codacons news 34

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codacons news 34
IN QUESTO NUMERO:
Pag.2…………… CONSUMI: CONFCOMMERCIO; NEL 2009
-1,9%
Tessera abbonamento € 50,00- n. 34– 17/23 agosto 2009
Spedizione in abbonamento postale comma 20/c art.2 legge 662/96 Milano - Abbonamento, vaglia postale intestato a Codacons Nazionale Lombardia, Viale Abruzzi, 11 - 20131- Milano
E-mail: mailto:[email protected] - Internet: www.codacons.it
Periodico del Codacons
Ambiente, Consumatori e Utenti
Pag.2……………
CONFCOMMERCIO,
FLESSIONE
GENERALIZZATA, SU' SOLO TELEFONINI
Pag.2…………… VACANZE: LE LAMENTELE DI CHI E'
RIMASTO IN CITTA'
Pag.3…………… CALDO: TEMPERATURE ROVENTI OGGI
ALLERTA IN 6 CITTA'
Pag.3…………… A ROMA I PREZZI SONO LA PRIMA
PREOCCUPAZIONE
Pag.4…………… IL 25 AGOSTO IL CONSIGLIO DI STATO
SI
PRONUNCERA'
SUL
JACKPOT
DEL
SUPERENALOTTO
Pag.4……………
SUPERENALOTTO:
IL
CODACONS
CONSIGLIA DI CONSERVARE LE RICEVUTE DEL
GIOCO ANCHE SE NON SI VINCE
Pag.4…………… VACANZE: AL RITORNO DALLE FERIE 1
COPPIA SU 5 RISCHIA DI "SCOPPIARE"
Pag.5…………… VACANZE IN TOPLESS? SPARITI DALLA
CIRCOLAZIONE!
Pag.5…………… IL CODACONS DENUNCIA PER FRODE
SPORTIVA LA GARA DEGLI 800 METRI DI IERI AI
MONDIALI DI ATLETICA DI BERLINO
Pag.5…………… MISS LAZIO IL 22 AGOSTO A
TARQUINIA PER ACCEDERE ALLA FINALE DI MISS
ITALIA
Pag.6…………… S INCHIESTA CODACONS SU MEDICI DI
FAMIGLIA: SOLO IL 15 % HA RISPOSTO ALLE
CHIAMATE DEL CODACONS
Pag.6…………… STOP AD AUTOVELOX SELVAGGI, LI
GESTIRA' SOLO LA POLIZIA
Pag.7………… STRAGE DI IMMIGRATI IN MARE: IL
CODACONS SI RIVOLGE ALLA MAGISTRATURA
17/08/2009
COMUNICATO STAMPA
CONSUMI: CONFCOMMERCIO; NEL
2009 -1,9%
LA CONFCOMMERCIO SI E' SVEGLIATA
IL CODACONS INVITA I
COMMERCIANTI AD ABBASSARE I
PREZZI DEL 20%
Secondo lo studio reso noto oggi dalla
Confcommercio nel 2009 i consumi caleranno
dell'1,9%, mentre nel 2008 sono calati dell'1%.
Per il Codacons era ora che la Confcommercio si
svegliasse e cominciasse ad aprire, almeno
parzialmente, gli occhi sulla crisi, considerato
che, sempre per la Confcommercio, nel mese di
luglio, commentando l'ICC di maggio, per i
consumi si cominciava già "ad intravedere la
fine del tunnel', mentre ora, ad appena un
mese di distanza, si intravederanno i primi
segnali di lieve ripresa solo nel 2010.
La verità è che l'ottimismo strutturale della
Confcommercio cozza con la realtà: i consumi
sono in picchiata perchè gli italiani non hanno
più soldi. Il tutto nell'indifferenza del Governo
che non aiuta il rilancio dei consumi,
preoccupandosi solo di aiutare banche ed
imprese.
Da questa parziale ammissione, però, la
Confcommercio farebbe bene anche a trarre le
dovute conseguenze. Se la domanda è in calo, i
commercianti farebbero bene ad abbassare i
prezzi e non ad alzarli, come hanno fatto fino
ad ora.
Per il Codacons, dopo gli aumenti ininterrotti
dal 2002 ad oggi, ci sarebbe spazio per un calo
immediato dei prezzi di almeno il 20%. Solo
con una consistente riduzione dei prezzi, infatti,
i consumi potrebbero risalire e la gente
ritornare a fare acquisti.
