UNICREDITO ITALIANO - CREDITO ITALIANO

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UNICREDITO ITALIANO - CREDITO ITALIANO
UNICREDITO ITALIANO - CREDITO ITALIANO BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
Impegno e Valori Condivisi
UniCredito Italiano - Società per Azioni - Sede Sociale: Genova, via Dante 1 - Direzione Centrale: Milano, piazza Cordusio
Capitale: L. 2.512.102.903.000 interamente versato - Banca iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano
Albo dei Gruppi Bancari cod. 3135.1 - Iscritta al N. 22 del Registro delle Imprese di Genova - Codice Fiscale e Partita I.V.A.: 00348170101
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Credito Italiano - Società per Azioni - Sede Sociale: Genova, via Dante 1 - Direzione Generale: Milano, via Broletto, 16
Capitale: E 1.550.000.000 interamente versato - Codice ABI: 02008.1 - Banca appartenente al Gruppo Bancario UniCredito Italiano cod. 3135.1
Iscritta al N. 37889 del Registro delle Imprese di Genova e al N. 384022 del REA della Camera di Commercio di Genova
Codice Fiscale: 12931320159 - Partita I.V.A.: 01144620992
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
Ciò che non esiste nello spirito
non può esistere nemmeno nella realtà.
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Indice
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BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
INDICE
Lettera del Presidente
Francesco Cesarini
4
Introduzione
9
Parte Prima
12
Il Gruppo UniCredito Italiano
L’identità del Gruppo
Descrizione sintetica del Gruppo
Verso il futuro
14
18
26
Parte Seconda
32
La Capogruppo: UniCredito Italiano S.p.A.
Ruolo e funzioni
La Politica ambientale, sociale
e della sicurezza
Lavorare insieme:
i partner dello sviluppo sostenibile
Le risorse umane
Gli altri partner
Calcolo e ripartizione del valore aggiunto
Un progetto per la sostenibilità:
il Sistema di Gestione Integrato
34
Parte Terza
92
36
42
43
60
72
79
Credito Italiano S.p.A.
Lettera del Presidente Alberto Cravero
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Presentazione
Le risorse umane
Gli altri partner
Calcolo e ripartizione del valore aggiunto
L’applicazione del
Sistema di Gestione Integrato
96
101
110
120
Passi di un percorso comune
133
Intervista all’Amministratore Delegato
Alessandro Profumo
136
Parere di PricewaterhouseCoopers
138
Glossario
140
126
3
4
Francesco Cesarini Presidente
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
LETTERA DEL PRESIDENTE
Lo sviluppo sostenibile è stato definito come “lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente, senza
compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri”.
Il rapporto tra le istituzioni creditizie e il tema dello sviluppo sostenibile sta mutando significativamente.
In seguito ad una maggiore attenzione e sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti dei bisogni della
società, è maturata l’esigenza da parte delle aziende di orientare le proprie scelte e le proprie risorse in
termini di impegno civico. Ciò significa ampliare la propria responsabilità nei confronti degli interlocutori
di riferimento e contribuire, come “cittadini”, alla prosperità e coesione della comunità in cui si opera.
A partire dagli anni Novanta, alcune esperienze di punta del settore bancario e creditizio hanno sviluppato
una elevata sensibilità al tema della sostenibilità, acquisendo la consapevolezza relativa al proprio ruolo
di incentivazione e sensibilizzazione, soprattutto nei confronti del mondo industriale. In particolare, chi è
pronto ad assumersi la “responsabilità sociale” legata al proprio ruolo di motore finanziario dello sviluppo,
non esita ad attivare forme di finanziamento per le aziende che operano a tutela dell’ambiente, a favore
delle categorie sociali più deboli e a difesa dell’equità e dell’eticità del commercio internazionale.
UniCredito Italiano, in attuazione dei principi sottoscritti con la “Dichiarazione degli istituti finanziari
sull’ambiente e sullo sviluppo sostenibile” promossa dall’UNEP e grazie ad un accordo siglato con il
Ministero dell’Ambiente e altri soggetti istituzionali, ha fissato un piano d’azione per il lancio di strumenti
finanziari innovativi (Green Bond) per favorire la diffusione della certificazione ambientale presso le
imprese industriali ed ha attivato Formula A, un sistema di credito agevolato che prevede il finanziamento
di progetti finalizzati alla certificazione ambientale di piccole e medie imprese. Ad oggi hanno aderito a
Green Bond sei importanti aziende e organizzazioni ed è perciò possibile avviare la fase operativa del
programma di finanziamento ai fornitori.
L’attenzione alle tematiche etiche ed ambientali si è concretizzata anche nella costituzione di veri e propri
fondi comuni di investimento ispirati ai principi della sostenibilità. L’obiettivo di questi fondi è selezionare
gli investimenti non soltanto in base alle prospettive di crescita e di redditività, ma anche secondo criteri
di responsabilità che orientino il mondo industriale verso comportamenti giudicati socialmente accettabili.
A questo proposito va segnalato il fondo Global Environmental & Ethical, gestito dalla controllata Pioneer
Investments, che unisce le due dimensioni della sostenibilità garantendo investimenti in titoli azionari di
società che soddisfano determinati criteri etici e di protezione ambientale. Il fondo ha raccolto oltre 30
miliardi nei primi sei mesi.
Sul fronte delle garanzie e dei riconoscimenti esterni del nostro impegno socio-ambientale vorrei
segnalare come nell’anno 2000 UniCredito Italiano sia stato quotato al “Dow Jones Sustainability Group
Index”, nel quale le aziende vengono ammesse solo a fronte di un impegno credibile e dopo essere state
sottoposte a un ranking relativo al settore in cui operano.
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BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
LETTERA DEL PRESIDENTE
Sempre per consolidare la credibilità del nostro percorso abbiamo deciso sia di far verificare il presente
bilancio, sia, entro la fine del 2001, di far certificare il sistema di gestione ambientale che articola i
programmi, le responsabilità, le azioni, la verifica e misurazione dei risultati.
Questo Bilancio Sociale Ambientale rappresenta quindi per UniCredito Italiano un’occasione per
comunicare i risultati raggiunti e gli impegni che si è assunto per il futuro e, al tempo stesso, vuole
essere uno strumento per coinvolgere tutti coloro che collaborano con noi, dai nostri dipendenti ai
nostri clienti, fornitori e partner, per muoversi concretamente nella prospettiva della sostenibilità.
In futuro potranno porsi questo obiettivo tutte le componenti del Gruppo che vorranno contribuire
alla realizzazione di un bilancio sociale consolidato.
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BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
INTRODUZIONE
Introduzione
I
l Bilancio Sociale Ambientale raccoglie dati e informazioni in grado di definire un quadro
delle attività del Gruppo e dei loro riflessi sul piano della sostenibilità sociale e ambientale che, per
questa prima edizione, è riferito soprattutto alla società capogruppo UniCredito Italiano S.p.A e al Credito
Italiano S.p.A., banca federata, offrendo alcune indicazioni generali sull’impegno dell’intero Gruppo, che
verranno approfondite nelle prossime edizioni.
Il documento è pertanto diviso in tre parti: una introduttiva di inquadramento del Gruppo nel suo
complesso e due specificamente dedicate alla Capogruppo e alla Banca, che possono essere considerate
il “cuore” del Bilancio Sociale Ambientale e trattano più approfonditamente gli aspetti relativi all’impatto
sociale, ambientale e della sicurezza.
Questa scelta espositiva è mirata a ripercorrere, insieme al lettore, le dinamiche che caratterizzano la “vita
del Gruppo”, vale a dire come vengono definite le sue linee strategiche, come si attuano le politiche in
campo sociale e ambientale emanate dalla Capogruppo e come queste penetrano nella personalità
distintiva e nella operatività di ciascuna delle banche federate.
Nel definire questo quadro informativo, il Bilancio Sociale Ambientale tiene conto dei diversi ruoli,
contributi, attività e presenza sul territorio di UniCredito Italiano in qualità di Capogruppo, e di Credito
Italiano, quale banca commerciale.
Obiettivo del Bilancio Sociale Ambientale è presentare il contributo di UniCredito-Credito Italiano alla
prospettiva di uno sviluppo più sostenibile, evidenziando - in modo puntuale, completo e trasparente come questo si traduca in azioni e comportamenti concreti, adottati in tutte le relazioni con i suoi
principali interlocutori: il personale, i soci, i clienti e i fornitori, le istituzioni, la collettività.
La determinazione del valore aggiunto e la sua distribuzione offrono un’ulteriore rappresentazione, di tipo
contabile, della capacità di UniCredito Italiano e Credito Italiano di creare valore e di condividerlo con i
propri stakeholder, coniugando interessi e valorizzando reciproci contributi che risulterebbero altrimenti
indistinti nei risultati complessivi delle singole società.
La “giovane età” del Gruppo UniCredito Italiano, ancora oggi nel pieno di rapidi e significativi mutamenti
strutturali e organizzativi, e lo scorporo della Divisione Credito Italiano dalla Capogruppo (avvenuto alla
fine del 1999) hanno reso poco significativo, quando non fuorviante, il confronto intertemporale fra i dati
sociali e ambientali raccolti. È stata dunque ritenuta più corretta un’analisi quantitativa riferita all’anno
2000, che rappresenti un punto di partenza per l’ulteriore sviluppo e arricchimento di questo Bilancio
Sociale Ambientale e un riferimento per le edizioni che seguiranno. Questo consentirà in futuro di valutare
l’andamento delle prestazioni e il livello di raggiungimento degli obiettivi perseguiti nell’ambito del Sistema
di Gestione Integrato, oggi in fase di costituzione.
Il Bilancio Sociale Ambientale di UniCredito Italiano-Credito Italiano interpreta in modo originale i
principali riferimenti internazionali e nazionali attualmente esistenti - modelli e linee guida (Global
Reporting Initiative, London Benchmarking Group, Business in the Community, Gruppo di Studio GBS,
Istituto Europeo per il Bilancio Sociale, Gruppo Comunità e Impresa) e standard (AccountAbility 1000,
Social Accountability 8000) - e si ispira ai criteri da questi proposti e a quelli in via di definizione
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nell’ambito del Gruppo di lavoro interbancario attivato in sede ABI (Associazione Bancaria Italiana), a cui
UniCredito Italiano ha fornito il proprio contributo.
Nelle intenzioni del management del Gruppo, il Bilancio Sociale Ambientale assume valenza di vero e
proprio strumento di governance. Il progressivo miglioramento e affinamento delle modalità di
individuazione, registrazione, analisi e confronto intertemporale dei dati, nonché di rappresentazione
trasparente e completa delle azioni messe in atto e dei risultati ottenuti, costituiscono dunque un
interesse primario, funzionale alla definizione delle politiche e delle linee strategiche in campo sociale e
ambientale.
Ma il Bilancio Sociale Ambientale vuole anche essere uno strumento per misurare il consenso e il livello
di condivisione degli stakeholder nei confronti dei principi e degli impegni assunti, oltre che costituire
un’importante occasione di conoscenza del Gruppo.
Sono dunque molto graditi commenti, osservazioni, suggerimenti utili per rendere il documento più chiaro,
leggibile, completo e rispondente alle attese degli interlocutori a cui si rivolge, primi fra tutti gli stessi
dipendenti che collaborano a costruire un nuovo modo di lavorare e operare sul mercato.
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BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
INTRODUZIONE
Un percorso per conoscersi e confrontarsi: come nasce il Bilancio Sociale
Ambientale
I
l presente documento è stato sviluppato nell’ambito di un “percorso” scandito da alcune
tappe significative:
Condivisione In seguito al primo impulso del vertice aziendale, la natura e gli obiettivi del Bilancio Sociale
Ambientale sono stati presentati, discussi e condivisi con i diversi livelli direttivi di UniCredito Italiano e
Credito Italiano
Progettazione È stata proposta una struttura di bilancio rispondente alle finalità stabilite e definita una
griglia per la raccolta dei dati e delle informazioni necessarie; è stato inoltre elaborato lo schema per il
calcolo della distribuzione del valore aggiunto tra gli stakeholder
Diffusione Sono state coinvolte e sensibilizzate, con incontri dedicati, le Funzioni chiamate all'analisi del
contributo di ciascuna area organizzativa di UniCredito Italiano e Credito Italiano all’attuazione dei valori
e dei principi guida del Gruppo
Rendicontazione Sono stati raccolti e analizzati i dati e le informazioni al fine di costruire il quadro
informativo relativo all'impegno e alle azioni compiute in campo sociale, ambientale e della sicurezza
Reporting I dati e le informazioni sono stati aggregati e razionalizzati in un documento draft soggetto a
successivi interventi migliorativi in termini di impostazione, rendicontazione, linguaggio e veste grafica
Verifica interna Il documento draft è stato sottoposto alle Funzioni coinvolte nel processo, affinché ne
verificassero e condividessero i contenuti
Verifica esterna L'attendibilità dei dati esposti e la comprensibilità e completezza delle informazioni
riportate sono state oggetto di valutazione da parte di un soggetto terzo indipendente.
Verso il Bilancio Sociale Ambientale del 2001
I
l lavoro svolto ha costituito un momento fondamentale di confronto
culturale sui valori e i principi di sostenibilità e responsabilità sociale, consentendo di
rafforzare l’impegno aziendale su questi fronti. Questo primo sforzo di individuazione e
analisi dei dati e delle informazioni ha evidenziato possibili margini di miglioramento in
termini di completezza informativa, di sistematicità della raccolta, gestione ed
elaborazione dei dati, di strutturazione di meccanismi trasversali di confronto e
partecipazione fra le aree organizzative coinvolte.
I feedback provenienti dal lavoro interno di costruzione del Bilancio, dall’analisi e
valutazione da parte dell'Advisor, dalle osservazioni degli stakeholder e dai suggerimenti
dei lettori di questa prima edizione saranno per noi elementi fondamentali e stimoli
importanti per migliorare le edizioni che seguiranno.
Il Gruppo di progetto per la redazione del Bilancio Sociale Ambientale
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Parte Prima
Il Gruppo
UniCredito Italiano
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L’identità del Gruppo
Descrizione sintetica del Gruppo
Verso il futuro
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO
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L’identità del Gruppo
La vision di UniCredito Italiano: principi guida e missione
Nel
mondo attuale, lo sviluppo economico e le dinamiche sociali
richiedono sempre più flessibilità, capacità di adattamento, rapidità nel cogliere e se
possibile anticipare, ogni cambiamento. Per contribuire in modo attivo e consapevole
al processo evolutivo e non esserne semplicemente parte, diviene di fondamentale
importanza avere un sistema di valori cui ispirare le scelte aziendali e identificare con
chiarezza la meta da raggiungere.
Il sistema di riferimento di un soggetto economico per la definizione di principi guida
e obiettivi strategici tuttavia non può più essere esclusivamente il mercato con le sue
regole, ma anche la collettività nelle diverse forme in cui si esprime: insieme di
lavoratori, di cittadini, di consumatori… Condividere con essi i valori di riferimento
significa costruire un terreno comune di crescita dove l’attenzione volge non solo ai
risultati, ma anche alle modalità attraverso le quali essi vengono raggiunti.
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I Principi che guidano UniCredito Italiano costituiscono in tal senso un aiuto
fondamentale: forniscono una chiave di lettura del futuro del Gruppo in rapporto al
contesto esterno e rappresentano l’elemento distintivo e il collante per lo sviluppo di
un’unica identità di Gruppo, espressione e sintesi delle diverse “anime” che lo
compongono. Essi inoltre tratteggiano il quadro entro cui UniCredito Italiano intende
applicare la propria Politica ambientale, sociale e della sicurezza, operando nella
consapevolezza di poter contribuire alla costruzione di uno sviluppo sostenibile.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO
Etica
Credere che il “fare impresa” implichi il rispetto delle regole; che la
redditività sia il premio della competenza e dell’impegno e non
della “speculazione” sul cliente/fornitore
Competenza
Non perdere occasione per imparare e far imparare, diffondere le
idee in modo che diventino patrimonio di tutti, puntare a
qualificarci come leader nei prodotti e servizi che offriamo
Equità
Porre le condizioni per una gestione equa e meritocratica delle
Persone, investendo in modo concreto nel miglioramento delle loro
competenze e dei loro comportamenti
Creatività
Interpretare velocemente i cambiamenti del mercato e identificare
le risposte innovative, trasformando la novità e l’incertezza in
opportunità di miglioramento e cambiamento anche radicale.
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Umiltà
Credere che una collaborazione efficace sia possibile solo quando si
dimostra la reale volontà di ascolto e si favorisce il confronto fra
idee diverse.
Fierezza
Avere consapevolezza del proprio contributo professionale e sentirsi
parte attiva dei successi del Gruppo.
Crescita
Comprendere che il futuro del Gruppo è legato ad una crescita
equilibrata e costante i cui presupposti (qualità, efficienza,
rapidità) sono da ricercare in ogni attività, superando
condizionamenti e resistenze con energia ed entusiasmo.
La diffusione e la condivisione di questi principi guida all’interno del Gruppo, e ad ogni
livello organizzativo e gerarchico delle unità che lo costituiscono, affermano e
consolidano la personalità competitiva, etica e distintiva di UniCredito Italiano,
attraverso la quale il Gruppo intende presentarsi e operare sul mercato e nella società,
puntando ad un orizzonte di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Missione
Sono obiettivi di UniCredito Italiano:
Essere e svilupparsi come una delle prime banche in Europa per
capitalizzazione di mercato e redditività, attraverso:
- un marcato orientamento allo sviluppo e all’innovazione e una
presenza articolata in mercati e segmenti ad alta redditività e
notevole solidità patrimoniale;
- la valorizzazione dei business attuali e lo sviluppo di
nuovi business, coordinando le capacità distintive del
Gruppo;
- la realizzazione di risultati allineati ai migliori
standard internazionali.
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Generare elevato valore nel tempo per:
- gli azionisti, attraverso l’elevata redditività del capitale
corretta per il rischio, la crescita dei dividendi e del
valore di mercato degli investimenti;
- i clienti, attraverso eccellenti livelli di servizio, prodotti
superiori per rapporto qualità/prezzo rispetto alla
concorrenza, strutture distributive dedicate;
- i dipendenti, attraverso la motivazione e la crescita
professionale, i cui presupposti fondamentali sono una
gestione equa e meritocratica ed uno sviluppo dinamico delle
competenze.
Agire nei confronti della collettività come impresa cittadino:
- promuovendo la “responsabilità sociale” quale opportunità di
valorizzazione del fattore umano e come processo di miglioramento delle
relazioni con gli stakeholder;
- perseguendo uno sviluppo economico equilibrato e armonioso sotto il profilo sociale e
ambientale, nei diversi contesti territoriali ed europei in cui il Gruppo opera.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO
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L’efficace perseguimento dei nostri
obiettivi richiede la ricerca di un chiaro
posizionamento competitivo
che risponda alle aspettative
degli stakeholder del Gruppo.
UniCredito Italiano vuole essere ed essere percepito come:
- teso a comprendere in profondità i bisogni dei clienti e dei propri interlocutori
interni ed esterni, ed orientato a costruire con loro un rapporto duraturo;
- veloce e tempestivo nell’interpretare i cambiamenti di mercato e i mutamenti ambientali
e sociali, e creativo nell’identificare risposte innovative;
- determinato ad essere leader nei prodotti e servizi che offre;
- motivato a stimolare il proprio personale e a collaborare con i partner al fine di offrire la migliore risposta in
termini di rapidità e professionalità.
Descrizione sintetica del Gruppo
La nascita del Gruppo UniCredito Italiano
Il
Gruppo
UniCredito
Italiano
è
nato
nell’ottobre
del
1998
dall’aggregazione di Credito Italiano e Rolo Banca 1473 con Cariverona, Cassa di
Risparmio di Torino e Cassamarca. Nel corso del 1999 sono entrate a far parte del
Gruppo anche la Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e la Cassa di Risparmio di
Trieste.
Oggi UniCredito Italiano conta su una struttura formata da una rete di sette banche
in Italia e quattro nell’Europa centrale e orientale, acquisite di recente: a giugno 1999
è entrata a far parte del Gruppo la seconda banca commerciale della Polonia, Bank
Pekao; ad aprile 2000 è stato acquisito il controllo della croata Splitska Banka, in
maggio della slovacca Pol’nobanka; infine a luglio UniCredito Italiano ha firmato in
Bulgaria l’accordo per l’acquisizione del controllo della principale banca del paese,
Bulbank. Grazie a queste operazioni, UniCredito Italiano diventa il terzo gruppo
bancario occidentale nell’Europa centrale e orientale.
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L’assetto organizzativo di tipo federale
Per
perseguire la sua Missione, UniCredito Italiano ha
adottato il modello organizzativo di gruppo bancario federale
multispecializzato. Tale assetto consente di mettere a fattore comune
la strategia, il governo del Gruppo, la produzione e tutto ciò che
consente di realizzare economie di scala e di scopo, pur preservando
e valorizzando i caratteri distintivi di ciascuna banca, la sua storia, la
sua identità e il suo radicamento sul territorio.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO
Con tale assetto organizzativo, il Gruppo si propone di massimizzare:
• la capacità di sviluppo del business, con la focalizzazione delle
banche federate nell’azione commerciale e nel presidio del
territorio, la centralizzazione delle funzioni di indirizzo e
d’innovazione e l’unificazione di presidi di business specialistici in
società dedicate;
• l’efficienza, accorpando le società prodotto ed aggregando le
funzioni di servizio nella Capogruppo o in società dedicate.
L’organizzazione del Gruppo, realizzata attraverso interventi sulle strutture della
Capogruppo e sulle società controllate, si articola in quattro macro-componenti:
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- Capogruppo operativa: svolge funzioni di indirizzo e di governo del Gruppo e di
presidio operativo di funzioni in cui sono presenti rilevanti economie di scala e di
scopo, qualora non siano configurate come società dedicate;
- Entità a presidio delle aree di business (Banche commerciali, Wholesale banking,
Internet e iniziative New economy, Asset management, banche della Nuova
Europa): focalizzano la propria attività sull’azione commerciale e sul presidio di
mercato, territori e business specialistici;
- Società prodotto/canale attive in settori specifici come il leasing, il factoring, il
credito al consumo, il brokeraggio assicurativo: rendono disponibile per il Gruppo
un’ampia gamma omogenea di prodotti di elevata qualità;
- Società di servizi comuni responsabili dell’unificazione, dello sviluppo e della
gestione dei sistemi informatici USI (UniCredit Servizi Informativi) e a supporto delle
altre entità del Gruppo e dell’accentramento dei centri servizi UPA (Unicredit
Produzioni Accentrate): essendo integrate tra loro, garantiscono efficaci economie
di scala.
Società
finanziarie
e assicurative
Società di servizi
Strumentali
Società rientranti nell’area del consolidamento integrale
Istituzioni
creditizie
Istituzioni creditizie
BANCA CRT S.p.A. - Sede: Torino
BANCA DELL'UMBRIA 1462 S.p.A.
Sede: Perugia
BANCA MEDIOCREDITO S.p.A.
Sede: Torino
CARIVERONA BANCA S.p.A.
Sede: Verona
CASSA RISPARMIO CARPI S.p.A.
Sede: Carpi
CASSA DI RISPARMIO DI TRENTO
E ROVERETO S.p.A. - Sede: Trento
CASSA DI RISPARMIO DI TRIESTE BANCA
S.p.A. - Sede: Trieste
CASSAMARCA S.p.A. - Sede: Treviso
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Sede: Genova
Leasing
BANCA AGRICOLA
COMMERCIALE S.MARINO S.A.
Sede: Borgo Maggiore (San Marino) ◆
LOCAT S.p.A. - Sede: Bologna
BANQUE MONEGASQUE
DE GESTION S.A.
Sede: Monaco (Montecarlo) ◆
Factoring
BANK PEKAO S.A.
GRUPA PEKAO S.A.
Sede: Varsavia ◆★
PEKAO LEASING Sp.zo.o. - Sede: Varsavia ◆★
UNICREDIT FACTORING S.p.A.
Sede: Milano
SOGEFACTOR S.r.l. - Sede: Milano
GRIFOFACTOR S.p.A. - Sede: Perugia
BANK PEKAO
(UKRAINA) Ltd - Sede: Luck ◆★
PEKAO FAKTORING Sp.zo.o. - Sede: Lublin ◆★
BANK POLSKA KASA OPIEKI
TEL-AVIV Ltd
Sede: Tel Aviv ◆★
Credito al consumo
CASSA DI RISPARMIO
DI TRIESTE-BANCA d.d.
Sede: Zagabria ◆
Asset management
FIDITALIA S.p.A. - Sede: Milano
PEKAO/ALLIANCE PTE S.A.
Sede: Varsavia ◆★
UNICREDIT FINANCE
CORPORATION Ltd
Sede: Nassau ◆
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT S.A.
Sede: Lussemburgo ◆▲
UNICREDIT (SUISSE) BANK S.A.
Sede: Lugano ◆
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT Ltd
Sede: Dublino ◆▲
ROLO BANCA 1473 S.p.A.
Sede: Bologna
UNICREDITO ITALIANO BANK
(IRELAND) Plc
Sede: Dublino ◆
PIONEER MANAGEMENT (Ireland) Ltd
Sede: Dublino ◆▲
SPLITSKA BANKA d.d. - Sede: Spalato ◆
BULBANK A.D. - Sede:Sofia ◆
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT S.G.R. S.A.
Sede: Milano ▲
UNICREDIT BANCA MOBILIARE S.p.A.
Sede: Milano
POL’NOBANKA A.S.
Sede: Bratislava ◆
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA Inc.
Sede: Boston ◆▲
MEDIOCREDITO DELL’UMBRIA S.p.A.
Sede Perugia
MEDIOVENEZIE BANCA S.p.A.
Sede: Verona
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
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Istituzioni creditizie
BANCA C.R. SAVIGLIANO S.p.A.
Sede: Savigliano
BANCA DI BERGAMO S.p.A.
Sede: Bergamo
CASSA DI RISPARMIO
DI BRA S.p.A.
Sede: Bra
CASSA DI RISPARMIO
DI FOSSANO S.p.A.
Sede: Fossano
Leasing
BANK HANDLOWY
INTERNATIONAL S.A.
Sede: Lussemburgo ◆★
MHB MITTELEUROPAISCHE
HANDELSBANK A.G.
Sede: Francoforte ◆★
LISEURO S.p.A.
Sede: Udine
BDK DAEWOO LEASING Sp.zo.o
Sede: Lublin ◆★
Esazione tributi
S.F.E.T. S.p.A. Società Friulana Esazione
Tributi
Sede: Udine
Verisparmio Ges. Tri. S.p.A.
Sede: Verona
CASSA DI RISPARMIO
DI SALUZZO S.p.A.
Sede: Saluzzo
◆ Società non residenti in Italia ★ Società del Sub-Gruppo Pekao ▲ Società del Sub-Gruppo Pioneer
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
PIONEER PEKAO INVESTMENT
MANAGEMENT S.A.
Sede: Varsavia ◆ ▲
PIONEER CZECH FINANCIAL COMPANY Sro
Sede: Praga ◆▲
PIONEER CZECH INVESTMENT
COMPANY A.S. - Sede: Praga ◆▲
PIONEER FIRST POLISH
INVESTMENT FUND S.A
Sede: Varsavia ◆▲
PIONEER INVESTMENT
MANAGEMENT Inc.
Sede: Wilmngton ◆▲
SIM
Altre finanziarie
Strumentali
UNICREDITSIM S.p.A.
Sede: Milano
CREDIT CARIMONTE S.p.A. - Sede: Modena
QUERCIA SOFTWARE S.p.A.
Sede: Verona
XELION SIM S.p.A. - Sede: Milano
FIDA SIM S.p.A. - Sede: Torino
F.R.T. FIDUCIARIA RISPARMIO
TORINO SIM S.p.A. - Sede: Torino
CARIVERONA IRELAND Plc
Sede: Dublino ◆
CREDITRAS PREVIDENZA
SIM S.p.A. - Sede: Milano
C.R. TRIESTE IRELAND Ltd - Sede: Dublino ◆
Esazione tributi
ROLOFOND S.G.R. S.p.A. - Sede: Bologna
ESAMARCA S.p.A. - Sede: Treviso
GESTICREDIT S.G.R p.A. - Sede: Milano
GESPRO S.p.A. - Sede: Modena
GESTIVENETO S.G.R. S.p.A.
Sede: Verona
GESTIVENETO LUXEMBOURG S.A.
Sede: Lussemburgo ◆
ROLO INTERNATIONAL ASSET
MANAGEMENT SA
Sede: Lussemburgo ◆
S+R Investimenti e Gestioni
S.G.R. S.p.A.- Sede: Milano
PEKAO ALLIANCE TFI S.A.
Sede: Varsavia ◆▲
UNICREDIT IMPRESE S.p.A. - Sede: Milano
CORDUSIO Società Fiduciaria per Azioni
Sede: Milano
UNIRISCOSSIONI S.p.A. Sede: Torino
FONDINVEST RISPARMIO
S.G.R. S.p.A. - Sede: Torino
IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO
Emittenti Preferred Shares
UNICREDITO ITALIANO
CAPITAL TRUST I
Sede: Newark ◆
UNICREDITO ITALIANO
CAPITAL TRUST II
Sede: Newark ◆
UNICREDITO ITALIANO
FUNDING LLC I
Sede: Dover ◆
UNICREDITO ITALIANO
FUNDING LLC II
Sede: Dover ◆
TYRERESCOM Ltd - Sede: Dublino ◆
UNICREDIT DELAWARE Inc. -Sede: Dover ◆
CDM GRUPY PEKAO S.A.
Sede: Varsavia ◆★
TRIVIMM S.p.A.
Sede: Verona
UNICREDIT PRODUZIONI
ACCENTRATE Scpa
Sede: Milano
UNICREDIT SERVIZI
INFORMATIVI Scpa
Sede: Milano
PIONEER PLANS CORPORATION
Sede: Wilmngton ◆▲
PEKAO FUNDUSZ KAPITALOWY Sp.zo.o
Sede: Lodz ◆★
PIONEER FINANCIAL SERVICES Sp.zo.o
Sede: Varsavia ◆▲
PIONEER INTERNATIONAL CORP.
Sede: Wilmngton ◆▲
PIONEERING SERVICES CORP.
Sede: Boston ◆▲
PIONEER FONDS MARKETING GMBH
Sede: Monaco di Baviera ◆▲
PIONEER FUNDS DISTRIBUTOR Inc.
