NEV - NOTIZIE EVANGELICHE protestantesimo - ecumenismo

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NEV - NOTIZIE EVANGELICHE protestantesimo - ecumenismo
NEV - NOTIZIE EVANGELICHE
protestantesimo - ecumenismo - religioni
29 settembre 2010
settimanale - anno XXXI - numero 39
* INTERVISTA: Paolo Ricca sulla venuta di Lutero a Roma 500 anni fa
* Lutero. A Roma una strada sarà intitolata al Riformatore
* Battisti europei/1. A Rocca di Papa l'Assemblea della Federazione battista mondiale
* Battisti europei/2. Firmato un accordo con la Comunione delle chiese protestanti in Europa
* Rom. In Europa tre concerti per aprire a “Nuovi percorsi della cultura”
* Fame nel mondo. Tveit (CEC) scrive a Ban Ki-moon: I governi devono fare di più
* Europa. Domani a Bruxelles una conferenza ecumenica sulla povertà
* TELEGRAFO: Notizie in breve
* APPUNTAMENTI
INTERVISTA
Paolo Ricca: Lutero a Roma, cinquecento anni dopo
a cura di Gian Mario Gillio
Roma (NEV), 29 settembre 2010 – Quest'anno cade il Cinquecentenario del viaggio a Roma
compiuto dal riformatore Martin Lutero nel 1510. Ad ottobre le chiese evangeliche della capitale
ricordano l'evento con una serie di iniziative (vedi notizia). Abbiamo chiesto al professor Paolo
Ricca, docente emerito di storia del cristianesimo alla Facoltà valdese di teologia di Roma, di
spiegarci le ragioni di quel viaggio, l'importanza che esso ha avuto per il riformatore e quella che
può avere per noi oggi.
Quali sono le ragioni che hanno spinto Martin Lutero a recarsi a Roma nel 1510?
Lutero è venuto a Roma perché doveva sistemare alcune questioni interne all'Ordine monastico
degli eremiti agostiniani, al quale apparteneva. Si trattava di un ordine particolarmente severo, sia
nella disciplina che nella volontà di vivere la regola monastica. Dunque Lutero fu inviato per
risolvere questioni sia amministrative che teologiche, ma fu per lui anche l'occasione di visitare e
conoscere il luogo più importante della cristianità.
Che cosa ha trovato Lutero a Roma e quale influenza ha avuto il soggiorno romano sul suo
pensiero?
L'impressione che ne ebbe Lutero fu, nel complesso, negativa. Lutero la giudicò non dal fiorire delle
bellezze artistiche, ma dalla spiritualità che essa esprimeva. Da questo punto di vista ebbe
l'impressione di una città che viveva una religiosità mondana, superficiale, persino un po' blasfema.
Il modo sbrigativo in cui venivano celebrate le messe, le modalità con cui i pellegrini venivano accolti
nelle varie tappe del loro pellegrinaggio e seguiti nelle loro devozioni, diedero a Lutero l'impressione
di una città che invece di essere fonte di luce per tutta la Chiesa, era al contrario percorsa da non
poche ombre e ambiguità. Certamente, la visita a Roma non fu per Lutero l'elemento scatenante per
determinare la Riforma. La Riforma nacque non tanto dallo scandalo per l'ambigua e scadente
religiosità riscontrata a Roma, bensì dallo studio della Bibbia e dalla scoperta della giustizia di Dio,
che non condanna ma giustifica gratuitamente e incondizionatamente il peccatore che si pente e si
affida a lui. L'illuminazione di Lutero avvenne infatti circa cinque anni dopo la visita a Roma, quando
nel 1515 iniziò a commentare il libro dei Salmi. Più probabile, invece, che nel 1517/18, a distanza di
anni, il ricordo indelebile del viaggio a Roma contribuì a rafforzare l'affermazione teologica che il
papato, in quanto istituzione, fosse una manifestazione dell'anticristo.
Se Lutero dovesse tornare oggi a Roma, cosa troverebbe?
Scoprirebbe una realtà certamente molto diversa, cambiata sostanzialmente da due eventi. Il primo,
successivo a Lutero, ma comunque avvenuto nel XVI secolo, è il Concilio di Trento che ha
modificato profondamente la chiesa cattolica sul piano della disciplina e del servizio episcopale.