17/08/2009
COMUNICATO STAMPA
CONFCOMMERCIO, FLESSIONE
GENERALIZZATA, SU' SOLO
TELEFONINI
PER IL CODACONS I CELLULARI SONO
SINTOMO DI POVERTA'
Secondo lo studio reso noto oggi dalla
Confcommercio la spesa per i telefonini è
aumentata, nel periodo 2002-2008, del 189%.
Il dato viene sbandierato come se fosse un
sintomo del benessere degli italiani, quasi che
la crisi non ci fosse dato che non si risparmia su
questa voce.
Ma per il Codacons l'equazione è sbagliata: il
boom di telefonini registrato in questi ultimi
anni non è affatto un sintomo di prosperità, ma
semmai di povertà. Se, infatti, alla fine degli
anni '90 avere un cellulare era sintomo di
ricchezza ed uno status symbol, da qualche
anno a questa parte non è più così.
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Oggi sono sempre di più gli italiani che per
risparmiare sul canone Telecom, 16,08 euro al
mese (comprensivo di Iva), rinunciano al
telefono fisso e tengono solo il cellulare. Ormai
un telefonino si trova a meno di 30 euro, meno
di 2 mensilità del canone Telecom, e, con
l'abolizione dei costi fissi di ricarica, se non si
fanno telefonate esagerate, è più conveniente
che pagare 192,96 euro all'anno per il solo fatto
di avere un fisso, anche se non si fa nemmeno
una telefonata. Non esistono più italiani che
nelle seconde case hanno il fisso. E sono
sempre di più gli anziani che, faticando ad
arrivare a fine mese, su consiglio di parenti e
figli, hanno ormai preso dimestichezza con i
cellulari ed eliminato il vecchio telefono di casa.
Per questo il Codacons da tempo chiede,
inascoltato, l'eliminazione del canone Telecom,
un privilegio della Prima Repubblica orami
superato dal libero mercato.
18/08/2009
COMUNICATO STAMPA
VACANZE: LE LAMENTELE DI CHI E'
RIMASTO IN CITTA'
PREZZI ALTI, SERVIZI PUBBLICI
RIDOTTI E REPLICHE IN TV
Le vacanze sono finite, ma per tanti italiani non
sono mai iniziate. Sempre più persone, infatti,
passano il mese di agosto in città, o perchè
avevano già fatto le loro ferie precedentemente
o perchè ci hanno dovuto rinunciare del tutto.
Tutti si preoccupano di come gli italiani passano
le vacanze, pochi di come trascorrono l'estate
queste persone sfortunate. Ma quali sono i
problemi maggiori per chi resta in città?
Il Codacons ha raccolto, come ogni anno, tutte
le lamentele a noi pervenute di chi è rimasto in
città e ha stilato una classifica. Al primo posto i
prezzi alti. Anche i pochi negozi rimasti aperti in
città non turistiche hanno approfittato della
minor concorrenza per alzare i prezzi, per non
parlare dei pubblici esercizi, dai ristoranti ai
locali. Al secondo posto delle lamentele i servizi
pubblici a orario ridotto, dal dottore di fiducia in
vacanza al comune che fa orario continuato ed
è chiuso di pomeriggio (problema più sentito in
provincia che non in grandi città come Milano e
Roma). Poi la televisione piena di repliche e di
programmi stupidi. Per molti anziani che
soffrono il caldo, una volta che i parenti sono
andati in vacanza, la televisione è l'unico svago
possibile. Ancora una volta in testa alle
lamentele è Raiuno colpevole di aver replicato
ininterrottamente per la duecentesima volta Il
commissario Rex, La signora in giallo, Derrick,
Le sorelle McLeod. Al quarto posto i negozi
chiusi per ferie e al quinto le difficoltà legate ai
mezzi di trasporto, o per l'afa o perchè non
arrivano mai. Seguono i lavori in corso, le multe
ed i ristoranti, colpevoli di servire dopo ore di
attesa, di dare cibo scadente o porzioni
minuscole. In nona posizione le truffe (dagli
CODACONS NEWS n .34 – 17/23 agosto 2009
artigiani disonesti ai tassisti che non applicano
le tariffe fisse) ed in decima posizione gli
schiamazzi notturni.
Di seguito la top ten: TOP TEN DELLE
LAMENTELE DEGLI ITALIANI RIMASTI IN CITTA'
1. Prezzi alti (benzina, ombrelloni, ristoranti….)
2. Servizi pubblici ridotti (comuni con orario
ridotto, dottori in vacanza, …)
3. Televisione (repliche su repliche)
4. Negozi chiusi e artigiani assenti per ferie
5. Trasporti (afa sui mezzi, bus che non
arrivano mai….)
