapporto 3F-RT04014 (in duplice originale) “Prove ottiche sulla montatura di occhiali Persol 2625-S” in relazione al Proc. Pen. 2143/2002, Mod. 21/BIS - Procura della Repubblica di Ferrara - Prot n. 1553 del 16/07/2004. • F. Francini, D. Jafrancesco, L. Mercatelli - Rapporto 3F-RT04015 “Scansioni goniofotometriche su lampade aeroportuali - Rapporto 1” per Argos ingegneria spa - Prot n. 1616 del 30/07/2004. • F. Francini, D. Jafrancesco, L. Mercatelli - Rapporto 3F-RT04016 e 3F-RT04017 “Misure di irraggiamento UV dato da modulo per la sterilizzazione dell'aria” per MP international srl - Prot n. 1577 del 20/07/2004. • F. Francini, D. Jafrancesco, L. Mercatelli - Rapporto 3F-RT04018 “Misure di irradianza tra 350 e 530 nm” per Optec srl - Prot n. 1593 del 23/07/2004. • D. Fontani, F. Francini, P. Sansoni “Progetto della parte ottica di un fluorimetro comprese le sezioni di illuminazione e di rivelazione del segnale di fluorescenza”. Rapporto Tecnico INOA-TN-04/4 (Febbraio 2004). B2b) Indici quantitativi: B2c) Collaborazioni con l’industria • Sono in corso collaborazioni per lo sviluppo di strumentazione e nuovi dispositivi con la ditta SACMI di Imola (Bo), con ARGOS di Roma e con SEAC di Firenze. • E’ stato siglato un accordo di cooperazione con il laboratorio CETACE di Firenze Piano Triennale 2005-2007 264 Tecnologia. B2d) Innovazione strumentale, procedurale ed apertura di nuove linee di attività • E’ in fase di completamento un nuovo laboratorio di fotometria ed illuminotecnica presso la sede INOA di Arcetri. • Durante l’anno 2004 è stata rilasciata da DNV la certificazione ISO-9001 • Sono state messe a punto procedure di misura e di gestione del laboratorio. • Procedure di misura: o Misure tramite filtri dell’irradianza UV di lampade germicide ai vapori di mercurio o Taratura di luxmetri o Misure di trasmittanza e riflettanza spettrali eseguite con spettrofotometro o Misure di trasmittanza e riflettanza spettrali eseguite con spettroradiometro o Misure di intensita radiante o luminosa e di irradanza o illuminanza eseguite con goniofotometro o Misure di illuminanza. • Procedure di gestione del laboratorio o Codifica e gestione della documentazione o Lavori per terzi o Attività di ricerca o Attività didattica o Gestione della strumentazione o Registro dei lavori in conto terzi o Validità dei certificati di calibrazione B3) Grado di internazionalizzazione B3a) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca di base B3b) Partecipazioni a grandi progetti internazionali di ricerca applicata B3c) Contratti europei B3d) Collaborazione scientifica internazionale B4) Prospettive di innovazione delle ricerche Le ricerche in collaborazione con gli enti citati nei punti precedenti sono finalizzate all’innovazione di prodotto e di processo. B5) Interazione con il sistema produttivo e sociale italiano B5a) Collaborazione in grandi progetti di ricerca con Enti pubblici ed organismi privati B5b) Servizio ad alta valenza tecnologica fornito ad Enti pubblici ed organismi privati Sono in corso collaborazioni per lo sviluppo di strumentazione e nuovi dispositivi con la ditta SACMI di Imola (Bo) con ARGOS e con IDI di Roma B5c) Collaborazione scientifica nazionale documentata da pubblicazioni o altri prodotti Richieste di collaborazioni retribuite dalle ditte di cui al punto precedente B6) Capacità di generare un flusso di risorse nel sistema produttivo e sociale italiano • Le collaborazioni con SACMI e con ARGOS, finalizzate a processi innovativi, prevedono commesse per 35.500 euro. • Preso atto che un documento della confindustria (La ricerca e l’innovazione in Italia, Ottobre 2003) valuta il 15% il rendimento da investimenti in ricerca. Considerando inoltre un rendimento del 3% derivante da attività aziendali. Il flusso di risorse totale è stimato in 1.360.000 Euro Piano Triennale 2005-2007 265 • Per le attività di misure e controlli si stima invece un flusso totale di risorse di 195.050 Euro B7) Grado di sinergia con altri Enti E’ stato siglato un accordo di cooperazione con il laboratorio CETACE di Firenze Tecnologia B8) Capacità di attrarre risorse Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Consumo Inventariabile SACMI ARGOS Totale Esterni - 30.000 Consumo Personale Borse/Assegni a progetto Missioni - 20.000 15.000 35.000 - 30.000 - Totale 20.000 15.000 35.000 - Missioni Totale Borse/Assegni - - B8 bis) Ricavi da esterni: Ente, Ditta, Contratto L’alternativa Assemblad IMQ Intesa Carrier Cetace Videotec Askoll Università di Firenze TOTALE RICAVI Importo € 450 € 450 € 4.460 € 300 € 250 € 1.940 € 400 € 660 € 3.135 € 19.145 Ente, Ditta, Contratto Newton Sthrhold MP International Galileo Avionica Elke Otto Optec Tecno sistem Uptiles Importo € 320 € 250 € 750 € 1.900 € 1.500 € 500 € 280 € 1.600 B8a) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese): B8b) Indicatore di autofinanziamento globale (totale finanziamenti/totale spese dirette): Piano Triennale 2005-2007 266 Preconsuntivo 2004 Progetto F. 1 Obiettivo F - Formazione e comunicazione scientifica Documentazione scientifica 1) Situazione corrente La biblioteca e l'Ufficio Documentazione (che raccoglie copia della produzione scientifica dell'INOA) sono organizzati per fornire un servizio di supporto documentario per la ricerca, per la didattica e per l’attività amministrativa dell’ente. La biblioteca è dotata dei necessari strumenti h/w e s/w per svolgere in maniera automatizzata tutti i suoi servizi. Ha a disposizione due postazioni di lavoro, un lettore ottico e uno scanner. Nella sala di lettura è stato allestito un punto di consultazione dell'OPAC. 2) Attività svolta La raccolta documentaria è stata arricchita secondo i desiderata dei dipendenti INOA e in linea con la politica di sviluppo della collezione della biblioteca che questo ente si è data. In particolare, gli acquisti si sono concentrati sulle monografie più rilevanti nelle aree disciplinari di maggiore interesse per l’istituto e sulle normative. La raccolta monografica delle due sedi distaccate è stata ulteriormente ampliata e gestita attraverso il software applicativo in uso. L'attività descrittiva del pregresso continua, secondo le regole nazionali ed internazionali di catalogazione e di indicizzazione e nell'OPAC sono descritte tutte le monografie ingressate dal 2000 (1257 registrazioni). In collaborazione con la Dott.ssa Poggiali, titolare di un assegno di ricerca, è stato allestito un archivio del materiale grigio, organizzato secondo una collocazione che segue criteri cronologici e tipologici. E' stata avviata la costruzione di una pagina Web dedicata ai servizi della biblioteca, dove per il momento è fruibile oltre all'OPAC, lo scambio dei doppioni delle riviste. A partire dal 15 ottobre 2004 i servizi della biblioteca saranno gestiti anche dalla Dott.ssa Poggiali, assunta a tempo indeterminato in qualità di collaboratore amministrativo. 