controllo di gestione nelle CCIAA

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controllo di gestione nelle CCIAA
Workshop per Segretari Generali
Il ciclo di gestione della performance nelle C.C.I.A.A.
Il controllo di gestione a supporto
del ciclo della performance
Vincenzo Roselli (Assist)
Roma, 7 ottobre 2010
Workshop per Segretari Generali
Il ciclo di gestione della performance nelle C.C.I.A.A.
INDICE
1. Cos’è la “gestione” di una CCIAA
2. Cos’è il controllo di gestione in una CCIAA
3. L’architettura del controllo di gestione
4. Il portafoglio “attività”
Roma, 7 ottobre 2010
Workshop per Segretari Generali
Il ciclo di gestione della performance nelle C.C.I.A.A.
Focalizziamo l’attenzione sull’oggetto del controllo: la gestione
COS’È LA “GESTIONE” DI UNA
CCIAA
Roma, 7 ottobre 2010
Workshop per Segretari Generali
Il ciclo di gestione della performance nelle C.C.I.A.A.
1. Cos’è la “gestione” in una CCIAA
GESTIONE
=
insieme delle attività poste in essere
al fine di perseguire alcuni specifici obiettivi
specifici obiettivi
=
Nello specifico delle Camere di Commercio, sono identificati dalla
missione istituzionale che deriva da un insieme di leggi nelle quali è
delineato il quadro dei servizi, i destinatari, le modalità di erogazione,
gli eventuali diritti e/o tributi associati, etc. e non ha fini di lucro, il
profitto, che invece caratterizza la gestione aziendale di un’attività
imprenditoriale, bensì il perseguimento di una funzione di utilità
coerente con la mission istituzionale
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Il ciclo di gestione della performance nelle C.C.I.A.A.
1. Cos’è la “gestione” in una CCIAA
La funzione di utilità
=
la modalità con cui l’Ente trasforma le risorse disponibili (umane,
economiche, finanziarie, strumentali, etc.) in servizi e iniziative
programmatiche per lo sviluppo delle imprese e del sistema
economico locale
ATTIVITA’
PROCESSI
PROGETTI
ECONOMICHE
RISORSE
ORGANIZZATIVE
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Il ciclo di gestione della performance nelle C.C.I.A.A.
1. Cos’è la “gestione” in una CCIAA
La GESTIONE di una CCIAA
pertanto, comprende le seguenti DIMENSIONI
•
•
•
•
ORGANIZZAZIONE: intesa come la gestione delle risorse
organizzative (struttura, persone, canali di erogazione dei servizi,
outsourcing, automazione, etc.)
BILANCIO: intesa come la gestione delle risorse economiche,
finanziarie e patrimoniali dell’Ente
PROGRAMMAZIONE: intesa come la gestione delle iniziative
programmatiche, al fine di conseguire gli obiettivi prefissati
SERVIZI: intesa come la gestione dei servizi “regolati”, al fine di
garantire i livelli di servizio previsti dalla norma o prefissati come
standard
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1. Cos’è la “gestione” in una CCIAA
Il processo di PIANIFICAZIONE E CONTROLLO
è un ciclo di attività che si può caratterizzare, in generale, per le
seguenti MACROFASI
1. previsione, pianificazione e programmazione
2. realizzazione mediante l’organizzazione e l’impiego delle risorse, nel
rispetto dei vincoli procedurali (ove previsti)
3. supervisione, monitoraggio e verifica della realizzazione in relazione
a quanto previsto e nel rispetto degli eventuali vincoli normativi
4. analisi dei risultati (intermedi e finali) e individuazione delle azioni
correttive
5. Valutazione dei risultati
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Introduzione al concetto di performance
COS’È IL “CONTROLLO DI
GESTIONE” IN UNA CCIAA
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2. Cos’è il controllo di “gestione” in una CCIAA
CONTROLLO DI GESTIONE
nello specifico delle Camere di Commercio, può essere definito come
un sistema operativo che coinvolge l’intera struttura camerale nelle
fasi di progettazione, alimentazione e certificazione dei dati, in cui il
controller svolge un ruolo di coordinamento. Tale sistema si basa su:
• la definizione di obiettivi di performance
• l’individuazione del sistema di misure (KPI - Key Performance
Indicator) in grado di monitorare l’andamento della gestione e, in
particolare, delle performance
• l’organizzazione del processo di pianificazione e controllo in
termini di attività, responsabilità, soggetti coinvolti, sistemi di
supporto, fonti dei dati, certificazione dei dati, ecc.
