araldica - Centro Studi Araldici
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Organo di informazione interna del Centro Studi Araldici Gazzettino Araldico Anno XI Numero 21 Novembre 2016 Resoconto p.2 Gran Premio Scudo d’Oro p.8 Oriolo Romano p.10 Rapporto sullo Stato dell’Araldica All’interno 13-14 Cronache araldiche 17-19 Il voltone di Verona 11-12 20-21 Araldica a Garbagnate Milanese 15 Le nuove registrazioni Regalo di Natale 24 Gazzettino Araldico ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE BREVE RESOCONTO di Redazione UN CONVEGNO DIVERSO Lo scorso 25 giugno, nella splendida sede di Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno, il Centro Studi Araldici, in collaborazione con la locale Amministrazione Comunale, e con la p ar t e c ip az i o ne dell’Associazione Culturale Gemino, ha presentato la seconda edizione del convegno: “Araldica: attualità e prospettive”. “Araldica: attualità e prospettive”è una proposta del Centro Studi Araldici per vedere l’araldica in una prospettiva diversa: non solo studio storico, non solo funzione giuridiconobiliare, non solo espressione d’arte, tutto questo ma anche e soprattutto ruolo sociale presente dell’arte del blasone. Il logo dell’edizione 2016 del convegno I lavori si sono articolati su due momenti distinti, uno di analisi dello stato dell’arte - al mattino -, ed uno di valorizzazione di ciò che esiste e viene realizzato in ambito araldico in Italia - al pomeriggio-. I contenuti del convegno sono stati messi in rete attraverso contributi filmati dedicati ai diversi momenti dell’evento, grazie ad “Araldica TV” (il canale YouTube dedicato all’araldica e gestito dal Centro Studi Araldici); gli stessi filmati sono poi stati rilanciati anche dal quotidiano specializzato “Notiziario Araldico”. Un appuntamento che ha cadenza annuale, con sede itinerante, per raggiungere un pubblico più ampio possibile. L’impostazione rimane però sempre la stessa, con una prima parte di analisi data da una tavola rotonda su un tema di attualità relativo al mondo araldico, e dalla presentazione del Rapporto Nazionale sullo Stato dell’Araldica; a seguire la parte di valorizzazione dell’araldica italiana, con la consegna del Gran Premio Scudo d’Oro e del premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”, e quindi di una serie di momenti in cui si vanno a presentare diversi aspetti di quanto oggi c’è o viene realizzato in Italia, come l’esperienza positiva di un ente o di un’iniziativa, i libri usciti negli ultimi dodici mesi, un artista, un monumento o una località, per chiudersi (ove possibile) con una “visita araldica”. A cambiare invece è ogni anno il referente locale, che aiuta il Centro Studi Araldici in tutta quella che è la “logistica” dell’organizzazione dell’evento. A questo fine è dunque possibile avanzare eventuali proposte per ospitare le future edizioni, scrivendo a [email protected] Di seguito si propone comunque un ampio resoconto, dedicando a ciascun momento una pagina specifica, con l’eccezione dell’analisi del “Rapporto Nazionale sullo Stato dell’Araldica” già presentato sullo scorso numero del Gazzettino Araldico, e di cui a giorni sarà disponibile l’edizione 2016. Pag. 2 Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno Gazzettino Araldico ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE LA TAVOLA ROTONDA Dopo il saluto dell’assessore alla cultura del Comune di Cesano Maderno che ha ospitato l’evento, ad aprire i lavori è stata la tavola rotonda dedicata al tema “Come promuovere la conoscenza e l’uso dell’araldica nell’Italia contemporanea”, presieduta da Pier Felice degli Uberti (Presidente della Confédération Internationale de Généalogie ed d’Héraldique e dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano) e da Raffaele Coppola (Rettore del Centro Studi Araldici e Direttore del Notiziario Araldico). L’emblema della Confédération Internationale de Généalogie ed d’Héraldique di cui degli Uberti è il primo presidente di nazionalità italiana Da sinistra: Raffaele Coppola (Rettore Centro Studi Araldici), Oltolini Celestino Marco Giorgio (Assessore alla Cultura Comune di Cesano Maderno), Pierfelice degli Uberti (Presidente della Confédération Internationale de Généalogie ed d’Héraldique e dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano) I due relatori hanno dunque riportato l’esperienza degli enti da essi presieduti in ambito divulgativo, r elativamente all’araldica, presentando le numerose iniziative da essi messe in opera, come la pubblicazione del bimestrale Nobiltà, il forum “I nostri avi”, il progetto Stemmario Italiano, il quotidiano Notiziario Araldico. Inoltre Pier Felice degli Uberti, dal suo privilegiato punto di osservazione in qualità di Presidente della Confédération Internationale de Généalogie ed d’Héraldique, ha fornito un interessante quadro dell’araldica a li- vello mondiale, quadro che purtroppo ha fatto emergere una situazione tutt’altro che rosea. Scorcio della sala durante il convegno Hanno quindi fatto seguito diversi interventi dal pubblico, che in prevalenza hanno evidenziato l’importanza di portare l’araldica nelle scuole, dai livelli più bassi sino all’università, in cui la materia è stata del tutto marginalizzata quando non esclusa, e dove oggi proprio il Centro Studi Araldici sta cercando di incidere sulla situazione attraverso l’istituzione del premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”. Pag. 3 Gazzettino Araldico ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE Gran Premio Scudo D’Oro Nel pomeriggio, dall’indagine dell’attualità dell’araldica, si è passati alla valorizzazione di ciò che viene fatto in ambito araldico. Il primo atto ha dunque visto la consegna del “Gran Premio Scudo d’Oro”, consegna introdotta da Raffaele Coppola, rettore del Centro Studi Araldici che ha illustrato storia, finalità e funzionamento del riconoscimento. La dottoressa Michela Bonazzi, destinataria del premio di laurea in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola edizione 2015 A sinistra Raffaele Coppola (Rettore del Centro Studi Araldici) consegna l’attestato del riconoscimento alla dottoressa Bonazzi Nell’ordine sono stati presentati i vincitori delle categorie siti Internet (“Stemmario Fiorentino” promosso dal Kunsthistorisches Institut in Florenz per la sezione generale, e il sito “Genealogia e storia della famiglia Delcò” per la sezione siti familiari), libraria (l’opera “Stemmario delle razze tagliacozza- A destra Raffaele Coppola (Rettore del Centro Studi Araldici) consegna l’assegno di 1.000,00€ quale premio di laurea alla dottoressa Bonazzi ne” curato da Fabrizio Giuseppe Venturini con la collaborazione di Maurizio Carlo Alberto Gorra ed edito da “Progetto Comune Editore” ) e “al merito araldico” dove si è avuta un’inedita doppia assegnazione alla memoria per Rosalbino Fasanella d’Amore di Ruffano e Giovanni Sicari, per il loro contributo dato in lunghi anni di attività, allo studio e alla promozione dell’arte del blasone . E’ quindi stato il momento della consegna del premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola” a Michela Bonazzi per la tesi di laurea ”Il voltone del cimitero dei canonici nel complesso della cattedrale di Verona” discussa presso l’ “Università degli Studi di Verona” nell’anno accademico 2013/2014. La consegna della pergamena commemorativa del riconoscimento è stata seguita da una presentazione dello studio svolto da Michela Bonazzi supportato da una carrellata di immagini, studio che nei giorni scorsi è divenuto anche un nuovo volume della collana editoriale “L’araldica dello Scudo d’Oro”, che presentiamo nelle pagine seguenti. Al termine vi è stata quindi la consegna del premio di laurea vero e proprio, consistente in un assegno di 1.000,00 euro. Pag. 4 Gazzettino Araldico ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE ESPERIENZE DI SUCCESSO: ARALDICA CIVICA Per il momento delle “Esperienze di successo” è stata data la parola a Massimo Ghirardi, coordinatore del gruppo di lavoro di “Araldica Civica”, che da anni cura l’omonimo sito Internet, divenuto un riconosciuto punto di riferimento per la branca dell’araldica che si occupa degli stemmi degli enti territoriali, e che nel 2012 è stato insignito del Gran Premio Scudo d’Oro per la categoria dei siti Internet di contenuto araldico generale. Schermata dell’home page del sito Internet di Araldica Civica progetto, accompagnando i concetti con una ricca e pertinente carrellata di immagini. L’ultima parte dell’intervento di Ghirardi è stata dedicata all’illustrazione di una serie di curiosità araldiche, alcune delle quali anche divertenti (come l’analisi di alcuni stemmirebus), che ben hanno rappresentato le modalità con cui i volontari di Araldica Civica si approcciano alla materia, dimostrando al tempo stesso, in maniera estremamente praMassimo Ghirardi a sinistra e Raffaele Coppola a destra, in un momento della presentazione Ghirardi ha dunque tracciato un breve profilo storico di quest’esperienza, per poi soffermarsi sulla manifestazione più evidente e più nota del loro lavoro, ovvero il sito Internet, anticipando i contenuti grafici e tecnici dell’ennesima evoluzione della risorsa Internet da loro gestita, che intende arricchirsi ancora di più in quanto a contenuti, immagini ed inform az ioni araldiche, o comunque perMassimo Ghirardi di tinenti allo stuAraldica Civica dio ed a l l a comprensione degli stemmi. Quindi sono stati esposti i criteri editoriali con cui il gruppo lavora e realizza questo Uno dei tanti esempi presentati da Ghirardi durante il suo intervento, lo stemma della città di Ancona tica, come lo studio di uno stemma, possa offrire interessanti risvolti di approfondimento storico. A chiudere quindi la presentazione, è stato lanciato un appello, affinchè chi ne ha la possibilità contribuisca allo sviluppo di Araldica Civica mettendo a disposizione le proprie competenze e/o conoscenze, consentendo di continuare