- Io Lavoro Liguria

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- Io Lavoro Liguria
Il lavoro non standard
in Liguria
Prime riflessioni sul fenomeno del precariato
nel mercato del lavoro ligure
a cura di Adriana Rossato e Lia Orzati – O.M.L. Osservatorio
Mercato del Lavoro di Agenzia Liguria Lavoro
Supplemento della pubblicazione mensile “Io Lavoro Forum” a cura dell’Agenzia Liguria Lavoro
Ente Strumentale della Regione Liguria
Direttore responsabile: Stefania Spallanzani
Direzione, Redazione, Amministrazione:
via Fieschi, 11 G – 16121 Genova
tel. 010 2537 1 – fax 010 2537 230
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Autorizzazione del Tribunale di Genova: n. 17/2002
Stampa e distribuzione: Rilegatoria Varzi - Città di Castello (PG)
Segreteria di redazione:
dott.sse Paola Mainini, tel. 010 2537 213 | Silvia Dorigati, tel. 010 2537 236
fax 010 2537 230 – e-mail: [email protected]
Agenzia Liguria Lavoro, via Fieschi, 11 G – 16121 Genova
Progetto e videoimpaginazione:
studio grafico Andrea Musso | Daria Pasolini
Finito di stampare nel mese di giugno 2009
INDICE
Note introduttive: le definizioni nelle principali fonti nazionali e locali
5
Il lavoro flessibile secondo l’ISTAT
7
L’Osservatorio sui lavoratori parasubordinati dell’INPS
9
Il lavoro flessibile a livello locale: i dati delle Comunicazioni Obbligatorie
18
Note introduttive:
le definizioni nelle principali fonti
nazionali e locali
Le trasformazioni che negli anni ’90 hanno caratterizzato il passaggio dalla società
industriale alla società postindustriale in molti Paesi europei, compresa l’Italia, hanno
comportato un innalzamento dei livelli di disoccupazione per contrastare i quali sono state
varate nei diversi Paesi riforme dei regimi di regolamentazione del mercato del lavoro volte
ad ottenere una maggiore flessibilità. Questa tendenza ha risposto ad una richiesta di
deregolamentazione dell’OCSE per promuovere l’occupazione ed è inquadrabile anche nella
Strategia Europea dell’Occupazione (SEO) che, a partire dalla seconda metà degli anni ‘90,
ha condizionato in modo rilevante le politiche del lavoro e dell’occupazione nei Paesi
dell’Unione indirizzandole verso forme di flessibilità le quali hanno condotto, in vari casi a
forme di precarietà. Per quanto riguarda l’Italia i riferimenti più immediati sono il pacchetto Treu del 1997 e la Legge 30/2003 (la cosiddetta Legge Biagi).
A partire dalla seconda metà degli anni Novanta la crescita dell’occupazione è stata
caratterizzata dal crescente incremento delle forme di lavoro flessibile, in particolare parttime, contratti a termine, lavoro parasubordinato. La trasformazione della tradizionale
organizzazione dei tempi di lavoro costituisce un ulteriore elemento che contribuisce a
rendere difficilmente definibile il confine tra lavoro atipico, flessibile e precario. In questo
senso un esempio tipico è costituto dal part time che individua una flessibilità di lavoro
(prevalentemente femminile) che non necessariamente si associa a forme di precarietà, che
appare invece maggiormente legata ad elementi di insicurezza contrattuale e quindi ad
incerte aspettative di reddito.
Secondo la definizione dell’ISTAT possono essere definite forme di precarietà quelle
forme contrattuali alle quali, alla temporaneità del contratto si associano:
una ridotta o assente copertura previdenziale
la mancanza di ammortizzatori sociali per la copertura di periodi di vacanza contrattuale
una scarsa probabilità di transitare verso contratti stabili
una maggiore frammentazione del percorso lavorativo
la brevità dei contratti
un sottoinquadramento contrattuale rispetto al titolo di studio
la lunghezza della permanenza nella situazione di incertezza contrattuale
Neanche la normativa più recente ha contribuito a rendere più chiari i termini del problema:
la legge 6 agosto 2008 n.133 ha infatti reintrodotto il lavoro a chiamata o intermittente (Job on call), ha modificato la disciplina del lavoro a tempo determinato, prevedendo la possibilità di reiterazione dei termini del rinnovo;
la legge 9 aprile 2009 n.33 ha introdotto per la prima volta, in via sperimentale tute-
5
le per gli apprendisti, i collaboratori a progetto in possesso di particolari requisiti, i
lavoratori occasionali con redditi di modesta entità (entro un tetto di 3.000 euro
annui).
