Giovanni Ferrari - Grigi Club Oviglio "Gino Armano"

Transcript

Giovanni Ferrari - Grigi Club Oviglio "Gino Armano"
Giovanni Ferrari
Giovanni Ferrari (Alessandria, 6 dicembre 1907 – Crebbe nel popolare quartiere della Canarola, uno dei
Milano, 2 dicembre 1982) è stato un allenatore di calcio più poveri d'Alessandria, che prendeva il nome da un
e calciatore italiano, di ruolo mezzala.
canale di scolo che l'attraversava[6][7] ; sin da giovanisAnnoverato tra i migliori giocatori della sua generazione simo mostrò interesse per il pallone, tanto che dichiarò: «la “passionaccia” per il gioco del calcio è entrata in
(Carlo Felice Chiesa lo ha definito «una della più comple[8]
[1]
te mezzali sinistre della storia» ) e considerato come il me non appena sono stato capace di camminare» . Preprototipo dell'interno sinistro nel Metodo[2] , è uno dei cal- coce talento, diventò popolare tra i giovani della città
ciatori italiani più vincenti, potendo vantare nel palmarès ed attirò l'interesse della squadra cittadina, da cui venpersonale due Coppe del Mondo e una Coppa Interna- ne tesserato nel 1921; in quel momento[9]lavorava come
zionale conquistate con la Nazionale di Vittorio Pozzo ed aiuto-commesso in un negozio di tessuti .
essendo, con Virginio Rosetta e Giuseppe Furino, l'unico
giocatore ad aver vinto il campionato nazionale per otto
volte, di cui cinque consecutivi con la Juventus[3] ; è uno
dei cinque calciatori (con Cavalli, Gori, Fanna, Serena
e Lombardo) che sono riusciti a vincere campionati in
tre diverse squadre[4] . È inoltre l'unico atleta, assieme
a Cesare Maldini, ad aver partecipato ai Mondiali sia
nelle vesti di giocatore che in quelle di allenatore della
Nazionale azzurra[5] .
Convinse subito l'allenatore Carlo Carcano, che seguì in
varie squadre tra gli anni Venti e Trenta; fu tra gli uominisimbolo della Juventus del Quinquennio d'oro e della Nazionale italiana di Vittorio Pozzo. Smise di giocare nel
1942, per dedicarsi all'allenamento, attività nella quale
non eguagliò gli stessi risultati conseguiti da calciatore[10] .
1
Tra le sue ultime apparizioni pubbliche vi fu la sfilata
al Camp Nou di Barcellona, nella cerimonia inaugurale
dei Mondiali del 1982; nell'occasione volle portare con sé
la prima tessera della Federazione, datata 1921[11] . Morì
pochi mesi dopo all'ospedale San Carlo di Milano per un
collasso cardiocircolatorio, conseguenza di un'emorragia
esofagea e gastrica che lo aveva colpito alcuni giorni prima; lasciò la moglie ed una figlia[12] . Gli sono stati intitolati il campo sportivo di via Alessandro Tonso, ad
Alessandria[13] , e l'Aula Magna del Centro Tecnico di
Coverciano[14] .
Fu per lungo tempo istruttore presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, rivestendo peraltro assieme
a Paolo Mazza il ruolo di commissario tecnico dell'Italia
durante i Mondiali del 1962.
Biografia
2 Caratteristiche tecniche
2.1 Giocatore
Ettore Berra considerava Ferrari un modello per gli attaccanti della sua epoca; scrisse su Il Calcio Illustrato nel
1938: «è non solo il miglior giuocatore della sua generazione, ma è l'uomo che insegna a tutti come si giuochi per
la squadra e non solo per il proprio tornaconto, come s’inizi un'azione, come ci si comporta negli sviluppi di quest'azione. Si può dire che tale ruolo è, dal punto di vista tecnico una creazione sua. Prima di Ferrari, il mezzo-sinistro
era un giuocatore qualunque [...]. Quando darà un addio
allo sport porterà con sé il segreto del suo giuoco. Nessuno
finora l'ha eguagliato, nessuno lo vale»[2] . Nello stesso an-
La casa natale di Giovanni Ferrari in via Tripoli, ad Alessandria.
1
2
no, l'ex-calciatore e giornalista francese Lucien Gamblin
lo definì su L'Auto «probabilmente il miglior calciatore italiano da dieci anni a questa parte [...]. Degno successore
di Baloncieri, stratega notevole e fine tecnico, il cui giuoco
resta sobrio e impersonale [...]», concludendo «nessuno sa
meglio di lui iniziare o condurre un attacco nelle migliori
condizioni, e, se il suo tiro a rete non ha niente di speciale
come potenza, non pecca certo di imprecisione»[15] .
3 CARRIERA
2.2 Allenatore
Fautore di un gioco offensivo[20] , Ferrari era ricordato da
Enzo Bearzot come «un buon maestro»[10] ; infatti, pur
non raccogliendo particolari successi nell'allenamento, fu
a lungo istruttore dei corsi per allenatori del centro tecnico di Coverciano. Raccontò Fino Fini: «Giovanni era fatto per insegnare [...]. Ricordo il primo corso per allenatori.
Spiegava la tecnica e agli esami era severo»[21] .
3 Carriera
La rosa dell'Alessandria 1927-1928: Ferrari è in prima fila,
seduto, il quarto da sinistra.
Un'immagine di Ferrari in maglia azzurra.