a sviluppare questo progetto. Pag. 5 Gazzettino Araldico ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE EDITORIA ARALDICA 2015-2016 Momento molto atteso è stato poi quello dedicato alle pubblicazioni a contenuto araldico uscite nel 2015, ma per l’occasione integrate dai titoli usciti nei primi mesi del 2016, presentati da Coppola Raffaele, in questo caso nelle vesti di direttore del quotidiano “Notiziario Araldico”. Di seguito i volumi presentati: “Stemmario delle razze tagliacozzane” di Fabrizio Giuseppe Venturini; “La chiesa di San Giorgetto” di Giorgio S a r t o r ; “Quattro antiche casate poggibonsesi” di Vittorio Parlato; “I Vescovi Italiani di C a d i c e (1495-1565)” di Francisco Glicerio Condemora; “Famiglie nobili di Belluno” di “Gli stemmi Miriam Curti e Dina Vignaga araldici dei Commissari della Romagna Fiorentina nel Palazzo Pretorio di Terra del Sole” di Antonio Zaccaria; “La fascia tolentinate” di Mario Carassai; “Collegio Cardinalizio per l’anno 2014” di Enzo Parrino e Giovanni Sicari; “L’araldica dei Vescovi del Continente Europeo - Scandinavia ed Islanda” di Enzo Parrino; “Armerista Veronese” di Giorgio Sartor; “Il Ducale bandiera d’Insubria” AA.VV.; “Il leone, la balestra e le chiavi di san Pietro. L’insegna di Bagno di Ripoli” di Michele Turchi; “Stemmario Genovese Orsini De Marzo” a cura di Niccolò Orsini De Marzo e di Michel Popoff; “Atti del convegno: Lo Stemmario Carpani” AA.VV.; “L’Arme Segreta” di Matteo Ferrari; “Emblemata di Caltagirone” di Salvatore Distefano; “Famiglie nobili di Belluno” di Miriam Curti e Dina V i g n a g a ; ”Agraldica” di Antonio Rossi; “I Signori delle Alpi. Famiglie e poteri tra le montagne d’ Europa”AA.VV.; “Il Palazzo Vicariale di Certaldo” di Foto d’archivio: Raffaele Filippo GianchecCoppola, Direttore “Notiziario Araldico”, pre- chi; “Le Marche senta un volume araldico sugli scudi” a cura di Mario Carassai, per l’occasione presentato da Massimo Ghirardi, i l l u s tr a t o r e dell’opera; “Stemmario Nobiliario Calabrese” AA. VV.; “Stemmi di Murat” di Vincenzo Amorosi;”Barletta e le pietre nobili” di Francesco Punto; “Araldica benacense e valsabbina” di Enrico Stefani; “Microstoria e Araldica di Calabria Citeriore e di Cosenza” di Luca Irwin Fragale; “Il Sedile dei Nobili di Ravello” di Angelandrea Casale e Felice Marciano; “Stemmario Civico Piemontese” AA.VV.; “Dizionario ecclesiastico e cenni di araldica” di Antonino Ferrara; “Comunicare la vite e l’uva attraverso l’araldica” di Michele Fiaschi, che ha presentato di persona il proprio lavoro; “Stemmi dei comuni comaschi” di Carletto Genovese, che ha presentato di persona il proprio lavoro. E’ poi stata offerta un’appendice inedita con un’ulteriore carrellata dedicata ai periodici di araldica, sia cartacei che digitali, spesso decisamente rari: Notiziario Araldico, Gazzettino Araldico, Araldica Calabrese, Nobiltà, Notiziario, Rivista Araldica, Rivista Araldica Calabrese, Rivista del Collegio Araldico, Rivista Nobiliare, Sul Tutto. Pag. 6 Gazzettino Araldico ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE ARTE ARALDICA: GIUSEPPE QUATTROCIOCCHI La valorizzazione dell’araldica non può prescindere dalla sua rappresentazione visiva, ecco perché uno dei momenti salienti del convegno “Araldica: attualità e prospettive” è quello dedicato all’arte araldica, in cui viene data Giuseppe la parola ad uno dei Quattrociocchi protagonisti, che può così raccontare come è nato il suo interesse verso la materia e quali tratti caratteristici rendono unico il proprio lavoro. araldico”, con cui approfondisce la materia e si specializza n e l l ’ a m b i t o dell’araldica ecclesiastica dando vita ad un felice e prolifico connubio. Caratteristica peculiare delle sue creazioni sono l’impiego delle tecnologie digitali, ma anche la personalizzazione di ogni singola realizzazione. Stemma eccleasistico realizzato da Giuseppe Quattrociocchi Ad intervenire per il 2016 è stato Giuseppe Quattrociocchi, abruzzese di nascita ma sardo d’azione, Quattrociocchi ha raccontato come scoprì l’araldica da adolescente su un libretto realizzato in occasione dell’ingresso del suo nuovo vescovo. Le sue competenze grafiche vengono messe a disposizione anche per la realizzazione di diversi volumi, quali “Stemmi Pontifici e Blasonature”, “I Vescovi di Cesena e i loro Stemmi dalla Riforma Tridentina all’inizio del TerUn momento dell’intervento di Quattrociocchi zo Millennio”, L’interesse per la materia prosegue negli “Ricerca Araldica dello Stemma di anni, così che da adulto declina in chiave aS.Em.Rev.ma il Sig. Cardinale Giovanni Batraldica la sua acquisita professionalità di tista Re”, Ricerca Aralgrafico, web dica dello Stemma del designer e fotografo. Servo di Dio Papa Paolo VI”, “Ricerca AraldiFormatosi come tutti ca dello Stemma di gli araldisti contemS.Em.Rev.ma il Sig. poranei da autodidatCardinale Giovanni ta, incontra Giovanni Lajolo” e “Sulmona dei Sicari, il fondatore di Vescovi”. Araldica Vaticana Stemma gentilizio realizzato da Giuseppe Quattrociocchi scomparso nel 2015 e destinatario del Gran Premio Scudo d’oro alla memoria nella categoria “al merito Una professionalità che gli permette di divenire membro dell’ Accademia degli Agghiacciati di Sulmona. Copertina del volume Pag.7 “Sulmona dei Vescovi” Gazzettino Araldico ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE ITALIA ARALDICA: LA GALLERIA DEI PAPI - ORIOLO ROMANO Il convegno “Araldica: attualità e prospettive” naturalmente non dimentica di valorizza- Scorcio della Galleria dei papi “Galleria dei papi”, collezione di ritratti papali unica nel suo genere, conservata presso Palazzo Altieri a Oriolo Romano re anche l’immenso patrimonio araldico italiano, così ad ogni edizione viene presentato Visita guidata alla Galleria dei papi La Galleria dei papi di Palazzo Altieri un monumento o una località di rilievo sotto il profilo araldico. Per il 2016 è stata scelta la Palazzo Altieri di Oriolo Romano, prossima sede del convegno per il 2017. Alcuni dei ritratti papali conservati nella Galleria dei papi di Palazzo Altieri Ritratto e stemma di papa Clemente X Pag. 8 Gazzettino Araldico ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE AFFINITA’ ARALDICHE: ORDINI CAVALLERESCHI L’ultimo intervento del convegno è destinato a presentare una materia che in vario modo si interfaccia con l’araldica. Per l’edizione 2016 di “Araldica: attualità e prospettive” la materia presentata è stata quella dei sistemi premiali e degli Ordini cavallereschi. Ad intervenire è stato Pier Felice degli Uberti, in questo caso nella sua qualità di presidente dell’ “International commission for orders of chivalry” ( “Commissione internazionale permanente per lo studio degli ordini cavallereschi” ICOC) ma anche dell’ Pier Felice degli Uberti “Associazione Ins ig niti Onor ef icenz e Cavaller esche” (AIOC). Degli Uberti ha aperto il suo intervento illustrando brevemente le modalità con cui gli Ordini Cavallereschi si rapportano all’araldica evidenziando in particolare come in origine gli ordini cavallereschi richiedessero l’esibizione di idonee prove di nobiltà per l’ammissione dei nuovi cavalieri, prove in cui la componente araldica ha sempre avuto un ruolo importante. E’ seguito un excursus sulla genesi e l’evoluzione dell’ “International commission for orders of chivalry”, di cui degli Uberti è divenuto il presidente nel 1999. Quindi in maniera necessariamente molto sintetica dati i tempi a disposizione, ha delineato un quadro generale della materia, con specifico riferimento alla situazione italiana, a partire dal piano giuridico. Un momento dell’intervento di degli Uberti Fondamentale la distinzione tra Ordini cavallereschi storici ed Ordini cavallereschi dinastici, questi ultimi infatti sono per lo più sistemi premiali più che non veri e propri Ordini cavallereschi. Con un riferimento alle normative vigenti in Italia, degli Uberti ha poi ricordato che non è possibile utilizzare sul territorio nazionale onorificenze non emanate dalla Repubblica senza specifica autorizzazione. Un’annotazione di carattere sociologico ha quindi evidenziato coEmblema di ICOC me sia progressivamente cresciuta nell’opinione pubblica l’attenzione verso gli Ordini cavallereschi dalla fine dell’ultima guerra mondiale ai giorni nostri, con una conseguente proliferazione di nuovi Ordini dinastici, ma spesso anche di truffe che sfruttano tale interesse. Troppo poco il tempo a disposizione per poter presentare adeguatamente una materia tanto complessa, dunque degli Uberti ha terminato il proprio intervento invitando i presenti a partire dalle suggestioni da lui proposte in questa occasione, per iniziare un personale percorso di approfondimento. Pag. 9 Gazzettino Araldico ARALDICA: ATTUALITA’ E PROSPETTIVE EDIZIONE 2017 ORIOLO ROMANO 13-14 MAGGIO 2017 La terza edizione del convegno “Araldica: attualità e prospettive” si svolgerà ad Oriolo Romano, in provincia di Viterbo, presso Palazzo Altieri, prestigiosa proprietà del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, gestito dal Polo museale del Lazio, che conserva un’eccezionale collezione di ritratti papali ciascuno dei quali arricchito anche dall’emblema araldico del pontefice di riferimento. La singolarità della sede ospitante ha offerto l’opportunità per un’edizione straordinaria del convegno, che eccezionalmente si articolerà su due giornate, facendo precedere la giornata del convegno sull’attualità dell’araldica (domenica 14 maggio) da una giornata internazionale di studi (sabato 13 maggio) dedicata a “L’araldica religiosa nella Galleria dei Papi di Palazzo Altieri e nell’arte di ogni tempo e paese”. Le date dell’evento non ci permettono di presentarlo adeguatamente su questo numero del Gazzettino che viene distribuito troppo presto, né sul prossimo in uscita a giugno, ad evento già concluso, vi invitiamo pertanto a seguire gli aggiornamenti sul Notiziario Araldico o nella sezione “incontri e convegni” del sito