araldica - Centro Studi Araldici

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araldica - Centro Studi Araldici
Organo di informazione interna del Centro Studi Araldici
Gazzettino
Araldico
Anno XI Numero 21
Novembre 2016
Resoconto p.2
Gran Premio Scudo d’Oro p.8
Oriolo Romano p.10
Rapporto sullo Stato dell’Araldica
All’interno
13-14 Cronache araldiche
17-19
Il voltone di Verona
11-12
20-21
Araldica a Garbagnate Milanese
15
Le nuove registrazioni
Regalo di Natale
24
Gazzettino Araldico
ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE
BREVE RESOCONTO
di Redazione
UN CONVEGNO DIVERSO
Lo scorso 25 giugno, nella splendida sede
di Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno, il Centro Studi Araldici, in collaborazione con la locale Amministrazione Comunale,
e
con
la
p ar t e c ip az i o ne
dell’Associazione Culturale Gemino, ha presentato la seconda edizione del convegno:
“Araldica: attualità e prospettive”.
“Araldica: attualità e prospettive”è una proposta del Centro Studi Araldici per vedere
l’araldica in una prospettiva diversa: non solo
studio storico, non solo funzione giuridiconobiliare, non solo espressione d’arte, tutto
questo ma anche e soprattutto ruolo sociale presente dell’arte del blasone.
Il logo dell’edizione 2016 del convegno
I lavori si sono articolati su due momenti distinti, uno di analisi dello stato dell’arte - al
mattino -, ed uno di valorizzazione di ciò che
esiste e viene realizzato in ambito araldico in
Italia - al pomeriggio-.
I contenuti del convegno sono stati messi in
rete attraverso contributi filmati dedicati ai
diversi momenti dell’evento, grazie ad
“Araldica TV” (il canale YouTube dedicato
all’araldica e gestito dal Centro Studi Araldici); gli stessi filmati sono poi stati rilanciati
anche dal quotidiano specializzato
“Notiziario Araldico”.
Un appuntamento che ha cadenza annuale, con
sede itinerante, per raggiungere un pubblico
più ampio possibile.
L’impostazione rimane però sempre la stessa,
con una prima parte di analisi data da una tavola
rotonda su un tema di attualità relativo al mondo
araldico, e dalla presentazione del Rapporto Nazionale sullo Stato dell’Araldica; a seguire la
parte di valorizzazione dell’araldica italiana, con
la consegna del Gran Premio Scudo d’Oro e del
premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni
Maria Coppola”, e quindi di una serie di momenti in cui si vanno a presentare diversi aspetti
di quanto oggi c’è o viene realizzato in Italia,
come l’esperienza positiva di un ente o di
un’iniziativa, i libri usciti negli ultimi dodici mesi, un artista, un monumento o una località, per
chiudersi (ove possibile) con una “visita araldica”.
A cambiare invece è ogni anno il referente locale, che aiuta il Centro Studi Araldici in tutta
quella che è la “logistica” dell’organizzazione
dell’evento. A questo fine è dunque possibile
avanzare eventuali proposte per ospitare le future edizioni, scrivendo a [email protected]
Di seguito si propone comunque un ampio
resoconto, dedicando a ciascun momento
una pagina specifica, con l’eccezione
dell’analisi del “Rapporto Nazionale sullo
Stato dell’Araldica” già presentato sullo
scorso numero del Gazzettino Araldico, e di
cui a giorni sarà disponibile l’edizione 2016.
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Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno
Gazzettino Araldico
ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE
LA TAVOLA ROTONDA
Dopo il saluto dell’assessore alla cultura del
Comune di Cesano Maderno che ha ospitato
l’evento, ad aprire i lavori è stata la tavola
rotonda dedicata al tema “Come promuovere la conoscenza e l’uso dell’araldica
nell’Italia contemporanea”, presieduta da
Pier Felice degli Uberti (Presidente della
Confédération Internationale de Généalogie
ed d’Héraldique e dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano) e da Raffaele Coppola
(Rettore del Centro Studi Araldici e Direttore
del Notiziario Araldico).
L’emblema della Confédération Internationale de
Généalogie ed d’Héraldique di cui degli Uberti è
il primo presidente di nazionalità italiana
Da sinistra: Raffaele Coppola (Rettore Centro Studi
Araldici), Oltolini Celestino Marco Giorgio
(Assessore alla Cultura Comune di Cesano Maderno), Pierfelice degli Uberti (Presidente della Confédération Internationale de Généalogie ed
d’Héraldique e dell’Istituto Araldico Genealogico
Italiano)
I due relatori hanno dunque riportato
l’esperienza degli enti da essi presieduti in
ambito
divulgativo,
r elativamente
all’araldica, presentando le numerose iniziative da essi messe in opera, come la pubblicazione del bimestrale Nobiltà, il forum “I
nostri avi”, il progetto Stemmario Italiano, il
quotidiano Notiziario Araldico.
Inoltre Pier Felice degli Uberti, dal suo privilegiato punto di osservazione in qualità di
Presidente della Confédération Internationale de Généalogie ed d’Héraldique, ha fornito un interessante quadro dell’araldica a li-
vello mondiale, quadro che purtroppo ha fatto emergere una situazione tutt’altro che rosea.
Scorcio della sala durante il convegno
Hanno quindi fatto seguito diversi interventi
dal pubblico, che in prevalenza hanno evidenziato l’importanza di portare l’araldica
nelle scuole, dai livelli più bassi sino
all’università, in cui la materia è stata del tutto marginalizzata quando non esclusa, e dove oggi proprio il Centro Studi Araldici sta
cercando di incidere sulla situazione attraverso l’istituzione del premio di laurea “in
memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”.
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Gazzettino Araldico
ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE
Gran Premio Scudo D’Oro
Nel pomeriggio, dall’indagine dell’attualità
dell’araldica, si è passati alla valorizzazione
di ciò che viene fatto in ambito araldico.
Il primo atto ha dunque visto la consegna del
“Gran Premio Scudo d’Oro”, consegna introdotta da Raffaele Coppola, rettore del Centro Studi Araldici che ha illustrato storia, finalità e funzionamento del riconoscimento.
La dottoressa Michela Bonazzi, destinataria del
premio di laurea in memoria di Paolo Giovanni
Maria Coppola edizione 2015
A sinistra Raffaele Coppola (Rettore del Centro
Studi Araldici) consegna l’attestato del riconoscimento alla dottoressa Bonazzi
Nell’ordine sono stati presentati i vincitori
delle categorie siti Internet (“Stemmario Fiorentino” promosso dal Kunsthistorisches Institut in Florenz per la sezione generale, e il
sito “Genealogia e storia della famiglia Delcò” per la sezione siti familiari), libraria
(l’opera “Stemmario delle razze tagliacozza-
A destra Raffaele Coppola (Rettore del Centro Studi Araldici) consegna l’assegno di 1.000,00€ quale
premio di laurea alla dottoressa Bonazzi
ne” curato da Fabrizio Giuseppe Venturini
con la collaborazione di Maurizio Carlo Alberto Gorra ed edito da “Progetto Comune
Editore” ) e “al merito araldico” dove si è
avuta un’inedita doppia assegnazione alla
memoria per Rosalbino Fasanella d’Amore
di Ruffano e Giovanni Sicari, per il loro contributo dato in lunghi anni di attività, allo studio e alla promozione dell’arte del blasone .
E’ quindi stato il momento della consegna
del premio di laurea “in memoria di Paolo
Giovanni Maria Coppola” a Michela Bonazzi
per la tesi di laurea ”Il voltone del cimitero
dei canonici nel complesso della cattedrale
di Verona” discussa presso l’ “Università degli Studi di Verona” nell’anno accademico
2013/2014.
La consegna della pergamena commemorativa del riconoscimento è stata seguita
da una presentazione dello studio svolto
da
Michela Bonazzi supportato da una
carrellata di immagini, studio che nei giorni scorsi è divenuto anche un nuovo volume della collana editoriale “L’araldica dello Scudo d’Oro”, che presentiamo nelle
pagine seguenti.
Al termine vi è stata quindi la consegna
del premio di laurea vero e proprio, consistente in un assegno di 1.000,00 euro.
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Gazzettino Araldico
ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE
ESPERIENZE DI SUCCESSO: ARALDICA CIVICA
Per il momento delle “Esperienze di successo” è stata data la parola a Massimo
Ghirardi, coordinatore del gruppo di lavoro di “Araldica Civica”, che da anni cura
l’omonimo sito Internet, divenuto un riconosciuto punto di riferimento per la branca
dell’araldica che si occupa degli stemmi
degli enti territoriali, e che nel 2012 è stato
insignito del Gran Premio Scudo d’Oro per
la categoria dei siti Internet di contenuto
araldico generale.
Schermata dell’home page del sito Internet di
Araldica Civica
progetto, accompagnando i concetti con una
ricca e pertinente carrellata di immagini.
L’ultima parte dell’intervento di Ghirardi è
stata dedicata all’illustrazione di una serie di
curiosità araldiche, alcune delle quali anche
divertenti (come l’analisi di alcuni stemmirebus), che ben hanno rappresentato le modalità con cui i volontari di Araldica Civica si
approcciano alla materia, dimostrando al
tempo stesso, in maniera estremamente praMassimo Ghirardi a sinistra e Raffaele Coppola a
destra, in un momento della presentazione
Ghirardi ha dunque tracciato un breve
profilo storico di quest’esperienza, per poi
soffermarsi sulla manifestazione più evidente e più nota del loro lavoro, ovvero il
sito Internet, anticipando i contenuti grafici
e tecnici dell’ennesima evoluzione della
risorsa
Internet
da loro
gestita,
che intende
arricchirsi
ancora
di più in
quanto a
contenuti, immagini
ed inform az ioni
araldiche,
o
comunque perMassimo Ghirardi di
tinenti
allo stuAraldica Civica
dio
ed
a l l a
comprensione degli stemmi.
Quindi sono stati esposti i criteri editoriali
con cui il gruppo lavora e realizza questo
Uno dei tanti esempi presentati da Ghirardi durante il suo intervento, lo stemma della città
di Ancona
tica, come lo studio di uno stemma, possa
offrire interessanti risvolti di approfondimento storico.
A chiudere quindi la presentazione, è stato
lanciato un appello, affinchè chi ne ha la possibilità contribuisca allo sviluppo di Araldica
Civica mettendo a disposizione le proprie
competenze e/o conoscenze, consentendo
di continuare a sviluppare questo progetto.