Il paragone con Baloncieri, altro prodotto della «scuola
alessandrina» fu approfondito da Gianni Brera: «normotipo di larga cassetta e solide gambe, è di gran lunga il più
specializzato e dotato dei centrocampisti italiani. Non ha
la nevrile eleganza di Baloncieri, ma lo supera per fondo atletico e impegno. Possiede minor senso del gol, ma è
largamente più assiduo nei recuperi difensivi [...]. È il tipico mediano di spola: dove arriva lui, l'equilibrio di squadra è assicurato»[16] . Angelo Rovelli lo descrisse come
«calciatore solido, pragmatico, lineare [...], stantuffo di
centrocampo ma pure abile nel puntare a rete»[10] .
Agli esordi ebbe compiti offensivi che, a partire dal passaggio alla Juventus (1930) andarono limitandosi: in Nazionale, date le presenze di Schiavio e di Piola come centravanti, Vittorio Pozzo gli affiancò Meazza per creare
«una coppia costruttrice di giuoco, come poche altre in Europa»[1] . Le doti di regista di Ferrari furono evidenziate
da Antonio Ghirelli: «giuocatore d'una tecnica sobria, poco portato ad osare, costruiva la partita un'azione sull'altra
[...], le imbeccate pronte per tutti, gli occhi attenti a mirare
l'ostacolo e a valutare una situazione tattica, un metodico
che sembrava avesse un misterioso senso del ritmo»[17] .
Calciatore disciplinato e corretto[18] , nel 1931 ricevette
un encomio dalla dirigenza della Juventus per non aver
reagito, durante una gara di campionato, allo schiaffo di
un avversario[19] .
3.1 Giocatore
3.1.1 Club
L'Alessandria e la parentesi a Napoli Entrò nelle
giovanili dell'Alessandria nel 1921, a quattordici anni non
ancora compiuti; tre amici calciatori, Giuseppe Rapetti, Edoardo Avalle e Cinzio Scagliotti, lo segnalarono al
giocatore-allenatore Carcano, che ne apprezzò particolarmente il palleggio morbido e sicuro[9][11] . Poco tempo dopo giocò per la prima volta con la squadra riserve, a Torino, mentre il debutto in prima squadra avvenne
il 7 ottobre 1923, a 15 anni e 10 mesi, sul campo della
Sampierdarenese (vittoria dei grigi per 2-1). Nelle prime
due stagioni giocò saltuariamente, segnando la sua prima
rete il 1º febbraio 1925, nel 6-1 al Mantova[22] .
Nel 1925 fu segnalato da Carcano, neo-allenatore
dell'Internaples, ai dirigenti, che lo acquistarono per 5
000 lire[1] . L'interno fu decisivo nella stagione 19251926, in cui l'ancora inesperta squadra campana raggiunse per la prima volta nella sua storia le finali di Lega Sud,
poi perse contro l'Alba di Roma[23] .
Considerato il successo della coppia, i dirigenti alessandrini, che uscivano da una difficile stagione in cui la squadra aveva rischiato la retrocessione, si convinsero ad ingaggiare Carcano come allenatore per la stagione 19261927 e a riacquistare il diciottenne Ferrari sborsando 12
3.1
Giocatore
000 lire, più del doppio di quando avevano ricavato l'anno
prima dalla sua cessione[1] . Lo sforzo economico fu ricompensato da ottime prestazioni in campionato e dalla
vittoria dell'Alessandria in Coppa CONI (Ferrari segnò
un gol nella finale di ritorno, contro il Casale)[24] ; a dargli
sicurezza durante gli spunti offensivi fu l'innesto di Luigi
Bertolini, chiamato da Carcano a coprirgli le spalle in mediana. Parte, scrisse Mario Ferretti, «di quella famosa linea attaccante che fu spauracchio – a quei tempi – d'ogni
difesa: Cattaneo, Avalle, Banchero, Ferrari, Chierico»[25] ,
nella stagione 1927-1928 Ferrari segnò 24 reti in 32 gare,
sospingendo l'Alessandria verso la vittoria dello scudetto,
mancata per questione di pochi punti[26] .
3
specie Orsi, perché Cesarini si dimenticava troppo spesso
di farlo»[32] .
Con i bianconeri vinse cinque scudetti in altrettante stagioni e fu, in tutti i cinque campionati, il secondo cannoniere della squadra, malgrado la riduzione degli obblighi d'attacco; disputò 160 partite su 166[33] . Particolarmente importante fu la rete segnata all'81’ di FiorentinaJuventus del 2 giugno 1935 che, in virtù della contemporanea sconfitta dell'Ambrosiana sul campo della Lazio,
assegnò lo scudetto ai bianconeri. Fu quella anche l'ultima
gara di Ferrari con la Juventus; alla fine dell'anno fu
inserito in lista di trasferimento.
Sempre più frequentemente richiesto da grandi squadre,
nel 1929 Ferrari rimase all'Alessandria poiché questa,
non potendogli offrire un ingaggio migliore, scelse di promettergli la cessione gratuita per l'anno successivo, a patto di rimanere ancora per un campionato[27] . Il torneo
1929-1930 fu positivo per il club e grazie alla prolificità dell'interno, che segnò 19 reti e nel corso della stagione debuttò in Nazionale, si mantenne a lungo al vertice
della classifica, per poi cedere posizioni nel corso del girone di ritorno. A quel punto la società fece un estremo
tentativo per non svincolare il giocatore, escludendolo dai
titolari delle ultime gare per scarso impegno e sperando
così di poter venir meno ai patti[27] ; Ferrari giocò la sua
ultima partita in maglia cinerina il 1º giugno 1930, ad
Udine (Triestina-Alessandria 1-0)[28] ; è ad oggi il terzo Una formazione dell'Ambrosiana 1937-1938; Ferrari è il terzo
in piedi da destra.
marcatore nella storia dell'Alessandria[29] .
