i nn besta - fondazione irccs istituto neurologico carlo besta

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carl-00_innbesta@1
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PERIODICO DI INFORMAZIONE
E COMUNICAZIONE
DELLA FONDAZIONE I.R.C.C.S.
ISTITUTO NEUROLOGICO CARLO BESTA
ANNO VI
NUMERO 1
GENNAIO - FEBBRAIO 2008
A.P. 70% - MILANO
I N N BESTA
EDITORIALE
UNA STAGIONE DI NOVITÀ
È un momento di grandi cambiamenti per la Fondazione I.R.C.C.S.“Carlo Besta”.
maggiore tiratura per raggiungere nuove fasce di lettori”.
Cambia l’INNBESTA. Ciò che colpisce subito è la nuova vesta grafica, ma c’è
Su un altro versante, il 2008 si è aperto con un importante cambiamento.
molto, molto di più.
Se da un lato c’è stata la riconferma del Direttore Generale Giuseppe De Leo
Il nuovo logo – che affonda le proprie radici della storia, traendo spunto
e del Direttore Amministrativo Roberto Pinardi, dall’altro lato la direzione
dalle iniziali del fondatore Carlo Besta – è solo la punta dell’iceberg della
sanitaria ha visto un avvicendamento: il dottor Triulzi ha passato il testimone
nuova immagine coordinata dell’Istituto. Il logo rappresenta infatti l’occasione
al dottor Giuseppe Brazzoli.
per uniformare finalmente l’immagine istituzionale, ma anche per rivedere e
“Ringrazio il dottor Triulzi – ha detto il Direttore Generale De Leo – per l’impegno
implementare il sito internet.
e la dedizione che ha profuso nella sua attività al Besta e al contempo auguro
Com’è spiegato nel box all’interno, il nuovo logo è il frutto dell’impegno del gruppo
al nuovo direttore di lavorare al meglio per far crescere il nostro Istituto”.
di lavoro appositamente costituito ed è il prodotto di attente riflessioni sull’identità
Ringraziamenti e auguri ai quali si associano il Presidente e il Consiglio
della Fondazione.
d’Amministrazione della Fondazione. Sul punto, nelle pagine che seguono
Per quanto riguarda l’house organ, che è stato profondamente coinvolto in
è riportata un’intervista al nuovo Direttore Sanitario.
questo processo, “L’innovazione proposta dal Direttore Generale e dal Direttore
Altra novità in cantiere è la campagna per il cinque per mille. Considerato l’aumento
Amministrativo – ha commentato Roberto Pinardi, responsabile del giornale –
dei donatori e degli introiti in seguito alle sporadiche campagne dell’anno passato,
si estende ai contenuti, con il rafforzamento del corpo redazionale, più capillare
si è deciso di perseguire in maniera approfondita, coraggiosa e sistematica questo
e appositamente selezionato, e con un invito a tutte le persone interessate
obiettivo,“La scelta di puntare sul cinque per mille – ha puntualizzato il presidente
a partecipare alla redazione. L’INNBESTA – ha concluso – avrà anche una
della Fondazione Alessandro Moneta – è mossa dalla ferma volontà di
implementare al massimo le risorse aggiuntive
provenienti da questo canale, nella speranza che
la generosità dei cittadini possa essere sfruttata
in tutte le sue potenzialità. Noi ci impegneremo
al massimo per far comprendere l’importanza di
scegliere il Besta”.
Tra le tante novità, non bisogna dimenticare che
proprio in questi giorni viene distribuito ai soggetti
istituzionali e ai referenti della Fodazione “Carlo
Besta” il report per l’anno 2006 che, oltre ad essere
l’ultimo documento ad utilizzare il vecchio logo, dà
conto dei risultati raggiunti nel 2006, stimolandoci
a fare sempre meglio affinché il Besta si riconfermi
quel polo d’eccellenza che tutti – ricercatori, medici
Un dettaglio della copertina dell’Annual Report 2006
e pazienti – riconoscono e stimano.
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PRIMO PIANO
LA NUOVA IMMAGINE DELLA FONDAZIONE
INIZIA DAL LOGO
Dopo un’attenta fase di studio e di sviluppo da
indicazioni operative per le diverse applicazioni,
Presidenza, esprimerà un parere vincolante per la
parte del gruppo di lavoro appositamente
onde evitare usi imprecisi ed errati.
stampa e per la successiva pubblicazione.
costituito, il Consiglio di amministrazione della
Per rendere accessibile a tutti il nuovo logo sono
Fondazione ha adottato il nuovo logo istituzionale,
stati resi disponibili alcuni strumenti operativi
La collaborazione di tutti, soprattutto in questa fase
entrato ufficialmente in uso dal 1 marzo 2008.
