Rassegna Stampa del 02/05/2008 08:27
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AESVI Rassegna Stampa del 02/05/2008 08:27 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE AESVI 01/05/2008 Sole Nova Dietro lo specchio Aspettando i veri fan di Gta 4 VIDEOGIOCHI 01/05/2008 Il Venerdi di Repubblica IN PALESTRA COL Wll 6 01/05/2008 L'Espresso SENSORI PERLE! 7 01/05/2008 L'Espresso Benvenuti nel mondo fantastico 8 01/05/2008 L'Espresso Nel cervello c'è un COMPUTER 9 01/05/2008 Corriere.it Corriere della Sera 11 30/04/2008 Corriere.it Corriere della Sera 13 30/04/2008 Corriere.it Migliaia in coda per il videogame più violento del mondo Corriere della Sera 15 30/04/2008 Data Manager online Giochi per 007 17 30/04/2008 MyTech Anteprima giochi: "Okami" 18 01/05/2008 BorsaItaliana.it 18:31 Videogiochi , Infogrames acquisterà azioni restanti di Atari 19 30/04/2008 Style FRATELLI DI TAGLI 20 AESVI 1 articolo 01/05/2008 Sole Nova Pag. 2 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Dietro lo specchio Aspettando i veri fan di Gta di Luca Tremolada Nelle prossime settimane sapremo chi sono i veri e più autentici fan di Gta IV. Da un paio di giorni il titolo della Rockstar è in bella mostra nelle vetrine dei negozi di videogame. Praticamente Niko Bellic, il protagonista del gioco, è sbarcato da poche ore a Liberty City e sta muovendo i primi passi da emigrante clandestino. Ad accompagnarlo nel suo difficile cammino in una New York violenta e inquietante ci sono naturalmente i giocatori che hanno comprato il gioco per impersonare Niko. Ma soprattutto ci saranno coloro che dal 1997, anno in cui è nata la serie Grand Theft Auto, si scatenano a corrente alterna contro Gta e tutta la categoria dei giochi violenti. Intendo associazioni dei genitori, psicologi, sociologi, politici in cerca di riflettori, giornalisti e moralisti. Tutti uniti e compatti nel chiedere la censura di questo tipo di videogiochi. Sono forse loro i fan più sfegatati di questa serie. In Italia, a parte un sottile rumore di sottofondo mediatico, una manciata di comunicati della associazioni dei genitori e qualche rimbrotto sulla pericolosità psico-sociale dei mondi virtuali, non si è visto e sentito molto. E per fortuna: negli anni scorsi il tam tam mediatico non aveva fatto altro che enfatizzare la dimensione violenta e proibita di questo videogame. Il che forse lo ha reso più attraente per coloro a cui questo gioco non deve andare in mano. Ovvero: i minori. Gta, è bene ricordare, è un gioco vietato ai minori di 18 anni. Un videogioco quindi destinato a un pubblico adulto. Esattamente come avviene per film e altri prodotti culturali esiste un sistema di etichettatura dei contenuti videoludici. Il Pegi (Pan European Game Rating System) attraverso una etichetta sulla confezione avverte l'acquirente descrivendo il tipo di contenuti, il linguaggio e soprattutto fissando un divieto ai minori. Forse non basta, non basta come deterrente e non serve affidarsi unicamente all'onestà del negoziante. Per Gta 4 si prevedono vendite record. Proprio per questo potrebbe essere una buona occasione per affrontare il tema dell'accesso dei minori ai contenuti vietati, per ricordare che esistono giochi vietati e sarebbe bene non lasciare i bambini da soli davanti a una console. Il tutto senza censura e toni da inquisizione. Ecco, sarebbe bello. http://lucatremolada.nova100.ilsole24ore.com/ AESVI 4 VIDEOGIOCHI 11 articoli 01/05/2008 Il Venerdi di Repubblica Pag. 97 N. 1050 - 1 MAGGIO 2008 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato - IL VIDEOGIOCO IN PALESTRA COL Wll " i Che bello: ora i videogame M • aiutano perfino a tenersi W informa.Tutto merito ^ > dei ragazzi della Nintendo ^ T che, da quando sono guidati da Iwata-san. stanno dando prova di intraprendenza. In questo caso il videogame viene venduto con una pedana interattiva, la Wii Balance Board, che si trasforma in bilancia o in strumento per fare yoga e altri esercizi fisici. Perfetta per allenare l'intera famiglia. Wii Ut Nintendo. Per Wii, 89 euro VIDEOGIOCHI 6 01/05/2008 L'Espresso Pag. 171 N. 18 - 8 MAGGIO 2008 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SEX GAME SENSORI PERLE! Francesco D'Errico Un reggiseno per lei e un paio di boxer per lui, che basta toccare per attivare i contraili di un videogame. Per ora si tratta di un prototipo, una provocazione a metà tra arte e tecnologia, ma chissà che a qualche azienda produttrice dì videogiochi o di lingerie non venga in mente prima o poi di trasformarla in prodotto commerciale. L'idea degli Intimate Controllers è venuta a Jenny Chowdhury per criticare la "vedovanza da consolle" che colpisce le mogli costrette a trascorrere le serate in solitudine mentre i mariti si trastullano con sparatutto o partite di calcio virtuali. All'interno dei capi di biancheria intima, spiega Jenny nel suo sito, sono inseriti sei sensori, in punti che si avvicinano progressivamente alle zone erogene: basta appoggiare la mano sinistra o la destra sul corpo del proprio partner per muovere di qua e di là la racchetta di una simulazione di tennis in stile Pong. Così, superando progressivamente i livelli di difficoltà del gioco elettronico, si procede verso un grado di intimità sempre