Il passaggio all'Ambrosiana-Inter
Nel 1935
l'improvvisa morte di Edoardo Agnelli portò novità
dirigenziali in seno alla società bianconera. Questa
optò per una politica d'austerità, e quando a Ferrari fu
negato un lieve aumento di stipendio, questi, che già
aveva assistito all'allontanamento del mentore Carcano
nel corso della stagione precedente, scelse di cambiare
squadra. Rifiutò le offerte della Lazio[34] prefendo
quelle dell'Ambrosiana-Inter, determinata a ricomporre
l'accoppiata con Meazza già vista in Nazionale[1][35] .
La Juventus 1934-1935: Ferrari è il sesto in piedi da sinistra.
La Juventus del Quinquennio Ferrari fu espressamente richiesto alla Juventus da Carcano nel momento in
cui gli fu offerta la guida della prima squadra; essendo a
conoscenza degli accordi tra il calciatore e l'Alessandria,
era cosciente che il suo ingaggio per la società non avrebbe rappresentato un pesante esborso[27] . Ferrari ne ebbe
22 000 lire annue più bonus[1][30] .
Alla Juventus, dove già erano presenti centravanti prolifici (Vecchina e poi Borel) Carcano poté sfruttare le doti di manovra di Ferrari, che andò dunque ad infoltire il
roccioso centrocampo della squadra fungendo da «motore»[31] . Il calciatore stesso, negli anni della maturità, raccontò: «I cannonieri c'erano già, non era necessario avvicinarsi troppo all'area. Piuttosto, bisognava servire le ali,
Durante quest'esperienza, Ferrari diede prova di «magistero e continuità atletica», dimostrandosi «aduso a giocare allo stesso (sfiancante) ritmo dal primo all'ultimo
minuto, impegnato nel lavoro di cucitura al servizio della squadra»[36] . Con Ferrari titolare, Meazza si laureò
per due volte capocannoniere, e l'Ambrosiana vinse il
campionato del 1937-1938, il primo della gestione di
Ferdinando Pozzani[36] . Nel 1938 gli giunse una ricca offerta dell'Arsenal; risulta essere questa una delle prime
richieste di giocatori stranieri da parte di un club inglese:
Ferrari rifiutò (Chiesa scrive che «non se la sentì»)[1] .
A partire dalla stagione 1938-1939, nonostante la vittoria del precedente campionato e il successo ai Mondiali,
Ferrari (così come Meazza, bloccato da un embolo a un
piede) fu gradualmente accantonato dal nuovo allenatore nerazzurro Tony Cargnelli, che gli preferiva il giovane Candiani[37] . Nella stagione 1939-1940 Ferrari era or-
4
3 CARRIERA
mai relegato tra le riserve, e vinse il suo settimo scudetto come uno dei momenti più appaganti della sua carriera:
personale collezionando appena otto presenze[38] .
«Ho battuto Zamora nel mondiale del 1934 a Firenze, però la maggiore soddisfazione la provai l'anno precedente,
a Roma, contro gli inglesi. Erano i maestri. Con un lunIl Bologna dei veterani All'inizio della stagione 1940- go tiro ingannai il portiere Hibbs; peccato che, poco dopo,
1941 Hermann Felsner, allenatore del Bologna, chiese al- Bastin abbia ottenuto il pareggio che, tuttavia, ci fece onola società l'ingaggio di Ferrari, trentatreenne e ormai ai re. Il mistero sugli inglesi, ritenuti invincibili, incominciò a
margini nell'Ambrosiana. Lo impiegò alternandolo, a tur- svelarsi»[43] .
no e a seconda dello stato di forma, ai due interni della
squadra, i trentenni Andreoli e Sansone; il Bologna andò Soprattutto, Ferrari è ritenuto uno dei calciatori più ima vincere così, con largo anticipo, il sesto scudetto della portanti nella vittoria del Mondiale di Francia 1938. Su
sua storia, l'ultimo del ciclo dello «squadrone che tremare Il Calcio Illustrato l'inviato Renzo De Vecchi spiegò che
le due mezzali «stavano, generalmente, più arretrate, e
il mondo fa»[38] .
talvolta si videro anche sulla linea dei terzini, ciò che inPer Ferrari fu anche l'ottavo e ultimo scudetto in car- vece non si verificò in campo francese, brasiliano e unriera; nella stagione successiva ritornò alla Juventus co- gherese»[44] . L'Auto, uno dei principali giornali sportivi
me calciatore-allenatore. Disputò la sua ultima partita di dell'epoca, scrisse: «Ferrari e Meazza, artefici della vittocampionato il 1º febbraio 1942, in Bologna-Juventus 2- ria per il modo abile, chiaro, intelligente impiegato nella
0, prima di giocare ancora una volta, la settimana dopo, costruzione del gioco offensivo della loro squadra»[45] ; il
nel quarto di finale di Coppa Italia vinto per 1-0 contro il corrispondente di Paris-Soir Jean Eskenazi inserì il mezzo
Padova.
sinistro nella formazione ideale del torneo[46] .
Con gli azzurri Ferrari vinse anche la Coppa Internazionale 1933-1935. Disputò l'ultima gara il 4 dicembre 1938, a Napoli, in Italia-Francia 1-0[47] ; aveva
collezionato 44 presenze (2 da capitano)[48] e 14 reti[40] .