• l’analisi dei risultati e la produzione della reportistica a supporto
dei diversi clienti (segretario generale, dirigenti, OIV, Organi)
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2. Cos’è il controllo di “gestione” di una CCIAA
COS’È LA PERFORMANCE
LA PERFORMANCE
È LA DISTANZA CHE
LA PERFORMANCE
INTERCORRE TRA
L’OBIETTIVO E
Livello
Target
Livello
risultato
IL RISULTATO
Performance 80%
OBIETTIVO
100
RISULTATO
80
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2. Cos’è il controllo di “gestione” di una CCIAA
COS’È UN KPI (Key Performance Indicator)
è una grandezza in grado di misurare un aspetto caratteristico di un
determinato ambito di osservazione.
Ad es., il tempo medio di evasione di una pratica, è un KPI che misura
il livello di servizio di una specifica procedura amministrativa
Livello
Target
Tempo
medio
di evasione
atteso
(TME atteso)
10 gg
Livello
risultato
Tempo
medio
di evasione
risultato
(TME risultato)
12 gg
1
Performance
=
(TME atteso - TME
risultato)
TME risulltato
=
1- (12-10)/10 = 80%
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%
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2. Cos’è il controllo di “gestione” di una CCIAA
FUNZIONI ISTITUZIONALI
PERFORMANCE
STRATEGICHE VS GESTIONALI
ORGANIZZAZIONE
PROCESSI
PROGETTI
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PERFORMANCE
ECONOMCIHE
PERFORMANCE
ORGANIZZATIVE
PERFORMANCE DEI
PROGETTI
RISORSE
PROGRAMMI
PERFORMANCE DEI
SERVIZI
ECONOMICHE
SERVIZI
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2. Cos’è il controllo di “gestione” di una CCIAA
FINALITA’ DEL CONTROLLO DI GESTIONE
• Monitorare l’andamento delle performance di breve, medio e
lungo termine
• Monitorare, in generale, l’andamento della gestione per anticipare
eventuali criticità
• Supportare i decisori, ai vari livelli, fornendo loro ogni
informazione utile per fare scelte ponderate
• Analizzare l’impatto delle politiche camerali affinché gli Organi
competenti possano aggiornare gli obiettivi e migliorare i
processi di allocazione delle risorse
• Verificare la produttività delle risorse e l’economicità di talune
scelte organizzative (ad es., outsourcing) e assicurare una
tensione continua verso il miglioramento
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2. Cos’è il controllo di “gestione” di una CCIAA
PERFORMANCE
DI BILANCIO
PERFORMANCE
ORGANIZZATIVE
PERFORMANCE
DI PROCESSO
PERFORMANCE
DI PROGETTO
•
•
•
•
•
EQUILIBRIO (MARGINI E COMPOSIZIONE)
CAPACITA’ DI PREVISIONE
FLUSSI FINANZIARI
ROTAZIONE DEBITI E CREDITI
SOSTENIBILITA’ INVESTIMENTI
•
•
•
•
•
DIMENSIONAMENTO
OUSOURCING
POLITICHE DEL PERSONALE (PREMIALITA’)
MULTICANALITA’
ACCESSIBILITA’/DISPONIBILITA’
•
•
•
•
•
EFFICIENZA
LIVELLI DI SERVIZIO
ECONOMICITA’
PRODUTTIVITA’
CUSTOMER SATISFACTION
•
•
•
•
•
EFFICIENZA
OUTCOME
ECONOMICITA’
PRODUTTIVITA’
CUSTOMER SATISFACTION
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I requisiti minimi del sistema di controllo di gestione
L’ARCHITETTURA DEL
CONTROLLO DI GESTIONE
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3. L’architettura del controllo di gestione
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3. L’architettura del controllo di gestione
¾ la GESTIONE PROGRAMMATICA DELLE
ATTIVITÀ: discende dalle priorità di intervento di
volta in volta individuate nel programma pluriennale
e annuale. Le priorità di intervento vengono
perseguite attraverso la definizione di obiettivi
strategici pluriennali, annualmente declinati in
programmi di attuazione e progetti. Rientrano
nell’attività programmatica i progetti dell’area
promozionale, ma anche progetti di innovazione e/o
miglioramento delle attività ordinarie.