d’immagine coordinata, tra i quali la carta intestata
di transizione, rappresenta la chiave fondamentale
Il logo rappresenta il più importante veicolo di
colori e in B/N in formato word, i fogli fax sempre
per il successo dell’iniziativa, nell’ottica di garantire
diffusione della nuova immagine della Fondazione
formato word o le presentazioni per conferenze
al “Besta” l’immagine moderna che merita.
e proprio a partire da questo elemento sono stati
in formato power point.
sviluppati differenti strumenti di comunicazione tra
Sono state messe a punto anche alcune istruzioni
L’Ufficio di Presidenza (arch. Silvia Volpato) e l’Ufficio
cui la nuova veste grafica della rivista INNBESTA
operative che riguardano l’utilizzo di questi
relazioni con il pubblico (dr.ssa Patrizia Meroni)
e la revisione del sito istituzionale, in fase di studio.
strumenti di dettaglio, oltre alle modalità di utilizzo
sono a disposizione di tutti per qualsiasi
del logo per le iniziative di comunicazione esterna
chiarimento. Fungeranno da accompagnamento
Il nuovo logo risponde all’esigenza di innovare,
che vedono la presenza della Fondazione.
del processo di cambiamento e monitoreranno
migliorandola, l’immagine dell’Istituto, pur nel
Nel caso di iniziative/strumenti di comunicazione
l’utilizzo del nuovo logo, proprio per verificarne la
rispetto della sua storia e della sua identità. È per
(locandine convegni, brochure o pubblicazioni
conformità agli indirizzi forniti.
questa ragione che, a fronte di una grafica
varie) che vedono la par tecipazione della
necessariamente al passo con i tempi, si è scelto,
Fondazione “Besta” – incluse quelle realizzate da
Nota: I documenti sono stati caricati all’interno di
tra le numerose proposte presentate e disponibili
soggetti esterni (altre istituzioni, enti, università,
“procedure web” al seguente link:
da visionare presso gli uffici della Presidenza, quella
associazioni,..) – il logo potrà essere scaricato in
http://192.168.100.68/INNCB_file/Documentazione
che riproduce le iniziali del fondatore “Carlo Besta”.
versione jpg e in versione file vettoriale per i
/Consiglio%20di%20Amministrazione/Logo/.
processi di stampa.
Per facilitare e promuovere un corretto utilizzo
Va ricordato che l’utilizzo scorretto del logo
del logo è stato messo a punto un manuale che
comporta una lesione dell’immagine istituzionale
Dopo la comunicazione del nuovo logo ai
contiene alcune linee guida di facile lettura.
e – soprattutto nella fase iniziale – dovrà essere
dipendenti dell’Istituto, ci è pervenuta una
Si tratta di un importante strumento che fornisce,
richiesto apposito nulla osta all’Ufficio relazioni con
lettera che volentieri pubblichiamo seguita
in maniera semplice e diretta, le principali
il pubblico che, di concer to con l'Ufficio di
dalla risposta del Presidente Moneta.
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Egregio Signor Presidente,
Abbiamo ricevuto qualche giorno fa il suo gentile messaggio riguardo l’introduzione del nuovo logo dell’istituto, e desideriamo esprimerle alcune
nostre considerazioni riguardo questo importante mezzo di promozione dell’immagine del Besta.
Per non farle perdere tempo, andremo subito ai punti.
1) Leggiamo che il nuovo logo risponde all’esigenza di innovare, migliorandola, l’immagine dell’Istituto, pur nel rispetto della sua storia e della
sua identità. Notiamo però che il nuovo logo ha perso ogni riferimento all’oggetto della attività fondamentale (cosiddetta “mission”) dell’Istituto,
la ricerca e cura nell’ambito delle malattie neurologiche, che era ricordata, secondo noi efficacemente, da un neurone stilizzato nel precedente
logo.
2) Inoltre, lei aggiunge che alla ricerca della semplicità si è voluto riprodurre le iniziali del fondatore Carlo Besta. Abbiamo mostrato il nuovo
logo a un campione, seppur limitato di diverse persone, chiedendo che cosa evocasse loro, e quasi nessuno ha individuato le lettere CB, le
risposte spaziavano da “una parentesi e un tre al contrario”, a un romantico “il gabbiano Jonathan Livingstone in virata” fino a “ un padiglione
auricolare malformato” ed altre parti del corpo decisamente lontane dal cervello, tuttavia con una larga maggioranza di “non saprei proprio”.
3) Siamo pienamente d’accordo sul fatto che usi imprecisi ed errati, ma anche parziali e incompleti, del logo potrebbero pregiudicare
irrimediabilmente gli scopi di questo lavoro. Molto importante quindi che le persone che lavorano in Istituto e per l’Istituto siano convinte del
logo che li rappresenterà in giro per il mondo. Perché quindi non avviare un’indagine di gradimento del nuovo logo tra il personale dell’Istituto?
