Marmor cake al cocco e liquirizia
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Marmor cake al cocco e liquirizia
Marmor cake al cocco e liquirizia: giochiamo al raddoppio! Non so voi, ma io quando si tratta di andare dal medico per una visita e non semplicemente per ritirare una ricetta, ho bisogno di una preparazione psicologica lunga e intensa! No, non per la visita! Per la fila!!! Sto meditando di cambiare tattica la prossima volta (spero moooooooolto lontana) e invece di precipitarmi con largo anticipo, di arrivare sul finire dell’orario di ambulatorio, che tanto sfora sempre di parecchio il teorico. A questo giro non solo mi son beccata un giorno super affollato, ma anche una bella promozione 2×1 ancora meglio 3×1! Niente male come latoB vero?!?!? Sono arrivata con un’ora d’anticipo abbondante e non ho fatto in tempo a pensare “che fortuna, non c’è ancora nessuno” che due persone mi si sono materializzate davanti come dal nulla. Ovviamente…visite! “Vabbè” (mi dico) “poteva anche andare peggio!” Ma non immaginavo ci fosse la sorpresa e che da due sarebbero diventate CINQUE! Eh già perchè la prima signora è stata raggiunta tempo pochi minuti dal marito e ovviamente fila per uno e visita per due. Ma il pezzo forte è stata la seconda ragazzina! Appena entrata la coppia ha chiamato casa per avvisare i genitori che in 10 minuti sono arrivati entrambi per poi farsi visitare tutti e tre! Ma dico io…si può?!?! Questo è sfruttamento minorile!!! Al di là della battutta, veramente mi è sembrata una cosa molto poco corretta nei confronti degli altri pazienti in attesa. In fin dei conti tutti abbiamo fretta e il tempo contato e credo che nessuno vada dal medico a passare il pomeriggio in sala d’attesa perchè non ha nulla di meglio da fare altrove! Ma a quanto pare oggi il mondo gira così e il rispetto del prossimo è caduto “leggermente” in disuso! Per riprendermi dal raddoppio della fila ho giocato anch’io al raddoppio, ma in cucina è stato molto più piacevole e gratificante. Raddoppio di gusti perchè si sa…two is mejo che one!!! Raddoppio di dosi…quello che vi consiglio se come me amate lei Raddoppio di quantità…perchè questo cake finisce in fretta, molto in fretta! E una fetta non è mai abbastanza. Curiosi di conoscere i protagonisti di oggi? Allora venite con me! Come dove…ma in cucina ^_^ MARMOR-CAKE al COCCO e LIQUIRIZIA Print Prep time 15 mins Cook time 50 mins Total time 1 h 5 mins Per uno stampo 30×11 cm Author: Federica Recipe type: Plum cake Serves: 10-12 Ingredienti 150 gr di fecola di patate 125 gr di farina di riso 2 uova 170 gr di zucchero 180 gr di latticello (o kefir) 50 gr di olio di semi (o di oliva leggero) 50 gr di farina di cocco 1 cucchiaio colmo di polvere di liquirizia (circa 20 gr) 1 bustina di lievito sale Procedimento 1. Setacciare insieme la farina di riso e la fecola con il lievito e un pizzico di sale. 2. Lavorare le uova con lo zucchero fino a renderle gonfie e spumose; aggiungere l’olio a filo, poi a poco a poco il mix di farine e lievito alternato al latticello e infine la farina di cocco. 3. Mescolare bene per ottenere un impasto omogeneo, senza grumi. 4. Dividere il composto in due ciotole ed in una aggiungere la polvere di liquirizia. 5. Versare i due impasti alternati in uno stampo da plum cake imburrato e infarinato cercando di creare l’effetto marmorizzato e cuocere in forno ben caldo a 180°C per circa 50 minuti (vale sempre la prova stecchino). 6. Sfornare e lasciar raffreddare su una gratella. 7. Cospargere a piacere di zucchero a velo prima di servire. Note Il cake della foto è stato il primo esperimento, in cui avevo usato solo 10 gr di polvere di liquirizia. Con il senno di poi, consiglio di raddoppiare la dose come riportato negli ingredienti, altrimenti il gusto della liquirizia sarà del tutto sovrastato da quello del cocco. E anche la variegatura assumerà così un colore più intenso. Questa ricetta partecipa al contest di Vicky “Pasqua senza glutine“ Un abbraccio a tutti, alla prossima ^_^ Biscotti del Lagaccio con lievito madre. Tradimento! Capita…capita anche nelle migliori famiglie! Ed è successo quando meno me l’aspettavo! Dopo anni di amore movimentato (si sa, l’amore non è bello se non è litigarello!), di fedeltà reciproca, di gioie e delusioni, di soddisfazioni e di speranze…l’ho tradito! Mai lo avrei creduto possibile e invece questa è la realtà! Ma a mia parziale difesa posso affermare di non essere stata io a cercare l’occasione, bensì l’occasione a cercare me. E di aver avuto una complice, una dolce e apparentemente innocente biondina che mi ha addirittura portato Gino a casa dicendomi “se lo coccolerai bene vedrai che ti ripagherà“! E io non ho saputo resistere. Non ho mai detto di essere una santa e quando il sogno rinchiuso e abbandonato nel fondo di un cassetto si è materializzato davanti ai miei occhi, è stati inevitabile cedere al colpo di fulmine. Appena lui, Gino, ha varcato la mia porta di casa, l’ho amato al primo sguardo e non l’ho più lasciato andare via. Lo coccolo e lo guardo ammirata, ogni giorno che passa sembra più bello e più arzillo (anche se, un po’ dispettosetto, non ha mancato di farmi prendere qualche piccolo spavento!) e quando sente aria di mani in fermento (perchè se ne accorge, eccome se se ne accorge!) diventa anche più vispo e pimpante. Insomma, è una vera gioia vederlo all’opera ed io non ho occhi che per lui! Guardate un po’…non è bellissimo? E la talpa? Vi state chiedendo come ha preso tutto questo la talpa (a proposito…ringrazia, ed io con lui, per gli auguri di pronta guarigione. Sarà lunga con quel braccio bloccato ma almeno l’operazione, nonostante sia stata più complicata del previsto, è andata bene!)