maggiore: il contatto fisico come esperienza ludica e nuova forma di comunicazione. VIDEOGIOCHI 7 01/05/2008 L'Espresso Pag. 169 N. 18 - 8 MAGGIO 2008 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Benvenuti nel mondo fantastico ASCO E GIACCHETTO Un'armatura con cui poter letteralmente sentire sul proprio corpo i colpi degli avversar! affrontati nel videogame. L'ha creata TN Games e consiste in un giubbotto e un elmetto che hanno rispettivamente 8 e 4 punti di pressione attraverso i quali è possibile ricevere pugni o sentire la pressione di un proiettile sparato dall'avversario. Sviluppato originariamente a scopo medico, il set funziona solo con Half Life 2 e Doom 3. ma gli sviluppatori che lo vogliono possono accedere ai codici e adattarlo. OCCHIALI Una reale prospettiva 3D. È quella che promettono gli occhiali sviluppati da Nvidia grazie a lenti polarizzate e un sistema di dispaly stereoscopico. Il sistema usa un software che divide il segnale che arriva allo schermo in due. leggermente non allineati, che si ricompongono dando vita a una visione tridimensionale solo per chi porta gli occhiali. Il dispositivo funziona con 80 dei giochi prodotti da Nvidia, ma è necessario avere uno schermo compatibile. IL MOUSE In termini tecnici è un dispositivo di puntamento comandato dagli impulsi nervosi e dai movimenti muscolari degli occhi, in termini pratici è un mouse che funziona con la forza del pensiero. Il Neural Impulse Actuator è realizzato da OCZ e consiste in una fase da indossare all'altezza delle tempie.- il dispositivo si deve prima regolare in base alle onde cerebrali della persona che la porta, e quindi è pronto a trasferire i comandi sul video. LE CUFFIE Primo device a sfruttare l'elettroencefalogramma cerebrale per inviare comandi a giochi o computer, MindSet è prodotto da Neurosky che ne ha annunciato la commercializzazione alla Game Developers Conference di San Francisco. Si tratta di una cuffia simile a quelle con cui si ascolta musica ad alta definizione con un sensore puntato sulla fronte. IL VIOEOGIOCO NAto a scopi medici, Smart BrainGames è un kit per videogioco approvato dalla Food and Drug Administratiorir l'agenzia che da il via libera a farmaci e dispositivi medici negli Usa, allo scopo di rilassare e di rieducare i muscoli. La tecnologia è basata sul neurofeedback ed è usata anche dalla Nasa per l'addestramene degli astronauti. Il kit è composto da box, joystick e una specie di caschetto che legge l'attività neuronale. VIDEOGIOCHI 8 01/05/2008 L'Espresso Pag. 166 N. 18 - 8 MAGGIO 2008 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Nel cervello c'è un COMPUTER Caschi che leggono gli impulsi neurologici. E chip che vengono installati nella testa. La nuova frontiera per immergersi completamente nella realtà virtuale DI LETIZIA GABAGLIO L'appuntamento è fissato per il 2033, anno in cui, secondo Ray Kurzweil, inventore e futurologo, potremo immergerci completamente nella realtà virtuale. O meglio, non ci sarà più divisione fra ciò che siamo abituati a chiamare realtà e quello che oggi definiamo virtuale. In che modo? «Per esempio grazie a computer della grandezza di una cellula sanguigna, in grado di raggiungere il sistema nervoso e stimolarlo, oppure leggere i nostri pensieri e trasmetterli a dispositivi fuori dal corpo», spiega Kurzweil, inventore fra l'altro dello scanner e del sintetizzatore da testo a voce (textto-speech), alla Game Developers Conference 2008, appena conclusa a San Francisco. «I videogiochi sono soltanto la punta dell'iceberg, e quello che oggi vale in questo campo in futuro varrà per tutti. Passeremo sempre più tempo in ambienti di realtà virtuale». I giochi quindi fanno da apripista. Lo sanno bene quelli di Emotiv, azienda di neuroingegneria che ha annunciato l'arrivo sul mercato per la fine del 2008 di Epoc, il primo caschetro che legge l'attività del cervello e la traduce in comandi che, inviati in modalità wi-fi, vengono riconosciuti e interpretati da un videogioco. L'apparecchio usa una tecnologia nota come elettroencefalografia non invasiva. la possibilità cioè di registrare gli impulsi elettrici emessi dai circa 100 miliardi di cellule nervose che compongono il cervello umano. «Contrariamente ad altri apparecchi simili già usciti sul mercato, Epoc mi sembra abbia qualche probabilità in più di leggere effettivamente le attività cerebrali visto che gli elettrodi sono distribuiti su tutto il cranio, anche se ritengo che gran parte dei segnali letti non sia di natura cerebrale», spiega Febo Cincotti, ricercatore presso la Fondazione Santa Lucia di Roma dove sta lavorando alla realizzazione di apparecchi simili. Epoc è infatti solo una delle interfacce cervello computer - in inglese "brain computer interfacing" o Bei - a cui stanno lavorando decine di gruppi di ricerca in tutto il mondo. A partire dagli anni Settanta, quando fu chiaro che l'elettroencefalogramma poteva essere usato per costruire la comunicazione fra cervello e macchina, gli studi si sono moltiplicati: le applicazioni vanno dai videogiochi fino alla riabilitazione di persone che in seguito a malattie come la sclerosi laterale amiotrofica, ictus o incidente, h a n n o perso in maniera parziale o totale la capacità di controllare