2013.05.17 LIBERO DI LEGGERE
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2013.05.17 LIBERO DI LEGGERE
venerdì 17 maggio 2013 26 Libero di leggere di Orazio Dotta e Velia Chiesa L’incipit Sono nato il 4 gennaio 1951. Nella prima settimana del primo mese del primo anno della seconda metà del ventesimo secolo. Lo si potrebbe quasi considerare un evento da commemorare, ed è per questo che i miei genitori mi hanno chiamato Hajime – ‘inizio’. Amanti nati sotto una cattiva stella ‘A sud del confine a ovest del sole’ di Murakami Haruki, Einaudi, 201 pagine La vita è fatta di strade che decidiamo di affrontare o evitare, che imbocchiamo con decisione o che rifuggiamo con altrettanta determinazione. A volte le scelte sono il frutto di ragionamenti precisi, a volte del caso o delle contingenze che ci vengono incontro. Ad ogni modo quando le scelte sono fatte, quelle sono. Non ci resta che essere contenti del nostro agire, o di vivere con un perenne disagio; un senso d’incompiutezza che ci assilla di tanto in tanto nel ricordo di ciò che è stato e che non è più, o nell’idea di come sarebbe potuta essere la nostra esistenza se le cose fossero, a un certo punto, andate diversamente. Qualcosa di simile accade a Hajime, il protagonista e voce narrante del fascinoso romanzo di Murakami Haruki. Ad intrigare il lettore è la vicenda legata ad un amore interrotto che lega Hajime alla misteriosa Shimamoto: una ragazza conosciuta nella prima infanzia, quando gli amori sono claudicanti e goffi, quando il sentimento di calore e di amicizia è misto a qualcosa d’indefinito che va oltre alla semplice simpatia. Il loro è un amore che la giovane età, forse, non riesce a capire a fondo. Hajime e Shimamoto sono due solitari, con la passione per la lettura e la musica jazz. Lei ha un leggero difetto, una gamba più corta dell’altra; un difetto che agli occhi del giovane non è tale, anzi, è fonte di attrazione. Un’attrazione figlia di quel bisogno di avvicinare un’anima particolare, diversa, come diverse sono le loro posizioni. Entrambi, cosa rara nel Giappone dell’epoca – il libro si apre all’inizio degli anni Cinquanta e si dirama per un trentennio – sono figli unici. Le contingenze della vita, come si diceva in apertura, contribuiscono a separare i due ragazzi. Hajime non vedrà più la cara amica per oltre vent’anni. Il ricordo di lei, però, è penetrato nel suo intimo. Lo attanaglia al punto da mitizzare la figura della giovane. La vita procede e con essa arrivano altre relazioni. Alcune sono vissute con intensità, altre si perdono nel tradimento. Il giovane si laurea e, senza troppa ambizione, inizia a lavorare da impiegato in una casa editrice. Un lungo periodo monotono e poco soddisfacente che termina con l’incontro fortuito con Yukiko; la donna diventerà sua moglie, gli darà dei figli e l’oppor- tunità di uscire dal suo grigiore. Con l’aiuto del suocero, facoltoso e disincantato costruttore, il giovane apre due Jazz Club. Con il nuovo lavoro arriva il benessere economico. E una stabilità che molti non possono che invidiare. PER I PIÙ GRANDI Eppure il tarlo del passato è lì che rode, che non permette al protagonista di godersi a fondo il successo. Il ricordo di Shimamoto, infatti, non è mai sfumato. Un giorno in uno dei locali gestiti da Hajime, Shimamoto ricom- pare. La sua apparizione non scatena un’immediata passione, ma riaccende tutte quelle sensazioni legate al passato che ancora bruciano nell’animo dei due. La donna, ora adulta, di grande fascino e con la sua malforma- zione corretta dalla chirurgia, appare con un carattere forte, ma anche carica di misteri che non è disposta a condividere. La donna va e viene. Appare e scompare misteriosamente alimentando in Hajime – vittima di scrupoli e incertezze – grande curiosità e una sfrenata voglia di rischiare il tutto per tutto. Murakami ci fa sapere che passata una certa età leggere un libro stupido dà la sensazione di aver gettato via del tempo prezioso. Una riflessione importante. Quasi a significare che quando si è giovani ci si può permettere anche di accontentarsi di cose banali, poiché la vita è ancora lunga e potrà regalarci altre opportunità. Quando si è in là con gli anni, tutto diventa più importante. Sprecare tempo per le stupidità, significa perdere le occasioni per