Prima del Concilio di Trento i vescovi erano in larga misura più principi che pastori. Erano, al loro
meglio, dei mecenati, ma sicuramente non persone dedite alla cura delle anime. Con il Concilio di
Trento tutto questo cambiò. Oggi la condotta della chiesa cattolica, nonostante i recenti scandali,
non è nemmeno paragonabile all'immoralità riscontrata da Lutero. La seconda svolta che ha
cambiato profondamente la realtà di Roma e della sua chiesa è il Concilio Vaticano II, a noi
contemporaneo e nell'ambito del quale sono riscontrabili alcune delle istanze proprie della Riforma.
Oltre a queste discontinuità, vi sono certamente anche delle continuità che rendono Roma non
molto diversa da quella conosciuta da Lutero: l'esistenza di uno stato della chiesa, cioè la Città del
Vaticano; l'ufficio papale i cui poteri, con il dogma dell'infallibilità del 1870, sono oggi molto più ampi
che al tempo di Lutero. Tra le novità che oggi Lutero riscontrerebbe a Roma non va dimenticata la
presenza delle chiese evangeliche: si stupirebbe certamente di trovarvi una chiesa luterana! E
certamente si stupirebbe di trovare le molte chiese pentecostali, numerose soprattutto nelle periferie
della città. Troverebbe, insomma, anche qualche sorpresa positiva!
Che senso può avere ricordare oggi, a cinquecento anni di distanza, la venuta di Lutero a
Roma?
Ciò che è avvenuto nel passato, non è mai passato, finché lo si ricorda. Dal passato, dalle
esperienze che altri hanno già vissuto c'è sempre qualche cosa da imparare. Lutero era un monaco
cristiano, un uomo che ha cercato di essere cristiano e ha fatto tutto ciò che ha potuto per
risollevare le sorti della chiesa. Ricordare Lutero a Roma è il segno che in quanto cristiani siamo
comunque legati gli uni agli altri, sia pure nella diversità delle confessioni. Legati nel nome di Cristo
che tutti confessiamo e al quale cerchiamo di essere fedeli. Diversi nel modo di ricercare questa
fedeltà. Venire a Roma come Martin Lutero, o come seguaci o discendenti della Riforma del XVI
secolo, significa appunto affermare che l'Europa cristiana è un'Europa plurale, e che ci sono vari
modi di essere cristiani, di esprimere la fede e di organizzare la comunità cristiana.
Lutero. A Roma una strada sarà intitolata al Riformatore
Il 7 ottobre una conferenza stampa per presentare le iniziative delle chiese romane
Roma (NEV), 29 settembre 2010 - In occasione dei 500 anni della venuta di Martin Lutero a Roma,
le chiese evangeliche della capitale (valdesi, metodisti, battisti, luterani e avventisti), hanno
organizzato per l’11 ottobre una Giornata di studi sulla figura del riformatore tedesco. La mattina
sarà dedicata ai giovani con una lezione-incontro per le scuole superiori; nel pomeriggio si
svolgeranno due tavole rotonde aperte al pubblico presso la Sala della Protomoteca del
Campidoglio. Tra i relatori Holger Milkau, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI);
Nicolaos Schneider, presidente della Chiesa evangelica tedesca (EKD); il teologo valdese Paolo
Ricca; le storiche Silvana Nitti e Laura Ronchi. Gli interventi ripercorreranno la storia di Lutero
soffermandosi sul suo pensiero e sul significato della Riforma nella società europea.
Il comitato organizzatore, nei mesi precedenti, aveva inoltrato una richiesta al Comune di Roma per
intitolare una strada della capitale a Martin Lutero. Il 7 giugno scorso la Commissione consultiva di
toponomastica ha espresso parere favorevole, attribuendo di fatto il toponimo “Martin Lutero:
teologo tedesco (1483-1546)”. La promessa, per ora, è quella di individuare un’area idonea in un
comprensorio appropriato.
Anche la CELI ha deciso di dedicare alla ricorrenza l’incontro “Lutero a Roma” che si terrà il 9 e 10
ottobre in occasione della Giornata CELI. Sono previsti diversi workshop, sia nel campus del
Decanato sia nella città di Roma.