i muscoli. «Ci sono ormai molte prove del fatto che quando una persona pensa di muovere un braccio si attivano aree cerebrali definite che creano modelli di attività neuronali che possono essere lette e interpretate», spiega ancora Cincotti: «E che le Bei possono distinguere, per esempio, fra lo schema che corrisponde al pensiero di muovere il braccio destro e quello associato al movimento del braccio sinistro». Le possibilità del caschetto di funzionare, cioè di far "vivere" realmente un personaggio all'interno di un videogioco, sono aumentate dal fatto che Epoc non solo legge l'attività neuronaie, ma anche i movimenti muscolari della faccia e della testa. In questo modo il giocatore può far ridere o piangere il proprio alter ego virtuale e spostare l'angolo della sua visuale solo ruotando la testa. Alla Emotiv affermano anche che il dispositivo è in grado di leggere gli stati emozionali e di farli rivivere nell'avatar. «Sappiamo che è possibile rilevare alcuni stati non volontari, per esempio lo stato di vigilanza», precisa Cincotti: «Un'applicazione particolarmente utile in lavori che obblighino a una costante attenzione, come nel caso del personale di controllo ai metal detector negli aeroporti oppure dei guidatori di camion. La Bei leggerebbe l'attività neuronaie associata a una scarsa vigilanza e potrebbe far scattare un segnale sonoro di allerta». A meravigliare di più chi in questo campo lavora da anni è il prezzo a cui Emotiv ha annunciato che lancerà Epoc: 299 dollari. «Se fosse realmente così, e se l'apparecchio funzionasse, potremmo comprarne uno stock, smontarli e utilizzarli per le nostre ricerche», afferma Cincotti. Già, perché un amplificatore di segnali biologici in Italia non costa meno di mille euro. «Ma l'azienda americana avrà sicuramente puntato sulla quantità per abbattere i costi». Insomma, solo alla fine dell'anno si capirà se quella di Emotiv è stata una buona mossa commerciale per attirare l'attenzione delle migliaia di visitatori della Gdc oppure si trasformerà in un vero VIDEOGIOCHI 9 01/05/2008 L'Espresso Pag. 166 N. 18 - 8 MAGGIO 2008 VIDEOGIOCHI 10 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato successo di mercato. L'impressione, almeno da questa parte dell'Oceano, infatti, è che queste tecnologie sebbene molto promettenti, non siano ancora mature. Per questo la Commissione europea ha finanziato un grande progetto sulla E-inclusion, Tobi (Tools for Brain Interaction), con ben 9 milioni di euro: 13 gruppi di ricerca di tutta Europa impegnati nella realizzazione di sistemi di comunicazione per chi soffre di disabilità motorie, per chi ha necessità di riabilitazione e poi anche per il gioco. Le Bei applicate ai videogame, infatti, non solo rispondono a esigenze di mercato, ma sono utili anche a livello medico: consentirebbero per esempio a un bambino disabile di giocare alla pari con suo fratello normodotato. «Proprio grazie a questa mole di investimenti alcuni degli apparecchi a cui stiamo lavorando potrebbero essere pronti nel giro di tre anni», conclude Cincotti Più lontano, forse non prima del 2033, come ha affermato Kurzweil a San Francisco, sembra essere l'avvento delle neuroprotesi. In questo caso la tecnologia è invasiva e la comunicazione fra neuroni e macchina è garantita da un chip impiantato nel cervello. I primi esperimenti sono stati finanziati dal Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency), l'agenzia statunitense per la ricerca nella difesa, che .ntendeva cos. cercare una soluzione per i soldati che in Iraq avevano perso gli arti: permettere loro di comandare le protesi con la sola forza del pensiero. «Tramite l'impianto non solo si può leggere l'attività del cervello, ma si può anche stimolarlo, fornendo delle informazioni che arrivano dai sensori posti sugli arti artificiali», spiega Stefano Vassanelli del Dipartimento di Anatomia e Fisiologia Umana dell'Università di Padova, coordinatore del progetto europeo CyberRat per la realizzazione di un'interfaccia innovativa tra un chip e il cervello. La ricerca del Darpa ha dato i primi risultati nel 2006: i pazienti sono riusciti a muovere gli arti, ma in maniera piuttosto rozza e grossolana e senza feedback dall'esterno. I ricercatori di Pavia insieme a colleghi tedeschi, israeliani e del Centro nazionale interuniversitario per le Scienze fisiche della materia di Milano, stanno cercando di migliorare i problemi legati alla biocompatibilità e alla stabilità del chip da impiantare: una volta inserito nel cervello il dispositivo, infatti, crea una cicatrice che potrebbe fare barriera e ridurre il segnale che viene inviato alla protesi così come potrebbe deteriorarsi con il tempo. «Sono problemi che cercheremo di valutare e risolvere, per ora negli animali da laboratorio», spiega Vassanelli. Rimane poi la questione del training. Quando questi dispositivi saranno realtà, chi vorrà usarli dovrà addestrarsi a farlo. «E come imparare a suonare uno strumento. Il cervello è molto plastico e può imparare a modulare i propri segnali in modo che siano più leggibili da parte del chip», racconta Vassanelli: «Si creano dei nuovi circuiti neuronali che corrispondono ai comandi corretti». Non è solo la macchina, quindi, che deve sintonizzarsi