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TEST AREA
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■ Riccardo Gerbi
Stereo Multilayer Piano Module
KETRON KLAVIPRO
La famiglia dei moduli sonori
del produttore italiano si espande
con questa variante mirata alla
riproduzione di timbriche pianistiche.
Nei suoi trenta anni di attività,
Ketron si è distinta per essere
una piccola realtà italiana
capace di confrontarsi con
i colossi del mercato degli
strumenti musicali. Per chi
scrive, uno dei punti di forza
dell’azienda è stato quello di
ritagliarsi una fetta di utenza
appassionata, a cui ha sempre
prestato ascolto fornendo una
serie di prodotti mirati. Un
esempio a riguardo è il ricco
catalogo di moduli in formato
tabletop per l’impiego come
arranger o generatore sonoro da
associare a un MIDIFile player.
Mancava un modulo mirato al
pianista: ecco allora il Klavipro,
CHI E QUANTO
Ketron
Tel. 071.285771
www.ketron.it
[email protected]
390,00 euro
(prezzo ivato al pubblico)
Musicali
38 Strumenti
dicembre 2010
forte di un motore
sonoro che eredita
le ultime tecnologie
sviluppate per la
serie Audya. Klavipro
esteriormente è
identico al modulo
SD2: nel pannello
frontale troviamo
il pulsante di
accensione, un fader
per la regolazione
del volume, infine
una presa cuffie
in formato Jack da
3,5 mm. Un Led di
colore blu svolge
duplice funzione:
oltre a indicare
l’accensione
del modulo
(illuminazione
fissa), lampeggia in
presenza di attività MIDI. Nel
pannello posteriore, oltre alla
presa per l’alimentatore fornito
a corredo, sono disponibili
due Main Out su presa in
formato Pin/RCA e le porte
MIDI I/O. Anche all’interno
Klavipro presenta diverse
analogie nell’architettura con
SD2: la scheda è pressochè
identica, ma ai 64 MB di
ROM di timbriche pianistiche,
organizzate in multisample
Caratteristiche tecniche
Ketron Klavipro
fino a 4 layer, è associata una
tecnologia mutuata da Audya
e denominata Voice Character
Emulation, per l’emulazione
della risonanza simpatetica
delle corde. La polifonia è
di 64 note. L’editing è solo
praticabile dal mondo esterno
tramite eventi MIDI e stringhe
di sistema esclusivo per
quanto riguarda i parametri
degli algoritmi dei due
blocchi effetti disponibili
(riverbero e Chorus).
Nella confezione
troviamo i manuali
e l’alimentatore
di rete, mentre
tra gli accessori
opzionali segnaliamo
la presenza
dell’interfaccia
USB/MIDI.
IL TEST
Klavipro è compatto,
ben rifinito e piuttosto
robusto, grazie allo
chassis metallico che
lo avvolge: i sei etti
di peso complessivo
consentono di inserirlo
comodamente in una
tasca dello zaino per
essere trasportato
ovunque. Siamo di
fronte a uno strumento
“plug n’play”, in cui le
poche funzioni di editing
disponibili sono solo
praticabili dal mondo
esterno tramite protocollo
MIDI. Tanta semplicità è
una panacea per i meno
avvezzi, ma ha qualche
piccolo rovescio della medaglia
in taluni impieghi più complessi.
Se si tratta di richiamare i
preset disponibili nel Klavipro,
qualsiasi strumento odierno
consente la trasmissione dei 12
Program Change associati, ma il
modulo non dispone di memorie
User per immagazzinare le
proprie personalizzazioni,
e determinate operazioni
vanno svolte attraverso una
periferica esterna. L’editing
approfondito riguardo agli effetti
è praticabile solo attraverso
stringhe di sistema esclusivo, un
percorso obbligato anche per
selezionare il buon numero di
algoritmi disponibili. Chi sogna
l’inserimento in un setup rivolto
al karaoke dovrà assegnare una
porta MIDI dedicata al Klavipro,
e al contempo impostare in
modo fine le varie parti di una
song, a causa di una mappatura
timbri non assoggettata ad
alcuno standard. Passiamo
al test: all’accensione non
rileviamo rumori parassiti,
sintomo di una certa cura
riposta da Ketron nonostante
l’estrema razionalità generale
del prodotto. Riguardo al timbro
di pianoforte acustico, all’ultimo
Music Italy svoltosi a Bologna,
abbiamo scoperto che è stato
ricavato catturando il suono
da una variante a coda di un
noto produttore giapponese:
in gamma bassa presenta una
leggera enfasi sugli 80 Hz che
regala una piacevole rotondità
senza risultare ingombrante;
inoltre, rileviamo un piccolo
noise della meccanica che
dona un pizzico di realismo
in più. Sui medio/alti il suono
diventa piuttosto nasale e
squillante incrementando la
velocity, ma senza scaturire
in sgraditi eccessi metallici.