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Gazzettino Araldico
ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE
EDITORIA ARALDICA 2015-2016
Momento molto atteso è stato poi quello
dedicato alle pubblicazioni a contenuto araldico uscite nel 2015, ma per l’occasione
integrate dai titoli usciti nei primi mesi del
2016, presentati da Coppola Raffaele, in
questo caso nelle vesti di direttore del
quotidiano “Notiziario Araldico”. Di seguito i volumi presentati:
“Stemmario delle razze tagliacozzane”
di Fabrizio Giuseppe Venturini; “La chiesa di San
Giorgetto”
di
Giorgio
S a r t o r ;
“Quattro antiche casate
poggibonsesi” di Vittorio Parlato;
“I Vescovi
Italiani
di
C a d i c e
(1495-1565)”
di Francisco
Glicerio
Condemora;
“Famiglie nobili di Belluno” di
“Gli stemmi
Miriam Curti e Dina Vignaga
araldici dei
Commissari della Romagna Fiorentina
nel Palazzo Pretorio di Terra del Sole” di
Antonio Zaccaria; “La fascia tolentinate”
di Mario Carassai; “Collegio Cardinalizio
per l’anno 2014” di Enzo Parrino e Giovanni Sicari; “L’araldica dei Vescovi del
Continente Europeo - Scandinavia ed Islanda” di Enzo Parrino; “Armerista Veronese” di Giorgio Sartor; “Il Ducale
bandiera d’Insubria” AA.VV.; “Il leone,
la balestra e le chiavi di san Pietro.
L’insegna di Bagno di Ripoli” di Michele
Turchi; “Stemmario Genovese Orsini De
Marzo” a cura di Niccolò Orsini De Marzo
e di Michel Popoff; “Atti del convegno: Lo
Stemmario Carpani” AA.VV.; “L’Arme
Segreta” di Matteo Ferrari; “Emblemata
di Caltagirone” di Salvatore Distefano;
“Famiglie nobili
di Belluno” di Miriam Curti e Dina
V i g n a g a ;
”Agraldica”
di
Antonio Rossi; “I
Signori delle Alpi. Famiglie e poteri tra le montagne
d’
Europa”AA.VV.;
“Il
Palazzo Vicariale
di Certaldo” di
Foto d’archivio: Raffaele
Filippo GianchecCoppola, Direttore
“Notiziario Araldico”, pre- chi; “Le Marche
senta un volume araldico sugli scudi” a cura di Mario Carassai, per l’occasione presentato da Massimo
Ghirardi,
i l l u s tr a t o r e
dell’opera;
“Stemmario Nobiliario Calabrese” AA.
VV.; “Stemmi di Murat” di Vincenzo Amorosi;”Barletta e le pietre nobili” di
Francesco Punto; “Araldica benacense e
valsabbina”
di
Enrico
Stefani;
“Microstoria e Araldica di Calabria Citeriore e di Cosenza” di Luca Irwin Fragale; “Il Sedile dei Nobili di Ravello” di
Angelandrea Casale e Felice Marciano;
“Stemmario Civico Piemontese” AA.VV.;
“Dizionario ecclesiastico e cenni di araldica”
di
Antonino
Ferrara;
“Comunicare la vite e l’uva attraverso
l’araldica” di Michele Fiaschi, che ha presentato di persona il proprio lavoro;
“Stemmi dei comuni comaschi” di Carletto Genovese, che ha presentato di persona il proprio lavoro.
E’ poi stata offerta un’appendice inedita
con un’ulteriore carrellata dedicata ai periodici di araldica, sia cartacei che digitali,
spesso decisamente rari: Notiziario Araldico, Gazzettino Araldico, Araldica Calabrese, Nobiltà, Notiziario, Rivista Araldica, Rivista Araldica Calabrese, Rivista del Collegio Araldico, Rivista Nobiliare, Sul Tutto.
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Gazzettino Araldico
ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE
ARTE ARALDICA: GIUSEPPE QUATTROCIOCCHI
La
valorizzazione
dell’araldica non può
prescindere dalla sua
rappresentazione visiva, ecco perché uno
dei momenti salienti
del
convegno
“Araldica: attualità e
prospettive” è quello
dedicato all’arte araldica, in cui viene data
Giuseppe
la parola ad uno dei
Quattrociocchi
protagonisti, che può
così raccontare come è nato il suo interesse
verso la materia e quali tratti caratteristici
rendono unico il proprio lavoro.
araldico”, con cui approfondisce la materia e si specializza
n e l l ’ a m b i t o
dell’araldica ecclesiastica dando vita ad
un felice e prolifico
connubio.
Caratteristica peculiare delle sue creazioni sono l’impiego
delle tecnologie digitali, ma anche la personalizzazione di ogni singola realizzazione.
Stemma eccleasistico
realizzato da Giuseppe
Quattrociocchi
Ad intervenire per il
2016 è stato Giuseppe
Quattrociocchi,
abruzzese di nascita
ma sardo d’azione,
Quattrociocchi ha raccontato come scoprì
l’araldica da adolescente su un libretto
realizzato in occasione dell’ingresso del
suo nuovo vescovo.
Le sue competenze
grafiche
vengono
messe a disposizione
anche per la realizzazione di diversi volumi, quali “Stemmi
Pontifici e Blasonature”, “I Vescovi di Cesena e i loro Stemmi
dalla Riforma Tridentina all’inizio del TerUn momento dell’intervento di Quattrociocchi
zo
Millennio”,
L’interesse per la materia prosegue negli
“Ricerca
Araldica dello
Stemma
di
anni, così che da adulto declina in chiave aS.Em.Rev.ma il Sig. Cardinale Giovanni Batraldica la sua acquisita professionalità di
tista Re”, Ricerca Aralgrafico,
web
dica dello Stemma del
designer e fotografo.
Servo di Dio Papa Paolo VI”, “Ricerca AraldiFormatosi come tutti
ca dello Stemma di
gli araldisti contemS.Em.Rev.ma il Sig.
poranei da autodidatCardinale
Giovanni
ta, incontra Giovanni
Lajolo” e “Sulmona dei
Sicari, il fondatore di
Vescovi”.
Araldica
Vaticana
Stemma gentilizio realizzato da Giuseppe
Quattrociocchi
scomparso nel 2015 e
destinatario del Gran
Premio Scudo d’oro
alla memoria nella
categoria “al merito
Una
professionalità
che gli permette di divenire membro dell’
Accademia degli Agghiacciati di Sulmona. Copertina del volume
Pag.7
“Sulmona dei Vescovi”
Gazzettino Araldico
ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE
ITALIA ARALDICA: LA GALLERIA DEI PAPI - ORIOLO ROMANO
Il convegno “Araldica: attualità e prospettive” naturalmente non dimentica di valorizza-
Scorcio della Galleria dei papi
“Galleria dei papi”, collezione di ritratti papali unica nel suo genere, conservata presso
Palazzo Altieri a Oriolo Romano
re anche l’immenso patrimonio araldico italiano, così ad ogni edizione viene presentato
Visita guidata alla Galleria dei papi
La Galleria dei papi di Palazzo Altieri
un monumento o una località di rilievo sotto
il profilo araldico. Per il 2016 è stata scelta la
Palazzo Altieri di Oriolo Romano, prossima
sede del convegno per il 2017.
Alcuni dei ritratti papali conservati nella Galleria
dei papi di Palazzo Altieri
Ritratto e stemma di papa Clemente X
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Gazzettino Araldico
ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE
AFFINITA’ ARALDICHE: ORDINI CAVALLERESCHI
L’ultimo intervento del convegno è destinato
a presentare una materia che in vario modo
si interfaccia con l’araldica. Per l’edizione
2016 di “Araldica: attualità e prospettive” la
materia presentata è stata quella dei sistemi
premiali e degli Ordini cavallereschi.
Ad intervenire è
stato Pier Felice
degli Uberti, in
questo caso nella sua qualità di
presidente dell’
“International
commission for
orders of chivalry” ( “Commissione internazionale
permanente per lo
studio degli ordini cavallereschi” ICOC) ma
anche
dell’
Pier Felice degli Uberti
“Associazione
Ins ig niti
Onor ef icenz e
Cavaller esche” (AIOC).
Degli Uberti ha aperto il suo intervento illustrando brevemente le modalità con cui gli
Ordini Cavallereschi si rapportano
all’araldica evidenziando in particolare come in origine gli ordini cavallereschi richiedessero l’esibizione di idonee prove di nobiltà per l’ammissione dei nuovi cavalieri,
prove in cui la componente araldica ha sempre avuto un ruolo importante.
E’ seguito un excursus sulla genesi e
l’evoluzione dell’ “International commission
for orders of chivalry”, di cui degli Uberti è
divenuto il presidente nel 1999.
Quindi in maniera necessariamente molto
sintetica dati i tempi a disposizione, ha delineato un quadro generale della materia, con
specifico riferimento alla situazione italiana,
a partire dal piano giuridico.
Un momento dell’intervento di degli Uberti
Fondamentale la distinzione tra Ordini cavallereschi storici ed Ordini cavallereschi dinastici, questi ultimi infatti sono per lo più sistemi premiali più che non veri e propri Ordini cavallereschi.
Con un riferimento alle normative vigenti in
Italia, degli Uberti ha
poi ricordato che non
è possibile utilizzare
sul territorio nazionale
onorificenze non emanate dalla Repubblica
senza specifica autorizzazione.
Un’annotazione di carattere sociologico ha
quindi evidenziato coEmblema di ICOC
me sia progressivamente
cresciuta
nell’opinione pubblica l’attenzione verso gli
Ordini cavallereschi dalla fine dell’ultima
guerra mondiale ai giorni nostri, con una
conseguente proliferazione di nuovi Ordini
dinastici, ma spesso anche di truffe che sfruttano tale interesse.
Troppo poco il tempo a disposizione per poter presentare adeguatamente una materia
tanto complessa, dunque degli Uberti ha terminato il proprio intervento invitando i presenti a partire dalle suggestioni da lui proposte in questa occasione, per iniziare un
personale percorso di approfondimento.
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Gazzettino Araldico
ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE
EDIZIONE 2017
ORIOLO ROMANO
13-14 MAGGIO 2017
La terza edizione del convegno “Araldica: attualità e prospettive” si svolgerà ad Oriolo Romano,
in provincia di Viterbo, presso Palazzo Altieri,
prestigiosa proprietà del Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo, gestito dal
Polo museale del Lazio, che conserva
un’eccezionale collezione di ritratti papali ciascuno dei quali arricchito anche dall’emblema
araldico del pontefice di riferimento.
La singolarità della sede ospitante ha offerto
l’opportunità per un’edizione straordinaria del
convegno, che eccezionalmente si articolerà su
due giornate, facendo precedere la giornata del
convegno sull’attualità dell’araldica (domenica
14 maggio) da una giornata internazionale di studi (sabato 13 maggio) dedicata a “L’araldica religiosa nella Galleria dei Papi di Palazzo Altieri e
nell’arte di ogni tempo e paese”.
Le date dell’evento non ci permettono di presentarlo adeguatamente su questo numero del Gazzettino che viene distribuito troppo presto, né
sul prossimo in uscita a giugno, ad evento già
concluso, vi invitiamo pertanto a seguire gli aggiornamenti sul Notiziario Araldico o nella sezione “incontri e convegni” del sito istituzionale del
Centro Studi Araldici dove sarà pubblicato il
programma dettagliato della due giorni e dove
saranno fornite tutte le informazioni del caso.
