regolamento progetti personalizzati di

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regolamento progetti personalizzati di
Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto
AZIENDA ULSS N. 6 “VICENZA”
Viale F. Rodolfi n. 37 – 36100 VICENZA
COD. REGIONE 050 – COD. U.L.SS. 006 – COD.FISC. E P.IVA 02441500242
REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI PERSONALIZZATI DI
INTEGRAZIONE SOCIALE
I Progetti Personalizzati sono rivolti a minori e adulti con disabilità, residenti nel territorio
dell’Azienda ULSS n. 6 Vicenza.
Finalità
I Progetti Personalizzati di Integrazione sociale mirano a potenziare le risorse della persona con
disabilità in relazione a contesti sociali diversi dal tradizionale centro diurno. I percorsi relazionali
educativo assistenziali si caratterizzano per il lavoro in piccoli gruppi e la ricerca di contesti sociali
e occupazionali adeguati nell’aiutare la persona con disabilità a sperimentare un ruolo sociale
attivo. Per tale motivo acquista importanza la costruzione di reti relazionali significative con il
territorio e con i singoli contesti sociali con cui le persone con disabilità, singolarmente o in piccoli
gruppi, entrano in rapporto.
Inoltre i Progetti Personalizzati mirano a :
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favorire la presa in carico di tutte quelle persone con disabilità che non possono accedere
direttamente ai percorsi di inserimento nel mondo del lavoro e che non troverebbero
comunque una risposta di inserimento ai Centri Diurni per le mutate condizioni sui criteri di
accesso ad essi o per l’inadeguatezza dell’ambiente di inserimento.
promuovere le capacità relazionali e favorire il mantenimento, il potenziamento e la
generalizzazione delle abilità esistenti
sostenere la persona con disabilità nel corso dell’esperienza di un progetto di integrazione
sociale in ambito lavorativo attraverso azioni e attività che promuovono un maggior grado di
autonomia
favorire la costruzione di una rete di sostegno sociale intorno alla persona con disabilità e
un adeguato utilizzo delle risorse della comunità locale.
DESTINATARI
Descrizione dell’utenza
1. persone con disabilità con sufficiente autonomia e buone capacità relazionali in grado di
sostenere, seppur adeguatamente supportate a livello individuale, un’esperienza in ambito
sociale/lavorativo/occupazionale;
2. persone con disabilità che, a livello relazionale, presentano problematiche comportamentali
stabilizzate di facile contenimento attraverso strategie educative specifiche (soggetti in età
adulta) oppure problematiche comportamentali sporadiche in evoluzione ma di facile
contenimento (soggetti più giovani); A livello assistenziale sono presenti bisogni quotidiani
(indicativamente una volta al giorno) che necessitano di supervisione e richiami verbali in
alcune aree delle autonomie personali, oppure di supporto, ma di breve periodo.
3. persone con disabilità giovani che a livello relazionale necessitano di un supporto emotivo
e psicologico quotidiano in coincidenza con periodi di crisi (es. doppie diagnosi)
4. persone con esiti da GCA subiti in tempi meno recenti per le quali la valutazione
specialistica effettuata dalla U.G.C. ha rilevato la presenza di un potenziale residuale e
quindi la necessità di reimpostare le attività educativo assistenziali
BACINO DI PROVENIENZA
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Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto
AZIENDA ULSS N. 6 “VICENZA”
Viale F. Rodolfi n. 37 – 36100 VICENZA
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Persone con disabilità provenienti da scuola, da fallimenti lavorativi, inserite in centri diurni,
dimesse da Centri Diurni, che non fruiscono di alcun servizio.
REQUISITI DI ACCESSO
L. 104/92 con o senza gravità
OBIETTIVI
OBIETTIVI GENERALI
□ Attivare un percorso educativo volto a raggiungere il grado massimo di sviluppo delle
capacità globali della persona con disabilità in modo da attivare la risposta più inclusiva
possibile volta alla partecipazione e al buon funzionamento
OBIETTIVI SPECIFICI
□ Valutazione, formazione e orientamento della persona con disabilità;
□ Sperimentazione, attraverso la strutturazione di attività occupazionali, lavorative, di
integrazione sociale o formative, organizzate in piccoli gruppi o a livello individuale, delle
diverse capacità collegate alle aree di funzionamento e disabilità della persona stessa;
□ Formare, potenziare o mantenere le abilità, emerse durante il percorso di valutazione e
sperimentazione, che possono essere spese in ambienti esterni.