6. Lavori in corso
7. Multe (sosta vietata, autovelox ….)
8. Ristoranti (attese esagerate, cibo scadente,
servizio scarso…)
9. Truffe (idraulici cari, truffe anziani, tassisti
che non applicano la tariffa fissa…)
10. Schiamazzi notturni
19/08/2009
COMUNICATO STAMPA
CALDO: TEMPERATURE ROVENTI OGGI
ALLERTA IN 6 CITTA'
IL MEDICO DI FAMIGLIA? E' IN
VACANZA!!!
NEGLI OSPEDALI CI DEVE ESSERE
ALMENO UN VENTILATORE PER OGNI
STANZA
Sale l'allarme per il caldo in molte città italiane,
da Roma a Milano. Il Codacons, in relazione alle
segnalazioni ricevute, segnala disservizi per
quanto riguarda i medici di famiglia e gli
ospedali.
Troppi medici di base sono in vacanza, proprio
in questo periodo critico. I loro sostituti fanno
orari ridotti e diversi dal solito e raramente
fanno visite a domicilio. Una situazione opposta
a quella che ci dovrebbe essere in queste
situazioni di allarme per anziani e malati
cronici. L'esercito dei medici di base è quello
che dovrebbero monitorare gli anziani inseriti
nell'Anagrafe della fragilità. Se invece i medici
di famiglia se ne stanno in vacanza ovvio che la
prima linea del Servizio Sanitario Nazionale
verrà scavalcata e chi non sta bene sarà
costretto ad andare direttamente in ospedale,
intasando il Pronto Soccorso.
Rispetto agli ospedali, invece, si segnala che i
pazienti sono stati costretti a farsi portare
ventilatori da casa. Gli ospedali italiani, infatti,
sono spesso vecchi e fatiscenti e, salvo che nei
reparti di emergenza, mancano sistemi di
ventilazione ed aria condizionata. Un inferno
per i pazienti ammassati nelle stanze o peggio
ancora sulle barelle e nei corridoi. Una ragione
in più perchè i malati meno gravi siano curati a
casa.
Il Codacons chiede che in tutti gli ospedali
italiani ci sia almeno un ventilatore per ogni
stanza.
19/08/2009
COMUNICATO STAMPA
A ROMA I PREZZI SONO LA PRIMA
PREOCCUPAZIONE
MALE I SERVIZI PUBBLICI, DAI
TRASPORTI AGLI ESERCIZI
COMMERCIALI
Più o meno in tutte le nostre città si fanno i
conti con gli stessi disagi e disservizi; quello
che cambia è quanto di frequente le persone
debbano sopportarli, questi disservizi.
Fra le lamentele che abbiamo raccolto a Roma,
al primo posto troviamo i prezzi alti, derivati
dalle speculazioni per la mancanza di
concorrenza. Infatti al secondo posto i romani
hanno denunciato la quasi totale chiusura di
negozi
ed
artigiani,
tutti
in
ferie
contemporaneamente. Sul gradino più basso
del podio di questa poco edificante classifica ci
sono gli incessanti lavori in corso, lavori che
comunque non sono mai per sistemare il
disastrato fondo stradale della Capitale.
Al quarto posto ci sono i trasporti pubblici, che
vanno a scartamento ridottissimo, e obbligano
a lunghe attese sotto il sole. I servizi pubblici?
Più o meno come i trasporti. Troviamo poi le
denunce per truffa: c'è chi ha speso centinaia di
euro per una riparazione a domicilio della
durata di un'ora e mezza. Ci sono i ristoranti
che servono cibo scadente, a volte in quantità
minime. C'è la TV, dove si possono ammirare le
repliche delle repliche; in coda alla classifica
troviamo gli schiamazzi notturni e all'ultimo
posto, udite udite, le multe. D'altronde, anche i
vigili sono in ferie.
Di seguito la top ten: TOP TEN DELLE
LAMENTELE DEI ROMANI RIMASTI IN CITTA'
1. Prezzi alti (benzina, ombrelloni, ristoranti….)
2. Negozi chiusi e artigiani assenti per ferie
3. Lavori in corso
4. Trasporti (afa sui mezzi, bus che non
arrivano mai….)