? Oh benone direi, anzi mi sostiene e mi incoraggia ad andare avanti nella relazione, ha preso Gino in grande simpatia e penso diventeranno ottimi amici. Va a finire che dovrò esserne pure gelosa! Come dite? Un triangolo…abbiamo creato un triangolo? Maccheavetecapito maliziosi! Il triangolo lo considero ma solo per la pasta! Mica è la talpa che ho tradito! E dove la ritrovo poi una così! Anche se si “trita” un braccio giocando a basket (io ho sempre il dubbio che fosse rugby piuttosto)…ma son dettagli!!!!!!!!!! Chi è allora che ho tradito e chi è Gino? Ma devo spiegarvi proprio tutto! Okkei okkei per stavolta ve lo dico ma la prossima state più attenti! Ho tradito il cubetto di lievito di birra con Gino, la mia adorabile PASTA MADRE ^_^ Dopo i primi esperimenti con pizza e focaccia, era arrivato il momento di mettere in azione Gino con qualcosa di più adatto alla colazione. Ma prima di lanciarmi con un lievitato dolce vero e proprio ho preferito procedere per gradi passando da questi fantastici biscotti, sani, leggeri e sgranocchiosi come pochi. Il risultato è stato una vera e propria soddisfazione in tutti i sensi. Ma Paoletta si sa, è una sicura garanzia di riuscita e Gino ha fatto magnificamente il suo lavoro. Volete scoprire come? Ed io ve lo racconto! BISCOTTI DEL LAGACCIO con lievito madre Print Prep time 24 hours Cook time 1 h 30 mins Total time 25 hours 30 mins Per circa 50 biscotti Author: Federica Recipe type: Biscotti Serves: 50 Ingredienti 225 gr di farina manitoba (non professionale) 225 gr di farina 0 per pane (io farina di kamut) 120 gr di lievito madre (già rinfrescato un paio di volte e maturo) 200 gr di acqua (io 240 gr, la farina di kamut assorbe di più) 135 gr di zucchero (per me 120 gr) 135 gr di burro (per me 120 gr) 8 gr di semi di anice (omessi) scorza grattugiata d’arancia 1 cucchiaio di miele (25 gr di miele d’arancio) 8 gr di sale Procedimento 1. Setacciare insieme le farine. 2. Sciogliere bene 50 gr di zucchero in 110 gr di acqua. 3. Sciogliere nella ciotola dell’impastatrice i restanti 70 gr di zucchero in 120 gr di acqua, insieme al lievito madre rinfrescato, maturo e spezzettato. 4. Quando il lievito madre sarà quasi sciolto, inserire il gancio K e aggiungere poca farina, sufficiente ad ottenere un impasto consistente ma ancora molto morbido e, sempre continuando ad impastare, alternare l’acqua con lo zucchero al resto della farina (tenerne da parte 2-3 cucchiai). 5. Quando l’impasto avrà preso consistenza, aggiungere i restanti 10 gr di acqua e subito dopo il sale, seguito 6. 7. 8. 9. 10. dalla farina tenuta da parte. Impastare fino a che l’impasto si presenterà liscio e incordato. Sostituire il gancio K con quello a uncino, aggiungere il miele, inserendolo poco alla volta, poi unire il burro morbido in più riprese, fino ad esaurimento e facendo attenzione a che l’impasto non perda l’incordatura. Ribaltare di tanto in tanto. Infine aggiungere i semini di anice la scorza d’arancia grattugiata e lavorare quel poco che basta a distribuirla. Lasciar lievitare l’impasto per circa 45 minuti coperto con pellicola, formare dei filoncini (io ne ho fatti 4) e porli a lievitare su una placca foderata di carta forno fino al raddoppio (io li ho lasciati nel forno spento con la lampadina accesa per tutta la notte, circa 12 ore). 11. Infornare a 190°C per circa 30 minuti, fino a che i filoncini risulteranno dorati. 12. Sfornare e lasciar raffreddare bene, anche fino a 12 ore, quindi tagliare i biscotti in diagonale (a fetta di salame) e rimettere a tostare in forno a 150°C girandoli almeno una volta, fino a che perderanno tutta l’umidità e risulteranno ben asciutti (io li ho lasciati circa un’ora, girandoli 3-4 volte). Note * Per la versione con licoli: 160 gr licoli rinfrescato e attivo + 200 gr di acqua lasciando invariato il resto degli ingredienti. Licoli andrà sciolto in 100 gr di acqua insieme a 80 gr di zucchero. I restanti 40 gr di zucchero andranno sciolti in 90 gr di acqua ed aggiunti durante l’impasto alternati alla farina. Gli ultimi 10 gr di acqua serviranno per aggiungere il sale. * Si conservano a lungo ben chiusi in scatole di latta…sempre se durano! Un bacio e buona settimana a tutti. Alla prossima… Muffins al marzapane e cranberries. Something red: Spring is in the air È primavera… svegliatevi bambine alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor. E a tarda sera, madonne fiorentine, quante forcine si troveranno sui prati in fior. Fiorin di noce, c’è poca luce ma tanta pace, fiorin di noce, c’è poca luce; fiorin di brace, Madonna Bice non nega baci, baciar le piace, che male c’è? È primavera… svegliatevi bambine alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor. È primavera… che festa di colori! Madonne e fiori tentaste il genio d’un gran pittor. E allora, a sera, fiorivano gli amori, gli stessi amori che adesso intrecciano i nostri cuor. Fiorin dipinto, s’amava tanto nel quattrocento, fiorin dipinto, s’amava tanto; fiorin d’argento, Madonna Amante le labbra tinte persin dal vento si fa baciar! È primavera… che festa di colori! Madonne e fiori trionfo eterno di gioventù. Evviva ce l’abbiamao fatta! Anche per quest’anno l’inverno ci ha salutato e la primavera ha fatto ufficialmente il suo ingresso in calendario, dopo averci regalato qualche piccola anticipazione nelle scorse settimane. E speriamo che almeno quest’anno ci tenga compagnia davvero perchè l’anno scorso, se si è fatta viva, ricordatemelo voi chè io non me ne sono neanche accorta! Il famoso impermabile, la cui scelta del colore mi aveva lasciata indecisa per un pomeriggio intero, mi sono ritrovata ad inaugurarlo praticamente ad ottobre visto che ero passata direttamente dal piumino alla mezza manica o giù di lì! E con la primavera arriva la voglia di sole, di tepore, passeggiate all’aria aperta e pic nic sull’erba. Ci sarebbe anche tanta voglia di dormire in verità, ma quella la risparmio per aprile secondo il proverbio! A dispetto della splendida canzone di Battisti, non so perchè ma la primavera l’ho sempre identificata con i mandorli in fiore. E allora, quale migliore scusa per dare il benvenuto alla bella stagione che dei simpatici muffins da mettere nel cestino per una golosa merenda sull’erba, arricchiti da tutta la dolcezza della pasta di mandorle? Volete sapere come? E io ve lo racconto… MUFFINS al MARZAPANE e CRANBERRIES Print Prep time 10 mins Cook time 25 mins Total time 35 mins Per 12 muffins Author: Federica Recipe type: Muffins Serves: 12 Ingredienti 200 gr di farina 50 gr di maizena 2 uova 50 gr di zucchero 200 gr di panna fresca 125 gr di pasta di mandorle 50 gr di cranberries latte qb ½ fava tonka (o 1 cucchiaino di estratto di vaniglia) ½ bustina di lievito sale Procedimento 1. In una ciotola setacciare le farina con il lievito, aggiungere lo zucchero, la fava tonka grattugiata, un pizzico di sale, la pasta di mandorle tagliata a dadini piccoli, i cranberries e mescolare. 2. In una seconda ciotola sbattere leggermente le uova insieme alla panna, poi aggiungere il tutto nella ciotola con gli ingredienti secchi velocemente per amalgamare il tutto. e mescolare 3. Se l’impasto risultasse troppo sodo, aggiungere un po’ di latte (deve comunque restare piuttosto denso). 