I PROGETTI
Il Servizio prevede l’attivazione di Progetti Personalizzati da strutturare su piccoli gruppi omogenei,
possibilmente dello stesso territorio di appartenenza (di norma 4/6 persone) o come progetti
individuali (ex prog. sperimentali)
TIPOLOGIA DI PROGETTI
1. interventi educativi di mantenimento delle abilità complessive volti alla prosecuzione del
percorso di integrazione sociale in ambito lavorativo (es. Integra part time)
2. Interventi educativi volti a potenziare capacità globali esistenti ma non sufficienti per
l’integrazione sociale in ambito lavorativo (es. Integra tempo pieno, progetti sperimentali…)
3. Interventi formativi per soggetti disabili volti al potenziamento delle abilità esistenti e
all’acquisizione di nuove competenze (es. ex percorso formazione prelavorativa)
4. Interventi di socializzazione e integrazione sociale nel territorio finalizzata al mantenimento
delle capacità relazionali e al potenziamento dell’autonomia nella gestione dei propri
interessi
SEDI E SPAZI
□ Tipologia di percorso n. 1 e 2: ambienti specifici esterni e normalizzanti dove poter
apprendere un’attività occupazionale
□ Tipologia di percorso n. 3: aule e laboratori dove “si insegnano le abilità”
□ Tipologia di percorso n. 4 : sede fisica come luogo di incontro (spazi di aggregazione
comunali o parrocchiali, distrettuali o dell’ente gestore)
ESTENSIONE ORARIA DELLE ATTIVITA’
Moduli da un minimo di 8 ad un massimo di 24 ore settimanali salvo diverse valutazioni in sede
distrettuale su progetti già in atto
SOGGETTI GESTORI
Progetti a gestione privata
Progetti a gestione pubblica (personale dei distretti)
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DURATA ED ESITO DEI PROGETTI
I progetti personalizzati di integrazione sociale sono progetti a termine, della durata di 1 anno,
prorogabile al massimo per un altro anno, previa verifica.
Al termine del primo anno il Distretto Socio Sanitario, in collaborazione con l’ente gestore, la
persona con disabilità stessa e la famiglia, effettua una verifica per valutare la possibilità
− che il progetto evolva in un percorso del SIL, nel caso il progetto abbia favorito lo sviluppo
delle abilità necessarie
− che la persona con disabilità entri nella graduatoria di accesso ai Centri Diurni qualora il
progetto si sia rivelato inadeguato
− che la persona con disabilità prosegua un progetto che si è stabilizzato e che pertanto
richiede una revisione degli obiettivi e un conseguente minore investimento di risorse
Possibilità di un
percorso SIL
VERIFICA
dopo 1 anno dalla
attivazione del
Progetto
Rientro in
graduatoria per
accesso al C.
Diurno
prorogabile al max
per 1 altro anno
Prosecuzione del Progetto
Personalizzato con un
alleggerimento nella modalità
ed una revisione degli obiettivi
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
Il Distretto Socio-Sanitario definisce, sulla base della valutazione dei bisogni della persona con
disabilità effettuata attraverso la S.Va.M.Di, nell’ambito del Progetto Globale e con il
coinvolgimento e l’accompagnamento della famiglia, gli obiettivi generali e i risultati attesi dalla
realizzazione di un Progetto Personalizzato di integrazione sociale.
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Le risultanze dell’istruttoria verranno trasmesse alla persona, alla famiglia e all’Ente gestore.
L’Ente gestore, in accordo con la persona con disabilità, con la famiglia e il Distretto Socio
Sanitario elabora il Progetto Personalizzato di Integrazione Sociale, per il quale dovrà indicare:
□ gli obiettivi generali e specifici
□ le attività
□ gli spazi di realizzazione del Progetto
□ la metodologia di realizzazione del Progetto e il personale impiegato
□ i tempi di realizzazione delle fasi del Progetto
□ gli indicatori di verifica sulla base dei risultati attesi
□ le modalità di assolvimento degli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro
□ le modalità di collaborazione e regolamentazione condivisa del rapporto tra Ente Gestore e
i contesti lavorativi e di vita sociale che giocano un ruolo inclusivo e normalizzante della
persona con disabilità (es. protocollo collaborazione, frequenze volontarie ecc.)