Sede: Boston ◆▲
PIONEER GLOBAL FUNDS DISTRIBUTOR Ltd
Sede: Hamilton ◆▲
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Asset management
Assicurative
Altre finanziarie
Società di servizi
PIONEER ALTERNATIVE
INVESTMENTS
MANAGEMENT Ltd
Sede: Dublino ◆
BROKER CREDIT S.p.A.
Sede: Milano
FIDIA S.p.A.
Sede: Milano
CONSORZIO CA.RI.CE.SE.
Sede: Bologna
Casse e Assicurazioni
Vita S.p.A.
Sede: Verona
EURO CAPITAL STRUCTURES Ltd
Sede: Dublino ◆
CREDITO ITALIANO INTERNATIONAL
SERVICES (C.I.I.S.) S.r.l. Sede: Roma
Société Anonyme de Gestion
Financière -SAGEFI
Sede: Monaco ◆
IMMOBILIARE LOMBARDA S.p.A.
Sede: Milano
PIONEER FUNDS
MANAGEMENT Ltd
Sede: Dublino ◆
UniCredit Capital Italia Advisory
Company S.A.
Sede: Lussemburgo ◆
PIONEER UNIVERSAL PENSION FUND
CO.
Sede Varsavia ◆▲
COMMERCIAL UNION
VITA S.p.A.
Sede: Milano
CREDITRAS ASSICURAZIONI S.p.A.
Sede: Milano
CREDITRAS VITA S.p.A.
Sede: Milano
PROMINVESTMENT S.p.A.
Sede: Roma
S.T.T. S.p.A. Sede: Verona
JUPITER S.A.
Sede: Varsavia ◆★
KOTHARI PIONEER AMC Ltd
Sede: Chennai (INDIA) ◆▲
DUERREVITA S.p.A.
Sede: Bologna
PEKAO TRADING COMPANY
(Canada) Ltd
Sede: Toronto ◆★
TRINITY MANAGEMENT Sp.zo.o
Sede: Varsavia ◆★
UNICREDITASSICURA S.r.l.
Sede: Milano
PEKAO TRADING CORPORATION
Sede: New York ◆★
GRIFO INSURANCE
BROKER S.r.l.
Sede: Perugia
PIONEER NATIONWIDE Sp.zo.o
Sede: Varsavia ◆▲
Risparmio Vita
Assicurazioni S.p.A.
Sede: Torino
UNICREDIT CONSULTING S.r.l.
Sede: Milano
S.B. TRADE d.o.o.
Sede: Spalato ◆
SEBI S.p.A. - Sede: Perugia
PEKAO INFORMATYKA Sp.zo.o
Sede: Lodz ◆★
PEKAO DEVELOPMENT Sp.zo.o
Sede: Lodz ◆★
PEKAO FINANCIAL SERVICES Sp.zo.o
Sede: Varsavia ◆★
S.S.I.S. Società Servizi Informatici
Sammarinese S.p.A.
Sede: Borgo Maggiore (S. Marino) ◆
Société Civile Immobilière CORDUSIO
Sede: Montecarlo ◆
IMMOCRI S.p.A. - Sede: Roma
AGROCONS CENTRUM A.S.
Sede: Bratislava ◆
Dati strutturali
UNITÀ
UniCredito
Italiano
Credito
Italiano
UBM
Banca
CRT
Caritro
Cariverona
Cassamarca
Rolo Banca
1473
6
2.853
785
10.538
1
376
462
4.948
79
911
501
5.083
119
1.137
761
7.494
UniCredito
Italiano
Credito
Italiano
UBM
Banca
CRT
Caritro
Cariverona
Cassamarca
Rolo Banca
1473
19.739,1
46.778,9
6.840,9
26.664,6
3.366,3
26.911,6
4.836,1
60.601,3
13.513,2
55.030,5
5.446,3
18.619,5
3.690,6
27.005,3
5.085,4
55.895,9
3.447,8
2.346,3
4.554,1
1.046,2
859,8
301,6
1.961,8
456,8
291,3
55,6
2.200,3
624,3
410,9
100,2
3.380,8
950,1
Numero sportelli
Numero dipendenti
*di cui 8 filiali estere
22
Risultati di sintesi
(IMPORTI
IN MILIARDI DI LIRE)
Raccolta da clientela
e in titoli
Crediti verso
Clientela
Margine
di intermediazione
Utile di esercizio
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
Altre Istituzioni Totale Istituzioni
Creditizie
Creditizie
residenti
Residenti
166
2.477
2.880 *
35.817
IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO
Gruppo
Pekao
Altre Banche
Nuova
Europa
Altre Banche
non
Residenti
Società
finanziarie
e strumentali
814
21.404
226
4.148
11
200
3.478
Elisioni
Totale
e rettifiche di
aggregato consolidamento
3.931
65.047
-
Totale
consolidato
3.931
65.047
Sportelli
Dipendenti
23
Altre Istituzioni Totale Istituzioni
Creditizie
Creditizie
residenti
Residenti
Gruppo
Pekao
Altre Banche
Nuova
Europa
Altre Banche
non
Residenti
Società
finanziarie
e strumentali
Elisioni
Totale e rettifiche di
aggregato consolidamento
Totale
consolidato
16.707,5
212.446,3
25.289,3
4.283,1
3.001,3
1.255,1
246.275,1
-17.783,8
228.491,3
19.909,2
204.195,9
15.536,2
1.673,7
690,3
17.778,3
239.874,4
-16.899,8
222.974,6
890,2
68,5
17.997,0
5.949,5
2.179,5
393,2
280,3
122,1
167,8
91,6
2.351,5
709,2
22.976,1
7.265,6
-4.933,4
-4.564,8
18.042,7
2.700,8
83
977
24
165
Totale
2870 sportelli
274
3.451
30.871 dipendenti
165
1.770
453
5.353
616
6.438
474
5.566
55
665
75
764
87
577
22
183
71
90
23
157
182
1.832
98
914
65
773
35
382
4
40
16
197
24
48
577
Il modello distributivo
L’ ampliamento delle dimensioni del Gruppo, lo sviluppo di tecnologie
innovative nell’ambito della telematica e del networking, la crescente richiesta da parte
del cliente di informazioni rapide e tempestive e di una maggiore partecipazione alla
gestione degli investimenti, insieme alla volontà del Gruppo di mantenere vivo il
contatto con le persone e il radicamento sul territorio, hanno portato UniCredito
Italiano a rivedere il proprio modello distributivo.
In questa logica, sono stati recentemente integrati e razionalizzati i canali distributivi,
affiancando ai tradizionali sportelli, alcune innovative tipologie di interazione con la
clientela, veri presidi evoluti e “multicanale”. Tra queste, ad esempio, vi sono le reti di
promotori finanziari, gli in-store branch (sportelli bancari allestiti all’interno di
ipermercati), i servizi di banca telefonica e di Internet banking. In questo settore
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO
UniCredito Italiano è attivo, tra l’altro, con i servizi trading on line
offerti dalle diverse banche del Gruppo e con la nuova banca
multicanale Xelion, in grado di proporre servizi ad alto valore
aggiunto per soddisfare i bisogni d’investimento, previdenziali e
bancari. A ciò va aggiunta una gamma molto ampia di prodotti del
Gruppo e di terze parti: trading, fondi, assicurazioni/previdenza,
prodotti bancari di base.
Al 31 dicembre 2000 le istituzioni creditizie residenti appartenenti al Gruppo
contavano un numero di sportelli pari a 2.8701. Nel corso dell’anno si sono
verificate 100 aperture (compresa la filiale di Londra di UBM) e 12 chiusure; sono
stati inoltre acquistati 4 sportelli e ceduti 10, in ottemperanza alle disposizioni
dell’Antitrust atte ad evitare il consolidamento di posizioni dominanti sul territorio.
Sul territorio nazionale, il Gruppo concentra la maggior parte degli sportelli (circa il
75%) nel nord Italia con una ben distribuita copertura territoriale. Nelle regioni del
centro-sud la presenza è diffusa, anche se meno capillare, e più significativa nelle
regioni del Lazio, della Puglia e della Campania.
Per quanto riguarda le Banche estere, il numero di sportelli del
Gruppo Pekao è salito a 814, contro i 722 di fine 1999. Tenuto
conto dei 226 sportelli delle altre banche della Nuova Europa e di
11 sportelli di altre banche non residenti, la rete complessiva del
Gruppo è pari, a fine 2000, a 3.931 sportelli.
L’attività dei promotori finanziari rappresenta un importante
canale complementare alla rete di sportelli. Tale attività viene
effettuata all’interno del Gruppo da UniCreditSim, società che
parteciperà al progetto della nuova banca multicanale attraverso
una fusione con Xelion.
Al 31 dicembre 2000 la rete dei promotori finanziari contava
1.696 unità.
1
A cui si aggiungono 8 filiali estere più 2 succursali bancarie.
25
Verso il futuro
L a strategia di UniCredito Italiano ha subito una svolta rispetto alle linee
seguite durante gli anni ’90. L’attenzione si è spostata dalla ristrutturazione e rilancio
dell’attività domestica alla realizzazione di un più ampio e ambizioso piano strategico
mirato alla creazione di valore per gli azionisti e per gli stakeholder.
Str
L
a de
i
g
ate
gli anni ’90
• Ulteriore miglioramento
della redditività
• Ristrutturazione
del business domestico
• Segmentazione dell’attività
della clientela
26
ategia
va str
o
u
an
• Miglioramento dei livelli
di efficienza e redditività
• Crescita di quote di mercato
sia organicamente
sia tramite acquisizioni
• Razionalizzazione
del mix di attività e del capitale
• Investimenti in nuove aree ad alto
potenziale di crescita (Wholesale
Banking, Nuova Europa, e iniziative
New Economy)
• Impulso alla responsabilità
sociale di impresa
La nuova strategia si sviluppa lungo linee e verso obiettivi diversi per
l’attività distributiva e quella produttiva:
DISTRIBUZIONE
• Ulteriore miglioramento dell’attività delle banche commerciali in Italia
attraverso l’evoluzione dei modelli di servizio esistenti
• Crescita nella Nuova Europa, cogliendo opportunità nei Paesi dove il
Gruppo è già presente con significative quote di mercato (Polonia,
Bulgaria, Croazia, Slovacchia) e in altri Paesi dell’area giudicati di grande
interesse per il loro alto potenziale
• Iniziative orientate alla valorizzazione delle opportunità legate alla New
Economy (Xelion, Clarima)
PRODUZIONE
• Internazionalizzazione dell’attività di asset management
• Rafforzamento del ramo investment banking, sfruttando opportunità di
nicchia all’estero.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO
27
Per rispondere in modo efficace alle sfide poste dal nuovo piano strategico,
sia nel campo della distribuzione sia nel campo della produzione, il Gruppo
si è dotato di una nuova struttura organizzativa delineata per Divisioni: la
Divisione Banche Commerciali Italiane, la Divisione Nuova Europa, la
Divisione Wholesale Banking e le società Xelion e Clarima riportano ora
direttamente all’Amministratore Delegato.
Il piano strategico del Gruppo si pone l’obiettivo di creare valore per
gli azionisti e gli altri stakeholder, perseguendo una crescita
sostenibile nel tempo. Tale crescita è il risultato di investimenti a
breve, medio e lungo termine che, rispettivamente, estendano e
rafforzino il business tradizionale, sviluppino attività emergenti
(iniziative New Economy, espansione geografica e internazionalizzazione di varie iniziative) ed identifichino nuove opzioni di “crescita
sostenibile” da inserire nel portafoglio dei progetti da sviluppare in
futuro.
Nell’ottica della sostenibilità di tale sviluppo, diviene fondamentale
28
che considerazioni sulle implicazioni sociali, etiche, di impatto
sull’ambiente e sulla sicurezza, dirette o indirette, accompagnino e
guidino la tensione alla ricerca e al cambiamento, sin dalla fase
decisionale e progettuale di ciascuna nuova iniziativa.
Le nuove linee di indirizzo di UniCredito Italiano richiederanno un notevole
investimento soprattutto in termini di elaborazione ed offerta di prodotti, strumenti
e canali innovativi.
Innovazione è dunque una delle parole chiave della crescita del Gruppo, il fattore
trainante del suo sviluppo.
UniCredito Italiano intende distinguersi creando nuovi modi di comunicare, di
relazionarsi con l’esterno, di fornire servizi ed operare sul mercato: in poche parole
di associare INNOVAZIONE a…
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO
… INTEGRAZIONE
Innovazione può significare creazione di un luogo di incontro tra la banca e
il territorio in cui essa è insediata: Vivacity è un’iniziativa nata dall’alleanza
di UniCredito Italiano con Kataweb, il braccio Web del Gruppo Editoriale
L’Espresso, volta a costruire on line una serie di portali locali riguardanti le
città dove è forte la presenza delle banche del Gruppo. Alla base della
partnership c’è la coincidenza tra alcune importanti sedi di UniCredito
Italiano sul territorio e quelle dei giornali del Gruppo L’Espresso. Dall’ottobre
2000 è attivo il portale di Trieste realizzato in collaborazione con la banca
CRTrieste; da dicembre sono stati attivati altri 19 portali cittadini, che
completano la fase del progetto relativa al 2000. Nel primo semestre del
2001 sarà lanciata una seconda serie di portali per un altro ventaglio di città.
I portali sono suddivisi in quattro macroaree tematiche: servizi di pubblica
utilità, news prese dalle fonti del Gruppo L’Espresso e da quotidiani locali,
accompagnate da un sezione di costume e società; la sezione finanza e
banca e la sezione e-commerce. Ai portali locali si affiancherà un portale a
carattere nazionale che consentirà anche ai clienti residenti in altre città di
essere guidati verso l’utilizzo di questa forma di comunicazione innovativa.
…SERVIZIO
Innovazione può significare attenzione al risparmiatore che vuole avere un
ruolo attivo nella gestione di parti grandi o piccole del proprio patrimonio.
Nel corso del 1999 è stato dato avvio al progetto TradingLab®, il laboratorio
di Finanza personale di UniCredit Banca Mobiliare che ha realizzato un
portafoglio organico di prodotti e servizi di investimento ad alto valore
aggiunto in grado di soddisfare tale richiesta. Da maggio 2000 è inoltre
diventata operativa Xelion, la società di intermediazione on line del Gruppo
interamente dedicata agli investimenti attraverso internet. Con Xelion, il
cliente ottiene la soluzione su misura per le proprie esigenze, scegliendo
ogni volta come, dove e quando utilizzare la banca. Attraverso questa
società, UniCredito Italiano si propone di supportare gli investitori nella
gestione efficace del proprio risparmio ed aiutarli a crescere attraverso
soluzioni e strumenti personalizzabili, mettendo a disposizione una banca
costruita sul modello multicanale operando tramite promotori basati in
financial center, cellulare (in futuro la TV interattiva). Fra le ultime nate si
segnala inoltre Clarima, la società che realizzerà una banca in grado di
servire il mercato delle famiglie offrendo una gamma di prodotti semplici,
facilmente accessibili, convenienti e ad alto livello di servizio, distribuiti
attraverso canali innovativi.
29
…TRASPARENZA
Innovazione può significare attenzione alla crescente sensibilità
pubblica nei riguardi della tutela dell’ambiente, dell’equità del
commercio, dell’eticità del business: il “Global Environmental and
Ethical Fund”, uno dei comparti del Fondo comune di investimento
gestito da Pioneer Investments aiuta l’investitore sensibile a tali
tematiche ad orientare le proprie scelte d’investimento in titoli azionari
e strumenti finanziari collegati ad attività che soddisfano criteri etici e di
protezione ambientale.
Innovazione può significare fornire all’investitore strumenti
che, rendendo trasparente la valutazione del rapporto
rischio/rendimento per lui accettabile, gli consentano una
gestione più chiara e consapevole dei propri investimenti.
Per venire incontro a questa esigenza, TradingLab® (ha
studiato e sviluppato un’unità di misura del rischio denominata KILOVAR®.
Il KILOVAR® è un indicatore che evidenzia il rischio di investimento,
30
espresso in termini di perdita massima nell’arco di un giorno.
… COOPERAZIONE
Innovazione può significare assumersi il ruolo di promotore presso le
aziende di un nuovo modo di gestire le relazioni commerciali con i propri
partner (clienti e fornitori): con i-Faber, UniCredito Italiano interpreta il
ruolo di partner neutrale tra chi compra e chi vende, attraverso la
realizzazione su internet di mercati virtuali organizzati per settori
(mercati verticali) e per tipologia di prodotti e di servizi comuni a più
settori (mercati orizzontali).
Innovazione può significare offrire all’investitore la possibilità di operare sui
mercati finanziari con gli stessi mezzi utilizzati dagli operatori istituzionali ed
avere facile accesso alla negoziazione di una gamma completa di strumenti
finanziari disponibili tutti su uno stesso mercato: da gennaio 2000,
TradingLab® ha dato corso all’organizzazione di un sistema di scambi
telematico basato su tecnologia Internet denominato TLX®, il cosiddetto
ECN (Electronic Communication Network) o mercato elettronico globale,
nel quale, attraverso il proprio intermediario di fiducia, è possibile negoziare
azioni, obbligazioni, covered warrant, benchmark e altri titoli, oltre gli orari
di apertura delle banche. Un mercato non solo dedicato ai nuovi investitori
e attento alle esigenze di comodità di orario e convenienza, ma anche
aperto ai nuovi emittenti di titoli e pertanto in grado di offrire una maggiore
libertà di scelta.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO
Verso la Stakeholder Economy
Il tema della responsabilità etica e sociale nella
gestione ambientale e dello sviluppo sostenibi-
gestione d’impresa ha acquistato maggiore citta-
le, attraverso il completamento e il costante
dinanza all’interno delle strategie di business e
aggiornamento di un portale internet dedicato.
rappresenta una sfida per il successo delle aziende negli anni Duemila.
UniCredito Italiano intende promuovere una visione etica degli affari proposta dal vertice azienda-
UniCredito Italiano intende perseguire la sua mis-
le (attraverso gli strumenti codice etico/ethics
sione stimolando il dialogo con gli stakeholder
officer), focalizzando l’attenzione delle priorità
(attraverso attività socially responsible inve-
sugli aspetti strategici delle attività, con l’obiet-
sting), con l’intento di diffondere la propria cultu-
tivo di accrescere la consapevolezza etica dell’or-
ra, i valori e i principi etici che essa esprime al
ganizzazione ed arricchire il patrimonio del capi-
fine di aumentarne la condivisione.
tale umano.
31
Il miglioramento delle prestazioni e dei servizi
La pubblicazione annuale da parte della
offerti passa dunque anche attraverso l’adozione
Presidenza del Consiglio dei Ministri della classi-
di politiche per la promozione della consapevolez-
fica degli intermediari finanziari che operano nel-
za socio-ambientale.
l’export legale di armi e sistemi d’arma, ha posto
Le linee di azione su questo fronte si concentrano:
la Banca di fronte a un problema delicato sotto il
profilo morale e complesso sotto quello operativo:
- sul potenziamento di finanziamenti a favore
come rispondere alle crescenti sollecitazioni al
della gestione ambientale, promuovendo il coin-
disimpegno provenienti da ampi settori di opinio-
volgimento di nuove aziende sostenitrici del pro-
ne pubblica e da una pluralità di soggetti che
gramma di servizi finanziari per la certificazio-
intrattengono rapporti fiduciari con la Banca
ne ambientale elaborato da UniCredito Italiano
stessa.
- sulla promozione di una metodologia di risk
Ferma restando la libertà di opinione su un tema
assessment che includa l’analisi e valutazione
che tocca diritti costituzionalmente garantiti e
dei rischi ambientali delle aziende finanziate al
fermo restando il principio di libertà di impresa, il
fine di promuovere il graduale inserimento delle
Gruppo UniCredito Italiano ha ritenuto di avviare
logiche della sostenibilità nelle strategie indu-
un processo di graduale disimpegno da tali attivi-
striali
- sull’impegno a individuare innovativi strumenti
di diffusione dell’informazione sui temi della
tà, ritenendo prioritaria l’affermazione di una
visione etica dell’attività bancaria.
Parte Seconda
La Capogruppo:
UniCredito Italiano S.p.A.
32
Ruolo e funzioni
La Politica ambientale, sociale e della sicurezza
Lavorare insieme: i partner dello sviluppo sostenibile
Le risorse umane
Gli altri partner
Calcolo e ripartizione del valore aggiunto
Il sistema di gestione integrato
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
33
Ruolo e funzioni
L a nuova architettura di UniCredito Italiano attribuisce alla Capogruppo
funzioni di indirizzo e governo delle diverse società del Gruppo e di presidio operativo
delle funzioni che consentono economie di scala e di scopo.
La missione della Capogruppo è quella di massimizzare il valore complessivo del
Gruppo attraverso un governo unitario, lo sviluppo di strategie e la garanzia della loro
attuazione, la gestione diretta del business e di attività specialistiche, l’efficiente
erogazione dei servizi comuni.
Nell’ambito delle attività svolte dalla Capogruppo si definiscono, in linea con i valori e
i principi di UniCredito Italiano, le politiche relative alla gestione e allo sviluppo delle
risorse umane e alle relazioni con i principali stakeholder.
Funzioni della Capogruppo principalmente coinvolte nella gestione
degli aspetti sociali, ambientali e della sicurezza
34
Direzioni e Unità
Direzione
Audit di Gruppo
Obiettivi
Valutare la funzionalità dei sistemi di controllo interni a livello di Gruppo; controllare
il regolare svolgimento dell’operatività e la conformità della stessa alle leggi, ai
regolamenti e agli indirizzi della Capogruppo.
Direzione Risorse
Definire le politiche di sviluppo e di gestione delle risorse umane; gestire il personale della
Capogruppo e le risorse chiave del Gruppo; gestire le relazioni sindacali in linea con gli
indirizzi e gli obiettivi definiti.
Direzione
Affari Societari e Legali
Individuare il percorso societario ottimale per la realizzazione di progetti acquisizione
e di riassetto del Gruppo; assicurare l’accuratezza degli adempimenti di carattere societario
e la consulenza legale in generale.
Direzione
Governo Rischi
Esercitare la funzione di Risk Management, assicurare il corretto presidio dei rischi
creditizi, curare gli adempimenti di carattere contabile e fiscale, nonché quelli concernenti
le partecipazioni del Gruppo.
Direzione
Pianificazione e Finanza
Unità Relazioni Esterne
Coordinare il processo di pianificazione a livello di Gruppo, curare le relazioni con gli
investitori e gestire le attività di Merger & Acquisition e la Tesoreria.
Supportare l’alta direzione nella gestione della comunicazione verso l’esterno e sviluppare
un’immagine del Gruppo coerente con le strategie e gli indirizzi del Vertice.
Unità Ambiente, Sicurezza
e Bilancio Sociale
Assicurare gli adempimenti legislativi in materia di prevenzione e protezione nei luoghi di
lavoro e di tutela ambientale; promuovere comportamenti orientati alla responsabilità
sociale ed allo sviluppo sostenibile.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Struttura di UniCredito Italiano
PRESIDENZA
Consiglio di
Amministrazione
Comitato
esecutivo
Amministratore
delegato
Direzione Audit
di Gruppo
Comitati
di Direzione
Direzione
Affari Societari
e Legali
Direzione
Risorse
Area Crediti
Direzione
Pianificazione
e Finanza
Direzione
Governo Rischi
Area Bilancio
Divisione
Wholesale
Banking*
Divisione
Banche Estere
e Nuova Crescita
Direzione
Banca Virtuale
Famiglie
Investment
Banking
Banche estere
UBM
Bank Pekao
Trading Lab
BulBank
Divisione
Banche Italia *
USI
Area Operativa
UPA
Area Estero
- Ambiente, Sicurezza
e Bilancio Sociale
- Relazioni Esterne
Filiali estere
Pol’nobanka
Credito Italiano
Area Retail
Rolo Banca 1473
Asset
Management
Cariverona
Area Corporate
Banca CRT
Cassamarca
Altre
partecipazioni
Caritro
CRTrieste
* Posizione ricoperta da Vice Direttore Generale
Gruppo Pioneer
Altre soc. di gest.
Altre
partecipazioni
Splitska Banka
Società
di finanziamento
Locat
Fiditalia
UCI Factoring
35
Direzione
Banca Virtuale
Privati
La Politica ambientale, sociale e della sicurezza
L a rilevanza crescente che UniCredito Italiano ha acquisito nel sistema
creditizio e finanziario accresce la consapevolezza degli effetti che le nostre attività
e scelte aziendali producono sul contesto socio-economico in cui oggi operiamo. Di
questo contesto fanno parte non solo i nostri clienti e le attività economiche che a
vario titolo interagiscono con noi, ma anche le istituzioni, gli attori sociali e tutti i
privati cittadini che credono nella possibilità di uno sviluppo sostenibile e, ciascuno
secondo le proprie capacità, operano per conseguire questo obiettivo.
UniCredito Italiano può contribuire al raggiungimento di un obiettivo così ambizioso
solo se è in grado di far fronte alle responsabilità connesse al ruolo sociale, agli
impatti ambientali e alle condizioni di sicurezza che caratterizzano le proprie
attività.
Per garantire un impegno all’altezza di queste responsabilità, abbiamo adottato
alcuni principi che ispirano le scelte e guidano i comportamenti di tutte le persone
che lavorano nell’azienda, con l’intenzione di promuovere quanto più
concretamente possibile la prospettiva della sostenibilità.
36
L’impegno primo e imprescindibile di UniCredito Italiano è la
garanzia continua nel tempo del rispetto delle normative vigenti
nei campi della salvaguardia dell’ambiente, della tutela sociale e
della sicurezza e igiene del lavoro. L’obiettivo della sostenibilità
comporta la piena conformità legislativa come presupposto
fondamentale, a partire dal quale occorre impegnarsi per
migliorare continuamente.
La salvaguardia ambientale è una priorità per la nostra azienda.
Sebbene il complesso delle attività di UniCredito Italiano abbia
un impatto relativamente limitato, il nostro impegno può
contribuire a migliorare la gestione di alcune problematiche
ambientali.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
• L’ottimizzazione dei consumi di risorse naturali è essenziale per garantire la
sostenibilità dello sviluppo. In particolare, considerato il nostro utilizzo di alcune
fonti energetiche non rinnovabili, il contenimento dei consumi rappresenta un
obiettivo cruciale per la nostra azienda.
• Tra le risorse naturali che UniCredito Italiano utilizza in misura maggiore è
rappresentata dalle fibre vegetali per la produzione di carta, materia prima
principale per le attività finanziarie. Per garantire una costante riduzione nel
consumo di questa risorsa, ci impegniamo, da un lato, ad ottimizzare i processi
gestionali e organizzativi, informatizzandoli in misura crescente, e, dall’altro, a
gestire gli approvvigionamenti secondo criteri mirati a valorizzare l’impiego di
prodotti in carta riciclata derivante dal recupero di materiale da macero.
• La produzione di rifiuti, soprattutto in materiale cartaceo, è un
altro rilevante impatto ambientale direttamente connesso alle
attività di UniCredito Italiano. Il nostro impegno è quello di
ricercare costantemente e identificare nuove opportunità di
recupero o riutilizzo degli scarti generati e raccolti in modo
differenziato, anche attraverso la sensibilizzazione e il
coinvolgimento degli smaltitori di cui ci avvaliamo. Per quanto
riguarda i rifiuti in carta, questo impegno si traduce nella
crescente valorizzazione degli scarti, prodotti in consistenti
quantità, come materia seconda per altre attività.
UniCredito Italiano si impegna inoltre ad offrire il proprio
contributo ad uno sviluppo che sia “sostenibile”, vale a dire
equilibrato e armonioso, anche sotto il profilo sociale.
• I diritti che i lavoratori hanno garantiti dai sistemi legislativi
e giuridici dei Paesi avanzati trovano nelle attività di
UniCredito Italiano piena e incondizionata attuazione.
• L’attenzione crescente ai rapporti sindacali è mirata a far si
che queste garanzie siano conosciute, condivise e
facilmente fruibili da parte di tutti i dipendenti.
• Il nostro impegno è inoltre indirizzato a contribuire, al di là
delle garanzie di legge, al completo raggiungimento degli
obiettivi sociali di pari opportunità nei confronti delle donne
37
lavoratrici, di sostegno all’imprenditoria sociale e al volontariato, di
inserimento dei disabili negli ambiti lavorativi, di tutela delle
minoranze e di tutela contro lo sfruttamento del lavoro minorile.
La tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori rappresenta un
impegno prioritario per UniCredito Italiano.
• Alla costante attenzione nei confronti dei dipendenti esposti ai
rischi tipici dell’attività del settore terziario, UniCredito Italiano
affianca l’impegno a valutare i rischi potenziali, monitorare le
condizioni di lavoro e ad adottare misure di prevenzione e di
protezione.
• Particolare impegno è finalizzato alla prevenzione dei rischi per la
sicurezza e la salute, anche quando questi riguardano le persone
esterne all’azienda che accedono a UniCredito Italiano.
• La gestione delle potenziali situazioni di emergenza e la
38
prevenzione dei rischi legati al fumo passivo costituiscono impegni
rilevanti nei confronti del personale e verso il pubblico e i nostri
clienti.
I principi di salvaguardia ambientale, di tutela sociale e di sicurezza
assunti da UniCredito Italiano sono considerati obiettivi prioritari per
tutte le persone che operano in azienda, al pari della redditività
economica e della produttività.
L’attuazione di questi principi è garantita dal Sistema di Gestione
Integrato adottato da UniCredito Italiano per migliorare le proprie
prestazioni ambientali, sociali e di sicurezza.