stare bene. E certo è, che di tempo Hajime e Shimamoto ne hanno sprecato molto. ‘A sud del confine a ovest del sole’, è un libro intimista, esprime i moti dell’animo, racconta di amori, di solitudini, di desideri, di dubbi esistenziali; il tutto sullo sfondo di un Giappone in piena evoluzione economica. È tutt’altro che un libro stupido. È un libro che vale il tempo speso per la sua lettura. O.D. PER I PIÙ PICCOLI L’Eden dopo l’Apocalisse Stesso padre, Morse indaga strade lontane a Oxford nord Senza un libro Una magia non si può cambia la vita Molto meglio riderci su ‘Le stelle del cane’, di Peter Heller, Rizzoli, 358 p. ‘Figli dello stesso padre’, di Romana Petri, Longanesi, 297 p. ‘L’ispettore Morse e le morti di Jericho’, di Colin Dexter, Sellerio, 345 p. ‘Mai più senza libri’, Peter Carnavas, Ed. Valentina, dai 5 anni ‘La gallina che non sapeva fare le uova’, Anna Lavatelli, Ed. Interlinea, dai 4 anni ‘Violetta la streghetta e l’incantesimo Suppergiù’, Anu Stohner, Beisler, dai 6 anni Una febbre globale ha sconvolto il mondo. La popolazione è stata decimata; pochi sono i sopravvissuti. Sui cieli del Colorado sfreccia un vecchio Cessna. A bordo c’è Hig, intento a presidiare il territorio con il suo fido e tranquillo cane. A terra li attende Bangley, il socio di Hig, pronto a tutto per difendere le loro cose. Hig, che in questa Apocalisse ha perso la moglie, si consola con la caccia e la pesca. Un giorno, alla guida del suo velivolo, scopre in un canyon una sorta di Eden ricreato da un padre e una figlia. Lì, Hig, trova sollievo alle sue pene, anche se i pericoli sono in agguato. Il padre di Germano ed Emilio è stato un uomo egocentrico e passionale che ha segnato le loro vite. I due sono sì fratelli, ma di madri diverse. Come diverso è il loro carattere. Germano, artista testardo, è il primogenito. È sempre stato il preferito del padre e vede in Emilio la causa del suo divorzio. Emilio ha sempre sofferto la condizione di figlio non voluto, cercando l’affetto del fratello e del padre. Ora vive in America con la sua famiglia. Germano lo invita a Roma per una sua mostra. Emilio accetta, vuole affrontare i suoi fantasmi, e ritrova un legame di sangue con cui cambiare le cose. Il romanzo è il quinto della fortunata serie sull’ispettore Morse. In questo, che si presta a molte soluzioni e a un finale sorprendente, l’investigatore incontra a un ricevimento mondano Anne Scott; donna affascinante e di grande spirito. Sebbene l’approccio sia interessante l’ispettore, complice la sua indolenza, lascia cadere questa possibile avventura. Alcuni mesi dopo, nel quartiere Jericho a nord di Oxford, si trova a occuparsi proprio del suicidio, se di suicidio si tratta, di questa signora. L’indagine coinvolge molte persone, molte delle quali con un motivo per uccidere Anne Scott. Timmy e Lucy non avevano molto, non avevano la tv, non avevano la macchina e nemmeno una casa. Una piccola roulotte con centinaia di libri dappertutto. Finché un bel giorno non ci fu più spazio, avrebbero dovuto separarsene, la vita non era più così colorata: le ciotole ruzzolavano giù dal tavolo, Timmy, troppo piccolo non vedeva più il mondo di fuori e troppo spazio si era creato tra di loro, si era creato il vuoto! Ma Lucy non resiste e porta a casa un libro preso in prestito in biblioteca e quando il papà comincia a leggere la prima frase... come per magia si ritrovano tutti vicini. Bellacresta era la gallina più sfortunata del pollaio. Nonostante il grande impegno non era ancora riuscita a fare il primo uovo e le altre galline si divertivano a parlare male di lei. Un amico gentile, il piccione Cris, e il grande magogufo Epimeteo, capace di fare incantesimi, filtri magici e pozioni miracolose, aiuteranno la gallinella a risolvere il grande problema; una penna diventata magica e la speranza aveva trovato posto nel suo cuore. La storia di un piccolo uovo e di una magia troppo potente per un giorno di Pasqua: una magia davvero speciale! Violetta era una strega pasticciona. A dire la verità, ogni tanto un incantesimo lo indovinava, ma il più delle volte li inventava, e quando le altre streghe ridacchiavano di lei, Violetta fra sé diceva che se anche loro avessero fatto degli incantesimi suppergiù, avrebbero riso di più. Ma questi pensieri preferiva