Mettere le mani fra i materiali, manipolarli, fare

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Mettere le mani fra i materiali, manipolarli, fare
Mettere le mani fra i materiali, manipolarli, fare, schiacciare,
arrotolare, rifare, appiccicare pezzi tra loro, staccare,
distruggere e…fare tutta un’altra cosa.
Quello che vuoi.
PERCORSO DIDATTICO dall’idea di Bruno Munari
Far comprendere ai bambini che azioni, gesti permettono
meglio di capire le capacità e qualità dei materiali con cui si
lavora ma anche come crescita cognitiva ed intellettiva.
Sì, perché comunica attraverso i sensi.
È un’idea di Bruno Munari. Sono libri-oggetto, perchè non hanno parole, ma
raccontano una storia che si può “leggere” seguendo il filo del discorso visivo e
tattile.
Si possono costruire libri piccolissimi e grandissimi,
leggeri e pesanti, lisci e ruvidi: tutti senza parole.
Il linguaggio tattile è la prima forma di
comunicazione del bambino.
L’educazione al tatto, anzi l’educazione
plurisensoriale offre ai bambini, allargando il
campo della percezione, una più solida e ricca
base dello sviluppo della intelligenza.
Abbiamo costruito una semplice tavola tattile con
materiali di texture diverse: spugna, velluto, jeans,
carta vetrata, sughero, plastica, cuoio, rete…
Ci sono libri morbidi come
cuscini o copertine
fatti di tanti tipi di stoffe o di lana.
Ci sono libri materici
fatti con tanti tipi
di materiali diversi
con storie da raccontare
toccando.
Ci sono libri con
il linguaggio dei segni
dove le parole
sono sostituite da gesti.
I bambini hanno provato a comunicare
fra loro solo con i gesti
Un nuovo gioco: si tocca, ma non si guarda!
“LE MANI GUARDANO”
In una stanza al buio, i bambini hanno “letto” le immagini di un libro
toccando i diversi materiali.
Il senso del tatto ha fatto produrre loro delle idee visive che derivavano
dalla qualità del materiale e dalla forma dell’immagine.
I bambini hanno letto le figure con le dita.
Hanno esplorato tutti i tipi di carte possibili:
lisce, granulose, leggere,
colorate, trasparenti, ruvide, ondulate, lucide…
Nei giorni precedenti l’uscita didattica alla Casina Raffaello,
abbiamo giocato
a creare dei libretti didattici.
Dei piccoli libri che sappiano trasmettere il sapere
o il piacere di aumentare la conoscenza.
Dei libri di numeri in rilievo a puntini per sperimentare
un modo alternativo
di riconoscere la quantità ed il simbolo numerico
attraverso uno stimolo tattile.
I bambini, ad occhi chiusi, hanno giocato a toccare i numeri e
a riconoscere la quantità corrispondente.
I sensi sono 5…
ma se uno viene a mancare,
un altro ne prende il posto
e si moltiplicano per essere anche più di 5!
Abbiamo ascoltato e “letto”
con le dita la storia di
“Piccolo blu e Piccolo giallo”.
Era la versione tattile
del famoso
racconto di Leo Lionni.
Abbiamo realizzato il Girotondo Tattile della storia di
“Piccolo blu e piccolo giallo”
In piena libertà, ma nel rispetto del “come si fa”,
ciascun bambino ha
realizzato una pagina
di un ipotetico libro senza parole.
Abbiamo scoperto come si gioca con TATTO