Attraverso l’applicazione di questo sistema, l’azienda si impegna a:
• identificare, misurare, valutare e gestire gli effetti legati alle proprie
attività, nell’ottica del miglioramento continuo;
• mettere a disposizione le risorse finanziarie e tecniche atte a
perseguire questo miglioramento;
• sensibilizzare, informare e formare i dipendenti perché ciascuno
abbia la consapevolezza e le capacità per impegnarsi nell’attuazione
dei principi adottati;
• valutare preventivamente il potenziale impatto sull’ambiente e sulla
salute e sicurezza delle nuove attività che l’azienda intende
intraprendere, verificando la possibilità (anche economica) di
adottare tecniche e tecnologie “più pulite”
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
39
Consapevoli che con i nostri soli sforzi non raggiungeremmo
l’obiettivo dello sviluppo sostenibile, indirizziamo il nostro
impegno anche nei confronti di tutti quei soggetti esterni che
detengono rapporti con la nostra azienda e, a loro volta, sono in
grado di produrre effetti diretti (negativi o positivi) sui sistemi
sociale, economico e ambientale. UniCredito Italiano intende
orientare i comportamenti di questi soggetti verso una sempre
maggiore sostenibilità:
• sensibilizzando e selezionando i propri fornitori in modo che
essi si adeguino ai principi guida assunti da UniCredito Italiano
e garantiscano l’efficienza ambientale, la sicurezza e l’eticità
delle proprie attività, servizi e prodotti, anche in conformità al
Sistema di Gestione Integrato adottato dall’azienda;
• incentivando i propri clienti e offrendo servizi di credito mirati
ad agevolare le imprese che si impegnino nel perseguimento di
40
uno sviluppo sostenibile e forniscano garanzie attendibili sul
proprio impegno;
• indirizzando
specifici
programmi
di
finanziamento
ai
consumatori e alle famiglie, per favorire l’iniziativa personale e
promuovere i contributi individuali e dei nuclei famigliari al
benessere della collettività, in una prospettiva di sviluppo
sociale equilibrato;
• adottando politiche di investimento mirate a privilegiare le
attività
economiche
che
alla
potenziale
redditività
accompagnino un impegno significativo negli ambiti sociale,
ambientale e della sicurezza;
• collaborando con le istituzioni e le autorità competenti, con
l’intento di scambiare informazioni, mettere a disposizione
l’esperienza dell’azienda e supportare l’attività normativa e di
controllo, anche attraverso l’adozione di accordi e protocolli
d’intesa su base volontaria;
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
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• comunicando con gli interlocutori sociali (pubblico, comunità
locali,
gruppi
ambientalisti,
associazioni
di
utenti
e
consumatori) interessati alle prestazioni dell’azienda, attraverso
l’informazione costante sui temi socio-ambientali e la raccolta
di suggerimenti o lamentele che da questi provengano;
• cooperando con le organizzazioni non governative nell’attuazione di iniziative mirate allo sviluppo culturale, sociale e
ambientale della collettività;
• contribuendo alle attività del mondo della ricerca e dell’università,
impegnati
nello
studio
e
approfondimento
di
queste
problematiche.
41
Gli impegni credibili vengono continuamente messi alla prova.
Per questo UniCredito Italiano volontariamente sottopone a
verifica e valutazione di soggetti indipendenti le proprie attività e
i risultati raggiunti nel campo della sostenibilità socioambientale. Tra queste valutazioni, rilevanza cruciale assumono
i rating attribuiti da istituzioni e agenzie riconosciute
internazionalmente.
In questa logica, l’adesione all’EMAS (Eco-Management and
Audit Scheme) dell’Unione Europea è insieme un impegno, un
riconoscimento e una garanzia che la nostra azienda intende
mantenere.
Lavorare insieme: i partner dello sviluppo sostenibile
Il disegno di UniCredito Italiano ispirato alla sostenibilità è condiviso con i
diversi stakeholder – ovvero i portatori di interessi che a vario titolo intergiscono con
l’attività di impresa partecipando ai risultati, influenzando le prestazioni, valutandone
l’impatto sociale – al fine di creare nei loro confronti un vero e proprio rapporto di
partnership.
Affinché ciò accada, è necessario innanzitutto conoscere e farsi conoscere dagli
stakeholder, posizionarsi rispetto agli obiettivi comuni e ai target da raggiungere e
identificare i punti di forza su cui si può far leva per migliorare le prestazioni sociali,
ambientali e della sicurezza.
Questi processi non possono che partire dall’interno, dalle persone che
quotidianamente, con il loro lavoro, creano il valore di UniCredito Italiano e Credito
Italiano. In questa logica, i dipendenti divengono partner quando trovano le condizioni
per partecipare e contribuire attivamente al disegno della sostenibilità, in un quadro di
chiarezza, trasparenza e forte capacità di motivazione nella gestione dei rapporti di
lavoro e delle relazioni interne.
42
Oltre ai dipendenti, vi sono molti altri stakeholder in grado di divenire partner dello
sviluppo sostenibile per UniCredito Italiano e Credito Italiano.
Sono partner, innanzitutto, gli azionisti, chiamati a condividere le migliori strategie e
soluzioni per coniugare la generazione del profitto con la responsabilità sociale.
I clienti e i fornitori sono partner nella valorizzazione degli aspetti etico-sociali e
ambientali, di tutela della salute e della dignità dei lavoratori fra le variabili che
regolano i rapporti contrattuali e di mercato.
Sono partner, infine, le istituzioni e la società civile, con le quali attivare iniziative di
miglioramento, collaborazioni e accordi che apportino contributi specifici e accrescano
la consapevolezza del ruolo di ciascuno nella promozione della sostenibilità.
Nelle pagine successive e, di seguito, nella corrispondente sezione relativa a Credito
Italiano, viene riportato un quadro informativo delle relazioni sociali con i diversi
partner dello sviluppo sostenibile.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Le risorse umane
Nella
Capogruppo lavorano 2.853 persone, comprendenti le risorse
coordinate da UPA (954 unità) e da USI (432 unità). Se si eccettua la Rete estera,
avente un’incidenza dell’8,4% sul totale del personale, la quasi totalità delle attività (e
quindi della forza lavoro) è ubicata sulla piazza di Milano, dove sono insediate le
strutture di governo e le unità che svolgono servizi centrali di supporto a Credito
Italiano alle altre banche e società del Gruppo. La crescita delle responsabilità legate
ai compiti e ai ruoli professionali, registrata contemporaneamente al progressivo
ridimensionamento – grazie ad una ristrutturazione organizzativa e ad una progressiva
informatizzazione del lavoro – del numero degli addetti con mansioni esecutive e di
back office, ha comportato una crescita significativa del personale direttivo2 , che
rappresenta il 41% del totale dei dipendenti.
Composizione del personale per categoria 3
Categorie
Uomini
Dirigenti
Quadri direttivi
Impiegati
Commessi/Ausiliari
TOTALE
116
766
604
43
1.529
Part time
Donne
57
5
264
564
1
834
57
Part time
15
418
433
Totale
121
1.045
1.643
44
2.853
Distribuzione territoriale del personale della Capogruppo
2
3
Nel personale direttivo, oltre ai dirigenti, si includono i quadri direttivi.
Con l’introduzione della nuova normativa sugli inquadramenti, prevista dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro dell’11 luglio 1999,
sono confluiti nella nuova categoria dei quadri direttivi il personale appartenente alle precedenti categorie dei funzionari e dei quadri.
43
Composizione per classi di anzianità di servizio
Composizione per fasce di età
44
Anzianità media di servizio ed età media per categoria
Categorie
Dirigenti
Quadri direttivi
Impiegati
Commessi/Ausiliari
Anzianità media
Uomini
Donne
15,1
17,8
16,3
15,3
13,9
17,8
19,1
6,2
Età media
Uomini
Donne
49,1
44,0
41,8
44,1
42,4
42,1
41,0
42,3
Le azioni messe in atto per favorire l’occupazione giovanile e la creazione di nuove
professionalità hanno avuto come diretta conseguenza una significativa presenza di
lavoratori con anzianità di servizio inferiore a 10 anni (pari a circa il 30%).
Il 70% del personale si colloca in una fascia di età che possiamo definire “intermedia”
(dai 31 ai 50 anni). Interessante l’incidenza dei giovani al di sotto dei 30 anni (11,4%),
nonostante il progressivo innalzamento dell’età media dei neo-assunti, sempre più
ricercati tra persone ad elevata scolarizzazione.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
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Categorie protette
Totale
Disabili (art. 1 della legge 68/99)
Orfani, vedove, profughi (art.18 della legge 68/89)
Totale
149
68
217
Turnover
Rispetto ai dati relativi all’inizio del 2000 – momento che ha segnato lo
scorporo della divisione Credito Italiano e UBM dalla Capogruppo – il personale è
aumentato di 184 unità (6,9%). I contratti a tempo indeterminato hanno rappresentato
oltre la metà dei nuovi contratti di lavoro. Sono state inoltre utilizzate forme innovative
di inserimento della forza lavoro, aventi caratteristiche di maggiore flessibilità,
stipulando alcuni contratti di fornitura di lavoro interinale e di lavoro temporaneo, a
fronte di fabbisogni che presentavano carattere di eccezionalità rispetto alle normali
attività. I nuovi contratti di formazione e lavoro sono stati stipulati per l’assunzione di
giovani destinati al potenziamento dell’attività di banca telefonica. Nel corso dell’anno,
7 dei 79 contratti di lavoro interinale e tutti i contratti di formazione giunti a scadenza
sono stati trasformati in contratti a tempo indeterminato.
Le cessazioni sono state 182, di cui 40 per prepensionamento. UniCredito Italiano sta
infatti proseguendo l’azione straordinaria di incentivazione all’esodo del personale con
diritto alla pensione, con un esborso complessivo nel 2000 di 6 miliardi di lire. La
ristrutturazione dell’assetto organizzativo derivante dell’evoluzione societaria del
Gruppo ha inoltre portato ad un consistente numero di casi di mobilità infragruppo,
pari al 34,1% del totale delle diminuzioni.
Assunzioni
Diminuzioni
45
Retribuzione, incentivi, evoluzione delle carriere
Per crescere insieme è necessario condividere principi ed obiettivi, saper
mettere a fattor comune conoscenze, esperienze, risorse, sentirsi parte di un progetto
e partecipare ai suoi risultati.
È così che la politica retributiva, il sistema degli incentivi, l’evoluzione delle carriere di
UniCredito Italiano sono basati sui principi di Equità, Competenza, Fierezza e Crescita.
È importante trovare e applicare meccanismi che consentano di riconoscere e
valorizzare il contributo di ciascuno ai risultati del Gruppo, consolidarlo attraverso la
garanzia di un adeguato e continuo sviluppo delle risorse e condividerlo attraverso una
gestione equa e meritocratica delle persone.
In UniCredito Italiano ciò si traduce nell’applicazione di strumenti e processi di
valutazione delle prestazioni trasparenti, nella definizione di sistemi di incentivazione
basati sull’assegnazione di obiettivi concreti e misurabili, nella garanzia di un
monitoraggio e aggiornamento continuo delle necessarie competenze manageriali e
46
professionali alle quali poter legare il percorso di crescita all’interno delle singole
società e del Gruppo.
Incentivi
UniCredito Italiano ha previsto un piano di stock option per il management e un piano di
azionariato per i dipendenti, con l’obiettivo di sostenere la motivazione e la tensione verso
i risultati e di coinvolgere tutto il personale alla vita del Gruppo. Il piano attuato ha
riguardato i dipendenti della Capogruppo e di altre società italiane del Gruppo: si è
proceduto all’assegnazione gratuita di azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A. (emesse
ai sensi dell’art. 2349 c.c. e gravate per tre anni dalla data di emissione da un vincolo di
indisponibilità, per un controvalore pari a L. 4 milioni per ciascun dipendente) a circa
24.000 dipendenti nell’ambito di una revisione della struttura del Premio aziendale e
all’attribuzione gratuita di diritti di opzione (stock option), a circa 300 risorse, con la
finalità di sostenere lo sviluppo e il consolidamento dei risultati nel tempo e favorire la
permanenza in azienda di risorse particolarmente importanti per il Gruppo.
Evoluzione delle carriere
Sia a seguito della creazione di nuove posizioni nell’apparato commerciale,
specialistico e di staff, sia per la maggiore responsabilità attribuita ad alcuni ruoli già
esistenti, a fronte di un incremento complessivo del numero di dipendenti di 184
unità, nel corso del 2000 il personale direttivo è aumentato di 106 unità (+ 10%).
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
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Evoluzione delle carriere: passaggi a categorie superiori
Uomini
Donne
Totale
7
22
30
7
52
27
3
3
2
30
5
21
22
13
17
34
39
28
17
18
3
46
20
Commessi/Ausiliari promossi Impiegati
Promozioni all’interno della categoria impiegatizia
Impiegati promossi Quadri e Quadri Super
(fino al 30.04.2000)
Quadri promossi Quadri Super fino al 30.04.2000
Impiegati/Quadri/Quadri Super promossi
Funzionari fino al 30.04.2000
Impiegati promossi Quadri Direttivi dall’01.05.2000
Promozioni all’interno della categoria
dei Quadri Direttivi dall’01.05.2000
Promozioni a Dirigente dall’01.05.2000
Retribuzioni
Retribuzioni medie lorde per categoria
Categorie
47
Lire/Migliaia
Dirigenti
Quadri direttivi
Impiegati
Commessi/Ausiliari
231.240
98.467
48.614
46.168
Per le retribuzioni vengono, di norma, applicate le tabelle di cui ai Contratti Collettivi
Nazionali di Lavoro. Operando in un mercato del lavoro che tende sempre più ad
attribuire un maggiore valore alle risorse in possesso di particolari e ricercate
professionalità, la retribuzione media delle fasce più alte (dirigenti e quadri direttivi) è
influenzata peraltro dall’assegnazione di un trattamento extracontrattuale che tiene
conto di questa tendenza del settore.
Il nuovo contratto collettivo ha introdotto l’istituto della banca delle ore che
rappresenta, grazie a regolate opportunità di recupero delle ore straordinarie, uno
strumento di flessibilità dell’impegno lavorativo.
In applicazione di tale istituto, le prime 50 ore di prestazioni aggiuntive non
costituiscono lavoro straordinario, bensì danno origine al recupero secondo uno
specifico meccanismo che opera d’intesa fra l’azienda ed il lavoratore; le successive
50 ore possono, a scelta del lavoratore, essere recuperate secondo lo stesso
meccanismo, oppure essere compensate come lavoro straordinario; le prestazioni
aggiuntive che eccedono le 100 ore danno invece diritto al compenso per lavoro
straordinario in applicazione delle vigenti disposizioni contrattuali.
Nel 2000, il ricorso alle prestazioni aggiuntive è stato pari, in media, a 48 ore procapite. L’incidenza delle ore di straordinario sul totale delle ore lavorate è stata del
2,5%. Le ore “depositate” nella banca delle ore sono state invece 17.588, pari al 0,7%
del totale delle ore lavorate.
Lavoro straordinario (n° ore)
48
Pari opportunità
Esiste
una profonda attenzione nell'analisi e valutazione della materia
delle pari opportunità con l'obiettivo generale di valorizzare le risorse femminili. Con
tale orientamento si procede - ai sensi della L. 125/91 e delle normative contrattuali
nazionali di settore - all'esame del rapporto biennale sulle pari opportunità e alla
programmazione di azioni positive.
Il personale femminile rappresenta nella Capogruppo il 44% della forza lavoro, con una
significativa presenza femminile fra i dipendenti più giovani (pari al 59% dei lavoratori con
meno di 30 anni). La percentuale di donne all’interno del personale direttivo è del 24%. I
dati suddivisi per genere relativi all’età media e all’anzianità media di servizio mostrano il
raggiungimento da parte del personale femminile di posizioni di responsabilità in tempi
relativamente brevi e non necessariamente legati all’anzianità di servizio.
Nettamente predominante la componente femminile (oltre l’88%) all’interno del
personale impiegato part time (17.1% del totale dei dipendenti).
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Per quanto riguarda le modalità di erogazione della formazione, inoltre, è impegno
dell’azienda tener conto di particolari situazioni personali o familiari, su richiesta dei
lavoratori e con specifico riguardo al personale femminile: in coerenza con le previsioni
contrattuali nazionali, si concorderanno con le interessate le soluzioni organizzative
che ne garantiscano l’effettuazione.
Nell'ambito dell'accordo sulla formazione siglato con le organizzazioni sindacali, si è
stabilito di definire congiuntamente i contenuti di un incontro dal titolo: - Differenze di
genere: donne e uomini nelle organizzazioni lavorative -. Si tratta di un progetto che,
per la prima volta, vede l'azienda e le organizzazioni sindacali lavorare insieme alla
realizzazione di un modulo formativo.
La tematica è stata sviluppata con l'obiettivo di aiutare le persone a "leggere" la cultura
organizzativa con una particolare attenzione al genere; approfondendo, cioè le
problematiche di carattere sociale relative alla collocazione del personale femminile
nel processo produttivo delle organizzazioni lavorative.
Assenze
49
Nel corso del 2000 il personale di UniCredito Italiano ha totalizzato circa
35.000 giornate di assenza (poco più di 12 gg. pro capite, con una percentuale media
del 5,5% sui giorni lavorativi totali).
Cause
N. giornate
Malattie, infortuni e visite mediche
Gravidanza, puerperio e post partum
Motivi familiari o personali (lutto, assistenza familiari,
nascita figli, motivi scolastici…)
Permessi sindacali
Donazione sangue
Altri motivi
Totale
24.200
4.000
3.350
2.000
250
1.200
35.000
Sviluppo delle competenze
Far
crescere le risorse umane significa far crescere il Gruppo. Non
bastano persone professionalmente preparate: ci vogliono persone motivate,
consapevoli del proprio ruolo, che sappiano individuare le priorità, definire gli obiettivi
da perseguire e come raggiungerli.
È questo che consente di fare la differenza: l’attenzione costante non solo ai risultati,
ma al modo con cui essi vengono raggiunti, in armonia con l’identità distintiva con cui
UniCredito Italiano vuole operare sul mercato ed in linea con le aspettative dei propri
clienti e degli stakeholder di riferimento.
Un vantaggio competitivo riconosciuto e sostenibile è ancorato alla capacità di
stimolare, sviluppare e capitalizzare quei comportamenti che fanno sì che i risultati
siano raggiunti agevolmente, rapidamente e, soprattutto, siano ripetuti nel tempo.
Ciò si traduce nei seguenti obiettivi:
- attrarre persone “giuste”, attraverso l’utilizzo di meccanismi di selezione del
personale professionali e il più possibile oggettivi, idonei a valutare il possesso delle
competenze e delle capacità necessarie a rafforzare la prestazione;
- trattenere le risorse, motivandole e riconoscendone il ruolo e il valore all’interno della
propria banca di riferimento e del Gruppo;
- ottimizzare il capitale umano, per mettere meglio a frutto il patrimonio di
competenze, conoscenze e valori umani in coerenza con i principi guida di
UniCredito Italiano.
Il ruolo della Capogruppo è quello di fornire innovazione progettuale nella realizzazione
delle modalità e degli strumenti idonei alla crescita e valorizzazione del personale e di
50
esercitare un’azione di supporto alle società del Gruppo attraverso l’identificazione di
prassi eccellenti.
L’investimento nelle risorse umane di UniCredito Italiano si articola su diversi fronti.
Particolare attenzione è dedicata alle seguenti attività:
- pianificazione ed erogazione della formazione a sostegno dello sviluppo professionale
delle persone;
- ridefinizione di strutture organizzative e di ruoli orientata al miglioramento
dell’efficienza e alla specializzazione della rete commerciale;
- riduzione dei livelli gerarchici finalizzata ad una migliore razionalizzazione delle
risorse;
- diffusione di criteri di responsabilità per una maggiore condivisione e partecipazione
di tutto il personale al disegno imprenditoriale del Gruppo e ai suoi risultati.
Fra i numerosi e diversificati strumenti messi a punto per l’attuazione di tali interventi
vi sono due nuovi progetti elaborati dalla Capogruppo che puntano sulla crescita del
valore individuale di alcune persone all’interno dell’organizzazione:
• Progetto Giovani Talenti: dedicato a giovani ad elevato potenziale, che hanno già
maturato esperienze nel Gruppo, e finalizzato a prepararli a ricoprire posizioni
rilevanti nel medio periodo.
Il programma, che nell’edizione pilota avviata il 4 ottobre 2000 ha coinvolto 100
persone a livello di Gruppo, prevede una serie di attività formative comuni e un piano
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
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di sviluppo individuale progettato, per ognuno, sulla base di esperienze pregresse,
ruolo ricoperto, propensione personale
• Progetto Risorse Chiave: dedicato a persone che ricoprono posizioni considerate
strategiche per lo sviluppo del Gruppo e mirato a garantire l’adeguata copertura delle
posizioni chiave e a fidelizzare le risorse migliori
Elemento comune ai due progetti è il riconoscimento del valore delle persone più
preparate e motivate attraverso l’offerta di interessanti possibilità di crescita
professionale e di carriera all’interno del Gruppo.
Titolo di studio dei dipendenti
Ausiliari
Dirigenti
Quadri direttivi
Impiegati
Commessi
uomini donne uomini donne uomini donne uomini donne
Laurea
71
Diploma
45
5
271
91
59
61
474
173
421
701
2
21
15
157
218
35
24
2
6
Licenza media
Licenza Elementare
Ripartizione percentuale del personale
per titolo di studio
1
Totale
uomini donne
401
157
942
874
213
234
30
2
Tipologia di laurea
Circa il 20% del personale è in possesso di una laurea, prevalentemente in discipline
economiche e bancarie o giuridiche; considerando il solo personale direttivo, la
percentuale di laureati sale al 38%.
51
Formazione
L’attenzione
alla crescita delle competenze e delle conoscenze del
personale UniCredito Italiano ha coniugato le disposizioni di natura contrattuale con la
necessità di ridisegnare i percorsi formativi secondo logiche nuove, meglio rispondenti
alle esigenze di un mercato estremamente dinamico e competitivo.
In passato la relativa stabilità delle competenze richieste rendeva omogenei i
fabbisogni formativi e consentiva interventi generalizzati ed erogati prevalentemente in
fase di ingresso dei ruoli. Oggi la base delle conoscenze e competenze individuali deve
rispondere a esigenze di flessibilità e dinamicità del ruolo e, pertanto, deve essere
periodicamente verificata e rinnovata e accompagnare la crescita professionale delle
persone (formazione continua).
Il ruolo della Capogruppo è soddisfare questa esigenza di continuo aggiornamento del
personale, attraverso un nuovo modo di fare formazione, finalizzato all’adeguato
inserimento e alla corretta interpretazione dei diversi ruoli aziendali. La nuova
52
formazione persegue un duplice obiettivo:
insegnare non solo a saper fare – curando le conoscenze tecnico-specialistiche - ma
anche a saper essere, incidendo sugli atteggiamenti e i comportamenti concreti e
osservabili (modalità in cui vengono perseguiti i risultati, correttezza nelle relazioni con
i colleghi, attenzione al cliente e alla qualità del servizio, sensibilità e partecipazione
nella riduzione degli impatti ambientali e dei rischi per la salute e sicurezza connessi
allo svolgimento dell’attività quotidiana, etc.).
La Nuova Formazione
Da…
A…
Formazione di preparazione al ruolo
Formazione continua di accompagnamento al ruolo
Formazione indifferenziata
Base “garantita” con successiva personalizzazione
“Patente” a esercitare il ruolo
Strumento di sostegno dei risultati
Intervento rivolto esclusivamente
al personale impiegatizio
Intervento rivolto anche ai quadri direttivi
Attività svolta prevalentemente in aula
Attività “multicanale” (aula, autoformazione)
Presenza di docenti di professione
Presenza di docenti e testimonianze provenienti
“formatore”
da diverse realtà
Attività gestita dal centro
Attività definita con il coinvolgimento dei capi nei
piani di sviluppo
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
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In sintesi, l’attività formativa è divenuta più partecipativa, più centrata sulla persona e
coerente con lo specifico percorso di crescita professionale di ciascun lavoratore, sulla
base del piano di sviluppo individuale concordato con il proprio capo diretto.
La formazione dedicata a tutto il personale del Gruppo, finalizzata all’inserimento e alla
crescita dei vari ruoli professionali, continua ad essere erogata a cura delle singole
Banche in relazione alle differenti esigenze di business/territorio. Tale attività formativa
ha coperto complessivamente circa 100.900 giornate ed ha interessato circa 48.541
persone.
Nell’ambito del proprio perimetro, che nel 2000 oltre alla Capogruppo comprendeva
UPA e USI, UniCredito Italiano ha erogato formazione a circa 2.446 persone per un
totale di 7.214 giornate.
Il dettaglio dei corsi effettuati per lo sviluppo professionale delle risorse di UPA* e
USI** è indicato nei grafici che seguono.
Risorse coinvolte
Numero ore
Il personale della Capogruppo ha partecipato prevalentemente a corsi specialistici o
manageriali in coerenza con il ruolo svolto e il proprio piano di sviluppo individuale. I
corsi hanno interessato circa 520 partecipanti per un totale di 13.540 ore.
53
Formazione manageriale infragruppo
Nell’ambito del processo di integrazione fra le diverse società del Gruppo, nel 1999
è stato avviato un progetto di formazione manageriale che ha coinvolto
complessivamente 390 persone (top e middle management). Uno dei principali
obiettivi dell’incontro era l’analisi e la condivisione dei Principi Guida Aziendali.
Nel giugno 2000 si è realizzata la seconda fase di tale progetto che, coinvolgendo
170 manager appartenenti alle banche e alle principali società del Gruppo, si è
posta l’obiettivo di declinare i principi guida in politiche (finalità, strumenti,
modalità di attuazione), nell’ambito delle diverse realtà aziendali. Le politiche
aziendali aiutano a capire attraverso quali criteri sia possibile tradurre in valenza
trasversale dei principi guida in scelte concrete, anche quotidiane.
Sono state inoltre realizzate diverse iniziative specifiche di formazione infragruppo sia
per lo sviluppo delle competenze (nell’area Private Banking per la diffusione di un
modello unico e condiviso di business) sia per il lancio di nuovi prodotti e servizi (il
pacchetto Imprendo, primo prodotto di Gruppo rivolto al segmento delle piccole
imprese).
54
Sebbene la formazione sia un canale fondamentale per agevolare il processo di
integrazione fra il personale che lavora all’interno del Gruppo, altri possono essere
i momenti che conducono ad una condivisione delle competenze e conoscenze,
ad un confronto di esperienze ed a un travaso di professionalità da una banca
all’altra: un chiaro segnale di costruzione della rete infragruppo viene, ad esempio,
dalla realizzazione del sistema informativo unico e dalla costituzione di società di
servizio e di prodotto che lavorano per tutte le banche federate.
Relazioni industriali
Il
clima sindacale, improntato sul dialogo e il confronto, ha in
particolare consentito di affrontare positivamente i rilevanti impegni derivanti sia
dall'applicazione del nuovo contratto collettivo nazionale di settore (in particolare
in materia di “quadri direttivi”, sviluppo professionale e formazione) sia
nell’ambito del progetto di Integrazione di UniCredito Italiano. Sotto questo
ultimo profilo, nel corso dell’anno 2000, iniziatosi con lo scorporo dalla
Capogruppo del Credito Italiano e di UBM, sono state portate a termine
operazioni di trasferimento di rami d’azienda e di riorganizzazione di società
prodotto (TradingLab, Pioneer, etc) . È stato avviato il progetto volto a porre a
fattor comune le strutture della Capogruppo e delle banche del Gruppo relative
ai processi informativi, operativi ed alle attività amministrativo/contabili; dopo
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una prima fase di coordinamento – da parte di UPA e USI – del personale
addetto, si è passati ad una fase di distacco, che si concluderà con l’1 luglio
2001, data in cui avverrà la cessione dei rami d’azienda relativi.
Presso la Capogruppo il tasso di sindacalizzazione è di circa il 40% (a livello di
Gruppo esso si attesta di poco al di sotto delle medie nazionali).
Polizze assicurative aziendali e previdenza integrativa
UniCredito
Italiano ha stipulato per i propri dipendenti polizze
assicurative per la copertura dei rischi professionali, per i casi di morte e di
invalidità permanente. La copertura di detti rischi è impostata su una polizza
assicurativa, con capitale assicurato di 10 milioni di lire pro-capite, e su
proporzionali integrazioni a carico della Banca. Sono inoltre coperti i rischi
“itinere” e le spese mediche connesse a infortunio professionale con massimali
rispettivamente di 50 milioni e 25 milioni, validi per tutte le categorie. Il costo
sostenuto dall’Azienda nei confronti della Compagnia di assicurazione, per le
suddette polizze assicurative, è nell’ordine delle 15 mila lire pro-capite.
55
Per effetto di specifici accordi, UniCredito Italiano ha inoltre stipulato per tutto il
personale, tramite Casse assistenziali, polizze a garanzia delle spese per ricoveri
ospedalieri, nonché per alcune prestazioni diagnostiche e terapeutiche, con
applicazione di franchigie prestabilite.
Nell’ambito del Gruppo è stato costituito un Fondo pensione complementare alle
pensioni INPS. Vi possono aderire tutte le Aziende del Gruppo che ne abbiano
interesse, per iscrivervi i propri dipendenti. Al Fondo, per UniCredito Italiano, sono
iscritti 2.587 dipendenti (oltre il 90% del personale complessivo).
Prestiti agevolati per i dipendenti
UniCredito
Italiano ha attivato forme di sovvenzioni e mutui per i
dipendenti per agevolare l’acquisto di appartamenti e per far fronte a specifiche
esigenze familiari.
Gli importi variano a seconda della categoria di appartenenza ed i tassi applicati, in
linea con l’andamento del Tasso Ufficiale di Riferimento (T.U.R.) risultano attualmente
compresi tra un minimo dell’1,50% ed un massimo del 3,25%. Tali sovvenzioni sono
in aggiunta alle previsioni di legge in materia di anticipazioni del trattamento di fine
rapporto.
Nel corso del 2000 le richieste hanno interessato 65 dipendenti per mutui per la prima
casa, 4 per la seconda casa e 228 per occorrenze familiari.
Borse di studio e altre provvidenze per il personale
Diversificati sono gli ambiti di intervento a favore del personale
di UniCredito Italiano.
• Ai sensi delle previsioni contrattuali vengono riconosciute a titolo di borsa
di studio:
• Lit. 145.000 a studenti di scuola di istruzione secondaria di primo grado;
• Lit. 205.000 a studenti di scuola di istruzione secondaria di secondo grado;
• Lit. 420.000 a studenti universitari.
Ad iniziativa aziendale, tale provvidenza è stata estesa ai figli dei
pensionati del Fondo Pensione.
56
• Ai dipendenti in servizio e al personale in quiescenza, con
figli di età compresa tra i quattro e i dodici anni, vengono
corrisposte annualmente Lit. 200.000 per ciascun figlio.
• In occasione del Natale viene messo a disposizione di ciascun
figlio di dipendente, in servizio ed in quiescenza, fino al
compimento del 12° anno di età, un importo di Lit. 150.000.
