Marmor cake al cocco e liquirizia

Transcript

Marmor cake al cocco e liquirizia
Marmor
cake
al
cocco
e
liquirizia:
giochiamo
al
raddoppio!
Non so voi, ma io quando si tratta di andare dal medico per una visita e non
semplicemente per ritirare una ricetta, ho bisogno di una preparazione psicologica
lunga e intensa!
No, non per la visita! Per la fila!!!
Sto meditando di cambiare tattica la prossima volta (spero moooooooolto lontana) e
invece di precipitarmi con largo anticipo, di arrivare sul finire dell’orario di
ambulatorio, che tanto sfora sempre di parecchio il teorico.
A questo giro non solo mi son beccata un giorno super affollato, ma anche una bella
promozione 2×1 ancora meglio 3×1!
Niente male come latoB vero?!?!?
Sono arrivata con un’ora d’anticipo abbondante e non ho fatto in tempo a pensare
“che fortuna, non c’è ancora nessuno” che due persone mi si sono materializzate
davanti come dal nulla.
Ovviamente…visite!
“Vabbè” (mi dico) “poteva anche andare peggio!”
Ma non immaginavo ci fosse la sorpresa e che da due sarebbero diventate CINQUE!
Eh già perchè la prima signora è stata raggiunta tempo pochi minuti dal marito e
ovviamente fila per uno e visita per due.
Ma il pezzo forte è stata la seconda ragazzina! Appena entrata la coppia ha chiamato
casa per avvisare i genitori che in 10 minuti sono arrivati entrambi per poi farsi
visitare tutti e tre!
Ma dico io…si può?!?! Questo è sfruttamento minorile!!!
Al di là della battutta, veramente mi è sembrata una cosa molto poco corretta nei
confronti degli altri pazienti in attesa. In fin dei conti tutti abbiamo fretta e il
tempo contato e credo che nessuno vada dal medico a passare il pomeriggio in sala
d’attesa perchè non ha nulla di meglio da fare altrove!
Ma a quanto pare oggi il mondo gira così e il rispetto del prossimo è caduto
“leggermente” in disuso!
Per riprendermi dal raddoppio della fila ho giocato anch’io al raddoppio, ma in
cucina è stato molto più piacevole e gratificante.
Raddoppio di gusti perchè si sa…two is mejo che one!!!
Raddoppio di dosi…quello che vi consiglio se come me amate lei
Raddoppio di quantità…perchè questo cake finisce in fretta, molto in fretta! E una
fetta non è mai abbastanza.
Curiosi di conoscere i protagonisti di oggi? Allora venite con me!
Come dove…ma in cucina ^_^
MARMOR-CAKE al COCCO e LIQUIRIZIA
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Prep time
15 mins
Cook time
50 mins
Total time
1 h 5 mins
Per uno stampo 30×11 cm
Author: Federica
Recipe type: Plum cake
Serves: 10-12
Ingredienti
150 gr di fecola di patate
125 gr di farina di riso
2 uova
170 gr di zucchero
180 gr di latticello (o kefir)
50 gr di olio di semi (o di oliva leggero)
50 gr di farina di cocco
1 cucchiaio colmo di polvere di liquirizia (circa 20 gr)
1 bustina di lievito
sale
Procedimento
1. Setacciare insieme la farina di riso e la fecola con il
lievito e un pizzico di sale.
2. Lavorare le uova con lo zucchero fino a renderle gonfie
e spumose; aggiungere l’olio a filo, poi a poco a poco
il mix di farine e lievito alternato al latticello e
infine la farina di cocco.
3. Mescolare bene per ottenere un impasto omogeneo, senza
grumi.
4. Dividere il composto in due ciotole ed in una aggiungere
la polvere di liquirizia.
5. Versare i due impasti alternati in uno stampo da plum
cake imburrato e infarinato cercando di creare l’effetto
marmorizzato e cuocere in forno ben caldo a 180°C per
circa 50 minuti (vale sempre la prova stecchino).
6. Sfornare e lasciar raffreddare su una gratella.
7. Cospargere a piacere di zucchero a velo prima di
servire.
Note
Il cake della foto è stato il primo esperimento, in cui avevo
usato solo 10 gr di polvere di liquirizia. Con il senno di
poi, consiglio di raddoppiare la dose come riportato negli
ingredienti, altrimenti il gusto della liquirizia sarà del
tutto sovrastato da quello del cocco. E anche la variegatura
assumerà così un colore più intenso.
Questa ricetta partecipa al contest di Vicky “Pasqua senza glutine“
Un abbraccio a tutti, alla prossima ^_^
Biscotti del Lagaccio con
lievito madre. Tradimento!
Capita…capita anche nelle migliori famiglie!
Ed è successo quando meno me l’aspettavo!
Dopo anni di amore movimentato (si sa, l’amore non è bello se non è litigarello!),
di fedeltà reciproca, di gioie e delusioni, di soddisfazioni e di speranze…l’ho
tradito!
Mai lo avrei creduto possibile e invece questa è la realtà!
Ma a mia parziale difesa posso affermare di non essere stata io a cercare
l’occasione, bensì l’occasione a cercare me.
E di aver avuto una complice, una dolce e apparentemente innocente biondina che mi
ha addirittura portato Gino a casa dicendomi
“se lo coccolerai bene vedrai che ti ripagherà“!
E io non ho saputo resistere.
Non ho mai detto di essere una santa e quando il sogno rinchiuso e abbandonato nel
fondo di un cassetto si è materializzato davanti ai miei occhi, è stati inevitabile
cedere al colpo di fulmine.
Appena lui, Gino, ha varcato la mia porta di casa, l’ho amato al primo sguardo e non
l’ho più lasciato andare via.
Lo coccolo e lo guardo ammirata, ogni giorno che passa sembra più bello e più
arzillo (anche se, un po’ dispettosetto, non ha mancato di farmi prendere qualche
piccolo spavento!) e quando sente aria di mani in fermento (perchè se ne accorge,
eccome se se ne accorge!) diventa anche più vispo e pimpante.
Insomma, è una vera gioia vederlo all’opera ed io non ho occhi che per lui!
Guardate un po’…non è bellissimo?
E la talpa? Vi state chiedendo come ha preso tutto questo la talpa (a
proposito…ringrazia, ed io con lui, per gli auguri di pronta guarigione. Sarà lunga
con quel braccio bloccato ma almeno l’operazione, nonostante sia stata più
complicata del previsto, è andata bene!)?
Oh benone direi, anzi mi sostiene e mi incoraggia ad andare avanti nella relazione,
ha preso Gino in grande simpatia e penso diventeranno ottimi amici. Va a finire che
dovrò esserne pure gelosa!
Come dite? Un triangolo…abbiamo creato un triangolo?
Maccheavetecapito maliziosi!
Il triangolo lo considero ma solo per la pasta!
Mica è la talpa che ho tradito! E dove la ritrovo poi una così! Anche se si “trita”
un braccio giocando a basket (io ho sempre il dubbio che fosse rugby piuttosto)…ma
son dettagli!!!!!!!!!!
Chi è allora che ho tradito e chi è Gino?
Ma devo spiegarvi proprio tutto!
Okkei okkei per stavolta ve lo dico ma la prossima state più attenti!
