Avvenire-23-novembre-2013-arte-spiega-la

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Avvenire-23-novembre-2013-arte-spiega-la
RI
Ieri & domani
i Maria Romana De Gasperi
ornali
no a dare
e notizie
San Paolo. Sono esclusi i titoli inferiori a 5 euro e non sono
compresi la Bibbia, i testi liturgici, la catechesi, i sussidi. Info:
www.rebeccalibri.it, il portale dell’editoria religiosa italiana.
11/23/2013
LEGENDA: ▲ in ascesa; ▼ in discesa;
9. Assaggi biblici
A. Lieby, H. de Chalendar. San Paolo, pp. 164, euro 14.90 ▼
Manzi, Franco. Ancora, pp. 296, euro 16.00
5.
Page : A22
10. Carlo Maria Martini
Damiano Modena. San Paolo, pp. 160, euro 9.90
▼
saggistica
Finalmente
tradotto
il fondamentale
studio
di Louis A. Sass
sul rapporto
tra follia
e modernità.
Dal cubismo
a Beckett,
una strada ricca
di suggestioni
D
scienza
▲▲
▲▲
filosofia
Eugenio Bo
che rigener
DI MARINA CORRADI
ncora una volta E
nio Borgna, prima
emerito di Psichia
all’Ospedale Maggiore di N
vara e scrittore, si inoltra i
ritori in cui raramente i su
colleghi si spingono: nei lu
dove la malattia chiude l’u
nel silenzio, nella emargin
ne o addirittura in quella c
goria che certa psichiatria
tempi del nazismo definì
suo linguaggio gelido, «po
improduttivo». «La dignità
rita», ultimo saggio del pro
sore appena edito da Feltr
li, osa avventurarsi in que
regione ombrosa e inarriv
ai sani – fino a che non si e
no magari a domandarsi s
in quell’ombra, davvero a
ra "dignità" umana. Su qu
Borgna è netto, nel rifiuto
distinguere una vita degn
una non degna; in sintoni
con il teologo Bonhoeffer,
avvertiva: «Ogni
distinzione fra
vita degna e
non degna distrugge prima o
poi se stessa» (e
lo diceva alle soglie del lager
dove sarebbe
stato giustiziato). Ma la tentazione di un’etica
utilitaristica che
pretenda di eliminare certi
soggetti, portaNon
tori di "inutile"
soffr
sofferenza, non
è completaspet
mente scomlo ps
parsa, avverte
Borgna. Uomo e
un n
medico capace
di un ascolto
straordinario, percorre co
sorta attenzione quella re
dell’anima come al confin
l’ombra e la grazia, second
un’ espressione di Simone
Weil; giacché può accader
nella oscurità della malatt
mentale pure viva, come d
Romano Guardini a propo
della malinconia, una «no
gia di infinito». Molto lont
da una psichiatria unicam
farmacologica e non inter
ta all’interiorità, Borgna a
fronta il tema del senso de
lore con audacia, in un tem
caratterizzato da uno stre
rifiuto di questa condizion
Perchè noi del Terzo mille
sembriamo tutti seguaci d
Cartesio, che diceva che la
lattia toglie la libertà all’uo
e quindi la sofferenza ci ri
gna, e ci pare indegna. Eu
nio Borgna invece osa dom
darsi, con Simone Weil, se
za il dolore ci sia autentica
A
Vincent Van Gogh, «Camera da letto ad Arles» (1888; foto Alinari)
Così l’arte spiega
la schizofrenia
l panorama della
vita del nostro
pianeta viene quasi
sempre descritto nei
quotidiani con una
nota negativa, quasi si
ricerca del male. Dare
he avviene ogni giorno
lle prima pagine il
e che l’uomo
r se stesso pare una
DI MAURIZIO CECCHETTI
ale non si può fare a
ai dipinti di Van Gogh alle visioni
do al mattino si apre il
di Artaud, dal teatro dell’assurdo
ene esposti non solo
di Beckett e Ionesco alle ironie
nnosi che l’atmosfera
burlesche di Duchamp. Non è difficile
o ci propone in modo
associare «follia e modernità». Questo il
evedibile, ma anche a
titolo di un importante saggio dello psidi notizie negative che
cologo americano Louis A. Sass, che risaa che vedere con la
le al 1992 e soltanto oggi viene tradotto
ementi. Da una parte si
in italiano dall’editore Cortina, libro doe: ma cosa
ve si elegge a «paragone» conoscitivo
da questo pugno di
della schizofrenia il discorso «dell’arte,
a che ci porta a girare
della letteratura e del pensiero moderell’universo, al quale
no». Paragone sibillino? Può darsi, ma ilon difficoltà qualche
luminante. Come ammette l’autore nell’altra: visto che siamo
l’introduzione la schizofrenia è una maon migliorare il nostro
lattia che «resiste a tutti i tentativi di ridi lavorare per la
condurne le caratteristiche nell’ambito
per il nostro male?