Se poi risulterà che siamo i pochi a cui il nuovo logo proprio non piace, lo useremo egualmente con attaccamento e fedeltà.
4) Apprendiamo che il nuovo logo entrerà in vigore e in funzione il 1marzo 2008, quindi tra dieci giorni, un tempo verosimilmente insufficiente
per smaltire la modulistica aziendale connotata con il “vecchio logo”, dando origine inevitabilmente a inutilizzazione di buste, carta intestata,
cartelle e altri stampati. Perché non posticipare questo avvicendamento di loghi? Ogni sforzo per evitare dispendi inutili di materiale e risorse
contribuirebbero a garantire al Besta un’immagine non solamente moderna, ma forse chissà addirittura avveniristica.
La ringraziamo per l’attenzione e le porgiamo i nostri cordiali slauti.
Lettera sottoscritta da 104 dipendenti
Milano, 4 marzo 2008
Ho ricevuto una lettera che merita certamente uno spazio sull’house organ. In realtà, l’idea di stimolare un confronto d’idee sul nuovo logo
istituzionale era già nelle mie intenzioni, tant’è che, insieme al Direttore Generale e al direttore della rivista, abbiamo pensato alla creazione di
un’apposita rubrica. L’esperienza mi ha insegnato che ogni novità, per sua natura, incontra incomprensioni e resistenze per i motivi più svariati:
ne ero ben consapevole quando ho deciso, insieme ai miei collaboratori, di dar vita a questo iter di innovazione dell’immagine della Fondazione,
che – come ho spiegato in più occasioni – va ben oltre il logo. È per queste ragioni che ringrazio i numerosi sottoscrittori della lettera in parola,
perché mi offrono l’occasione e l’attenzione, entrambe preziosissime, per svolgere alcune argomentazioni, che altrimenti avrebbero rischiato di
passare sotto silenzio.
In primis parliamo del vecchio logo, quel neurone che certamente solo pochi utenti riuscivano a decifrare. Gli esperti in materia sanno bene
che il “destinatario” è il fulcro di ogni comunicazione. Insomma, è un po’ quello che avviene per il paziente, che deve sempre essere il punto di
riferimento per il medico. Ora, è chiaro che il logo lo vedono tutti: è per questa, se vogliamo banale, ragione che occorre disporre di un’immagine
che resti impressa nella memoria con facilità, rendendo così il “Besta” facilmente individuabile. In questo senso, il nuovo logo è perfettamente
conforme, ben più del precedente, alla mission dell’Istituto.
Ma veniamo alla scelta di inserire nel logo le iniziali del fondatore Carlo Besta. Si tratta di una precisa indicazione emersa nei numerosi incontri
con le Direzioni Generale e Scientifica, che deriva dalla constatazione che l’Istituto è riconoscibile all’esterno, prima di tutto, proprio come
“Besta”. Quella “C” e quella “B” sono certo stilizzate secondo le logiche della grafica, ma non mi sembra che sia poi così difficile individuarle. In
ogni caso si tratta di un simbolo e, al pari di tutti i simboli, presenta il rischio che chi guarda possa vederci molte, moltissime cose, a seconda di
ciò che la sua fervida immaginazione gli suggerisce. Non occorre scomodare la Simbologia medievale o il ben più recente paradigma culturale
del Simbolismo per comprendere come ogni osservatore abbia potuto partorire interpretazioni e pensieri assai differenti: dal gabbiano al
fondoschiena!
Al di là della battuta di spirito, la verità è che questo logo che abbiamo adottato è il frutto, oltre che di un approfondito studio, di un lungo e
attento processo di condivisione interna, che ha visto il coinvolgimento delle Direzioni Generali e Scientifica, del Collegio di direzione allargato,
in occasione di un incontro al quale hanno preso parte tutta la dirigenza medica, i coordinatori degli infermieri, dei tecnici e delle rappresentanze
sindacali; incontro al quale hanno partecipato, senza peraltro proferire parola, molti dei sottoscrittori della lattera in questione. L’iter si è poi
concluso con l’approvazione del Consiglio d’amministrazione. Insomma, è stata ben più di un’indagine di gradimento: è stato un percorso dialogico
e – come a me piace – democratico, che ha offerto a tutti coloro che hanno manifestato interesse, nei tempi opportuni, la possibilità di fornire
un apporto critico e costruttivo; apporto che in molti casi c’è stato – e di questo ringrazio chi ha collaborato – fino all’adozione del nuovo logo,
oggi vigente. È dunque evidente che sarebbe davvero uno spreco imperdonabile di risorse economiche e umane metterlo ora in discussione
e voler tornare sui nostri passi per posticipare – fino a quando, poi? – il suo utilizzo.
