UNICREDITO ITALIANO - CREDITO ITALIANO
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UNICREDITO ITALIANO - CREDITO ITALIANO BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 Impegno e Valori Condivisi UniCredito Italiano - Società per Azioni - Sede Sociale: Genova, via Dante 1 - Direzione Centrale: Milano, piazza Cordusio Capitale: L. 2.512.102.903.000 interamente versato - Banca iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano Albo dei Gruppi Bancari cod. 3135.1 - Iscritta al N. 22 del Registro delle Imprese di Genova - Codice Fiscale e Partita I.V.A.: 00348170101 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Credito Italiano - Società per Azioni - Sede Sociale: Genova, via Dante 1 - Direzione Generale: Milano, via Broletto, 16 Capitale: E 1.550.000.000 interamente versato - Codice ABI: 02008.1 - Banca appartenente al Gruppo Bancario UniCredito Italiano cod. 3135.1 Iscritta al N. 37889 del Registro delle Imprese di Genova e al N. 384022 del REA della Camera di Commercio di Genova Codice Fiscale: 12931320159 - Partita I.V.A.: 01144620992 BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 Ciò che non esiste nello spirito non può esistere nemmeno nella realtà. 1 Indice 2 BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 INDICE Lettera del Presidente Francesco Cesarini 4 Introduzione 9 Parte Prima 12 Il Gruppo UniCredito Italiano L’identità del Gruppo Descrizione sintetica del Gruppo Verso il futuro 14 18 26 Parte Seconda 32 La Capogruppo: UniCredito Italiano S.p.A. Ruolo e funzioni La Politica ambientale, sociale e della sicurezza Lavorare insieme: i partner dello sviluppo sostenibile Le risorse umane Gli altri partner Calcolo e ripartizione del valore aggiunto Un progetto per la sostenibilità: il Sistema di Gestione Integrato 34 Parte Terza 92 36 42 43 60 72 79 Credito Italiano S.p.A. Lettera del Presidente Alberto Cravero 94 Presentazione Le risorse umane Gli altri partner Calcolo e ripartizione del valore aggiunto L’applicazione del Sistema di Gestione Integrato 96 101 110 120 Passi di un percorso comune 133 Intervista all’Amministratore Delegato Alessandro Profumo 136 Parere di PricewaterhouseCoopers 138 Glossario 140 126 3 4 Francesco Cesarini Presidente BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 LETTERA DEL PRESIDENTE Lo sviluppo sostenibile è stato definito come “lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente, senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri”. Il rapporto tra le istituzioni creditizie e il tema dello sviluppo sostenibile sta mutando significativamente. In seguito ad una maggiore attenzione e sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti dei bisogni della società, è maturata l’esigenza da parte delle aziende di orientare le proprie scelte e le proprie risorse in termini di impegno civico. Ciò significa ampliare la propria responsabilità nei confronti degli interlocutori di riferimento e contribuire, come “cittadini”, alla prosperità e coesione della comunità in cui si opera. A partire dagli anni Novanta, alcune esperienze di punta del settore bancario e creditizio hanno sviluppato una elevata sensibilità al tema della sostenibilità, acquisendo la consapevolezza relativa al proprio ruolo di incentivazione e sensibilizzazione, soprattutto nei confronti del mondo industriale. In particolare, chi è pronto ad assumersi la “responsabilità sociale” legata al proprio ruolo di motore finanziario dello sviluppo, non esita ad attivare forme di finanziamento per le aziende che operano a tutela dell’ambiente, a favore delle categorie sociali più deboli e a difesa dell’equità e dell’eticità del commercio internazionale. UniCredito Italiano, in attuazione dei principi sottoscritti con la “Dichiarazione degli istituti finanziari sull’ambiente e sullo sviluppo sostenibile” promossa dall’UNEP e grazie ad un accordo siglato con il Ministero dell’Ambiente e altri soggetti istituzionali, ha fissato un piano d’azione per il lancio di strumenti finanziari innovativi (Green Bond) per favorire la diffusione della certificazione ambientale presso le imprese industriali ed ha attivato Formula A, un sistema di credito agevolato che prevede il finanziamento di progetti finalizzati alla certificazione ambientale di piccole e medie imprese. Ad oggi hanno aderito a Green Bond sei importanti aziende e organizzazioni ed è perciò possibile avviare la fase operativa del programma di finanziamento ai fornitori. L’attenzione alle tematiche etiche ed ambientali si è concretizzata anche nella costituzione di veri e propri fondi comuni di investimento ispirati ai principi della sostenibilità. L’obiettivo di questi fondi è selezionare gli investimenti non soltanto in base alle prospettive di crescita e di redditività, ma anche secondo criteri di responsabilità che orientino il mondo industriale verso comportamenti giudicati socialmente accettabili. A questo proposito va segnalato il fondo Global Environmental & Ethical, gestito dalla controllata Pioneer Investments, che unisce le due dimensioni della sostenibilità garantendo investimenti in titoli azionari di società che soddisfano determinati criteri etici e di protezione ambientale. Il fondo ha raccolto oltre 30 miliardi nei primi sei mesi. Sul fronte delle garanzie e dei riconoscimenti esterni del nostro impegno socio-ambientale vorrei segnalare come nell’anno 2000 UniCredito Italiano sia stato quotato al “Dow Jones Sustainability Group Index”, nel quale le aziende vengono ammesse solo a fronte di un impegno credibile e dopo essere state sottoposte a un ranking relativo al settore in cui operano. 5 6 BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 LETTERA DEL PRESIDENTE Sempre per consolidare la credibilità del nostro percorso abbiamo deciso sia di far verificare il presente bilancio, sia, entro la fine del 2001, di far certificare il sistema di gestione ambientale che articola i programmi, le responsabilità, le azioni, la verifica e misurazione dei risultati. Questo Bilancio Sociale Ambientale rappresenta quindi per UniCredito Italiano un’occasione per comunicare i risultati raggiunti e gli impegni che si è assunto per il futuro e, al tempo stesso, vuole essere uno strumento per coinvolgere tutti coloro che collaborano con noi, dai nostri dipendenti ai nostri clienti, fornitori e partner, per muoversi concretamente nella prospettiva della sostenibilità. In futuro potranno porsi questo obiettivo tutte le componenti del Gruppo che vorranno contribuire alla realizzazione di un bilancio sociale consolidato. 7 8 BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 INTRODUZIONE Introduzione I l Bilancio Sociale Ambientale raccoglie dati e informazioni in grado di definire un quadro delle attività del Gruppo e dei loro riflessi sul piano della sostenibilità sociale e ambientale che, per questa prima edizione, è riferito soprattutto alla società capogruppo UniCredito Italiano S.p.A e al Credito Italiano S.p.A., banca federata, offrendo alcune indicazioni generali sull’impegno dell’intero Gruppo, che verranno approfondite nelle prossime edizioni. Il documento è pertanto diviso in tre parti: una introduttiva di inquadramento del Gruppo nel suo complesso e due specificamente dedicate alla Capogruppo e alla Banca, che possono essere considerate il “cuore” del Bilancio Sociale Ambientale e trattano più approfonditamente gli aspetti relativi all’impatto sociale, ambientale e della sicurezza. Questa scelta espositiva è mirata a ripercorrere, insieme al lettore, le dinamiche che caratterizzano la “vita del Gruppo”, vale a dire come vengono definite le sue linee strategiche, come si attuano le politiche in campo sociale e ambientale emanate dalla Capogruppo e come queste penetrano nella personalità distintiva e nella operatività di ciascuna delle banche federate. Nel definire questo quadro informativo, il Bilancio Sociale Ambientale tiene conto dei diversi ruoli, contributi, attività e presenza sul territorio di UniCredito Italiano in qualità di Capogruppo, e di Credito Italiano, quale banca commerciale. Obiettivo del Bilancio Sociale Ambientale è presentare il contributo di UniCredito-Credito Italiano alla prospettiva di uno sviluppo più sostenibile, evidenziando - in modo puntuale, completo e trasparente come questo si traduca in azioni e comportamenti concreti, adottati in tutte le relazioni con i suoi principali interlocutori: il personale, i soci, i clienti e i fornitori, le istituzioni, la collettività. La determinazione del valore aggiunto e la sua distribuzione offrono un’ulteriore rappresentazione, di tipo contabile, della capacità di UniCredito Italiano e Credito Italiano di creare valore e di condividerlo con i propri stakeholder, coniugando interessi e valorizzando reciproci contributi che risulterebbero altrimenti indistinti nei risultati complessivi delle singole società. La “giovane età” del Gruppo UniCredito Italiano, ancora oggi nel pieno di rapidi e significativi mutamenti strutturali e organizzativi, e lo scorporo della Divisione Credito Italiano dalla Capogruppo (avvenuto alla fine del 1999) hanno reso poco significativo, quando non fuorviante, il confronto intertemporale fra i dati sociali e ambientali raccolti. È stata dunque ritenuta più corretta un’analisi quantitativa riferita all’anno 2000, che rappresenti un punto di partenza per l’ulteriore sviluppo e arricchimento di questo Bilancio Sociale Ambientale e un riferimento per le edizioni che seguiranno. Questo consentirà in futuro di valutare l’andamento delle prestazioni e il livello di raggiungimento degli obiettivi perseguiti nell’ambito del Sistema di Gestione Integrato, oggi in fase di costituzione. Il Bilancio Sociale Ambientale di UniCredito Italiano-Credito Italiano interpreta in modo originale i principali riferimenti internazionali e nazionali attualmente esistenti - modelli e linee guida (Global Reporting Initiative, London Benchmarking Group, Business in the Community, Gruppo di Studio GBS, Istituto Europeo per il Bilancio Sociale, Gruppo Comunità e Impresa) e standard (AccountAbility 1000, Social Accountability 8000) - e si ispira ai criteri da questi proposti e a quelli in via di definizione 9 nell’ambito del Gruppo di lavoro interbancario attivato in sede ABI (Associazione Bancaria Italiana), a cui UniCredito Italiano ha fornito il proprio contributo. Nelle intenzioni del management del Gruppo, il Bilancio Sociale Ambientale assume valenza di vero e proprio strumento di governance. Il progressivo miglioramento e affinamento delle modalità di individuazione, registrazione, analisi e confronto intertemporale dei dati, nonché di rappresentazione trasparente e completa delle azioni messe in atto e dei risultati ottenuti, costituiscono dunque un interesse primario, funzionale alla definizione delle politiche e delle linee strategiche in campo sociale e ambientale. Ma il Bilancio Sociale Ambientale vuole anche essere uno strumento per misurare il consenso e il livello di condivisione degli stakeholder nei confronti dei principi e degli impegni assunti, oltre che costituire un’importante occasione di conoscenza del Gruppo. Sono dunque molto graditi commenti, osservazioni, suggerimenti utili per rendere il documento più chiaro, leggibile, completo e rispondente alle attese degli interlocutori a cui si rivolge, primi fra tutti gli stessi dipendenti che collaborano a costruire un nuovo modo di lavorare e operare sul mercato. 10 BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 INTRODUZIONE Un percorso per conoscersi e confrontarsi: come nasce il Bilancio Sociale Ambientale I l presente documento è stato sviluppato nell’ambito di un “percorso” scandito da alcune tappe significative: Condivisione In seguito al primo impulso del vertice aziendale, la natura e gli obiettivi del Bilancio Sociale Ambientale sono stati presentati, discussi e condivisi con i diversi livelli direttivi di UniCredito Italiano e Credito Italiano Progettazione È stata proposta una struttura di bilancio rispondente alle finalità stabilite e definita una griglia per la raccolta dei dati e delle informazioni necessarie; è stato inoltre elaborato lo schema per il calcolo della distribuzione del valore aggiunto tra gli stakeholder Diffusione Sono state coinvolte e sensibilizzate, con incontri dedicati, le Funzioni chiamate all'analisi del contributo di ciascuna area organizzativa di UniCredito Italiano e Credito Italiano all’attuazione dei valori e dei principi guida del Gruppo Rendicontazione Sono stati raccolti e analizzati i dati e le informazioni al fine di costruire il quadro informativo relativo all'impegno e alle azioni compiute in campo sociale, ambientale e della sicurezza Reporting I dati e le informazioni sono stati aggregati e razionalizzati in un documento draft soggetto a successivi interventi migliorativi in termini di impostazione, rendicontazione, linguaggio e veste grafica Verifica interna Il documento draft è stato sottoposto alle Funzioni coinvolte nel processo, affinché ne verificassero e condividessero i contenuti Verifica esterna L'attendibilità dei dati esposti e la comprensibilità e completezza delle informazioni riportate sono state oggetto di valutazione da parte di un soggetto terzo indipendente. Verso il Bilancio Sociale Ambientale del 2001 I l lavoro svolto ha costituito un momento fondamentale di confronto culturale sui valori e i principi di sostenibilità e responsabilità sociale, consentendo di rafforzare l’impegno aziendale su questi fronti. Questo primo sforzo di individuazione e analisi dei dati e delle informazioni ha evidenziato possibili margini di miglioramento in termini di completezza informativa, di sistematicità della raccolta, gestione ed elaborazione dei dati, di strutturazione di meccanismi trasversali di confronto e partecipazione fra le aree organizzative coinvolte. I feedback provenienti dal lavoro interno di costruzione del Bilancio, dall’analisi e valutazione da parte dell'Advisor, dalle osservazioni degli stakeholder e dai suggerimenti dei lettori di questa prima edizione saranno per noi elementi fondamentali e stimoli importanti per migliorare le edizioni che seguiranno. Il Gruppo di progetto per la redazione del Bilancio Sociale Ambientale 11 Parte Prima Il Gruppo UniCredito Italiano 12 L’identità del Gruppo Descrizione sintetica del Gruppo Verso il futuro BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO 13 L’identità del Gruppo La vision di UniCredito Italiano: principi guida e missione Nel mondo attuale, lo sviluppo economico e le dinamiche sociali richiedono sempre più flessibilità, capacità di adattamento, rapidità nel cogliere e se possibile anticipare, ogni cambiamento. Per contribuire in modo attivo e consapevole al processo evolutivo e non esserne semplicemente parte, diviene di fondamentale importanza avere un sistema di valori cui ispirare le scelte aziendali e identificare con chiarezza la meta da raggiungere. Il sistema di riferimento di un soggetto economico per la definizione di principi guida e obiettivi strategici tuttavia non può più essere esclusivamente il mercato con le sue regole, ma anche la collettività nelle diverse forme in cui si esprime: insieme di lavoratori, di cittadini, di consumatori… Condividere con essi i valori di riferimento significa costruire un terreno comune di crescita dove l’attenzione volge non solo ai risultati, ma anche alle modalità attraverso le quali essi vengono raggiunti. 14 I Principi che guidano UniCredito Italiano costituiscono in tal senso un aiuto fondamentale: forniscono una chiave di lettura del futuro del Gruppo in rapporto al contesto esterno e rappresentano l’elemento distintivo e il collante per lo sviluppo di un’unica identità di Gruppo, espressione e sintesi delle diverse “anime” che lo compongono. Essi inoltre tratteggiano il quadro entro cui UniCredito Italiano intende applicare la propria Politica ambientale, sociale e della sicurezza, operando nella consapevolezza di poter contribuire alla costruzione di uno sviluppo sostenibile. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO Etica Credere che il “fare impresa” implichi il rispetto delle regole; che la redditività sia il premio della competenza e dell’impegno e non della “speculazione” sul cliente/fornitore Competenza Non perdere occasione per imparare e far imparare, diffondere le idee in modo che diventino patrimonio di tutti, puntare a qualificarci come leader nei prodotti e servizi che offriamo Equità Porre le condizioni per una gestione equa e meritocratica delle Persone, investendo in modo concreto nel miglioramento delle loro competenze e dei loro comportamenti Creatività Interpretare velocemente i cambiamenti del mercato e identificare le risposte innovative, trasformando la novità e l’incertezza in opportunità di miglioramento e cambiamento anche radicale. 15 Umiltà Credere che una collaborazione efficace sia possibile solo quando si dimostra la reale volontà di ascolto e si favorisce il confronto fra idee diverse. Fierezza Avere consapevolezza del proprio contributo professionale e sentirsi parte attiva dei successi del Gruppo. Crescita Comprendere che il futuro del Gruppo è legato ad una crescita equilibrata e costante i cui presupposti (qualità, efficienza, rapidità) sono da ricercare in ogni attività, superando condizionamenti e resistenze con energia ed entusiasmo. La diffusione e la condivisione di questi principi guida all’interno del Gruppo, e ad ogni livello organizzativo e gerarchico delle unità che lo costituiscono, affermano e consolidano la personalità competitiva, etica e distintiva di UniCredito Italiano, attraverso la quale il Gruppo intende presentarsi e operare sul mercato e nella società, puntando ad un orizzonte di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Missione Sono obiettivi di UniCredito Italiano: Essere e svilupparsi come una delle prime banche in Europa per capitalizzazione di mercato e redditività, attraverso: - un marcato orientamento allo sviluppo e all’innovazione e una presenza articolata in mercati e segmenti ad alta redditività e notevole solidità patrimoniale; - la valorizzazione dei business attuali e lo sviluppo di nuovi business, coordinando le capacità distintive del Gruppo; - la realizzazione di risultati allineati ai migliori standard internazionali. 16 Generare elevato valore nel tempo per: - gli azionisti, attraverso l’elevata redditività del capitale corretta per il rischio, la crescita dei dividendi e del valore di mercato degli investimenti; - i clienti, attraverso eccellenti livelli di servizio, prodotti superiori per rapporto qualità/prezzo rispetto alla concorrenza, strutture distributive dedicate; - i dipendenti, attraverso la motivazione e la crescita professionale, i cui presupposti fondamentali sono una gestione equa e meritocratica ed uno sviluppo dinamico delle competenze. Agire nei confronti della collettività come impresa cittadino: - promuovendo la “responsabilità sociale” quale opportunità di valorizzazione del fattore umano e come processo di miglioramento delle relazioni con gli stakeholder; - perseguendo uno sviluppo economico equilibrato e armonioso sotto il profilo sociale e ambientale, nei diversi contesti territoriali ed europei in cui il Gruppo opera. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO 17 L’efficace perseguimento dei nostri obiettivi richiede la ricerca di un chiaro posizionamento competitivo che risponda alle aspettative degli stakeholder del Gruppo. UniCredito Italiano vuole essere ed essere percepito come: - teso a comprendere in profondità i bisogni dei clienti e dei propri interlocutori interni ed esterni, ed orientato a costruire con loro un rapporto duraturo; - veloce e tempestivo nell’interpretare i cambiamenti di mercato e i mutamenti ambientali e sociali, e creativo nell’identificare risposte innovative; - determinato ad essere leader nei prodotti e servizi che offre; - motivato a stimolare il proprio personale e a collaborare con i partner al fine di offrire la migliore risposta in termini di rapidità e professionalità. Descrizione sintetica del Gruppo La nascita del Gruppo UniCredito Italiano Il Gruppo UniCredito Italiano è nato nell’ottobre del 1998 dall’aggregazione di Credito Italiano e Rolo Banca 1473 con Cariverona, Cassa di Risparmio di Torino e Cassamarca. Nel corso del 1999 sono entrate a far parte del Gruppo anche la Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e la Cassa di Risparmio di Trieste. Oggi UniCredito Italiano conta su una struttura formata da una rete di sette banche in Italia e quattro nell’Europa centrale e orientale, acquisite di recente: a giugno 1999 è entrata a far parte del Gruppo la seconda banca commerciale della Polonia, Bank Pekao; ad aprile 2000 è stato acquisito il controllo della croata Splitska Banka, in maggio della slovacca Pol’nobanka; infine a luglio UniCredito Italiano ha firmato in Bulgaria l’accordo per l’acquisizione del controllo della principale banca del paese, Bulbank. Grazie a queste operazioni, UniCredito Italiano diventa il terzo gruppo bancario occidentale nell’Europa centrale e orientale. 18 L’assetto organizzativo di tipo federale Per perseguire la sua Missione, UniCredito Italiano ha adottato il modello organizzativo di gruppo bancario federale multispecializzato. Tale assetto consente di mettere a fattore comune la strategia, il governo del Gruppo, la produzione e tutto ciò che consente di realizzare economie di scala e di scopo, pur preservando e valorizzando i caratteri distintivi di ciascuna banca, la sua storia, la sua identità e il suo radicamento sul territorio. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO Con tale assetto organizzativo, il Gruppo si propone di massimizzare: • la capacità di sviluppo del business, con la focalizzazione delle banche federate nell’azione commerciale e nel presidio del territorio, la centralizzazione delle funzioni di indirizzo e d’innovazione e l’unificazione di presidi di business specialistici in società dedicate; • l’efficienza, accorpando le società prodotto ed aggregando le funzioni di servizio nella Capogruppo o in società dedicate. L’organizzazione del Gruppo, realizzata attraverso interventi sulle strutture della Capogruppo e sulle società controllate, si articola in quattro macro-componenti: 19 - Capogruppo operativa: svolge funzioni di indirizzo e di governo del Gruppo e di presidio operativo di funzioni in cui sono presenti rilevanti economie di scala e di scopo, qualora non siano configurate come società dedicate; - Entità a presidio delle aree di business (Banche commerciali, Wholesale banking, Internet e iniziative New economy, Asset management, banche della Nuova Europa): focalizzano la propria attività sull’azione commerciale e sul presidio di mercato, territori e business specialistici; - Società prodotto/canale attive in settori specifici come il leasing, il factoring, il credito al consumo, il brokeraggio assicurativo: rendono disponibile per il Gruppo un’ampia gamma omogenea di prodotti di elevata qualità; - Società di servizi comuni responsabili dell’unificazione, dello sviluppo e della gestione dei sistemi informatici USI (UniCredit Servizi Informativi) e a supporto delle altre entità del Gruppo e dell’accentramento dei centri servizi UPA (Unicredit Produzioni Accentrate): essendo integrate tra loro, garantiscono efficaci economie di scala. Società finanziarie e assicurative Società di servizi Strumentali Società rientranti nell’area del consolidamento integrale Istituzioni creditizie Istituzioni creditizie BANCA CRT S.p.A. - Sede: Torino BANCA DELL'UMBRIA 1462 S.p.A. Sede: Perugia BANCA MEDIOCREDITO S.p.A. Sede: Torino CARIVERONA BANCA S.p.A. Sede: Verona CASSA RISPARMIO CARPI S.p.A. Sede: Carpi CASSA DI RISPARMIO DI TRENTO E ROVERETO S.p.A. - Sede: Trento CASSA DI RISPARMIO DI TRIESTE BANCA S.p.A. - Sede: Trieste CASSAMARCA S.p.A. - Sede: Treviso CREDITO ITALIANO S.p.A. Sede: Genova Leasing BANCA AGRICOLA COMMERCIALE S.MARINO S.A. Sede: Borgo Maggiore (San Marino) ◆ LOCAT S.p.A. - Sede: Bologna BANQUE MONEGASQUE DE GESTION S.A. Sede: Monaco (Montecarlo) ◆ Factoring BANK PEKAO S.A. GRUPA PEKAO S.A. Sede: Varsavia ◆★ PEKAO LEASING Sp.zo.o. - Sede: Varsavia ◆★ UNICREDIT FACTORING S.p.A. Sede: Milano SOGEFACTOR S.r.l. - Sede: Milano GRIFOFACTOR S.p.A. - Sede: Perugia BANK PEKAO (UKRAINA) Ltd - Sede: Luck ◆★ PEKAO FAKTORING Sp.zo.o. - Sede: Lublin ◆★ BANK POLSKA KASA OPIEKI TEL-AVIV Ltd Sede: Tel Aviv ◆★ Credito al consumo CASSA DI RISPARMIO DI TRIESTE-BANCA d.d. Sede: Zagabria ◆ Asset management FIDITALIA S.p.A. - Sede: Milano PEKAO/ALLIANCE PTE S.A. Sede: Varsavia ◆★ UNICREDIT FINANCE CORPORATION Ltd Sede: Nassau ◆ PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT S.A. Sede: Lussemburgo ◆▲ UNICREDIT (SUISSE) BANK S.A. Sede: Lugano ◆ PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT Ltd Sede: Dublino ◆▲ ROLO BANCA 1473 S.p.A. Sede: Bologna UNICREDITO ITALIANO BANK (IRELAND) Plc Sede: Dublino ◆ PIONEER MANAGEMENT (Ireland) Ltd Sede: Dublino ◆▲ SPLITSKA BANKA d.d. - Sede: Spalato ◆ BULBANK A.D. - Sede:Sofia ◆ PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT S.G.R. S.A. Sede: Milano ▲ UNICREDIT BANCA MOBILIARE S.p.A. Sede: Milano POL’NOBANKA A.S. Sede: Bratislava ◆ PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA Inc. Sede: Boston ◆▲ MEDIOCREDITO DELL’UMBRIA S.p.A. Sede Perugia MEDIOVENEZIE BANCA S.p.A. Sede: Verona Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 20 Istituzioni creditizie BANCA C.R. SAVIGLIANO S.p.A. Sede: Savigliano BANCA DI BERGAMO S.p.A. Sede: Bergamo CASSA DI RISPARMIO DI BRA S.p.A. Sede: Bra CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO S.p.A. Sede: Fossano Leasing BANK HANDLOWY INTERNATIONAL S.A. Sede: Lussemburgo ◆★ MHB MITTELEUROPAISCHE HANDELSBANK A.G. Sede: Francoforte ◆★ LISEURO S.p.A. Sede: Udine BDK DAEWOO LEASING Sp.zo.o Sede: Lublin ◆★ Esazione tributi S.F.E.T. S.p.A. Società Friulana Esazione Tributi Sede: Udine Verisparmio Ges. Tri. S.p.A. Sede: Verona CASSA DI RISPARMIO DI SALUZZO S.p.A. Sede: Saluzzo ◆ Società non residenti in Italia ★ Società del Sub-Gruppo Pekao ▲ Società del Sub-Gruppo Pioneer BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT S.A. Sede: Varsavia ◆ ▲ PIONEER CZECH FINANCIAL COMPANY Sro Sede: Praga ◆▲ PIONEER CZECH INVESTMENT COMPANY A.S. - Sede: Praga ◆▲ PIONEER FIRST POLISH INVESTMENT FUND S.A Sede: Varsavia ◆▲ PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT Inc. Sede: Wilmngton ◆▲ SIM Altre finanziarie Strumentali UNICREDITSIM S.p.A. Sede: Milano CREDIT CARIMONTE S.p.A. - Sede: Modena QUERCIA SOFTWARE S.p.A. Sede: Verona XELION SIM S.p.A. - Sede: Milano FIDA SIM S.p.A. - Sede: Torino F.R.T. FIDUCIARIA RISPARMIO TORINO SIM S.p.A. - Sede: Torino CARIVERONA IRELAND Plc Sede: Dublino ◆ CREDITRAS PREVIDENZA SIM S.p.A. - Sede: Milano C.R. TRIESTE IRELAND Ltd - Sede: Dublino ◆ Esazione tributi ROLOFOND S.G.R. S.p.A. - Sede: Bologna ESAMARCA S.p.A. - Sede: Treviso GESTICREDIT S.G.R p.A. - Sede: Milano GESPRO S.p.A. - Sede: Modena GESTIVENETO S.G.R. S.p.A. Sede: Verona GESTIVENETO LUXEMBOURG S.A. Sede: Lussemburgo ◆ ROLO INTERNATIONAL ASSET MANAGEMENT SA Sede: Lussemburgo ◆ S+R Investimenti e Gestioni S.G.R. S.p.A.