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Gazzettino Araldico
IL VOLTONE DI VERONA
di Raffaele Coppola*
Nel mese di novembre del 2016 ha visto la
luce il quarto tomo della collana
“L’araldica
dello
Scudo
d’Oro”, collana editoriale curata dal Centro Studi Araldici
e destinata a raccogliere le
tesi di laurea encomiate
nell’ambito del Gran Premio
Scudo d’Oro con il premio di
laurea “in memoria di Paolo
Giovanni Maria Coppola”.
architettonico di raccordo, offre interessanti
prospettive per l’indagine della Verona medioevale: infatti, non solo le lapidi presenti,
ma anche gli schizzi, le caricature, le incisioni
offrono una serie di questioni
difficilmente ignorabili per un
ricercatore curioso.
Stimolo ulteriore, la mancanza
di una ricerca specifica su questo corpo architettonico che,
lungi dall’essere un limite, diventa pungolo per provarsi nella ricerca e per superare la
mancanza di documentazione
causata dal noto incendio del
XIX secolo che ha distrutto gran
parte delle carte della Fabbrica
del duomo di Verona.
Il nuovo volume propone dunque la tesi di laurea premiata
dal Centro Studi Araldici nel
2015, redatta della dottoressa
Michela Bonazzi, e dedicata
ad indagare un singolare maIn assenza di materiali docuMichela Bonazzi
nufatto della cattedrale di Vementari, si è cercato di far parrona sino ad ora poco studialare la pietra: mura, lapidi, blato, che pure conserva delle interessanti testisoni, elementi architettonici che, insieme a
monianze araldiche.
fonti letterarie indirette, si sperava potessero
informare sia del senso di questa
A presentare questo studio ristruttura, quanto di approfondire
portiamo
quanto
scritto
la conoscenza di quest’area cidall’autrice
stessa
miteriale, affrontata solo marginell’introduzione al suo lavoro:
nalmente dalle ricerche dei
“La scelta dell’argomento di umaggiori studiosi del medioevo
na tesi di laurea in Scienze dei
cittadino.
Beni Culturali non è questione
È con questo intendimento e
semplice, anche se Verona dipresunzione, ovvero di poter respone di molti tesori: molto è
care un piccolo, ma significativo,
stato detto e scritto sui maggiori
apporto alla conoscenza della
monumenti della città e non è
storia dell’edificio centrale della
semplice reggere il confronto
vita religiosa del medioevo vecon i testi precisi e approfonditi
ronese, che ci si è cimentati
già editi sulla cattedrale, o imnell’esplorazione del ‘voltone
maginarsi di apportare signifiIl volume in tipografia
del cimitero dei canonici nel
cative integrazioni a ricerche
complesso della cattedrale di
così minuziose.
Verona, un’architettura poco conosciuta del
Tuttavia, talvolta il caso fornisce spunti preziogotico veronese’”.
si, ed è esattamente quanto avvenuto per questo lavoro: la scoperta di un piccolo angolo
*Rettore del Centro Studi Araldici e direttore
della cattedrale, finora misconosciuto, che
del Notiziario Araldico
ben lontano dall’essere un semplice elemento
Pag. 11
Gazzettino Araldico
NOVITA’ LIBRARIA
IL VOLTONE del cimitero dei canonici
nel complesso della cattedrale di Verona
In omaggio per contributi a sostegno della prossima edizione del premio di laurea, pari o superiori a 80,00 €
IL VOLTONE DEL CIMITERO DEI CANONICI NEL COMPLESSO DELLA
CATTEDRALE DI VERONA
di Michela Bonazzi, con prefazione
di Fabio Coden, Centro Studi Araldici, 2016, copertina rigida con sovracoperta, pp. 100, 29,5 x 21 cm,
illustrato, a colori.
L’AUTRICE
Michela Bonazzi è nata a Verona il
24 marzo del 1978, ha conseguito
la laurea magistrale in “Scienze dei
beni culturali “ nel 2014, con il
massimo dei voti.
Professionalmente impegnata in
ambito amministrativo ha coltivato
il suo interesse per il medioevo approfondendone i suoi molteplici
aspetti: storia, storia della chiesa,
architettura, pittura, miniatura.
Nel 2015, nell’ambito del Gran Premio Scudo d’Oro, le è stato conferito il premio di laurea “in memoria
di Paolo Giovanni Maria Coppola”,
per la sua tesi di laurea “Il voltone
del cimitero dei canonici nel complesso della cattedrale di Verona:
un’architettura poco conosciuta del
gotico veronese”.
Per richiedere l’opera o per maggiori informazioni è possibile contattarci all’indirizzo:
[email protected]
Pag. 12
Gazzettino Araldico
6°RAPPORTO SULL’ARALDICA
di Giovanni Moneta*
L’indagine demoscopica pubblicata l’anno scorso ha rilevato una sostanziale marginalità
dell’araldica nel contesto sociale contemporaneo italiano,
marginalità che trova conferma negli indici statistici esaminati quest’anno, per lo più in
calo o stabili sui valori più bassi sino ad ora rilevati.
La circostanza potrebbe essere interpretata come il raggiungimento di una resistenza
statistica, che socialmente si
tradurrebbe come la riduzione
dell’interesse verso la materia
ad uno zoccolo duro di cultori,
che a sua volta potrebbe costituire una possibile base su cui
cercare di costruire una rinnovata presenza dell’araldica
nella società civile.
Anche in quest’ottica sorprende il dato relativo alle pratiche
araldiche evase dall’Ufficio Araldico presso la Presidenza
del Consiglio dei Ministri, che
Le sei edizioni del Rapporto Nazionale sullo stato dell’Araldica
conferma il trend positivo avviato l’anno scorso e che rappresenta il dato migliore degli
ultimi quattro anni.
Questa la sintesi del lavoro di
analisi statistica che sarà presentato venerdì 23 dicembre e
che potrà essere scaricato dal-
le pagine del sito del CESA e
dal quotidiano araldico
“Notiziario Araldico”; la versione cartacea invece sarà omaggiata a coloro che sostengono questa ricerca con i loro
contributi liberali.
*Ricercatore Associato al Centro
Studi Araldici
Indicazioni metodologiche
Il “Rapporto Nazionale sullo Stato dell’Araldica” è uno strumento destinato a crescere, e che
nella sua compiutezza raccoglie ed unifica due diverse indagini:
1.
Una prima indagine annuale di carattere quantitativo, fondata dal monitoraggio di alcuni
indicatori statistici.
2.
Una seconda indagine, periodica, di carattere qualitativo, supportata da un sondaggio
demoscopico appositamente commissionato.
Anche a causa della rilevanza dei costi necessari alla realizzazione dell’indagine qualitativa,
essa non ha cadenza annuale ma periodica.
Inoltre la stessa indagine quantitativa, è basata su due distinti gruppi di indicatori: un primo
insieme formato da quegli indicatori che per metodologia di rilevamento o per natura del dato rilevato, sono stati ritenuti attendibili ma non sufficientemente rigorosi (che quindi sono
analizzati nel loro insieme al fine di ricavarne solo un’indicazione di supporto all’analisi del
secondo gruppo), e un secondo gruppo appunto, documentato rigorosamente e prevalentemente da enti terzi. E’ la sintesi fra tutti i dati raccolti a produrre l’analisi finale.
Pag. 13
Gazzettino Araldico
PROPOSTA LIBRARIA
6° RAPPORTO NAZIONALE SULLO
STATO DELL’ARALDICA IN ITALIA
In omaggio per contributi a sostegno della prossima
edizione della ricerca, pari o superiori a 6,00 €
RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2016, a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2016, pp. 36, 14 x 20
cm, copertina plastificata, brossura, interamente a colori.
Il Rapporto è un appuntamento annuale per raccogliere ed analizzare una serie di indicatori statistici al fine di misurare l’evoluzione della condizione dell’araldica in Italia;
quella del 2016 è la sesta edizione.
LA PUBBLICAZIONE
La realizzazione annuale di un ”Rapporto Nazionale sullo Stato dell’Araldica” in Italia è un
compito tutt’altro che semplice, per la parte
quantitativa condizionato dall’assenza di
un’autorità di riferimento e dall’assoluta carenza di dati certificati su cui potersi basare, per la
parte qualitativa per la mancanza di precedenti
atti a consentire un’analisi delle tendenze e comunque per gli importanti costi che implica;
questo rapporto dunque è da intendersi come
solida base di partenza, di un lavoro che deve
necessariamente crescere negli anni a venire.
PAGINE DELL’EDIZIONE 2012
PAGINE DELL’EDIZIONE 2015
FILE PDF GRATUITO
Poiché il Centro Studi Araldici è un ente senza scopo di lucro, l’iniziativa editoriale è proposta anche
in una versione digitale gratuita.
Il testo integrale del 6° Rapporto Nazionale sullo
Stato dell’Araldica in Italia sarà pertanto disponibile anche in un comodo file PDF che si potrà scaricare liberamente (non è necessaria alcuna registrazione) e gratuitamente tramite il link inserito in
un’apposita news che sarà pubblicata il 23 dicembre sul Notiziario Araldico e sul sito istituzionale del
Centro Studi Araldici.
L’offerta è valida almeno sino al 31 gennaio 2017; per maggiori informazioni è possibile contattarci all’indirizzo [email protected]
Pag. 14
Gazzettino Araldico
ARALDICA A GARBAGNATE MILANESE
di Paolo Bizzozero*
Come da programma giovedì 22 settembre
si è tenuta a Garbagnate Milanese la serata
dal titolo “Le famiglie garbagnatesi e i loro
stemmi…tra storia e curiosità”, promossa
dalla locale amministrazione comunale per
presentare le risultanze delle ricerche del
professor Carlo Preatoni sulla storia delle
famiglie di Garbagnate.
Foto Raffaele Coppola: L’esposizione araldica
Foto Raffaele Coppola: Il pubblico della serata
La serata magistralmente preparata da Preatoni ha alternato filmati ad interventi parlati,
animazioni ed immagini a musiche medioevali, facendo trascorrere velocemente le due
ore a disposizione agli oltre cento garbagnatesi che hanno gremito il salone per assistere all’evento, e apparsi soddisfatti al termine
della serata.
Ad
introdurre
i
lavori
i
saluti
dell’Amministrazione Comunale, quindi un
filmato per illustrare gli stemmi studiati da
Preatoni, l’intervento del rettore del Centro
Studi Araldici, Raffaele Coppola, che ha fornito ai presenti i rudimenti della materia, necessari per meglio seguire la successiva esposizione di Preatoni, che in maniera semplice e dinamica ha svolto un resoconto dei
suoi studi e della metodologia seguita, studi
che hanno portato alla ricostruzione di numerosi alberi genealogici delle famiglie di
Garbagnate e spesso ad individuare anche i
loro emblemi araldici. Particolare attenzione
lo studioso ha dedicato proprio all’araldica
ed allo studio delle sue fonti, come poi ben
illustrato in una sequenza di immagini che ha
posto a confronto le principali fonti araldiche
lombarde (Trivulziano, Carpani, Bosisio,
Cremosano,…).
