Molte cose ho ancora da dirvi
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Molte cose ho ancora da dirvi
Email: [email protected] Tel e Fax: (+39) 06. 2040432 26 maggio 2013 Anno 5, numero 21 ...e vivi la tua comunità NOTIZIARIO SETTIMANALE Chiesa San Tommaso D’Aquino, Cappella dell’Università di Tor Vergata, Via Salamanca – 00133, Roma, effata.cappellauniversitariasantommaso.org www.cappellauniversitaria.uniroma2.it SANTISSIMA TRINITA' (ANNO C) Molte cose ho ancora da dirvi... LE LETTURE D’OGGI Prima lettura Pr 8,22-‐31 Salmo respo nsoriale Sal 8 Seconda lett ura Rm 5,1-‐5 , i Dio trino e unico d ro te is M l i o am Oggi celebri ersone della to Santo. Le tre P ri pi S e lio ig F e, tà Padr ia assoluta ed uni on rm a n’ u n i o on ile Trinità viv n’immagine visib u e er ss e e ev d a essa, la perfetta. La chies nella diversità. In tà ni ’u l , tà ni ri T e della Santa minaccia ma com na u e om c on n ta diversità è accol . un arricchimento da te cose ho ancora ol M “ e: ic d lo ge an Gesù nel V aci di ento non siete cap om m l i er p a m i, dirv ni, siamo Per diverse ragio portarne il peso.” namenti di il peso degli inseg re ta or p i d ci pa l peso" inca oli per "portare i eb d o pp ro t o m Gesù. Sia secuzione. ferenza e della per of s la el d , ce ro c di Dio della erchè il progetto p e ir ap c a o m ia Non riusc morte del rso la passione e ve ra tt a re sa as p ortare il deve o la capacità di p em vr a o nd ua q a Messia. M scende. o lo Spirito Santo nd ua q a o in F ? rito Santo, peso a mandato lo Spi h ù es G a, rs co s la a Domenic mpensazione” per co “ e om c à, it er v endere lo Spirito della inciamo a compr om c o ss de a E . za Sua assen i Dio. Per ro e il progetto d te is m l i no ia p o pian di Dio e roce, del disegno c la el d o" es p l i "portare Lui, abbiamo nell’intimità con re ra nt e d a re ci sto Spirito rius Spirito Santo. Que lo el d to iu l’a el d bisogno nità che Persona” della Tri “ za er t a l è o nt Sa celebriamo oggi. John IDIO, OMV P. Vangelo Gv 16,12-‐15 SALMEGGIARE CON GIOIA di Rita Tomasi O SIGNORE, QUANTO è MIRABILE IL TUO NOME SU TUTTA LA TERRA (Sal. 8) Dio è così grande che tutte le creature e l’uomo stesso non possono essere che la sua ombra. In ogni cosa possiamo riconoscere le meraviglie della Sua opera. E’ proprio grande il Signore che ci ha creati! Cristo non è un sovrano che si fa servire, ma che serve e si consacra agli altri: "Il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" (Mc 10, 45). Egli in tal modo ricapitola in sé "tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra" (Ef 1, 10). In questa luce cristologica il Salmo 8 rivela tutta la forza del suo messaggio e della sua speranza, invitandoci ad esercitare la nostra sovranità sul creato non nel dominio ma nell'amore. O Signore, quanto è mirabile il Tuo nome su tutta la terra! PELLEGRINAGGIO AD ORVIETO E BOLSENA Carissimi amici di Effatà, lo scorso 18 Maggio, siamo andati con la Cappella Universitaria “S. Tommaso d’Aquino” al pellegrinaggio eucaristico dapprima ad Orvieto poi, successivamente, a Bolsena insieme alle care sorelle Suor Elvira e Suor Lucia ed agli instancabili sacerdoti Don Roberto, Don Fabio e Padre John. Abbiamo visitato lo straordinario ed incantevole Duomo della gotica Orvieto ammirandone, grazie alla chiara ed esaustiva spiegazione della nostra cara amica Marlena, la facciata che la rende un prezioso gioiello dell’arte neogotica che l’intera Italia invidia ed apprezza. Poi abbiamo ammirato estasiati la Cappella di S. Brizio affrescata dal Beato Angelico e da Luca Signorelli, autore del bellissimo Compianto al Cristo Morto dove l’artista, in un sentimento di pietas e carità, ha raffigurato nel volto del Cristo l’immagine del suo caro figlio morto a seguito della peste. Abbiamo condiviso momenti di intensa preghiera e di beata compagnia nel mangiare il pane della fraternità e nell’assaggiare lo squisito e frizzantino vino