bloccante delle
Transcript
bloccante delle
Ambiente e salute L’ inquinamento, caratteristica della società industriale, è un evento recente. Presidente AISIC Negli ultimi anni si è visto un incremento dei livelli di inquinanti atmosferici ed in particolar modo al PM10 e i sotto tipi generati dalle emissioni delle automobili: le cosiddette polveri sottili, particolarmente nocive per la salute dell'uomo. I danni rilevati sulla salute sono notevoli e di diverso impatto sociale. Ricercatori dell'Università Statale di Milano hanno studiato i meccanismi e gli effetti nocivi del PM10 su bambini e anziani. Tale studio e stato realizzato con la collaborazione dell'Università di Harvard School of Public Health. I dati emersi da tale studio sono a dir poco scioccanti e ci devono spingere a riflettere seriamente sul futuro nostro e dei nostri figli. Il continuo superamento dei valori soglia rilevati dalle centraline di controllo situate in punti nevralgici della città certamente non è un segnale positivo per la tutela della salute pubblica. Infatti sono aumentati i ricoveri presso le strutture ospedaliere milanesi per attacchi improvvisi di crisi respiratorie e, oltre ai problemi respiratori, sono aumentati i ricoveri e le richieste di aiuto per crisi cardiache. In buona sostanza, le polveri sottili aumentano le patologie cardiache e respiratorie, togliendo anni di vita e con una qualità non ottimale. Anche la coagulazione del sangue cambia, si modifica in senso negativo. Il sangue diventa più viscoso in presenza di inquinanti e le pareti di vasi sanguigni, arterie e vene e non ultimo il cuore vengono danneggiati. Gli indicatori di tali eventi sono i parametri della coagulazione che si alterano, con il tempo di protrombina che aumenta dal 5 all'8% e l'aumento del tasso di omocisteina, un aminoacido collegato 1 SEDE: v. Costantino Maes n. 53 00162 ROMA tel. / fax: 06 / 86327801 Email: [email protected] con le infiammazioni e rischio cardio-vascolare dell'organismo. Con un aumento del PM10, l'omocisteina aumenta anche del 7%, incrementando i problemi cardiaci. Ma non solo i rischi cardiaci aumentano con l'inquinamento. Le patologie legate all'apparato respiratorio sono anch'esse in rapida ascesa. Per esempio nei bambini si presenta una bronchite spastica, di tipo reattivo, con tosse secca, senza una causa apparente, in assenza di allergie respiratorie o infezioni virali. Una delle cause di infiammazioni e irritazioni delle arterie e delle mucose respiratorie è dato dall'aumento dei radicali liberi, specie reattive dell'ossigeno, normalmente prodotte dal metabolismo del nostro corpo. Questi sono i sintomi di un malessere ambientale che come tali dobbiamo cercare di interpretare e curare. Meglio ancora prevenirli. La difesa e la prevenzione dei fenomeni legati all'inquinamento inizia con la determinazione dello stress ossidativo. Tramite una goccia di sangue capillare prelevata dal polpastrello è possibile determinare la quantità di radicali liberi nocivi in eccesso presenti liberamente nelle nostre vene. I danni da un eccesso di radicali liberi d-ROMs si osservano nel tempo con il continuo superamento dei valori normalmente tollerati. Oggi è possibile sapere sia la concentrazione dei d-ROMs che la capacità di difendersi da tali agenti. La determinazione della Barriera Antiossidante di Protezione, BAP test, quantifica la capacità da parte dell'organismo di difendersi dai danni generati dai radicali liberi. Grazie a questi sistemi diagnostici moderni il clinico medico è indirizzato ad una terapia che permette di abbattere i radicali liberi in eccesso, fonte di invecchiamento precoce e di patologie croniche e degenerative, e se necessario aumentare le difese di protezione consigliando antiossidanti specifici di barriere neutralizzanti nei confronti dei d-ROMs. E' chiaro che il problema non riguarda solo il PM10, ma tutta una serie di misure preventive a 360 gradi, atte a ridurre tutte le fonti di inquinamento dannose per la salute di tutti noi. Un'alimentazione ricca in frutta e verdura fresca è indispensabile per alzare i livelli di antiossidanti capaci di eliminare l'eccesso di tossine nocive. L’ uomo è un sistema in equilibrio dinamico con l’ambiente, lo influenza e ne è influenzato. La grande superficie funzionale degli apparati respiratorio e digerente fa sì che, attraverso l’aria che respiriamo e gli alimenti di cui ci nutriamo, il nostro organismo stabilisca rapporti con l’ esterno. Ma, se da un lato aria e cibo ci mettono in contatto con il mondo, dall’altro possono rappresentare dei potenziali mediatori di malattia. Negli ultimi anni la qualità dell’aria è molto cambiata: la percentuale dell’ ossigeno in essa contenuta è passata dal 50% del 1950 all’ odierno 21% circa. Dal 1950 l’ uomo ha immesso nell’ Ambiente 80.000 nuove sostanze chimiche, molte Tossiche. Le industrie rivierasche scaricano in mare: 85.000 tonnellate di metalli pesanti, 200.000 tonnellate di azoto, 900.000 tonnellate di fosforo, 47 tonnellate di policiclici Aromatici / anno. RAFFINERIE di PETROLIO: idrocarburi, fenoli e cadmio; INDUSTRIA METALLURGICA: zinco e oli e grassi; ALLEVAMENTI INDUSTRIALI: fosforo FABBRICHE di FERTILIZZANTI: mercurio, piombo,organoclorurati. INDUSTRIA CHIMICA e della CARTA: piombo Ognuno di noi contiene almeno 47 contaminanti chimici diversi. L’ organismo metabolizza molte sostanze nocive, grazie alla sua capacità di disintossicazione ma questa si esaurisce quando il carico tossico è troppo pesante o prolungato. Inoltre alcuni veleni ambientali aggrediscono e indeboliscono proprio i nostri meccanismi di disintossicazione. Arsenico, Piombo, Mercurio, Alluminio e Cadmio si accumulano nei tessuti ( Tiroide, Surreni ) danneggiano il DNA con effetti cancerogeni e mettono in crisi il Sistema Immunitario, sono i cosiddetti DISTRUTTORI ENDOCRINI. Negli ultimi anni è stata dedicata perciò molta attenzione allo studio dell’ inquinamento, ai suoi effetti (incremento di mortalità per malattie dell’apparato cardiorespiratorio, peggioramento della sindrome bronchitica, delle lesioni enfisematose, delle sindromi asmatiche ) e a possibili misure di contenimento ( lotta all’inquinamento nelle aree urbane, introduzione del metano, modifiche alle caratteristiche dei combustibili per auto etc.). MERCURIO: è l’elemento più tossico tra quelli non Radioattivi, è presente dappertutto, contamina l'aria attraverso l’inquinamento industriale, il suolo, le fonti di approvvigionamento degli animali, in modo diretto ( 2 SEDE: v. Costantino Maes n. 53 00162 ROMA tel. / fax: 06 / 86327801 Email: [email protected] Acqua ), o indiretto ( vegetali ). Fonte maggiore di contaminazione per l'uomo: la catena alimentare e la progressiva concentrazione che questa opera con conseguente inquinamento, ad es., della fauna ( pesci di grossa stazza ). Il minerale tossico, disperso in maniera incontrollata nell'ambiente ( golfo di augusta, 2001, mercurio in mare e nei tombini in concentrazione ventimila volte superiore alla norma ), si combina con materiali di origine organica formando metilmercurio, composto tossico. Altre fonti di contaminazione: Vaccini: Il Thimerosal é un conservante usato nei vaccini e in altri farmaci; contiene il 50% di mercurio, oggi è vietato. Amalgame dentarie: le otturazioni di amalgama contengono il 50% di mercurio. I dentisti sono tenuti per legge a trattare le amalgame di scarto come “rifiuti solidi pericolosi”. Provoca insonnia, disfunzioni epatiche, inappetenza, malformazioni fetali, follia, incoordinazione. Disattiva gli enzimi contenenti selenio, inibisce il trasporto del glucosio nelle cellule. Nell'Inghilterra Vittoriana il nitrato di mercurio veniva usato per confezionare i Cappelli a falda larga provocando molti casi di follia fra i cappellai. Oggi si usa nella lavorazione della ceramica in Emilia. Piombo: metallo tossico a maggior impatto ambientale; provoca anemia, cefalea, vertigini, disturbi ottici, iperattività infantile, sclerosi multipla, nefrite, ipotiroidismi, ritardo mentale ( saturnismo presente ancora nel modenese a causa della lavorazione della ceramica ). Nell'antica Roma, per esempio, quando furono introdotte le tubature per l'acqua, aumentarono drammaticamente i casi di saturnismo, malattia causata dalla presenza eccessiva di piombo nel sangue: la colpa era delle tubazioni, saldate con piombo. ALLUMINIO: antiacidi, alcuni formaggi lavorati, contenitori,dentifrici ( il fluoro con cui sono arricchiti deriva dagli scarti di lavorazione dell’alluminio ). Si sostituisce al ferro, provoca anemie refrattarie alla terapia e danni a S. Nervoso e DNA. CADMIO: nefrotossico, disturbi di personalità e difficoltà di apprendimento. Nelle sigarette ARSENICO: nei processi industriali e agricoli e in Odontoiatria per devitalizzare la polpa dentaria ( anidride solforosa ). Radon: gas radioattivo, cancerogeno, 2° causa di neoplasie dopo il fumo ), proveniente dal suolo ( tufi provenienti da particolari aree geologiche. E’ un problema grave per le scuole di nuova costruzione, tutte su un unico piano; il gas filtra verso l’esterno, penetra nel fabbricato attraverso le fondamenta e si concentra all’interno degli ambienti contribuendo al rischio cancerogeno della popolazione; ha un effetto sinergico al fumo. Benzene: volatile, migra verso l’atmosfera dai liquidi che lo contengono contribuendo al rischio cancerogeno complessivo della popolazione ( leucemie ). E’ un’emissione fortemente condizionata dalla temperatura ambientale ( maggiore è la temperatura, maggiore l’emissione verso l’atmosfera) e dal fumo di tabacco e decresce nel tempo. Il benzene migra verso l’atmosfera contribuendo al rischio cancerogeno complessivo. I Bambini esposti al traffico hanno un Rischio RR (rischio relativo) per leucemia non linfocitica pari al 3,91 % con una concentrazione di gas superiore a 10 microgrammi/m Questo rischio raggiunge il 7,7% nei bambini che vivono in prossimità di officine o pompe di benzina!. Campi elettromagnetici ambientali: antenne radiotelevisive e ripetitori di telefonia A