In questo quadro le fonti statistiche disponibili consentono di “mettere a fuoco “ alcuni interessanti spaccati di lavoro flessibile/precario che contribuiscono alla costruzione di
un panorama complessivo ancora tuttavia non esaustivo del fenomeno.
Le fonti utilizzate nel presente rapporto sono l’Istituto Centrale di Statistica (ISTAT),
l’INPS per le informazioni relative alla Gestione Separata, le Comunicazioni Obbligatorie.
Si tratta di fonti di natura diversa: eminentemente statistica la prima, di natura prevalentemente amministrativa le altre due.
6
Il lavoro flessibile secondo l’ISTAT
Per quanto riguarda l’ISTAT, la fonte attraverso la quale è possibile reperire informazioni sul lavoro flessibile disaggregate a livello regionale è l’Indagine sulle Forze di Lavoro.
Tali informazioni riguardano essenzialmente la flessibilità oraria (utilizzo del part time) e
la flessibilità contrattuale (contratti a tempo determinato).
Per quanto riguarda il lavoro a tempo parziale, si evidenzia come tale modalità risulti
più utilizzata in Liguria (16,7%) rispetto al dato medio italiano (14,3%). Mentre quest’ultimo appare in crescita (14,3% nel 2008, 13,6% nel 2007) in Liguria l’utilizzo appare stabile/in leggera diminuzione (16,7% nel 2008, 16,8% nel 2007). Per quanto riguarda il
tempo determinato i valori si equivalgono: 13,1% in Liguria, 13,3% in Italia, valori sostanzialmente stabili rispetto al biennio precedente.
Osservando la disaggregazione di genere si evidenzia come la componente femminile
risulti largamente maggioritaria nel part-time sia a livello nazionale che regionale, mentre
per quanto riguarda il tempo determinato le distanze si accorciano considerevolmente: a
livello nazionale, la suddivisione tra maschi e femmine appare sostanzialmente paritaria, a
livello ligure le femmine si attestano al 53,1%, i maschi al 46,9%.
Occupati a tempo parziale e occupati dipendenti a tempo determinato per genere
Anno 2007 (valori assoluti in migliaia - valori percentuali)
Tempo parziale
Tempo determinato
% tempo parziale su tot occ
% tempo determinato su tot occ
dip.
LIGURIA
Maschi
v.a.
v.%
21
19,3%
28
46,7%
5,7%
11,4%
ITALIA
Tempo parziale
699 22,1%
Tempo determinato
1.100 48,5%
% tempo parziale su tot occ
5%
% tempo determinato su tot occ dip.
11,2%
Femmine
v.a.
v.%
88
80,7%
32
53,3%
31,4%
Totale
v.a.
v.%
109
100%
60
100%
16,8%
14,7%
13%
2.464 77,9%
1.169 51,5%
26,9%
15,9%
3.163 100%
2.269 100%
13,6%
13,2%
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT.
Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2007)
7
Occupati a tempo parziale e occupati dipendenti a tempo determinato per genere
Anno 2008 (valori assoluti in migliaia - valori percentuali)
Tempo parziale
Tempo determinato
% tempo parziale su tot occ
% tempo determinato su tot occ
dip.
Tempo parziale
Tempo determinato
% tempo parziale su tot occ
% tempo determinato su tot occ
dip.
LIGURIA
Maschi
v.a.
v.%
23
21,4%
28
46,9%
6,2%
Totale
v.a.
v.%
108
100%
60
100%
16,7%
11,4%
15,1%
13,1%
ITALIA
744 22,2%
1.144 49,3%
5,3%
2.603 77,8%
1.179 50,7%
27,9%
3.346 100%
2.323 100%
14,3%
11,6%
15,6%
13,3%
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT.
Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2008)
8
Femmine
v.a.
v.%
85
78,6%
32
53,1%
30,5%
L’Osservatorio sui lavoratori
parasubordinati dell’INPS
L’Osservatorio sui lavoratori parasubordinati dell’INPS monitora la situazione degli
iscritti alla gestione separata permettendo all’operatore che estrae i dati di selezionare a
sua discrezione diverse variabili relative al rapporto di lavoro in essere nell’anno di riferimento.
L’unità di analisi è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento
contributivo per lavoro - parasubordinato - svolto nel corso dell’anno. Il lavoratore può
essere definito “collaboratore” o “professionista” secondo le seguenti accezioni:
Collaboratore: il versamento dei contributi viene effettuato direttamente dal committente;
Professionista: i contributi sono versati dallo stesso lavoratore mediante il meccanismo degli acconti e dei saldi
Non viene più prevista invece la tipologia “collaboratore professionista” in quanto se
per lo stesso lavoratore sono presenti entrambe le tipologie di versamento l’osservatorio
sui lavoratori parasubordinati dell’INPS adotta la categoria a cui corrisponde una contribuzione maggiore.
