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PROJECT N.05 - NOVEMBRE 2008
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LA MAGIA DELLA LUCE
LA RICERCA DELLA SPETTACOLARITÀ NELL‘ILLUMINAZIONE AL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA DI TORINO
Ciak
in Mole
Il Museo Nazionale
del Cinema di Torino
è una sintesi tra
allestimento espositivo
e apparato scenografico.
Se è vero che il cinema è magia, farne il protagonista di un museo senza perderne la bellezza e la
capacità di suggestione potrebbe sembrare una
sfida impossibile: catturare l’essenza del cinema,
trasmetterne le emozioni e nello stesso tempo
raccontarne la storia attraverso una straordinaria
raccolta di oggetti, documenti, reperti. Il Museo
Nazionale del Cinema di Torino è riuscito in questa
difficile sintesi attraverso un allestimento espositivo
che è anche apparato scenografico.
Nato dal progetto originale di Maria Adriana Prolo,
appassionata collezionista e storica, dal 1942 il
Museo è ospitato all’interno della Mole Antonelliana,
simbolo della città di Torino. In quell’anno la città
mise a disposizione alcuni locali dell’edificio per
custodire ed esporre i materiali che Maria Adriana
Prolo stava raccogliendo.
La costruzione dell’edificio, progettato dall’architetto
Alessandro Antonelli, fu iniziata nel 1862 e terminata
nel 1889: a quel tempo, con i suoi 167 metri di altezza la Mole era l’edificio in muratura più alto d’Europa.
Originariamente destinato ad essere una sinagoga,
dal 1878 divenne proprietà del Comune, che decise
invece di farne un monumento all’Unità d’Italia.
Tra il 1996 e il 1999 la Mole è stata sottoposta ad un
minuzioso restauro filologico, che le ha restituito la
limpidezza delle forme architettoniche originali. Dal
1998 su una delle pareti esterne della grande cupola
risplende l’originale installazione luminosa di Mario
Mez, “Il volo dei numeri”, ispirata al matematico
Fibonacci e alla sua famosa serie.
Il Museo, considerato uno dei più importanti al mondo per la ricchezza delle sue collezioni, dal 1992 è
una fondazione, realizzata grazie al sostegno della
IL MUSEO DEL CINEMA
La Galleria dei Manifesti (+18) è un viaggio nella storia del
cinema e nella grafica che ne ha evocato e ripreso le immagini.
La Macchina del Cinema (+15) è un percorso legato alle
diverse fasi di realizzazione del film, che permette di scoprire
tutto ciò che l’immagine sullo schermo nasconde.
L’Aula del Tempio è l’immenso ambiente all’interno
della cupola della Mole, attraversato dall’ascensore
panoramico. In questo spazio in continua mutazione si
alternano armonicamente due filmati e uno spettacolo
di forme, luci e colori dove la cupola si trasforma in un
inedito schermo di proiezione. Intorno a questo ambiente
si avvolge, come una pellicola, la Rampa Elicoidale,
attualmente sede di mostre temporanee.
Regione Piemonte, del Comune di Torino, della Provincia di Torino, della Cassa di Risparmio
di Torino e dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema.
Lo spettacolare allestimento attuale, progettato da François Confino, è stato inaugurato nel
luglio 2000. L’esposizione si sviluppa in verticale, su cinque livelli, secondo la caratteristica
morfologia dell’edificio. Intorno alla grande Aula del Tempio, vero cuore del Museo, ambienti,
percorsi ed esposizioni temporanee si sviluppano in un grande disegno complessivo, che
interpreta la magia del cinema in ogni suo aspetto e genere.
Nelle fondamenta della Mole, un suggestivo spazio dove sono visibili gli ancoraggi delle
grandi travi metalliche di sostegno, si trovano il bookshop e l’originale caffetteria con il lungo
tavolo centrale. È qui che la tecnologia OSRAM ha dato il proprio contributo allo spirito
dell’allestimento, che utilizza sapientemente la luce in ogni parte del Museo per dare vita ad
atmosfere emozionanti, per ricostruire set cinematografici e per definire percorsi.