PERSONALE
Per lo svolgimento delle attività è previsto l’impiego di:
□ Operatori Socio Sanitari
□ Educatori Professionali
□ Istruttori tecnici o maestri d’arte
Per gli Operatori è requisito fondamentale il possesso del diploma di O.S.S.
Per gli Educatori è requisito fondamentale il possesso della Laurea in Scienze dell’Educazione o in
Educazione Professionale o titoli riconosciuti equipollenti.
Gli Istruttori tecnici o maestri d’arte devono essere in possesso di un diploma coerente con l’attività
svolta o devono avere una comprovata professionalità acquisita in ambito lavorativo
Qualora l’attività dei Progetti Personalizzati venga svolta nel periodo di apertura del centro diurno,
il personale impiegato non può essere lo stesso del Centro Diurno per non alterare lo standard
previsto ex LR 22/02.
Al fine di assicurare una diversificazione progettuale rispetto al Centro Diurno, verrà prevista una
formazione apposita per il personale impiegato nei Progetti Personalizzati.
STANDARD E COSTI
TIPOLOGIA 1
Per la prima tipologia di progetti verrà riconosciuto un corrispettivo annuo pari a € 3.500 ad utente,
suddiviso in tranches mensili, su 11 mesi.
Basato su una stima 11,5 ore settimanali medie. Comprensivo dei costi di coordinamento.
I costi per il trasporto e la mensa saranno a carico dell’utente.
TIPOLOGIA 2
Per la seconda tipologia di progetti verrà riconosciuto un corrispettivo annuo pari a € 8.050 ad
utente, suddiviso in tranches mensili su 11 mesi.
Basato su una stima di 16 ore settimanali medie. Comprensivo dei costi di coordinamento.
A fine anno si potrà giungere ad un numero massimo di 24 ore per il progetto in atto.
I costi per il trasporto e la mensa saranno a carico dell’utente.
TIPOLOGIA 2 BIS
Per i progetti stabilizzati verrà riconosciuto un corrispettivo annuo pari a € 6.600 ad utente,
suddiviso in tranches mensili su 11 mesi.
Basato su 24 ore settimanali medie. Comprensivo dei costi di coordinamento
Per tutti i Progetti autorizzati con la nuova Convenzione il costo potrà essere riparametrato in caso
di minore frequenza dell’intervento sulla base delle seguenti fasce:
6 - 11 ore
€ 3.300
12 – 17 ore € 5.000
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18 – 24 ore € 6.600
I costi per il trasporto e la mensa saranno a carico dell’utente.
TIPOLOGIA 3
Per la terza tipologia di progetti verrà riconosciuto un corrispettivo annuo pari a € 4.500 ad utente,
suddiviso in tranches mensili, su 11 mesi.
Basato su 24 ore settimanali medie. Comprensivo dei costi di coordinamento.
I costi per il trasporto e la mensa saranno a carico dell’utente.
TIPOLOGIA 4
Per la terza tipologia di progetti verrà riconosciuto un corrispettivo annuo pari a €1.350 ad utente,
suddiviso in tranches mensili, su 11 mesi.
Basato su 7 ore settimanali medie. Comprensivo dei costi di coordinamento.
I costi per il trasporto e la mensa saranno a carico dell’utente.
La diversificazione dei costi è in relazione alla frequenza media settimanale riconosciuta e al
diverso rapporto operatore/utente previsto nelle diverse fasi del progetto.
Per le persone impegnate in un progetto personalizzato di integrazione sociale e inserite in
struttura residenziale, in considerazione della situazione economica derivante dall’inserimento
stesso, il Distretto Socio Sanitario, in sede di UVMD, potrà disporre che i costi per la mensa e il
trasporto vengano corrisposti direttamente dall’Ulss all’Ente gestore del Progetto personalizzato di
integrazione sociale.