3.2 Allenatore
3.2.1 Club
Juventus ed Ambrosiana-Inter Nel 1941-1942 Ferrari fece ritorno alla Juventus dopo sei anni per ricoprire il ruolo di giocatore ed allenatore; in quella stagione, spiegò Paolo Facchinetti, «esigenze di rinnovamento»
L'Italia campione mondiale nel 1934; Ferrari è in prima fila, comportarono una «strana campagna acquisti, che vide la
accosciato, il quinto da sinistra.
cessione fra gli altri di Borel II, di Gabetto e del portiere
Bodoira»[49] . Ferrari diede le dimissioni dall'incarico dopo quattordici gare, con la squadra quinta, già nettamente
distanziata dal gruppo di testa; fu sostituito da Luis Mon3.1.2 Nazionale
ti, rimanendo in rosa come giocatore[50] . Al termine della
Il debutto con l'Italia avvenne a 22 anni, allo Stadio del stagione la Juventus chiuse si aggiudicò la Coppa Italia.
PNF, in Italia-Svizzera 4-2[39] ; nella stessa partita debuttò
Giuseppe Meazza, che sotto la guida di Vittorio Pozzo
andò a formare con Ferrari una celebre coppia di mezzali
definita, nel 1938, «il duo più straordinario del mondo»[1] .
Nell'aprile di quell'anno esordì anche in Nazionale B, con
cui collezionò 7 reti in 4 presenze[40] .
Ferrari giocò cinque partite su sei del vittorioso Mondiale
del 1934, segnando una rete nell'ottavo di finale, contro gli Stati Uniti, e un'altra a Zamora, nel quarto contro
la Spagna[41] . Il 14 novembre dello stesso anno fu tra i
protagonisti della gara contro l'Inghilterra ricordata come extquotedblBattaglia di Highbury extquotedbl; su Lo
Sport Fascista scrisse: «Li abbiamo battuti moralmente a Ferrari, a sinistra, allenatore del Brescia nel 1945-1946.
casa loro, nel cuore, e siamo stati più che alla pari per tecnica di gioco»[42] . Il 13 maggio 1933 era stato il primo ita- Nella stagione successiva si legò invece all'Ambrosiana,
liano a segnare un gol alla nazionale inglese, che ricordò reduce da un campionato deludente e dalle dimissioni del
5
presidente Pozzani. La squadra rimase a lungo a contatto
con le prime posizioni, per poi cedere nelle battute finali del torneo; durante le partita dell'ultima giornata contro il pericolante Venezia, i giocatori nerazzurri assunsero
un atteggiamento passivo e Ferrari scelse di espellere un
proprio giocatore, Ubaldo Passalacqua, «per scarso impegno». La Commissione di Controllo della Federazione
multò Ferrari per questo gesto, poiché anch'esso avrebbe
favorito il Venezia[51] .
La sospensione dei campionati e il dopoguerra Nel
1944, durante la sospensione dei campionati dovuta
all'evolversi della seconda guerra mondiale, Ferrari fu
ingaggiato dal Pavia in un'ottica di rafforzamento della squadra voluta dal presidente Giovanni Valsecchi per
la partecipazione al Torneo Benefico Lombardo 19441945; la squadra chiuse il torneo al terzo posto[52] . Allenò
poi il Brescia durante la Divisione Nazionale 1945-1946.
Nella stagione 1947-1948 seguì la prima squadra del
Cantonal Neuchâtel nella massima serie svizzera[53] ; la
squadra retrocesse al termine del torneo, ma l'opera di
Ferrari, scrisse La Stampa in quell'anno, «fu apprezzata
dai dirigenti elvetici»[54] .
un difensivista)[20] . Ferrari ricordò l'esperienza declinando le responsabilità per l'esito negativo del Mondiale: «se
l'Italia fu eliminata in Cile, non è colpa mia. Lo dissi allora
e lo ripeto oggi. Io non contavo niente. Quando mi venne
comunicata la decisione di affiancarmi Mazza, risposi che
con me Mazza non avrebbe litigato. In parole povere avrei
fatto decidere a lui»[58] .
L'Italia, considerata tra le favorite, uscì al primo turno,
principalmente a causa del caotico esito della partita contro i padroni di casa del Cile, nella partita ricordata come
extquotedblBattaglia di Santiago extquotedbl. Omar Sivori denunciò poi il pesante condizionamento della stampa, dichiarando di essere stato testimone di una conversazione in cui i due commissari si erano fatti influenzare,
nella scelta dei titolari da schierare contro il Cile, da alcuni importanti cronisti fautori del difensivismo (tra i quali
pare vi fosse lo stesso Brera)[59] . Al ritorno Ferrari lasciò
dunque la guida nella Nazionale; per il giornalista Giuseppe Signori «ebbe il torto in Cile e prima di Santiago di
non opporsi a troppe cose, come a persone sbagliate. Passivamente accettò in silenzio il peggio, limitandosi a parlare
dopo»[60] , come ammise lui stesso, rammaricandosene,
nella lettera di dimissioni inviata alla Federazione[20] .
Nella stagione successiva vinse la Serie C 1948-1949 con
il Prato; allenò anche il Padova, in A, nel 1950-1951: 4
chiamato a campionato in corso a sostituire Pietro Serantoni, venne sollevato dall'incarico prima del termine 4.1
della stagione, e rimpiazzato da Frank Soo[55] .
Seguì inoltre diverse squadre giovanili (Alessandria, 4.2
Inter)[20] e fu osservatore per la FIGC, notando tra gli
altri Giacomo Losi[56] .
4.3
3.2.2
Nazionale
Dal 1950 entrò nei ranghi federali e divenne istruttore
tecnico nei corsi per allenatori. Fu dapprima aiutante di
campo per la Nazionale, poi nel 1958 fu chiamato a sostituire Giuseppe Viani con una commissione tecnica formata dai dirigenti Pino Mocchetti e Vincenzo Biancone.