seguito della crisi energetica degli anni ’60 si sono consolidate tecniche progettuali volte al contenimento dei consumi per riscaldamento con conseguente spinta ad abbassare e a “ sigillare “ gli ambienti interni; si sono associate modifiche nella tipologia degli arredi ( nuovi materiali, rivestimenti, elettrodomestici ) degli strumenti di lavoro e di svago ( videoterminali, apparecchiature elettroniche, telefoni cellulari, televisori ), il fumo di sigaretta, e l’uso di impianti di condizionamento spesso inadeguati o malfunzionanti. Di fronte all’accumularsi di evidenze sui danni alla salute causati da una scadente qualità dell’aria, è quindi emersa l’esigenza di un approfondimento delle conoscenze relative a quest’ultima, agli inquinanti, e ai rapporti tra questi e patologie infettive a trasmissione aerea quali allergie, asma, bronchiti, enfisema etc.. Nei paesi industrializzati la gente trascorre nei giorni feriali fino al 90% del proprio tempo in ambienti chiusi ( 50% del tempo a casa, 35% in ufficio, 6% nei tragitti ). E’ evidente quindi che l’inquinamento indoor è un problema dal notevole impatto socio-economico perché il rischio espositivo non è limitato a categorie ben definite come accade per il rischio professionale, ma interessa una parte estesa della popolazione e risulta particolarmente grave per bambini, anziani e persone affette da patologie croniche che trascorrono molto più tempo in ambienti chiusi. Manca una vera consapevolezza, almeno tra i non “addetti ai lavori”, di cosa realmente significhi inquinamento, non si considera la sua diffusione capillare in ogni ambito della vita. In Italia la presenza di sostanze chimiche nella vita di tutti i giorni e nei prodotti che ci circondano non è sentito come un problema. Le principali fonti sono l’uomo e le sue attività; vanno aggiunti: Arredi: ( IKEA ), moquettes, rivestimenti, Sistemi di trattamento e di riscaldamento dell’aria, prodotti per pulizia e manutenzione della casa, antiparassitari, strumenti di lavoro, prodotti per hobbistica. Fumo di tabacco: uno dei fattori più inquinanti. 3 SEDE: v. Costantino Maes n. 53 00162 ROMA tel. / fax: 06 / 86327801 Email: [email protected] Non esiste un effetto soglia, ossia una concentrazione al di sotto della quale non si registrano effetti sulla salute. Alle emissioni di PM2.5, nel 2000, è attribuibile una perdita media di 8.6 mesi di attesa di vita ed invece gli inquinanti presenti ad es. in casa. I primi possono diventare terreno di coltura e diffusione per muffe e altri contaminanti biologici, i secondi, se malposizionati, possono determinare una importante penetrazione di inquinanti dall’esterno ( Biossido di azoto, Idrocarburi, Particolato, Ozono, Piombo, Benzene, Biossido di zolfo ). Apparecchi di riscaldamento o combustione: Il riscaldamento degli ambienti può portare alla produzione di diverse sostanze tossiche: l’anidride carbonica (combustione di metano, propano, ecc), il monossido di carbonio (combustione di legna, carbone, gas), l’ossido e il biossido di azoto (combustione di gas), anidride solforosa (combustione di carbone, legna, kerosene, oli), idrocarburi policiclici. Monossido di carbonio: processi incompleti di combustione di legna, carbone, gas; le emissioni dei veicoli ( ¾ della produzione di questo inquinante ). Esiste probabilmente un’ intossicazione cronica da CO caratterizzata da astenia, cefalea, vertigini, nevriti, sindromi parkinsoniane, aritmie, angina in soggetti sensibili quali bambini e anziani. Piombo: metallo tossico a maggior impatto ambientale; Provoca sintomi quali anemia,cefalea, vertigini, disturbi mestruali e ottici, iperattività infantile e patologie quali nefrite, aborti, anemia da piombo, sclerosi multipla, diabete, nefrite, ipotiroidismi, ritardo mentale e altri. Anidride carbonica (combustione di metano, propano, ecc), Diossido di azoto, Anidride solforosa e Idrocarburi aromatici policiclici: ( radiatori a cherosene, stufe a gas, fumo di tabacco ); concentrazioni 7 volte superiori a quelle dell’ aria esterna. Provoca episodi di broncospasmo, polmonite chimica, ridotta risposta alla terapia antiasmatica, abbassamento della soglia di sensibilizzazione agli allergeni. Particolato ambientale: catrame, composti poliaromatici, attività dell’ uomo, idrocarburi tra cui il benzopirene e Fumo di tabacco: miscela di 3.800 composti chimici ( idrocarburi, benzopirene, ossido di carbonio ); presente nell’ambiente con 2 componenti: la prima è il fumo inalato, filtrato e riemesso dal fumatore; la seconda è l’aerosol derivato dalla combustione della sigaretta: quest’ultima costituisce quasi la metà del particolato ( assieme a catrame e a composti poliaromatici ) e contiene ancora agenti cancerogeni ( nitrosammine e benzopirene ) e Particolato. Provoca un incremento della frequenza di episodi infettivi acuti e cronici, ridotto sviluppo della funzione ventilatoria nei bambini e decremento eccessivo negli adulti, un aumento del rischio di sviluppare una BPCO, iperreattività bronchiale, aumento delle