Ho tradito il cubetto di lievito di birra con Gino, la mia adorabile PASTA MADRE
^_^
Dopo i primi esperimenti con pizza e focaccia, era arrivato il momento di mettere in
azione Gino con qualcosa di più adatto alla colazione.
Ma prima di lanciarmi con un lievitato dolce vero e proprio ho preferito procedere
per gradi passando da questi fantastici biscotti, sani, leggeri e sgranocchiosi come
pochi.
Il risultato è stato una vera e propria soddisfazione in tutti i sensi.
Ma Paoletta si sa, è una sicura garanzia di riuscita e Gino ha fatto magnificamente
il suo lavoro.
Volete scoprire come? Ed io ve lo racconto!
BISCOTTI DEL LAGACCIO con lievito madre
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Prep time
24 hours
Cook time
1 h 30 mins
Total time
25 hours 30 mins
Per circa 50 biscotti
Author: Federica
Recipe type: Biscotti
Serves: 50
Ingredienti
225 gr di farina manitoba (non professionale)
225 gr di farina 0 per pane (io farina di kamut)
120 gr di lievito madre (già rinfrescato un paio di
volte e maturo)
200 gr di acqua (io 240 gr, la farina di kamut assorbe
di più)
135 gr di zucchero (per me 120 gr)
135 gr di burro (per me 120 gr)
8 gr di semi di anice (omessi)
scorza grattugiata d’arancia
1 cucchiaio di miele (25 gr di miele d’arancio)
8 gr di sale
Procedimento
1. Setacciare insieme le farine.
2. Sciogliere bene 50 gr di zucchero in 110 gr di acqua.
3. Sciogliere nella ciotola dell’impastatrice i restanti 70
gr di zucchero in 120 gr di acqua, insieme al lievito
madre rinfrescato, maturo e spezzettato.
4. Quando il lievito madre sarà quasi sciolto, inserire il
gancio K e aggiungere poca farina, sufficiente ad
ottenere un impasto consistente ma ancora molto morbido
e, sempre continuando ad impastare, alternare l’acqua
con lo zucchero al resto della farina (tenerne da parte
2-3 cucchiai).
5. Quando l’impasto avrà preso consistenza, aggiungere i
restanti 10 gr di acqua e subito dopo il sale, seguito
6.
7.
8.
9.
10.
dalla farina tenuta da parte.
Impastare fino a che l’impasto si presenterà liscio e
incordato.
Sostituire il gancio K con quello a uncino, aggiungere
il miele, inserendolo poco alla volta, poi unire il
burro morbido in più riprese, fino ad esaurimento e
facendo attenzione a che l’impasto non perda
l’incordatura.
Ribaltare di tanto in tanto.
Infine aggiungere i semini di anice la scorza d’arancia
grattugiata e lavorare quel poco che basta a
distribuirla.
Lasciar lievitare l’impasto per circa 45 minuti coperto
con pellicola, formare dei filoncini (io ne ho fatti 4)
e porli a lievitare su una placca foderata di carta
forno fino al raddoppio (io li ho lasciati nel forno
spento con la lampadina accesa per tutta la notte, circa
12 ore).
11. Infornare a 190°C per circa 30 minuti, fino a che i
filoncini risulteranno dorati.
12. Sfornare e lasciar raffreddare bene, anche fino a 12
ore, quindi tagliare i biscotti in diagonale (a fetta di
salame) e rimettere a tostare in forno a 150°C girandoli
almeno una volta, fino a che perderanno tutta l’umidità
e risulteranno ben asciutti (io li ho lasciati circa
un’ora, girandoli 3-4 volte).
Note
* Per la versione con licoli: 160 gr licoli rinfrescato e
attivo + 200 gr di acqua
lasciando invariato il resto degli ingredienti.
Licoli andrà sciolto in 100 gr di acqua insieme a 80 gr di
zucchero.
I restanti 40 gr di zucchero andranno sciolti in 90 gr di
acqua ed aggiunti durante l’impasto alternati alla farina.
Gli ultimi 10 gr di acqua serviranno per aggiungere il sale.
* Si conservano a lungo ben chiusi in scatole di latta…sempre
se durano!
Un bacio e buona settimana a tutti. Alla prossima…
Muffins
al
marzapane
e
cranberries. Something red:
Spring is in the air
È primavera… svegliatevi bambine
alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
E a tarda sera, madonne fiorentine,
quante forcine si troveranno sui prati in fior.
Fiorin di noce,
c’è poca luce ma tanta pace,
fiorin di noce, c’è poca luce;
fiorin di brace,
Madonna Bice non nega baci,
baciar le piace, che male c’è?
È primavera… svegliatevi bambine
alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
È primavera… che festa di colori!
Madonne e fiori tentaste il genio d’un gran pittor.
E allora, a sera,
fiorivano gli amori,
gli stessi amori che adesso intrecciano i nostri cuor.
Fiorin dipinto,
s’amava tanto nel quattrocento,
fiorin dipinto, s’amava tanto;
fiorin d’argento,
Madonna Amante le labbra tinte
persin dal vento si fa baciar!
È primavera… che festa di colori!
Madonne e fiori trionfo eterno di gioventù.
Evviva ce l’abbiamao fatta! Anche per quest’anno l’inverno ci ha salutato e la
primavera ha fatto ufficialmente il suo ingresso in calendario, dopo averci regalato
qualche piccola anticipazione nelle scorse settimane.
E speriamo che almeno quest’anno ci tenga compagnia davvero perchè l’anno scorso, se
si è fatta viva, ricordatemelo voi chè io non me ne sono neanche accorta!
Il famoso impermabile, la cui scelta del colore mi aveva lasciata indecisa per un
pomeriggio intero, mi sono ritrovata ad inaugurarlo praticamente ad ottobre visto
che ero passata direttamente dal piumino alla mezza manica o giù di lì!
E con la primavera arriva la voglia di sole, di tepore, passeggiate all’aria aperta
e pic nic sull’erba.
Ci sarebbe anche tanta voglia di dormire in verità, ma quella la risparmio per
aprile secondo il proverbio!
A dispetto della splendida canzone di Battisti, non so perchè ma la primavera l’ho
sempre identificata con i mandorli in fiore.
E allora, quale migliore scusa per dare il benvenuto alla bella stagione che dei
simpatici muffins da mettere nel cestino per una golosa merenda sull’erba,
arricchiti da tutta la dolcezza della pasta di mandorle?
Volete sapere come? E io ve lo racconto…
MUFFINS al MARZAPANE e CRANBERRIES
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Prep time
10 mins
Cook time
25 mins
Total time
35 mins
Per 12 muffins
Author: Federica
Recipe type: Muffins
Serves: 12
Ingredienti
200 gr di farina
50 gr di maizena
2 uova
50 gr di zucchero
200 gr di panna fresca
125 gr di pasta di mandorle
50 gr di cranberries
latte qb
½ fava tonka (o 1 cucchiaino di estratto di vaniglia)
½ bustina di lievito
sale
Procedimento
1. In una ciotola setacciare le farina con il lievito,
aggiungere lo zucchero, la fava tonka grattugiata, un
pizzico di sale, la pasta di mandorle tagliata a dadini
piccoli, i cranberries e mescolare.
2. In una seconda ciotola sbattere leggermente le uova
insieme alla panna, poi aggiungere il tutto nella
ciotola con gli ingredienti secchi
velocemente per amalgamare il tutto.
e
mescolare
3. Se l’impasto risultasse troppo sodo, aggiungere un po’
di latte (deve comunque restare piuttosto denso).