Martin Lutero si recò a Roma nel 1510 per portare una lettera di protesta in merito ad una diatriba
interna all'ordine agostiniano. Lutero ne approfittò per visitare la città, facendo il giro dei luoghi santi,
per guadagnare, come era consuetudine, indulgenze. Sul viaggio di Lutero a Roma i biografi
differiscono nel giudizio: alcuni sostengono che Lutero ne ritornò disgustato dalla corruzione e dal
rilassamento dei costumi della corte di Papa Giulio II (1503-1513), altri raccontano che il viaggio non
ebbe particolare influenza sulle sue future scelte. Tuttavia la visita a Roma, in qualche modo,
contribuì ad influenzarne il pensiero.
L’Agenzia NEV, per promuovere le iniziative per i 500 anni della venuta di Lutero a Roma,
organizza una conferenza stampa il 7 ottobre alle 10 presso la Sala stampa della Camera dei
Deputati in via della Missione 4. Per accreditarsi inviare una mail a [email protected].
Battisti europei/1. A Rocca di Papa l'Assemblea della Federazione battista mondiale
Roma (NEV), 29 settembre 2010 - La questione della responsabilità delle chiese verso le nuove
generazioni è stata al centro della riflessione della recente Assemblea della Federazione battista
europea, tenutasi dal 22 al 25 settembre presso il Centro Congressi Mondo Migliore di Rocca di
Papa (Roma). 140 partecipanti, fra responsabili e delegati di una cinquantina di Unioni battiste
hanno dedicato molto tempo al rapporto fra giovani e chiese cristiane, giungendo alla conclusione
che è fuorviante parlare di “giovani” come categoria omogenea ed è velleitario quindi pensare a
soluzioni uniformi per accostare le giovani generazioni all’Evangelo. Plurali sono gli stili di vita, le
scelte, i linguaggi dei giovani, plurali e versatili devono essere le strategie delle chiese per
avvicinarsi a loro. "Ma la cosa fondamentale – ha sottolineato la pastora Anna Maffei, presidente
dell'Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) – è sviluppare la relazione fra le
generazioni e dare spazio all’incontro fra giovani e adulti in tutti gli ambiti della vita comunitaria.
Fondamentale è vivere insieme, ascoltarsi, prendersi cura reciprocamente".
Nel corso dell’assise si sono levate voci di preoccupazione e condanna verso chi, chiamandosi
cristiano, adotta stili di vita violenti e intransigenti verso l’islam o altre minoranze. Il riferimento era
non soltanto alla recente minaccia di bruciare il Corano da parte di un pastore evangelico
americano, ma anche alle tendenze nazionalistiche e xenofobe che stanno emergendo in vari paesi
europei, in particolare in Francia e in Italia, ma anche in paesi finora immuni rispetto a queste
tendenze, come la Svezia.
Ad ospitare l'evento è stata l'UCEBI, che ha visto intensamente impegnato il settore musicale del
Dipartimento per l’evangelizzazione: i momenti liturgici dell’Assemblea, nonché la "serata italiana",
sono stati animati dal ministro per la musica, Carlo Lella, e dal gruppo musicale nazionale battista.
Battisti europei/2. Firmato un accordo con la Comunione delle chiese protestanti in Europa
Roma (NEV), 29 settembre 2010 - In occasione della propria Assemblea generale annuale, tenutasi
a Rocca di Papa (Roma) dal 22 al 25 settembre, la Federazione battista europea (FBE) ha firmato
un accordo con la Comunione delle chiese protestanti in Europa (CPCE) teso ad una più stretta
collaborazione tra i due organismi. Il nuovo accordo - salutato favorevolmente da Michael Büncker e
Tony Peck, rispettivamente segretari generali della CPCE e della FBE - impegna i due organismi a
compiere una serie di passi concreti verso una vera e propria cooperazione. Ognuno sarà invitato ai
Consigli e alla Assemblee dell'altro, i segretari generali e i loro staff si incontreranno regolarmente,
mentre sarà ampliato lo scambio di informazione. Partendo dal dialogo teologico iniziato nel 1999 a
mezzo di conferenze e consultazioni verranno esplorati i fattori che uniscono e quelli che invece
dividono, tra cui la questione del battesimo: infatti, com'è noto, i battisti non riconoscono il battesimo
dei bambini.
