ritratti e confronti - Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e

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ritratti e confronti - Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e
Descrizione Ritratti
Ritratto virile con corona d’alloro. I capelli, a ciocche
lisce e appiattite, formano sulla fronte una frangia
appena più gonfia che si incurva verso l’orecchio,
lasciato scoperto. Sulla nuca le ciocche si dispongono
sotto la corona d'alloro con opposta curvatura verso
l’orecchio. La testa è di proporzioni misurate e il
profilo è regolare, con occhio profondo, naso breve,
labbra sottili e serrate, mento rotondo appena
pronunciato. La pettinatura, le proporzioni della testa,
alcuni particolari della fisionomia (la linea naso-mento)
sono vicini all’iconografia dell’imperatore Traiano.
L'accentuata torsione del busto sembra vicina in
particolare a talune emissioni monetali di area orientale
(Tiro, Antiochia) di questo imperatore
Confronti e immagini correlate
Monete / Gemme
Traiano. Aureo. Roma. 100 d.C. (Berlin, Pergamonmuseum PM-010/051 Römische
Kaiserporträts 1.-3.)
http://www.smb.museum/ikmk/object.php?id=18203521
Traiano. Denario. AR. 104-110 d.C. (Genova. Civico Medagliere, inv. M 766). Archivio
Fotografico del Comune di Genova)
Traiano. Sesterzio. AE. 104-110 d.C. (Genova. Civico Medagliere,
inv.10606. Archivio Fotografico del Comune di Genova)
Grafica / Stampa
Nel repertorio di Andrea Fulvio, Illustrium Imagines (Roma 1517) il ritratto di Traiano è
erroneamente attribuito a Nerva
http://www.liguria.beniculturali.it (a cura di Elena Calandra)
Superba Antiqua: gusto e antiquaria nel territorio genovese (a cura di Oriana Cartaregia)
Il tema iconografico degli imperatoi e dei viri illustres: libri e portali di Alberta Bedocchi
Andrea Fulvio, Illustrium imagines, Roma, 1517 (ed. fac sim. Roma 1967), Nerva, c.
LXV r. Ritratto di Traiano erroneamente attribuito a Nerva.
Hubert Goltz (Goltzius), Le viue imagini di tutti quasi
gl'imperadori,... (Anversa, G. Coppens van Dienst,
1557). Traiano, tav. XIV
http://www.bibliotecauniversitaria.ge.it/bug/cms/system/galleries/pics/Goltz/XIIII_Traianus.jpg
Giovanni Battista Cavalieri, Romanorum imperatorum effigies,
Roma, F. Coattino, 1592, Traianus Ulpius, p. 14
http://www.bibliotecauniversitaria.ge.it/bug/cms/system/galleries/pics/Cavalieri/39-40_Traianus_Ulpius.jpg
Ritratto di uomo barbato con corona radiata. La pettinatura, con
i riccioli accentuatamente attorti a S sulla fronte e sulle tempie,
è quella dell’imperatore Adriano. Concordano con il ritratto
dell’imperatore anche la barba resa a piccoli ricci folti e la linea
della fronte accorciata dalla pesante coltre di riccioli gonfi. I
tratti fisionomici, pur non dissonanti nell’insieme, presentano
tuttavia
alcuni
particolari
difformi
dall’iconografia
dell’imperatore: il naso è più sottile e i lineamenti nell’insieme
più armoniosi, soprattutto per le dimensioni sfilate della testa e
del collo, meno largo e muscoloso rispetto all'originale. La fila
di ricciolini plastici che si attorcono sul collo con disegno
analogo a quelli della fronte è una libera interpretazione dello
scultore, mentre la forma sinuosa dei capelli della calotta e i
nastri paralleli della corona richiamano direttamente i modelli
monetali. Fra le monete di Adriano con corona radiata, il ritratto più vicino a questo tondo,
soprattutto per l’analogo taglio breve del busto alla base del collo, è quello della serie di dupondi di
Roma datati 125-128 d.C.
Confronti e immagini correlate
http://www.liguria.beniculturali.it (a cura di Elena Calandra)
Superba Antiqua: gusto e antiquaria nel territorio genovese (a cura di Oriana Cartaregia)
Il tema iconografico degli imperatoi e dei viri illustres: libri e portali di Alberta Bedocchi
Monete / Gemme
Adriano. Dupondio. AE. Roma. 125-128 d.C. (Berlin, Bode-Museum, Raum 241
BM-004/019 Nominalsysteme).
http://www.smb.museum/ikmk/object.php?id=18200601
Ritratto maschile con corona l’alloro. La pettinatura a
brevi ciocche sinuose e piuttosto allungate sulla nuca
è genericamente di tipo augusteo-giulio claudio. La
fisionomia, piuttosto individualizzata, è caratterizzata
da un profilo brevilineo con una lieve depressione
alla base della fronte. L’occhio è grande sotto la
palpebra spessa, il naso aquilino; la bocca è piccola,
con le labbra sottili, il mento minuto con un lieve
accenno di doppio mento. Nell’insieme il ritratto
sembra rieccheggiare la fisionomia di Druso Minore,
il figlio di Tiberio. Sono affini, oltre alle proporzioni
della testa, l’occhio globoso, il naso adunco e la
piccola bocca tipici dei discendenti di Livia. L’effigie
di Druso Minore non era sconosciuta alla cultura
antiquaria umanistico rinascimentale. Oltre che sulle
monete (in particolare quelle coniate da Tiberio nel 22-23 d.C.), il ritratto di Druso compare anche
su gemme antiche (San Pietroburgo, Ermitage: Neverov 1971, n. 82; Boston, Mus. of Fine Arts e
Varsavia, Nationalmuseum: Megow 1987, C 29 e C 31) e moderne (Venezia, Museo Archeologico
Nazonale: Nardelli 1999, n. 36). Un ritratto di Druso, apparentemente di ricostruzione, figura anche
nel repertorio di Andrea Fulvio, Illustrium Imagines (1517) e in quello più tardo di Levin Hulsius,
derivato da Fulvio (XII primorum Caesarum et LXIV ipsorum uxorum et parentum …, effigies,
Francoforti ad Moenum, 1597), ma con caratteristiche diverse. Il personaggio di questo tondo
sembra invece più vicino all’effigie di Tiberio così come appare nelle Imagines di Andrea Fulvio (c.