3) Impegno personale (mesi uomo) PERSONALE Mesi Uomo Cetica 2 Poggiali (ammin.) 2,5 Zanaboni (ammin.) 12 Poggiali (Ass.) 7 4) Risorse finanziarie utilizzate Fondi Inventariabile INOA 2004 115.952 Esterni 2004 Inventariabile Totale Esterni Consumo Personale Borse/Assegni a progetto Missioni 32.392 - - Totale 9.908 158.252 Borse/Assegni - - - - - Totale 0 - - - - - - Consumo Missioni Piano Triennale 2005-2007 267 Preconsuntivo 2004 Obiettivo F – Formazione e comunicazione scientifica Progetto F 2 Formazione e informazione scientifica. 1) Situazione corrente L’Istituto Nazionale di Ottica Applicata, fin dalle sue origini, ha operato per la promozione della cultura e dell’aggiornamento professionale nel campo dell’ottica e delle sue applicazioni. A questa sua attività nella prima metà del secolo scorso, va il merito della nascita e successivamente dello sviluppo di un’industria ottica nazionale. Nei primi anni ’80 è iniziata la collaborazione con l’Università di Firenze per la gestione, mediante una opportuna convenzione, di una scuola post lauream, la Scuola di Specializzazione in Ottica il cui corpo docenti è circa per metà formato da personale scientifico dell’INOA. Alla fine degli anni ’80, mediante una opportuna convenzione con la Facoltà di Scienze dell’Università di Firenze, è stato organizzato un Diploma Universitario in Ottica Tecnica, unico in Italia. Questo è stato sostituito da una laurea di primo livello in Ottica della classe 25: Fisica e Tecnologie Fisiche. 2) Attività svolta Le principali attività svolte sono le seguenti: collaborazione con l’Università di Firenze per la gestione della Scuola di Specializzazione in Ottica; collaborazione con il Corso di Laurea in Ottica per la gestione della didattica; collaborazione con la Facoltà di Scienze per la progettazione di una laurea in Optometria e di una nuova classe universitaria in Ottica Tecnica e Biomedica; in collaborazione con la Lighting Academy “La Sfacciata” sono stati progettati e realizzatialcuni corsi di aggiornamento nel campo dell’illuminotecnica; in collaborazione con il Consorzio CEO e l’Azienda ospedaliera di Careggi (Firenze) è stato organizzato e tenuto il corso ECM “La sicurezza nell’impiego di sorgenti coerenti (laser) e incoerenti (lampade UV, visibile, IR); in collaborazione con l’Università di Firenze e la Regione Toscana è stata preparata la proposta per l’istituzione di una figura professionale di “Ottico di Laboratorio” come profilo professionalizzante della Laurea in Ottica; in collaborazione con il CEO e con la Scuola Superiore di Tecnologie Industriali” è stata preparata la proposta di un corso professionale in Optoelettronica; per l’aggiornamento del personale dell’Ente è stato organizzato un corso sull’uso del pacchetto TracePro per la verifica e progettazione di sistemi ottici non sequenziali. 3) Impegno personale (mesi uomo) PERSONALE Mesi Uomo Cetica 2 Farini 0,5 Jafrancesco 0,5 Poli (Ass.) 4 4) Risorse finanziarie impegnate Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo - - - 0 - Totale 0 - - Missioni Totale Borse/Assegni - Piano Triennale 2005-2007 - 268 Preconsuntivo 2004 Obiettivo F - Formazione e comunicazione scientifica Progetto F. 3 Diffusione della cultura scientifica 1) Situazione corrente L’Istituto Nazionale di Ottica Applicata, fin dalle sue origini, ha operato per la promozione della cultura nel campo dell’ottica e delle sue applicazioni. 2) Attività svolta Abbiamo partecipato alla manifestazione “festival della scienza” che si è tenuta a Genova dal 28 Ottobre al 4 Novembre. E’ iniziata l’organizzazione della collana di glossari in argomenti di ottica in collaborazione con la SIOF (Società Italiana di Ottica e Fotonica). I primi glossari, che saranno realizzati nel 2005, riguarderanno: la colorimetria, la fotonica, l’illuminotecnica. 3) Impegno personale (mesi uomo) PERSONALE Mesi Uomo Cetica 2 Farini 0,5 Quercioli 1 Tiribilli 1 Poli (Ass.) 4 4) Risorse finanziarie utilizzate Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo - - - 0 - Totale 0 - - Missioni Totale Borse/Assegni - Piano Triennale 2005-2007 - 269 Preconsuntivo 2004 S – Servizi tecnologici Servizio S 2 Tecnologie ottiche. 1) Situazione corrente L’Officina Ottica esegue lavorazioni legate ai vari progetti di ricerca dell’Istituto stesso. Mediante opportune convenzioni esegue anche lavorazioni per altri Enti. La sua utilità nasce dalla necessità di eseguire lavorazioni prototipali che necessitano modifiche nel corso dell’esperimento o lavorazioni e produzioni particolari di oggetti non reperibili sul mercato. L’evoluzione continua delle tecniche di lavorazione e dei materiali impone un potenziamento dell’officina in tutti i suoi aspetti. E’ necessario intraprendere un lavoro di riorganizzazione e potenziamento dell’officina nella filosofia di una attività inserita in un Istituto di ricerca che non segue la logica del profit, ma una logica legata alle necessità contingenti del ricercatore. L’immediatezza della verifica e la possibilità di effettuare modifiche in tempo reale sono gli aspetti essenziali del supporto che l’officina deve dare alla ricerca. 2) Attività svolta Sono state eseguite lavorazioni ottiche relative alle ricerche dell’Istituto. Sono state anche eseguite lavorazioni ottiche per altri Enti quali: l’Università di Cape Coast (Ghana), l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Istituto di Spettroscopia Non Lineare di Nizza, il Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non Lineare (LENS), il Dipartimento di Fisica dell’Università di Firenze, Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa. la ditta SACMI, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’Istituto di neurofisiologia del CNR di Pisa. 3) Impegno personale (mesi uomo) PERSONALE Mesi Uomo Bianchi (tecn.) 12 Pucci (tecn.) 12 Salza (tecn.) 2 Tenani (tecn.) 12 4) Risorse finanziarie impegnate Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale Borse/Assegni a progetto Missioni Consumo - - - 0 - Totale 0 - - Missioni Totale Borse/Assegni - Piano Triennale 2005-2007 - 270 Preconsuntivo 2004 S – Servizi tecnologici Servizio S 3 Tecnologie elettroniche. 