I tavoli della caffetteria sono piani luminosi cangianti, dove le variazioni di colore trasformano
continuamente l’ambiente: questo effetto è stato creato con 260 moduli LED LINEARlight
Colormix con tecnologia RGB. L’AEM di Torino, che ha contribuito alla prestigiosa realizzazione con la professionalità dei propri specialisti, ha installato quasi 120 metri lineari di moduli, per un totale di 7.800 LED.
L’Aula del Tempio (+10) è lo spettacolare cuore del Museo:
in questa zona, circondata da dieci ambienti dedicati
al culto del cinema, i visitatori possono accomodarsi sulle
chaises longues e assistere alla proiezione di due filmati. A
intervalli regolari, le proiezioni si interrompono e la cupola
della Mole si anima con uno spettacolo straordinario.
L’Archeologia del Cinema (+5)
è l’area dedicata alle varie fasi
sperimentali che hanno preceduto
la nascita del cinema.
Il Piano Accoglienza (+0)
è un’area a ingresso libero che
ospita caffetteria, bookshop,
uno spazio dedicato a mostre
temporanee e una nuova
biglietteria informatizzata.
+18
+15
+10
+5
+0
Il Cinema Massimo offre
tre sale, di cui due dedicate
alla prima visione, programmate con la consulenza di
Circuito Cinema, organo
distributivo dell’Istituto
Luce. La terza sala ripropone invece la storia del
cinema su grande schermo.
la Mole Antonelliana
il Cinema Massimo
Anche le fondamenta
della Mole prendono vita e
partecipano al gioco della
spettacolarizzazione.
Il lungo tavolo rivestito in materiale opalino, che si
trova al centro della caffetteria, ha posto ai tecnici
AEM alcuni problemi costruttivi, che sono stati
facilmente risolti anche grazie alla semplicità di
installazione dei moduli LED OSRAM.
I LED RGB sono costituti da tre chip nei colori fondamentali della luce (rosso, verde, blu), ciascuno
regolabile in modo indipendente dagli altri.
Quando i tre colori sono bilanciati, l’occhio umano
percepisce la luce bianca, ma agendo sulla quantità di luce di ogni singolo colore è possibile ottenere
milioni di sfumature di colore.
La gestione delle sfumature di colore nell’installazione del Museo Nazionale del Cinema è affidata ai
trasformatori elettronici OPTOTRONIC®.
I moderni sistemi LED offrono una serie di vantaggi:
durano a lungo, garantiscono enormi risparmi di
energia e consentono spettacolari applicazioni
dinamiche a colori.
Le loro prestazioni ottimali sono garantite anche
dall’impiego dei trasformatori elettronici OPTOTRONIC ®,
sviluppati specificatamente per il funzionamento dei
moduli LED. Gli OPTOTRONIC ® sono conformi a tutti
gli standard tecnici e di sicurezza dell’illuminazione
e rendono perciò possibile l’utilizzo di moduli LED per
impianti di illuminazione sicuri.
LINEARlight Colormix è un modulo LED su piastrina
rigida per applicazioni dinamiche del colore (RGB).
Ciascun modulo è composto da 30 LED contenenti
3 chip nei colori rosso (R), verde (G) e blu (B).
OPTOTRONIC®
Museo Nazionale del Cinema di Torino - illuminazione della caffetteria
Descrizione del progetto
Utilizzo moduli LED RGB lineari
Francesco Schiavella
Realizzazione
AEM Torino
Via Savona, 105
20144 Milano
Tel. 02 4249.1
Fax 02 4249.380
www.osram.it
LINEARlight Colormix
Nome progetto
Progetto curato da
OSRAM SpA
Questi trasformatori permettono di controllare e
modulare le variazioni cromatiche con transizioni
continue ed armoniche tra un colore e l’altro.
In questo modo, anche le fondamenta della Mole
prendono vita e partecipano al gioco della spettacolarizzazione che anima tutto l’allestimento del
Museo. Un risultato così eclatante dal punto di vista
visivo porta con sè un altro grande vantaggio: la
tecnologia LED garantisce un notevole risparmio di
energia e una lunga durata, con costi di manutenzione estremamente ridotti.
In questo splendido Museo lo spettacolo e la magia
del cinema sono vivi e presenti, e OSRAM ha interpretato un ruolo importante per raggiungere questo
emozionante risultato.