Molto apprezata è stata anche l’esposizione
di circa novanta tavole di legno su cui Emanuela Finocchiaro e il team di lavoro coordinato dal prof. Massimo Colciago della
Scuola Secondaria
San Luigi hanno riprodotto altrettanti
stemmi, mostra che
ha arricchito così la
scenografia
della
sala per tutta la duFoto Raffaele Coppola:
rata dell’evento.
Particolare
dell’esposizione
Foto Raffaele Coppola: Un momento della serata
*Responsabile comunicazione e Ricercatore Associato al CESA
Pag. 15
Gazzettino Araldico
ARALDICA TV
Nell’ultimo semestre Araldica TV ha pubblicato gli interventi della seconda edizione
del convegno "Araldica: attualità e prospettive" tenutosi a Cesano Maderno lo scorso
giugno. Il convegno è stato promosso dal
Centro Studi Araldici e dal Comune di Cesano Maderno e ha avuto come scopo quello di analizzare la situazione dell'araldica
PREMIO DI LAUREA
Anche per quest’anno il
Centro Studi Araldici
bandisce il Gran Premio
“Scudo d’Oro”, riconoscimento nato nel 2006
per valorizzare ed incentivare le iniziative in
ambito araldico, al cui
interno si colloca anche
il premio di laurea “in
memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”;
esclusivamente
per
quest’ultima categoria è
previsto un premio in
denaro di 1.000,00€.
A garanzia del rigore e
della neutralità della
valutazione degli elaborati il Centro Studi Araldici affida ad una Commissione esterna, composta da alcuni fra i
massimi esperti italiani
nel campo, la scelta del-
Home page di Araldica TV
oggi in Italia, promuovendo quanto attorno
ad essa si muove.
Con la pubblicazione di questi nuovi interventi Araldica TV si arricchisce di contenuti
inediti che permettono di veicolare immagini ed informazioni che altrimenti non sarebbe possibile rendere noti a tutti gli amanti
dell'araldica.
Proprio perché prevale l'intento di diffondere il più possibile contenuti che non hanno
altro canale di distribuzione, i filmati dell'incontro di Cesano sono stati messi on line
sebbene di livello amatoriale.
Attualmente sono sessanta i video pubblicati su Araldica TV da quando ha cominciato
la sua attività quattro anni or sono. Di questi
ben dieci sono quelli che riguardano il convegno di Cesano.
Pagina a cura di Silvia Boldrini, Ricercatore Associato Centro Studi Araldici
la tesi da premiare.
Ricordiamo agli interessati che c’è tempo
fino al 30 aprile per
presentare la propria
candidatura. Maggiori
dettagli e il regolamento completo possono essere trovati
nell’apposita sezione
del sito istituzionale
del Centro Studi Araldici.
5 X 1000 AL CESA
Dal 2009 è possibile destinare il 5 x 1000 al Centro
Studi Araldici per sostenerne le attività, ed in specifico per finanziare il premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”; un dettagliato resoconto viene pubblicato ogni anno sul
Gazzettino Araldico. Per poter destinare al CESA il
proprio 5 x 1000 basta inserire il Codice Fiscale
95059840124 nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi e apporre la propria firma.
CONCORSO FOTOGRAFICO
Il concorso promosso dal Centro Studi Araldici,
giunto alla decima edizione, prevede la pubblicazione di una foto realizzata da un lettore del Gazzettino Araldico sull’ultima pagina del semestrale.
La scelta della fotografia da pubblicare è fatta a
insindacabile giudizio della redazione del Gazzettino e deve avere per soggetto una delle tante meraviglie araldiche di cui l’Italia è ricca e che non
sempre sono conosciute. La partecipazione è libera e gratuita. Colui che viene premiato riceverà a
sua scelta una copia omaggio degli Atti del Convegno “Le fonti dell’Araldica. Lo Stemmario Carpani”
o una pergamena commemorativa.
Pag. 16
Gazzettino Araldico
SELEZIONE DALLA CRONACA DEL “NOTIZIARIO ARALDICO”
LIBRO D’ORO 2015-19
di Raffaele Coppola
Presentato ufficialmente in occasione
dell’Assemblea dei Soci della Libro d’Oro
Srl tenutasi lo scorso 25 giugno, ha già iniziato ad essere distribuito il Libro d’Oro 20152019.
ma, la blasonatura, gli eventuali titoli e gli
stati personali aggiornati a seconda delle
informazioni che è stato possibile raccogliere.
Pubblicato sul Notiziario Araldico il 30 giugno
2016.
RIVISTA DEL COLLEGIO ARALDICO
di Raffaele Coppola
Un nuovo periodico dedicato all’araldica, al
diritto nobiliare, alle genealogia ed agli Or-
I due volumi del nuovo Libro d’Oro
L’opera pubblicata dalla società editoriale di
Torino si propone come prosecuzione della
storica pubblicazione curata dalla famiglia
Bertini Frassoni, attraverso il Collegio Araldico di Roma, sin dal lontano 1910, tanto da
essere indicata come XXV^ edizione dello
storico repertorio che per molti decenni ha
rappresentato il punto di riferimento della
nobiltà italiana, e che ora la società editoriale Libro d’Oro Srl intende proseguire e rilanciare.
Anche per tali ragioni veste grafica, impostazione dei contenuti e criteri editoriali, restano immutati rispetto all’ultima edizione (la
XXIV^ uscita nel 2010 a coprire il periodo
2010-2014); dunque per ogni casato censito i
due tradizionali volumetti che compongono
l’opera, propongono dei brevi cenni storici,
la riproduzione in bianco e nero dello stem-
La copertina del primo numero della “Rivista del
Collegio Araldico”
dini Cavallereschi si affaccia sulla scena editoriale, nuovo nel nome e nella veste grafica,
ma nelle intenzioni prosecutore di una lunga
tradizione iniziata nel 1903 e continuata sino
al 2010 con la “Rivista Araldica” edita dal
Pag. 17
Gazzettino Araldico
SELEZIONE DALLA CRONACA DEL “NOTIZIARIO ARALDICO”
Collegio Araldico guidato dalla famiglia Bertini Frassoni, di cui si propone come ideale
prosecuzione; una continuità rivendicata sin
dalla copertina che riporta le indicazioni
“Collegio Araldico fondato nel 1853″ e
“Anno 113″.
Il primo fascicolo dunque di questa rinnovata storia è in distribuzione gratuita ai sottoscrittori del “Libro d’Oro” edito come la rivista dalla Libro d’Oro Srl, “Libro d’Oro” presentato settimana scorsa e di cui è ora iniziata la distribuzione. Questo primo numero secondo le anticipazioni contiene studi di storia, di diritto e di genealogia ed è aperto da
un articolo di memorie personali del noto
scrittore franco-italiano Gérard Roero di
Cortanze.
Il costo dell’abbonamento al periodico per il
2016 è fissato in 40 €, e per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del Collegio Araldico.
a” (World Vexillology Day, WVD).
L’appuntamento che dovrebbe rinnovarsi il 1° ottobre di ogni anno ha come fine
quello di diffondere i temi vessillologici
attraverso una manifestazione pubblica
liberamente organizzata dalle varie associazioni che aderiscono all’iniziativa.
Anche le associazioni italiane Bandiere
Storiche e Centro Italiano Studi Vessilologici (CISV) parteciperanno alla giornata pilota promuovendo una manifestazione sabato 1° ottobre a Milano, al Castello
Sforzesco.
Nei prossimi giorni saranno diffusi maggiori dettagli in merito alla proposta italiana.
Pubblicato sul Notiziario Araldico il 13 settembre
2016.
CORSO PROPEDEUTICO DI
GENEALOGIA A ROMA
Pubblicato sul Notiziario Araldico il 02 luglio 2016.
di Redazione
GIORNATA MONDIALE DELLA
VESSILLOLOGIA A MILANO
di Raffaele Coppola
Portland Flag Association (PFA) in collaborazione con la North American Vexil-
Logo dell’associazione Bandiere Storiche
lological Association (NAVA) hanno lanciato in via sperimentale la prima
“Giornata Mondiale della Vessillologi-
Inizia oggi a Roma il Corso Propedeutico di
Genealogia, Storia di Famiglia, Ordini Cavallereschi organizato dall’Università degli
Studi Link Campus University, in collaborazione con Confédération Internationale de
Généalogie et d’Héraldique, Istituto Araldico Genealogico Italiano, Institut International
d’Etudes Généalogiques et d’Histoire des
Familles,Scuola di Genealogia, Araldica e
Scienze Documentarie, Federazione delle
Associazioni Italiane di Genealogia, Storia di
Famiglia, Araldica e Scienze Documentarie, International Federation of Schools of
Family History,Famiglie Storiche d’Italia.
Il corso dura due giorni e vuole offrire una
panoramica sulla metodologia e gli strumenti per avvicinarsi al mondo della genealogia,
dell’araldica e degli ordini cavallereschi,
affinchè ogni partecipante possa essere in
grado di risalire autonomamente alle origini
della propria famiglia, costruirsi il proprio
stemma come espressione grafica del co-
Pag. 18
Gazzettino Araldico
SELEZIONE DALLA CRONACA DEL “NOTIZIARIO ARALDICO”
gnome, ed avere un serio approccio con gli
ordini cavallereschi ed i sistemi premiali.
Di seguito il programma della due giorni,
che vede tra i docenti nomi importanti nel
campo degli studi araldici e genealogici italiani e non:
Sabato 22 ottobre 2016, dalle ore 9,30 alle
13,00
Presentazione: S.Em. Rev.ma il Cardinale
Andrea Cordero Lanza di Montezemolo
Franco
Ciufo
(Link
Campus
University), Spunti storici sulla famiglia di
Papa Pio V e il suo stemma pontificio.
Pier Felice degli Uberti (AIH, AIG, ICOC, IAGI), Le fonti, i documenti utili alla ricerca genealogica.
siastica.
Nicola Pesacane (IAGI), I blasonari nella storia.
Pier Felice degli Uberti, Gli Uffici Araldici di
Stato nel mondo.
Domenica 23 ottobre 2016, dalle ore 10,00
alle 13,00
Alberto Lembo, La sovranità affievolita e
l’autorizzazione all’uso degli ordini cavallereschi preunitari in accordo alla l.3/3/1951, 178.
Marco Crisconio, Riflessioni sulle principali
leggi e disposizioni governative riguardanti la
nobiltà delle provincie meridionali d’Italia
dall’epoca Sveva alla conclusione del Regno
delle Due Sicilie.
Carlo Tibaldeschi (AIH, AIG, ICOC, IAGI), Alcuni aspetti di genealogia genetica.