"Un segnale chiaro verso una maggiore collaborazione - ha affermato Peck -, i due rami della
Riforma hanno molto da dare e da ricevere l'uno all'altro". Un accordo che rafforza la voce comune
del protestantesimo in Europa, senza tuttavia prevedere una piena partecipazione dei battisti nella
CPCE. "Questo accordo è una buona notizia per tutte le unioni battiste e chiese protestanti come le
nostre che hanno da anni in essere accordi e collaborazioni su base nazionale - è stato il commento
di Anna Maffei, presidente dell'Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), che così ha
proseguito -: Non vogliamo che la questione del battesimo, ancora in parte non risolta nei due nodi
tante volte rilevati (pedobattismo e cosiddetto ribattesimo) ci tolga passione, motivazione e gioia di
vivere la nostra comunione e collaborazione nella missione nei paesi dove viviamo e testimoniamo
dell'Evangelo. In un momento così oscuro in cui ognuno tende a guardare nel proprio orticello
denominazionale noi vogliamo trasgredire e lavorare insieme, riconoscendoci chiese di Gesù Cristo
accettandoci rispettosamente anche con le nostre differenze".
La FBE comprende 51 Unioni battiste nazionali in Europa e nel vicino e medio Oriente. La CPCE
raggruppa invece 105 chiese luterane, riformate, unite e metodiste in 30 paesi europei e
dell'America Latina.
Rom. In Europa tre concerti per aprire a nuovi percorsi della cultura
Presidente FCEI: basta discriminazione e violenze nei confronti di rom e sinti
Roma (NEV), 29 settembre 2010 - “I percorsi della cultura” è il titolo del progetto europeo che con
Francia, Germania, Slovenia, Inghilterra, Italia, Romania, Spagna, mira a divulgare la conoscenza
della storia, della cultura, dei valori e, soprattutto, informare sulle condizioni di vita di rom e sinti
presenti in Europa. Valorizzare l’immagine della popolazione romanì è dunque l’obiettivo principale.
Nei prossimi giorni tre concerti porteranno la bandiera del progetto europeo, promossi dalla
Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e numerose associazioni tra le quali Amnesty
International, l’Arci, Altrevie, e riviste come Confronti, Liberazione, Focus. La musica rom si unirà a
quella sinfonica in tre momenti diversi a Strasburgo, la provincia di Chieti e Bruxelles. Il 7 ottobre al
Palazzo del Consiglio d’Europa, il 6 novembre al teatro Fenaroli di Lanciano, e il 18 al Parlamento
europeo. “Romanò drom” è il viaggio nella musica romanì ideato da Santino Spinelli, rom italiano e
docente di cultura romanì. Sul palco suoneranno insieme l’Orchestra europea per la pace diretta dal
maestro Luciano Di Giandomenico, e l’Alexian Group di Spinelli. Non è la prima volta, tuttavia, che
le due realtà musicali si incontrano, l’esperienza pilota risale al concerto tenutosi lo scorso 13
novembre presso il tempio valdese di Roma.
“La musica sinfonica europea è profondamente debitrice alla cultura rom. Dopo secoli – ha rilevato
Spinelli in occasione della conferenza stampa di presentazione – ci sarà un ribaltamento: sarà la
musica classica ad accompagnare quella romanì”. Inoltre, ha proseguito Spinelli, il tema è cogente:
“Oggi si vive il retaggio di una cultura etnocentrica e razzista con nuove forme di deportazioni ‘civili’
e ‘democratiche’ approvate in larga maggioranza dall’opinione pubblica teleguidata e trasformata dai
pregiudizi”. Per il presidente della FCEI Massimo Aquilante l’iniziativa è lodevole: “Come chiese
evangeliche – ha sottolineato – riteniamo pericolose le politiche messe in atto dal nostro governo e
da alcune amministrazioni comunali. Lo sgombero di campi rom non ha senso se non con premesse
di serie politiche di inclusione sociale e alternative abitative civili. Spostare come pacchi scomodi
donne, bambini e uomini da un campo all’altro non risolve certo la sbandierata emergenza
sicurezza”.