patologie asmatiche, cardiopatia ischemica.presente nell’ambiente con 2 componenti: il fumo inalato, filtrato e riemesso dal fumatore; l’ aerosol derivato dalla combustione della sigaretta: quest’ultimo costituisce quasi la metà del Particolato e contiene agenti cancerogeni ( nitrosammine e benzopirene ). Incrementa la frequenza di episodi infettivi acuti e cronici, l’ aumento delle patologie asmatiche, riduce lo sviluppo della funzione respiratoria nei bambini. Prodotti Detergenti: candeggina, trementina, acetone, deodoranti, lucidanti, diluenti possono contribuire a inquinare l’aria domestica, grazie al contenuto in composti organici del cloro (clorammine) che agiscono direttamente nell’aria e sul cibo e indirettamente inquinando le falde acquifere quindi la catena alimentare ( le clorammine, molto tossiche, vengono liberate quando si mescolano insieme candeggina e ammoniaca ) Strumenti di lavoro: L’utilizzo in casa o in ufficio di inchiostri e apparecchiature ad alto voltaggio ( stampanti, laser, fax, plotter ), fotocopiatrici, può generare Ozono, gas fortemente irritante per le mucose respiratorie ed oculari. Campi elettromagnetici: prodotti da apparecchi a bassa – media frequenza ( telefonini ), videoterminali, apparecchiature elettroniche, televisori. Materiali da costruzione: Gli stessi materiali con cui sono costruite le nostre case possono rappresentare una fonte importante di inquinamento. Il radon, gas radioattivo e cancerogeno ( 2° causa di neoplasie dopo il fumo in Italia ) può essere, ad esempio, emesso dai tufi provenienti da particolari aree geologiche. Raggiunge le nostre abitazioni attraverso l’acqua o il suolo sottostante l’edificio ( problema grave per le scuole di nuova costruzione, tutte su un unico piano ); il gas filtra verso l’esterno ( bolle in grotta ), penetra nel fabbricato attraverso le fessure delle fondamenta e si concentra all’interno delle nostre case ( arieggiare ). Quando viene inalato, la maggiore dose viene rilasciata nel tessuto polmonare dalle radiazioni alfa emesse dai suoi prodotti di decadimento del radon che agisce, in sostanza, come un nastro trasportatore dei suoi prodotti di decadimento; ha un effetto sinergico al fumo. di rifinitura: rivestimenti e vernici contenenti piombo, VOC. intermedi: adesivi, solventi come Toluene, Benzene ( elemento estremamente volatile, migra verso l’atmosfera dai liquidi che lo contengono; vernici per pareti e mobili, adesivi etc. contribuendo in modo significativo al rischio cancerogeno complessivo della popolazione ( leucemie ). E’ un’emissione fortemente condizionata dalla temperatura ambientale ( maggiore è la temperatura, maggiore l’emissione ), dal fumo di tabacco, parcheggi interni agli edifici e decresce nel tempo ), colle ( con un picco nel momento della messa in opera ), VOC; presentano un picco nel momento della messa in opera. 4 SEDE: v. Costantino Maes n. 53 00162 ROMA tel. / fax: 06 / 86327801 Email: [email protected] Isolanti: fibre minerali come l’ Amianto: ignifugo, utilizzato per l’isolamento termico e acustico, fuorilegge in Italia dal 1992; libera fibre all’interno dell’edificio per deterioramento, danneggiamento, provoca asbestosi, mesotelioma. Oggi è stato sostituito da fibre artificiali ( fibre di vetro, carbonio etc. ) non meno pericolose. Epidemie di dermatiti da fibre minerali sono state osservate in occasione di lavori di manutenzione su pannelli coibentanti o a seguito di contaminazione delle condutture d’aria forzata; può causare fenomeni irritativi e infiammatori cronici e tumori.. Arredi: da scaffalature aperte, mobili in truciolato laminato viene liberata formaldeide, sostanza fortemente irritante capace di provocare cefalea, nausea, vertigini e incremento della iperreattività bronchiale in persone asmatiche. Da mobili di legni esotici, o comunque trattati con trattamenti antimuffa e con antiparassitari si possono sprigionare pentaclorofenolo, dalle moquettes isocianati, Alluminio dalla macchinetta del caffè. Antiparassitari, Pesticidi, Erbicidi, Insetticidi: tossici per definizione, si accumulano nel sistema nervoso, fegato e apparato riproduttore e agiscono come oncogeni; vengono assunti con frutta, verdura, carne di maiale ( paraquat, organofosforici etc.), anche se utilizzati all’esterno penetrano all’interno degli edifici e vengono rilasciati lentamente nel tempo. Concimi: aumentano la quantità di prodotto ( cereali, verdura ) e il contenuto di nitrati cancerogeni ( composti azotati etc.), ma ne riducono il contenuto in vitamine e minerali. Sistemi di trattamento dell’aria e di Ventilazione: Le vasche di deumidificazione degli impianti di condizionamento poiché operano sugli inquinanti aerodispersi, possono diventare, a causa di manutenzione scorretta, serbatoi di batteri alimentati dalle riserve d’acqua, muffe, microrganismi, funghi trattenuti sui filtri. Questi vengono diffusi nell’ambiente dall’impianto di condizionamento e provocano malattie infettive a trasmissione aerea, anche a carattere epidemico ( SARS ), e