La Gestione Finanziaria

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La Gestione Finanziaria
LA GESTIONE FINANZIARIA
1
AGENDA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
PERCHÉ È COSI’ IMPORTANTE?
OBIETTIVO
SOGGETTI COINVOLTI
3.1 Cda ed Asset Allocation Strategica
3.1.1 Come si arriva all’ Asset Allocation Strategica
3.1.2 Modello Attuariale
3.2 Gestori ed Asset Allocation Tattica
3.2.1 Tipo di gestione passiva
3.2.2 Tipo di gestione semi – attiva
3.2.3 Limiti di investimento qualitativi
3.2.4 Controllo del Rischio
3.3 Banca Depositaria
VALORE QUOTA
4.1 Esempio pratico
LE ASSET CLASSES DI BYBLOS
PORTAFOGLI BYBLOS / ASSET ALLOCATION
6.1 Comparto Bilanciato
6.2 Comparto Garantito
6.3 Comparto Dinamico
UN CONTROLLO SU PIU’ FRONTI
7.1 Applicativo NOVE – Misure di Rischio
7.2 Piattaforma Bloomberg
RENDIMENTI (NETTI) ANNUALI BYBLOS VS SETTORI AL 31.12.15
COVIP 31.03.16 – ISC BYBLOS VS FPA E PIP
2
1. PERCHE’ E’ COSI’ IMPORTANTE?
…E’ il cuore pulsante che
consente al Fondo di erogare
prestazioni ai propri aderenti,
salvaguardando ed
incrementando i loro risparmi.
La gestione finanziaria è il risultato di un insieme di attività coordinate ed
intraprese tra diversi attori.
3
2. OBIETTIVO
…Investire contributi e TFR degli
iscritti al Fondo al fine di colmare il
gap tra i tassi di sostituzione della
previdenza pubblica pre e post
riforme.
GAP
Vengono selezionati strumenti finanziari che offrono rendimenti attesi
idonei alla finalità.
4
3. SOGGETTI COINVOLTI
 Il CDA del Fondo predispone l’ Asset Allocation
Strategica, ovvero le linee guida che dovranno
essere rispettate dai Gestori.
 I Gestori – in seguito alla stipula di un mandato
di gestione con il Fondo – sono incaricati di
investirne il patrimonio.
 La Banca Depositaria è incaricata di custodire i
titoli in appositi conti e svolgere diverse attività
di controllo.
Le risorse - in custodia alla Banca Depositaria - sono quindi investite da
un Gestore (o più Gestori) nel rispetto degli indirizzi dettati dal Fondo.
5
3.1 Cda ed Asset Allocation Strategica
1
2
Il CDA traccia le linee
guida degli investimenti,
guardando alle marco
classi nella loro interezza
(azioni, obbligazioni, titoli
di stato, etc.).
3
Ha una visione strategica
che tiene in
considerazione variabili
macroeconomiche,
valutandole secondo un
orizzonte temporale di
medio/lungo periodo.
La scelta di istituzione di uno o più comparti (portafogli) di investimento e
delle loro caratteristiche rientra in questa attività.
Tali linee guida si traducono nella selezione di un benchmark (portafoglio
ideale, composto da titoli) al quale i Gestori dovranno allineare la loro
Asset Allocation Tattica….
6
3.1.1 Come si arriva all’Asset Allocation Strategica?
…Ma come faccio ad essere sicuro che
queste scelte d’investimento
(benchmark selezionato) vadano
effettivamente ad erogarmi una
pensione tale da garantirmi il tenore di
vita promesso?....
…La costituzione del portafoglio è la
fase finale di un processo di analisi
quali – quantitative effettuate attraverso
un modello attuariale che tiene conto di
diverse variabili oggettive !!!
7
3.1.2 Modello Attuariale
1
2
Si effettua un’analisi
demografica sulla platea
d’iscritti e se ne stima il
tempo di permanenza
medio al fondo.
Si procede quindi ad
un’ analisi economica
sui contributi versati e
da versare nel tempo di
permanenza stimato.
3
4
Si capitalizzano i
montanti accumulati
ai tassi di rendimento
attesi offerti dalle
asset classes
selezionate.
Si arriva quindi al calcolo delle
pensioni che verranno erogate e
grazie alle quali si colmerà il gap
previdenziale.
8
3.2 Gestori ed Asset Allocation Tattica
 La gestione delle risorse finanziarie
è affidata a soggetti regolati dalla
CONSOB (Banche, SGR,
Compagnie di assicurazione, ecc.),
che vengono individuati tramite un
processo di selezione ad evidenza
pubblica (gara).
 I Gestori sono incaricati di
selezionare i singoli titoli (es: Google
piuttosto che IBM) – con orizzonte
temporale anche di breve periodo tenendo conto dei vincoli normativi e
delle linee guida dell’ Asset
Allocation Strategica imposta dal
Fondo.
L’operato dei Gestori viene monitorato dal Fondo tramite l’analisi dei
principali indicatori statistici di rischio e performance.
9
3.2.1 Tipo di gestione passiva
 Nella gestione passiva, il gestore ha come obiettivo di replicare
l'andamento del benchmark e conseguire un rendimento in linea con lo
stesso , minimizzando i costi di gestione.
1
2
Essendo un portafoglio di titoli delinea pertanto
un profilo di rischio-rendimento atteso.
3
=
Benchmark
Il Benchmark è un portafoglio di titoli (parametro
oggettivo) che riflette coerentemente le decisioni
di investimento prese in fase di Asset Allocation
Strategica.
Rappresenta quindi il criterio di riferimento
al quale confrontare i rendimenti del
portafoglio costruito dal Gestore in fase di
Asset Allocation Tattica.
Gestore
La Gestione di Byblos è passiva per un solo mandato. Per gli altri, ai
gestori viene lasciato un margine di scostamento dal benchmark…
10
3.2.2 Tipo di gestione semi - attiva
 Il Gestore nel costituire il portafoglio in fase di Asset Allocation Tattica
può selezionare titoli diversi da quelli segnalati nel Asset Allocation
Strategica dal CDA….
1
2
Il portafoglio creato dal Gestore si può quindi
discostare in termini di titoli che lo compongono
…Questo portafoglio avrà anche esso un profilo
di rischio / rendimento atteso.
 livello rischio/rendimento
=
Benchmark
3
Gestore
Pertanto anche se cambiano le componenti del
benchmark, quello che conta è che il livello di
rischio / rendimento dei due portafogli siano
allineati.
Al Gestore vengono però posti alcuni limiti nel discostarsi dal
benchmark….
11
3.2.3 Limiti di investimento qualitativi
 Al fine di monitorare le scelte del Gestore, il Fondo impone limiti di
investimento nel rispetto di:
1.
2.
Direttive emanate dal D.lgs. n. 252/2005 in tema di limiti di
investimento;
Linee strategiche definite in fase di Asset Allocation Strategica.
 Alcune tipologie di asset classes sono escluse
perché ritenute troppo rischiose o non
combaciabili alle caratteristiche di un Investitore
Istituzionale come un Fondo Pensione.
I fondi pensione perseguono l’interesse degli aderenti e dei beneficiari
della prestazione pensionistica.
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3.2.4 Controllo del Rischio
 Tracking Error (TE)
Benchmark = 7 %
8%
 indica la capacità del gestore di battere il
mercato (benchmark);
 Formula = (Rf – Rb).
 Tracking Error Volatility (TEV)
Benchmark = 7 %




