Migranti: ogni giorno 11 vittime - salesiani don Bosco
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Migranti: ogni giorno 11 vittime - salesiani don Bosco
non l’unica strada Prosegue la campagna di Missioni Don Bosco e VIS contro la Tratta. colo e per le donne. In Costa d’Avorio, si prevede il rafforzamento del centro socio-educativo Villaggio Don Bosco a Koumassi, nella periferia popolare di Abidjan ed in Etiopia i primi interventi si concentreranno su borse di studio e programmi di supporto scolastico e nutrizionale per giovani a rischio. Un nuovo documentario e la mostra fotografica Come ribadito più volte da Papa Francesco, la Chiesa deve di Riccardo Lorenzi L’impegno dei Salesiani informare chi fugge dalla povertà dei sentirsi per interpellata dall’emergenza migranti. Riteniamo I progetti sono fondamenrischi del viaggio e per valorizzando le ri- fonche contrastare l’accoglienzal’emigrazione sia fondamentale, ma altrettanto tali, ma anche l’impatto visivo, sorse locali con progetti e interventi educativi. damentale è favorire una scelta consapevole da parte dei potenziali migranti attraverso campagne di informazione l’impatto emotivo che chiarisce e progetti di sviluppo nei Paesi mira di origine. il significato della parola Tratta Poco più di un anno fa MisCampagna a informare chi di Missioni Dondecide Bosco ediVIS – Volontariato e per questo Missioni Don Bosco sioni Don Bosco eVIS Noi -Volontariapartire sui graviInternaziorischi nale per lo Sviluppo abbiamo a cuore il futuro dei giovani ha investito su un documentato Internazionale per lo Sviluppo che affronterà durante il viaggio africani e, a partire da alcuni paesi dell’Africa Subsahariario: La tratta dei Migranti che raccoglievano l’appello di Papa e ad offrire opportunità affinché na come Ghana, Senegal, Etiopia, Nigeria e Costa d’Avorio Francesco perché laabbiamo comunità chi vuole restare abbia opportudato vita a una campagna di sensibilizzazione viene utilizzato come strumeninternazionale superasse l’innitàper concrete, attraverso aprogetti sui rischi del viaggio chi è intenzionato migrare dal to didattico nei laboratori con le a progettiper concreti di svi- scuole. Uno strumento che ad differenza globale diproprio frontepaese alle verso di l’Europa sviluppoespecifici, miglioluppo orientati a gruppi a rischio di traffico o migrazione ottobre a Valdocco è stato abbistragi di cui sono vittime i mirare le condizioni di vita proprie e concepiti sulla propria base delle esigenze emerse nei nato alla mostra fotografica di granti e lanciavano lairregolare campagna e della famiglia. singoli Paesi. Riccardo Lorenzi Il mare negli Stop Tratta. Campagna di sensiSono stati così avviati progetbilizzazione, ma – nello ti DI di PERSONE sviluppo orientati a OGNI gruppi QUASIspirito UN MILIONE E’ VITTIMA ANNO salesiano anche di educazione – a rischio di traffico o migrazione DEL TRAFFICO DI ESSERI UMANI affinché da un lato si irregolareMIGRANTI e concepiti sulla base LAannullino META’ DEI POTENZIALI NON CONSIDERA LA MORTE DEL VIAGGIO VERSO il più possibile i pregiudizi versoUN RISCHIO delle esigenze emerse nei L’EUROPA singoi migranti e dall’altro si possali Paesi. In Senegal ad esempio Aiutacileamidire STOP tratta migranti: no aiutare concretamente si alla punta al dei rafforzamento delvai su www.stoptratta.org gliaia di persone che rischiano la Formazione Professionale e la vita per scappare da poverdell’inserimento occupazionatà, guerre, fame. Ecco dunque le a Dakar e Tambacounda; in che se l’obiettivo è arginare l’abGhana vengono sviluppate le atbandono delle proprie terre la tività formative in campo agri36 Maria Ausiliatrice n. 6 occhi in cui nuovamente l’impatto visivo è forte. Il fotografo nel 2014, accompagnato dalle mamme di Lampedusa, ha ritratto gli isolani nei suoi scatti. Fotografie che raccontano di un’altra isola rispetto alle cronache, dove