sul cervello umano, ma anche viceversa. E solo il tempo potrà dirci quanto l'allenamento necessario a far funzionare correttamente l'interfaccia sia faticoso, se non addirittura nocivo, per la persona. «Ovviamente», dice Cincotti, «a oggi non ci sono dati, perché nessuno ha ancora condotto degli studi, ma certo è una degli aspetti che dovremo tenere sotto controllo». Due immagini della stanza dedicata al cervello nel Museo del corpo di Oegstgeest in Olanda. In basso a sinistra, il caschetto Epoc della Emotiv 01/05/2008 Corriere.it Sito Web 30 aprile 2008 Il segreto degli anelli di Giove Dati inviati dalla sonda Galileo hanno permesso di capire un peculiare comportamento della polvere che li forma 29 aprile 2008 A concerto con Asimo Il robottino di casa Honda debutta come direttore d'orchestra il prossimo 13 maggio a Detroit Migliaia in coda per il videogame più violento del mondo «Cercatori d'oro» nei cellulari In Giappone fioriscono le aziende che estraggono metalli preziosi dai telefonini 28 aprile 2008 Hi-tech come un petalo rosa Scoperto perchè il fiore trattiene le gocce d'acqua anche se capovolto. Via a nu0vi materiali eBay cambia e «tenta» i negozi Semplificata e affinata la ricerca delle voci, incentivi ai dettaglianti per mettere in rete i loro prodotti 26 aprile 2008 Automobili ecologiche un boom tutto italiano Nei primi due mesi del 2008 più 52% 24 aprile 2008 Spike Lee firmerà un «corto mobile» Il regista afroamericano collabora con Nokia per produrre un film «girato» coi telefonini 23 aprile 2008 Hawking: alieni esistono, ma sono stupidi L'astrofisico inglese: «La vita intelligente è molto rara. Giusto colonizzare pianeti per la nostra sopravvivenza» Wikipedia dal web alla carta La versione tedesca dell'enciclopedia online diventerà un libro contenente il «best of» 22 aprile 2008 Videogiochi, la Commissione Ue:«Entro due anni un codice di condotta» Bruxelles: «Tutelare i minori da quelli violenti» Le community professionali fucina di talenti Per i cacciatori di teste sono il luogo migliore in cui andare a scovare le «capacità» mancanti La guida multimediale che ricostruisce il muro di Berlino per i turisti Sarà a disposizione dal prossimo primo maggio: mescola foto, video in loco grazie al Gps Il viso rivela gli ormoni anti età I flussi ormonali, secondo Thierry Hertoghe, avrebbero influenzato la personalità di grandi come Gandhi e Churchill 21 aprile 2008 Microsoft contro una mamma: vende un sistema per limitare l'uso del web ai bimbi Il prodotto si chiama MSNlock e permette di controllare l'utilizzo che i bambini fanno del computer I fiori di città stanno perdendo il profumo L'inquinamento automobilistico mette a rischio il processo di impollinazione Al volante siamo «uomini delle caverne» Il cervello dei cacciatoriraccoglitori è all'origine dei comportamenti aggressivi 20 aprile 2008 Il 92,3% delle mail è spazzatura Usa e Russia guidano nell'ordine la classifica dei paesi che producono spamming. Italia all'ottavo posto Webby Awards, i premi Oscar della Rete In gara anche un blogger italiano di 27 anni: «Dal 2004 ho appuntato tutto quello che la creatività mi ispirava» 17 aprile 2008 L'alba si specchia sui palazzi di Google Arriva la versione 4.3 di Google Earth e porta con sé la terza dimensione e la luce naturale che cambia con lo scorrere del tempo 1 2 3 4 5 6 OAS_AD('Middle'); $(function() { $('#sect_news1').removeClass('ui-tabs-hide'); $('#sect_news2').removeClass('ui-tabs-hide'); $('#sect_news3').removeClass('ui-tabs-hide'); // this initialises the demo scollpanes on the page. $('#pane2').jScrollPane({showArrows:false, scrollbarWidth: 18,dragMaxHeight: 15}); $('#pane3').jScrollPane({showArrows:false, scrollbarWidth: 18,dragMaxHeight: 15}); $('#pane4').jScrollPane({showArrows:false, scrollbarWidth: 18,dragMaxHeight: 15}); }); PIÙ letti 1 I redditi degli italiani su Internetpoi arriva lo stop del Garante 2 Le schermate del sito 3 Redditi sul Web, Grillo: «È una follia»Ma tra il popolo dei "grillini" è bufera 4 Alemanno: «Via la teca dell'Ara Pacis» 5 All'estero dati fiscali protetti dalla privacy 6 Senza denti e anemici i figli segregati Josef Fritzl forse coinvolto in un omicidio 7 Il populismo di sinistra 8 Ronaldo scaricato dalla fidanzata dopo la serata con i trans 9 Ritrovato il maiale gonfiabile dei Pink Floyd che era volato via 10 Il ponte dei record 1 I redditi degli italiani su Internetpoi arriva lo stop del Garante 2 Berlusconi accanto alla giovane «star»e la Bindi tra i banchi di Rifondazione 3 Dai bidelli agli onorevoli, un'Italia alla deriva 4 Il padre stupratore ha confessato 5 Austria, arrestato padre per sequestro e incesto su figlia 6 Ronaldo ricattato dopo notte con viados«Potrebbe essere fine della mia carriera» 7 Fotomontaggio hard sul sito di Storace 8 Torino: sequestrata sauna-gay 9 Tornano i film con la supplente sexyAl posto della Fenech, Sara Tommasi 10 Le spiagge più pericolose del mondo 1 I redditi degli italiani su Internetpoi arriva lo stop del Garante 2 Senato: elenco degli eletti. 3 Camera: elenco degli eletti. 4 Il nuovo Parlamento 5 Vince il Pdl, la Lega raddoppiaAl Senato 171 seggi per Berlusconi. 