5. Servizi pubblici ridotti (comuni con orario
ridotto, dottori in vacanza …)
6. Truffe (idraulici cari, truffe anziani, tassisti
che non applicano la tariffa fissa…)
7. Ristoranti (attese esagerate, cibo scadente,
servizio scarso…)
8. Televisione (repliche su repliche)
9. Schiamazzi notturni
10. Multe (sosta vietata, autovelox ….)
CODACONS NEWS n .34 – 17/23 agosto 2009
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19/08/2009
COMUNICATO STAMPA
IL 25 AGOSTO IL CONSIGLIO DI
STATO SI PRONUNCERA' SUL JACKPOT
DEL SUPERENALOTTO
QUELLE DI QUESTI GIORNI
POTREBBERO ESSERE LE ULTIME
GIOCATE PER UNA VINCITA DA
CENTINAIA DI MILIONI DI EURO
Ancora pochi giorni e sapremo se la IV Sez. del
Consiglio di Stato, nella persona del suo
Presidente Gaetano Trotta, bloccherà la corsa
sfrenata del jackpot del Superenalotto, se non
di quello attuale, quantomeno di quelli futuri.
Sono tutte riposte nella sentenza del 25 agosto
le speranze di chi ha a cuore la salute sia
psicologica che economica dei cittadini.
Le cifre del fenomeno sono da capogiro, sia per
quel che riguarda il montepremi della vincita,
sia per la possibilità di centrarla, ma non si
parla mai dei risvolti in termini di salute
derivanti dalle mancate vincite milionarie. Sono
le ormai note «ludopatie», la cui diffusione è
stata riconosciuta anche da una recente
sentenza del Tar del Lazio su un ricorso
presentato dal Codacons.
Speriamo che questi siano gli ultimi giorni in cui
in Italia sia possibile buttare il proprio danaro in
un gioco che ha raggiunto un montepremi
immorale, che arricchisce lo Stato a spese dei
cittadini, che non regala nè sogni, nè chimere,
perchè se li fa pagare profumatamente.
20/08/2009
COMUNICATO STAMPA
SUPERENALOTTO: IL CODACONS
CONSIGLIA DI CONSERVARE LE
RICEVUTE DEL GIOCO ANCHE SE NON
SI VINCE
In vista della decisione del 25 agosto del
Consiglio di Stato che potrebbe dichiarare
illegittimo il jackpot senza limiti, il Codacons
consiglia ai giocatori di conservare le ricevute
giocate anche se non realizzano nemmeno un
3. Infatti, se il sistema in atto dovesse essere
dichiarato illegittimo si potrebbe richiedere
indietro le somme giocate alla SISAL e ai
Monopoli di Stato.
Questo soprattutto per chi gioca sistemi costosi
di migliaia di euro ovviamente. "Quel che non
capisce la gente - ha dichiarato il presidente del
CODACONS Carlo Rienzi - è che centrare un 6
su 622 milioni di combinazioni possibili è
praticamente impossibile. Anche se vengono
giocate 100 milioni di combinazioni, infatti
almeno i due terzi sono uguali tra loro sicchè
nella realtà vengono giocate solo 50-80 milioni
di combinazioni diverse che tiene la probabilità
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di uscita estremamente elevata. Giocare anche
un solo euro è meno conveniente che comprarsi
un caffè….per di più le somme vinte, sono
esenti da tasse solo finchè non entrano nel
patrimonio del vincitore, dopodichè se come è
ovvio produrranno un reddito, saranno soggetti
a tassazione normale'.
20/08/2009
COMUNICATO STAMPA
VACANZE: AL RITORNO DALLE FERIE 1
COPPIA SU 5 RISCHIA DI
"SCOPPIARE"
INDAGINE CODACONS SUGLI EFFETTI
DELLE VACANZE: IN FERIE
AUMENTANO LITIGI,
INCOMPRENSIONI E VOGLIA DI
TRADIMENTO
Il ritorno dalle vacanze è fonte di stress per
milioni di italiani che con ansia vivono il ritorno
all'attività lavorativa. Anche durante i giorni di
vacanza, tuttavia, i problemi non mancano, e
anzi sembrano aumentare all'interno delle
coppie, sia che si tratti di soggetti sposati che di
semplici fidanzati.
Il Codacons ha svolto in questi giorni
un'indagine a campione su circa 500 coppie
sparse su tutto il territorio, di età compresa tra
i 20 e i 50 anni, per verificare quante relazioni
finiscano al ritorno dalle ferie, e quante invece
riscontrino problemi durante il periodo delle
vacanze.
Il risultato è sorprendente: in base alla ricerca
dell'associazione, infatti, emerge che circa 1
coppia su 5 tra quelle interpellate, ha ammesso
di essere "scoppiata' o addirittura in procinto si
lasciarsi al ritorno dalle vacanze estive appena
concluse,
ossia
ha
momentaneamente
interrotto o seriamente compromesso il
rapporto
sentimentale
a
causa
delle
incomprensioni
e
dei
litigi
che
hanno
caratterizzato la villeggiatura.