allergie. Un raffreddore o un’influenza sono spesso solo un fastidio ma hanno un costo sociale elevatissimo in termini di giornate di lavoro perse; anziani, bambini e ammalati sono i soggetti cui bisogna rivolgere le maggiori attenzioni poiché, oltre ad essere fisicamente più deboli, trascorrono più tempo nelle abitazioni. La crisi legata alla SARS è stata un evidente esempio e ha portato le Istituzioni Internazionali ad aumentare i controlli sanitari negli ambienti pubblici. Pertosse, infezioni polmonari acute sono esempi di malattie a trasmissione aerogena che, assieme alla TBC, sono responsabili di oltre 8 milioni di decessi/anno al mondo; il fenomeno della globalizzazione ci rende vulnerabili su questo fronte e richiede una concreta azione preventiva per limitare i rischi, ma ciò non elimina il problema della depurazione dell’aria dagli agenti patogeni perciò una maggiore attenzione al controllo della qualità dell’aria interna porterebbe notevoli benefici alla collettività, basti pensare alle infezioni trasmesse in ambiente ospedaliero. In Italia un paziente su dieci contrae un'infezione durante il ricovero in ospedale, con conseguenze fatali nel 3% dei casi. Una 'piaga' che colpisce ogni anno circa 500.000 pazienti, il 48% al Sud, il 30% al Nord e il 22% al Centro. "Le infezioni ospedaliere - ha affermato Bartoletti sono oggi una grande sfida ai sistemi di salute pubblica, perché sono un insieme variegato di condizioni diverse sotto il profilo microbiologico, fisiologico ed epidemiologico che hanno un grande impatto sia sui costi sanitari che sociali". In Italia, il ministero della Salute ha emanato due Circolari nelle quali vengono definiti i requisiti di base dei programmi di controllo e viene costituito un comitato di controllo per la lotta alle infezioni in ciascuna struttura ospedaliera con la disponibilità di un'infermiera dedicata principalmente ad attività di sorveglianza e controllo. "Nel nostro Paese però - ha concluso Bartoletti - non è ancora stato attivato un sistema di sorveglianza nazionale e uno dei problemi individuati da alcuni studi è la carenza di personale dedicato ai sistemi di rilevazione e identificazione". Questi interventi, quindi, ''dovrebbero rientrare fra gli obiettivi prioritari delle politiche di miglioramento della qualita' e di gestione del rischio in sanita'''. Composti organici volatili ( VOC ): emessi attraverso respirazione e cute da persone ( cosmetici, deodoranti, abiti lavati in lavanderia, peli, forfora, batteri, funghi, derivati epidermici, virus,), animali e piante sono facilmente trasportabili dalle persone. Acari, Muffe, funghi e pollini:la proliferazione degli acari è legata alla presenza di persone e animali dal momento che questi microscopici artropodi si nutrono delle loro desquamazioni epiteliali ( dermatofagoidi : mangiatori di pelle, si nutrono delle desquamazioni epiteliali ). Essi vivono nella polvere e il loro sviluppo è favorito dall’umidità e dalle alte temperature, sono presenti particolarmente presenti negli ambienti dove l’uomo staziona maggiormente ( camere da letto ) nei materassi, tappeti, moquettes cuscini, materiali porosi e friabili, profilature, mensole, pavimenti sopraelevati. Sono facilmente trasportabili dalle persone e particolarmente aggressivi; provocano disturbi respiratori nei. Microclima: rumore e umidità ed Illuminazione artificiale ( epifisi e perdita dei ritmi ). Mercurio: nei pesticidi, fungicidi, pesce, diuretici, lassativi, amalgame dentarie, cosmetici associato a composti organici forma il metilmercurio, neurotossico ( sindrome del cappellaio matto da esposizione al nitrato di mercurio ), provoca insonnia, inappetenza, incoordinazione, malformazioni fetali, disfunzioni epatiche, inattivazione degli enzimi che contengono Selenio. Vaccini contenenti Timerosal ( proibiti dal 2003 ): creano un rischio di autismo. Il Grecian 2000 ( tintura da uomo ) è piena di mercurio. PRIOLO ( golfo di Augusta ): nel 2001 il mare diventa rosso per accumulo di mercurio, nickel e cadmio ( 20.000 volte più del normale ) scaricati da un’ industria. Risultato: negli anni successivi 2.000 bambini con handicap psicofisici; tra questi, bambini deformi con un tasso del 5,6 x 1.000 decisamente superiore alla media nazionale. Mercurialismo cronico: la 5 SEDE: v. Costantino Maes n. 53 00162 ROMA tel. / fax: 06 / 86327801 Email: [email protected] gomma da masticare e i cibi acidi producono un’acidificazione dell’ambiente buccale che facilita la liberazione di vapori di mercurio. Polimeri e altre Sostanze ( Alluminio ): Cedute da imballaggi e contenitori di bevande: lattine, lievito, farmaci tamponati per lo stomaco, fogli per conservare; l’ alluminio si sostituisce al ferro nell’eme provocando anemie refrattarie alla terapia e con sideremia normale; può causare Alzheimer. Nitrosammine: fertilizzanti, conservanti negli insaccati, nell’acqua, nei prodotti industriali a base di pesce e carne. Medicamenti ( antibiotici e ormoni ) nella zootecnia: si accumulano nel