Il criterio dell’informazione prevalente viene adottato anche nel caso un lavoratore
abbia più collaborazioni con diverse aliquote contributive: in questo caso viene indicata la
collaborazione con la contribuzione maggiore.
Tutte le elaborazioni di seguito riportate si riferiscono all’anno di contribuzione più
aggiornato, il 2007 comparato con gli anni precedenti a partire dal 2003.
Si parla di contribuenti in quanto si considerano solo coloro che nell’anno di riferimento hanno avuto una posizione previdenziale aperta e “attiva” in quanto sono stati versati dei contributi.
La distinzione tra iscritti e contribuenti infatti nel caso della gestione separata diventa fondamentale in quanto l’iscrizione non è sinonimo di contribuzione poiché, anche qualora cessi il rapporto di lavoro, supponiamo il caso di un collaboratore a progetto che viene
assunto a tempo indeterminato, la posizione presso la gestione separata dell’Inps rimane
aperta salvo che venga chiusa dal lavoratore, eventualità rara visto che non esiste alcun
obbligo in proposito. Il rapporto tra iscritti e contribuenti risulta così quasi di 2 a 1.
Nel 2007 in Liguria i contribuenti iscritti alla gestione separata dell’Inps sono 47.535, di
questi 39.895 sono collaboratori (pari all’83,9%) e 7.640 sono professionisti (pari al 16,1%).
La maggior parte degli iscritti, il 56,9%, pari a 27.064 unità sono uomini, contro il
43,1% (20.471 unità) di donne.
La composizione percentuale di professionisti e collaboratori non subisce significative
differenze di genere, infatti le collaboratrici sono l’84,9% delle contribuenti, solo 1,7 punti
percentuali in più dei collaboratori contribuenti uomini (83,2%).
9
Gestione separata INPS: contribuenti per tipologia di iscrizione e sesso in Liguria*
Anno 2007 (valori assoluti)
F
17.389
3.082
20.471
Collaboratori
Professionisti
TOTALE
M
22.506
4.558
27.064
T
39.895
7.640
47.535
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro U.O. Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L’unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell’anno
Osservando la serie storica dal 2003 al 2007 per la Liguria e per l’Italia è interessante
notare come in Italia ci sia stato un aumento del 3,6% dei contribuenti (+66.422 unità),
mentre in Liguria si sia verificata una diminuzione del 2,3% (-1.124 unità) dovuta soprattutto al calo del 5,8% (-2.459 unità) dei contribuenti collaboratori, mentre, sia a livello
regionale che nazionale dal 2003 al 2007 i contribuenti professionisti sono aumentati di
circa il 20% (+1.335 unità in Liguria e +39.461 in Italia).
Gestione Separata Inps: Contribuenti collaboratori e Contribuenti professionisti in
Liguria e in Italia*
Anni 2003-2007 (valori assoluti - valori percentuali)
Liguria
Contribuenti Contribuenti
Collaboratori Professionisti
Italia
Totale
Contribuenti Contribuenti
Collaboratori Professionisti
Totale
2003
42.354
6.305
48.659
1.645.660
183.110
1.828.770
2004
39.111
6.909
46.020
1.548.920
198.615
1.747.535
2005
37.883
7.317
45.200
1.500.285
210.393
1.710.678
2006
40.209
7.643
47.852
1.585.913
222.526
1.808.439
2007
39.895
7.640
47.535
1.672.621
222.571
1.895.192
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro U.O. Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L’unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell’anno
In Liguria la variazione dei contribuenti in base al genere mostra come la diminuzione
dal 2003 sia dovuta soprattutto al calo del 3,9% (-1.091 unità) degli uomini, mentre l’aumento dei professionisti riguarda soprattutto le donne (+31,9% pari a 746 unità).
10
Gestione Separata INPS: tipologia di contribuenti per sesso in Liguria*
Anni 2003-2007 (valori assoluti - valori percentuali)
Collaboratori
Professionisti
TOTALE
F
18.168
2.336
20.504
2003
M
24.186
3.969
28.155
Collaboratori
Professionisti
TOTALE
F
-779
746
-33
v.a.