istituzionale del Centro Studi Araldici dove sarà pubblicato il programma dettagliato della due giorni e dove saranno fornite tutte le informazioni del caso. Pag. 10 Gazzettino Araldico IL VOLTONE DI VERONA di Raffaele Coppola* Nel mese di novembre del 2016 ha visto la luce il quarto tomo della collana “L’araldica dello Scudo d’Oro”, collana editoriale curata dal Centro Studi Araldici e destinata a raccogliere le tesi di laurea encomiate nell’ambito del Gran Premio Scudo d’Oro con il premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”. architettonico di raccordo, offre interessanti prospettive per l’indagine della Verona medioevale: infatti, non solo le lapidi presenti, ma anche gli schizzi, le caricature, le incisioni offrono una serie di questioni difficilmente ignorabili per un ricercatore curioso. Stimolo ulteriore, la mancanza di una ricerca specifica su questo corpo architettonico che, lungi dall’essere un limite, diventa pungolo per provarsi nella ricerca e per superare la mancanza di documentazione causata dal noto incendio del XIX secolo che ha distrutto gran parte delle carte della Fabbrica del duomo di Verona. Il nuovo volume propone dunque la tesi di laurea premiata dal Centro Studi Araldici nel 2015, redatta della dottoressa Michela Bonazzi, e dedicata ad indagare un singolare maIn assenza di materiali docuMichela Bonazzi nufatto della cattedrale di Vementari, si è cercato di far parrona sino ad ora poco studialare la pietra: mura, lapidi, blato, che pure conserva delle interessanti testisoni, elementi architettonici che, insieme a monianze araldiche. fonti letterarie indirette, si sperava potessero informare sia del senso di questa A presentare questo studio ristruttura, quanto di approfondire portiamo quanto scritto la conoscenza di quest’area cidall’autrice stessa miteriale, affrontata solo marginell’introduzione al suo lavoro: nalmente dalle ricerche dei “La scelta dell’argomento di umaggiori studiosi del medioevo na tesi di laurea in Scienze dei cittadino. Beni Culturali non è questione È con questo intendimento e semplice, anche se Verona dipresunzione, ovvero di poter respone di molti tesori: molto è care un piccolo, ma significativo, stato detto e scritto sui maggiori apporto alla conoscenza della monumenti della città e non è storia dell’edificio centrale della semplice reggere il confronto vita religiosa del medioevo vecon i testi precisi e approfonditi ronese, che ci si è cimentati già editi sulla cattedrale, o imnell’esplorazione del ‘voltone maginarsi di apportare signifiIl volume in tipografia del cimitero dei canonici nel cative integrazioni a ricerche complesso della cattedrale di così minuziose. Verona, un’architettura poco conosciuta del Tuttavia, talvolta il caso fornisce spunti preziogotico veronese’”. si, ed è esattamente quanto avvenuto per questo lavoro: la scoperta di un piccolo angolo *Rettore del Centro Studi Araldici e direttore della cattedrale, finora misconosciuto, che del Notiziario Araldico ben lontano dall’essere un semplice elemento Pag. 11 Gazzettino Araldico NOVITA’ LIBRARIA IL VOLTONE del cimitero dei canonici nel complesso della cattedrale di Verona In omaggio per contributi a sostegno della prossima edizione del premio di laurea, pari o superiori a 80,00 € IL VOLTONE DEL CIMITERO DEI CANONICI NEL COMPLESSO DELLA CATTEDRALE DI VERONA di Michela Bonazzi, con prefazione di Fabio Coden, Centro Studi Araldici, 2016, copertina rigida con sovracoperta, pp. 100, 29,5 x 21 cm, illustrato, a colori. L’AUTRICE Michela Bonazzi è nata a Verona il 24 marzo del 1978, ha conseguito la laurea magistrale in “Scienze dei beni culturali “ nel 2014, con il massimo dei voti. Professionalmente impegnata in ambito amministrativo ha coltivato il suo interesse per il medioevo approfondendone i suoi molteplici aspetti: storia, storia della chiesa, architettura, pittura, miniatura. Nel 2015, nell’ambito del Gran Premio Scudo d’Oro, le è stato conferito il premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”, per la sua tesi di laurea “Il voltone del cimitero dei canonici nel complesso della cattedrale di Verona: un’architettura poco conosciuta del gotico veronese”. Per richiedere l’opera o per maggiori informazioni è possibile contattarci all’indirizzo: [email protected] Pag. 12 Gazzettino Araldico 6°RAPPORTO SULL’ARALDICA di Giovanni Moneta* L’indagine demoscopica pubblicata l’anno scorso ha rilevato una sostanziale marginalità dell’araldica nel contesto sociale contemporaneo italiano, marginalità che trova conferma negli indici statistici esaminati quest’anno, per lo più in calo o stabili sui valori più bassi sino ad ora rilevati. La circostanza potrebbe essere interpretata come il raggiungimento di una resistenza statistica, che socialmente si tradurrebbe come la riduzione dell’interesse verso la materia ad uno zoccolo duro di cultori, che a sua volta potrebbe costituire una possibile base su cui cercare di costruire una rinnovata presenza dell’araldica nella società civile. Anche in quest’ottica sorprende il dato relativo alle pratiche araldiche evase dall’Ufficio Araldico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che Le sei edizioni del Rapporto Nazionale sullo stato dell’Araldica conferma il trend positivo avviato l’anno scorso e che rappresenta il dato migliore degli ultimi quattro anni. Questa la sintesi del lavoro di analisi statistica che sarà presentato venerdì 23 dicembre e che potrà essere scaricato dal- le pagine del sito del CESA e dal quotidiano araldico “Notiziario Araldico”; la versione cartacea invece sarà omaggiata a coloro che sostengono questa ricerca con i loro contributi liberali. *Ricercatore Associato al Centro Studi Araldici Indicazioni metodologiche Il “Rapporto Nazionale sullo Stato dell’Araldica” è uno strumento destinato a crescere, e che nella sua compiutezza raccoglie ed unifica due diverse indagini: 1. Una prima indagine annuale di carattere quantitativo, fondata dal monitoraggio di alcuni indicatori statistici. 2. Una seconda indagine, periodica, di carattere qualitativo, supportata da un sondaggio demoscopico appositamente commissionato. Anche a causa della rilevanza dei costi necessari alla realizzazione dell’indagine qualitativa, essa non ha cadenza annuale ma periodica. Inoltre la stessa indagine quantitativa, è basata su due distinti gruppi di indicatori: un primo insieme formato da quegli indicatori che per metodologia di rilevamento o per natura del dato rilevato, sono stati ritenuti attendibili ma non sufficientemente rigorosi (che quindi sono analizzati nel loro insieme al fine di ricavarne solo un’indicazione di supporto all’analisi del secondo gruppo), e un secondo gruppo appunto, documentato rigorosamente e prevalentemente da enti terzi. E’ la sintesi fra tutti i dati raccolti a produrre l’analisi finale. Pag. 13 Gazzettino Araldico PROPOSTA LIBRARIA 6° RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA IN ITALIA In omaggio per contributi a sostegno della prossima edizione della ricerca, pari o superiori a 6,00 € RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2016, a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2016, pp. 36, 14 x 20 cm, copertina plastificata, brossura, interamente a colori. Il Rapporto è un appuntamento annuale per raccogliere ed analizzare una serie di indicatori statistici al fine di misurare l’evoluzione della condizione dell’araldica in Italia; quella del 2016 è la sesta edizione. LA PUBBLICAZIONE La realizzazione annuale di un ”Rapporto Nazionale sullo Stato dell’Araldica” in Italia è un compito tutt’altro che semplice, per la parte quantitativa condizionato dall’assenza di un’autorità di riferimento e dall’assoluta carenza di dati certificati su cui potersi basare, per la parte qualitativa per la mancanza di precedenti atti a consentire un’analisi delle tendenze e comunque per gli importanti costi che implica; questo rapporto dunque è da intendersi come solida base di partenza, di un lavoro che deve necessariamente crescere negli anni a venire. PAGINE DELL’EDIZIONE 2012 PAGINE DELL’EDIZIONE 2015 FILE PDF GRATUITO Poiché il Centro Studi Araldici è un ente senza scopo di lucro, l’iniziativa editoriale è proposta anche in una versione digitale gratuita. Il testo integrale del 6° Rapporto Nazionale sullo Stato dell’Araldica in Italia sarà pertanto disponibile anche in un comodo file PDF che si potrà scaricare liberamente (non è necessaria alcuna registrazione) e gratuitamente tramite il link inserito in un’apposita news che sarà pubblicata il 23 dicembre sul Notiziario Araldico e sul sito istituzionale del Centro Studi Araldici. L’offerta è valida almeno sino al 31 gennaio 2017; per maggiori informazioni è possibile contattarci all’indirizzo [email protected] Pag. 14 Gazzettino Araldico ARALDICA A GARBAGNATE MILANESE di Paolo Bizzozero* Come da programma giovedì 22 settembre si è tenuta a Garbagnate Milanese la serata dal titolo “Le famiglie garbagnatesi e i loro stemmi…tra storia e curiosità”, promossa dalla locale amministrazione comunale per presentare le risultanze delle ricerche del professor Carlo Preatoni sulla storia delle famiglie di Garbagnate. Foto Raffaele Coppola: L’esposizione araldica Foto Raffaele Coppola: Il pubblico della serata La serata magistralmente preparata da Preatoni ha alternato filmati ad interventi parlati, animazioni ed immagini a musiche medioevali, facendo trascorrere velocemente le due ore a disposizione agli oltre cento garbagnatesi che hanno gremito il salone per assistere all’evento, e apparsi soddisfatti al termine della serata. Ad introdurre i lavori i saluti dell’Amministrazione Comunale, quindi un filmato per illustrare gli stemmi studiati da Preatoni, l’intervento del rettore del Centro Studi Araldici, Raffaele Coppola, che ha fornito ai presenti i rudimenti della materia, necessari per meglio seguire la successiva esposizione di Preatoni, che in maniera semplice e dinamica ha svolto un resoconto