4. Suddividere il composto negli stampini da muffins
riempiendoli per circa ¾ e cuocere in forno caldo a
200°C per i primi 5 minuti, poi abbassare la temperatura
a 180°C e proseguire la cottura per altri 20 minuti
circa.
5. Sfornare e lasciar raffreddare su una gratella.
Note
La pasta di mandorle potete usarla già pronta o farla da voi
con la vostra ricetta preferita.
E con i muffins nel cestino da pic nic partecipo a “Il giorno dei muffins” di Lady
P.S. curiosi di sapere cosa ho fatto con la pasta di mandorle avanzata dai muffins?
Secondo voi?
Si accettano scommesse…
Mi scuso in anticipo ragazzi se in questi giorni non sarò troppo presente nelle
vostre cucine, ma la talpa ha pensato bene di inaugurare in anticipo l’arrivo della
primavera rompendosi un braccio. O forse dovrei dire…tritandolo…visto che ha l’omero
in 3 pezzi!!! Quando si dice mettersi d’impegno.
E in attesa che lo operino domani (forse!!!) non so come sarà la gestione del mio
tempo!
Un abbraccio a tutti, alla prossima ^_^
Pasta
sfoglia
homemade
secondo
L.
Montersino.
Cominciamo dalla base…
Un fiocchetto sul piattino
è di scena stamattina
“ma il piattino qui non c’è…
…un tovagliolo quello è!”
Oh ma dai non ci badare,
sempre buono è da mangiare!
Quel fiocchetto sai cos’è?
già…lo chiedo proprio a te!
Se però tu non lo sai
fa lo stesso, non son guai.
Prima o poi lo svelerò
ma per oggi…meglio no!
Dalla base è ben partire,
se tu mi vorrai seguire!
Oggi post piuttosto tecnico ragazzi, ma ogni tanto vale la pena soffermarsi anche
sulle basi non trovate?
E allora parliamo di pasta sfoglia, una delle preparazioni base della cucina e della
pasticceria che, nata per mano di Marie-Antoine Carême affonda le sue radici
addirittura nella seconda metà del 1700.
Sicuramente la maggior parte di voi sarà maestra nel preparare la pasta sfoglia in
casa e finalmente, dopo aver tentennato per anni e dopo aver rotto il ghiaccio della
sfogliatura con i croissants, mi sono decisa a farlo anch’io per scoprire che non
solo è meno difficile di quel che sembra, ma addirittura divertente.
Ci passerei delle giornate intere a “sfogliare” a condizione però di comprarmi un
matterello nuovo! Quello formato Barbie non è proprio il massimo della comodità…ma
questa è un’altra storia!
Chi è abituato alla sfoglia fatta in casa sa di cosa parlo, ma per chi ancora non si
è mai cimentato, posso garantire che non c’è paragone con quella del banco frigo e
una volta provata sarà difficile tornare indietro.
Tanto più che si può preparare in abbondanza e congelare in comode porzioni da avere
pronte all’occorrenza. Più comodo di così!
Da Montersino-addicted, quella che segue è la versione del Luca nazionale, come
riportata in “Peccati di gola“, accompagnata da alcune note tecniche e curiosità che
possono sempre risultare utili.
Allora pronti a “sfogliare” con me? Let’s go!
La pasta sfoglia è una pasta molto “semplice” composta da 4 ingredienti (farina,
burro, acqua e sale) che, combinati fra loro in modi diversi, danno vita a riuscite
diverse.
E’ preferibile utilizzare una farina mediamente forte, che permette di ottenere un
buon compromesso tra sfogliatura e friabilità. Se si utilizza una farina troppo
debole (come per la frolla) la pasta avrà buona friabilità ma pessima sfogliatura e
leggerezza; al contrario, se la farina è troppo forte (come quella per i lievitati)
si avrà un effetto molto sfogliato e leggero ma una scarsa friabilità.
L’acqua, che viene utilizzata per sciogliere il sale, unita alla farina produce il
pastello e la quantità varia in funzione del grado di assorbimento della farina.
L’evaporazione
dell’acqua
in
cottura
contribuisce
alla
stratificazione
dell’impasto.
E’ preferibile utilizzare come materia grassa burro di ottima qualità, che ha un
sapore decisamente migliore rispetto alla margarina (e anche caratteristiche
nutrizionali migliori mi sentirei di aggiungere!!!).
Infine il sale serve a donare rotondità al sapore della sfoglia cotta
si usa in
quantità di 20-25gr / 1Kg di farina.
Esisitono 3 diversi metodi di impasto del pastello:
pastello poco impastato: il glutine è poco stimolato e si ottiene una sfogliatura
più abbondante e leggermente irregolare;
pastello molto impastato: il glutine in questo caso è molto stimolato, la
sfogliatura sarà più regolare ma non molto abbondante e la pasta in cottura non
gonfierà molto;
presenza di materia grassa nel pastello: la consistenza del pastello diventa più
solida e risulteranno più agevoli le pieghe con il panetto di burro.
Per realizzare il panetto va utilizzato burro freddo di frigorifero, battuto col
matterello per renderlo plastico e facilmente assimilabile alla farina, che sarà
pari a circa il 30% del suo peso; una volta formato, il panetto va riposto in frigo
per almeno un’ora prima di essere inserito nel pastello.
Il panetto di burro può essere avvolto con il pastello secondo metodi differenti;
l’importante è che i lembi di pasta che ricoprono il panetto combacino perfettamente
tra loro SENZA sovrapporsi, in modo da avere su tutta la superficie del panetto di
burro lo stesso spessore di pasta del pastello.
La riuscita finale della pasta sfoglia è determinata dalle pieghe, che intervallano
tra di loro strati di pastello e di panetto.
Il numero di pieghe può essere variabile: 4 da 4, 5 da 3 o 6 da 3, o ancora 2 da 3 e
2 da 4 alternate fra di loro. Un alto numero di pieghe (quindi un’abbondante
stratificazione) determina una sfoglia molto friabile, con alveoli piccoli, ma poco
alta
di
spessore;
viceversa
una
sfoglia
con
poche
pieghe
(quindi
poche
stratificazioni) sarà un po’ più elastica, con alveoli grandi e abbastanza
irregolari.
Questi effetti sono accentuati o diminuiti a seconda di come sono realizzate le
pieghe: quelle alte tendono a far aumentare maggiormente la pasta, mentre quelle
basse portano ad ottenere una sfoglia maggiormente friabile.
La lievitazione a strati caratteristica della pasta sfoglia è opera del vapore che
si sprigiona in forno dall’acqua contenuta nell’impasto del pastello e nel burro.
Nel tentativo di uscire, il vapore spinge verso l’alto ma è ostacolato dagli strati
collosi dell’amido e del glutine della farina, facendoli alzare. Per questo è
importante lavorare la sfoglia con precisione, così da rendere gli strati di cui è
composta perfetti nello spessore ed evitare spiacevoli rotture.
Per stabilire la tEmperatura di cottura ideale della pasta sfoglia bisogna tener
conto di parametri quali grandezza e spessore del panetto da cuocere, se è bucato o
meno, nonchè la preparazione finale cui è destinato.
