valutazione del rischio chimico - Provincia di Forlì
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Provincia di Forlì-Cesena Valutazione del Rischio da Agenti Chimici D.Lgs. 81/2008 – Titolo IX REDATTO DA REVISIONE DATA 0 10 luglio 2012 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 2 di 48 1. PREMESSA.................................................................................................................................................... 3 2. METODOLOGIA ADOTTATA PER VALUTARE I RISCHI .................................................................................... 4 2.1 ANALISI INIZIALE ...................................................................................................................................................... 4 2.2 STRATEGIA DELL’INDAGINE E DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ......................................................................................... 5 2.2.1 Valutazione attraverso l’algoritmo di stima del rischio.............................................................................. 5 3. VALUTAZIONE DEL RISCHIO.........................................................................................................................11 3.1 CICLO LAVORATIVO E ANALISI DELLE MANSIONI ............................................................................................................ 11 3.2 RICOGNIZIONE DELLE SOSTANZE................................................................................................................................ 15 3.3 VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER MANSIONI .................................................................................................................. 18 3.3.1 Operaio Viabilità....................................................................................................................................... 18 3.3.2 Meccanico................................................................................................................................................. 18 3.3.3 Impiegato ................................................................................................................................................. 18 3.3.4 Operatore stampa .................................................................................................................................... 18 3.3.5 Tecnico cantieri......................................................................................................................................... 18 4. CONCLUSIONI..............................................................................................................................................18 4.1 RIEPILOGO DEI RISULTATI......................................................................................................................................... 18 4.2 CAMPIONAMENTI IGIENISTICO AMBIENTALI ................................................................................................................. 18 4.3 VERIFICA EFFICACIA MISURE INTRAPRESE .................................................................................................................... 18 4.4 DISPOSIZIONI IN CASO DI INCIDENTI O DI EMERGENZA.................................................................................................... 18 4.5 SORVEGLIANZA SANITARIA....................................................................................................................................... 18 4.6 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI.......................................................................................................... 18 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 3 di 48 1. Premessa Il presente documento viene predisposto ai sensi del titolo IX del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. al fine di valutare il rischio chimico per gli addetti della Provincia di Forlì-Cesena. L’art. 223 del D.Lgs. 81/2008, così come modificato dal D.Lgs. 106/2009, prevede infatti che nella valutazione di cui all'art. 28, il datore di lavoro determini l'eventuale presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro e valuti anche i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di tali agenti, prendendo in considerazione in particolare: a) le loro proprietà pericolose; b) le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal responsabile dell’immissione nel mercato tramite la relativa scheda di sicurezza predisposta ai sensi dei decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52 e 14 marzo 2003, n. 65 e successive modifiche; c) il livello, il modo e la durata dell'esposizione; d) le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti tenuto conto della quantità delle sostanze e dei preparati che li contengono o li possono generare; e) i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici di cui un primo elenco è riportato negli allegati XXXVIII e XXXIX; f) gli effetti delle misure preventive e protettive adottate o da adottare; g) se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese. La valutazione viene effettuata per mansioni e per fasi di lavoro utilizzando un metodo a indici, che sarà di seguito descritto, considerando l’esposizione per via inalatoria e cutanea a tutti gli agenti chimici pericolosi, secondo la definizione fornita dalla normativa I risultati ottenuti in quest’analisi esprimono la classificazione dei livelli di rischio dei lavoratori dal punto di vista igienistico industriale. E’ comunque fondamentale per la valutazione definitiva il parere del medico competente per prendere ogni decisione relativa agli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008. Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 4 di 48 2. Metodologia Adottata Per Valutare I Rischi 2.1 Analisi iniziale Per la valutazione dei rischi legati alla presenza degli agenti chimici è stata condotta innanzitutto un’analisi dei processi, della documentazione e degli ambienti di lavoro, secondo le fasi di seguito descritte: o analisi delle schede di sicurezza di tutte le materie prime utilizzate in tutte le fasi di lavoro con raccolta dei dati in una tavola sinottica; o analisi dei processi per identificare: eventuali agenti chimici presenti come intermedi o sottoprodotti di reazione, prodotti finiti, fonti di agenti chimici aerodispersi nell’ambiente di lavoro (evaporazione, dispersione, abrasione, decomposizione termica,….); o analisi delle mansioni e delle modalità operative; o individuazione dei gruppi di lavoratori a profilo di esposizione equivalente, andando ad intersecare ogni agente pericoloso con i lavoratori che possono entrare in contatto con lo stesso e facendo riferimento anche ai risultati anonimi della sorveglianza sanitaria; o verifica delle misure di prevenzione e protezione adottate, attraverso: ∗ l’analisi dei processi tecnologici e degli ambienti (ciclo chiuso, presenza di sistemi di aspirazione ed estrazione), ∗ ∗ ∗ l’adeguatezza dei DPI in dotazione, l’esistenza di procedure operative scritte che contengano chiare indicazioni di sicurezza relative all’agente chimico in esame, la formazione e informazione del personale relativamente agli effetti tossicologici degli agenti chimici. Nel caso specifico si è fatto anche riferimento all’analisi delle mansioni presenti nel Documento di Valutazione dei Rischi ed alle precedenti valutazioni del rischio chimico. Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 5 di 48 2.2 Strategia dell’indagine e della valutazione del rischio 2.2.1 Valutazione attraverso l’algoritmo di stima del rischio La valutazione dell'esposizione ai rischi connessi con l'utilizzo di preparati chimici, non cancerogeni o mutageni, è stata desunta parametrizzando il contributo sia delle caratteristiche intrinseche delle sostanze sia dell'effettiva qualità dell'esposizione, secondo il modello di calcolo proposto dall'Assessorato alla Sanità della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con altri enti locali di pari livello e disponibile attraverso l’algoritmo di calcolo denominato MoVaRisCh. Sono stati pertanto identificati e quantificati i seguenti fattori: • gravità potenziale dell'agente chimico • durata dell'effettiva esposizione all'agente chimico • livello di esposizione, qualitativo e quantitativo, all'agente chimico che caratterizzano la pericolosità dell'agente chimico così come utilizzato in azienda e del rischio residuo risultante dall'applicazione delle misure organizzative e gestionali di prevenzione e protezione . E' stato pertanto necessario entrare nel merito degli aspetti riguardanti i singoli preparati presenti e utilizzati, riassumendo poi in un quadro sintetico i dati derivanti dall'analisi di dettaglio. Nell'ambito del turno lavorativo, inteso