Nata nel 1984 dalla passione di Luciano Passoni per la tecnologia, l

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Nata nel 1984 dalla passione di Luciano Passoni per la tecnologia, l
Ritratti d’impresa | Sir
Nata nel 1984 dalla passione
di Luciano Passoni per la tecnologia,
l’azienda modenese è leader mondiale
nell’automazione industriale
Soluzioni industriali avanzate grazie alla tecnologia,
in particolare la meccatronica. Di questo si occupa Sir.
La sua mission aziendale è la «fabbrica automatica»
che usando al 100 per cento la robotica è in grado
di accompagnare il prodotto attraverso tutte le fasi
di Massimiliano Panarari - Foto Elisabetta Baracchi
La casa
dei Robot
62 OUTLOOK
ir è l'acronimo di «soluzioni industriali robotizzate», una
sigla proiettata verso il futuro e che racchiude una storia
d'impresa tutto sommato ancora giovane. Ma anche prestigiosa perché, divenuta oggi la vera e propria «azienda dei robot»,
si colloca stabilmente tra le prime industrie italiane del settore
della robotica e dell'automazione industriale di alto livello, per il
quale il nostro Paese possiede ancora, al momento, un significativo primato.
Il debutto vero e proprio dell’azienda avviene nel 1984, grazie a
un'intuizione di Luciano Passoni, quando si costituisce come entità autonoma a seguito della fusione di tre realtà che operavano da
oltre un decennio nel settore della progettazione meccanica, di
quella elettronica e della costruzione di macchine speciali per le
maggiori industrie nazionali. Il fondatore, personalità forte e attratta dalla tecnologia, con lunga esperienza (a cominciare dal
1958) di progettazione nel settore delle grandi linee di montaggio
S
per l'industria automotive (in primis la Fiat), ne è il presidente e
condivide di recente le responsabilità di governance dell'azienda
con il figlio Davide, che dirige dal 2000 il fondamentale settore ricerca e sviluppo, e con il direttore generale Lino Ferrari.
Gli inizi, come spesso accade, si rivelano tutt'altro che facili. Un
mercato tutto da scoprire e commesse estremamente complesse
sotto il profilo tecnico, a cui lo staff aziendale riesce a rispondere
in maniera positiva, ma senza che arrivino le giuste ricompense
economiche. È stata dura ma ne è valsa la pena, si potrebbe commentare a posteriori. E infatti, oggi che gli effetti velenosi della
recessione continuano a farsi sentire, sono proprio lo spirito e la
forza di volontà delle origini che continuano ad animare il fondatore e lo inducono a proseguire nella sua attività, accompagnando
giorno dopo giorno il suo sogno di sempre: progettare e produrre
innovazione. Il debutto avvenne all'insegna dei primi prototipi di
robot antropomorfi (Tomcat) e cartesiani (Firebird e Phantom);
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Ritratti d’impresa | Sir
I NUMERI DI SIR
78 dipendenti
Fatturato in costante crescita:
milioni di euro nel 1991,
milioni nel 2002,
milioni nel 2007
oltre
1,8
18
25
Settori di intervento: automotive,
metalmeccanica, ceramica e sanitari,
alimentare e beverage,
pallettizzazione e confezionamento,
aerospaziale, energia
1,5 milioni di euro investiti ogni anno
in ricerca e sviluppo
2 laboratori universitari
di progettazione avanzata
di cui 1 all’interno del Dipartimento
di Ingegneria meccanica di Modena
La novità | Partnership strategica con l’università
ome coniugare esperienza pratica e studio
teorico, progettazione finalizzata alla realizzazione di una più ampia prototipazione e mo
dellizzazione? Quale compromesso trovare tra i
tempi ristretti delle attività produttive e quelli inevitabilmente più lunghi delle ricerche tecnologiche?
L’idea vincente è non solo nel fare incontrare
mondo produttivo e mondo della ricerca, ma nel
permettere che questi si fondano, dando il meglio
nella collaborazione. È quanto l’azienda fondata da
Passoni ha ottenuto e il motivo per cui si può dire
C
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che Sir è «dentro» l’università e che l’università
è «dentro» l’azienda. La collaborazione si è
concretizzata con la realizzazione di due laboratori universitari di progettazione robotica
avanzata: uno all’interno degli stabilimenti produttivi di Strada Canaletto, il secondo all'interno
del Dipartimento di Ingegneria meccanica di
Modena e Reggio Emilia. In entrambe le strutture gli esperti della Sir in ricerca e sviluppo
aziendale e i ricercatori universitari lavorano a
stretto contatto su progetti strategicamente
orientati al medio e lungo termine, e con futuri
possibili impieghi nell’attività produttiva.
