Portfolio - ruben santillan | home
Transcript
Portfolio - ruben santillan | home
Portfolio RUBéN SANTILLàN designer Portfolio RUBéN SANTILLàN About me Capacità designer Dati Personali xp - 3 anni GENERALI INTERESSI Adobe indesign xp - 2 anni Adobe photoshop xp - 2 anni Rubén David Santillàn Bustillos Quito - Ecuador 19 / 08 / 83 design, web, grafica, multimedia, crossmedia, svilupi tecnologici, videogiochi, communicazione, user experience, social network. Adobe premiere xp - 1 anno Adobe flash xp - 1 anno Chitarrista nel gruppo: La Furia del Signor Banana Adobe digital suite xp - 1 anno STUDI adobe dreamweaver xp - 1 anno html5 xp - 1 anno Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni Corso di Disegno Industriale 2008 - 2011 css3 xp - 1 anno javascript xp - 1 anno php xp - 1 anno wordpress xp - 1 anno Adobe Illustrat0r phonegap xp - 1 anno hobby musicista Universitari RWR by Art is Open Source & Ninja Marketing Read Write Reallity Project Work - (4 giorni) Realtà Aumentata 2011 Pre-universitari Corso di Specializzazione Informatica presso: Diffusione Informatica Roma Web Design 2006 contatti Personal web-site rubensantillan.altervista.org Social Networks facebook.com/santillan.ruben twitter.com/#!/SantillanRuben linkedin.com/in/santillanruben e-mail [email protected] cellulare 3409449815 Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer TIME TO ACT Web Site Against the nuclear facility around the world WEB DESIGN/ WORK in progress green peace web site working proposes 2011 art direction, design, programming, COPYWRITING Green Peace da anni s’incarica di fare campagne e controcampagne di sensibilizzazione a livello mondiale. Art is Open Source mi ha affidato a curare il layout del prossimo sito internet che ha come tema il nucleare. Time to act, funziona in modo semplice e intuitivo, la grafica richiama il pericolo nel quale i nostri cari e noi stessi affrontiamo Back-end Front-end nel trovarci nelle vicinanze di una centrale nucleare, quindi cosa migliore di poter dare a loro un piccolo avvertimento “prima che sia troppo tardi” La grafica richiama quella di un’applicazione così da familiarizzare anche con le persone che sono oramai abituati a diversi device. Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer progetto di tirocinio presso: fake press & art is open source. 2011/2012 LEAF + + Interaction & Cross media concept design art direction, concept prototyping, obiquitus study, print production. Sistema Leaf ++, interfacce “naturali” per un nuovo linguaggio dell’interazione scenarios / concept working Immaginiamo che vogliamo sapere il nome di una pianta, sapere a che famiglia appartiene, conoscere il suo stato di salute, Ph, umidità, se suoi frutti sono maturi, se questa pianta ha bisogno d’acqua o di meno fertilizzante. E tutto ciò può essere visualizzato, condiviso, suggerito, compilato, visitato, immagazzinato, diviso in categorie e persino consultabile. Ogni cosa in tempo reale, e distribuito in diversi SCENARI espicifici collegati tra di loro “La percezione del mondo vegetale è mutata radicalmente nel corso degli ultimi anni. Il mondo vegetale nelle nostre città è spesso sinonimo di tecnologia, trasporto, architettura e sempre meno di conoscenza dell’ambiente naturale, delle proprietà delle piante e della loro naturale disponibilità temporale e spaziale. L’ecosistema tecnologico in cui viviamo ci consente, però, di riappropriarci di saggezza e conoscenza del mondo naturale creando modelli di fruizione delle informazioni che rendano accessibili i saperi relativi a piante e foglie, e alle loro proprietà, luoghi e tempi di provenienza.” Salvatore Iaconesi Article by Media Duemila art is open source - project “Leaf++”, una pubblicazione cross mediale in realtà aumentata capace di riconoscere, tramite la computer vision, le foglie delle piante e di associarvi le informazioni più diverse. Suggeritori E’ un ruolo dentro al Social Network che prevvede un’interesse nel promuovere nuove piante tramite l’applicazione LEAF ++ o tramite un add nel rispettivo canale all’interno del Social Network. per esempio: Mi ritrovo a Castel Gandolfo e trovo una pianta particolare, la fotografo io però nn sò di che pianta si tratti, io direttamente dallo smart phone la posso postare nel Social Network e suggerire a qualcuno piu’ esperto il compilamento di tale pianta/foglia. Chiunque dentro al Social Network può compiere questo ruolo, basta riempire i dati rispettivi postati da se stessi oppure da qualche suggeritore per la crescia del Social Network. sviluppatori .............. ? x x x x x x x like post add leaf enter dates Compliatori metre posti le foto delle vacanze ad un villagio turistico, sotto a questa c’è anche una descrizione di ciò che accade alla pianta: come può essere dallo sbocciare di questa pianta, il numero di frutti che ci sono in essa. Social connect COLLEGAMENTI Con la Time Leaf Line si può seguire lo sviluppo della vita di una pianta e associare questa a eventi personali in questo si da’ un senso emotivo allo sviluppo della partecipazione al Social Network x