Notiziario sulla Romania
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Notiziario sulla Romania
Nr.01/2011 12 gennaio – 21 gennaio 2011 Notiziario sulla Romania ECONOMIA FINANZA Il governo e la Banca mondiale concordano per un piano di azioni Gli appalti pubblici con finanziamenti europei avranno una documentazione standard Bnr, va migliorata la qualita' degli investitori stranieri Il ministero delle Finanze accusa le compagnie petrolifere di “nascodere” i profitti in paradisi fiscali Il Fmi prevede aumento drastico del debito estero della Romania Lo stato intende ottenere 1,5 miliardi di euro dalla vendita di partecipazioni a compagnie nazionali Il 2010 e' stato l’anno piu' pessimista del decennio per i romeni INDUSTRIA VITA ASSOCIATIVA Il governo intende spendere 320 milioni di euro per la costruzione di sale polivalenti UniCredit, abbiamo piani di espansione a lungo termine in Romania I cantieri navali prevedono una piccola crescita dopo due anni di forte calo Il governo stanzia 200 milioni di euro per il programma “Prima casa” Gdf Suez, Iberdola e Rwe si ritirano dal progetto della centrale nucleare di Cernavoda Notiziario sulla Romania ECONOMIA Il governo e la Banca mondiale concordano per un piano di azioni Ziarul Financiar, 12 gennaio I rappresentanti del governo romeno e della Banca mondiale hanno concordato ieri di iniziare l'attuazione di un piano di azioni elaborato sulle raccomandazioni fatte dall'istituzione finanziaria internazionale per semplificare il clima d'affari e la riduzione della burocrazia in Romania. Lo hanno dichiarato fonti governative. Il piano di azioni sara' messo in atto da un gruppo di lavoro composto anche da rappresentanti della Banca mondiale ed altri esperti stranieri. Il gruppo di lavoro avra' come mansione speciale il monitoraggio dei futuri progetti d'investimenti finanziati dalla Banca mondiale in Romania. Bnr, va migliorata la qualita' degli investitori stranieri Gandul, 13 gennaio La qualita' degli investitori stranieri che sono arrivati in Romania fino a questo momento lascia a desiderare, essendo, questi, piu’ orientati verso le speculazioni, situazione favorita anche dalle attuali condizioni macroeconomiche del paese. Lo ha dichiarato il capo-economista della Banca nazionale della Romania, Valentin Lazea. “E' colpa nostra se sono arrivati un certo tipo di investitori, piu' speculativi e meno orientati verso le esportazioni. La nostra sfida e' quella di attirare investitori di qualita', di cui abbiamo bisogno” ha detto Lazea. Il capo-economista dalla Banca centrale ha dato come esempi il caso di Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca, dove i loro settori privati, anche prima dello scoppio della crisi economica, hanno registrato un surplus di conto corrente nonostante le misure attuate dai governi centrali. Secondo Lazea, i principali motivi per cui gli investitori stranieri hanno evitato la Romania nel 2009 e nel 2010 sono stati il livello del deficit di conto corrente, l'aumento del valore del debito estero, il deficit di bilancio, il debito pubblico e il tasso d'inflazione. Il Fmi prevede aumento drastico del debito estero della Romania Ziarul Financiar, 13 gennaio Il debito estero della Romania raggiungera' quest’anno un livello record, di circa l’82 per cento del Pil, rappresentando una crescita significativa rispetto al livello del 51 per cento registrato alla fine del 2008. Lo rileva una studio del Fondo monetario internazionale (Fmi). Tuttavia, la relazione del Fmi prevede per la Romania una ripresa della crescita economica che permettera' la riduzione del debito estero a livelli gestionabili a medio termine. Nell’ottobre dell'anno scorso il debito estero della Romania ha raggiunto un livello di circa 90 miliardi di euro, in aumento di 11,5 miliardi di euro in solo un anno. Il 2010 e' stato l’anno piu' pessimista del decennio per i romeni Wall-Street.ro, 18 gennaio Nel decennio scorso il 2010 si e' rivelato essere il piu' pessimista anno in base al Baromentro di fiducia del consumatore, piazzandosi ad un livello dell'Indice di fiducia di -54 punti. Nell'anno appena concluso, oltre due terzi dei romeni hanno dichiarato che la situazione finanziaria della loro famiglia era peggiore rispetto all'anno precedente, mentre oltre la