Fame nel mondo. Tveit (CEC) scrive a Ban Ki-moon: I governi devono fare di più
Roma (NEV), 29 settembre 2010 - "I governi devono fare di più per combattere le cause della
povertà". Lo ha scritto il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle
chiese (CEC), in una lettera inviata lo scorso 22 settembre a Ban Ki-moon, segretario generale delle
Nazioni Unite. Senza un significativo cambiamento della struttura economica globale, sarà molto
difficile raggiungere entro il 2015 gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, ha detto Tveit, in riferimento
al summit sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, svoltosi dal 20 al 22 settembre a New York (vedi
NEV 38/10). Definisce cruciali soprattutto quegli obiettivi che promuovono la salute pubblica e
rafforzano la lotta contro l'AIDS/HIV e altre malattie, assicurando l'accesso delle persone alle
medicine. Gli sforzi delle nazioni per rispondere agli Obiettivi di sviluppo sempre più dipendono da
favorevoli congiunture economiche internazionali, dice Tveit, convinto che senza l'impegno deciso
dei governi le riforme a favore della giustizia non saranno possibili. Per il CEC “affrontare alla radice
le cause della povertà significa operare cambiamenti significativi e di vasta portata nell'architettura
finanziaria internazionale e nel commercio”.
"Servono azioni contro la fame, la povertà e i diritti dell'uomo e del commercio, e servono ora" gli ha
fatto eco John Nduna, segretario generale dell'Alleanza "Action by Churches Together" (ACT),
l'agenzia umanitaria e di sviluppo del CEC e della Federazione luterana mondiale (FLM), tra le più
vaste al mondo.
Europa. A Bruxelles una conferenza ecumenica sulla povertà
Domani la presentazione di un documento di KEK, Eurodiaconia, Caritas Europa e COMECE
Roma (NEV), 29 settembre 2010 - Domani 30 settembre, in occasione dell'"Anno europeo contro la
povertà e l'esclusione sociale", quattro organismi europei di chiese promuovono all'Europarlamento
di Bruxelles una Conferenza intitolata: “Nuove strade per la solidarietà: un impegno comune per
combattere la povertà e l’esclusione sociale”. Ad aprire l'incontro sarà Jerzy Burzek, presidente
dell'Europarlamento. Dopo il saluto di Piotr Mazurkiewicz, segretario generale della Commissione
degli episcopati dell’Unione europea (COMECE), introdurrà i lavori Heather Roy, segretario
generale di Eurodiaconia.
Gli organizzatori dell'incontro - la Commissione chiesa a società della Conferenza delle chiese
europee (KEK), Eurodiaconia, Caritas Europa e COMECE - pubblicheranno un documento
congiunto recante raccomandazioni alle istituzioni europee e agli Stati membri. Il documento verrà
illustrato dal pastore Dieter Heidtmann della Commissione chiesa e società della KEK, mentre la
tavola rotonda del pomeriggio, intitolata "Come collaborare per un cambiamento reale?" sarà
moderata dal direttore della stessa Commissione, il pastore Rüdiger Noll.
“Dieci anni fa l’Unione europea (UE) si impegnò per lo sradicamento della povertà, ma dati recenti
segnalano che 84 milioni di persone sono oggi a rischio povertà, pari al 17% della popolazione
europea" denunciano gli organizzatori della Conferenza. Nel giugno 2010 il Consiglio europeo si è
dato l’obiettivo di sollevare dalla povertà 20 milioni di persone entro il 2020. Scopo della Conferenza
è quello di evidenziare come le chiese intendono dare un contributo per raggiungere questo
obiettivo. Interverranno, tra gli altri, mons. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera e
vicepresidente della COMECE; Erny Gillen, presidente di Caritas Europa, nonché diversi membri del
Parlamento europeo. La conclusione dei lavori sarà affidata a Jorge Nuño Mayer, segretario
generale di Caritas Europa.