Le cotture ad alta temperatura (220-230°C) sono adatte solo per pezzi sottili e
bucati: il calore arriverà velocemente agli strati interni, che asciugando
permetteranno di ottenere una sfoglia friabile.
Al contrario, la cottura di pezzi piuttosto grandi e non bucati dovrà essere
effettuata a temperature più basse (160-180°C) in modo che il calore possa penetrare
all’interno della pasta ed asciugarla
senza colorire troppo la superficie.
In una pasta sfoglia cotta troppo velocemente può restare dell’umidità all’interno
delle stratificazioni, che rende la sfoglia poco friabile e gommosa, inadatta alla
preparazione di dolci come mellefoglie o diplomatici.
La sfoglia conservata al caldo prima dell’utilizzo, rischia invece di diventare
secca, dando l’impressione di un prodotto vecchio.
Ed ora, dopo tanta teoria, è arrivato il momento di passare alla pratica ^_^
Pasta sfoglia homemade di Luca Montersino
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Prep time
24 hours
Cook time
Total time
24 hours
Per circa 1 Kg di pasta sfoglia
Author: Federica
Recipe type: Preparazioni base
Serves: 1 Kg
Ingredienti
– per il panetto
500 gr di burro
150 gr di farina
– per il pastello
350 gr di farina
220 gr di acqua
10 gr di sale
Procedimento
1. Preparare il panetto (parte “grassa”): mettere il burro
tra 2 fogli di carta forno e batterlo con il matterello
in modo da ammorbidirlo leggermente, poi impastarlo
rapidamente con la farina (gancio a foglia se si usa la
planetaria), rimetterlo tra i 2 fogli di carta forno e
cercare di appiattirlo ad uno spessore di circa 2 cm,
dandogli una forma pressochè quadrata. Chiudere il
pacchetto e riporre in frigo per 1 ora.
2. Preparare il pastello (parte “magra”): setacciare la
farina a fontana sulla spianatoia, versare al centro una
piccola parte dell’acqua FREDDA in cui è stato sciolto
il sale e cominciare ad impastare.
3. Aggiungere pian piano il resto dell’acqua e continuare a
lavorare fino a che si ottiene un impasto di media
consistenza, morbido e piuttosto grezzo, ossia non
4.
5.
6.
7.
8.
9.
elastico.
E’ importante NON sollecitare la formazione di glutine.
La quantità totale di acqua è indicativa e dipende dalla
qualità della farina.
Appena il pastello è pronto, avvolgerlo nella pellicola
e lasciarlo riposare in frigo almeno 30 minuti.
L’operazione può essere anche fatta con la planetaria
utilizzando il gancio.
Stendere il pastello con il mattarello dandogli
all’incirca una forma quadrata.
Posizionare il panetto di burro diagonalmente al centro
del pastello di farina, in modo che si formino quattro
punte; chiudere le punte al centro coprendo
10.
11.
12.
13.
completamente il panetto, e facendo attenzione che i
lembi di pasta combacino perfettamente SENZA
sovrapporsi.
La misura del pastello deve essere adeguata al panetto
di burro, in modo da aderire per bene.
Appiattire con il mattarello facendo una leggera
pressione a partire dal centro, e procedendo poi verso
l’alto e verso il basso.
E’ importante che il burro NON fuoriesca dalla sfoglia,
e che questa mantenga una forma rettangolare il più
possibile regolare.
Se la pasta tendesse ad “imbarcarsi” al centro (cioè a
fare una rientranza nella parte centrale) continuare a
tirare con il matterello in verticale solo le estremità
e nella parte centrale stendere in orizzontale, in modo
da recuperare la forma rettangolare.
14. Una volta raggiunto uno spessore di circa 1,5 cm,
piegare la sfoglia in 3: piegare il lato inferiore verso
il centro e su questo sovrapporre il lato superiore
ottenendo una specie di “libro”.
15. Ruotare la pasta di 90 gradi, in modo che il dorso delle
pieghe sia verso sinistra, stendere di nuovo la sfoglia
allo spessore di circa 1,5 cm e stavolta piegare in 4:
portare le due estremità verso il centro, quindi
sovrapporre la parte superiore su quella inferiore,
ottenendo così una piega a 4.
16. A questo punto sono stati fatti i primi due giri.
Avvolgere la sfoglia nella pellicola e porla a riposare
in frigo per circa un’ora.
17. Riprendere la pasta, stenderla allo spessore di circa
1,5cm e ripetere prima un giro a 3 poi uno a 4 come
sopra, facendo sempre attenzione che il dorso delle
pieghe sia verso sinistra. Riavvolgere nella pellicola e
far riposare nuovamente in frigo per circa un’ora.
18. Trascorso il riposo stendere ancora la pasta, stavolta
allo spessore di circa 1 cm, e dare gli ultimi due giri
(il primo a 3 e il secondo a 4).
19. A questo punto la sfoglia è pronta ma prima di poter
essere utilizzata andrà lasciata riposare ancora in
frigo per almeno un’ora.
Note
* Per la sfoglia ho usato metà farina 00 e metà farina
manitoba.
* La quantità di acqua è piuttosto indicativa, può variare
leggermente in base all’assorbimento della farina; l’impasto
deve risultare morbido come il lobo dell’orecchio.
* La sfoglia può anche essere tagliata in pezzi secondo le
proprie necessità e conservata in freezer. Prima dell’utilizzo
sarà sufficiente lasciarla scongelare in frigo la sera prima.
E finalmente siamo arrivati in fondo.
Sperando di non avervi annoiato troppo, vi abbraccio e vi auguro una felice
settimana.
Ma prima di salutarvi…tanti tanti auguri a tutti i papà, compreso il mio ^_^
Torta alle pere e zucchero
muscovado. Basta un poco di…
Ve lo ricordate il simpatico motivetto che Mary Poppins canticchiava rassettando
magicamente la stanza a suon di schiocco delle dita?
…”basta un poco di zucchero e la pillola va giù“…
Beh, ci sono dei giorni in cui di zucchero ce ne vorrebbe ben più di un po’ per
“ingoiare la pillola” e scrollarsi di dosso quella sensazione di inadeguatezza che
periodicamente torna a bussare alla porta.
Mai una volta che perda l’indirizzo!
Eppure avevo anche chiesto di essere rimossa dall’elenco telefonico, ma
evidentemente deve aver conservato con cura il bigliettino!
Quando l’umore non è dei migliori, non c’è niente che mi rilassi di più che
chiudermi in cucina a preparare un dolce, torta o biscotti che sia, ma dolce.
Col sommo beneplacito della talpa, consapevole del suo ruolo di “cavia” per i miei
esperimenti!
E stavolta, complice dei miei pasticci, è stato un ingrediente che da tanto avevo la
curiosità di sperimentare.
Granelli piccoli, leggermente umido e con un caldo colore bruno, lo zucchero
muscovado, con quel suo profumo di liquirizia, miele e caramello insieme, mi è
sembrato un alleato perfetto da abbinare alle pere.
Il risultato?
Una torta morbida (merito dell’ormai inseparabile latticello), leggermente umida,
dolce al punto giusto e profumatissima. Perfetta per una piacevole coccola in
qualunque momento della giornata.
E voi…avete voglia di lasciarvi coccolare un po’?