Dal campione preso in esame, emerge inoltre
che ben 1 coppia su 2 ha visto aumentare il
numero di litigi, discussioni e incomprensioni
nei giorni trascorsi in vacanza, rispetto ad altri
periodi dell'anno, pur senza portare ad una
rottura del rapporto. Non solo. Almeno 1
soggetto su 3 ha ammesso di aver preso
maggiormente in considerazione la possibilità di
tradire il proprio partner rispetto agli altri mesi
dell'anno.
Questo avviene - spiega il Codacons - perchè
durante le vacanze si passa più tempo insieme,
condividendo tutto il giorno spazi e situazioni, a
differenza del resto dell'anno, dove ognuno ha i
propri ritmi, il proprio lavoro e coltiva i propri
interessi. In alcuni casi, poi, si tratta della
prima forma di convivenza. Tale circostanza fa
inevitabilmente
emergere
difetti
e
caratteristiche del partner spesso sottovalutate,
CODACONS NEWS n .34 – 17/23 agosto 2009
determinando un incremento dei litigi il
riemergere di dissapori o rancori latenti che, in
un caso su 5, portano alla rottura o quasi del
rapporto di coppia. Interessante il dato secondo
cui il 75% delle relazioni finite riguarda rapporti
intrapresi da meno di un anno.
20/08/2009
COMUNICATO STAMPA
VACANZE IN TOPLESS? SPARITI
DALLA CIRCOLAZIONE!
IL 95% DELLE DONNE PORTA IL DUE
PEZZI
Il Codacons ha compiuto una verifica sul
campo, ossia sulle spiagge italiane, per
accertare quante donne stanno in topless e che
costumi portano. L'indagine, che non ha la
pretesa di avere valore statistico, è stata
compiuta su 40 spiagge sparse sul territorio
nazionale, da Nord a Sud, isole comprese. I
risultati sono decisamente sorprendenti: i
topless
sono
praticamente
spariti
dalla
circolazione. Solo l'1% delle donne è risultata in
topless (non sono state conteggiate le donne
che prendendo il sole prone slacciano
temporaneamente il reggiseno). Anche le
ragazze preferiscono i micro bikini al topless o
al nudo integrale. Non sappiamo se questo dato
sia influenzato dalla paura di prendere multe
per via delle più disparate ordinanze dei vari
sindaci sparsi sul territorio nazionale o se si
tratti di una nuova tendenza.
Sparito dalle spiagge italiane anche il costume
intero, indossato da appena il 5% del
campione, contro un 94% che indossava il due
pezzi. Tra le ragioni certamente anche il grande
caldo (la verifica è stata fatta dal 15 al 18
agosto) e la necessità di abbronzarsi in modo
più integrale, ma una percentuale così alta è
certo anche indice di una moda ben precisa in
favore del due pezzi.
20/08/2009
COMUNICATO STAMPA
IL CODACONS DENUNCIA PER FRODE
SPORTIVA LA GARA DEGLI 800 METRI
DI IERI AI MONDIALI DI ATLETICA DI
BERLINO
MILIONI DI EURO DI GIOCATE SU UNA
GARA FORSE IRREGOLARE
DUBBI SUL SESSO DELLA VINCITRICE
Sul tavolo del Procuratore della Repubblica di
Roma stamattina l'esposto del Codacons con cui
si chiede anche il sequestro delle cartelle
cliniche di eventuali ricoveri della vincitrice
sudafricana, Caster Semenya. Il Codacons
segnala i dubbi sollevati da organi di stampa e
da alcune delle concorrenti della finale degli 800
metri donne ai Campionati Mondiali di Atletica
di Berlino sul sesso della vincitrice sudafricana
della medaglia d'oro, Caster Semenya.
Poichè in caso di veridicità delle accuse i colori
dell'Italia sono stati danneggiati, ed essendoci
dietro alle vittorie degli atleti i grandi interessi
economici degli sponsor e i milioni di euro delle
scommesse sportive, non avendo in alcun modo
la possibilità di controllare la reale condizione
della vincitrice, Il Codacons è costretto a
chiedere di avviare un'obbligatoria azione
penale per frode sportiva.