Sono d’accordo nel pretendere che non si sprechi un solo foglio di carta, né una sola busta. Penso che questa attenzione da parte di chi è
tenuto a occuparsi di problemi ben più complessi, sia in fin dei conti lodevole. Infatti, ho espressamente chiesto che il materiale cartaceo recante
il vecchio logo sia utilizzato fino al suo completo esaurimento per fini interni.
L’augurio e l’invito che però mi sento di rivolgere a tutti, ma in particolare ai firmatari di questa lettera, è che il nuovo logo possa salutare una
stagione di collaborazione e di crescita sotto ogni profilo, per assicurare alla Fondazione “Carlo Besta” di essere, questa volta sì, avveniristica nelle
attività di ricerca e di cura, grazie al Vostro impegno e alla Vostra ben nota dedizione.
Nell’augurarVi buon lavoro, porgo i miei più cordiali saluti.
Il Presidente
Alessandro Moneta
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MANAGEMENT
INTERVISTA AL NUOVO DIRETTORE SANITARIO
Cinquantun’anni, sposato, una figlia, ma la vera
Nel breve periodo, i prossimi due o tre
regina della casa è Penelope, una gatta norvegese
mesi, quali sono le priorità da affrontare?
delle foreste. Così si presenta nel corso di un
Premetto che fin dal giorno in cui ho accettato
informale colloquio il dottor Giuseppe Brazzoli,
questo incarico, mi sono imposto di conoscere,
il nuovo Direttore Sanitario del nostro Istituto,
conoscere a fondo questa importante e, per me,
in carica dal primo febbraio 2008.
nuova realtà: sono fermamente convinto che non
Un curriculum professionale di spessore, a
si può pianificare alcunché e tanto meno modificare
par tire dalla laurea in medicina e chirurgia
nulla in modo acritico se non si ha una profonda
all’università degli studi di Milano nel 1981,
conoscenza del contesto. Per rispondere alla sua
specializzazioni in medicina dello sport (1984)
domanda penso che siano tre i punti da mettere al
e in igiene e medicina preventiva (1990), fino ad
primo posto: la qualità, il controllo delle infezioni
arrivare nel 1999 a ricoprire la carica di
ospedaliere e la gestione del quotidiano.
Direttore medico presso l’ospedale di Busto
Arsizio, alla quale nel 2003 si è aggiunta quella
I rapporti interpersonali sono alla base per
di vicario del direttore sanitario aziendale. Fino
lo sviluppo dei programmi aziendali. Come
al 1 di febbraio 2008, quando è stato chiamato
pensa di gestire le risorse umane?
faticosi, ma che mi hanno dato gratificanti
al “Besta”.
Il metodo non può essere che quello del
esperienze. Ricordo, in particolare, l’intensa attività
lavoro di gruppo, nel rispetto delle competenze
svolta nel settore dei piani d’emergenza.
Giuseppe Brazzoli – Direttore Sanitario
Dottor Brazzoli, come ben sa, il “Besta”
tecniche e professionali. Solo così si potranno
si presenta come un istituto con due
costruire cose importanti al passo con i tempi.
Concludendo, ci può rivelare due sogni che
anime: quella della ricerca e quella
La responsabilizzazione di ciascuno è alla base
tiene chiusi nel suo cassetto, uno nella vita
clinica; per lei è un’esperienza nuova?
del lavoro di gruppo. Questo vale per tutti, a
professionale ed uno nella vita privata?
Come pensa di affrontarla?
partire dalla mia struttura, che è a servizio
Per quanto concerne la vita professionale,
È in effetti un’esperienza completamente nuova,
dell’Istituto e di tutto il suo personale. Credo,
più che di sogni preferisco parlare di desideri:
che mi ha affascinato sin dal momento in cui ho
d’altro canto, che nulla possa essere imposto
quello di continuare ad essere utile è sicuramente
saputo della mia nomina a questo prestigioso
senza motivazioni, ma nello stesso tempo sono
il primo. In altri termini vorrei dire che avere
incarico. Una realtà completamente diversa dalle
fermamente convinto che non si possa mai
sempre la sensazione di portare nel mio lavoro
mie precedenti esperienze, dove il settore della
abdicare al proprio ruolo istituzionale.
un contributo tecnico e umano è uno degli
ricerca è tangibile in tutte le sue forme ed è
aspetti della mia professione che considero
proprio questa la sfida che mi affascina di più.
