Diarrea acuta - Genetica e Immunologia Pediatrica
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Diarrea acuta - Genetica e Immunologia Pediatrica
Università degli Studi di Messina Dipartimento di Scienze Pediatriche Mediche e Chirurgiche UOC di Genetica ed Immunologia Pediatrica Direttore Prof. Carmelo Salpietro DIARREA ACUTA Alterio T, Cardile S, Mallamace R, Centorrino R, Costa A, Morabito G, Romano C INTRODUZIONE La diarrea acuta (DA) è una condizione clinica molto frequente, specialmente nell’età infantile. Sebbene nella gran parte dei casi la gestione può essere domiciliare, talvolta si può associare a complicanze (disidratazione). In tal senso è opportuno: - definire i criteri clinici per una corretta diagnosi di DA - definire le modalità di approccio a domicilio (terapia reidratante, farmacologica, esame obiettivo) - definire i criteri per l’indicazione ad una ospedalizzazione DEFINIZIONE La diarrea acuta è una condizione clinica caratterizzata da una riduzione della consistenza delle feci o di aumento del numero delle evacuazioni ( > 3 nelle 24 ore) di durata < 7 giorni, e comunque non più di 14 giorni 1. EPIDEMIOLOGIA La DA rappresenta un importante problema di salute pubblica sia in termini di costi che d’impegno da parte del medico pediatra. Le patologie infantili associate a diarrea provocano il 18% dei decessi infantili, con circa 1,8 milioni di decessi ogni anno a livello globale. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sospetta che ci siano più di 700 milioni di episodi di diarrea ogni anno nei bambini con età inferiore ai cinque anni nei paesi in via di sviluppo. Mentre la mortalità globale può essere in declino, l'incidenza complessiva di diarrea rimane invariata a 3,2 episodi all'anno per bambino. La DA interessa il 7% delle visite pediatriche e il 10% di tutti i ricoveri pediatrici. In Italia presenta un’incidenza di 0.57 episodi/bambino/anno 2. 1 Figura.1 Incidenza della DA. Nelson Pediatrics 18th ed. CLASSIFICAZIONE L’approccio clinico alle diarree prevede un primo orientamento diagnostico tra forme infettive enteriche (“gastroenteriti” propriamente dette a eziologia virale, batterica e protozoaria); forme infettive non enteriche (secondarie ad infezioni di altri organi o apparati, come ad es. infezioni delle vie respiratorie e delle vie urinarie); diarree acute secondarie a ingestione sporadica di lattosio in soggetti con specifica intolleranza, ingestione di soluzioni iperosmolari o di fruttosio, cause chirurgiche, assunzione di antibiotici e infine forme idiopatiche 3 4 5 6 . In base alla patogenesi è possibile distinguere : Diarrea Osmotica: Presenza di soluti non assorbiti a livello del tratto gastro-enterico. Questi esercitano un richiamo osmotico di liquidi nel lume intestinale, con riduzione della consistenza delle feci. 2 Diarrea Secretiva: I meccanismi responsabili della diarrea secretoria includono l'attivazione dei mediatori intracellulari quali AMP ciclico, GMP ciclico, e Ca2 + intracellulare, che stimolano la secrezione attiva di Cl dalle cellule delle cripte e inibiscono l'assorbimento accoppiato neutro del sodio e del cloruro. Questi mediatori alterano il flusso di ioni paracellulare poiché provocano un danno tossino-mediato a carico delle tight junctions. Diarrea Mista: Danneggiamento cellule digestivo-assorbitive; iperproliferazione di cellule con funzione secretiva; produzione enterotossine. Causata da Rotavirus nel 56-76% dei casi. EZIOLOGIA Responsabili della DA possono essere Batteri, Virus o Protozoi. La gastroenterite, che si manifesta con DA, è dovuta a un’infezione acquisita attraverso la via fecoorale per ingestione di cibo o acqua contaminati. Si associa spesso a scarsa igiene ambientale e a condizioni di povertà. Alcuni enteropatogeni come Shigella, Escherichia Coli, Norovirus, Rotavirus, Giardia lamblia, Cryptosporidium parvum e Entamoeba histolytica possono essere trasmessi con il contatto da persona a persona, mentre altri come il colera sono generalmente una conseguenza della ingestione di cibo o acqua contaminata. I Rotavirus 7 