Dopo un breve ritorno di Viani, Ferrari gli subentrò in solitaria, ottenendo la qualificazione ai Mondiali del 1962.
Sotto la guida dell'ex mezzala, «la massima rappresentativa italiana conobbe tra l'autunno del 1960 e la primavera
del 1962 una stagione complessivamente positiva», anche
se il gioco offensivo da lui proposto poiché congeniale
ai vari oriundi venne criticato dal giornalista Gianni Brera, in particolare dopo la sconfitta contro l'Inghilterra del
maggio 1961[57] . Per la fase finale, in Cile, gli furono affiancati Helenio Herrera, che rinunciò poco tempo, e il
presidente della SPAL Paolo Mazza[20] .
A partire dall'esclusione dal novero dei convocati di
Mario Corso[58] , dopo un litigio con lo stesso Ferrari, la
spedizione cilena fu travagliata sin dal principio, anche
per i contrasti tra i due componenti della commissione
tecnica, a causa delle diverse visioni di gioco (Mazza era
Statistiche
Presenze e reti nei club
Cronologia presenze e reti in Nazionale
Carriera da allenatore
4.4 Panchine da commissario tecnico della
Nazionale
5 Palmarès
6 Note
[1] Chiesa, Il secolo azzurro, p. 253
[2] Ettore Berra. Revisioni di fine stagione: gli attaccanti, da
Il Calcio Illustrato, 23 (VIII), 8 giugno 1938, p. 2.
[3] Melegari, Almanacco... 2004, p. 579
[4] Roberto Perrone, Serena, la punta con la valigia, Corriere.it, 7 maggio 2013. URL consultato il 23 giugno
2013.
[5] Massimo Fiandrino. Record e curiosità ai campionati, da
La Stampa, 8 ottobre 2001, p. 43
[6] Boccassi Dericci, p. XXVIII
[7] Carlo Gilardenghi, Plasa Ratas e El Canton di Rus, Isral.it.
URL consultato il 20 giugno 2013.
6
6
NOTE
[8] Citato in Caligaris, Grig100, p. 26
[35] Chiesa, Il grande romanzo... Terza puntata, pp. 62-63
[9] Si veda l'articolo di Alberto Fasano sulla scomparsa di
Giovanni Ferrari pubblicato su Hurrà Juventus del gennaio 1983. Citato sul blog Ilpalloneracconta.blogspot.it
[36] Chiesa, Il grande romanzo... Terza puntata, pp. 72-73
[10] Sappino, pp. 707-708
[37] Chiesa, Il grande romanzo... Terza puntata, pp. 48-49
[38] Chiesa, Il grande romanzo... Quarta puntata, pp. 54-55
[11] Caligaris, Grig100, pp. 26-27
[39] Melegari, Almanacco... 2004, p. 653
[12] È morto Gioanin Ferrari, da l'Unità, 3 dicembre 1982, p.
15
[40] Melegari, Almanacco... 2004, p. 754
[13] Intitolato a Ferrari il campo dell'Europa, da La Stampa di
Alessandria, 20 maggio 2001, p. 46
[41] Melegari, Almanacco... 1995, pp. 656-657
[14] FIGC. Impianti, Figc.it. URL consultato il 22 giugno 2013.
[42] Giovanni Ferrari. Esperienze inglesi, da Lo Sport Fascista,
XII (1934), p. 7
[15] Lucien Gamblin, Meazza e Ferrari visti da Gamblin, da Il
Calcio Illustrato. 27 (VIII), 29 giugno 1938, p. 4
[16] Brera, p. 154
[17] Antonio Ghirelli, Storia del calcio italiano, citato in
Caligaris, 100 volte grigi, p. 11. Chiesa attribuisce le stesse frasi a Berra, mentre in Sappino, pp. 707-708 sono
contenute nel saggio di Angelo Rovelli.
[18] Sappino, p. 219: «Nessuna fonte riporta su di lui aneddoti curiosi o piccanti: è un uomo d'ordine anche fuori dal
campo».
[43] Citato sul blog Ilpalloneracconta.blogspot.it
[44] Renzo De Vecchi, Tecniche e tattiche, da Il Calcio
Illustrato, 27 (VIII), 29 giugno 1938, p. 4
[45] Citato in Renzo De Vecchi, Tecniche e tattiche, da Il Calcio
Illustrato, 27 (VIII), 29 giugno 1938, p. 4
[46] Marco Impiglia, Da allora siamo la Squadra, da Guerin
Sportivo, 10 (LXXXVII), 4-10 marzo 1998, pp. 8-11
[47] Melegari, Almanacco... 2004, p. 660
[19] Pennacchia, Il Calcio in Italia, p. 142
[20] Chiesa, Il secolo azzurro, p. 253-254
[21] Caligaris, 100 volte grigi, p. 11
[22] Alessandria U.S.: 60 anni (p. 34) attribuisce la rete ad
Avalle
[23] Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Giovanni Ferrari, Tuttojuve.com, 6 dicembre 2012. URL consultato il 22
giugno 2013.