come giornata tipo, sono state individuate, mediante intervista diretta con gli operatori, le possibili occasioni di utilizzo dei singoli prodotti chimici, caratterizzate da diverse modalità di svolgimento e intese come specifiche attività lavorative finalizzate all'ottenimento di un ben preciso risultato operativo, differenziando in particolare i compiti caratterizzati da un uso sistematico del formulato da quelli legati a forme di utilizzo estemporaneo od occasionale. L'indicatore di rischio connesso con l'utilizzo dell'agente chimico è stato quindi calcolato ponderando gli indici associati ai tre fattori precedentemente menzionati secondo la formola: Ri = Pi x Ei Ove: Ri rappresenta il rischio residuo dovuto all'esposizione dell'i-esimo prodotto chimico, l'entità del quale determina la natura delle misure specifiche di prevenzione e protezione necessarie Pi è il parametro legato alla pericolosità intrinseca dell'i-esimo prodotto chimico, in funzione della sua tossicità acuta e/o cronica Ei è il fattore moltiplicativo relativo al quantitativo di i-esimo agente chimico utilizzato per addetto e per settimana, relativamente al tempo ed alle modalità di esposizione Il rischio viene calcolato separatamente per esposizioni inalatorie e per esposizioni cutanee: Rinal = Pi x Einal Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 6 di 48 Rcute = Pi x Ecute Dove il rischio cumulativo è ottenuto dalla risultante dei due: 2 2 Rcum = Rinal + Rcute L’indice di pericolosità P è stato determinato sulla base delle proprietà tossicologiche degli agenti chimici. La gravità intrinseca di un prodotto o di un intermedio è stata stimata sulla base delle conoscenze derivanti dalle schede di sicurezza fornite dal produttore a corredo dello stesso o, in mancanza, dai dati desumibili dalla letteratura tecnica. In funzione delle frasi di rischio R applicabili ai prodotti chimici, derivanti dalle loro caratteristiche tossicologiche note, ogni preparato è stato assegnato ad una classe di gravità caratterizzata da un indice ad essa associato. A ciascuna frase R è stato associato un punteggio in grado di rappresentare la gravità del danno associato al prodotto e la reversibilità o meno degli effetti derivanti dall'esposizione all'agente, secondo la tabella prevista dal “Modello di Valutazione del Rischio da Agenti Chimici pericolosi per la salute” elaborato dalla Regione Emilia, alle pagine 11 – 14. Nella metodologia MoVaRisCh l’indice di pericolo P è espresso da un punteggio variabile da 1 a 10. L’indice di esposizione per via inalatoria Einal viene determinato attraverso il prodotto di un subindice I (intensità dell’esposizione) per un sub-indice d (distanza del lavoratore dalla sorgente di intensità I).: Einal = Ii x di Ove: Ii è il parametro legato alle quantità in uso, alle proprietà chimico-fisiche ed alla modalità di impiego dell'i-esimo prodotto chimico di è il fattore moltiplicativo che tiene conto della distanza fra l’i-esima sorgente ed i lavoratori esposti Ii è a sua volta frutto di un calcolo tra diversi parametri: Ii = Di x Ui x Ci che, partendo da considerazioni sulla disponibilità all’aerodispersione (D) sulla base della seguente tabulazione: Disponibilità D Quantità in uso < 0,1 kg 0,1÷1 kg 1÷10 kg 10÷100 kg > 100 kg Solido/nebbia 1 1 1 2 2 Altobollente 1 2 3 3 4 Bassobollente 1 3 3 4 4 Polveri fini 1 3 3 4 4 Gas 2 3 4 4 4 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 7 di 48 Permette di attribuire un valore sia al successivo indicatore U (funzione di D): Uso U Tipologia d’uso Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D1 1 1 1 2 D2 1 2 2 3 D3 1 2 3 3 D4 2 3 3 3 Sia a C, che tiene conto dei fattori di compensazione relativi alle misure precauzionali d’uso: Tipologia di controllo Compensazione C Contenimento Aspirazione Segregazione Ventilazione Manipolazione completo localizzata /Separazione generale diretta U1 1 1 1 2 2 U2 1 2 2 3 3 U3 1 2 3 3 3 Attraverso il parametro che tiene conto del tempo di effettiva esposizione si determina I, noto C: Intensità I Tempo di esposizione < 15 min 15÷120 min 120÷240 min 240÷360 min > 360 min C1 1 1 3 3 7 C2 1 3 7 7 10 C3 3 7 10 10 10 L’indice di esposizione per via inalatoria Einal viene determinato attraverso il prodotto tra il valore dell’indice determinato secondo la tabella sovrastante e il fattore distanza determinato secondo la tabella seguente: Fattore d d Distanza dalla sorgente <1m 1÷3 m 3÷5 m 5÷10 m > 10 m 1 0,75 0,50 0,25 0,1 L’indice di esposizione per via cutanea Ecute viene determinato attraverso una matrice che tiene conto della tipologia d’uso e del livello di contatto cutaneo: Ecute Tipologia d’uso Nessun Contatto Contatto accidentale Contatto discontinuo Contatto esteso Sistema chiuso 1 1 3 7 In matrice 1 3 3 7 Uso controllato 1 3 7 10 Uso dispersivo 1 7 7 10 L'avvenuta classificazione, attraverso numeri ed indici, dei diversi parametri Pi, di ed Ii considerati, ha consentito l'apprezzamento integrato degli stessi mediante la seguente tabella Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 8 di 48 di correlazione tra l'indice Rcum e la qualità della stima, in grado di definire sinteticamente il rischio residuo: Classe di valori di Rcum Valutazione del rischio residuo 0,1 ÷15 Minimo (Trascurabile) 16 ÷20 Lieve (Irrilevante) 21 ÷40 Modesto 41 ÷80 Elevato Si è ritenuto potersi affermare l'esistenza di un rischio trascurabile (con riferimento all'esposizione al singolo prodotto chimico) ovvero moderato (con riferimento alla mansione, quindi al complesso degli agenti chimici a cui la singola figura è esposta) allorché l'indicatore di rischio si collochi nelle prime due classi di ripartizione, con valore quindi non superiore a 20. Nel caso siano disponibili monitoraggi igienistici dell'analita, in caso di concentrazioni misurate oltre il 50 % del TLV non si è ritenuto comunque possibile valutare come trascurabile il rischio residuo, anche se il corrispondente indice di rischio fosse risultato inferiore a 20. In caso di monitoraggi di tipo strumentale il punteggio relativo al parametro di è stato assegnato con le stesse modalità che nel caso precedente, mentre ad Ii è stato attribuito un valore determinato in proporzione alla concentrazione di agente misurata, rapportata al TLV seguendo la seguente tabella: Intensità dell'esposizione Indice Ii < 10 % del TLV 1 10 ÷ 25 % del TLV 3 26 ÷ 50 % del TLV 7 51 ÷ 100 % dell' del TLV 10 > 100 % del TLV 10 Di norma le sostanze sono state considerate indipendentemente. In caso di utilizzo contemporaneo di più sostanze o preparati la valutazione è stata condotta sulla sostanza con indice di Ii maggiore mentre qualora le sostanze abbiano il medesimo organo bersaglio o un dimostrato effetto additivo è stata considerata la somma delle quantità utilizzate. Il rischio chimico per la sicurezza è stato valutato mediante monitoraggio delle criticità riportate nell’Allegato 2B del documento riportante gli orientamenti pratici di applicazione della Direttiva 98/24/CE. In particolare, si è valutata la presenza di elementi in grado di determinare un rischio potenziale oggettivamente apprezzabile, quali: Valutazione del rischio chimico • • • • Presenza di agenti etichettati F+, O, E presenza di combustibili Potenziali emergenze ambientali Frequenza e continuità delle lavorazioni • • • • Durata delle lavorazioni Modalità di utilizzo Preparazione e formazione addetti Modalità di conservazione e deposito • • Presenza di preparati instabili o reattivi Presenza di preparati e/o sostanze caustici o corrosivi Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 9 di 48 In dettaglio, dall’esame delle classificazioni effettuate dagli sviluppatori degli algoritmi più diffusi (MOVARISCH, INFORISCH) in base agli effetti deducibili dall’etichettatura, è stato possibile operare la seguente classificazione del grado di pericolosità per la sicurezza di sostanze e preparati: Tipo di rischio per la sicurezza Pericolosità Livello di pericolo per la sicurezza MOLTO ELEVATO ELEVATO MEDIO BASSO Sostanze e preparati Sostanze e preparati Sostanze e preparati Sostanze e preparati Altamente tossici tossici nocivi Irritanti R 26, R 27, R28 R 23, R 24, R 25 R 20, R 21, R 22 R 36, R 37, R 38 R 32 Altamente corrosivi R 64, R 41 R 65, R 66, R 77 intrinseca R 35 Corrosivi Sensibilizzanti R 34 R 42, R 43 soffocanti Emananti gas tossici R 29, R 31 Pericolosità Sostanze e preparati Sostanze e preparati Sostanze e preparati Sostanze e preparati intrinseca Esplosivi Altamente infiammabili Infiammabili Flash point R1, R 2, R 3, R 4, R 5 R 11 R 10 > 100 °C R 6, R 9 Comburenti Flash point estremamente R 7, R 8, R 17 55 ÷ 100 °C Infiammabili R 11, R 12, R 14 R 15, R 16, R 18 R 19, R 30, R 44 Successivamente è comunque possibile tenere conto della presenza delle misure generali di tutela in grado di ridurre il rischio residuo per la sicurezza, eventualmente anche ad un livello ritenibile (c.d. “basso”). Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 10 di 48 Si ritiene quindi presente un pericolo sicuramente non basso per la sicurezza in caso di prodotti etichettati: Frase di rischio R01 R02 Descrizione Esplosivo allo stato secco. Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d’ignizione. R03 R04 R05 R06 R09 R12 R13 R14 R15 R16 R18 R19 R30 R44 Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d’ignizione. Forma composti metallici esplosivi molto sensibili. Pericolo di esplosione per riscaldamento. Esplosivo a contatto o senza contatto con l’aria. Esplosivo in miscela con materie combustibili. Altamente infiammabile. Gas liquefatto altamente infiammabile. Reagisce violentemente con l’acqua. Reagisce violentemente con l’acqua liberando gas facilmente infiammabili. Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti. Durante l’uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili. Può formare perossidi esplosivi. A contatto con l’acqua libera gas tossici e facilmente infiammabili. Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato Invece il livello di pericolo per la sicurezza è da definire attraverso ulteriori approfondimenti, integrando la valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi titolo IX, con il titolo XI del D.Lgs. 81/08 (rischio da atmosfere esplosive) e il DM 10/03/98, in caso di: Frase di rischio R07 Descrizione Può provocare un incendio. R08 R10 Può provocare l’accensione di materie combustibili. Infiammabile. R11 Facilmente infiammabile. R17 Spontaneamente infiammabile all’aria. Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 11 di 48 3. Valutazione del Rischio 3.1 Ciclo lavorativo e analisi delle mansioni Nelle successive tabelle si riporta l’elenco delle mansioni, le attività effettuate e le sostanze utilizzate così come indicato dal Datore di Lavoro. Mansioni specifiche Ciclo lavorativo Operaio Viabilità Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che prestano la propria opera nel territorio, nelle strade ed in fabbricati gestiti dall’Amministrazione. Tale attività consiste nella manutenzione delle strade ed in particolare nel rifacimento del manto stradale, nella manutenzione a scarpate e fossi, nella manutenzione a guardrail, rifacimento e manutenzione a segnaletica orizzontale e verticale. Tale attività prevede la sporadica presenza negli uffici per rapporti con i superiori. - Effettua la manutenzione delle strade, scarpate e fossi, nel territorio di competenza dell' Amministrazione Provinciale. - Effettua lavorazioni inerenti opere edilizie correlate a cantieri stradali - Effettua lavorazioni inerenti opere idrauliche - Effettua lavorazioni inerenti opere da fabbro quali saldature, ecc. - Effettua movimentazione dei carichi. - Effettua sopralluoghi e interventi di manutenzione delle strade, della segnaletica,del verde. - Effettua opere di manutenzione del verde. - Svolge attività di protezione da eventi atmosferici quali sgombero neve,rimozione di rami o altri materiali sulla carreggiata, nei fossi relativi, ecc. - Effettua lavorazioni di manutenzione in genere anche in condizioni di emergenza quali forti piogge, frane, forti nevicate, slavine, ghiaccio, ecc. - Gestisce magazzini e depositi di attrezzature. - Utilizza macchine operatrici, di proprietà dell' Amministrazione o a noleggio,quali pale gommate, camion, spandi sale, furgoni, trancia erba, scava fossi,botti emulsione acida, ecc. - Utilizza prodotti chimici quali catrame, emulsione acida, sale chimico, miscela di benzina e benzina, vernici e diluenti e fitofarmaci. - Effettua lavorazioni di manutenzione agli automezzi ed attrezzature nei fabbricati di competenza (sostituzione coltelli, ingrassatura, cambio olio). - Utilizza macchine utensili e saldatrice per piccoli lavori di carpenteria leggera. - Utilizza prodotti chimici quali olio motore, olio cambio, olio idraulico, elettrodi/filo per saldatura. - Controlla ed eventualmente coordina le squadre di lavoro esterne. - Utilizza Autoveicoli a guida libera dell'Amministrazione Provinciale. viene assegnata tale mansione ai lavoratori che prestano il proprio servizio all’esterno degli uffici con prevalenza per attività di gestione e controllo di cantieri edili o stradali - Svolge attività tecnica, sul territorio, all’esterno di luoghi di lavoro dell’Amministrazione, correlata con la progettazione e direzione lavori di opere pubbliche Tecnico cantieri Valutazione del rischio chimico Mansioni specifiche Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 12 di 48 Ciclo lavorativo Effettua sopralluoghi preventivi ai fini della progettazione. Svolge attività di direzione e controllo nei cantieri temporanei o mobili. Coordina squadre di lavoro con lavoratori, mezzi e macchine operatrici dell’Amministrazione ovvero con mezzi e macchine operatrici noleggiate a freddo o a caldo. - Svolge attività di controllo e direzioni di lavori anche in cantieri posti all’interno di luoghi di lavoro. - Effettua o controlla l’esecuzione di indagini geologiche. - Effettua sopralluoghi in materia di dissesti del suolo. - Utilizza Autoveicoli a guida libera dell'Amministrazione Provinciale. Impiegato viene assegnata tale mansione ai lavoratori che prestano il proprio servizio negli uffici con o senza utilizzo di videoterminali, ovvero con l'utilizzo dei videoterminali per meno di 20 ore settimanali anche non consecutive. Nell’ambito di tale mansione si prevede che detti lavoratori possano effettuare missioni e spostamenti finalizzati a raggiungere luoghi di – lavoro simili a quelli di appartenenza. - Svolge mansioni secondo diverse finalità e competenze, assimilabili a lavoro d’ufficio senza l’ausilio di videoterminali , ovvero con l'utilizzo dei videoterminali per meno di 20 ore settimanali anche non consecutive - Provvede alla compilazione e redazione di documenti ed elaborati ai fini burocratico e amministrativo - Esiste la possibilità di ricevere utenti e/o colleghi per i fini a cui è preposto - Svolge attività di progettazione tecnica riconducibile a lavoro d’ufficio, senza l’ausilio di videoterminali - Utilizza Autoveicoli a guida libera dell'Amministrazione Provinciale. Meccanico viene assegnata tale mansione ai lavoratori che prestano il proprio servizio presso l’officina meccanica dove vengono effettuate le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria di automezzi e macchine operatrici. - Ripara veicoli e sostituisce pezzi meccanici - Effettua operazioni di cambio olio e liquidi - Effettua il cambio gomme, anche per le diverse stagionalità - Provvede al lavaggio degli automezzi - Mette in carica delle batterie - Utilizza Autoveicoli a guida libera dell'Amministrazione Provinciale per spostamenti esterni anche riconducibili al soccorso Operatore viene assegnata tale mansione ai lavoratori che prestano il proprio servizio presso il Centro stampa dove vengono effettuate le attività di riproduzione e stampa di pubblicazioni, stampa volantini, manifesti . - Gestisce il processo di riproduzione e stampa - Si approvvigiona di carta e inchiostro - Taglia e regola il supporto cartaceo per renderlo idoneo alla stampa - Valutazione del rischio chimico Mansioni specifiche Operaio Viabilità Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 13 di 48 Sostanze chimiche Erbicida a base di glifosate Vernice stradale Diluente per vernice stradale Conglomerato bituminoso a freddo Emulsione bituminosa Granulare per assorbimento olii Gas di scarico veicoli a combustione interna Polvere di cemento Carburanti per autotrazione Meccanico Olii lubrificanti Fumi di saldatura Gas di scarico veicoli a combustione interna Carburanti per autotrazione Operatore stampa Toner per stampanti SOV Ozono Tecnico cantieri Gas di scarico veicoli a combustione interna Impiegato Toner per stampanti Per ciò che concerne la valutazione dei rischi in oggetto, in base alla tipologia di attività svolta ed alle sostanze utilizzate, si considera l’esposizione ad agenti chimici per quanto riguarda i seguenti gruppi omogenei di mansione: o Operaio Viabilità o Tecnico cantieri o Meccanico o Operatore stampa o Impiegato Per ciò che riguarda le sostanze pericolose, sono stati considerati: o le schede di sicurezza ed i dati sulle tempistiche fornite dal Datore di Lavoro, riportati in Allegato. Questi sono stati analizzati attraverso il modello MOVARISCH La pericolosità (frasi di rischio) delle materie prime e dei prodotti utilizzati sono state individuate all’interno delle schede di sicurezza fornite dal Datore di Lavoro e confrontate anche con le schede internazionali di sicurezza (ICSC: http://www.cdc.gov/niosh/ipcs/italian.html). In modo cautelativo è stata utilizzata la classificazione peggiorativa in base ai criteri dell’algoritmo utilizzato. Tra tutte le lavorazioni saranno evidenziate mediante ombreggiatura arancione quelle da considerarsi a rischio non irrilevante, in base alla classificazione effettuata a partire dalla tabella sottostante. Rischio irrilevante per la R ≤ 15 Rischio trascurabile salute 16 ≤ R ≤ 20 E’necessario analizzare nel dettaglio le misure adottate Valutazione del rischio chimico Rischio non irrilevante 21 ≤ R ≤ 40 per la salute 41 ≤ R ≤ 80 R > 80 Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 14 di 48 Rischio significativo Rischio medio Rischio grave, è necessario rivalutare e implementare le misure nonché intensificare i controlli e i monitoraggi Per ciascuna lavorazione si è calcolato, tramite l’algoritmo MOVARISCH, a partire dagli indici di esposizione e di pericolosità, il valore dell’Indice di rischio per ciascuna delle sottofasi omogenee. In base ai tempi di durata delle singole sottofasi, si è determinato, per ponderazione, l’indice di rischio complessivo di ciascuna lavorazione. Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 15 di 48 3.2 Ricognizione delle sostanze Le formulazioni (preparati) presenti in azienda sono in numero relativamente contenuto, ma sono presenti situazioni di coesposizione. Una tipizzazione analitica per preparati non è pertanto praticabile per effettuare una valutazione del rischio chimico. Anche se la norma consente di valutare il rischio da agenti chimici pericolosi sia per sostanze che per preparati, nel caso in esame si procederà focalizzando l’analisi del rischio sulle sostanze in quanto con ciò si riconduce la valutazione agli stessi criteri che vengono poi applicati quando si effettuano misure di inquinanti in ambiente di lavoro. Le eventuali misure, infatti, vengono eseguite sulle singole sostanze, non sul preparato, e il campionamento tiene conto delle loro proprietà chimico-fisiche e tossicologiche. Poiché tutto il processo di valutazione del rischio chimico parte quindi dalla corretta definizione dei pericoli associati ad un agente chimico pericoloso, si ritiene comunque corretto incentrare la valutazione sulla sostanza piuttosto che sul preparato. La ricognizione dell’esposizione, e quindi la valutazione del rischio, è in ogni caso ricondotta alla mansione o gruppo omogeneo di lavoratori, individuata in tali termini anche attraverso l’esecuzione di specifiche fasi lavorative. Per quantificare il rischio, in prima battuta si è effettuata un analisi per fasi lavorative, considerando le stesse in modo autonomo: questo è stato possibile in relazione alla lunga durata delle stesse. L’analisi per preparati consente di inquadrare le modalità di esposizione del lavoratore. La quantità delle sostanze utilizzate è invece stata presa a riferimento per evidenziare, assieme alla frequenza di svolgimento, la mappatura gerarchica delle condizioni di esposizione e la presenza di eventuali criticità nelle fasi lavorative. Essendo presenti molteplici preparati che contengono una stessa sostanza e non essendo standardizzati i sincronismi in merito alle esposizioni contemporanee alle diverse fasi di lavoro, per evitare la parcellizzazione del rischio potenzialmente in grado di comportarne una sottostima si è proceduto ad effettuare una successiva fase di approfondimento degli apporti imputabili alle singole sostanze, in base alle quantità presenti. Per tenere conto della reale quantità a cui è esposto il lavoratore durante la giornata lavorativa, come ad esempio nel caso in cui una stessa sostanza si trovi in più preparati a diverse concentrazioni, si è quindi operata un’analisi per sostanze, con riferimento ai quantitativi impiegati. Per la valutazione del rischio si sono considerate le proprietà chimico-fisiche e tossicologiche delle sostanze, mentre per le modalità di esposizione si è fatto riferimento alla situazione più ricorrente non episodica. Dette misure sono comunque specificate ed in grado di mantenere le condizioni di rischio ad un livello ritenibile se correttamente attuate. Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 16 di 48 LEGENDA ABBREVIAZIONI SSPCR = sospetto RESP = cancerogeno respiratorio SSNC = sistema nervoso EYE = occhio apparato POLM = polmoni CUTE = assorbimento per SKIN = pelle via cutanea SEN = sensibilizzante VST = capacità visiva centrale RPRD = capacità riproduttiva OCLR = apparato oculare NPLS = neoplasie FNPL = funzione ASM = asma CNCR = cancerogeno polmonare Sostanza utilizzata Frase di rischio Note TLV mg/mc Bersaglio Erbicida a base di glifosate Non pericoloso (Roundup 450 E SIMILARI) Vernice stradale R11-63 Diluente per vernice stradale R11-20/21/22- RPRD SEN 36/38-48/20- 46 (Dicloropro- VST, pano) RESP, EYE 1,6 (Benzene) CNCR 1370 (Nafta) RESP, RPRD, 63-65-6668/20/21/22 Conglomerato bituminoso a Non pericoloso freddo Emulsione bituminosa Non pericoloso Granulare per assorbimento Non pericoloso olii Gas di scarico veicoli a R 40-66 CUTE, CNCR combustione interna Carburanti per autotrazione R 40-65-66 OCLR, SSNC Polvere di cemento Grasso lubrificante Diluente R 36/37/38 - 43 1 (Portland) FNPL, RESP Non pericoloso R 11-20/21/2236/38-48/2063-65-66- 75,4 TOL VST, RPRD 1187 ACET Valutazione del rischio chimico 68/20/21/22 Fumi di saldatura R 36/38-40- SOV Ozono 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 17 di 48 262 MET CUTE 5 POLM R 36-66/67 1200 RESP, SSNC R 37 0,2 RESP 42/43 Toner per stampanti Rev. SSPCR SEN Non pericoloso Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 18 di 48 3.3 Valutazione del rischio per mansioni 3.3.1 Operaio Viabilità Le sostanze chimiche utilizzate dall’OPERAIO VIABILITÁ nella giornata lavorativa più gravosa ricorrente e non episodica sono le seguenti: PRODOTTO ETICHETTA q Pinal Pcute Erbicida a base di glifosate n.p. (Roundup 450 E SIMILARI) 2,1 1,5 Vernice stradale R11-63 6,9 2,1 Diluente per vernice stradale R11-20/21/226,9 3,25 Conglomerato bituminoso a freddo n.p. 2,1 1,5 Emulsione bituminosa n.p. 2,1 1,5 Granulare per assorbimento olii n.p. 1,5 1,5 1÷10 R 36/37/38-43 6,5 2,25 0,1÷1 R 40-66 7 1,5 10÷100 R 40-65-66 7 2,1 1÷10 36/38-48/20-63- kg/die 10÷100 10÷100 65-66-68/20/21/22 Polvere di cemento Gas di scarico veicoli Carburanti per autotrazione > 100 Nelle otto ore lavorative viene inspirata una quantità d’aria pari a 3000 litri (circa 6 litri al minuto) che alla densità di 1,29 kg/mc equivalgono a 3,87 kg. Assumendo cautelativamente una concentrazione di inquinante di 1 g/m3, sulla base dei dati mediamente rilevati dalle centraline di monitoraggio ARPA, si ottiene una dose quotidiana di 3 g. La strategia di valutazione, di tipo semiquantitativo, ha richiesto la ripartizione dei preparati in gruppi omogenei per indice di pericolo per organo bersaglio, facendo riferimento al coefficiente relativo alla pericolosità per l’organo (esclusi quindi i coefficienti riferibili ad altri organi, valutati separatamente), considerando la somma dei tempi e delle quantità per definire lo scaglione di esposizione. Si è considerato lo scaglione di tempo e di quantità già relativo all’esposizione cumulativa a tutti i prodotti con caratteristiche di pericolosità omogenee. Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 19 di 48 APP. RESPIRATORIO PRODOTTO FRASI R Indice P Vernice stradale R11-63 Diluente per vernice stradale R11-20/21/22- q tempo Kg/die 6,9 120-240 10÷100 7 > 360 10÷100 6,5 > 360 0,1÷1 7 15-120 1÷10 36/38-48/20-636,9 65-6668/20/21/22 Gas di scarico veicoli R 40-66 Polvere di cemento R 36/37/38-43 Carburanti per autotrazione R 40-65-66 CUTE PER CONTATTO L’entità dell’esposizione può essere valutata secondo il prospetto sottostante: Ecute Tipologia d’uso 3 Nessun Contatto Contatto accidentale Contatto discontinuo Contatto esteso Sistema chiuso 1 1 3 7 In matrice 1 3 3 7 Uso controllato 1 3 7 10 Uso dispersivo 1 7 7 10 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 20 di 48 Tracciamento linee stradali Esposizione indiretta ai vapori di solvente Disponibilità D Quantità in uso 3 < 0,1 kg 1÷ ÷10 kg 1 10÷ ÷100 kg 2 > 100 kg 1 0,1÷ ÷1 kg 1 Solido/nebbia Altobollente 1 2 3 3 4 Bassobollente 1 3 3 4 4 Polveri fini 1 3 3 4 4 Gas 2 3 4 4 4 Uso U 2 Tipologia d’uso 3 Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D1 1 1 1 2 D2 1 2 2 3 D3 1 2 3 3 D4 2 3 3 3 Compensaz. C Tipologia di controllo 3 Contenimento completo Aspirazione localizzata Segregazione /Separazione Ventilazione generale Manipolazione diretta U1 1 1 1 2 2 U2 1 2 2 3 3 U3 1 2 3 3 3 Intensità I Tempo di esposizione 10 < 15 min 15÷ ÷120 min 120÷ ÷240 min 240÷ ÷360 min > 360 min C1 1 1 3 3 7 C2 1 3 7 7 10 C3 3 7 10 10 10 Fattore d Distanza dalla sorgente ½ <1m 1÷ ÷3 m 3÷ ÷5 m 5÷ ÷10 m > 10 m d 1 ¾ ½ ¼ 0,1 I 10 x d 0,5 = Einal 5 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 21 di 48 Tracciamento linee stradali / tutte operazioni a bordo strada Esposizione