Alfonso Marini Dettina ( IAGI), Categorie di
legittimazione degli Ordini Equestri da parte
della Santa Sede.
Nicola Pesacane (IAGI), Rettifiche ed assunzioni di cognomi.
Salvatore Olivari de la Moneda (AIG, ICOC,
IAGI), Le decorazioni ecclesiastiche.
Enzo Caffarelli, Cognomi d’Italia: storia, formazione, tipologie.
Charles Mack Castelletti ( IAGI), I vari concetti di nobiltà e gentility nel Regno Unito di
Gran Bretagna, una Nazione dove la nobiltà è
protetta e tutelata.
Nerio
Pantaleoni
(IAGI),
Lo
studio
dell’albero genealogico attraverso i caratteri
fisiognomici integrativi che caratterizzano il
nostro volto.
Valeria Leonardi – Valeria Vanesio, La conservatoria magistrale dell’Ordine di Malta:
Patrimonio librario e documentario tra genealogia, araldica, e prove nobiliari dal XVI al
XIX secolo.
Dalle ore 14,30 alle 18,00
Marco Horak ( AIG, IAGI), La genealogia e
l’evoluzione storica dei patrimoni familiari.
Carlo Tibaldeschi (AIH, AIG, ICOC, IAGI), La tecnica blasonica.
Valerio Leoni (IAGI), Metodologie per realizzare ricerche genealogiche nello Stato Pontificio
Maria Cristina Sintoni (IAGI), L’araldica degli
Enti.
Don Antonio Pompili (IAGI), L’araldica eccle-
Pier Felice degli Uberti (AIH, AIG, ICOC, IAGI), La Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi
– ICOC.
Dalle 14,30 Visita araldica guidata
“Passeggiata araldica per via del Corso” con
Don Antonio Pompili, IAGI
Pubblicato sul Notiziario Araldico il 22 ottobre
2016.
Gli articoli pubblicati in queste pagine
sono solo una selezione delle principali
notizie pubblicate dal quotidiano digitale
“Notiziario Araldico”,
tra il 01 giugno ed il 31 ottobre 2016.
***
L’elenco di tutte le news pubblicate dal
“Notiziario Araldico” è consultabile online sul sito: www.notiziarioaraldico.info
Pag. 19
Gazzettino Araldico
LE NUOVE REGISTRAZIONI
Aggiornato a fine ottobre 2016
Nell’ultimo semestre sono stati registrati presso il Centro Studi Araldici i seguenti
nuovi stemmi familiari:
Baggini
Lazzarini
Morea
Pallaro
Torre
Tosi Zanetti
Zappalà
Baldassarre
Nell’ultimo numero del Gazzettino Araldico, per un
deplorevole errore redazionale, è stata inserita
un’immagine sbagliata dello stemma della famiglia
Baldassarre; qui sopra viene ora pubblicato lo
stemma corretto.
Il Centro Studi Araldici non ha alcuna autorità per legittimare, autorizzare, correggere o vietare l’uso di qualsiasi insegna
araldica familiare; il CESA dunque, si limita solo ad annotare che una determinata arme è in uso ad una determinata famiglia.
Il Centro Studi Araldici però si fa sempre dovere di segnalare anomalie o irregolarità nei nuovi emblemi, lasciando poi libertà di scelta ai titolari. Le armi che più si discostano dalle leggi e dalla tradizione araldica, vengono catalogate come irregolari.
Qui abbiamo riportato gli stemmi di nuova adozione e le insegne storiche suffragate esclusivamente da autocertificazione
del richiedente, segnalataci dopo il mese di maggio 2016, per documentare pubblicamente una data certa di loro utilizzo.
Pag. 20
Gazzettino Araldico
GLI STEMMI STORICI
Aggiornato a fine ottobre 2016
Nell’ultimo semestre sono stati inseriti in Stemmario Italiano® i seguenti stemmi
familiari storici:
Billi, Biondi Morra, Biondi, Biondi, Biondi, Biondi o Biondi Bartolini, Biordi, Biscaccianti della Fonte, Biscaretti, Bisignani o Bisignano, Bisleti, Crovara Pescia, Moricca*.
Eventuali cognomi ripetuti indicano gruppi familiari differenti con stemmi araldici propri.
L’eventuale presenza di un asterisco (“*”) accanto al nome della famiglia, indica che la storicità
dello stemma è stata appurata attraverso documenti in copia e non tramite fonti dirette.
L’eventuale presenza di un apice (“^”) accanto al nome della famiglia, indica che la storicità dello stemma è stata dichiarata pubblicamente (principalmente mediante pubblicazioni di carattere
librario) da altri, che si sono fatti carico di svolgere le verifiche del caso secondo criteri non
sempre noti al Centro Studi Araldici.
Pag. 21
Gazzettino Araldico
LETTI PER VOI
Breve presentazione di alcune opere librarie gentilmente donate al nostro ente dagli editori o
dagli autori.
“Stemmi di Murat – titoli e nobiltà del Regno di Napoli”, di Vincenzo
Amorosi e Gaetano Damiano, Edizioni Scientifiche e Artistiche, 2016, formato 17 x 24 cm, 160 pp, copertina morbida, bianco e nero, 15,00 euro.
Gli autori
Vincenzo Amorosi è nato nel 1946 a Cetraro (CS), ma vive a Torre Annunziata. E’ un araldista, ricercatore d’archivio, studioso e disegnatore araldico. Laureatosi in Scienze Turistiche, collabora alle attività archeologicheturistiche del Centro Studi Storici Archeologici di Boscoreale, Boscotrecase e Trecase. Membro della SISA, Socio Corrispondente dello IAGI, membro della ESHA, è Ricercatore Associato del CESA e socio fondatore e vicepresidente del Centro Studi Storici Nicolò d’Alagno. Ha pubblicato diversi libri, curando fra l’altro la parte araldica nel volume “I vescovi di
Nola nei medaglioni della cattedrale” e in “I vescovi e i Vicari Capitolari
Nolani”. Ha pubblicato “Emblemata Sarnensis” ed è coautore del libroinventario “Archivio Storico della Parrocchia A. G. P. Basilica Pontificia
Maria SS della Neve in Torre Annunziata”.
Gaetano Damiano nato a Domodossola da famiglia meridionale, funzionario bibliotecario dell’Archivio di Stato di Napoli, vi svolge le funzioni di
assistenza e guida alla ricerca, cura degli inventari e controllo della conservazione del materiale archivistico. Si è occupato del “Decennio FranceLa copertina del volume
se” con articoli e partecipazioni a convegni che, in parte, si concludono
con questa pubblicazione. Diplomato presso la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica annessa all’Archivio di Stato di Napoli, tiene seminari sulla tecnica di ricerca genealogica.
Contenuto
Il volume tratta della nobiltà creata da Gioacchino Murat e Giuseppe Bonaparte a Napoli dedicando una particolare attenzione all’aspetto araldico delle nuove nobilitazioni.
Struttura
Il lavoro è aperto da un’efficace presentazione di Francesco Barra, ordinario di storia moderna a Salerno, quindi,
dopo una breve presentazione metodologica degli autori viene proposta una prima parte destinata a fornire i
riferimenti archivistici dei documenti proposti, articolata in sette capitoli: avvertenza; un tentativo di ricostruzione di un fondo archivistico perduto; documenti; la nobiltà di Murat; i nobili di Murat dal fondo perduto del Consiglio de’ Maggiorati; titoli concessi da Gioacchino Murat re di Napoli; titoli concessi da Giuseppe Bonaparte re
di Napoli; i feudi del Regno delle due Sicilie riservati alla corona di Francia.
La seconda parte è invece destinata a proporre le immagini, per lo più disegni curati da Amorosi, di supporto al
lavoro, ed in particolare gli stemmi dei nobilitati completi di blasonature, ed è articolata in quattro capitoli:
l’araldica e gli scudi di Gioacchino Murat; tabella colori araldici; platea araldica (cioè 81 schede, ciascuna con la
riproduzione dello stemma e la relativa blasonatura) e i volti del maggiorasco (galleria di ritratti).
A chiudere il volume i ringraziamenti, la bibliografia con le fonti archivistiche, l’indice ed il profilo degli autori.
Caratteristiche
Il volume interamente in bianco e nero, si presenta maneggevole, per formato e dimensioni, rilegato in brossura, viene valorizzato dalla scelta della carta avorio. La grafica semplice e pulita rende piacevole la consultazione.
L’opera intende proporre dei documenti, spesso inediti ed in generale mai riorganizzati per approfondire il tema della nobiltà murattiana, e ciò fa di questo lavoro un contributo allo studio prezioso. Riscontriamo qualche
refuso di troppo, ma ciò non incide sul valore del contenuto documentale curato da Damiano, valore accresciuto
dal contributo di Vincenzo Amorosi, che ha realizzato a mano gli stemmi presenti nell’opera con il suo inconfondibile stile personale, caratterizzato da immagini chiare e lineari, che permettono una perfetta leggibilità degli
emblemi araldici.
Pag. 22
Gazzettino Araldico
LO “STEMMARIO CIVICO” DEL PIEMONTE:
UN’OCCASIONE PERDUTA ?
Analisi critica del professor Alessandro Savorelli della recente opera dedicata all’araldica civica piemontese:
Il Piemonte vanta un’antica tradizione di studi araldici che è stata continuata negli ultimi decenni con iniziative e pubblicazioni eccellenti, dovute a storici tra i più accreditati della materia a livello europeo: basterà qui ricordare il volume Blu rosso & oro. Segni
e colori dell’araldica in carte, codici e oggetti d’arte, (a cura di I. Massabò Ricci, M. Carassi, L.C. Gentile, Milano 1998), risultato di una mostra tenutasi a Torino e curato in
maniera eccellente da esperti italiani e stranieri, tra i quali Michel Pastoureau; L’identità genealogica e araldica. Fonti, metodologie, interdisciplinarità, prospettive,
Roma 2000, ancora risultato di un convegno torinese; i contributi di Renato Bordone
(fra cui Araldica astigiana, Asti 2001) e Luisa Gentile (i numerosi saggi e gli ottimi volumi, tra i migliori in assoluto usciti in anni recenti, Araldica saluzzese. Il Medioevo, Cuneo 2004 e Riti ed emblemi: processi di rappresentazione del potere principesco in area
subalpina, 13-16. secc., Torino 2008); o infine, in un’area storicamente contigua al Piemonte, l’edizione a cura della regione Valle d’Aosta del bellissimo stemmario civico
aostano (Gli stemmi della Regione e dei comuni della Valle d’Aosta, Aosta, 2008), cui ha
fra l’altro contribuito un gruppo di esperti del progetto”Araldica civica”, il più imporLa copertina del volume
tante centro nazionale di ricerca sull’argomento.