dei suoi studi e della metodologia seguita, studi che hanno portato alla ricostruzione di numerosi alberi genealogici delle famiglie di Garbagnate e spesso ad individuare anche i loro emblemi araldici. Particolare attenzione lo studioso ha dedicato proprio all’araldica ed allo studio delle sue fonti, come poi ben illustrato in una sequenza di immagini che ha posto a confronto le principali fonti araldiche lombarde (Trivulziano, Carpani, Bosisio, Cremosano,…). Molto apprezata è stata anche l’esposizione di circa novanta tavole di legno su cui Emanuela Finocchiaro e il team di lavoro coordinato dal prof. Massimo Colciago della Scuola Secondaria San Luigi hanno riprodotto altrettanti stemmi, mostra che ha arricchito così la scenografia della sala per tutta la duFoto Raffaele Coppola: rata dell’evento. Particolare dell’esposizione Foto Raffaele Coppola: Un momento della serata *Responsabile comunicazione e Ricercatore Associato al CESA Pag. 15 Gazzettino Araldico ARALDICA TV Nell’ultimo semestre Araldica TV ha pubblicato gli interventi della seconda edizione del convegno "Araldica: attualità e prospettive" tenutosi a Cesano Maderno lo scorso giugno. Il convegno è stato promosso dal Centro Studi Araldici e dal Comune di Cesano Maderno e ha avuto come scopo quello di analizzare la situazione dell'araldica PREMIO DI LAUREA Anche per quest’anno il Centro Studi Araldici bandisce il Gran Premio “Scudo d’Oro”, riconoscimento nato nel 2006 per valorizzare ed incentivare le iniziative in ambito araldico, al cui interno si colloca anche il premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”; esclusivamente per quest’ultima categoria è previsto un premio in denaro di 1.000,00€. A garanzia del rigore e della neutralità della valutazione degli elaborati il Centro Studi Araldici affida ad una Commissione esterna, composta da alcuni fra i massimi esperti italiani nel campo, la scelta del- Home page di Araldica TV oggi in Italia, promuovendo quanto attorno ad essa si muove. Con la pubblicazione di questi nuovi interventi Araldica TV si arricchisce di contenuti inediti che permettono di veicolare immagini ed informazioni che altrimenti non sarebbe possibile rendere noti a tutti gli amanti dell'araldica. Proprio perché prevale l'intento di diffondere il più possibile contenuti che non hanno altro canale di distribuzione, i filmati dell'incontro di Cesano sono stati messi on line sebbene di livello amatoriale. Attualmente sono sessanta i video pubblicati su Araldica TV da quando ha cominciato la sua attività quattro anni or sono. Di questi ben dieci sono quelli che riguardano il convegno di Cesano. Pagina a cura di Silvia Boldrini, Ricercatore Associato Centro Studi Araldici la tesi da premiare. Ricordiamo agli interessati che c’è tempo fino al 30 aprile per presentare la propria candidatura. Maggiori dettagli e il regolamento completo possono essere trovati nell’apposita sezione del sito istituzionale del Centro Studi Araldici. 5 X 1000 AL CESA Dal 2009 è possibile destinare il 5 x 1000 al Centro Studi Araldici per sostenerne le attività, ed in specifico per finanziare il premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”; un dettagliato resoconto viene pubblicato ogni anno sul Gazzettino Araldico. Per poter destinare al CESA il proprio 5 x 1000 basta inserire il Codice Fiscale 95059840124 nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi e apporre la propria firma. CONCORSO FOTOGRAFICO Il concorso promosso dal Centro Studi Araldici, giunto alla decima edizione, prevede la pubblicazione di una foto realizzata da un lettore del Gazzettino Araldico sull’ultima pagina del semestrale. La scelta della fotografia da pubblicare è fatta a insindacabile giudizio della redazione del Gazzettino e deve avere per soggetto una delle tante meraviglie araldiche di cui l’Italia è ricca e che non sempre sono conosciute. La partecipazione è libera e gratuita. Colui che viene premiato riceverà a sua scelta una copia omaggio degli Atti del Convegno “Le fonti dell’Araldica. Lo Stemmario Carpani” o una pergamena commemorativa. Pag. 16 Gazzettino Araldico SELEZIONE DALLA CRONACA DEL “NOTIZIARIO ARALDICO” LIBRO D’ORO 2015-19 di Raffaele Coppola Presentato ufficialmente in occasione dell’Assemblea dei Soci della Libro d’Oro Srl tenutasi lo scorso 25 giugno, ha già iniziato ad essere distribuito il Libro d’Oro 20152019. ma, la blasonatura, gli eventuali titoli e gli stati personali aggiornati a seconda delle informazioni che è stato possibile raccogliere. Pubblicato sul Notiziario Araldico il 30 giugno 2016. RIVISTA DEL COLLEGIO ARALDICO di Raffaele Coppola Un nuovo periodico dedicato all’araldica, al diritto nobiliare, alle genealogia ed agli Or- I due volumi del nuovo Libro d’Oro L’opera pubblicata dalla società editoriale di Torino si propone come prosecuzione della storica pubblicazione curata dalla famiglia Bertini Frassoni, attraverso il Collegio Araldico di Roma, sin dal lontano 1910, tanto da essere indicata come XXV^ edizione dello storico repertorio che per molti decenni ha rappresentato il punto di riferimento della nobiltà italiana, e che ora la società editoriale Libro d’Oro Srl intende proseguire e rilanciare. Anche per tali ragioni veste grafica, impostazione dei contenuti e criteri editoriali, restano immutati rispetto all’ultima edizione (la XXIV^ uscita nel 2010 a coprire il periodo 2010-2014); dunque per ogni casato censito i due tradizionali volumetti che compongono l’opera, propongono dei brevi cenni storici, la riproduzione in bianco e nero dello stem- La copertina del primo numero della “Rivista del Collegio Araldico” dini Cavallereschi si affaccia sulla scena editoriale, nuovo nel nome e nella veste grafica, ma nelle intenzioni prosecutore di una lunga tradizione iniziata nel 1903 e continuata sino al 2010 con la “Rivista Araldica” edita dal Pag. 17 Gazzettino Araldico SELEZIONE DALLA CRONACA DEL “NOTIZIARIO ARALDICO” Collegio Araldico guidato dalla famiglia Bertini Frassoni, di cui si propone come ideale prosecuzione; una continuità rivendicata sin dalla copertina che riporta le indicazioni “Collegio Araldico fondato nel 1853″ e “Anno 113″. Il primo fascicolo dunque di questa rinnovata storia è in distribuzione gratuita ai sottoscrittori del “Libro d’Oro” edito come la rivista dalla Libro d’Oro Srl, “Libro d’Oro” presentato settimana scorsa e di cui è ora iniziata la distribuzione. Questo primo numero secondo le anticipazioni contiene studi di storia, di diritto e di genealogia ed è aperto da un articolo di memorie personali del noto scrittore franco-italiano Gérard Roero di Cortanze. Il costo dell’abbonamento al periodico per il 2016 è fissato in 40 €, e per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del Collegio Araldico. a” (World Vexillology Day, WVD). L’appuntamento che dovrebbe rinnovarsi il 1° ottobre di ogni anno ha come fine quello di diffondere i temi vessillologici attraverso una manifestazione pubblica liberamente organizzata dalle varie associazioni che aderiscono all’iniziativa. Anche le associazioni italiane Bandiere Storiche e Centro Italiano Studi Vessilologici (CISV) parteciperanno alla giornata pilota promuovendo una manifestazione sabato 1° ottobre a Milano, al Castello Sforzesco. Nei prossimi giorni saranno diffusi maggiori dettagli in merito alla proposta italiana. Pubblicato sul Notiziario Araldico il 13 settembre 2016. CORSO PROPEDEUTICO DI GENEALOGIA A ROMA Pubblicato sul Notiziario Araldico il 02 luglio 2016. di Redazione GIORNATA MONDIALE DELLA VESSILLOLOGIA A MILANO di Raffaele Coppola Portland Flag Association (PFA) in collaborazione con la North American Vexil- Logo dell’associazione Bandiere Storiche lological Association (NAVA) hanno lanciato in via sperimentale la prima “Giornata Mondiale della Vessillologi- Inizia oggi a Roma il Corso Propedeutico di Genealogia, Storia di Famiglia, Ordini Cavallereschi organizato dall’Università degli Studi Link Campus University, in collaborazione con Confédération Internationale de Généalogie et d’Héraldique, Istituto Araldico Genealogico Italiano, Institut International d’Etudes Généalogiques et d’Histoire des Familles,Scuola di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie, Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Storia di Famiglia, Araldica e Scienze Documentarie, International Federation of Schools of Family History,Famiglie Storiche d’Italia. Il corso dura due giorni e vuole offrire una panoramica sulla metodologia e gli strumenti per avvicinarsi al mondo della genealogia, dell’araldica e degli ordini cavallereschi, affinchè ogni partecipante possa essere in grado di risalire autonomamente alle origini della propria famiglia, costruirsi il proprio stemma come espressione grafica del co- Pag. 18 Gazzettino Araldico SELEZIONE DALLA CRONACA DEL “NOTIZIARIO ARALDICO” gnome, ed avere un serio approccio con gli ordini cavallereschi ed i sistemi premiali. Di seguito il programma della due giorni, che vede tra i docenti nomi importanti nel campo degli studi araldici e genealogici italiani e non: Sabato 22 ottobre 2016, dalle ore 9,30 alle 13,00 Presentazione: S.Em. Rev.ma il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo Franco Ciufo (Link Campus University), Spunti storici sulla famiglia di Papa Pio V e il suo stemma pontificio. Pier Felice degli Uberti (AIH, AIG, ICOC, IAGI), Le fonti, i documenti utili alla ricerca genealogica. siastica. Nicola Pesacane (IAGI), I blasonari nella storia. Pier Felice degli Uberti, Gli Uffici Araldici di Stato nel mondo. Domenica 23 ottobre 2016, dalle ore 10,00 alle 13,00 Alberto Lembo, La sovranità affievolita e l’autorizzazione all’uso degli ordini cavallereschi preunitari in accordo alla l.3/3/1951, 178. Marco Crisconio, Riflessioni sulle principali leggi e disposizioni governative riguardanti la nobiltà delle provincie meridionali d’Italia dall’epoca Sveva alla conclusione del Regno delle Due Sicilie. Carlo Tibaldeschi (AIH, AIG, ICOC, IAGI), Alcuni aspetti di genealogia genetica. Alfonso Marini Dettina ( IAGI), Categorie di legittimazione degli Ordini Equestri da parte della Santa Sede. Nicola Pesacane (IAGI), Rettifiche ed assunzioni di cognomi. Salvatore Olivari de la Moneda (AIG, ICOC, IAGI), Le decorazioni ecclesiastiche. Enzo Caffarelli, Cognomi d’Italia: storia, formazione, tipologie. Charles Mack Castelletti ( IAGI), I vari concetti di nobiltà e gentility nel Regno Unito di Gran Bretagna, una Nazione dove la nobiltà è protetta e tutelata. Nerio Pantaleoni (IAGI), Lo studio dell’albero genealogico attraverso i caratteri fisiognomici integrativi che caratterizzano il nostro volto. Valeria Leonardi – Valeria Vanesio, La conservatoria magistrale dell’Ordine di Malta: Patrimonio librario e documentario tra genealogia, araldica, e prove nobiliari dal XVI al XIX secolo. Dalle ore 14,30 alle 18,00 Marco Horak ( AIG, IAGI), La genealogia e l’evoluzione storica dei patrimoni familiari. Carlo Tibaldeschi (AIH, AIG, ICOC, IAGI), La tecnica blasonica. Valerio Leoni (IAGI), Metodologie per realizzare ricerche genealogiche nello Stato Pontificio Maria Cristina Sintoni (IAGI), L’araldica degli Enti. Don Antonio Pompili (IAGI), L’araldica eccle- Pier Felice degli Uberti (AIH, AIG, ICOC, IAGI), La Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – ICOC. Dalle 14,30 Visita araldica guidata “Passeggiata araldica per via del Corso” con Don Antonio Pompili, IAGI Pubblicato sul Notiziario Araldico il 22 ottobre 2016. Gli articoli pubblicati in queste pagine sono solo una selezione delle principali notizie pubblicate dal quotidiano digitale “Notiziario Araldico”, tra il 01 giugno ed il 31 ottobre 2016. *** L’elenco di tutte le news pubblicate dal “Notiziario Araldico” è consultabile online sul sito: www.notiziarioaraldico.info Pag. 19 Gazzettino Araldico LE NUOVE REGISTRAZIONI Aggiornato a fine ottobre 2016 Nell’ultimo semestre sono stati registrati presso il Centro Studi Araldici i seguenti nuovi stemmi familiari: Baggini Lazzarini Morea Pallaro Torre Tosi Zanetti Zappalà Baldassarre Nell’ultimo numero del Gazzettino Araldico, per un deplorevole errore redazionale, è stata inserita un’immagine sbagliata dello stemma della famiglia Baldassarre; qui sopra viene ora pubblicato lo stemma corretto. Il Centro Studi Araldici non ha alcuna autorità per legittimare, autorizzare, correggere o vietare l’uso di qualsiasi insegna araldica familiare; il CESA dunque, si limita solo ad annotare che una determinata arme è in uso ad una determinata famiglia. Il Centro Studi Araldici però si fa sempre dovere di segnalare anomalie o irregolarità nei nuovi emblemi, lasciando poi libertà di scelta ai titolari. Le armi che più si discostano dalle leggi e dalla tradizione araldica, vengono catalogate come irregolari. Qui abbiamo riportato gli stemmi di nuova adozione e le insegne storiche suffragate esclusivamente da autocertificazione del richiedente, segnalataci dopo il mese di maggio 2016, per documentare pubblicamente una data certa di loro utilizzo. Pag. 20 Gazzettino Araldico GLI STEMMI STORICI Aggiornato a fine ottobre 2016 Nell’ultimo semestre sono stati inseriti in Stemmario Italiano® i seguenti stemmi familiari storici: Billi, Biondi Morra, Biondi, Biondi, Biondi, Biondi o Biondi Bartolini, Biordi, Biscaccianti della Fonte, Biscaretti, Bisignani o Bisignano, Bisleti, Crovara Pescia, Moricca*. Eventuali cognomi ripetuti indicano gruppi familiari differenti con stemmi araldici propri. L’eventuale presenza di un asterisco (“*”) accanto al nome della famiglia, indica che la storicità dello stemma è stata appurata attraverso documenti in copia e non tramite fonti dirette. L’eventuale presenza di un apice (“^”) accanto al nome della famiglia, indica che la storicità dello stemma è stata dichiarata pubblicamente (principalmente mediante pubblicazioni di carattere librario) da altri, che si sono fatti carico di svolgere le verifiche del caso secondo criteri non sempre noti al Centro Studi Araldici. Pag. 21 Gazzettino Araldico LETTI PER VOI Breve presentazione di alcune opere librarie gentilmente donate al nostro ente dagli editori o dagli autori. “Stemmi di Murat – titoli e nobiltà del Regno di Napoli”, di Vincenzo Amorosi e Gaetano Damiano, Edizioni Scientifiche e Artistiche, 2016, formato 17 x 24 cm, 160 pp, copertina morbida, bianco e nero, 15,00 euro. Gli autori Vincenzo Amorosi è nato nel 1946 a Cetraro (CS), ma vive a Torre Annunziata. E’ un araldista, ricercatore d’archivio, studioso e disegnatore araldico. Laureatosi in Scienze Turistiche, collabora alle attività archeologicheturistiche del Centro Studi Storici Archeologici di Boscoreale, Boscotrecase e Trecase. Membro della SISA, Socio Corrispondente dello IAGI, membro della ESHA, è Ricercatore Associato del CESA e socio fondatore e vicepresidente del Centro Studi Storici Nicolò d’Alagno. Ha pubblicato diversi libri, curando fra l’altro la parte araldica nel volume “I vescovi di Nola nei medaglioni della cattedrale” e in “I vescovi e i Vicari Capitolari Nolani”. Ha pubblicato “Emblemata Sarnensis” ed è coautore del libroinventario “Archivio Storico della Parrocchia A. G. P. Basilica Pontificia Maria SS della Neve in Torre Annunziata”. Gaetano Damiano nato a Domodossola da famiglia meridionale, funzionario bibliotecario dell’Archivio di Stato di Napoli, vi svolge le funzioni di assistenza e guida alla ricerca, cura degli inventari e controllo della conservazione del materiale archivistico. Si è occupato del “Decennio FranceLa copertina del volume se” con articoli e partecipazioni a convegni che, in parte, si concludono con questa pubblicazione. Diplomato presso la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica annessa all’Archivio di Stato di Napoli, tiene seminari sulla tecnica di ricerca genealogica. Contenuto Il volume tratta della nobiltà creata da Gioacchino Murat e Giuseppe Bonaparte a Napoli dedicando una particolare attenzione all’aspetto araldico delle nuove nobilitazioni. Struttura Il lavoro è aperto da un’efficace presentazione di Francesco Barra, ordinario di storia moderna a Salerno, quindi, dopo una breve presentazione metodologica degli autori viene proposta una prima parte destinata a fornire i riferimenti archivistici dei documenti proposti, articolata in sette capitoli: avvertenza; un tentativo di ricostruzione di un fondo archivistico perduto; documenti; la nobiltà di Murat; i nobili di Murat dal fondo perduto del Consiglio de’ Maggiorati; titoli concessi da Gioacchino Murat re di Napoli; titoli concessi da Giuseppe Bonaparte re di Napoli; i feudi del Regno delle due Sicilie riservati alla corona di Francia. La seconda parte è invece destinata a proporre le immagini, per lo più disegni curati da Amorosi, di supporto al lavoro, ed in particolare gli stemmi dei nobilitati completi di blasonature, ed è articolata in quattro capitoli: l’araldica e gli scudi di Gioacchino Murat; tabella colori araldici; platea araldica (cioè 81 schede, ciascuna con la riproduzione dello stemma e la relativa blasonatura) e i volti del maggiorasco (galleria di ritratti). A chiudere il volume i ringraziamenti, la bibliografia con le fonti archivistiche, l’indice ed il profilo degli autori. Caratteristiche Il volume interamente in bianco e nero, si presenta maneggevole, per formato e dimensioni, rilegato in brossura, viene valorizzato dalla scelta della carta avorio. La grafica semplice e pulita rende piacevole la consultazione. L’opera intende proporre dei documenti, spesso inediti ed in generale mai riorganizzati per approfondire il tema della nobiltà murattiana, e ciò fa di questo lavoro un contributo allo studio prezioso. Riscontriamo qualche refuso di troppo, ma ciò non incide sul valore del contenuto documentale curato da Damiano, valore accresciuto dal contributo di Vincenzo Amorosi, che ha realizzato a mano gli stemmi presenti nell’opera con il suo inconfondibile stile personale, caratterizzato da immagini chiare e lineari, che permettono una perfetta leggibilità degli emblemi araldici. Pag. 22 Gazzettino Araldico LO “STEMMARIO CIVICO” DEL PIEMONTE: UN’OCCASIONE PERDUTA ? Analisi critica del professor Alessandro Savorelli della recente opera dedicata all’araldica civica piemontese: Il Piemonte vanta un’antica tradizione di studi araldici che è stata continuata negli ultimi decenni con iniziative e pubblicazioni eccellenti, dovute a storici tra i più accreditati della materia a livello europeo: basterà qui ricordare il volume Blu rosso & oro. Segni e colori dell’araldica in carte, codici e oggetti d’arte, (a cura di I. Massabò Ricci, M. Carassi, L.C. Gentile, Milano 1998), risultato di una mostra tenutasi a Torino e curato in maniera eccellente da esperti italiani e stranieri, tra i quali Michel Pastoureau; L’identità genealogica e araldica. Fonti, metodologie, interdisciplinarità, prospettive, Roma 2000, ancora risultato di un convegno torinese; i contributi di Renato Bordone (fra cui Araldica astigiana, Asti 2001) e Luisa Gentile (i numerosi saggi e gli ottimi volumi, tra i migliori in assoluto usciti in anni recenti, Araldica saluzzese. Il Medioevo, Cuneo 2004 e Riti ed emblemi: processi di rappresentazione del potere principesco in area subalpina, 13-16. secc., Torino 2008); o infine, in un’area storicamente contigua al Piemonte, l’edizione a cura della regione Valle d’Aosta del bellissimo stemmario civico aostano (Gli stemmi della Regione e dei comuni della Valle d’Aosta, Aosta, 2008), cui ha fra l’altro contribuito un gruppo di esperti del progetto”Araldica civica”, il più imporLa copertina del volume tante centro nazionale di ricerca sull’argomento. È proprio a partire da questa considerazione che ci è parso molto deludente lo Stemmario civico piemontese or ora pubblicato a cura del Consiglio regionale (Stemmario civico piemontese, 2 voll., Forlì (?), Modulgrafica forlivese, 2016). L’opera non soddisfa le aspettative, fra l’altro perché