indiretta ai gas di scarico Disponibilità D Quantità in uso 2 < 0,1 kg 1÷ ÷10 kg 1 10÷ ÷100 kg 2 > 100 kg 1 0,1÷ ÷1 kg 1 Solido/nebbia Altobollente 1 2 3 3 4 Bassobollente 1 3 3 4 4 Polveri fini 1 3 3 4 4 Gas 2 3 4 4 4 Uso U 2 Tipologia d’uso 3 Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D1 1 1 1 2 D2 1 2 2 3 D3 1 2 3 3 D4 2 3 3 3 Compensaz. C Tipologia di controllo 3 Contenimento completo Aspirazione localizzata Segregazione /Separazione Ventilazione generale Manipolazione diretta U1 1 1 1 2 2 U2 1 2 2 3 3 U3 1 2 3 3 3 Intensità I Tempo di esposizione 10 < 15 min 15÷ ÷120 min 120÷ ÷240 min 240÷ ÷360 min > 360 min C1 1 1 3 3 7 C2 1 3 7 7 10 C3 3 7 10 10 10 Fattore d Distanza dalla sorgente ½ <1m 1÷ ÷3 m 3÷ ÷5 m 5÷ ÷10 m > 10 m d 1 ¾ ½ ¼ 0,1 I 10 x d 0,5 = Einal 5 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 22 di 48 TUTTE LE LAVORAZIONI DI OPERAIO VIABILITA’ Lavorazione Aspetti relativi alla sicurezza Ambito Fattori di criticità Rischio fonte PRESENZA DI AGENTI ETICHETTATI F+, O, E BASSO PRESENZA MODALITA’ DI DI COMBUSTIBILI LAVORO BASSO POTENZIALI EMERGENZE AMBIENTALI ASSENTE FREQUENZA E CONTINUITÀ DELLE LAVORAZIONI MEDIO FATTORI DI ESPOSIZIONE DURATA DELLE LAVORAZIONI BASSO MODALITÀ DI UTILIZZO FATTORI ASSENTE GESTIONALI PREPARAZIONE Misure Adottate Gli addetti non operano in atmosfere esplosive o in ambienti confinati. Non sono presenti polveri combustibili. I liquidi infiammabili sono sempre utilizzati all’aperto e lontano da fonti di innesco Le necessità operative non prevedono la detenzione di rilevanti quantitativi di sostanze infiammabili. Non sono presenti materiali combustibili Non sono presenti sostanze suscettibili di presentare pericoli ambientali L’operazione che comporta esposizione all’agente chimico non comporta un’esposizione continuativa senza pause (esecuzione di attività collaterali) Nella giornata lavorativa, l’esposizione è minimizzata per distanza dalla sorgente di emissione Nelle operazioni che comportano l’esposizione agli agenti chimici si prevede di utilizzarne una quantità commisurata alle necessità di lavorazione BASSO CONSERVAZIONE FATTORI DI E INSTABILI O REATTIVI ASSENTE PRESENZA DI PREPARATI ASSENTE BASSO MINIMO ASSENTE ASSENTE Dall’analisi del punto 10 delle schede di sicurezza presenti in azienda, è emerso che le sostanze presenti sono stabili e non reattive. ASSENTE Non sono presenti sostanze sensibilizzanti per contatto. E/O SOSTANZE CAUSTICI O CORROSIVI MINIMO MINIMO ASSENTE RIDUZIONE DELL’ PRESENZA DI PREPARATI ESPOSIZIONE MINIMO I preparati che non sono sottoprodotti o residui sono correttamente depositati. DI DEPOSITO siduo Gli addetti sono informati e consapevoli dei rischi presentati dalle sostanze utilizzate E FORMAZIONE ADDETTI MODALITÀ Rischio Re- ASSENTE ASSENTE Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 23 di 48 OPERAIO VIABILITÁ – GIUDIZIO DI SINTESI Organo bersaglio APPARATO RESPIRATORIO Operazione tecnica ESPOSIZIONE A RESIDUI VERNICI STRADALI ESPOSIZIONE A GAS DI SCARICO P E R 6,9 5 34,5 7 5 35 Il rischio per la sicurezza da contatto è palesemente trascurabile, vista l’assenza di sostanze attive per via cutanea (corrosive o caustiche). Tuttavia, dall’analisi di rischio è scaturito un livello di rischio significativo per inalazione, per tutti gli operai stradali. Globalmente si ravvisa un rischio non moderato per esposizione alle vie respiratorie, a causa degli effetti sistemici dovuti ai solventi organici contenuti nelle vernici stradali. Ciò ha determinato la necessità di adottare le seguenti misure specifiche di prevenzione e protezione. Rischi per la salute - Misure specifiche di prevenzione e protezione adottate e previste Necessità di turnazione del personale che preveda il contenimento a due ore giornaliere delle attività svolte a bordo strada Utilizzo di DPI Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 24 di 48 3.3.2 Meccanico Le sostanze chimiche utilizzate dal MECCANICO nella giornata lavorativa più gravosa ricorrente e non episodica sono le seguenti: PRODOTTO ETICHETTA Pinal Pcute q kg/die Grasso Lubrificante n.p. 2,1 3 0,1÷1 Fumi di Saldatura R 36/38-4042/43 6,50 2,5 0,1÷1 R 40-66 7 1,5 < 0,1 R 40-65-66 7 2,1 1÷10 Gas di scarico veicoli Carburanti per autotrazione Si è considerato lo scaglione di tempo e di quantità già relativo all’esposizione cumulativa a tutti i prodotti con caratteristiche di pericolosità omogenee. APP. RESPIRATORIO PRODOTTO FRASI R Indice P tempo Kg/die 6,50 < 15 0,1÷1 R 40-66 7 15÷120 < 0,1 R 40-65-66 7 15÷120 1÷10 36/38-40-42/43 Fumi di saldatura Gas di scarico veicoli Carburanti per autotrazione CUTE PER CONTATTO L’entità dell’esposizione può essere valutata secondo il prospetto sottostante: Ecute Tipologia d’uso 3 Nessun Contatto Contatto accidentale Contatto discontinuo Contatto esteso Sistema chiuso 1 1 3 7 In matrice 1 3 3 7 Uso controllato 1 3 7 10 Uso dispersivo 1 7 7 10 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 25 di 48 Attività d’officina Esposizione cumulativa durante la giornata lavorativa Disponibilità D Quantità in uso 3 < 0,1 kg 1÷ ÷10 kg 1 10÷ ÷100 kg 2 > 100 kg 1 0,1÷ ÷1 kg 1 Solido/nebbia Altobollente 1 2 3 3 4 Bassobollente 1 3 3 4 4 Polveri fini 1 3 3 4 4 Gas 2 3 4 4 4 Uso U 2 Tipologia d’uso 3 Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D1 1 1 1 2 D2 1 2 2 3 D3 1 2 3 3 D4 2 3 3 3 Compensaz. C Tipologia di controllo 2 Contenimento completo Aspirazione localizzata Segregazione /Separazione Ventilazione generale Manipolazione diretta U1 1 1 1 2 2 U2 1 2 2 3 3 U3 1 2 3 3 3 Intensità I Tempo di esposizione 3 < 15 min 15÷ ÷120 min 120÷ ÷240 min 240÷ ÷360 min > 360 min C1 1 1 3 3 7 C2 1 3 7 7 10 C3 3 7 10 10 10 Fattore d Distanza dalla sorgente ¾ <1m 1÷ ÷3 m 3÷ ÷5 m 5÷ ÷10 m > 10 m d 1 ¾ 0,5 ¼ 0,1 I 3 x d 0,75 = Einal 2,25 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 26 di 48 TUTTE LE LAVORAZIONI DI MECCANICO Lavorazione Aspetti relativi alla sicurezza Ambito Fattori di criticità Rischio fonte PRESENZA DI AGENTI ETICHETTATI F+, O, E BASSO PRESENZA MODALITA’ DI DI COMBUSTIBILI LAVORO BASSO POTENZIALI EMERGENZE AMBIENTALI ASSENTE FREQUENZA E CONTINUITÀ DELLE LAVORAZIONI MEDIO FATTORI DI ESPOSIZIONE DURATA DELLE LAVORAZIONI BASSO MODALITÀ DI UTILIZZO FATTORI ASSENTE GESTIONALI PREPARAZIONE Misure Adottate Gli addetti non operano in atmosfere esplosive o in ambienti confinati. Non sono presenti polveri combustibili. I liquidi infiammabili sono sempre utilizzati all’aperto e lontano da fonti di innesco Le necessità operative non prevedono la detenzione di rilevanti quantitativi di sostanze combustibili. Non sono presenti materiali infiammabili Non sono presenti sostanze suscettibili di presentare pericoli ambientali L’operazione che comporta esposizione all’agente chimico non comporta un’esposizione continuativa senza pause (esecuzione di attività collaterali) Nella giornata lavorativa, l’esposizione è minimizzata per distanza dalla sorgente di emissione Nelle operazioni che comportano l’esposizione agli agenti chimici si prevede di utilizzarne una quantità commisurata alle necessità di lavorazione CONSERVAZIONE E INSTABILI O REATTIVI ASSENTE PRESENZA DI PREPARATI BASSO MINIMO ASSENTE Dall’analisi del punto 10 delle schede di sicurezza presenti in azienda, è emerso che le sostanze presenti sono stabili e non reattive. ASSENTE Non sono presenti sostanze sensibilizzanti per contatto. E/O SOSTANZE CAUSTICI O CORROSIVI ASSENTE ASSENTE ASSENTE RIDUZIONE DELL’ PRESENZA DI PREPARATI ESPOSIZIONE MINIMO I preparati che non sono sottoprodotti o residui sono correttamente depositati. DI DEPOSITO MINIMO MINIMO BASSO FATTORI DI siduo Gli addetti sono informati e consapevoli dei rischi presentati dalle sostanze utilizzate E FORMAZIONE ADDETTI MODALITÀ Rischio Re- ASSENTE ASSENTE Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 27 di 48 MECCANICO – GIUDIZIO DI SINTESI GENERALE MECCANICI Organo bersaglio P E R APP. RESPIRATORIO 7 2,25 15,75 CUTE x CONTATTO 3 3 9 L’esposizione risulta sotto controllo. Tuttavia, gli agenti per i quali si ritiene necessario controllare in modo approfondito le condizioni di esposizione sono quelli immunologicamente sensibilizzanti, contrassegnati SEN nelle schede precedenti: FUMI DI SALDATURA R43 etc. Per le suddette sostanze sono state adottate le seguenti misure di contenimento e controllo del rischio: Sostanze traccianti del rischio e sensibilizzanti - Misure specifiche di prevenzione e protezione adottate e previste Contenimento delle concentrazioni pericolose a valori oggettivamente contenuti L’esposizione respiratoria, cutanea e congiuntivale è limitata realizzando idonea ventilazione alla sorgente di emissione. L’esposizione cutanea e congiuntivale è ulteriormente ridotta mediante vestizione di DPI Sorveglianza sanitaria specifica per agenti sensibilizzanti