meta' dei cittadini romeni ha previsto che il 2011 peggiorera' le prospettive finanziarie delle loro famiglie. Lo rileva una ricerca della compagnia Gfk su richiesta della Commissione europea. L'87 per cento dei rispondenti hanno affermato che l'economia romena e' calata nel 2010 rispetto all'anno precedente e il 72 per cento delle persone si attende aumenti di prezzi al consumo nel 2011. Notiziario sulla Romania FINANZA Gli appalti pubblici con finanziamenti europei avranno una documentazione standard Wall-Street.ro, 13 gennaio Gli appalti pubblici per i contratti finanziati da fondi dell'Unione europea nei settori dei trasporti, energia, ambiente e sviluppo regionale, saranno dispiegati in base a dei documenti con un formato standard che saranno elaborati in collaborazione con esperti dalla Commissione europea. Lo ha dichiarato il premier romeno Emil Boc. I documenti saranno elaborati dall'Autorita' nazionale per la regolamentazione e il monitoraggio degli acquisti pubblici e altre autorita' dello stato. La settimana prossima saranno avviate anche delle consultazioni con gli esperti della Commissione europea in modo che i documenti standard riceveranno l'approvazione del governo romeno entro la fine del mese. Il ministero delle Finanze accusa le compagnie petrolifere di “nascodere” i profitti in paradisi fiscali Gandul, 18 gennaio Il ministro romeno delle Finanze, Gheorghe Ialomiteanu, ha dichiarato di aver richiesto al Fisco di avviare azioni di controllo verso le compagnie petrolifere per stabilire se queste “nascondano” una parte dei profitti ottenuti in Romania nei cosiddetti paradisi fiscali. “L'Anaf (l'Autorita' nazionale per amministrazione fiscale) sta avviando delle azioni di controllo per vedere se e' stata violata la legislazione fiscale e se viene trasferito del profitto illegalmente in altre zone” ha dichiarato Ialomiteanu. Il ministro ha precisato di avere segnali che alcune compagnie petrolifere che operano sul mercato romeno non rispettano la legge in materia di transfer all'estero del profitto. Lo stato intende ottenere 1,5 miliardi di euro dalla vendita di partecipazioni a compagnie nazionali Wall-Street.ro, 21 gennaio Il Fondo Proprietatea (Fondo di compagnie dello stato gestite da una compagnia privata) intende quotarsi sulle Borse di Varsavia e Londra e mettere in vendita azioni di alcune compagnie nazionali nella sua gestione. Lo ha dichiarato il direttore generale della ditta che gestisce il Fondo, Franklin Templeton, Grzegorz Konieczny. Dai pacchetti minoritari di azioni delle compagnie energetiche Petrom, Transgaz e Transelectrica che intende vendere quest'anno, e quelle di Romgaz, Hidroelectrica e Nucleaelectrica che saranno messe in vendita nel 2012 lo stato vuole ottenere 1,5 miliardi di euro. Notiziario sulla Romania INDUSTRIA Il mercato immobiliare torna in crescita Financiarul, 12 gennaio L'evoluzione annua delle transazioni immobiliari ha registrato una crescita del 2,5 per cento nel 2010 rispetto all'anno precedente. Lo rilevano i dati dell'Agenzia nazionale del catasto e pubblicita' immobiliare. Il leggero aumento che il mercato immobiliare ha visto e’ dovuto al calo dei prezzi delle abitazioni insieme ad uno sblocco dello sviluppo nel settore degli ipermercati che hanno approfittato dai cali di prezzi per acquistare nuovi terreni su cui sviluppare nuove unita'. Nel 2010 il livello delle transazioni immobiliari e' stato del 9 per cento inferiore rispetto al 2008, anno in cui si e' raggiunto il picco del volume delle operazioni cadastali, di circa 4 milioni. Il governo intende spendere 320 milioni di euro per la costruzione di sale polivalenti Gandul, 14 gennaio Il ministero romeno dello Sviluppo regionale e del Turismo intende spendere nei prossimi 6 anni circa 320 milioni di euro per la costruzione di 30 sale polivalenti su tutto il territorio della Romania. Lo rileva un disegno di decreto del governo. Le sale polivalenti saranno di tre tipi, con 5, 10 e 15 mila posti e il progetto della loro costruzione sara' attuato dalla Compagnia nazionale per gli investimenti. Rappresentanti del ministero hanno precisato che la proposta e' ancora in dibattito pubblico e' presto verra' avviata la procedura di approvazione. I cantieri navali prevedono una piccola crescita dopo due anni