Il team che in questo modo opera permette che
si riuniscano e si scambino i punti di vista teorici e pratici: ognuno dei componenti è sia braccio sia mente, praticità e intelletto, in una osmosi di idee, esperienze, fantasie che trovano il modo di fondersi. Un luogo dove i concetti sulla robotica intelligente del futuro, la robomatica, prendono forma e sostanza.
L.A
specialmente il Tomcat, uno dei pionieristici esempi di manipolatore antropomorfo con controllo complesso a sei gradi di libertà,
rappresentava per l'epoca l'esito di un enorme successo in termini
di ricerca e sviluppo, che vide attivati per un intero biennio svariati progettisti meccanici ed elettronici. Nomi affascinanti e che evocano film di fantascienza, ma che costituiscono la realtà in carne e
ossa (anzi, in viti, metallo e, soprattutto, software avanzato) di
molti processi produttivi delle nostre imprese. Dopo i primi anni
trascorsi a integrare i propri robot, Sir decide di cessare la produzione del Tomcat, a causa della concorrenza dei grandi produttori
mondiali, imprese del livello di Abb, Comau e Fanuc, che avvalendosi di consistenti economie di scala e di elevata produzione in termini numerici, potevano proporre prezzi molto più che concorrenziali. Intanto, continuava la produzione dei robot cartesiani, di notevole precisione e di buon progetto meccanico. Sir diviene così un
Davide Passoni, dal 2000 responsabile
del settore ricerca e sviluppo di Sir
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Ritratti d’impresa | Sir
Il reparto produttivo
all’avanguardia
che Sir ha realizzato
nel 2004
alla prima periferia
di Modena
«Il nostro segreto
è di sapere
risolvere
qualunque
problema
ci venga posto»,
spiegano Luciano
e Davide Passoni,
le due generazioni
a capo
dell’azienda,
«Sir è capace
di trasformare
le esigenze
del cliente
in soluzioni
speciali,
innovative
e tagliate
su misura»
I ROBOT
L’Italia e il Giappone hanno il primato
nelle aziende che producono robot
2.500
impianti
Sir conta più di
installati in Italia e all’estero
Quota export
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20%
Mercati principali: Germania, Francia,
Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda,
Messico e Cina
integratore puro, in grado di realizzare impianti con robot delle
principali casi costruttrici mondiali e di progettare e mettere a sistema le modalità di automazione che ruotano intorno alla tipologia dell'antropomorfo, dalla meccanica all'elettronica, sino alla programmazione, passando attraverso lo studio e la costruzione di
macchinari e dispositivi collaterali alla lavorazione robotizzata.
All'indomani di un primo accordo con la casa costruttrice giapponese Nachi per la fornitura di macchine antropomorfe e dopo un
periodo trascorso nell'integrazione di macchine Comau, Sir diviene uno dei maggiori utilizzatori mondiali degli antropomorfi Abb.
La stessa azienda svedese, non a caso, cita Sir come uno dei suoi
cinque partner strategici mondiali, sicuramente il numero uno
non solo in Italia ma anche europeo. Ma non mancano applicazioni realizzate con altre case di prestigio, quali Fanuc, Kuka e Comau: l'azienda modenese, difatti, integra nel complesso una media di 100 robot all'anno.
Un altro momento centrale della storia di Sir è rappresentato
dall'ingresso del Siti-B&T Group, leader planetario nella fornitura di impianti di automazione per ceramica e beni strutturali. Con
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Ritratti d’impresa | Sir
Gruppo Sirio,
sicurezza no problem!
DALL’ATELIER TECNOLOGICO
ALLA FABBRICA ROBOTIZZATA
2004
Nel
l’azienda si sposta
a Modena e viene inaugurata
la nuova sede
“Sicurezza” è non doversi più
preoccupare della sicurezza.
Per garantire la vostra tranquillità,
Gruppo Sirio, leader nei servizi di
security, risponde in modo mirato,
innovativo ed efficace ad ogni
esigenza di protezione, mettendo
in campo esperienza, risorse
umane professionali e avanzate
soluzioni tecnologiche.
