Cagliari Pad - Sexy ricatto nel Sulcis, dopo annuncio su sito a luci

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Cagliari Pad - Sexy ricatto nel Sulcis, dopo annuncio su sito a luci
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Sexy ricatto nel Sulcis, dopo annuncio su sito a luci rosse
gli portano via 60 mila euro
9 Aprile 2015 ore 13:01
Autore: Ansa News.
Categoria:
Notizie / Sulcis-Iglesiente
URL della pagina:
http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=17081&l=2
Data scaricamento: 17 Marzo 2017 ore 10:07
Indagati Andrea Formola, di 42 anni, di Sassari, Rosetta Vitali, di 47, di Sedilo, e Ferdinando Mancino, 57, di Oristano. Ai tre è stato vietato di avvicinarsi ai luoghi
frequentati dalla vittima e di contattarlo
Aveva pubblicato annunci su siti di incontri e scambio di coppia alla ricerca di qualche fugace rapporto
ma è finito nella rete dei truffatori che sono riusciti a portargli via in un anno circa 60 mila euro. Vittima
di un vero e proprio sexy ricatto, un 37enne che abita nel Sulcis. I carabinieri della Compagnia di
Carbonia sono riusciti a mettere fine all'estorsione a luci rosse. Indagati Andrea Formola, di 42 anni, di
Sassari, Rosetta Vitali, di 47, di Sedilo, e Ferdinando Mancino, 57, di Oristano. Ai tre è stato vietato di
avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima e di contattarlo.
Le indagini dei militari, coordinati dal cap. Giuseppe Licari, sono scattate ad aprile dello scorso anno. Il
37enne aveva pubblicato inserzioni su siti di incontri a luci rosse.
Era alla ricerca di qualche piccante avventura. E' stato contattato da Rosetta Vitali con la quale avrebbe
iniziato un rapporto telefonico. Comunicazioni a sfondo sessuale ed erotiche che dovevano
probabilmente essere il prologo di qualche avventura ma che in realtà la donna, con l'aiuto di Formola,
ha registrato. I due, secondo quanto accertato dai militari hanno ricattato il 37enne minacciandolo di
rivelare alla madre, al datore di lavoro e ai suoi conoscenti, le sue inclinazioni sessuali. In cambio del
silenzio gli avrebbero chiesto cospicue somme di denaro, minacciandolo anche di fargli del male.
Mancino, secondo la ricostruzione degli investigatori, avrebbe partecipato all'estorsione telefonando
alla vittima e fingendosi a volte notaio a volte direttore di banca, esortandolo a pagare le rate di un
fantomatico mutuo, che la coppia di estorsori avrebbe acceso nell'interesse della vittima alla quale
avevano detto di aver acquistato un'auto per lui. Non solo sexy ricatti ma anche truffe vere e proprie. Andrea Formola e Rosetta Vitali, secondo quanto
ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Ghilarza grazie anche alle querele ricevute, sarebbero
responsabili di 12 truffe messe a segno, tra gennaio e agosto 2013, nei comuni di Ghilarza, Abbasanta,
Sedilo e Aidomaggiore.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori Rosetta Vitali sfruttando le sue conoscenze sul territorio
proponeva a conoscenti l'acquisto di elettrodomestici a prezzi vantaggiosi, poi entrava in scena Vitali
che si faceva pagare senza consegnare alcun elettrodomestico. Su questa vicenda è stato aperto un
procedimento da parte della Procura della Repubblica di Oristano. Pagina 1 di 1