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Articolo giugno _ by Team Senza Senso. Istrutt. MTB Collu D. Istrutt. MTB Dagnino F. Istr.ice MTB Borreani C. L’imprinting alla bicicletta: (Claudia Borreani)_Le due ruote sono un gran divertimento per i più piccoli ma non dimentichiamo le regole di sicurezza .L’imprinting alla bicicletta arriva quando decidi di togliere le rotelle alla bicicletta di tuo figlio e lo vedi pedalare via da solo. Si tratta di un momento fondamentale ed unico nella vita di un bambino ed anche di un genitore. La bicicletta rappresenta il primo atto di indipendenza per i nostri figli. Diventa quindi molto importante in questo frangente insegnare ai bambini ad utilizzare il loro mezzo in modo sicuro affinché possano godere a pieno e senza rischi della loro accresciuta indipendenza. Istrutt. MTB Cambria R. Istrutt. MTB Valle F. Istrutt. MTB Scotto F. L’importanza del casco: (Fabio Dagnino)_La prima fondamentale regola è quella di fargli indossare il caschetto. Dal punto di vista tecnico, a parte l’avvertenza di scegliere solamente quelli omologati, la misura giusta del casco è essenziale: dovrà essere comodo, confortevole ed aderente quanto basta a non farlo basculare in avanti, indietro e lateralmente. Ovviamente dovrà essere sempre ben allacciato e centrato sulla testa. Dove circolare con la bici: (Scotto Federico & Collu Danilo)_Riguardo alla circolazione è importante ricordare che i bambini possono girare solo su piste ciclabili o sui marciapiedi fino a che non raggiungano i dieci anni di età e non dimostrino di conoscere le fondamentali regole della strada. La supervisione e il buon esempio dei genitori è indispensabile per far sì che i bambini sviluppino le necessarie capacità per cavarsela in strada. Per i primi tempi è bene comunque far pedalare i bambini in spazi sicuri e solo gradualmente farli entrare in contatto con i possibili pericoli della strada. Il nostro codice stradale permette inoltre di pedalare per file parallele accanto ai bambini al fine di garantire una maggiore sicurezza e protezione dal traffico.In materia di sicurezza è importantissimo ricordare continuamente ai nostri figli alcune piccole regole fondamentali : - Pensare alla bicicletta come ad un veicolo e non come ad un giocattolo. Girare in bicicletta, specialmente in strada, è un’importante responsabilità. - Rispettare tutti i segnali stradali. - Evitare di girare quando è molto buio, in tal caso, è importante indossare indumenti che riflettano la luce ed utilizzare sempre le lucine montate sul manubrio e sul retro della bicicletta. - Controllare sempre il buono stato del mezzo, delle parti meccaniche, delle gomme e dei freni. Rapporto genitore_figlio (Roberto Cambria) :Chi si accinge a portare con sé i propri figli in bicicletta fa una scelta importante per se’ e per il bambino, che potrà assaporare la gioia di andare in bicicletta, di provare l’emozionante sensazione di viaggiare all’aria aperta,facendosi scivolare accanto il paesaggio, mantenendo un rapporto vivo e diretto con esso. Ma è anche una scelta di grande responsabilità per il genitore, perché il bambino è un soggetto estremamente vulnerabile di fronte ai pericoli della strada e dei sentieri. Questo crudo realismo non dovrebbe però scoraggiarci perché nella nostra regione, di strade tranquille per andare in bicicletta, ve ne sono molte. E’ chiaro però che il genitore può fare molto per aumentare la sicurezza del bambino, e vediamo come. Innanzi tutto bisogna fare una riflessione per valutare se la nostra esperienza di ciclista sia sufficientemente ampia per prevedere tutti i pericoli che la strada offre, perché solo in questo caso potremmo essere in grado di educare il bambino ad un corretto comportamento. Ricerche sulla sicurezza stradale delle biciclette, hanno rilevato come negli incidenti , sia molto rilevante il fattore inesperienza. Infatti, è proprio tra chi usa poco ed occasionalmente la bici, che si registra una maggiore frequenza degli incidenti. Questo dovrebbe quindi suonare come un invito ad iniziare con fiducia ad andare in bicicletta il più costantemente possibile. Dando per scontato che tutti i minori debbano indossare il caschetto protettivo, prima di andare sulla strada con il traffico, è bene dunque iniziare a far pedalare i bambini in spazi sicuri, e solo gradualmente farli entrare in contatto con i possibili pericoli della strada e dei sentieri sterrati. Il nostro Codice della Strada consente agli adulti di pedalare sulla strada per file parallele accanto a bambini fino a dieci anni, e questo per garantire una maggiore protezione dal traffico. Alcuni dei nostri itinerari molto elementari, per chilometraggio e difficoltà, sono stati opportunamente scelti privi di traffico, proprio per permettere ai meno esperti di acquisire una certa destrezza sulla strada. Man mano si potranno provare altri itinerari gradualmente più impegnativi, sempre sotto la nostra attenta supervisione, facendo sperimentare loro anche il comportamento in discesa, che non è meno insidioso. Le salite si potranno sperimentare con altrettanta gradualità ed eventualmente saranno loro stessi che chiederanno di provarne di più impegnative. Per il chilometraggio è sorprendente verificare la resistenza dei bambini. La distanza che potranno percorrere è quindi un fatto molto soggettivo, che dipende dalla costituzione del bambino, dalla frequenza con la quale usa la bici e soprattutto dalla motivazione a pedalare che può essere molto stimolata dalla presenza di altri coetanei. Di media ,qualsiasi bambino di prima elementare è in grado di coprire una distanza fino a 10-15 chilometri; la distanza di 20-30 chilometri potrà essere sopportata senza difficoltà da bambini fino a dieci anni, poi, a quelli che frequentano la scuola media, si potrà anche far provare un chilometraggio superiore, fino a 50-60 o più chilometri, considerando sempre una geografia di tracciato di media difficoltà. Comunque, una cosa che il genitore non deve dimenticare mai, quando intraprende un viaggio od una passeggiata in bicicletta con il proprio bambino, è che le esigenze e le motivazioni di questi non sempre coincidono con i nostri ritmi e tempi di viaggio, ispirati da una logica pratica e razionale d’adulto. Il viaggio quindi dovrà essere programmato molto flessibilmente e deve prevedere in genere, tempi più lunghi di percorrenza, per permettere occasionali soste. Aver creato una scuola di MTB all’interno del mio Team e’ una situazione nuova, sicuramente impegnativa, ma decisamente affascinante e stimolante,sia per noi istruttori che per i ragazzini.Posso dire di esser cresciuto con una bicicletta sempre al mio fianco, o meglio sotto di me, e di aver sempre amato le ruote grasse ,il fango ,il senso di libertà che dà l'andare su due ruote. E' questo che mi ha portato a voler fare di più in un'associazione che sostiene i valori della mobilità sostenibile, del cicloturismo ,della salvaguardia dell'ambiente ,di questa splendida disciplina MTB . Si continuerà il nostro percorso di formazione per i piu’ giovani ,per ottenere una città più sana e perchè no ! meno inquinata e più amica dei ciclisti.