- Sede: Milano PEKAO ALLIANCE TFI S.A. Sede: Varsavia ◆▲ UNICREDIT IMPRESE S.p.A. - Sede: Milano CORDUSIO Società Fiduciaria per Azioni Sede: Milano UNIRISCOSSIONI S.p.A. Sede: Torino FONDINVEST RISPARMIO S.G.R. S.p.A. - Sede: Torino IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO Emittenti Preferred Shares UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST I Sede: Newark ◆ UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST II Sede: Newark ◆ UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC I Sede: Dover ◆ UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC II Sede: Dover ◆ TYRERESCOM Ltd - Sede: Dublino ◆ UNICREDIT DELAWARE Inc. -Sede: Dover ◆ CDM GRUPY PEKAO S.A. Sede: Varsavia ◆★ TRIVIMM S.p.A. Sede: Verona UNICREDIT PRODUZIONI ACCENTRATE Scpa Sede: Milano UNICREDIT SERVIZI INFORMATIVI Scpa Sede: Milano PIONEER PLANS CORPORATION Sede: Wilmngton ◆▲ PEKAO FUNDUSZ KAPITALOWY Sp.zo.o Sede: Lodz ◆★ PIONEER FINANCIAL SERVICES Sp.zo.o Sede: Varsavia ◆▲ PIONEER INTERNATIONAL CORP. Sede: Wilmngton ◆▲ PIONEERING SERVICES CORP. Sede: Boston ◆▲ PIONEER FONDS MARKETING GMBH Sede: Monaco di Baviera ◆▲ PIONEER FUNDS DISTRIBUTOR Inc. Sede: Boston ◆▲ PIONEER GLOBAL FUNDS DISTRIBUTOR Ltd Sede: Hamilton ◆▲ 21 Asset management Assicurative Altre finanziarie Società di servizi PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS MANAGEMENT Ltd Sede: Dublino ◆ BROKER CREDIT S.p.A. Sede: Milano FIDIA S.p.A. Sede: Milano CONSORZIO CA.RI.CE.SE. Sede: Bologna Casse e Assicurazioni Vita S.p.A. Sede: Verona EURO CAPITAL STRUCTURES Ltd Sede: Dublino ◆ CREDITO ITALIANO INTERNATIONAL SERVICES (C.I.I.S.) S.r.l. Sede: Roma Société Anonyme de Gestion Financière -SAGEFI Sede: Monaco ◆ IMMOBILIARE LOMBARDA S.p.A. Sede: Milano PIONEER FUNDS MANAGEMENT Ltd Sede: Dublino ◆ UniCredit Capital Italia Advisory Company S.A. Sede: Lussemburgo ◆ PIONEER UNIVERSAL PENSION FUND CO. Sede Varsavia ◆▲ COMMERCIAL UNION VITA S.p.A. Sede: Milano CREDITRAS ASSICURAZIONI S.p.A. Sede: Milano CREDITRAS VITA S.p.A. Sede: Milano PROMINVESTMENT S.p.A. Sede: Roma S.T.T. S.p.A. Sede: Verona JUPITER S.A. Sede: Varsavia ◆★ KOTHARI PIONEER AMC Ltd Sede: Chennai (INDIA) ◆▲ DUERREVITA S.p.A. Sede: Bologna PEKAO TRADING COMPANY (Canada) Ltd Sede: Toronto ◆★ TRINITY MANAGEMENT Sp.zo.o Sede: Varsavia ◆★ UNICREDITASSICURA S.r.l. Sede: Milano PEKAO TRADING CORPORATION Sede: New York ◆★ GRIFO INSURANCE BROKER S.r.l. Sede: Perugia PIONEER NATIONWIDE Sp.zo.o Sede: Varsavia ◆▲ Risparmio Vita Assicurazioni S.p.A. Sede: Torino UNICREDIT CONSULTING S.r.l. Sede: Milano S.B. TRADE d.o.o. Sede: Spalato ◆ SEBI S.p.A. - Sede: Perugia PEKAO INFORMATYKA Sp.zo.o Sede: Lodz ◆★ PEKAO DEVELOPMENT Sp.zo.o Sede: Lodz ◆★ PEKAO FINANCIAL SERVICES Sp.zo.o Sede: Varsavia ◆★ S.S.I.S. Società Servizi Informatici Sammarinese S.p.A. Sede: Borgo Maggiore (S. Marino) ◆ Société Civile Immobilière CORDUSIO Sede: Montecarlo ◆ IMMOCRI S.p.A. - Sede: Roma AGROCONS CENTRUM A.S. Sede: Bratislava ◆ Dati strutturali UNITÀ UniCredito Italiano Credito Italiano UBM Banca CRT Caritro Cariverona Cassamarca Rolo Banca 1473 6 2.853 785 10.538 1 376 462 4.948 79 911 501 5.083 119 1.137 761 7.494 UniCredito Italiano Credito Italiano UBM Banca CRT Caritro Cariverona Cassamarca Rolo Banca 1473 19.739,1 46.778,9 6.840,9 26.664,6 3.366,3 26.911,6 4.836,1 60.601,3 13.513,2 55.030,5 5.446,3 18.619,5 3.690,6 27.005,3 5.085,4 55.895,9 3.447,8 2.346,3 4.554,1 1.046,2 859,8 301,6 1.961,8 456,8 291,3 55,6 2.200,3 624,3 410,9 100,2 3.380,8 950,1 Numero sportelli Numero dipendenti *di cui 8 filiali estere 22 Risultati di sintesi (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) Raccolta da clientela e in titoli Crediti verso Clientela Margine di intermediazione Utile di esercizio BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 Altre Istituzioni Totale Istituzioni Creditizie Creditizie residenti Residenti 166 2.477 2.880 * 35.817 IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO Gruppo Pekao Altre Banche Nuova Europa Altre Banche non Residenti Società finanziarie e strumentali 814 21.404 226 4.148 11 200 3.478 Elisioni Totale e rettifiche di aggregato consolidamento 3.931 65.047 - Totale consolidato 3.931 65.047 Sportelli Dipendenti 23 Altre Istituzioni Totale Istituzioni Creditizie Creditizie residenti Residenti Gruppo Pekao Altre Banche Nuova Europa Altre Banche non Residenti Società finanziarie e strumentali Elisioni Totale e rettifiche di aggregato consolidamento Totale consolidato 16.707,5 212.446,3 25.289,3 4.283,1 3.001,3 1.255,1 246.275,1 -17.783,8 228.491,3 19.909,2 204.195,9 15.536,2 1.673,7 690,3 17.778,3 239.874,4 -16.899,8 222.974,6 890,2 68,5 17.997,0 5.949,5 2.179,5 393,2 280,3 122,1 167,8 91,6 2.351,5 709,2 22.976,1 7.265,6 -4.933,4 -4.564,8 18.042,7 2.700,8 83 977 24 165 Totale 2870 sportelli 274 3.451 30.871 dipendenti 165 1.770 453 5.353 616 6.438 474 5.566 55 665 75 764 87 577 22 183 71 90 23 157 182 1.832 98 914 65 773 35 382 4 40 16 197 24 48 577 Il modello distributivo L’ ampliamento delle dimensioni del Gruppo, lo sviluppo di tecnologie innovative nell’ambito della telematica e del networking, la crescente richiesta da parte del cliente di informazioni rapide e tempestive e di una maggiore partecipazione alla gestione degli investimenti, insieme alla volontà del Gruppo di mantenere vivo il contatto con le persone e il radicamento sul territorio, hanno portato UniCredito Italiano a rivedere il proprio modello distributivo. In questa logica, sono stati recentemente integrati e razionalizzati i canali distributivi, affiancando ai tradizionali sportelli, alcune innovative tipologie di interazione con la clientela, veri presidi evoluti e “multicanale”. Tra queste, ad esempio, vi sono le reti di promotori finanziari, gli in-store branch (sportelli bancari allestiti all’interno di ipermercati), i servizi di banca telefonica e di Internet banking. In questo settore BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO UniCredito Italiano è attivo, tra l’altro, con i servizi trading on line offerti dalle diverse banche del Gruppo e con la nuova banca multicanale Xelion, in grado di proporre servizi ad alto valore aggiunto per soddisfare i bisogni d’investimento, previdenziali e bancari. A ciò va aggiunta una gamma molto ampia di prodotti del Gruppo e di terze parti: trading, fondi, assicurazioni/previdenza, prodotti bancari di base. Al 31 dicembre 2000 le istituzioni creditizie residenti appartenenti al Gruppo contavano un numero di sportelli pari a 2.8701. Nel corso dell’anno si sono verificate 100 aperture (compresa la filiale di Londra di UBM) e 12 chiusure; sono stati inoltre acquistati 4 sportelli e ceduti 10, in ottemperanza alle disposizioni dell’Antitrust atte ad evitare il consolidamento di posizioni dominanti sul territorio. Sul territorio nazionale, il Gruppo concentra la maggior parte degli sportelli (circa il 75%) nel nord Italia con una ben distribuita copertura territoriale. Nelle regioni del centro-sud la presenza è diffusa, anche se meno capillare, e più significativa nelle regioni del Lazio, della Puglia e della Campania. Per quanto riguarda le Banche estere, il numero di sportelli del Gruppo Pekao è salito a 814, contro i 722 di fine 1999. Tenuto conto dei 226 sportelli delle altre banche della Nuova Europa e di 11 sportelli di altre banche non residenti, la rete complessiva del Gruppo è pari, a fine 2000, a 3.931 sportelli. L’attività dei promotori finanziari rappresenta un importante canale complementare alla rete di sportelli. Tale attività viene effettuata all’interno del Gruppo da UniCreditSim, società che parteciperà al progetto della nuova banca multicanale attraverso una fusione con Xelion. Al 31 dicembre 2000 la rete dei promotori finanziari contava 1.696 unità. 1 A cui si aggiungono 8 filiali estere più 2 succursali bancarie. 25 Verso il futuro L a strategia di UniCredito Italiano ha subito una svolta rispetto alle linee seguite durante gli anni ’90. L’attenzione si è spostata dalla ristrutturazione e rilancio dell’attività domestica alla realizzazione di un più ampio e ambizioso piano strategico mirato alla creazione di valore per gli azionisti e per gli stakeholder. Str L a de i g ate gli anni ’90 • Ulteriore miglioramento della redditività • Ristrutturazione del business domestico • Segmentazione dell’attività della clientela 26 ategia va str o u an • Miglioramento dei livelli di efficienza e redditività • Crescita di quote di mercato sia organicamente sia tramite acquisizioni • Razionalizzazione del mix di attività e del capitale • Investimenti in nuove aree ad alto potenziale di crescita (Wholesale Banking, Nuova Europa, e iniziative New Economy) • Impulso alla responsabilità sociale di impresa La nuova strategia si sviluppa lungo linee e verso obiettivi diversi per l’attività distributiva e quella produttiva: DISTRIBUZIONE • Ulteriore miglioramento dell’attività delle banche commerciali in Italia attraverso l’evoluzione dei modelli di servizio esistenti • Crescita nella Nuova Europa, cogliendo opportunità nei Paesi dove il Gruppo è già presente con significative quote di mercato (Polonia, Bulgaria, Croazia, Slovacchia) e in altri Paesi dell’area giudicati di grande interesse per il loro alto potenziale • Iniziative orientate alla valorizzazione delle opportunità legate alla New Economy (Xelion, Clarima) PRODUZIONE • Internazionalizzazione dell’attività di asset management • Rafforzamento del ramo investment banking, sfruttando opportunità di nicchia all’estero. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO 27 Per rispondere in modo efficace alle sfide poste dal nuovo piano strategico, sia nel campo della distribuzione sia nel campo della produzione, il Gruppo si è dotato di una nuova struttura organizzativa delineata per Divisioni: la Divisione Banche Commerciali Italiane, la Divisione Nuova Europa, la Divisione Wholesale Banking e le società Xelion e Clarima riportano ora direttamente all’Amministratore Delegato. Il piano strategico del Gruppo si pone l’obiettivo di creare valore per gli azionisti e gli altri stakeholder, perseguendo una crescita sostenibile nel tempo. Tale crescita è il risultato di investimenti a breve, medio e lungo termine che, rispettivamente, estendano e rafforzino il business tradizionale, sviluppino attività emergenti (iniziative New Economy, espansione geografica e internazionalizzazione di varie iniziative) ed identifichino nuove opzioni di “crescita sostenibile” da inserire nel portafoglio dei progetti da sviluppare in futuro. Nell’ottica della sostenibilità di tale sviluppo, diviene fondamentale 28 che considerazioni sulle implicazioni sociali, etiche, di impatto sull’ambiente e sulla sicurezza, dirette o indirette, accompagnino e guidino la tensione alla ricerca e al cambiamento, sin dalla fase decisionale e progettuale di ciascuna nuova iniziativa. Le nuove linee di indirizzo di UniCredito Italiano richiederanno un notevole investimento soprattutto in termini di elaborazione ed offerta di prodotti, strumenti e canali innovativi. Innovazione è dunque una delle parole chiave della crescita del Gruppo, il fattore trainante del suo sviluppo. UniCredito Italiano intende distinguersi creando nuovi modi di comunicare, di relazionarsi con l’esterno, di fornire servizi ed operare sul mercato: in poche parole di associare INNOVAZIONE a… BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO … INTEGRAZIONE Innovazione può significare creazione di un luogo di incontro tra la banca e il territorio in cui essa è insediata: Vivacity è un’iniziativa nata dall’alleanza di UniCredito Italiano con Kataweb, il braccio Web del Gruppo Editoriale L’Espresso, volta a costruire on line una serie di portali locali riguardanti le città dove è forte la presenza delle banche del Gruppo. Alla base della partnership c’è la coincidenza tra alcune importanti sedi di UniCredito Italiano sul territorio e quelle dei giornali del Gruppo L’Espresso. Dall’ottobre 2000 è attivo il portale di Trieste realizzato in collaborazione con la banca CRTrieste; da dicembre sono stati attivati altri 19 portali cittadini, che completano la fase del progetto relativa al 2000. Nel primo semestre del 2001 sarà lanciata una seconda serie di portali per un altro ventaglio di città. I portali sono suddivisi in quattro macroaree tematiche: servizi di pubblica utilità, news prese dalle fonti del Gruppo L’Espresso e da quotidiani locali, accompagnate da un sezione di costume e società; la sezione finanza e banca e la sezione e-commerce. Ai portali locali si affiancherà un portale a carattere nazionale che consentirà anche ai clienti residenti in altre città di essere guidati verso l’utilizzo di questa forma di comunicazione innovativa. …SERVIZIO Innovazione può significare attenzione al risparmiatore che vuole avere un ruolo attivo nella gestione di parti grandi o piccole del proprio patrimonio. Nel corso del 1999 è stato dato avvio al progetto TradingLab®, il laboratorio di Finanza personale di UniCredit Banca Mobiliare che ha realizzato un portafoglio organico di prodotti e servizi di investimento ad alto valore aggiunto in grado di soddisfare tale richiesta. Da maggio 2000 è inoltre diventata operativa Xelion, la società di intermediazione on line del Gruppo interamente dedicata agli investimenti attraverso internet. Con Xelion, il cliente ottiene la soluzione su misura per le proprie esigenze, scegliendo ogni volta come, dove e quando utilizzare la banca. Attraverso questa società, UniCredito Italiano si propone di supportare gli investitori nella gestione efficace del proprio risparmio ed aiutarli a crescere attraverso soluzioni e strumenti personalizzabili, mettendo a disposizione una banca costruita sul modello multicanale operando tramite promotori basati in financial center, cellulare (in futuro la TV interattiva). Fra le ultime nate si segnala inoltre Clarima, la società che realizzerà una banca in grado di servire il mercato delle famiglie offrendo una gamma di prodotti semplici, facilmente accessibili, convenienti e ad alto livello di servizio, distribuiti attraverso canali innovativi. 29 …TRASPARENZA Innovazione può significare attenzione alla crescente sensibilità pubblica nei riguardi della tutela dell’ambiente, dell’equità del commercio, dell’eticità del business: il “Global Environmental and Ethical Fund”, uno dei comparti del Fondo comune di investimento gestito da Pioneer Investments aiuta l’investitore sensibile a tali tematiche ad orientare le proprie scelte d’investimento in titoli azionari e strumenti finanziari collegati ad attività che soddisfano criteri etici e di protezione ambientale. Innovazione può significare fornire all’investitore strumenti che, rendendo trasparente la valutazione del rapporto rischio/rendimento per lui accettabile, gli consentano una gestione più chiara e consapevole dei propri investimenti. Per venire incontro a questa esigenza, TradingLab® (ha studiato e sviluppato un’unità di misura del rischio denominata KILOVAR®. Il KILOVAR® è un indicatore che evidenzia il rischio di investimento, 30 espresso in termini di perdita massima nell’arco di un giorno. … COOPERAZIONE Innovazione può significare assumersi il ruolo di promotore presso le aziende di un nuovo modo di gestire le relazioni commerciali con i propri partner (clienti e fornitori): con i-Faber, UniCredito Italiano interpreta il ruolo di partner neutrale tra chi compra e chi vende, attraverso la realizzazione su internet di mercati virtuali organizzati per settori (mercati verticali) e per tipologia di prodotti e di servizi comuni a più settori (mercati orizzontali). Innovazione può significare offrire all’investitore la possibilità di operare sui mercati finanziari con gli stessi mezzi utilizzati dagli operatori istituzionali ed avere facile accesso alla negoziazione di una gamma completa di strumenti finanziari disponibili tutti su uno stesso mercato: da gennaio 2000, TradingLab® ha dato corso all’organizzazione di un sistema di scambi telematico basato su tecnologia Internet denominato TLX®, il cosiddetto ECN (Electronic Communication Network) o mercato elettronico globale, nel quale, attraverso il proprio intermediario di fiducia, è possibile negoziare azioni, obbligazioni, covered warrant, benchmark e altri titoli, oltre gli orari di apertura delle banche. Un mercato non solo dedicato ai nuovi investitori e attento alle esigenze di comodità di orario e convenienza, ma anche aperto ai nuovi emittenti di titoli e pertanto in grado di offrire una maggiore libertà di scelta. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO Verso la Stakeholder Economy Il tema della responsabilità etica e sociale nella gestione ambientale e dello sviluppo sostenibi- gestione d’impresa ha acquistato maggiore citta- le, attraverso il completamento e il costante dinanza all’interno delle strategie di business e aggiornamento di un portale internet dedicato. rappresenta una sfida per il successo delle aziende negli anni Duemila. UniCredito Italiano intende promuovere una visione etica degli affari proposta dal vertice azienda- UniCredito Italiano intende perseguire la sua mis- le (attraverso gli strumenti codice etico/ethics sione stimolando il dialogo con gli stakeholder officer), focalizzando l’attenzione delle priorità (attraverso attività socially responsible inve- sugli aspetti strategici delle attività, con l’obiet- sting), con l’intento di diffondere la propria cultu- tivo di accrescere la consapevolezza etica dell’or- ra, i valori e i principi etici che essa esprime al ganizzazione ed arricchire il patrimonio del capi- fine di aumentarne la condivisione. tale umano. 31 Il miglioramento delle prestazioni e dei servizi La pubblicazione annuale da parte della offerti passa dunque anche attraverso l’adozione Presidenza del Consiglio dei Ministri della classi- di politiche per la promozione della consapevolez- fica degli intermediari finanziari che operano nel- za socio-ambientale. l’export legale di armi e sistemi d’arma, ha posto Le linee di azione su questo fronte si concentrano: la Banca di fronte a un problema delicato sotto il profilo morale e complesso sotto quello operativo: - sul potenziamento di finanziamenti a favore come rispondere alle crescenti sollecitazioni al della gestione ambientale, promuovendo il coin- disimpegno provenienti da ampi settori di opinio- volgimento di nuove aziende sostenitrici del pro- ne pubblica e da una pluralità di soggetti che gramma di servizi finanziari per la certificazio- intrattengono rapporti fiduciari con la Banca ne ambientale elaborato da UniCredito Italiano stessa. - sulla promozione di una metodologia di risk Ferma restando la libertà di opinione su un tema assessment che includa l’analisi e valutazione che tocca diritti costituzionalmente garantiti e dei rischi ambientali delle aziende finanziate al fermo restando il principio di libertà di impresa, il fine di promuovere il graduale inserimento delle Gruppo UniCredito Italiano ha ritenuto di avviare logiche della sostenibilità nelle strategie indu- un processo di graduale disimpegno da tali attivi- striali - sull’impegno a individuare innovativi strumenti di diffusione dell’informazione sui temi della tà, ritenendo prioritaria l’affermazione di una visione etica dell’attività bancaria. Parte Seconda La Capogruppo: UniCredito Italiano S.p.A. 32 Ruolo e funzioni La Politica ambientale, sociale e della sicurezza Lavorare insieme: i partner dello sviluppo sostenibile Le risorse umane Gli altri partner Calcolo e ripartizione del valore aggiunto Il sistema di gestione integrato BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. 33 Ruolo e funzioni L a nuova architettura di UniCredito Italiano attribuisce alla Capogruppo funzioni di indirizzo e governo delle diverse società del Gruppo e di presidio operativo delle funzioni che consentono economie di scala e di scopo. La missione della Capogruppo è quella di massimizzare il valore complessivo del Gruppo attraverso un governo unitario, lo sviluppo di strategie e la garanzia della loro attuazione, la gestione diretta del business e di attività specialistiche, l’efficiente erogazione dei servizi comuni. Nell’ambito delle attività svolte dalla Capogruppo si definiscono, in linea con i valori e i principi di UniCredito Italiano, le politiche relative alla gestione e allo sviluppo delle risorse umane e alle relazioni con i principali stakeholder. Funzioni della Capogruppo principalmente coinvolte nella gestione degli aspetti sociali, ambientali e della sicurezza 34 Direzioni e Unità Direzione Audit di Gruppo Obiettivi Valutare la funzionalità dei sistemi di controllo interni a livello di Gruppo; controllare il regolare svolgimento dell’operatività e la conformità della stessa alle leggi, ai regolamenti e agli indirizzi della Capogruppo. Direzione Risorse Definire le politiche di sviluppo e di gestione delle risorse umane; gestire il personale della Capogruppo e le risorse chiave del Gruppo; gestire le relazioni sindacali in linea con gli indirizzi e gli obiettivi definiti. Direzione Affari Societari e Legali Individuare il percorso societario ottimale per la realizzazione di progetti acquisizione e di riassetto del Gruppo; assicurare l’accuratezza degli adempimenti di carattere societario e la consulenza legale in generale. Direzione Governo Rischi Esercitare la funzione di Risk Management, assicurare il corretto presidio dei rischi creditizi, curare gli adempimenti di carattere contabile e fiscale, nonché quelli concernenti le partecipazioni del Gruppo. Direzione Pianificazione e Finanza Unità Relazioni Esterne Coordinare il processo di pianificazione a livello di Gruppo, curare le relazioni con gli investitori e gestire le attività di Merger & Acquisition e la Tesoreria. Supportare l’alta direzione nella gestione della comunicazione verso l’esterno e sviluppare un’immagine del Gruppo coerente con le strategie e gli indirizzi del Vertice. Unità Ambiente, Sicurezza e Bilancio Sociale Assicurare gli adempimenti legislativi in materia di prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro e di tutela ambientale; promuovere comportamenti orientati alla responsabilità sociale ed allo sviluppo sostenibile. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Struttura di UniCredito Italiano PRESIDENZA Consiglio di Amministrazione Comitato esecutivo Amministratore delegato Direzione Audit di Gruppo Comitati di Direzione Direzione Affari Societari e Legali Direzione Risorse Area Crediti Direzione Pianificazione e Finanza Direzione Governo Rischi Area Bilancio Divisione Wholesale Banking* Divisione Banche Estere e Nuova Crescita Direzione Banca Virtuale Famiglie Investment Banking Banche estere UBM Bank Pekao Trading Lab BulBank Divisione Banche Italia * USI Area Operativa UPA Area Estero - Ambiente, Sicurezza e Bilancio Sociale - Relazioni Esterne Filiali estere Pol’nobanka Credito Italiano Area Retail Rolo Banca 1473 Asset Management Cariverona Area Corporate Banca CRT Cassamarca Altre partecipazioni Caritro CRTrieste * Posizione ricoperta da Vice Direttore Generale Gruppo Pioneer Altre soc. di gest. Altre partecipazioni Splitska Banka Società di finanziamento Locat Fiditalia UCI Factoring 35 Direzione Banca Virtuale Privati La Politica ambientale, sociale e della sicurezza L a rilevanza crescente che UniCredito Italiano ha acquisito nel sistema creditizio e finanziario accresce la consapevolezza degli effetti che le nostre attività e scelte aziendali producono sul contesto socio-economico in cui oggi operiamo. Di questo contesto fanno parte non solo i nostri clienti e le attività economiche che a vario titolo interagiscono con noi, ma anche le istituzioni, gli attori sociali e tutti i privati cittadini che credono nella possibilità di uno sviluppo sostenibile e, ciascuno secondo le proprie capacità, operano per conseguire questo obiettivo. UniCredito Italiano può contribuire al raggiungimento di un obiettivo così ambizioso solo se è in grado di far fronte alle responsabilità connesse al ruolo sociale, agli impatti ambientali e alle condizioni di sicurezza che caratterizzano le proprie attività. Per garantire un impegno all’altezza di queste responsabilità, abbiamo adottato alcuni principi che ispirano le scelte e guidano i comportamenti di tutte le persone che lavorano nell’azienda, con l’intenzione di promuovere quanto più concretamente possibile la prospettiva della sostenibilità. 36 L’impegno primo e imprescindibile di UniCredito Italiano è la garanzia continua nel tempo del rispetto delle normative vigenti nei campi della salvaguardia dell’ambiente, della tutela sociale e della sicurezza e igiene del lavoro. L’obiettivo della sostenibilità comporta la piena conformità legislativa come presupposto fondamentale, a partire dal quale occorre impegnarsi per migliorare continuamente. La salvaguardia ambientale è una priorità per la nostra azienda. Sebbene il complesso delle attività di UniCredito Italiano abbia un impatto relativamente limitato, il nostro impegno può contribuire a migliorare la gestione di alcune problematiche ambientali. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. • L’ottimizzazione dei consumi di risorse naturali è essenziale per garantire la sostenibilità dello sviluppo. In particolare, considerato il nostro utilizzo di alcune fonti energetiche non rinnovabili, il contenimento dei consumi rappresenta un obiettivo cruciale per la nostra azienda. • Tra le risorse naturali che UniCredito Italiano utilizza in misura maggiore è rappresentata dalle fibre vegetali per la produzione di carta, materia prima principale per le attività finanziarie. Per garantire una costante riduzione nel consumo di questa risorsa, ci impegniamo, da un lato, ad ottimizzare i processi gestionali e organizzativi, informatizzandoli in misura crescente, e, dall’altro, a gestire gli approvvigionamenti secondo criteri mirati a valorizzare l’impiego di prodotti in carta riciclata derivante dal recupero di materiale da macero. • La produzione di rifiuti, soprattutto in materiale cartaceo, è un altro rilevante impatto ambientale direttamente connesso alle attività di UniCredito Italiano. Il nostro impegno è quello di ricercare costantemente e identificare nuove opportunità di recupero o riutilizzo degli scarti generati e raccolti in modo differenziato, anche attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento degli smaltitori di cui ci avvaliamo. Per quanto riguarda i rifiuti in carta, questo impegno si traduce nella crescente valorizzazione degli scarti, prodotti in consistenti quantità, come materia seconda per altre attività. UniCredito Italiano si impegna inoltre ad offrire il proprio contributo ad uno sviluppo che sia “sostenibile”, vale a dire equilibrato e armonioso, anche sotto il profilo sociale. • I diritti che i lavoratori hanno garantiti dai sistemi legislativi e giuridici dei Paesi avanzati trovano nelle attività di UniCredito Italiano piena e incondizionata attuazione. • L’attenzione crescente ai rapporti sindacali è mirata a far si che queste garanzie siano conosciute, condivise e facilmente fruibili da parte di tutti i dipendenti. • Il nostro impegno è inoltre indirizzato a contribuire, al di là delle garanzie di legge, al completo raggiungimento degli obiettivi sociali di pari opportunità nei confronti delle donne 37 lavoratrici, di sostegno all’imprenditoria sociale e al volontariato, di inserimento dei disabili negli ambiti lavorativi, di tutela delle minoranze e di tutela contro lo sfruttamento del lavoro minorile. La tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori rappresenta un impegno prioritario per UniCredito Italiano. • Alla costante attenzione nei confronti dei dipendenti esposti ai rischi tipici dell’attività del settore terziario, UniCredito Italiano affianca l’impegno a valutare i rischi potenziali, monitorare le condizioni di lavoro e ad adottare misure di prevenzione e di protezione. • Particolare impegno è finalizzato alla prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute, anche quando questi riguardano le persone esterne all’azienda che accedono a UniCredito Italiano. • La gestione delle potenziali situazioni di emergenza e la 38 prevenzione dei rischi legati al fumo passivo costituiscono impegni rilevanti nei confronti del personale e verso il pubblico e i nostri clienti. I principi di salvaguardia ambientale, di tutela sociale e di sicurezza assunti da UniCredito Italiano sono considerati obiettivi prioritari per tutte le persone che operano in azienda, al pari della redditività economica e della produttività. L’attuazione di questi principi è garantita dal Sistema di Gestione Integrato adottato da UniCredito Italiano per migliorare le proprie prestazioni ambientali, sociali e di sicurezza. Attraverso l’applicazione di questo sistema, l’azienda si impegna a: • identificare, misurare, valutare e gestire gli effetti legati alle proprie attività, nell’ottica del miglioramento continuo; • mettere a disposizione le risorse finanziarie e tecniche atte a perseguire questo miglioramento; • sensibilizzare, informare e formare i dipendenti perché ciascuno abbia la consapevolezza e le capacità per impegnarsi nell’attuazione dei principi adottati; • valutare preventivamente il potenziale impatto sull’ambiente e sulla salute e sicurezza delle nuove attività che l’azienda intende intraprendere, verificando la possibilità (anche economica) di adottare tecniche e tecnologie “più pulite” BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. 39 Consapevoli che con i nostri soli sforzi non raggiungeremmo l’obiettivo dello sviluppo sostenibile, indirizziamo il nostro impegno anche nei confronti di tutti quei soggetti esterni che detengono rapporti con la nostra azienda e, a loro volta, sono in grado di produrre effetti diretti (negativi o positivi) sui sistemi sociale, economico e ambientale. UniCredito Italiano intende orientare i comportamenti di questi soggetti verso una sempre maggiore sostenibilità: • sensibilizzando e selezionando i propri fornitori in modo che essi si adeguino ai principi guida assunti da UniCredito Italiano e garantiscano l’efficienza ambientale, la sicurezza e l’eticità delle proprie attività, servizi e prodotti, anche in conformità al Sistema di Gestione Integrato adottato dall’azienda; • incentivando i propri clienti e offrendo servizi di credito mirati ad agevolare le imprese che si impegnino nel perseguimento di 40 uno sviluppo sostenibile e forniscano garanzie attendibili sul proprio impegno; • indirizzando specifici programmi di finanziamento ai consumatori e alle famiglie, per favorire l’iniziativa personale e promuovere i contributi individuali e dei nuclei famigliari al benessere della collettività, in una prospettiva di sviluppo sociale equilibrato; • adottando politiche di investimento mirate a privilegiare le attività economiche che alla potenziale redditività accompagnino un impegno significativo negli ambiti sociale, ambientale e della sicurezza; • collaborando con le istituzioni e le autorità competenti, con l’intento di scambiare informazioni, mettere a disposizione l’esperienza dell’azienda e supportare l’attività normativa e di controllo, anche attraverso l’adozione di accordi e protocolli d’intesa su base volontaria; BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. • comunicando con gli interlocutori sociali (pubblico, comunità locali, gruppi ambientalisti, associazioni di utenti e consumatori) interessati alle prestazioni dell’azienda, attraverso l’informazione costante sui temi socio-ambientali e la raccolta di suggerimenti o lamentele che da questi provengano; • cooperando con le organizzazioni non governative nell’attuazione di iniziative mirate allo sviluppo culturale, sociale e ambientale della collettività; • contribuendo alle attività del mondo della ricerca e dell’università, impegnati nello studio e approfondimento di queste problematiche. 