fegato, muscoli, grasso dell’animale; provocano allergie e disturbi ormonali ( es. telarca ) Antiossidanti,Addensanti, Coloranti: attualmente alcune tecniche legate alla preparazione, conservazione e confezione degli alimenti sono causa di ipovitaminosi. Spesso il solo miglioramento dell’aspetto dei cibi ( fortemente voluto dal mercato alimentare ) è causa di grave carenza vitaminica. La diossina nel latte ( nel grosso animale ), a Marcianise un intero asilo è stato intossicato dal latte; il metanolo nel vino. Alluminio: lattine, lievito, fogli per conservare, bentonite; si sostituisce al ferro nell’eme provocando anemie refrattarie alla terapia e con sideremia normale; può causare Alzheimer. I farmaci tamponati per lo stomaco, sono tamponati con alluminio; così il filtro per la potabilizzazione dell’acqua. Effetti sulla salute Dopo gli studi degli anni '90 è aumentata la preoccupazione per le conseguenze sulla salute dell’aria ambiente. Poiché la concentrazione del particolato negli ultimi anni è calata è difficile comprendere come concentrazioni piccole di particelle dell’ambiente possono avere un tale effetto dannoso. Il meccanismo biologico più plausibile sembra essere lo stress ossidativo, base degli effetti tossici della maggior parte delle forme di inquinamento atmosferico, compreso quello del particolato. Sebbene i polmoni, siano ben equipaggiati a confrontarsi con lo stress ossidativo, si ritiene che il particolato ambientale conduca i metalli ossido riducenti e i chinoni nel tratto respiratorio profondo dove invadono e devastano le difese ossidative. L’uso dei combustibili fossili, tutti i processi di combustione in aria (anche i gas di città) producono un complesso di gas potenzialmente pericoloso per la salute ( ossidi di azoto ). Negli adulti è aumentata specialmente la mortalità per cause cardiovascolari, nei bambini il danno è potenzialmente più alto per una più elevata ventilazione al minuto. Per la stessa concentrazione di inquinante infatti, le vie aeree dei bambini ricevono un’esposizione più alta di quella degli adulti. Le percentuali di mortalità, correlate con il problema della concentrazione del particolato nell'atmosfera, ha mostrato inoltre un aumento delle reazioni allergiche, tossiche e irritative delle mucose delle vie respiratorie. Tutto ciò ha un notevole impatto sociale in termini di disagio umano e in termini economici ( giornate di lavoro perse e costi delle cure ). Le infezioni polmonari acute a trasmissione aerogena, assieme alla TBC, sono responsabili di oltre 8 milioni di decessi/anno al mondo; L’inquinamento microbiologico all’interno degli ambienti chiusi è fonte di trasmissione per malattie infettive a carattere epidemico la cui presenza ha un picco proprio nei mesi invernali: un raffreddore o un’influenza, spesso solo un fastidio, hanno un costo sociale elevatissimo in termini di giornate di lavoro perse; una maggiore attenzione al controllo della qualità dell’aria interna porterebbe ad una ridotta diffusione di queste patologie. La crisi legata alla SARS ne è un esempio e ha portato le Istituzioni Internazionali ad aumentare i controlli sanitari negli ambienti pubblici; oggi ci preoccupa la SARS, domani una TBC antibiotico-resistente in futuro chissà. Un cenno alle infezioni trasmesse in ambiente ospedaliero: è un’ emergenza; il 5-8% degli italiani ricoverati in ospedale ( 700 mila casi ) e' colpito ogni anno da infezioni in corsia responsabili o co-responsabili della morte di 4,5 - 7mila pazienti / anno ( tanti quanto quelli causati dagli incidenti stradali ). Il costo di questa 'epidemia' è stimabile intorno ai 100 milioni di euro l'anno ( cure e giornate di lavoro perse ). ''E' una situazione doppiamente inquietante, da un lato perche' e' assurdo ammalarsi in ospedale, in secondo luogo per il problema della resistenza agli antibiotici di un numero sempre crescente di microbi che ''amplifica il rischio soprattutto in ambienti non asettici''. Alcune infezioni, ha spiegato il dr. Magliano, presidente dell'Associazione microbiologi clinici italiani: Amcli, ''si sovrappongono o sono associate alla malattia che ha reso necessario il ricovero, altre sono una conseguenza di eventi successivi''. Il 30% delle infezioni sono prevenibili, quindi ogni anno si potrebbero evitare 1.350-2.100 decessi ha spiegato G. Ippolito, direttore scientifico dello 'Spallanzani' di Roma ''. Questi interventi, quindi, ''dovrebbero rientrare fra gli obiettivi prioritari delle politiche di miglioramento della qualita' e di gestione del rischio in sanita'''. Allergie: 6 SEDE: v. Costantino Maes n. 53 00162 ROMA tel. / fax: 06 / 86327801 Email: [email protected] Le malattie allergiche rappresentano, nell’ambito delle patologie influenzate dall’ambiente indoor, un settore con problematiche a se stanti; assumono sempre di più la caratteristica di un’epidemia, ne soffrono circa 10 milioni di persone, più del 20% della popolazione; circa 1/5 dell’umanità soffre di raffreddore allergico, forma più comune di allergia delle vie