di forte calo Financiarul, 14 gennaio La crisi economica scoppiata nel 2008 ha ridotto gli affari dei costruttori di navi romen negli ultimi due anni, ma quest'anno si prevede una crescita. Nel 2010 la Romania si era piazzata all'ottavo posto al mondo nella classifica dei piu' grandi construttori di navi rispetto alla terza posizione che occupava prima dell'inizio della crisi. Anche il totale dei dipendenti dei cantieri navali romeni e' sceso di un quarto negli ultimi tre anni. La compagnie produttirci di navi hanno realizzato nel 2010 un giro d'affari pari a 680 milioni di euro, in calo del 8,5 per cento rispetto al 2009. “Registreremo una crescita prudente perche' e' aumentato il numero degli ordini per la costruzione di nuove navi. Nel 2012 raggiungeremo appena la meta' del livello dei contratti per la costruzione di nuove navi firmati nel 2008” ha dichiarato il presidente dell'Associazione nazionale dei costruttori di nave, Gelu Stan. Il ministero dell'Economia vuole chiudere o privatizzare gli istituti di ricerca Gandul, 17 gennaio Il ministero romeno dell'Economia avviera' delle consultazioni con organismi interni ed internazionali in vista della privatizzazione di alcune societa' con attivita' nella ricreca, cosi’ come per vendere o chiudere un gruppo di istituti per la ricerca. Lo rileva un documento del governo romeno. I piani di privatizzazione del governo sono relativi a 9 istituti nazionali di ricerca e sviluppo e sette societa' del settore. Il governo stanzia 200 milioni di euro per il programma “Prima casa” Financiarul, 17 gennaio Le autorita' romene hanno stanziato per quest'anno 200 milioni di euro per il programma che agevola l'acquisto della prima casa per i giovani romeni. Il programma “Prima casa” e' previsto ripartire dalla settimana prossima. Il premier Emil Boc ha dichiarato in merito al rilancio del programma, che nel caso dell’esaurimento dei fondi e in base alle priorita' di bilancio dello stato, le autorita' potrebbero aumentare i fondi a disposizione del programma. “Oltre 33 mila romeni hanno goduto del sostegno dello stato per acquistare o costruire una casa l'anno scorso” ha precisato Boc. Lo stato e' accusato di cattiva gestione del settore energetico Adevarul, 18 gennaio Le compagnie nazionali energetiche romene sono state gestite fino adesso da ministri e non da dirigenti; le cattive decisioni del governo hanno portato ad una riduzione del profitto che questo compagnie avrebbero potuto portare. Lo ha dichiarato il direttore del Fondo Proprietatea (Fondo di compagnie nazionali gestite da un gruppo privato), Greg Konieczny. Stando a Konieczny lo stato dovrebbe ristrutturare e vendere i tre complessi energetici che funzionano in Romania mentre le compagnie nazionale Hidroelectrica e Nuclearelectrica dovrebbero essere quotate sulla Borsa di Bucarest. I tedeschi della Rwe intendono ritirarsi dal progetto di costruzione dei due reattori nucleari di Cernavoda Financiarul, 19 gennaio La compagnia energetica tedesca Rwe, una delle piu' grandi d'Europa, decidera' la settimana prossima se ritirarsi o meno dalla compagnia EnergoNuclear, incaricata della costruzione dei due nuovi reattori della centrale nucleare della citta' di Cernavoda (sud-est della Romania). Sarebbe la seconda compagnia, dopo il gigante energetico ceco Cez che si ritira dal progetto di costruzione di nuovi due reattori. In questo momento il gruppo energetico tedesco possiede il 9,15 per cento delle azioni della compagnia EnergoNuclear e, cosi come nel caso della Cez, potrebbe decidere di vendere il pacchetto di azioni alla compagnia nazionale Nuclearelectrica. Gli altri azionisti della EnergoNuclear, la compagnia incaricata dello sviluppo del piu' grande investimento nella storia della Romania, pari a circa 4 miliardi di euro, sono Gdf Suez, Enel, Iberdola e Arcellor Mittal. Intanto, il gruppo tedesco ha annunciato anche la sua intenzione da ritirarsi da un progetto di costruzione di un parco eolico nella regione di Doborgea (sud-est della Romania) a causa dei ritardi registrati nell'ottenere gli avvisi per la costruzione da parte delle autorita' locale. Iberdola apre il suo primo parco eolico in Romania in primavera Adevarul, 19 gennaio Il gruppo energetico spagnolo Iberdola iniziera' l'istallazione delle prime