TELEGRAFO
(NEV) – A partire dal 19 ottobre la Facoltà valdese di teologia di Roma organizza il corso “Il
pensiero di fronte a Dio”. Si tratta di una introduzione alla filosofia, destinata agli studenti della
Facoltà, ma aperto a tutti coloro che sono interessati a conoscere i lineamenti della ricerca filosofica,
con particolare riferimento al problema di Dio. Il corso, che avrà una struttura di tipo storico - dalle
origini ai nostri giorni -, non presuppone particolari conoscenze in materia e si svolgerà mediante
lezioni frontali, integrate da laboratori di lettura guidata di testi. Sono previste 25 lezioni, da ottobre a
maggio, tenute dal professor Fulvio Ferrario e dalla dottoressa Sara Diaco. Il calendario dettagliato
verrà consegnato all’inizio del corso. Per ogni tema verrà fornita, oltre alla bibliografia di riferimento,
una scheda orientativa, unitamente a testi degli autori trattati. Ai partecipanti è richiesta una quota di
rimborso spese: 50 euro per gli iscritti al corso di Laurea in scienze bibliche e teologiche; 70 euro
per i non iscritti alla Facoltà. Per informazioni e iscrizioni (entro il 18 ottobre): tel. 06.32.07.055;
[email protected]; www.facoltavaldese.org
(NEV/ENI) – Barack Obama vigili sul corretto svolgimento del referendum sull'indipendenza del sud
Sudan. E' questo l'appello lanciato dal pastore battista Ramadan Chan Liol, segretario generale del
Consiglio delle chiese cristiane del Sudan, al presidente degli Stati Uniti. Il referendum del prossimo
gennaio è un appuntamento molto atteso dai cristiani della nazione africana perché potrebbe
decidere l'indipendenza della parte meridionale del paese, popolata in larga parte da cristiani e
animisti, rispetto al nord a maggioranza musulmana. “Non c'è dubbio che una consultazione
regolare darebbe la possibilità alla gente del sud di votare per la secessione – ha affermato Chan
Liol -. Per questo chiediamo al presidente Obama di spendersi per garantire un referendum libero,
trasparente e garantito da osservatori internazionali”. L'indizione del referendum fa parte degli
accordi di pace del 2005 che ha posto fine a dieci anni di guerra civile che hanno insanguinato il
paese. In vista della consultazione, molte chiese stanno cercando di far rientrare nella regione il
maggior numero di profughi, un'operazione criticata dalle agenzie internazionali umanitarie per la
difficoltà di riaccogliere nei luoghi d'origine le persone sfollate.
(NEV/ENI) – Oltre all'inglese e al gallese, sono 89 le lingue in cui si tengono i culti nella Chiesa
metodista di Gran Bretagna. E' quanto emerge dalle statistiche del 2009 che per la prima volta
hanno esplicitamente richiesto di indicare la presenza di gruppi etnici e l'uso delle diverse lingue
negli incontri ecclesiastici delle chiese locali. “Questi dati riflettono la natura multietnica della società
britannica”, ha dichiarato il pastore John Chambers che svolge il proprio ministero in una chiesa
londinese composta da gruppi provenienti dalla Sierra Leone, dal Ghana, dallo Zimbabwe e dalla
Nigeria. “Questo dimostra che chi entra nelle nostre chiese sa di poter vedere riconosciute le
tradizioni dei propri luoghi di origine”, ha aggiunto Chambers. Le lingue maggiormente diffuse nelle
chiese metodiste britanniche sono l'afrikaans, il cantonese, il tigrigno, il farsi, il francese, l'hindi, il
portoghese, lo swahili e l'urdu. “Sono dati statistici importanti - spiega il responsabile della ricerca,
Christopher Stephens – per capire che tipo di chiesa siamo in questo inizio di 21° secolo e per
aiutare le chiese locali a svolgere meglio la loro missione”.
(NEV/VE) - Le autorità algerine hanno ordinato il blocco dei lavori di ampliamento di una chiesa
protestante a Tizi Ouzou, capoluogo della Cabilia, 100 chilometri ad est di Algeri. Il pastore della
chiesa ha spiegato che “se i lavori non saranno sospesi come richiesto, le autorità procederanno
alla demolizione delle costruzioni già realizzate. Si tratta di intimidazioni che si sommano agli atti di
ostilità che da dieci anni subiscono i membri della nostra comunità, oggetto di lanci di pietre, bottiglie
e barre di ferro, senza che le autorità siano mai intervenute in nostra difesa”. Lo scorso gennaio, un
altro luogo di culto evangelico, situato nella stessa località, era stato saccheggiato e incendiato da
un gruppo di “barbuti”, come vengono chiamati gli integralisti islamici dalla popolazione locale.
Nell'Alta Cabilia è presente una delle più importanti comunità protestanti dell’Algeria composta da
circa un migliaio di fedeli.