6 Berlusconi: VIDEOGIOCHI 11 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Corriere della Sera 01/05/2008 Corriere.it Sito Web VIDEOGIOCHI 12 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Verranno tempi duri» 7 Da Luxuria alla Santanchè, ecco i silurati. 8 Berlusconi esulta: «Sono commosso»E promette: «Sì al dialogo con Walter». 9 India, nata una bimba con due facce 10 «Ho augurato buon lavoro a Berlusconi» . giorno settimana cinema PRIMO 30/04/2008 Corriere.it Sito Web 29 aprile 2008 A concerto con Asimo Il robottino di casa Honda debutta come direttore d'orchestra il prossimo 13 maggio a Detroit Migliaia in coda per il videogame più violento del mondo «Cercatori d'oro» nei cellulari In Giappone fioriscono le aziende che estraggono metalli preziosi dai telefonini 28 aprile 2008 Hi-tech come un petalo rosa Scoperto perchè il fiore trattiene le gocce d'acqua anche se capovolto. 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Italia all'ottavo posto Webby Awards, i premi Oscar della Rete In gara anche un blogger italiano di 27 anni: «Dal 2004 ho appuntato tutto quello che la creatività mi ispirava» 17 aprile 2008 L'alba si specchia sui palazzi di Google Arriva la versione 4.3 di Google Earth e porta con sé la terza dimensione e la luce naturale che cambia con lo scorrere del tempo Morto Lorenz, padre della teoria del caos Autore di un famoso aforisma: il battito d'ali di una farfalla in Brasile può provocare un tornado in Texas 1 2 3 4 5 6 OAS_AD('Middle'); $(function() { $('#sect_news1').removeClass('ui-tabs-hide'); $('#sect_news2').removeClass('ui-tabs-hide'); $('#sect_news3').removeClass('ui-tabs-hide'); // this initialises the demo scollpanes on the page. $('#pane2').jScrollPane({showArrows:false, scrollbarWidth: 18,dragMaxHeight: 15}); $('#pane3').jScrollPane({showArrows:false, scrollbarWidth: 18,dragMaxHeight: 15}); $('#pane4').jScrollPane({showArrows:false, scrollbarWidth: 18,dragMaxHeight: 15}); }); PIÙ letti 1 I redditi degli italiani su Internetpoi arriva lo stop del Garante 2 Le schermate del sito 3 Berlusconi accanto alla giovane «star»e la Bindi tra i banchi di Rifondazione 4 In tribunale la coppia più bella del mondo 5 Redditi sul Web, Grillo: «È una follia»Ma tra il popolo dei "grillini" è bufera 6 Camera, Fini eletto presidente«La XVI sia la legislatura costituente» 7 Ritrovato il maiale gonfiabile dei Pink Floyd che era volato via 8 Assegni, scattano le nuove regole Trasferibili solo col codice fiscale 9 Bossi show, battute «pepate» a Casinie invito a cena per D'Alema 10 Ecco come controllare i redditi sul Web 1 Il padre stupratore ha confessato 2 Dai bidelli agli onorevoli, un'Italia alla deriva 3 I più celebri insulti politici (secondo il Times) 4 Austria, arrestato padre per sequestro e incesto su figlia 5 Berlusconi su Alitalia: «Air France ha detto no per il veto dei sindacati» 6 «Il disegno osé era una trappola» 7 Fotomontaggio hard sul sito di Storace 8 Berlusconi accanto alla giovane «star»e la Bindi tra i banchi di Rifondazione 9 Torino: sequestrata sauna-gay 10 Le spiagge più pericolose del mondo 1 Senato: elenco degli eletti. 2 Camera: elenco degli eletti. 3 Il nuovo Parlamento 4 Vince il Pdl, la Lega raddoppiaAl Senato 171 seggi per Berlusconi. 5 Berlusconi: «Verranno tempi duri» 6 Da Luxuria alla Santanchè, ecco i silurati. 7 Berlusconi esulta: «Sono commosso»E promette: «Sì al dialogo con Walter». 8 VIDEOGIOCHI 13 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Corriere della Sera 30/04/2008 Corriere.it Sito Web VIDEOGIOCHI 14 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato India, nata una bimba con due facce 9 «Ho augurato buon lavoro a Berlusconi» . 10 Scheda elettorale e rischio errore giorno settimana cinema PRIMO 30/04/2008 Corriere.it Sito Web NOTIZIE CORRELATE Commenta la notizia sul blog «Vita digitale» OAS_AD('Bottom1'); NEW YORK-Come per l'uscita dei libri di Harry Potter o l'arrivo sul mercato del primo «iPhone»: gli appassionati americani di videogame ieri sera si sono messi in fila davanti ai 3.500 negozi della catena «Game Stop» che, dopo la mezzanotte, hanno cominciato a vendere la nuova versione, la quarta, di «Grand Theft Auto», il gioco elettronico più diffuso nel mondo. E, purtroppo, anche uno dei più violenti. Il lancio mondiale di questo nuovo gioco ha sollevato un'altra ondata di proteste delle associazioni dei consumatori e dalle organizzazioni per la tutela della famiglia che chiedono misure efficaci per impedire che realtà virtuali nelle quali il giocatore fa punti se uccide, guida in stato di ubriachezza, travolge i passanti o va con prostitute, finiscano nelle mani di minori. La società che produce il gioco stavolta non si è nemmeno dovuta impegnare troppo a difendere il suo diritto di vendere «Grand Theft Auto» senza vincoli, salvo l'impegno dei negozianti a rimandare indietro i clienti che hanno meno di 17 anni. Un divieto poco rispettato: secondo i controlli a campione disposti dalla Federal Trade Commission il 42 per cento dei negozianti non controlla l'età degli acquirenti più giovani, mentre uno studio pubblicato di recente da un centro legato alla Harvard Medical School indica che «Grand Theft» è il gioco più popolare tra i ragazzi di 12-14 anni. La società Rockstar non ha molto di cui preoccuparsi, almeno negli Usa, perché i tentativi di