develpers compilatori x x x Sono gli iscritti che hanno un livello basico all’interno del Network, è dedicato a chi interessa i temi che riguardano lo stesso Network e interagisce con Post, Add, etc. x Interessati suggeritori Ci sono 3 categorie di iscritti a seconda del modo d’interazione dentro al Network, si differenziano dai semplici passanti ai suggeritori e compilatori. x iscritti interessati E’ un livello di visualizzazione per le persone che non sono iscritte al Network, qui ci sono informazioni generali Time leaf line x visitors visitors Leaf media people Leaf Gadget LEAF + + Social Network Gli aggiornamenti possono essere collegati con un clic a: Si vive, si cresce insieme Tutti i dati che ci forniscono i rilevatori. (in questo caso si presume che ci siano tali) Questa associazione di eventi funziona anche nel verso opposto, se la pianta ha qualche aggiornamento di grande rilievo, le persone che la seguono possono aggire commentando, condividendo, o semplicemnete dichiarando un’emozione. per formare una rete piu ampia, si possono collegare per esempio: la stessa foto del profilo, lo stesso nome, lo stesso Nick, e si può dare anche un’emozione. UPLOADING Possono essere caricati diversi tipi di formato multimediali: audio, video, jpeg, pdf, png. etc... contatti Si può inviare messaggi privati, a tutti i presenti al Social Network e chattare con i tuoi contti di relativi al gruppo, per creare relazioni al di fuori del Network rss, feedback Si può dialogare con i compilatori, lasciare commenti, visualizzare i loro aggiornamenti, e lasciare un feedback sia per ringraziare che per correggere magari i dati inseriti Tipi di rilevatori esterni LEAF + + Rilevatori Esterni maturità frutto Se questa pianta ha frutti, ci indica se questo è maturo o meno, e ci consiglia il momento ideale per la coltivazione. maturità Questo indicatore ci informa il tempo di vita della pianta, dal momento della sua nasciata e ci da’ il tempo restante in media in base al tipo di pianta tenendo conto anche degli altri fattori esterni umidità ambientale I valori di umidità presenti nell’ambiente che contribuiscono alla crescita della pianta, è utile per confrontare i diversi clima nei diversi periodi dell’anno in diversi continenti. temperatura 4:08 PM 3G 3G 4:08 PM NO REG PLANTAE NETW ORK MAGNOLIO PHYTA SSE CLA MAGNOLIO PSIDA UM YL PH RHAMNALES LIA MIG FA maturità maturità sostanze presenza ph temperatura umidità 4:08 PM Swipe for + options 3G Real time data 4:08 PM sostanze chimiche E DIN OR Picture 3G External function Rappresentata in C° ed è quella nella quale la pianta è sottoposta, la cosidetta temperatura ambiente, rappresentata nn da un numero bensì da un’angolazione VITACEAE Ci da riferimento di quante, e quali sostanze chimiche fanno parte della pianta, il perchè del suo uso, e in che percentuale questa le contiene. presenza Di forme di vita, che possono danegiare la pianta, tipo Acari, Parasiti, etc... ph Fornisce i valori della pianta, il PH va da 1 a 14, importante per capire lo stato della pianta in confronto all’ambiente. LEAF + + Attualità e Nuove Realtà failed sharing Non esiste spazio per le proprie opinioni, feedback, implementazione di articoli sugli altri social Network come fb, twitter, etc. Love AGGIORNAMENTI? Infatti più persone vengono coinvolte nella vita di una pianta, la pianta la riconosce come un gesto d’affetto chi l’ha detto? sofia Ci troviamo i contenuti privi di aggiornamenti, cioè nn vengono seguiti, ne curati, ne corretti là dove sia necesario. Un problema è che sembra che sono stati loro a scrivere ogni singola cosa, perchè nn si possono risalire facilmente alle loro fonti per poter approfondire le tematiche, il problema è che quasi nessuno si asume la responsabilità piena dei contenuti in caso questi fossero sbagliati. incoplete La continua mancanza di dati “interi” quasi tutti i “Social Network” sulle piante, hanno delle lacune immense, del genere - ti dico come si chiama, ma non ti dico a quale famiglia appartiene- . Conclusione Mancanza di stimolo, nell’interesse e sviluppo di questi Social Network, in più esiste poco dialogo e interazione. Real Time Data Le piante oltre all’acqua, la terra, hanno bisogno d’amore. i know who I am now. marco says Ho corretto il regno perchè mi sono reso conto che c’era un’errore, in piu’ ho aggiunto la famiglia ^^ usING the complation foarm default Roberto picture from leaf ++ Compile MARCO COMPILATION FOARM Roberto picture from leaf ++ Al Complettamento ogni pianta avrà un modo per dire grazie, e non solo possono aggiungersi alla questa rete chiunque ne abbia voglia sofia says Ecco i dati della pianta, purtroppo manca quello riguardante la famiglia. Real Time Data i lost my identity, help me please! roberto says Ho trovato questa pianta a Villa Gordiani, mi piace tanto ma io nn squale pianta sia purtroppo. C’é qualcuno che lo sà? nome: uva famiglia: --------------regno: magnolio pintae sofia usING the complation foarm default Sofia Sono scritti da un’unica persona che compie tutti i ruoli, il problema è che non tutti sono esperti del settore