• Ai dipendenti in servizio ed in quiescenza viene corrisposto
l’importo di Lit. 3.000.000 annue per ciascun familiare disabile.
• Ai dipendenti viene erogato un importo del 28% della retribuzione
annua lorda al raggiungimento del 25° anno di servizio, un importo
pari al 7% della retribuzione annua lorda spettante al momento
della cessazione per i nominativi che al 1° giugno 1988 avevano già
maturato 25 anni di servizio ed un importo del 14% della
retribuzione annua lorda al raggiungimento del 35° anno di servizio
(in aggiunta alla medaglia d’oro).
• Occasionalmente l’Azienda elargisce somme a titolo di sussidio al
personale in quiescenza ed ai familiari dei dipendenti deceduti in
servizio.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Iniziative culturali e ricreative ed attività a favore
dei dipendenti
UniCredito Italiano favorisce la costituzione - sulle
varie piazze di insediamento - di circoli per attività sportive,
ricreative e culturali dei propri dipendenti e delle loro famiglie.
Particolarmente attivo il Circolo Culturale Ricreativo e Sportivo
di UniCredito Italiano e Credito Italiano che nel corso del 2000
ha organizzato tornei “infragruppo” di sci, calcio, tennis, pingpong. L’intensa attività ricreativa ha coinvolto circa 8.000
partecipanti. Altre iniziative hanno riguardato i programmi
turistici di gruppo (2.000 partecipanti) e individuali
caratterizzati da un significativo aumento del 10% delle
adesioni rispetto al 1999, iniziative culturali (corsi e visite
guidate che hanno coinvolto circa 2.500 persone) e azioni di
sensibilizzazione dei dipendenti nei confronti di
attività di
volontariato.
57
Contributi aziendali per azioni a favore dei dipendenti - Anno 2000
(IN MILIONI DI LIRE)
Polizze per ricoveri ospedalieri e per alcune
prestazioni diagnostiche e terapeutiche
Fondo pensione
Borse di studio per i figli dei dipendenti
Contributi per i figli dei dipendenti
Contributi per familiari disabili
Altre erogazioni per i dipendenti legate all’anzianità di servizio
Iniziative culturali e ricreative
Sussidi al personale
2.152
16.386
212
284
99
2.388
127
120
Comunicazione interna
Fra
i diversi strumenti di comunicazione e informazione
interna esistenti – newsletter, convention, roadshow (ovvero incontri sul
territorio del vertice con il personale direttivo), lettere della Direzione su
aspetti specifici – il giornale aziendale Qui UniCredit rappresenta quello che
meglio risponde all’esigenza, particolarmente sentita in un Gruppo federale
come UniCredito Italiano, di comunicare e mettere a confronto esperienze
diverse e per far crescere una cultura e identità comuni, nel rispetto delle
specificità di ciascuna banca.
Il primo numero è uscito nel gennaio 1999, all’indomani della costituzione
ufficiale di UniCredito Italiano. Ha sostituito i precedenti giornali aziendali
inGRUPPO (Credito Italiano e Rolo Banca 1473), Nuovo Cordusio (Credito
Italiano) e Rolo Banca 1473 news (Rolo Banca 1473).
È un periodico bimestrale composto da un primo dorso comune per il
58
Gruppo e da altri dorsi dedicati alle singole banche – i Focus - allegati al
giornale principale e destinati ognuno al pubblico di riferimento.
Uno dei messaggi forti di indirizzo di Qui UniCredit è che la comunicazione
è tanto più efficace quanto più è multidirezionale, completa e credibile e
quanto più il giornale è libero di esprimersi. Fin dall’inizio lo sforzo è stato
quello di costruire un giornale di tutti, in grado di differenziarsi da house
organ preesistenti non solo per la veste grafica e l’approccio più
giornalistico agli argomenti, ma anche per la capacità di parlare la lingua
dei colleghi e di essere, il più possibile, di valido aiuto alla comprensione
delle trasformazioni in atto nel gruppo UniCredito Italiano e nell’intero
sistema bancario.
Il giornale, che raggiunge circa 51 mila persone, viene distribuito per posta
interna a tutti i dipendenti delle banche del Gruppo UniCredito Italiano e
delle società controllate, e tramite il servizio postale ai pensionati.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
59
Gli altri partner
Azionisti
La remunerazione degli azionisti
Nel
determinare la destinazione degli utili di esercizio, pur
assicurando un adeguato dividendo agli azionisti è necessario non perdere
di vista l’importanza del rafforzamento patrimoniale e finanziario della
società, essenziale per supportare le nuove sfide proposte dal mercato, i
programmi di espansione internazionale e gli investimenti programmati per
affermarsi come azienda leader del settore.
La proposta di distribuzione del dividendo 2000 è specchio fedele di questa
politica, prevedendo una destinazione ai soci di Lire 1.256,4 miliardi su un
totale di utili da distribuire di 2.346,3 miliardi ed accantonando a riserve la
differenza.
I dividendi unitari proposti in sede di approvazione del bilancio 2000 sono pari
a L. 250 (0,129 euro) per ogni azione ordinaria e a L. 265 (0,137 euro) per ogni
azione di risparmio.
60
Composizione del capitale sociale
A
seguito degli aumenti di capitale effettuati nell’esercizio, il
capitale sociale ammonta a L. 2.512.102.903.000, diviso in n. 5.024.205.806
azioni da lire 500 cadauna, di cui 5.002.499.254 azioni ordinarie e n.
21.706.552 azioni di risparmio.
Alla data del 31 dicembre 2000 la composizione della base azionaria è la
seguente:
• gli azionisti sono circa 223.000;
• l’azionariato residente detiene circa il 70% del capitale sociale e gli
azionisti esteri il rimanente 30%;
• gli investitori istituzionali detengono complessivamente oltre il 44% del
capitale sociale ordinario.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Principali azionisti al 31.12.2000
Socio
n. azioni ordinarie
% di possesso (1)
839.700.281
704.943.077
247.700.000
145.791.074
16,606%
14,092%
4,951%
2,914%
Fondazione C.R. Verona, Vicenza,
Belluno e Ancona
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
Gruppo Allianz
Fondazione Cassamarca
(1) Sul capitale ordinario; lo Statuto prevede una limitazione del diritto di voto al 5% del capitale
Andamento della quotazione
Nel corso del 2000 il volume degli scambi complessivo è stato pari al
92,42% delle azioni ordinarie (in circolazione al 31 dicembre 2000) ed al 123,50%
delle azioni di risparmio.
L’incremento del valore del titolo nel tempo è mostrata in maniera oggettiva ed evidente
dal prospetto che segue, nel quale sono esposte le quotazioni del titolo negli ultimi
61
sette anni.
Prezzo ufficiale azione ordinaria
Anno
1994
1995
1996
1997
1998
1999
1999
2000
lire
lire
lire
lire
lire
lire
euro
euro
massimo
minimo
medio
fine
periodo
2.780
2.157
2.024
5.530
10.447
11.205
5.787
6.115
1.547
1.554
1.545
1.636
5.613
7.445
3.845
3.586
2.186
1.862
1.777
3.303
8.443
8.918
4.606
4.976
1.674
1.849
1.678
5.492
9.807
9.534
4.880
5.572
La gestione dei rapporti con gli investitori: il ruolo di Investor Relations
Oltre che analizzare l’impatto delle diverse opzioni strategiche sulla
valutazione di mercato del titolo e assicurare un continuo feedback al
management dell’opinone del mercato sul Gruppo, l’Unità Investor
Relations svolge il fondamentale compito di fare da tramite tra il Gruppo e
gli investitori, assicurando una comunicazione continua e trasparente. Per
rispondere a tale obiettivo vengono utilizzati numerosi e diversificati
strumenti: presentazioni di risultati a fine anno e di quelli infra-annuali,
incontri one-to-one e conference call con investitori istituzionali,
predisposizione di comunicati stampa relativi a notizie che possono influire
sul prezzo dell’azione, sviluppo e aggiornamento continuo della pagina web
dedicata, investor day, etc.
Investitori, responsabilità sociale e ambiente
Un’attenzione crescente è stata dedicata negli ultimi anni da alcuni stakeholder
62
(investitori, centri di ricerca, università, associazioni ambientaliste e dei consumatori) nei
confronti delle prestazioni sociali e ambientali di UniCredito Italiano. Nell’arco dell’anno
2000 sono pervenuti ad Investor Relations alcuni questionari mirati a valutare in modo
approfondito le attività condotte dal Gruppo che potevano comportare impatti significativi
dal punto di vista etico-sociale, nonché sulle condizioni di sicurezza dell’azienda e
sull’ambiente naturale. È interessante notare come due di tali questionari siano stati
sottoposti ad UniCredito Italiano da parte di importanti gestori di fondi. Nell’ambito del
costituendo Sistema di Gestione Integrato, viene applicata una procedura che consente di
rispondere tempestivamente e in modo esaustivo a queste richieste.
Clienti
Tutela della privacy
La tutela della riservatezza e della sicurezza dei dati sono sempre stati
considerati da UniCredito Italiano elementi fondanti del rapporto
fiduciario tra banca e cliente.
UniCredito Italiano ha fatto propri i principi contenuti nel “Codice di
Comportamento del Settore Bancario e Finanziario” predisposto
dall’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana che definisce alcune linee di
condotta relative ai rapporti con la clientela, mirando a fornire garanzie
in termini di chiarezza, assistenza, qualità dei servizi e dei prodotti.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
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Già perseguita con una rigorosa applicazione del “segreto bancario”, la
tutela della privacy è rafforzata e garantita dall’osservanza della legge
675/96, tradotta nel Decalogo Privacy di UniCredito Italiano. Le dieci
norme di comportamento regolano le modalità di accesso, raccolta,
gestione, trattamento, aggiornamento, conservazione e distruzione dei
dati, con particolare attenzione alle modalità di comunicazione a terzi
solo previa autorizzazione dell’interessato, e di garanzia delle medesime
modalità di riservatezza anche per i dati trattati attraverso internet.
Call Center
Il Call Center è una struttura della Capogruppo che opera attraverso i
suoi 189 addetti in un’ottica di professionalità e gioco di squadra al fine
offrire servizi via telefono. Non si tratta solo di servizi di banca
telefonica, ma di servizi di customer care, attività di telemarketing e di
help desk sulle piattaforme di home banking e trading on line. La
tecnologia e l’organizzazione di cui è dotato il Call Center ne fanno un
pilastro centrale nella strategia di approccio multicanale alla clientela
del Gruppo. L’unità è infatti in grado di interfacciare tutti gli altri canali
63
di banca a distanza arricchendoli con una componente d’interazione
con la clientela essenziale: le persone.
Cominciata l’attività con Credito Italiano a gennaio 1997, oggi il Call
Center eroga servizi per diverse banche del Gruppo.
I numeri del Call Center per il 2000
Persone che vi lavorano:
Telefonate gestite:
E-mail gestite:
Ordini titoli raccolti:
Ordini di pagamento effettuati:
Clienti aderenti al servizio di Banca telefonica:
Scomposizione del traffico telefonico:
189
3.500.000
20.000
300.000 per un ctv di 3.600 miliardi
25.000
300.000
70% per servizi di Banca telefonica;
30% per il resto delle attività gestite
Livello di servizio complessivo:
85% delle chiamate con risposta entro 5 secondi
Pioneer Funds - Global Environmental & Ethical Fund
Un
passo decisivo nell’accelerazione del processo di
internazionalizzazione dell’asset management del Gruppo è avvenuto con
l’acquisizione della divisione Global Investment Management della società
americana Pioneer Group. Dall’integrazione operativa di Pioneer con EuroPlus,
il braccio UniCredito Italiano nell’asset management, è nato un gruppo che si
colloca al terzo posto in Europa tra i grandi gestori di fondi comuni.
Uno dei 28 comparti previsti dal Fondo comune di investimento Pioneer
Funds è denominato Global Environmental & Ethical Fund e prevede
prevalentemente investimenti in titoli azionari e strumenti finanziari
collegati ad azioni che soddisfano criteri sociali e di protezione ambientale,
i cui contenuti è previsto siano sottoposti all’esame di un”comitato etico”.
Questi criteri contemplano: società i cui prodotti e servizi concorrono a
creare un ambiente sicuro e sano, che non investono in attività dannose
per l’ambiente e che si impegnano a mantenere un comportamento
socialmente utile. Al momento (anche se è prevista l’aggiunta di altri
64
criteri), sono escluse dall’universo investibile tutte le società connesse con:
industria militare, industria del tabacco, produzione di alcolici, energia
nucleare, armi da fuoco, gioco d’azzardo, industrie ad elevato rischio
ambientale. Secondo una logica diversa orientata a segnalare e premiare
comportamenti virtuosi, è prevista l’introduzione di criteri positivi di
selezione delle imprese che adottano politiche proattive nella gestione
ambientale e basate sul rispetto dei diritti umani.
Fornitori
N el rapporto con i fornitori sono valutati con particolare attenzione gli aspetti
relativi alla qualità dei prodotti. La selezione dei fornitori avviene sulla base di un
questionario, mirato a raccogliere le informazioni necessarie alla qualificazione dei
produttori di beni e servizi. L’implementazione del Sistema di Gestione Integrato in via di
realizzazione consentirà la definizione di uno specifico albo fornitori quale strumento
gestionale dei processi di acquisto, con particolare riguardo agli aspetti di sicurezza dei
prodotti nel loro ciclo di vita e di compatibilità ambientale, favorendo quando possibile
l’uso di materiali e componenti rinnovabili e riciclabili e riducendo la produzione di rifiuti
risultanti da beni e servizi acquistati. Uno strumento che permetterà di aggiornare le
valutazioni sull’efficienza delle prestazioni e sulle specifiche tecniche di manufatti e servizi,
basate sui requisiti di conformità agli standard internazionali ed alla legislazione vigente.
UniCredito Italiano conta 613 fornitori. Data la localizzazione delle attività di UniCredito
Italiano nell’area milanese, l’80% delle forniture provengono dalla Lombardia.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
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Disaggregazione fornitori per localizzazione geografica
Istituzioni e collettività
Ministero dell’Ambiente
Il 7 marzo 2000 UniCredito Italiano e il Ministero dell’Ambiente hanno
firmato un Protocollo d’Intesa sulla condivisione delle reciproche strategie di
promozione per la certificazione ambientale delle imprese industriali (ISO 14001EMAS) e lo sviluppo di interventi a favore della gestione ambientale e dell’innovazione
tecnologica.
In questo documento viene sancita l’importanza della tutela ambientale e la necessità
di favorire l’avvio di processi virtuosi che portino all’integrazione della variabile
ambientale nella gestione aziendale, vissuta anche come occasione competitiva. In
particolare si riconosce un ruolo fondamentale agli istituti bancari nei processi di
diffusione delle informazioni e di promozione degli strumenti esistenti, con la
valorizzazione, attraverso idonee politiche del credito, della riduzione del rischio
ambientale di imprese registrate o certificate.
Prefetture e forze dell’ordine
Le problematiche di security in UniCredito Italiano sono seguite da una
apposita Unità Organizzativa, la quale collabora con le istituzioni e con le forze
dell'ordine nel delicato compito di prevenire gli episodi criminosi e di tutelare il
patrimonio aziendale.
Questa collaborazione si concretizza nella partecipazione agli incontri che i prefetti ed
i questori periodicamente promuovono sul tema, nonché in una costante opera di
scambio di informazioni.
65
In questo ambito il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero
dell'Interno ha recentemente varato, d'intesa con l'A.B.I., un
programma finalizzato a migliorare i servizi di prevenzione delle rapine
ai danni delle dipendenze bancarie. UniCredito Italiano ha aderito a tale
piano segnalando a tutte le questure ed ai comandi provinciali dei
carabinieri i nominativi ed i numeri telefonici dei responsabili centrali e
periferici della sicurezza. A costoro i rappresentanti delle forze
dell'ordine mettono a disposizione un numero telefonico riservato cui
far capo in caso di necessità.
Kyoto Club
Il Kyoto Club è un’organizzazione non profit di imprese ad
adesione volontaria, alle quali si affiancano associazioni, enti ed
amministrazioni locali, avente lo scopo di contribuire al raggiungimento
degli obiettivi della Conferenza di Kyoto e di perseguire la riduzione
degli altri impatti ambientali generati dai processi produttivi e dal ciclo
66
di vita dei prodotti. Esso promuove, sia tra gli associati che nel
complessivo ambito dell'industria nazionale, la crescita della cultura
ambientale d'impresa e l’adozione di un comportamento proattivo nei
confronti dell'ambiente globale e locale; condividendone le finalità,
UniCredito Italiano è iscritto al Kyoto Club come uno dei soci sostenitori.
Rapporti con le Università
Osservatorio sui Sistemi di Gestione Ambientale
UniCredito Italiano partecipa all’Osservatorio sui Sistemi di Gestione
Ambientale promosso dall’Istituto di Economia delle Fonti di Energia e
dell’Ambiente (IEFE) dell’Università Bocconi. Istituito nel 1997,
l'Osservatorio si propone di assicurare il confronto fra i principali attori
istituzionali, economici e sociali interessati alla gestione ambientale,
offrendo una sede qualificata all'interno della quale discutere ed
approfondire i temi emergenti in materia di sistemi di gestione
ambientale a livello nazionale e internazionale, monitorare la situazione
della registrazione EMAS e della certificazione ISO 14001 in Italia
attraverso la raccolta sistematica di informazioni e dati ed offrire un
costante aggiornamento sull'evoluzione dei nuovi strumenti di politica
ambientale a livello nazionale e comunitario.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
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Stages
Nel quadro di una cooperazione con le istituzioni formative, UniCredito
Italiano ospita, d’accordo con le università, numerosi studenti per
periodi di stages finalizzati all’acquisizione di una prima esperienza
lavorativa. Nel corso del 2000 sono stati realizzati 16 stages.
Gli stages hanno avuto una durata compresa tra un minimo di un mese
ed un massimo di un anno e si sono svolti all’interno delle varie Unità
Organizzative della Capogruppo.
AIRC - Associazione Italiana Ricerca sul Cancro
P er
il secondo anno, UniCredito Italiano aderisce
all’iniziativa di sensibilizzazione e di raccolta fondi a favore
dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro. A differenza dell’anno
scorso non è stata prevista l’apertura degli sportelli in una domenica
dedicata, ma lo sviluppo dell’iniziativa su un periodo più lungo a cui
vengono associate iniziative locali di sensibilizzazione della clientela e
della comunità. Novità di quest’anno l’iniziativa “luce per la ricerca”,
che consiste nella distribuzione di una lampadina a risparmio
energetico, finanziata da Enel e consegnata attraverso le reti
commerciali dei partner AIRC a chi verserà un contributo associativo.
La “lampadina della ricerca” è un prodotto di alta qualità che riporta
ai valori del rispetto dell’ambiente e del risparmio energetico per una
migliore qualità della vita. Oltre ad iniziative di promozione da parte
delle banche federate è stata compiuta una massiccia campagna
pubblicitaria raccolta fondi attraverso gli sportelli (circa due miliardi in
totale fra quelli raccolti, quelli sottoscritti dai dipendenti e quelli
stanziati dalle banche commerciali del Gruppo).
Sodalitas
Dal
1999 UniCredito Italiano è socio di Sodalitas,
Associazione per lo Sviluppo dell’Imprenditoria nel Sociale. Missione di
Sodalitas è affiancare e sostenere, attraverso interventi di consulenza
volontaria guidati da un codice etico, le organizzazioni senza scopo di
lucro (associazioni di volontariato, cooperative sociali, enti religiosi,
fondazioni, enti morali, etc.) nei loro processi di gestione,
trasformazione e sviluppo. Promuove a fianco delle imprese iniziative
che orientino e sostanzino l’impegno nella comunità come “cittadino
67
esemplare”. Ponte e catalizzatore di idee tra i diversi attori sociali (pubblici,
privati, nonprofit), ne favorisce la collaborazione su progetti concreti
finalizzati alla coesione sociale.
Il tema della responsabilità sociale dell’impresa
ha trovato, grazie al
supporto di Sodalitas, un efficace momento di sviluppo all’interno della
cultura della banca. Al fine di tradurre in progettualità l’attenzione di
UniCredito Italiano alle problematiche sociali, sono risultate di particolare
interesse le occasioni di confronto promosse sui temi del bilancio sociale e
della formazione manageriale in tema di cittadinanza d’impresa e di
business ethics.
Nell’ambito delle iniziative svolte in cooperazione con Sodalitas, è nato il
Progetto Pilota Microcredito a Milano in partnership con la Fondazione San
Carlo. Si tratta del primo esperimento pilota in Italia di credito finalizzato
all’avvio di attività lavorative autonome da parte di soggetti “non bancabili”,
ovvero in assenza di garanzie materiali.
68
Mutuato da una iniziativa avviata in Bangladesh dalla Grameen Bank, e
applicato con successo anche in paesi sviluppati come Usa, Belgio e
Francia, il progetto Microcredito è diventato operativo nel 1999 in Italia,
in collaborazione con l’Università Bocconi. Sodalitas ha realizzato lo
studio di fattibilità, UniCredito Italiano ha donato un fondo rotativo di
200 milioni, mentre la Fondazione San Carlo, che ogni giorno entra in
contatto con soggetti bisognosi, eroga materialmente il credito, assistita
da un Comitato di valutazione di cui fanno parte rappresentanti della
stessa Fondazione, dell’Università Bocconi e consulenti volontari di
Sodalitas.
I risultati del primo anno di operatività sono positivi: sono stati erogati 17
prestiti, e sono iniziati i rimborsi delle rate. Il credito erogato ha consentito
l’avvio di piccole attività imprenditoriali soprattutto da parte di
extracomunitari regolarmente residenti a Milano.
Il progetto Microcredito si differenzia da altre iniziative di supporto
all’occupazione – quali il prestito di onore e i finanziamenti alle imprese
sociali – sostanzialmente per l’esiguità dell’importo necessario per la
creazione di un posto di lavoro, per l’origine delle risorse che provengono
quasi tutte da donazioni private senza alcun contributo pubblico e per il
ruolo dei volontari nella valutazione e accompagnamento dei progetti
microimpresa (minimi costi di gestione).
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Cittadinanzattiva
Il
concetto good corporate citizenship è stato assunto da
UniCredito Italiano quale motivo ispiratore per l’adesione al “Manifesto
della cittadinanza di impresa” promosso da Cittadinanzattiva, movimento di
partecipazione civica (già noto come Movimento Federativo Democratico);
una Onlus che agisce in campo sociale, ambientale, della salute e della
sicurezza individuale e collettiva, per la tutela dei diritti umani e per la
promozione e l’esercizio pratico dei diritti dei consumatori e degli utenti, dei
quali è associazione riconosciuta dal Ministero dell’industria, del
commercio e dell’artigianato.
Con Cittadinanzattiva nel corso del 2000 sono stati attivati rapporti di
collaborazione mirati a sviluppare il concetto d’impresa come “cittadino”;
tali rapporti, in particolare, si concretizzano sul tema della qualità dei servizi
bancari, in azioni di partenariato su progetti specifici (“Citizen labelling and
corporate citizenship: benchmarking Northern and Southern European best
practices”) finalizzati all’individuazione di criteri per essere azienda
responsabile, e in attività di sostegno ad iniziative di promozione della
cittadinanza attiva e di buone pratiche nei Paesi dell’Unione e della Nuova
Europa (“Active Citizenship Network”).
CSR Europe
UniCredito Italiano ha partecipato il 9 e 10 novembre 2000
alla prima European Business Convention on Corporate Social
Responsibility di Bruxelles, promossa da “European Business Network for
Social Cohesion”, una rete business to business che opera nel Continente
per la diffusione della responsabilità sociale delle imprese, attraverso
l’adozione di politiche e programmi basati sulla valorizzazione dei capitali
umani, le pari opportunità, l’apprendimento continuo delle risorse,
l’inclusione sociale, lo sviluppo sostenibile ed il progresso umano. Per
promuovere tali principi è stata lanciata la “Campagna 2005” mirata ad
attuare entro quella data una forte iniziativa di sensibilizzazione delle
istituzioni, delle imprese, delle organizzazioni non governative e nonprofit.
L’obiettivo è quello di creare una massa critica di leader d’opinione e
decisori nei mondi delle aziende, delle pubbliche istituzioni e della società
civile disposti a mettere in pratica i principi che stanno alla base del
concetto di Corporate Social Responsibility. UniCredito Italiano fa propri gli
assunti della Campagna e si impegna a promuoverne gli obiettivi
nell’ambito del Gruppo.
69
Istituto Europeo di Oncologia (IEO) – Fondazione Monzino
L’ Istituto
riconosciuto come IRCCS, del quale
UniCredito Italiano è socio promotore, nasce nel 1987 con lo scopo
di organizzare e gestire strutture cliniche e scientifiche per la
ricerca, la cura e la prevenzione oncologica. Per raggiungere gli
scopi sociali IEO sviluppa progetti originali di ricerca, utilizzando
tecnologie avanzate nella diagnosi e nel trattamento dei tumori.
Un’ulteriore opportunità di continuità e di sviluppo dell’attività
clinica e di ricerca, in una patologia che per importanza e gravità
è gemella a quella trattata da IEO, si è generata con l’acquisizione
del Centro Cardiologico SpA “Fondazione Monzino”, una struttura
riconosciuta come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere
Scientifico, le cui sinergie consentono di incrementare il valore
intrinseco di entrambi gli Istituti.
70
Fondazione Roberto Bazzoni
È
una Onlus sorta per ricordare l’impegno di Roberto
Bazzoni, figlio di un collega, e di alcuni volontari in missione nel
Kosovo, il cui aereo ONU si è schiantato nel novembre ‘99 sulle
montagne che circondano Pristina. L’iniziativa è partita da un’idea di
alcuni amici in continuità ideale con gli intenti di Roberto, per
concretizzare un progetto di solidarietà in collaborazione con la
Caritas. Il progetto consiste nella costruzione di un centro di
riabilitazione per disabili, nell’acquisto di un veicolo per il loro
trasporto, nell’attuazione di programmi di formazione del personale
paramedico e nel supporto al centro protesi di Rudo.
Il finanziamento di tutta l’operazione è stimato tra i 1.100 e i 1.300
milioni di lire, da raccogliersi attraverso contributi delle società del
Gruppo e fra il personale.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Sponsorizzazioni-oblazioni
La banca interviene con sponsorizzazioni e oblazioni a sostegno di molte iniziative del non profit.
Vari e diversificati sono i campi nei quali si esplica il nostro impegno, dal sociale a quello culturale, senza
dimenticare la ricerca scientifica, l’assistenza e l’arte.
Durante l’anno particolare rilevanza hanno assunto le iniziative relative a:
• concerti in occasione dell’80esimo compleanno del Papa
• concerto al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato, in occasione del 25° anniversario del Fondo per
l’Ambiente Italiano (FAI)
• Importante ed esclusiva mostra dedicata a Manzù presso la Fondazione Biblioteca di via Senato a
Milano
• Concerto organizzato dal cardinale Tonini per la ricostruzione di un villaggio nel Burundi
• Restauro degli affreschi del Tiepolo a Venezia
• Convegno sui diritti dei cittadini (“La settimana della Cittadinanza attiva”) organizzato dal Movimento
Federativo Democratico
• Campagna raccolta fondi a favore dell’AIRC in occasione della Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro
• Premio promosso da Legambiente “Innovazione amica dell’ambiente”
• Oblazione a favore di un orfanotrofio in Bulgaria
Quote associative
La banca inoltre partecipa con quote associative a numerosi Enti/Associazioni che
hanno fine scientifico, artistico/culturale, sociale quali in particolare:
• Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
• Associazione Amici della Scala
• Comitato Italiano World Monuments Fund
• Istituto per gli studi di Politica internazionale
• Associazione per lo Sviluppo Studi Banca e Borsa
• Sodalitas
• Kyoto Club
• Osservatorio sui Sistemi di Gestione Ambientale – IEFE Università L. Bocconi
Altre iniziative
A partire dal 1999 è stata realizzata una collana triennale di opere liriche (volumi
e CD) e, in collaborazione con il Maestro Muti e la Filarmonica della Scala, CD
destinati all’omaggistica.
71
Calcolo e ripartizione del valore aggiunto
Il valore aggiunto rappresenta la ricchezza prodotta dall’azienda
nell’esercizio, individuabile come differenza tra i ricavi lordi e i consumi
utilizzati per produrli. La determinazione di tale valore assume significato in
quanto rappresenta il raccordo contabile tra il bilancio di esercizio ed il
bilancio sociale. Il suo calcolo avviene infatti attraverso una riclassifica delle
voci del conto economico di esercizio, finalizzata ad evidenziare sia il
processo di formazione del valore aggiunto aziendale che la sua
distribuzione, esprimendo in quantità monetarie i rapporti tra l’impresa e il
sistema socio-economico con cui interagisce, con particolare riferimento ad
alcuni dei principali stakeholder considerati in questo bilancio sociale:
• Soci
• Risorse umane
• Stato, Enti e Istituzioni
• Collettività
• Sistema Impresa
72
Tra le diverse configurazioni che può assumere il valore aggiunto a seconda
del livello di aggregazione dei componenti reddituali, si è scelta come base
di riferimento metodologico, quella del valore aggiunto globale (VAG) –
adottata nel Modello ABI di redazione del Bilancio Sociale per il settore del
credito – che tiene conto delle specificità del mondo bancario.
I dati utilizzati sono tratti dalla contabilità e dal bilancio dell’esercizio,
sottoposti a verifica degli organi di controllo interno e certificati dalla Società
di revisione contabile.