Dall’analisi di rischio è scaturito un livello di rischio accettabile e tutto sommato contenuto per inalazione e per contatto, per tutti gli addetti. Questo principalmente per il fatto che le sostanze pericolose sono utilizzate per tempi molto ridotti e le concentrazioni in gioco (effettive) sono modeste. In ogni caso è possibile individuare alcune sostanze traccianti in grado di definire le condizioni di rischio e di conseguenza le misure di prevenzione opportune. In particolare ci si riferisce ai fumi di saldatura, durante l’emissione dei quali c’è la possibilità di contato con la pelle e le mucose. I composti inorganici dei fumi di saldatura, oltre ad essere allergizzanti (per la cute e per l’apparato respiratorio), sono classificati dalla IARC come A4, con possibile induzione di tumori del polmone e del naso. L’assorbimento può avvenire non soltanto per respirazione di aerosol, ma anche per assorbimento cutaneo ed ingestione. I fumi di saldatura possono inoltre provocare dermatiti e reazioni allergiche. L’impiego in officina appare comunque sotto controllo e condizionato all’adozione di tutte le possibili precauzioni: Valutazione del rischio chimico Sostanze traccianti del rischio e sensibilizzanti Rev. 000 Data 10 luglio 2012 Pagina 28 di 48 Misure specifiche di prevenzione e protezione adottate e previste − Le postazioni di saldatura sono munite di aspirazione localizzata, che garantisca una velocità di cattura adeguata, mai inferiore a 0,3 m/s. − La prese di aspirazione localizzata sono collocate frontalmente rispetto alla postazione di lavoro dell’addetto. − Per evitare la potenziale ingestione accidentale di residui aerodispersi della saldatura, è fatto divieto di fumare e mangiare nei luoghi di lavoro. 3.3.3 Impiegato Le sostanze chimiche utilizzate dall’IMPIEGATO nella giornata lavorativa più gravosa ricorrente e non episodica sono le seguenti: PRODOTTO ETICHETTA n.p. Toner Pinal Pcute 3 2,1 q kg/die < 0,1 L’entità dell’esposizione della cute per contatto può essere valutata secondo il prospetto sottostante: Ecute 3 Sistema chiuso In matrice Uso controllato Uso dispersivo Tipologia d’uso Contatto Nessun Contatto Contatto accidentale 1 1 3 7 1 3 3 7 1 3 7 10 1 7 7 10 discontinuo Contatto esteso Attività d’ufficio Esposizione cumulativa durante la giornata lavorativa Disponibilità D Quantità in uso 1 < 0,1 kg 1÷ ÷10 kg 1 10÷ ÷100 kg 2 > 100 kg 1 0,1÷ ÷1 kg 1 Solido/nebbia Altobollente 1 2 3 3 4 Bassobollente 1 3 3 4 4 Polveri fini 1 3 3 4 4 Gas 2 3 4 4 4 Uso U 2 Tipologia d’uso 1 Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D1 1 1 1 2 D2 1 2 2 3 D3 1 2 3 3 D4 2 3 3 3 Compensaz. C Tipologia di controllo 2 Contenimento completo Aspirazione localizzata Segregazione /Separazione Ventilazione generale Manipolazione diretta U1 1 1 1 2 2 U2 1 2 2 3 3 U3 1 2 3 3 3 Intensità I Tempo di esposizione 1 < 15 min 15÷ ÷120 min 120÷ ÷240 min 240÷ ÷360 min > 360 min C1 1 1 3 3 7 C2 1 3 7 7 10 C3 3 7 10 10 10 5÷ ÷10 m ¼ > 10 m Fattore d Distanza dalla sorgente ¾ <1m d 1 1÷ ÷3 m ¾ I 1 x d 0,75 3÷ ÷5 m 0,5 = Einal 0,75 0,1 TUTTE LE LAVORAZIONI DELL’IMPIEGATO Lavorazione Aspetti relativi alla sicurezza Ambito Fattori di criticità Rischio fonte PRESENZA DI AGENTI ETICHETTATI F+, O, E ASSENTE PRESENZA MODALITA’ DI DI COMBUSTIBILI ASSENTE LAVORO POTENZIALI EMERGENZE AMBIENTALI ASSENTE FREQUENZA E CONTINUITÀ DELLE LAVORAZIONI BASSO FATTORI DI ESPOSIZIONE DURATA DELLE LAVORAZIONI BASSO MODALITÀ DI UTILIZZO FATTORI ASSENTE GESTIONALI PREPARAZIONE E FORMAZIONE ADDETTI ASSENTE MODALITÀ CONSERVAZIONE DI E DEPOSITO ASSENTE FATTORI DI PRESENZA DI RIDUZIONE DELL’ PREPARATI INSTABILI O REATTIVI ASSENTE Misure Adottate Gli addetti non operano in atmosfere esplosive o in ambienti confinati. Non sono presenti sostanze infiammabili Non sono presenti polveri combustibili. Le necessità operative non prevedono la detenzione di rilevanti quantitativi di sostanze infiammabili. Non sono presenti materiali combustibili Non sono presenti sostanze suscettibili di presentare pericoli ambientali L’operazione che comporta esposizione all’agente chimico non comporta un’esposizione continuativa senza pause (esecuzione di attività collaterali) Nella giornata lavorativa, l’esposizione è minimizzata per distanza dalla sorgente di emissione Nelle operazioni che comportano l’esposizione agli agenti chimici si prevede di utilizzarne una quantità commisurata alle necessità di lavorazione Gli addetti sono informati e consapevoli dei rischi presentati dalle sostanze utilizzate Non sono presenti agenti chimici che presentano pericoli per la sicurezza di tipo chimico-fisico (infiammabilità) Dall’analisi del punto 10 delle schede di sicurezza presenti in azienda, è emerso che le sostanze presenti sono stabili e non reattive. Rischio Residuo ASSENTE ASSENTE ASSENTE MINIMO MINIMO ASSENTE ASSENTE ASSENTE ASSENTE ESPOSIZIONE PRESENZA DI PREPARATI E/O Non sono presenti sostanze sensibilizzanti per contatto. SOSTANZE CAUSTICI O CORROSIVI ASSENTE ASSENTE IMPIEGATO – GIUDIZIO DI SINTESI Organo bersaglio GENERALE IMPIEGATO P E R APP. RESPIRATORIO 3 0,75 2,25 CUTE x CONTATTO 3 3 9 Dall’analisi di rischio è scaturito un livello di rischio accettabile e contenuto per inalazione e per contatto, per tutti gli addetti. 3.3.4 Operatore stampa Le sostanze chimiche utilizzate dall’OPERATORE STAMPA nella giornata lavorativa più gravosa ricorrente e non episodica sono le seguenti: PRODOTTO ETICHETTA Pinal Pcute q kg/die Toner n.p. 2,1 3 0,1÷1 SOV Ozono R 36-66/67 R 37 3,5 3 2,1 2,1 0,1÷1 < 0,1 Si è considerato lo scaglione di tempo e di quantità già relativo all’esposizione cumulativa a tutti i prodotti con caratteristiche di pericolosità omogenee. L’entità dell’esposizione della cute per contatto può essere valutata secondo il prospetto sottostante: Ecute 3 Sistema chiuso In matrice Uso controllato Uso dispersivo Tipologia d’uso Contatto Nessun Contatto Contatto accidentale 1 1 3 7 1 3 3 7 1 3 7 10 1 7 7 10 discontinuo Contatto esteso Attività Centro Stampa Esposizione cumulativa durante la giornata lavorativa Disponibilità D Quantità in uso 3 < 0,1 kg 1÷ ÷10 kg 1 10÷ ÷100 kg 2 > 100 kg 1 0,1÷ ÷1 kg 1 Solido/nebbia Altobollente 1 2 3 3 4 Bassobollente 1 3 3 4 4 Polveri fini 1 3 3 4 4 Gas 2 3 4 4 4 Uso U 2 Tipologia d’uso 3 Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D1 1 1 1 2 D2 1 2 2 3 D3 1 2 3 3 D4 2 3 3 3 Compensaz. C Tipologia di controllo 2 Contenimento completo Aspirazione localizzata Segregazione /Separazione Ventilazione generale Manipolazione diretta U1 1 1 1 2 2 U2 1 2 2 3 3 U3 1 2 3 3 3 Intensità I Tempo di esposizione 7 < 15 min 15÷ ÷120 min 120÷ ÷240 min 240÷ ÷360 min > 360 min C1 1 1 3 3 7 C2 1 3 7 7 10 C3 3 7 10 10 10 5÷ ÷10 m ¼ > 10 m Fattore d Distanza dalla sorgente 0,5 <1m d 1 1÷ ÷3 m ¾ I 7 x d 0,5 3÷ ÷5 m 0,5 = Einal 3,5 0,1 TUTTE LE LAVORAZIONI DI OPERATORE STAMPA Lavorazione Aspetti relativi alla sicurezza Ambito Fattori di criticità Rischio fonte PRESENZA DI AGENTI ETICHETTATI F+, O, E ASSENTE PRESENZA MODALITA’ DI DI COMBUSTIBILI ASSENTE LAVORO POTENZIALI EMERGENZE AMBIENTALI ASSENTE FREQUENZA E CONTINUITÀ DELLE LAVORAZIONI BASSO FATTORI DI ESPOSIZIONE DURATA DELLE LAVORAZIONI BASSO MODALITÀ DI UTILIZZO FATTORI ASSENTE GESTIONALI PREPARAZIONE E FORMAZIONE ADDETTI ASSENTE MODALITÀ CONSERVAZIONE DI E DEPOSITO ASSENTE FATTORI DI PRESENZA DI RIDUZIONE DELL’ PREPARATI INSTABILI O REATTIVI ASSENTE Misure Adottate Gli addetti non operano in atmosfere esplosive o in ambienti confinati. Non sono presenti sostanze infiammabili Non sono presenti polveri combustibili. Le necessità operative non prevedono la detenzione di rilevanti quantitativi di sostanze infiammabili. Non sono presenti materiali combustibili Non sono presenti sostanze suscettibili di presentare pericoli ambientali L’operazione che comporta esposizione all’agente chimico non comporta un’esposizione continuativa senza pause (esecuzione di attività collaterali) Nella giornata lavorativa, l’esposizione è minimizzata per distanza dalla sorgente di emissione Nelle operazioni che comportano l’esposizione agli agenti chimici si prevede di utilizzarne una quantità commisurata alle necessità di lavorazione Gli addetti sono informati e consapevoli dei rischi presentati dalle sostanze utilizzate Non sono presenti agenti chimici che presentano pericoli per la sicurezza di tipo chimico-fisico (infiammabilità) Dall’analisi del punto 10 delle schede di sicurezza presenti in azienda, è emerso che le sostanze presenti sono stabili e non reattive. Rischio Residuo ASSENTE ASSENTE ASSENTE MINIMO MINIMO ASSENTE ASSENTE ASSENTE ASSENTE ESPOSIZIONE PRESENZA DI PREPARATI E/O Non sono presenti sostanze sensibilizzanti per contatto. SOSTANZE CAUSTICI O CORROSIVI ASSENTE ASSENTE OPERATORE STAMPA – GIUDIZIO DI SINTESI GENERALE - OPERATORE STAMPA Organo bersaglio P E R APP. RESPIRATORIO 3,5 3,5 12,25 CUTE x CONTATTO 3 3 9 Dall’analisi di rischio è scaturito un livello di rischio accettabile e contenuto per inalazione e per contatto, per tutti gli addetti. 