1) Situazione corrente Il personale del laboratorio di elettronica collabora a tutte le ricerche dell'ente, provvedendo alla progettazione ed alla realizzazione di circuiti elettronici. La progettazione viene eseguita con tecniche automatiche per mezzo di un software specifico (OrCad). A livello prototipale i circuiti stampati sono realizzati direttamente tramite la fresatura di lastre di vetronite per mezzo di una particolare macchina utensile a controllo numerico in grado di leggere i "files" preparati dai programmi di sbroglio dei circuiti stampati. Il laboratorio di elettronica provvede anche al mantenimento del sito internet dell'ente che è stato suddiviso in due sezioni. La prima visibile all'esterno, contiene tutte le informazioni relative all'attività dell'ente. La seconda invece, dedicata a comunicazioni interne è accessibile solo dai dipendenti. 2) Attività svolta Nel corso di questo anno è iniziata la ristrutturazione dei locali attualmente occupati dal laboratorio di elettronica. Sono previste tre postazioni dedicate alla progettazione ed al collaudo più uno spazio comune dedicato al magazzino ed alle macchine per la produzione di circuiti stampati. L'attività svolta nel 2004 è stata dedicata prevalentemente al supporto tecnico per il gruppo beni culturali e per quello di applicazioni ambientali e aerospaziali. Il personale del laboratorio inoltre, ha collaborato alla riorganizzazione dell’inventario dell’ente, provvedendo alla revisione dei beni inventariati, allo scarico di quelli obsoleti ed alla nuova classificazione delle varie categorie di assegnazione. 3) Impegno personale (mesi uomo) PERSONALE Euzzor (tecn.) Mascalchi (tecn.) Poggi (tecn.) Mesi Uomo 12 12 12 4) Risorse finanziarie impegnate Fondi Inventariabile INOA 2004 Esterni 2004 Totale Esterni Consumo Inventariabile - Personale a progetto Missioni Consumo - Personale a progetto Missioni - Borse / Assegni - Piano Triennale 2005-2007 Totale - Borse / Assegni - 0 Totale - 0 - 271 Preconsuntivo 2004 Referenze Bibliografiche Pubblicate Prog Rif Titolo Pubblicazione P 1.1 1 A.Farini e A.Reggiani, Percezione ed illusione: non crederete ai vostri occhi, Luce e Design pp.78-84 (Febbraio 2004). A.Farini, Leonardo e l’ottica, L’oroptero Luglio 2004 L. Mercatelli, A. Farini, L. Bertoncini e S. Di Marco, Accuratezze nelle misurazioni con il luxmetro, Luce e Design pp.72-77 (Settembre 2004). 2 3 P 2.1 1 2 3 P 2.2 1 2 3 P 2.3 P 2.4 1 1 2 3 P 2.5 1 2 3 4 5 6 7 8 P 2.6 1 F. Quercioli, A. Ghirelli, B. Tiribilli, M. Vassalli, Ultracompact autocorrelator for multiphoton microscopy, Microsc. Res. Tech., Vol. 63, pag.27-33 (2004). F. Quercioli, B. Tiribilli, M. Vassalli and A. 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Fontana, M. C. Gambino, M. Greco, M. Materazzi, E. Pampaloni, L. Pezzati, Indagini diagnostiche ottiche: riflettografia infrarossa e microrilievo della superficie, in Filippino Lippi e Pietro Perugino - La deposizione della Santissima Annunziata, Il luogo del David Restauri 4, pag. 85, editore: Sillabe s.r.l., Livorno (2004). R. Fontana, M. C. Gambino, C. Mazzotta, M. Greco, E. Pampaloni, L. Pezzati, High-resolution 3D survey of artworks, in Proceedings of SPIE, (in press) Vol. 5457. Optical Metrology in Production Engineering, 2004. R. Fontana, M. C. Gambino, G. Gianfrate, M. Greco, E. Pampaloni, L. Pezzati, A 3D scanning device for architectural survey based on Time-Of-Flight technology, in Proceedings of SPIE, (in press) Vol. 5457. Optical Metrology in Production Engineering. P. Carcagnì, A. Della Patria, R. Fontana, M. Greco, M. Mastroianni, M. Materazzi, E. Pampaloni, L. Pezzati, Multispectral imagingof paintings by optical scanning, in stampa su Optics and Lasers in Engineering (2004). R. Fontana, M. C. Gambino, M. Greco, L. Marras, M. Materazzi, E. Pampaloni, L. Pezzati, P. Poggi, Diagnostica ottica di dipinti antichi: la riflettografia infrarossa, L’Ottico (Rivista Ufficiale Associazione Italiana Ottici) n. 314 (2004). L. Stefanutti; A. R. MacKenzie; V. Santacesaria; A. Adriani; Stefano Balestri; S. Borrmann; V. Khattatov; P. Mazzinghi; V. Mitev; V. Rudakov; C. Schiller; G. Toci; C. M. Volk; V. Yushkov; H. Flentje; C. Kiemle; G. Redaelli; K. S. Carslaw; K. Noone; Th. Peter: The APE-THESEO Tropical Campaign: An Overview”, Journal of Atmospheric Chemistry, 48, P. 1-33 (2004). P. W. Werle, P. Mazzinghi, F. D’Amato, M. De Rosa, K. Maurer and F. Slemr: Signal processing and calibration procedures for in situ diode-laser absorption spectroscopy, Spectr. Acta A 60, pp. 16851705 (2004). P. Werle, Diode-Laser Sensors for in-situ Gas Analysis, in: P. 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Francini, D. Jafrancesco, L. Mercatelli, D. Fontani, Misure, test e consulenza all’INOA di firenze (I). L’Ottico (rivista ufficiale dell’associazione Italiana Ottici), n.319, Novembre 2004.. Piano Triennale 2005-2007 276 Allegato 3 Attività applicative svolte dall’INOA per i diversi bacini di utenza PROCESSI INDUSTRIALI E TELECOMUNICAZIONI Laboratorio di Fotometria ed illuminotecnica E’ stato costituito un laboratorio di Fotometria ed Illuminotecnica che in prospettiva diventerà uno dei laboratori di metrologia e certificazione dell’Istituto. L’attività del 2003 è stata dedicata alla realizzazione e messa a punto di attrezzature e procedure di misura come descritto in seguito: P2.2-2 Realizzazione e messa punto di un fotogoniometro che è stato usato per misure fotometriche e colorimetriche di lampade a LED per semafori ferroviari (LES elettronica, La Spezia). P2.2-3 Misure fotometriche e spettroradiometriche su lampade a fessura per uso oftalmico (CSO, Firenze). P2.2-4 Realizzazione e messa punto di un banco per la taratura di luxmetri (TecnoEngineering, Firenze e Intesa SpA, Siena). P2.2-5 Misure colorimetriche e di intensità luminosa su monitor a LCD (DMD Medicale, Villarbassa- Torino). P2.2-6 Misure di emissione spettrale nella regione UV di lampade germicide (IMQ, Milano). P2.2-7 Messa a punto di una procedura per la verifica della conformità di materiali retroriflettenti impiegati in caschi da motociclisti (AGV, Ivrea). P2.2-8 Calibrazione di filtri per la taratura di un opacimetro (Assenblad, Firenze) P2.2-9 Progettazione e realizzazione di un sistema per il rilevamento della funzione di distribuzione bidirezionale di scattering (BSDF) su campioni di varia natura. Il sistema usa sorgenti luminose a diversa lunghezza d’onda e consente la variazione continua sia dell’angolo di incidenza sia di quello di scattering (Sirio Panel, Montevarchi). Sistemi aerospaziali L'esperienza dell'Istituto nella progettazione, realizzazione e collaudo di sistemi ottici ed optoelettronici risulta di particolare utilità per le aziende che operano nel campo della strumentazione aerospaziale, dove questi sistemi vengono utilizzati sia a livello di strumentazione (osservazione della terra, astronomia ecc.) che per il funzionamento stesso del veicolo spaziale (alimentazione, comunicazioni). Oltre alla storica collaborazione che l'Istituto ha avuto ed ha tuttora con la principale