È proprio a partire da questa considerazione che ci è parso molto deludente
lo Stemmario civico piemontese or ora pubblicato a cura del Consiglio regionale (Stemmario civico piemontese, 2
voll., Forlì (?), Modulgrafica forlivese, 2016). L’opera non soddisfa le aspettative, fra l’altro perché il Piemonte, coi
“consegnamenti d’arme” e la lunga tradizione di autonomie medievali è una delle regioni dove l’araldica comunale
è più antica e vivace. Il lettore si trova purtroppo davanti a un prodotto discutibile sul piano editoriale e tipografico
(e che certo non brilla a petto della sua omologa aostana nemmeno sotto questo profilo). Ma soprattutto ad un testo
che non soddisfa le premesse iniziali, accennate nella “Introduzione” del Presidente del Consiglio regionale (p. III).
Si sostiene infatti ivi che il volume è utile «per la comprensione degli eventi e delle tradizioni che costituiscono il
nostro retroterra culturale»: ma occorre dire che in realtà il libro non realizza affatto questo scopo e l’oggetto della
pubblicazione rimane muto per il lettore, specialista e non, il quale alla fine ne saprà quanto prima di un fenomeno
storico di cui si parla e non avrà vista appagata in alcun modo la sua eventuale curiosità. Né lo sovviene la Presentazione del curatore, Paolo Edoardo Fiora di Centocroci (pp. V-XII), che contiene un profilo storico sulle origini
dell’araldica assai poco lucido e convincente.
Per il resto, il volume contiene singole schede sui comuni della regione, ove si riportano solo una blasonatura degli
stemmi, i dati sui decreti di riconoscimento e concessione (la cui completezza è da indagare) e un brevissimo cenno
sulla toponomastica del luogo, tratto dal Dizionario di toponomastica e dalla collana “Comuni del Piemonte”: ma
nessuna analisi di carattere storico e storico-araldico o sussidio esplicativo per il profano. Se almeno le illustrazioni
coi vivaci disegni degli stemmi fossero leggibili, si potrebbe anche sorvolare sull’apparato insufficiente: ma purtroppo non è così, le immagini, scaricate da siti web, a bassa risoluzione (a quanto è dato vedere, anche da araldicacivica.it, e, ci si dice senza le dovute autorizzazioni) e sfocate, non appagano l’occhio e rendono anzi illeggibile il
libro anche solo dal punto di vista di una raccolta iconografica. Se fra l’altro il sito araldicacivica.it fosse stato interpellato, avrebbe probabilmente acconsentito a riproduzioni di migliore qualità.
Sorprende infine che, proprio all’inizio del volume, nella scheda sullo stemma della Regione Piemonte (p. XV) si sia
di fronte a un errore piuttosto grave. Si sostiene infatti che lo stemma del Piemonte riprenderebbe «l’antico stemma
subalpino, risalente al 1424» e che «il lambello azzurro ricorda, con le sue tre gocce, le tre casate che avevano governato il Piemonte, gli Angiò, gli Acaia e i Savoia». Come è noto il lambello è il segno di brisura sabaudo e non
allude in alcun modo alle “tre casate” di cui si parla. Curiosamente, il Consiglio regionale stesso aveva da poco
curato l’edizione di un volume (I Simboli della Regione Piemonte. Stemma, gonfalone, bandiera: origini e disciplina,
Consiglio Regionale del Piemonte, ottobre 2010), che contiene un saggio di Luisa Gentile ove si fornisce – ovviamente – la giusta lettura di quello stemma. Questa singolare lacuna bibliografica si aggiunge così, con disappunto
di chi legge, alla scarna bibliografia in calce al 2° vol. (p. 605), che, quantunque in opera di divulgazione, è decisamente troppo scarna, limitandosi a poche opere obsolete, senza nessun ragguaglio della produzione araldica moderna.
Riteniamo che, nel panorama degli stemmari regionali e provinciali italiani (dove si alternano buoni lavori a lavori
meno curati), il Consiglio regionale del Piemonte abbia perso un’occasione per offrire un prodotto utile, informato
e piacevole, sia come pubblicazione di rappresentanza, sia per l’informazione dei cittadini. .org
Pag. 23
Gazzettino Araldico
LETTURA ARALDICA
ATLANTI SIMBOLICI DELLO SPAZIO
POLITICO
Non in commercio
Prezzo offerta GRATUITO
ATLANTI SIMBOLICI DELLO SPAZIO POLITICO - I Portolani e il “Libro
del Conocimiento de todos los Reinos” (Sec XIV), a cura di Alessandro Savorelli, contenuto in “Armas e trofeus”, 2015, file PDF, pp. 38, 7,6MB, illustrato
LO STUDIO
Il professor Alessandro Savorelli è noto nel mondo dell’araldica per i suoi
studi sempre rigorosi e ricchi di risvolti inediti, tanto da essere considerato uno dei più autorevoli araldisti
contemporanei anche al di fuori dei
patri confini.
A conferma di tutto ciò si segnala lo
studio “Atlanti simbolici dello spazio
politico. I portolani e il «Libro del conocimiento de todos los reinos» (s.
XIV)” pubblicato sul periodico scientifico portoghese “Armas e trofeus”.
“Si tratta – scrive lo stesso Savorelli –
di un’analisi del repertorio araldico
dei più antichi portolani (XIV s.) e del
“Libro del conocimiento” (120 stemmi
e vessilli), con considerazioni critiche
sulla interpretazione di questa applicazione araldica da parte della letteratura specialistica, che spesso l’ha
fraintesa”.
Grazie alla disponibilità dell’autore
oggi è possibile ricevere gratuitamente il file pdf dello studio facendone richiesta alla nostra redazione: [email protected]
L’offerta è valida sino al 31 gennaio 2017; per maggiori informazioni è possibile contattarci
all’indirizzo [email protected].
Pag. 24
Gazzettino Araldico
PUBBLICAZIONI CENTRO STUDI ARALDICI
Collana “L’Araldica dello Scudo d’Oro”
La collana “L’araldica dello Scudo d’Oro” è destinata a raccogliere le tesi di laurea encomiate
con il premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”, istituito dal Centro
Studi Araldici nell’ambito del “Gran Premio Scudo d’Oro”, al fine di incentivare gli studi accademici in ambito araldico. Gli eventuali volumi “fuori collana” presenti nell’elenco, raccolgono gli elaborati che pur non essendo stati premiati, hanno ricevuto un riconoscimento
nell’ambito dello stesso premio di laurea. Questi ultimi volumi si distinguono dai primi per
l’adozione di una copertina, dei risvolti e dei fregi della sovracopertina, azzurri, in luogo della copertina rossa, dei risvolti e dei fregi bordeaux adottati per i volumi delle tesi premiate.
L’ARALDICA FIORENTINA AI TEMPI DI COSIMO III DE’
MEDICI - “Armeria gentilizia di Firenze ovvero Registro delle figure
delle Famiglie fiorentine et Armi delle città, terre, ufizi et altro dello
Stato fiorentino”
di Laura Cirri, prefazione di Luigi Borgia, Centro Studi Araldici, 2012, copertina
rigida con sovracoperta, pp. 256, 29,5 x 21 cm, illustrato, interamente a colori.
Prezzo 75,00 € cad. + spese di spedizione
IL DIRITTO NOBILIARE - “Cenni storici, legislazione della penisola italiana e aspetti attuali”
di Carlotta Monti Guarnieri, Centro Studi Araldici, 2013, copertina rigida con sovracoperta, pp. 184, 29,5 x 21 cm, ill., interamente a colori.
Prezzo 75,00 € cad. + spese di spedizione
LA CHIESA DI SAN GIORGETTO - Uno scrigno di araldica tedesca (sec. XIII-XIV)
di Giorgio Sartor, con presentazione di Franco Alvise Segala e introduzione di
Marco Pasa, Centro Studi Araldici, 2015, copertina rigida con sovracoperta, pp.
136, 29,5 x 21 cm, illustrato, a colori.
Prezzo 75,00 € cad. + spese di spedizione
Pag. 25
Gazzettino Araldico
PUBBLICAZIONI CENTRO STUDI ARALDICI
L’ARALDICA DELLO SCUDO D’ORO
IL VOLTONE DEL CIMITERO DEI CANONICI NEL COMPLESSO DELLA CATTEDRALE DI VERONA
di Michela Bonazzi, con prefazione di Fabio Coden, Centro Studi Araldici, 2016,
copertina rigida con sovracoperta, pp. 100, 29,5 x 21 cm, illustrato, a colori.
Prezzo 75,00 € cad. + spese di spedizione
FUORI COLLANA
STEMMARIO CARPANI - “Blasonatura e digitalizzazione di uno
stemmario comense del XV secolo”
di Eugenia Gadaleta, Centro Studi Araldici, in coedizione con Società Italiana di
Studi Araldici e Vivant, con il patrocinio della Città di Como, 2013, copertina rigida con sovracoperta, pp. 260, 29,5 x 21 cm, ill., interamente a colori.
Prezzo 75,00 € cad. + spese di spedizione
GLI STEMMI DEL PALIO DI FELTRE
di Rosaria De Biasio, con introduzione di Giorgio Aldrighetti, Centro Studi Araldici, 2014, copertina rigida con sovracoperta, pp. 152, 29,5 x 21 cm, illustrato, a colori.
Prezzo 75,00 € cad. + spese di spedizione
Pag. 26
Gazzettino Araldico
PUBBLICAZIONI CENTRO STUDI ARALDICI
Rapporto Nazionale sullo stato dell’Araldica
Il “Rapporto Nazionale sullo stato dell’Araldica” in Italia nasce con il duplice scopo di monitorare lo stato dell’arte relativo alla disciplina araldica nel nostro paese, e nel contempo attirare l’attenzione del pubblico su tale materia fornendo dei dati statistici quanto più possibile
oggettivi.
Per queste ragioni le risultanze annuali di questo studio sono anche scaricabili gratuitamente
dal sito del Centro Studi Araldici.
RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2011
a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2011, pp. 36, 14 x 20 cm, copertina
morbida, brossura, interamente a colori.
Prezzo 18,00 € cad. spedizione gratuita in Italia
RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2012
a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2012, pp. 36, 15 x 21 cm, copertina
lucida plastificata, brossura, interamente a colori.
Prezzo 6,00 € cad. spedizione gratuita in Italia
RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2013
a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2013, pp. 36, 15 x 21 cm, copertina
lucida plastificata, brossura, interamente a colori.
Prezzo 6,00 € cad. spedizione gratuita in Italia
RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2014
a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2014, pp. 36, 15 x 21 cm, copertina
lucida plastificata, brossura, interamente a colori.
Prezzo 6,00 € cad. spedizione gratuita in Italia
RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2015
a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2015, pp. 62, 15 x 21 cm, copertina
lucida plastificata, brossura, interamente a colori.
Prezzo 15,00 € cad. spedizione gratuita in Italia
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Gazzettino Araldico
PUBBLICAZIONI CENTRO STUDI ARALDICI
RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA
RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2016
a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2016, pp. 36, 14 x 20 cm, copertina
lucida plastificata, brossura, interamente a colori.