ben 11 Stati dell'Unione di introdurre restrizioni più severe sono stati bocciati dalle corti federali che li hanno considerati una violazione del diritto costituzionale alla piena libertà di espressione: come un romanzo o un film, il videogioco è, infatti, un modo di interpretare la realtà, di raccontare una storia. Nonostante l'allarme di molte comunità, la dura condanna di Papa Benedetto XVI o la decisione di Paesi come il Brasile e l'Irlanda di mettere al bando i videogiochi più violenti come «Bully» o «Manhunt 2», negli Stati Uniti, insomma, il «proibizionismo » non ha fatto molta strada: perfino Hillary Clinton, che aveva spesso invocato divieti, si è convertita alla richiesta di misure limitate alla protezione dei minori. Secondo alcuni è la prova della forza di una lobby che gestisce un business mondiale da 40 miliardi di dollari l'anno. «Grand Theft Auto» è già stato venduto in ben 30 milioni di copie e Take-Two, la società proprietaria dei diritti, conta di incassare mezzo miliardo di dollari già nella prima settimana di commercializzazione della nuova versione. In realtà la strada dei divieti assoluti è impraticabile perché due terzi dei «videogiocatori» hanno più di 18 anni (l'età media è di trent'anni). Ciò ha spinto organi come il liberale Economist a chiedere tolleranza: proteggere i minori ma senza paure irrazionali. Il settimanale britannico ricorda che all'inizio dell' 800 il valzer venne condannato come un «contagio fatale che incoraggia la promiscuità» mentre ancora nel 1910 c'era chi giudicava il cinema «un veicolo di distruzione dei valori sociali». Ragionamento sicuramente corretto, salvo che i videogiochi presentano due problemi aggiuntivi, rispetto ai film: l'interattività e la ripetitività. Lo spettatore di un film violento assiste a omicidi, stupri, rapine. Nel videogioco, invece, sei tu che uccidi, derubi, vendi droga, sfrutti la prostituzione. In «Manhunt 2» puoi torturare, mentre il nuovo gioco «Grand Theft», a quanto è stato fatto trapelare, avrebbe contenuti sessuali non dei più spinti, ma offrirebbe nuove possibilità dal lato della violenza: ad esempio si può sparare sulla folla con armi pesanti. Il tutto con tecnologie grafiche che rendono la realtà virtuale sempre più simile a quella reale. Inoltre, mentre il film, in genere, viene visto una sola volta, il videogioco è, per sua natura, un esercizio ripetitivo fino all'ossessione. Intervistato da una radio di Washington, Lazlow Jones, uno degli autori di «Grand Theft», ha difeso il suo prodotto, pur definendolo «troppo intenso» per i minori e ha scaricato tutte le responsabilità su padri e madri: «Un genitore che lascia VIDEOGIOCHI 15 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Migliaia in coda per il videogame più violento del mondo Corriere della Sera 30/04/2008 Corriere.it Sito Web VIDEOGIOCHI 16 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato usare questo videogioco ai suoi ragazzi è un cattivo genitore». Insomma, alla fine la colpa sarebbe di noi genitori, distratti o incapaci di essere dei buoni poliziotti dell'elettronica domestica. Unica consolazione: lo stesso studio che denuncia la diffusione dei giochi violenti tra i ragazzi sostiene anche che fin qui non ci sono prove di un legame tra questi divertimenti elettronici e i comportamenti aggressivi dei minori. I contenuti restano diseducativi ma, come nelle vecchie battaglie tra indiani e «cowboy», i giovani manterrebbero la capacità di distinguere tra finzione e realtà. Massimo Gaggi 30/04/2008 Data Manager online Sito Web Videogame per vere spie. L'addestramento passa per la realtà virtuale... Novità per l'addestramento di spie. Un nuovo programma virtuale è in grado di addestrare gli agenti che faranno parte dell'intelligence americana. La Defense Intelligence Agency (DIA) ha, infatti, commissionato alla Concurrent Technologies lo sviluppo di un videogame di addestramento. Per una cifra di 2,6 milioni di dollari la società è pronta a realizzare alcuni videogame in grado di simulare casi particolari in cui le aspiranti spie devono affrontare alcuni imprevisti. Giochi per console di videogame sono state utilizzate in fase sperimentale anche per altri generi di addestramento, tra cui anche quello per i medici chirurghi. I tre videogiochi utilizzati per l'addestramento di nuovi 007 saranno: Rapid Onset, Vital Passage e Sudden Thrust . Gli agenti si troveranno in diverse situazioni come guerre, attacchi terroristici e raggiungimento di guru su alte vette. Per rendere ancora più realistiche le situazioni, Concurrent Technologies ha chiesto allo sceneggiatore di Hollywood, David Freer, di collaborare. Saranno circa 2mila gli agenti in tutto il mondo che potranno essere addestrati attraverso il nuovo metodo proposto dalla DIA. Non è la prima volta che l'intelligence americana utilizza software per addestrare i propri uomini. A cura di Francesca Guido <font face="Verdana, VIDEOGIOCHI 17 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Giochi per 007 30/04/2008 MyTech Sito Web Torna per Wii quello che è un titolo di culto e un inno alla creatività Rodolfo Comotti "Okami" è il classico videogame di nicchia, capace di conquistare molti premi grazie alla grandissima originalità e proprio per