41 Gli impegni credibili vengono continuamente messi alla prova. Per questo UniCredito Italiano volontariamente sottopone a verifica e valutazione di soggetti indipendenti le proprie attività e i risultati raggiunti nel campo della sostenibilità socioambientale. Tra queste valutazioni, rilevanza cruciale assumono i rating attribuiti da istituzioni e agenzie riconosciute internazionalmente. In questa logica, l’adesione all’EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) dell’Unione Europea è insieme un impegno, un riconoscimento e una garanzia che la nostra azienda intende mantenere. Lavorare insieme: i partner dello sviluppo sostenibile Il disegno di UniCredito Italiano ispirato alla sostenibilità è condiviso con i diversi stakeholder – ovvero i portatori di interessi che a vario titolo intergiscono con l’attività di impresa partecipando ai risultati, influenzando le prestazioni, valutandone l’impatto sociale – al fine di creare nei loro confronti un vero e proprio rapporto di partnership. Affinché ciò accada, è necessario innanzitutto conoscere e farsi conoscere dagli stakeholder, posizionarsi rispetto agli obiettivi comuni e ai target da raggiungere e identificare i punti di forza su cui si può far leva per migliorare le prestazioni sociali, ambientali e della sicurezza. Questi processi non possono che partire dall’interno, dalle persone che quotidianamente, con il loro lavoro, creano il valore di UniCredito Italiano e Credito Italiano. In questa logica, i dipendenti divengono partner quando trovano le condizioni per partecipare e contribuire attivamente al disegno della sostenibilità, in un quadro di chiarezza, trasparenza e forte capacità di motivazione nella gestione dei rapporti di lavoro e delle relazioni interne. 42 Oltre ai dipendenti, vi sono molti altri stakeholder in grado di divenire partner dello sviluppo sostenibile per UniCredito Italiano e Credito Italiano. Sono partner, innanzitutto, gli azionisti, chiamati a condividere le migliori strategie e soluzioni per coniugare la generazione del profitto con la responsabilità sociale. I clienti e i fornitori sono partner nella valorizzazione degli aspetti etico-sociali e ambientali, di tutela della salute e della dignità dei lavoratori fra le variabili che regolano i rapporti contrattuali e di mercato. Sono partner, infine, le istituzioni e la società civile, con le quali attivare iniziative di miglioramento, collaborazioni e accordi che apportino contributi specifici e accrescano la consapevolezza del ruolo di ciascuno nella promozione della sostenibilità. Nelle pagine successive e, di seguito, nella corrispondente sezione relativa a Credito Italiano, viene riportato un quadro informativo delle relazioni sociali con i diversi partner dello sviluppo sostenibile. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Le risorse umane Nella Capogruppo lavorano 2.853 persone, comprendenti le risorse coordinate da UPA (954 unità) e da USI (432 unità). Se si eccettua la Rete estera, avente un’incidenza dell’8,4% sul totale del personale, la quasi totalità delle attività (e quindi della forza lavoro) è ubicata sulla piazza di Milano, dove sono insediate le strutture di governo e le unità che svolgono servizi centrali di supporto a Credito Italiano alle altre banche e società del Gruppo. La crescita delle responsabilità legate ai compiti e ai ruoli professionali, registrata contemporaneamente al progressivo ridimensionamento – grazie ad una ristrutturazione organizzativa e ad una progressiva informatizzazione del lavoro – del numero degli addetti con mansioni esecutive e di back office, ha comportato una crescita significativa del personale direttivo2 , che rappresenta il 41% del totale dei dipendenti. Composizione del personale per categoria 3 Categorie Uomini Dirigenti Quadri direttivi Impiegati Commessi/Ausiliari TOTALE 116 766 604 43 1.529 Part time Donne 57 5 264 564 1 834 57 Part time 15 418 433 Totale 121 1.045 1.643 44 2.853 Distribuzione territoriale del personale della Capogruppo 2 3 Nel personale direttivo, oltre ai dirigenti, si includono i quadri direttivi. Con l’introduzione della nuova normativa sugli inquadramenti, prevista dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro dell’11 luglio 1999, sono confluiti nella nuova categoria dei quadri direttivi il personale appartenente alle precedenti categorie dei funzionari e dei quadri. 43 Composizione per classi di anzianità di servizio Composizione per fasce di età 44 Anzianità media di servizio ed età media per categoria Categorie Dirigenti Quadri direttivi Impiegati Commessi/Ausiliari Anzianità media Uomini Donne 15,1 17,8 16,3 15,3 13,9 17,8 19,1 6,2 Età media Uomini Donne 49,1 44,0 41,8 44,1 42,4 42,1 41,0 42,3 Le azioni messe in atto per favorire l’occupazione giovanile e la creazione di nuove professionalità hanno avuto come diretta conseguenza una significativa presenza di lavoratori con anzianità di servizio inferiore a 10 anni (pari a circa il 30%). Il 70% del personale si colloca in una fascia di età che possiamo definire “intermedia” (dai 31 ai 50 anni). Interessante l’incidenza dei giovani al di sotto dei 30 anni (11,4%), nonostante il progressivo innalzamento dell’età media dei neo-assunti, sempre più ricercati tra persone ad elevata scolarizzazione. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Categorie protette Totale Disabili (art. 1 della legge 68/99) Orfani, vedove, profughi (art.18 della legge 68/89) Totale 149 68 217 Turnover Rispetto ai dati relativi all’inizio del 2000 – momento che ha segnato lo scorporo della divisione Credito Italiano e UBM dalla Capogruppo – il personale è aumentato di 184 unità (6,9%). I contratti a tempo indeterminato hanno rappresentato oltre la metà dei nuovi contratti di lavoro. Sono state inoltre utilizzate forme innovative di inserimento della forza lavoro, aventi caratteristiche di maggiore flessibilità, stipulando alcuni contratti di fornitura di lavoro interinale e di lavoro temporaneo, a fronte di fabbisogni che presentavano carattere di eccezionalità rispetto alle normali attività. I nuovi contratti di formazione e lavoro sono stati stipulati per l’assunzione di giovani destinati al potenziamento dell’attività di banca telefonica. Nel corso dell’anno, 7 dei 79 contratti di lavoro interinale e tutti i contratti di formazione giunti a scadenza sono stati trasformati in contratti a tempo indeterminato. Le cessazioni sono state 182, di cui 40 per prepensionamento. UniCredito Italiano sta infatti proseguendo l’azione straordinaria di incentivazione all’esodo del personale con diritto alla pensione, con un esborso complessivo nel 2000 di 6 miliardi di lire. La ristrutturazione dell’assetto organizzativo derivante dell’evoluzione societaria del Gruppo ha inoltre portato ad un consistente numero di casi di mobilità infragruppo, pari al 34,1% del totale delle diminuzioni. Assunzioni Diminuzioni 45 Retribuzione, incentivi, evoluzione delle carriere Per crescere insieme è necessario condividere principi ed obiettivi, saper mettere a fattor comune conoscenze, esperienze, risorse, sentirsi parte di un progetto e partecipare ai suoi risultati. È così che la politica retributiva, il sistema degli incentivi, l’evoluzione delle carriere di UniCredito Italiano sono basati sui principi di Equità, Competenza, Fierezza e Crescita. È importante trovare e applicare meccanismi che consentano di riconoscere e valorizzare il contributo di ciascuno ai risultati del Gruppo, consolidarlo attraverso la garanzia di un adeguato e continuo sviluppo delle risorse e condividerlo attraverso una gestione equa e meritocratica delle persone. In UniCredito Italiano ciò si traduce nell’applicazione di strumenti e processi di valutazione delle prestazioni trasparenti, nella definizione di sistemi di incentivazione basati sull’assegnazione di obiettivi concreti e misurabili, nella garanzia di un monitoraggio e aggiornamento continuo delle necessarie competenze manageriali e 46 professionali alle quali poter legare il percorso di crescita all’interno delle singole società e del Gruppo. Incentivi UniCredito Italiano ha previsto un piano di stock option per il management e un piano di azionariato per i dipendenti, con l’obiettivo di sostenere la motivazione e la tensione verso i risultati e di coinvolgere tutto il personale alla vita del Gruppo. Il piano attuato ha riguardato i dipendenti della Capogruppo e di altre società italiane del Gruppo: si è proceduto all’assegnazione gratuita di azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A. (emesse ai sensi dell’art. 2349 c.c. e gravate per tre anni dalla data di emissione da un vincolo di indisponibilità, per un controvalore pari a L. 4 milioni per ciascun dipendente) a circa 24.000 dipendenti nell’ambito di una revisione della struttura del Premio aziendale e all’attribuzione gratuita di diritti di opzione (stock option), a circa 300 risorse, con la finalità di sostenere lo sviluppo e il consolidamento dei risultati nel tempo e favorire la permanenza in azienda di risorse particolarmente importanti per il Gruppo. Evoluzione delle carriere Sia a seguito della creazione di nuove posizioni nell’apparato commerciale, specialistico e di staff, sia per la maggiore responsabilità attribuita ad alcuni ruoli già esistenti, a fronte di un incremento complessivo del numero di dipendenti di 184 unità, nel corso del 2000 il personale direttivo è aumentato di 106 unità (+ 10%). BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Evoluzione delle carriere: passaggi a categorie superiori Uomini Donne Totale 7 22 30 7 52 27 3 3 2 30 5 21 22 13 17 34 39 28 17 18 3 46 20 Commessi/Ausiliari promossi Impiegati Promozioni all’interno della categoria impiegatizia Impiegati promossi Quadri e Quadri Super (fino al 30.04.2000) Quadri promossi Quadri Super fino al 30.04.2000 Impiegati/Quadri/Quadri Super promossi Funzionari fino al 30.04.2000 Impiegati promossi Quadri Direttivi dall’01.05.2000 Promozioni all’interno della categoria dei Quadri Direttivi dall’01.05.2000 Promozioni a Dirigente dall’01.05.2000 Retribuzioni Retribuzioni medie lorde per categoria Categorie 47 Lire/Migliaia Dirigenti Quadri direttivi Impiegati Commessi/Ausiliari 231.240 98.467 48.614 46.168 Per le retribuzioni vengono, di norma, applicate le tabelle di cui ai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. Operando in un mercato del lavoro che tende sempre più ad attribuire un maggiore valore alle risorse in possesso di particolari e ricercate professionalità, la retribuzione media delle fasce più alte (dirigenti e quadri direttivi) è influenzata peraltro dall’assegnazione di un trattamento extracontrattuale che tiene conto di questa tendenza del settore. Il nuovo contratto collettivo ha introdotto l’istituto della banca delle ore che rappresenta, grazie a regolate opportunità di recupero delle ore straordinarie, uno strumento di flessibilità dell’impegno lavorativo. In applicazione di tale istituto, le prime 50 ore di prestazioni aggiuntive non costituiscono lavoro straordinario, bensì danno origine al recupero secondo uno specifico meccanismo che opera d’intesa fra l’azienda ed il lavoratore; le successive 50 ore possono, a scelta del lavoratore, essere recuperate secondo lo stesso meccanismo, oppure essere compensate come lavoro straordinario; le prestazioni aggiuntive che eccedono le 100 ore danno invece diritto al compenso per lavoro straordinario in applicazione delle vigenti disposizioni contrattuali. Nel 2000, il ricorso alle prestazioni aggiuntive è stato pari, in media, a 48 ore procapite. L’incidenza delle ore di straordinario sul totale delle ore lavorate è stata del 2,5%. Le ore “depositate” nella banca delle ore sono state invece 17.588, pari al 0,7% del totale delle ore lavorate. Lavoro straordinario (n° ore) 48 Pari opportunità Esiste una profonda attenzione nell'analisi e valutazione della materia delle pari opportunità con l'obiettivo generale di valorizzare le risorse femminili. Con tale orientamento si procede - ai sensi della L. 125/91 e delle normative contrattuali nazionali di settore - all'esame del rapporto biennale sulle pari opportunità e alla programmazione di azioni positive. Il personale femminile rappresenta nella Capogruppo il 44% della forza lavoro, con una significativa presenza femminile fra i dipendenti più giovani (pari al 59% dei lavoratori con meno di 30 anni). La percentuale di donne all’interno del personale direttivo è del 24%. I dati suddivisi per genere relativi all’età media e all’anzianità media di servizio mostrano il raggiungimento da parte del personale femminile di posizioni di responsabilità in tempi relativamente brevi e non necessariamente legati all’anzianità di servizio. Nettamente predominante la componente femminile (oltre l’88%) all’interno del personale impiegato part time (17.1% del totale dei dipendenti). BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Per quanto riguarda le modalità di erogazione della formazione, inoltre, è impegno dell’azienda tener conto di particolari situazioni personali o familiari, su richiesta dei lavoratori e con specifico riguardo al personale femminile: in coerenza con le previsioni contrattuali nazionali, si concorderanno con le interessate le soluzioni organizzative che ne garantiscano l’effettuazione. Nell'ambito dell'accordo sulla formazione siglato con le organizzazioni sindacali, si è stabilito di definire congiuntamente i contenuti di un incontro dal titolo: - Differenze di genere: donne e uomini nelle organizzazioni lavorative -. Si tratta di un progetto che, per la prima volta, vede l'azienda e le organizzazioni sindacali lavorare insieme alla realizzazione di un modulo formativo. La tematica è stata sviluppata con l'obiettivo di aiutare le persone a "leggere" la cultura organizzativa con una particolare attenzione al genere; approfondendo, cioè le problematiche di carattere sociale relative alla collocazione del personale femminile nel processo produttivo delle organizzazioni lavorative. Assenze 49 Nel corso del 2000 il personale di UniCredito Italiano ha totalizzato circa 35.000 giornate di assenza (poco più di 12 gg. pro capite, con una percentuale media del 5,5% sui giorni lavorativi totali). Cause N. giornate Malattie, infortuni e visite mediche Gravidanza, puerperio e post partum Motivi familiari o personali (lutto, assistenza familiari, nascita figli, motivi scolastici…) Permessi sindacali Donazione sangue Altri motivi Totale 24.200 4.000 3.350 2.000 250 1.200 35.000 Sviluppo delle competenze Far crescere le risorse umane significa far crescere il Gruppo. Non bastano persone professionalmente preparate: ci vogliono persone motivate, consapevoli del proprio ruolo, che sappiano individuare le priorità, definire gli obiettivi da perseguire e come raggiungerli. È questo che consente di fare la differenza: l’attenzione costante non solo ai risultati, ma al modo con cui essi vengono raggiunti, in armonia con l’identità distintiva con cui UniCredito Italiano vuole operare sul mercato ed in linea con le aspettative dei propri clienti e degli stakeholder di riferimento. Un vantaggio competitivo riconosciuto e sostenibile è ancorato alla capacità di stimolare, sviluppare e capitalizzare quei comportamenti che fanno sì che i risultati siano raggiunti agevolmente, rapidamente e, soprattutto, siano ripetuti nel tempo. Ciò si traduce nei seguenti obiettivi: - attrarre persone “giuste”, attraverso l’utilizzo di meccanismi di selezione del personale professionali e il più possibile oggettivi, idonei a valutare il possesso delle competenze e delle capacità necessarie a rafforzare la prestazione; - trattenere le risorse, motivandole e riconoscendone il ruolo e il valore all’interno della propria banca di riferimento e del Gruppo; - ottimizzare il capitale umano, per mettere meglio a frutto il patrimonio di competenze, conoscenze e valori umani in coerenza con i principi guida di UniCredito Italiano. Il ruolo della Capogruppo è quello di fornire innovazione progettuale nella realizzazione delle modalità e degli strumenti idonei alla crescita e valorizzazione del personale e di 50 esercitare un’azione di supporto alle società del Gruppo attraverso l’identificazione di prassi eccellenti. L’investimento nelle risorse umane di UniCredito Italiano si articola su diversi fronti. Particolare attenzione è dedicata alle seguenti attività: - pianificazione ed erogazione della formazione a sostegno dello sviluppo professionale delle persone; - ridefinizione di strutture organizzative e di ruoli orientata al miglioramento dell’efficienza e alla specializzazione della rete commerciale; - riduzione dei livelli gerarchici finalizzata ad una migliore razionalizzazione delle risorse; - diffusione di criteri di responsabilità per una maggiore condivisione e partecipazione di tutto il personale al disegno imprenditoriale del Gruppo e ai suoi risultati. Fra i numerosi e diversificati strumenti messi a punto per l’attuazione di tali interventi vi sono due nuovi progetti elaborati dalla Capogruppo che puntano sulla crescita del valore individuale di alcune persone all’interno dell’organizzazione: • Progetto Giovani Talenti: dedicato a giovani ad elevato potenziale, che hanno già maturato esperienze nel Gruppo, e finalizzato a prepararli a ricoprire posizioni rilevanti nel medio periodo. Il programma, che nell’edizione pilota avviata il 4 ottobre 2000 ha coinvolto 100 persone a livello di Gruppo, prevede una serie di attività formative comuni e un piano BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. di sviluppo individuale progettato, per ognuno, sulla base di esperienze pregresse, ruolo ricoperto, propensione personale • Progetto Risorse Chiave: dedicato a persone che ricoprono posizioni considerate strategiche per lo sviluppo del Gruppo e mirato a garantire l’adeguata copertura delle posizioni chiave e a fidelizzare le risorse migliori Elemento comune ai due progetti è il riconoscimento del valore delle persone più preparate e motivate attraverso l’offerta di interessanti possibilità di crescita professionale e di carriera all’interno del Gruppo. Titolo di studio dei dipendenti Ausiliari Dirigenti Quadri direttivi Impiegati Commessi uomini donne uomini donne uomini donne uomini donne Laurea 71 Diploma 45 5 271 91 59 61 474 173 421 701 2 21 15 157 218 35 24 2 6 Licenza media Licenza Elementare Ripartizione percentuale del personale per titolo di studio 1 Totale uomini donne 401 157 942 874 213 234 30 2 Tipologia di laurea Circa il 20% del personale è in possesso di una laurea, prevalentemente in discipline economiche e bancarie o giuridiche; considerando il solo personale direttivo, la percentuale di laureati sale al 38%. 51 Formazione L’attenzione alla crescita delle competenze e delle conoscenze del personale UniCredito Italiano ha coniugato le disposizioni di natura contrattuale con la necessità di ridisegnare i percorsi formativi secondo logiche nuove, meglio rispondenti alle esigenze di un mercato estremamente dinamico e competitivo. In passato la relativa stabilità delle competenze richieste rendeva omogenei i fabbisogni formativi e consentiva interventi generalizzati ed erogati prevalentemente in fase di ingresso dei ruoli. Oggi la base delle conoscenze e competenze individuali deve rispondere a esigenze di flessibilità e dinamicità del ruolo e, pertanto, deve essere periodicamente verificata e rinnovata e accompagnare la crescita professionale delle persone (formazione continua). Il ruolo della Capogruppo è soddisfare questa esigenza di continuo aggiornamento del personale, attraverso un nuovo modo di fare formazione, finalizzato all’adeguato inserimento e alla corretta interpretazione dei diversi ruoli aziendali. La nuova 52 formazione persegue un duplice obiettivo: insegnare non solo a saper fare – curando le conoscenze tecnico-specialistiche - ma anche a saper essere, incidendo sugli atteggiamenti e i comportamenti concreti e osservabili (modalità in cui vengono perseguiti i risultati, correttezza nelle relazioni con i colleghi, attenzione al cliente e alla qualità del servizio, sensibilità e partecipazione nella riduzione degli impatti ambientali e dei rischi per la salute e sicurezza connessi allo svolgimento dell’attività quotidiana, etc.). La Nuova Formazione Da… A… Formazione di preparazione al ruolo Formazione continua di accompagnamento al ruolo Formazione indifferenziata Base “garantita” con successiva personalizzazione “Patente” a esercitare il ruolo Strumento di sostegno dei risultati Intervento rivolto esclusivamente al personale impiegatizio Intervento rivolto anche ai quadri direttivi Attività svolta prevalentemente in aula Attività “multicanale” (aula, autoformazione) Presenza di docenti di professione Presenza di docenti e testimonianze provenienti “formatore” da diverse realtà Attività gestita dal centro Attività definita con il coinvolgimento dei capi nei piani di sviluppo BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. In sintesi, l’attività formativa è divenuta più partecipativa, più centrata sulla persona e coerente con lo specifico percorso di crescita professionale di ciascun lavoratore, sulla base del piano di sviluppo individuale concordato con il proprio capo diretto. La formazione dedicata a tutto il personale del Gruppo, finalizzata all’inserimento e alla crescita dei vari ruoli professionali, continua ad essere erogata a cura delle singole Banche in relazione alle differenti esigenze di business/territorio. Tale attività formativa ha coperto complessivamente circa 100.900 giornate ed ha interessato circa 48.541 persone. Nell’ambito del proprio perimetro, che nel 2000 oltre alla Capogruppo comprendeva UPA e USI, UniCredito Italiano ha erogato formazione a circa 2.446 persone per un totale di 7.214 giornate. Il dettaglio dei corsi effettuati per lo sviluppo professionale delle risorse di UPA* e USI** è indicato nei grafici che seguono. Risorse coinvolte Numero ore Il personale della Capogruppo ha partecipato prevalentemente a corsi specialistici o manageriali in coerenza con il ruolo svolto e il proprio piano di sviluppo individuale. I corsi hanno interessato circa 520 partecipanti per un totale di 13.540 ore. 53 Formazione manageriale infragruppo Nell’ambito del processo di integrazione fra le diverse società del Gruppo, nel 1999 è stato avviato un progetto di formazione manageriale che ha coinvolto complessivamente 390 persone (top e middle management). Uno dei principali obiettivi dell’incontro era l’analisi e la condivisione dei Principi Guida Aziendali. Nel giugno 2000 si è realizzata la seconda fase di tale progetto che, coinvolgendo 170 manager appartenenti alle banche e alle principali società del Gruppo, si è posta l’obiettivo di declinare i principi guida in politiche (finalità, strumenti, modalità di attuazione), nell’ambito delle diverse realtà aziendali. Le politiche aziendali aiutano a capire attraverso quali criteri sia possibile tradurre in valenza trasversale dei principi guida in scelte concrete, anche quotidiane. Sono state inoltre realizzate diverse iniziative specifiche di formazione infragruppo sia per lo sviluppo delle competenze (nell’area Private Banking per la diffusione di un modello unico e condiviso di business) sia per il lancio di nuovi prodotti e servizi (il pacchetto Imprendo, primo prodotto di Gruppo rivolto al segmento delle piccole imprese). 54 Sebbene la formazione sia un canale fondamentale per agevolare il processo di integrazione fra il personale che lavora all’interno del Gruppo, altri possono essere i momenti che conducono ad una condivisione delle competenze e conoscenze, ad un confronto di esperienze ed a un travaso di professionalità da una banca all’altra: un chiaro segnale di costruzione della rete infragruppo viene, ad esempio, dalla realizzazione del sistema informativo unico e dalla costituzione di società di servizio e di prodotto che lavorano per tutte le banche federate. Relazioni industriali Il clima sindacale, improntato sul dialogo e il confronto, ha in particolare consentito di affrontare positivamente i rilevanti impegni derivanti sia dall'applicazione del nuovo contratto collettivo nazionale di settore (in particolare in materia di “quadri direttivi”, sviluppo professionale e formazione) sia nell’ambito del progetto di Integrazione di UniCredito Italiano. Sotto questo ultimo profilo, nel corso dell’anno 2000, iniziatosi con lo scorporo dalla Capogruppo del Credito Italiano e di UBM, sono state portate a termine operazioni di trasferimento di rami d’azienda e di riorganizzazione di società prodotto (TradingLab, Pioneer, etc) . È stato avviato il progetto volto a porre a fattor comune le strutture della Capogruppo e delle banche del Gruppo relative ai processi informativi, operativi ed alle attività amministrativo/contabili; dopo BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. una prima fase di coordinamento – da parte di UPA e USI – del personale addetto, si è passati ad una fase di distacco, che si concluderà con l’1 luglio 2001, data in cui avverrà la cessione dei rami d’azienda relativi. Presso la Capogruppo il tasso di sindacalizzazione è di circa il 40% (a livello di Gruppo esso si attesta di poco al di sotto delle medie nazionali). Polizze assicurative aziendali e previdenza integrativa UniCredito Italiano ha stipulato per i propri dipendenti polizze assicurative per la copertura dei rischi professionali, per i casi di morte e di invalidità permanente. La copertura di detti rischi è impostata su una polizza assicurativa, con capitale assicurato di 10 milioni di lire pro-capite, e su proporzionali integrazioni a carico della Banca. Sono inoltre coperti i rischi “itinere” e le spese mediche connesse a infortunio professionale con massimali rispettivamente di 50 milioni e 25 milioni, validi per tutte le categorie. Il costo sostenuto dall’Azienda nei confronti della Compagnia di assicurazione, per le suddette polizze assicurative, è nell’ordine delle 15 mila lire pro-capite. 55 Per effetto di specifici accordi, UniCredito Italiano ha inoltre stipulato per tutto il personale, tramite Casse assistenziali, polizze a garanzia delle spese per ricoveri ospedalieri, nonché per alcune prestazioni diagnostiche e terapeutiche, con applicazione di franchigie prestabilite. Nell’ambito del Gruppo è stato costituito un Fondo pensione complementare alle pensioni INPS. Vi possono aderire tutte le Aziende del Gruppo che ne abbiano interesse, per iscrivervi i propri dipendenti. Al Fondo, per UniCredito Italiano, sono iscritti 2.587 dipendenti (oltre il 90% del personale complessivo). Prestiti agevolati per i dipendenti UniCredito Italiano ha attivato forme di sovvenzioni e mutui per i dipendenti per agevolare l’acquisto di appartamenti e per far fronte a specifiche esigenze familiari. Gli importi variano a seconda della categoria di appartenenza ed i tassi applicati, in linea con l’andamento del Tasso Ufficiale di Riferimento (T.U.R.) risultano attualmente compresi tra un minimo dell’1,50% ed un massimo del 3,25%. Tali sovvenzioni sono in aggiunta alle previsioni di legge in materia di anticipazioni del trattamento di fine rapporto. Nel corso del 2000 le richieste hanno interessato 65 dipendenti per mutui per la prima casa, 4 per la seconda casa e 228 per occorrenze familiari. Borse di studio e altre provvidenze per il personale Diversificati sono gli ambiti di intervento a favore del personale di UniCredito Italiano. • Ai sensi delle previsioni contrattuali vengono riconosciute a titolo di borsa di studio: • Lit. 145.000 a studenti di scuola di istruzione secondaria di primo grado; • Lit. 205.000 a studenti di scuola di istruzione secondaria di secondo grado; • Lit. 420.000 a studenti universitari. Ad iniziativa aziendale, tale provvidenza è stata estesa ai figli dei pensionati del Fondo Pensione. 56 • Ai dipendenti in servizio e al personale in quiescenza, con figli di età compresa tra i quattro e i dodici anni, vengono corrisposte annualmente Lit. 200.000 per ciascun figlio. • In occasione del Natale viene messo a disposizione di ciascun figlio di dipendente, in servizio ed in quiescenza, fino al compimento del 12° anno di età, un importo di Lit. 150.000. • Ai dipendenti in servizio ed in quiescenza viene corrisposto l’importo di Lit. 3.000.000 annue per ciascun familiare disabile. • Ai dipendenti viene erogato un importo del 28% della retribuzione annua lorda al raggiungimento del 25° anno di servizio, un importo pari al 7% della retribuzione annua lorda spettante al momento della cessazione per i nominativi che al 1° giugno 1988 avevano già maturato 25 anni di servizio ed un importo del 14% della retribuzione annua lorda al raggiungimento del 35° anno di servizio (in aggiunta alla medaglia d’oro). • Occasionalmente l’Azienda elargisce somme a titolo di sussidio al personale in quiescenza ed ai familiari dei dipendenti deceduti in servizio. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Iniziative culturali e ricreative ed attività a favore dei dipendenti UniCredito Italiano favorisce la costituzione - sulle varie piazze di insediamento - di circoli per attività sportive, ricreative e culturali dei propri dipendenti e delle loro famiglie. Particolarmente attivo il Circolo Culturale Ricreativo e Sportivo di UniCredito Italiano e Credito Italiano che nel corso del 2000 ha organizzato tornei “infragruppo” di sci, calcio, tennis, pingpong. L’intensa attività ricreativa ha coinvolto circa 8.000 partecipanti. Altre iniziative hanno riguardato i programmi turistici di gruppo (2.000 partecipanti) e individuali caratterizzati da un significativo aumento del 10% delle adesioni rispetto al 1999, iniziative culturali (corsi e visite guidate che hanno coinvolto circa 2.500 persone) e azioni di sensibilizzazione dei dipendenti nei confronti di attività di volontariato. 