respiratorie. Sono la terza causa di malattia cronica, dopo osteoporosi, artrite e ipertensione; ai sintomi classici possono associarsi quelli di una congiuntivite e i sintomi dell’ asma. In genere l’intensità dei sintomi dipende dalla concentrazione di allergeni perciò la loro riduzione è un’efficace misura di prevenzione; infatti lo spettro allergico di un paziente è il fedele riflesso dell’ambiente che lo circonda. Malattie da Allergeni indoor tra cui l’ Alveolite allergica estrinseca ( rara ) conseguente ad un’abnorme risposta immunitaria ad esposizioni ripetute a polveri organiche prive di tossicità intrinseca; è importante soprattutto nei luoghi di lavoro e nei bambini intorno ai 10 anni di età; la cessata esposizione fa regredire il quadro clinico ( fondamentale rimuovere gli allergeni ) e la Sindrome da umidificatore che può avere il carattere di microepidemia. I bambini sono più vulnerabili degli adulti per le loro caratteristiche fisiche e perché la barriera mucosa intestinale non è ancora pienamente sviluppata e quindi il contatto troppo precoce con il cibo ( svezzamento precoce del neonato ) porta ad una costante iperstimolazione del sistema immunitario con conseguenti fenomeni disreattivi. Bpco e Asma: 1 milione di giornate di ricovero l'anno in Italia è il prezzo che gli italiani e il sistema sanitario pagano per il diffondersi della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (Bpco), malattia responsabile del 50% dei decessi per problemi respiratori. Una patologia destinata, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, a diventare la terza causa di morte entro il 2020 e la quarta causa di malattia cronica, con 4 milioni di pazienti. La spesa media annuale procapite è di 1.307 euro e i tre quarti di questi sono imputabili a ricoveri ospedalieri per complicanze o riacutizzazioni; il costo lievita fino a raggiungere i 7mila euro all'anno nelle forme più gravi. Ma non è solo la Bpco a costare 'cara' al servizio sanitario, anche l'asma ha un forte impatto economico e sociale; colpisce il 9,5% dei bambini e il 10,4% degli adolescenti. E’ la malattia cronica che più di frequente colpisce i bambini ( un quarto della popolazione mondiale; ). "Il costo medio di un paziente asmatico è di 1.005 euro l'anno e arriva a 2.457 nelle forme più gravi; i giorni lavorativi persi in un anno sono circa 22. L’ aumentata percentuale delle forme di asma è da riferire soprattutto alle forme perenni; il 15% dei casi di asma è direttamente correlabile al fumo dei genitori ( fumo passivo ). Dati 2002: italiani malati, più di 3 milioni, i ricoveri ospedalieri oltre 29.000, degenza media tra 5 e 6 giorni. Oltre alle forme classiche di asma bronchiale, gli allergeni indoor possono provocare le cosiddette: Malattie associate agli edifici ( Building related ilness, B.R.I. ): patologie da microambiente alterato, colpiscono un numero limitato di persone, hanno un quadro clinico definito ed un agente causale presente nell’ambiente; Legionellosi, Sindrome da umidificatore possono diventare microepidemie. Sindrome dell’edificio malato o Sick Building Sindrome ( S.B.S.): E’ una sindrome ad eziologia non definita descritta negli ultimi 20 anni, colpisce il 60% degli individui con un costo elevato in termini di calo della produttività; si manifesta negli occupanti edifici moderni o recentemente rinnovati, dotati di impianti di ventilazione meccanica e condizionamento d’aria globale senza immissione di aria fresca dall’esterno; ambienti generalmente adibiti ad uffici, scuole, ospedali etc. La sintomatologia consiste in sensazione di malessere, riduzione del comfort e percezione di un’aria non buona, astenia, cefalea, ridotta capacità di concentrazione, tracheite, difficoltà nella respirazione, senso di costrizione toracica, malessere con brivido, lieve rialzo febbrile, tosse, starnuti, palpitazione, alterazioni di sapori e odori, irritazione oculare e difficoltà a tollerare le lenti a contatto ( ridotta stabilità del film lacrimale ); compare dopo alcune ore di permanenza nell’edificio e scompare rapidamente una volta usciti. L’OMS la definisce come una reazione al clima indoor ed il sesso femminile sembra essere più sensibile all’alterazione ambientale. Sindrome da sensibilità chimica multipla ( Multiple chemical sensitivity sindrome: M.C.S. ): sindrome multisistemica immuno-tossica infiammatoria caratterizzata da alterata reattività dell’organismo ad agenti presenti nell’ ambiente in concentrazioni generalmente ben tollerate e spesso scambiata per allergia poiché i sintomi, almeno nelle fasi iniziali, appaiono e scompaiono con l’allontanamento dalla causa scatenante. Ma le sue dinamiche e il suo decorso sono completamente diversi; nel tempo l’ organismo perde la capacità di tollerare gli agenti chimici che danneggiano il fegato e il sistema immunitario sopprimendo la fase immunitaria cellulare. Il corpo “cede” e non tollera più campi magnetici, sostanze come insetticidi, disinfettanti, detersivi, profumi, deodoranti, vernici, solventi, colle, preservanti