Nelle pagine che seguono, viene rielaborato un prospetto analitico allo
scopo di determinare l’ammontare del valore aggiunto lordo e del valore
aggiunto netto. Il valore aggiunto lordo è suddiviso evidenziando la quota
spettante a ciascuno degli stakeholder sopra citati.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
73
Stato Patrimoniale riclassificato
Voci dell’Attivo
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
31.12.2000
1.1.2000
76,9
0,6
- Crediti verso clientela
13.513,2
6.744,0
- Crediti verso banche
71.124,7
5.887,2
6.695,1
-
a) titoli immobilizzati
18.565,0
8.186,2
b) partecipazioni
20.674,9
16.584,2
378,0
385,7
1. Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali
2. Crediti:
3. Titoli non immobilizzati
4. Immobilizzazioni:
c) immateriali e materiali
5 Altre voci dell’attivo
9.810,9
6.679,2
140.838,7
44.467,1
31.12.2000
1.1.2000
6.659,3
4.515,8
- Debiti rappresentati da titoli
13.079,8
10.833,2
- Debiti verso banche
81.441,8
6.582,6
2. Fondi a destinazione specifica
1.819,2
1.687,6
3. Altre voci del passivo
9.742,1
1.857,7
Totale dell’attivo
Voci del Passivo
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
74
1. Debiti:
- Debiti verso la clientela
4. Fondi rischi su crediti
32,0
-
5. Passività subordinate
12.953,3
5.117,2
12.764,9
12.088,0
6. Patrimonio netto:
Capitale, riserve e avanzo utili
Utile d’esercizio
Totale del passivo
2.346,3
1.785,0
140.838,7
44.467,1
31.12.2000
1.1.2000
4.689,6
2.341,2
24.111,4
7.948,2
Garanzie e impegni
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
Garanzie rilasciate
Impegni
Nota: La situazione all’1.1.2000 è quella successiva allo scorporo delle attività conferite a Credito Italiano e UBM.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Conto Economico riclassificato
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
VOCI
2000
10. Interessi attivi e proventi assimilati
2.885,3
20. Interessi passivi e oneri assimilati
-3.267,9
Interessi netti
30. Dividendi e altri proventi
MARGINE DI INTERESSE
40. Commissioni attive
50. Commissioni passive
Commissioni nette
60. Profitti (Perdite) da operazioni finanziarie
70. Altri proventi di gestione
110. Altri oneri di gestione
Altri proventi netti
Proventi di intermediazione e diversi
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
Spese per il personale
Altre spese amministrative
80. Spese amministrative
90. Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali
RISULTATO DI GESTIONE
-382,6
3.434,5
3.051,9
50,6
-16,3
34,3
51,6
397,6
-87,6
310,0
395,9
3.447,8
-422,3
-335,5
-757,8
-50,2
2.639,8
100. Accantonamenti per rischi ed oneri
-364,7
120. Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni
-131,4
130. Riprese di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni
96,5
140. Accantonamenti per rischi su crediti
-32,0
150. Rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie
-70,6
160. Riprese di valore su immobilizzazioni finanziarie
33,1
Accantonamenti, rettifiche e riprese di valore
-469,1
UTILE (PERDITA) DELLE ATTIVITA' ORDINARIE
2.170,7
180. Proventi straordinari
1.365,7
190. Oneri straordinari
-132,5
Utile (Perdita) straordinario
1.233,2
UTILE ANTE IMPOSTE
3.403,9
220. Imposte sul reddito dell'esercizio
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
-1.057,6
2.346,3
75
Prospetto analitico di determinazione del valore aggiunto
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
RICAVI
Interessi attivi e proventi assimilati
Commissioni attive
Altri ricavi
- dividendi e altri proventi
- profitti da operazioni finanziarie
- altri proventi di gestione
TOTALE PRODUZIONE LORDA
CONSUMI
Interessi passivi e oneri assimilati
Commissioni passive
Altri oneri di gestione
Altre spese amministrative (1)
Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie ed impegni
Riprese di valore su crediti e accantonamenti per garanzie ed impegni
Accantonamenti per rischi ed oneri
76
Accantonamenti ai fondi rischi su crediti
TOTALE CONSUMI
VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO
Proventi straordinari (2)
Oneri straordinari
COMPONENTI STRAORDINARI NETTI
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
- materiali e immateriali
- rettifiche finanziarie
- riprese finanziarie
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONI
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO
Costo del lavoro:
- diretto
- indiretto
Elargizioni e liberalità (1)
Imposte e tasse indirette e patrimoniali (1)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
Imposte sul reddito d’esercizio
UTILE D’ESERCIZIO
2000
2.885,3
50,6
3.434,5
51,6
397,6
6.819,6
3.267,9
16,3
87,6
329,1
131,4
96,5
364,7
32,0
4.132,5
2.687,1
1.365,7
132,5
1.233,2
3.920,3
50,2
70,6
33,1
87,7
3.832,6
318,8
103,5
0,4
6,0
3.403,9
1.057,6
2.346,3
(1) La voce di bilancio 80 (b) – Altre spese amministrative – è stata disaggregata, separando la parte riferita a Elargizioni e liberalità e
Imposte e tasse indirette e patrimoniali.
(2) Nel corso dell’esercizio 2000, allo scopo di rendere maggiormente correlato l’andamento dell’utile con quello delle società del
Gruppo, è stato modificato il criterio di contabilizzazione dei dividendi. Fino al bilancio 1999 UniCredito Italiano infatti contabilizzava
i dividendi nell’esercizio nel quale venivano deliberati dalla società partecipata, normalmente coincidente con quello di distribuzione
del dividendo stesso, in sede di ripartizione dell’utile dell’anno precedente.
Dal bilancio 2000 i dividendi delle società direttamente controllate vengono invece contabilizzati nel medesimo esercizio nel quale
si forma l’utile che darà luogo alla loro distribuzione . Nel primo esercizio di applicazione di tale criterio sono pertanto compresi, per
le società controllate direttamente, sia i dividendi riferiti all’utile del 2000 che quelli deliberati nell’anno sugli utili 1999. Questi ultimi
sono appostati tra i proventi straordinari per un importo pari a L. 1.257 miliardi.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Conto sintetico del valore aggiunto lordo
e della sua distribuzione
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
RICAVI
CONSUMI
COMPONENTI STRAORDINARI NETTI (1)
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
Ripartito tra:
SOCI
Dividendi distribuiti ai soci (2)
RISORSE UMANE
Costo del lavoro:
diretto
indiretto
Quota dell’utile di esercizio destinata alla Riserva connessa
al sistema di incentivazione a medio termine per il Personale del Gruppo
6.819,6
4.132,5
1.233,2
3.920,3
STATO, ENTI E ISTITUZIONI
Imposte e tasse indirette e patrimoniali Regioni ed altri Enti locali
Imposte sul reddito di esercizio
COLLETTIVITÀ
Elargizioni e liberalità
SISTEMA IMPRESA
Accantonamenti, rettifiche/riprese di valore sulle immobilizzazioni
Riserve ed utili non distribuiti
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
1.063,6
6,0
1.057,6
0,4
0,4
1.162,8
87,7
1.075,1
3.920,3
1.256,2
1.256,2
437,3
318,8
103,5
15,0
(1) vedi nota (2) a pagina precedente.
(2) Dal dividendo assegnato ai soci in sede di approvazione del bilancio 2000, in questo prospetto è stata scorporata la parte relativa
ad utili di esercizi precedenti portati a nuovo, pari a Lit. 126.540.661.
77
La ripartizione del valore aggiunto in UniCredito Italiano
risente inevitabilmente della sua caratteristica strutturale
di holding, con flussi finanziari molto elevati in rapporto
alle risorse umane che li gestiscono, per effetto del fatto
che le attività operative sono allocate solo in minima
parte nella Capogruppo. Nell’esercizio in esame l’effetto
è stato accentuato dalla citata contabilizzazione
nell’esercizio 2000 sia dei dividendi che verranno erogati
dalle società direttamente controllate riferiti all’utile
dell’anno 2000, sia di quelli deliberati nell’anno sugli utili
delle medesime società relativi all’esercizio 1999.
Ai soci, sotto forma di dividendi, è destinato infatti il 32,05% del valore aggiunto
lordo, mentre il 27,13% va al sistema pubblico, quasi interamente sotto forma di
78
imposte di esercizio; più della metà del valore aggiunto viene quindi assorbito dal
flusso dei dividendi erogati dalla società e dalla imposizione connessa ai dividendi
percepiti dalla Capogruppo, mentre solo il 11,15% è destinato alle risorse umane.
Consistente (29,66%), l’accantonamento di risorse finanziarie, a conferma di una
politica di distribuzione dei dividendi che non perde di vista il consolidamento
della patrimonializzazione della società, necessario per garantire la continuità
aziendale, il mantenimento del valore per gli azionisti ed il supporto finanziario ai
programmi di sviluppo commerciale e territoriale in corso di attuazione.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Un progetto per la sostenibilità:
il Sistema di Gestione Integrato
Ottenere risultati concreti traducendo gli impegni assunti
in azioni di miglioramento: questo è il percorso che UniCredito Italiano
ha avviato con l’implementazione del Sistema di Gestione Integrato
Ambiente e Sicurezza.
L’obiettivo è quello di integrare pienamente le considerazioni relative
all’ambiente, alla salute e alla sicurezza nei processi decisionali, nelle
modalità di conduzione e gestione delle attività aziendali e nei
comportamenti adottati nello svolgimento del lavoro quotidiano: in
sintesi nel modo di “essere e fare azienda”.
Gli standard esterni, pubblicamente riconosciuti, presi a riferimento per
la costruzione del sistema di gestione integrato sono, per quanto
riguarda gli aspetti ambientali, la norma internazionale ISO 14001 e il
Regolamento comunitario EMAS (Eco-Management and Audit Scheme)
e, per ciò che concerne gli aspetti connessi alla salute e alla sicurezza
dei lavoratori, il D. Lgs. 626/94 e successive modifiche e integrazioni.
79
La decisione di costruire un unico sistema di gestione per l’ambiente e
la sicurezza nasce dalla profonda convinzione che l’integrazione generi
valore. L’approccio sistemico ed integrato, infatti, consente non solo di
valorizzare le sinergie e ridurre le duplicazioni, ma anche di rendere più
efficace la gestione di ambiti che, per loro natura, permeano e
interessano tutte le attività aziendali.
L’attenzione all’ambiente, la prevenzione dei rischi per la salute e per la
sicurezza dei lavoratori, la centralità della persona nel luogo di lavoro e
la condivisione dei valori sociali del vivere comune sono impegni che
chiedono una progettualità estesa e a lungo termine. È così che il
Sistema di Gestione Integrato, oggi applicato alla Capogruppo e al
Credito Italiano, è stato concepito come progetto di Gruppo: i risultati del
lavoro compiuto potranno aprire la strada alle altre banche federate ed
alle società di UniCredito Italiano che vorranno condividere i princìpi, gli
obiettivi e gli strumenti della gestione integrata, per promuovere il valore
della sostenibilità. Oggi UniCredito Italiano intraprende, quindi, un
percorso che, attraverso un circolo virtuoso consistente nella “analisi dei
problemi - programmazione del miglioramento – verifica dei risultati”,
assicurerà la continuità nel tempo dell’impegno verso lo sviluppo
sostenibile.
Il contributo del mondo finanziario allo sviluppo sostenibile può manifestarsi a
due livelli:
- migliorando la gestione interna delle attività al fine di renderle sempre più
compatibili con l’ambiente e idonee alla costruzione di un luogo di lavoro salubre
e sicuro;
- adottando strategie e politiche aziendali orientate a promuovere comportamenti
virtuosi anche da parte di altri attori in campo ambientale e della sicurezza.
Il Sistema di Gestione Integrato di UniCredito Italiano è strutturato in modo tale da
perseguire il miglioramento su entrambi i fronti, sulla base dell’analisi non solo
degli aspetti diretti, ma anche di quelli indiretti. Gli aspetti diretti sono quelli
strettamente derivanti dall’operatività aziendale (consumo di carta, di energia…),
mentre gli aspetti indiretti sono quelli che, sebbene non siano sotto il diretto
controllo gestionale, sono legati alla capacità di UniCredito Italiano di influenzare,
attraverso le proprie politiche e linee strategiche, i comportamenti e le prestazioni
ambientali e di sicurezza degli altri operatori economici (investitori, clienti,
fornitori…).
80
Abbiamo iniziato il cammino...
La
conoscenza è la base per lo sviluppo di azioni consapevoli e
correttamente indirizzate verso la sostenibilità. Per un’adeguata strutturazione del
Sistema di Gestione Integrato è stata sviluppata un’approfondita analisi iniziale
dell’attività operativa e dei processi gestionali e organizzativi della Capogruppo e di
Credito Italiano al fine di identificare gli impatti diretti e indiretti, valutare quelli più
significativi e programmare adeguate azioni di miglioramento.
I dati relativi all’impatto sull’ambiente e sulla sicurezza, presentati di seguito,
sono stati raccolti e analizzati attraverso un’approfondita attività di valutazione
sul campo, effettuata ai fini dell’implementazione di un sistema di gestione
rispondente ai requisiti del Regolamento EMAS. La realizzazione di questa
attività (condotta contestualmente per UniCredito Italiano e Credito Italiano) ha
richiesto un arco temporale di alcuni mesi e si è svolta tra il maggio e il
dicembre del 2000. I dati raccolti ed elaborati, pertanto, hanno come
riferimento l’anno 1999.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Gli aspetti diretti
Gli aspetti diretti relativi all’attività bancaria sono soprattutto legati al
lavoro di ufficio e all’utilizzo di strutture ed attrezzature a ciò dedicate. L’entità degli
impatti ambientali e di sicurezza è correlata alla dimensione del sito: una
valutazione corretta deve quindi tenere conto di parametri quali il numero degli
addetti e la superficie occupata dalle sedi. Le attività della Capogruppo sono
concentrate in cinque principali siti, localizzati nella cintura urbana milanese.
Le attività della Capogruppo sono decisive soprattutto per quanto riguarda la capacità
di influenzare gli interlocutori esterni. Ciò non significa, tuttavia, che siano trascurabili
gli aspetti ambientali “diretti” legati alle sue attività, sebbene questi siano, per entità
e impatto complessivo, di rilevanza contenuta rispetto ad altre realtà del Gruppo.
Gli input di risorse naturali e di materie prime
I fattori produttivi che necessitano alle attività aziendali della Capogruppo e di
Credito Italiano riguardano i consumi di energia, di acqua e di materie prime.
81
I consumi di energia sono legati all’impiego di elettricità per l’utilizzo di
attrezzature, per l’illuminazione, il riscaldamento e il condizionamento dei locali; il
gas naturale costituisce la principale fonte di consumo per il riscaldamento,
mentre il gasolio è utilizzato in un solo sito.
Nelle società di servizio, l’utilizzo di materie prime e - seppure in modo meno
determinante - di acqua, rappresenta le tipologie di consumo maggiormente legate a
fattori di natura comportamentale. Le materie prime di maggiore rilevanza ambientale
sono la carta, a causa dell’impatto sulle risorse naturali, i toner e le cartucce per
stampante, a causa della problematicità legata allo smaltimento alla fine del loro ciclo
di vita. L’analisi dei dati raccolti, per quanto riguarda sia l’utilizzo delle principali
materie prime che degli approvvigionamenti idrici da acquedotto, mostrano un’elevata
variabilità dei consumi pro-capite a seconda delle diverse sedi, evidenziando
potenziali margini di miglioramento, attualmente oggetto di approfondimento.
Dati generali
Numero di addetti
Superficie occupata (mq)
3.663
180.814
Consumi di energia elettrica, gas metano, gasolio - Consumi annui unitari
Energia Elettrica (Kwh annui/mq)
Gas Metano (mc. annui/mq)
Gasolio (l. annui/mq)
219
6*
8**
* Il dato si riferisce a quattro stabili con una superficie complessiva di 142.194 mq.
** Il dato si riferisce ad un solo stabile con una superficie occupata pari a 38.620 mq.
Consumo annuo di carta, di toner e cartucce - Totale e pro-capite
Consumo totale (kg/anno)
Consumo pro-capite (kg/anno)/n. addetti)
Carta
Toner e cartucce
879.244
240
7.170
2
82
Consumo annuo di acqua totale e pro-capite
Consumo annuo (mc/anno)
Consumo pro-capite (mc/anno)/n. addetti)
175.066
48
Le emissioni nell’ambiente
Produzione di rifiuti: quantità annue prodotte per le tipologie di rifiuto più significative
Carta da macero (kg)
Carta a rifiuto (kg)
Toner e cartucce (kg)
Plastica (kg)
Imballaggi (kg)
742.464
136.700
7.170
29.590
41.060
RSU (n. sacchi/giorno)
RSU (kg/anno)
131
172.920
Nota: I dati relativi agli impatti ambientali riportati nelle tabelle si riferiscono ai cinque stabili delle sedi milanesi
di UniCredito Italiano, nelle quali hanno sede anche altre società del Gruppo. Pertanto i valori medi sono
calcolati rispetto al numero complessivo delgi addetti occupanti tali stabili e al totale della superficie degli stessi.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Le emissioni nell’ambiente
La produzione dei rifiuti è uno degli aspetti più rilevanti legati alla specifica attività
svolta da UniCredito Italiano. L’analisi ha puntato sulla rilevazione dei dati relativi
alle quantità di rifiuti prodotti, al livello di differenziazione esistente e all’analisi dei
sistemi delle procedure in atto per la loro gestione.
Oltre che dalla riduzione delle quantità prodotte, potenziali miglioramenti sono
rappresentati dal perfezionamento del sistema di raccolta dei dati relativi ai rifiuti ai fini di una più precisa definizione della significatività del problema e del controllo
e verifica delle prestazioni - e dal grado di differenziazione della raccolta.
Per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti, in tutte le sedi questa pratica
è condotta per la carta, il toner e le cartucce esauste, la plastica e gli imballaggi. Per
le altre tipologie di rifiuto differenziabile (vetro e lattine, legno, materiale elettrico…)
la raccolta è oggi attuata con differente intensità e offre ampi margini di
miglioramento.
Gli aspetti relativi agli scarichi idrici, alle emissioni in atmosfera, al rumore non
sono di particolare significatività per le attività svolte dalla Capogruppo. Gli scarichi
idrici sono di tipo civile; per le emissioni in atmosfera (da estrattori e caldaie),
normate da limiti di legge, l’attenzione si è soffermata sul miglioramento dei sistemi
gestionali esistenti a garanzia della conformità.
Aspetti legati alla mobilità e alla gestione delle emergenze
Risulta invece di maggiore interesse l’analisi delle
problematiche connesse alla mobilità del personale in
termini di impatto ambientale. Particolarmente positivo è il
dato percentuale relativo all’utilizzo del mezzo pubblico nelle
sedi centrali milanesi di Cordusio e Prati.
La gestione delle emergenze riguarda prevalentemente il
rischio incendio. Da questo punto di vista, in ottemperanza
a quanto stabilito dalla legislazione vigente, ciascuna sede è
dotata di un piano di emergenza per l’evacuazione,
opportunamente aggiornato e diffuso al personale e ai
visitatori, con riferimento al quale vengono effettuate
periodiche esercitazioni. Vengono inoltre condotte verifiche
sistematiche circa la continua efficienza dei dispositivi
antincendio.
Dati generali sulla mobilità dei dipendenti
83
Gli aspetti indiretti
A ssumersi la responsabilità di operare a favore dello sviluppo
sostenibile ha significato per UniCredito Italiano essere consapevoli che
l’ambito di azione di un’istituzione finanziaria deve andare oltre il semplice
controllo ambientale e della sicurezza delle proprie attività.
Gli aspetti indiretti di UniCredito Italiano si traducono prevalentemente
nella possibilità di orientare e stimolare le aziende clienti verso orizzonti di
sostenibilità, attraverso le politiche del credito, i canali di contrattazione e
la diffusione dell’informazione, trasmettendo il valore di un atteggiamento
proattivo come fattore strategico di competitività.
Su questo fronte UniCredito Italiano ha messo in atto un insieme articolato
e diversificato di iniziative ed azioni.
84
Oltre all’organizzazione e alla partecipazione a convegni, conferenze,
seminari finalizzati alla sensibilizzazione e all’informazione sui sistemi di
gestione ambientale e sul ruolo del settore finanziario nella loro promozione
(vedi riquadro), l’azione di UniCredito Italiano si è concentrata sulla
definizione di strumenti innovativi per la promozione dello sviluppo
sostenibile nelle imprese.
Alcune iniziative sono state dirette alla diffusione
dell’informazione tecnico-scientifica presso il mondo
industriale: UniCredito Italiano ha promosso ed è
intervenuto in vari convegni sulle tematiche ambientali.
Tra questi eventi, si ricordano:
- 16 marzo 1999 - "Certificazione ambientale e sviluppo
d'impresa: quali incentivi per una maggiore diffusione
dei sistemi vigenti?" promosso da UniCredito Italiano e
dal Politecnico di Milano;
- 20 ottobre 1999 - 12a Conferenza sulla Chimica “Nuove
realtà dell’informazione ambientale delle imprese
chimiche: Seveso bis, Rapporto Ambientale e Dichiarazione EMAS”, organizzata da Federchimica
- 15 dicembre 1999 – convegno “L’industria italiana e la
sfida dell’innovazione ambientale: strumenti, strategie,
casi di successo”, organizzato dal Kyoto Club.
Nel marzo 2000 UniCredito Italiano ha inoltre portato la
propria esperienza al seminario organizzato nell’ambito
dell’Osservatorio sui Sistemi di Gestione Ambientale
dello IEFE-Università Bocconi intitolato: “Ambiente e
intermediari finanziari: realtà e mito di un rapporto da
costruire” avente l’obiettivo di indagare il ruolo che i
diversi operatori del settore finanziario (banche, fondi di
investimento, assicurazioni ecc.) svolgono o potrebbero
svolgere nel fornire un impulso alla diffusione dei
sistemi di gestione ambientale.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Tali azioni sono la risposta concreta agli impegni assunti da UniCredito Italiano sia
a livello internazionale, con la sottoscrizione nel giugno del 1998 della
dichiarazione promossa dall’UNEP (United Nations Environment Programme)
“Statement by Financial Institutions on the Environment & Sustainable
Development” sia a livello nazionale con la firma, nel marzo 2000, del Protocollo
d’Intesa con il Ministero dell’Ambiente.
Partendo dall’esame del grado di sensibilità delle imprese italiane, sono state
innanzitutto definite alcune ipotesi di sviluppo per un efficace intervento di
UniCredito Italiano in campo ambientale. In particolare, è stata realizzata una
soluzione "integrata" a sostegno della certificazione ambientale delle aziende,
denominata “Formula A”, alla quale si lega, con un meccanismo autonomo,
un’altra iniziativa di finanza innovativa, per lo sviluppo della qualificazione
ambientale, denominata “Green Bond”. Inoltre, per capire e sperimentare quali
sono in concreto i bisogni e le difficoltà degli imprenditori e degli operatori in tema
di ambiente e sicurezza e fornire risposte appropriate ed efficaci, UniCredito
Italiano, in collaborazione con partner di rilievo, ha anche intrapreso un’attività di
informazione e assistenza on-line attraverso la realizzazione di “Greenlab”, il
portale specialistico per l’ambiente e la sicurezza.
Formula A
La proposta di Formula A è il risultato di una ricerca sul campo che ha
consentito ad UniCredito Italiano di comprendere meglio i bisogni delle
imprese in materia ambientale, dalla quale è emersa la necessità di
offrire una gamma di servizi, in grado di rispondere ad esigenze
diversificate.
Formula A offre servizi “modulari” quali il finanziamento agevolato alle
piccole e medie imprese finalizzato alla copertura delle spese necessarie
all’implementazione di un sistema di gestione ambientale, l’assistenza di
una primaria società di consulenza, la copertura assicurativa dei rischi
legati all’adeguamento degli impianti.
Green Bond
Green Bond è uno strumento finanziario ideato da UniCredito Italiano
che, attraverso una collaborazione tra mondo industriale e bancario, si
pone l’obiettivo di incentivare e diffondere la certificazione ambientale
tra le imprese. Green Bond fa leva sul senso di responsabilità delle
grandi aziende e sulla loro capacità di mobilitare un elevato numero di
imprese, loro fornitrici.
85
Green Bond è un prestito obbligazionario il cui collocamento è destinato a
società multinazionali operanti in Italia ed è finalizzato alla costituzione di
un plafond dedicato all’erogazione di finanziamenti agevolati alle piccole e
medie imprese della loro filiera per sostenere le spese connesse con la
qualificazione ambientale. Esso è anche diretto alle associazioni di
categoria e club di imprese interessate a promuovere la certificazione
ambientale nelle piccole e medie imprese.
Attualmente, hanno aderito all’iniziativa: Fiat Auto, Gruppo Falck,
Permasteelisa, Enel, Enichem, STMicroelectronics.
Il portale specialistico Greenlab
Greenlab (www.greenlab.it) si propone di aggregare informazioni e servizi
sulle tematiche di ambiente, salute e sicurezza per agevolare le imprese, gli
enti pubblici e privati e, in generale, tutti gli operatori del settore, nel
perseguire una logica di migliore gestione interna ed esterna alla specifica
attività, con l’obiettivo di incrementare l’efficienza e ridurre gli sprechi.
86
UniCredito Italiano si propone di fornire attraverso il portale
approfondimenti e supporti di natura tecnica e specialistica, con vantaggi
per la gestione delle specifiche problematiche ed offrire, in prospettiva una
vetrina di prodotti e fornitori nel mercato dell’ambiente e della sicurezza,
con la possibilità di acquistare o vendere on-line articoli di qualità.
Allo stato attuale il progetto, avviato nel settembre 2000 ha completato la
fase di impostazione e costruzione grafica del sito e ha sviluppato alcune
delle aree previste.
Sicurezza e salute dei lavoratori
Nell’ambito del Sistema di Gestione Integrato convergono attività
specifiche per la gestione della sicurezza e salute dei lavoratori che
rispondono alle disposizioni previste dal D.Lgs 626/94 (e successive
modifiche e integrazioni). L’attività è volta alla salvaguardia dell’integrità
fisica e della salute delle persone, al controllo delle condizioni di sicurezza
degli impianti e della salubrità dell’ambiente di lavoro.
Gli accertamenti sanitari previsti dalla legislazione vigente per i dipendenti
addetti all’uso di attrezzature munite di videoterminali, sono pianificati e
programmati dal Servizio di Prevenzione e Protezione e vengono effettuati
dal Medico Competente, tenendo conto delle caratteristiche del posto di
lavoro, dei criteri ergonomici e della variazione delle attività.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
Il fenomeno infortunistico è piuttosto limitato e interessa soprattutto gli infortuni in
itinere. Da ciò e da considerazioni più generali sulla tipologia di attività svolta,
caratterizzata dalla presenza di fonti di rischio soprattutto di natura comportamentale,
emerge l’importanza di interventi informativi e formativi centrati sulla persona, che
mirino ad accrescere la consapevolezza del ruolo della prevenzione anche al di là della
normale attività lavorativa.
Dati sugli infortuni
Infortuni occorsi in sede
Infortuni in itinere*
n.infortuni
Indice
di frequenza
Indice
di gravità
5
32
0.11
0.71
0.01
0.16
* comprendono gli infortuni occorsi fuori sede sia durante l’orario di lavoro, sia nel tragitto verso e dal
luogo di lavoro.
Di seguito si segnalano alcune delle azioni di UniCredito Italiano che, insieme alle
iniziative di formazione e informazione, rispondono a questa logica.
Fumo passivo
I pericoli derivanti dalla combustione di tabacco, hanno indotto la comunità
scientifica e tecnica a segnalare l’urgente necessità di attuare programmi
di prevenzione, finalizzati alla riduzione e/o eliminazione del rischio da
“fumo passivo” negli ambienti chiusi. Su questo tema, l’interesse crescente
dell’opinione pubblica e l’aumentata sensibilità dei dipendenti e delle
organizzazioni sindacali aziendali, hanno indotto sia la Capogruppo sia il
Credito Italiano ad adottare misure e provvedimenti cautelativi – in
relazione anche alla necessità di assicurare maggiori tutele in materia di
salute e sicurezza sul lavoro – iniziativa ben presto seguita anche da altre
società del Gruppo. Tali misure, per la cui attuazione sono stati spesi oltre
90 milioni, hanno riguardato l’istituzione del divieto di fumare all’interno dei
locali di lavoro (con esclusione dei luoghi specificamente indicati) per una
maggiore salubrità dell’ambiente e quindi di maggior benessere delle
persone, e l’affissione di apposita segnaletica all’interno delle aree
frequentate dalla clientela e dal pubblico, con la scritta “si prega di non
fumare”.
,
87
Prevenzione tumori
Da alcuni anni presso la Capogruppo ed il Credito Italiano (Milano-Roma), si
svolge l’attività di prevenzione – a partecipazione volontaria – rivolta al personale
femminile delle aziende, comprendente accertamenti diagnostici (pap-test) e
visite senologiche e ginecologiche. Le visite vengono programmate ogni 15/18
mesi. Al personale vengono indicate le date delle visite che vengono effettuate
presso i presidi sanitari delle grandi sedi.
L’assetto organizzativo del Sistema di Gestione Integrato
Il progetto di costruzione del Sistema, attualmente ancora in fase di
implementazione, si è avviato con la definizione dell’assetto organizzativo
necessario al suo funzionamento.
La graduale affermazione di una cultura d’impresa che conduca al radicamento nei processi decisionali, nelle dinamiche gestionali e nei comportamenti individuali
- dei valori che hanno ispirato la Politica ambientale, sociale e della sicurezza di
88
UniCredito Italiano richiede infatti che vengano innanzitutto individuate, coinvolte,
sensibilizzate e responsabilizzate le funzioni che rivestono un ruolo chiave
nell’attuazione e corretto funzionamento del Sistema di Gestione Integrato.
L’assetto organizzativo prevede una funzione centrale Ambiente Sicurezza e
Bilancio Sociale (ASBS) in staff all’Amministratore Delegato, il cui compito è
attuare e mantenere a regime il Sistema di Gestione Integrato in conformità con gli
orientamenti aziendali e le norme di riferimento.
Il ruolo della Capogruppo e le procedure gestionali
Il ruolo della Capogruppo è prevalentemente di indirizzo, pianificazione
e coordinamento delle attività, nonché di verifica della capacità del Sistema di
Gestione Integrato di perseguire gli impegni definiti nella Politica.