Dottor Brazzoli, quali sono stati i momenti
maggiormente gratificanti. Nella mia vita
Tra i miei compiti ci sarà certamente quello di
più significativi della sua carriera?
privata, non posso che pensare alla mia famiglia.
far sì che le due anime convivano, consolidando
Dopo nove anni passati a dirigere un’importante
In questo momento mi auguro che mia figlia
il loro rapporto, perché non cessino di sviluppare
settore di un’azienda ospedaliera come quella di
possa laurearsi in ingegneria biomedica, un
le loro potenzialità e sinergie, come fino ad ora
Busto Arsizio è innegabile che posso ricordare
obiettivo che, con grande costanza e sacrificio,
hanno saputo fare.
tanti momenti ed esperienze, che sono stati sì
si è proposta di raggiungere.
FLASH
XVI GIORNATA
MONDIALE DEL MALATO
Lunedì 11 febbraio, è stata celebrata
la XVI Giornata Mondiale del
Malato che quest’anno ha avuto
come tema “La famiglia nella realtà
della malattia”. In questa occasione,
Padre Donato Cauzzo – Religioso
4
Camilliano di Roma - ha tenuto
presso la Fondazione Besta un
toccante incontro di riflessione sugli
aspetti umani, psicologici e pastorali
vissuti dalle famiglie nel momento
della malattia che ha visto una
sentita partecipazione dei pazienti,
dei loro familiari e dei professionisti
dell’Istituto. Questo appuntamento
potrebbe servire da stimolo per
affrontare l’aspetto relazionale della
malattia anche in altri contesti
istituzionali, come ad esempio dei
corsi di formazione dedicati.
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BESTA NEWS
COMITATO PARI OPPORTUNITÀ: UNA REALTÀ
DELLA FONDAZIONE AL SERVIZIO DELLA PERSONA
È stato per me un grande onore essere stata
nominata dal Direttore Generale, Giuseppe De Leo,
Presidente del Comitato per le Pari Opportunità
del nostro Istituto. Avevo già fatto parte del CPO
durante la presidenza di Stefania Bartoccetti,
ex vice-commissario dell’Istituto; ricordo l’impegno
di tutti i componenti per la preparazione del
questionario distribuito ai dipendenti che doveva
essere la prima iniziativa per conoscere le esigenze
dei lavoratori del Besta. Iniziativa che ha ottenuto
I componenti del CPO
un grande riscontro con ben 346 questionari
restituiti. Dall’elaborazione dei questionari è
Tre sono le principali funzioni che il CPO
a vario titolo, operano per il Besta. Per favorire tale
emersa chiaramente la difficoltà di molti lavoratori
vuole avere:
collaborazione stiamo organizzando in Istituto un
alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro,
1. di riflessione: per mettere a fuoco problemi
seminario accreditato ECM sul tema “Innovazione
soprattutto per chi deve accudire figli piccoli,
concreti inerenti le pari opportunità e individuare
organizzativa, qualità della vita e del lavoro: il ruolo
persone con disabilità, anziani.
azioni in favore del personale allo scopo di migliorare
del CPO” nell’ambito del quale, alla presenza di
Potete quindi immaginare la nostra frustrazione
la qualità della vita e valorizzarne le capacità,
esperti in materia di Pari Opportunità, saranno
per non aver potuto dare delle risposte immediate
coinvolgendolo nel conseguimento degli obiettivi
presentati i risultati del questionario.
a tutti i colleghi che, compilando il questionario,
dell'Azienda e viceversa, coinvolgendo l’Ammini-
Vi segnalo inoltre che è attiva una casella mail
ci avevano lanciato un messaggio d’aiuto. Con la
strazione sulla valorizzazione di tutte le persone.
[email protected], mentre sul nostro sito
trasformazione dell’Istituto Besta in Fondazione
2.consultiva: per una costante collaborazione circa
istituzionale sarà prossimamente disponibile una
IRCCS di diritto pubblico, Stefania Bartoccetti
il flusso di informazioni tra Azienda e CPO su dati
pagina web dedicata con tutte le informazioni utili.
ha dovuto lasciare l’incarico di vice-commissario
statistici e per la formulazione,attuazione e definizione
Permettetemi infine di ringraziare Marco Triulzi, ex
e con esso anche la presidenza del CPO. Ora
di proposte e iniziative in tema di pari opportunità.
Direttore Sanitario, che ha sempre creduto
vogliamo fortemente riprendere quel lavoro
3.propositiva: di azioni positive di cui alla l. 125/91,
fortemente nel ruolo di questo Comitato
lasciato a metà strada. L’obiettivo che ci proponiamo
come misure tese a rimuovere gli ostacoli, le
partecipando attivamente ai nostri incontri.
è quello di contribuire a diffondere una cultura
situazioni, gli atteggiamenti culturali e organizzativi
dell'equità e far crescere la consapevolezza che
che di fatto impediscono la realizzazione delle pari
Per informazioni:
Parità e Pari Opportunità rappresentano un
opportunità.