tenerli per sé. Le streghe sono permalose e Violetta non ha voglia di farle arrabbiare. Litigare porta malumore e il malumore fa venire mal di pancia. Meglio continuare a far apparire case dalle pareti storte e scope dal manico stortignaccolo che prendersela a male... A caccia dell’orso Se la violenza è istituzionale I sabotatori di minchiate Due gemelli un po’ diversi Il gioco della matematica Quante storie nella Bibbia ‘La pelle dell’orso’, di Matteo Righetto, Guanda, 153 p. ‘Il corpo docile’, di Rossella Postorino, Einaudi, 231 p. ‘Piccola guerra lampo per radere al suolo la Sicilia’, di Giuseppe Rizzo, Feltrinelli, 272 p. ‘Switch siero mutante – L’incubo del cunicolo sotterraneo’, Ali Sparkes, Ed. Valentina, dagli 8 anni ‘La nonna di Pitagora – L’invenzione della matematica spiegata agli increduli’, Bruno D’Amore, Ed. Dedalo, dai 13 anni ‘Nella Bibbia ho incontrato’, Pierdomenico Baccalario, Ed.San Paolo, dai 13 anni Domenico è un ragazzino cresciuto ai piedi delle Dolomiti. Le sue montagne per lui non hanno segreti. Nella zona sembra vivere un leggendario e terribile orso, dagli occhi incendiati di rosso e una striscia grigia che gli attraversa la schiena. Domenico non esita ad attraversare i boschi per andare a pescare. Suo padre, un tipo malinconico e ubriacone, è considerato un buono a nulla. Con l’idea di riscattarsi agli occhi della comunità, e forse anche del figlio, decide di partire con lui a caccia dell’orso. La missione cambierà la vita di Domenico e sarà decisiva per la sua maturazione. Milena, protagonista di questo intenso romanzo, è nata in carcere e ci ha vissuto fino all’età di tre anni. Ora, giovane donna, si prende cura dei piccoli reclusi che oltre a crescere in un ambiente coatto devono poi subire il traumatico distacco dalle madri. Un giornalista, desideroso di far luce su queste vicende, avvicina Milena per carpire ogni cosa, forse anche il suo amore, anche se amare per Milena non è cosa semplice. L’autrice ha dichiarato: «‘Il corpo docile’ è un romanzo che parla del corpo come gabbia e nello stesso tempo come spazio effettivo del contatto con l’altro». «Il libro – ha detto il suo autore – nasce dalla voglia di cannonare allegramente molte delle immagini sulla Sicilia che mi porto appresso da tempo. Letture, film, musica: l'isola schiava del suo destino, pupi e pupari mitizzati, la decadenza guardata con romanticismo». I protagonisti sono Andrea detto Osso, Martina detta Pupetta, Marco detto Gaga. Tre trentenni che hanno lasciato il loro paese, Lortica, per studiare, lavorare, amare all’estero. Ritornano in Sicilia per combattere una strana invasione di pidocchi e sabotare le minchiate raccontate dagli uomini al potere. Non tutti i gemelli sono uguali! Josh adora gli insetti, i ragni e gli scarafaggi, mentre Danny li detesta. Qualsiasi cosa abbia più di quattro zampe lo disgusta, quindi per lui non è per niente facile dividere la cameretta con Josh. Entrambi però si divertono un mondo ad infilare cimici nel cassetto delle mutande di Jenny, la loro sorella maggiore. Per non parlare dello spray Switch che... non fanno in tempo a dirle che non si tratta di una lacca per capelli! Peggio per lei, tanto non ci avrebbe creduto. Chi ha detto che non si può scherzare sulla matematica? E chi ci impedisce di pensare che il teorema di Pitagora, di fatto, sia stato dimostrato non dal grande matematico, ma dalla sua amata nonna? Dieci brevi storie in senso opposto il cui protagonista è sempre un matematico famosissimo e la cui trama è sempre uguale. Naturalmente è tutto falso; ma ci si può ridere sopra. E se poi uno vuole saperne di più, di ogni personaggio è stata scritta una breve biografia, mica tanto seria nemmeno quella. È l’incontro con tante vite, gli episodi giusti raccontati: le voci di Gerusalemme, le parole della luce, re e profeti, guarigioni miracolose e moltiplicazione dei pani. Un viaggio all’interno della Bibbia per dare la parola ai suoi molti protagonisti, un romanzo in prima persona da leggere come il racconto moderno della Vita in cammino. Si tratta di un libro che viene incontro ai giovani lettori (ma anche agli adulti) non solo nelle pagine che materialmente lo compongono, ma anche con la storia viva del popolo di Dio. Con l’auspicio per i ragazzi di una lettura appassionante.