4. Suddividere il composto negli stampini da muffins riempiendoli per circa ¾ e cuocere in forno caldo a 200°C per i primi 5 minuti, poi abbassare la temperatura a 180°C e proseguire la cottura per altri 20 minuti circa. 5. Sfornare e lasciar raffreddare su una gratella. Note La pasta di mandorle potete usarla già pronta o farla da voi con la vostra ricetta preferita. E con i muffins nel cestino da pic nic partecipo a “Il giorno dei muffins” di Lady P.S. curiosi di sapere cosa ho fatto con la pasta di mandorle avanzata dai muffins? Secondo voi? Si accettano scommesse… Mi scuso in anticipo ragazzi se in questi giorni non sarò troppo presente nelle vostre cucine, ma la talpa ha pensato bene di inaugurare in anticipo l’arrivo della primavera rompendosi un braccio. O forse dovrei dire…tritandolo…visto che ha l’omero in 3 pezzi!!! Quando si dice mettersi d’impegno. E in attesa che lo operino domani (forse!!!) non so come sarà la gestione del mio tempo! Un abbraccio a tutti, alla prossima ^_^ Pasta sfoglia homemade secondo L. Montersino. Cominciamo dalla base… Un fiocchetto sul piattino è di scena stamattina “ma il piattino qui non c’è… …un tovagliolo quello è!” Oh ma dai non ci badare, sempre buono è da mangiare! Quel fiocchetto sai cos’è? già…lo chiedo proprio a te! Se però tu non lo sai fa lo stesso, non son guai. Prima o poi lo svelerò ma per oggi…meglio no! Dalla base è ben partire, se tu mi vorrai seguire! Oggi post piuttosto tecnico ragazzi, ma ogni tanto vale la pena soffermarsi anche sulle basi non trovate? E allora parliamo di pasta sfoglia, una delle preparazioni base della cucina e della pasticceria che, nata per mano di Marie-Antoine Carême affonda le sue radici addirittura nella seconda metà del 1700. Sicuramente la maggior parte di voi sarà maestra nel preparare la pasta sfoglia in casa e finalmente, dopo aver tentennato per anni e dopo aver rotto il ghiaccio della sfogliatura con i croissants, mi sono decisa a farlo anch’io per scoprire che non solo è meno difficile di quel che sembra, ma addirittura divertente. Ci passerei delle giornate intere a “sfogliare” a condizione però di comprarmi un matterello nuovo! Quello formato Barbie non è proprio il massimo della comodità…ma questa è un’altra storia! Chi è abituato alla sfoglia fatta in casa sa di cosa parlo, ma per chi ancora non si è mai cimentato, posso garantire che non c’è paragone con quella del banco frigo e una volta provata sarà difficile tornare indietro. Tanto più che si può preparare in abbondanza e congelare in comode porzioni da avere pronte all’occorrenza. Più comodo di così! Da Montersino-addicted, quella che segue è la versione del Luca nazionale, come riportata in “Peccati di gola“, accompagnata da alcune note tecniche e curiosità che possono sempre risultare utili. Allora pronti a “sfogliare” con me? Let’s go! La pasta sfoglia è una pasta molto “semplice” composta da 4 ingredienti (farina, burro, acqua e sale) che, combinati fra loro in modi diversi, danno vita a riuscite diverse. E’ preferibile utilizzare una farina mediamente forte, che permette di ottenere un buon compromesso tra sfogliatura e friabilità. Se si utilizza una farina troppo debole (come per la frolla) la pasta avrà buona friabilità ma pessima sfogliatura e leggerezza; al contrario, se la farina è troppo forte (come quella per i lievitati) si avrà un effetto molto sfogliato e leggero ma una scarsa friabilità. L’acqua, che viene utilizzata per sciogliere il sale, unita alla farina produce il pastello e la quantità varia in funzione del grado di assorbimento della farina. L’evaporazione dell’acqua in cottura contribuisce alla stratificazione dell’impasto. E’ preferibile utilizzare come materia grassa burro di ottima qualità, che ha un sapore decisamente migliore rispetto alla margarina (e anche caratteristiche nutrizionali migliori mi sentirei di aggiungere!!!). Infine il sale serve a donare rotondità al sapore della sfoglia cotta si usa in quantità di 20-25gr / 1Kg di farina. Esisitono 3 diversi metodi di impasto del pastello: pastello poco impastato: il glutine è poco stimolato e si ottiene una sfogliatura più abbondante e leggermente irregolare; pastello molto impastato: il glutine in questo caso è molto stimolato, la sfogliatura sarà più regolare ma non molto abbondante e la pasta in cottura non gonfierà molto; presenza di materia grassa nel pastello: la consistenza del pastello diventa più solida e risulteranno più agevoli le pieghe con il panetto di burro. Per realizzare il panetto va utilizzato burro freddo di frigorifero, battuto col matterello per renderlo plastico e facilmente assimilabile alla farina, che sarà pari a circa il 30% del suo peso; una volta formato, il panetto va riposto in frigo per almeno un’ora prima di essere inserito nel pastello. Il panetto di burro può essere avvolto con il pastello secondo metodi differenti; l’importante è che i lembi di pasta che ricoprono il panetto combacino perfettamente tra loro SENZA sovrapporsi, in modo da avere su tutta la superficie del panetto di burro lo stesso spessore di pasta del pastello. La riuscita finale della pasta sfoglia è determinata dalle pieghe, che intervallano tra di loro strati di pastello e di panetto. Il numero di pieghe può essere variabile: 4 da 4, 5 da 3 o 6 da 3, o ancora 2 da 3 e 2 da 4 alternate fra di loro. Un alto numero di pieghe (quindi un’abbondante stratificazione) determina una sfoglia molto friabile, con alveoli piccoli, ma poco alta di spessore; viceversa una sfoglia con poche pieghe (quindi poche stratificazioni) sarà un po’ più elastica, con alveoli grandi e abbastanza irregolari. Questi effetti sono accentuati o diminuiti a seconda di come sono realizzate le pieghe: quelle alte tendono a far aumentare maggiormente la pasta, mentre quelle basse portano ad ottenere una sfoglia maggiormente friabile. La lievitazione a strati caratteristica della pasta sfoglia è opera del vapore che si sprigiona in forno dall’acqua contenuta nell’impasto del pastello e nel burro. Nel tentativo di uscire, il vapore spinge verso l’alto ma è ostacolato dagli strati collosi dell’amido e del glutine della farina, facendoli alzare. Per questo è importante lavorare la sfoglia con precisione, così da rendere gli strati di cui è composta perfetti