57 Contributi aziendali per azioni a favore dei dipendenti - Anno 2000 (IN MILIONI DI LIRE) Polizze per ricoveri ospedalieri e per alcune prestazioni diagnostiche e terapeutiche Fondo pensione Borse di studio per i figli dei dipendenti Contributi per i figli dei dipendenti Contributi per familiari disabili Altre erogazioni per i dipendenti legate all’anzianità di servizio Iniziative culturali e ricreative Sussidi al personale 2.152 16.386 212 284 99 2.388 127 120 Comunicazione interna Fra i diversi strumenti di comunicazione e informazione interna esistenti – newsletter, convention, roadshow (ovvero incontri sul territorio del vertice con il personale direttivo), lettere della Direzione su aspetti specifici – il giornale aziendale Qui UniCredit rappresenta quello che meglio risponde all’esigenza, particolarmente sentita in un Gruppo federale come UniCredito Italiano, di comunicare e mettere a confronto esperienze diverse e per far crescere una cultura e identità comuni, nel rispetto delle specificità di ciascuna banca. Il primo numero è uscito nel gennaio 1999, all’indomani della costituzione ufficiale di UniCredito Italiano. Ha sostituito i precedenti giornali aziendali inGRUPPO (Credito Italiano e Rolo Banca 1473), Nuovo Cordusio (Credito Italiano) e Rolo Banca 1473 news (Rolo Banca 1473). È un periodico bimestrale composto da un primo dorso comune per il 58 Gruppo e da altri dorsi dedicati alle singole banche – i Focus - allegati al giornale principale e destinati ognuno al pubblico di riferimento. Uno dei messaggi forti di indirizzo di Qui UniCredit è che la comunicazione è tanto più efficace quanto più è multidirezionale, completa e credibile e quanto più il giornale è libero di esprimersi. Fin dall’inizio lo sforzo è stato quello di costruire un giornale di tutti, in grado di differenziarsi da house organ preesistenti non solo per la veste grafica e l’approccio più giornalistico agli argomenti, ma anche per la capacità di parlare la lingua dei colleghi e di essere, il più possibile, di valido aiuto alla comprensione delle trasformazioni in atto nel gruppo UniCredito Italiano e nell’intero sistema bancario. Il giornale, che raggiunge circa 51 mila persone, viene distribuito per posta interna a tutti i dipendenti delle banche del Gruppo UniCredito Italiano e delle società controllate, e tramite il servizio postale ai pensionati. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. 59 Gli altri partner Azionisti La remunerazione degli azionisti Nel determinare la destinazione degli utili di esercizio, pur assicurando un adeguato dividendo agli azionisti è necessario non perdere di vista l’importanza del rafforzamento patrimoniale e finanziario della società, essenziale per supportare le nuove sfide proposte dal mercato, i programmi di espansione internazionale e gli investimenti programmati per affermarsi come azienda leader del settore. La proposta di distribuzione del dividendo 2000 è specchio fedele di questa politica, prevedendo una destinazione ai soci di Lire 1.256,4 miliardi su un totale di utili da distribuire di 2.346,3 miliardi ed accantonando a riserve la differenza. I dividendi unitari proposti in sede di approvazione del bilancio 2000 sono pari a L. 250 (0,129 euro) per ogni azione ordinaria e a L. 265 (0,137 euro) per ogni azione di risparmio. 60 Composizione del capitale sociale A seguito degli aumenti di capitale effettuati nell’esercizio, il capitale sociale ammonta a L. 2.512.102.903.000, diviso in n. 5.024.205.806 azioni da lire 500 cadauna, di cui 5.002.499.254 azioni ordinarie e n. 21.706.552 azioni di risparmio. Alla data del 31 dicembre 2000 la composizione della base azionaria è la seguente: • gli azionisti sono circa 223.000; • l’azionariato residente detiene circa il 70% del capitale sociale e gli azionisti esteri il rimanente 30%; • gli investitori istituzionali detengono complessivamente oltre il 44% del capitale sociale ordinario. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Principali azionisti al 31.12.2000 Socio n. azioni ordinarie % di possesso (1) 839.700.281 704.943.077 247.700.000 145.791.074 16,606% 14,092% 4,951% 2,914% Fondazione C.R. Verona, Vicenza, Belluno e Ancona Fondazione Cassa di Risparmio di Torino Gruppo Allianz Fondazione Cassamarca (1) Sul capitale ordinario; lo Statuto prevede una limitazione del diritto di voto al 5% del capitale Andamento della quotazione Nel corso del 2000 il volume degli scambi complessivo è stato pari al 92,42% delle azioni ordinarie (in circolazione al 31 dicembre 2000) ed al 123,50% delle azioni di risparmio. L’incremento del valore del titolo nel tempo è mostrata in maniera oggettiva ed evidente dal prospetto che segue, nel quale sono esposte le quotazioni del titolo negli ultimi 61 sette anni. Prezzo ufficiale azione ordinaria Anno 1994 1995 1996 1997 1998 1999 1999 2000 lire lire lire lire lire lire euro euro massimo minimo medio fine periodo 2.780 2.157 2.024 5.530 10.447 11.205 5.787 6.115 1.547 1.554 1.545 1.636 5.613 7.445 3.845 3.586 2.186 1.862 1.777 3.303 8.443 8.918 4.606 4.976 1.674 1.849 1.678 5.492 9.807 9.534 4.880 5.572 La gestione dei rapporti con gli investitori: il ruolo di Investor Relations Oltre che analizzare l’impatto delle diverse opzioni strategiche sulla valutazione di mercato del titolo e assicurare un continuo feedback al management dell’opinone del mercato sul Gruppo, l’Unità Investor Relations svolge il fondamentale compito di fare da tramite tra il Gruppo e gli investitori, assicurando una comunicazione continua e trasparente. Per rispondere a tale obiettivo vengono utilizzati numerosi e diversificati strumenti: presentazioni di risultati a fine anno e di quelli infra-annuali, incontri one-to-one e conference call con investitori istituzionali, predisposizione di comunicati stampa relativi a notizie che possono influire sul prezzo dell’azione, sviluppo e aggiornamento continuo della pagina web dedicata, investor day, etc. Investitori, responsabilità sociale e ambiente Un’attenzione crescente è stata dedicata negli ultimi anni da alcuni stakeholder 62 (investitori, centri di ricerca, università, associazioni ambientaliste e dei consumatori) nei confronti delle prestazioni sociali e ambientali di UniCredito Italiano. Nell’arco dell’anno 2000 sono pervenuti ad Investor Relations alcuni questionari mirati a valutare in modo approfondito le attività condotte dal Gruppo che potevano comportare impatti significativi dal punto di vista etico-sociale, nonché sulle condizioni di sicurezza dell’azienda e sull’ambiente naturale. È interessante notare come due di tali questionari siano stati sottoposti ad UniCredito Italiano da parte di importanti gestori di fondi. Nell’ambito del costituendo Sistema di Gestione Integrato, viene applicata una procedura che consente di rispondere tempestivamente e in modo esaustivo a queste richieste. Clienti Tutela della privacy La tutela della riservatezza e della sicurezza dei dati sono sempre stati considerati da UniCredito Italiano elementi fondanti del rapporto fiduciario tra banca e cliente. UniCredito Italiano ha fatto propri i principi contenuti nel “Codice di Comportamento del Settore Bancario e Finanziario” predisposto dall’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana che definisce alcune linee di condotta relative ai rapporti con la clientela, mirando a fornire garanzie in termini di chiarezza, assistenza, qualità dei servizi e dei prodotti. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Già perseguita con una rigorosa applicazione del “segreto bancario”, la tutela della privacy è rafforzata e garantita dall’osservanza della legge 675/96, tradotta nel Decalogo Privacy di UniCredito Italiano. Le dieci norme di comportamento regolano le modalità di accesso, raccolta, gestione, trattamento, aggiornamento, conservazione e distruzione dei dati, con particolare attenzione alle modalità di comunicazione a terzi solo previa autorizzazione dell’interessato, e di garanzia delle medesime modalità di riservatezza anche per i dati trattati attraverso internet. Call Center Il Call Center è una struttura della Capogruppo che opera attraverso i suoi 189 addetti in un’ottica di professionalità e gioco di squadra al fine offrire servizi via telefono. Non si tratta solo di servizi di banca telefonica, ma di servizi di customer care, attività di telemarketing e di help desk sulle piattaforme di home banking e trading on line. La tecnologia e l’organizzazione di cui è dotato il Call Center ne fanno un pilastro centrale nella strategia di approccio multicanale alla clientela del Gruppo. L’unità è infatti in grado di interfacciare tutti gli altri canali 63 di banca a distanza arricchendoli con una componente d’interazione con la clientela essenziale: le persone. Cominciata l’attività con Credito Italiano a gennaio 1997, oggi il Call Center eroga servizi per diverse banche del Gruppo. I numeri del Call Center per il 2000 Persone che vi lavorano: Telefonate gestite: E-mail gestite: Ordini titoli raccolti: Ordini di pagamento effettuati: Clienti aderenti al servizio di Banca telefonica: Scomposizione del traffico telefonico: 189 3.500.000 20.000 300.000 per un ctv di 3.600 miliardi 25.000 300.000 70% per servizi di Banca telefonica; 30% per il resto delle attività gestite Livello di servizio complessivo: 85% delle chiamate con risposta entro 5 secondi Pioneer Funds - Global Environmental & Ethical Fund Un passo decisivo nell’accelerazione del processo di internazionalizzazione dell’asset management del Gruppo è avvenuto con l’acquisizione della divisione Global Investment Management della società americana Pioneer Group. Dall’integrazione operativa di Pioneer con EuroPlus, il braccio UniCredito Italiano nell’asset management, è nato un gruppo che si colloca al terzo posto in Europa tra i grandi gestori di fondi comuni. Uno dei 28 comparti previsti dal Fondo comune di investimento Pioneer Funds è denominato Global Environmental & Ethical Fund e prevede prevalentemente investimenti in titoli azionari e strumenti finanziari collegati ad azioni che soddisfano criteri sociali e di protezione ambientale, i cui contenuti è previsto siano sottoposti all’esame di un”comitato etico”. Questi criteri contemplano: società i cui prodotti e servizi concorrono a creare un ambiente sicuro e sano, che non investono in attività dannose per l’ambiente e che si impegnano a mantenere un comportamento socialmente utile. Al momento (anche se è prevista l’aggiunta di altri 64 criteri), sono escluse dall’universo investibile tutte le società connesse con: industria militare, industria del tabacco, produzione di alcolici, energia nucleare, armi da fuoco, gioco d’azzardo, industrie ad elevato rischio ambientale. Secondo una logica diversa orientata a segnalare e premiare comportamenti virtuosi, è prevista l’introduzione di criteri positivi di selezione delle imprese che adottano politiche proattive nella gestione ambientale e basate sul rispetto dei diritti umani. Fornitori N el rapporto con i fornitori sono valutati con particolare attenzione gli aspetti relativi alla qualità dei prodotti. La selezione dei fornitori avviene sulla base di un questionario, mirato a raccogliere le informazioni necessarie alla qualificazione dei produttori di beni e servizi. L’implementazione del Sistema di Gestione Integrato in via di realizzazione consentirà la definizione di uno specifico albo fornitori quale strumento gestionale dei processi di acquisto, con particolare riguardo agli aspetti di sicurezza dei prodotti nel loro ciclo di vita e di compatibilità ambientale, favorendo quando possibile l’uso di materiali e componenti rinnovabili e riciclabili e riducendo la produzione di rifiuti risultanti da beni e servizi acquistati. Uno strumento che permetterà di aggiornare le valutazioni sull’efficienza delle prestazioni e sulle specifiche tecniche di manufatti e servizi, basate sui requisiti di conformità agli standard internazionali ed alla legislazione vigente. UniCredito Italiano conta 613 fornitori. Data la localizzazione delle attività di UniCredito Italiano nell’area milanese, l’80% delle forniture provengono dalla Lombardia. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Disaggregazione fornitori per localizzazione geografica Istituzioni e collettività Ministero dell’Ambiente Il 7 marzo 2000 UniCredito Italiano e il Ministero dell’Ambiente hanno firmato un Protocollo d’Intesa sulla condivisione delle reciproche strategie di promozione per la certificazione ambientale delle imprese industriali (ISO 14001EMAS) e lo sviluppo di interventi a favore della gestione ambientale e dell’innovazione tecnologica. In questo documento viene sancita l’importanza della tutela ambientale e la necessità di favorire l’avvio di processi virtuosi che portino all’integrazione della variabile ambientale nella gestione aziendale, vissuta anche come occasione competitiva. In particolare si riconosce un ruolo fondamentale agli istituti bancari nei processi di diffusione delle informazioni e di promozione degli strumenti esistenti, con la valorizzazione, attraverso idonee politiche del credito, della riduzione del rischio ambientale di imprese registrate o certificate. Prefetture e forze dell’ordine Le problematiche di security in UniCredito Italiano sono seguite da una apposita Unità Organizzativa, la quale collabora con le istituzioni e con le forze dell'ordine nel delicato compito di prevenire gli episodi criminosi e di tutelare il patrimonio aziendale. Questa collaborazione si concretizza nella partecipazione agli incontri che i prefetti ed i questori periodicamente promuovono sul tema, nonché in una costante opera di scambio di informazioni. 65 In questo ambito il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno ha recentemente varato, d'intesa con l'A.B.I., un programma finalizzato a migliorare i servizi di prevenzione delle rapine ai danni delle dipendenze bancarie. UniCredito Italiano ha aderito a tale piano segnalando a tutte le questure ed ai comandi provinciali dei carabinieri i nominativi ed i numeri telefonici dei responsabili centrali e periferici della sicurezza. A costoro i rappresentanti delle forze dell'ordine mettono a disposizione un numero telefonico riservato cui far capo in caso di necessità. Kyoto Club Il Kyoto Club è un’organizzazione non profit di imprese ad adesione volontaria, alle quali si affiancano associazioni, enti ed amministrazioni locali, avente lo scopo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Conferenza di Kyoto e di perseguire la riduzione degli altri impatti ambientali generati dai processi produttivi e dal ciclo 66 di vita dei prodotti. Esso promuove, sia tra gli associati che nel complessivo ambito dell'industria nazionale, la crescita della cultura ambientale d'impresa e l’adozione di un comportamento proattivo nei confronti dell'ambiente globale e locale; condividendone le finalità, UniCredito Italiano è iscritto al Kyoto Club come uno dei soci sostenitori. Rapporti con le Università Osservatorio sui Sistemi di Gestione Ambientale UniCredito Italiano partecipa all’Osservatorio sui Sistemi di Gestione Ambientale promosso dall’Istituto di Economia delle Fonti di Energia e dell’Ambiente (IEFE) dell’Università Bocconi. Istituito nel 1997, l'Osservatorio si propone di assicurare il confronto fra i principali attori istituzionali, economici e sociali interessati alla gestione ambientale, offrendo una sede qualificata all'interno della quale discutere ed approfondire i temi emergenti in materia di sistemi di gestione ambientale a livello nazionale e internazionale, monitorare la situazione della registrazione EMAS e della certificazione ISO 14001 in Italia attraverso la raccolta sistematica di informazioni e dati ed offrire un costante aggiornamento sull'evoluzione dei nuovi strumenti di politica ambientale a livello nazionale e comunitario. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Stages Nel quadro di una cooperazione con le istituzioni formative, UniCredito Italiano ospita, d’accordo con le università, numerosi studenti per periodi di stages finalizzati all’acquisizione di una prima esperienza lavorativa. Nel corso del 2000 sono stati realizzati 16 stages. Gli stages hanno avuto una durata compresa tra un minimo di un mese ed un massimo di un anno e si sono svolti all’interno delle varie Unità Organizzative della Capogruppo. AIRC - Associazione Italiana Ricerca sul Cancro P er il secondo anno, UniCredito Italiano aderisce all’iniziativa di sensibilizzazione e di raccolta fondi a favore dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro. A differenza dell’anno scorso non è stata prevista l’apertura degli sportelli in una domenica dedicata, ma lo sviluppo dell’iniziativa su un periodo più lungo a cui vengono associate iniziative locali di sensibilizzazione della clientela e della comunità. Novità di quest’anno l’iniziativa “luce per la ricerca”, che consiste nella distribuzione di una lampadina a risparmio energetico, finanziata da Enel e consegnata attraverso le reti commerciali dei partner AIRC a chi verserà un contributo associativo. La “lampadina della ricerca” è un prodotto di alta qualità che riporta ai valori del rispetto dell’ambiente e del risparmio energetico per una migliore qualità della vita. Oltre ad iniziative di promozione da parte delle banche federate è stata compiuta una massiccia campagna pubblicitaria raccolta fondi attraverso gli sportelli (circa due miliardi in totale fra quelli raccolti, quelli sottoscritti dai dipendenti e quelli stanziati dalle banche commerciali del Gruppo). Sodalitas Dal 1999 UniCredito Italiano è socio di Sodalitas, Associazione per lo Sviluppo dell’Imprenditoria nel Sociale. Missione di Sodalitas è affiancare e sostenere, attraverso interventi di consulenza volontaria guidati da un codice etico, le organizzazioni senza scopo di lucro (associazioni di volontariato, cooperative sociali, enti religiosi, fondazioni, enti morali, etc.) nei loro processi di gestione, trasformazione e sviluppo. Promuove a fianco delle imprese iniziative che orientino e sostanzino l’impegno nella comunità come “cittadino 67 esemplare”. Ponte e catalizzatore di idee tra i diversi attori sociali (pubblici, privati, nonprofit), ne favorisce la collaborazione su progetti concreti finalizzati alla coesione sociale. Il tema della responsabilità sociale dell’impresa ha trovato, grazie al supporto di Sodalitas, un efficace momento di sviluppo all’interno della cultura della banca. Al fine di tradurre in progettualità l’attenzione di UniCredito Italiano alle problematiche sociali, sono risultate di particolare interesse le occasioni di confronto promosse sui temi del bilancio sociale e della formazione manageriale in tema di cittadinanza d’impresa e di business ethics. Nell’ambito delle iniziative svolte in cooperazione con Sodalitas, è nato il Progetto Pilota Microcredito a Milano in partnership con la Fondazione San Carlo. Si tratta del primo esperimento pilota in Italia di credito finalizzato all’avvio di attività lavorative autonome da parte di soggetti “non bancabili”, ovvero in assenza di garanzie materiali. 68 Mutuato da una iniziativa avviata in Bangladesh dalla Grameen Bank, e applicato con successo anche in paesi sviluppati come Usa, Belgio e Francia, il progetto Microcredito è diventato operativo nel 1999 in Italia, in collaborazione con l’Università Bocconi. Sodalitas ha realizzato lo studio di fattibilità, UniCredito Italiano ha donato un fondo rotativo di 200 milioni, mentre la Fondazione San Carlo, che ogni giorno entra in contatto con soggetti bisognosi, eroga materialmente il credito, assistita da un Comitato di valutazione di cui fanno parte rappresentanti della stessa Fondazione, dell’Università Bocconi e consulenti volontari di Sodalitas. I risultati del primo anno di operatività sono positivi: sono stati erogati 17 prestiti, e sono iniziati i rimborsi delle rate. Il credito erogato ha consentito l’avvio di piccole attività imprenditoriali soprattutto da parte di extracomunitari regolarmente residenti a Milano. Il progetto Microcredito si differenzia da altre iniziative di supporto all’occupazione – quali il prestito di onore e i finanziamenti alle imprese sociali – sostanzialmente per l’esiguità dell’importo necessario per la creazione di un posto di lavoro, per l’origine delle risorse che provengono quasi tutte da donazioni private senza alcun contributo pubblico e per il ruolo dei volontari nella valutazione e accompagnamento dei progetti microimpresa (minimi costi di gestione). BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Cittadinanzattiva Il concetto good corporate citizenship è stato assunto da UniCredito Italiano quale motivo ispiratore per l’adesione al “Manifesto della cittadinanza di impresa” promosso da Cittadinanzattiva, movimento di partecipazione civica (già noto come Movimento Federativo Democratico); una Onlus che agisce in campo sociale, ambientale, della salute e della sicurezza individuale e collettiva, per la tutela dei diritti umani e per la promozione e l’esercizio pratico dei diritti dei consumatori e degli utenti, dei quali è associazione riconosciuta dal Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato. Con Cittadinanzattiva nel corso del 2000 sono stati attivati rapporti di collaborazione mirati a sviluppare il concetto d’impresa come “cittadino”; tali rapporti, in particolare, si concretizzano sul tema della qualità dei servizi bancari, in azioni di partenariato su progetti specifici (“Citizen labelling and corporate citizenship: benchmarking Northern and Southern European best practices”) finalizzati all’individuazione di criteri per essere azienda responsabile, e in attività di sostegno ad iniziative di promozione della cittadinanza attiva e di buone pratiche nei Paesi dell’Unione e della Nuova Europa (“Active Citizenship Network”). CSR Europe UniCredito Italiano ha partecipato il 9 e 10 novembre 2000 alla prima European Business Convention on Corporate Social Responsibility di Bruxelles, promossa da “European Business Network for Social Cohesion”, una rete business to business che opera nel Continente per la diffusione della responsabilità sociale delle imprese, attraverso l’adozione di politiche e programmi basati sulla valorizzazione dei capitali umani, le pari opportunità, l’apprendimento continuo delle risorse, l’inclusione sociale, lo sviluppo sostenibile ed il progresso umano. Per promuovere tali principi è stata lanciata la “Campagna 2005” mirata ad attuare entro quella data una forte iniziativa di sensibilizzazione delle istituzioni, delle imprese, delle organizzazioni non governative e nonprofit. L’obiettivo è quello di creare una massa critica di leader d’opinione e decisori nei mondi delle aziende, delle pubbliche istituzioni e della società civile disposti a mettere in pratica i principi che stanno alla base del concetto di Corporate Social Responsibility. UniCredito Italiano fa propri gli assunti della Campagna e si impegna a promuoverne gli obiettivi nell’ambito del Gruppo. 69 Istituto Europeo di Oncologia (IEO) – Fondazione Monzino L’ Istituto riconosciuto come IRCCS, del quale UniCredito Italiano è socio promotore, nasce nel 1987 con lo scopo di organizzare e gestire strutture cliniche e scientifiche per la ricerca, la cura e la prevenzione oncologica. Per raggiungere gli scopi sociali IEO sviluppa progetti originali di ricerca, utilizzando tecnologie avanzate nella diagnosi e nel trattamento dei tumori. Un’ulteriore opportunità di continuità e di sviluppo dell’attività clinica e di ricerca, in una patologia che per importanza e gravità è gemella a quella trattata da IEO, si è generata con l’acquisizione del Centro Cardiologico SpA “Fondazione Monzino”, una struttura riconosciuta come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, le cui sinergie consentono di incrementare il valore intrinseco di entrambi gli Istituti. 70 Fondazione Roberto Bazzoni È una Onlus sorta per ricordare l’impegno di Roberto Bazzoni, figlio di un collega, e di alcuni volontari in missione nel Kosovo, il cui aereo ONU si è schiantato nel novembre ‘99 sulle montagne che circondano Pristina. L’iniziativa è partita da un’idea di alcuni amici in continuità ideale con gli intenti di Roberto, per concretizzare un progetto di solidarietà in collaborazione con la Caritas. Il progetto consiste nella costruzione di un centro di riabilitazione per disabili, nell’acquisto di un veicolo per il loro trasporto, nell’attuazione di programmi di formazione del personale paramedico e nel supporto al centro protesi di Rudo. Il finanziamento di tutta l’operazione è stimato tra i 1.100 e i 1.300 milioni di lire, da raccogliersi attraverso contributi delle società del Gruppo e fra il personale. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Sponsorizzazioni-oblazioni La banca interviene con sponsorizzazioni e oblazioni a sostegno di molte iniziative del non profit. Vari e diversificati sono i campi nei quali si esplica il nostro impegno, dal sociale a quello culturale, senza dimenticare la ricerca scientifica, l’assistenza e l’arte. Durante l’anno particolare rilevanza hanno assunto le iniziative relative a: • concerti in occasione dell’80esimo compleanno del Papa • concerto al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato, in occasione del 25° anniversario del Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) • Importante ed esclusiva mostra dedicata a Manzù presso la Fondazione Biblioteca di via Senato a Milano • Concerto organizzato dal cardinale Tonini per la ricostruzione di un villaggio nel Burundi • Restauro degli affreschi del Tiepolo a Venezia • Convegno sui diritti dei cittadini (“La settimana della Cittadinanza attiva”) organizzato dal Movimento Federativo Democratico • Campagna raccolta fondi a favore dell’AIRC in occasione della Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro • Premio promosso da Legambiente “Innovazione amica dell’ambiente” • Oblazione a favore di un orfanotrofio in Bulgaria Quote associative La banca inoltre partecipa con quote associative a numerosi Enti/Associazioni che hanno fine scientifico, artistico/culturale, sociale quali in particolare: • Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi • Associazione Amici della Scala • Comitato Italiano World Monuments Fund • Istituto per gli studi di Politica internazionale • Associazione per lo Sviluppo Studi Banca e Borsa • Sodalitas • Kyoto Club • Osservatorio sui Sistemi di Gestione Ambientale – IEFE Università L. Bocconi Altre iniziative A partire dal 1999 è stata realizzata una collana triennale di opere liriche (volumi e CD) e, in collaborazione con il Maestro Muti e la Filarmonica della Scala, CD destinati all’omaggistica. 71 Calcolo e ripartizione del valore aggiunto Il valore aggiunto rappresenta la ricchezza prodotta dall’azienda nell’esercizio, individuabile come differenza tra i ricavi lordi e i consumi utilizzati per produrli. La determinazione di tale valore assume significato in quanto rappresenta il raccordo contabile tra il bilancio di esercizio ed il bilancio sociale. Il suo calcolo avviene infatti attraverso una riclassifica delle voci del conto economico di esercizio, finalizzata ad evidenziare sia il processo di formazione del valore aggiunto aziendale che la sua distribuzione, esprimendo in quantità monetarie i rapporti tra l’impresa e il sistema socio-economico con cui interagisce, con particolare riferimento ad alcuni dei principali stakeholder considerati in questo bilancio sociale: • Soci • Risorse umane • Stato, Enti e Istituzioni • Collettività • Sistema Impresa 72 Tra le diverse configurazioni che può assumere il valore aggiunto a seconda del livello di aggregazione dei componenti reddituali, si è scelta come base di riferimento metodologico, quella del valore aggiunto globale (VAG) – adottata nel Modello ABI di redazione del Bilancio Sociale per il settore del credito – che tiene conto delle specificità del mondo bancario. I dati utilizzati sono tratti dalla contabilità e dal bilancio dell’esercizio, sottoposti a verifica degli organi di controllo interno e certificati dalla Società di revisione contabile. Nelle pagine che seguono, viene rielaborato un prospetto analitico allo scopo di determinare l’ammontare del valore aggiunto lordo e del valore aggiunto netto. Il valore aggiunto lordo è suddiviso evidenziando la quota spettante a ciascuno degli stakeholder sopra citati. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. 73 Stato Patrimoniale riclassificato Voci dell’Attivo (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) 31.12.2000 1.1.2000 76,9 0,6 - Crediti verso clientela 13.513,2 6.744,0 - Crediti verso banche 71.124,7 5.887,2 6.695,1 - a) titoli immobilizzati 18.565,0 8.186,2 b) partecipazioni 20.674,9 16.584,2 378,0 385,7 1. Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali 2. Crediti: 3. Titoli non immobilizzati 4. Immobilizzazioni: c) immateriali e materiali 5 Altre voci dell’attivo 9.810,9 6.679,2 140.838,7 44.467,1 31.12.2000 1.1.2000 6.659,3 4.515,8 - Debiti rappresentati da titoli 13.079,8 10.833,2 - Debiti verso banche 81.441,8 6.582,6 2. Fondi a destinazione specifica 1.819,2 1.687,6 3. Altre voci del passivo 9.742,1 1.857,7 Totale dell’attivo Voci del Passivo (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) 74 1. Debiti: - Debiti verso la clientela 4. Fondi rischi su crediti 32,0 - 5. Passività subordinate 12.953,3 5.117,2 12.764,9 12.088,0 6. Patrimonio netto: Capitale, riserve e avanzo utili Utile d’esercizio Totale del passivo 2.346,3 1.785,0 140.838,7 44.467,1 31.12.2000 1.1.2000 4.689,6 2.341,2 24.111,4 7.948,2 Garanzie e impegni (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) Garanzie rilasciate Impegni Nota: La situazione all’1.1.2000 è quella successiva allo scorporo delle attività conferite a Credito Italiano e UBM. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Conto Economico riclassificato (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) VOCI 2000 10. Interessi attivi e proventi assimilati 2.885,3 20. Interessi passivi e oneri assimilati -3.267,9 Interessi netti 30. Dividendi e altri proventi MARGINE DI INTERESSE 40. Commissioni attive 50. Commissioni passive Commissioni nette 60. Profitti (Perdite) da operazioni finanziarie 70. Altri proventi di gestione 110. Altri oneri di gestione Altri proventi netti Proventi di intermediazione e diversi MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Spese per il personale Altre spese amministrative 80. Spese amministrative 90. Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali RISULTATO DI GESTIONE -382,6 3.434,5 3.051,9 50,6 -16,3 34,3 51,6 397,6 -87,6 310,0 395,9 3.447,8 -422,3 -335,5 -757,8 -50,2 2.639,8 100. Accantonamenti per rischi ed oneri -364,7 120. Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni -131,4 130. Riprese di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni 96,5 140. Accantonamenti per rischi su crediti -32,0 150. Rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie -70,6 160. Riprese di valore su immobilizzazioni finanziarie 33,1 Accantonamenti, rettifiche e riprese di valore -469,1 UTILE (PERDITA) DELLE ATTIVITA' ORDINARIE 2.170,7 180. Proventi straordinari 1.365,7 190. Oneri straordinari -132,5 Utile (Perdita) straordinario 1.233,2 UTILE ANTE IMPOSTE 3.403,9 220. Imposte sul reddito dell'esercizio UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO -1.057,6 2.346,3 75 Prospetto analitico di determinazione del valore aggiunto (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) RICAVI Interessi attivi e proventi assimilati Commissioni attive Altri ricavi - dividendi e altri proventi - profitti da operazioni finanziarie - altri proventi di gestione TOTALE PRODUZIONE LORDA CONSUMI Interessi passivi e oneri assimilati Commissioni passive Altri oneri di gestione Altre spese amministrative (1) Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie ed impegni Riprese di valore su crediti e accantonamenti per garanzie ed impegni Accantonamenti per rischi ed oneri 76 Accantonamenti ai fondi rischi su crediti TOTALE CONSUMI VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO Proventi straordinari (2) Oneri straordinari COMPONENTI STRAORDINARI NETTI VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO - materiali e immateriali - rettifiche finanziarie - riprese finanziarie RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONI VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO Costo del lavoro: - diretto - indiretto Elargizioni e liberalità (1) Imposte e tasse indirette e patrimoniali (1) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul reddito d’esercizio UTILE D’ESERCIZIO 2000 2.885,3 50,6 3.434,5 51,6 397,6 6.819,6 3.267,9 16,3 87,6 329,1 131,4 96,5 364,7 32,0 4.132,5 2.687,1 1.365,7 132,5 1.233,2 3.920,3 50,2 70,6 33,1 87,7 3.832,6 318,8 103,5 0,4 6,0 3.403,9 1.057,6 2.346,3 (1) La voce di bilancio 80 (b) – Altre spese amministrative – è stata disaggregata, separando la parte riferita a Elargizioni e liberalità e Imposte e tasse indirette e patrimoniali. (2) Nel corso dell’esercizio 2000, allo scopo di rendere maggiormente correlato l’andamento dell’utile con quello delle società del Gruppo, è stato modificato il criterio di contabilizzazione dei dividendi. Fino al bilancio 1999 UniCredito Italiano infatti contabilizzava i dividendi nell’esercizio nel quale venivano deliberati dalla società partecipata, normalmente coincidente con quello di distribuzione del dividendo stesso, in sede di ripartizione dell’utile dell’anno precedente. Dal bilancio 2000 i dividendi delle società direttamente controllate vengono invece contabilizzati nel medesimo esercizio nel quale si forma l’utile che darà luogo alla loro distribuzione . Nel primo esercizio di applicazione di tale criterio sono pertanto compresi, per le società controllate direttamente, sia i dividendi riferiti all’utile del 2000 che quelli deliberati nell’anno sugli utili 1999. Questi ultimi sono appostati tra i proventi straordinari per un importo pari a L. 1.257 miliardi. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Conto sintetico del valore aggiunto lordo e della sua distribuzione (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) RICAVI CONSUMI COMPONENTI STRAORDINARI NETTI (1) VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO Ripartito tra: SOCI Dividendi distribuiti ai soci (2) RISORSE UMANE Costo del lavoro: diretto indiretto Quota dell’utile di esercizio destinata alla Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio termine per il Personale del Gruppo 6.819,6 4.132,5 1.233,2 3.920,3 STATO, ENTI E ISTITUZIONI Imposte e tasse indirette e patrimoniali Regioni ed altri Enti locali Imposte sul reddito di esercizio COLLETTIVITÀ Elargizioni e liberalità SISTEMA IMPRESA Accantonamenti, rettifiche/riprese di valore sulle immobilizzazioni Riserve ed utili non distribuiti VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO 1.063,6 6,0 1.057,6 0,4 0,4 1.162,8 87,7 1.075,1 3.920,3 1.256,2 1.256,2 437,3 318,8 103,5 15,0 (1) vedi nota (2) a pagina precedente. (2) Dal dividendo assegnato ai soci in sede di approvazione del bilancio 2000, in questo prospetto è stata scorporata la parte relativa ad utili di esercizi precedenti portati a nuovo, pari a Lit. 126.540.661. 77 La ripartizione del valore aggiunto in UniCredito Italiano risente inevitabilmente della sua caratteristica strutturale di holding, con flussi finanziari molto elevati in rapporto alle risorse umane che li gestiscono, per effetto del fatto che le attività operative sono allocate solo in minima parte nella Capogruppo. Nell’esercizio in esame l’effetto è stato accentuato dalla citata contabilizzazione nell’esercizio 2000 sia dei dividendi che verranno erogati dalle società direttamente controllate riferiti all’utile dell’anno 2000, sia di quelli deliberati nell’anno sugli utili delle medesime società relativi all’esercizio 1999. Ai soci, sotto forma di dividendi, è destinato infatti il 32,05% del valore aggiunto lordo, mentre il 27,13% va al sistema pubblico, quasi interamente sotto forma di 78 imposte di esercizio; più della metà del valore aggiunto viene quindi assorbito dal flusso dei dividendi erogati dalla società e dalla imposizione connessa ai dividendi percepiti dalla Capogruppo, mentre solo il 11,15% è destinato alle risorse umane. Consistente (29,66%), l’accantonamento di risorse finanziarie, a conferma di una politica di distribuzione dei dividendi che non perde di vista il consolidamento della patrimonializzazione della società, necessario per garantire la continuità aziendale, il mantenimento del valore per gli azionisti ed il supporto finanziario ai programmi di sviluppo commerciale e territoriale in corso di attuazione. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Un progetto per la sostenibilità: il Sistema di Gestione Integrato Ottenere risultati concreti traducendo gli impegni assunti in azioni di miglioramento: questo è il percorso che UniCredito Italiano ha avviato con l’implementazione del Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Sicurezza. L’obiettivo è quello di integrare pienamente le considerazioni relative all’ambiente, alla salute e alla sicurezza nei processi decisionali, nelle modalità di conduzione e gestione delle attività aziendali e nei comportamenti adottati nello svolgimento del lavoro quotidiano: in sintesi nel modo di “essere e fare azienda”. Gli standard esterni, pubblicamente riconosciuti, presi a riferimento per la costruzione del sistema di gestione integrato sono, per quanto riguarda gli aspetti ambientali, la norma internazionale ISO 14001 e il Regolamento comunitario EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) e, per ciò che concerne gli aspetti connessi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, il D. Lgs. 626/94 e successive modifiche e integrazioni. 79 La decisione di costruire un unico sistema di gestione per l’ambiente e la sicurezza nasce dalla profonda convinzione che l’integrazione generi valore. L’approccio sistemico ed integrato, infatti, consente non solo di valorizzare le sinergie e ridurre le duplicazioni, ma anche di rendere più efficace la gestione di ambiti che, per loro natura, permeano e interessano tutte le attività aziendali. L’attenzione all’ambiente, la prevenzione dei rischi per la salute e per la sicurezza dei lavoratori, la centralità della persona nel luogo di lavoro e la condivisione dei valori sociali del vivere comune sono impegni che chiedono una progettualità estesa e a lungo termine. È così che il Sistema di Gestione Integrato, oggi applicato alla Capogruppo e al Credito Italiano, è stato concepito come progetto di Gruppo: i risultati del lavoro compiuto potranno aprire la strada alle altre banche federate ed alle società di UniCredito Italiano che vorranno condividere i princìpi, gli obiettivi e gli strumenti della gestione integrata, per promuovere il valore della sostenibilità. Oggi UniCredito Italiano intraprende, quindi, un percorso che, attraverso un circolo virtuoso consistente nella “analisi dei problemi - programmazione del miglioramento – verifica dei risultati”, assicurerà la continuità nel tempo dell’impegno verso lo sviluppo sostenibile. Il contributo del mondo finanziario allo sviluppo sostenibile può manifestarsi a due livelli: - migliorando la gestione interna delle attività al fine di renderle sempre più compatibili con l’ambiente e idonee alla costruzione di un luogo di lavoro salubre e sicuro; - adottando strategie e politiche aziendali orientate a promuovere comportamenti virtuosi anche da parte di altri attori in campo ambientale e della sicurezza. Il Sistema di Gestione Integrato di UniCredito Italiano è strutturato in modo tale da perseguire il miglioramento su entrambi i fronti, sulla base dell’analisi non solo degli aspetti diretti, ma anche di quelli indiretti. Gli aspetti diretti sono quelli strettamente derivanti dall’operatività aziendale (consumo di carta, di energia…), mentre gli aspetti indiretti sono quelli che, sebbene non siano sotto il diretto controllo gestionale, sono legati alla capacità di UniCredito Italiano di influenzare, attraverso le proprie politiche e linee strategiche, i comportamenti e le prestazioni ambientali e di sicurezza degli altri operatori economici (investitori, clienti, fornitori…). 80 Abbiamo iniziato il cammino... La conoscenza è la base per lo sviluppo di azioni consapevoli e correttamente indirizzate verso la sostenibilità. Per un’adeguata strutturazione del Sistema di Gestione Integrato è stata sviluppata un’approfondita analisi iniziale dell’attività operativa e dei processi gestionali e organizzativi della Capogruppo e di Credito Italiano al fine di identificare gli impatti diretti e indiretti, valutare quelli più significativi e programmare adeguate azioni di miglioramento. I dati relativi all’impatto sull’ambiente e sulla sicurezza, presentati di seguito, sono stati raccolti e analizzati attraverso un’approfondita attività di valutazione sul campo, effettuata ai fini dell’implementazione di un sistema di gestione rispondente ai requisiti del Regolamento EMAS. La realizzazione di questa attività (condotta contestualmente per UniCredito Italiano e Credito Italiano) ha richiesto un arco temporale di alcuni mesi e si è svolta tra il maggio e il dicembre del 2000. I dati raccolti ed elaborati, pertanto, hanno come riferimento l’anno 1999. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Gli aspetti diretti Gli aspetti diretti relativi all’attività bancaria sono soprattutto legati al lavoro di ufficio e all’utilizzo di strutture ed attrezzature a ciò dedicate. L’entità degli impatti ambientali e di sicurezza è correlata alla dimensione del sito: una valutazione corretta deve quindi tenere conto di parametri quali il numero degli addetti e la superficie occupata dalle sedi. Le attività della Capogruppo sono concentrate in cinque principali siti, localizzati nella cintura urbana milanese. Le attività della Capogruppo sono decisive soprattutto per quanto riguarda la capacità di influenzare gli interlocutori esterni. Ciò non significa, tuttavia, che siano trascurabili gli aspetti ambientali “diretti” legati alle sue attività, sebbene questi siano, per entità e impatto complessivo, di rilevanza contenuta rispetto ad altre realtà del Gruppo. Gli input di risorse naturali e di materie prime I fattori produttivi che necessitano alle attività aziendali della Capogruppo e di Credito Italiano riguardano i consumi di energia, di acqua e di materie prime. 81 I consumi di energia sono legati all’impiego di elettricità per l’utilizzo di attrezzature, per l’illuminazione, il riscaldamento e il condizionamento dei locali; il gas naturale costituisce la principale fonte di consumo per il riscaldamento, mentre il gasolio è utilizzato in un solo sito. Nelle società di servizio, l’utilizzo di materie prime e - seppure in modo meno determinante - di acqua, rappresenta le tipologie di consumo maggiormente legate a fattori di natura comportamentale. Le materie prime di maggiore rilevanza ambientale sono la carta, a causa dell’impatto sulle risorse naturali, i toner e le cartucce per stampante, a causa della problematicità legata allo smaltimento alla fine del loro ciclo di vita. L’analisi dei dati raccolti, per quanto riguarda sia l’utilizzo delle principali materie prime che degli approvvigionamenti idrici da acquedotto, mostrano un’elevata variabilità dei consumi pro-capite a seconda delle diverse sedi, evidenziando potenziali margini di miglioramento, attualmente oggetto di approfondimento. Dati generali Numero di addetti Superficie occupata (mq) 3.663 180.814 Consumi di energia elettrica, gas metano, gasolio - Consumi annui unitari Energia Elettrica (Kwh annui/mq) Gas Metano (mc. annui/mq) Gasolio (l. annui/mq) 219 6* 8** * Il dato si riferisce a quattro stabili con una superficie complessiva di 142.194 mq. ** Il dato si riferisce ad un solo stabile con una superficie occupata pari a 38.620 mq. Consumo annuo di carta, di toner e cartucce - Totale e pro-capite Consumo totale (kg/anno) Consumo pro-capite (kg/anno)/n. addetti) Carta Toner e cartucce 879.244 240 7.170 2 82 Consumo annuo di acqua totale e pro-capite Consumo annuo (mc/anno) Consumo pro-capite (mc/anno)/n. addetti) 175.066 48 Le emissioni nell’ambiente Produzione di rifiuti: quantità annue prodotte per le tipologie di rifiuto più significative Carta da macero (kg) Carta a rifiuto (kg) Toner e cartucce (kg) Plastica (kg) Imballaggi (kg) 742.464 136.700 7.170 29.590 41.060 RSU (n. sacchi/giorno) RSU (kg/anno) 131 172.920 Nota: I dati relativi agli impatti ambientali riportati nelle tabelle si riferiscono ai cinque stabili delle sedi milanesi di UniCredito Italiano, nelle quali hanno sede anche altre società del Gruppo. Pertanto i valori medi sono calcolati rispetto al numero complessivo delgi addetti occupanti tali stabili e al totale della superficie degli stessi. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Le emissioni nell’ambiente La produzione dei rifiuti è uno degli aspetti più rilevanti legati alla specifica attività svolta da UniCredito Italiano. L’analisi ha puntato sulla rilevazione dei dati relativi alle quantità di rifiuti prodotti, al livello di differenziazione esistente e all’analisi dei sistemi delle procedure in atto per la loro gestione. Oltre che dalla riduzione delle quantità prodotte, potenziali miglioramenti sono rappresentati dal perfezionamento del sistema di raccolta dei dati relativi ai rifiuti ai fini di una più precisa definizione della significatività del problema e del controllo e verifica delle prestazioni - e dal grado di differenziazione della raccolta. Per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti, in tutte le sedi questa pratica è condotta per la carta, il toner e le cartucce esauste, la plastica e gli imballaggi. Per le altre tipologie di rifiuto differenziabile (vetro e lattine, legno, materiale elettrico…) la raccolta è oggi attuata con differente intensità e offre ampi margini di miglioramento. Gli aspetti relativi agli scarichi idrici, alle emissioni in atmosfera, al rumore non sono di particolare significatività per le attività svolte dalla Capogruppo. Gli scarichi idrici sono di tipo civile; per le emissioni in atmosfera (da estrattori e caldaie), normate da limiti di legge, l’attenzione si è soffermata sul miglioramento dei sistemi gestionali esistenti a garanzia della conformità. Aspetti legati alla mobilità e alla gestione delle emergenze Risulta invece di maggiore interesse l’analisi delle problematiche connesse alla mobilità del personale in termini di impatto ambientale. Particolarmente positivo è il dato percentuale relativo all’utilizzo del mezzo pubblico nelle sedi centrali milanesi di Cordusio e Prati. La gestione delle emergenze riguarda prevalentemente il rischio incendio. Da questo punto di vista, in ottemperanza a quanto stabilito dalla legislazione vigente, ciascuna sede è dotata di un piano di emergenza per l’evacuazione, opportunamente aggiornato e diffuso al personale e ai visitatori, con riferimento al quale vengono effettuate periodiche esercitazioni. Vengono inoltre condotte verifiche sistematiche circa la continua efficienza dei dispositivi antincendio. Dati generali sulla mobilità dei dipendenti 83 Gli aspetti indiretti A ssumersi la responsabilità di operare a favore dello sviluppo sostenibile ha significato per UniCredito Italiano essere consapevoli che l’ambito di azione di un’istituzione finanziaria deve andare oltre il semplice controllo ambientale e della sicurezza delle proprie attività. Gli aspetti indiretti di UniCredito Italiano si traducono prevalentemente nella possibilità di orientare e stimolare le aziende clienti verso orizzonti di sostenibilità, attraverso le politiche del credito, i canali di contrattazione e la diffusione dell’informazione, trasmettendo il valore di un atteggiamento proattivo come fattore strategico di competitività. Su questo fronte UniCredito Italiano ha messo in atto un insieme articolato e diversificato di iniziative ed azioni. 84 Oltre all’organizzazione e alla partecipazione a convegni, conferenze, seminari finalizzati alla sensibilizzazione e all’informazione sui sistemi di gestione ambientale e sul ruolo del settore finanziario nella loro promozione (vedi riquadro), l’azione di UniCredito Italiano si è concentrata sulla definizione di strumenti innovativi per la promozione dello sviluppo sostenibile nelle imprese. Alcune iniziative sono state dirette alla diffusione dell’informazione tecnico-scientifica presso il mondo industriale: UniCredito Italiano ha promosso ed è intervenuto in vari convegni sulle tematiche ambientali. Tra questi eventi, si ricordano: - 16 marzo 1999 - "Certificazione ambientale e sviluppo d'impresa: quali incentivi per una maggiore diffusione dei sistemi vigenti?" promosso da UniCredito Italiano e dal Politecnico di Milano; - 20 ottobre 1999 - 12a Conferenza sulla Chimica “Nuove realtà dell’informazione ambientale delle imprese chimiche: Seveso bis, Rapporto Ambientale e Dichiarazione EMAS”, organizzata da Federchimica - 15 dicembre 1999 – convegno “L’industria italiana e la sfida dell’innovazione ambientale: strumenti, strategie, casi di successo”, organizzato dal Kyoto Club. Nel marzo 2000 UniCredito Italiano ha inoltre portato la propria esperienza al seminario organizzato nell’ambito dell’Osservatorio sui Sistemi di Gestione Ambientale dello IEFE-Università Bocconi intitolato: “Ambiente e intermediari finanziari: realtà e mito di un rapporto da costruire” avente l’obiettivo di indagare il ruolo che i diversi operatori del settore finanziario (banche, fondi di investimento, assicurazioni ecc.) svolgono o potrebbero svolgere nel fornire un impulso alla diffusione dei sistemi di gestione ambientale. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Tali azioni sono la risposta concreta agli impegni assunti da UniCredito Italiano sia a livello internazionale, con la sottoscrizione nel giugno del 1998 della dichiarazione promossa dall’UNEP (United Nations Environment Programme) “Statement by Financial Institutions on the Environment & Sustainable Development” sia a livello nazionale con la firma, nel marzo 2000, del Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Ambiente. Partendo dall’esame del grado di sensibilità delle imprese italiane, sono state innanzitutto definite alcune ipotesi di sviluppo per un efficace intervento di UniCredito Italiano in campo ambientale. In particolare, è stata realizzata una soluzione "integrata" a sostegno della certificazione ambientale delle aziende, denominata “Formula A”, alla quale si lega, con un meccanismo autonomo, un’altra iniziativa di finanza innovativa, per lo sviluppo della qualificazione ambientale, denominata “Green Bond”. Inoltre, per capire e sperimentare quali sono in concreto i bisogni e le difficoltà degli imprenditori e degli operatori in tema di ambiente e sicurezza e fornire risposte appropriate ed efficaci, UniCredito Italiano, in collaborazione con partner di rilievo, ha anche intrapreso un’attività di informazione e assistenza on-line attraverso la realizzazione di “Greenlab”, il portale specialistico per l’ambiente e la sicurezza. Formula A La proposta di Formula A è il risultato di una ricerca sul campo che ha consentito ad UniCredito Italiano di comprendere meglio i bisogni delle imprese in materia ambientale, dalla quale è emersa la necessità di offrire una gamma di servizi, in grado di rispondere ad esigenze diversificate. Formula A offre servizi “modulari” quali il finanziamento agevolato alle piccole e medie imprese finalizzato alla copertura delle spese necessarie all’implementazione di un sistema di gestione ambientale, l’assistenza di una primaria società di consulenza, la copertura assicurativa dei rischi legati all’adeguamento degli impianti. Green Bond Green Bond è uno strumento finanziario ideato da UniCredito Italiano che, attraverso una collaborazione tra mondo industriale e bancario, si pone l’obiettivo di incentivare e diffondere la certificazione ambientale tra le imprese. Green Bond fa leva sul senso di responsabilità delle grandi aziende e sulla loro capacità di mobilitare un elevato numero di imprese, loro fornitrici. 85 Green Bond è un prestito obbligazionario il cui collocamento è destinato a società multinazionali operanti in Italia ed è finalizzato alla costituzione di un plafond dedicato all’erogazione di finanziamenti agevolati alle piccole e medie imprese della loro filiera per sostenere le spese connesse con la qualificazione ambientale. Esso è anche diretto alle associazioni di categoria e club di imprese interessate a promuovere la certificazione ambientale nelle piccole e medie imprese. Attualmente, hanno aderito all’iniziativa: Fiat Auto, Gruppo Falck, Permasteelisa, Enel, Enichem, STMicroelectronics. Il portale specialistico Greenlab Greenlab (www.greenlab.it) si propone di aggregare informazioni e servizi sulle tematiche di ambiente, salute e sicurezza per agevolare le imprese, gli enti pubblici e privati e, in generale, tutti gli operatori del settore, nel perseguire una logica di migliore gestione interna ed esterna alla specifica attività, con l’obiettivo di incrementare l’efficienza e ridurre gli sprechi. 86 UniCredito Italiano si propone di fornire attraverso il portale approfondimenti e supporti di natura tecnica e specialistica, con vantaggi per la gestione delle specifiche problematiche ed offrire, in prospettiva una vetrina di prodotti e fornitori nel mercato dell’ambiente e della sicurezza, con la possibilità di acquistare o vendere on-line articoli di qualità. Allo stato attuale il progetto, avviato nel settembre 2000 ha completato la fase di impostazione e costruzione grafica del sito e ha sviluppato alcune delle aree previste. Sicurezza e salute dei lavoratori Nell’ambito del Sistema di Gestione Integrato convergono attività specifiche per la gestione della sicurezza e salute dei lavoratori che rispondono alle disposizioni previste dal D.Lgs 626/94 (e successive modifiche e integrazioni). L’attività è volta alla salvaguardia dell’integrità fisica e della salute delle persone, al controllo delle condizioni di sicurezza degli impianti e della salubrità dell’ambiente di lavoro. Gli accertamenti sanitari previsti dalla legislazione vigente per i dipendenti addetti all’uso di attrezzature munite di videoterminali, sono pianificati e programmati dal Servizio di Prevenzione e Protezione e vengono effettuati dal Medico Competente, tenendo conto delle caratteristiche del posto di lavoro, dei criteri ergonomici e della variazione delle attività. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. Il fenomeno infortunistico è piuttosto limitato e interessa soprattutto gli infortuni in itinere. Da ciò e da considerazioni più generali sulla tipologia di attività svolta, caratterizzata dalla presenza di fonti di rischio soprattutto di natura comportamentale, emerge l’importanza di interventi informativi e formativi centrati sulla persona, che mirino ad accrescere la consapevolezza del ruolo della prevenzione anche al di là della normale attività lavorativa. Dati sugli infortuni Infortuni occorsi in sede Infortuni in itinere* n.infortuni Indice di frequenza Indice di gravità 5 32 0.11 0.71 0.01 0.16 * comprendono gli infortuni occorsi fuori sede sia durante l’orario di lavoro, sia nel tragitto verso e dal luogo di lavoro. Di seguito si segnalano alcune delle azioni di UniCredito Italiano che, insieme alle iniziative di formazione e informazione, rispondono a questa logica. Fumo passivo I pericoli derivanti dalla combustione di tabacco, hanno indotto la comunità scientifica e tecnica a segnalare l’urgente necessità di attuare programmi di prevenzione, finalizzati alla riduzione e/o eliminazione del rischio da “fumo passivo” negli ambienti chiusi. Su questo tema, l’interesse crescente dell’opinione pubblica e l’aumentata sensibilità dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali aziendali, hanno indotto sia la Capogruppo sia il Credito Italiano ad adottare misure e provvedimenti cautelativi – in relazione anche alla necessità di assicurare maggiori tutele in materia di salute e sicurezza sul lavoro – iniziativa ben presto seguita anche da altre società del Gruppo. Tali misure, per la cui attuazione sono stati spesi oltre 90 milioni, hanno riguardato l’istituzione del divieto di fumare all’interno dei locali di lavoro (con esclusione dei luoghi specificamente indicati) per una maggiore salubrità dell’ambiente e quindi di maggior benessere delle persone, e l’affissione di apposita segnaletica all’interno delle aree frequentate dalla clientela e dal pubblico, con la scritta “si prega di non fumare”. , 87 Prevenzione tumori Da alcuni anni presso la Capogruppo ed il Credito Italiano (Milano-Roma), si svolge l’attività di prevenzione – a partecipazione volontaria – rivolta al personale femminile delle aziende, comprendente accertamenti diagnostici (pap-test) e visite senologiche e ginecologiche. Le visite vengono programmate ogni 15/18 mesi. Al personale vengono indicate le date delle visite che vengono effettuate presso i presidi sanitari delle grandi sedi. L’assetto organizzativo del Sistema di Gestione Integrato Il progetto di costruzione del Sistema, attualmente ancora in fase di implementazione, si è avviato con la definizione dell’assetto organizzativo necessario al suo funzionamento. La graduale affermazione di una cultura d’impresa che conduca al radicamento nei processi decisionali, nelle dinamiche gestionali e nei comportamenti individuali - dei valori che hanno ispirato la Politica ambientale, sociale e della sicurezza di 88 UniCredito Italiano richiede infatti che vengano innanzitutto individuate, coinvolte, sensibilizzate e responsabilizzate le funzioni che rivestono un ruolo chiave nell’attuazione e corretto funzionamento del Sistema di Gestione Integrato. L’assetto organizzativo prevede una funzione centrale Ambiente Sicurezza e Bilancio Sociale (ASBS) in staff all’Amministratore Delegato, il cui compito è attuare e mantenere a regime il Sistema di Gestione Integrato in conformità con gli orientamenti aziendali e le norme di riferimento. Il ruolo della Capogruppo e le procedure gestionali Il ruolo della Capogruppo è prevalentemente di indirizzo, pianificazione e coordinamento delle attività, nonché di verifica della capacità del Sistema di Gestione Integrato di perseguire gli impegni definiti nella Politica. Le modalità attraverso le quali la Capogruppo svolge tali attività sono state definite attraverso procedure scritte riguardanti le seguenti macroattività: • definizione periodica degli interventi di miglioramento ambientale e di sicurezza: l’identificazione degli ambiti di miglioramento è basata sulle evidenze raccolte in fase di analisi degli aspetti ambientali e di prevenzione. La struttura organizzativa preposta (ASBS), tenendo conto anche degli orientamenti aziendali e delle indicazioni che emergono dall’applicazione del sistema integrato, individua i BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. possibili ambiti di intervento, che sono discussi con tutti gli interlocutori aziendali interessati. Il processo di identificazione, definizione e messa in atto degli interventi di miglioramento ha un ciclo annuale; • garanzia della completa conformità, nel tempo, alle normative vigenti in materia di ambiente e sicurezza: a livello centrale si assicura l’aggiornamento continuo su leggi e regolamenti applicabili, attraverso l’utilizzo di fonti qualificate e attendibili; • supporto, informazione e formazione a tutto il personale: la funzione che gestisce il sistema (ASBS), è il riferimento per le segnalazioni delle esigenze formative e informative che emergono in tutti gli ambiti investiti dalla gestione ambientale e della sicurezza. L’individuazione dei fabbisogni complessivi, la pianificazione degli interventi necessari, l’attuazione a livello centrale e territoriale, sono attività svolte in collaborazione con il Centro Formazione Professionale della Capogruppo; 89 • sensibilizzazione verso l’esterno e promozione della “sostenibilità”: il Sistema sta concretizzando gli impegni assunti da UniCredito Italiano di farsi tramite per la promozione e diffusione degli strumenti di “gestione ecocompatibile”. L’azione è orientata sia a monte, attraverso la definizione di criteri di valutazione e selezione dei fornitori che tengano conto delle prestazioni ambientali e di sicurezza degli stessi, sia a valle, attraverso idonee politiche del credito e strumenti finanziari mirati; • controllo interno di attuazione e funzionamento: le attività di controllo, sulle quali si fonda il processo di miglioramento del sistema integrato, sono gestite a livello centrale. La strutturazione di attività periodiche di auditing ambientale prevede l’integrazione con le verifiche periodiche di sicurezza già in atto da tempo. Gli audit saranno strutturati su due livelli: le verifiche periodiche presso le piccole sedi, effettuate attraverso l’utilizzo di una dettagliata e completa documentazione di riscontro, creano le basi informative per l’effettuazione degli audit sulle sedi principali territoriali. Come intendiamo proseguire il cammino... L a diversa natura delle attività di gestione ambientale e della sicurezza condotte dalla Capogruppo e da Credito Italiano spiega perché la prima focalizza le proprie azioni prevalentemente su nuove politiche del credito, nuovi prodotti e strumenti finanziari che includono criteri ambientali o della sicurezza o che promuovano comportamenti proattivi; mentre il secondo si concentra su azioni più direttamente volte ad interventi di monitoraggio e controllo degli impatti diretti e di miglioramento delle prestazioni. Queste ultime, (che comunque sono definite a livello di Capogruppo e si attueranno anche sui suoi siti) sono presentate nella sezione relativa al Credito Italiano. L’impegno della Capogruppo per il 2001 si concentrerà sulle seguenti azioni: Condivisione del Progetto 90 - Proseguire la campagna di sensibilizzazione interna presso le banche e le società del Gruppo al fine di promuovere una crescente partecipazione ai principi e agli obiettivi e di graduale adesione al Sistema di Gestione Integrato. - Progettare e attuare l’attività di formazione del personale della Capogruppo e di Credito Italiano in materia di ambiente e sicurezza allo scopo di favorire la condivisione dei principi e degli impegni contenuti nella “Politica sociale, ambientale e della sicurezza”, e di sensibilizzare e coinvolgere il personale nella costruzione, attuazione e mantenimento a regime del Sistema di Gestione Integrato. - Attivare meccanismi di autoformazione e formazione a distanza in rete aziendale intranet del personale preposto a compiti di responsabilità nell’ambito delle strutture operative. Riduzione degli impatti ambientali - Riciclo della carta: valutare la fattibilità tecnica, operativa e logistica e il rapporto costi/benefici per la raccolta della carta da macero e il suo riutilizzo per produrre carta ecologica destinata all’utilizzo da parte di UniCredito Italiano. - Acquisto di energia elettrica occorrente agli insediamenti di maggiore dimensione delle banche del Gruppo. Partecipazione di UniCredito Italiano ad un consorzio di produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili e non inquinanti, dal quale acquistare la fornitura per ca. 50 GWh/anno, su un fabbisogno totale del Gruppo di ca. 80 GWh/anno. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 UNICREDITO ITALIANO S.p.A. 91 Parte Terza Credito Italiano S.p.A. Lettera del Presidente Alberto Cravero Presentazione Le risorse umane Gli altri partner Calcolo e ripartizione del valore aggiunto L’applicazione del Sistema di Gestione Integrato 92 BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. 93 94 Alberto Cravero Presidente BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 LETTERA DEL PRESIDENTE Tradurre gradualmente nel tempo, con determinazione, concretezza e continuità d’impegno, i principi di responsabilità sociale, ambientale e della sicurezza, sanciti da UniCredito Italiano a livello di Gruppo: questo è l’obiettivo che noi, Credito Italiano, assumiamo nei confronti dell’azionista, del mercato e dei nostri dipendenti. Banca di antica tradizione, rinata il primo gennaio 2000 attraverso lo scorporo della rete commerciale della Capogruppo, Credito Italiano è orgoglioso di avere il compito di aprire la strada alle altre Banche federate nel predisporre questo documento di dialogo verso l’esterno e mette a fattore comune la propria esperienza - certamente migliorabile – per condividere un cammino di crescita in cui i valori fondamentali della centralità della persona costituiscono una meta comune e condivisa. Miriamo, infatti, a costruire la nostra identità in modo che non sia fatta soltanto di servizi e di prodotti finanziari, ma anche della nostra storia e della nostra capacità di essere presenti ed attivi sul territorio dove operiamo, nella consapevolezza che le nostre azioni, i nostri comportamenti, il modo con cui ci rapportiamo con l’esterno daranno risultati tanto più tangibili e duraturi quanto più condivisi dai nostri clienti, dalle comunità in cui siamo inseriti e siano frutto di un lavoro comune e partecipato da parte dei nostri dipendenti. Uno spunto significativo ci viene offerto dalla fotografia della nostra rete sportelli che si è raddoppiata nell’ultimo decennio. Ebbene, qualcosa come il 40% dei nuovi sportelli ad operatività piena è stato aperto nel Meridione e nelle Isole. Un buon contributo al rafforzamento dell’offerta di servizi ai privati ed alle imprese di quei territori, ma anche dell’occupazione. Ma dobbiamo guardare al futuro sapendo di avere ancora parecchio da fare. I principi etici, ambientali e di sicurezza si dovranno tradurre non solo in strategie di sviluppo orientate al business, ma anche nel quotidiano, costruttivo incontro con i nostri interlocutori istituzionali, economici e sociali. Desideriamo che il Bilancio Sociale Ambientale rappresenti, per il futuro, un appuntamento periodico di riflessione su quello che siamo e quello che vorremmo diventare nelle realtà in cui siamo radicati. Un’occasione, per coloro che lo leggeranno, per conoscere e partecipare alla vita della banca. 95 Presentazione La storia Fondato nel 1870 come Banca di Genova, il Credito Italiano già a partire dall’inizio del Novecento riveste un ruolo di primo piano nello sviluppo del sistema creditizio nazionale, contribuendo in maniera determinante all’industrializzazione del Paese. Dopo la prima guerra mondiale, la Banca vive un’impegnativa attività di ristrutturazione. La maggioranza azionaria e le partecipazioni industriali dell’Istituto passano all’IRI; al Credito Italiano viene riconosciuta la qualifica di banca di interesse nazionale. Nel quadro del sistema creditizio creato con la legge del 1936, l’Istituto continua a lavorare a sostegno dell’economia. L’espansione del lavoro e il progresso tecnologico permettono di aggiornare le procedure operative e di gestire con metodi avanzati la complessa struttura organizzativa della Banca. Con l’offerta pubblica di vendita del dicembre 1993 il Credito Italiano diventa un’azienda privata, ad azionariato diffuso. È del 1995 l’acquisizione del Credito Romagnolo, poi fuso con Carimonte in Rolo Banca 1473. 96 Oggi il Credito Italiano è una delle sette banche federate che compongono il Gruppo UniCredito Italiano, nato il 23 ottobre 1998 dall'unione del Gruppo Credito Italiano (costituitosi nel 1995 con l’aggregazione di Credito Italiano e di Rolo Banca 1473) con UniCredito Italiano. Credito Italiano “rinasce” il 1° gennaio 2000 con lo scorporo della “Divisione Banca Credito Italiano” dalla Capogruppo UniCredito Italiano. Attualmente la Banca svolge la sua attività commerciale con 689 filiali e sportelli ordinari distribuiti sul territorio nazionale e conta 10.538 dipendenti; ai tradizionali sportelli si aggiungono alcuni canali a migliore profilo di costi e ricavi (in-store branch, investment center, telefono, Internet). Pur mantenendo gli storici rapporti con le grandi imprese, negli ultimi anni il Credito Italiano si è sempre più rivolto alle aziende medio-piccole e ai privati, puntando con la diversificazione e la qualità dei propri servizi ad un sempre maggiore radicamento nella realtà economica nazionale. Recentemente ha realizzato una struttura organizzativa inedita nel panorama bancario italiano, fondata sulla specializzazione del sistema distributivo e strutturata su tre divisioni di business: Corporate, Retail e Private Banking. Il modello è quello fatto proprio da alcune delle migliori banche inglesi, tedesche e spagnole. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. La struttura organizzativa (al 31/12/2000) PRESIDENTE Consiglio di Amministrazione Comitato esecutivo Staff Direttore Generale Comitati di Direzione Retail Ispettorato Amministrazione Pianificazione e controllo di Gestione Comunicazione di Marketing Risorse Area organizz. legale e affari generali Private Banking Corporate Crediti 97 Operativa L’organizzazione Il 2000 è stato caratterizzato dal consolidamento dello scorporo di Credito Italiano dalla Capogruppo, che ha conciso con la realizzazione di un nuovo modello organizzativo e commerciale. Tale modello si è proposto di aumentare, attraverso la specializzazione delle strutture, comprese quelle di supporto e di governo, l'efficacia della rete distributiva. La Banca si è così articolata in aree di business: Corporate, Retail e Private Banking. Il modello di tipo divisionale consente di ampliare e rafforzare la presenza della Banca sul mercato attraverso tre leve: lo sviluppo di competenze e di servizi distintivi rispetto alla concorrenza, la focalizzazione dei sistemi gestionali e delle professionalità ed il rafforzamento della visibilità sul territorio. 98 La nuova struttura organizzativa ha richiesto la ridefinizione dei ruoli e delle procedure, la modifica delle configurazioni dei sistemi informatici di filiale per la gestione degli utenti, la rivisitazione dei portafogli dei gestori e delle nuove gerarchie delle Direzioni Territoriali. Sono stati inoltre effettuati adeguamenti sulla procedura per la trasmissione degli ordini verso i mercati e per la gestione dei regolamenti amministrativi a seguito dell'attivazione dei servizi Trading Lab, Trading on Line, After Hours. La rete Corporate è formata da 7 Direzioni Territoriali e 72 Filiali, quella Retail da 8 Direzioni Territoriali e 87 Filiali, mentre la Rete Private Banking è costituita da 54 Unità di business. La distribuzione territoriale Nel corso del 2000 la rete degli sportelli è aumentata di 5 unità in relazione all'apertura di 5 sportelli ordinari, di 3 sportelli presso Enti e/o Aziende, di 2 Shopping Bank e 2 Investment Center. Per contro sono stati ceduti - in ossequio alle disposizioni Bankitalia in materia di antitrust - 4 sportelli ordinari. Tenuto conto sia del processo di riorganizzazione della rete degli sportelli, sia del mantenimento delle filiali estere e degli Uffici di Rappresentanza nella Capogruppo, il Credito Italiano conta 1.028 unità. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. La rete degli sportelli Tipologia numero Filiali e Sportelli ordinari 689 Investment Center Shopping Bank Unità Private Banking esterne Sportelli doganali Uffici cassa e cambio Sportelli presso enti e/o aziende Sportelli staccati per servizi accessori Totale succursali bancarie Sportelli automatici aziendali, sportelli automatici a distanza, sportelli staccati per servizi accessori e di tesoreria Totale 2 4 19 2 1 67 1 785 243 1028 Suddivisione territoriale succursali bancarie e sportelli automatici 99 Le apparecchiature bancomat (più di 1.000 unità) sono presenti nella quasi totalità degli sportelli ordinari, nonché distribuite all’interno di Enti e/o Aziende od in luogo pubblico. Le operazioni effettuate ammontano a circa 31 milioni (con un incremento del 5% sul precedente anno) per un importo complessivo di oltre 7.238 miliardi di lire. Anche quest’anno si è registrato un ulteriore incremento dell’operatività POS. A fine anno infatti sono state effettuate - sulle oltre 9.500 apparecchiature POS di proprietà della Banca – oltre 8 milioni di operazioni (+21% sul precedente anno) per un controvalore di 1.463 miliardi di Lire (+24% sul precedente anno). Costante il numero delle carte in essere, sia quelle di credito che quelle di debito, tra cui spiccano le ca. 800.000 Creditplus con funzionalità di pagamento in Italia ed all’Estero. 100 BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. Le risorse umane La storia del Credito Italiano è strettamente collegata all’evoluzione di UniCredito Italiano. Tale processo fa sì che le politiche relative alla gestione e sviluppo delle risorse umane, così come definite e presentate nella sezione relativa alla Capogruppo, possano essere considerate come naturalmente fatte proprie dalla Banca, perché in essa o attraverso di essa sono nate, cresciute, applicate e condivise. I dati e le informazioni di seguito riportati si propongono dunque di riprodurre per Credito Italiano il quadro informativo presentato nella sezione della Capogruppo, alla quale si rimanda per il riferimento alle politiche e alla descrizione degli strumenti attraverso le quali esse vengono applicate. In Credito Italiano lavorano 10.538 persone. Escludendo la Lombardia, dove lavora oltre il 24% del personale, la media nazionale si attesta su un’incidenza del 4%, con punte in Lazio (12,4%), Piemonte (9,6%) e Campania (7,3%). In seguito alla ristrutturazione organizzativa derivante dalla specializzazione della Rete in tre aree di business (Corporate, Retail e Private Banking), dalla conseguente crescita registrata nei ruoli professionali congiuntamente al progressivo ridimensionamento del numero degli addetti a mansioni esecutive e di back office, la presenza di personale direttivo si è attestata intorno al 35% della popolazione complessiva di Credito Italiano. Il personale femminile incide per il 25% del totale degli addetti, con una percentuale di utilizzo di contratti part time che supera, fra le impiegate, il 38%. Composizione del personale per categoria Categorie Uomini Dirigenti Quadri direttivi Impiegati Commessi/Ausiliari TOTALE 118 3.213 4.475 36 7.842 Part-time Donne Part-time 1 83 395 1.353 10 854 84 1.748 864 Totale 118 3.619 6.765 36 10.538 101 Nonostante resti largamente prevalente la fascia di dipendenti con anzianità media di servizio dai 16 ai 30 anni (65%), è significativa l’incidenza del personale presente in Credito Italiano da meno di 15 anni (28%), ad indicare la tendenza a introdurre forze nuove in azienda, finalizzata a favorire l’occupazione giovanile e creare nuove professionalità. Composizione per classi di anzianità di servizio Composizione per fasce di età 102 Anzianità media di servizio ed età media per categoria Categorie Dirigenti Quadri direttivi Impiegati Commessi/Ausiliari Anzianità media Uomini Donne 25,0 20,5 19,6 17,0 18,5 19,5 Uomini Età media Donne 47,9 43,9 43,6 44,8 41,1 41,7 BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. Categorie protette Totale Disabili (art. 1 della legge 68/99) Orfani, vedove, profughi (art.18 della legge 68/89) Totale 815 470 1.285 Evoluzione delle carriere, incentivi, retribuzioni N el corso dell’anno si registrano complessivamente 931 avanzamenti che hanno interessato circa il 9% del personale. Di questi 209 hanno riguardato il personale femminile con un’incidenza superiore al 22%, percentuale quest’ultima che ritroviamo pressoché in ciascuna delle tipologie di avanzamento, con l’esclusione delle promozioni a dirigente. Complessivamente, pur in presenza di una leggera diminuzione dell’organico, il 103 personale direttivo è aumentato di 268 unità, pari al 7,72%. Evoluzione delle carriere: passaggi a categorie superiori Periodo 1.01-31.12/2000 Commessi/Ausiliari promossi Impiegati Promozioni all’interno della categoria impiegatizia (fino a Capo Ufficio) Appartenenti alla categoria impiegatizia promossi Quadri e Quadri Super (fino al 30.04.2000) Quadri promossi Quadri Super fino al 30.04.2000 Impiegati/Quadri/Quadri Super promossi Funzionari fino al 30.04.2000 Impiegati promossi Quadri Direttivi dall’1.05.2000 Promozioni all’interno della categoria dei Quadri Direttivi dall’1.05.2000 Promozioni a Dirigente dall’1.01.2000 Uomini Donne 36 Totale 36 258 106 364 95 10 31 4 126 14 45 123 7 35 52 158 91 67 23 114 67 Nel corso del 2000 sono state infatti effettuate 367 assunzioni (80% delle quali con contratti a tempo indeterminato) a fronte di 391 cessazioni di cui sono state incentivate all’esodo 147 risorse con un esborso di L. 16,1 miliardi. I contratti a tempo determinato sono stati stipulati a fronte di attività con carattere di eccezionalità rispetto al normale ciclo produttivo: si tratta di attività dedicate al recepimento del nuovo sistema informativo di Gruppo UNISIG. Circa il 90% dei contratti a tempo determinato scaduti nel corso del 2000 sono stati convertiti in contratti a tempo indeterminato. Assunzioni Diminuzioni 104 Al fine di dare a tutto il personale un segno tangibile del successo del Gruppo, nel 2000 è stato varato un piano di assegnazione alla generalità dei dipendenti di una quantità di azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A., emesse ai sensi dell’art. 2349 c.c. e gravate per tre anni dalla data di emissione da un vincolo di indisponibilità, per un controvalore pari a L. 4 milioni per ciascun dipendente, nell’ambito di una revisione della struttura del Premio aziendale. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. Per quanto riguarda le retribuzioni, vengono, di norma, applicate le tabelle di cui ai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. Come già detto per UniCredito Italiano, la ricerca di nuove professionalità non necessariamente provenienti dal mondo bancario, ha fatto lievitare il livello medio degli stipendi del personale direttivo. Retribuzioni medie lorde Lire/Migliaia Dirigenti Quadri direttivi Impiegati Commessi/Ausiliari 185.609 87.237 54.287 42.229 Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale ha introdotto l’istituto della “banca delle ore”. Il livello di gradimento da parte dei dipendenti, l’incidenza di tale meccanismo di utilizzo delle ore straordinarie sui costi del personale, le modalità e le caratteristiche con cui i dipendenti si avvarranno di tale strumento di flessibilità sarà oggetto di analisi nei prossimi anni al fine di valutarne la funzionalità e l’efficacia. Per quanto riguarda il 2000, i dati evidenziano – per gli impiegati – un ricorso alle prestazioni aggiuntive per un pro capite medio complessivo di 52 ore. L’incidenza delle ore di straordinario sul totale delle ore lavorate è stata del 2,1%. Le ore “depositate” nella banca delle ore sono state invece 115.292, pari a poco più dell’ 1% del totale delle ore lavorate. Lavoro straordinario (n° ore) Al 31.12.2000 Impiegati uomini donne Commessi/Ausiliari uomini donne TOTALE 183.516 41.959 1.292 226.767 105 Formazione e sviluppo delle competenze Ore di formazione per tipologia N el programma di attuazione dei principi guida aziendali la predisposizione di programmi formativi continui per la valorizzazione delle risorse umane costituisce un aspetto centrale. Sul fronte della formazione manageriale continua l’impegno per lo sviluppo delle competenze. Le scelte formative hanno privilegiato moduli brevi mirati allo sviluppo di singole capacità. Contenuti formativi 106 TIPOLOGIA FORMAZIONE Tecnico professionale di base Tecnico professionale avanzata Manageriale e sviluppo competenze Totale Risorse coinvolte Numero ore 2.732 519 668 3.919 109.702 6.338 11.612 127.652 Titolo di studio per categorie Dirigenti uomini Laurea Diploma Licenza media Licenza Elementare Non disponibile donne 40 78 Quadri direttivi Impiegati uomini donne uomini donne 937 2.259 18 96 289 20 832 2.777 844 99 1 316 1.463 422 4 2 Commessi/ Ausiliari uomini 33 8 donne Totale uomini donne 1.809 5.114 895 107 1 412 1.752 442 4 2 Per quanto attiene al titolo di studio, il 21,1% del personale della Banca è in possesso di una laurea; tale percentuale aumenta al 28,7% se si considerano le sole categorie quadri direttivi e dirigenti. Le facoltà che forniscono più forza lavoro sono (oltre ad economia e commercio, economia aziendale ed economia bancaria) giurisprudenza e scienze politiche. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 Tipologia di laurea CREDITO ITALIANO S.p.A. Ripartizione percentuale del personale per titolo di studio Relazioni sindacali L e relazioni sindacali, nel solco di una radicata tradizione, risultano anche nella rinnovata realtà derivante dallo scorporo da UniCredito Italiano ispirate ad un dialogo aperto e costruttivo. Nel corso dell’anno gli incontri con le organizzazioni sindacali si sono susseguiti a ritmo serrato, nel rispetto delle previsioni del nuovo CCNL di settore che ha notevolmente ampliato i momenti di confronto. L’evento più significativo è stato rappresentato dalla riforma degli inquadramenti, che si è tradotta nella applicazione della nuova disciplina contrattuale in materia di quadri direttivi e nuova dirigenza. Altre importanti tematiche sono state il sistema di incentivazione del personale, legato non solo ai risultati individuali, ma anche alle prestazioni raggiunte a livello di "squadra", la formazione continua e lo sviluppo professionale e di carriera del personale. Il primo semestre del 2001 troverà le parti negoziali impegnate nel rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale. Il tasso di sindacalizzazione in Credito Italiano risulta di circa il 70%. Assenze N el corso del 2000 il personale della Banca ha totalizzato circa 158.000 giornate di assenza (poco meno di 15 gg. pro capite, con una percentuale media del 6,8% sui giorni lavorativi totali). 107 Assenze Causa n. giornate Malattia, infortuni e visite mediche Gravidanza, puerperio e post partum Motivi familiari o personali (lutto, assistenza familiari, nascita figli, visite mediche, motivi scolastici…) Permessi sindacali Donazione sangue Altri motivi Totale 94.300 18.800 9.000 15.150 1.340 19.400 157.990 Assistenza integrativa, fondo pensione, prestiti agevolati e servizi aziendali a favore dei dipendenti Credito Italiano dispone di tutti gli strumenti previsti dalla Capogruppo 108 relativi alle forme di assistenza e supporto a favore dei propri dipendenti. La tabella sintetizza i contributi erogati per tali tipi di azioni per l’anno 2000. Contributi aziendali per azioni a favore dei dipendenti (IMPORTI IN MILIONI DI LIRE) Polizze per ricoveri ospedalieri e per alcune prestazioni diagnostiche e terapeutiche Fondo pensione Borse di studio per i figli dei dipendenti Contributi per i figli dei dipendenti Contributi per familiari disabili Altre erogazioni per i dipendenti legate all’anzianità di servizio Iniziative culturali e ricreative Sussidi al personale Gli iscritti al fondo pensione al 31 dicembre 2000 risultano 10.365 (oltre il 98% del personale). I prestiti agevolati hanno interessato le seguenti voci: 64 sovvenzioni per occorrenze familiari, 411 accensioni di mutui per la prima casa e 9 per la seconda casa. Credito Italiano ha stipulato polizze assicurative per i propri dipendenti aventi le stesse caratteristiche illustrate per UniCredito Italiano. Per tali polizze, il costo sostenuto presso la Compagnia di assicurazione è di circa 15 mila lire pro-capite. 2000 6.100 56.057 1.265 1.637 387 12.376 372 59 BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. 109 Gli altri partner Clienti Nella tabella che segue viene esposta la composizione della raccolta presso la clientela, suddivisa per settore di attività. Raccolta per settori di attività economica (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) 110 Amministrazioni Pubbliche Società finanziarie Società non finanziarie e famiglie produttrici: - Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca - Prodotti energetici - Minerali e metalli ferrosi e non ferrosi - Minerali e prodotti non metallici - Prodotti chimici - Prodotti in metallo - Macchine agricole e industriali - Macchine per ufficio - Materiale e forniture elettriche - Mezzi di trasporto - Prodotti alimentari, bevande, tabacco - Prodotti tessili, cuoio, abbigliamento - Carta, prodotti stampa, editoria - Prodotti in gomma e plastica - Altri prodotti industriali - Edilizia e opere pubbliche - Servizi del commercio - Servizi alberghi e pubblici esercizi - Servizi dei trasporti interni - Servizi trasporti marittimi/aerei - Servizi connessi ai trasporti - Servizi delle comunicazioni - Altri servizi destinabili alla vendita Istituzioni private Famiglie consumatrici Totale residenti euro e valuta Resto del mondo Totale 31.12.2000 Consistenze % sul totale 1.01.2000 Consistenze % sul totale 872,6 2.751,4 2,53% 7,97% 1.250,9 5.868,6 3,32% 15,59% 95,1 119,8 103,4 183,3 217,3 265,5 703,0 77,0 714,0 398,8 205,7 711,3 99,3 109,8 205,1 562,9 1.407,4 106,2 99,6 69,7 145,7 42,4 1.185,0 7.827,3 2.417,6 20.641,6 34.510,5 1.029,7 35.540,2 0,28% 0,35% 0,30% 0,53% 0,63% 0,77% 2,04% 0,22% 2,07% 1,15% 0,60% 2,06% 0,29% 0,32% 0,59% 1,63% 4,08% 0,31% 0,29% 0,20% 0,42% 0,12% 3,43% 22,68% 7,01% 59,81% 100,00% 87,2 78,6 109,3 166,7 244,2 242,4 586,7 63,2 349,7 193,6 215,4 449,0 125,2 106,6 191,7 536,2 1.461,8 93,2 65,6 80,0 171,4 142,4 1.113,4 6.873,5 2.912,4 20.727,1 37.632,5 1.742,7 39.375,2 0,23% 0,21% 0,29% 0,44% 0,65% 0,65% 1,56% 0,17% 0,93% 0,52% 0,57% 1,19% 0,33% 0,28% 0,51% 1,43% 3,88% 0,25% 0,17% 0,21% 0,46% 0,38% 2,96% 18,27% 7,74% 55,08% 100,00% È interessante rilevare come oltre la metà della raccolta (59,81%) provenga da famiglie consumatrici ed una ulteriore quota di rilievo provenga dalle società finanziarie (7,97%), mentre solo il 22,68% viene raccolto complessivamente da tutti gli altri settori di attività economica. Per valutare la dinamica dei flussi del risparmio, occorre prendere visione della corrispondente tabella degli impieghi che segue, suddivisa per i medesimi settori di attività. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. Impieghi per settori di attività economica (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) Amministrazioni Pubbliche Società finanziarie Società non finanziarie e famiglie produttrici: - Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca - Prodotti energetici - Minerali e metalli ferrosi e non ferrosi - Minerali e prodotti non metallici - Prodotti chimici - Prodotti in metallo - Macchine agricole e industriali - Macchine per ufficio - Materiale e forniture elettriche - Mezzi di trasporto - Prodotti alimentari, bevande, tabacco - Prodotti tessili, cuoio, abbigliamento - Carta, prodotti stampa, editoria - Prodotti in gomma e plastica - Altri prodotti industriali - Edilizia e opere pubbliche - Servizi del commercio - Servizi alberghi e pubblici esercizi - Servizi dei trasporti interni - Servizi trasporti marittimi/aerei - Servizi connessi ai trasporti - Servizi delle comunicazioni - Altri servizi destinabili alla vendita Istituzioni private Famiglie consumatrici Totale residenti euro e valuta Resto del mondo Totale 31.12.2000 Consistenze % sul totale 1.01.2000 Consistenze % sul totale 1.770,4 8.630,6 3,26% 15,87% 1.517,2 9.089,7 2,99% 17,92% 357,3 1.593,2 921,8 576,6 938,5 1.167,0 1.300,7 314,6 1.003,8 983,4 1.413,5 1.985,0 623,8 438,8 970,5 1.765,5 6.066,9 419,3 321,1 325,0 593,3 393,4 3.253,3 27.726,3 551,2 15.707,8 54.386,3 1.330,2 55.716,5 0,66% 2,93% 1,69% 1,06% 1,73% 2,14% 2,39% 0,58% 1,85% 1,81% 2,60% 3,65% 1,15% 0,81% 1,78% 3,24% 11,16% 0,77% 0,59% 0,60% 1,09% 0,72% 5,98% 50,98% 1,01% 28,88% 100,00% 318,9 1.655,3 789,1 641,6 783,5 901,3 1.501,5 270,8 778,1 764,4 1.269,4 1.755,2 434,6 437,4 870,6 1.682,4 5.291,7 408,8 418,0 163,0 528,8 769,2 3.002,6 25.436,2 1.153,9 13.526,9 50.723,9 831,1 51.555,0 0,63% 3,26% 1,56% 1,27% 1,54% 1,78% 2,96% 0,53% 1,53% 1,51% 2,50% 3,46% 0,86% 0,86% 1,72% 3,32% 10,43% 0,81% 0,82% 0,32% 1,04% 1,52% 5,92% 50,15% 2,27% 26,67% 100,00% Sul fronte degli impieghi sono naturalmente le imprese operative e le famiglie produttrici che assorbono la maggioranza delle risorse disponibili (50,98%), mentre alle famiglie consumatrici va poco più di un quarto (28,88%) della massa impiegata. Per le imprese finanziarie, invece, la quota impiegata (15,87%) è pari al doppio della quota raccolta (7,97%). 