(NEV) – L'Università di Roma “La Sapienza” offre un Master di primo livello in “Religioni e
mediazione culturale”. Istituito nell'anno accademico 2009-10, il master offre un percorso, destinato
a studenti italiani o stranieri laureati, finalizzato alla formazione di esperti nella mediazione culturale,
insegnanti, giornalisti, operatori sociali, operatori della cooperazione e dell'editoria, militari impegnati
in missioni umanitarie all'estero con specifiche competenze nel campo degli studi religiosi, del
rapporto con le comunità di fede e, più in generale, del pluralismo confessionale nell'ambito delle
società multiculturali. Il corso è a numero chiuso e prevede una prova d'ammissione per selezionare
un massimo di cinquanta partecipanti. L'offerta formativa del master, diretto dalla professoressa
Emanuela Prinzivalli e coordinato dal professor Paolo Naso, si articola in cinque macromoduli –
storico religioso, giuridico politologico, sociologico antropologico, mass mediologico e linguistico – e
prevede per ogni studente uno stage formativo. Le lezioni, previste in due giorni alla settimana,
avranno luogo presso la facoltà di scienze umanistiche, via dei Volsci 122. L'inizio delle lezioni è
previsto per gennaio, mentre le iscrizioni si chiuderanno il 22 dicembre. Il costo del master è di 2500
euro (www.uniroma1.it/studenti/laureati/master).
(NEV/WCC) – E' in corso a Ginevra la VI Settimana ONU per la difesa dei diritti (Advocacy week),
un incontro annuale organizzato dalla Commissione delle chiese sugli affari internazionali del
Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). Dal 27 settembre fino al 1° agosto circa 100 tra esponenti
ecclesiastici e rappresentanti di organizzazioni ecumeniche e laiche, focalizzeranno la loro
attenzione sulle questioni dei diritti in Israele e Palestina e in Nigeria. “La Settimana vuole facilitare
l'incontro tra partner ecumenici e la composizione di una piattaforma capace di promuovere azioni
comuni e agire a livello internazionale”, ha spiegato Mathews George Chunakara, responsabile della
Commissione affari internazionali del CEC. Tra i temi che verranno presi in considerazione, gli
ostacoli a una pace giusta in Israele e Palestina, i diritti di cittadinanza a Gerusalemme, la
situazione di Gaza; sicurezza e stato di diritto in Nigeria, le politiche etnico-religiose e le loro
implicazioni, libere e regolari elezioni in Nigeria. Sono inoltre previste due sessioni speciali su
“Sistemi delle Nazioni Unite e meccanismi di difesa dei diritti” e “Strategie per la difesa dei diritti
nell'arena internazionale”.
(NEV) – L'editrice protestante Claudiana pubblica la seconda edizione, corretta e aggiornata, del
volume di Alistair McGrath “Teologia cristiana”, (pagg. 656, euro 38). Il testo di McGrath si presenta
come un'introduzione completa e rigorosa dei fondamenti della teologia cristiana: con competenza
ed efficacia ne analizza i periodi, i temi e i personaggi principali, le fonti e i metodi nonché i maggiori
argomenti dottrinali. Illustra inoltre con chiarezza i dibattiti teologici più significativi. La prima parte
del volume è dedicata allo sviluppo storico della teologia cristiana, ossia agli avvenimenti, ai dibattiti
e ai personaggi dalla patristica a oggi. La seconda parte ne esamina le fonti, i metodi e le premesse
fondamentali, illustrandone funzioni e significati all'interno del dibattito teologico. La terza parte,
infine, ne analizza i maggiori temi dottrinali, quali, ad esempio, la dottrina della Trinità, il significato
dei sacramenti e la dottrina della salvezza in Cristo. Alistair McGrath, storico, teologo e biofisico, è
uno dei maggiori specialisti britannici della Riforma protestante. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125
Torino; www.claudiana.it
APPUNTAMENTI
CAMPELLO SUL CLITUNNO (Perugia) – Giovedì 30, tavola rotonda sul tema "Custodire il Creato
per coltivare la pace". Interventi di Paolo Naso, Nicolaj Dragutan, Luciano Manicardi; modera Enrico
Sironi. Alle 16 presso le Fonti del Clitunno. Alle 18.30 celebrazione ecumenica al Tempietto,
presieduta da mons. Vincenzo Paglia, padre Nicolaj e la pastora Kathrin Zanetti.