[24] Caligaris, Grig100, p. 33
[25] Mario Ferretti, Giovanni Ferrari maestro di palleggio, da
Corriere dello Sport, 61 (I), 8 ottobre 1943, p. 1
[48] Melegari, Almanacco... 2004, p. 770
[49] Paolo Facchinetti, Tutte le MalaJuve: viaggio nelle altre
crisi bianconere, da Guerin Sportivo, 4 (LXXXVIII), 27
gennaio-2 febbraio 1999, pp. 82-83
[50] Monti nuovo allenatore della Juventus, da Il Littoriale, 26
(1942), 30 gennaio 1942, p. 2
[51] Chiesa, Il grande romanzo... Quarta puntata, pp. 48-49
[52] Bottazzini Fontanelli, pp. 120-121
[53] Giovanni Ferrari lascia la Svizzera, da Corriere dello Sport,
100 (IXXX), 30 aprile 1948, p. 2
[26] Boccassi Dericci, pp. 45, 48
[27] Pennacchia, Il Calcio in Italia, pp. 79-80
[28] Boccassi Dericci, p. 56
[29] Boccassi Dericci, p. 298
[30] Pennacchia, Gli Agnelli e la Juventus, p. 142
[54] Ai miei tempi (dice Gioanin Ferrari) si giocava meglio, da
Stampa Sera, 5 novembre 1948, p. 4
[55] L'inglese Frank Soo allenatore del Padova, da Corriere
dello Sport, 86 (XXXII), 10 aprile 1951, p. 4
[56] Giuseppe Paolo Samonà, Losi cuore antico, da Corriere
dello Sport, 53 (LII), 4 marzo 1971, p. 3
[31] Chiesa, Il grande romanzo... Seconda puntata, p. 62
[32] Citato in Chiesa, Il secolo azzurro, p. 253
[57] Papa, p. 293
[33] Giampiero Paviolo. La Juve si fidanza con l'Italia: cinque
scudetti in fila, un record, da La Stampa, 13 giugno 1999,
p. 37
[58] Citato sul blog Storiedicalcio.altervista.org
[34] L'Ambrosiana, Ferrari e Ferraris II e notizie sulle ultime
trattative, da Il Littoriale, 181 (IX), p. 181
[60] Giuseppe Signori, La politica del compromesso, da
L'Unità, 10 ottobre 1962, p. 9
[59] Chiesa, Il secolo azzurro, p. 419
7
7
Bibliografia
• Marco Ansaldo, Roberto Beccantini, Piero Bianco
(a cura di). Il grande album della Juve. Torino, La
Stampa, 1997.
• Ugo Boccassi, Enrico Dericci, Marcello Marcellini.
Alessandria U.S.: 60 anni. Milano, G.E.P., 1973.
• Giovanni Bottazzini, Carlo Fontanelli. Il calcio a
Pavia: un secolo di emozioni. Empoli, GEO, 2011.
• Gianni Brera. Storia critica del calcio italiano.
Milano, Baldini & Castoldi, 1998.
• Mimma Caligaris. Grig100. Un secolo di Alessandria in cento partite. Alessandria, Il Piccolo,
2012.
• Carlo F. Chiesa. Il secolo azzurro. Bologna, Minerva, 2010.
• Carlo F. Chiesa. Il grande romanzo dello scudetto.
Seconda puntata: Continua il dominio della Juve, da
Calcio 2000, gennaio 2002, pp. 58-77.
• Carlo F. Chiesa. La grande storia dello scudetto. Terza puntata: Il Bologna fa tremare il mondo, da Calcio
2000, febbraio 2002, pp. 58-77.
• Carlo F. Chiesa. Il grande romanzo dello scudetto.
Quarta puntata: Il Bologna chiude il suo ciclo, da
Calcio 2000, marzo 2002, pp. 40-59.
• Fabrizio Melegari (a cura di). Almanacco illustrato
del calcio 2004. Modena, Panini, 2003.
• Antonio Papa, Guido Panico. Storia sociale del calcio in Italia: dai club dei pionieri alla Nazione
Sportiva (1887-1945). Bologna, Il Mulino, 1993.
• Mario Pennacchia. Gli Agnelli e la Juventus. Milano,
Rizzoli, 1985.
• Mario Pennacchia. Il Calcio in Italia. Torino, UTET,
1999.
• Marco Sappino (a cura di). Dizionario del calcio italiano - Vol. 2. Milano, Baldini, Castoldi & Dalai,
2000.
8
Collegamenti esterni
•
• Convocazioni e presenze in Nazionale di Giovanni
Ferrari in FIGC.it, FIGC.
8
9 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE
9
Fonti per testo e immagini; autori; licenze
9.1
Testo
• Giovanni Ferrari Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Ferrari?oldid=68203776 Contributori: Blackcat, Andrea.gf, Resigua, Malemar, HAL9000, SunBot, CruccoBot, Senpai, Eskimbot, Stepho, Lanerossi, Eumolpo, Pequod76, Murray, AttoRenato, Heimdall, Thijs!bot, Lecter, Mess, Sesquipedale, Mr buick, .anacondabot, TekBot, Actarux, Lochness, Tony Frisina, TXiKiBoT, Pizzu5, Biobot, VolkovBot, Simo82, Gregorovius, SieBot, Lor92, Fbedini, Danteilperuaviano, Triple 8, RamblerBiondo, Danyele, The Crawler, BotSimo82,
Dr Zimbu, Mpiz, Sanremofilo, Guidomac, Mansoncc, Luckas-bot, FrescoBot, Rosa nero, Frassionsistematiche, Brigante mandrogno, AttoBot, Erik1991, AushulzBot, Snake90, GnuBotmarcoo, Cucuriello, ChuispastonBot, WikitanvirBot, Zlatan8gol, FCom T 65, MerlIwBot,
Diazometano, Nico.1907, Pil56-bot, L'Eremita, IPC, Botcrux, Addbot e Anonimo: 24
9.2
Immagini
• File:600px_Azzurro_Rosso_con_Croce_e_Bianco.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/ac/600px_Azzurro_
Rosso_con_Croce_e_Bianco.png Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: Murray
• File:600px_Bianco_e_Azzurro2.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e8/600px_Bianco_e_Azzurro2.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale:
• File:600px_Bianco_e_Blu.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/76/600px_Bianco_e_Blu.png Licenza: Public
domain Contributori: ? Artista originale: ?