offerto dal Vescovo della diocesi di Orvieto-Todi, Mons. Benedetto Tuzia, rallegrato e compiaciuto del nostro arrivo nella ridente terra umbra. Nel pomeriggio siamo arrivati a Bolsena, nel cuore dei Monti Volsini, contemplando la maestosa opera del Creato nel più grande lago vulcanico dell’Europa per poi dirigerci verso la Basilica della martire S. Cristina, fanciulla convertita al cristianesimo durante l’impero di Diocleziano, alla quale rivolgiamo una profonda ed umile preghiera: “Oh S. Cristina, tu che hai superato ben dieci supplizi per esser vicina alla Vergine Maria, aiutaci, noi poveri figli di Eva, ad attraversare i pericoli ed a superare gli ostacoli che ci inducono alla Tentazione.” Abbiamo trascorso una serena e lieta giornata fortificandoci nel Santo Spirito Paraclito alla vigilia della Pentecoste. Gianluigi Melucci Sabato 25 maggio 2013, si è svota la Celebrazione della Cresima per gli universitari alla Basilica di San Giovanni in Laterano. Tra quelli che sono stati stati cresimati, c'erano alcuni ragazzi della nostra Cappella. Li auguriamo di cuore che possano donarsi sicurezza nelle loro azioni, saggezza nelle decisioni, forza e conforto nelle difficoltà. A cura di Pantaleone Palmiotti Il sogno che si av verò L’Is%tuto delle “Suore delle Poverelle”, de4o anche “Is%tuto Palazzolo”, germogliò dalla fede, dalla carità e dal sacrificio di due figure religiose che, pra%camente dal nulla , diedero vita ad una benefica congregazione a4ualmente diffusa nel mondo. Anche la Cappella Universitaria di Tor Vergata a Roma si avvale della faKva e devota collaborazione di tali laboriose religiose. Luigi Maria Palazzolo nacque a Bergamo il 10 dicembre 1827 e, nel volgere di pochi anni, rimase unico sopravvissuto di o4o fratelli a causa dell’elevata mortalità infan%le dell’epoca. Orfano di padre fu educato dalla madre all’assistenza fisica e spirituale dei bisognosi, in par%colare dei poveri e degli ammala%. Seguì la vocazione religiosa e fu ordinato sacerdote il 23 giugno 1850 dal Vescovo di Bergamo. Il suo impegno iniziò nella parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna , successivamente fu responsabile dell’oratorio “La Foppa” e nel 1855 ebbe la nomina a re4ore della chiesa di San Bernardino. In quegli anni la Lombardia era sconvolta da movimen% rivoluzionari che aspiravano all’indipendenza dall’Austria a favore del Regno dei Savoia. L’illusione che tale cruento cambiamento portasse libertà e benessere accecava gli animi e Luigi cercò di far comprendere ai fedeli la incongruenza tra le fu%li speranze e la realtà oggeKva. I rivoltosi spesso basavano le proprie forze su movimen% massonici o Beato Luigi Palazzolo an%clericali seguendo la ricorrente teoria che la religione era l’oppio dei popoli. Luigi Palazzolo, per la sua opera di razionale concretezza intelleKva e morale alterna%va a quei conceK denigratori , fu accusato di essere “austriacante” e la sua casa fu ogge4o di aggressioni e vandalismi da parte di facinorosi. Luigi, sostenuto dal coraggio della fede, integrava l’aKvità pastorale con l’assistenza ai bisognosi senza tralasciare nemmeno l’aKvità ludica . InfaK era animatore di giochi, commedie e spe4acoli per la gioia e la serenità dei poveri sino ad assumere, per la felicità dei bambini, la maschera di “Gioppino” .Is%tuì alcune scuole serali e dal suo oratorio scaturì la vocazione per quaranta sacerdo%. A Bergamo, il 13 se4embre 1837, da una famiglia molto povera era nata Teresa Gabrielli; la piccola frequentò la scuola delle Suore Canossiane sino a conseguire il diploma di maestra. Sen%va la vocazione per la vita religiosa, ma la necessità di accudire la famiglia la costrinse a rinviare tale desiderio.Teresa assisteva i bisognosi presso la parrocchia di Sant’Alessandro e provvedeva all’educazione delle ragazze povere insegnando presso la scuola della Pia Opera di Santa Dorotea. Don Luigi , individuando in Teresa la forza della fede e la