turbine eoliche della compagnia in Romania nel mese di marzo nel comune di Valea Dacilor della regione Dobrogea (sud-est della Romania). Lo ha dichiarato il direttore dela filiale romena dell'Iberdola, Adrian Goicea. “Vogliamo l'istallazione di questo progetto di 80 Mw entro la fine del 2011” ha precisato Goicea. Inoltre, il direttore di Iberdola Romania ha aggiunto che sono stati avviate delle trattative con l'operatore del sistema energetico nazionale, Transelectrica, per la connessione alla rete di turbine eoliche della compagnia per una potenza istallata ci circa 600 Mw. La legge per l'energia da fonti rinnovabili e' un fallimento Wall-Street.ro, 20 gennaio L'atto legislativo che promuove la produzione dell'energia da fonti rinnovabili e' un “fallimento” delle autorita' romane perche' non hanno seguito le procedure europee in materia. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio per la concorrenza, Bogdan Chiritoriu. “E' qualcosa di cui nessuno deve essere fiero. Avremmo dovuto prima ottenere l'avviso positivo dall'Unione europea e solo dopo promulgarla. Le autorita' romene hanno problemi a capire come funziona l'Unione europea” ha precisato Chiritoiu. Le autorita' di Bucarest hanno promulgato la legge sulla produzione dell'energia da fonti rinnovabili nel 2008, prima di ottenere l'avviso positivo da parte dell'Unione europea; l'atto normativo e’ in questo momento analizzato dal dipartimento europeo per la concorrenza. Gdf Suez, Iberdola e Rwe si ritirano dal progetto della centrale nucleare di Cernavoda Financiarul, 21 gennaio Le compagnie energetiche Gdf Suez, Iberdola e Rwe hanno deciso di ritirarsi dalla compagnia mista incaricata della costruzione dei due nuovi reattori della centrale nucleare di Cernavoda (sud est della Romania), EnergoNuclear. I tre attori importanti del mercato internazionale dell'energia hanno motivato la loro decisione con le incertezze economiche create dalla crisi economica che non concedono le risorse di capitale per lo sviluppo di un progetto nucleare. Il numero delle compagnie straniere che si sono ritirate dall'Energonuclear ammonta in questo momento a quattro, dopo che anche il gruppo energetico Cez aveva deciso alla fine dell'anno scorso di vendere le sue azioni allo stato romeno e ritirasi dal progetto di costruzione dei due reattori nucleari. Nell'Energonuclear, dove lo stato romeno e' azionista maggioritario, rimangono come azionisti minoritari il gruppo italiano Enel e il indo-britannico Arcelor Mittal. L'investimento totale per costruzione dei due nuovi reattori e' stimato a circa 4 miliardi di euro e' raddoppiera' la capacita' di produzione della centrale di Cernavoda fino a 1400 Mw. Aumentano i passeggeri della Tarom ma si vola ancora in perdita Ziarul Financiar, 21 gennaio La compagnia di bandiera di trasporto aereo, Tarom, ha trasportato l'anno scorso 2,2 milioni di passegeri, in aumento del 25 per cento rispetto all'anno precedente. “Abbiamo finito il 2010 con perdite, probabilmente altrettanto grandi come quelle del 2009” ha dichiarato il direttore generale della Tarom, Ruxandra Brutaru. Tuttavia, i rappresentanti della compagnia hanno precisato che non sono state ancora finalizzate le stime sui risultati finanziari dell'anno scorso. Nel 2009 la compagnia nazionale di trasportato aereo ha registrato un livello storico delle perdite, pari a 55,8 milioni di euro e un giro d'affari di 193 milioni di euro. Notiziario sulla Romania VITA ASSOCIATIVA UniCredit, abbiamo piani di espansione a lungo termine in Romania Financiarul, 20 gennaio La Romania rimane sulla lista dei piu' importanti quattro paesi della regione dell'Europa centrale e dell’est, anche se la sua situazione economica e' ancora difficile. Lo ha dichiarato il direttore del dipartimento per la regione dell'Europa centrale e dell’est del gruppo bancario italiano, Gianni Papa. “La Romania ha in questo momento dei problemi che risolvera', resta intanto un mercato d'interesse con un'importante popolazione e buone prospettive di sviluppo” ha precisato Papa. Il rappresentante del gruppo bancario italiano ha anche menzionato che UniCredit ha un piano di espansione a lungo termine per la Romania, piano che comprende anche l'apertura di 300 nuove filiali nei prossimi anni sul territorio romeno.