• File:600px_Bianco_e_Blu_con_giglio_Giallo.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2f/600px_Bianco_e_
Blu_con_giglio_Giallo.png Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: Francesco Sannicandro aka Frank87
• File:600px_Bianco_e_Rosso_(Croce)_e_Nero_e_Azzurro_(Strisce).png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/
ea/600px_Bianco_e_Rosso_%28Croce%29_e_Nero_e_Azzurro_%28Strisce%29.png Licenza: Public domain Contributori: Opera propria
Artista originale: Murray
• File:600px_Bianco_e_Rosso_(Croce)_e_Rosso.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0f/600px_Bianco_e_
Rosso_%28Croce%29_e_Rosso.png Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: ?
• File:600px_Grigio_Crociato.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4e/600px_Grigio_Crociato.png Licenza:
Public domain Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Alessandria_Calcio_-_Div._Nazionale_1927-28.PNG Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/9/9d/Alessandria_Calcio_
-_Div._Nazionale_1927-28.PNG Licenza: ? Contributori: http://www.emeroteca.coni.it/index.php?id=5&a=1928&m=6&g=1&p=103&
numero=1&testata=13 Artista originale:
Per questo file non è stato specificato nessun autore. Per favore fornisci le informazioni relative all'autore.
• File:Blu_e_Bianco_(V_sul_petto).svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0c/Blu_e_Bianco_%28V_sul_petto%
29.svg Licenza: Public domain Contributori:
• 600px_Blu_e_Bianco_(V_sul_petto).png Artista originale: 600px_Blu_e_Bianco_(V_sul_petto).png: Frankie688
• File:Brescia1946.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/9/9b/Brescia1946.jpg Licenza: ? Contributori: Internet Artista
originale: scaricata io
• File:Casa_natale_di_Giovanni_Ferrari_-_Alessandria_-_DSC02920.JPG Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/1/1e/
Casa_natale_di_Giovanni_Ferrari_-_Alessandria_-_DSC02920.JPG Licenza: ? Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Coccarda_Coppa_Italia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3b/Coccarda_Coppa_Italia.svg Licenza:
Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: Riccardo de Conciliis
• File:Coppa_mondiale.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/e/e5/Coppa_mondiale.svg Licenza: ? Contributori: Derivata da
File:Blank_globe.svg Artista originale: Gambo7 (discussioni)
• File:Crystal_Clear_app_Login_Manager.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/ca/Crystal_Clear_app_
Login_Manager.png Licenza: LGPL Contributori: All Crystal icons were posted by the author as LGPL on kde-look Artista originale:
Everaldo Coelho and YellowIcon
• File:Flag_of_Argentina.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1a/Flag_of_Argentina.svg Licenza: Public domain Contributori: Based on: http://www.manuelbelgrano.gov.ar/bandera_colores.htm Artista originale: (Vector graphics by Dbenbenn)
• File:Flag_of_Austria.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/41/Flag_of_Austria.svg Licenza: Public domain
Contributori: Opera propria, http://www.bmlv.gv.at/abzeichen/dekorationen.shtml Artista originale: User:SKopp
• File:Flag_of_Belgium_(civil).svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/92/Flag_of_Belgium_%28civil%29.svg
Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_Brazil.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/05/Flag_of_Brazil.svg Licenza: Public domain Contributori: SVG implementation of law n. 5700/1971. Similar file available at Portal of the Brazilian Government (accessed in November
4th, 2011) Artista originale: Brazilian Government
• File:Flag_of_Chile.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/78/Flag_of_Chile.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: SKopp
• File:Flag_of_Czechoslovakia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2d/Flag_of_Czechoslovakia.svg Licenza:
Public domain Contributori: own code according Image:Flag of the Czech Republic.svg Artista originale: (of code) cs:User:-xfi• File:Flag_of_England.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/be/Flag_of_England.svg Licenza: Public domain
Contributori: Opera propria Artista originale: (Vector graphics by Nicholas Shanks)
9.2
Immagini
9
• File:Flag_of_France.svg
Fonte:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c3/Flag_of_France.svg
Licenza:
Public
domain
Contributori:
http://www.diplomatie.gouv.fr/de/frankreich_3/frankreich-entdecken_244/portrat-frankreichs_247/
die-symbole-der-franzosischen-republik_260/trikolore-die-nationalfahne_114.html Artista originale: This graphic was drawn by
SKopp.
• File:Flag_of_Germany.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/ba/Flag_of_Germany.svg Licenza: Public domain
Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_Germany_1933.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/99/Flag_of_German_Reich_%281935%
E2%80%931945%29.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: Fornax
• File:Flag_of_Greece_(1822-1978).svg
Fonte:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/6e/Flag_of_Greece_
%281822-1978%29.svg Licenza: Public domain Contributori: own code Artista originale: (of code) User:Makaristos
• File:Flag_of_Hungary.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c1/Flag_of_Hungary.svg Licenza: Public domain
Contributori:
• Flags of the World – Hungary Artista originale: SKopp
• File:Flag_of_Hungary_with_arms_(state).svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c6/Flag_of_Hungary_with_
arms_%28state%29.svg Licenza: Public domain Contributori: User:Thommy9's works Artista originale: User:Orion 8
• File:Flag_of_Israel.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d4/Flag_of_Israel.svg Licenza: Public domain Contributori: http://www.mfa.gov.il/MFA/History/Modern%20History/Israel%20at%2050/The%20Flag%20and%20the%20Emblem Artista
originale:
• File:Flag_of_Italy.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/03/Flag_of_Italy.svg Licenza: Public domain Contributori: There has been a long discussion on the colors of this flag. Please read the talk page before editing or reverting this image. Pantone to
RGB performed by http://www.pantone.com/pages/pantone/colorfinder.aspx Artista originale: see below
• File:Flag_of_Italy_(1861-1946).svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/ad/Flag_of_Italy_%281861-1946%29.