azienda nazionale che si occupa di applicazioni spaziali dell'ottica (Officine Galileo, oggi Galileo Avionica), si sono recentemente attivate collaborazioni con Alenia Spazio (progetti EUSO e FSL) e Media Lario (progetto LAME). A titolo di esempio l'Istituto ha progettato e realizzato mediante i propri Servizi Tecnologici il telescopio istallato sul satellite commerciale MegSat-1, lanciato con successo il 26/10/2000 da Baikonur, per effettuare misure di fondo di radiazione nell'ultravioletto (esperimento Aurora). Realizzazione di microscopi a scansione di sonda. L'attività consiste nello sviluppo di microscopi a scansione di sonda (SPM) ed è condotta in stretta collaborazione con l'Istituto di Biofisica del CNR (Pisa), la ditta ElbaTech srl, Marciana (LI) ed il Dipartimento di Sistemi e Informatica dell'Università di Firenze. Piano Triennale 2005-2007 277 Sono in corso: • La realizzazione di una testa SPM a grande intervallo di scansione e suo interfacciamento con un sistema di controllo analogico sviluppato dalla ditta ElbaTech. • La realizzazione di un sistema di controllo basato su computer con sistema operativo real-time e sviluppo di algoritmi di feedback ottimizzati in funzione delle diverse condizioni e parametri di misura. Tecniche per lo studio delle aberrazioni di sistemi ottici In anni recenti si è registrato un rinnovato interesse per lo studio di aberrazioni introdotte da sistemi e componenti ottici: “Wavefront Sensing”. Ciò è stato determinato dalla necessità di valutare gli effetti introdotti dalle aberrazioni in molti campi di applicazione alla base dei quali i “processi ottici” hanno un ruolo fondamentale. Per esempio, lo studio delle aberrazioni è di fondamentale importanza in microelettronica per lo sviluppo di tecniche litografiche, oppure in astronomia la valutazione delle distorsioni di fronte d’onda sono alla base delle tecnologie dei sistemi ad “ottiche adattative”. Sono state condotte ricerche per lo sviluppo di nuove tecniche utilizzabili per lo studio delle aberrazioni dei sistemi ottici. Misure di microrugosità su superfici di componenti ottici Con il microscopio a forza atomica sono state effettuate misure di topografia su campioni di materiali con finitura ottica. La microrugosità su scala dei nanometri determina la luce diffusa dal componente che tende a deteriorare la qualità dell'immagine. L'effetto diventa determinante quando si richiedono prestazioni particolarmente esigenti come in astronomia, nelle applicazioni spaziali etc. La Galileo Avionica ha interesse ad approfondire l'indagine sui materiali ottici ed i processi di lavorazione, in particolare sulle ottiche asferiche realizzate in carburo di silicio. Misure di microscopia confocale in fluorescenza su dispositivi ottici integrati L'impiego della microscopia confocale in fluorescenza è ristretto quasi esclusivamente all'ambito biologico per lo studio di campioni marcati con fluorocromi. Noi abbiamo impiegato un LSCM per la caratterizzazione di dispositivi ottici integrati ed in particolare di guide d'onda planari realizzate con tecniche di irradiazione ion-beam (Na, H, He) in cristalli di LiF. Il bombardamento ionico produce centri di colore nel cristallo, che aumentando localmente l'indice di rifrazione realizzano la struttura guidante. Se eccitati con radiazione laser a 488 nm, questi centri di colore (F2 e F3+) emettono un'intensa fluorescenza nell'intervallo di lunghezze d'onda 500-700 nm. L'impiego del LSCM permette così di ottenere immagini 3D in fluorescenza della guida e di caratterizzare quindi l'uniformità e distribuzione di questi centri di colore Progetto e realizzazione di uno scanner IR Il dispositivo per l’acquisizione di immagini nell’infrarosso, sviluppato presso l’INOA e attualmente prodotto dalla Falcon Instruments, è stato implementato mediante l’aggiunta di una “testa colore” per la ripresa nel visibile. Lo strumento consente così l’acquisizione simultanea di un’immagine IR e una visibile metricamente esatte e perfettamente sovrapponibili. Piano Triennale 2005-2007 278 Array di laser Sono stati realizzati e studiati array di laser a gas di diversa geometria con i relativi sistemi ottici per migliorare il fascio. La realizzazione di sistemi in cui queste sorgenti possano essere utilizzate in parallelo producendo un fascio di qualità equivalente a quella di un laser singolo, è un traguardo che può portare conseguenze applicative inimmaginabili. Per fare l’esempio più eclatante, un singolo diodo laser può oggi fornire una potenza dell’ordine di 50 W, enorme date le piccole dimensioni delle sorgenti, ma troppo piccola per qualsiasi applicazione industriale. Un array di laser simili potrebbe fornire fasci utilizzabili per applicazioni di vario tipo generati da oggetti di dimensioni contenute. Sorgenti laser a cavità verticale E’ stato studiato in dettaglio come i laser a cavità verticale (VCSEL) possano migliorare le loro proprietà di trasmissione di segnali mediante l’aggiunta, sulla corrente di alimentazione, di una quantità opportuna di rumore. Questo fenomeno è stato applicato per la prima volta in questo Istituto per ottimizzare la trasmissione di segnali ottici. In particolare è stato dimostrato come questo sistema possa essere impiegato per la trasmissione di segnali digitali (tipici delle telecomunicazioni in fibra ottica). Questa ricerca è stata oggetto di un brevetto nell’anno 2000. Realizzazioni di film sottili per applicazioni industriali E' stato avviato un progetto di collaborazione tra INOA e le principali realtà produttive nel campo dei trattamenti ottici. Tale collaborazione, che vede l'INOA come capofila, permette alle aziende di poter usufruire della raffinata strumentazione dell'Istituto per la determinazione dei parametri costruttivi dei film, ma è anche l’occasione per avviare progetti tecnologicamente avanzati. In tali progetti le competenze INOA sono indispensabili e permettono la proposta di soluzioni industriali innovative e non la semplice ripetizione di progetti già acquisiti, consentendo lo sviluppo delle aziende toscane in tale comparto. Metrologia e certificazione L’assicurazione di qualità, che investe tutto il mondo produttivo, richiede oggi il riconoscimento della conformità con indirizzi, metodi e procedure di validità provata e accettata dal sistema di mercato. In questo ambito è in crescente aumento la domanda di misura e taratura di strumenti e campioni, da utilizzare nella catena del trasferimento delle unità di misura agli elementi di qualità dei prodotti. Puntualmente, i dispositivi dell’Unione Europea prevedono meccanismi di accreditamento per le aziende e, a monte, una rete di laboratori che, attraverso una consolidata attività