Trevozzo patria della caccia e degli amici a quattro zampe
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Trevozzo patria della caccia e degli amici a quattro zampe
D OMENICA 3 APRILE La Cronaca della provincia 2011 19 NIBBIANO Trevozzo patria della caccia e degli amici a quattro zampe Tre giorni dedicati ai segugi.Oggi proseguono le gare per mute T revozzo (Nibbiano), il cuore della caccia per tre giorni. Venerdì i singoli, ieri singoli e coppie e stamattina le mute di cani da ferma corrono per il titolo di campione dell’11esimo Campionato nazionale libera caccia. Tanti i piacentini che hanno partecipato, immersi nel cuore della natura dell’Alta Valtidone. Le coppie di segugi hanno gareggiato secondo le quattro fasi previste: cerca, accostamento, scovo e seguita, dimostrando correttezza che si traduce nel non inseguire animali che non siano la lepre. 65 coppie e 12 singoli, in tutto 142 cani, si sono contesi la vittoria, per poi festeggiare il campione italiano Carlo Rebuffi (Santa Maria della Versa, Pavia) con Volga e Briscard, una coppia di ariegeois; secondo classificato Giorgio Torta (Torino) con Lola e Lupo; terzi i fratelli Sozzi (Castellarquato, Piacenza), Roberto e Gaetano con la pariglia di femmine Linda e Zampina. Come singoli, che hanno gareggiato ieri mattina, Luigi Bertola (Stradella, Pavia), con la sua Birba, secondo e terzo classificato Piero Rossi di Castelsangiovanni con Birbo e Nerino. Altri piacentini hanno partecipato ottenendo tutti un giudizio buono: Pietro Dallagiovanna con Black e Tito, Paolo Leonardi con Giada e Nena, Angelo Zuffada con Turco e Milito, Ilario Pezzaniti con Zarina e Zaira, Cristiano Bongiorni con Till e Toby. Applauditi anche i singoli di venerdì: il primo Cac, Aronne Gagni di Varese, secondo il piemontese Lattore e terzo Amadei. Venerdì, il giudice di gara Mario Villa ha relazionato e citato le doti di un segugio italiano pelo forte Milito di 10 mesi, di Manuel Zuffada di Piozzano, allevato dai piacentini Daniele Leonardi e Renato Varesi. Valerio Bollati, presidente provinciale Libera caccia Piacenza, ha organizzato e coordinato la manifestazione, grazie alla collaborazione del Ferriere/IL LUTTO DELLA VALLE Nelle immagini alcuni momenti che Roland Nungesser visse in alta Valnure piacentino Alberto Parmigiani, delegato Enci. «Il merito di questa manifestazione perfettamente riuscita va ai cacciatori che tutto l’anno gestiscono e curano le zone: territori di caccia, zone di ripopolamento e cattura. E’ grazie all’impegno dei cacciatori e alla disponibilità degli agricoltori che si possono organizzare queste prove altamente selettive», hanno detto gli organizzatori. «Qui in Emilia hanno i territori più belli d’Italia, meglio gestiti. L’Emilia è il paradigma per la gestione e la valorizzazione del territorio», ha dichiarato Emanuele Nava, giornalista di “Sentieri di caccia”. Oggi, dalle 7 alle 13 ci saranno le gare per le mute di cani da seguita. Il ritrovo è sempre al ristorante pizzeria Learco di Trevozzo, fulcro della tre giorni dedicata alla caccia. Anastasia Aradelli ZIANO Gioielli e vino in mostra all’azienda Torre Fornello ZIANO - “Effervescenze 2011”: Torre Fornello si anima con “Gioielli in fermento”, il sapiente connubio tra gioielli e vino. L’etimologia stessa delle parole, gioiello (gioia, dal latino gaudum), che significa, “cosa gioiosa”, e vino (dal greco oinòs e/o dal sanscrito venos), che significa “cosa piacevole”, suggerisce un rimando ormai quasi inconscio tra queste due parole, che sono state il fulcro dell’inaugurazione della mostra allestita in collaborazione con la Bottega delle Arti e Gioiello Modulare. Ieri pomeriggio, la meravigliosa tenuta di Torre Fornello, incorniciata dai vigneti e dal panorama reso ancora più bello dalla giornata di sole, ha spalancato i cancelli a decine di visitatori e appassionati di arte, che hanno apprezzato l’arte orafa così come “i gioielli da assaggiare nel bicchiere”, come li ha definiti Filippo Pozzi, assessore provinciale all’Agricoltura. «Una discriminante in agricoltura è sempre più l’emozione che si riesce a generare nel pubblico. Torre Fornello ha saputo tessere questo fil rouge tra vino e gioielli, portando all’eccellenza il made in Italy del vino e della tradizione orafa del nostro paese». Hanno concorso a realizzare la mostra 25 artisti provenienti da tutte le regioni d’Italia. Eliana Negroni, curatrice della mostra, è stata l’anima dell’organizzazione che da subito si è sposata con la natura vitivinicola circostante. Il tema della vite, del vino, della festa e della prorompenza della Natura si sono concretizzati nelle numerose opere, che hanno