¾ la GESTIONE DEI SERVIZI REGOLATI: le
attività ordinarie sono oggetto di monitoraggio e
valutazione sotto diversi punti di vista. L’obiettivo è
di perseguire il raggiungimento di specifici livelli di
servizio (target).
Il processo di controllo si focalizza pertanto su tutte
le aree di attività ordinaria (servizi), articolati in
processi.
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3. L’architettura del controllo di gestione
Full
Time
Equivalent
€ costi diretti
PROCESSO
OUTPUT
INPUT
- istanze evase
- istanze rigettate
- istanze sospese
- istanze protocollate
Tempi di attraversamento
Tempi di lavorazione
Piano delle Attività
a. protocollazione delle istanze in ingresso
b. presa in carico e verifica requisiti formali e sostanziali
c. se corretta, lavorazione della pratica; altrimenti,
rifiuto/sospensione
d. registrazione e archiviazione
e. comunicazione all’utente esito lavorazione
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KPI
1. Tempo medio di evasione
2. Tempo medio di lavorazione
3. Numero pratiche medie per addetto
4. Costo diretto del servizio
5. % istanze evase su istanze protocollate
5. % istanze sospese su istanze protocollate
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3. L’architettura del controllo di gestione
Full
Time
Equivalent
€ costi diretti
PROGETTO
RISULTATI
OBIETTIVI
- imprese coinvolte
- risorse medie per impresa da
coinvolgere
- benefici ottenuti
- imprese da coinvolgere
- risorse medie per impresa da
coinvolgere
- benefici attesi
Piano del progetto
Scadenze
KPI
Piano delle Attività
•a. Predisposizione del bando
•b. Comunicazione e marketing dell’iniziativa
•c. Acquisizione delle adesioni e preistruttoria
•d. Accettazione domande e comunicazione esiti istruttoria
•e. Controllo documentazione e liquidazione
1. Numero imprese aderenti
2. Tempo medio di lavorazione
3. Scadenze del progetto
4. % Budget utilizzatoe rispetto a quello stanziato
5. Costo medio per impresa aderente
5. % di imprese che hanno conseguito risultati coerenti con le
strategie dell’Ente (ad es. internazionalizzazione, innovazione, ecc.)
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3. L’architettura del controllo di gestione
Risultato - Target
I1 (%)
= 1Target
Descrizione
Numero di imprese che hanno
registrato il brevetto a seguito
di iniziative e incentivi della
CCIAA
Obiettivo
Risultato
30
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35
indicatore
114%
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3. L’architettura del controllo di gestione
I2 (%)
=
Grandezza (T)- Grandezza
(T-1)
Grandezza (T-1)
Descrizione
Numero di imprese che hanno
registrato un brevetto a seguito
di iniziative e di incentivi della
CCIAA
Reg. brev. (T-1)
Reg. brev. (T)
20
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25
Indicatore
25%
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3. L’architettura del controllo di gestione
Costi diretti dell’iniziativa
I3 (€/beneficiario)
=
Numero di beneficiari
Descrizione
Numero di imprese che hanno
registrato un brevetto a seguito
di iniziative e di incentivi della
CCIAA
Costi diretti
Personale = € 25.000 ,00
Contributi = € 50.000,00
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Reg. brev. (T)
25
Indicatore
3000,00
€/impresa
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3. L’architettura del controllo di gestione
I4 (€/output)
Descrizione
Costi diretti del processo nel
periodo
Numero di output nel
periodo
=
Costi diretti
Protocolli evasi Indicatore
Costo per protocollo evaso
Personale = € 250.000 ,00
Funzionamento = € 50.000,00
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10.000
30,00 €
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3. L’architettura del controllo di gestione
Numero di output nel periodo
I5 (output/gg)
Descrizione
Con riferimento al processo
del Registro Imprese
“cancellazioni d’ufficio”
=
Giorni uomo consuntivati su
quello specifico processo
GG personale
consuntivate
N. canc. d’ufficio
200
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500
Indicatore
2,5
cancellazioni/gg
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3. L’architettura del controllo di gestione
I6 (unità di tempo) =
Somma dei tempi di
attraversamento
Totale pratiche lavorate
Descrizione
Tempo medio di evasione
delle pratiche