TORTA alle PERE e ZUCCHERO MUSCOVADO
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Prep time
20 mins
Cook time
55 mins
Total time
1 h 15 mins
Per uno stampo da 22 cm
Author: Federica
Recipe type: Torte
Serves: 8-10
Ingredienti
125 gr di farina bianca di farro
75 gr di farina 00
50 gr di maizena (o fecola)
2 uova
50 gr di olio di semi (mais o girasole)
110 gr di zucchero muscovado (per me Mauritius Muscovado
di D&C)
50 gr di zucchero bianco
160 gr circa latticello (o kefir)
1-2 pere (secondo le dimensioni)
1 cucchiaino di estratto d vaniglia
1 bustina di lievito
sale
zucchero a velo (facoltativo)
Procedimento
1. Setacciare le farine insieme al lievito e ad un pizzico
di sale.
2. Sbucciare le pere e tagliarle a dadini: in totale ne
serviranno 250gr netti.
3. Montare le uova intere con i due tipi di zucchero fino
ad ottenere un composto gonfio e spumoso.
4. Unire l’olio a filo, l’estratto di vaniglia, quindi
aggiungere poco alla volta il mix di farine, alternato
al latticello, mescolando delicatamente per non formare
grumi.
5. Da ultimo unire le pere a dadini, amalgamandole
all’impasto, che dovrà risultare morbido ma sostenuto
(altrimenti la frutta finirà tutta sul fondo in
cottura).
6. Trasferire il composto in un una tortiera imburrata e
infarinata e cuocere in forno caldo a 180°C per circa
50-55 minuti (fare la prova stecchino).
7. Sformare e lasciar raffreddare su una gratella prima di
servire cosparsa a piacere di zucchero a velo.
Note
Il latticello (o il kefir) può essere sostituito con un mix in
parti uguali di latte e yogurt bianco intero.
Accompagnare con una tazza di Earl Grey Hamsptead Tea, distribuito da D&C per godere
appieno di una dolce pausa in tutto relax.
BASTA UN POCO DI ZUCCHERO E…
prende il via il nuovo contest di Note di Cioccolato in compagnia di BRONsugar, lo
zucchero di canna distribuito da D&C che da qualche settimana rende più dolce la mia
cucina.
Tropical Islands (con cristalli regolari di color crema e un aroma intenso dalle
note fruttate e lievemente speziate), Brasil (di colore avorio brillante con
cristalli fini e regolari, e fragranze di miele d’acacia e vaniglia), Malawi (forte
e deciso con grandi cristalli di colore bruno, dall’intenso aroma di liquirizia con
note floreali e di frutta secca), Guadeloupe (dal colore dorato brillante e
cristalli di medie dimensioni, con un leggero aroma di tè verde e fragranze
tipicamente caraibiche), Swaziland (dai grandi cristalli dorati, con un sottile
gusto vaniglia e un aroma di crema di latte), Mauritius Muscovado (con piccoli
cristalli di colore bruno, leggermente umidi per l’elevato contenuto di melassa, e
con un aroma forte e deciso dal sentore acceso di liquirizia, caramello e miele)
sono alcune delle varietà di zuccheri BRONSugar, ciascuna caratterizzata da uno
specifico aroma, colore e granulometria, e adatta alle più diverse occasioni di
consumo.
Visitate il sito per saperne di più e cominciate a mettere in azione i criceti
perchè il tema del contest sarà proprio lui, lo ZUCCHERO di CANNA con particolare
attenzione allo ZUCCHERO MUSCOVADO (non obbligatorio ma preferito). Torte, biscotti,
creme, dolci al cucchiaio…largo alla fantasia e chissà che qualcuno non osi
addirittura un che di dolce-salato…
In questa nuova avventura mi accompagneranno in qualità di giurate
– la frizzante e peperina Linda del blog Non tutto fa brodo
– la dolcissima e bravissima Ely del blog Nella cucina di Ely
che ringrazio infinitamente per la loro grande disponibilità.
Tre saranno i vincitori, che si aggiudicheranno rispettivamente:
1^ classificato: zuccheriera TOP contenente 5 astucci di diverse qualità di zucchero
di canna BRONsugar
2^ e 3^ classificato: scatola in legno Hampstead Tea London con bustine di tè e
infusi assortiti
E per tutti…se il tempo me lo permetterà…un pdf liberamente scaricabile in cui
saranno riunite le ricette partecipanti.
Quindi largo alla fantasia e alla dolcezza…io, Linda, Ely e BRONsugar vi aspettiamo
numerosi con le vostre dolcezze ^_^
Ed ora un po’ di regole:
1. Possono partecipare tutti, anche chi non ha un blog
2. Le ricette devono contenere tra gli ingredienti lo ZUCCHERO di CANNA, meglio se
zucchero muscovado (ma non obbligatorio)
3. Valgono SOLO le ricette pubblicate a partire da oggi 15 Marzo 2012
4. Si può partecipare con UNA SOLA RICETTA, corredata di almeno una foto
5. I partecipanti dovranno inserire il banner del contest
“Basta un poco di zucchero e…”
nella sidebar del blog e pubblicarlo nel post della ricetta con il link a questo
post
6. I partecipanti dovranno lasciare il link della ricetta come commento a questo
post
7. Chi non ha un blog potrà ugualmente partecipare inviandoinviare la ricetta,
corredata di foto, al mio indirizzo e-mail [email protected] ed io provvederò ad
inserirla nella lista dei partecipanti
8. non è obbligatorio essere sostenitori del blog per partecipare, ma se vorrete
unirvi all’allegra brigata di Note di Cioccolato non potrà che farmi piacere.
Il contest inizia oggi 12 Marzo 2012 e scadrà alla mezzanotte del 22 APRILE 2012
E adesso via…! Mi raccomando…PASSATE PAROLA!