nello spessore ed evitare spiacevoli rotture. Per stabilire la tEmperatura di cottura ideale della pasta sfoglia bisogna tener conto di parametri quali grandezza e spessore del panetto da cuocere, se è bucato o meno, nonchè la preparazione finale cui è destinato. Le cotture ad alta temperatura (220-230°C) sono adatte solo per pezzi sottili e bucati: il calore arriverà velocemente agli strati interni, che asciugando permetteranno di ottenere una sfoglia friabile. Al contrario, la cottura di pezzi piuttosto grandi e non bucati dovrà essere effettuata a temperature più basse (160-180°C) in modo che il calore possa penetrare all’interno della pasta ed asciugarla senza colorire troppo la superficie. In una pasta sfoglia cotta troppo velocemente può restare dell’umidità all’interno delle stratificazioni, che rende la sfoglia poco friabile e gommosa, inadatta alla preparazione di dolci come mellefoglie o diplomatici. La sfoglia conservata al caldo prima dell’utilizzo, rischia invece di diventare secca, dando l’impressione di un prodotto vecchio. Ed ora, dopo tanta teoria, è arrivato il momento di passare alla pratica ^_^ Pasta sfoglia homemade di Luca Montersino Print Prep time 24 hours Cook time Total time 24 hours Per circa 1 Kg di pasta sfoglia Author: Federica Recipe type: Preparazioni base Serves: 1 Kg Ingredienti – per il panetto 500 gr di burro 150 gr di farina – per il pastello 350 gr di farina 220 gr di acqua 10 gr di sale Procedimento 1. Preparare il panetto (parte “grassa”): mettere il burro tra 2 fogli di carta forno e batterlo con il matterello in modo da ammorbidirlo leggermente, poi impastarlo rapidamente con la farina (gancio a foglia se si usa la planetaria), rimetterlo tra i 2 fogli di carta forno e cercare di appiattirlo ad uno spessore di circa 2 cm, dandogli una forma pressochè quadrata. Chiudere il pacchetto e riporre in frigo per 1 ora. 2. Preparare il pastello (parte “magra”): setacciare la farina a fontana sulla spianatoia, versare al centro una piccola parte dell’acqua FREDDA in cui è stato sciolto il sale e cominciare ad impastare. 3. Aggiungere pian piano il resto dell’acqua e continuare a lavorare fino a che si ottiene un impasto di media consistenza, morbido e piuttosto grezzo, ossia non 4. 5. 6. 7. 8. 9. elastico. E’ importante NON sollecitare la formazione di glutine. La quantità totale di acqua è indicativa e dipende dalla qualità della farina. Appena il pastello è pronto, avvolgerlo nella pellicola e lasciarlo riposare in frigo almeno 30 minuti. L’operazione può essere anche fatta con la planetaria utilizzando il gancio. Stendere il pastello con il mattarello dandogli all’incirca una forma quadrata. Posizionare il panetto di burro diagonalmente al centro del pastello di farina, in modo che si formino quattro punte; chiudere le punte al centro coprendo 10. 11. 12. 13. completamente il panetto, e facendo attenzione che i lembi di pasta combacino perfettamente SENZA sovrapporsi. La misura del pastello deve essere adeguata al panetto di burro, in modo da aderire per bene. Appiattire con il mattarello facendo una leggera pressione a partire dal centro, e procedendo poi verso l’alto e verso il basso. E’ importante che il burro NON fuoriesca dalla sfoglia, e che questa mantenga una forma rettangolare il più possibile regolare. Se la pasta tendesse ad “imbarcarsi” al centro (cioè a fare una rientranza nella parte centrale) continuare a tirare con il matterello in verticale solo le estremità e nella parte centrale stendere in orizzontale, in modo da recuperare la forma rettangolare. 14. Una volta raggiunto uno spessore di circa 1,5 cm, piegare la sfoglia in 3: piegare il lato inferiore verso il centro e su questo sovrapporre il lato superiore ottenendo una specie di “libro”. 15. Ruotare la pasta di 90 gradi, in modo che il dorso delle pieghe sia verso sinistra, stendere di nuovo la sfoglia allo spessore di circa 1,5 cm e stavolta piegare in 4: portare le due estremità verso il centro, quindi sovrapporre la parte superiore su quella inferiore, ottenendo così una piega a 4. 16. A questo punto sono stati fatti i primi due giri. Avvolgere la sfoglia nella pellicola e porla a riposare in frigo per circa un’ora. 17. Riprendere la pasta, stenderla allo spessore di circa 1,5cm e ripetere prima un giro a 3 poi uno a 4 come sopra, facendo sempre attenzione che il dorso delle pieghe sia verso sinistra. Riavvolgere nella pellicola e far riposare nuovamente in frigo per circa un’ora. 18. Trascorso il riposo stendere ancora la pasta, stavolta allo spessore di circa 1 cm, e dare gli ultimi due giri (il primo a 3 e il secondo a 4). 19. A questo punto la sfoglia è pronta ma prima di poter essere utilizzata andrà lasciata riposare ancora in frigo per almeno un’ora. Note * Per la sfoglia ho usato metà farina 00 e metà farina manitoba. * La quantità di acqua è piuttosto indicativa, può variare leggermente in base all’assorbimento della farina; l’impasto deve risultare morbido come il lobo dell’orecchio. * La sfoglia può anche essere tagliata in pezzi secondo le proprie necessità e conservata in freezer. Prima dell’utilizzo sarà sufficiente lasciarla scongelare in frigo la sera prima. E finalmente siamo arrivati in fondo. Sperando di non avervi annoiato troppo, vi abbraccio e vi auguro una felice settimana. Ma prima di salutarvi…tanti tanti auguri a tutti i papà, compreso il mio ^_^ Torta alle pere e zucchero muscovado. Basta un poco di… Ve lo ricordate il simpatico motivetto che Mary Poppins canticchiava rassettando magicamente la stanza a suon di schiocco delle dita? …”basta un poco di zucchero e la pillola va giù“… Beh, ci sono dei giorni in cui di zucchero ce ne vorrebbe ben più di un po’ per “ingoiare la pillola” e scrollarsi di dosso quella sensazione di inadeguatezza che periodicamente torna a bussare alla porta. Mai una volta che perda l’indirizzo! Eppure avevo anche chiesto di essere rimossa dall’elenco telefonico, ma evidentemente deve aver conservato con cura il bigliettino! Quando l’umore non è dei migliori, non c’è niente che mi rilassi di più che chiudermi in cucina a preparare un dolce, torta o biscotti che sia, ma dolce. Col sommo beneplacito della talpa, consapevole del suo ruolo di “cavia” per i miei esperimenti! E stavolta, complice dei miei pasticci, è stato un ingrediente che da tanto avevo la curiosità di sperimentare. Granelli piccoli, leggermente umido e con