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TENDENZE, SOCIETÀ, CULTURA
FUORI E DENTRO BRESCIA
PH: © Damiano Dargenio
I LINGUAGGI
DELL’ARTE
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16-09-2013 9:25:33
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di Laura Sorlini
SIL CONTI: UN’ARTISTA CHE SA PARLARE DI TE IN MODO INCONSUETO, MAGICO, UNICO. COME? CON MOSAICI FOTOGRAFICI CHE ANDRANNO A SVELARE LA TUA VERA ESSENZA
C
hi è Sil Conti? Bella domanda mi viene da dire. Una donna.
Un vulcano di idee. Un personaggio. Un designer. Un gra�co. Un’illustratrice. Un’artista. Sì, ma a 360°. Il suo percorso,
sia accademico che professionale, infatti, da sempre è stato caratterizzato dalla tendenza all’eterogeneità: “attratta dalla
creatività in tutte le sue forme, dopo la laurea in Design al Politecnico di Milano, lavora come gra�co, illustratore, art director, fashion designer e interior designer per piccole e grandi aziende di pubblicità, moda e architettura, ma è grazie al
fortuito incontro con Roberta Gandini, manager della prima
esposizione “Giganti e Bambole” e amica, che decide di dedicarsi anima e cuore a un linguaggio artistico più personale e
libero...sospeso fra installazioni, fotogra�e, illustrazioni e design” – si legge sul suo sito personale. Per de�nirla con parole
“sue”, e dopo capirete il perché, la chiamerei unconventional
girl (who makes unconventional portraits).
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INTERVISTA A SIL CONTI
Osannare e godere al massimo del presente mi pare di
aver capito sia il tuo motto. Quindi la mia prima domanda è: di cosa ti stai occupando attualmente?
Attualmente sono due i progetti in cui mi vedo impegnata: il
primo si chiama “Unconventional Portraits” (Ritratti non
Convenzionali), un progetto di ritrattistica su commissione
che mi sta dando molte soddisfazioni. Si tratta di assembramenti foto – gra�ci di fotogra�e (fatte rigorosamente con
l’iphone) che raccontano l’essenza di un soggetto, le sue
passioni, l’unicità di un sentimento, la magia di un evento
speciale o i valori di un’azienda, dove fotogra�a, gra�ca, design e arte si fondono a plasmare moderni bassorilievi dell’anima.
L’altro progetto, invece, è intitolato “Giganti e Bambole”, un
linguaggio artistico personale sospeso fra surrealismo e meta�sica.
Come ti è venuta l’idea dei ritratti?
Lo stimolo è nato all’incirca tre anni fa leggendo un libro di
una famosa fotografa del National Geographic, creatrice insieme ad altri fotogra� in America di una tendenza chiamata
iphonologia o iphonart.
La domanda mi sorge spontanea: mosaici fotogra�ci fatti
con la telecamera di un telefono?
È una scelta strategica. Nonostante, infatti, io sappia utilizzare macchine fotogra�che professionali d’alto livello, la
mia scelta è ricaduta sull’iphone per un motivo ben preciso:
ritengo che la priorità in fotogra�a sia la spontaneità, vien da
sé che più è leggero, maneggevole e “invisibile” è il dispositivo, più facilmente riuscirò a immortalare quel preciso
istante che regala emozioni.
Ritratti commissionati che raccontano dunque l’essenza di
un soggetto, ma anche di un evento particolare mi dicevi.
Fammi un esempio?
Recentemente ho realizzato un unconventional portrait di
un matrimonio, un ricordo indelebile e non convenzionale,
come suggerisce il nome del progetto - di un giorno speciale.
Per info:
www.silconti.com
[email protected]
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Ph: Damiano Dargenio
Con gli scatti si completa la fase uno. Dopo come procedi
nella realizzazione di questi mosaici fotogra�ci?
La fase due consiste nella rielaborazione del materiale con
diversi software e nell’applicazione delle celle su una lastra
di alluminio e pvc scolpita a mano. Se guardi da lontano il
mosaico vedrai che sul fondo ci sarà uno scatto principale,
composto e sormontato da altre piccole celle fotogra�che
sulle quali appaiono i dettagli, ovvero particolari che sono
distintivi del soggetto protagonista.
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&
uniche
Lunedì 9 settembre alla 133 ArtGallery
di Desenzano del Garda si è tenuto il Vernissage di Bazaart, la mostra – mercato
di opere d’arte.
Undici artisti, più di 20 opere d’arte, selezionate sulla base dei criteri che contraddistinguono lo stile di 133 ArtGallery quali
l’accessibilità, un determinato gusto estetico e una profonda ricerca concettuale.
Dalla pittura alla scultura, dal design
alla fotografia, passando per la musica.
Nessuna forma espressiva è esclusa. In
un’epoca in cui il sistema dell’arte soffre
di vizi strutturali, 133 ha l’obiettivo di recuperare il rispetto e la valorizzazione
dell’arte e degli artisti. 133 ArtGallery, a
favore di una maggiore trasparenza
e garanzia di qualità, sia per gli artisti
che per i collezionisti, ha creato un proprio Statement (consultabile su www.
133sushiclub.it/133/art-statement), in
cui sono elencati i criteri di selezione
delle opere e degli artisti, nonché le politiche commerciali adottate dalla galleria.
133 Bazaart, che punta a diventare un
appuntamento fisso nella programmazione delle esposizioni di 133 ArtGallery,
è l’occasione giusta sia per chi desidera
avvicinarsi al mondo del collezionismo, sia
per chi (già avvezzo al collezionismo) desidera conoscere nuove realtà artistiche.
Artisti: Massimo Balestrini, Erika Calesini, Frank Cianuro, Sil Conti, Damiano
Dargenio, Piera Legnaghi, Daniele Liguori, Loren, Angela Loveday, Daniele Mazzoleni, Margherita Vellini
133 Bazaart
fino al 7 ottobre 2013
Per info:
133 ART GALLER - Via Marconi 133 – Desenzano del Garda (BS)
[email protected] [email protected]
www.133sushiclub.it/
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