Barbara Garavaglia - Presidente CPO
importante diritto ed un fattore strategico di
Naturalmente per far questo abbiamo bisogno
U.O. Neurogenetica Molecolare
sviluppo dell’Ente.
dell’aiuto e collaborazione di tutte le persone che,
[email protected]
BREVI DAL CDA
Nelle sedute del 7 e del 15 febbraio
2008 il Consiglio di amministrazione
ha approvato, tra l’altro:
• presa d’atto delle dimissioni del
consigliere Michele Brait;
• la convenzione quadro per
l’attivazione di una collaborazione
clinico scientifica con IFOM e IEO
• la prosecuzione dell’accordo di
Associazione in partecipazione del
progetto Cyberknife tra la
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Fondazione Besta, il Centro
diagnostico italiano, e l’Azienda
ospedaliera San Carlo;
• la convenzione con l’Ospedale
Niguarda Cà Granda e la
Fondazione Politecnico per la
realizzazione del portale clinicoepidemiologico-scientifico della
Fondazione: un importante progetto
che attiverà un’infrastruttura
informatica in grado di supportare
ogni processo aziendale e di
procedere alla standardizzazione e
integrazione dei documenti di lavoro
presenti nelle diverse strutture
sanitarie dell’Istituto e la contestuale
eliminazione di tutta la gestione
cartacea. Il portale integrerà e
sostituirà diversi applicativi, ognuno
dei quali, unitamente al cartaceo,
concorreva alla creazione della
cartella clinica; il risultato sarà
un’informazione digitalizzata che
contribuirà all’implementazione di
un unico Fascicolo sanitario
elettronico (FSE) per ogni paziente,
evitando duplicazioni dei dati,
arricchendo il supporto alle attività
sanitarie e riorganizzando alcuni
processi aziendali;
• il logo della Fondazione e le linee
guida di utilizzo.
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BESTA NEWS
GOOD CLINICAL PRACTICE TRAINING
Good Clinical Practice (GCP) è uno standard
da quello privato. Alle lezioni frontali seguiranno
internazionale etico e scientifico per lo sviluppo,
stage pratici e discussione interdisciplinare, facilitati
la conduzione, il monitoraggio, l’auditing, la
dalla residenzialità del corso. La finalità ultima
registrazione, l’analisi ed il reporting nei trial clinici.
è quella di migliorare sia la conoscenza che
E proprio le linee guida della GCP saranno oggetto
l’attuazione della GCP da parte del personale
di studio ed approfondimento nell’ambito della
sanitario coinvolto ai vari livelli nelle sperimentazioni
seconda edizione del convegno che si svolgerà
cliniche, e di promuovere una ricerca indipendente
il 9 e 10 Maggio 2008 a Lucignano (AR), con il
dotata di un elevato standard qualitativo.
patrocinio dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla
e sotto la direzione scientifica di Alessandra Solari,
Per informazioni:
coordinatrice di trial clinici indipendenti presso
Manuela Bloise
l’U.O. Neuroepidemiologia della Fondazione.
Ufficio Formazione
Interverranno esperti in bioetica, metodologia,
tel. 02-23942547
aspetti normativi, farmacovigilanza e conduzione di
[email protected]
trial clinici provenienti sia dal settore pubblico che
LA GESTIONE DIGITALE DI IMMAGINI E REFERTI
RADIOLOGICI
Il sistema RIS/PACS (Radiology Information
disponibilità di un modulo per la prenotazione di
fornitura di pellicole radiografiche, daranno luogo
System/Picture Archiving and Communication
esami radiologici da reparto, che presto verrà
nel medio-lungo periodo a risparmi per l’Istituto,
System), entrato in funzione il 4 febbraio scorso,
attivato presso tutte le U.O. con pazienti in regime
anche in questo caso direttamente legati all’efficacia
è destinato a cambiare sostanzialmente il flusso e
di ricovero.
nella gestione dei dati clinici.
la gestione dei dati clinici in radiologia e in tutti i
Tuttavia l’aspetto più innovativo è intrinseco al
reparti che necessitano di immagini e referti
concetto di “immagine digitale”; legato alla
radiologici.
disponibilità di strumenti che ne consentono
Cosa significa RIS/PACS? Si tratta di un sistema
l’elaborazione e l’analisi quantitativa, utilissimi nello
robusto, che permette, nel rispetto dei più elevati
studio e nella caratterizzazione delle malattie, sia
standard di sicurezza fisica e informatica e secondo
nell’attività clinica che nell’ambito della ricerca.