di metrologia, provvedano al mantenimento dei campioni primari ed all’emissione dei certificati di taratura. Fino dalla sua istituzione l’INOA è stato un punto di riferimento nazionale, ed un termine di confronto internazionale, per la metrologia delle grandezze ottiche. Nel quadro normativo che si è creato intorno all’assicurazione di qualità l’INOA ha aderito al Sistema Nazionale di Taratura, istituito con legge 11 agosto 1991 n. 273, e si è dotato di un laboratorio di metrologia, proponendosi come Centro SIT (Servizio di Taratura in Italia) per certificazioni nel settore dell’interferometria. L’accreditamento è stato conseguito il 15/12/2000, e confermato il 11/12/2003. D’altra parte le competenze INOA coprono un ampio ventaglio di settori applicativi, per cui si ritiene qualificante per l’attività istituzionale, e utile per l’economia del paese, un Piano Triennale 2005-2007 279 progressivo maggior coinvolgimento nel campo dell’assicurazione di qualità, ampliando e diversificando le linee di intervento. Sviluppo di componenti e microdispositivi con cristalli ionici nonlineari Dal 2001 l’unità “Dispositivi Fotonici Innovativi” operante a Pozzuoli (NA), in stretta collaborazione con il gruppo della sede di Firenze afferente ai progetti di ottica non lineare, sta mettendo a punto nuove tecniche optoelettroniche per la realizzazione di componenti nonlineari, principalmente in cristalli di niobato di litio, mediante la creazione di strutture 1-D, 2-D e 3-D per inversione dei domini ferroelettrici su scala micrometrica. In tale ambito l’INOA coordina un Progetto FIRB-negoziale di durata triennale (2003-2005), su scala nazionale, che è stato finanziato dal MIUR per un importo complessivo di 4092 KEuro. A questo progetto partecipa la OTI-Corning Italia, azienda leader in campo mondiale per le telecomunicazioni in fibra ottica. E’ prevista la realizzazione, oltre che di dispositivi innovativi per telecomunicazioni, anche di componenti ottici nonlineari che verranno incorporati in sistemi per il miscelamento di frequenze e che consentiranno l’effettuazione di esperimenti di frontiera nel campo dell’Ottica Quantistica. BIOMEDICINA Misure di microtopografia SPM su materiali biotecnologici Sono state effettuate misure di microscopia ottica e AFM su impianti di titanio per uso odontoiatrico trattati con laser Nd:YAG a vari livelli di potenza media e diverse frequenze di ripetizione. Scopo della ricerca è evidenziare la presenza di microfratture o effetti di microfusione superficiali e stabilire la soglia di danneggiamento dell'impianto stesso. Laboratorio di Biofotonica Le microscopie ottiche più innovative quali la microscopia confocale con eccitazione a singolo e più fotoni e le microscopie a scansione di sonda (SPM) sono fra le tecniche di diagnostica e manipolazione più diffuse nel settore delle bio- e nano-tecnologie. Il Laboratorio di Biofotonica affronta lo studio della dinamica di microsistemi biologici (cellulari e biomolecolari) di alta rilevanza applicativa nel campo delle biotecnologie. L'attività è condotta in sinergia fra vari gruppi di ricerca con punti di vista e competenze diverse (strumentali, biologiche, biochimiche, fisiologiche, fisiche e matematiche). La parte sperimentale è affrontata con l'ausilio di tecniche integrate di microscopia ottica avanzata quali: epifluorescenza, DIC, confocale con eccitazione a singolo ed a due fotoni, FRET (Fluorescence Resonance Energy Transfer) , FLIM (Fluorescent Lifetime Imaging Microscopy), FCS (Fluorescence Correlation Spectroscopy); e tecniche di nanoscopia e nanomanipolazione con SPM. Studio della percezione termica mediante radiazione laser. La radiazione laser a CO2 viene assorbita entro uno spessore di poche decine di micron di epidermide. Lo studio della penetrazione termica permette la valutazione della gravità di alcune patologie del sistema nervoso periferico che interessano lo strato cutaneo come la fibromialgia e la sclerodermia. La ricerca, che e’ condotta in collaborazione con il Dipartimento di Fisiopatologia Clinica e la Divisione di Reumatologia dell’Università di Firenze, conta di sviluppare questa tecnica impiegando altri tipi di laser la cui radiazione Piano Triennale 2005-2007 280 sia facilmente assorbita dalla cute. Questa indagine ha implicazioni di carattere fondamentale per la determinazione dei processi di integrazione e trasduzione dei ricettori termici cutanei. Digitalizzazione di calchi di arcate dentali Mediante il dispositivo a scansione laser sviluppato dal Gruppo Beni Culturali è stato effettuato il rilievo di alcuni calchi di arcate dentali con lo scopo di creare archivi digitali inalterabili nel tempo. E’ in corso un’analisi di calchi effettuati su pazienti in età prescolare mediante scansione a riga laser e micro-profilometria volta allo studio dell’abrasione della superficie dentale. Monitoraggio dell’evoluzione termica durante operazioni di chirurgia oftalmica E’ stato messo a punto un dispositivo per il rilievo termografico, e sono state svolte numerose campagne di misure volte al monitoraggio dell’evoluzione temporale della temperatura dell’occhio durante operazioni di cataratta. BENI CULTURALI Sviluppo di un sensore per il controllo dell'illuminazione (colore e frazione UV della luce) in ambienti museali. E’ stato sviluppato un sensore capace di monitorare a lungo termine il colore e la frazione UV della luce incidente su una opera d’arte in ambienti museali. Particolare attenzione sarà dedicata alla progettazione di sensori miniaturizzati e con grande capacità di memoria al fine di poter controllare costantemente un'opera d'arte anche nei periodi di prestito in altri paesi. Questa attività è stata sviluppata in collaborazione con la Targetti Sankey, ditta leader nel settore dell’illuminazione. E' previsto il coinvolgimento della Lighting Accademy in un progetto di sviluppo. Tecniche di rilievo 3D per la diagnostica di beni culturali. Nell’ambito del rilievo tridimensionale di oggetti di interesse storico-artistico sono stati realizzati quattro prototipi che, oltre a coprire varie tipologie di strumento, consentono di misure 3D su una scala variabile da pochi micron fino a 30 m. Essi sono uno scanner laser a tempo di volo, uno scanner a riga laser, un proiettore di luce strutturata ed un micro-profilometro laser. Mediante questi dispositivi è così possibile operare in diversi settore applicativi che spaziano dall’archeologia all’architettura, dai dipinti alla statuaria, dalle incisioni ai graffiti. Tecniche di analisi ad immagine per la diagnostica di beni culturali. Nell’ambito dell’analisi ad immagine, sono state sviluppate una serie di tecniche caratterizzate da una complementarietà