del legno, materiali edili, inchiostri, scarichi delle auto, fumi, plastiche, farmaci, anestetici, formaldeide, tessuti soprattutto nuovi, fondamentalmente ciò che è di derivazione petrolchimica. Peggiorando nel tempo, in proporzione all’entità delle esposizioni chimiche e alla loro frequenza, si diventa “intolleranti” a molte sostanze naturali (legni resinosi, fiori) e alla quasi totalità degli alimenti in dosi anche di molto inferiori da quelle tollerate dalla popolazione in generale. La MCS colpisce “tra 1,5 e il 3% della popolazione” (studio Heuser 1998 USA), ed è causa di patologie disabilitanti che interessano vari apparati: renale; respiratorio, cardiocircolatorio, digerente, endocrinoimmunitario. Senza un adeguato sostegno, la sindrome può avere conseguenze molto gravi sino a provocare emorragie, collassi, ictus o infarti. Nell’arco di pochi anni i sintomi si cronicizzano e l’infiammazione cronica, 7 SEDE: v. Costantino Maes n. 53 00162 ROMA tel. / fax: 06 / 86327801 Email: [email protected] tipica dell’ MCS, porta a sviluppare con alta incidenza forme tumorali e leucemiche, autoimmuni, emorragiche. Questo evento clinico è frequente nella Sindrome del Golfo, ovvero dei Balcani (solo uno dei modelli di MCS). Conclusione: Non siamo vittime inermi dell’inquinamento: molto è affidato infatti ai nostri gesti quotidiani, tutti noi abbiamo responsabilità e poteri ben maggiori di quanto spesso pensiamo. Precauzioni e scelte oculate fanno la differenza, e difendono i più piccoli ma anche gli adulti. Infatti, se è vero che i bimbi sono i più esposti e indifesi, è anche vero che ciò che si fa per salvaguardare la loro salute giova anche al benessere di tutti noi. E di conseguenza all’ambiente che ci circonda. Progetto: Inquinamento indoor Far capire agli allievi che nella nostra società consumistica esistono forme pericolose e subdole di inquinamento che vengono sottovalutate Finalità Destinatari Descrizione del progetto Materiali Tempi Alunni della scuola media e superiore. Un incontro con personale esperto per trattare: - analisi delle fonti di inquinamento e degli elementi inquinanti - effetti di questi elementi sulla nostra salute - possibili rimedi alle forme di inquinamento trattate Dispense illustrative sull'argomento 2 ore di lezione frontale e interazione con gli alunni AISIC 2006 La prima linea di difesa antiossidante polmonare risiede nel film bronchiale ricco di antiossidanti enzimatici a basso peso molecolare. Anche le cellule sono protette dallo stress ossidativo da difese intracellulari quali gli enzimi GST dominante nei polmoni ( disintossicazione dai prodotti dell’ossidazione del DNA; glutatione Sulfureotransferasi: GSTM1 ( coinvolto principalmente nella disintossicazione degli idrocarburi ossipoliacrilici ), GSTT1 e GSTP1 ( nell'epitelio respiratorio) che hanno un ruolo importante nella prevenzione della formazione di radicali liberi. I polimorfismi GST sono associati a diverse malattie infiammatorie, compresa l’asma. Frank Gilliland e altri hanno osservato che i bambini privi di GSTM1- esposti al fumo di tabacco hanno una percentuale maggiore di asma precoce e di altre patologie respiratorie, e che il genotipo GSTP1 influisce sul rischio o sulla gravità delle infezioni respiratorie nei bambini d’età scolare. Gilliland e i suoi colleghi ( Lancet ) usando un modello umano di provocazione nasale, hanno esaminato le risposte a più particelle allergeniche di diesel combusto per valutare se le varianti funzionali nella superfamiglia GST possono rispondere delle variazioni nelle risposte individuali a particelle di diesel combusto. Gli individui con genotipi privi di GSTM1 o con genotipi GSTP1 Ile105 mostrano aumentate risposte allergiche nasali a particelle di diesel combusto. Gli individui privi di GSTM1 hanno avuto un aumento significativamente più alto delle IgE e dell’istamina nel fluido nasale dopo l’esposizione con particelle di diesel combusto ( 40% del PM10 ). Supporto alla tesi che le difese antiossidanti, (qui degli enzimi GST) abbiano un ruolo chiave nel controllo della risposta a particelle di diesel combusto attraverso l’eliminazione delle forme reattive all’ossigeno derivate da tali particelle. Questi dati, insieme all’ulteriore rapporto dello stesso gruppo di ricerca, secondo il quale la capacità delle particelle di diesel combusto incrementano la risposta allergica, è altamente riproducibile negli individui, fornisce l’ulteriore evidenza della tesi sulla sensibilità individuale all’inquinamento atmosferico. Oggi abbiamo strumenti per identificare gli individui suscettibili all’inquinamento dell’aria e, poiché sembra che tale sensibilità 8 SEDE: v. Costantino Maes n. 53 00162 ROMA tel. / fax: 06 / 86327801 Email: [email protected] sia regolata da fattori genetici e dietetici, stanno emergendo nuovi approcci che potrebbero aiutare a proteggere questi individui dall’inquinamento ambientale. 9 SEDE: v. Costantino Maes n. 53 00162 ROMA tel. / fax: 06 / 86327801 Email: [email protected]