Somma dei tempi
di evasione
N. Pratiche evase
200 gg
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4000
Indicatore
0,05 gg/pratica
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3. L’architettura del controllo di gestione
I7 (%) =
N. Pratiche in uno specifico “stato” di
OUTPUT
Totale pratiche in INPUT
Descrizione
Tasso di sospensione
N. protiche
INPUT
N. Pratiche
“sospese”
5000
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2500
Indicatore
50%
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3. L’architettura del controllo di gestione
REPORTING
ELABORATORE INDICATORI
DATAWAREHOUSE DEL CONTROLLO DI GESTIONE
VOLUMI
Sistemi
transazionali
Protocollo
IN/OUT
ORE
SPESE
Sistemi
Rilevazione
attività
TEMPI
ATTRAVERSAMENTO
Sistemi
transazionali
Protocollo
IN/OUT
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COSTI
DIRETTI
Contabilità
Analitica
CSI
Sistema
monitoraggio
soddisfazione
utenza
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Alla ricerca di una standardizzazione che favorisca il confronto costruttivo
IL PORTAFOGLIO ATTIVITA’
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4. Il portafoglio attività: i processi
Funzioni
Istituzionali
A. Segreteria
generale e
organi
istituzionali
Servizi
Processi
A.1. Affari generali
A.1.1. Archiviazione
A.1.2. Protocollazione posta in entrata
A.1.3. Protocollazione posta in uscita
A.2.1.Gestione agenda appuntamenti
A.2. Segreteria SG e
Presidente
A.3. Segreteria Organi
Istituzionali
A.4. Pianificazione e
Controllo
A.5. Comunicazione
Istituzionale
A.2.2. Supporto segretariale
A.3.1. Preparazione atti deliberativi
A.3.2. Organizzazione riunioni Organi
A.4.1. Supporto al processo di pianificazione
A.4.2. Supporto alla definizione del piano delle
performance
A.4.3 Monitoraggio e controllo delle KPI
A.5.1. Marketing istituzionale
A.5.2. Comunicazione esterna
A.5.3. Gestione sito internet istituzionale
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4. Il portafoglio attività: i processi
Funzioni
Istituzionali
B. Servizi di
Supporto
Servizi
B.1 Ragioneria
Processi
B.1.1. Contabilità
B.1.2. Bilancio
B.1.3. Imposte, tributi e tasse
B.2 Personale
B.2.4. Gestione conti correnti
B.2.1. Trattamento economico
B.2.2. Trattamento giuridico e relazioni sindacali
B.2.3. Trattamento previdenziale
B.2.4. Selezione, formazione e sviluppo
B.3 Provveditorato
B.2.5. Comunicazione Interna
B.3.1. Acquisto beni e servizi
B.3.2. Gestione beni mobili e immobili e inventario
B.3.3. Gestione minute spese
B.4 Diritto Annuale
B.3.4. Gestione informatica
B.4.1. Gestione D.A.
B.4.2. Gestione Ruoli D.A.
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4. Il portafoglio attività: i processi
Funzioni
Istituzionali
C. Servizi
Anagrafici e di
regolazione
del mercato
Servizi
Processi
C.1 Conciliazione e
arbitrato
C.2. Attività
regolamentativa e
tutela del consumatore
C.1.1. Gestione conciliazioni
C.1.2. Gestione Arbitrati
C.2.1. Borsa merci e sale di contrattazione
C.2.2. Gestione listini prezzi
C.2.3. Accertamento e raccolta usi e consuetudini
C.2.4. Predisposizione e promozione contratti tipo
C.2.5. Verifica clausole inique e vessatorie
C.2.6. Verifica pubblicità ingannevole
C.2.7. Concorsi a premio
C.2.8. Gestione prodotti agroalimentari
C.3 Marchi e brevetti
C.2.9. Gestione ambiente
C.3.1. Registrazione Marchi e Brevetti
C.3.2. Gestione ricerche di anteriorità
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4. Il portafoglio attività: i processi
Funzioni
Servizi
Istituzionali
C. Servizi
C.4 Attività ispettiva e
Anagrafici e di vigilanza sul mercato
regolazione
del mercato
Processi
C.4.1. Ispezioni metriche
C.4.2. Verifiche metriche
C.4.3. Certificazione e autorizzazione laboratori,
centri tecnici-officine, e rilascio conformità
metrologica produttori
C.4.4. Attività ispettiva sicurezza ed etichettatura
C.5 Protesti
C.4.5. Procedimenti sanzionatori
C.5.1. Istanze di cancellazione / sospensione
C.5.2. Pubblicazione elenchi protesti
C.6 Sportello
C.5.3. Richiesta abbonamento elenco protesti
C.6.1. Rilascio visure, certificati, elenchi e copia atti
C.6.2. Rilascio documenti a valere per l'estero
C.6.3. Vidimazione libri e registri
C.6.4. Rilascio attestazione parametri economici per
nulla osta attività extracomunitari
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4.