Prezzo 6,00 € cad. spedizione gratuita in Italia
Atti dei convegni
La pubblicazione degli “Atti” dei convegni promossi dal Centro Studi Araldici si prefigge il
duplice scopo di diffondere presso il pubblico più vasto possibile i contenuti presentati in occasione dei convegni stessi, preservando contestualmente la memoria di quanto esposto originariamente solo verbalmente.
Anche per queste ragioni tali pubblicazioni - ove non sussistano vincoli da parte di terzi interessati - sono disponibili oltre che nella versione cartacea anche in quella digitale, scaricabile gratuitamente dal sito del Centro Studi Araldici.
Atti del convegno LE FONTI DELL’ARALDICA - LO STEMMARIO CARPANI
AA. VV., a cura di Raffaele Coppola, Centro Studi Araldici, 2015, copertina morbida, pp. 186, 14,8 x 21 cm, illustrato, a colori.
Prezzo 18,00 € cad. spedizione gratuita in Italia
NOTA BENE Il Centro Studi Araldici non ha come fine quello di svolgere un’attività imprenditoriale in campo editoriale, per tale ragione ogniqualvolta non esistano vincoli di terzi in
quanto ai contenuti, le pubblicazioni realizzate sono rese disponibili anche in formato elettronico scaricabile gratuitamente.
Le versioni cartacee hanno sempre una tiratura estremamente contenuta, che non supera le
100 copie, e sono cedute ai soci o agli enti convenzionati; possono inoltre essere omaggiate a
coloro che sostengono i singoli progetti (premio di laurea, studio statistico della situazione
araldica in Italia, ...) con contributi liberali.
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Gazzettino Araldico
PUBBLICAZIONI CENTRO STUDI ARALDICI
Gazzettino Araldico - Raccolta
La collana “Gazzettino Araldico - Raccolta” è destinata a dare una veste cartacea alla
newsletter “Gazzettino Araldico”, l’house organ del Centro Studi Araldici che sin dal 2006 ne
documenta l’intensa attività di promozione e diffusione della tradizione araldica, al fine di
preservarne i contenuti - ivi compresi gli stemmi familiari di nuova ideazione in esse pubblicati - per il futuro anche attraverso il Deposito Legale previsto dalle vigenti normative.
La funzione di questi volumi è documentare fedelmente i contenuti del Gazzettino Araldico;
nella versione cartacea quindi si è conservata anche l’impostazione delle pagine, nate per essere scorse a video e non per essere sfogliate in un libro, con tutti i limiti grafici conseguenti.
GAZZETTINO ARALDICO - Raccolta Volume I (2006-2009)
ristampa dei numeri del Gazzettino Araldico dal 2006 al 2009, Centro Studi
Araldici, 2015, 210 x 290 cm.
In omaggio per contributi a sostegno della prossima edizione del premio di
laurea, pari o superiori a 40,00 €
GAZZETTINO ARALDICO - Raccolta Volume II (2010-2012)
ristampa dei numeri del Gazzettino Araldico dal 2010 al 2012, Centro Studi
Araldici, 2015, 210 x 290 cm.
In omaggio per contributi a sostegno della prossima edizione del premio di
laurea, pari o superiori a 40,00 €
GAZZETTINO ARALDICO - Raccolta Volume III (2013-2014)
ristampa dei numeri del Gazzettino Araldico dal 2013 al 2014, Centro Studi
Araldici, 2015, 210 x 290 cm.
In omaggio per contributi a sostegno della prossima edizione del premio di
laurea, pari o superiori a 40,00 €
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Gazzettino Araldico
NOTIZIARIO CENTRO STUDI ARALDICI
In queste pagine sono riportate le news che riguardano l’attività del Centro Studi Araldici, pubblicate nel
“Notiziario Araldico”, dal 01 giugno al 31 ottobre 2016 e consultabili sui siti Internet del CESA
“Araldica: attualità e
prospettive”: il programma
delle pubblicazioni di carattere araldico degli ultimi 12 mesi, con
l’intervento di diversi autori
Ore 15.15 Artista araldico dell’anno –
Giuseppe Quattrociocchi (Accademia
degli Agghiacciati di Sulmona)
Appuntamento araldico promosso
dal Centro Studi Araldici a Cesano
Maderno il prossimo 25 giugno
Ore 15.30 Italia araldica – Oriolo Romano, Palazzo Altieri, a cura di Maurizio Carlo Alberto Gorra (Académie
Internationale d’Héraldique)
16 giugno 2016
Come già annunciato il 25 giugno il
Centro Studi Araldici, in collaborazione con il Comune di Cesano Maderno e con la partecipazione
dell’Associazione Culturale Gemino, promuove la seconda edizione
del convegno dal titolo: “Araldica:
attualità e prospettive”.
L’appuntamento, dopo la positiva
esperienza della prima edizione,
svoltasi l’anno scorso a Torino, intende essere un appuntamento annuale in località sempre diverse, e
intende
creare
un’occasione
d’incontro fra coloro che a vario
titolo si interessano di araldica, utilizzando una formula innovativa,
non cioè una “classica” presentazione di studi, ma un momento di
analisi e approfondimento sullo stato dell’araldica in Italia. Lo schema
prevede quindi una prima parte di
analisi della situazione con una tavola rotonda su un tema d’attualità
scelto di anno in anno e la presentazione del “Rapporto Statistico sullo
Stato dell’Araldica” che il CESA
conduce annualmente; nella seconda parte vi sarà invece la consegna
del Gran Premio Scudo d’Oro (che
valorizza i siti Internet, i libri, le tesi
di laurea e gli studiosi che si occupano della materia), e a seguire le
presentazioni di un’esperienza positiva in ambito araldico, dei libri dedicati alla materia usciti negli ultimi
12 mesi, di un artista che si occupa
di araldica e di una località ricca di
testimonianze araldiche; a chiudere
– ove possibile – la visita guidata a
delle testimonianze araldiche locali.
Ricco e variegato il programma,
che vedrà ancora una volta
l’intervento di molti nomi noti del
mondo araldico italiano.
Ore 15.45 Affinità araldiche – Ordini
Cavallereschi e sistemi premiali –
Pierfelice degli Uberti (Commissione
Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – ICOC)
Ma ecco il programma dell’edizione
cesanese dell’evento:
Ore 16.00 Conclusione dei lavori
Ore 10.00 Saluto Autorità – Celestino Oltolini (Assessore alla Cultura
Comune di Cesano Maderno)
Ore 16.15 Visita allo “Scalone delle
armi” di Palazzo Arese Borromeo,
accompagnati da Silvia Boldrini
(Centro Studi Araldici)
A seguire Inizio lavori – presentazione iniziativa Raffaele Coppola
(Centro Studi Araldici)
Gazzettino
numero 20
Ore 10.30 Tavola rotonda: Come
promuovere la conoscenza e l’uso
dell’araldica nell’Italia contemporanea – Con Luigi Borgia (Académie
Internationale d’Héraldique) e Pierfelice degli Uberti (Confédération
Internationale de Généalogie et
d’Héraldique – CIGH e Istituto Araldico Genealogico Italiano – IAGI),
moderatore
Raffaele
Coppola
(Centro Studi Araldici)
Disponibile il nuovo numero della
newsletter digitale e semestrale del
Centro Studi Araldici
Ore 11.30 Presentazione “Rapporto
Nazionale sullo stato dell’Araldica”
in Italia – a cura del CESA
Ed allora ecco che l’apertura della
pubblicazione è riservata all’ormai
imminente convegno “Araldica: attualità e prospettive”, l’appuntamento
annuale promosso dallo stesso Centro
Studi Araldici giunto alla sua seconda
edizione che si svolgerà il prossimo
25 giugno alle porte di Milano, e precisamente a Cesano Maderno. Il convegno intende analizzare la situazione
dell’araldica oggi in Italia e promuoverne alcuni dei suoi aspetti migliori,
e proprio per questo si annuncia ancora una volta come un momento unico nel suo genere e di notevole interesse.
Ore 12.00 Colazione di lavoro
Ore 14.00 Consegna Gran Premio
Scudo d’Oro e del premio di laurea
in memoria di Paolo Giovanni Maria
Coppola – a cura del Centro Studi
Araldici
Ore 14.30 Iniziative/esperienze
d’interesse – “Araldica Civica” con
Massimo Ghirardi (Gruppo Italiano
di Araldica Civica)
Ore
14.45
Novità
editoriali
dell’ultimo anno – presentazione
Pag. 30
Araldico
17 giugno 2016
E’ stato diffuso il nuovo numero del
“Gazzettino Araldico”, la newsletter
semestrale del Centro Studi Araldici
che come di consueto aggiorna sulle
molteplici attività dell’ente culturale,
ma non solo.
A seguire ampio spazio al “Gran Pre-
Gazzettino Araldico
NOTIZIARIO CENTRO STUDI ARALDICI
mio Scudo d’Oro“, l’encomio istituito
dallo stesso CESA per valorizzare le
più belle esperienze in ambito araldico attive in Italia, e nel cui ambito
trova posto anche il premio di laurea
“in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”, che con un premio di
1.000,00 euro intende incentivare la
ricerca accademica nel campo.
Irrinunciabile quindi l’appuntamento
con la pagina di aggiornamento sulle altre iniziative del Centro Studi
Araldici, ovvero la nuova edizione
del premio di laurea, “Araldica TV”
e il “Concorso fotografico”.
Di particolare significato quindi la
pagina di resoconto con cui il Centro
Studi Araldici rende conto di come
vengano utilizzati i fondi ricevuti
attraverso i meccanismo del 5 x
1000; una scelta con davvero pochi
equali fra le pur numerosissime – e
spesso molto illustri – istituzioni che
come il CESA usufruiscono di tale
possibilità.
Non solo attività sociale, come detto
il Gazzettino Araldico cerca di essere un servizio per i suoi numerosi
ultimi sette mesi dal “Notiziario Araldico”, il quotidiano digitale specialistico edito sempre dal Centro
Studi Araldici, che in questo caso
riferiscono di due importanti convegni e delle ultime vicissitudini relative al casato dei Borbone delle Due
Sicilie.
Una delle “rubriche” più attese però è relativa ai nuovi stemmi familiari inseriti in “Stemmario Italiano”,
il repertorio araldico digitale curato
dal CESA sin dal 2006, e che in questo numero vede la pubblicazione
di 18 nuovi stemmi familiari.
Più recente quindi la sezione dedicata alle pubblicazioni edite dal
Centro Studi Araldici, raccolte in
quattro distinte collane, e che offrono un inimitabile varietà di proposte editoriali in ambito araldico.
Infine, ma non ultima, le pagine che
riportano tutte le news pubblicate
negli ultimi sette mesi dal
“Notiziario Araldico” e riferite
all’attività del Centro Studi Araldici.