un caldo colore bruno, lo zucchero muscovado, con quel suo profumo di liquirizia, miele e caramello insieme, mi è sembrato un alleato perfetto da abbinare alle pere. Il risultato? Una torta morbida (merito dell’ormai inseparabile latticello), leggermente umida, dolce al punto giusto e profumatissima. Perfetta per una piacevole coccola in qualunque momento della giornata. E voi…avete voglia di lasciarvi coccolare un po’? TORTA alle PERE e ZUCCHERO MUSCOVADO Print Prep time 20 mins Cook time 55 mins Total time 1 h 15 mins Per uno stampo da 22 cm Author: Federica Recipe type: Torte Serves: 8-10 Ingredienti 125 gr di farina bianca di farro 75 gr di farina 00 50 gr di maizena (o fecola) 2 uova 50 gr di olio di semi (mais o girasole) 110 gr di zucchero muscovado (per me Mauritius Muscovado di D&C) 50 gr di zucchero bianco 160 gr circa latticello (o kefir) 1-2 pere (secondo le dimensioni) 1 cucchiaino di estratto d vaniglia 1 bustina di lievito sale zucchero a velo (facoltativo) Procedimento 1. Setacciare le farine insieme al lievito e ad un pizzico di sale. 2. Sbucciare le pere e tagliarle a dadini: in totale ne serviranno 250gr netti. 3. Montare le uova intere con i due tipi di zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. 4. Unire l’olio a filo, l’estratto di vaniglia, quindi aggiungere poco alla volta il mix di farine, alternato al latticello, mescolando delicatamente per non formare grumi. 5. Da ultimo unire le pere a dadini, amalgamandole all’impasto, che dovrà risultare morbido ma sostenuto (altrimenti la frutta finirà tutta sul fondo in cottura). 6. Trasferire il composto in un una tortiera imburrata e infarinata e cuocere in forno caldo a 180°C per circa 50-55 minuti (fare la prova stecchino). 7. Sformare e lasciar raffreddare su una gratella prima di servire cosparsa a piacere di zucchero a velo. Note Il latticello (o il kefir) può essere sostituito con un mix in parti uguali di latte e yogurt bianco intero. Accompagnare con una tazza di Earl Grey Hamsptead Tea, distribuito da D&C per godere appieno di una dolce pausa in tutto relax. BASTA UN POCO DI ZUCCHERO E… prende il via il nuovo contest di Note di Cioccolato in compagnia di BRONsugar, lo zucchero di canna distribuito da D&C che da qualche settimana rende più dolce la mia cucina. Tropical Islands (con cristalli regolari di color crema e un aroma intenso dalle note fruttate e lievemente speziate), Brasil (di colore avorio brillante con cristalli fini e regolari, e fragranze di miele d’acacia e vaniglia), Malawi (forte e deciso con grandi cristalli di colore bruno, dall’intenso aroma di liquirizia con note floreali e di frutta secca), Guadeloupe (dal colore dorato brillante e cristalli di medie dimensioni, con un leggero aroma di tè verde e fragranze tipicamente caraibiche), Swaziland (dai grandi cristalli dorati, con un sottile gusto vaniglia e un aroma di crema di latte), Mauritius Muscovado (con piccoli cristalli di colore bruno, leggermente umidi per l’elevato contenuto di melassa, e con un aroma forte e deciso dal sentore acceso di liquirizia, caramello e miele) sono alcune delle varietà di zuccheri BRONSugar, ciascuna caratterizzata da uno specifico aroma, colore e granulometria, e adatta alle più diverse occasioni di consumo. Visitate il sito per saperne di più e cominciate a mettere in azione i criceti perchè il tema del contest sarà proprio lui, lo ZUCCHERO di CANNA con particolare attenzione allo ZUCCHERO MUSCOVADO (non obbligatorio ma preferito). Torte, biscotti, creme, dolci al cucchiaio…largo alla fantasia e chissà che qualcuno non osi addirittura un che di dolce-salato… In questa nuova avventura mi accompagneranno in qualità di giurate – la frizzante e peperina Linda del blog Non tutto fa brodo – la dolcissima e bravissima Ely del blog Nella cucina di Ely che ringrazio infinitamente per la loro grande disponibilità. Tre saranno i vincitori, che si aggiudicheranno rispettivamente: 1^ classificato: zuccheriera TOP contenente 5 astucci di diverse qualità di zucchero di canna BRONsugar 2^ e 3^ classificato: scatola in legno Hampstead Tea London con bustine di tè e infusi assortiti E per tutti…se il tempo me lo permetterà…un pdf liberamente scaricabile in cui saranno riunite le ricette partecipanti. Quindi largo alla fantasia e alla dolcezza…io, Linda, Ely e BRONsugar vi aspettiamo numerosi con le vostre dolcezze ^_^ Ed ora un po’ di regole: 1. Possono partecipare tutti, anche chi non ha un blog 2. Le ricette devono contenere tra gli ingredienti lo ZUCCHERO di CANNA, meglio se zucchero muscovado (ma non obbligatorio) 3. Valgono SOLO le ricette pubblicate a partire da oggi 15 Marzo 2012 4. Si può partecipare con UNA SOLA RICETTA, corredata di almeno una foto 5. I partecipanti dovranno inserire il banner del contest “Basta un poco di zucchero e…” nella sidebar del blog e pubblicarlo nel post della ricetta con il link a questo post 6. I partecipanti dovranno lasciare il link della ricetta come commento a questo post 7. Chi non ha un blog potrà ugualmente partecipare inviandoinviare la ricetta, corredata di foto, al mio indirizzo e-mail [email protected] ed io provvederò ad inserirla nella lista dei partecipanti 8. non è obbligatorio essere sostenitori del blog per partecipare, ma se vorrete unirvi all’allegra brigata di Note di Cioccolato non potrà che farmi piacere. Il contest inizia oggi 12 Marzo 2012 e scadrà alla mezzanotte del 22 APRILE 2012 E adesso via…! Mi raccomando…PASSATE PAROLA! Un abbraccio a tutti, alla prossima ^_^ Le dolcezze in gara… Meringhe alla lavanda by Dolci magie Salsa mou-scovado per gelato by Ritroviamoci in cucina Biscotti alle noci by 2 Amiche in cucina Torta delle festa del papà by Aria in cucina Barrette ai fiocchi di cereali e fragole by Pensieri&Pasticci Mississipi mud pie by Dolci a gogò Crostata di ricotta e crema di nocciole by I sognatori di cucina e nuvole Mousse di ricotta ai 3 colori by Baci di zucchero Muffins arancia e cioccolato di Montersino by Di pasta impasta Torta frutti di bosco e cioccolato bianco by Frutta&Zafferano Ricecake by Il giardino dei sapori e dei colori Ciambellone miele e cioccolato fondente by Olio&Aceto Torta delle rose con crema pasticcera alla lavanda by Sapori di Elisa Carrot cake speziato by Parole di zucchero Soufflè di mele, cannella e cioccolato by Les chateau des gourmandises Plum cake al cioccolato cotto al vapore by Dolci peccati di gola