Chiediamo pertanto il sequestro delle cartelle
cliniche dei ricoveri di Caster Semenya, se ci
sono stati, e di ricevere avviso di un'eventuale
archiviazione. "Si tratta di un doveroso atto di
rispetto dello sport e della correttezza delle
competizioni mondiali, cui sono legati anche
rilevantissimi interessi economici degli sponsorha dichiarato il Presidente del Codacons, Carlo
Rienzi - noi attendiamo un responso immediato
e chiarificatore'. Il Codacons invita inoltre chi ha
effettuato scommesse a conservare le ricevute,
in quanto le vincite potrebbero essere
annullate. A tal proposito, si invitano gli enti
che raccolgono le giocate a sospendere i
pagamenti delle vincite fino alla conclusione
degli accertamenti sul caso.
21/08/2009
COMUNICATO STAMPA
MISS LAZIO IL 22 AGOSTO A
TARQUINIA PER ACCEDERE ALLA
FINALE DI MISS ITALIA
IL PRESIDENTE DEL CODACONS
PRESIEDERA' LA GIURIA CHE
SCEGLIERA' LA PIU' BELLA DEL LAZIO
Si svolgerà sabato 22 agosto a partire dalle
21.00 nella bellissima città di Tarquinia la finale
di Miss Lazio, l'ultimo appuntamento regionale
per accedere alle finali del concorso di bellezza
di Miss Italia.
L'evento promosso da Enrico Benedetti, che
insieme
all'agenzia
Hathor
ha
curato
l'organizzazione,
avrà
luogo
nella
zona
commerciale in via Vincenzo Ferri, di fronte alla
struttura del "Centro Benedetti".
La serata vedrà protagoniste le più belle
ragazze
provenienti
dai
concorsi
di
qualificazione svoltisi in questi ultimi mesi nel
Lazio; alla fine della serata sarà proclamata la
reginetta di bellezza regionale che accederà di
diritto alla finale nazionale a Salsomaggiore
Terme.
La giuria sarà presieduta, come lo scorso anno,
dal Presidente del Codacons Avv. Carlo Rienzi,
tarquiniese di adozione, che imporrà una scelta
basata oltre che sulla bellezza, sulla personalità
ed il carattere, vigilando inoltre sulla regolarità
e la trasparenza della procedura del concorso.
Presentatore della serata sarà Stefano Raucci,
speaker di Radio Radio; la coreografia, invece,
CODACONS NEWS n .34 – 17/23 agosto 2009
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è affidata a Marilena Ravaioli, ballerina di
Domenica In.
famiglia
in
forma
anonima
WWW.CARLORIENZI.IT.
sul
blog
Fonte: Codacons
21/08/2009
COMUNICATO STAMPA
INCHIESTA CODACONS SU MEDICI DI
FAMIGLIA: SOLO IL 15 % HA
RISPOSTO ALLE CHIAMATE DEL
CODACONS
ESPOSTO DEL CODACONS AGLI
ORDINI DEI MEDICI
PRONTE LE DENUNCE PER
INTERRUZIONE DI PUBBLICO
SERVIZIO
SEGNALATE I MEDICI CHE NON
RISPONDONO SUL BLOG
WWW.CARLORIENZI.IT
Inchiesta del Codacons su come funziona
l'assistenza sanitaria in Italia in questo periodo
di grande caldo, il cui le alte temperature
richiederebbero che i medici di famiglia
visitassero gli anziani più a rischio o
quantomeno rispondessero alle chiamate dei
pazienti. Ebbene nella giornata di ieri il call
center del Codacons ha provato a contattare
alcuni medici di base delle città di Milano,
Roma, Napoli e Firenze. Ebbene, solo il 15% ha
risposto al telefono. Nel 25 % dei casi c'era la
segreteria telefonica, nel 32,5% dei casi il
telefono squillava a vuoto e nel 27,5% il
telefono risultava staccato. A Milano e Firenze
nessun medico ha risposto al telefono!!
Il
campione
non
ha
valore
statistico,
considerato il numero delle chiamate effettuate,
ma certo
i risultati sono
decisamente
sconfortanti. Il Codacons ha deciso di
presentare degli esposti agli Ordini dei medici
delle province interessate perchè accertino se
siano state violate le regole deontologiche che
presidiano
all'attività
medica.