Al cliente Sirio…
la libertà di pensare ad altro.
La struttura è appositamente realizzata
per la progettazione e la realizzazione
degli impianti più complessi
metri quadri
su un’area di
occupati
di cui
dal reparto produttivo
destinati agli uffici
e
17.000
5.000
2.000
oltre 450 dipendenti distribuiti in diverse sedi dislocate in tutto il
mondo, dopo una fase iniziale di conoscenza Siti B&T, ha riconosciuto il valore di quello che era, all'epoca, per molti versi ancora
un laboratorio artigiano e un atelier tecnologico, aiutandolo a
compiere il salto e a trasformarsi nella grande azienda che è oggi
con i suoi 78 dipendenti. Grazie infatti alla ricapitalizzazione operata da Siti-B&T Group nel 1991, e alla conseguente ristrutturazione dell'organizzazione aziendale, si creano le premesse per lo
sviluppo della società, che passa dagli 1,8 milioni di euro di fatturato agli oltre 25 milioni realizzati nel 2007. Con più di 2.500 impianti installati in Italia e all'estero (Germania, Francia, Spagna,
Portogallo, Belgio, Olanda, Messico, Cina), Sir occupa una posizione di tutto rilievo nel settore della robotica, confermandosi come
uno dei maggiori system integrator al mondo. Le collaborazioni riguardano nomi illustri del panorama italiano e internazionale, spaziando dalla piccola officina ai grandi gruppi internazionali: Ferrari, Ducati, Aermacchi, Alcoa, Leitner, Bonfiglioli, Kone, Acc, Asso Werke, Bbs, Berco, Camozzi, Franke, Carraro, Daf, Graniti
Fiandre, Brevini, Fondital, Aermec, Bifrangi, Angelo Po, Automotive Lighting, Marposs, Piaggio, Marzocchi, Lombardini, Vm
Motori, Motori Minarelli, Ognibene, Oil Control, Omr, Teksid Alluminium, Roca, Speedline, Teuco, Walvoil, Zanardi, Zucchetti,
Brembo, Far, Vdp.
Le sue applicazioni vanno dall'assemblaggio robotizzato flessibile ai processi robotizzati (sbavatura, taglio, finitura), dal carico
e scarico complesso alla saldatura e alla palletizzazione, attraverso la realizzazione di macchine speciali e la costante crescita di integrazione tra robot e attrezzature. Le ultime tecnologie introdotte prevedono l'utilizzo di sistemi di visione per la guida robot e il
controllo qualità, di simulatori fuori linea e digitalizzatori per la
programmazione virtuale del robot, di sensori di forza per una
integrazione sempre più spinta tra robot e ambiente. Il progressivo orientamento verso impianti sempre più complessi, prestigiosi
e di notevoli dimensioni testimonia il perseguimento di un sogno
che è ormai una vera e propria missione aziendale: la «fabbrica
automatica», una robotica a tutto tondo che, integrandosi con la
logistica, sia in grado di accompagnare il prodotto attraverso tutte
le fasi del flusso produttivo, dal reperimento dei materiali, alle
lavorazioni, all'assemblaggio, sino allo stoccaggio finale.
Di qui, anche l'espansione fisica, con la scelta di costruire una
sede di dimensioni superiori, che vede la sua inaugurazione a fine
2004: Sir può vantare oggi infatti una struttura di 17.000 metri
quadri di superficie, di cui 5.000 occupati dal reparto produttivo e
1.700 dagli uffici di ingegneria, una garanzia per rispondere a esigenze costruttive di impianti grandi e complessi. In tale occasione,
la ragione sociale passa così, definitivamente, da «Sistemi industriali robotizzati» a «Soluzioni industriali Robotizzate», la dizione
attuale. L'anno successivo, nel 2005, il fondatore di Sir Luciano
Passoni viene insignito dall'Università degli Studi di Modena e
Reggio Emilia della laurea ad honorem in Ingegneria meccanica,
il coronamento accademico di una lunga carriera. Si tratta di un
OUTLOOK 69
SI FA UN GRAN PARLARE DI RETI D’IMPRESA.
S.C. srl L’HA GIÀ REALIZZATA.
Un’azienda che da sempre precorre i tempi
con strategie vincenti di coordinamento,
condivisione, aggregazione.
Una realtà pronta a soddisfare le rinnovate
richieste di mercato con strumenti e strategie
qualificate e all’avanguardia.