il Piemonte, coi “consegnamenti d’arme” e la lunga tradizione di autonomie medievali è una delle regioni dove l’araldica comunale è più antica e vivace. Il lettore si trova purtroppo davanti a un prodotto discutibile sul piano editoriale e tipografico (e che certo non brilla a petto della sua omologa aostana nemmeno sotto questo profilo). Ma soprattutto ad un testo che non soddisfa le premesse iniziali, accennate nella “Introduzione” del Presidente del Consiglio regionale (p. III). Si sostiene infatti ivi che il volume è utile «per la comprensione degli eventi e delle tradizioni che costituiscono il nostro retroterra culturale»: ma occorre dire che in realtà il libro non realizza affatto questo scopo e l’oggetto della pubblicazione rimane muto per il lettore, specialista e non, il quale alla fine ne saprà quanto prima di un fenomeno storico di cui si parla e non avrà vista appagata in alcun modo la sua eventuale curiosità. Né lo sovviene la Presentazione del curatore, Paolo Edoardo Fiora di Centocroci (pp. V-XII), che contiene un profilo storico sulle origini dell’araldica assai poco lucido e convincente. Per il resto, il volume contiene singole schede sui comuni della regione, ove si riportano solo una blasonatura degli stemmi, i dati sui decreti di riconoscimento e concessione (la cui completezza è da indagare) e un brevissimo cenno sulla toponomastica del luogo, tratto dal Dizionario di toponomastica e dalla collana “Comuni del Piemonte”: ma nessuna analisi di carattere storico e storico-araldico o sussidio esplicativo per il profano. Se almeno le illustrazioni coi vivaci disegni degli stemmi fossero leggibili, si potrebbe anche sorvolare sull’apparato insufficiente: ma purtroppo non è così, le immagini, scaricate da siti web, a bassa risoluzione (a quanto è dato vedere, anche da araldicacivica.it, e, ci si dice senza le dovute autorizzazioni) e sfocate, non appagano l’occhio e rendono anzi illeggibile il libro anche solo dal punto di vista di una raccolta iconografica. Se fra l’altro il sito araldicacivica.it fosse stato interpellato, avrebbe probabilmente acconsentito a riproduzioni di migliore qualità. Sorprende infine che, proprio all’inizio del volume, nella scheda sullo stemma della Regione Piemonte (p. XV) si sia di fronte a un errore piuttosto grave. Si sostiene infatti che lo stemma del Piemonte riprenderebbe «l’antico stemma subalpino, risalente al 1424» e che «il lambello azzurro ricorda, con le sue tre gocce, le tre casate che avevano governato il Piemonte, gli Angiò, gli Acaia e i Savoia». Come è noto il lambello è il segno di brisura sabaudo e non allude in alcun modo alle “tre casate” di cui si parla. Curiosamente, il Consiglio regionale stesso aveva da poco curato l’edizione di un volume (I Simboli della Regione Piemonte. Stemma, gonfalone, bandiera: origini e disciplina, Consiglio Regionale del Piemonte, ottobre 2010), che contiene un saggio di Luisa Gentile ove si fornisce – ovviamente – la giusta lettura di quello stemma. Questa singolare lacuna bibliografica si aggiunge così, con disappunto di chi legge, alla scarna bibliografia in calce al 2° vol. (p. 605), che, quantunque in opera di divulgazione, è decisamente troppo scarna, limitandosi a poche opere obsolete, senza nessun ragguaglio della produzione araldica moderna. Riteniamo che, nel panorama degli stemmari regionali e provinciali italiani (dove si alternano buoni lavori a lavori meno curati), il Consiglio regionale del Piemonte abbia perso un’occasione per offrire un prodotto utile, informato e piacevole, sia come pubblicazione di rappresentanza, sia per l’informazione dei cittadini. .org Pag. 23 Gazzettino Araldico LETTURA ARALDICA ATLANTI SIMBOLICI DELLO SPAZIO POLITICO Non in commercio Prezzo offerta GRATUITO ATLANTI SIMBOLICI DELLO SPAZIO POLITICO - I Portolani e il “Libro del Conocimiento de todos los Reinos” (Sec XIV), a cura di Alessandro Savorelli, contenuto in “Armas e trofeus”, 2015, file PDF, pp. 38, 7,6MB, illustrato LO STUDIO Il professor Alessandro Savorelli è noto nel mondo dell’araldica per i suoi studi sempre rigorosi e ricchi di risvolti inediti, tanto da essere considerato uno dei più autorevoli araldisti contemporanei anche al di fuori dei patri confini. A conferma di tutto ciò si segnala lo studio “Atlanti simbolici dello spazio politico. I portolani e il «Libro del conocimiento de todos los reinos» (s. XIV)” pubblicato sul periodico scientifico portoghese “Armas e trofeus”. “Si tratta – scrive lo stesso Savorelli – di un’analisi del repertorio araldico dei più antichi portolani (XIV s.) e del “Libro del conocimiento” (120 stemmi e vessilli), con considerazioni critiche sulla interpretazione di questa applicazione araldica da parte della letteratura specialistica, che spesso l’ha fraintesa”. Grazie alla disponibilità dell’autore oggi è possibile ricevere gratuitamente il file pdf dello studio facendone richiesta alla nostra redazione: [email protected] L’offerta è valida sino al 31 gennaio 2017; per maggiori informazioni è possibile contattarci all’indirizzo [email protected]. Pag. 24 Gazzettino Araldico PUBBLICAZIONI CENTRO STUDI ARALDICI Collana “L’Araldica dello Scudo d’Oro” La collana “L’araldica dello Scudo d’Oro” è destinata a raccogliere le tesi di laurea encomiate con il premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”, istituito dal Centro Studi Araldici nell’ambito del “Gran Premio Scudo d’Oro”, al fine di incentivare gli studi accademici in ambito araldico. Gli eventuali volumi “fuori collana” presenti nell’elenco, raccolgono gli elaborati che pur non essendo stati premiati, hanno ricevuto un riconoscimento nell’ambito dello stesso premio di laurea. Questi ultimi volumi si distinguono dai primi per l’adozione di una copertina, dei risvolti e dei fregi della sovracopertina, azzurri, in luogo della copertina rossa, dei risvolti e dei fregi bordeaux adottati per i volumi delle tesi premiate. L’ARALDICA FIORENTINA AI TEMPI DI COSIMO III DE’ MEDICI - “Armeria gentilizia di Firenze ovvero Registro delle figure delle Famiglie fiorentine et Armi delle città, terre, ufizi et altro dello Stato fiorentino” di Laura Cirri, prefazione di Luigi Borgia, Centro Studi Araldici, 2012, copertina rigida con sovracoperta, pp. 256, 29,5 x 21 cm, illustrato, interamente a colori. Prezzo 75,00 € cad. + spese di spedizione IL DIRITTO NOBILIARE - “Cenni storici, legislazione della penisola italiana e aspetti attuali” di Carlotta Monti Guarnieri, Centro Studi Araldici, 2013, copertina rigida con sovracoperta, pp. 184, 29,5 x 21 cm, ill., interamente a colori. Prezzo 75,00 € cad. + spese di spedizione LA CHIESA DI SAN GIORGETTO - Uno scrigno di araldica tedesca (sec. XIII-XIV) di Giorgio Sartor, con presentazione di Franco Alvise Segala e introduzione di Marco Pasa, Centro Studi Araldici, 2015, copertina rigida con sovracoperta, pp. 136, 29,5 x 21 cm, illustrato, a colori. Prezzo 75,00 € cad. + spese di spedizione Pag. 25 Gazzettino Araldico PUBBLICAZIONI CENTRO STUDI ARALDICI L’ARALDICA DELLO SCUDO D’ORO IL VOLTONE DEL CIMITERO DEI CANONICI NEL COMPLESSO DELLA CATTEDRALE DI VERONA di Michela Bonazzi, con prefazione di Fabio Coden, Centro Studi Araldici, 2016, copertina rigida con sovracoperta, pp. 100, 29,5 x 21 cm, illustrato, a colori. Prezzo 75,00 € cad. + spese di spedizione FUORI COLLANA STEMMARIO CARPANI - “Blasonatura e digitalizzazione di uno stemmario comense del XV secolo” di Eugenia Gadaleta, Centro Studi Araldici, in coedizione con Società Italiana di Studi Araldici e Vivant, con il patrocinio della Città di Como, 2013, copertina rigida con sovracoperta, pp. 260, 29,5 x 21 cm, ill., interamente a colori. Prezzo 75,00 € cad. + spese di spedizione GLI STEMMI DEL PALIO DI FELTRE di Rosaria De Biasio, con introduzione di Giorgio Aldrighetti, Centro Studi Araldici, 2014, copertina rigida con sovracoperta, pp. 152, 29,5 x 21 cm, illustrato, a colori. Prezzo 75,00 € cad. + spese di spedizione Pag. 26 Gazzettino Araldico PUBBLICAZIONI CENTRO STUDI ARALDICI Rapporto Nazionale sullo stato dell’Araldica Il “Rapporto Nazionale sullo stato dell’Araldica” in Italia nasce con il duplice scopo di monitorare lo stato dell’arte relativo alla disciplina araldica nel nostro paese, e nel contempo attirare l’attenzione del pubblico su tale materia fornendo dei dati statistici quanto più possibile oggettivi. Per queste ragioni le risultanze annuali di questo studio sono anche scaricabili gratuitamente dal sito del Centro Studi Araldici. RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2011 a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2011, pp. 36, 14 x 20 cm, copertina morbida, brossura, interamente a colori. Prezzo 18,00 € cad. spedizione gratuita in Italia RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2012 a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2012, pp. 36, 15 x 21 cm, copertina lucida plastificata, brossura, interamente a colori. Prezzo 6,00 € cad. spedizione gratuita in Italia RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2013 a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2013, pp. 36, 15 x 21 cm, copertina lucida plastificata, brossura, interamente a colori. Prezzo 6,00 € cad. spedizione gratuita in Italia RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2014 a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2014, pp. 36, 15 x 21 cm, copertina lucida plastificata, brossura, interamente a colori. Prezzo 6,00 € cad. spedizione gratuita in Italia RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2015 a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2015, pp. 62, 15 x 21 cm, copertina lucida plastificata, brossura, interamente a colori. Prezzo 15,00 € cad. spedizione gratuita in Italia Pag. 27 Gazzettino Araldico PUBBLICAZIONI CENTRO STUDI ARALDICI RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA RAPPORTO NAZIONALE SULLO STATO DELL’ARALDICA - anno 2016 a cura del Centro Studi Araldici, prefazione di