XXIX r.). Anche il ritratto giovanile di Tiberio su un cammeo dell'Ermitage (Neverov 1971, n. 77)
e un aes coniato a Roma nel 22-23 (RIC RIC I2 , n. 44) non sono privi di affinità con questo tondo.
Sembra dunque più probabile che la fonte iconografica del ritratto sia un'effigie di Tiberio, figura
certamente più nota e significativa del figlio.
Confronti e immagini correlate
Monete / Gemme
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Superba Antiqua: gusto e antiquaria nel territorio genovese (a cura di Oriana Cartaregia)
Il tema iconografico degli imperatoi e dei viri illustres: libri e portali di Alberta Bedocchi
Druso Minore. Asse. AE. Roma. 22-23 d.C. (Berlin, Pergamonmuseum PM-010/004
Römische Kaiserporträts 1.-3. Jahrhundert n. Chr.).
http://www.smb.museum/ikmk/object.php?id=18202614
.
Druso. Aes. Roma 23 d.C. (Genova. Civico Medagliere, inv. M.459. Archivio
Fotografico del Comune di Genova)
Tiberio. Aes. Roma 22.23 d.C. (Berlin, Staatliche Museen, Ausstellung im
Pergamonmuseum PM-010/003 Römische Kaiserporträts 1.-3. Jahrhundert n. Chr.).
http://www.smb.museum/ikmk/object.php?id=18202612
Tiberio. Cammeo. San Pietroburgo, Ermitage (O.J. NEVEROV,
Antique cameos in the Hermitage collection, Leningrado, 1971, n. 77)
Grafica / Stampa
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Superba Antiqua: gusto e antiquaria nel territorio genovese (a cura di Oriana Cartaregia)
Il tema iconografico degli imperatoi e dei viri illustres: libri e portali di Alberta Bedocchi
Andrea Fulvio, Illustrium imagines,
Roma, 1517 (ed. fac sim. Roma 1967),
Drusus, c. XXXI v.
Andrea Fulvio, Illustrium imagines,
Roma, 1517 (ed. fac sim. Roma 1967),
Tiberius, c. XXIX r.
Hubert Goltz (Goltzius), Le viue imagini di tutti quasi gl'imperadori, Anversa,
G. Coppens van Dienst, 1557, Tiberius, tav. III
http://www.bibliotecauniversitaria.ge.it/bug/cms/system/galleries/pics/Goltz/III_Tiberius.jpg
Giovanni Battista Cavalieri, Romanorum imperatorum effigies, Roma, F. Coattino, 1592, Tiberius, p..3
http://www.bibliotecauniversitaria.ge.it/bug/cms/system/galleries/pics/Cavalieri/17-18_Tiberius_Nero_Caesar.jpg
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Superba Antiqua: gusto e antiquaria nel territorio genovese (a cura di Oriana Cartaregia)
Il tema iconografico degli imperatoi e dei viri illustres: libri e portali di Alberta Bedocchi
Levin Hulsius, XII primorum Caesarum et LXIV ipsorum uxorum et parentum …, effigies, Francoforti ad Moenum,
1597, Drusus et Livia, p. 58, http://www.bibliotecauniversitaria.ge.it/bug/cms/system/galleries/pics/Hulst/58-59.jpg
Testa elmata. Il personaggio indossa un elmo
con visiera allungata e decorato da una rosetta.
Lunghe ciocche di capelli fuoriescono
dall'elmo disponendosi sinuose sul collo; un
ricciolo più corto sporge davanti all’orecchio.
Il volto è giovane e di sesso non chiaramente
distinto, probabilmente maschile. Il tipo
iconografico non ha precisi corrispettivi
antichi, ma può essere accostato alla versione
rinascimentale
del ritratto di Alessandro
Magno, diffuso in dipinti, gemme e stampe
coevi. Secondo Robert Weiss, questa
iconografia deriverebbe da un busto di Roma
elmata che compare in un contorniato anepigrafe del tardo impero, copiato e diffuso dal libro di
Andrea Fulvio Illustrium imagines (c. Vv., Alexander Magnus). Secondo un’altra ipotesi, l’origine
di questa iconografia andrebbe cercata nella testa elmata di Atena sui rovesci degli stateri d’oro di
Alessandro, interpretata dagli artisti cinquecenteschi come ritratto di Alessandro Magno giovane.
Uno degli esempi più significativi è la testa di Alessandro in un tondo del basamento della Certosa
di Pavia (Burnett-Schofield 1997, n. 37), a cui potrebbe collegarsi anche l’immagine genovese.
Confronti e immagini correlate
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Superba Antiqua: gusto e antiquaria nel territorio genovese (a cura di Oriana Cartaregia)
Il tema iconografico degli imperatoi e dei viri illustres: libri e portali di Alberta Bedocchi
Scultura
Certosa di Pavia. Basamento. Alexander Magnus Imperator
Grafica / Stampa
Andrea Fulvio, Illustrium imagines, Roma, 1517 (ed. fac sim.
Roma 1967), Alexander Magnus, c.V v.
Alberta Bedocchi
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Superba Antiqua: gusto e antiquaria nel territorio genovese (a cura di Oriana Cartaregia)
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