Le modalità attraverso le quali la Capogruppo svolge tali attività sono state definite
attraverso procedure scritte riguardanti le seguenti macroattività:
• definizione periodica degli interventi di miglioramento ambientale e di sicurezza:
l’identificazione degli ambiti di miglioramento è basata sulle evidenze raccolte in
fase di analisi degli aspetti ambientali e di prevenzione. La struttura organizzativa
preposta (ASBS), tenendo conto anche degli orientamenti aziendali e delle
indicazioni che emergono dall’applicazione del sistema integrato, individua i
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
possibili ambiti di intervento, che sono discussi con tutti gli interlocutori aziendali
interessati. Il processo di identificazione, definizione e messa in atto degli
interventi di miglioramento ha un ciclo annuale;
• garanzia della completa conformità, nel tempo, alle normative vigenti in materia
di ambiente e sicurezza: a livello centrale si assicura l’aggiornamento continuo
su leggi e regolamenti applicabili, attraverso l’utilizzo di fonti qualificate e
attendibili;
• supporto, informazione e formazione a tutto il personale: la funzione che
gestisce il sistema (ASBS), è il riferimento per le segnalazioni delle esigenze
formative e informative che emergono in tutti gli ambiti investiti dalla gestione
ambientale e della sicurezza. L’individuazione dei fabbisogni complessivi, la
pianificazione degli interventi necessari, l’attuazione a livello centrale e
territoriale, sono attività svolte in collaborazione con il Centro Formazione
Professionale della Capogruppo;
89
• sensibilizzazione verso l’esterno e promozione della “sostenibilità”: il Sistema
sta concretizzando gli impegni assunti da UniCredito Italiano di farsi tramite per
la promozione e diffusione degli strumenti di “gestione ecocompatibile”.
L’azione è orientata sia a monte, attraverso la definizione di criteri di valutazione
e selezione dei fornitori che tengano conto delle prestazioni ambientali e di
sicurezza degli stessi, sia a valle, attraverso idonee politiche del credito e
strumenti finanziari mirati;
• controllo interno di attuazione e funzionamento: le attività di controllo, sulle quali
si fonda il processo di miglioramento del sistema integrato, sono gestite a livello
centrale. La strutturazione di attività periodiche di auditing ambientale prevede
l’integrazione con le verifiche periodiche di sicurezza già in atto da tempo. Gli
audit saranno strutturati su due livelli: le verifiche periodiche presso le piccole
sedi, effettuate attraverso l’utilizzo di una dettagliata e completa documentazione
di riscontro, creano le basi informative per l’effettuazione degli audit sulle sedi
principali territoriali.
Come intendiamo proseguire il cammino...
L a diversa natura delle attività di gestione ambientale e della
sicurezza condotte dalla Capogruppo e da Credito Italiano spiega perché la
prima focalizza le proprie azioni prevalentemente su nuove politiche del
credito, nuovi prodotti e strumenti finanziari che includono criteri
ambientali o della sicurezza o che promuovano comportamenti proattivi;
mentre il secondo si concentra su azioni più direttamente volte ad interventi
di monitoraggio e controllo degli impatti diretti e di miglioramento delle
prestazioni. Queste ultime, (che comunque sono definite a livello di
Capogruppo e si attueranno anche sui suoi siti) sono presentate nella
sezione relativa al Credito Italiano.
L’impegno della Capogruppo per il 2001 si concentrerà sulle seguenti
azioni:
Condivisione del Progetto
90
- Proseguire la campagna di sensibilizzazione interna presso le banche e le
società del Gruppo al fine di promuovere una crescente partecipazione ai
principi e agli obiettivi e di graduale adesione al Sistema di Gestione
Integrato.
- Progettare e attuare l’attività di formazione del personale della
Capogruppo e di Credito Italiano in materia di ambiente e sicurezza allo
scopo di favorire la condivisione dei principi e degli impegni contenuti
nella “Politica sociale, ambientale e della sicurezza”, e di sensibilizzare e
coinvolgere il personale nella costruzione, attuazione e mantenimento a
regime del Sistema di Gestione Integrato.
- Attivare meccanismi di autoformazione e formazione a distanza in rete
aziendale intranet del personale preposto a compiti di responsabilità
nell’ambito delle strutture operative.
Riduzione degli impatti ambientali
- Riciclo della carta: valutare la fattibilità tecnica, operativa e logistica e il
rapporto costi/benefici per la raccolta della carta da macero e il suo
riutilizzo per produrre carta ecologica destinata all’utilizzo da parte di
UniCredito Italiano.
- Acquisto di energia elettrica occorrente agli insediamenti di maggiore
dimensione delle banche del Gruppo. Partecipazione di UniCredito
Italiano ad un consorzio di produzione di energia proveniente da fonti
rinnovabili e non inquinanti, dal quale acquistare la fornitura per ca. 50
GWh/anno, su un fabbisogno totale del Gruppo di ca. 80 GWh/anno.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
UNICREDITO ITALIANO S.p.A.
91
Parte Terza
Credito Italiano S.p.A.
Lettera del Presidente Alberto Cravero
Presentazione
Le risorse umane
Gli altri partner
Calcolo e ripartizione del valore aggiunto
L’applicazione del Sistema di Gestione Integrato
92
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
93
94
Alberto Cravero Presidente
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
LETTERA DEL PRESIDENTE
Tradurre gradualmente nel tempo, con determinazione, concretezza e continuità d’impegno, i principi
di responsabilità sociale, ambientale e della sicurezza, sanciti da UniCredito Italiano a livello di
Gruppo: questo è l’obiettivo che noi, Credito Italiano, assumiamo nei confronti dell’azionista, del
mercato e dei nostri dipendenti.
Banca di antica tradizione, rinata il primo gennaio 2000 attraverso lo scorporo della rete commerciale
della Capogruppo, Credito Italiano è orgoglioso di avere il compito di aprire la strada alle altre Banche
federate nel predisporre questo documento di dialogo verso l’esterno e mette a fattore comune la propria
esperienza - certamente migliorabile – per condividere un cammino di crescita in cui i valori fondamentali
della centralità della persona costituiscono una meta comune e condivisa.
Miriamo, infatti, a costruire la nostra identità in modo che non sia fatta soltanto di servizi e di prodotti
finanziari, ma anche della nostra storia e della nostra capacità di essere presenti ed attivi sul territorio
dove operiamo, nella consapevolezza che le nostre azioni, i nostri comportamenti, il modo con cui ci
rapportiamo con l’esterno daranno risultati tanto più tangibili e duraturi quanto più condivisi dai nostri
clienti, dalle comunità in cui siamo inseriti e siano frutto di un lavoro comune e partecipato da parte dei
nostri dipendenti.
Uno spunto significativo ci viene offerto dalla fotografia della nostra rete sportelli che si è raddoppiata
nell’ultimo decennio. Ebbene, qualcosa come il 40% dei nuovi sportelli ad operatività piena è stato aperto
nel Meridione e nelle Isole. Un buon contributo al rafforzamento dell’offerta di servizi ai privati ed alle
imprese di quei territori, ma anche dell’occupazione.
Ma dobbiamo guardare al futuro sapendo di avere ancora parecchio da fare. I principi etici, ambientali e
di sicurezza si dovranno tradurre non solo in strategie di sviluppo orientate al business, ma anche nel
quotidiano, costruttivo incontro con i nostri interlocutori istituzionali, economici e sociali.
Desideriamo che il Bilancio Sociale Ambientale rappresenti, per il futuro, un appuntamento periodico di
riflessione su quello che siamo e quello che vorremmo diventare nelle realtà in cui siamo radicati.
Un’occasione, per coloro che lo leggeranno, per conoscere e partecipare alla vita della banca.
95
Presentazione
La storia
Fondato nel 1870 come Banca di Genova, il Credito Italiano già a
partire dall’inizio del Novecento riveste un ruolo di primo piano nello sviluppo del
sistema creditizio nazionale, contribuendo in maniera determinante all’industrializzazione del Paese.
Dopo la prima guerra mondiale, la Banca vive un’impegnativa attività di
ristrutturazione. La maggioranza azionaria e le partecipazioni industriali dell’Istituto
passano all’IRI; al Credito Italiano viene riconosciuta la qualifica di banca di
interesse nazionale.
Nel quadro del sistema creditizio creato con la legge del 1936, l’Istituto continua a
lavorare a sostegno dell’economia. L’espansione del lavoro e il progresso
tecnologico permettono di aggiornare le procedure operative e di gestire con
metodi avanzati la complessa struttura organizzativa della Banca.
Con l’offerta pubblica di vendita del dicembre 1993 il Credito Italiano diventa
un’azienda privata, ad azionariato diffuso. È del 1995 l’acquisizione del Credito
Romagnolo, poi fuso con Carimonte in Rolo Banca 1473.
96
Oggi il Credito Italiano è una delle sette banche federate che compongono
il Gruppo UniCredito Italiano, nato il 23 ottobre 1998 dall'unione del
Gruppo Credito Italiano (costituitosi nel 1995 con l’aggregazione di Credito
Italiano e di Rolo Banca 1473) con UniCredito Italiano.
Credito Italiano “rinasce” il 1° gennaio 2000 con lo scorporo della
“Divisione Banca Credito Italiano” dalla Capogruppo UniCredito Italiano.
Attualmente la Banca svolge la sua attività commerciale con 689 filiali
e sportelli ordinari distribuiti sul territorio nazionale e conta 10.538
dipendenti; ai tradizionali sportelli si aggiungono alcuni canali a
migliore profilo di costi e ricavi (in-store branch, investment center,
telefono, Internet).
Pur mantenendo gli storici rapporti con le grandi imprese, negli ultimi anni
il Credito Italiano si è sempre più rivolto alle aziende medio-piccole e ai
privati, puntando con la diversificazione e la qualità dei propri servizi ad un
sempre maggiore radicamento nella realtà economica nazionale.
Recentemente ha realizzato una struttura organizzativa inedita nel
panorama bancario italiano, fondata sulla specializzazione del sistema
distributivo e strutturata su tre divisioni di business: Corporate, Retail e
Private Banking. Il modello è quello fatto proprio da alcune delle
migliori banche inglesi, tedesche e spagnole.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
La struttura organizzativa
(al 31/12/2000)
PRESIDENTE
Consiglio di
Amministrazione
Comitato
esecutivo
Staff
Direttore
Generale
Comitati
di Direzione
Retail
Ispettorato
Amministrazione
Pianificazione
e controllo
di Gestione
Comunicazione
di Marketing
Risorse
Area organizz.
legale e affari
generali
Private Banking
Corporate
Crediti
97
Operativa
L’organizzazione
Il 2000 è stato caratterizzato dal consolidamento dello scorporo
di Credito Italiano dalla Capogruppo, che ha conciso con la realizzazione di
un nuovo modello organizzativo e commerciale. Tale modello si è proposto
di aumentare, attraverso la specializzazione delle strutture, comprese
quelle di supporto e di governo, l'efficacia della rete distributiva.
La Banca si è così articolata in aree di business: Corporate, Retail e Private
Banking.
Il modello di tipo divisionale consente di ampliare e rafforzare la presenza
della Banca sul mercato attraverso tre leve: lo sviluppo di competenze e di
servizi distintivi rispetto alla concorrenza, la focalizzazione dei sistemi
gestionali e delle professionalità ed il rafforzamento della visibilità sul
territorio.
98
La nuova struttura organizzativa ha richiesto la ridefinizione dei ruoli e delle
procedure, la modifica delle configurazioni dei sistemi informatici di filiale
per la gestione degli utenti, la rivisitazione dei portafogli dei gestori e delle
nuove gerarchie delle Direzioni Territoriali. Sono stati inoltre effettuati
adeguamenti sulla procedura per la trasmissione degli ordini verso i
mercati e per la gestione dei regolamenti amministrativi a seguito
dell'attivazione dei servizi Trading Lab, Trading on Line, After Hours.
La rete Corporate è formata da 7 Direzioni Territoriali e 72 Filiali, quella
Retail da 8 Direzioni Territoriali e 87 Filiali, mentre la Rete Private Banking
è costituita da 54 Unità di business.
La distribuzione territoriale
Nel corso del 2000 la rete degli sportelli è aumentata di 5
unità in relazione all'apertura di 5 sportelli ordinari, di 3 sportelli presso
Enti e/o Aziende, di 2 Shopping Bank e 2 Investment Center. Per contro
sono stati ceduti - in ossequio alle disposizioni Bankitalia in materia di
antitrust - 4 sportelli ordinari.
Tenuto conto sia del processo di riorganizzazione della rete degli sportelli,
sia del mantenimento delle filiali estere e degli Uffici di Rappresentanza
nella Capogruppo, il Credito Italiano conta 1.028 unità.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
La rete degli sportelli
Tipologia
numero
Filiali e Sportelli ordinari
689
Investment Center
Shopping Bank
Unità Private Banking esterne
Sportelli doganali
Uffici cassa e cambio
Sportelli presso enti e/o aziende
Sportelli staccati per servizi accessori
Totale succursali bancarie
Sportelli automatici aziendali, sportelli automatici a distanza,
sportelli staccati per servizi accessori e di tesoreria
Totale
2
4
19
2
1
67
1
785
243
1028
Suddivisione territoriale succursali bancarie e sportelli automatici
99
Le apparecchiature bancomat (più di 1.000 unità) sono presenti
nella quasi totalità degli sportelli ordinari, nonché distribuite
all’interno di Enti e/o Aziende od in luogo pubblico. Le operazioni
effettuate ammontano a circa 31 milioni (con un incremento del
5% sul precedente anno) per un importo complessivo di oltre
7.238 miliardi di lire. Anche quest’anno si è registrato un ulteriore
incremento dell’operatività POS. A fine anno infatti sono state
effettuate - sulle oltre 9.500 apparecchiature POS di proprietà
della Banca – oltre 8 milioni di operazioni (+21% sul precedente
anno) per un controvalore di 1.463 miliardi di Lire (+24% sul
precedente anno).
Costante il numero delle carte in essere, sia quelle di credito che
quelle di debito, tra cui spiccano le ca. 800.000 Creditplus con
funzionalità di pagamento in Italia ed all’Estero.
100
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Le risorse umane
La
storia del Credito Italiano è strettamente collegata all’evoluzione di
UniCredito Italiano. Tale processo fa sì che le politiche relative alla gestione e sviluppo
delle risorse umane, così come definite e presentate nella sezione relativa alla
Capogruppo, possano essere considerate come naturalmente fatte proprie dalla
Banca, perché in essa o attraverso di essa sono nate, cresciute, applicate e condivise.
I dati e le informazioni di seguito riportati si propongono dunque di riprodurre per
Credito Italiano il quadro informativo presentato nella sezione della Capogruppo, alla
quale si rimanda per il riferimento alle politiche e alla descrizione degli strumenti
attraverso le quali esse vengono applicate.
In Credito Italiano lavorano 10.538 persone. Escludendo la Lombardia, dove lavora
oltre il 24% del personale, la media nazionale si attesta su un’incidenza del 4%, con
punte in Lazio (12,4%), Piemonte (9,6%) e Campania (7,3%).
In seguito alla ristrutturazione organizzativa derivante dalla specializzazione della Rete
in tre aree di business (Corporate, Retail e Private Banking), dalla conseguente
crescita
registrata
nei
ruoli
professionali
congiuntamente
al
progressivo
ridimensionamento del numero degli addetti a mansioni esecutive e di back office, la
presenza di personale direttivo si è attestata intorno al 35% della popolazione
complessiva di Credito Italiano.
Il personale femminile incide per il 25% del totale degli addetti, con una percentuale
di utilizzo di contratti part time che supera, fra le impiegate, il 38%.
Composizione del personale per categoria
Categorie
Uomini
Dirigenti
Quadri direttivi
Impiegati
Commessi/Ausiliari
TOTALE
118
3.213
4.475
36
7.842
Part-time
Donne
Part-time
1
83
395
1.353
10
854
84
1.748
864
Totale
118
3.619
6.765
36
10.538
101
Nonostante resti largamente prevalente la fascia di dipendenti con anzianità media di
servizio dai 16 ai 30 anni (65%), è significativa l’incidenza del personale presente in
Credito Italiano da meno di 15 anni (28%), ad indicare la tendenza a introdurre forze
nuove in azienda, finalizzata a favorire l’occupazione giovanile e creare nuove
professionalità.
Composizione per classi di anzianità di servizio
Composizione per fasce di età
102
Anzianità media di servizio ed età media per categoria
Categorie
Dirigenti
Quadri direttivi
Impiegati
Commessi/Ausiliari
Anzianità media
Uomini
Donne
25,0
20,5
19,6
17,0
18,5
19,5
Uomini
Età media
Donne
47,9
43,9
43,6
44,8
41,1
41,7
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Categorie protette
Totale
Disabili (art. 1 della legge 68/99)
Orfani, vedove, profughi (art.18 della legge 68/89)
Totale
815
470
1.285
Evoluzione delle carriere, incentivi, retribuzioni
N el
corso dell’anno si registrano complessivamente 931 avanzamenti
che hanno interessato circa il 9% del personale. Di questi 209 hanno riguardato il
personale femminile con un’incidenza superiore al 22%, percentuale quest’ultima che
ritroviamo pressoché in ciascuna delle tipologie di avanzamento, con l’esclusione delle
promozioni a dirigente.
Complessivamente, pur in presenza di una leggera diminuzione dell’organico, il
103
personale direttivo è aumentato di 268 unità, pari al 7,72%.
Evoluzione delle carriere: passaggi a categorie superiori
Periodo 1.01-31.12/2000
Commessi/Ausiliari promossi Impiegati
Promozioni all’interno della categoria
impiegatizia (fino a Capo Ufficio)
Appartenenti alla categoria impiegatizia promossi
Quadri e Quadri Super (fino al 30.04.2000)
Quadri promossi Quadri Super fino al 30.04.2000
Impiegati/Quadri/Quadri Super promossi
Funzionari fino al 30.04.2000
Impiegati promossi Quadri Direttivi dall’1.05.2000
Promozioni all’interno della categoria
dei Quadri Direttivi dall’1.05.2000
Promozioni a Dirigente dall’1.01.2000
Uomini
Donne
36
Totale
36
258
106
364
95
10
31
4
126
14
45
123
7
35
52
158
91
67
23
114
67
Nel corso del 2000 sono state infatti effettuate 367 assunzioni (80% delle quali con
contratti a tempo indeterminato) a fronte di 391 cessazioni di cui sono state incentivate
all’esodo 147 risorse con un esborso di L. 16,1 miliardi.
I contratti a tempo determinato sono stati stipulati a fronte di attività con carattere di
eccezionalità rispetto al normale ciclo produttivo: si tratta di attività dedicate al
recepimento del nuovo sistema informativo di Gruppo UNISIG. Circa il 90% dei
contratti a tempo determinato scaduti nel corso del 2000 sono stati convertiti in
contratti a tempo indeterminato.
Assunzioni
Diminuzioni
104
Al fine di dare a tutto il personale un segno tangibile del successo del Gruppo, nel
2000 è stato varato un piano di assegnazione alla generalità dei dipendenti di una
quantità di azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A., emesse ai sensi dell’art. 2349
c.c. e gravate per tre anni dalla data di emissione da un vincolo di indisponibilità, per
un controvalore pari a L. 4 milioni per ciascun dipendente, nell’ambito di una revisione
della struttura del Premio aziendale.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Per quanto riguarda le retribuzioni, vengono, di norma, applicate le tabelle di cui ai
Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. Come già detto per UniCredito Italiano, la
ricerca di nuove professionalità non necessariamente provenienti dal mondo
bancario, ha fatto lievitare il livello medio degli stipendi del personale direttivo.
Retribuzioni medie lorde
Lire/Migliaia
Dirigenti
Quadri direttivi
Impiegati
Commessi/Ausiliari
185.609
87.237
54.287
42.229
Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale ha introdotto l’istituto della “banca delle ore”.
Il livello di gradimento da parte dei dipendenti, l’incidenza di tale meccanismo di
utilizzo delle ore straordinarie sui costi del personale, le modalità e le caratteristiche
con cui i dipendenti si avvarranno di tale strumento di flessibilità sarà oggetto di
analisi nei prossimi anni al fine di valutarne la funzionalità e l’efficacia.
Per quanto riguarda il 2000, i dati evidenziano – per gli impiegati – un ricorso alle
prestazioni aggiuntive per un pro capite medio complessivo di 52 ore.
L’incidenza delle ore di straordinario sul totale delle ore lavorate è stata del 2,1%.
Le ore “depositate” nella banca delle ore sono state invece 115.292, pari a poco
più dell’ 1% del totale delle ore lavorate.
Lavoro straordinario (n° ore)
Al 31.12.2000
Impiegati
uomini
donne
Commessi/Ausiliari
uomini
donne
TOTALE
183.516
41.959
1.292
226.767
105
Formazione e sviluppo delle competenze
Ore di formazione per tipologia
N el programma di attuazione dei principi
guida aziendali la predisposizione di programmi
formativi continui per la valorizzazione delle risorse
umane costituisce un aspetto centrale. Sul fronte
della formazione manageriale continua l’impegno per
lo sviluppo delle competenze. Le scelte formative
hanno privilegiato moduli brevi mirati allo sviluppo di
singole capacità.
Contenuti formativi
106
TIPOLOGIA FORMAZIONE
Tecnico professionale di base
Tecnico professionale avanzata
Manageriale e sviluppo competenze
Totale
Risorse
coinvolte
Numero ore
2.732
519
668
3.919
109.702
6.338
11.612
127.652
Titolo di studio per categorie
Dirigenti
uomini
Laurea
Diploma
Licenza media
Licenza Elementare
Non disponibile
donne
40
78
Quadri
direttivi
Impiegati
uomini
donne
uomini
donne
937
2.259
18
96
289
20
832
2.777
844
99
1
316
1.463
422
4
2
Commessi/
Ausiliari
uomini
33
8
donne
Totale
uomini
donne
1.809
5.114
895
107
1
412
1.752
442
4
2
Per quanto attiene al titolo di studio, il 21,1% del personale della Banca è in possesso di una laurea; tale
percentuale aumenta al 28,7% se si considerano le sole categorie quadri direttivi e dirigenti. Le facoltà che
forniscono più forza lavoro sono (oltre ad economia e commercio, economia aziendale ed economia
bancaria) giurisprudenza e scienze politiche.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
Tipologia di laurea
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Ripartizione percentuale del personale
per titolo di studio
Relazioni sindacali
L e relazioni sindacali, nel solco di una radicata tradizione, risultano anche
nella rinnovata realtà derivante dallo scorporo da UniCredito Italiano ispirate ad un
dialogo aperto e costruttivo.
Nel corso dell’anno gli incontri con le organizzazioni sindacali si sono susseguiti a ritmo
serrato, nel rispetto delle previsioni del nuovo CCNL di settore che ha notevolmente
ampliato i momenti di confronto. L’evento più significativo è stato rappresentato dalla
riforma degli inquadramenti, che si è tradotta nella applicazione della nuova disciplina
contrattuale in materia di quadri direttivi e nuova dirigenza. Altre importanti tematiche
sono state il sistema di incentivazione del personale, legato non solo ai risultati
individuali, ma anche alle prestazioni raggiunte a livello di "squadra", la formazione
continua e lo sviluppo professionale e di carriera del personale.
Il primo semestre del 2001 troverà le parti negoziali impegnate nel rinnovo del
Contratto Integrativo Aziendale. Il tasso di sindacalizzazione in Credito Italiano risulta
di circa il 70%.
Assenze
N el corso del 2000 il personale della Banca ha totalizzato circa 158.000
giornate di assenza (poco meno di 15 gg. pro capite, con una percentuale media del
6,8% sui giorni lavorativi totali).
107
Assenze
Causa
n. giornate
Malattia, infortuni e visite mediche
Gravidanza, puerperio e post partum
Motivi familiari o personali (lutto, assistenza familiari,
nascita figli, visite mediche, motivi scolastici…)
Permessi sindacali
Donazione sangue
Altri motivi
Totale
94.300
18.800
9.000
15.150
1.340
19.400
157.990
Assistenza integrativa, fondo pensione, prestiti agevolati
e servizi aziendali a favore dei dipendenti
Credito Italiano dispone di tutti gli strumenti previsti dalla Capogruppo
108
relativi alle forme di assistenza e supporto a favore dei propri dipendenti.
La tabella sintetizza i contributi erogati per tali tipi di azioni per l’anno 2000.
Contributi aziendali per azioni a favore dei dipendenti
(IMPORTI IN MILIONI DI LIRE)
Polizze per ricoveri ospedalieri e per alcune prestazioni
diagnostiche e terapeutiche
Fondo pensione
Borse di studio per i figli dei dipendenti
Contributi per i figli dei dipendenti
Contributi per familiari disabili
Altre erogazioni per i dipendenti legate all’anzianità di servizio
Iniziative culturali e ricreative
Sussidi al personale
Gli iscritti al fondo pensione al 31 dicembre 2000 risultano 10.365 (oltre il 98% del
personale).
I prestiti agevolati hanno interessato le seguenti voci: 64 sovvenzioni per occorrenze
familiari, 411 accensioni di mutui per la prima casa e 9 per la seconda casa. Credito
Italiano ha stipulato polizze assicurative per i propri dipendenti aventi le stesse
caratteristiche illustrate per UniCredito Italiano. Per tali polizze, il costo sostenuto
presso la Compagnia di assicurazione è di circa 15 mila lire pro-capite.
2000
6.100
56.057
1.265
1.637
387
12.376
372
59
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
109
Gli altri partner
Clienti
Nella tabella che segue viene esposta la composizione della raccolta
presso la clientela, suddivisa per settore di attività.
Raccolta per settori di attività economica
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
110
Amministrazioni Pubbliche
Società finanziarie
Società non finanziarie e famiglie produttrici:
- Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca
- Prodotti energetici
- Minerali e metalli ferrosi e non ferrosi
- Minerali e prodotti non metallici
- Prodotti chimici
- Prodotti in metallo
- Macchine agricole e industriali
- Macchine per ufficio
- Materiale e forniture elettriche
- Mezzi di trasporto
- Prodotti alimentari, bevande, tabacco
- Prodotti tessili, cuoio, abbigliamento
- Carta, prodotti stampa, editoria
- Prodotti in gomma e plastica
- Altri prodotti industriali
- Edilizia e opere pubbliche
- Servizi del commercio
- Servizi alberghi e pubblici esercizi
- Servizi dei trasporti interni
- Servizi trasporti marittimi/aerei
- Servizi connessi ai trasporti
- Servizi delle comunicazioni
- Altri servizi destinabili alla vendita
Istituzioni private
Famiglie consumatrici
Totale residenti euro e valuta
Resto del mondo
Totale
31.12.2000
Consistenze
% sul totale
1.01.2000
Consistenze
% sul totale
872,6
2.751,4
2,53%
7,97%
1.250,9
5.868,6
3,32%
15,59%
95,1
119,8
103,4
183,3
217,3
265,5
703,0
77,0
714,0
398,8
205,7
711,3
99,3
109,8
205,1
562,9
1.407,4
106,2
99,6
69,7
145,7
42,4
1.185,0
7.827,3
2.417,6
20.641,6
34.510,5
1.029,7
35.540,2
0,28%
0,35%
0,30%
0,53%
0,63%
0,77%
2,04%
0,22%
2,07%
1,15%
0,60%
2,06%
0,29%
0,32%
0,59%
1,63%
4,08%
0,31%
0,29%
0,20%
0,42%
0,12%
3,43%
22,68%
7,01%
59,81%
100,00%
87,2
78,6
109,3
166,7
244,2
242,4
586,7
63,2
349,7
193,6
215,4
449,0
125,2
106,6
191,7
536,2
1.461,8
93,2
65,6
80,0
171,4
142,4
1.113,4
6.873,5
2.912,4
20.727,1
37.632,5
1.742,7
39.375,2
0,23%
0,21%
0,29%
0,44%
0,65%
0,65%
1,56%
0,17%
0,93%
0,52%
0,57%
1,19%
0,33%
0,28%
0,51%
1,43%
3,88%
0,25%
0,17%
0,21%
0,46%
0,38%
2,96%
18,27%
7,74%
55,08%
100,00%
È interessante rilevare come oltre la metà della raccolta (59,81%) provenga da famiglie consumatrici ed
una ulteriore quota di rilievo provenga dalle società finanziarie (7,97%), mentre solo il 22,68% viene
raccolto complessivamente da tutti gli altri settori di attività economica. Per valutare la dinamica dei flussi
del risparmio, occorre prendere visione della corrispondente tabella degli impieghi che segue, suddivisa
per i medesimi settori di attività.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Impieghi per settori di attività economica
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
Amministrazioni Pubbliche
Società finanziarie
Società non finanziarie e famiglie produttrici:
- Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca
- Prodotti energetici
- Minerali e metalli ferrosi e non ferrosi
- Minerali e prodotti non metallici
- Prodotti chimici
- Prodotti in metallo
- Macchine agricole e industriali
- Macchine per ufficio
- Materiale e forniture elettriche
- Mezzi di trasporto
- Prodotti alimentari, bevande, tabacco
- Prodotti tessili, cuoio, abbigliamento
- Carta, prodotti stampa, editoria
- Prodotti in gomma e plastica
- Altri prodotti industriali
- Edilizia e opere pubbliche
- Servizi del commercio
- Servizi alberghi e pubblici esercizi
- Servizi dei trasporti interni
- Servizi trasporti marittimi/aerei
- Servizi connessi ai trasporti
- Servizi delle comunicazioni
- Altri servizi destinabili alla vendita
Istituzioni private
Famiglie consumatrici
Totale residenti euro e valuta
Resto del mondo
Totale
31.12.2000
Consistenze
% sul totale
1.01.2000
Consistenze
% sul totale
1.770,4
8.630,6
3,26%
15,87%
1.517,2
9.089,7
2,99%
17,92%
357,3
1.593,2
921,8
576,6
938,5
1.167,0
1.300,7
314,6
1.003,8
983,4
1.413,5
1.985,0
623,8
438,8
970,5
1.765,5
6.066,9
419,3
321,1
325,0
593,3
393,4
3.253,3
27.726,3
551,2
15.707,8
54.386,3
1.330,2
55.716,5
0,66%
2,93%
1,69%
1,06%
1,73%
2,14%
2,39%
0,58%
1,85%
1,81%
2,60%
3,65%
1,15%
0,81%
1,78%
3,24%
11,16%
0,77%
0,59%
0,60%
1,09%
0,72%
5,98%
50,98%
1,01%
28,88%
100,00%
318,9
1.655,3
789,1
641,6
783,5
901,3
1.501,5
270,8
778,1
764,4
1.269,4
1.755,2
434,6
437,4
870,6
1.682,4
5.291,7
408,8
418,0
163,0
528,8
769,2
3.002,6
25.436,2
1.153,9
13.526,9
50.723,9
831,1
51.555,0
0,63%
3,26%
1,56%
1,27%
1,54%
1,78%
2,96%
0,53%
1,53%
1,51%
2,50%
3,46%
0,86%
0,86%
1,72%
3,32%
10,43%
0,81%
0,82%
0,32%
1,04%
1,52%
5,92%
50,15%
2,27%
26,67%
100,00%
Sul fronte degli impieghi sono naturalmente le imprese operative e le famiglie produttrici che assorbono
la maggioranza delle risorse disponibili (50,98%), mentre alle famiglie consumatrici va poco più di un
quarto (28,88%) della massa impiegata. Per le imprese finanziarie, invece, la quota impiegata (15,87%)
è pari al doppio della quota raccolta (7,97%).
