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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 36
19 Luglio - 3 Agosto 2012
Grande serata enogastronomica
“ROSA, ROSAE…ROSARUM”
A cura dell’azienda agricola “I Rosai Pontini” e del ristorante Il Pacchero Solitario
di Gianfranco Compagno
“ROSA, ROSAE…ROSARUM” (la rosa, della
rosa…delle rose) come tutti sanno è la prima declinazione del sostantivo latino “ROSA”. Ma Rosarum è anche
il nome di un cabernet sauvignon, il primo vino imbottigliato, vendemmia 2004, dall’Azienda Agricola I Rosai
Pontini di Aprilia un vino prodotto: “…Nelle terre del
Lazio, tra L’Agro Pontino e il Lido di Enea…”. Rosa,
Rosae…Rosarum è stato anche il titolo dato all’evento
enogastronomico di venerdì 29 giugno 2012 che si è svolto presso il ristorante di Aprilia “Il Pacchero Solitario”.
La serata è stata curata dall’associazione culturale la
Compagnia del Calice, che ha la finalità di promuovere
la cultura vitivinicola ed enogastronomica Italiana, che
ha inviato i suoi sommeliers: Andrea Zuliani, Stefano
Buonarroti e Adriano Zuliani. Ed è a loro che il dottor
Luigino Di Chiara e Il dottor Giorgio Quartaroli, titolare dell’azienda agricola “I Rosai Pontini” si sono rivolti per presentare I loro “Gioielli di Famiglia”, ovvero Il
Flam 2011, bianco IGT, uno chardonnay in purezza di
13°, Syrah 2009, rosso IGT (100%-13°), un Petit Verdot
2009, rosso IGT (100%-13°) e il citato Rosarum 2008,
rosso IGT, cabernet sauvignon 100% di 13°, per raccontare dei vitigni, della storia, delle sensazioni, dei successi dei vini e per spiegare al meglio come degustarli. I vini
sono stati abbinati rispettivamente: Cous cous alle pesche
tabacchiera e gamberi rossi scottati; Bruschettine con
telline del litorale romano e bottarga di muggine; piccolo
gateau di patate con alici di Anzio e cuore caprese; calamari al ragout di branzino e petali di funghi porcini; sciabola alla messinese e per concludere mousse di ricotta di
Claudio Scaringella, Luigino Di Chiara, Adriano
Zuliani, Stefano Buonarroti, Giorgio Quartaroli,
Andrea Zuliani
I titolari de I Rosai, da sinistra, Giorgio Quartaroli
e Luigino Di Chiara
bufala con crema inglese al caffè. Piatti realizzati dallo
chef Claudio Scaringella in collaborazione della brigata di cucina del ristorante. La serata si era aperta con
aperitivo di benvenuto servito nel “Dehors estivo” (area
esterna) del ristorante, per questo “Entrée”, il sommelier
Andrea Zuliani ha optato per il Prosecco di Valdobiadene brut Valdol e extra dry Colmar e Prosecco tranquillo Noghera dell’Azienda Agricola dei fratelli Tormena di Colberardo- Vidor in provincia di Treviso.
Ospite l’artista Valerio Libralato, autore della rosa
riprodotta sul menù, che ha realizzato su un’opera a tema
sulla serata, tra l’altro ha allestito anche una mostra
estemporanea di acquerelli. I titolari de I Rosai Pontini
non potevano che offrire una rosa a tutte le signore presenti. Una bella serata in un ambiente “caldo”, ma climatizzato, vista la calda serata estiva.
ROSAI PONTINI: UNA STORIA D’ AMORE
Una grande passione, l’amicizia e lo scenario delle campagne pontine: sono questi gli ingredienti di questa storia. L’Azienda Rosai Pontini viene fondata
nel 1999 da Luigino Di Chiara, Dottore commercialista con la grande passione delle rose che, con il collega Giorgio Quartaroli, rileva una tenuta di ventidue ettari nella zona agricola di Campoverde ad Aprilia, in provincia di Latina. Una parte dei terreni viene destinata alla coltivazione con metodo idroponico di rose, seminativi e bacche ornamentali; nove ettari di vigneti sono dedicati alla produzione di uve Chardonnay, Petit Verdot, Syrah e Cabernet Sauvignon.
LA PAROLA AL SOMMELIER
Stefano Buonarroti illustra i vini in degustazione
Lo Chardonnay è un vitigno francese che ha trovato un’ottima collocazione nel Lazio come
tutti gli altri, nella zona di Aprilia. In particolare i terreni sui quali vengono coltivati sono molto
adatti, danno buoni frutti e possibilità di produrre ottimi vini, i terreni sono in prevalenza argillosi, limosi e sabbiosi quindi hanno una tessitura abbastanza fine, l’argilla trattiene l’acqua. Lo
chardonnay è un bianco giovane del 2011 è un vino che ha un bel colore, limpido, giallo paglierino con riflessi dorati ha dei sentori di riconoscimento attivi di frutta esotica, floreale si accompagna soprattutto con il pesce.
Il Syrah è anche questo un vitigno di lunga fama, viene importato in Francia pare che le origini vengano dalla Siria o dalla Persia, poi è stato portato in Francia diversi secoli fa, ha trovato
la sua regione di elezione nella Côte Du Rhône dopodiché è avvenuto anche l’impianto in Italia e anche qui nel Lazio ha trovato un terreno che lo accoglieva molto bene. Rispecchia molto
le caratteristiche intrinseche del vitigno, infatti, è un vino che ha riconoscimenti di spezie di
pepe che è tipico di questo tipo di vino .
Il Cabernet Sauvignon è un vino che forse è il più nobile di tutti, anche questo viene dalla
Francia insieme al cabernet franc è un vitigno conosciuto in tutto il mondo. E’ un vitigno molto
più forte, ha molta personalità. In questo caso è molto giovane, non fa affinamento in botte,
quindi non troveremo sentori particolari ma rimarrà comunque un vino corposo, abbastanza tannico e caldo. Però ci sarà anche un riconoscimento di frutta, floreale ecc tipico dei vini giovani.
Il Petit Verdot è un vitigno meno conosciuto, molto apprezzato che ha subito dagli anni 70-80
in poi quasi una moda. Inizialmente veniva utilizzato per tagliare altri vini. Molti vini vengono
tagliati per mitigare altri vini. Questo viene vinificato in purezza ed è un vino giovane, fresco,
piacevole, fruttato (mirtillo mora), una sensazione vegetale quasi di sottobosco ricorda un po’
la resina.
Sono tutti vini freschi. Le vinificazioni vengono fatte per il rosso in maniera tradizionale, con la fermentazione del mosto abbastanza prolungata, poi viene affinata per un anno circa in acciaio e viene poi imbottigliato e lasciato riposare in bottiglia. Il bianco ha una vinificazione un po’ più breve subisce una vinificazione classica senza tecniche particolari, con una pressatura soffice, viene fatto riposare in acciaio e poi imbottigliare. Ha un riposo più breve, questo è un 2011
gli altri vini sono tutti 2008-2009.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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