111 Banca telefonica e Home banking Nel corso dell’anno è proseguito lo sviluppo delle attività di Remote Banking, attraverso specifici servizi come la banca telefonica ProntoCredit, servizio al quale sono abilitati oltre 287.000 utenti (a cui si sommano i quasi 29.000 utenti di ProntoCreditBusiness il servizio appositamente studiato per chi svolge un’attività professionale o imprenditoriale). Tramite il servizio di banca telefonica sono state concluse 281.000 operazioni in titoli, per un controvalore di 3.240 miliardi di lire e circa 20.000 bonifici. Notevole sviluppo ha avuto anche il servizio Online.Credit - home banking accessibile tramite Internet per il canale Retail con funzionalità informative (saldo e movimenti di conto corrente, situazione assegni, posizione deposito titoli) e dispositive (bonifici) in ottica multicanale (codici di accesso del cliente e informazioni coincidenti con quelli forniti con il servizio di banca telefonica). 112 Nel corso dell’anno 2000 sono state abilitate anche le funzionalità dispositive sui titoli, accrescendo notevolemente le potenzialità di utilizzo di questo strumento, che consente ora al cliente di effettuare da casa propria, o da dovunque si trovi, gran parte delle operazioni per le quali era prima necessaria la sua presenza fisica presso la banca per l’apposizione di firme autorizzative e dispositive sui moduli. A fine 2000 erano oltre 94.000 gli utenti aderenti al servizio Online.Credit (a cui si sommano oltre 12.500 utenti del servizio dedicato alle aziende), di cui oltre circa 23.000 hanno effettuato operazioni di compravendita titoli, che nel corso dell’anno sono state complessivamente 480.000 per un controvalore di circa 4.850 miliardi. La sicurezza nell’effettuazione delle operazioni è garantita da password e chiavi elettroniche di autenticazione e abilitazione che vengono consegnate al cliente al momento dell’attivazione del servizio. Credito Italiano aderisce al progetto Trading Lab® di UniCredit Banca Mobiliare, già illustrato nella parte in cui si tratta del Gruppo, che consente, anche attraverso il sito Internet www.tradinglab.com di avere accesso alle informazioni, aggiornate ogni minuto, sui prezzi (miglior prezzo denaro e miglior prezzo lettera), sulle quantità disponibili, sull’ultimo contratto scambiato (prezzo, quantità, time-stamp) e sui rischi (le informazioni relative ai prezzi vengono anche rese disponibili su apposite pagine di Televideo). BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. Pacchetti commerciali (Genius, Investor, Imprendo) Nell’anno 2000 è proseguita la commercializzazione dei pacchetti Genius e Investor. Il primo è destinato ai normali correntisti ed ha come caratteristica principale la forfettizzazione delle spese attraverso il pagamento di un canone mensile che include, tra l’altro Bancomat e CartaSi, un numero illimitato di operazioni, le spese postali, l’invio dell’estratto conto, i libretti degli assegni e le spese di chiusura a fine anno. Da segnalare anche la possibilità di ottenere 24 ore su 24, via SMS informazioni sul conto corrente e su altri servizi del pacchetto Genius. Il secondo è invece riservato agli investitori in titoli, ai quali viene inviata trimestralmente una newsletter che li aggiorna sull’andamento dei loro risparmi e fornisce notizie, commenti, analisi e articoli chiari e comprensibili. 113 Il prodotto Imprendo è invece un conto corrente - offerto da tutte le banche del Gruppo UniCredito Italiano - che ha come destinatari le aziende con fatturato fino a cinquecento milioni di lire (formula silver) o fino a tre miliardi di lire (formula gold). Prevede un canone fisso mensile ed un pacchetto di benefit bancari ed extra bancari dedicati all'imprenditore, ai suoi familiari e ai dipendenti: ad esempio un sistema di riduzione delle spese telefoniche, agevolazioni per l'acquisto di buoni benzina, Telepass aziendale gratuito, check-up D. Lgs. 626/94 in collaborazione con Beghelli S.p.A., agevolazioni sul leasing auto proposti da Locat S.p.A.. In soli otto mesi dal lancio, le adesioni sono state oltre 40.000. Credito Italiano e Tecnocasa lanciano la banca per la casa Il progetto industriale definito nel corso del 2000 congiuntamente da Credito Italiano e Tecnocasa, operatore leader nel mercato del franchising immobiliare, valorizza la collaborazione esistente tra le due società attraverso la costituzione di una nuova iniziativa denominata Adalya Banca Immobiliare, che prenderà avvio nel 2001 dopo la conclusione dell’iter autorizzativo della Banca d’Italia. La nuova banca sarà in grado di: • offrire alla clientela un’ampia e innovativa gamma di prodotti finanziari legati alla casa, dai mutui ai finanziamenti per ristrutturazioni, alle assicurazioni; • integrare l’offerta di prodotti finanziari con servizi di assistenza (interventi idraulici, elettrici e così via). Qualità e trasparenza 114 Tra le azioni svolte per il miglioramento della qualità e correttezza dei rapporti con la clientela, segnaliamo in particolare: • gli adeguamenti tecnici e le implementazioni volti a consentire la capitalizzazione degli interessi creditori con periodicità infra anno - Delibera CICR 9.02.2000 "Anatocismo"; • l'istituzione di un monitoraggio volto a misurare nel tempo la qualità ed i livelli di servizio offerti alla clientela esterna ed interna dalle strutture esistenti; • l’effettuazione degli adeguamenti ed implementazioni riguardanti la trasparenza, volti a realizzare nuove funzionalità che, in sede di accensione di rapporti di c/c, forniscono alla clientela maggiori dettagli, tra cui la periodicità di capitalizzazione ed il relativo tasso effettivo annuo. Reclami Nel corso del 2000 sono pervenuti complessivamente 3.169 reclami; in 101 casi, per risolvere le questioni sollevate dalla clientela, si è proceduto ad un esborso di denaro per un totale di 399 milioni di lire. Del totale dei reclami pervenuti e gestiti con la procedura “Ufficio Reclami”, un solo caso si è risolto con la pronuncia sfavorevole alla Banca da parte dell’Ombudsman Bancario con il conseguente esborso di 342.000 lire. Andamento dei reclami Numero reclami 1° sem. 2000 2° sem. 2000 1.486 1.683 La variazione è da considerare fisiologica; nel settore titoli si riscontra una maggiore incidenza che, in ogni caso, in percentuale è inversamente proporzionale alla sempre crescente operatività. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. Reclami disaggregati per tipologia di prodotto/servizio/attività Oggetto del reclamo 1° sem 2000 2° sem 2000 508 296 73 114 43 98 52 23 18 38 81 9 27 79 27 1.486 792 205 49 126 67 121 36 5 12 41 67 17 30 80 35 1.683 1. Prodotti/servizi Conti correnti e depositi a risparmio Titoli Fondi comuni d’investimento e GPM Aperture di credito Crediti personali/Creditcasa Mutui Bonifici Stipendi e pensioni Carte di credito Bancomat/POS Assegni Effetti Polizze assicurative Altro 2. Organizzazione in generale TOTALE Va segnalato inoltre che sono pervenuti 309 reclami che investono questioni per le quali è prevista l’annotazione nel “Registro dei reclami” istituito ai sensi delle prescrizioni legislative e regolamentari che disciplinano l’attività di intermediazione mobiliare, per i quali viene redatta una specifica relazione da sottoporre al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale. Disaggregazione fornitori per localizzazione geografica Fornitori I fornitori di Credito Italiano sono 2.433, per lo più localizzati nell’area Nord-Ovest. Il contributo sociale e ambientale che la Banca può esercitare attraverso il rapporto con i fornitori, suoi stakeholder e partner, può essere duplice: da un lato è connesso allo sviluppo economico dell’indotto nelle aree di insediamento; dall’altro è conseguente alla possibilità di promuovere, attraverso opportune attività di sensibilizzazione comportamenti o selezione “sostenibili” delle anche forniture, a monte dell’attività e delle scelte operative direttamente esercitate dalla Banca. 115 Istituzioni e collettività Ministero dell’Ambiente Nell’ambito del protocollo d’intesa tra UniCredito Italiano e Ministero dell’Ambiente, già citato a proposito dei rapporti della Capogruppo con le istituzioni, la banca Credito Italiano è stata il soggetto operativo che ha lanciato il prestito obbligazionario “verde” denominato Green Bond, occupandosi del suo collocamento presso le aziende multinazionali che hanno sottoscritto la prima tranche. Ulteriori tranche saranno dirette ad altri investitori (associazioni, club di imprese,…), interessati ad avviare la registrazione nelle PMI che operano sul territorio di riferimento. Per la gestione dell’operazione il Credito Italiano applica uno spread minimo, pari allo 0,50%, a copertura di tutti gli oneri sostenuti e da sostenere, compresi i rischi di eventuali insolvenze. Ufficio Italiano Cambi e Antiriciclaggio 116 Nel corso del 2000 sono state segnalate all’Ufficio Italiano Cambi n. 130 operazioni sospette secondo la normativa antiriciclaggio pervenute dalla rete, contro le 99 del 1999. Rapporti con associazioni e erogazioni liberali Nell’anno 2000 il Credito Italiano ha continuato a prestare attenzione al mondo del non profit attraverso il sostegno di singole iniziative e con la prosecuzione di collaborazioni strutturate a più ampio respiro con alcune primarie associazioni (AISM e AIRC in particolare). Vari e diversificati (vedi allegato dettaglio delle erogazioni) sono i settori nei quali si esplica l’impegno di Credito Italiano dal culturale al religioso, dal sociale all’assistenza medica e alla ricerca scientifica. I più importanti contributi sono stati erogati a: - Consorzio Formazione Universitaria Economia Aziendale - Pinerolo - Congregazione Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli – Torino - Istituto Figlie della Carità Canossiana – Verona - Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro – Bologna - Gruppo Don Tonino – Torino Complessivamente le erogazioni liberali erogate a favore di Enti con fini sociali o di pubblico interesse nel corso dell’anno 2000 sono state pari a Lit. 94,5 milioni di lire. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. Sponsorizzazioni enti non profit Particolarmente rilevante la campagna di raccolta fondi a favore dell’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) in occasione della Giornata Nazionale della Ricerca sul Cancro (5 novembre 2000). In questa iniziativa, che ha coinvolto tutte le banche del Gruppo, il Credito Italiano ha raccolto a favore dell’Associazione circa 800 milioni di lire. La banca ha sponsorizzato anche altre iniziative di rilievo a favore di enti non profit. In occasione della Settimana nazionale della sclerosi multipla, l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) ha pubblicato un libro bianco dedicato agli studi e alla ricerca sulla malattia sviluppati in Italia e all’estero. L’allestimento del volume è stato possibile grazie all’intervento economico di Credito Italiano che si è accollato le spese di stampa delle 2.000 copie realizzate (circa 8 milioni di lire). Un altro intervento a carattere benefico è quello effettuato a favore dell’Associazione Save the Children Italia, un’organizzazione internazionale che lavora da ottant’anni in tutto il mondo per migliorare la vita dei bambini e delle loro famiglie. L’Associazione è presente in Mozambico dal 1984 e ha contribuito a prestare i primi aiuti ai bambini colpiti dall’alluvione che nei mesi scorsi ha colpito il Paese distruggendo migliaia di vite. Aderendo alla richiesta di Save the Children di distribuire apposito materiale informativo tramite i nostri sportelli per raccogliere fondi a favore dei bambini minacciati dalle malattie e bisognosi di cure e assistenza, il Credito Italiano ha sostenuto il costo dell’allestimento di detto materiale per un importo di circa 10 milioni di lire. Sponsorizzazioni culturali Grazie al contributo di Credito Italiano (180 milioni), il Touring Club Italiano con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma ha potuto realizzare la Guida alla Galleria Borghese, una delle più prestigiose raccolte d’arte italiane che, a tre anni dalla riapertura delle sale al pubblico, non disponeva ancora di un tale strumento. Si tratta di una guida di oltre 500 pagine che va ben al di là del consueto catalogo museale; di questo possiede naturalmente la sistematicità e la scrupolosa precisione con cui registra le notizie e i dati relativi a ogni singola opera, notizie e dati che si accompagnano a fedeli riproduzioni fotografiche, ma della guida accoglie la ricchezza informativa generale, la capacità descrittiva per orientare il lettore attraverso il non semplice percorso delle peculiarità stilistiche nonché il respiro storico-culturale che rievoca atmosfere e situazioni nelle quali i capolavori di cui la Galleria abbonda videro la luce. 117 Nella primavera 2000 è stata sponsorizzata un’importante mostra dedicata a Michelangelo organizzata dalla Fondazione Biblioteca di Via Senato a Milano (costo circa 200 milioni). La mostra “Michelangelo, grafia e biografia di un genio” ha assunto il carattere di un avvenimento eccezionale, presentando materiali estremamente preziosi (lettere, carte e disegni autografi provenienti dalla Casa Buonarroti di Firenze) e solo di rado esposti al pubblico. Altre sponsorizzazioni di rilievo: • Mostra fotografica Fratelli Alinari “Un Paese Unico. Italia, fotografie 1900/2000”; una grande mostra che racconta, attraverso le immagini, la storia italiana. L’esposizione è stata ospitata dapprima nei nuovi locali della controllata del Gruppo Banque Monegasque de Gestion a Montecarlo e in un secondo tempo nella suggestiva cornice dell’Abbazia della Cervara, nei pressi di Santa Margherita Ligure, uno splendido monastero benedettino del XIV secolo ora riportato da un mecenate all’originario splendore. • “Aperitivo in concerto” al Teatro Manzoni costituisce un appuntamento 118 ormai tradizionale nel panorama musicale milanese; per il terzo anno consecutivo Credito Italiano è partner della manifestazione che ospita solisti e gruppi di notevole livello internazionale, spaziando fra musica classica e moderna, dedicando particolare attenzione ai grandi protagonisti del jazz. • Esposizione nei locali di una filiale Private Banking di Roma della Carta Portolanica di Bartolomeo Pareto; la carta nautica realizzata nel 1455 dal noto cartografo genovese, conservata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e mai esposta al pubblico, rappresenta, per l’armonia dell’insieme, per la ricchezza e per la raffinatezza degli elementi decorativi che la ornano, uno stupendo esempio di carta da biblioteca, realizzata quindi non per essere uno strumento di navigazione, ma per essere conservata in una dimora patrizia ad uso esclusivo di qualche personaggio importante. • Numerosi concerti, il più importante dei quali è stato quello veneziano per il 25° anniversario del FAI, associazione con la quale Credito Italiano intrattiene da tempo rapporti di collaborazione. • Eventi organizzati in collaborazione con prestigiosi nomi del mondo della moda (Trussardi), della gioielleria (Bulgari), delle case d’asta internazionali (Christie’s). BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. Editoria Nel campo dell’editoria l’impegno del Credito Italiano si manifesta principalmente attraverso la realizzazione della collana “La Nuova Scienza” diretta da Umberto Colombo e Giuseppe Lanzavecchia, il cui primo volume dal titolo “Dalla tribù alla conquista dell’universo – Scienza, tecnologia e società” è uscito nel mese di dicembre 2000. A questo volume ne seguiranno nei prossimi anni altri quattro che affronteranno via via le principali scienze, la loro storia, gli aspetti tecnici, epistemologici, applicativi, sociali ed etici, evidenziandone sviluppi positivi e impatti negativi, nonché le prospettive future: L’uomo e le macchine, La società dell’informazione, La società info-biologica e Come si struttura la società: dal nucleo familiare al governo mondiale. La collana La nuova scienza si pone in ideale continuità con le due precedenti collane di Credito Italiano, Antica madre e Civitas europaea. Scienza e tecnologia incidono sempre più su economia, società e cultura, mentre necessitano al tempo stesso di una serie di condizioni – organizzazione, legislazione, valori – che possa condurre a un intreccio fra saperi diversi e al loro reciproco sviluppo. Non basta conoscere la scienza, o rendersi conto del ruolo della tecnologia: occorre darne una visione che ne metta in luce le interconnessioni col sistema sociale, con l’etica e con la cultura. La collana si propone di fornire tale visione unitaria e non gerarchica di una cultura che ha bisogno di tutte le conoscenze, mostrando come lo sviluppo culturale abbia plasmato il mondo e sia destinato a incidere sul futuro dell’uomo. È poi proseguita la pubblicazione di due volumi (Guida dell’Azionista e Guida del Risparmiatore) dedicati rispettivamente al mercato azionario e a quello obbligazionario, che costituiscono strumenti molto attesi dalla nostra clientela che opera in titoli. Infine, un cenno a parte merita la rivista “Euromeridiana”, il trimestrale di approfondimento economico realizzato in esclusiva per i clienti Private Banking dell’Istituto. Euromeridiana costituisce una sintesi della ricerca economica avanzata per illustrare al risparmiatore, in modo semplice e completo, gli scenari dei mercati finanziari, azionari ed economici, italiani e esteri. 119 Calcolo e ripartizione del valore aggiunto Come per UniCredito Italiano, i prospetti esposti di seguito, dopo aver presentato i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici, sono finalizzati a fornire i dati essenziali del conto economico, riclassificati in modo da evidenziare il processo di formazione del Valore Aggiunto (inteso come differenza tra il valore della produzione ed il totale dei consumi) e la sua distribuzione tra tutti coloro che, a vario titolo, hanno un rapporto di scambio con la banca, in particolare i dipendenti, gli azionisti, lo Stato, gli Enti e le Autonomie locali. Il Valore Aggiunto così evidenziato rappresenta la capacità della banca di creare ricchezza e distribuirla tra i diversi stakeholder di riferimento del contesto sociale in cui operano, nel rispetto dell’economicità di gestione. Per Credito Italiano vengono esposti anche alcuni indicatori bancari specifici che non si è ritenuto opportuno esporre per UniCredito Italiano, trattandosi di una holding Capogruppo. Sintesi dei principali dati patrimoniali ed economici al 31.12.2000 (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) 120 Totale attivo Crediti verso clientela Crediti verso banche Raccolta della clientela globale: (1) - diretta (2) - indiretta Patrimonio netto Margine di interesse Margine di intermediazione Proventi di intermediazione e diversi Spese amministrative Risultato lordo di gestione Utile netto 100.461,6 55.030,5 26.603,1 188.718,1 39.421,1 149.297,0 4.047,4 2.216,8 4.554,1 2.337,3 2.061,6 2.431,6 1.046,2 (1) ai valori di mercato. (2) debiti verso clientela e debiti rappresentati da titoli al netto delle quote sottoscritte dalle banche del Gruppo. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. Stato Patrimoniale Riclassificato Voci dell’Attivo (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) 1. Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali 2. Crediti: - crediti verso clientela - crediti verso banche 3. Titoli non immobilizzati 4. Immobilizzazioni: a) titoli immobilizzati b) partecipazioni c) immateriali e materiali 5. Altre voci dell'attivo Totale dell'attivo Consistenze al 31.12.2000 1.01.2000 Variazioni assolute % 383,3 382,7 +0,6 +0,2% 55.030,5 26.603,1 213,2 64.254,8 32.376,1 16.980,4 -9.224,3 -5.773,0 -16.767,2 -14,4% -17,8% -98,7% 6.492,7 71,7 581,1 11.086,0 100.461,6 8,0 96,8 585,7 9.789,2 124.473,7 +6.484,7 -25,1 -4,6 +1.296,8 -24.012,1 .. -25,9% -0,8% +13,2% -19,3% Voci del Passivo (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) 1. Debiti: - debiti verso clientela - debiti rappresentati da titoli - debiti verso banche 2. Fondi a destinazione specifica 3. Altre voci del passivo 4. Fondi rischi su crediti 5. Passività subordinate 6. Patrimonio netto: - capitale, riserve e avanzo utili - utile (perdita) d'esercizio Totale del passivo 121 Consistenze al 31.12.2000 1.01.2000 Variazioni assolute % 36.398,7 10.380,3 34.055,4 1.613,2 10.965,4 3.001,2 42.278,4 3.485,1 65.376,2 638,3 9.694,5 - -5.879,7 +6.895,2 -31.320,8 +974,9 +1.270,9 +3.001,2 -13,9% +197,8% -47,9% +152,7% +13,1% .. 3.001,2 1.046,2 100.461,6 3.001,2 124.473,7 +1.046,2 -24.012,1 .. -19,3% Consistenze al 31.12.2000 1.01.2000 assolute % +3.826,2 -9.300,8 +23,0% -7,7% Garanzie e impegni (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) Garanzie e impegni Titoli in custodia e amministrazione 20.483,9 110.830,3 16.657,7 120.131,1 Variazioni Conto Economico Riclassificato VOCI 122 2000 10 Interessi attivi e proventi assimilati 20 Interessi passivi e oneri assimilati Interessi netti 30 Dividendi e altri proventi Margine di interesse 40 Commissioni attive 50 Commissioni passive Commissioni nette 60 Profitti (Perdite) da operazioni finanziarie 70 Altri proventi di gestione 110 Altri oneri di gestione Altri proventi netti Proventi di intermediazione e diversi 5.961,2 3.746,9 2.214,3 2,5 2.216,8 2.124,2 211,4 1.912,8 96,4 358,7 30,6 328,1 2.337,3 Margine di intermediazione Spese per il personale Altre spese amministrative 80 Spese amministrative 90 Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali Risultato di Gestione 100 Accantonamenti per rischi ed oneri 120 Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni 130 Riprese di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni 150 Rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie 160 Riprese di valore su immobilizzazioni finanziarie Accantonamenti, rettifiche e riprese di valore Utile (Perdita) delle attività ordinarie 180 Proventi straordinari 190 Oneri straordinari Utile (Perdita) straordinario Utile ante imposte 220 Imposte sul reddito dell'esercizio Utile (Perdita) d’esercizio 4.554,1 1.241,4 820,2 2.061,6 60,9 2.431,6 87,1 535,8 108,3 24,9 -539,5 1.892,1 62,4 53,3 9,1 1.901,2 855,0 1.046,2 BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. Indici di produttività (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) Risultato di gestione/Numero medio dipendenti Margine di intermediazione/Numero medio dipendenti Crediti verso la clientela/Numero medio dipendenti Debiti verso clientela e debiti rappresentati da titoli/Numero medio dipendenti Totale attivo medio/Numero medio dipendenti Spese per il personale/Margine di intermediazione 229 429,2 5.186 4.409 10.682 27,26% Indici patrimoniali Patrimonio netto (1) / Crediti verso la clientela Patrimonio netto (1) / Raccolta da clientela diretta (2) 5,45% 7,61% (1) al netto dell’utile di esercizio. (2) al netto delle quote sottoscritte dalle banche del Gruppo (7.357,9 mld.). Indici di redditività Utile d’esercizio/Patrimonio medio (ROE - Return on equity) Risultato di esercizio/totale attivo medio (ROA - Return On Asset) Proventi di internediazione e diversi /Margine di interesse Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione Spese amministrative/margine di interesse Spese amministrative/margine di intermediazione Spese amministrative e rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali / Margine di intermediazione 123 34,86% 2,15% 105,5% 51,3% 93,00% 45,26% 46,61% Prospetto analitico di determinazione del valore aggiunto (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) RICAVI Interessi attivi e proventi assimilati Commissioni attive Altri ricavi - dividendi e altri proventi - profitti da operazioni finanziarie - altri proventi di gestione TOTALE PRODUZIONE LORDA CONSUMI Interessi passivi e oneri assimilati Commissioni passive Altri oneri di gestione Altre spese amministrative (1) 124 Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie ed impegni Riprese di valore su crediti e accantonamenti per garanzie ed impegni Accantonamenti per rischi ed oneri TOTALE CONSUMI VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO Proventi straordinari Oneri straordinari COMPONENTI STRAORDINARI NETTI VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO Rettifiche/Riprese di valore su immobilizzazioni: - materiali e immateriali - rettifiche finanziarie VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO Costo del lavoro: - diretto - indiretto Elargizioni e liberalità (1) Imposte e tasse indirette e patrimoniali (1) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul reddito d’esercizio UTILE D’ESERCIZIO 2000 5.961,2 2.124,2 2,5 96,4 358,7 8.543,0 3.746,9 211,4 30,6 668,3 535,8 108,3 87,1 5.171,8 3.371,2 62,4 53,3 9,1 3.380,3 60,9 24,9 3.294,5 934,9 306,5 1,5 150,4 1.901,2 855,0 1.046,2 (1) dalle altre spese amministrative (voce 80 b) sono state scorporate le elargizioni e liberalità e le imposte e tasse indirette e patrimoniali. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. Conto sintetico del valore aggiunto lordo e della sua distribuzione (IMPORTI IN MILIARDI DI LIRE) RICAVI CONSUMI COMPONENTI STRAORDINARI NETTI VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO Ripartito tra: SOCI Dividendi distribuiti ai Soci: Capogruppo UniCredito Italiano RISORSE UMANE Costo del lavoro: - diretto - indiretto STATO, ENTI E ISTITUZIONI 8.543,0 5.171,8 9,1 3.380,3 Imposte e tasse indirette e patrimoniali versate allo Stato Imposte e tasse indirette e patrimoniali versate a Comuni Imposta Regionale sulle attività produttive (IRAP) Imposte dirette sul reddito di esercizio (IRPEG) COLLETTIVITÀ Elargizioni e liberalità SISTEMA IMPRESA Rettifiche di valore su immobilizzazioni Riserve ed utili non distribuiti VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO 138,3 12,1 161,6 693,4 1,5 1,5 591,8 85,8 506,0 3.380,3 540,2 540,2 1.241,4 934,9 306,5 1.005,4 Il prospetto evidenzia come la quota più rilevante nella ripartizione del valore aggiunto è quella spettante alle risorse umane (36,73%) confermando la loro centralità nello svolgimento dell’attività bancaria, anche in una fase di crescente informatizzazione dei processi e di sviluppo esponenziale delle applicazioni telematiche. Significativa è la quota riservata agli accantonamenti (17,51%), ciò assicura il necessario finanziamento alle nuove iniziative e la continuità aziendale, così come consistente è la quota assorbita dal sistema pubblico (29,74%) attraverso imposizione e tassazione diretta ed indiretta. La quota destinata ai soci (15,98%) è interamente di spettanza dell’unico socio, la Capogruppo UniCredito Italiano. 125 L’applicazione del Sistema di Gestione Integrato L’assetto organizzativo e le modalità di pianificazione, coordinamento e controllo definite a livello di Capogruppo costituiscono il quadro di riferimento entro il quale Credito Italiano costruisce il Sistema di Gestione Integrato, applicato alla struttura organizzativa della banca. Il primo e fondamentale passo compiuto per l’attuazione del Sistema di Gestione Integrato, è stato quello di realizzare un’analisi dettagliata dei problemi ambientali e della sicurezza riferita alle attività svolte, mirata ad ottenere un quadro chiaro e completo della situazione. Oggetto dell’analisi, oltre a tutti i siti della Capogruppo UniCredito Italiano, è stato un campione significativo e rappresentativo dei siti Credito Italiano. Il campione è costituito da 100 siti distinti per tipologia (micro sportelli SSD, Agenzie, Filiali, Archivi) e per distribuzione geografica (nord, centro, sud e isole). L’elaborazione della metodologia per l’effettuazione dell’analisi iniziale ha tenuto conto delle affinità e delle differenze delle attività di intermediazione finanziaria rispetto a quelle tipiche dei settori industriali, quali ad esempio: - la caratterizzazione del prodotto e del processo (il “prodotto” finanziario, per sua 126 natura immateriale, e l’attività di intermediazione non hanno ancora riferimenti metodologici riconosciuti, a differenza di prodotti e processi industriali) - la univocità del processo (attività di sportello omogenee; attività amministrative di supporto e di back-office sostanzialemente invarianti) - la relativamente ridotta potenzialità di rischio (lavoro d’ufficio, prestazioni di tipo intellettuale con specifiche ricadute sulla condizione lavorativa; minore significatività dell’impatto ambientale). Il campione è risultato composto come indicato nella seguente tabella: Numero medio di addetti e superficie media occupata per tipologia di sito Tipologia di sito SSD Agenzie Filiali Archivi N. siti del campione Numero medio addetti Superficie media occupata (mq) 32 35 25 8 4 10 37 - 231 405 1.607 441 I dati e le informazioni raccolte hanno riguardato i principali impatti ambientali e di sicurezza applicabili alle realtà bancarie, misurando gli impatti ambientali e i rischi più significativi e valutando l’attuale modalità di gestione adottata per ciascuno di questi. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. La conoscenza dettagliata delle problematiche esistenti, insieme agli orientamenti dettati dalla Politica ambientale, sociale e della sicurezza, hanno permesso di effettuare le scelte necessarie alla programmazione delle successive azioni di miglioramento. Il consumo energetico costituisce uno dei principali impatti che l’attività bancaria produce direttamente sull’ambiente naturale. I dati mettono in evidenza un significativo contenimento del consumo per unità di superficie nelle filiali per le quali le grandi dimensioni permettono una ottimizzazione dei consumi unitari. Come si può notare, nelle sedi più piccole non viene utilizzato gasolio per riscaldamento, mentre è rilevante il consumo del gas metano, che garantisce minori impatti ambientali. L’elevato consumo di energia elettrica ha richiamato l’attenzione di Credito Italiano sulla opportunità di orientare le proprie scelte di consumo verso la sperimentazione di approvvigionamenti da fonti rinnovabili. Consumi energia elettrica, gas metano, gasolio - Consumi medi unitari Tipologia di sito SSD Agenzie Filiali Archivi Energia Elettrica (Kwh annui/mq) Gas Metano (mc annui/mq) Gasolio (l annui/mq) 172 148 92 4 11 10 5 - 9 6 - Tra gli impatti ambientali più significativi delle attività del terziario va ricordato il consumo di risorse naturali derivante dall’utilizzo della carta per gli usi d’ufficio. Il depauperamento delle zone boschive e delle foreste legato alla necessità di fornire materia prima alle attività ad alto consumo di carta è un aspetto direttamente legato alle scelte gestionali e organizzative delle aziende. Come i dati nella tabella sottostante evidenziano, il consumo pro-capite di carta da parte di Credito Italiano è pressoché costante nelle diverse tipologie di sede. Una percentuale del tutto trascurabile di questa carta è derivante dal riciclo di carta da macero. L’attenzione alle tematiche ambientali da parte di Credito Italiano ha evidenziato questo come uno dei principali punti critici nella gestione degli impatti diretti. 127 Consumo medio annuo di carta totale e pro-capite Tipologia di sito SSD Agenzie Filiali Archivi Consumo medio annuo (kg/anno) Consumo medio pro-capite (kg/anno)/numero medio addetti) 218 404 1.634 60 49 42 44 - Le risorse idriche rappresentano per molte attività produttive e umane una “materia prima” imprescindibile. Nell’ambito del settore terziario, tuttavia, questa risorsa viene essenzialmente utilizzata per consentire al personale di poter operare in condizioni di lavoro ottimali (usi igienici, climatizzazione dell’ambiente di lavoro, pulizia dei locali). Da questo punto di vista, soprattutto se paragonato alle attività industriali più idroesigenti, l’impatto delle attività bancarie e creditizie può essere considerato molto limitato. Esso è comparabile (quando non inferiore) a quello delle abitazioni civili, con le debite proporzioni legate alla dimensione degli edifici e alla densità delle persone 128 che vi operano. La gestione e il risparmio delle risorse idriche viene pertanto considerata un aspetto rilevante soprattutto nella formazione ambientale dei dipendenti e nella sensibilizzazione degli interlocutori esterni (per esempio, le ditte appaltatrici). Consumo medio annuo di acqua totale e pro-capite Tipologia di sito SSD Agenzie Filiali Archivi Consumo medio di acqua (mc/anno) Consumo medio pro-capite (mc/anno)/n° addetti 119 554 1.245 7 4 10 37 - Uno degli impatti ambientali più rilevanti, soprattutto nelle aree urbanizzate, è rappresentato dalla produzione di rifiuti e materiali di scarto. Come evidenziato nelle tabelle, anche l’attività di Credito Italiano incide sul sistema di gestione dei rifiuti prodotti dalla collettività, soprattutto in ragione della sua ampia diffusione sul territorio e della sua presenza in tutte le principali aree urbane. L’analisi effettuata sul campione rappresentativo della realtà di Credito Italiano ha evidenziato come la carta, sua principale “materia prima”, sia la principale componente dei materiali di scarto, seguita da diverse tipologie di scarti molto meno rilevanti, legati alla permanenza del BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. personale nei luoghi di lavoro e all’approvvigionamento di prodotti e attrezzature necessarie alle attività lavorative in ambito bancario. In media, le sedi di minori dimensioni di Credito Italiano producono al giorno un sacco di 4 kg di rifiuti solidi urbani (RSU), mentre nel caso delle sedi più grandi (filiali) questo dato sale in misura rilevante (2 sacchi da 6 kg al giorno). Produzione di rifiuti: quantità annue prodotte per le tipologie di rifiuto più significative Carta da macero (kg) Carta a rifiuto (kg) Toner e cartucce (kg) Plastica (kg) Imballaggi (kg) RSU (n. sacchi/giorno) RSU (kg/anno) SSD AGENZIE FILIALI ARCHIVI 697 444 16 37 27 1.194 918 44 20 47 3.584 1.782 72 108 94 11.100 143 1 100 10 1 1.056 1 1.056 2 3.168 129 I dati mostrano come non vi sia una gestione omogenea della raccolta differenziata nelle diverse sedi. In molti casi questo non è dovuto alla scarsa sensibilità o alla mancata attenzione da parte del personale, bensì a vincoli esterni che non consentono di inviare al recupero determinate tipologie di rifiuto. All’analisi delle cause di queste disparità nell’impegno è comunque seguita una valutazione approfondita del sistema di raccolta dei rifiuti nella Banca e dei possibili margini di miglioramento, che ha portato ad identificare in questo ambito una delle priorità di intervento del Sistema di Gestione Integrato. Percentuali dei siti che effettuano la raccolta differenziata (voci più significative) Carta Toner e cartucce Plastica Imballaggi SSD AGENZIE FILIALI ARCHIVI 66% 50% 3% 22% 60% 43% 3% 26% 68% 56% 4% 20% 62% 50% 12% 25% Nell’analisi dei dati relativi alla mobilità dei dipendenti (riportata nella tabella seguente) sono emerse notevoli differenze a seconda che le sedi si trovino nelle grandi cinture urbane (meglio servite dalle infrastrutture di trasporto), dove i dipendenti sono maggiormente incentivati e agevolati nell’utilizzo del mezzo pubblico, e le aree perifieriche, dove i limiti infrastrutturali vincolano le scelte a quella del mezzo privato. Mobilità dei dipendenti % dei dipendenti che giunge al posto di lavoro con mezzo privato % dei dipendenti che giunge al posto di lavoro con mezzo pubblico SSD AGENZIE FILIALI ARCHIVI 75% 80% 68% - 25% 20% 32% - 130 Per quanto riguarda la gestione delle emergenze, il principale scenario di situazione di emergenza ipotizzabile per insediamenti di questo tipo è l’incendio. Per le zone del territorio nazionale interessate, è stato inoltre considerato il rischio sismico, definendo e implementando, come per l’incendio, procedure specifiche che definiscono le azioni da intraprendere da parte del personale nel caso del verificarsi dell’evento. In materia di prevenzione nei luoghi di lavoro, Credito Italiano – similmente alla Capogruppo – ha riportato nel Sistema di Gestione Integrato le competenze e le esperienze maturate e gli strumenti adottati nell’ambito del proprio sistema aziendale di prevenzione avente come cardine, ai sensi del D.Lgs. 626/94, la valutazione dei rischi e la formazione del personale. Nel corso dell’anno si è proceduto alla programmazione ed effettuazione degli interventi finalizzati a ridurre i rischi ed i pericoli censiti, nella verifica dei luoghi di lavoro e nell’eliminazione/sostituzione delle sostanze pericolose. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 CREDITO ITALIANO S.p.A. Dati sugli infortuni Infortuni occorsi in sede Infortuni in itinere* n. infortuni 2000 Indice di frequenza Indice di gravità 37 104 0.21 0.60 0.05 0.16 * comprendono gli infortuni occorsi fuori sede sia durante l’orario di lavoro, sia nel tragitto verso e dal luogo di lavoro. Lo stato dell’arte del Sistema di Gestione Integrato e la programmazione delle azioni Sulla base delle indicazioni emerse nella fase di analisi iniziale, Credito Italiano ha avviato il processo di implementazione di un Sistema di Gestione Integrato, in stretto coordinamento con UniCredito Italiano, con riferimento, in particolare, alla definizione delle modalità operative (e alla loro applicazione sistematica) ai fini della riduzione dei rischi ambientali e di sicurezza legati alle attività svolte quotidianamente. La struttura del sistema che si sta sviluppando comprende: • regole comportamentali e azioni da intraprendere: tutto il personale è informato sui rischi derivanti dal luogo specifico di lavoro in base all’incarico e ai compiti previsti, supportato dalla presenza di un preposto per la sicurezza locale. Sono definite le azioni da attuare in situazioni di emergenza, anche quando queste riguardino il malfunzionamento di impianti che possano provocare impatti ambientali significativi; • gestione dei rifiuti derivanti da tutte le attività: è stata definita ed è in corso di attuazione una raccolta differenziata diffusa in tutto il territorio nazionale, che permetta di recuperare il più possibile i rifiuti prodotti; • gestione degli approvvigionamenti: sono state definite modalità specifiche di monitoraggio dei consumi energetici e idrici, che consentiranno in futuro di avere un quadro informativo completo per l’individuazione dei margini di riduzione e dei conseguenti risparmi. La selezione delle materie prime attraverso un processo decisionale che introduca criteri ambientali troverà una prima applicazione nell’introduzione della carta riciclata per alcuni usi aziendali. 131 • monitoraggio e controllo di altri aspetti ambientali: le emissioni in atmosfera, gli scarichi idrici, pur non rappresentando aspetti ambientali significativi, sono monitorati e controllati al fine di assicurare la relativa conformità legislativa. Le procedure per le attività di manutenzione programmate assicureranno l’adeguato mantenimento degli impianti, a vantaggio dell’efficienza degli stessi e della prevenzione di situazioni di emergenza. Il lavoro (in corso di completamento) per l’implementazione del Sistema di Gestione Integrato sta proseguendo attraverso la ricerca di soluzioni e strumenti specifici per una realtà caratterizzata da attività a limitato impatto ambientale, estremamente frammentate sull’intero territorio nazionale. Gli sforzi compiuti fino ad oggi e i risultati raggiunti sono tesi ad ottenere, secondo i programmi stabiliti, la certificazione di parte terza di conformità del sistema di gestione a standard internazionali riconosciuti. Le azioni di Credito Italiano sono orientate a completare l’attuazione del Sistema di Gestione Integrato, a promuovere la sensibilizzazione e partecipazione del personale lungo la struttura organizzativa e operativa, a ridurre gli impatti diretti di alcuni aspetti ambientali ritenuti significativi. Tali azioni, pianificate a livello centrale, riguarderanno 132 tutti i siti della Banca e della Capogruppo. Attività di informazione e formazione del personale Attuare il piano di formazione elaborato dalla Capogruppo per il 2001. Gli interventi riguarderanno: - la formazione dei formatori a livello di Direzione Territoriale; - la formazione dei gestori del Sistema con particolare riferimento allo scopo, ai contenuti e alle modalità di applicazione delle procedure gestionali e operative del Sistema; - la formazione degli auditor ambientali e della sicurezza interni destinata al personale ASBS e a personale selezionato presso ciascuna Direzione Territoriale. Risparmio di risorse naturali e materie prime - Ridurre il consumo di energia attraverso azioni sugli aspetti comportamentali e sulla ottimizzazione nella gestione degli impianti - Ridurre il consumo di carta attraverso la formazione e sensibilizzazione del personale e modifiche all’organizzazione del lavoro Riduzione dei rifiuti - Migliorare la raccolta differenziata, attraverso attività di formazione e sensibilizzazione del personale, modifica dei layout delle sedi, identificazione di spazi idonei alla raccolta e allo stoccaggio differenziato. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 Passi di un percorso comune Sempre più rilevanti sono le attività che caratterizzano l’impegno sociale e culturale delle Banche federate del Gruppo UniCredito Italiano; tra queste sono di seguito segnalate alcune delle iniziative concretizzatesi nel corso dell’anno 2000. È stato costituito, nell’ambito del CRAL della Cassa di Risparmio di Torino, il Comitato di solidarietà dei dipendenti di aziende di credito, una Onlus costituita dai colleghi della Banca per aderire al progetto “Una mucca per la vita”. Si tratta di un’iniziativa di assistenza alle vittime di guerra nei Balcani per la promozione dello sviluppo agricolo a Mostar (Bosnia Erzegovina), che ha saputo raccogliere l’adesione anche dei dipendenti di altri Istituti di credito. Il progetto prevede un impegno di oltre 7 miliardi di lire in tre anni e si propone di creare circa duecento nuovi posti di lavoro. Sono previsti vari interventi: sostegno alla centrale del latte Movita, gestione di una ex fattoria collettiva, potenziamento della commercializzazione dei prodotti, assistenza e formazione degli operatori residenti. L’attenzione alla cultura ed allo sport del Trentino è un tratto distintivo della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto: alla pregevole attività di pubblicazione di preziosi volumi su importanti studi e ricerche dedicate alla valorizzazione del territorio di riferimento, si affianca il patrimonio artistico della Banca composto di opere di pregio come quelle di Hayez e Moggioli. D’interesse è, inoltre, il panorama delle sponsorizzazioni: Palio Città della Quercia, che porta a Rovereto il meglio dell’atletica mondiale; Europa Cup 2000, un classico appuntamento della stagione sciistica; Hockey Club Egna, Handball Rovereto, Calcio Trento; edizione 2000 del festival dedicato a Mozart e Bach. 133 Numerose sono le attività di promozione culturale svolte da Cariverona. Tra queste è da menzionare la pubblicazione del volume “Pittura veneta nelle Marche”, il quarto della collana inaugurata con la “Scultura lignea barocca nel Veneto”, proseguita con il “Manierismo a Mantova” e la “Scultura a Vicenza”; un itinerario culturale di grande interesse e fascino, anche grazie alla ricca iconografia offerta da numerose e splendide immagini fotografiche. Interessanti anche le manifestazioni sponsorizzate dalla Banca, culminate con l’istituzione, insieme al Provveditorato agli Studi ed agli Assessorati di Comune e Provincia di Verona del concorso giornalistico-fotografico “La vela e i suoi campioni”, e con la cerimonia di premiazione del trofeo “Campione nella vita, campione nello sport”, quest’anno assegnato al velista Giovanni Soldini per il suo Giro del Mondo in solitario. 134 La sensibilità di Cassamarca verso iniziative di rivalutazione del patrimonio culturale del territorio, si è tradotta nel restauro del Teatro Eden di Treviso costruito nei primi anni del Secolo scorso secondo gli inconfondibili modelli dell’architettura Liberty. Sul fronte della solidarietà, la Banca ha sponsorizzato la partita “Sport Solidarietà nel Cuore”, che ha permesso la raccolta di fondi (250 milioni di lire) destinati a finanziare il Fondo per lo Studio Malattie del Fegato, l’Associazione Udinese per la Vita per l’acquisto di attrezzature per trapianti di fegato, l’Associazione Comunità del Melograno che opera con disabili intellettivi. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 Per continuare a rafforzare l’immagine di una Banca attiva e dinamica, interessata a promuovere lo sviluppo del proprio territorio con iniziative di successo, la Cassa di Risparmio di Trieste ha ripreso la collaudata tradizione di essere presente alla regata velica internazionale “Coppa d’Autunno - Barcolana”, uno degli eventi sportivi di maggiore successo del Mediterraneo. L’edizione 2000 ha segnato il varo di una nuova e riuscita manifestazione di classe Optimist (450 iscritti), ideata e realizzata dall’Istituto e denominata “Barcolana Young – Trofeo CRTrieste Banca”, un’ulteriore occasione – nell’ambito delle iniziative culturali e di spettacolo del “Barcolana Festival 2000” – per avvicinare allo sport i giovani di età compresa tra i dieci ed i quindici anni. 135 Ha fatto il giro d’Italia, e non solo, la mostra d’arte itinerante che ha interessato le aree geografiche dove l’Istituto è maggiormente presente con le proprie filiali. È stato un ben riuscito esempio di sinergia tra patrimonio artistico della singola banca e possibilità di appoggiarsi alla struttura del Gruppo. La mostra ha raccolto circa cinquanta dipinti dal ‘500 al ‘900 patrimonio della Banca, a testimonianza dell’attenzione che da sempre viene riservata al mondo della cultura italiana, ed ha permesso di ammirare alcuni grandi capolavori tra cui importanti opere di Carracci, Guercino, Cantarini, Morandi, Dossi, Reni. Alessandro Profumo, Amministratore Delegato Le ragioni di una scelta Perché un Bilancio Sociale Ambientale? In questi ultimi anni è maturata una crescente consapevolezza del ruolo sociale del Gruppo UniCredito Italiano. Questa si è tradotta prima nella convinzione di dover agire in questo ambito e, successivamente, nella necessità di dimostrare, prima di tutto a noi stessi, la possibilità di concretizzare principi che è semplice condividere, ma difficile perseguire fattivamente. L’attenzione al tema della sostenibilità si è, quindi, rafforzata nei nostri obiettivi, così come assolutamente prioritario è divenuto l’impegno a responsabilizzare tutti coloro che interagiscono e operano con noi. La comunicazione è il primo passo per riuscire a sensibilizzare e a coinvolgere gli stakeholder, comprendendo tra di essi anche il nostro personale, attore e destinatario della responsabilità sociale. Abbiamo scelto di essere completamente trasparenti, sia per quanto riguarda gli impegni assunti e le azioni di miglioramento in atto, sia per ciò che concerne la dimensione e l’intensità del nostro impatto socioambientale, che sicuramente può 136 ancora essere migliorato. A questo proposito, a che punto siete? È stato soltanto iniziato un percorso molto impegnativo, di cui questo Bilancio Sociale Ambientale costituisce il punto di partenza, non certo quello d’arrivo. Abbiamo assunto l’impegno a rinnovare annualmente questa iniziativa di comunicazione, per creare un rapporto consolidato di dialogo con tutti i nostri stakeholder, un asset fondamentale per UniCredito Italiano. A questo non può che legarsi l’impegno a rafforzare continuamente la nostra capacità di contribuire allo sviluppo sostenibile, dimostrando anno per anno che i principi della Politica Ambientale, Sociale e della Sicurezza che abbiamo adottato, e qui reso pubblici, si possono attuare concretamente e trovano riscontro in risultati positivi. Un appuntamento fisso per aggiornare i vostri clienti e i vostri dipendenti, dunque? Non solo. Il Bilancio Sociale Ambientale rappresenterà, ogni anno, soprattutto un momento in cui valuteremo noi stessi e i traguardi che siamo riusciti a conseguire, prima ancora di descriverli al pubblico. Sarà, dunque, uno strumento di corporate governance, oltre che di comunicazione verso l’esterno, poiché consentirà di identificare e perseguire margini sempre nuovi di miglioramento delle nostre prestazioni sociali e ambientali. BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 INTERVISTA ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO Per il prossimo anno, ad esempio, ci siamo impegnati ad ottimizzare la gestione degli aspetti ambientali e la prevenzione dei rischi legati alle nostre attività (di credito, di servizio, di sportello, di gestione delle sedi, ecc.) attraverso l’attuazione del Sistema di Gestione Integrato ambiente e sicurezza, che ci consentirà di migliorare la sicurezza dei nostri dipendenti, consumare meno risorse, produrre meno rifiuti, … tutto ciò andrà verificato e documentato. Quali garanzie offrite al pubblico della concretezza dei vostri impegni e dell’affidabilità dei risultati dichiarati? Saranno altri soggetti qualificati e indipendenti a valutare ciò che abbiamo realizzato a cui chiederemo di riconoscere il nostro impegno ambientale con una certificazione volontaria (sulla base del regolamento europeo EMAS), ovvero le società di rating a cui sottoporremo le nostre prestazioni in termini di sostenibilità. Tra le diverse forme di garanzia bisogna sottolineare come il nostro revisore di bilancio abbia allargato il suo campo di verifica al presente documento. 137 Questi risultati creeranno valore per il Gruppo UniCredito Italiano ? Siamo convinti che incrementeranno senza dubbio la reputazione e il “capitale” etico, sociale e ambientale del nostro Gruppo, un aspetto che sarà determinante per garantire uno sviluppo durevole delle nostre attività. È per questo che, partiti con la Capogruppo e con Credito Italiano, intendiamo diffondere a tutte le altre banche e società del Gruppo lo stesso impulso. Ma rimane libera scelta del cittadino, del consumatore e dell’investitore decidere se le imprese che offrono migliori garanzie in termini di sostenibilità sociale e ambientale producono maggior valore. Coloro che ci crederanno, troveranno in UniCredito Italiano un partner disposto a condividere con loro impegno e valori. Intervista a cura di Ernesto Auci, direttore de “Il Sole-24 Ore” 138 BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 PARERE DI PRICEWAERHOUSECOOPERS 139 Glossario AA 1000 Covered warrant (AccountAbility 1000) - standard (non certificabile) sviluppato dall’ISEA (Institute of Social and Ethical Accountability); è uno standard di processo attraverso il quale si spiegano o giustificano agli stakeholder gli atti, le omissioni e i rischi relativamente ai quali un’organizzazione è responsabile. Sono requisiti dell’AA 1000, tra gli altri, la trasparenza, il miglioramento continuo e la conformità agli standard preventivamente individuati e accettati. Documenti, emessi da istituzioni finanziarie, che attribuiscono la facoltà di acquistare una certa quantità di titoli ad un prezzo prefissato entro un determinato periodo di tempo o a una data precisa ABI EMAS Associazione Bancaria Italiana. EcoManagement and Audit Scheme Regolamento n. 1836/93 del Consiglio Europeo sull’adesione volontaria delle imprese industriali ad un sistema comunitario di ecogestione e audit, attualmente sottoposta a revisione (cosiddetta EMAS II) per includere le adesioni delle organizzazioni di tutti gli altri settori (incluso il terziario). Analisi ambientale Esauriente analisi iniziale dei problemi, dell’impatto e delle prestazioni ambientali connesse all’attività di un’organizzazione (definizione EMAS II). D. Lgs. 626/94 Decreto Legislativo sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che ha recepito importanti direttive comunitarie in materia. Aspetto ambientale 140 Elemento delle attività, dei prodotti e dei servizi di un’organizzazione che può interagire con l’ambiente (definizione EMAS II). GBS Asset management Home Banking Attività di gestione degli investimenti finanziari. Collegamento telefonico o via Internet per operare sul conto corrente bancario e/o verificarne i movimenti e controllarne le condizioni. Audit/auditor Strumento di gestione per una valutazione sistematica, documentata, periodica ed obiettiva delle prestazioni del sistema di gestione e dei processi destinati a proteggere l’ambiente al fine di: facilitare il controllo gestionale dei comportamenti che possono avere un impatto sull’ambiente; valutare la conformità alla politica ambientale compresi gli obiettivi e i target ambientali dell’organizzazione (definizione EMAS II). Auditor: personale adeguatamente qualificato per svolgere attività di auditing e indipendente rispetto all’attività oggetto di audit. Benchmark Parametro oggettivo di riferimento degli investimenti finanziari, che può essere costituito anche dagli indici più noti (MIB 30, Dow Jones, etc.) o da altri ritenuti rappresentativi del profilo di rischio/rendimento dell’investimento e che possono diventare essi stessi oggetto di investimenti finanziari il cui rendimento è legato all’andamento del parametro prescelto. Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale. IBS Istituto Europeo per il Bilancio Sociale. Impatti ambientali Qualsiasi modifica all’ambiente, positiva o negativa, derivante in tutto o in parte dalle attività, dai prodotti i dai servizi di un’organizzazione (definizione EMAS II). Indice di frequenza degli infortuni Numero totale infortuni 100.000/ numero ore lavorate. Indice di gravità degli infortuni Numero totale di giorni di assenza 1.000/ numero ore lavorate. ISO 14001 Standard relativo ai sistemi di gestione ambientale emanato dell’ente di normazione internazionale ISO (International Standard Organization). BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 GLOSSARIO London Benchmarking Group Spread Gruppo di 16 grandi imprese internazionali, fondato nel 1994, che ha elaborato uno schema di rappresentazione e misurazione dell’impegno sociale delle imprese. Differenziale, espresso in percentuale, da aggiungere ad un tasso o ad un parametro di riferimento per la determinazione del tasso effettivo applicato su un finanziamento. Mercato corporate SRI Mercato delle imprese di grande dimensione e delle PMI. Social Responsible Investing: attività di asset management svolta secondo criteri ambientali e sociali. Mercato retail Mercato al dettaglio costituito prevalentemente da clienti privati, piccole imprese e famiglie consumatrici. Stakeholder Piccole e Medie Imprese. Portatori di interesse che a vario titolo interagiscono con l’attività dell’impresa, partecipando ai risultati, influenzandone le prestazioni, valutandone l’impatto economico, sociale e ambientale. Private Banking Stock options Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta “di fascia alta” per la gestione globale delle esigenze finanziarie. Valutazione del rischio. Contratti di opzione di acquisto di titoli azionari che concedono, a coloro che li sottoscrivono il diritto (non l’obbligo) di comprare entro un tempo prestabilito e ad un prezzo prefissato, le azioni stesse. Vengono utilizzati quale forma di remunerazione integrativa, incentivante e fidelizzante per singoli dipendenti, per particolari categorie o per la totalità dei dipendenti, offrendo in opzione titoli della società. ROA Sviluppo sostenibile Return On Assets – indice di redditività che misura il rapporto tra il risultato lordo di gestione e il totale dell’attivo. “Lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare le proprie necessità” (Rapporto Bruntland - WCED, 1987). PMI Procedura Documento che definisce le modalità di lavoro con cui svolgere una determinata attività. Risk assesment ROE Return On Equity – indice di redditività che misura il rapporto tra utili netti di esercizio e capitale proprio. SA 8000 (Social Accoutability 8000): standard ufficiale emesso nel 1997 dal CEPAA (Council on Economic Priorities Accreditation Agency) per la certificazione dell’impegno etico e sociale di un’impresa. Sistema di Gestione Integrato Parte del sistema di gestione aziendale complessivo comprendente la struttura organizzativa, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per definire e attuare la politica nel campo dell’ambiente e della salute e sicurezza dei lavoratori. UBM - UniCredit Banca Mobiliare Società di investment banking; ha iniziato a operare dal 1° gennaio 2000 e accentra la produzione di strumenti finanziari destinati alla clientela retail, corporate ed istituzionale e la gestione dei rischi di mercato del Gruppo. UNEP United Nations Environmental Programme Programma ambientale delle Nazioni Unite volto a promuovere lo sviluppo sostenibile presso le imprese e i cittadini. 141 Il documento è stato realizzato dal Gruppo di progetto per la redazione del Bilancio Sociale Ambientale allestito dall’Unità Ambiente Sicurezza e Bilancio Sociale di UniCredito Italiano costituito da: Lucio Del Rio, Riccardo Della Valle e i consulenti Marco Frey, Fabio Iraldo, Nadia Gorla, Paolo Palombelli, con il supporto della società EHS Gestione S.r.l. e la collaborazione delle Unità Organizzative della Capogruppo e del Credito Italiano: Affari Generali, Bilancio e Contabilità, Comunicazione di Marketing, Consulenza Societaria, Investor Relations, Marketing Corporate, Marketing di Canale-Retail, Personale, Politiche Sviluppo Risorse, Relazioni Esterne, Relazioni Sindacali. Si ringraziano vivamente tutte le colleghe e i colleghi per il prezioso contributo nella raccolta ed analisi dei dati e delle informazioni riportate nel documento. Per qualunque ulteriore informazione sul Bilancio Sociale Ambientale, disponibile anche all’indirizzo Internet www.unicredito.it, contattare: UNICREDITO ITALIANO - UNITÀ AMBIENTE SICUREZZA E BILANCIO SOCIALE 142 Via San Protaso, 3 - 20121 Milano Fax: (+39)02.88623924 e-mail: [email protected] [email protected] BILANCIO SOCIALE AMBIENTALE 2000 Al fine di migliorare le prossime edizioni del Bilancio Sociale Ambientale, ci è gradita una vostra valutazione sul documento e ci sono preziosi gli eventuali suggerimenti ed osservazioni che vorrete indicarci. All’interno del sito Internet www.unicredito.it potete trovare una scheda da compilare – attribuendo a ciascuna voce un punteggio da un minimo di 0 (insufficiente) ad un massimo di 3 (ottimo) – e inviare attraverso la posta elettronica, il cui facsimile è di seguito riprodotto. Grazie per la gentile collaborazione. 0 1 2 3 Chiarezza della struttura ■ ■ ■ ■ Chiarezza espositiva ■ ■ ■ ■ Completezza delle informazioni contenute ■ ■ ■ ■ Completezza dei dati contenuti ■ ■ ■ ■ Chiarezza e completezza grafica ■ ■ ■ ■ Lunghezza del documento ■ ■ ■ ■ Linguaggio ■ ■ ■ ■ dell’ambiente ■ ■ ■ ■ della salute e sicurezza dei lavoratori ■ ■ ■ ■ della responsabilità sociale ■ ■ ■ ■ STRUTTURA E CONTENUTI LEGGIBILITÀ DEL DOCUMENTO VALUTAZIONE SULLE AZIONI INTRAPRESE E PROGRAMMATE NEL CAMPO: OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI 143 Graphic design, concept e impaginazione Mercurio S.r.l. Studi di promozione pubblicitaria - Milano Stampa: Bertieri Istituto Grafico - Monza Aprile 2001