la normativa vigente in materia, la gestione
Dopo le necessarie modifiche organizzative dei
totalmente digitale del paziente in radiologia,
flussi di lavoro, soprattutto in radiologia, che
dall’accettazione all’esecuzione dell’esame, alla
caratterizzano la fase successiva all’introduzione
refertazione. In conseguenza di ciò la consultazione
del sistema, i risultati attesi consistono nella più
veloce ed efficiente di immagini radiologiche e
efficiente comunicazione interdisciplinare all’interno
relativi referti è ora possibile presso tutte le unità
dell’Istituto e nella semplificazione dei percorsi dei
operative, gli ambulatori ed il blocco operatorio,
paziente. Il miglioramento nella gestione dei dati
attraverso l’intranet aziendale. I maggiori punti di
deve risultare in una più efficace distribuzione dei
forza del nuovo sistema RIS/PACS sono
tempi da destinare sia all’attività assistenziale che
l’integrazione con il CUP (centro unico di
alla ricerca clinica .
prenotazione)
la
Infine, è necessario ricordare che l’introduzione di
prenotazione di esami radiologici per “esterni”,
un sistema RIS/PACS è motivata anche da
con la BDA (banca dati anagrafici aziendale
valutazioni economiche. Infatti i costi di
Come echi lunghi che da lontano si fondono
in una tenebrosa e profonda unità
vasta quanto la notte e quanto la luce,
i profumi, i colori e i suoni si rispondono.
centralizzata), con il CRS-SISS per quanto riguarda
manutenzione del sistema a regime, stimati molto
Edizioni RCS
l’invio dei referti al repository regionale, oltre alla
inferiori rispetto a quelli sostenuti per l’ attuale
6
per
quanto
concerne
SOSTA POETICA...
UNA PAUSA PER
LO SPIRITO
Rubrica a cura di Roberto Pinardi
Direttore Amministrativo
Da « Le Fleurs du Mal »
IV Corrispondenze (estratto)
Charles Baudelaire (1821/1867)
La Natura è un tempio dove colonne vive
lasciano a volte uscire confuse parole;
l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli
che l’osservano con sguardi familiari.
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APROFONDIMENTI
SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA
B.R.A.I.N. Onlus è un’associazione nata con
paure che emergono prima o dopo l’intervento
l’obiettivo di contribuire al miglioramento della
chirurgico.Tali pensieri hanno infatti bisogno di uno
qualità di vita dei pazienti neurochirurgici.
spazio e un tempo adeguato per essere espressi,
Tale scopo viene perseguito fornendo aiuti
capiti ed elaborati.
concreti all’attività clinica del Dipar timento di
Attraverso il supporto psicologico ci si concede
Neurochirurgia della Fondazione Besta attraverso
la possibilità di esprimere ciò che si prova trovando
differenti progetti tra cui il Servizio di Assistenza
ascolto, condivisione e accoglienza.Affrontare con
Psicologica.
relativa serenità l’intervento e il periodo post
Affrontare una malattia e/o un inter vento
operatorio influenza positivamente il recupero e
chirurgico può essere un momento carico di
il successivo ritorno alla propria quotidianità.
drammaticità nella vita del paziente e della sua
L’adesione al progetto è vivamente consigliata,
famiglia. Medici, psicologi e personale sanitario ne
ma libera, e avviene su richiesta del paziente o
sono consapevoli e lavorano in équipe per fornire
dei familiari che ne sentano il bisogno. Decidere
al paziente una rete di supporto a cui appoggiarsi.
di farsi sostenere è un passo importante per una
Se il chirurgo è lo specialista a cui si affida un corpo
migliore cura di sé in generale.
sofferente, è lo psicologo la figura professionale
che si occupa di tutti quei pensieri, preoccupazioni,
Per informazioni: www.brainonlus.it
IN LIBRERIA LA SFIDA DI UNA DONNA
CORAGGIOSA CONTRO UNA MALATTIA RARA
Da dicembre 2007 è sugli scaffali delle librerie,
individuare una terapia per la paziente che
La porta incantata, di Cecilia Bertacche: si
riprende una vita, come dice lo stesso Pareyson
tratta di un’opera letteraria che si colloca a
nell’introduzione del libro, «accettabile e degna
metà strada tra la prosa e la poesia, un messaggio
di questo nome».
di dolore e di sofferenza, che porta con sé la
La porta incantata è una lettura che consigliamo
più profonda e bella dimensione della speranza.
a tutti, ma che cer tamente rappresenta
La porta incantata di Cecilia Bertacche è un
un’occasione di approfondimento umano e
viaggio catartico tra orrori e sentimenti, tra la
professionale per tutti coloro che operano in
morte e la vita, tra la consapevolezza della
ambito sanitario, in quanto fa comprendere
debolezza della condizione dell’uomo, in
molto bene cosa significhi essere dall’altra
particolare dell’uomo malato, e medici troppo
parte.
spesso superficiali e insensibili.