capacità necessarie a conseguire il suo proge4o di creare un’organizzazione assistenziale, le propose di aiutarlo nella fondazione dell’Is%tuto delle Suore delle Poverelle successivamente de4o anche “Is%tuto Palazzolo”.Teresa accolse tale oneroso compito con entusiasmo ed in tale contesto conseguì anche la realizzazione del suo sogno, infaK il 22 maggio 1869 pronunciò i Vo% Religiosi. Il giorno stesso andò ad abitare con una bambina invalida che Don Luigi le aveva affidato; quella fu la prima casa della famiglia delle “Suore delle Poverelle”. Don Luigi il 4 o4obre 1872 fondò l’is%tuzione denominata i Fratelli della Santa Famiglia estendendo così la sua opera di evangelizzazione e di assistenza. Si spense a Bergamo il 15 giugno 1886 lasciando Teresa responsabile della conduzione di 11 case con 70 suore e 270 orfanelli. Per la suora furono tempi Suor Teresa Gabrielli durissimi perché la mancanza di risorse minava non solo l’esistenza dell’Is%tuto , ma anche la salute e la vita delle suore e degli assis%%. Ma confidando nella Divina Provvidenza riuscì a superare ogni ostacolo ed alla sua morte, avvenuta il 6 febbraio 1908, lasciava ben 27 case filiali, 217 suore e 30 novizie. Don Luigi fu bea%ficato da Papa Giovanni XXIII il 19 marzo 1963. Oggi l’Is%tuto delle Suore delle Poverelle, sviluppatosi grazie alla fede di quelle due grandi anime, ha assunto una dimensione mondiale in quanto opera in Europa, Africa ed America arrecando il bene secondo gli insegnamen% di Dio. CALENDARIO SETTIMANALE Lunedì 27 * In Cappella, Catechesi per universitari, livello II, ore 19.00 * Introduzione alla sacra Scrittura per i cinesi, ore 20,00 Martedì 28 * In Cappella, formazione alla liturgia, ore 18,30 * Introduzione alla sacra Scrittura, ore 19,30 * In Campus x, Catechesi per universitari, ore 21,00 Mercoledì 29 * In Cappella, Preghiera del Rosario, ore 18.30 * In Cappella, Lectio Divina, ore 19.30 Giovedì 30 * In Cappella, Adorazione Eucaristica, ore 13.45 e 17.30 * Fuci, ore 19,00 * Cineforum, Capus X, ore 21,00 Venerdì 31 * Prove di canto, ore 19,00 Sabato 1 * Incontro di orientamento vocazionale, ore 17,00 Domenica 2 * In Cappella, S. Messa, ore 12.00, pranzo e fraternità *S. Messa, ore 18.00 Ritiro a La Storta Congratulazioni Ilaria Camponeschi, sei riuscita a superare tutti gli ostacoli con grande forza raggiungendo, come pochi riescono a fare, il massimo risultato ottenibile. Lunga ancora è la strada che ti porterà al successo lavorativo e alla realizzazione professionale, ma fai un passo alla volta e intanto goditi questo meritato momento di gioia per aver raggiunto un altro importante traguardo! Bravissima la neo dottoressa, siamo orgogliosi di te! 1-2 Guigno Per informazioni: Sr Elvira 340-488-2597 Racconto trinitar io Si racconta che un giorno S. Ag ostino, grandissim rammaricato per o sapiente della non essere riuscito Chiesa, era mol a ca pi re to gr an a queste cose e che del mistero de camminava lungo lla Tr in ità . M en tre la spiaggia, vide pensava strana: aveva scav un bambino che ato una buca nella fa ce va un a co sa molto sabbia e con un l’acqua e la versav cucchiaino, anda a nel fosso. E così va al m ar e, prendeva di seguito. E il sa chiede: «Che cos’ nto si avvicina co è che stai facend n m ol ta de lic at o? ezza e gli » E il ragazzo: «V questo fosso». S. oglio mettere tutta Agostino sentendo l’a cq ua de l mare in ciò rispose: «Am tutto il mare. Ma miro il desiderio come puoi pensar ch e ha i di e ra di riuscirci? Il mar ccogliere con questo cucchi e è immenso, e il aino non basta la fo ss o è pi cc ol tu o. E poi, a vita». E il ragazz gli rispose: «E tu o, che era un ange come puoi preten lo m an da de to re da Dio, di contenere nella Agostino capì che tua testolina l’infin Dio è un grande m ito m is te ro istero. E capì che di Dio?». così pieni di amor il Padre, il Figlio e e, che insieme do lo Spirito Santo er vevano divertirsi pr ano oprio un mondo.