TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE

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TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE
TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE - I
Prof. GIUSEPPE ANGELINI
«DIO PADRE E LA FORMA MORALE DELLA COSCIENZA IN PROSPETTIVA TEOLOGICO BIBLICA»
Corso annuale: 2 ore settimanali
ECTS 6
Il corso riprende il tema di ricerca già trattato nel precedente anno accademico
2012-2013: come precisare il concorso, comunque innegabile, delle figure dei genitori alla configurazione morale della coscienza del figlio? Più precisamente, quale
l’apporto della relazione con loro al processo di identificazione dei figli? La questione, pur essendo di rilievo antropologico indubitabile e assolutamente fondamentale,
non è stata mai istruita dalla tradizione del pensiero teorico; emerge oggi come improcrastinabile, a motivo del fatto che la transizione culturale (assenza del padre)
evidenzia con chiarezza il rilievo strategico e insieme il carattere problematico di
una relazione, che un tempo apparivano naturali.
Ci siamo occupati fin qui di recensire le forme maggiori che ha assunto la denuncia
del difetto padre nella riflessione degli psicologi, e quindi anche le elaborazioni teoriche da essi prodotte a margine di tale denuncia. Istruiti da tale recensione intendiamo ora interrogare il testo biblico a proposito del nesso che lega evidenza morale e relazione parentale, quindi evidenza morale e profilo paterno di Dio, autore della Legge.
La paternità di Dio, assolutamente centrale nel vangelo cristiano, è stata esplorata
fino ad oggi quasi soltanto nell’ottica della teologia trinitaria, non invece in quella
antropologico fondamentale e morale. Nella tradizione mosaica il profilo del Dio che
impone la Legge trova definizione decisamente più precoce rispetto a quella del Dio
Padre; soltanto attraverso le evidenze dischiuse dall’infelice vicenda dell’alleanza, e
portate alla luce dalla predicazione profetica, si è affermata la promessa di una
nuova alleanza, e quindi l’immagine di Dio quale Padre. La ricognizione della mediazione storica e antropologica, attraverso la quale soltanto si configura la paternità di
Dio, è indispensabile ad istruire il nesso tra fede nel Padre e verità della Legge. Appunto tale mediazione dispone le condizioni perché si possa comprendere che e come la memoria di Gesù riveli la verità compiuta della legge.
La considerazione della mediazione storica della paternità di Dio, urgente in ogni
caso nel presente momento di eclisse della figura del padre, appare promettente in
ordine alla risposta da dare a molti interrogativi antichi irrisolti che paiono aver
condannato alla rimozione della questione morale; mi riferisco in particolare alla
vexata quaestio dell’autonomia morale del credente e alla relazione fede/opere.
Bibliografia:
P. GUTIÉRREZ, La paternité spirituelle selon saint Paul, Gabalda, Paris 1968; G. RAVASI, Dio Padre di Israele e di tutti gli uomini nell’AT, in S.A. PANIMOLLE (ed.), Dizionario
di spiritualità biblico liturgica, vol. 1, Borla, Roma 1992, 19-54; P. BOVATI, Paternità
di Dio e giustizia. Un commento al Cantico di Mosè, «La Civiltà Cattolica» 150
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condizionamenti culturali, «Rassegna di Teologia» 40 (1999) 7-39; P. RICŒUR, La
paternità: dal fantasma al simbolo (1969), in ID., Il conflitto delle interpretazioni,
Jaca Book, Milano 1977, 483-512; CH. DUQUOC, Un Dio diverso. Saggio sulla simbolica trinitaria (1977), Queriniana, Brescia 1978; A. VERGOTE, Psicologia religiosa,
Borla, Roma 1979; M.-J. LE GUILLOU, Il mistero del Padre, Jaca Book, Milano 1979;
F.X. DURWELL, Il Padre. Dio nel suo mistero, Città Nuova, Roma 1995; C. DI SANTE, Il
significato teologico e antropologico della paternità di Dio, «Dialegesthai». Rivista
telematica di filosofia [in linea], anno 1 (1999); La paternità, «Parola Spirito e Vita»
39, EDB, Bologna 1999; La paternità, «Communio» 222 (2009); J. LACROIX, Passatori di vita. Saggio sulla paternità, EDB, Bologna 2005.