3.3.5 Tecnico cantieri Le sostanze chimiche utilizzate dal TECNICO CANTIERI nella giornata lavorativa più gravosa ricorrente e non episodica sono le seguenti: PRODOTTO ETICHETTA Gas di scarico veicoli Pinal Pcute 7 1,5 R 40-66 q kg/die 10÷100 Si è considerato lo scaglione di tempo e di quantità già relativo all’esposizione cumulativa a tutti i prodotti con caratteristiche di pericolosità omogenee. APPARATO RESPIRATORIO PRODOTTO Gas di scarico veicoli FRASI R R 40-66 Indice P tempo 7 15÷120 q Kg/die 10÷100 Sopralluoghi a bordo strada Esposizione indiretta ai gas di scarico Disponibilità D Quantità in uso 2 < 0,1 kg 1÷ ÷10 kg 1 10÷ ÷100 kg 2 > 100 kg 1 0,1÷ ÷1 kg 1 Solido/nebbia Altobollente 1 2 3 3 4 Bassobollente 1 3 3 4 4 Polveri fini 1 3 3 4 4 Gas 2 3 4 4 4 Uso U 2 Tipologia d’uso 3 Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D1 1 1 1 2 D2 1 2 2 3 D3 1 2 3 3 D4 2 3 3 3 Compensaz. C Tipologia di controllo 3 Contenimento completo Aspirazione localizzata Segregazione /Separazione Ventilazione generale Manipolazione diretta U1 1 1 1 2 2 U2 1 2 2 3 3 U3 1 2 3 3 3 Intensità I Tempo di esposizione 7 < 15 min 15÷ ÷120 min 120÷ ÷240 min 240÷ ÷360 min > 360 min C1 1 1 3 3 7 C2 1 3 7 7 10 C3 3 7 10 10 10 5÷ ÷10 m ¼ > 10 m Fattore d Distanza dalla sorgente ½ <1m d 1 1÷ ÷3 m ¾ I 7 x d 0,5 3÷ ÷5 m ½ = Einal 3,5 0,1 TUTTE LE LAVORAZIONI DI TECNICO CANTIERI Lavorazione Aspetti relativi alla sicurezza Ambito Fattori di criticità Rischio fonte PRESENZA DI AGENTI ETICHETTATI F+, O, E ASSENTE PRESENZA MODALITA’ DI DI COMBUSTIBILI ASSENTE LAVORO POTENZIALI EMERGENZE AMBIENTALI ASSENTE FREQUENZA E CONTINUITÀ DELLE LAVORAZIONI BASSO FATTORI DI ESPOSIZIONE DURATA DELLE LAVORAZIONI BASSO MODALITÀ DI UTILIZZO FATTORI ASSENTE GESTIONALI PREPARAZIONE E FORMAZIONE ADDETTI ASSENTE MODALITÀ CONSERVAZIONE DI E DEPOSITO ASSENTE FATTORI DI PRESENZA DI RIDUZIONE DELL’ PREPARATI INSTABILI O REATTIVI ASSENTE Misure Adottate Gli addetti non operano in atmosfere esplosive o in ambienti confinati. Non sono presenti sostanze infiammabili Non sono presenti polveri combustibili. Le necessità operative non prevedono la detenzione di rilevanti quantitativi di sostanze infiammabili. Non sono presenti materiali combustibili Non sono presenti sostanze suscettibili di presentare pericoli ambientali L’operazione che comporta esposizione all’agente chimico non comporta un’esposizione continuativa senza pause (esecuzione di attività collaterali) Nella giornata lavorativa, l’esposizione è minimizzata per distanza dalla sorgente di emissione Nelle operazioni che comportano l’esposizione agli agenti chimici si prevede di utilizzarne una quantità commisurata alle necessità di lavorazione Gli addetti sono informati e consapevoli dei rischi presentati dalle sostanze utilizzate Non sono presenti agenti chimici che presentano pericoli per la sicurezza di tipo chimico-fisico (infiammabilità) Dall’analisi del punto 10 delle schede di sicurezza presenti in azienda, è emerso che le sostanze presenti sono stabili e non reattive. Rischio Residuo ASSENTE ASSENTE ASSENTE MINIMO MINIMO ASSENTE ASSENTE ASSENTE ASSENTE ESPOSIZIONE PRESENZA DI PREPARATI E/O Non sono presenti sostanze sensibilizzanti per contatto. SOSTANZE CAUSTICI O CORROSIVI ASSENTE ASSENTE TECNICO CANTIERI – GIUDIZIO DI SINTESI GENERALE - OPERATORE STAMPA Organo bersaglio P E R APP. RESPIRATORIO 7 3,5 24,5 Alle operazioni degli addetti alla manutenzione si attribuisce a priori, per fondati motivi precauzionali, un rischio non irrilevante per la salute e non basso per la sicurezza a causa dei pericoli intrinseci causati da un’esposizione a gas da traffico stradale superiore rispetto alla media generale della popolazione non esposta. Ciò ha determinato la necessità di adottare le seguenti misure specifiche di prevenzione e protezione. Rischi per la salute - Misure specifiche di prevenzione e protezione adottate e previste Necessità di turnazione del personale che preveda il contenimento ad un’ora giornaliera delle attività svolte a bordo strada 4. Conclusioni 4.1 Riepilogo dei risultati Nelle seguenti tabelle riepilogative si riportano gli indici di rischio cumulativo per la salute e il livello di rischio per la sicurezza in relazione alle singole mansioni lavorative, sulla base degli indici di danno e di esposizione valutati nelle sezioni precedenti, e senza tenere conto delle misure specifiche adottate per ridurre il rischio residuo: Mansione Rcum salute 25 16 Stima rischio Medio Basso R sicurezza Basso Basso < 10 Basso Basso OERATORE STAMPA 13 Basso Basso TECNICO CANTIERI 25 Medio Basso OPERAIO VIABILITÀ MECCANICO IMPIEGATO Il livello di rischio per la salute riportato nel quadro di riepilogo non tiene conto delle misure specifiche di prevenzione e protezione adottate; l’algoritmo MOVARISCH non consente infatti di valutare per via aritmetica gli effetti dei DPI o delle altre misure adottate. Per tale motivo, anche per quello che riguarda il rischio residuo per la salute è stata fornita una valutazione qualitativa. Una valutazione supplementare dell’efficacia delle misure adottate verrà effettuata nello specifico capitolo posto più oltre, intitolato “verifica dell’efficacia delle misure intraprese”, tenendo conto degli esiti della sorveglianza sanitaria nonché delle misure strumentali effettuate. In seguito alle considerazioni precedentemente esposte, si rileva come in azienda siano presenti addetti soggetti ad un rischio da agenti chimici NON IRRILEVANTE e come tale si ritiene l’azienda soggetta all’obbligo di applicazione dei contenuti degli artt. 225, 226, 229 e 230 del D.Lvo 81/2008, con conseguente obbligo da parte del datore di lavoro di intraprendere precise misure di prevenzione. In aggiunta alle misure specifiche per ridurre un rischio potenziale non irrilevante al minimo possibile, sono state messe in atto le seguenti misure di ordine generale: Ambito operativo DISPOSITIVI DI CONTROLLO PRESENTI Misure Adottate e previste Gli ambienti sono ventilabili. Le attrezzature di lavoro interagenti coi prodotti chimici saranno sottoposte a opportuno programma di manutenzione e verifica. E’ stata predisposta una procedura con le disposizioni da attuare in caso di emergenza. Ambito operativo Misure Adottate e previste Sono presenti procedure di emergenza e di corretto utilizzo di prodotti e di sistemi di stoccaggio e trasporto Si verifica la corretta etichettatura di tutti i contenitori Nei reparti e nei laboratori i settori di lavoro sono ben definiti e i lavoratori possono svolgere le operazioni di pertinenza potendo facilmente identificare le situazioni di rischio. Il numero di lavoratori esposti è oggettivamente contenuto, tale quindi da PROGETTAZIONE E non richiedere una ulteriore riduzione ORGANIZZAZIONE DEI Le apparecchiature interagenti con le sostanze chimiche sono utilizzati in PROCESSI LAVORATIVI condizioni di sicurezza note dai manuali del costruttore e di buona prassi: dette condizioni sono osservate e il loro rispetto è monitorato dal responsabile I rifiuti presenti sono raccolti ed avviati allo smaltimento tramite apposita procedura I luoghi di lavoro sono stati corredati di segnali atti ad evidenziare i pericoli presentati dagli agenti chimici e che prescrivono i comportamenti corretti da adottare o vietano quelli pericolosi. I DPI sono regolarmente distribuiti, controllati e sostituiti in caso di malfunzionamento o rottura. Il datore di lavoro verifica che gli agenti chimici dispongano della scheda di MISURE DI PROTEZIONE sicurezza a 16 punti conforme alle direttive del DM 7 settembre 2002, con COLLETTIVA ED non oltre un anno di anzianità. INDIVIDUALE I D.P.I messi a disposizione sono conformi alle disposizioni di legge. Sono presenti panni assorbenti in caso di spargimenti accidentali di liquidi aggressivi e pericolosi nonché stivali con la massima resistenza gli agenti chimici aggressivi. Gli addetti sono tutti stati formati sulle misure tecniche di manipolazione, immagazzinamento e trasporto di agenti chimici, nonché corsi di informaATTIVITA’ DI zione sui rischi presenti nei luoghi di lavoro derivanti dall’uso di agenti FORMAZIONE E chimici pericolosi e corsi di addestramento dei lavoratori sull’uso dei DPI. INFORMAZIONE Ai lavoratori verranno illustrati i contenuti di interesse prevenzionistico delle schede di sicurezza dei prodotti da loro manipolati. Presso l’azienda è stato comunque nominato un Medico Competente che SORVEGLIANZA ha già steso un Protocollo Sanitario a propria cura e che effettua sorveSANITARIA DEI glianza sanitaria in relazione ai rischi rilevati nella presente relazione tecLAVORATORI nica, sorveglianza anche