La schizofrenia - Sistema nazionale linee guida
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La schizofrenia - Sistema nazionale linee guida
C I T TA D I N O LG pocket Versione semplificata delle linee guida SNLG-ISS La schizofrenia 2 n. Oggi in Italia si contano circa 150.000 casi di schizofrenia. Non è facile accettare questa diagnosi di questa malattia per lo stigma che accompagna la malattia mentale. Il vissuto già critico e sofferente della persona coinvolta e dei suoi familiari viene accentuato dal pregiudizio altrui. Conoscere la malattia è quindi un primo passo per raggiungere l’integrazione sociale. Per saperne di più sul trattamento del primo episodio di disturbo schizofrenico consulta la linea guida completa Interventi precoci nella schizofrenia, elaborata dal Ministero della salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, al sito www.snlg-iss.it/LG/018 maggio 2008 Sistema nazionale linee guida Istituto superiore di sanità Sito internet: www.snlg-iss.it Direttore: Alfonso Mele [email protected] via Regina Elena 299 00161 Roma Lo psichiatra risponde 1. Quali sono i fattori di rischio per l’esordio della schizofrenia? Un esordio schizofrenico non è mai la conseguenza di un solo fattore scatenante ma la combinazione di diverse cause legate al vissuto personale. Quelle più comunemente riscontrate sono: - la vulnerabilità individuale nell’affrontare lo stress (sociale, familiare, scolastico, lavorativo) - fattori psicologici collegati alle esperienze di vita e allo sviluppo della personalità - la familiarità con il disturbo - un’alterata produzione di dopamina 2. Quali sono i sintomi principali? - alterazione del modo di percepire il mondo intorno a sé: sentire o vedere cose che altri non percepiscono, deliri, pensieri persecutori, isolamento dalla realtà quotidiana - cambiamento nel modo di agire: scarsa motivazione, mancanza di interessi, asocialità, ridotta capacità di attenzione, difficoltà nel parlare, perdita d’iniziativa - problemi di concentrazione, memoria e apprendimento che possono causare pensieri confusi e difficoltà di comunicazione 3. Quali sono i campanelli d’allarme? Molti di questi segnali sono caratteristici di fasi critiche della vita, come l’adolescenza. Con l’aiuto del medico di famiglia occorre ricondurre questi sintomi alla giusta causa, considerando che la loro presenza non implica inevitabilmente lo sviluppo della malattia. Per ogni domanda o dubbio consulta il medico di famiglia! 4. Quali sono le cure? Esistono terapie farmacologiche, terapie psicologiche e interventi riabilitativi per curare tempestivamente persone all’esordio della malattia. Tali trattamenti, offerti dai servizi di salute mentale della ASL, sono efficaci nel ridurre i sintomi e lo stato di sofferenza, migliorare le capacità sociali, relazionali e lavorative, migliorare la qualità della vita, ridurre il rischio di ricadute. Da ricordare I segnali da cogliere, più di uno contemporaneamente, sono diversi: - sbalzi d’umore - iperattività o inattività - sonnolenza - allontanamento dalla vita sociale - aggressività o ritiro dal rapporto familiare o dalle relazioni di fiducia - ridotta concentrazione a scuola o sul lavoro - improvviso calo di resa a scuola e al lavoro - comportamento discontinuo, sguardo fisso nel vuoto - trascuratezza e scarsa igiene personale. 1. Guarire si può! La speranza di guarigione in caso di schizofrenia è alta. Infatti un terzo dei pazienti guarisce completamente, un terzo guarise parzialmente ma conduce una vita sociale equilibrata. Solo l’ultimo terzo continua ad avere problemi di recidive ma grazie alle cure può ridurre la gravità del disturbo, così da migliorare la vita quotidiana e le interazioni sociali. 2. Chiedi consiglio! Se non sai come orientarti, non avere paura di parlare con la tua famiglia e con il tuo medico. 3. L’informazione è tutto! Per risolvere dubbi e ricevere consiglio chiedi al tuo medico o ai servizi di salute mentale. 4. Non siamo soli! Il confronto con persone che si trovano nella stessa situazione aiuta ad affrontare le difficoltà quotidiane. Sia per la famiglia che per i pazienti esistono associazioni che offrono condivisione e supporto psicologico. Consulta l’elenco nel box a lato. 5. Cure tempestive! Intervenire con una terapia farmacologica subito dopo la comparsa della malattia permette di migliorarne il decorso ed evitare possibili ricadute. Un sostegno per la famiglia: • UNASAM (Unione Nazionale delle associazioni per la Salute Mentale), con i suoi referenti regionali contattabili all’indirizzo www.unasam.it/pages/contatti.htm • AITSAM (Associazione Italiana Tutela Salute mentale) www.aitsam.it • APAMP (Associazione parenti e amici di malati psichici) www.auto-aiuto.it • EUFAMI (European Federation of Associations of Families of Mentally Ill People) www.eufami.org • AIPP (Associazione Italiana Interventi Precoci nelle Psicosi) www.aipp-italia.it • ARAP (Associazione per la Riforma Dell’Assistenza Psichiatrica) www.arap.it • ASVAP (Associazione di famigliari e volontari per l’aiuto e l’informazione nel disagio mentale) www.asvap.it • DiAPsiGra (Associazione pazienti Difesa degli Ammalati Psichiatrici Gravi) www.diapsigra.it (sito in costruzione) • UNASAM (Associazione Pazienti Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale) www.unasam.it • ARS (Associazione Ricerche sulla Schizofrenia) www.ars-legrenzi.it • FORUM PER LA SALUTE MENTALE www.forumsalutementale.it