Torta al caffè corretto by Pizza Fichi e Zighinì Biscotti croccanti alle mandorle by Briciole di delizie Torta di farro e mele by Chez Entity Cookies ai fiocchi d’avena e uvetta by Krisha crea Gelato al rabarbaro e crumble allo zenzero by La cuochina sopraffina Muffins al rabarbaro e zenzero by Una cucina per ChiaMa Muffins croccanti alle banane e latticello by Puffin in cucina Panna cotta caramellata by Fashion-bean Tortine di mele con ricotta, uvetta e spezie by Spelucchino Torta economica by La cucina di Petronilla Torta al caffè con toffee alle noci e mandorle by Cuori in padella Dolcetti al doppio cioccolato by Arianna Torta di carote e mandorle by Un facocero in cucina Tiramisù con biscotto charlotte by Il mio angolo di vita Biscotti alla farina di riso e ricotta by Le tenerezze di Ely Muffins al torroncino by Le padelle fan fracasso Cake di banane e semi di papavero by Dolci in boutique Pere volpine speziate alla salsa di caramello muscovado by L’angolo cottura di Baby Tortine di farro ai mirtilli by Pane, burro e alici Muffins alla banana e nocciolata by Cappuccino&Cornetto Torta brioche alla nutella e lamponi by A tutta cucina Torta di rose all’arancia e miele by Arte in cucina Tortine fondenti con crema al cocco e banane by L’ombelico di Venere Biscotti di pasta frolla allo zucchero di canna by Tea sugar cube Biscotti di riso al muscovado e semi di lino by La mamma pasticciona Crepes dei Caraibi by Penna&Forchetta Crostata sbriciolata con composta di mele e carote by Dolce meringa Torta streusel alle mele by A little place to rest Torta al tè, miele e zucchero di canna con farina integrale by Morena in cucina I liquiziotti muscovadi by La cucina di Esme Torta streusel alle mele by La dolce vita Speculoos by Cucinando con mia sorella Tortine al caramello by I dolci nella mente Brownies gluten free al cioccolato fondente e amarene by Peccati di dolcezze Pan dolce al muscovado e noci brasiliane by Baci di dama Muffins alla ricotta by Mammarum Muffins alle fragole fresche by La barchetta di carta di zucchero Tortine mele e caffè by Cooking planner Margherite con zucchero muscovado e crema alla nocciola by LoryB bistrot Corona alla ricotta nera by Diario di cucina Tortine con rapa rossa by Saparunda’s kitchen Sbriciolosa al cioccolato con cioccolato e pere by Ho voglia di cioccolato Biscotti fiori di rosa by Una pasticciona in cucina Biscotti doppi glassati con cioccolato bianco by Dolci gusti Olive oil choco banana cake by Symposion Crostata pere, cacao e fantasia di spezie by Pan di zenzero Muffins alle carote e arancia by Dolcetti&Co. Tortine all’arancia e mandorle senza farina by Menù Italy Panettone bread and butter pudding con fragole e riciclo di colomba by Sonia nel paese delle stoviglie Cupcakes alla banana by Sfizi&Pasticci Crostata mele e confettura by Valeria D. (via mail) Pastierine dolci-salate by SoSi Dolce Salato Muffins caramellati al mandarino by Limone&Stracciatella Plumcake ai mirtilli con sciroppo alla menta by Oggi pane e salame, domani… Torta al cioccolato speziato by Forno subito…Isabeau Gelato alla vaniglia con granella di anacardi caramellati by Pane e acqua di rose Treccia di ricotta al profumo di cannella by Mamma Papera Torta alla frangipane e arancia by La cucina di mamma Loredana Cake banane, cocco e cioccolato con caramello al muscovado by Cucchiaio&Pentolone Crostata vegan con frolla leggerissima by Che gusto…sa??? Torta di mele e amaretti by Italians do eat better Plum cake allo zucchero di canna e mele profumato alle mandorle by Fusilli al tegamino Pasta frolla pere e cioccolato by Happy cooking Cookies cioccolatosi alle arachidi by Delizie da mille e una notte Crostatine alla frolla di zucchero di canna con crema alla vaniglia, fragole glassate al cioccolato bianco e cristalli di zucchero by Dolcemente inventando Torta morbida di pere e cioccolato by La cucina di zia Simonetta Tortino di amaretti by Chez Denci Tortini cioccolato e nocciola con zucchero di canna by Non solo piccante Sfogliata alle pere kaiser e zucchero muscovado by Il ricettario di Cinzia Carpaccio di pesce spada in agrodolce by Una mamma in cucina Muffins simil-camillonze senza glutine by Degustibus Muffins di farro alla banana by Il dolce della vita Crumble ripieno di ricotta, pere e noci caramellate by In the name of good Torta di mele light (senza burro nè olio) by My ricettarium Budini di riso by Pentole&Allegria Linzertorte integrale alle fragole fresche by Fashion flavors Brioches all’enkir e kamut glassate alle mandorle by Silvia vs Luca project Pop corn al caramello by UnaZebrApois Biscotti al caffè e crema alle nocciole by Meditandum Mini tortine al grano saraceno by Essenza in cucina Orange rolls by Breakfast at lizzy’s Biscotti allo zucchero di canna ricoperti di cioccolato by Le mezze stagioni Cupcakes in rosa by SaleQuBi Banane al caramello e crumble by La gelida anolina Quadrotti di mela e pera by Sciroppo di mirtilli e piccoli equilibri Tortine di pane di castagne con ricotta e cioccolato by Indovina chi viene a cena? Torta caprese by Pecorella di marzapane Cookies cocco e albicocca by Il bosco di Alici Cipolle caramellate in crosta di parmigiano by Coffee&Matterello Torta di ricotta e cioccolato by A thai pianist Pavè alla cannella con glassa di cioccolato by L’albero della carambola Biscotti al triplo cioccolato by Zampette in pasta Cookies americani al cioccolato by Le torte di Gessica Crème brulèe speziata al muscovado by Il gattoghiotto Muffins alla marmellata di mandarino tardivo e semi di papavero by Nuvole di farina Tortine speziate ai datteri by Saltando in padella Biscotti con amaranto e nocciole by Il cucchiaio d’oro Madeleines allo zenzero by Acquolina Ciambella carote e cocco by Fiordirosmarino Cookies cioccolato e zucchero muscovado by Crumble di mele Plum cake ai frutti rossi e cioccolato bianco by Zucchero&Farina Biscotti integrali con mirtilli, pinoli e zucchero di canna by Il blog di Sara Chocolate chips cookies by Tina in cucina Muffins alla marmellata di mandarino tardivo e semi di papavero, ripieni marmelade-cream frosting by Nuvole di farina Pan d’épices mignon by Any secret Sesamini croccanti by Burro&Zucchero Crostata alla Nutella con frolla di nocciole e caffè by In cucina con Gioia Torta rovesciata al mango e garam masala by Crumpets&Co. Gelato alla liquirizia by Ribes&Cannella Pan di spezie by Ricordi&Tradizioni Plum cake con