Raffaele Coppola, 2016, pp. 36, 14 x 20 cm, copertina lucida plastificata, brossura, interamente a colori. Prezzo 6,00 € cad. spedizione gratuita in Italia Atti dei convegni La pubblicazione degli “Atti” dei convegni promossi dal Centro Studi Araldici si prefigge il duplice scopo di diffondere presso il pubblico più vasto possibile i contenuti presentati in occasione dei convegni stessi, preservando contestualmente la memoria di quanto esposto originariamente solo verbalmente. Anche per queste ragioni tali pubblicazioni - ove non sussistano vincoli da parte di terzi interessati - sono disponibili oltre che nella versione cartacea anche in quella digitale, scaricabile gratuitamente dal sito del Centro Studi Araldici. Atti del convegno LE FONTI DELL’ARALDICA - LO STEMMARIO CARPANI AA. VV., a cura di Raffaele Coppola, Centro Studi Araldici, 2015, copertina morbida, pp. 186, 14,8 x 21 cm, illustrato, a colori. Prezzo 18,00 € cad. spedizione gratuita in Italia NOTA BENE Il Centro Studi Araldici non ha come fine quello di svolgere un’attività imprenditoriale in campo editoriale, per tale ragione ogniqualvolta non esistano vincoli di terzi in quanto ai contenuti, le pubblicazioni realizzate sono rese disponibili anche in formato elettronico scaricabile gratuitamente. Le versioni cartacee hanno sempre una tiratura estremamente contenuta, che non supera le 100 copie, e sono cedute ai soci o agli enti convenzionati; possono inoltre essere omaggiate a coloro che sostengono i singoli progetti (premio di laurea, studio statistico della situazione araldica in Italia, ...) con contributi liberali. Pag. 28 Gazzettino Araldico PUBBLICAZIONI CENTRO STUDI ARALDICI Gazzettino Araldico - Raccolta La collana “Gazzettino Araldico - Raccolta” è destinata a dare una veste cartacea alla newsletter “Gazzettino Araldico”, l’house organ del Centro Studi Araldici che sin dal 2006 ne documenta l’intensa attività di promozione e diffusione della tradizione araldica, al fine di preservarne i contenuti - ivi compresi gli stemmi familiari di nuova ideazione in esse pubblicati - per il futuro anche attraverso il Deposito Legale previsto dalle vigenti normative. La funzione di questi volumi è documentare fedelmente i contenuti del Gazzettino Araldico; nella versione cartacea quindi si è conservata anche l’impostazione delle pagine, nate per essere scorse a video e non per essere sfogliate in un libro, con tutti i limiti grafici conseguenti. GAZZETTINO ARALDICO - Raccolta Volume I (2006-2009) ristampa dei numeri del Gazzettino Araldico dal 2006 al 2009, Centro Studi Araldici, 2015, 210 x 290 cm. In omaggio per contributi a sostegno della prossima edizione del premio di laurea, pari o superiori a 40,00 € GAZZETTINO ARALDICO - Raccolta Volume II (2010-2012) ristampa dei numeri del Gazzettino Araldico dal 2010 al 2012, Centro Studi Araldici, 2015, 210 x 290 cm. In omaggio per contributi a sostegno della prossima edizione del premio di laurea, pari o superiori a 40,00 € GAZZETTINO ARALDICO - Raccolta Volume III (2013-2014) ristampa dei numeri del Gazzettino Araldico dal 2013 al 2014, Centro Studi Araldici, 2015, 210 x 290 cm. In omaggio per contributi a sostegno della prossima edizione del premio di laurea, pari o superiori a 40,00 € Pag. 29 Gazzettino Araldico NOTIZIARIO CENTRO STUDI ARALDICI In queste pagine sono riportate le news che riguardano l’attività del Centro Studi Araldici, pubblicate nel “Notiziario Araldico”, dal 01 giugno al 31 ottobre 2016 e consultabili sui siti Internet del CESA “Araldica: attualità e prospettive”: il programma delle pubblicazioni di carattere araldico degli ultimi 12 mesi, con l’intervento di diversi autori Ore 15.15 Artista araldico dell’anno – Giuseppe Quattrociocchi (Accademia degli Agghiacciati di Sulmona) Appuntamento araldico promosso dal Centro Studi Araldici a Cesano Maderno il prossimo 25 giugno Ore 15.30 Italia araldica – Oriolo Romano, Palazzo Altieri, a cura di Maurizio Carlo Alberto Gorra (Académie Internationale d’Héraldique) 16 giugno 2016 Come già annunciato il 25 giugno il Centro Studi Araldici, in collaborazione con il Comune di Cesano Maderno e con la partecipazione dell’Associazione Culturale Gemino, promuove la seconda edizione del convegno dal titolo: “Araldica: attualità e prospettive”. L’appuntamento, dopo la positiva esperienza della prima edizione, svoltasi l’anno scorso a Torino, intende essere un appuntamento annuale in località sempre diverse, e intende creare un’occasione d’incontro fra coloro che a vario titolo si interessano di araldica, utilizzando una formula innovativa, non cioè una “classica” presentazione di studi, ma un momento di analisi e approfondimento sullo stato dell’araldica in Italia. Lo schema prevede quindi una prima parte di analisi della situazione con una tavola rotonda su un tema d’attualità scelto di anno in anno e la presentazione del “Rapporto Statistico sullo Stato dell’Araldica” che il CESA conduce annualmente; nella seconda parte vi sarà invece la consegna del Gran Premio Scudo d’Oro (che valorizza i siti Internet, i libri, le tesi di laurea e gli studiosi che si occupano della materia), e a seguire le presentazioni di un’esperienza positiva in ambito araldico, dei libri dedicati alla materia usciti negli ultimi 12 mesi, di un artista che si occupa di araldica e di una località ricca di testimonianze araldiche; a chiudere – ove possibile – la visita guidata a delle testimonianze araldiche locali. Ricco e variegato il programma, che vedrà ancora una volta l’intervento di molti nomi noti del mondo araldico italiano. Ore 15.45 Affinità araldiche – Ordini Cavallereschi e sistemi premiali – Pierfelice degli Uberti (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – ICOC) Ma ecco il programma dell’edizione cesanese dell’evento: Ore 16.00 Conclusione dei lavori Ore 10.00 Saluto Autorità – Celestino Oltolini (Assessore alla Cultura Comune di Cesano Maderno) Ore 16.15 Visita allo “Scalone delle armi” di Palazzo Arese Borromeo, accompagnati da Silvia Boldrini (Centro Studi Araldici) A seguire Inizio lavori – presentazione iniziativa Raffaele Coppola (Centro Studi Araldici) Gazzettino numero 20 Ore 10.30 Tavola rotonda: Come promuovere la conoscenza e l’uso dell’araldica nell’Italia contemporanea – Con Luigi Borgia (Académie Internationale d’Héraldique) e Pierfelice degli Uberti (Confédération Internationale de Généalogie et d’Héraldique – CIGH e Istituto Araldico Genealogico Italiano – IAGI), moderatore Raffaele Coppola (Centro Studi Araldici) Disponibile il nuovo numero della newsletter digitale e semestrale del Centro Studi Araldici Ore 11.30 Presentazione “Rapporto Nazionale sullo stato dell’Araldica” in Italia – a cura del CESA Ed allora ecco che l’apertura della pubblicazione è riservata all’ormai imminente convegno “Araldica: attualità e prospettive”, l’appuntamento annuale promosso dallo stesso Centro Studi Araldici giunto alla sua seconda edizione che si svolgerà il prossimo 25 giugno alle porte di Milano, e precisamente a Cesano Maderno. Il convegno intende analizzare la situazione dell’araldica oggi in Italia e promuoverne alcuni dei suoi aspetti migliori, e proprio per questo si annuncia ancora una volta come un momento unico nel suo genere e di notevole interesse. Ore 12.00 Colazione di lavoro Ore 14.00 Consegna Gran Premio Scudo d’Oro e del premio di laurea in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola – a cura del Centro Studi Araldici Ore 14.30 Iniziative/esperienze d’interesse – “Araldica Civica” con Massimo Ghirardi (Gruppo Italiano di Araldica Civica) Ore 14.45 Novità editoriali dell’ultimo anno – presentazione Pag. 30 Araldico 17 giugno 2016 E’ stato diffuso il nuovo numero del “Gazzettino Araldico”, la newsletter semestrale del Centro Studi Araldici che come di consueto aggiorna sulle molteplici attività dell’ente culturale, ma non solo. A seguire ampio spazio al “Gran Pre- Gazzettino Araldico NOTIZIARIO CENTRO STUDI ARALDICI mio Scudo d’Oro“, l’encomio istituito dallo stesso CESA per valorizzare le più belle esperienze in ambito araldico attive in Italia, e nel cui ambito trova posto anche il premio di laurea “in memoria di Paolo Giovanni Maria Coppola”, che con un premio di 1.000,00 euro intende incentivare la ricerca accademica nel campo. Irrinunciabile quindi l’appuntamento con la pagina di aggiornamento sulle altre iniziative del Centro Studi Araldici, ovvero la nuova edizione del premio di laurea, “Araldica TV” e il “Concorso fotografico”. Di particolare significato quindi la pagina di resoconto con cui il Centro Studi Araldici rende conto di come vengano utilizzati i fondi ricevuti attraverso i meccanismo del 5 x 1000; una scelta con davvero pochi equali fra le pur numerosissime – e spesso molto illustri – istituzioni che come il CESA usufruiscono di tale possibilità. Non solo attività sociale, come detto il Gazzettino Araldico cerca di essere un servizio per i suoi numerosi ultimi sette mesi dal “Notiziario Araldico”, il quotidiano digitale specialistico edito sempre dal Centro Studi Araldici, che in questo caso riferiscono di due importanti convegni e delle ultime vicissitudini relative al casato dei Borbone delle Due Sicilie. Una delle “rubriche” più attese però è relativa ai nuovi stemmi familiari inseriti in “Stemmario Italiano”, il repertorio araldico digitale curato dal CESA sin dal 2006, e che in questo numero vede la pubblicazione di 18 nuovi stemmi familiari. Più recente quindi la sezione dedicata alle pubblicazioni edite dal Centro Studi Araldici, raccolte in quattro distinte collane, e che offrono un inimitabile varietà di proposte editoriali in ambito araldico. Infine, ma non ultima, le pagine che riportano tutte le news pubblicate negli ultimi sette mesi dal “Notiziario Araldico” e riferite all’attività del Centro Studi Araldici. A chiudere la pubblicazione però è “l’ultima di copertina” che in ogni numero reca una fotografia a soggetto araldico inviata da un lettore, e