questo destinato nel 2006 (anno di debutto su PlayStation 2) a vendere pochissimo. I produttori di Capcom e gli sviluppatori di Ready at Dawn (subentrati ai falliti Clover Studio) ci riprovano proponendo per metà maggio 2008 la versione su console Wii. La sfida ha un senso: il wiimote sembra infatti nato per esaltare la particolarità di "Okami", quella cioè di risolvere puzzle trasformando lo schermo 3D in un foglio 2D sul quale disegnare elementi che poi agiscono realmente nel gioco (ponti per attraversare corsi d'acqua, ad esempio). E infatti la trama e il gameplay restano invariati rispetto alla sfortunata versione per PlayStation 2: il giocatore interpreta un lupo bianco incarnazione della dea scintoista del sole. Il suo scopo è sconfiggere i demoni che stanno rubando i colori dal Giappone medievale, attraverso esplorazioni, combattimenti e pennellate. Ciliegina sulla torta è un cell-shading progettato per riprodurre uno look grafico che richiama gli acquarelli su carta di riso della tradizione pittorica nipponica. Sin da subito questo chiarisce quanto "Okami" sia originale e creativo, capace come se nulla fosse di abbandonare l'iperrealismo inseguito da quasi tutti gli altri videogame. VIDEOGIOCHI 18 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Anteprima giochi: "Okami" 01/05/2008 18:31 BorsaItaliana.it Sito Web PARIGI (Reuters) - Il maggior produttore europeo di videogiochi, Infogrames, ha annunciato un accordo di fusione con l'affiliata americana Atari, di cui possiede il 51,4%, acquistando le azioni restanti della società a 1,68 dollari ciascuna, per complessivi 11 milioni di dollari. "La fusione sarà finanziata da Infogrames con risorse esistenti", dice Infogrames in un comunicato diffuso oggi sul suo sito web, in cui aggiunge di aspettarsi che l'accordo sia completato nel terzo trimestre del 2008. L'annuncio arriva mentre Infogrames cerca di riportare Atari in redditività. Infogrames ha detto che la situazione finanziaria di Atari danneggia la sua capacità di fare utili. "Mettere insieme Atari Usa e Infogrames ci dà la possibilità di creare una struttura globale semplificata per la nostra società mentre cerchiamo di ricostruire una compagnia ben diretta, coesa e finanziariamente solida", dice nella nota l'ad di Infogrames, David Gardner. VIDEOGIOCHI 19 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Videogiochi , Infogrames acquisterà azioni restanti di Atari 30/04/2008 Style Pag. 151 N. 5 MAGGIO 2008 FRATELLI DI TAGLI C'è chi fa gara al biglietto aereo più scontato. Chi trova eco-alternative a termosifoni e caldaie. Chi gode a eliminare le trasferte e chi proclama moratorie sulle note spese. Ecco i nuovi manager, spartani e illuminati. A energia solare Scvcrino Colombo Preferisce il monastero all'hotel, la bici al tassi. Usare la mail invece che la busta della paga. Abbattendo i costi Volano solo low- cost. I pranzi d'affari tendono a saltarli. Agli alberghi cinque stelle preferiscono posti austeri, e quando possibile non disdegnano i monasteri. E, prima di uscire dall'ufficio, controllano che le luci siano spente. Sono gli alfieri di una nuova tasta, tutta in fieri: quella dei manager parsimoniosi, gli imprenditori che usano il braccìno corto come una bacchetta magica. In grado di azzerare sprechi e tempi morti, eliminare spese e scartoffie, semplificatoli della vita aziendale che danno l'esempio anche in quella personale. Perché la nuova etica esige che l'understatement inizi da casa. 1: che i tagli proseguano anche sulla strada delle vacanze. «No low-cost? No partenza». L'accorgimento tagliacosti di Giorgio Santambrogio, 42 anni milanese, direttore marketing del gruppo Interdis (settore grande distribuzione) e fedelissimo dei low-cost, suona come un diktat. Spiega: «lo la chiamo "efficientizzazione" del sistema». Tradotto: ogni volta che c'è un viaggio da pianificare in ufficio si fa a gara per trovare i prezzi più bassi». Del resto, l'esempio viene dall'alto. Addirittura dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, che ha inaugurato il suo mandato proprio con un volo lowcost. H, come lui, la filosofia del «volare basso» ha conquistato l'uscente ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa e quello dei Trasporti Alessandro Bianchi. Ok il risparmio. Ma non è che con la scusa del low-cost i manager sono diventati pure un po' tirchi? Luciano Donatelli, 60 anni, imprenditore tessile, presidente dell'Unione Industriali di Biella e della Fondazione The Art of Excellence, se la ride. «Sa che si dice dei biellesi? Che siano i più taccagni del mondo, dopo gli scozzesi». Forse c'è un motivo. Per viaggiare in Europa lui usa solo i low-cost. Per i voli intercontinentali sfrutta le tariffe weekend (cosi risparmia e intanto accumula i punti Mille Miglia). Alle tessere-punti del benzinaio non è ancora arrivato, ma poco ci manca. Non e che come Sean Connery (che guarda caso è scozzese), anche il biellese Donatelli quando va al ristorante si dimentica di lasciare la mancia? «No, però la lascio solo se il cameriere la merita». La spiritualità non c'entra nulla, è il senso pratico che ha spinto Renata Callerio, 54 anni, a.d. di Fimac (società che produce parti di aerei), a convenirsi alla religione del basso costo con soluzioni extra low anche per il pernottamento. Due esempi: «Per l'estero la catena di alberghi Ibis garantisce il prezzo più basso o rimborsa la differenza; il servizio è spartano ma funzionale. A Roma, invece, c'è un monastero di suore dove si affittano stanze: 70 euro in pieno centro». Daniele Lombardelli, 53enne toscano, presidente di Copaim (settore gastronomia), con sede a Orbetello, è un maestro del profilo basso; così riesce a vendere ravioli della Maremma ai cinesi e pesce del Tirreno ai russi. 