e spesso e volentieri nelle trascrizioni/traduzioni ci sono parecchi errori. Marco monopolio informativo MARCO COMPILATION FOARM All You Need is Roberto Problematiche LEAF + + Un Orto Virtuale Blog Key-words funzionamento piante in questione temperatura esempio In primo luogo questo “ORTO”, ha tre piante, uva, mela, ipocastano Roma città 32 ° Roma Ostia 28° Finlandia, Helsinki 18° geolocalizzazione collegamenti Riusciamo ad Individuare 3 posti, Italia (Roma/Lido) e Finlandia, dove basta guardare la mappa per capire il posto preciso Tramite le parole chiave si possono collegare gli argomenti per creare veri e propri articoli che possono essere arrichiti automaticamente e così cresce il nostro Orto Virtuale Ovviamente questo è un esempio limitato e limitante alle possibilità di combinazioni e sugerimenti che si possono ricavare. Il Clima a Roma città è di 32° Alex says “Questa città è meravigliosa, pecato per lo smog e fa’ caldissimo per i miei gusti”, invece al Lido di Ostia è di 28° Daniela says “ In città non ci resto qui al mare si sta’ bene”, ad altro canto uscire per posti piu’ freschi è consigliato infatti in Helsinki la temperatura è di 18° e sono state rilevate 120 nuove piante secondo il social Network Ad esempio le tematiche posono riguardare lo smog, automaticamente queste informazioni vengono filtrate tramite delle API, e concentrate in un’unico posto “L’ORTO”. e grazie ai rilevatori si possono associare le varie segnalazioni in tempo reale ad ogni discussione Le persone hanno una TIME LEAF LINE, e come si è visto possono seguire l’andamento di una o varie piante, così da poter considerare ogni persona presente un Orto Virtuale, dove ogni singolo collegamento ai contenuti diventa il fertilizzante e ogni contenuto i frutti, e lo scambio e sopratutto l’intreccio di queste informazione aiutano a tenere in contatto tra di loro tutti gli utenti. Alex Interi articoli riguardanti i Temi salenti si scrivono automaticamente raggrupando i contenuti di ogni singolo Orto. diventa un articolo vero e proprio. Follow Uva (Italy) La Temperatura è di 32° alex says Questa città è meravigliosa, peccato per lo smog e fa’ caldissimo per i miei gusti, Mario In questo modo, la cura di questo “ORTO VIRGUALE non diventa una cosa strettamente personale, perchè chiunque ne ha voglia di condividere, starà fertilizzando l’argomento, che poi alla fine avrà una sequenza logica e cronologica. Articoli Veri e Propri daniela ostia a roma mario in montagna Alex guardate roma Follow mela (Finland) La Temperatura è di 18° Mario says Ho sempre preferito posti all’aria aperta e stare vicino la natura Daniela In base agli argomenti trattati nel Social Network, si possono ricavare delle parole chiave per quanto riguarda gli ultimi aggiornamenti, così da poter creare intere masse informative raccolte in un’unico spazio in questo modo si può far proliferare l’orto Virtuale Follow ipocastano (it) La Temperatura è di 28° Daniela says In città non ci resto qui al mare si sta’ bene LEAF + + Crescita di un Ecosistema in tempo reale Crescita di n Ecosistema in tempo reaule LA FORMA INIZIALE VUOLE RAPPRESEN TAR UN’ECOSISTEMA DIVI E SO IN 8 PARTI. OGNI COLORE ESPRIM DELL’INFORMAZIONE E L’APICE DELLA RACCOLTA L’INFORMAZIONE VIENPER OGNI CATEGORIA. SPECIE DI UNA CAT E RACCOLTA PER OGNI EGO MOSTRA IL COMPLE RIA, L’INFOSTETICA CI TTA DELLA FORMA INIZ MENTO IALE. RAPPRESENTANO GLI REALE DELL COMPLE AGGIORNAMENTI IN TEMPO TAM CHE POI ANDRà A FINI ENTO DI UN’INFORMAZIONE A SECONDA DEL COL RE NELLA FORMA INIZIALE ORE CAPIAMO LA CAT EGORIA. OGNI COLORE RAPPRESENTA 1 DEL LE 8 GRANDI CATEGORIE DI PIANTE ANGIOSP ERME. Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer wHERE IS MY CAR? Mobile application concept In due semplici click tu trovi la tua auto. CONCEPT PROJECT BY MYSELF 2011 art direction, design, programming, COPYWRITING application / concept working Working E’ un’applicazione per i Mobile, che utilizza la geolocalizzazione per rintracciare la propria auto o mezzo di trasporto all’interno di un sistema urbano o città, è una semplice applicazione alla quale si applica la semplicità di due azioni. 1. LOCATION. Geolocalizza la posizione del vehicolo in questione e memorizza l’indirizzo nella mappa. 2. LOCALIZATION Dopo aver registrato la precedente Geolocalizzazione traccia una mappa dalla tua posizione attuale al momento della Registrazione o Location, così da indicare il punto esatto dell macchina o vehicolo ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? 3G ? ? ? 4:08 PM WHERE ? IS MY CAR ? ? WHERE IS MY CAR ? 1. LOCATION / registra 3G 4:08 PM E’ un’applicazione per i Mobile, che utilizza la geolocalizzazione per rintracciare la propria auto o mezzo di trasporto all’interno di un sistema urbano o città, è una applicazione alla quale si applica la semplicità di due azioni. 2. LOCALIZATION / localizza 3G 4:08 PM 3G 4:08 PM WHERE IS MY CAR ? WHERE IS MY CAR ? location localitation location localitation Geolocalizza la posizione del vehicolo in questione e memorizza l’indirizzo nella mappa. 