che in questo caso ritrarre una splendida composizione araldica visibile a Trieste. Per gli interessati la newlettwr del Centro Studi Araldici viene spedita gratuitamente a chi ne faccia richiesta scrivendo una e-mail con oggetto “Richiesta Gazzettino Araldico” all’indirizzo [email protected] Malfunzionamento tecnico Momentaneamente bloccate le registrazioni in Stemmario Italiano 18 luglio 2016 lettori (anche l’ultimo numero è stato scaricato più di 3.200 volte, davvero non poche per una newsletter e per una newsletter che si occupa di un interesse di nicchia), così ecco una selezione delle principali notizie dal mondo dell’araldica e dalle discipline ad esse affini, pubblicate negli Purtroppo l’applicazione che regola il funzionamento dei form per la richiesta di registrazione/ inserimento degli stemmi in Stemmario Italiano, sta manifestando dei problemi, e molte richieste inviateci tramite tali form non ci sono pervenute. Stiamo lavorando per risolvere al più presto l’inconveniente, nel frattempo si suggerisce di non invi- Pag. 31 are ulteriori richieste e di attendere il ripristino dell’ordinaria funzionalità, ripristino che sarà segnalato tempestivamente tramite queste stesse pagine. Ci scusiamo con i cortesi utenti per l’involontario disservizio. Centro Studi Araldici Riattivati i moduli digitali di “Stemmario Italiano”® Torna la possibilità di segnalare nuovi stemmi al popolare sito Internet dedicato all'araldica 1 agosto 2016 Come da programma nel fine settimana sono stati risolti i problemi inerenti il funzionamento dei form digitali del sito Internet “Stemmario Italiano”, form necessari per segnalare gli stemmi storici o registrare gli stemmi di nuova ideazione, al fine del loro inserimento nel database del popolare portale araldico. L’inconveniente ha notevolmente rallentato l’operatività del Centro Studi Araldici in queste settimane e potrà dirsi superato solo con il prossimo mese di settembre, poichè l’imminente periodo di ferie non consentirà lo smaltimento di tutte le richieste nel frattempo pervenute. Pausa estiva per il CESA Stop alla corrispondenza sino al 5 settembre 12 agosto 2016 Pausa estiva anche per la cancelleria del Centro Studi Araldici che tornerà ad evadere la corrispondenza a partire da lunedì 5 settembre, la redazione del Notiziario Araldico invece continuerà comunque ad aggiornare il quotidiano digitale, che dunque accompagnerà gli interessati anche durante tutto il periodo estivo. Le famiglie garbagnatesi e i loro stemmi… tra storia e curiosità Conferenza il 22 settembre a Garba- Gazzettino Araldico NOTIZIARIO CENTRO STUDI ARALDICI gnate Milanese con Preatoni e Coppola del Centro Studi Araldici 17 settembre 2016 Si annuncia come una serata di particolare interesse quella che l’Assessorato alle Politiche Culturali del comune di Garbagnate Milanese (cintura nord di Milano) propone per giovedì 22 settembre presso la “Corte Valenti”, nel centro città. In tale circostanza infatti la proposta culturale formulata dall’amministrazione pubblica locale proporrà una conferenza dai contenuti inediti, accompagnata, arricchita e completata da un altrettanto inedita esposizione araldica. La conferenza infatti avrà come contenuto caratterizzante la presentazione in anteprima dei risultati delle ricerche condotte dal prof. Carlo Preatoni sulla storia, genealogia ed araldica delle famiglie garbagnatesi, risultati che nelle prossime settimane saranno anche raccolti in un volume che si annuncia dunque di grande interesse per gli studiosi di storia locale, ma anche per i cultori in generale dell’araldica, che in iniziative di questo tipo spesso possono trovare notizie, documenti ed informazioni utili a completare o gettare nuova luce sui loro studi proprio perchè molto specifici e assolutamente inediti. A introdurre l’evento il dr Raffaele Coppola, rettore del Centro Studi Araldici e direttore del Notiziario Araldico, che ricostruirà un succinto quadro storico e tecnico della disciplina araldica, utile a fornire agli intervenuti digiuni della materia gli strumenti di comprensione essenziali. Gli interventi saranno inoltre accompagnati da due contributi video, il primo realizzato da Emanuela Finocchiaro e Carlo Preatoni consistente in una sorta di “sigla di apertura” della serata della durata di circa 10 minuti che avrà come sottofondo una accattivante musica medievale e dove scorreranno in carrellata i vari stemmi realizzati su legno dall’artista, il secondo realizzato da Primiano Mandunzio di Garben Tv consistente in una breve intervista fatta a Carlo Preatoni in una corte garbagnatese sulle finalità dell’iniziativa. Come accennato, con iniziativa rara ma lodevole, la conferenza sarà arricchita e completata dall’esposizione di circa 90 stemmi realizzati in parte da Emanuela Finocchiaro e già illustrati nel video di cui sopra, ed in parte dal team di lavoro coordinato dal prof. Massimo Colciago della Scuola Secondaria San Luigi. L’appuntamento è per le ore 21.00 in via Monza 12 a Garbagnate Milanese e per maggiori informazioni è possibile contattare il servizio biblioteca al numero 02-99073700. Garbagnate l’araldica scopre Successo di critica e di pubblico per la serata araldico-genealogica di Garbagnate Milanese 30 settembre 2016 Come da programma giovedì 22 settembre si è tenuta a Garbagnate Milanese la serata dal titolo “Le famiglie garbagnatesi e i loro stemmi…tra storia e curiosità”, promossa dalla locale amministrazione comunale per presentare le risultanze delle ricerche del professor Carlo Preatoni sulla storia delle famiglie di Garbagnate. La serata magistralmente preparata da Preatoni ha alternato filmati ad interventi parlati, animazioni ed immagini a musiche medioevali, facendo trascorrere velocemente le due ore a disposizione agli oltre cento garbagnatesi che hanno gremito il salone a disposizione per assistere all’evento, e apparsi soddisfatti al termine della serata. Ad introdurre l’evento i saluti dell’Amministrazione Comunale, quindi un filmato per illustrare gli stemmi studiati da Preatoni, l’intervento del rettore del Centro Studi Araldici, Raffaele Coppola, che ha fornito ai presenti i rudimenti della materia, necessari per meglio seguire la successiva esposizione di Preatoni, che in maniera semplice e dinamica ha svolto un reso- Pag. 32 conto dei suoi studi e della metodologia seguita, studi che hanno portato alla ricostruzione di numerosi alberi genealogici delle famiglie di Garbagnate e spesso ad individuare anche i loro emblemi araldici. Particolare attenzione lo studioso ha dedicato proprio all’araldica ed allo studio delle sue fonti, come poi ben illustrato in una sequenza di immagini che ha posto a confronto le principali fonti araldiche lombardi (Trivulziano, Carpani, Bosisio, Cremosano,…). Molto apprezzata è stata anche l’esposizione di circa novanta tavole di legno su cui Emanuela Finocchiaro e il team di lavoro coordinato dal prof. Massimo Colciago della Scuola Secondaria San Luigi hanno riprodotto altrettanti stemmi, mostra che ha arricchito così la scenografia della sala per tutta la durata dell’evento. Nuovo aggiornamento per Stemmario Italiano® On line gli stemmi di nuova ideazione delle famiglie Baggini e Pallaro 1 ottobre 2016 Dopo una pausa di alcuni mesi dovuta all’organizzazione del convegno svoltosi a Cesano Maderno ed alla successiva pausa estiva, torna ad essere aggiornato il popolare database dedicato all’araldica curato dal Centro Studi Araldici, Stemmario Italiano®. Ad essere pubblicati per il mese di settembre sono stati gli stemmi di nuova ideazione delle famiglie Baggini e Pallaro. Dunque due stemmi inediti, che vengono solo ora adottati dai Gazzettino Araldico NOTIZIARIO CENTRO STUDI ARALDICI rispettivi titolari, e che testimoniano come l’araldica familiare, pur lontana dai fasti d’un tempo, continui ad essere viva. Crova Pescia, Lazzarini, Morea, Moricca, Torre, Tosi Zanetti e Zappalà i nomi delle famiglie titolari dei nuovi stemmi pubblicati Nello specifico lo stemma della famiglia Baggini propone un interessante interzato in pergola caratterizzato dagli smalti rosso ed oro; meno tradizionale invece lo stemma della famiglia Pallaro che propone una composizione più articolata ed una più accentuata varietà cromatica. 31 ottobre 2016 Sette nuovi stemmi per Stemmario Italiano® E’ stato effettuato quest’oggi il consueto aggiornamento mensile del database di Stemmario Italiano®, la popolare risorsa web dedicata all’araldica e impegnata nel censimento degli stemmi familiari italiani. L’operazione odierna ha dunque visto la pubblicazione di 7 nuovi stemmi, di cui 5 di nuova ideazione e 2 storici, dove con la definizione “di nuova ideazione” si intende stemmi creati ex novo dalle famiglie titolari dopo il 1948, mentre con l’indicazione “storici” ci si riferisce a quegli stemmi familiari il cui uso è iniziato prima del 1948, dato dell’avvento della Repubblica in Italia. Gli stemmi in oggetto sono quelli delle famiglie Lazzarini, Morea, Tosi Zanetti, Torre e Zappalà per gli stemmi di nuova ideazione, e quelli delle famiglie Crovara Pescia e Moricca per gli stemmi storici. Come sempre ora anche questi sono liberamente e gratuitamente consultabili in rete su Stemmario Italiano®. In queste pagine sono riportate le news che riguardano l’attività del Centro Studi Araldici pubblicate dal “Notiziario Araldico”, tra il 01 giugno ed il 31 ottobre 2016. L’elenco di tutte le news pubblicate dal “Notiziario Araldico” è invece consultabile online sul sito: www.notiziarioaraldico.info Pag. 33 Inviaci anche tu la tua foto, potrà essere premiata e pubblicata come quarta di copertina del prossimo numero Gazzettino Araldico Foto Matteo Moro: Castello di Fagno Olona (VA), stemma Visconti “emerge dall’ombra” Organo di informazione interna del Centro Studi Araldici IL PROSSIMO NUMERO USCIRA’ A GIUGNO 2017 Centro Studi Araldici Piazza Repubblica, 4 21051 Arcisate (VA) [email protected] www.centrostudiaraldici.org www.stemmario.it