e i Norovirus sono i più comuni agenti virali, seguita da adenovirus enterico e Astrovirus. Salmonella e Campylobacter, seguiti molto meno spesso da Shigella, Cryptosporidium, E. coli 0157: H7, Yersinia, Listeria, Vibrio, e specie Cyclospora, sono responsabili di tossinfezione alimentare con diarrea.. Il Clostridium difficile (per la produzione di tossine) è legato alla diarrea associata agli antibiotici e alla colite pseudomembranosa. In Italia, i Rotavirus rappresentano la causa più frequente di diarrea (età media di diarrea da Rotavirus circa 14 mesi: range 1 mese-7 anni), come in altri paesi industrializzati, con una differenza statisticamente significativa (p < 0.01) tra pazienti ospedalizzati rispetto a quelli ambulatoriali. La frequenza di diarrea da Adenovirus in Italia è più bassa di quella di altri paesi, come l’America e la Svezia. 3 La Tabella seguente mostra gli agenti che posso essere chiamati in causa nella genesi di DA8. VIRUS Rotavirus Norwalk virus Norwalk-like agents Enteric adenovirus Calicivirus Astrovirus Small round viruses Coronavirus Herpes simplex virus Cytomegalovirus BATTERI Shigella Salmonella Campylobacter Enterotoxogenic E.Coli Enterohemorrhagic E.Coli Enteroinvasive E.Coli Enteropathogenic E.Coli Enteroadherent E.Coli Enteroaggregative E.Coli Yersinia Clostridium difficile Clostridium perfrigens Staphylococcus aureus Bacillus cereus Vibrio Chlamydia Treponema pallidum Neisseria gonorrhoeae Aeromonas Plesiomonas shigelloides PROTOZOI Giardia Lamblia Entamoeba hystolytica Cryptosporidium Cyclospora PRESENTAZIONE CLINICA La maggior parte delle manifestazioni cliniche sono correlate al tipo di agente patogeno. Le manifestazioni successive dipendono dallo sviluppo di complicanze (come la disidratazione e gli squilibri elettrolitici). Di solito l'ingestione di tossine preformate (come quella dello Staphylococcus aureus) è associata a rapida insorgenza di nausea e vomito entro 6 ore, con possibile comparsa di febbre, crampi addominali e diarrea entro 8-72 ore. Diarrea acquosa e dolori addominali dopo un periodo di 8-16 ore di incubazione sono dovuti alla produzione di enterotossina da Clostridium perfringens e Bacillus cereus. Crampi addominali e diarrea acquosa dopo un periodo di 16-48 ore di incubazione possono essere associati a norovirus o ad alcuni batteri produttori di enterotossina come Cryptosporidium e Cyclospora. Organismi diversi, tra cui Salmonella, Shigella, Campylobacter jejuni, Yersinia enterocolitica, E. coli enteroinvasiva e Vibrio parahaemolyticus, causano diarrea con eventuale presenza di sangue e leucociti fecali in associazione con crampi addominali, tenesmo e febbre. Diarrea con sangue e crampi addominali dopo un periodo di incubazione di 72-120 ore si associa ad infezioni causate da Shigella e anche E. coli produttore di tossina Shiga-like, come E. coli 0157: H7. 4 Organismi associati a dissenteria o diarrea emorragica possono anche causare diarrea acquosa da sola, senza febbre. Anche se molte delle manifestazioni correlate a gastroenterite acuta nei bambini non sono specifiche, alcune caratteristiche cliniche possono aiutare a identificare categorie principali di diarrea e consentire un trattamento tempestivo. I valori predittivi sono riassunti nella seguente tabella9: Virali Batteriche Non identificate Sangue nelle feci 8.5 58.2 32.9 Leucociti fecali 19.5 49.7 28.2 Sangue e leucociti 7.1 71.4 23.0 Vomito 36.1 23.3 37.3 Febbre 27.2 35.7 35.1 Dolore addominale 18.1 36.6 40.7 Disidratazione grave 40.0 27.1 32.8 Fig. 3. Valore predittivo positivo (probabilità percentuale che un paziente positivo al segno o al sintomo appartenga realmente ad una delle categorie eziologiche). COMPLICANZE La maggior parte delle complicanze associate a patologie diarroiche sono legate a ritardi nella diagnosi e/o nella istituzione di una terapia appropriata, in quanto, se non si effettua una reidratazione precoce e adeguata, molti bambini con DA possono andare incontro ad una grave disidratazione potenzialmente letale, soprattutto nella prima infanzia. La terapia inappropriata può portare ad un prolungamento degli episodi di diarrea, con conseguente malnutrizione e complicanze come infezioni secondarie e carenze di micronutrienti (ferro, zinco)10. 