3G 4:08 PM your car you are here Dopo aver registrato la precedente Geolocalizzazione traccia una mappa dalla tua posizione attuale al momento della Registrazione o Location, così da indicare il punto esatto Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer Ruben santillan Personal Web-Site A minimal html5 for a Cross-medial job WEB DESIGN/ WORKING ON MYSELF CONCEPT PROJECT BY MYSELF 2011 art direction, design, programming, COPYWRITING Il mio primo sito in html5 è proprio il mio secondo sito personale. Il sito è sviluppato in html5, css3, e javascript, con una grafica precisa e ben definita, molto minimal, dove l’idea è quella di far rislatare i progetti e sopratutto tenere sott’occhio tutto lo schermo, senza dover ricorrere allo scorrimento laterale per la visualizzazione di lavori e vari. Back-end Front-end Ho scelto di scrivere in html5 per tutte le sue nuove funzionalità, ho scelto di Formattare con CSS3 per la sua cross-medialità, e ho scelto di programmare in javaScript per la sua fluidità. Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer SANTA CECILIA Stagione Abbonamenti 2011 - 2012 Libera il Tuo Spirito Classico Accademia Nazionale di Santa Cecilia comunication/adv above the line accademia nazionale di santa cecilia in collaborazione con: a. Iacovino, d. Palumbo r. schiano 2011 art direction, copywriting, print production, design C’è un aspetto “classico” anche in coloro che sembrano appartenere a culture e stili di vita lontanissimi dalla musica sinfonica e da camera, a patire dai giovani. Il classico che è in ciascuno di noi, sempre più visibile col passare degli anni, è segno di un apprezzamento latente che deve solo essere liberato. Con lo slogan “Libera lo spirito classico”, proposto a gran voce proprio da un gruppo di giovanissimi professionisti, Santa Cecilia vuole abbracciare le fasce di pubblico tra le più eterogenee, privilegiandone alcune come quella dei ragazzi abbattendo quelle barriere “pre-concette” della musica classica come linguaggio destinato a pochi. Fondata ufficialmente nel 1585, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è una delle più antiche istituzioni musicali al mondo e ha oggi sede all’interno dell’Auditorium di Roma. Unisce un corpo accademico composto di 100 membri fra i più illustri esponenti della cultura e dell’arte musicale a un’orchestra e un coro sinfonici fra i più accreditati in campo internazionale. Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer ministero del lavoro Buoni Lavoro Tu Cosa Scegli? Buoni Lavoro, Sicuri, Semplici, Convenienti comunication/adv above the line MINISTERO DEL LAVORO in collaborazione con: d. CRISTOFANO 2011 art direction, copywriting, design, print production Concept Ci sono modi differenti di fare e far fare un lavoro. Alcuni, come il lavoro in nero, sono apparentemente più semplici ma finiscono per mettere il datore di lavoro e il lavoratore in situazioni difficili, comiche ed estreme. Con il Buono lavoro, al contrario, sono tutti più sereni, rilassati, sicuri e “contenti”. Tu Cosa Scegli? Buoni Lavoro Gli annunci stampa presentati sono legati al concept dello spot e intendono rivolgersi ad entrambe i arget (lavoratori e datori di lavoro) ponendo una semplice domanda: Tu cosa scegli? … una dimensione di lavoro piena di ansia, stress e situazioni estreme, oppure una situazione rilassata, serena e legale? TU COSA SCEGLI? BUONI LAVORO SICURI SEMPLICI CONVENIENTI TU COSA SCEGLI? BUONI LAVORO SICURI SEMPLICI CONVENIENTI TU COSA SCEGLI? BUONI LAVORO SICURI SEMPLICI CONVENIENTI Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer bic new line colors Advertising Biccate questa!!! una linea per riconquistare advertising / concept working project work for graphic & visual design 3 2010 art direction, copywriting, design, print production volendo rinnovare l’immagine della penna Bic, è stata concepita una pubblicità di toni familiari che mostrasse una simbiosi tra creatività e versatilità, usando oltre al classico colore nero, i colori della nuova collezione, evidenziando così, un carattere giovanile. La percentuale con cui vengono usati questi colori effetivamente nella realtà, è stata applicata alla distirbuzione dei medesimi colori nella pubblicità. Soluzioni intelligenti, pratiche ed efficiento sono la nostra sfida La storia BIC ha seguito le orme delle esigenze che cambiano. Ogni volta che BIC identifica uno specifico bisogno, risponde con ingegnosità tecnica per ottimizzare la performance, grazie alla sua continua ricerca e sviluppo. Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer Ruben santillan Personal ex-WebSite A small place for Colours WEB DESIGN/ WORKING ON MYSELF CONCEPT PROJECT BY MYSELF 2010 art direction, design, programming, COPYWRITING Il mio primo sito in flash è proprio il mio primo sito personale. Il sito è sviluppato in flash e actionscript 3.0 con una grafica precisa e ben definita, molto colorata, dove l’idea è quella di accompagnare i progetti dentro una stanza, questa rappresenta una sensazione, e anche un’indicatore di riferimento per il menù. Flash è una piattaforma che aiuta allo svilupo grazie alla sua scher- You get What you see mata intuitiva e sopratutto per chì iniziava ad approciarsi al web design, trovava molto intuitivo lo svilupo grazie all’interfaccia visiva, la quale con co - esisteva con la parte di programmazione. Action Script rende fluida e morbida la navigazione. Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer we expect a libraray Publishing Graphic Concept What we expect from a library after 20 years? concept working / design project work - multimedia & communcation 2011 copywriting, design What we spect from a LIBRARY after 20 years, WE SPECT A LIBRARY La condivisione è una realtà da non sottovalutare, ma se potessimo attingere qualsiasi tipo di contenuto digitale grazie ad un supporto archiviazione dati personale? dove chiunque può essere autore, edicola ed editore, tutto collegato a qualunque device e messo a disposizione in modo GRATUITO, ed accesibile a chiunque sia interessato. Fra 20 anni i libri nn avranno solo una descrizione dei loro contenuti bensì una dimostrazione pratica di ciò che narrano o raccontano, vedere l’implementazione di tale argomento applicato a una rivista per bambini, potrebbe dare al bambino nuove prospettive così da poter aiutare a sviluppare la propria creatività, ma nn solo questo, chi vuole può prendere ogni singolo contenuto, da l’informazione dell’autore del libro, la font, una particolare animazione o semplicemente un testo, e le librerie saranno in grado di fornire la tecnologia per l’attingimento di tali risorse. con dei posti take away, per facile esportazione del materiale anche se poi dovrà essere catalogato, oppure da una parte di consultazione, questo in modo semplice e intuitivo Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer FAKE PRESS Web Design See what happens when your life is a Fake concept working / web design project work - multimedia & communcation 2011 copywriting, design FakePress è un “think-tank” italiano e internazionale, costituito sotto forma di associazione culturale, che investiga, sviluppa e realizza modelli di publishing e progetti editoriali coerenti con i nuovi scenari tecnologici, produttivi e culturali contemporanei. I modelli di libera disseminazione dei saperi, la multiautorialità, l’approccio etnografico al design, la disponibilità di tecnologie ubique, la possibilità di aggiungere strati informativi sulla realtà ordinaria e creare nuove forme di esperienza e di relazione col territorio, Think Tank in un processo di continua apertura e reinvenzione del presente. Sono questi i principali elementi che ne ispirano l’azione e la creazione. Osservando il contemporaneo, FakePress delinea scenari realistici e percorribili per il presente e il futuro prossimo del publishing. RomaEuropaFakeFactory menu la reinvenzione del reale attraverso pratiche critiche di remix, mashup, ricontestualizzazione, reenactment REFF AR Drug CoS MACME REEF the book Atlante di Roma CBF squatting Supermarkets i See Ubiquitous Anthropology (NeRVi) projects and news Projects Press release Updates info FakePress FakeSchool Research & Academics Contacts Credits Lingua English Italiano FakePress Next Step Publishing Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer african chair Publishing - Magazine Bauhaus, Confronti, Marcel Breuer, Primitivismo. magazzine / concept working esame di grafic & visual design 2 2010 art direction, design, print production L’idea era di riproporre un’articolo basato su un’ampia ricerca, l’argomento principale era Scegliere un’oggetto della Bauhaus, e confrontarlo con altri 3 oggetti con caratteristiche simili dello stesso periodo. Analizzando lo stile del creatore in questo caso Marcel Breuer, riusciamo a collegare lo stile di questo artista ad altri laboratori all’interno di questa FENOMENO scuola. Nei primi anni venti studia alla scuola del Bauhaus (corso di falegnameria). Già a 19 anni, nel 1921 progetta e realizza l’African chair o sedia romantica in legno scolpito a mano e tessuti disegnati nell’ambito del Bauhaus. La forma di questa sedia è fondamentale per comprendere le origini derivanti dalle culture locali (popolar ungherese in questo caso) e da produzioni artigiane. Questa sedia, come la maggior parte dei prototipi noti del Bauhaus, viene realizzata artigianalmente all’interno dei laboratori. Dopo un periodo di formazione professionale presso uno studio d’architettura a Parigi, torna presso la scuola del Bauhaus dal 1925 come insegnante. Nei primi anni venti studia alla scuola del Bauhaus (corso di falegnameria). Già a 19 anni, nel 1921 progetta e realizza l’African chair o sedia romantica in legno scolpito a mano e tessuti disegnati nell’ambito del Bauhaus. La forma di questa sedia è fondamentale per comprendere le origini derivanti dalle culture locali (popolar ungherese in questo caso) e da produzioni artigiane. Questa sedia, come la maggior parte dei prototipi noti del Bauhaus, viene realizzata artigianalmente all’interno dei laboratori. Dopo un periodo di formazione professionale presso uno studio d’architettura a Parigi, torna presso la scuola