Molti
gli
interrogativi che sorgono spontanei. Se il
medico in orario d'ufficio (le telefonate sono
state effettuate tutte in orario lavorativo) è
costretto ad assentarsi per visitare un paziente,
perchè non c'è una segreteria funzionante che
nel frattempo raccoglie le richieste di visite dei
pazienti? Ancora più pressante l'interrogativo
sui telefoni staccati che a Roma raggiungono
addirittura il 50% del campione. Se il medico ha
staccato il telefono è perchè sta visitando in
studio? Ma se è in studio vuol dire che è l'orario
di ricevimento. Ma se il dottore non risponde al
telefono
nemmeno
quanto
è
l'ora
di
ricevimento, quando mai ascolterà le richieste
dei pazienti?????? Il Codacons proseguirà
l'inchiesta nei prossimi giorni. Alla fine dei
controlli saranno presentati degli esposti alle
Procure della Repubblica competenti per
territorio, per accertare se sussista il reato di
interruzione di pubblico servizio a carico di
alcuni dei medici sottoposti a verifica. Nel
frattempo si invitano i cittadini a segnalare
l'assenza ingiustificata del proprio medico di
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21/08/2009
COMUNICATO STAMPA
STOP AD AUTOVELOX SELVAGGI, LI
GESTIRA' SOLO LA POLIZIA
CODACONS: MARONI PARTORISCE UN
TOPOLINO GIA' VISTO !!!
IL CODACONS CHIEDE DI TOGLIERE I
SEMAVELOX AI COMUNI
Il Codacons considera l'iniziativa del ministro
Maroni insufficiente per dare uno stop
all'autovelox selvaggio, per non dire ripetitiva.
E' un bene che a gestire questi dispositivi siano
soltanto le forze dell'ordine, escludendo
l'appalto a società private. Ma non basta! In
primo luogo perchè questa disposizione è già di
fatto contenuta nell'art. 345 del regolamento
del codice della strada che stabilisce che "per
l'accertamento delle violazioni ai limiti di
velocità, le apparecchiature … devono essere
gestite direttamente dagli organi di polizia
stradale …, e devono essere nella disponibilità
degli stessi'. In secondo luogo perchè la vera
novità
sarebbe
se
a
gestire
queste
apparecchiature, sia autovelox che semavelox,
fossero solo i Prefetti e la Polizia stradale e non
anche i vigili urbani, costretti dai sindaci a far
cassa. Anche rispetto agli agguati da parte di
pattuglie nascoste per rilevare la velocità il
ministro ha fatto bene a ribadire che la loro
posizione deve essere segnalata da apposite
indicazioni. Il Codacons ricorda però che già il
regolamento dell'art. 43 del codice della strada
obbliga gli agenti di polizia stradale quando
operano sulla strada ad essere visibili a
distanza e numerose disposizioni (decreto legge
3 agosto n. 117, decreto 15 agosto 2007,
circolare del ministero dell'Interno del 3 agosto
2007) stabiliscono che le postazioni di controllo
devono essere preventivamente segnalate e
ben visibili, ("le postazioni mobili di controllo
dovranno essere segnalate ricorrendo ai
dispositivi luminosi presenti sui veicoli di
servizio che dovranno essere posizionati ad
almeno 400 m. dal punto in cui è collocato
l'apparecchio di rilevamento della velocità e
che, anche con un messaggio variabile,
dovranno
recare
le
seguenti
iscrizioni:
«controllo di velocità» ovvero «rilevamento di
velocità». Il primo problema, quindi, è far
rispettare il codice della strada già esistente,
spesso violato proprio da chi dovrebbe farlo
applicare, come sindaci e vigili urbani. Rispetto
alle regole da cambiare, invece, il Codacons
evidenzia come l'obbligo di indicare la presenza
dell'autovelox sia del tutto vanificata dal fatto
che non c'è comune italiano che non abbia un
cartello con scritto controllo della velocità anche
se non ha mai visto un autovelox in vita sua.
Milioni di indicazioni equivalgono a nessuna
CODACONS NEWS n .34 – 17/23 agosto 2009
indicazione!!!! Di seguito le richieste che il
Codacons fa al ministro Maroni se davvero
vuole aumentare la sicurezza: • Rimozione di
tutti i cartelli che indicano la presenza di un
autovelox, quando questo non è effettivamente
presente e attivo; • Ordinare a tutti i Prefetti,
troppo
spesso
indifferenti,
la
rimozione
immediata di tutte le strumentazioni illegali
presenti sul territorio di loro competenza, dagli
autovelox non segnalati ai semavelox collegati
con la velocità dei veicoli, dagli autovelox che
non scattano la prima foto con il veicolo
collocato prima della linea d'arresto a quelli che
hanno una durata del giallo troppo breve;
• Possibilità di installare semavelox solo previa
autorizzazione del Prefetto, togliendo la illegale
disparità tra postazione fissa di autovelox e
semavelox;
• Modificare l'art. 41 del Codice della Strada ed
il suo regolamento attuativo, stabilendo che il
giallo duri minimo 4 secondi, 5 secondi nel caso
sia presente il semavelox.