contribuito a fare Qui a fianco, un momento della presentazione della mostra di gioielli all’azienda vitivinivola Torre Fornello con l’assessore provinciale Filippo Pozzi, la curatrice della mostra Eliana Negroni, il vicesindaco di Ziano Rossana Fornasier e Enrico Sgorbati, titolare dell’azienda della mostra una vera e propria “fiera delle vanità” per le signore. Rossana Fornasier, vicesindaco di Ziano, patria della viticoltura piacentina e nazionale, ha accolto con entusiasmo la proposta culturale, che nobilita la vocazione vitivinicola del territorio. «Si tratta di una mostra a dir poco eccezionale. Sarà per il forte ascendente che noi donne subiamo dai gioielli, ma Torre Fornello è stata capace di abbinare in modo efficace arte, cultura e musica con il nostro prodotto peculiare, che più ci rappresenta». «Ritengo che il io lavoro, come l’arte, sia una passione - ha sottolineato Enrico Sgorbati, titolare dell’azienda vitivinicola Torre Fornello - Il mio sogno prima di fare vino era diventare un incisore d’oro, e per questo l’occasione di oggi la sento molto vicina alla mia personalità». Sgorbati, imprenditore e raffinato intellettuale, ha così concluso il suo breve saluto ai visitatori. «Anche il mio lavoro è un arte, così come chi crea, accoglie e plasma il meglio che la natura ci offre. Vi invito ora ad assaggiare i miei gioielli, i miei vini, nella degustazione guidata direttamente dal personale, e non dai sommelier». I vini di Torre Fornello sono stati accompagnati da gustosi salumi tipici, frutta e cruditè, in un’atmosfera di classe e rilassatezza al tempo stesso. (a.a.) Scomparso a Nogent sur Marne Roland Nungesser sindaco della città “gemella” dell’alta Valnure FERRIERE - Con un manifesto alla cittadinanza francese l’attuale sindaco di Nogent sur Marne Jacques Martin ha informato la comunità della scomparsa di Roland Nungesser, “Commandeur de la Légion d'Honneur, Ancien Ministre, Maire honoraire de la Ville de Nogent-sur-Marne, Député gaulliste de 1958 à 1997”. Queste le cariche ricoperte: Segretario di Stato per l'edilizia residenziale dall’8 Gennaio 1966 al primo aprile 1967, Segretario di Stato per l'Economia e delle Finanze per gli affari internazionali dal 6 aprile 1967 al 31 maggio 1968, Ministro della Gioventù e dello Sport dal 31 maggio al 10 luglio 1968, Presidente del Consiglio provinciale di Parigi nel 1963-1964, Sindaco di Nogent-surMarne 1959-1995, Presidente del Consiglio Generale della Val de Marne 1970-1976. Inoltre è stato anche commissario generale di « International Boat Show di Parigi ». Per la comunità dell’alta Valnure (Comuni di Ferriere, Farini e Bettola), Roland Nungesser è stato il grande Sindaco di Nogent, la città alla periferia nord est di Parigi che annovera tanti emigrati dei citati comuni. E proprio nelle funzioni di primo cittadino, di « Maire » è stato uno dei fautori del gemellaggio italo francese. Per la prima volta in Valnure Era il primo settembre 1982, quando l’onorevole Nungeser, accettando l’invito di «suoi concittadini», figli dell’alta Valnure, come i fratelli Cesare e Agostino Balderacchi, Giovanni e Valentino Draghi e tanti altri è arivato a Ferriere e incontrato nel salone parrocchiale tanti emigrati. Diversi i temi trattati in quell’incontro, non ultimo l’opportunità reciproca di stringere rapporti di amicizia fra le comunità italiane e francese mediante un gemel- laggio. Infatti il 5 e 6 febbraio 1983, una delegazione dell’alta Valnure, accompaganta dai sindaci del tempo Giuseppe Caldini (Ferriere), Gianfranco Squeri (Farini) e Piero Perani (Bettola) si svolse la cerimonia ufficiale nel comune francese alla presenza anceh dell’ambasciatore italiano a Parigi Gardini. I gesti di reciproca amicizia si rinnovarono nel tempo, sia nei nostri comuni, sia a Nogent. Nelle sue visite in Italia, il sindaco francese ha avuto modo di conoscere l’ambiente di vita italiano dei nostri italiani – suoi concittadini - per i quali ha sempre avuto grande rispetto e grande stima. Nell’apprendere la notizia della sua scomparsa il Sindaco di Ferriere Antonio Agogliati ha voluto partecipare in modo diretto al lutto della comunità francese delegando la moglie Christine (a Parigi in questo periodo per motivi famigliari) ad esprimere le condoglianze della municipalità ferrierese. Anche Gianfranco Squeri, legato da rapporti di amicizia al « politico francese » ha espresso le proprie condoglianze. La comunità di Nogent renderà un solenne e ufficiale omaggio al «grande Sindaco» martedì prossimo alle 14,30 nella piazza antistante il Municipio, seguirà la cerimonia religiosa alle 15,30 nella vicina chiesa di San Saturnino. Paolo Labati