Misura la volatilità di questa differenza;
Formula TEV =
(TE);
Se alta, allora la gestione è attiva;
Se è bassa allora la gestione è passiva.
2%
Gestore = 8 %
7,5 %
…Scenario ottimale per
il Fondo.
Benchmark = 7 %
6,5 %
Il Fondo - nelle convenzioni - impone ai Gestori di non oltrepassare una
certa soglia di TEV.
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3.3 Banca Depositaria
Custodia del patrimonio finanziario di Byblos.
Raccolta bonifici effettuati dalle aziende ai fini
contributivi; rimborso delle prestazioni
richieste dagli aderenti al Fondo; e pagamento
delle transazioni effettuate dai gestori
nell’attività di gestione finanziaria.
Controllo dei limiti di legge e di convenzione
sui portafoglio dei gestori.
Verifica accuratezza del calcolo dei valori quota.
Analisi di portafoglio attraverso l’applicativo NOVE.
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4 VALORE QUOTA
Cos'è la quota
 La quota è un’unità di ripartizione che serve per attribuire a ciascun aderente
l’ammontare di patrimonio di sua competenza secondo le disposizioni della
commissione vigilanza fondi pensione COVIP (www.covip.it).
 L'acquisizione di nuove quote avviene all'atto del versamento dei contributi al fondo.
 Il numero delle quote acquisite nel mese si ottiene dividendo l'importo totale del
contributo per il valore della quota alla data di investimento.
 Il numero di quote di ciascun aderente è determinato dalla somma delle quote
acquisite.
Cos’è il valore di quota
 Il valore della quota è il prezzo di una singola quota del fondo, ottenuto dal valore di
Byblos al netto delle spese e delle tasse (Attivo Netto Destinato alle Prestazioni)
diviso per il numero totale delle quote del fondo.
 Il controvalore in Euro delle quote alla data e‘ ottenuto moltiplicando la somma delle
quote acquisite per il valore della quota.
Riassumendo, la posizione previdenziale dell’aderente varia per:
1.
2.
L'incremento del numero di quote conseguente alle sue contribuzioni;
La variazione del valore della quota conseguente gli investimenti.
15
4.1 Esempio pratico (1)
1
Numero
quote?...
2
Bisogna vedere a quanto ammonta il Valore Quota nel
momento in cui il Sig. Rossi aderisce al Fondo....
VQ = Attivo Netto dedicato alle prestazioni / Numero quote esistenti
Quindi se ANDP = 1.000 € ed il Fondo è suddiviso in 100 Quote….
3
VQ =
4
…..per cui
10
Quote
2,5 % (netto)
Nuovo VQ =
16
4.1 Esempio pratico (2)
Ad inizio mese successivo…
1
8 Nuove
quote
Il VQ al momento in cui versa per la seconda volta 100 € è pari a 12,5 €
In definitiva…
2
 Il Sig. Rossi al momento del secondo versamento
disporrà quindi in totale di 18 quote
(10 dal primo versamento + 8 dal secondo);
 Il Valore della quota è di 12,5 €;
 La sua posizione al Fondo sarà pertanto di 225 €
(18 x 12,5 €) a fronte di un versamento complessivo
di 200 €.
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5. LE ASSET CLASSES DI BYBLOS
Azioni
 Chi acquista titoli di capitale (azioni) diventa socio della società emittente,
partecipando quindi al rischio economico della stessa
(> grado di rischio/rendimento).
Obbligazioni
 Chi acquista titoli di debito diviene finanziatore dell’emittente il titolo
(Stato o Società) ed ha il diritto di percepire gli interessi previsti dal
regolamento dell'emissione nonché il rimborso a scadenza del capitale
prestato (< grado di rischio/rendimento).
OICR
 Si tratta dei fondi comuni di investimento all’ interno dei quali ci sono
comunque azioni o obbligazioni come sottostante.
Derivati
 Strumenti di copertura finalizzati ad ottimizzare la gestione del portafoglio.
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6. PORTAFOGLI BYBLOS / ASSET ALLOCATION
€ 157 mln