Un abbraccio a tutti, alla prossima ^_^
Le dolcezze in gara…
Meringhe alla lavanda
by Dolci magie
Salsa mou-scovado per gelato
by Ritroviamoci in cucina
Biscotti alle noci
by 2 Amiche in cucina
Torta delle festa del papà
by Aria in cucina
Barrette ai fiocchi di cereali e fragole
by Pensieri&Pasticci
Mississipi mud pie
by Dolci a gogò
Crostata di ricotta e crema di nocciole
by I sognatori di cucina e nuvole
Mousse di ricotta ai 3 colori
by Baci di zucchero
Muffins arancia e cioccolato di Montersino
by Di pasta impasta
Torta frutti di bosco e cioccolato bianco
by Frutta&Zafferano
Ricecake
by Il giardino dei sapori e dei colori
Ciambellone miele e cioccolato fondente
by Olio&Aceto
Torta delle rose con crema pasticcera alla lavanda
by Sapori di Elisa
Carrot cake speziato
by Parole di zucchero
Soufflè di mele, cannella e cioccolato
by Les chateau des gourmandises
Plum cake al cioccolato cotto al vapore
by Dolci peccati di gola
Torta al caffè corretto
by Pizza Fichi e Zighinì
Biscotti croccanti alle mandorle
by Briciole di delizie
Torta di farro e mele
by Chez Entity
Cookies ai fiocchi d’avena e uvetta
by Krisha crea
Gelato al rabarbaro e crumble allo zenzero
by La cuochina sopraffina
Muffins al rabarbaro e zenzero
by Una cucina per ChiaMa
Muffins croccanti alle banane e latticello
by Puffin in cucina
Panna cotta caramellata
by Fashion-bean
Tortine di mele con ricotta, uvetta e spezie
by Spelucchino
Torta economica
by La cucina di Petronilla
Torta al caffè con toffee alle noci e mandorle
by Cuori in padella
Dolcetti al doppio cioccolato
by Arianna
Torta di carote e mandorle
by Un facocero in cucina
Tiramisù con biscotto charlotte
by Il mio angolo di vita
Biscotti alla farina di riso e ricotta
by Le tenerezze di Ely
Muffins al torroncino
by Le padelle fan fracasso
Cake di banane e semi di papavero
by Dolci in boutique
Pere volpine speziate alla salsa di caramello muscovado
by L’angolo cottura di
Baby
Tortine di farro ai mirtilli
by Pane, burro e alici
Muffins alla banana e nocciolata
by Cappuccino&Cornetto
Torta brioche alla nutella e lamponi
by A tutta cucina
Torta di rose all’arancia e miele
by Arte in cucina
Tortine fondenti con crema al cocco e banane
by L’ombelico di Venere
Biscotti di pasta frolla allo zucchero di canna
by Tea sugar cube
Biscotti di riso al muscovado e semi di lino
by La mamma pasticciona
Crepes dei Caraibi
by Penna&Forchetta
Crostata sbriciolata con composta di mele e carote
by Dolce meringa
Torta streusel alle mele
by A little place to rest
Torta al tè, miele e zucchero di canna con farina integrale
by Morena in cucina
I liquiziotti muscovadi
by La cucina di Esme
Torta streusel alle mele
by La dolce vita
Speculoos
by Cucinando con mia sorella
Tortine al caramello
by I dolci nella mente
Brownies gluten free al cioccolato fondente e amarene
by Peccati di dolcezze
Pan dolce al muscovado e noci brasiliane
by Baci di dama
Muffins alla ricotta
by Mammarum
Muffins alle fragole fresche
by La barchetta di carta di zucchero
Tortine mele e caffè
by Cooking planner
Margherite con zucchero muscovado e crema alla nocciola
by LoryB bistrot
Corona alla ricotta nera
by Diario di cucina
Tortine con rapa rossa
by Saparunda’s kitchen
Sbriciolosa al cioccolato con cioccolato e pere
by Ho voglia di cioccolato
Biscotti fiori di rosa
by Una pasticciona in cucina
Biscotti doppi glassati con cioccolato bianco
by Dolci gusti
Olive oil choco banana cake
by Symposion
Crostata pere, cacao e fantasia di spezie
by Pan di zenzero
Muffins alle carote e arancia
by Dolcetti&Co.
Tortine all’arancia e mandorle senza farina
by Menù Italy
Panettone bread and butter pudding con fragole e riciclo di colomba
by Sonia nel
paese delle stoviglie
Cupcakes alla banana
by Sfizi&Pasticci
Crostata mele e confettura
by Valeria D. (via mail)
Pastierine dolci-salate
by SoSi Dolce Salato
Muffins caramellati al mandarino
by Limone&Stracciatella
Plumcake ai mirtilli con sciroppo alla menta
by Oggi pane e salame, domani…
Torta al cioccolato speziato
by Forno subito…Isabeau
Gelato alla vaniglia con granella di anacardi caramellati
by Pane e acqua di
rose
Treccia di ricotta al profumo di cannella
by Mamma Papera
Torta alla frangipane e arancia
by La cucina di mamma Loredana
Cake banane, cocco e cioccolato con caramello al muscovado
by
Cucchiaio&Pentolone
Crostata vegan con frolla leggerissima
by Che gusto…sa???
Torta di mele e amaretti
by Italians do eat better
Plum cake allo zucchero di canna e mele profumato alle mandorle
by Fusilli al
tegamino
Pasta frolla pere e cioccolato
by Happy cooking
Cookies cioccolatosi alle arachidi
by Delizie da mille e una notte
Crostatine alla frolla di zucchero di canna con crema alla vaniglia, fragole
glassate al cioccolato bianco e cristalli di zucchero
by Dolcemente inventando
Torta morbida di pere e cioccolato
by La cucina di zia Simonetta
Tortino di amaretti
by Chez Denci
Tortini cioccolato e nocciola con zucchero di canna
by Non solo piccante
Sfogliata alle pere kaiser e zucchero muscovado
by Il ricettario di Cinzia
Carpaccio di pesce spada in agrodolce
by Una mamma in cucina
Muffins simil-camillonze senza glutine
by Degustibus
Muffins di farro alla banana
by Il dolce della vita
Crumble ripieno di ricotta, pere e noci caramellate
by In the name of good
Torta di mele light (senza burro nè olio)
by My ricettarium
Budini di riso
by Pentole&Allegria
Linzertorte integrale alle fragole fresche
by Fashion flavors
Brioches all’enkir e kamut glassate alle mandorle
by Silvia vs Luca project
Pop corn al caramello
by UnaZebrApois
Biscotti al caffè e crema alle nocciole
by Meditandum
Mini tortine al grano saraceno
by Essenza in cucina
Orange rolls
by Breakfast at lizzy’s
Biscotti allo zucchero di canna ricoperti di cioccolato
by Le mezze stagioni
Cupcakes in rosa
by SaleQuBi
Banane al caramello e crumble
by La gelida anolina
Quadrotti di mela e pera
by Sciroppo di mirtilli e piccoli equilibri
Tortine di pane di castagne con ricotta e cioccolato
by Indovina chi viene a
cena?
Torta caprese
by Pecorella di marzapane
Cookies cocco e albicocca
by Il bosco di Alici
Cipolle caramellate in crosta di parmigiano
by Coffee&Matterello
Torta di ricotta e cioccolato
by A thai pianist
Pavè alla cannella con glassa di cioccolato
by L’albero della carambola
Biscotti al triplo cioccolato
by Zampette in pasta
Cookies americani al cioccolato
by Le torte di Gessica
Crème brulèe speziata al muscovado
by Il gattoghiotto
Muffins alla marmellata di mandarino tardivo e semi di papavero
by Nuvole di
farina
Tortine speziate ai datteri
by Saltando in padella
Biscotti con amaranto e nocciole
by Il cucchiaio d’oro
Madeleines allo zenzero
by Acquolina
Ciambella carote e cocco
by Fiordirosmarino
Cookies cioccolato e zucchero muscovado
by Crumble di mele
Plum cake ai frutti rossi e cioccolato bianco
by Zucchero&Farina
Biscotti integrali con mirtilli, pinoli e zucchero di canna
by Il blog di Sara
Chocolate chips cookies
by Tina in cucina
Muffins alla marmellata di mandarino tardivo e semi di papavero, ripieni
marmelade-cream frosting
by Nuvole di farina
Pan d’épices mignon
by Any secret
Sesamini croccanti
by Burro&Zucchero
Crostata alla Nutella con frolla di nocciole e caffè
by In cucina con Gioia
Torta rovesciata al mango e garam masala
by Crumpets&Co.