111
Banca telefonica e Home banking
Nel corso dell’anno è proseguito lo sviluppo delle attività di
Remote Banking, attraverso specifici servizi come la banca telefonica
ProntoCredit, servizio al quale sono abilitati oltre 287.000 utenti (a cui si
sommano i quasi 29.000 utenti di ProntoCreditBusiness il servizio
appositamente studiato per chi svolge un’attività professionale o
imprenditoriale). Tramite il servizio di banca telefonica sono state concluse
281.000 operazioni in titoli, per un controvalore di 3.240 miliardi di lire e
circa 20.000 bonifici.
Notevole sviluppo ha avuto anche il servizio Online.Credit - home
banking accessibile tramite Internet per il canale Retail con
funzionalità informative (saldo e movimenti di conto corrente,
situazione assegni, posizione deposito titoli) e dispositive (bonifici)
in ottica multicanale (codici di accesso del cliente e informazioni
coincidenti con quelli forniti con il servizio di banca telefonica).
112
Nel corso dell’anno 2000 sono state abilitate anche le funzionalità
dispositive sui titoli, accrescendo notevolemente le potenzialità di
utilizzo di questo strumento, che consente ora al cliente di
effettuare da casa propria, o da dovunque si trovi, gran parte delle
operazioni per le quali era prima necessaria la sua presenza fisica
presso la banca per l’apposizione di firme autorizzative e dispositive
sui moduli. A fine 2000 erano oltre 94.000 gli utenti aderenti al
servizio Online.Credit (a cui si sommano oltre 12.500 utenti del
servizio dedicato alle aziende), di cui oltre circa 23.000 hanno
effettuato operazioni di compravendita titoli, che nel corso dell’anno
sono state complessivamente 480.000 per un controvalore di circa
4.850 miliardi. La sicurezza nell’effettuazione delle operazioni è
garantita da password e chiavi elettroniche di autenticazione e
abilitazione che vengono consegnate al cliente al momento
dell’attivazione del servizio.
Credito Italiano aderisce al progetto Trading Lab® di UniCredit Banca
Mobiliare, già illustrato nella parte in cui si tratta del Gruppo, che consente,
anche attraverso il sito Internet www.tradinglab.com di avere accesso alle
informazioni, aggiornate ogni minuto, sui prezzi (miglior prezzo denaro e
miglior prezzo lettera), sulle quantità disponibili, sull’ultimo contratto
scambiato (prezzo, quantità, time-stamp) e sui rischi (le informazioni relative
ai prezzi vengono anche rese disponibili su apposite pagine di Televideo).
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Pacchetti commerciali (Genius, Investor, Imprendo)
Nell’anno 2000 è proseguita la commercializzazione dei
pacchetti Genius e Investor.
Il primo è destinato ai normali correntisti ed ha come caratteristica
principale la forfettizzazione delle spese attraverso il pagamento di un
canone mensile che include, tra l’altro Bancomat e CartaSi, un numero
illimitato di operazioni, le spese postali, l’invio dell’estratto conto, i
libretti degli assegni e le spese di chiusura a fine anno. Da segnalare
anche la possibilità di ottenere 24 ore su 24, via SMS informazioni sul
conto corrente e su altri servizi del pacchetto Genius.
Il secondo è invece riservato agli investitori in titoli, ai quali
viene inviata trimestralmente una newsletter che li aggiorna
sull’andamento dei loro risparmi e fornisce notizie,
commenti, analisi e articoli chiari e comprensibili.
113
Il prodotto Imprendo è invece un conto corrente - offerto da tutte le
banche del Gruppo UniCredito Italiano - che ha come destinatari le
aziende con fatturato fino a cinquecento milioni di lire (formula silver) o
fino a tre miliardi di lire (formula gold). Prevede un canone fisso mensile
ed un pacchetto di benefit bancari ed extra bancari dedicati
all'imprenditore, ai suoi familiari e ai dipendenti: ad esempio un sistema
di riduzione delle spese telefoniche, agevolazioni per l'acquisto di buoni
benzina, Telepass aziendale gratuito, check-up D. Lgs. 626/94 in
collaborazione con Beghelli S.p.A., agevolazioni sul leasing auto
proposti da Locat S.p.A.. In soli otto mesi dal lancio, le adesioni sono
state oltre 40.000.
Credito Italiano e Tecnocasa lanciano la banca per la casa
Il progetto industriale definito nel corso del 2000 congiuntamente da
Credito Italiano e Tecnocasa, operatore leader nel mercato del franchising
immobiliare, valorizza la collaborazione esistente tra le due società attraverso la
costituzione di una nuova iniziativa denominata Adalya Banca Immobiliare, che
prenderà avvio nel 2001 dopo la conclusione dell’iter autorizzativo della Banca d’Italia.
La nuova banca sarà in grado di:
• offrire alla clientela un’ampia e innovativa gamma di prodotti finanziari legati alla
casa, dai mutui ai finanziamenti per ristrutturazioni, alle assicurazioni;
• integrare l’offerta di prodotti finanziari con servizi di assistenza (interventi idraulici,
elettrici e così via).
Qualità e trasparenza
114
Tra le azioni svolte per il miglioramento della qualità e correttezza dei
rapporti con la clientela, segnaliamo in particolare:
• gli adeguamenti tecnici e le implementazioni volti a consentire la capitalizzazione degli
interessi creditori con periodicità infra anno - Delibera CICR 9.02.2000 "Anatocismo";
• l'istituzione di un monitoraggio volto a misurare nel tempo la qualità ed i livelli di
servizio offerti alla clientela esterna ed interna dalle strutture esistenti;
• l’effettuazione degli adeguamenti ed implementazioni riguardanti la trasparenza, volti
a realizzare nuove funzionalità che, in sede di accensione di rapporti di c/c,
forniscono alla clientela maggiori dettagli, tra cui la periodicità di capitalizzazione ed
il relativo tasso effettivo annuo.
Reclami
Nel corso del 2000 sono pervenuti complessivamente 3.169 reclami; in
101 casi, per risolvere le questioni sollevate dalla clientela, si è proceduto ad un
esborso di denaro per un totale di 399 milioni di lire.
Del totale dei reclami pervenuti e gestiti con la procedura “Ufficio Reclami”, un solo
caso si è risolto con la pronuncia sfavorevole alla Banca da parte dell’Ombudsman
Bancario con il conseguente esborso di 342.000 lire.
Andamento dei reclami
Numero reclami
1° sem. 2000
2° sem. 2000
1.486
1.683
La variazione è da considerare fisiologica; nel settore titoli si riscontra una maggiore
incidenza che, in ogni caso, in percentuale è inversamente proporzionale alla sempre
crescente operatività.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Reclami disaggregati per tipologia di prodotto/servizio/attività
Oggetto del reclamo
1° sem 2000
2° sem 2000
508
296
73
114
43
98
52
23
18
38
81
9
27
79
27
1.486
792
205
49
126
67
121
36
5
12
41
67
17
30
80
35
1.683
1. Prodotti/servizi
Conti correnti e depositi a risparmio
Titoli
Fondi comuni d’investimento e GPM
Aperture di credito
Crediti personali/Creditcasa
Mutui
Bonifici
Stipendi e pensioni
Carte di credito
Bancomat/POS
Assegni
Effetti
Polizze assicurative
Altro
2. Organizzazione in generale
TOTALE
Va segnalato inoltre che sono pervenuti 309 reclami che investono questioni per le
quali è prevista l’annotazione nel “Registro dei reclami” istituito ai sensi delle
prescrizioni legislative e regolamentari che disciplinano l’attività di intermediazione
mobiliare, per i quali viene redatta una specifica relazione da sottoporre al Consiglio di
Amministrazione ed al Collegio Sindacale.
Disaggregazione fornitori
per localizzazione geografica
Fornitori
I fornitori di Credito Italiano sono 2.433,
per lo più localizzati nell’area Nord-Ovest. Il contributo
sociale e ambientale che la Banca può esercitare
attraverso il rapporto con i fornitori, suoi stakeholder e
partner, può essere duplice: da un lato è connesso allo
sviluppo economico dell’indotto nelle aree di
insediamento; dall’altro è conseguente alla possibilità
di promuovere, attraverso opportune attività di
sensibilizzazione
comportamenti
o
selezione
“sostenibili”
delle
anche
forniture,
a
monte
dell’attività e delle scelte operative direttamente
esercitate dalla Banca.
115
Istituzioni e collettività
Ministero dell’Ambiente
Nell’ambito del protocollo d’intesa tra UniCredito Italiano e Ministero
dell’Ambiente, già citato a proposito dei rapporti della Capogruppo con le
istituzioni, la banca Credito Italiano è stata il soggetto operativo che ha lanciato il
prestito obbligazionario “verde” denominato Green Bond, occupandosi del suo
collocamento presso le aziende multinazionali che hanno sottoscritto la prima
tranche. Ulteriori tranche saranno dirette ad altri investitori (associazioni, club di
imprese,…), interessati ad avviare la registrazione nelle PMI che operano sul
territorio di riferimento.
Per la gestione dell’operazione il Credito Italiano applica uno spread minimo, pari
allo 0,50%, a copertura di tutti gli oneri sostenuti e da sostenere, compresi i rischi
di eventuali insolvenze.
Ufficio Italiano Cambi e Antiriciclaggio
116
Nel corso del 2000 sono state segnalate all’Ufficio Italiano Cambi n.
130 operazioni sospette secondo la normativa antiriciclaggio pervenute dalla rete,
contro le 99 del 1999.
Rapporti con associazioni e erogazioni liberali
Nell’anno 2000 il Credito Italiano ha continuato a prestare attenzione
al mondo del non profit attraverso il sostegno di singole iniziative e con la
prosecuzione di collaborazioni strutturate a più ampio respiro con alcune primarie
associazioni (AISM e AIRC in particolare).
Vari e diversificati (vedi allegato dettaglio delle erogazioni) sono i settori nei quali
si esplica l’impegno di Credito Italiano dal culturale al religioso, dal sociale
all’assistenza medica e alla ricerca scientifica.
I più importanti contributi sono stati erogati a:
- Consorzio Formazione Universitaria Economia Aziendale - Pinerolo
- Congregazione Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli – Torino
- Istituto Figlie della Carità Canossiana – Verona
- Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro – Bologna
- Gruppo Don Tonino – Torino
Complessivamente le erogazioni liberali erogate a favore di Enti con fini sociali o di
pubblico interesse nel corso dell’anno 2000 sono state pari a Lit. 94,5 milioni di lire.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Sponsorizzazioni enti non profit
Particolarmente
rilevante la campagna di raccolta fondi a favore
dell’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) in occasione della Giornata
Nazionale della Ricerca sul Cancro (5 novembre 2000).
In questa iniziativa, che ha coinvolto tutte le banche del Gruppo, il Credito Italiano
ha raccolto a favore dell’Associazione circa 800 milioni di lire.
La banca ha sponsorizzato anche altre iniziative di rilievo a favore di enti non profit.
In occasione della Settimana nazionale della sclerosi multipla, l’AISM
(Associazione Italiana Sclerosi Multipla) ha pubblicato un libro bianco dedicato agli
studi e alla ricerca sulla malattia sviluppati in Italia e all’estero. L’allestimento del
volume è stato possibile grazie all’intervento economico di Credito Italiano che si è
accollato le spese di stampa delle 2.000 copie realizzate (circa 8 milioni di lire).
Un altro intervento a carattere benefico è quello effettuato a favore dell’Associazione Save the Children Italia, un’organizzazione internazionale che lavora da
ottant’anni in tutto il mondo per migliorare la vita dei bambini e delle loro famiglie.
L’Associazione è presente in Mozambico dal 1984 e ha contribuito a prestare i
primi aiuti ai bambini colpiti dall’alluvione che nei mesi scorsi ha colpito il Paese
distruggendo migliaia di vite.
Aderendo alla richiesta di Save the Children di distribuire apposito materiale
informativo tramite i nostri sportelli per raccogliere fondi a favore dei bambini
minacciati dalle malattie e bisognosi di cure e assistenza, il Credito Italiano ha
sostenuto il costo dell’allestimento di detto materiale per un importo di circa
10 milioni di lire.
Sponsorizzazioni culturali
Grazie al contributo di Credito Italiano (180 milioni), il Touring
Club Italiano con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Artistici e
Storici di Roma ha potuto realizzare la Guida alla Galleria Borghese, una delle
più prestigiose raccolte d’arte italiane che, a tre anni dalla riapertura delle sale
al pubblico, non disponeva ancora di un tale strumento.
Si tratta di una guida di oltre 500 pagine che va ben al di là del consueto
catalogo museale; di questo possiede naturalmente la sistematicità e la
scrupolosa precisione con cui registra le notizie e i dati relativi a ogni singola
opera, notizie e dati che si accompagnano a fedeli riproduzioni fotografiche,
ma della guida accoglie la ricchezza informativa generale, la capacità
descrittiva per orientare il lettore attraverso il non semplice percorso delle
peculiarità stilistiche nonché il respiro storico-culturale che rievoca atmosfere
e situazioni nelle quali i capolavori di cui la Galleria abbonda videro la luce.
117
Nella primavera 2000 è stata sponsorizzata un’importante mostra dedicata
a Michelangelo organizzata dalla Fondazione Biblioteca di Via Senato a
Milano (costo circa 200 milioni).
La mostra “Michelangelo, grafia e biografia di un genio” ha assunto il carattere
di un avvenimento eccezionale, presentando materiali estremamente preziosi
(lettere, carte e disegni autografi provenienti dalla Casa Buonarroti di Firenze)
e solo di rado esposti al pubblico.
Altre sponsorizzazioni di rilievo:
• Mostra fotografica Fratelli Alinari “Un Paese Unico. Italia, fotografie
1900/2000”; una grande mostra che racconta, attraverso le immagini, la
storia italiana. L’esposizione è stata ospitata dapprima nei nuovi locali
della controllata del Gruppo Banque Monegasque de Gestion a
Montecarlo e in un secondo tempo nella suggestiva cornice dell’Abbazia
della Cervara, nei pressi di Santa Margherita Ligure, uno splendido
monastero benedettino del XIV secolo ora riportato da un mecenate
all’originario splendore.
• “Aperitivo in concerto” al Teatro Manzoni costituisce un appuntamento
118
ormai tradizionale nel panorama musicale milanese; per il terzo anno
consecutivo Credito Italiano è partner della manifestazione che ospita
solisti e gruppi di notevole livello internazionale, spaziando fra musica
classica e moderna, dedicando particolare attenzione ai grandi
protagonisti del jazz.
• Esposizione nei locali di una filiale Private Banking di Roma della Carta
Portolanica di Bartolomeo Pareto; la carta nautica realizzata nel 1455 dal
noto cartografo genovese, conservata presso la Biblioteca Nazionale
Centrale di Roma e mai esposta al pubblico, rappresenta, per l’armonia
dell’insieme, per la ricchezza e per la raffinatezza degli elementi
decorativi che la ornano, uno stupendo esempio di carta da biblioteca,
realizzata quindi non per essere uno strumento di navigazione, ma per
essere conservata in una dimora patrizia ad uso esclusivo di qualche
personaggio importante.
• Numerosi concerti, il più importante dei quali è stato quello veneziano
per il 25° anniversario del FAI, associazione con la quale Credito Italiano
intrattiene da tempo rapporti di collaborazione.
• Eventi organizzati in collaborazione con prestigiosi nomi del mondo della
moda (Trussardi), della gioielleria (Bulgari), delle case d’asta internazionali
(Christie’s).
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Editoria
Nel
campo dell’editoria l’impegno del Credito Italiano si
manifesta principalmente attraverso la realizzazione della collana “La
Nuova Scienza” diretta da Umberto Colombo e Giuseppe Lanzavecchia, il
cui primo volume dal titolo “Dalla tribù alla conquista dell’universo –
Scienza, tecnologia e società” è uscito nel mese di dicembre 2000.
A questo volume ne seguiranno nei prossimi anni altri quattro che
affronteranno via via le principali scienze, la loro storia, gli aspetti
tecnici, epistemologici, applicativi, sociali ed etici, evidenziandone
sviluppi positivi e impatti negativi, nonché le prospettive future: L’uomo
e le macchine, La società dell’informazione, La società info-biologica e
Come si struttura la società: dal nucleo familiare al governo mondiale.
La collana La nuova scienza si pone in ideale continuità con le due
precedenti collane di Credito Italiano, Antica madre e Civitas
europaea. Scienza e tecnologia incidono sempre più su economia,
società e cultura, mentre necessitano al tempo stesso di una serie di
condizioni – organizzazione, legislazione, valori – che possa
condurre a un intreccio fra saperi diversi e al loro reciproco sviluppo.
Non basta conoscere la scienza, o rendersi conto del ruolo della
tecnologia: occorre darne una visione che ne metta in luce le
interconnessioni col sistema sociale, con l’etica e con la cultura.
La collana si propone di fornire tale visione unitaria e non gerarchica di
una cultura che ha bisogno di tutte le conoscenze, mostrando come lo
sviluppo culturale abbia plasmato il mondo e sia destinato a incidere sul
futuro dell’uomo.
È poi proseguita la pubblicazione di due volumi (Guida dell’Azionista e
Guida del Risparmiatore) dedicati rispettivamente al mercato azionario e a
quello obbligazionario, che costituiscono strumenti molto attesi dalla nostra
clientela che opera in titoli.
Infine, un cenno a parte merita la rivista “Euromeridiana”, il trimestrale di
approfondimento economico realizzato in esclusiva per i clienti Private
Banking dell’Istituto.
Euromeridiana costituisce una sintesi della ricerca economica avanzata per
illustrare al risparmiatore, in modo semplice e completo, gli scenari dei
mercati finanziari, azionari ed economici, italiani e esteri.
119
Calcolo e ripartizione del valore aggiunto
Come per UniCredito Italiano, i prospetti esposti di seguito, dopo aver
presentato i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici, sono finalizzati a
fornire i dati essenziali del conto economico, riclassificati in modo da evidenziare il
processo di formazione del Valore Aggiunto (inteso come differenza tra il valore della
produzione ed il totale dei consumi) e la sua distribuzione tra tutti coloro che, a vario
titolo, hanno un rapporto di scambio con la banca, in particolare i dipendenti, gli
azionisti, lo Stato, gli Enti e le Autonomie locali.
Il Valore Aggiunto così evidenziato rappresenta la capacità della banca di creare
ricchezza e distribuirla tra i diversi stakeholder di riferimento del contesto sociale in cui
operano, nel rispetto dell’economicità di gestione.
Per Credito Italiano vengono esposti anche alcuni indicatori bancari specifici che non
si è ritenuto opportuno esporre per UniCredito Italiano, trattandosi di una holding
Capogruppo.
Sintesi dei principali dati patrimoniali ed economici al 31.12.2000
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
120
Totale attivo
Crediti verso clientela
Crediti verso banche
Raccolta della clientela globale: (1)
- diretta (2)
- indiretta
Patrimonio netto
Margine di interesse
Margine di intermediazione
Proventi di intermediazione e diversi
Spese amministrative
Risultato lordo di gestione
Utile netto
100.461,6
55.030,5
26.603,1
188.718,1
39.421,1
149.297,0
4.047,4
2.216,8
4.554,1
2.337,3
2.061,6
2.431,6
1.046,2
(1) ai valori di mercato.
(2) debiti verso clientela e debiti rappresentati da titoli al netto delle quote sottoscritte dalle banche del Gruppo.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Stato Patrimoniale Riclassificato
Voci dell’Attivo
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
1. Cassa e disponibilità presso
banche centrali e uffici postali
2. Crediti:
- crediti verso clientela
- crediti verso banche
3. Titoli non immobilizzati
4. Immobilizzazioni:
a) titoli immobilizzati
b) partecipazioni
c) immateriali e materiali
5. Altre voci dell'attivo
Totale dell'attivo
Consistenze al
31.12.2000
1.01.2000
Variazioni
assolute
%
383,3
382,7
+0,6
+0,2%
55.030,5
26.603,1
213,2
64.254,8
32.376,1
16.980,4
-9.224,3
-5.773,0
-16.767,2
-14,4%
-17,8%
-98,7%
6.492,7
71,7
581,1
11.086,0
100.461,6
8,0
96,8
585,7
9.789,2
124.473,7
+6.484,7
-25,1
-4,6
+1.296,8
-24.012,1
..
-25,9%
-0,8%
+13,2%
-19,3%
Voci del Passivo
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
1. Debiti:
- debiti verso clientela
- debiti rappresentati da titoli
- debiti verso banche
2. Fondi a destinazione specifica
3. Altre voci del passivo
4. Fondi rischi su crediti
5. Passività subordinate
6. Patrimonio netto:
- capitale, riserve e avanzo utili
- utile (perdita) d'esercizio
Totale del passivo
121
Consistenze al
31.12.2000
1.01.2000
Variazioni
assolute
%
36.398,7
10.380,3
34.055,4
1.613,2
10.965,4
3.001,2
42.278,4
3.485,1
65.376,2
638,3
9.694,5
-
-5.879,7
+6.895,2
-31.320,8
+974,9
+1.270,9
+3.001,2
-13,9%
+197,8%
-47,9%
+152,7%
+13,1%
..
3.001,2
1.046,2
100.461,6
3.001,2
124.473,7
+1.046,2
-24.012,1
..
-19,3%
Consistenze al
31.12.2000
1.01.2000
assolute
%
+3.826,2
-9.300,8
+23,0%
-7,7%
Garanzie e impegni
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
Garanzie e impegni
Titoli in custodia e amministrazione
20.483,9
110.830,3
16.657,7
120.131,1
Variazioni
Conto Economico Riclassificato
VOCI
122
2000
10 Interessi attivi e proventi assimilati
20 Interessi passivi e oneri assimilati
Interessi netti
30 Dividendi e altri proventi
Margine di interesse
40 Commissioni attive
50 Commissioni passive
Commissioni nette
60 Profitti (Perdite) da operazioni finanziarie
70 Altri proventi di gestione
110 Altri oneri di gestione
Altri proventi netti
Proventi di intermediazione e diversi
5.961,2
3.746,9
2.214,3
2,5
2.216,8
2.124,2
211,4
1.912,8
96,4
358,7
30,6
328,1
2.337,3
Margine di intermediazione
Spese per il personale
Altre spese amministrative
80 Spese amministrative
90 Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali
Risultato di Gestione
100 Accantonamenti per rischi ed oneri
120 Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni
130 Riprese di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni
150 Rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie
160 Riprese di valore su immobilizzazioni finanziarie
Accantonamenti, rettifiche e riprese di valore
Utile (Perdita) delle attività ordinarie
180 Proventi straordinari
190 Oneri straordinari
Utile (Perdita) straordinario
Utile ante imposte
220 Imposte sul reddito dell'esercizio
Utile (Perdita) d’esercizio
4.554,1
1.241,4
820,2
2.061,6
60,9
2.431,6
87,1
535,8
108,3
24,9
-539,5
1.892,1
62,4
53,3
9,1
1.901,2
855,0
1.046,2
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Indici di produttività
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
Risultato di gestione/Numero medio dipendenti
Margine di intermediazione/Numero medio dipendenti
Crediti verso la clientela/Numero medio dipendenti
Debiti verso clientela e debiti rappresentati da titoli/Numero medio dipendenti
Totale attivo medio/Numero medio dipendenti
Spese per il personale/Margine di intermediazione
229
429,2
5.186
4.409
10.682
27,26%
Indici patrimoniali
Patrimonio netto (1) / Crediti verso la clientela
Patrimonio netto (1) / Raccolta da clientela diretta (2)
5,45%
7,61%
(1) al netto dell’utile di esercizio.
(2) al netto delle quote sottoscritte dalle banche del Gruppo (7.357,9 mld.).
Indici di redditività
Utile d’esercizio/Patrimonio medio (ROE - Return on equity)
Risultato di esercizio/totale attivo medio (ROA - Return On Asset)
Proventi di internediazione e diversi /Margine di interesse
Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione
Spese amministrative/margine di interesse
Spese amministrative/margine di intermediazione
Spese amministrative e rettifiche di valore
su immobilizzazioni materiali e immateriali / Margine di intermediazione
123
34,86%
2,15%
105,5%
51,3%
93,00%
45,26%
46,61%
Prospetto analitico di determinazione del valore aggiunto
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
RICAVI
Interessi attivi e proventi assimilati
Commissioni attive
Altri ricavi
- dividendi e altri proventi
- profitti da operazioni finanziarie
- altri proventi di gestione
TOTALE PRODUZIONE LORDA
CONSUMI
Interessi passivi e oneri assimilati
Commissioni passive
Altri oneri di gestione
Altre spese amministrative (1)
124
Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie ed impegni
Riprese di valore su crediti e accantonamenti per garanzie ed impegni
Accantonamenti per rischi ed oneri
TOTALE CONSUMI
VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO
Proventi straordinari
Oneri straordinari
COMPONENTI STRAORDINARI NETTI
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
Rettifiche/Riprese di valore su immobilizzazioni:
- materiali e immateriali
- rettifiche finanziarie
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO
Costo del lavoro:
- diretto
- indiretto
Elargizioni e liberalità (1)
Imposte e tasse indirette e patrimoniali (1)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
Imposte sul reddito d’esercizio
UTILE D’ESERCIZIO
2000
5.961,2
2.124,2
2,5
96,4
358,7
8.543,0
3.746,9
211,4
30,6
668,3
535,8
108,3
87,1
5.171,8
3.371,2
62,4
53,3
9,1
3.380,3
60,9
24,9
3.294,5
934,9
306,5
1,5
150,4
1.901,2
855,0
1.046,2
(1) dalle altre spese amministrative (voce 80 b) sono state scorporate le elargizioni e liberalità e le imposte e tasse indirette e
patrimoniali.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Conto sintetico del valore aggiunto lordo
e della sua distribuzione
(IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE)
RICAVI
CONSUMI
COMPONENTI STRAORDINARI NETTI
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
Ripartito tra:
SOCI
Dividendi distribuiti ai Soci:
Capogruppo UniCredito Italiano
RISORSE UMANE
Costo del lavoro:
- diretto
- indiretto
STATO, ENTI E ISTITUZIONI
8.543,0
5.171,8
9,1
3.380,3
Imposte e tasse indirette e patrimoniali versate allo Stato
Imposte e tasse indirette e patrimoniali versate a Comuni
Imposta Regionale sulle attività produttive (IRAP)
Imposte dirette sul reddito di esercizio (IRPEG)
COLLETTIVITÀ
Elargizioni e liberalità
SISTEMA IMPRESA
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
Riserve ed utili non distribuiti
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
138,3
12,1
161,6
693,4
1,5
1,5
591,8
85,8
506,0
3.380,3
540,2
540,2
1.241,4
934,9
306,5
1.005,4
Il prospetto evidenzia come la quota più rilevante nella
ripartizione del valore aggiunto è quella spettante alle
risorse umane (36,73%) confermando la loro centralità
nello svolgimento dell’attività bancaria, anche in una
fase di crescente informatizzazione dei processi e di
sviluppo esponenziale delle applicazioni telematiche.
Significativa è la quota riservata agli accantonamenti
(17,51%), ciò assicura il necessario finanziamento alle
nuove iniziative e la continuità aziendale, così come
consistente è la quota assorbita dal sistema pubblico
(29,74%) attraverso imposizione e tassazione diretta ed
indiretta.
La quota destinata ai soci (15,98%) è interamente di
spettanza dell’unico socio, la Capogruppo UniCredito
Italiano.
125
L’applicazione del Sistema di Gestione Integrato
L’assetto organizzativo e le modalità di pianificazione, coordinamento e
controllo definite a livello di Capogruppo costituiscono il quadro di riferimento entro il
quale Credito Italiano costruisce il Sistema di Gestione Integrato, applicato alla
struttura organizzativa della banca.
Il primo e fondamentale passo compiuto per l’attuazione del Sistema di Gestione
Integrato, è stato quello di realizzare un’analisi dettagliata dei problemi ambientali
e della sicurezza riferita alle attività svolte, mirata ad ottenere un quadro chiaro e
completo della situazione. Oggetto dell’analisi, oltre a tutti i siti della Capogruppo
UniCredito Italiano, è stato un campione significativo e rappresentativo dei siti
Credito Italiano. Il campione è costituito da 100 siti distinti per tipologia (micro
sportelli SSD, Agenzie, Filiali, Archivi) e per distribuzione geografica (nord, centro,
sud e isole).
L’elaborazione della metodologia per l’effettuazione dell’analisi iniziale ha tenuto conto
delle affinità e delle differenze delle attività di intermediazione finanziaria rispetto a
quelle tipiche dei settori industriali, quali ad esempio:
- la caratterizzazione del prodotto e del processo (il “prodotto” finanziario, per sua
126
natura immateriale, e l’attività di intermediazione non hanno ancora riferimenti
metodologici riconosciuti, a differenza di prodotti e processi industriali)
- la univocità del processo (attività di sportello omogenee; attività amministrative di
supporto e di back-office sostanzialemente invarianti)
- la relativamente ridotta potenzialità di rischio (lavoro d’ufficio, prestazioni di tipo
intellettuale con specifiche ricadute sulla condizione lavorativa; minore significatività
dell’impatto ambientale).
Il campione è risultato composto come indicato nella seguente tabella:
Numero medio di addetti e superficie media occupata per tipologia di sito
Tipologia di sito
SSD
Agenzie
Filiali
Archivi
N. siti del
campione
Numero medio
addetti
Superficie media
occupata (mq)
32
35
25
8
4
10
37
-
231
405
1.607
441
I dati e le informazioni raccolte hanno riguardato i principali impatti ambientali e di
sicurezza applicabili alle realtà bancarie, misurando gli impatti ambientali e i rischi più
significativi e valutando l’attuale modalità di gestione adottata per ciascuno di questi.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
La conoscenza dettagliata delle problematiche esistenti, insieme agli orientamenti
dettati dalla Politica ambientale, sociale e della sicurezza, hanno permesso di
effettuare le scelte necessarie alla programmazione delle successive azioni di
miglioramento.