che consente indagini a largo spettro di opere d’arte. E’ stato realizzato un dispositivo per l’analisi multispettrale digitale della fluorescenza ultravioletta dei dipinti. Tale dispositivo consente di discriminare, ed in molti casi identificare, la natura dei pigmenti utilizzati nei dipinti. Piano Triennale 2005-2007 281 AMBIENTE Sistemi ottici per l'ambiente I sempre crescenti livelli di inquinamento atmosferico, sia a livello locale, principalmente urbano, che a livello globale, richiedono sistemi di misura e controllo per grandi aree, di alta sensibilità e di rapida risposta, in grado di fornire modelli a breve e medio termine come ausilio agli organi deputati a prendere le opportune misure di protezione e correzione. La trasparenza atmosferica in diverse bande dello spettro elettromagnetico permette di usare svariate tecniche ottiche, sia laser che con sorgenti convenzionali, per fornire dati quantitativi con le modalità sopra citate. Le tecniche di maggiore interesse sono attualmente la Tunable Diode Laser Absorption Spectroscopy (TDLAS), i sistemi Lidar, particolarmente il DIAL (Differential Absorption Lidar), per quanto riguarda le tecniche laser, e la Differential Absorption Spectroscopy (DOAS) e la Fourier Transform InfraRed spectroscopy (FTIR) per quanto riguarda le tecniche che utilizzano sorgenti incoerenti o direttamente l'emissione della specie in esame. A livello di ricerca questi sistemi sono spesso realizzati da Istituti e ricercatori con competenze specifiche nella fisica e chimica atmosferica, ma spesso non specializzati nel progetto e la costruzione di strumentazione ottica e laser. La collaborazione fra questi Istituti e l'INOA è quindi estremamente efficiente, e particolarmente utile per far crescere un know-how scientifico e tecnologico in un campo in cui l'Italia è attualmente quasi completamente dipendente da tecnologie importate. Le competenze e la strumentazione già presenti nelle unità organiche Optoelettronica e Ottica Quantistica sono utilizzate sia per sistemi laser innovativi, come i sistemi di generazione di infrarosso medio per mixing di frequenze, che nella progettazione e realizzazione di sistemi completi di misura. L'Istituto già opera in questo campo nell'ambito di progetti Europei (INFRA, EUPLEX e TROCCINOX) dedicati principalmente ai grandi temi dei mutamenti climatici globali, in progetti ASI relativi alla taratura e validazione in situ di sensori da satellite (ENVISAT) ed in progetti nazionali maggiormente dedicati all'analisi dell'inquinamento urbano (SERQUAINTERREG) ed a misure in campo vulcanologico. Questi progetti, al momento principalmente finanziati dalla regione Toscana sono svolti in collaborazione con altri Enti (CNR, ENEA e Università) e con le industrie del settore, come Kayser Italia e SIT, particolarmente interessate alle possibili ricadute in sistemi compatti ed economici per il monitoraggio continuo degli inquinanti atmosferici e di processi industriali. Collettori di luce solare L’INOA, inoltre è impegnato nel settore dell’energia rinnovabile ed in particolare in quello dello sfruttamento dell’energia solare. Attualmente sono attivi due progetti che si inseriscono all'interno di questa linea di ricerca. Il primo riguarda un sistema di illuminazione con luce naturale delle vetrine della "Sala Islamica" del Museo Fiorentino "Stibbert". Il progetto denominato "I Girasoli", finanziato in parte dalla regione Toscana, nasce da una collaborazione con il CEO ed il Museo Stibbert. Il secondo progetto riguarda invece la purificazione di acque inquinate tramite l'attivazione di un particolare catalizzatore con luce solare. La parte relativa al Piano Triennale 2005-2007 282 catalizzatore sarà svolta dal Consorzio per lo Sviluppo di Sistemi a grande Interfase CSGI c/o Il Dipartimento di Chimica Fisica dell’Università degli Studi di Firenze. Sistemi per il monitoraggio di aree vulcaniche L’INOA è già da alcuni anni impegnato nello sviluppo di sistemi remoti, basati su laser a fibre ottiche, per la misura di concentrazione di gas emesso in aree vulcaniche, al fine di fornire alla comunità dei vulcanologi e geofisici, nonché al Dipartimento della Protezione Civile, dati ad elevato grado di precisione sull’andamento temporale delle emissioni gassose.In questo ambito l’INOA coordina un progetto internazionale di durata triennale, finanziato dal GNV-INGV, che prevede lo svolgimento di campagne congiunte di misura sui principali vulcani italiani. Parallelamente l’INOA partecipa al Centro di Competenza Regione Campania sul tema Ambiente, che prevede entro il 2005 l’installazione di sistemi innovativi per la misura di emissioni gassose e di deformazione del suolo, da sviluppare presso l’unità “Dispositivi Fotonici Innovativi” operante a Pozzuoli (NA). Su temi analoghi, in collaborazione con aziende quali D’Appolonia Spa, Alenia Marconi Sistemi, SIT e Enti di ricerca come l’Osservatorio Vesuviano-INGV, l’Istituto di Cibernetica-CNR, dal 2002 l’INOA partecipa ad un progetto PON, di durata triennale. Tale progetto consentirà lo sviluppo di una rete integrata di controllo di aree vulcaniche che si avvarrà di sensori basati su laser a semiconduttore, sistemi per la generazione di infrarosso mediante sintesi di frequenza, sistemi in fibra ottica con reticoli di Bragg. Piano Triennale 2005-2007 283 Piano Triennale 2005-2007 284 Allegato 4 Il consorzio CEO (Centro di Eccellenza Optronica) obiettivi, composizione societaria, organizzazione. Il CEO – Centro di Eccellenza Optronica è un Consorzio senza scopo di lucro, fondato a Firenze nel 1989 per promuovere e sviluppare la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica nel campo dell'Optoelettronica. Il CEO è inserito nell'Albo dei Laboratori di Ricerca del Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), ed ha ottenuto la certificazione ISO 9001/00. Il CEO è composto attualmente da quattro consorziati ciascuno dei quali dispone di una consistente dotazione di competenze di livello scientifico-tecnologico elevato: P2.2-10 L' Istituto Nazionale di Ottica Applicata (INOA) P2.2-11 Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) tramite: L' Istituto di Fisica Applicata Carrara (IFAC) P2.2-12 L' Università degli Studi di Firenze tramite: Il Dipartimento di Fisica Il Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni Il Dipartimento di Fisiopatologia Clinica P2.2-13 L' El.En. S.p.A. Lo statuto del CEO è stato recentemente rivisto per aumentare l’efficienza operativa e facilitare l’ingresso di nuovi partners. Il Consorzio è articolato in cinque Unità Operative: 1. Unità CLAM (Centro Laser per Applicazioni Mediche) e Sezione BIOPTO Utilizza tecniche di fluorescenza e di spettroscopia per la ricerca in campo medico, biologico ed ambientale. 