svg Licenza: CC-BY-SA-2.5 Contributori: http://www.regiamarina.net/ref/flags/flags_it.htm Artista originale: F l a n k e r
• File:Flag_of_Norway.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d9/Flag_of_Norway.svg Licenza: Public domain
Contributori: Opera propria Artista originale: Dbenbenn
• File:Flag_of_Portugal.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5c/Flag_of_Portugal.svg Licenza: Public domain
Contributori: http://jorgesampaio.arquivo.presidencia.pt/pt/republica/simbolos/bandeiras/index.html#imgs Artista originale: Columbano
Bordalo Pinheiro (1910; generic design); Vítor Luís Rodrigues; António Martins-Tuválkin (2004; this specific vector set: see sources)
• File:Flag_of_Scotland.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/10/Flag_of_Scotland.svg Licenza: Public domain
Contributori: http://kbolino.freeshell.org/svg/scotland.svg Artista originale: none known
• File:Flag_of_Spain_(1785-1873_and_1875-1931).svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c6/Flag_of_Spain_
%281785-1873_and_1875-1931%29.svg Licenza: CC-BY-SA-3.0 Contributori: self-made, based in Image:Bandera naval desde 1785.png
; [1] Artista originale: previous version User:Ignaciogavira ; current version HansenBCN, designs from SanchoPanzaXXI
• File:Flag_of_Spain_(1945_-_1977).svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/ae/Flag_of_Spain_%281945_-_
1977%29.svg Licenza: CC-BY-SA-3.0-2.5-2.0-1.0 Contributori: Opera propria Artista originale: SanchoPanzaXXI
• File:Flag_of_Switzerland.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f3/Flag_of_Switzerland.svg Licenza: Public
domain Contributori: PDF Colors Construction sheet Artista originale: User:Marc Mongenet
Credits:
• File:Flag_of_the_Kingdom_of_Yugoslavia.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e7/Flag_of_the_Kingdom_
of_Yugoslavia.svg Licenza: Public domain Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Flag_of_the_Second_Spanish_Republic.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/22/Flag_of_the_Second_
Spanish_Republic.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria, a partir de otras imágenes libres Artista originale: Marcos Felipe
& Valadrem; SanchoPanzaXXI
• File:Football_pictogram.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/cf/Football_pictogram.svg Licenza: Public
domain Contributori: Opera propria Artista originale: Thadius856 (SVG conversion) & Parutakupiu (original image)
• File:Formazione_Juventus_1934-1935.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/2/2a/Formazione_Juventus_1934-1935.
jpg Licenza: ? Contributori: http://www.forza-juventus.com/phototheque/juve193435.htm Artista originale: sconosciuto
• File:G_Ferrari.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/0/06/G_Ferrari.jpg Licenza: ? Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Giovanni_Ferrari_Juventus.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/d/d6/Giovanni_Ferrari_Juventus.jpg Licenza: ?
Contributori: La Domenica Sportiva, 52/1933 Artista originale: sconosciuto
• File:Inter_1937-38.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/3/36/Inter_1937-38.jpg Licenza: ? Contributori: ? Artista
originale: ?
• File:Naz_italia-1934.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/f/f3/Naz_italia-1934.jpg Licenza: ? Contributori: ? Artista
originale: ?
• File:Nero_e_Bianco_(Strisce).svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/64/Nero_e_Bianco_%28Strisce%29.svg
Licenza: Public domain Contributori:
• 600px Nero e Bianco (Strisce).png Artista originale: 600px Nero e Bianco (Strisce).png: Frankie688
• File:Nota_disambigua.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bc/Nota_disambigua.svg Licenza: Public domain
Contributori: Originally from it.wikipedia; description page is/was here. Artista originale: Original uploader was Krdan Ielalir at it.wikipedia
• File:Rosso_e_Blu_(Strisce)_con_croce_Rosso_e_Giallo.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f2/Rosso_e_
Blu_%28Strisce%29_con_croce_Rosso_e_Giallo.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera propria Artista originale: Giulio.gs
10
9 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE
• File:Scudetto.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/99/Scudetto.svg Licenza: CC-BY-SA-3.0 Contributori:
Opera propria Artista originale: Froztbyte
• File:Soccerball_shade.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/51/Soccerball_shade.svg Licenza: ? Contributori:
http://openclipart.org/clipart//recreation/sports/flaming_soccer_ball_01.svg Artista originale: Derived from image:soccer ball.svg, this
version made by User:Ed g2s.
• File:Transparent.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8c/Transparent.png Licenza: Public domain Contributori: en:Image:Transparent.png Transfered from en.wikipedia. Artista originale: Original uploader was Meegs
• File:US_flag_48_stars.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1a/US_flag_48_stars.svg Licenza: Public domain
Contributori: ? Artista originale: ?
• File:Ulster_banner.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/88/Ulster_banner.svg Licenza: Public domain Contributori: It is from the xrmap flag collection, specifically “uk_north_ireland.svg” in flags-2.6-src.tar.bz2. Artista originale: Jean-Pierre
Demailly
• File:W.Cup2.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/fa/W.Cup2.svg Licenza: Public domain Contributori: Opera
propria Artista originale: Jcer80
9.3
Licenza dell'opera
• Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0