necessaria ad esprimere i giudizi di idoneità alla mansione specifica di ogni lavoratore addetto. Verranno effettuate misurazioni degli agenti pericolosi presenti, con rifeMONITORAGGIO DEI LIVELLI DI ESPOSIZIONE rimento alle sostanze maggiormente ricorrenti in termini di durata. DEGLI AGENTI PERICOLOSI 4.2 Campionamenti igienistico ambientali Al fine di minimizzare il rischio di insorgenza di malattie professionali legate all'esposizione ad agenti chimici pericolosi il Datore di Lavoro pianifica una serie di monitoraggi mediante indagini chimiche individuali di agenti specifici, campionamenti effettuati per le seguenti sostanze: Reparto CENTRO STAMPA Agente chimico Ozono SOV Isoalcani C9-C15 Fase lavoro Qualsiasi Qualsiasi Qualsiasi Per i suddetti analiti, in relazione ai rischi evidenziati nel corso della valutazione ovvero agli eventuali margini di incertezza sulla stima dell’indice di esposizione parametro di calcolo del rischio residuo, si ritiene necessario effettuare inizialmente un approfondimento di valutazione mediante apposita indagine strumentale della concentrazione di inquinante nell'ambito respiratorio degli addetti, a seguito della quale è possibile valutare il rischio con precisione e quindi evidenziare la necessità di successivi eventuali monitoraggi, annuali in caso di rischio non trascurabile, oppure la presenza di un rischio residuo trascurabile e quindi la non necessarietà di ulteriori campionamenti periodici. Qualora i monitoraggi consentano di rilevare concentrazioni degli inquinanti tali da rendere possibile un mutamento o una conferma o comunque un inquadramento maggiormente dettagliato della valutazione del rischio specifico ottenuta per via analitica, la presente valutazione e l'eventuale protocollo sanitario precedentemente istituito verranno aggiornati in funzione dei risultati emersi o dei mutamenti intercorsi. Tutto ciò conformemente a quanto previsto dalla norma UNI 689, con particolare riferimento alle appendici D, E, F e G per quanto concerne le misure periodiche. Gli esiti delle misurazioni verranno riportati in allegato alla presente valutazione e costituiranno elemento inderogabile per la sua revisione e per la verifica dell’efficacia delle misure intraprese. 4.3 Verifica efficacia misure intraprese Come specificato nella premessa metodologica, in caso di disponibilità di monitoraggi di tipo strumentale, verranno ripetuti i calcoli effettuati con l’algoritmo MOVARISCH attribuendo al parametro E un valore determinato in proporzione alla concentrazione di agente misurata, rapportata al TLV seguendo la seguente tabella: Intensità dell'esposizione Indice Ei < 10 % del TLV 1 10 ÷ 25 % del TLV 3 26 ÷ 50 % del TLV 7 51 ÷ 100 % dell' del TLV 10 > 100 % del TLV 10 In caso di utilizzo contemporaneo di più sostanze o preparati la valutazione è stata condotta sulla sostanza con indice di Ei maggiore mentre qualora le sostanze abbiano il medesimo organo bersaglio o un dimostrato effetto additivo è stata considerata la somma delle concentrazioni. Nel caso in cui le sostanze abbiano effetti tossicologici analoghi, per valutare gli effetti combinati della miscela si utilizza la seguente formulazione da UNI 689 (Indice di miscela): < 0,1 implica il non superamento del 10% del TLV 4.4 Disposizioni in caso di incidenti o di emergenza L’articolo 226, prevede che, se il rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori non è ritenuto basso ed irrilevante, il datore di lavoro, per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori dalle conseguenze di incidenti o di emergenze derivanti dalla presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro, predisponga procedure di intervento adeguate da attuarsi al verificarsi di tali eventi. Tali misure comprendono esercitazioni di sicurezza da effettuarsi a intervalli regolari e la messa a disposizione di appropriati mezzi di pronto soccorso. Nel caso di incidenti o di emergenza, il datore di lavoro adotta immediate misure dirette ad attenuarne gli effetti ed in particolare, di assistenza, di evacuazione e di soccorso e ne informa i lavoratori. Il datore di lavoro adotta inoltre misure adeguate per porre rimedio alla situazione quanto prima. Il datore di lavoro adotta le misure necessarie per approntare sistemi d’allarme e altri sistemi di comunicazione necessari per segnalare tempestivamente l’incidente o l’emergenza. A questo proposito, per emergenze legate ad infortuni individuali (es: contatti con sostanze irritanti ecc), sono adottate le necessarie misure (presenza di cassette di pronto soccorso, formazione degli addetti ecc). Per ciò che concerne invece eventuali situazioni di pericolo legata a presenza di sostanze infiammabili, materiali combustibili ecc, sono state prese le misure necessarie, anche secondo quanto previsto dal Certificato di Prevenzione Incendi o dal Nulla osta, ottenuto per le attività soggette a visite periodiche da parte dei Vigili del Fuoco. Per ogni ulteriore chiarimento, si rimanda al Piano di Emergenza Interno ed ai Rapporti di Sicurezza, che tengono conto delle possibili situazioni incidentali legate all’attività. 4.5 Sorveglianza Sanitaria L’articolo 229, prevede che, se il rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori non è ritenuto basso e irrilevante, sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria i lavoratori esposti agli agenti chimici pericolosi per la salute che rispondono ai criteri per la classificazione come molto tossici, tossici, nocivi, sensibilizzanti, corrosivi, irritanti, tossici per il ciclo riproduttivo, cancerogeni e mutageni di categoria 3. La sorveglianza sanitaria viene effettuata: a) prima di adibire il lavoratore alla mansione che comporta esposizione; b) periodicamente, di norma una volta l’anno o con periodicità diversa decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori, in funzione della valutazione del rischio e dei risultati della sorveglianza sanitaria; c) all’atto della cessazione del rapporto di lavoro. In tale occasione il medico competente deve fornire al lavoratore le eventuali indicazioni relative alle prescrizioni mediche da osservare; Il monitoraggio biologico è obbligatorio per i lavoratori esposti agli agenti per i quali è stato fissato un valore limite biologico; Nel caso in esame la Provincia presenta già un suo medico competente. Nell’ambito dell’attività di valutazione dei rischi svolta è stato effettuato un approfondimento di quanto già a disposizione del medico competente come derivante dalle precedenti valutazione dei rischi. La valutazione in oggetto è completata con le conclusioni tratte dalle azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese. La valutazione delle condizioni di rischio sarà aggiornata in occasione dell’emanazione dei decreti specifici richiamati dalla normativa in questione. Per tutto ciò che concerne la sorveglianza sanitaria degli operatori, inclusa l’istituzione e l’aggiornamento delle cartelle sanitarie e di rischio, si rimanda comunque al parere del medico competente. 4.6 Informazione e formazione dei lavoratori L’articolo 227 prevede che il datore di lavoro garantisca che i lavoratori o i loro rappresentanti dispongano di: a) dati ottenuti attraverso la valutazione del rischio e ulteriori informazioni ogni qualvolta modifiche importanti sul luogo di lavoro determinino un cambiamento di tali dati; b) informazioni sugli agenti chimici pericolosi presenti sul luogo di lavoro, quali l’identità degli agenti, i rischi per la sicurezza e la salute, i relativi valori limite di esposizione professionale e altre disposizioni normative relative agli agenti; c) formazione ed informazioni su precauzioni ed azioni adeguate da intraprendere per proteggere loro stessi ed altri lavoratori sul luogo di lavoro; d) accesso ad ogni scheda dei dati di sicurezza messa a disposizione dal fornitore. Il datore di lavoro deve inoltre assicurare che le informazioni siano: a) fornite in modo adeguato al risultato della valutazione del rischio. Tali informazioni possono essere costituite da comunicazioni orali o dalla formazione e dall’addestramento individuali con il supporto di informazioni scritte, a seconda della natura e del grado di rischio rivelato dalla valutazione del rischio; b) aggiornate per tener conto del cambiamento delle circostanze. L’attività in oggetto è svolta ad opera del Servizio di Prevenzione e Protezione, tramite corsi di formazione, procedure, utilizzo schede di sicurezza, distribuzione di materiale specifico, contenente i risultati della valutazione in oggetto, la cui distribuzione e presa visione da parte degli operatori è regolarmente verificata. L’attività in oggetto è regolarmente effettuata anche per tutti i nuovi assunti. Si ricorda che le schede di sicurezza devono essere continuamente aggiornate e rese fruibili ai lavoratori.