M
-1.680
589
-1.091
T
F
42.354
17.389
6.305
3.082
48.659
20.471
variazioni 2007/2003
T
-2.459
1.335
-1.124
F
-4,3%
31,9%
-0,2%
2007
M
22.506
4.558
27.064
T
39.895
7.640
47.535
v.%
M
-6,9%
14,8%
-3,9%
T
-5,8%
21,2%
-2,3%
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro U.O. Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L’unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell’anno
La variazione del numero dei contribuenti che si è avuta nel corso del tempo, tenendo
come base di riferimento il 2003, mostra che sia in Italia che in Liguria dal 2004 è diminuito il numero di contribuenti con il picco minimo toccato nel 2005. Dal 2006, sebbene
la variazione percentuale rispetto al 2003 sia comunque di segno negativo, in valore assoluto invece il numero di contribuenti inizia a risalire.
In Liguria tuttavia non si raggiungono più i livelli del 2003 contrariamente all’Italia
dove i contribuenti crescono di 66.422 unità.
Variazione percentuale dei contribuenti rispetto al 2003 in Italia e in Liguria*
(valori assoluti - valori percentuali)
Liguria
2003
2004
2005
2006
2007
Italia
contribuenti
variazione %
rispetto al 2003
contribuenti
variazione %
rispetto al 2003
48.659
46.020
45.200
47.852
47.535
-5,4%
-7,1%
-1,7%
-2,3%
1.828.770
1.747.535
1.710.678
1.808.439
1.895.192
-4,4%
-6,5%
-1,1%
3,6%
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro U.O. Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L’unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell’anno
Comparando la serie storica dei contribuenti collaboratori per aree geografiche è da
segnalare, rispetto al 2003 la flessione del 14,9% avvenuta nel Nord Est (-62.522 unità) e
del 7,4% del Nord Ovest (-40.887), mentre nell’Italia centrale e meridionale gli aumenti dei
collaboratori sono consistenti, rispettivamente il 23,4% (+96.590 unità) e il 13,2%
(+33.810 unità).
11
Contribuenti collaboratori* – Anni 2003 - 2007 (valori assoluti)
Liguria
Nord ovest
Nord est
Italia centrale
Italia meridionale
ed isole
Italia
2003
42.354
556.054
419.389
413.351
2004
39.111
527.806
370.170
400.238
2005
37.883
505.364
355.684
399.298
2006
40.209
522.028
359.813
423.422
2007
39.895
515.167
356.837
509.941
256.866
250.706
239.939
280.650
290.676
1.645.660
1.548.920
1.500.285
1.585.913
1.672.621
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro U.O. Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L’unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell’anno
Serie storica 2003-2007 dei contribuenti collaboratori Liguria
Serie storica 2003-2007 dei contribuenti collaboratori per aree geografiche
Analizzando la totalità dei contribuenti collaboratori per tipologia di attività svolta,
così come viene registrata dall’Inps, e numero di committenti, osserviamo che l’89,3% dei
collaboratori ha un solo committente, l’8,5% due committenti e il 2,2% tre o più di tre1.
1 Attenzione! L’89,3% non sono esclusivamente monocommittenti iscritti solo alla gestione separata dell’Inps ma comprendono anche pensionati collaboratori e collaboratori iscritti anche ad altre forme di assicurazione
12
Il 39,6% dei collaboratori contribuenti è “a progetto” e opera in regime di monocommittenza, seguito dal 27,7% di amministratori, sindaci di società etc. che esercita tale attività a favore di un solo soggetto/ente.
Contribuenti collaboratori per tipo di attività e numero di committenti in Liguria
Anno 2007 (valori assoluti)
Amministratore, sindaco di società, ecc.
Collaboratore di giornali, riviste, ecc.
Partecipante a collegi e commissioni
Enti locali (D.M. 25.05.2001)
Dottorato di ricerca, assegno, borsa studio
erogata da MUIR
Collaboratore a progetto
Venditore porta a porta
Collaboratore occasionale
Autonomo occasionale
Collaboratore presso la P.A.
Altre collaborazioni
Associato in partecipazione
Medici in formazione spec.
Volontari del servizio civile
TOTALE
1
11.034
76
357
5
2
1.128
5
26
2
3+
435
1
8
1
TOTALE
12.597
82
391
8
1.435
101
10
1.546
15.800
22
1.080
218
1.704
1.015
2.154
721
35.621
1.666
17
91
47
153
68
96
10
3.410
301
1
27
23
34
12
10
1
864
17.767
40
1.198
288
1.891
1.095
2.260
732
39.895
1
27,7%
0,2%
0,9%
0%
2
2,8%
0%
0,1%
0%
3+
1,1%
0%
0%
0%
TOTALE
31,6%
0,2%
1%
0%
3,6%
0,3%
0%
3,9%
39,6%
0,1%
2,7%
0,5%
4,3%
2,5%
5,4%
1,8%
89,3%
4,2%
0%
0,2%
0,1%
0,4%
0,2%
0,2%
0%
8,5%
0,8%
0%
0,1%
0,1%
0,1%
0%
0%
0%
2,2%
44,5%
0,1%
3%
0,7%
4,7%
2,7%
5,7%
1,8%
100%
(valori percentuali)
Amministratore, sindaco di società, ecc.