A chiudere la pubblicazione però è
“l’ultima di copertina” che in ogni
numero reca una fotografia a soggetto araldico inviata da un lettore,
e che in questo caso ritrarre una
splendida composizione araldica
visibile a Trieste.
Per gli interessati la newlettwr del
Centro Studi Araldici viene spedita
gratuitamente a chi ne faccia richiesta scrivendo una e-mail con oggetto “Richiesta Gazzettino Araldico”
all’indirizzo
[email protected]
Malfunzionamento
tecnico
Momentaneamente bloccate le registrazioni in Stemmario Italiano
18 luglio 2016
lettori (anche l’ultimo numero è stato
scaricato più di 3.200 volte, davvero
non poche per una newsletter e per
una newsletter che si occupa di un
interesse di nicchia), così ecco una
selezione delle principali notizie dal
mondo dell’araldica e dalle discipline ad esse affini, pubblicate negli
Purtroppo l’applicazione che regola
il funzionamento dei form per la
richiesta
di
registrazione/
inserimento degli stemmi in Stemmario Italiano, sta manifestando dei
problemi, e molte richieste inviateci
tramite tali form non ci sono pervenute. Stiamo lavorando per risolvere al più presto l’inconveniente, nel
frattempo si suggerisce di non invi-
Pag. 31
are ulteriori richieste e di attendere il
ripristino dell’ordinaria funzionalità,
ripristino che sarà segnalato tempestivamente tramite queste stesse pagine.
Ci scusiamo con i cortesi utenti per
l’involontario disservizio.
Centro Studi Araldici
Riattivati i moduli digitali di “Stemmario
Italiano”®
Torna la possibilità di segnalare nuovi
stemmi al popolare sito Internet dedicato all'araldica
1 agosto 2016
Come da programma nel fine settimana sono stati risolti i problemi inerenti
il funzionamento dei form digitali del
sito Internet “Stemmario Italiano”,
form necessari per segnalare gli
stemmi storici o registrare gli stemmi
di nuova ideazione, al fine del loro
inserimento nel database del popolare portale araldico.
L’inconveniente ha notevolmente rallentato l’operatività del Centro Studi
Araldici in queste settimane e potrà
dirsi superato solo con il prossimo
mese
di
settembre,
poichè
l’imminente periodo di ferie non consentirà lo smaltimento di tutte le richieste nel frattempo pervenute.
Pausa estiva per il CESA
Stop alla corrispondenza sino al 5 settembre
12 agosto 2016
Pausa estiva anche per la cancelleria
del Centro Studi Araldici che tornerà
ad evadere la corrispondenza a partire da lunedì 5 settembre, la redazione
del Notiziario Araldico invece continuerà comunque ad aggiornare il
quotidiano digitale, che dunque accompagnerà gli interessati anche durante tutto il periodo estivo.
Le famiglie garbagnatesi e i loro stemmi…
tra storia e curiosità
Conferenza il 22 settembre a Garba-
Gazzettino Araldico
NOTIZIARIO CENTRO STUDI ARALDICI
gnate Milanese con Preatoni e Coppola del Centro Studi Araldici
17 settembre 2016
Si annuncia come una serata di particolare
interesse
quella
che
l’Assessorato alle Politiche Culturali
del comune di Garbagnate Milanese
(cintura nord di Milano) propone
per giovedì 22 settembre presso la
“Corte Valenti”, nel centro città.
In tale circostanza infatti la proposta
culturale
formulata
dall’amministrazione pubblica locale proporrà una conferenza dai contenuti inediti, accompagnata, arricchita e completata da un altrettanto
inedita esposizione araldica.
La conferenza infatti avrà come contenuto caratterizzante la presentazione in anteprima dei risultati delle
ricerche condotte dal prof. Carlo
Preatoni sulla storia, genealogia ed
araldica delle famiglie garbagnatesi,
risultati che nelle prossime settimane saranno anche raccolti in un volume che si annuncia dunque di grande interesse per gli studiosi di storia
locale, ma anche per i cultori in generale dell’araldica, che in iniziative
di questo tipo spesso possono trovare notizie, documenti ed informazioni utili a completare o gettare nuova
luce sui loro studi proprio perchè
molto specifici e assolutamente inediti.
A introdurre l’evento il dr Raffaele
Coppola, rettore del Centro Studi
Araldici e direttore del Notiziario
Araldico, che ricostruirà un succinto
quadro storico e tecnico della disciplina araldica, utile a fornire agli
intervenuti digiuni della materia gli
strumenti di comprensione essenziali.
Gli interventi saranno inoltre accompagnati da due contributi video, il
primo realizzato da Emanuela Finocchiaro e Carlo Preatoni consistente
in una sorta di “sigla di apertura”
della serata della durata di circa 10
minuti che avrà come sottofondo una
accattivante musica medievale e
dove scorreranno in carrellata i vari
stemmi
realizzati
su
legno
dall’artista, il secondo realizzato da
Primiano Mandunzio di Garben Tv
consistente in una breve intervista
fatta a Carlo Preatoni in una corte
garbagnatese
sulle
finalità
dell’iniziativa.
Come accennato, con iniziativa rara
ma lodevole, la conferenza sarà
arricchita
e
completata
dall’esposizione di circa 90 stemmi
realizzati in parte da Emanuela Finocchiaro e già illustrati nel video
di cui sopra, ed in parte dal team di
lavoro coordinato dal prof. Massimo
Colciago della Scuola Secondaria
San Luigi.
L’appuntamento è per le ore 21.00
in via Monza 12 a Garbagnate Milanese e per maggiori informazioni è
possibile contattare il servizio biblioteca al numero 02-99073700.
Garbagnate
l’araldica
scopre
Successo di critica e di pubblico per
la serata araldico-genealogica di
Garbagnate Milanese
30 settembre 2016
Come da programma giovedì 22
settembre si è tenuta a Garbagnate
Milanese la serata dal titolo “Le famiglie garbagnatesi e i loro stemmi…tra storia e curiosità”, promossa dalla locale amministrazione comunale per presentare le risultanze
delle ricerche del professor Carlo
Preatoni sulla storia delle famiglie
di Garbagnate.
La serata magistralmente preparata
da Preatoni ha alternato filmati ad
interventi parlati, animazioni ed
immagini a musiche medioevali,
facendo trascorrere velocemente le
due ore a disposizione agli oltre
cento garbagnatesi che hanno gremito il salone a disposizione per
assistere all’evento, e apparsi soddisfatti al termine della serata.
Ad introdurre l’evento i saluti
dell’Amministrazione
Comunale,
quindi un filmato per illustrare gli
stemmi
studiati
da
Preatoni,
l’intervento del rettore del Centro
Studi Araldici, Raffaele Coppola,
che ha fornito ai presenti i rudimenti della materia, necessari per meglio seguire la successiva esposizione di Preatoni, che in maniera semplice e dinamica ha svolto un reso-
Pag. 32
conto dei suoi studi e della metodologia seguita, studi che hanno portato
alla ricostruzione di numerosi alberi
genealogici delle famiglie di Garbagnate e spesso ad individuare anche i
loro emblemi araldici. Particolare
attenzione lo studioso ha dedicato
proprio all’araldica ed allo studio delle sue fonti, come poi ben illustrato in
una sequenza di immagini che ha posto a confronto le principali fonti araldiche lombardi (Trivulziano, Carpani,
Bosisio, Cremosano,…).
Molto apprezzata è stata anche
l’esposizione di circa novanta tavole
di legno su cui Emanuela Finocchiaro
e il team di lavoro coordinato dal
prof. Massimo Colciago della Scuola
Secondaria San Luigi hanno riprodotto altrettanti stemmi, mostra che ha
arricchito così la scenografia della
sala per tutta la durata dell’evento.
Nuovo aggiornamento
per Stemmario Italiano®
On line gli stemmi di nuova ideazione
delle famiglie Baggini e Pallaro
1 ottobre 2016
Dopo una pausa di alcuni mesi dovuta
all’organizzazione del convegno svoltosi a Cesano Maderno ed alla successiva pausa estiva, torna ad essere aggiornato il popolare database dedicato all’araldica curato dal Centro Studi
Araldici, Stemmario Italiano®.
Ad essere pubblicati per il mese di
settembre sono stati gli stemmi di
nuova ideazione delle famiglie Baggini e Pallaro. Dunque due stemmi inediti, che vengono solo ora adottati dai
Gazzettino Araldico
NOTIZIARIO CENTRO STUDI ARALDICI
rispettivi titolari, e che testimoniano
come l’araldica familiare, pur lontana dai fasti d’un tempo, continui ad
essere viva.
Crova Pescia, Lazzarini, Morea, Moricca, Torre, Tosi Zanetti e Zappalà i
nomi delle famiglie titolari dei nuovi
stemmi pubblicati
Nello specifico lo stemma della famiglia Baggini propone un interessante
interzato in pergola caratterizzato
dagli smalti rosso ed oro; meno tradizionale invece lo stemma della
famiglia Pallaro che propone una
composizione più articolata ed una
più accentuata varietà cromatica.
31 ottobre 2016
Sette nuovi stemmi
per Stemmario Italiano®
E’ stato effettuato quest’oggi il consueto aggiornamento mensile del
database di Stemmario Italiano®, la
popolare risorsa web dedicata
all’araldica e impegnata nel censimento degli stemmi familiari italiani. L’operazione odierna ha dunque
visto la pubblicazione di 7 nuovi
stemmi, di cui 5 di nuova ideazione
e 2 storici, dove con la definizione
“di nuova ideazione” si intende
stemmi creati ex novo dalle famiglie
titolari dopo il 1948, mentre con
l’indicazione “storici” ci si riferisce a
quegli stemmi familiari il cui uso è
iniziato prima del 1948, dato
dell’avvento della Repubblica in Italia.
Gli stemmi in oggetto sono quelli delle famiglie Lazzarini, Morea, Tosi Zanetti, Torre e Zappalà per gli stemmi
di nuova ideazione, e quelli delle famiglie Crovara Pescia e Moricca per
gli stemmi storici.
Come sempre ora anche questi sono
liberamente e gratuitamente consultabili in rete su Stemmario Italiano®.
In queste pagine sono riportate le news che riguardano l’attività del Centro Studi Araldici
pubblicate dal “Notiziario Araldico”, tra il 01 giugno ed il 31 ottobre 2016.
L’elenco di tutte le news pubblicate dal “Notiziario Araldico” è invece consultabile online sul sito:
www.notiziarioaraldico.info
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Inviaci anche tu la tua foto, potrà essere premiata e pubblicata come quarta di copertina del prossimo numero
Gazzettino Araldico
Foto Matteo Moro: Castello di Fagno Olona (VA), stemma Visconti “emerge dall’ombra”
Organo di informazione
interna del
Centro Studi Araldici
IL PROSSIMO
NUMERO USCIRA’ A
GIUGNO 2017
Centro Studi Araldici
Piazza Repubblica, 4
21051 Arcisate (VA)
[email protected]
www.centrostudiaraldici.org
www.stemmario.it