del Bauhaus dal 1925 come insegnante. THE AFRICAN CHAIR MARCEL BREUER SCHEDA TECNICA TITOLO: Africa o Romantic Chair DESIGNER: Marcel Breuer TESSUTI: Gunta Stòlzl ANNO: 1921 DIMENSIONI: 179,4 x 65 x 67,1 cm MATERIALI E TECNICA: Intagliato e verniciato a mano, in legno di rovere e ciliegio, ricoperto da fili di canapa intrecciati con tessuti di lana, seta e cotone. PRODUZIONE: Fuori Produzione MUSEO: Bauhaus - Archiv, Berlino. “L’emerzione di questo disegno è come un vecchio sogno dimenticato”. AFRICAN CHAIR STORY A 19 anni, nel 1921, Marcel Breuer progetta e realizza l’African chair o romantica in legno scolpito a mano e tessuti colorati, disegnati e realizzati da Gunta Stòlzl, il tutto arigianalmente all’interno dei laboratori. La forma di questa sedia è fondamentale per comprendere le influenze del primo Breuer, derivanti dalle culture locali (popolar ungherese in questo caso) e dall’eredità espressionista. Per questo l’African chair è anche emblema dello spirito del primo Bauhaus, scuola simbolo del Modernismo, solitamente associata a concetti di razionalità e costruttivismo, ma che trae le sue origini proprio nell’espressionismo. Poichè è simile ad un trono, si è ipotizzato che l’African Chair fosse stata creata per il direttore della scuola ovvero lo stesso Gropius, che incarnava in sè l’incontro delle arti maggiori, in accordo con l’obiettivo principale del primo Bauhaus. Secondo altri si tratta di un trono nuzioale, simboleggiante il rapporto molto stretto tra Breuer e la Stòlz. MARCEL BREUER THE AFRICAN CHAIR Marcel Breuer Nel 1925 crea la sua prima sedia in tubi d’acciaio. Cura gli arredamenti di interni per gli edifici del Bauhaus a Dessau (1925 - 1926) e per l’abitazione di Piscator a Berlino nel 1927. Dal 1028 è libero professionista a Berlino. Progetta mobli; cura arredamenti per interni e allestisce esposizioni. Nel 1932 realizza il suo primo Architetto e designer, nasce a Pècs in Ungheria edificio (Haus Harnischamacher).Dal 1935 al nel 1902. Studente alla Bauhaus dal 1920 al 1937 lavora a Londra come architetto in colla1924, si forma nel laboratorio di falegnameria borazione con F.R.S. Yorke. A partire dal 1937 e super il secondo esame di apprendistato è docente di architettura alla Harvard University. (1924. Successivamente, soggiorna a Parigi. Conduce uno studio di architettura con Gropius Lavora alla Bauhaus come docente dall’aprile del dal 1938 al 1941. Nell’1955 progetta i Grandi 1925 all’aprile del 1928 dove dirige il laboramagazzi a Rotterdam. Si trasferisce a new torio del mobile, all’interno del quale realizza York nel 1946. L’anno seguente progetta la sua l’African Chair. abitazione privata. Da allora seguono numerosi altri progetti architettonici, fra cui il Museo Whitney a New York. Nel 1952, con Pier Luigi Nervi e Bernhard Zerfhuss, partecipa anche alla realizzazione del Palazzo dell’UNESCO a Parigi. Nel 1956 apre a new York lo studio “Marcel breuer and Associates”. Con i mobili in tubi d’acciaio, da lui ideati a partire da 1925, e con i suoi arredi. Negli anni 70 si ritira dalla scena parchè malato. Breuer ha contribuito a porre le basi di una nuova, moderna cultura abitativa. La sua fama è continuata ben oltre gli anni Venti, è considerato tra i piu’ importanti designer e architetti arredatori del Novecento. DAL LEGNO ALL’ACCIAIO DAL ESPRESIONISMO AL COSTRUTTIVISMO L’African Chair è emblema delle radici espressioniste del bauhaus e dell’eredità artistica del primo Novecento, ancora presente in un giovanissimo Breuer. E’ un pezzo unico, artigianale, come i quadri espressionisti si pone da intermediario tra l’artista ed il mondo, è ricca di simbolismo, spiritualità. E’ etnica, celebra l’artigianato e le popolazioni primitive, il fascino per i paesi esotici che per primo gougein portà in Occidente e che influenzò tutta l’arte del primo Novecento. La Ceska Chair ha una struttura in tubo d’aciaio cromato, sedile e spalliera in paglia di Vienna con bordo di faggio nero o naturale. Realizzata con l’intento di creare una seduta che assicurase al contempo comfort ed eleganza, è stata riproposta negli anni in varie versioni proprio per la sua funzionalità e versalità. Il nome è stato dato alla figlia di Breuer, che si chiamava appunto “Ceska”. 1924 Anche la Lattenstuhl Chair è realizzata nel laboratorio di falegnameria, proprio come l’African Chair. Tuttavia in essa è già evidente l’influenza del nuovo pensiero nel Bauhaus, all’insegna della modularità, della semplicità, dell’alternarsi del verticale e dell’orizzontale, nonchè i colori primari e l’essenzialità delle forme. Innovazione principale è il fatto che l’inlcia- La libreria di Breuer ha una struttra in tubo d’acciaio cromato lucido e ripiani in multistrato di pioppo con piani rivestiti in laminato plastico nero e bordi verniciati trasparenti. La Forma è fedelmente corrispondente alla funzione. 