Profilo di rischio basso;
Capitale garantito a scadenza, con rendimento annuo lordo del 2%;
Per chi cerca rendimenti bassi e stabili nel breve periodo;
Durata media (consigliata) di permanenza al Fondo fino a 5 anni;
Gestore unico: UnipolSai Assicurazioni.
€ 573 mln




Profilo di rischio medio;
Per chi rimane al fondo per un periodo medio/lungo;
Durata media (consigliata) di permanenza al Fondo di almeno 5
anni;
Tre gestori: State Street GA, Groupama AM, Duemme SGR.
€ 5,7 mln




Profilo di rischio medio/alto;
Per chi cerca rendimenti elevati nel lungo periodo ed è
maggiormente propenso al rischio;
Durata media (consigliata) di permanenza al Fondo di almeno 10
anni;
Gestore unico: Eurizon Capital SGR.
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*Il patrimonio del Comparto Dinamico è investito al 100% in OICR, i cui sottostanti (titoli) sono ripartiti
come indicato nel grafico.
6.1 Comparto Bilanciato 31.12.2015
Assets
Utilities
1%
Technology
2%
Industrial
2%
6%
Government
21%
8%
Energy
1%
Diversified
0%
Consumer, Non-cyclical
Azioni
69%
Financial
73%
Altro
Settore
5%
Consumer, Cyclical
3%
Communications
2%
Basic Materials
1%
Obbligazioni
Altro
6%
Valute
$ 10,7 %
£ 10 %
€ 76 %
Altre Valute
3,3 %
20
6.2 Comparto Garantito 31.12.2015
Assets
Settore
1%
Government
96%
3%
96%
Altro
Altro
Obbligazioni
4%
OICR
Valute
€ 100 %
21
6.3 Comparto Dinamico 31.12.2015
Settore
Assets
OICR
100%
100%
OICR
Valute
€ 100 %
22
7. UN CONTROLLO SU PIU’ FRONTI

Che controlli mette in atto il Fondo?