Gelato alla liquirizia
by Ribes&Cannella
Pan di spezie
by Ricordi&Tradizioni
Plum cake con yogurt, banana e frutta secca
by La giostra della vita
Cake alle pere caramellate
by Floriana (via mail)
Crostata con confettura di fragole fresche e zenzero
by Dolci delizie di casa
Banana cake con cacao e Pina colada
by La ricetta della felicità
Bocconcini al torrone
by Il mondo di Adry
Brioche alle pere e cannella
by La cuoca dentro
Dolce di pane a modo mio
by Marianna (via mail)
Torta all’arancia senza uova e burro
by Gialla tra i fornelli
Triangoli di cioccolato fondente con cuore al caffè e muscovado su crema
liquirizia
by Acqua&Farina
Biscottini alle noci e caramello
by Tuttichef
Muffins al cioccolato e zucchero muscovado con meringa italiana e perle
mandarino
by Cooking e dintorni
Torta mousse al cioccolato piccante e ciliegie nere
by La prova della cuoca
Torta di mele e zenzero
by Agrodolce
Panna cotta all’arancia con caramello all’arancia e zucchero muscovado
Pane&Marmellata
…e quelle fuori concorso
Torta alle pere e zucchero muscovado
Torta soffice allo yogurt
by
by Note di cioccolato
by Non tutto fa brodo
by Arte in cucina
Dolci veloci per buffet con fragole e Nutella
Rose alla Nutella e nocciole
by Arte in cucina
by Arte in cucina
by SoSi dolce salato
Torta di rose alle fragole e limone
by Arte in cucina
Pepite al cioccolato, noci brasiliane, zenzero e zucchero Brazil
pasticciona
di
by Non tutto fa brodo
Torta di rose fragole e kiwi
La giramisù
di
by Nella cucina di Ely
Pollo caramellato al profumo d’arancia
Ritornelli home-made
di
by La mamma
Totally
chocolate
chips
cookies
di
N.
Lawson:
chocolate addiction!
Quando si parla di intolleranze/allergie alimentari viene istintivo pensare “gluten
free – lactose free – nichel free”.
In realtà, accanto a quella al glutine, al nichel o al lattosio, ci molte altre
allergie/intolleranze, forse meno diffuse, ma altrettanto serie e che condizionano
fortemente la vita quotidiana, fino quasi ad annullare l’entusiasmo per la cucina,
tante sono le limitazioni imposte nella scelta degli alimenti da portare in tavola.
E’ il caso ad esempio dell’allergia all’LTP (Lipid Transfer Protein), a me del tutto
ignota fino a poco tempo fa, quando ne sono venuta a conoscenza attraverso questo
post di Aria.
La cosa mi ha shockato.
Già farei una gran fatica a rivedere la mia alimentazione se un giorno mi dicessero
che sono intollerante al lattosio, ma al pensiero di dover eliminare tutta la frutta
(fresca e secca) e la verdura dalla mia tavola mi sentirei davvero sprofondare nella
depressione.
Ammiro Aria per la forza e la tenacia con cui ha saputo reagire a questo “fulmine”
piombato sulla sua quotidianità, l’ammiro per aver fatto sì che la sua passione per
la cucina continuasse a crescere e ad andare avanti e per la fantasia e creatività
che ha saputo tirare fuori per reinventare la sua tavola, dimostrando che anche con
pochi ingredienti è ugualmente possibile una cucina bella e ricca di gusto.
Nel mio piccolo non potevo che raccogliere l’invito a partecipare al suo contest,
visto che in ballo c’è anche la mia amata farina di kamut.
Reinventare una ricetta usando solo ed esclusivamente farina di kamut, con
ovviamente le limitazioni del caso…era quasi un invito a nozze!
E visto che dalla lista nera dei cibi proibiti era esente anche lui, “kakaw uhanal
il cibo degli Dei”…beh, non ho avuto alcun dubbio su cosa sarebbe ricaduta la mia
scelta per l’occasione.
Lui, uno dei miei pochi peccati di gola, l’alleato preferito per dimostrare il mio
affetto alle persone a cui voglio bene, ancora una volta mi è venuto in aiuto
pensando a te tesoro e a come regalare una piccola pausa golosa alle tue giornate.
Bene…se siete arrivati fino a qui, a questo punto mi sento in dovere di:
AVVERTENZA 1 – sconsigliare il proseguimento della lettura ai non amanti del
cioccolato…mai sia ce ne fosse qualcuno in giro!
AVVERTENZA 2 – mettervi in guardia dall’alto rischio di dipendenza!
Il bollino è rosso, poi non dite che non vi avevo avvisato!
Ed ora, per Aria e per tutti voi, i cookies più cioccolatosi che abbiate mai visto.
Parola di Nigella e anche la mia!
Ah dimenticavo…LTP-free of course ^_^
[ricetta liberamente adattata da qui]
Totally chocolate chips cookies
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Prep time
25 mins
Cook time
15 mins
Total time
40 mins
Per 16 cookies giganti
Author: Federica
Recipe type: Biscotti
Serves: 16
Ingredienti
125 gr di cioccolato fondente minimo al 70% di cacao
(per me Blocchetto Cuor di Cacao 75% Venchi)
125 gr di farina di kamut
25 gr di cacao amaro in polvere
70 gr di zucchero di canna (per me Swaziland BRONsugar
di D&C)
50 gr di zucchero bianco semolato
110 gr di burro morbido
1 uovo freddo di frigo
1 cucchiaino da tè di bicarbonato
½ cucchiaino da tè di sale
peperoncino in polvere qb (facoltativo)
175 gr di gocce di cioccolato fondente
Procedimento
1. Fondere il cioccolato in microonde o a bagnomaria e
lasciarlo intiepidire.
2. S e t a c c i a r e i n s i e m e l a f a r i n a c o n i l c a c a o , i l
peperoncino (regolarsi secondo il gusto personale), il
sale e il bicarbonato.
3. In una ciotola montare a crema il burro morbido con i
due tipi di zucchero, quindi incorporare il cioccolato
fuso ormai tiepido. Aggiungere l’uovo freddo di frigo e,
una volta incorporato, unire il mix di farina.
4. Amalgamare bene e da ultimo aggiungere le gocce di
5.
6.
7.
8.
Note
cioccolato.
Rivestire la placca con un foglio di carta forno e
distribuirvi sopra il composto aiutandosi con il
porzionatore per il gelato (come ho fatto io) o con due
cucchiai.
Mantenere i biscotti ben distanziati e NON appiattirli!
Cuocere in forno caldo a 170°C per circa 15 minuti, non
importa se all’uscita dal forno i biscotti sembreranno
ancora troppo morbidi.
Sfornare, aspettare 4-5 minuti, quindi trasferire su una
gratella per far raffreddare completamente.
* Nella ricetta originale è prevista l’aggiunta di 350 gr di
gocce di cioccolato.
A me sono sembrate un’esagerazione e sinceramente non avrei
saputo come infilarcele! Vi assicuro che già con metà dose i
cookies sono super cioccolatosi al punto giusto ma se qualcuno
fosse in particolare crisi di carenza affettiva…
* Nigella suggerisce che i cookies porzionati, ma ancora
crudi, si possono congelare su un vassoio e cuocere in un
secondo momento SENZA prima lasciarli scongelare. Io non ho
provato, ma in ogni caso credo vada aggiustato il tempo di
cottura!
Se possibile, aspettare un giorno prima di…dare l’assalto!