FIRENZE - Venerdì 1° ottobre, Mario Miegge e Alfonso Musci presentano il libro di Fabrizio Meroi
"Giuseppe Rensi. Filosofia e religione nel primo Novecento" (ed. Storia e Letteratura). Alle 17
presso lo spazio Quaderni Circolo Rosselli, via degli Alfani 101 rosso.
CUNEO - Venerdì 1° ottobre, per il ciclo "Ribelli ed eretici", il Circolo evangelico invita alla
conferenza di Grado Giovanni Merlo sul tema "Valdo da Lione e la sua ribellione". Alle 21 in corso
Nizza 2.
MILANO – Sabato 2, il Gruppo Varco e il Guado invitano all'incontro "Cronache di una chiesa in
cammino. La discussione sulle benedizioni di coppie omosessuali al Sinodo delle chiese metodiste
e valdesi del 2010". Intervengono Gianni Geraci e Francesco Boschi. Alle 17 presso la sala della
libreria Claudiana, via Francesco Sforza 12a.
TORRE PELLICE (Torino) – Sabato 2, la libreria Claudiana invita agli "Aperitivi barocchi" con il duo
Sebastian. Musiche di Teleman, Bach, Händel. Alle 18 in piazza Libertà 7.
TORRE PELLICE (Torino) – Domenica 3, il Centro culturale valdese invita al primo incontro del
corso di formazione "Il protestantesimo nell'età moderna (secc. XVIII-XX)". Giorgio Tourn interviene
su "La crisi della coscienza europea". Alle 17 presso la biblioteca valdese, via Beckwith 2. La
frequenza al corso è gratuita ma, per motivi organizzativi, si richiede l’iscrizione entro il 30 settembre
2010
c/o
la
segreteria
del
Centro
culturale:
tel.
0121.932179,
email:
[email protected].
ROMA - Domenica 3 ottobre, concerto della Fanfara nazionale norvegese dell'Esercito della
Salvezza. Alle 21 presso la St. Andrew's Church of Scotland, via XX Settembre 7.
MILANO – Lunedì 4, Paolo De Benedetti e Lidia Maggi presentano il libro di Brunetto Salvarani
"Renzo Fabris. Una vita per il dialogo cristiano-ebraico" (EMI). Sarà presente l'autore. Alle 18 nella
sala della libreria Claudiana, via Francesco Sforza 12a.
VENEZIA – Lunedì 4, il Centro culturale protestante "Palazzo Cavagnis" invita al concerto del coro
di voci bianche "Groß Flottbek" di Amburgo. In programma musiche di Rutter, Fauré, Mozart,
Rheinberger, spiritual e canzoni popolari. Alle 18 presso Palazzo Cavagnis, Calle lunga S. Maria
Formosa, Castello 5170.
TORINO – Martedì 5, nell’ambito del ciclo “Cosmologie, teologie, esistenze. La spiritualità
nell’universo, nella divinità, nell’uomo: un confronto tra le fedi”, Elvio Arancio e Luca M. Negro
presentano i casi dell’islam e del protestantesimo. Alle 18 al Circolo dei lettori, via Bogino 9.
ROMA – Mercoledì 6, riprende l'appuntamento settimanale di lettura continuata e commento della
Lettera di Paolo ai Romani. A cura di Emanuele Fiume. Ogni mercoledì alle 18.30 presso la chiesa
valdese di via IV Novembre 107.
TELEVISIONE – Domenica 28, su RAIDUE all'una di notte circa, la rubrica “Protestantesimo”
manda in onda una nuova puntata con i servizi “Torino Spiritualità: Per – Dono. Il fascino delle
nostre mani vuote”, “I battisti nel mondo condannano la minaccia di bruciare il Corano”, e “Scienza e
fede. Colloquio con Monica Fabbri”. Replica lunedì 4, sempre su RAIDUE all'una di notte circa. Le
trasmissioni sono disponibili anche sul sito della RAI, attraverso il link alla pagina
www.fedevangelica.it/servizi/ssrtv041.php
RADIO – Ogni domenica mattina alle 7.30 su RAI Radiouno, “Culto Evangelico” propone una
predicazione (3 ottobre, pastore Giovanni Anziani), notizie dal mondo evangelico, appuntamenti e
commenti di attualità. Le trasmissioni possono essere riascoltate collegandosi al sito di RAI
Radiouno, attraverso il link alla pagina www.fedevangelica.it/servizi/ssrtv03 1.php
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