2. Unità Elaborazione Immagini e Rete di Calcolatori Gestisce la struttura informatica del CEO e sviluppa applicazioni basate su Internet e tecnologie multimediali. 3. Unità Optoelettronica Studia e sviluppa sistemi di controllo non invasivi per processi e prodotti industriali. 4. Unità Ambiente Opera nei settori della sicurezza e delle energie rinnovabili. 5. Unità Nanotecnologia e Microscopia Controllo di strutture complesse su scala micrometrica e nanometrica. L’unità offre anche un servizio di nanolitografia. Il laboratorio è gestito in comune con l’INOA. Nel seguito sono richiamate brevemente le attività più recenti, evidenziando in particolare l’apporto tecnico-scientifico fornito dall’INOA. Piano Triennale 2005-2007 285 ATTIVITÀ IN CAMPO EUROPEO ODILE: Realizzazione di un sistema ottico per il controllo del processo di tessitura in tempo reale su telaio. Iniziato nel 1992 terminato nel 1996 SPECTRUM: Sviluppo del prototipo di un sistema optoelettronico per l’utilizzazione del 100% dell’energia solare collezionata. L’energia raccolta viene trasportata a distanza tramite fibre ottiche e utilizzata, con il medesimo impianto in tempo reale, per riscaldare o illuminare o produrre energia elettrica a seconda dell’energia richiesta, al momento, dall’utilizzatore. Iniziato il 1/12/97 terminato il 30/06/00 (durata 30 mesi) Attività: L’INOA il CEO Ha sviluppato: Ha sviluppato: i collettori ottici l’architettura del sistema, l’adattatore fra il sistema di un interruttore ottico per indirizzare collezione e l’ingresso della fibra l’energia su una specifica utilizzazione, il SW di simulazione i sistemi meccanici la meccanica di supporto dei il sensore per l’inseguimento del sole collettori durante l’arco del giorno Ricadute: P2.2-14 Progetto pilota per l’illuminazione della sala islamica del Museo Stibbert (“I Girasoli” cofinanziato dalla Regione Toscana per £. 103.500.000) (iniziato a dicembre 01). P2.2-15 Partecipazione ad una rete internazionale “Enerbuild RTD” - sfruttamento dell’energia solare per l’illuminazione nelle abitazioni e nei centri abitati”. P2.2-16 Richiesta ai coordinatori del Network internazionale di includere INOA nella rete europea che contiene Istituti di ricerca, Osservatori e imprese di prestigio internazionale. SMARTMEC: Realizzazione del prototipo di un sistema per il controllo di qualità, in tempo reale, di parti dell’albero di trasmissione di autocarri Renault. Iniziato il 1/03/1997 – durata 36 mesi, terminato 30/05/2000 Attività: L’INOA il CEO Ha sviluppato: Ha sviluppato: Due rugosimetri ottici per l’analisi di l’architettura del sistema, superfici piane e curve il SW di inseguimento dei pezzi lungo la linea di produzione SW di interfacciamento fra le postazioni di controllo e gli altri moduli SW Ricadute: Piano Triennale 2005-2007 286 P2.2-17 P2.2-18 E’ in predicato una collaborazione di ricerca proposta da IVECO. Il SW di inseguimento (tracking) è stato utilizzato in altre applicazioni. PINOCCHIO: E’ stato sviluppato un sistema innovativo per il controllo della qualità del legno da tagliare per ottenere, attraverso successive operazioni di giunzione dei singoli pezzi tagliati, una tavola priva di difetti. Il sistema esamina innanzitutto la regolarità delle tavole che devono essere tagliate. Le tavole che risultano avere deformazioni dei profili longitudinali al di sotto di una soglia imposta di volta in volta dall’utilizzatore, vengono analizzate cioè vengono rivelati i loro difetti superficiali. La rivelazione dei difetti è fatta tramite un sistema a radiofrequenze (RF) ed uno di visione RGB. Le informazioni su nodi, sacche di resina, crepe ed altri difetti ritenuti importanti per la classe di qualità del legno, vengono trasferite al sistema di taglio. L’eliminazione del difetto viene eseguita vicinissima al bordo del difetto stesso riducendo notevolmente gli scarti. Iniziato il 01/09/98 – terminato 31/08/01 Attività: L’INOA il CEO ha sviluppato: ha sviluppato: il sistema di controllo del grado di l’architettura del sistema imbarcatura delle tavole da tagliare il Sistema RF tramite tecniche di triangolazione e il modulo del “Data Fusion” e sensori di posizione l’interfaccia con il sistema di taglio SW per la misura della deformazione delle tavole e presentazione grafica Ricadute: P2.2-19 Opportunità per la realizzazione di una seconda generazione di PINOCCHIO PINOACEO: Dai risultati del Progetto europeo PINOCCHIO, CEO ed INOA hanno concordato di mettere a punto un sistema di controllo affidabile ed economico con sensori RF e sensori di visione a colori. Il tempo previsto per lo sviluppo di un prototipo di PINOACEO è di 18 mesi a partire dal luglio 2004. Attività: L’INOA il CEO Svilupperà: svilupperà: il sistema di controllo della svirgolatura una nuova architettura del sistema delle tavole da tagliare tramite sensori a il Sistema RF con risoluzione CCD; sarà messo a punto un SW per la maggiore rispetto a PINOCCHIO misura della deformazione delle tavole il modulo del “Data Fusion” e più intelligente di quello utilizzato in l’interfaccia con il sistema di taglio PINOCCHIO Ricadute: Piano Triennale 2005-2007 287 La conoscenza delle esigenze del mercato, fatta durante i tre anni di sviluppo di PINOCCHIO, autorizza a prevedere una larga diffusione di PINOACEO soprattutto fra i piccoli utilizzatori e ovviamente fra i medi ed i grandi. Il nuovo sistema avrà le capacità di tutti i sistemi attualmente sul mercato (pochi, molto costosi, di non facile ed immediata utilizzazione) ma avrà caratteristiche (poco costoso, di facile concezione e quindi facilmente utilizzabile in tempi brevi) che lo rendono decisamente più accessibile soprattutto fra i piccoli utilizzatori che rappresentano un largo settore di mercato. NOEMI: Studio di un prototipo per la marcatura con laser di codici di qualità dei prodotti tessili, della carta, del cuoio e della pelle e di un marchio di qualità onde prevenire operazioni di contraffazione. INOA svilupperà un sistema di scrittura utilizzando un laser a semiconduttore. Iniziato il 1° aprile 2001 – durata 36 mesi Attività: L’INOA il CEO Fornirà la sorgente a Svilupperà: semiconduttore l’architettura del sistema , il software di Assisterà il processo di marcatura scrittura, l’interfaccia con l’utilizzatore con laser a semiconduttore tramite Profibus della Simens il sistema di marcatura con laser a CO2 e NdYAG Ricadute: Una migliore organizzazione della distribuzione dei manufatti corredati di tutte le informazioni sulla qualità del prodotto letti sul prodotto stesso senza l’uso di etichette o schede di accompagnamento e la possibilità di trovare un procedimento che ostacoli