Œ
• 10 le imprese aderenti
• 43 milioni il fatturato complessivo
• 180 tra dipendenti e collaboratori
S.C. srl
Sede Legale: Via Nonantolana, 692 - 41122 Modena
Sede Amm. e Operativa: Viale delle Nazioni, 96 - 41122 Modena
Tel: +39 059 454041 Fax : +39 059 3160232 - www.sc-srl.com - [email protected]
Ritratti d’impresa | Sir
riconoscimento che è la prova di un rapporto molto stretto e intenso con l'ateneo, che
si sostanzia innanzitutto nella realizzazione dei laboratori di tecnologia avanzata
dentro cui lavorano vari studenti con il dottorato di ricerca, alcuni presso l'università
e uno all'interno della Sir stessa, che risulta così una tra le pochissime realtà italiane
a possedere un laboratorio universitario permanente interno alla propria struttura, testimonianza di una relazione con il mondo
universitario ispirata al desiderio di avvicinare proficuamente due mondi dotati di
caratteristiche e pregi molto differenti, ma
accomunati da obiettivi che (per fortuna)
stanno diventando via via più condivisi.
Quali sono, allora, i segreti dell'impresa
Sir? Innanzitutto, il suo essere un «problem
solver» di alto livello, attraverso la realizzazione di prototipi e la fornitura al cliente,
in relazione alle specifiche esigenze, di soluzioni speciali, tagliate su misura e innovative. E ancora, il lavoro pionieristico e la
capacità (e volontà) di collocarsi sempre sulla trincea dell'innovazione: non molti sanno che l'Italia, insieme al Giappone, presenta la massima concentrazione di robot
al lavoro al mondo, oltre che di aziende che
li producono e li integrano. Ma si tratta di
un modus operandi tutt'altro che scontato
in Italia perché, aspetto affrontato in un
libro che Luciano Passoni ha scritto qualche tempo fa intitolato «Il tramonto», il
nostro Paese non riesce quasi mai, o molto
raramente, a fare sistema e sta diventando
sempre di più una nazione sfibrata, stanca
e sfiduciata, mentre in altre realtà, come
l'Asia, la voglia di fare e anche di competere economicamente dilagano e crescono in
maniera pressoché inarrestabile. Un Paese, il nostro, che è sempre stato manifatturiero e produttivo, ma al quale la finanza,
anziché fornire un contributo positivo, negli ultimi tempi ha dato ulteriori sferzate
micidiali, cullando tutti nell'illusione di una
crescita infinita e illimitata che, come nota
Luciano Passoni, «non è più possibile, ammesso e non concesso che lo sia mai stata».
Ma Sir c'è e tiene il campo. Il suo prodotto è quindi, prima di tutto, una soluzione
che soddisfa lo specifico problema di auto-
Sono molti i brevetti usciti dal settore ricerca e sviluppo
dell’azienda modenese, registrati sia in Italia sia all’estero
mazione di un cliente: idee flessibili e su misura, che hanno portato l'impresa a registrare numerosi brevetti sia sul territorio
nazionale sia a livello internazionale, uno degli aspetti su cui si
giocherà sempre di più la competizione globale. Proprio la concorrenza su scala mondiale impone di affrontare con coraggio nuovi
mercati e settori, con le armi dell'innovazione e dell'internazionalizzazione: attualmente il portafoglio ordini dell'azienda è distribuito per l'80 per cento sul mercato domestico e per il restante su
quello estero. Dunque, l'azienda di Strada nazionale Canaletto,
pur considerando ancora essenziali l'automotive e la metalmeccanica (duramente colpiti dalla crisi di questi ultimissimi anni), sta
operando per differenziare ed è così entrata nell'alimentare e nel
beverage, nella pallettizzazione e nel confezionamento, nell'aerospaziale e nell'energia, nei sanitari (con una nuova divisione in grado di progettare e costruire sistemi robotizzati atti a coprire l'intero flusso produttivo) e sta spingendo l'acceleratore delle ricerche
sulla «visione artificiale tridimensionale».
Forse, ancora una volta, i numeri e le cifre parlano più di tante
parole: nonostante le ricadute delle avversità del mercato mondiale, Sir investe 1,5 milioni di euro all’anno in ricerca e sviluppo,
e crede fortemente nelle intelligenze del suo territorio, come dimostra il protocollo di intesa con l'Università di Modena e Reggio Emilia. Fatti, e non parole.