1 suoi must? «Sobrietà e misura». Poi i clienti li porta a pranzo in trattoria. «Tetto massimo 30 euro» precisa. Game definirlo, se non neo spartano, un manager che al relax chic delle terme preferisce irti sentieri di montagna e sperduti rifugi in alta quota senza comfort? Massimo Pizzocri, 45 anni lodigiano, manager di Epson Italia, fuori dal lavoro è così. Sul lavoro, anche peggio: è un «fissato» con il risparmio e la razionalizzazione degli spazi. «Per non dover fare ogni sera il giro degli uffici a spegnere le luci ho fatto installare» racconta orgoglioso «sensori di prossimità, si este e la luce si spegne da sé». Quanto agli spazi, là dove c'era la sala riunioni ora c'è... un asilo nido. Sarà perché ha fatto una tesi sulla razionalizzazione degli oneri impropri o perché l'equivalenza tra stato e spreco proprio non gli va giù ma Giovanni Bozzetti, presidente di lnfrastutture Lombarde, è uno che di risparmi se ne intende: che si tratti di ecoimpianti («quelli che alimenteranno la nuova sede della Regione») o di piccoli tagli domestici («sto attento a tutto, luci, acqua; evito pure di lasciare la tv in modalità stand by»). 11 modello dei manager killer dei costi e tagliatori di sprechi è Andrew Harrison, numero uno di easyJet. Pragmatismo, semplicità e un pizzico di fantasia Quale miglior sede per una compagnia aerea se non l'aeroporto stesso. Detto, fatto. L'Hangar 89 VIDEOGIOCHI 20 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato in società/la casta del low cost 30/04/2008 Style Pag. 151 N. 5 MAGGIO 2008 VIDEOGIOCHI 21 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato dell'aeroporto londinese di Luton, "vestito" di arancione, è diventato non solo il quartiere generale, ma anche il biglietto da visita della compagnia. Tanto più che, per volere del guru I larrison, i biglietti da visita (quelli in cartoncino) non si usano più. Vietati, per risparmiare carta. Il «taglio» della cravatta, invece, non ha niente a che vedere con il risparmio. È solo una scelta di look: più pratico e meno formale. Francois Storelli, 33 anni, generai manager di Electronic Arts Italia, è fortunato: in teoria la soluzione per risparmiare, almeno virtualmente, ce l'ha sotto il naso: è il videogame Sim City (commercializzato dalla stessa azienda) in cui si gioca sul serio a fare il sindaco di una città. Nella pratica Storcili ha una sua formula: vietato stampare, «i documenti elettronici sono più comodi e veloci»; vietato archiviare, «c'è tutto in rete»; per viaggiare, sì al treno («che non ha tempi morti») e sì alla bicicletta («se solo a Milano ci fossero più piste ciclabili»). Altro che videogioco: uno così verrebbe voglia di farlo sindaco davvero. Variante altrettanto colorita di risparmio strategico è quella di Karim Bitar, presidente e a.d. di Eli Lilly, multinazionale farmaceutica. Niente cedolini degli stipendi, e di conseguenza niente buste, niente spese di spedizione. I.a comunicazione arriva online. Se ai 1.100 dipendenti della sede italiana di Sesto Fiorentino si sommano i quasi 40 mila sparsi per il mondo, il risparmio sulla busta della busta paga si fa interessante. Il premio per il taglio più bizzarro (il coiffeur non c'entra) va a Giuliana Paoletti, imprcnditrice nel campo della comunicazione. A Image Building, la società che ha fondato e dirige, ha istituito il «Divieto di cancelleria». Vietato comprarla, perderla, sprecarla. L'ordine è «sottrarla al cliente accondiscendente». Scherza. Poi aggiunge seria: «L'anno scorso in penne, matite, blocchi se ne sono andati 20 mila euro». Per consolarsi è volata in Argentina, gratis, con tutta la famiglia grazie ai punti Mille Miglia Più spartano o più fantasioso? Marco Roveda, fondatore del marchio Fattorie Scaldasole, poi della piattaforma Lifegate, ha appena ricevuto il titolo di Imprenditore Sociale dell'anno dal World Economie Forum. Vive in Brianza, lontano dal caos ma non fuori dal mondo; abita in una casa che si scalda senza termosifoni né caldaia. «Si chiamano case solari passive» spiega, «in Germania ce ne sono molte, in Italia la mia è stata la prima»; per mangiare coltiva e consuma i prodotti del suo orto; se appena può evita di viaggiare («Sono scappato dalle Maldive»), per gli spostamenti quotidiani usa una Toyota ibrida o il superscooter elettrico Vectrix (in garage ha pure un'Harley Davidson). Che sia un fondamentalista del risparmio? Anche sulle parole, taglia corto: «Sono un ecoimprenditore. Per molti, un marziano». L'imprenditore Marco Roveda mostra la strada per un'ecologia del risparmio. Spartani: Giovanni Bonetti, presidente di Infrastrutture Lombarde. Giuliana Paoletti, di Image Building. Sotto, a sinistra, Andrew Harrison di easyJet e Giorgio Santambrogio di Interdis