Il
portafoglio
attività:
i
processi
Funzioni
Servizi
Processi
Istituzionali
C. Servizi
C.7 Sanzioni (II grado)
Anagrafici e di
regolazione
del mercato
C.8 Registro Imprese
C.7.1. Ordinanze
C.7.2. Contenziosi
C.7.3. Ruoli esattoriali
C.8.1. Iscrizione nel R.I. e nel R.E.A. di atti / fatti su
istanza di parte (iscrizioni, modifiche e
cancellazioni)
C.8.2. Iscrizioni, modifiche e cancellazioni d’ufficio
C.8.3. Accertamento infrazioni amministrative
C.9 Albo artigiani
C.8.4. Supporto altre istituzioni per ricerche dati su
RI
C.9.1. Annotazione nel R.I. e iscrizione all'A.I.A. su
istanza di parte
C.9.2. Attività e segreteria C.P.A.
C.10 Albi e ruoli
C.9.3. Accertamento infrazione amministrativa
C.10.1. Rilascio licenze e autorizzazioni
C.10.2. Gestione esami
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4. Il portafoglio attività: i processi
Funzioni
Istituzionali
D. Promozione,
Studi,
formazione e
informazione
economica
Servizi
Processi
D.1 Studi e statistica
D.1.1. Informazione economica
D.1.2. Rilevazioni statistiche per altri committenti
D.1.3. Osservatori e gruppi lavoro economia
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4. Il portafoglio attività: i progetti
Priorità
Programmi
strategiche
1. Internazionaliz 1.1. Partecipazione a
fiere
zazione
1.2. Incoming
1.3. Formazione e
ricerca
Progetti
1.1.1. Fiera Internazionale “xxx”
1.1.2. Fiera Internazionale “yyy”
1.1.3. Fiera Internazionale “zzz”
1.2.1. Incoming buyer Paese 1
1.2.2. Incoming buyer Paese 2
1.3.1. Workshop approfondimento Paese 1 e Paese 2
1.3.2. Master interaziendale per la formazione e lo
sviluppo professionale dell’Export Manager
1.4 Servizi per l’export 1.4.1. Tutorship commercio estero
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4. Il portafoglio attività: i progetti
Priorità
strategiche
2. Innovazione
Programmi
2.1. Sostegno
all’innovazione
Progetti
2.1.1. Contributi a favore della registrazione di
marchi e brevetti
3. Sviluppo nuove 3.1. Imprenditoria
imprese
giovanile
2.1.2. Workshop “la ricerca universitaria incontra le
imprese”
3.1.1. Contributi a sostegno dello sviluppo di imprese
giovanili
3.2. Imprenditoria
femminile
3.1.2. Servizi a sostegno dello start-up di nuove
imprese
3.1.1. Contributi a sostegno dello sviluppo di imprese
femminili
4. Sostegno alle
imprese
4.1. Credito
3.1.2. Servizi a sostegno dello start-up di nuove
imprese
4.1.1. Fondi per la riassicurazione del credito alle
imprese
4.1.2. Formazione alle imprese: “la gestione
finanziaria”
Roma, 7 ottobre 2010
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4. Il portafoglio attività: i progetti
Priorità
Programmi
strategiche
5. Automazione e 5.1. Smaterializzazione
multicanalità dei flussi informativi
dei servizi
camerali
5.2. Multicanalità
Progetti
5.1.1. Protocollo informatico e archiviazione
sostitutiva
5.1.2. Informatizzazione procedure amministrazione
interna
5.2.1. Sportello telematico dei servizi ambientali
5.2.2. Sportello multicanale
6. Nuove
competenze
istituzionali
6.1. Arbitrato e
conciliazione
6.1.1. Potenziamento della struttura
6.1.2. Piano di marketing e comunicazione dei
servizi camerali di arbitrato e conciliazione
7. Miglioramento 7.1. Formazione e
continuo
sviluppo del personale
7.1.1. Seminari di formazione e sviluppo manageriale
per PO e dirigenti
7.1.2. Progetto di attuazione legge 150/2009
Roma, 7 ottobre 2010