L’omogeneità tra i sample è
buona lungo l’estensione, ma si
percepisce il punto di loop nel
decadimento e una poca fluidità
tra i layer incrementando la
Velocity su valori tra il forte e il
fortissimo. L’effetto smorzatori è
piuttosto marcato, al contrario,
è equilibrato l’algoritmo studiato
da Ketron per l’emulazione
della risonanza delle corde.
Le altre varianti di pianoforte
acustico disponibili sono tutte
leggermente più esili nel
corpo, peraltro incrementabile
associando un pizzico di
Chorus, ma brillano in termini di
attacco: il pianista di una band
amante del “suono che buca il
mix” ha pane per i suoi denti,
e il Rock Piano, nonostante
la denominazione, può
essere impiegato con profitto
anche in altri generi musicali.
Complessivamente i pianoforti
elettrici ci piacciono, e i Rhodes
e il Wurlitzer disponibili si
possono ingrossare o incattivire
ulteriormente lavorando con il
blocco delle modulazioni.
La bontà di alcune timbriche
ci ha spinto a combinare una
serie di stomp box esterni quali
un tremolo e un Delay con
ottimi risultati: dovendo allestire
un setup portatile, sono tasselli
che occupano poco spazio e
capaci di gratificare il tastierista
sperimentatore. Anche i timbri
in FM non vanno sottovalutati,
perchè l’offerta disponibile
consente di eseguire un buon
numero di hit degli ultimi
venticinque anni. Nel Twin FM
suggeriamo di incrementare il
valore del Chorus per ottenere
un’emulazione ancora più
realistica. Ragionando sul
prezzo richiesto, la palette
timbri di Klavipro è interessante
soprattutto per la versatilità di
Generazione
sonora
64 MB di forme di onda in ROM,
tecnologia Voice Character
Emulation (VCE)
Preset
12 (Grand Piano 1/2, Rock
Piano, Upright, Electric, House,
El. Piano 1/2/3, FM Piano1/2,
Pianomix)
Polifonia
64 note
Effetti
Riverbero, Chorus
Controlli
Pulsante di accensione, fader
per la regolazione del volume,
un indicatore a Led per
accensione/attività MIDI
Connessioni
MIDI In/Thru, Main Out L/R
su prese in formato Pin/RCA,
presa cuffie, più una presa per
un alimentatore da 12 volt (in
dotazione)
Dimensioni
120 x 130 x 40 mm
Peso
0,6 kg
uso: il Grand Piano impiegato
a casa per lo studio, e il resto
dei preset per divertirsi anche
in sala prove o sul palco.
Un giudizio sintetico sugli
effetti: brillano per buona
definizione e pulizia, e se nel
riverbero ci piacciono i piccoli
ambienti, nelle modulazioni
alcuni algoritmi aggiungono
una bella dose di grinta ai
pianoforti elettrici.
CONCLUSIONI
Ketron Klavipro è un prodotto
piuttosto trasversale, perché
propone diverse tipologie di
impiego: l’appassionato poco
propenso alla programmazione,
può studiarne l’inserimento nel
proprio setup, per rinfrescare la
categoria dei pianoforti acustici/
elettrici di una tastiera arranger,
oppure di un pianoforte digitale
piuttosto datati. L’odierno
proliferare di controller MIDI
dotati di meccanica pesata e
un congruo pannello di controlli
per l’editing, rende il Klavipro
un tassello da valutare anche
per il tastierista amante
dell’editing e che si divide
tra lo studio e il palco.
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Strumenti Musicali 39
dicembre 2010