in modo efficace il fenomeno della contraffazione, aprirà prospettive interessanti al mercato di questo sistema. Un’indagine preliminare ha rivelato che tutte le grandi case di moda nel settore dell’abbigliamento e della calzatura adotterebbero immediatamente un tale sistema. Anche nel settore della carta esistono produttori che per particolari manufatti richiedono un marchio di qualità che non si possa contraffare TRUST: Viene studiato un nuovo tipo di semaforo ferroviario, secondo le esigenze delle ferrovie europee, per migliorare la sicurezza del trasporto su rotaia. Il nuovo sistema eliminerà i segnali luminosi indesiderati perché ingannevoli e causa di disastri ferroviari nel mondo, dei quali è stata raccolta una precisa casistica. Il risultato del progetto sarà il prototipo del nuovo semaforo. Iniziato ad Aprile 2001 durerà due anni. Ci sono stati problemi gestionali con due partners industriali ed uno sviluppatore che il CEO non ha ritenuto idonei per coordinare un progetto così importante per il risultato effettivo finale. La CEE ha accolto le perplessità manifestate dal responsabile di CEO ed INOA, G. Longobardi, ha rivisto la situazione, ha accettato di cambiare i partners e di un riesaminare un “amendment” del progetto stesso. Alla fine del Febbraio 2002 il progetto modificato è stato discusso a Bruxelles ed il progetto è stato prolungato fino a settembre 2003. Attività: Piano Triennale 2005-2007 288 L’INOA Eseguirà: tutte le misure fotometriche e colorimetriche previste nel progetto ivi comprese le prove sul campo il CEO Svilupperà: tutte le attività di ricerca, di progetto e di realizzazione del semaforo Ricadute: Interessantissime dal momento che il problema della segnaletica ferroviaria e cittadina è un problema di sicurezza attuale in tutti i paesi europei, extraeuropei, negli USA ed in Canada. Un buon risultato, sia dal punto di vista della soluzione tecnica sia come riduzione dei costi di manutenzione, aprirebbe i mercati di tutto il mondo. Attualmente non esiste questo buon risultato. CHOCLAB II: Studio e sviluppo a livello sperimentale di componenti per la caratterizzazione di fasci laser. Iniziato il 1/08/00 – durata 34 mesi Attività: L’INOA il CEO ha la responsabilità tecnica del progetto gestisce la parte amministrativa svilupperà “il campionatore di fascio” Ricadute: Le procedure e le apparecchiature ottenute attraverso la realizzazione degli obiettivi del progetto potranno essere utilizzate in ambito industriale sia dai costruttori che dagli utilizzatori di sistemi laser. PROGETTI NAZIONALI MADESS II: Sviluppo di tecniche diagnostiche avanzate per circuiti ottici integrati. Tecniche ottiche per la caratterizzazione di guide ottiche planari. Iniziato il 1/07/1999, terminato il 30/06/2001 Attività: L’INOA il CEO è stato responsabile tecnico del progetto in ha coordinato il progetto collaborazione con l’Istituto di Biofisica del CNR di Pisa, ha sviluppato un sistema AFM-PSTM (Atomic Force Microscopy – Photon Scanning Tunnelling Microscopy) per la misura di caratteristiche ottiche di guide planari con risoluzione nanometrica. Ricadute: Il sistema AFM-PSTM potrà essere utilizzato nella caratterizzazione di ottiche integrate e nell’ottimizzazione delle tecniche di produzione. Dai risultati del presente progetto, è stata presentata una proposta di ricerca per il secondo biennio (2002-2004). Il titolo del Piano Triennale 2005-2007 289 progetto è “COMPASSO” (Strumentazione per Controllo e Misura di Parametri di Strati Sottili e guide ottiche). La ricerca permetterà alla SILO, che ha già una posizione rilevante nel panorama nazionale di produzione di componenti ottici di elevate caratteristiche, un aumento del proprio know-how ed una diversificazione nella produzione. I GIRASOLI: Il progetto prende origine dai risultati del progetto europeo SPECTRUM e si propone di realizzare un sistema fotonico per illuminare, con energia solare e tramite fibre ottiche, tre grandi bacheche della sala islamica del Museo Stibbert di Firenze, contenenti armi e cimeli. E’ prevista l’illuminazione solo in presenza di visitatori nella sala. Iniziato il 22.10.01 durata 18 mesi Attività: L’INOA il CEO svilupperà: svilupperà: i collettori ottici semplificati rispetto l’architettura del sistema a SPECTRUM un interruttore ottico per distribuire l’adattatore fra il sistema di l’energia fra l’illuminazione e l’accumulo collezione e l’ingresso della fibra tramite cella fotovoltaica il SW di simulazione i supporti dei collettori i test di laboratorio la caratterizzazione di celle fotovoltaiche a concentrazione il sensore e la meccanica per l’inseguimento del sole durante l’arco del giorno. il sensore presenza persone per attivare l’interruttore Ricadute: I Girasoli rappresenta un progetto pilota per valutare l’efficacia del sistema attraverso un’applicazione reale. Una fase del progetto riguarda l’ottimizzazione per i sottosistemi del binomio costo-prestazione. Il risultato potrà dire se il sistema è applicabile su vasta scala. La prima applicazione sarà rivolta all’illuminazione dei vani scale, specie se privi di finestre. SEMIVER: (presentato al MIUR in attesa di risposta) Sensore elettro-ottico per la misura della velocità e la rivelazione delle rotture di filati tessili in tempo reale. Presentato in data 28.02.01 – durata 24 mesi Attività: L’INOA il CEO Svolgerà attività di caratterizzazione dei svilupperà: componenti ottici e di collaudo ottico l’architettura del sistema predisposizione dei test funzionali per la il progetto ottico pre-industrializzazione del sensore il progetto elettronico Piano Triennale 2005-2007 290 Ricadute: La realizzazione del sensore avrebbe ricadute favorevoli sullo standard qualitativo medio della produzione migliorando l’immagine dell’azienda tessile italiana che, soprattutto in Toscana, è fortemente presente sul mercato. SOCITÀ PARTECIPATE CASCO s.r.l. Società, a responsabilità limitata, con sede in Torino il cui obiettivo è la progettazione, la produzione e la commercializzazione di casci con sistemi retrovisore per uso motociclistico. La società è partecipata dall’Istituto Nazionale di Ottica Applicata (INOA) e dalla MEDIN EUROPE srl società con sede in Belgio a Bruxelles nei pressi degli uffici Comunitari. CORSI di FORMAZIONE “La sicurezza nell’impiego di sorgenti coerenti (laser) e incoerenti (lampade UV, visibile, IR)”: Il corso è stato organizzato dal CEO in collaborazione con l’INOA e l’Azienda Ospedaliera di Careggi”; si è tenuto nel 2004 con il patrocinio dell’Istituto Superiore della Sanità. ALTRE ATTIVITÀ Il CEO è inserito insieme all’INOA nella Rete Toscana di Nanotecnologie (RTN) promossa dalla Regione Toscana. Piano Triennale 2005-2007 291