Il consumo energetico costituisce uno dei principali impatti che l’attività bancaria
produce direttamente sull’ambiente naturale. I dati mettono in evidenza un significativo
contenimento del consumo per unità di superficie nelle filiali per le quali le grandi
dimensioni permettono una ottimizzazione dei consumi unitari. Come si può notare,
nelle sedi più piccole non viene utilizzato gasolio per riscaldamento, mentre è rilevante
il consumo del gas metano, che garantisce minori impatti ambientali. L’elevato consumo
di energia elettrica ha richiamato l’attenzione di Credito Italiano sulla opportunità di
orientare le proprie scelte di consumo verso la sperimentazione di approvvigionamenti
da fonti rinnovabili.
Consumi energia elettrica, gas metano, gasolio - Consumi medi unitari
Tipologia di sito
SSD
Agenzie
Filiali
Archivi
Energia Elettrica
(Kwh annui/mq)
Gas Metano
(mc annui/mq)
Gasolio
(l annui/mq)
172
148
92
4
11
10
5
-
9
6
-
Tra gli impatti ambientali più significativi delle attività del terziario va ricordato il
consumo di risorse naturali derivante dall’utilizzo della carta per gli usi d’ufficio. Il
depauperamento delle zone boschive e delle foreste legato alla necessità di fornire
materia prima alle attività ad alto consumo di carta è un aspetto direttamente legato
alle scelte gestionali e organizzative delle aziende. Come i dati nella tabella sottostante
evidenziano, il consumo pro-capite di carta da parte di Credito Italiano è pressoché
costante nelle diverse tipologie di sede. Una percentuale del tutto trascurabile di
questa carta è derivante dal riciclo di carta da macero. L’attenzione alle tematiche
ambientali da parte di Credito Italiano ha evidenziato questo come uno dei principali
punti critici nella gestione degli impatti diretti.
127
Consumo medio annuo di carta totale e pro-capite
Tipologia di sito
SSD
Agenzie
Filiali
Archivi
Consumo
medio annuo
(kg/anno)
Consumo medio pro-capite
(kg/anno)/numero
medio addetti)
218
404
1.634
60
49
42
44
-
Le risorse idriche rappresentano per molte attività produttive e umane una “materia
prima” imprescindibile. Nell’ambito del settore terziario, tuttavia, questa risorsa viene
essenzialmente utilizzata per consentire al personale di poter operare in condizioni di
lavoro ottimali (usi igienici, climatizzazione dell’ambiente di lavoro, pulizia dei locali).
Da questo punto di vista, soprattutto se paragonato alle attività industriali più
idroesigenti, l’impatto delle attività bancarie e creditizie può essere considerato molto
limitato. Esso è comparabile (quando non inferiore) a quello delle abitazioni civili, con
le debite proporzioni legate alla dimensione degli edifici e alla densità delle persone
128
che vi operano. La gestione e il risparmio delle risorse idriche viene pertanto
considerata un aspetto rilevante soprattutto nella formazione ambientale dei
dipendenti e nella sensibilizzazione degli interlocutori esterni (per esempio, le ditte
appaltatrici).
Consumo medio annuo di acqua totale e pro-capite
Tipologia di sito
SSD
Agenzie
Filiali
Archivi
Consumo medio di acqua
(mc/anno)
Consumo medio pro-capite
(mc/anno)/n° addetti
119
554
1.245
7
4
10
37
-
Uno degli impatti ambientali più rilevanti, soprattutto nelle aree urbanizzate, è
rappresentato dalla produzione di rifiuti e materiali di scarto. Come evidenziato nelle
tabelle, anche l’attività di Credito Italiano incide sul sistema di gestione dei rifiuti
prodotti dalla collettività, soprattutto in ragione della sua ampia diffusione sul territorio
e della sua presenza in tutte le principali aree urbane. L’analisi effettuata sul campione
rappresentativo della realtà di Credito Italiano ha evidenziato come la carta, sua
principale “materia prima”, sia la principale componente dei materiali di scarto,
seguita da diverse tipologie di scarti molto meno rilevanti, legati alla permanenza del
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
personale nei luoghi di lavoro e all’approvvigionamento di prodotti e attrezzature
necessarie alle attività lavorative in ambito bancario. In media, le sedi di minori
dimensioni di Credito Italiano producono al giorno un sacco di 4 kg di rifiuti solidi
urbani (RSU), mentre nel caso delle sedi più grandi (filiali) questo dato sale in misura
rilevante (2 sacchi da 6 kg al giorno).
Produzione di rifiuti: quantità annue prodotte per le tipologie di rifiuto più significative
Carta da macero (kg)
Carta a rifiuto (kg)
Toner e cartucce (kg)
Plastica (kg)
Imballaggi (kg)
RSU (n. sacchi/giorno)
RSU (kg/anno)
SSD
AGENZIE
FILIALI
ARCHIVI
697
444
16
37
27
1.194
918
44
20
47
3.584
1.782
72
108
94
11.100
143
1
100
10
1
1.056
1
1.056
2
3.168
129
I dati mostrano come non vi sia una gestione omogenea della raccolta differenziata
nelle diverse sedi. In molti casi questo non è dovuto alla scarsa sensibilità o alla
mancata attenzione da parte del personale, bensì a vincoli esterni che non consentono
di inviare al recupero determinate tipologie di rifiuto.
All’analisi delle cause di queste disparità nell’impegno è comunque seguita una
valutazione approfondita del sistema di raccolta dei rifiuti nella Banca e dei possibili
margini di miglioramento, che ha portato ad identificare in questo ambito una delle
priorità di intervento del Sistema di Gestione Integrato.
Percentuali dei siti che effettuano la raccolta differenziata (voci più significative)
Carta
Toner e cartucce
Plastica
Imballaggi
SSD
AGENZIE
FILIALI
ARCHIVI
66%
50%
3%
22%
60%
43%
3%
26%
68%
56%
4%
20%
62%
50%
12%
25%
Nell’analisi dei dati relativi alla mobilità dei dipendenti (riportata nella tabella seguente)
sono emerse notevoli differenze a seconda che le sedi si trovino nelle grandi cinture
urbane (meglio servite dalle infrastrutture di trasporto), dove i dipendenti sono
maggiormente incentivati e agevolati nell’utilizzo del mezzo pubblico, e le aree
perifieriche, dove i limiti infrastrutturali vincolano le scelte a quella del mezzo privato.
Mobilità dei dipendenti
% dei dipendenti che giunge
al posto di lavoro con mezzo privato
% dei dipendenti che giunge
al posto di lavoro con mezzo pubblico
SSD
AGENZIE
FILIALI
ARCHIVI
75%
80%
68%
-
25%
20%
32%
-
130
Per quanto riguarda la gestione delle emergenze, il principale scenario di situazione di
emergenza ipotizzabile per insediamenti di questo tipo è l’incendio. Per le zone del
territorio nazionale interessate, è stato inoltre considerato il rischio sismico, definendo
e implementando, come per l’incendio, procedure specifiche che definiscono le azioni
da intraprendere da parte del personale nel caso del verificarsi dell’evento.
In materia di prevenzione nei luoghi di lavoro, Credito Italiano – similmente alla
Capogruppo – ha riportato nel Sistema di Gestione Integrato le competenze e le
esperienze maturate e gli strumenti adottati nell’ambito del proprio sistema aziendale
di prevenzione avente come cardine, ai sensi del D.Lgs. 626/94, la valutazione dei
rischi e la formazione del personale. Nel corso dell’anno si è proceduto alla
programmazione ed effettuazione degli interventi finalizzati a ridurre i rischi ed i
pericoli censiti, nella verifica dei luoghi di lavoro e nell’eliminazione/sostituzione delle
sostanze pericolose.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
CREDITO ITALIANO S.p.A.
Dati sugli infortuni
Infortuni occorsi in sede
Infortuni in itinere*
n. infortuni
2000
Indice di
frequenza
Indice di
gravità
37
104
0.21
0.60
0.05
0.16
* comprendono gli infortuni occorsi fuori sede sia durante l’orario di lavoro, sia nel tragitto verso e dal
luogo di lavoro.
Lo stato dell’arte del Sistema di Gestione Integrato
e la programmazione delle azioni
Sulla base delle indicazioni emerse nella fase di analisi iniziale, Credito
Italiano ha avviato il processo di implementazione di un Sistema di Gestione Integrato,
in stretto coordinamento con UniCredito Italiano, con riferimento, in particolare, alla
definizione delle modalità operative (e alla loro applicazione sistematica) ai fini della
riduzione dei rischi ambientali e di sicurezza legati alle attività svolte quotidianamente.
La struttura del sistema che si sta sviluppando comprende:
• regole comportamentali e azioni da intraprendere: tutto il personale è informato sui
rischi derivanti dal luogo specifico di lavoro in base all’incarico e ai compiti previsti,
supportato dalla presenza di un preposto per la sicurezza locale. Sono definite le
azioni da attuare in situazioni di emergenza, anche quando queste riguardino il
malfunzionamento di impianti che possano provocare impatti ambientali significativi;
• gestione dei rifiuti derivanti da tutte le attività: è stata definita ed è in corso di
attuazione una raccolta differenziata diffusa in tutto il territorio nazionale, che
permetta di recuperare il più possibile i rifiuti prodotti;
• gestione degli approvvigionamenti: sono state definite modalità specifiche di
monitoraggio dei consumi energetici e idrici, che consentiranno in futuro di avere un
quadro informativo completo per l’individuazione dei margini di riduzione e dei
conseguenti risparmi. La selezione delle materie prime attraverso un processo
decisionale che introduca criteri ambientali troverà una prima applicazione
nell’introduzione della carta riciclata per alcuni usi aziendali.
131
• monitoraggio e controllo di altri aspetti ambientali: le emissioni in atmosfera, gli
scarichi idrici, pur non rappresentando aspetti ambientali significativi, sono
monitorati e controllati al fine di assicurare la relativa conformità legislativa. Le
procedure per le attività di manutenzione programmate assicureranno l’adeguato
mantenimento degli impianti, a vantaggio dell’efficienza degli stessi e della
prevenzione di situazioni di emergenza.
Il lavoro (in corso di completamento) per l’implementazione del Sistema di Gestione
Integrato sta proseguendo attraverso la ricerca di soluzioni e strumenti specifici per
una realtà caratterizzata da attività a limitato impatto ambientale, estremamente
frammentate sull’intero territorio nazionale. Gli sforzi compiuti fino ad oggi e i risultati
raggiunti sono tesi ad ottenere, secondo i programmi stabiliti, la certificazione di parte
terza di conformità del sistema di gestione a standard internazionali riconosciuti.
Le azioni di Credito Italiano sono orientate a completare l’attuazione del Sistema di
Gestione Integrato, a promuovere la sensibilizzazione e partecipazione del personale
lungo la struttura organizzativa e operativa, a ridurre gli impatti diretti di alcuni aspetti
ambientali ritenuti significativi. Tali azioni, pianificate a livello centrale, riguarderanno
132
tutti i siti della Banca e della Capogruppo.
Attività di informazione e formazione del personale
Attuare il piano di formazione elaborato dalla Capogruppo per il 2001. Gli interventi
riguarderanno:
- la formazione dei formatori a livello di Direzione Territoriale;
- la formazione dei gestori del Sistema con particolare riferimento allo scopo, ai
contenuti e alle modalità di applicazione delle procedure gestionali e operative del
Sistema;
- la formazione degli auditor ambientali e della sicurezza interni destinata al personale
ASBS e a personale selezionato presso ciascuna Direzione Territoriale.
Risparmio di risorse naturali e materie prime
- Ridurre il consumo di energia attraverso azioni sugli aspetti comportamentali e sulla
ottimizzazione nella gestione degli impianti
- Ridurre il consumo di carta attraverso la formazione e sensibilizzazione del personale
e modifiche all’organizzazione del lavoro
Riduzione dei rifiuti
- Migliorare la raccolta differenziata, attraverso attività di formazione e sensibilizzazione
del personale, modifica dei layout delle sedi, identificazione di spazi idonei alla
raccolta e allo stoccaggio differenziato.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
Passi di un percorso comune
Sempre più rilevanti sono le attività che caratterizzano l’impegno sociale e culturale delle
Banche federate del Gruppo UniCredito Italiano; tra queste sono di seguito segnalate alcune delle
iniziative concretizzatesi nel corso dell’anno 2000.
È
stato costituito, nell’ambito del CRAL
della Cassa di Risparmio di Torino, il
Comitato di solidarietà dei dipendenti di
aziende di credito, una Onlus costituita dai colleghi della Banca per
aderire al progetto “Una mucca per la vita”. Si tratta di un’iniziativa di
assistenza alle vittime di guerra nei Balcani per la promozione dello
sviluppo agricolo a Mostar (Bosnia Erzegovina), che ha saputo
raccogliere l’adesione anche dei dipendenti di altri Istituti di credito. Il
progetto prevede un impegno di oltre 7 miliardi di lire in tre anni e si
propone di creare circa duecento nuovi posti di lavoro. Sono previsti vari
interventi: sostegno alla centrale del latte Movita, gestione di una ex
fattoria collettiva, potenziamento della commercializzazione dei prodotti,
assistenza e formazione degli operatori residenti.
L’attenzione alla cultura ed allo sport
del Trentino è un tratto distintivo della
Cassa di Risparmio di Trento e
Rovereto: alla pregevole attività di pubblicazione di preziosi volumi su
importanti studi e ricerche dedicate alla valorizzazione del territorio di
riferimento, si affianca il patrimonio artistico della Banca composto di
opere di pregio come quelle di Hayez e Moggioli. D’interesse è, inoltre,
il panorama delle sponsorizzazioni: Palio Città della Quercia, che porta
a Rovereto il meglio dell’atletica mondiale; Europa Cup 2000, un
classico appuntamento della stagione sciistica; Hockey Club Egna,
Handball Rovereto, Calcio Trento; edizione 2000 del festival dedicato a
Mozart e Bach.
133
Numerose
sono le attività di promozione
culturale svolte da Cariverona. Tra queste è da
menzionare la pubblicazione del volume
“Pittura veneta nelle Marche”, il quarto della
collana inaugurata con la “Scultura lignea barocca nel Veneto”,
proseguita con il “Manierismo a Mantova” e la “Scultura a Vicenza”; un
itinerario culturale di grande interesse e fascino, anche grazie alla ricca
iconografia offerta da numerose e splendide immagini fotografiche.
Interessanti anche le manifestazioni sponsorizzate dalla Banca, culminate
con l’istituzione, insieme al Provveditorato agli Studi ed agli Assessorati di
Comune e Provincia di Verona del concorso giornalistico-fotografico
“La vela e i suoi campioni”, e con la cerimonia di premiazione del trofeo
“Campione nella vita, campione nello sport”, quest’anno assegnato al
velista Giovanni Soldini per il suo Giro del Mondo in solitario.
134
La
sensibilità di Cassamarca verso
iniziative di rivalutazione del patrimonio
culturale del territorio, si è tradotta nel
restauro del Teatro Eden di Treviso costruito
nei primi anni del Secolo scorso secondo gli inconfondibili modelli
dell’architettura Liberty. Sul fronte della solidarietà, la Banca ha
sponsorizzato la partita “Sport Solidarietà nel Cuore”, che ha permesso la
raccolta di fondi (250 milioni di lire) destinati a finanziare il Fondo per lo
Studio Malattie del Fegato, l’Associazione Udinese per la Vita per
l’acquisto di attrezzature per trapianti di fegato, l’Associazione Comunità
del Melograno che opera con disabili intellettivi.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
Per continuare a rafforzare l’immagine di
una Banca attiva e dinamica, interessata a
promuovere
lo
sviluppo
del
proprio
territorio con iniziative di successo, la Cassa di Risparmio di Trieste ha
ripreso la collaudata tradizione di essere presente alla regata velica
internazionale “Coppa d’Autunno - Barcolana”, uno degli eventi sportivi di
maggiore successo del Mediterraneo. L’edizione 2000 ha segnato il varo di
una nuova e riuscita manifestazione di classe Optimist (450 iscritti), ideata
e realizzata dall’Istituto e denominata “Barcolana Young – Trofeo CRTrieste
Banca”, un’ulteriore occasione – nell’ambito delle iniziative culturali e di
spettacolo del “Barcolana Festival 2000” – per avvicinare allo sport i
giovani di età compresa tra i dieci ed i quindici anni.
135
Ha
fatto il giro d’Italia, e non solo, la
mostra
d’arte
itinerante
che
ha
interessato le aree geografiche dove
l’Istituto è maggiormente presente con le
proprie filiali. È stato un ben riuscito
esempio di sinergia tra patrimonio artistico della singola banca e
possibilità di appoggiarsi alla struttura del Gruppo. La mostra ha
raccolto circa cinquanta dipinti dal ‘500 al ‘900 patrimonio della Banca,
a testimonianza dell’attenzione che da sempre viene riservata al mondo
della cultura italiana, ed ha permesso di ammirare alcuni grandi
capolavori tra cui importanti opere di Carracci, Guercino, Cantarini,
Morandi, Dossi, Reni.
Alessandro Profumo, Amministratore Delegato
Le ragioni di una scelta
Perché un Bilancio Sociale Ambientale?
In questi ultimi anni è maturata una crescente consapevolezza del ruolo
sociale del Gruppo UniCredito Italiano. Questa si è tradotta prima nella
convinzione di dover agire in questo ambito e, successivamente, nella
necessità di dimostrare, prima di tutto a noi stessi, la possibilità di
concretizzare principi che è semplice condividere, ma difficile
perseguire fattivamente.
L’attenzione al tema della sostenibilità si è, quindi, rafforzata nei
nostri obiettivi, così come assolutamente prioritario è divenuto
l’impegno a responsabilizzare tutti coloro che interagiscono e
operano con noi. La comunicazione è il primo passo per riuscire a
sensibilizzare e a coinvolgere gli stakeholder, comprendendo tra di
essi anche il nostro personale, attore e destinatario della
responsabilità sociale. Abbiamo scelto di essere completamente
trasparenti, sia per quanto riguarda gli impegni assunti e le azioni di
miglioramento in atto, sia per ciò che concerne la dimensione e
l’intensità del nostro impatto socioambientale, che sicuramente può
136
ancora essere migliorato.
A questo proposito, a che punto siete?
È stato soltanto iniziato un percorso molto impegnativo, di cui questo
Bilancio Sociale Ambientale costituisce il punto di partenza, non certo
quello d’arrivo. Abbiamo assunto l’impegno a rinnovare annualmente
questa iniziativa di comunicazione, per creare un rapporto consolidato
di dialogo con tutti i nostri stakeholder, un asset fondamentale per
UniCredito Italiano.
A questo non può che legarsi l’impegno a rafforzare continuamente la
nostra capacità di contribuire allo sviluppo sostenibile, dimostrando
anno per anno che i principi della Politica Ambientale, Sociale e della
Sicurezza che abbiamo adottato, e qui reso pubblici, si possono attuare
concretamente e trovano riscontro in risultati positivi.
Un appuntamento fisso per aggiornare i vostri clienti e i vostri
dipendenti, dunque?
Non solo. Il Bilancio Sociale Ambientale rappresenterà, ogni anno,
soprattutto un momento in cui valuteremo noi stessi e i traguardi che
siamo riusciti a conseguire, prima ancora di descriverli al pubblico.
Sarà, dunque, uno strumento di corporate governance, oltre che di
comunicazione verso l’esterno, poiché consentirà di identificare e
perseguire margini sempre nuovi di miglioramento delle nostre
prestazioni sociali e ambientali.
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
INTERVISTA ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO
Per il prossimo anno, ad esempio, ci siamo impegnati ad ottimizzare la
gestione degli aspetti ambientali e la prevenzione dei rischi legati alle
nostre attività (di credito, di servizio, di sportello, di gestione delle sedi,
ecc.) attraverso l’attuazione del Sistema di Gestione Integrato ambiente
e sicurezza, che ci consentirà di migliorare la sicurezza dei nostri
dipendenti, consumare meno risorse, produrre meno rifiuti, … tutto ciò
andrà verificato e documentato.
Quali garanzie offrite al pubblico della concretezza dei vostri impegni e
dell’affidabilità dei risultati dichiarati?
Saranno altri soggetti qualificati e indipendenti a valutare ciò che
abbiamo realizzato a cui chiederemo di riconoscere il nostro impegno
ambientale con una certificazione volontaria (sulla base del
regolamento europeo EMAS), ovvero le società di rating a cui
sottoporremo le nostre prestazioni in termini di sostenibilità.
Tra le diverse forme di garanzia bisogna sottolineare come il nostro
revisore di bilancio abbia allargato il suo campo di verifica al presente
documento.
137
Questi risultati creeranno valore per il Gruppo UniCredito Italiano ?
Siamo convinti che incrementeranno senza dubbio la reputazione e il “capitale” etico,
sociale e ambientale del nostro Gruppo, un aspetto che sarà determinante per
garantire uno sviluppo durevole delle nostre attività.
È per questo che, partiti con la Capogruppo e con Credito Italiano, intendiamo
diffondere a tutte le altre banche e società del Gruppo lo stesso impulso.
Ma rimane libera scelta del cittadino, del consumatore e dell’investitore decidere se le
imprese che offrono migliori garanzie in termini di sostenibilità sociale e ambientale
producono maggior valore. Coloro che ci crederanno, troveranno in UniCredito Italiano
un partner disposto a condividere con loro impegno e valori.
Intervista a cura di Ernesto Auci,
direttore de “Il Sole-24 Ore”
138
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
PARERE DI PRICEWAERHOUSECOOPERS
139
Glossario
AA 1000
Covered warrant
(AccountAbility 1000) - standard (non
certificabile) sviluppato dall’ISEA (Institute of
Social and Ethical Accountability); è uno
standard di processo attraverso il quale si
spiegano o giustificano agli stakeholder gli atti, le
omissioni e i rischi relativamente ai quali
un’organizzazione è responsabile. Sono requisiti
dell’AA 1000, tra gli altri, la trasparenza, il
miglioramento continuo e la conformità agli
standard preventivamente individuati e accettati.
Documenti, emessi da istituzioni finanziarie, che
attribuiscono la facoltà di acquistare una certa
quantità di titoli ad un prezzo prefissato entro
un determinato periodo di tempo o a una data
precisa
ABI
EMAS
Associazione Bancaria Italiana.
EcoManagement and Audit Scheme Regolamento n. 1836/93 del Consiglio Europeo
sull’adesione volontaria delle imprese industriali
ad un sistema comunitario di ecogestione e
audit, attualmente sottoposta a revisione
(cosiddetta EMAS II) per includere le adesioni
delle organizzazioni di tutti gli altri settori
(incluso il terziario).
Analisi ambientale
Esauriente analisi iniziale dei problemi,
dell’impatto e delle prestazioni ambientali
connesse all’attività di un’organizzazione
(definizione EMAS II).
D. Lgs. 626/94
Decreto Legislativo sulla salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro che ha recepito importanti
direttive comunitarie in materia.
Aspetto ambientale
140
Elemento delle attività, dei prodotti e dei servizi di
un’organizzazione che può interagire con
l’ambiente (definizione EMAS II).
GBS
Asset management
Home Banking
Attività di gestione degli investimenti finanziari.
Collegamento telefonico o via Internet per
operare sul conto corrente bancario e/o
verificarne i movimenti e controllarne le
condizioni.
Audit/auditor
Strumento di gestione per una valutazione
sistematica, documentata, periodica ed obiettiva
delle prestazioni del sistema di gestione e dei
processi destinati a proteggere l’ambiente al fine
di: facilitare il controllo gestionale dei
comportamenti che possono avere un impatto
sull’ambiente; valutare la conformità alla politica
ambientale compresi gli obiettivi e i target
ambientali dell’organizzazione (definizione
EMAS II). Auditor: personale adeguatamente
qualificato per svolgere attività di auditing e
indipendente rispetto all’attività oggetto di audit.
Benchmark
Parametro oggettivo di riferimento degli
investimenti finanziari, che può essere
costituito anche dagli indici più noti (MIB 30,
Dow Jones, etc.) o da altri ritenuti
rappresentativi del profilo di rischio/rendimento
dell’investimento e che possono diventare essi
stessi oggetto di investimenti finanziari il cui
rendimento è legato all’andamento del
parametro prescelto.
Gruppo di studio per la statuizione dei principi di
redazione del Bilancio Sociale.
IBS
Istituto Europeo per il Bilancio Sociale.
Impatti ambientali
Qualsiasi modifica all’ambiente, positiva o
negativa, derivante in tutto o in parte dalle attività,
dai prodotti i dai servizi di un’organizzazione
(definizione EMAS II).
Indice di frequenza degli infortuni
Numero totale infortuni 100.000/ numero ore
lavorate.
Indice di gravità degli infortuni
Numero totale di giorni di assenza 1.000/ numero
ore lavorate.
ISO 14001
Standard relativo ai sistemi di gestione ambientale
emanato dell’ente di normazione internazionale
ISO (International Standard Organization).
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
GLOSSARIO
London Benchmarking Group
Spread
Gruppo di 16 grandi imprese internazionali,
fondato nel 1994, che ha elaborato uno schema
di rappresentazione e misurazione dell’impegno
sociale delle imprese.
Differenziale, espresso in percentuale, da
aggiungere ad un tasso o ad un parametro di
riferimento per la determinazione del tasso
effettivo applicato su un finanziamento.
Mercato corporate
SRI
Mercato delle imprese di grande dimensione e
delle PMI.
Social Responsible Investing: attività di asset
management svolta secondo criteri ambientali e
sociali.
Mercato retail
Mercato al dettaglio costituito prevalentemente da
clienti privati, piccole imprese e famiglie
consumatrici.
Stakeholder
Piccole e Medie Imprese.
Portatori di interesse che a vario titolo
interagiscono con l’attività dell’impresa,
partecipando ai risultati, influenzandone le
prestazioni, valutandone l’impatto economico,
sociale e ambientale.
Private Banking
Stock options
Servizi finanziari destinati alla clientela privata
cosiddetta “di fascia alta” per la gestione globale
delle esigenze finanziarie.
Valutazione del rischio.
Contratti di opzione di acquisto di titoli azionari
che concedono, a coloro che li sottoscrivono il
diritto (non l’obbligo) di comprare entro un
tempo prestabilito e ad un prezzo prefissato, le
azioni stesse. Vengono utilizzati quale forma di
remunerazione integrativa, incentivante e
fidelizzante per singoli dipendenti, per
particolari categorie o per la totalità dei
dipendenti, offrendo in opzione titoli della
società.
ROA
Sviluppo sostenibile
Return On Assets – indice di redditività che
misura il rapporto tra il risultato lordo di gestione
e il totale dell’attivo.
“Lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente
senza compromettere la possibilità per le
generazioni future di soddisfare le proprie
necessità” (Rapporto Bruntland - WCED, 1987).
PMI
Procedura
Documento che definisce le modalità di lavoro
con cui svolgere una determinata attività.
Risk assesment
ROE
Return On Equity – indice di redditività che
misura il rapporto tra utili netti di esercizio e
capitale proprio.
SA 8000
(Social Accoutability 8000): standard ufficiale
emesso nel 1997 dal CEPAA (Council on Economic
Priorities Accreditation Agency) per la certificazione
dell’impegno etico e sociale di un’impresa.
Sistema di Gestione Integrato
Parte del sistema di gestione aziendale
complessivo comprendente la struttura
organizzativa, le responsabilità, le prassi, le
procedure, i processi e le risorse per definire e
attuare la politica nel campo dell’ambiente e della
salute e sicurezza dei lavoratori.
UBM - UniCredit Banca Mobiliare
Società di investment banking; ha iniziato a
operare dal 1° gennaio 2000 e accentra la
produzione di strumenti finanziari destinati alla
clientela retail, corporate ed istituzionale e la
gestione dei rischi di mercato del Gruppo.
UNEP
United Nations Environmental Programme Programma ambientale delle Nazioni Unite volto a
promuovere lo sviluppo sostenibile presso le
imprese e i cittadini.
141
Il documento è stato realizzato dal Gruppo di progetto per la redazione del Bilancio Sociale Ambientale
allestito dall’Unità Ambiente Sicurezza e Bilancio Sociale di UniCredito Italiano costituito da:
Lucio Del Rio, Riccardo Della Valle
e i consulenti Marco Frey, Fabio Iraldo, Nadia Gorla, Paolo Palombelli,
con il supporto della società EHS Gestione S.r.l.
e la collaborazione delle Unità Organizzative della Capogruppo e del Credito Italiano:
Affari Generali, Bilancio e Contabilità, Comunicazione di Marketing, Consulenza Societaria, Investor
Relations, Marketing Corporate, Marketing di Canale-Retail, Personale, Politiche Sviluppo Risorse,
Relazioni Esterne, Relazioni Sindacali.
Si ringraziano vivamente tutte le colleghe e i colleghi per il prezioso contributo nella raccolta ed analisi dei
dati e delle informazioni riportate nel documento.
Per qualunque ulteriore informazione sul Bilancio Sociale Ambientale, disponibile anche all’indirizzo
Internet www.unicredito.it, contattare:
UNICREDITO ITALIANO - UNITÀ AMBIENTE SICUREZZA E BILANCIO SOCIALE
142
Via San Protaso, 3 - 20121 Milano
Fax:
(+39)02.88623924
e-mail: [email protected]
[email protected]
BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000
Al fine di migliorare le prossime edizioni del Bilancio Sociale Ambientale, ci è gradita una
vostra valutazione sul documento e ci sono preziosi gli eventuali suggerimenti ed osservazioni che vorrete
indicarci.
All’interno del sito Internet www.unicredito.it potete trovare una scheda da compilare – attribuendo a
ciascuna voce un punteggio da un minimo di 0 (insufficiente) ad un massimo di 3 (ottimo) – e inviare
attraverso la posta elettronica, il cui facsimile è di seguito riprodotto.
Grazie per la gentile collaborazione.
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Chiarezza della struttura
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Chiarezza espositiva
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Completezza delle informazioni contenute
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Completezza dei dati contenuti
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Chiarezza e completezza grafica
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Lunghezza del documento
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Linguaggio
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dell’ambiente
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della salute e sicurezza dei lavoratori
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della responsabilità sociale
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STRUTTURA E CONTENUTI
LEGGIBILITÀ DEL DOCUMENTO
VALUTAZIONE SULLE AZIONI INTRAPRESE
E PROGRAMMATE NEL CAMPO:
OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI
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Graphic design, concept e impaginazione
Mercurio S.r.l. Studi di promozione pubblicitaria - Milano
Stampa: Bertieri Istituto Grafico - Monza
Aprile 2001