• Modifica all'art. 208. Tutti i proventi delle
multe devono essere destinati al potenziamento
e
miglioramento
della
segnaletica
e
all'educazione stradale e non il 50% come
attualmente previsto o per finalità strane come
le assunzioni stagionali.
22/08/2009
COMUNICATO STAMPA
STRAGE DI IMMIGRATI IN MARE: IL
CODACONS SI RIVOLGE ALLA
MAGISTRATURA
DENUNCIA ALLA PROCURA DI
AGRIGENTO, MALTA E LIBIA PER
CRIMINE INTERNAZIONALE DI
CONCORSO IN OMICIDIO COLPOSO
PLURIMO, NAUFRAGIO E OMISSIONE
DI SOCCORSO
CHIESTA AL MINISTRO DEGLI
INTERNI MARONI LA TRASMISSIONE
DEGLI ATTI ALLA COMMISSIONE
EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO E
ALLA CORTE INTERNAZIONALE DI
GIUSTIZIA DELL'AIA
SE UNA IMBARCAZIONE E' PRIVA
DELLA STRUMENTAZIONE E GLI
OCCUPANTI NON HANNO VISTI DI
INGRESSO LA STESSA, UNA VOLTA
AGGANCIATA, DEVE ESSERE
SEQUESTRATA E TRAINATA NEL
PORTO PIU' VICINO QUALE CHE SIA
LA VOLONTA' DEGLI OCCUPANTI
Questa mattina è stato presentato dallo
Sportello Immigrazione del CODACONS una
denuncia alla Procura di Agrigento contro i
responsabili dell'eccidio degli immigrati sul
gommone libico giunto a Lampedusa con tre
superstiti, chiedendo al Ministro degli Interni
Maroni
la
trasmissione
degli
atti
alla
Commissione Europea dei Diritti dell'Uomo e
alla Corte Internazionale di Giustizia dell'AIA.
Nella denuncia dell'associazione si legge: "nei
giorni scorsi 73 immigrati libici sono morti per
cause misteriose. Alcuni di loro sopravvissuti
hanno dichiarato che lo Stato Maltese avrebbe
omesso di dare loro assistenza, mentre i
portavoce di tale Stato smentiscono ma
ammettono di avere incrociato e fatto
proseguire una imbarcazione che li conteneva
,ciò nonostante fosse ovvio l'obbligo di
assistenza e di traino nel più vicino porto,
anche se essi avessero preferito prendere altra
destinazione. E' ovvio, infatti, che la volontà di
naufraghi
non
forniti
delle
necessarie
attrezzature di navigazione e di sussistenza nè
di documenti validi di cittadinanza non vale
nulla e l'imbarcazione, a tutta evidenza coro di
reato di immigrazione clandestina doveva - si
ripete doveva - essere sequestrata e trainata
nel più vicino porto maltese. Così stando le
cose, poichè aver fatto partire dal proprio
territorio, abbandonare e omettere di assistere i
naufraghi o immigrati clandestini, e omettere di
sequestrare una imbarcazione di tal genere
costituisce crimine internazionale, alla luce della
sentenza del 30.11.1976 resa dalla Corte
Comunitaria nella causa Bierc. Mines de Potasse
d'Alsace, delle decisioni dell'11.01.90 e del
19.09.1995 Dumez France e Tracoma c.
Hessische Landesbank e altri, Marnari c. Lloyd's
Bank e Zubaibi, e da ultimo nella sentenza
Cassazione
Civile
Sezioni
Unite
n.5044
dell'11.03.2004, si chiede alla Procura di
Agrigento di avviare una obbligatoria azione
penale diretta ad accertare se e quale paese
abbia omesso i propri doveri di solidarietà
umana e di assistenza e di agire nei confronti di
tutti i responsabili. Del pari si chiede la
trasmissione degli atti, da parte del Ministero
degli Interni, alla Commissione dei diritti
dell'Uomo di Strasburgo nonchè alla Corte
Internazionale di Giustizia della Nazioni Unite al
fine di accertare i fatti e di avviare una azione
di condanna nei confronti dello o degli Stati
responsabili
di
questo
grave
crimine
internazionale e di violazione delle convenzioni
internazionali applicando le massime sanzioni
possibili e ammissibili, risultando palese, tra le
altre cose la violazione dell'art. 10 della nostra
Costituzione.' "Non possiamo credere che sia
vero quanto dichiarato da Malta - ha
commentato il presidente del CODACONS Carlo
Rienzi - una volta agganciata la barca questa
era nella giurisdizione di quel Paese e loro
erano obbligati a sequestrarla e trainarla in
porto!!'
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CODACONS NEWS n .34 – 17/23 agosto 2009
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