nonostante le difficoltà di vivere a più di 200 chilometri dalla terraferma gli abitanti hanno voluto applicare la «legge del mare», che impone di non abbandonare chi ha bisogno d’aiuto, dando accoglienza ai migranti. Sogno un’Europa in cui EssErE migrante non sia dElitto PaPa Francesco Sono oltre 130.000 i migranti arrivati via mare in Italia nel 2016 a bordo di imbarcazioni insicure in un disperato tentativo di raggiungere l’Europa. Uomini, donne e bambini in fuga da guerre, violenze, persecuzioni nei paesi d’origine. Il 15% sono minori non accompagnati. Nell’ultimo anno, però, altri 4.176 non ce l’hanno fatta: è questo il numero dei morti e dei dispersi nel Mediterraneo, secondo le stime dell’UNHCR. In media, 11 vittime tra uomini, donne e bambini ogni giorno negli ultimi 12 mesi. Il 2016 è ad oggi l’anno col tasso di mortalità più alto mai registrato nel Mediterraneo centrale. Saskia Sassen, sociologa della Columbia University, ha così commentato: “Quando il proprio territorio è devastato dalla guerra, ma anche da desertificazioni, inondazioni, espropriazioni terriere, non si aspira ad altro che alla mera sopravvivenza. Non si fugge in cerca di una vita migliore, ma soltanto POLONIA per conservare la propria vita”. SLOVENIA L’unica speranza è sopravvivere Messaggi forti non per urtare la sensibilità, ma per veicolare più efficacemente possibile il messaggio, il dolore, che tanti salesiani entrati in relazione con persone che sono fuggite dal loro paese, o con i loro parenti, hanno recepito. «Un viaggio di giorni – scrivono dall’Etiopia – trattati come animali, con poca acqua e poco cibo, dove l’unica speranza è sopravvivere. Poche sono le donne che partono dall’Etiopia, ma molte dall’Eritrea, vista la situazione interna, e vengono abusate dall’inizio alla fine del viaggio. Ecco perché arrivano sui barconi con bambini e senza un padre, oppure sono incinte o partoriscono in viaggio. Il viaggio per loro è davvero terrificante. In Libia c’è una specie di prigione ad attendere le persone che vogliono attraversare il Mediterraneo, da cui o si esce prendendo un barcone o si viene uccisi». Una lotta per la sopravvivenza che nel 2016 ha coinvolto oltre 130 mila migranti arrivati via mare in Italia, di cui il 15% minori non accompagnati. Nell’ultimo anno 4176 – secondo le stime dell’Unhcr, coloro che non ce l’hanno fatta: in media 11 vittime tra uomini, donne e bambini ogni giorno negli ultimi due mesi. don bosco oggi don bosco oggi Migranti: ogni giorno vittime Partire deve11 essere una scelta. FRANCIA ITALIA ROMANIA SPAGNA GREECE TURCHIA SIRIA AFGHANISTAN TUNISIA IRAQ MOROCCO ISRAELE ALGERIA LIBIA EGITTO ARABIA SAUDITA MAURITANIA MALI NIGERIA SUDAN CIAD YEMEN BURKINA FASO GUINEA DJIBOUTI BENIN COSTA D’AVORIO NIGERIA GHANA ETIOPIA CENTAFRICA CAMERUN SOMALIA UGANDA PAESI IN GUERRA O CON SCONTRI VIOLENTI CONGO GABON PAESI COINVOLTI NEL TRAFFICO DI ESSERI UMANI KENYA REP. DEM. DEL CONGO PRICIPALI AREE DI PARTENZA TANZANIA AREA SOGGETTA A RAPIMENTI ANGOLA LE ROTTE DEI MIGRANTI Spain Tripoli Tunisia NAMIBIA Morroco MALAWI Italy Lampedusa Rotte occidentali Rotte orientali ZAMBIA Sicily Tunis MOZAMBIQUE ZIMBABWE Mediterranean Sea Benghazi Deb-Deb Rotte marittime Algeria Western Sahara Alexandria Ajdabiya BOTSWANA Libya SWAZILAND Sebha Tamanrasset Mauritania Cairo Egypt Persian Gulf Kufra Arlit Mali LESOTHO AFRICA Zuar Red Sea Niger Gao Bamako Gambia Guinea-Bissau Guinea Cote d’Ivoire Liberia Sudan Niamey Ndjamena Benin Addis Ababa Togo Nigeria Gulf of Aden Berbera Hargeysa Somalia Ethiopia South Sudan Lagos Gulf of Guinea Republic Eq. Guinea Sao Tome and Principe South Atlantic Ocean Djibouti Kano Burkina Faso Ghana Sierra Leone Eritrea Khartoum Chad Agadez Senegal Congo Gabon Uganda Democratic Republic of the Congo Mogadishu Kenya Rwanda Burundi Tanzania Federica Bello [email protected] novembre-dicembre 2016 37