Raccoglie i report settimanali e mensili dei gestori;

Riceve e verifica i report settimanali e mensili inviati dal consulente
finanziario;

Incrocia i dati e verifica che non vi siano discrepanze;

Indaga sull’eventuale superamento dei limiti di convenzione e di legge
indicati dalla depositaria;

Utilizzando la piattaforma NOVE fornita dalla banca depositaria, produce
un report trimestrale che sottopone al controllo del Cda;

Monitora il portafoglio attraverso la piattaforma NOVE. Tale piattaforma
permette al fondo di monitorare una serie di dati quali ad esempio
performance, elenco titoli, investimenti per area geografica, controllo limiti,
turnover, VAR, etc.);

Monitora le operazioni effettuate dai gestori in conflitti di interesse ;

E’ in fase di implementazione la piattaforma Bloomberg, attraverso la quale
il Fondo sta internalizzando la funzione di controllo del rischio finanziario
dei portafogli.
23
7. 1 Applicativo NOVE – Misure di Rischio
All’interno del report sono disponibili i valori dei principali indicatori
statistici.
24
7. 2 Piattaforma Bloomberg
Piattaforma automatizzata attraverso la quale predisporre in tempo reale la
reportistica necessaria a svolgere analisi quantitative sui singoli comparti.
25
8. RENDIMENTI (NETTI) ANNUALI BYBLOS VS
SETTORI AL 31.12.15
1
TFR
3,7
1,3
2,4
2,2
1,2
9,2
FPA
8,1
8,0
7,7
2,9
1,1
0,4
3,5
5,0%
-1,7
10,0%
FPN
5,0
3,6
1,7
15,0%
8,1
8,0
10,4
Bilanciato
0,0%
-5,0%
2011
2012
2013
TFR
2014
3,3
4,6
4,3
1,3
6,7
2013
1,9
0,9
1,2
11,9
FPA
2015
3,1
2,0
1,7
-0,5
-0,3
3,5
5,0%
1,7
10,0%
2,9
15,0%
FPN
7,7
6,6
10,0
Garantito
2014
0,0%
I comparti Byblos, nel
corso del quinquennio
esaminato, hanno
performato meglio - in
termini di rendimenti
annuali - rispetto ai
rendimenti medi dei
comparabili del proprio
settore di riferimento e
di altre forme
pensionistiche.
Netti = al netto dei costi di gestione del Fondo
FPN = Fondi Pensione Negoziali
FPA = Fondi Pensione Aperti
-5,0%
2015
2
TFR
3,3
3,8
1,2
3,8
1,3
1,7
8,5
8,7
FPA
2,9
3,5
-0,6
-2,3
5,0%
0,0
10,0%
FPN
8,2
15,0%
9,2
10,0
11,7
Dinamico
8,5
2012
6,6
8,3
2011
Il TFR lasciato in
azienda è, dati alla
mano, l’opzione di
accumulo meno
vantaggiosa.
0,0%
26
-5,0%
2011
2012
2013
2014
2015
9. COVIP 31.03.2016 – ISC BYBLOS VS FPA E PIP
Bilanciato
5,0%
FPA
“
3,9
4,0%
3,0%
2,0%
PIP
2,6
2,2
2,1
1,5
1,1
0,5
1,0%
1,7
1,3
0,4
1,2
0,2
0,0%
2 anni
5 anni
Garantito
5,0%
PIP
35 anni
FPA
3,0%
2,6
2,2
1,3
2,1
1,5
0,7
1,0%
1,7
1,3
0,6
2 anni
5 anni
Ad un iscritto, costa molto meno
Investire in uno qualsiasi dei tre
comparti Byblos che nelle altre
forme pensionistiche presenti sul
mercato !!!

Rendimento netto - nelle tasche
dell’iscritto - che sarà pertanto
maggiore a fronte di una incidenza
percentuale minore che i costi
avranno sulla somma accumulata.

Per cui il montante finale - a parità
di condizioni – sarà più alto per
Byblos e la prestazione finale sarà
pertanto maggiore.
0,4
10 anni
Dinamico
5,0%
PIP
35 anni
FPA
3,9
4,0%
3,0%
2,6
2,2
2,1
1,5
1,2
0,6
1,0%
1,7
1,3
0,4
1,2
0,3
0,0%
2 anni
5 anni
10 anni
35 anni
”

1,2
0,0%
2,0%
(ISC) consente di comprendere, in
modo semplice ed immediato, il
peso che i costi sostenuti
annualmente dal fondo hanno
sulla posizione individuale
dell’iscritto.
3,9
4,0%
2,0%
10 anni
…L’ indicatore sintetico dei costi
27
*PIP = Piani Individuali Pensionistici