1925 La Wassily Chair è costituita da una struttura in tubo di acciaio cromato. Sedile, schienale e braccioli in cuoio rigenerato. Breuer disegnò la N° B3 chair, comunemente conosciuta come sedia Wassily Chair per la residenza di Kandinsky’s a Dessau, dove sorgeva la Bauhaus school. Questa poltrona ha un’importanza fondamentale perchè venne utilizzata per la prima volta un tubo d’acciaio di 20mm di diametro, lo stesso della bicicletta dl designer. Il Contilever Sofa è realizzato con un tubolare in acciaio e ferro nichelato, mentre seduta e schienale sono di tappezzeria imbottita. Progettato nel 1931, è ripubblicato nel 2000 in questa edizione disponibile in lana, cora e cuoio è un raro e funzionale esempio di divano a sbalzo I Tavolini b9 sono un set di tavolini o parete e impilabili con struttura tubolare rotonda in acciaio cromato e piano in legno insieme, ma con un approccio funzionale e industriale che rende questo set di tavolini emblema dei prodotti di Breuer in questo periodo. Nella modalità di finitura del legno è evidente la volontà di riceca di nuovi materiali. La scrivania s285 è realizzata in tubolare d’acciaio e legno verniciato per i ripiani. E’ una scrivania da insegnante che incarna i principi di trasparenza, riduzione di forma, e alta funzionalità tipici di questo periodo di Breuer. 1919 1928 CONFRONTI 1928 1930 1931 1932 RITORNO ALL’ETNICO? CONFRONTI Anche negli anni successivi alla svolta dei mobili in tubolare metallico, Breuer non abbandona mai il legno, con esiti che potrebbero avvicinarlo, almeno a prima vista ad uno stile etnico, accostabile a quello dell’African Chair. Per l’appartamento di Dora Ventris a Highpoint nel famoso edificio modernistico di Berthold Lubetkin, Marcel Breuer ha disegnato nel 1936 il sofà, il cui prototipo fu poi realizzato da isokon. 1936 In realtà anche questi mobili in legno sono progettati con intenti chiaramente industriali e seguono i principi di funzionalità, chiarezza e semplicità che caraterizzano i prodotti di Breuer e il Bauhaus a partire già dal 1922. Dopo i tavolini impilabili in tubolare del 1925, che segnarono l’avvento di una nuova era in tutta l’industria del mobile nel 1938 Breuer ne realizza un’altro tipo in legno, ora non cercando di nascondere ma enfatizzando il legno. 1938 IL LEGNO NEL BAUHAUS Walter Gropius Cabinet, 1923 Hannes Meyer Pieghevole, 1924 Alvar Aalto Stool 60, 1932 Mies Van Der Rohe Wooden stool, 1933 CONTESTO STORICO LA GERMANIA DEGLI ANNI 20’ Durante la Repubblica di Weimar, fra il 1919 ed il 1033 la Germania conobbe una intensa fase di espansione artistica, culturale e scientifica. Da un punto di vista politico - economico, la Germania si confrontava con i duri termini della riparazione imposta dal Trattato di Versailles, che pose fine alla prima guerra mondiale: fra le consequenze ci fu anche un’alto livello di inflazione. Ciononostante, negli anni venti del Novecento Berlino, grazie anche al nuovo clima di libertà politica, era il motore di una rivoluzione culturale. Gli artisti tedeschi furono molto produttivi e diedero importanti contributi nei campi della letteratura, dell’arte, dell’architettura, della musica, della drammaturgia e nel nuovo mezzo che in Il filosofo Ernest Bloch descrisse quel periodo come una nuova “età di Pericle”. “Espressionismo e post-espressionismo, nuova oggettività, realismo, metafisico, dadaismo, futurismo, cubismo, primitivismo, il verismo, il soprematismo, il progressivismo, il funzionalismo, il neoclassicismo: tutto ciò si affastella nel giro di un decennio, crea scuole e discepoli che si combattono accanitamente tra loro, di volta in volta si presenta come assolutamente nuovo, unico e diverso: uno scintillante caleidoscopio di forme e colori mal visti prima” L’EVOLUZIONE DEL BAUHAUS LA GERMANIA DEGLI ANNI 20’ GROPIUS Nel manifesto del Bauhaus del 1919 Gropius esprime l’esigenza di una collaborazione tra artisti e artigiani, guardando al Wierkbund come principale modello. Non parla ancora di tecnica, anche perchè l’industria tedesca era in ginocchio dopo la fine della guerra. I primi lavori nei laboratori erano ancora orientati alla produzione artigianale TECNICA A partire dal 1921 Gropius si avvicinò sempre piu’ al pensiero scientifico e razionalista e nelle sue descrizione posteriori della scuola ignorò la prima fase espressionista del Bauhaus /////////////////////////////////////// /////////////////////////////////////// ////////////////////////////////////// PROTAGONISTI “Il Dipartimento di Architettura dell’Università allo stato attuale, è un aborto, la quinta ruota di una macchina...La salveza consisterebbe in scuole di architettura con un orientamento pratico e laboratori statali. Artigianato e ancora artigianato” ITTEN I L’ESOTERICO SEGNI “Condurre un allievo allo scoperto delle proprie forme e dei propri colori soggetivi significa portarlo DEL a scoprire se stesso” CAMBIAMENTO DOESBURG Già dal 1921 un primo indizio del cambiamento è da rintracciare nella sostituzione del logo della scuola, da quello di stampo espressionista di Ròhl a quello piu’ geometri di Shlemmer. Inoltre nel 1921 un gruppo di studenti ungheresi, tra cui Marcel Breuer, si discostò dall’espressionismo con il “Manifesto Kuri”. Kuri stava per “costruttivo, utilitario, razionale, internazionale”. Anche coloro