Con questa ricetta partecipo al contest di Aria “Trasforma la tua ricetta per me”
e al contest di Benedetta “In allegato, tanto amore“
Un bacio cioccolatoso a tutti, buona settimana ^_^
Cake ai fiocchi di cereali e
latticello: una colazione coi
fiocchi
Porcellane e tessuti GreenGate
Sono
sempre
stata
piuttosto
minimalista,
nell’abbigliamento,
nel
trucco
(praticamente inesistente!), nell’arredamento e in fondo anche nella cucina.
Non amo le ricette troppo cariche e complicate come non amo troppi fronzoli nella
vita quotidiana.
SEMPLICITA’ sembra essere la mia parola d’ordine, a 360 gradi!
Certo non la stessa della cassiera che mi sono trovata davanti qualche giorno fa al
supermercato, intenta a scambiare quattro chiacchiere con la cliente incinta davanti
a me!
Se non fosse che Carnevale è ormai passato, avrei quasi potuto pensare che finito il
turno di lavoro sarebbe schizzata dritta dritta ad una festa in maschera, con i
capelli infiocchettati e un trucco così pesante che per riportare alla luce i suoi
occhi (per altro di un meraviglioso colore verde) ci sarebbe servito un intero
flacone di latte detergente insieme ad una ventina di dischetti!
E sicuramente anche quel bel colorino ambrato non era proprio frutto di una recente
vacanza alle Maldive nè di un ciclo intensivo di lampada, ma piuttosto di un
consistente strato di terra abbrozzante.
“maschio o femmina?” chiede, sfoderando un sorriso a 64 denti
“non so, ho preferito non saperlo; mi piacciono le sorprese” risponde tranquilla la
ragazza.
“oh io vorrei tanto un giorno avere una bambina. Così posso metterle tutti i
fiocchettini, i vestitini a fiori e farle le treccine!” 0_0!!! ma vuole una figlia o
una bambola?!?!?!Spero sinceramente che abbia un maschio…o forse no!
Se poi fa le treccine pure a lui sono guai!
Mamma…GRAZIE per avermi concesso jeans e scarpe da ginnastica e soprattutto i
capelli corti!!!
Che poi a me i fiocchi piacciono e anche tanto…a colazione però!
CAKE ai FIOCCHI di CEREALI e LATTICELLO
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Prep time
15 mins
Cook time
45 mins
Total time
1 h
Per uno stampo 30×11 cm
Author: Federica
Recipe type: Plum cake
Serves: 10-12
Ingredienti
15 0gr di farina 00
150 gr di farina di cereali
50 gr fiocchi di cereali misti + un po’ per la
superficie
2 uova
50 gr miele di limone (o d’acacia o millefiori)
75 r di zucchero di canna (per me Brazil BRONsugar di
D&C)
50 gr olio di semi (mais o girasole)
200 gr di latticello
60 gr di misto semi e frutta secca
scorza grattugiata di limone
12 gr di lievito per dolci
sale
Procedimento
1. In una ciotola setacciare insieme le farine con il
lievito, aggiungere lo zucchero, i fiocchi di cereali,
la frutta secca, un pizzico di sale e mescolare.
2. In una seconda ciotola sbattere leggermente le uova con
una forchetta, aggiungere il miele, l’olio, il
latticello, la scorza grattata del limone ed emulsionare
il tutto.
3. Versare gli ingredienti umidi nella ciotola con gli
ingredienti secchi e mescolare con un cucchiaio quel
tanto che basta ad amalgamare il composto, senza
lavorare eccessivamente, come per i muffins.
4. Trasferire il composto in uno stampo da plum cake,
imburrato e infarinato, distribuire sulla superficie una
manciata di fiocchi di cereali e cuocere in forno caldo
a 180°C per circa 45 minuti (fare la prova stecchino).
5. Coprire verso la fine con un foglio d’alluminio se
dovesse colorire troppo.
6. Sformare e lasciar raffreddare su una griglia.
Porcellane e tessuti GreenGate
Buona colazione!
Un abbraccio, e buona Festa della Donna a tutte. Alla prossima…
Biscotti
con
farina
di
castagne, riso e zucchero
muscovado: let me smile!
Di farina nel sacchetto n’è avanzata in quantità
ci vorrebbe qualche idea…oh perbacco che si fa?
D’imburrare la tortiera oggi voglia non ne ho
mr cake m’ha già aiutata,
già lo so…non cederà! E difatti:
“no, ciccina…oggi in ferie me ne sto,
che di caldo ne son pieno e di fresco ho voglia un po’!”
Hai capito il fannullone, che mi lascia su due piedi
ma se spera molli tutto ahi ahi ahi se la vedrà!
Un fido amico è già arrivato a rimpiazzar lo sfaticato
“forza dai ti aiuto io, ma ci vorrebbe un che di brio.
Sai lo dice anche la Mary e queste cose lei le sa,
basta un po’ di zuccherino e gran figura si farà.
Allor sei pronta a cominciare?
Forza dai facciamo in fretta
c’è una piccola sorpresa qui già pronta che ti aspetta.
Dal sorriso al broncio scuro con un click io passerò
ma pur sempre volentieri allo sgranocchio cederò.
E se con dei bei colori mi vorrai poi decorare
impasta il doppio, non sbagliare…
tutti mi vorran mangiare”
Tralasciando la descrizione della cucina reduce dall’impresa “decorazione (uhhhhh
parolone!) a colori” (per la serie “come trasformare un mezzo albume in un’arma di
distruzione di massa!”) e delle scene fantozziane per formare 4 conetti di carta
forno che mi hanno tenuta impegnata ben 20 dico 20 minuti (roba che la mia “nipotina
di 4 anni” ne avrebbe fatti il doppio in un quarto del tempo, sono sicura!!!!) è
stato proprio un bel pomeriggio.
SMILE and LIFE WILL SMILE ^_^
Biscotti con farina di castagne, riso e zucchero muscovado
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Prep time
1 h 30 mins
Cook time
15 mins
Total time
1 h 45 mins
Per circa 25 biscotti
Author: Federica
Recipe type: Biscotti
Serves: 25
Ingredienti
125 gr di farina di riso
75 gr di farina di marroni (o di castagne)
25 gr di amido di mais
75 gr di zucchero muscovado (per me Mauritius Muscovado
BRONsugar di D&C)
1 uovo
80 gr di burro
½ cucchiaino di lievito
sale
Procedimento
1. Lavorare a crema il burro morbido con lo zucchero e un
pizzico di sale, aggiungere l’uovo leggermente sbattuto
e lasciar assorbire.
2. Unire quindi le farine setacciate insieme con il lievito
e lavorare velocemente compattando il tutto.
3. Avvolgere l’impasto nella pellicola e lasciarlo riposare
in frigo almeno un’ora.
4. Stendere la pasta allo spessore di 0,5 cm e ritagliare i
biscotti nelle forme preferite.
5. Allinearli sulla placca foderata di carta forno e
cuocere a 180°C per circa 12-15 minuti (regolarsi in
base al proprio forno).
6. Sfornare e lasciar raffreddare su una gratella.
7. Decorare a piacere con la glassa colorata.
Note
La farina di marroni è più dolce rispetto alla farina di
castagne che, al contrario, presenta un retrogusto amarognolo
abbastanza accentuato.
Se si usa farina di castane conviene aumentare a 90 gr la dose
di zucchero.
Con questa ricettina allegra e zuccherina partecipo al contest di Letizia “A prova
di bimbo”
Un abbraccio a tutti,
buona settimana ^_^