yogurt, banana e frutta secca by La giostra della vita Cake alle pere caramellate by Floriana (via mail) Crostata con confettura di fragole fresche e zenzero by Dolci delizie di casa Banana cake con cacao e Pina colada by La ricetta della felicità Bocconcini al torrone by Il mondo di Adry Brioche alle pere e cannella by La cuoca dentro Dolce di pane a modo mio by Marianna (via mail) Torta all’arancia senza uova e burro by Gialla tra i fornelli Triangoli di cioccolato fondente con cuore al caffè e muscovado su crema liquirizia by Acqua&Farina Biscottini alle noci e caramello by Tuttichef Muffins al cioccolato e zucchero muscovado con meringa italiana e perle mandarino by Cooking e dintorni Torta mousse al cioccolato piccante e ciliegie nere by La prova della cuoca Torta di mele e zenzero by Agrodolce Panna cotta all’arancia con caramello all’arancia e zucchero muscovado Pane&Marmellata …e quelle fuori concorso Torta alle pere e zucchero muscovado Torta soffice allo yogurt by by Note di cioccolato by Non tutto fa brodo by Arte in cucina Dolci veloci per buffet con fragole e Nutella Rose alla Nutella e nocciole by Arte in cucina by Arte in cucina by SoSi dolce salato Torta di rose alle fragole e limone by Arte in cucina Pepite al cioccolato, noci brasiliane, zenzero e zucchero Brazil pasticciona di by Non tutto fa brodo Torta di rose fragole e kiwi La giramisù di by Nella cucina di Ely Pollo caramellato al profumo d’arancia Ritornelli home-made di by La mamma Totally chocolate chips cookies di N. Lawson: chocolate addiction! Quando si parla di intolleranze/allergie alimentari viene istintivo pensare “gluten free – lactose free – nichel free”. In realtà, accanto a quella al glutine, al nichel o al lattosio, ci molte altre allergie/intolleranze, forse meno diffuse, ma altrettanto serie e che condizionano fortemente la vita quotidiana, fino quasi ad annullare l’entusiasmo per la cucina, tante sono le limitazioni imposte nella scelta degli alimenti da portare in tavola. E’ il caso ad esempio dell’allergia all’LTP (Lipid Transfer Protein), a me del tutto ignota fino a poco tempo fa, quando ne sono venuta a conoscenza attraverso questo post di Aria. La cosa mi ha shockato. Già farei una gran fatica a rivedere la mia alimentazione se un giorno mi dicessero che sono intollerante al lattosio, ma al pensiero di dover eliminare tutta la frutta (fresca e secca) e la verdura dalla mia tavola mi sentirei davvero sprofondare nella depressione. Ammiro Aria per la forza e la tenacia con cui ha saputo reagire a questo “fulmine” piombato sulla sua quotidianità, l’ammiro per aver fatto sì che la sua passione per la cucina continuasse a crescere e ad andare avanti e per la fantasia e creatività che ha saputo tirare fuori per reinventare la sua tavola, dimostrando che anche con pochi ingredienti è ugualmente possibile una cucina bella e ricca di gusto. Nel mio piccolo non potevo che raccogliere l’invito a partecipare al suo contest, visto che in ballo c’è anche la mia amata farina di kamut. Reinventare una ricetta usando solo ed esclusivamente farina di kamut, con ovviamente le limitazioni del caso…era quasi un invito a nozze! E visto che dalla lista nera dei cibi proibiti era esente anche lui, “kakaw uhanal il cibo degli Dei”…beh, non ho avuto alcun dubbio su cosa sarebbe ricaduta la mia scelta per l’occasione. Lui, uno dei miei pochi peccati di gola, l’alleato preferito per dimostrare il mio affetto alle persone a cui voglio bene, ancora una volta mi è venuto in aiuto pensando a te tesoro e a come regalare una piccola pausa golosa alle tue giornate. Bene…se siete arrivati fino a qui, a questo punto mi sento in dovere di: AVVERTENZA 1 – sconsigliare il proseguimento della lettura ai non amanti del cioccolato…mai sia ce ne fosse qualcuno in giro! AVVERTENZA 2 – mettervi in guardia dall’alto rischio di dipendenza! Il bollino è rosso, poi non dite che non vi avevo avvisato! Ed ora, per Aria e per tutti voi, i cookies più cioccolatosi che abbiate mai visto. Parola di Nigella e anche la mia! Ah dimenticavo…LTP-free of course ^_^ [ricetta liberamente adattata da qui] Totally chocolate chips cookies Print Prep time 25 mins Cook time 15 mins Total time 40 mins Per 16 cookies giganti Author: Federica Recipe type: Biscotti Serves: 16 Ingredienti 125 gr di cioccolato fondente minimo al 70% di cacao (per me Blocchetto Cuor di Cacao 75% Venchi) 125 gr di farina di kamut 25 gr di cacao amaro in polvere 70 gr di zucchero di canna (per me Swaziland BRONsugar di D&C) 50 gr di zucchero bianco semolato 110 gr di burro morbido 1 uovo freddo di frigo 1 cucchiaino da tè di bicarbonato ½ cucchiaino da tè di sale peperoncino in polvere qb (facoltativo) 175 gr di gocce di cioccolato fondente Procedimento 1. Fondere il cioccolato in microonde o a bagnomaria e lasciarlo intiepidire. 2. S e t a c c i a r e i n s i e m e l a f a r i n a c o n i l c a c a o , i l peperoncino (regolarsi secondo il gusto personale), il sale e il bicarbonato. 3. In una ciotola montare a crema il burro morbido con i due tipi di zucchero, quindi incorporare il cioccolato fuso ormai tiepido. Aggiungere l’uovo freddo di frigo e, una volta incorporato, unire il mix di farina. 4. Amalgamare bene e da ultimo aggiungere le gocce di 5. 6. 7. 8. Note cioccolato. Rivestire la placca con un foglio di carta forno e distribuirvi sopra il composto aiutandosi con il porzionatore per il gelato (come ho fatto io) o con due cucchiai. Mantenere i biscotti ben distanziati e NON appiattirli! Cuocere in forno caldo a 170°C per circa 15 minuti, non importa se all’uscita dal forno i biscotti sembreranno ancora troppo morbidi. Sfornare, aspettare 4-5 minuti, quindi trasferire su una gratella per far raffreddare completamente. * Nella ricetta originale è prevista l’aggiunta di 350 gr di gocce di cioccolato. A me sono sembrate un’esagerazione e sinceramente non avrei saputo come infilarcele! Vi assicuro che già con metà dose i cookies sono super cioccolatosi al punto giusto ma se qualcuno fosse in particolare crisi di carenza affettiva… * Nigella suggerisce che i cookies porzionati, ma ancora crudi, si possono congelare su un vassoio e cuocere in un secondo momento SENZA prima lasciarli scongelare. Io non ho provato, ma in ogni caso credo vada aggiustato il tempo di cottura! Se possibile, aspettare un giorno prima di…dare l’assalto! Con questa ricetta partecipo al contest di Aria “Trasforma la tua ricetta per me” e al contest di Benedetta “In allegato, tanto amore“ Un bacio cioccolatoso a tutti, buona settimana ^_^ Cake ai fiocchi di cereali e latticello: una colazione coi fiocchi Porcellane e tessuti GreenGate Sono sempre stata piuttosto minimalista, nell’abbigliamento, nel trucco (praticamente inesistente!), nell’arredamento e in fondo anche nella cucina. Non amo le ricette troppo cariche e complicate come non amo troppi fronzoli nella vita quotidiana. SEMPLICITA’ sembra essere la mia parola d’ordine, a 360 gradi! Certo non la stessa della cassiera che mi sono trovata davanti qualche giorno fa al supermercato, intenta a scambiare quattro chiacchiere con la cliente incinta davanti a me! Se non fosse che Carnevale è ormai passato, avrei quasi potuto pensare che finito il turno di lavoro sarebbe schizzata dritta dritta ad una festa in maschera, con i capelli infiocchettati e un trucco così pesante che per riportare alla luce i suoi occhi (per altro di un meraviglioso colore verde) ci sarebbe servito un intero flacone di latte detergente insieme ad una ventina di dischetti! E sicuramente anche quel bel colorino ambrato non era proprio frutto di una recente vacanza alle Maldive nè di un ciclo intensivo di lampada, ma piuttosto di un consistente strato di terra abbrozzante. “maschio o femmina?” chiede, sfoderando un sorriso a 64 denti “non so, ho preferito non saperlo; mi piacciono le sorprese” risponde tranquilla la ragazza. “oh io vorrei tanto un giorno avere una bambina. Così posso metterle tutti i fiocchettini, i vestitini a fiori e farle le treccine!” 0_0!!! ma vuole una figlia o una bambola?!?!?!Spero sinceramente che abbia un maschio…o forse no! Se poi fa le treccine pure a lui sono guai! Mamma…GRAZIE per avermi concesso jeans e scarpe da ginnastica e soprattutto i capelli corti!!! Che poi a me i fiocchi piacciono e anche tanto…a colazione però! CAKE ai FIOCCHI di CEREALI e LATTICELLO Print Prep time 15 mins Cook time 45 mins Total time 1 h Per uno stampo 30×11 cm Author: Federica Recipe type: Plum cake Serves: 10-12 Ingredienti 15 0gr di farina 00 150 gr di farina di cereali 50 gr fiocchi di cereali misti + un po’ per la superficie 2 uova 50 gr miele di limone (o d’acacia o millefiori) 75 r di zucchero di canna (per me Brazil BRONsugar di D&C) 50 gr olio di semi (mais o girasole) 200 gr di latticello 60 gr di misto semi e frutta secca scorza grattugiata di limone 12 gr di lievito per dolci sale Procedimento 1. In una ciotola setacciare insieme le farine con il lievito, aggiungere lo zucchero, i fiocchi di cereali, la frutta secca, un pizzico di sale e mescolare. 2. In una seconda ciotola sbattere leggermente le uova con una forchetta, aggiungere il miele, l’olio, il latticello, la scorza grattata del limone ed emulsionare il tutto. 3. Versare gli ingredienti umidi nella ciotola con gli ingredienti secchi e mescolare con un cucchiaio quel tanto che basta ad amalgamare il composto, senza lavorare eccessivamente, come per i muffins. 4. Trasferire il composto in uno stampo da plum cake, imburrato e infarinato, distribuire sulla superficie una manciata di fiocchi di cereali e cuocere in forno caldo a 180°C per circa 45 minuti (fare la prova stecchino). 5. Coprire verso la fine con un foglio d’alluminio se dovesse colorire troppo. 6. Sformare e lasciar raffreddare su una griglia. Porcellane e tessuti GreenGate Buona colazione! Un abbraccio, e buona Festa della Donna a tutte. Alla prossima… Biscotti con farina di castagne, riso e zucchero muscovado: let me smile! Di farina nel sacchetto n’è avanzata in quantità ci vorrebbe qualche idea…oh perbacco che si fa? D’imburrare la tortiera oggi voglia non ne ho mr cake m’ha già aiutata, già lo so…non cederà! E difatti: “no, ciccina…oggi in ferie me ne sto, che di caldo ne son pieno e di fresco ho voglia un po’!” Hai capito il fannullone, che mi lascia su due piedi ma se spera molli tutto ahi ahi ahi se la vedrà! Un fido amico è già arrivato a rimpiazzar lo sfaticato “forza dai ti aiuto io, ma ci vorrebbe un che di brio. Sai lo dice anche la Mary e queste cose lei le sa, basta un po’ di zuccherino e gran figura si farà. Allor sei pronta a cominciare? Forza dai facciamo in fretta c’è una piccola sorpresa qui già pronta che ti aspetta. Dal sorriso al broncio scuro con un click io passerò ma pur sempre volentieri allo sgranocchio cederò. E se con dei bei colori mi vorrai poi decorare impasta il doppio, non sbagliare… tutti mi vorran mangiare” Tralasciando la descrizione della cucina reduce dall’impresa “decorazione (uhhhhh parolone!) a colori” (per la serie “come trasformare un mezzo albume in un’arma di distruzione di massa!”) e delle scene fantozziane per formare 4 conetti di carta forno che mi hanno tenuta impegnata ben 20 dico 20 minuti (roba che la mia “nipotina di 4 anni” ne avrebbe fatti il doppio in un quarto del tempo, sono sicura!!!!) è stato proprio un bel pomeriggio. SMILE and LIFE WILL SMILE ^_^ Biscotti con farina di castagne, riso e zucchero muscovado Print Prep time 1 h 30 mins Cook time 15 mins Total time 1 h 45 mins Per circa 25 biscotti Author: Federica Recipe type: Biscotti Serves: 25 Ingredienti 125 gr di farina di riso 75 gr di farina di marroni (o di castagne) 25 gr di amido di mais 75 gr di zucchero muscovado (per me Mauritius Muscovado BRONsugar di D&C) 1 uovo 80 gr di burro ½ cucchiaino di lievito sale Procedimento 1. Lavorare a crema il burro morbido con lo zucchero e un pizzico di sale, aggiungere l’uovo leggermente sbattuto e lasciar assorbire. 2. Unire quindi le farine setacciate insieme con il lievito e lavorare velocemente compattando il tutto. 3. Avvolgere l’impasto nella pellicola e lasciarlo riposare in frigo almeno un’ora. 4. Stendere la pasta allo spessore di 0,5 cm e ritagliare i biscotti nelle forme preferite. 5. Allinearli sulla placca foderata di carta forno e cuocere a 180°C per circa 12-15 minuti (regolarsi in base al proprio forno). 6. Sfornare e lasciar raffreddare su una gratella. 7. Decorare a piacere con la glassa colorata. Note La farina di marroni è più dolce rispetto alla farina di castagne che, al contrario, presenta un retrogusto amarognolo abbastanza accentuato. Se si usa farina di castane conviene aumentare a 90 gr la dose di zucchero. Con questa ricettina allegra e zuccherina partecipo al contest di Letizia “A prova di bimbo” Un abbraccio a tutti, buona settimana ^_^