che erano stati piu’ vicini all’espressionismo, come Kandinskij e Klee furono per alcuni versi influenzati dal nuovo pensiero razionista. Succesivamente, il passaggio al costruttivismo fu definito e portà ad esiti fondamentali. NEOPLASTICISMO Nel 1921 Doesburg rivoluziona il Buhaus di Weimar con le teorie appartentemente razionali del movimento de Stijl, basate sull’utilizzo dei colori primari, sulla geometria, le tinte unite e gli angoli retti. L’obiettivo era un equilibrio che elevasse l’arte spiritualmente in senso quasi platonico. MOHOLY-NAGY COSTRUTTIVISMO Quando giunse al Bauhaus come successore di itten nel 1923, aveva gia’ superato l’espressionismo in favore di un linguaggio costruttivista. “Un espressionista cerca sopratutto di esprimere sè stesso. Rifiuta la percezione immediata e crea in base a strutture psichiche piu’ complesse, trascrivendole poi in simboli e immagini” L’ESPRESSIONISMO: PAUL KLEE “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.” .................................................. IL PRIMITIVISMO GAUGEIN Il termine Primitivismo è etnocentrico, ed è logico che sia così, in quanto esso non si riferisce alle arti tribali in sé stesse, ma all’interesse e alla reazione che esse suscitano in occidente. Nei primi del Novecento molti artisti e intellettuali si avvicinarono alle culture dei paesi esotici, ammorandone lo stile di vita semplice e spontaneo, i riti magici, il contatto con la natura. In campo artistico, l’arte di questi popoli venne ripresa da artisti quali Matisse, Derain e Picasso. Quest’ultimo, nel suo quadro rivoluzionario “Le damoiselles d’Avignon”, sostituisce ai volte delle maschere africane. La svolta sta proprio nel dare origine a una nuova era artistica ritornando alle orgini piu’ primitive dell’uomo. Il primo a portare in Occidente questo mito del buon selvaggio fu Gaugein, il quale però lo esaltò da un punto di vista piu’ culturale che estetico. Successivamente le manifestazioni dell’arte primitiva erano diventate lo strumento per la riappropriazione della propria identità come un processo di rinnovamento delle forme che esaurisce tutte le possibilità, sembrano voler ritornare alle origini stesse dell’esperienza creativa. KANDINSKIJ “L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro.” LE DONNE NEL BAUHAUS GUNTA STOLZ All’interno del Buhaus imperò sempre un modello sessuale che vede le donne come “esseri naturali” e gli uomini come “esseri culturali”. Dunque il ruolo femminile era considerato in primis quello di badare alla csa ed educare i figli; in ambito artistico erano considerate adatte alla tessitura e al massimo all’architettura d’interni, infatti il laboratorio di tessitura fu per un certo periodo considerato un dipartimento tipicamente femminile. Gunta Stolz arriva a Weimar nel ‘19 e scopre ben presto che, al rivoluzionario Bauhaus, le donne sono ancora relegate al telaio, Accetta la sfida e in sette anni riesce a organizzare e dirigere il laboratorio di tessitura, che otterrà grande di qualità, innovazione e modernità. Gunta si sposta alla ricerca di maestranze da cui imparare tecniche di lavorazione e tintura, sperimentale proprietà di vecchi e nuovi materiali, collabora alla ideazione di mobili “AFRICAN CHAIR” con Marcel breuer, trasferisce nel design di orazzi e tappeti il linguaggio dell’arte contemporanea, delle opere di Paul Klee e Kandinsky. ////////////////////////////////// ////////////////////////////////// ////////////////////////////////// ////////////////////////////////// ////////////////////////////////// I MOBILI DI CARLO BUGATTI Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento la produzione Italiana è in gran parte concetrata a riproporre formule eclettiche di vario tipo. Tra i pochi che si distinguono per innovazioni tecniche o estetiche, troviamo Carlo Bugatti, che è oggi uno dei piu’ apprezzati ebanisti italiani tra il XIX e il XX secolo, tra i piu’ richiesti dal collezionisti e presente in molti musei Bugatti aveva una singolare “idea” di mobile, concepito come un’architettura o oome una scultura, in ogni caso senza alcuna preoccupazione legata all’uso. Mentre inizia a costruire i suoi mobili segue moduli compositivi derivati dall’architettura di varie epoche e paesi, con risultati statici, simili a torri e castelli. L’interpretazione architettonica e simmetrica del mobile, per, rivela presto una tendenza all’asimmetria: non solo nella decorazione, ma anche nella struttura, subentra gradualmente il desiderio di una linearità libera, in grado di raggiungere un equilibrio scultoreo e allo stesso tempo di dare effetti cinetici attraverso forme studiate. A questa ricerca sperantale di forme, si contrappone un THE END in superficie dato dall’uso della pergamena, che insieme alle forme etniche della spirale, del cerchio, del mondala, pongono Bugatti nella cerchia di Gaugein e Rousseau, che ricercarono nell’etnico un mondo “remoto, mitico, primitivo, ancora intaminato dalla civiltà industriale”. Works Portfolio RUBéN SANTILLàN designer sketchbook Free Hand Personal Workinkg Autodesk Sketchbook Pro