Alla fine Cecilia Bertacche – affetta da una
rara malattia che ne mette continuamente a
rischio la vita – arriva al “Besta” dove il dott.
Cecilia Bertacche
Davide Pareyson e la sua equipe, non senza
“La porta Incantata”
difficoltà, riescono a definire una diagnosi e
Edizioni Il Filo
I N N BESTA
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carl-00_innbesta@1
14-03-2008
19:38
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CORSI
FORMAZIONE PROMOSSA DALL’ISTITUTO
MARZO-APRILE-MAGGIO 2008
Per info: [email protected]
Simposio nell’ambito del Congresso SNO
Neuroscienziati italiani in Italia e all’estero
Venerdì 23 Maggio 2008 h. 16.30 c/o Teatro Dal Verme di Milano
Presiede: Angelo Sghirlanzoni - Conclude: Ferdinando Cornelio
Partecipano: Isabelle Germano (New York) - Maurizio Fornari (Milano)
- Donatella Tampieri (Montreal) - Giuseppe Scotti (Milano) - Massimo
Pandolfo (Bruxelles)
Corsi formativi
19 Marzo - 21 Maggio 2008
Journal Club di Neurologia dello Sviluppo
Responsabile Scientifico: Daria Riva
18 Aprile - 21 Maggio 2008
L’analisi del liquor nelle malattie neurologiche
Responsabile Scientifico: Emilio Ciusani
EMICRANIA: CORSO DI
AGGIORNAMENTO
Un corso, riservato a medici
specialisti in neurologia, psichiatria
e algologia, sull’emicrania si è
tenuto lo scorso 8 febbraio presso
il nostro Istituto.
La giornata di studio, organizzata
dal professor Gennaro Bussone,
ha permesso di fornire un
aggiornamento sull’inquadramento
diagnostico di questa patologia e
sulle strategie terapeutiche più
attuali.
L’importanza di questi incontri
nasce dal fatto che l’emicrania è
diventata una delle prime cause di
consultazioni presso le strutture
neurologiche e l’OMS l’ha inclusa
tra le prime 20 cause di disabilità
nel mondo.
Recentemente la Regione Lombardia ha riconosciuto l’importanza
delle cefalee primarie, con la
possibilità, per i pazienti affetti dalle
forme più gravi, frequenti e
resistenti alle terapie, di ottenere
l’invalidità civile.
Aggiornamenti di Neuroscienze
Incontri settimanali di aggiornamento, di discussione e analisi
critica dei dati della letteratura scientifica
Biblioteca Centrale Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta” –
12.00/13.00
Responsabile organizzativo: Marco de Curtis
31 marzo 2008
La cefalea nella sindrome da ipotensione liquorale spontanea
Relatore: Eliana Mea
7 aprile 2008
La neurotrasmissione GABA durante lo sviluppo
Relatore: Silvana Franceschetti
14 aprile 2008
Le cefalee farmacoresistenti: definizione e problematiche
di selezione per studi clinici
Relatore: Massimo Leone
21 aprile 2008
Influenza degli estrogeni nell’autoimmunità: Miastenia Grave
Relatore: Federica Ubiali
28 aprile 2008
Tumori glioneuronali ed epilessia parziale farmacoresistente:
outcome e fattori prognostici
Relatore: Suela Dylgjeri
5 maggio 2008
MicroRNAs: un complesso circuito regolatorio
Relatore: Sara Franzi
12 maggio 2008
Mutazioni di OPA1 causano difetti del mtDNA
Relatore:Valeria Tiranti
19 maggio 2008
Sperimentazione animale nella ricerca preclinica
Relatore: Roberto Spreafico
Direttore Responsabile: Roberto Pinardi
Coordinamento Editoriale: Patrizia Meroni
Comitato di Redazione: Enrica Alessi, Pinuccia Beretta, Manuela Bloise, Emilio Ciusani,
Graziella Filippini,Anna Floris, Luca Galimberti, Barbara Garavaglia, Rossella Messe, Nardo
Nardocci, Osvaldo Giovanazzi, Donatella Panigada, Rosetta Pedotti, Manuela Rosiglioni,
Angelo Sghirlanzoni, Laura Valentini, Silvia Volpato
Con il contributo di: Francesco Ghielmetti
Redazione: via Celoria, 11 – 20133 Milano – c/o Ufficio Comunicazione-URP
tel. 02.23942292 – e-mail [email protected]
Foto: Archivio Fondazione Besta – Daniele Perobelli
Vignette: Athos Careghi
Progetto grafico: Joblines Srl
Stampa: Tipografia Galli – Varese
Reg.Tribunale Milano: n. 10 del 13 gennaio 2003
Pubblicato online su www.istituto-besta.it