di qualche teoria o modello generale» e
l negativo della nostra
non consente «di scoprire un’essenza
rlo, arrivare ai
fondamentale», un elemento comune
quasi farne
che colleghi la varietà dei sintomi. Una
insegnare alle menti
quarantina d’anni fa, mentre avanzava la
na strada facile per
rivoluzione basagliana del modo di tratNon si può nascondere
tare i malati mentali, non era raro udire
uella «faticosa
nelle discussioni (in salsa post-sessan» così dolorosamente
tottina) che un germe di schizofrenia c’è
nostro presidente della
in ciascuno di noi. La battuta faceva efdavanti a papa
fetto e ci si ritrovava a riflettere su se
Ma allora perché non
stessi per capire se, quanto e dove si nahe qualche riga a tutto
scondesse in noi questo tarlo che veniva
ono anche questa
ridotto alla «dissociazione». Avrebbe poappare solo corrotta,
tuto essere una scena in un film di Nanni
ire? Non solo
Moretti, ma nella realtà dimostrava ciò
le notizie di vita offerta
che anche Sass mette in chiaro: è difficile
ri, dai conventi, dalle
ricondurre questa malattia a uno schecristiane, ma dal bene
ma preciso, troppe le varianti, e si finisce
dei quartieri delle
per considerarlo erroneamente come
nelle vie dei nostri
demenza, mentre schizofrenia non sipovertà sta
gnifica deficit cognitivo o intellettivo.
o a passi veloci, per
Quale genio più schizofrenico e al tempo
a in silenzio. Perché
stesso più brillante di Nietzsche? Stefan
hi soffre con esempi di
Zweig in un suo saggio degli anni Trenta
more dell’uomo per
ne esaminava nel dettaglio la sfida titado non cerca
nica più con se stesso che col mondo e
e perché lasciare tutto
lla stampa cattolica,
are su un suo pubblico
a con difficoltà al
che è la maggioranza
nostra Europa.Copyright © Avvenire
spettare il tempo di
do i quotidiani si
e è ora di far conoscere
I
4. Una lacrima mi ha salvato
Copy ReducedPensieri
to 81% dal
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stazionario
cuore
▲ nuovo ingresso; ▲▲ rientro in classifica
Francesco (J.M. Bergoglio). San Paolo, pp. 128, euro 5.90 ▲▼
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rà votata su facebook.
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Avvenire
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uffragi. La cerimonia
ne si svolgerà sabato
014 nella sede
dei Giornalisti della
nfo: 081/19177030.
tra le cose sottolineava la disposizione
compulsiva del filosofo a «vedere chiaro», ciò che Sass chiama "apofania", dove «la realtà di ogni cosa che il paziente
osserva può sembrare intensificata, come se ogni oggetto fosse, in qualche modo, iperbolicamente se stesso». Come
racconta Karl Jaspers, in Psicopatologia
generale (un caposaldo in materia), la
frase tipica di questi pazienti è: «Mi ha
dato nell’occhio». Qualunque cosa può
colpire e mostrarsi in un modo diverso
da come è, ma per lo schizofrenico
quell’immagine che picchia sull’occhio è
il referto stesso di una distanza che il
malato stabilisce tra ciò che è e ciò che
percepisce la sua mente disturbata. Si
potrebbe anche dire, lacanianamente,
che la schizofrenia sia una patologia estrema indotta dal desiderio. È qui il
nocciolo del concetto di «iper-riflessività» messo in campo da Sass che «si ri-
meno schizofrenico induce chi tratta la
questione a elaborare concetti decisamente metaforici, come ricorda Giovanni Stanghellini nella prefazione. È passato un secolo da quando Eugen Bleuler
coniò l’espressione schizofrenia, e fu un
salto epocale rispetto a una cultura clinica che apparentava questa condizione
alla Dementia praecox. La mente del malato, secondo una classica definizione di
Bleuler, è come un’«orchestra senza conduttore». Ci può essere, cioè, un livello di
intelligenza che permane, mentre cade
la capacità di vedere in profondità, secondo la distinzione di Bergson fra intuizione e intelligenza, ripresa da un altro
caposaldo degli studi, Eugène Minkowski,
il quale chiarisce che nello schizofrenico
viene meno il «contatto vitale» con la
realtà. Volendo, il parallelo col cubismo
dice proprio un venir meno dell’oggetto e
della sua realtà completa. Il teatro dell’assente, da Jarry ad Artaud, fino
all’Ultimo nastro di Krapp di
Ciò che avvicina le diverse
Beckett sono la metafora «moesperienze dei malati è il senso
dernista» di una condizione
indefinita, come se precipitasdi perdita di un riferimento,
simo in un abisso dentro il
di un centro di pensiero:
quale il cadere coincide con la
sospensione, singolare pantocioè un distacco dalla realtà
mima degli equivoci, come in
una parodia di Ionesco dove
l’arte conduce all’autismo, il cuore stesso
ferisce a una abnorme tendenza dell’atdella schizofrenia. Perché ciò che avvicina
tenzione focale o esplicita a rivolgersi a
le diverse esperienze dei malati schizofreciò che di norma rimane tacito o implinici sembra essere il senso di perdita di
cito, situato in uno sfondo dato per
qualcosa, di un riferimento, una capacità
scontato od orizzonte della coscienza».
sensibile, un centro di pensiero, in definiMa questa enfatizzazione impulsiva del
tiva un distacco dalla realtà.
particolare è un argomento sul quale si
©
potrebbe persino scrivere una storia
dell’arte moderna, quantomeno noveLouis A Sass
centesca (che ha come contrappunto l’alienazione: uno dei primi a fissare questa
FOLLIA
E MODERNITÀ
follia sulla tela fu il pittore francese Géricault con la serie di ritratti dei monomaCortina. Pagine 492. Euro 32,00
niaci). La sostanza sfuggente del feno-
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La cosmologia moderna? Parla come sa
November 23, 2013 8:41 am / Powered by TECNAVIA