5 APPROCCIO DIAGNOSTICO Anamnesi L’anamnesi deve valutare i seguenti aspetti: Durata ed entità della diarrea e del vomito Presenza di muco e sangue evidente nelle feci Diuresi Tipo e quantità di liquidi somministrati Tipo di alimentazione Pesi precedenti disponibili Comportamento ed aspetto generale del bambino Presenza di febbre Condizioni correlabili ad altre possibili cause di diarrea e vomito (otalgia, sintomatologia catarrale, modificazioni delle caratteristiche delle urine, assunzione di antibiotici e dolori addominali) Casi precedenti in famiglia e a scuola Riferite intolleranze alimentari. Presenza di muco e sangue evidente nelle feci La valutazione clinica di un soggetto con diarrea acuta si basa fondamentalmente sulla stima dell’entità della disidratazione che accompagna la diarrea acuta. Il calo ponderale è il più accurato indicatore clinico della disidratazione; il calo ponderale è infatti correlato con la perdita idrica 11 12 . Per valutare rapidamente lo stato di disidratazione, va considerato che il tempo di riempimento capillare, se superiore a 2 secondi, indica uno stato di disidratazione moderata - grave (maggiore o uguale al 6%)13. 6 Modesta (3-5%) Moderata (6-9%) Severa (<10%) Parametri da valutare Perdita idrica Perdita idrica Perdita idrica = Pressione arteriosa Normale Normale Normale- ridotta Polso radiale Normale Normale o appena debole Abbastanza debole Frequenza cardiaca Normale Aumentata Aumentata Turgore cutaneo Normale Diminuito Diminuito Fontanelle Normale Depresse Depresse Mucose Appena secche Secche Secche Globi oculari Normali Incavati Notevolmente incavati Estremità Calde, Normale riempimento capillare Ritardato riempimento capillare Fredde - Marezzate Stato mentale Normale Normale - Apatico Da normale a letargico o comatoso Volume urinario Poco diminuito <1ml/Kg/h <<1ml/Kg/h Sensazione di sete Poco aumentata Moderatamente aumentata Molto assetato o troppo sonnolento per indicare di avere sete calo ponderale Diagnostica di Laboratorio Le indagini di laboratorio non sono necessarie nella DA, ma deve essere effettuata nelle seguenti circostanze: 1. Disidratazione severa con compromissione circolatoria 2. Disidratazione moderata con il sospetto di ipernatriemia 3. Disidratazione moderata con presenza di fattori dicomorbilità 4. Quando è richiesta una reidratazione ev 7 5. Quando vi è anuria o contrazione della diuresi da almeno 12 ore Esami di I livello che possono essere considerati: Emocromo, Assetto elettrolitico, Ves, PCR, Creatinina, Uricemia, Azoto Ureico, Transaminasi, Emogasanalisi venoso con valutazione gap anionico, Esame completo delle urine. La diagnostica microbiologica (coprocultura ed esame parassitologico) non è necessario nella DA tranne che nelle seguenti condizioni: Diarrea persistente (oltre 7 giorni) Casi sospetti di patologia infettiva suscettibile di trattamento antibiotico (diarrea mucosanguinolenta Diagnostica differenziale in caso di diarrea persistente con altre condizioni (esordio di malattia infiammatoria cronica intestinale) Ricerca con le feci: Rotavirus, Salmonella, Campylobacter, Giardia, Yersinia, Adenovirus14,15 In casi selezionati, dove persista il dubbio diagnostico, si estenderà l’indagine ai patogeni quali: E. Coli enteropatogeni, E. Coli enteroemorragici (per il rischio aumentato di sindrome emolitico uremica), Cryptosporidium, Shigella, Aeromonas, C. Difficile 13. INDICAZIONI AL RICOVERO 16 17 18 - Indicazioni assolute 1. Disidratazione medio- grave 2. Compromissione del sensorio 3. Shock o sepsi 4. Vomito incoercibile 5. Segni e sintomi suggestivi per complicanze (invaginazione) 6. Incapacità della famiglia a gestire il problema 7. Impossibilità ad avviare una reidratazione orale (rifiuto, vomito, assunzione insufficiente) 8. Fallimento della reidratazione orale con peggioramento della diarrea e della disidratazione 9. Lattante o bambino con comorbilità che