ASSENZE
Dopo 15 giorni di assenza (da calendario solare), sia essa per malattia o per altri motivi, l’Ente
gestore è comunque tenuto a dare tempestiva informazione scritta tramite posta elettronica al
Distretto Socio Sanitario. Il Distretto Socio-Sanitario, contattata la famiglia, valuterà la situazione e
le condizioni per la convocazione di un’eventuale UVMD o comunque effettuerà un confronto
diretto con l’Ente gestore e la famiglia e si pronuncerà rispetto ad una rivalutazione della situazione
complessiva della persona con disabilità.
Tenuto conto dei costi generali che l’Ente gestore sostiene, il finanziamento è comunque
corrisposto, durante i periodi di apertura del centro diurno, nei giorni di assenza della persona con
disabilità fino ad un massimo di 21 gg. dalla data di inizio dell’assenza (da calendario solare).
Se l’assenza supera i 21 giorni, e qualora in UVMD venga riconfermato il Progetto Individuale
esistente e ribadita l’importanza fondamentale che la persona con disabilità rientri nelle strutture
dello stesso Ente, ma non sia certa la data del rientro, il contributo viene corrisposto nella misura di
1/3, dal 22° giorno di assenza fino al rientro.
Dopo 3 mesi consecutivi di assenza durante i periodi di apertura del centro diurno, nella misura in
cui al 4° mese non sia ancora possibile il rientro della persona con disabilità, si procede con la
dimissione.
OBBLIGHI DELL’ENTE GESTORE
L’Ente Gestore è tenuto a:
□ impiegare, per l’esecuzione del Servizio, personale inquadrato e retribuito sulla base del
vigente contratto collettivo e garantire l’applicazione della legislazione vigente in materia
di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
□ formulare un Progetto del Servizio;
□ partecipare all’UVMD
□ effettuare gli incontri di verifica definiti nel Progetto, per un totale complessivo annuo
compreso tra un minimo di 2 ore ed un massimo di 6 ore;
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garantire agli operatori incontri di coordinamento, aggiornamento professionale,
formazione e supervisione;
garantire, per la realizzazione dei progetti, la presenza dell’educatore per almeno il 50%
del monte ore complessivo previsto
erogare il Servizio con continuità e puntualità, garantendo per quanto possibile il minimo
tasso di turnover del personale; in caso di avvicendamento degli operatori l’Ente Gestore
dovrà garantire il tempo adeguato per il passaggio di consegne;
trasmettere mensilmente al Distretto Socio-Sanitario il foglio presenze degli utenti;
presentare annualmente al Distretto Socio-Sanitario una relazione di verifica del Servizio
erogato;
stipulare le assicurazioni di legge a copertura del personale impiegato e degli utenti
trasmettere mensilmente al Servizio Disabili, unitamente alla documentazione contabile, il
foglio presenze degli utenti, nonché semestralmente l’elenco del personale impiegato
avvisare tempestivamente il Distretto Socio Sanitario dell’assenza dell’utente o di
qualsiasi variazione nella frequenza
OBBLIGHI DELL’AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA
Il Distretto Socio-Sanitario dell’Azienda ULSS n. 6 Vicenza è tenuto a:
□ valutare e definire, nell’ambito della presa in carico globale dell’utente, gli obiettivi generali
del Progetto
□ garantire l’integrazione degli interventi socio-assistenziali;
□ autorizzare l’avvio degli interventi;
□ verificare l’andamento degli interventi ed il raggiungimento dei risultati attesi in relazione al
Progetto
Il Servizio Disabili dell’Azienda ULSS n. 6 Vicenza è tenuto a:
□ effettuare una verifica periodica sull’andamento del Progetto, in collaborazione con le U.O.
Distrettuali per la Disabilità dell’Azienda ULSS n. 6 Vicenza;
□ procedere alla liquidazione delle fatture mensilmente emesse dall’Ente Gestore;
□ visionare e conservare i documenti ricevuti dall’Ente Gestore.
Il presente Regolamento sarà oggetto di verifica annuale alla luce dei Progetti che saranno stati
attivati con eventuali rimodulazione della tipologia dei Progetti, dei relativi obiettivi e delle fasce di
contribuzione.
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