presenta una disidratazione di grado lievemoderato 8 - Indicazioni relative 1. Disidratazione moderata 2. Lattante <6 mesi con febbre e diarrea muco-ematica 3. Diarrea emorragica 4. Paziente con immunodeficienza 5. Malnutrizione DIAGNOSI DIFFERENZIALE DIARREA OSMOTICA (DO) VS DIARREA SECRETIVA (DS) Volume Fecale Risposta al Digiuno Na + nelle feci Sostanze Riducenti PH Feci DO DS < 200ml/24h >200ml/24h riduzione invariata < 70 mEq/l >70 mEq/l + - <5 >6 Calcolo Gap Ionico Fecale: [(Na + K) x 2] [(Na + K) x 2] 9 APPROCCIO TERAPEUTICO La terapia della DA si basa essenzialmente sulla reidratazione 19. Disidratazione lieve (decremento ponderale del 3-5%): fabbisogno di circa 30-50 ml/kg in 3-4 ore. Il primo step è costituito dalla reidratazione orale mediante soluzioni reidratanti orali (SRO). Si offrono piccole quantità con cucchiaino o siringa pari a 5 ml ogni 1-2 minuti per ridurre il rischio di vomito. Disidratazione moderata (decremento ponderale del 3-5%): fabbisogno di circa 60-80 ml/Kg in 34 ore. Reidratazione orale con le stesse modalità. Secondo le indicazioni della WHO e dell’Unicef, la SRO deve essere a ridotta osmolarità, con la seguente formulazione: Glu: 70-110 mmol/L; Na: 60 mEq/l; K: 20 mEq/l; Cl: 25-60 mEq/l; osmolarità: 200-250 mOsm. Disidratazione severa: reidratazoine ev con soluzione elettrolitica bilanciata (EB) pediatrica (gluc 5%, Na 23 mEq/L, K 20 mEq/L) secondo il seguente schema: Disidratazione isonatriemica o isotonica (NA 130-150 mmol/L): - 50% del fabbisogno totale in 12 ore - 50% del fabbisogno totale nelle succesive 12 ore Disidratazione ipernatriemica o ipertonica (NA >150 mmol/L): - 25% del fabbisogno totale in 12 ore - 50% del fabbisogno totale nelle successive 12 ore - 25% del fabbisogno totale nelle successive 24 ore Disidratazione iponatriemica o ipotonica (NA <120-130 mmol/L): - 75% del fabbisogno totale in 12 ore - 25% del fabbisogno totale nelle successive 12 ore In caso di shock ipovolemico, infondere 10-20 ml/Kg di soluzione fisiologica in circa 30 minuti. Dopo 4-6 ore di adeguata reidratazione orale, può essere riavviata la normale alimentazione. Non vi è indicazione ad una rialimentazione graduale, alla sospensione del lattosio dalla dieta o all’utilizzo di formule speciali nei lattanti 20. 10 TERAPIA FARMACOLOGICA Non vi è evidenza sulla utilità della terapia farmacologica nel trattamento della DA ed ancor meno dell’efficacia della terapia antibiotica che invece è controindicata. Alcune segnalazioni riguardano alcune classi di farmaci: Antisecretori (Racecadotril): si è dimostrato efficace nelle DA a carattere secretorio in aggiunta alla SRO 21 . Agisce riducendo la secrezione di acqua ed elettroliti nel lume intestinale, senza alterare la motilità intestinale, evitando in tal modo il rischio di insorgenza di stipsi post-infettiva o di colonizzazione batterica del tenue. Antibiotici: non dovrebbero essere utilizzati nella maggior parte dei casi di gastroenterite o DA. Indicazioni assolute all’antibioticoterapia sono infezioni da Shigella, Giardia lamblia e Costridium difficile. Indicazioni relative sono: infezioni da E. coli enteropatogeni o enteroemorragici con andamento clinico aggressivo o prolungato, infezione da Yersinia in soggetti con patologia cronica, infezione da Salmonella e da Campylobacter. Adsorbenti (Diosmectide): la smectide aumenta l’assorbimento di acqua ed alettriliti e consente il ripristino delle proprietà di barriera della mucosa intestinale 22. Probiotici: Lactobacillus GG e Saccharomyces boulardi. Se avviata precocemente in corso di DA di origine virale, la supplementazione con probiotici si è dimostrata efficace nella riduzione della durata della diarrea 23. 11 Bibliografia 1 Guarino A, Albano F, Ashkenazi S, Gendrel D, Hoekstra JH, Shamir R, Szajewska H; European Society for Paediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition/European Society for Paediatric Infectious Diseases evidence-based guidelines for the management of acute gastroenteritis in children in Europe. 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