Collaboratore di giornali, riviste, ecc.
Partecipante a collegi e commissioni
Enti locali (D.M. 25.05.2001)
Dottorato di ricerca, assegno, borsa studio
erogata da MUIR
Collaboratore a progetto
Venditore porta a porta
Collaboratore occasionale
Autonomo occasionale
Collaboratore presso la P.A.
Altre collaborazioni
Associato in partecipazione
Medici in formazione spec.
Volontari del servizio civile
TOTALE
13
Quando si parla di collaboratori l’opinione pubblica e gli esperti si dividono: i detrattori delle riforme avvenute negli ultimi 10 anni associano il rapporto di collaborazione al precariato, mentre i sostenitori sostengono che non si possa avere un approccio manicheo
verso i cambiamenti introdotti dalla legislazione.
Sicuramente il mondo dei collaboratori è estremamente variegato e comprende un’incredibile varietà di soggetti: dagli iscritti esclusivamente alla gestione separata che possono essere mono o pluricommittenti a coloro che, pur essendo percettori di reddito da lavoro subordinato o da pensione, esercitano anche altre attività lavorative per cui è necessaria l’iscrizione anche alla gestione separata.
La maggioranza dei collaboratori, il 57,8% in Liguria, è iscritta esclusivamente alla
gestione separata dell’Inps ed ha un unico committente, seguono il 22,3% di collaboratori iscritti anche ad altre forme di assicurazione il 12,9% di collaboratori pensionati (di cui
la maggioranza sono titolari di pensione diretta), il rimanente 7% invece è iscritto esclusivamente alla gestione separata ma in regime di pluricommittenza.
Da questi dati emerge come i lavoratori maggiormente a rischio di precarietà sono i
23.045 collaboratori monocommittenti, ossia coloro che in caso di mancato rinnovo del
contratto non hanno altro reddito da lavoro o da pensione.
Contribuenti collaboratori a titolo principale, con altro lavoro e pensionati in Liguria
e in Italia*
Anno 2007 (valori assoluti - valori percentuali)
Collaboratori monocommittenti
iscritti solo alla gestione separata
INPS
Collaboratori pluricommittenti
iscritti solo alla gestione separata
INPS
Collaboratori iscritti anche ad
altre forme di assicurazione
Collaboratori titolari di pensione
diretta
Collaboratori titolari di pensione
indiretta
Totale
Liguria
Liguria %
Italia
Italia %
23.045
57,8%
1.054.362
63%
2.793
7%
123.983
7,4%
8.901
22,3%
348.926
20,9%
4.319
10,8%
120.830
7,2%
837
2,1%
24.520
1,5%
39.895
100%
1.672.621
100%
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro U.O. Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L’unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell’anno
14
Dettaglio contribuenti collaboratori in Liguria
Totale 39.895 – Anno 2007
Dal 2003 al 2007 l’incidenza dei collaboratori monocommittenti sugli iscritti alla
gestione separata dell’Inps è andata diminuendo in tutte le aree geografiche, in Liguria si
è passati dal 63,7% del 2003 al 57,8% del 2007.
Incidenza dei contribuenti collaboratori monocommittenti iscritti solo alla gestione
separata INPS sul totale dei contribuenti collaboratori
Anni 2003-2007 (valori percentuali)
Liguria
Nord ovest
Nord est
Italia centrale
Italia meridionale ed isole
Italia
2003
63,7%
64,2%
58,3%
71,1%
75,1%
66,1%
2004
61,5%
63,4%
54,7%
68,5%
74,6%
64,5%
2005
61,4%
62,1%
53,9%
67,9%
72,5%
63,4%
2006
60,9%
61,2%
52,8%
67,3%
73,7%
63,1%
2007
57,8%
59,6%
50,6%
70,3%
71,5%
63%
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro U.O. Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L’unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell’anno
Rispetto alla composizione per genere i collaboratori monocommittenti sono prevalentemente donne tranne al Nord.
Singolare notare come la Liguria invece sia in controtendenza rispetto all’area geografica del Nord ovest, con la componente femminile pari al 53,7% (12.365 unità).
15
Contribuenti collaboratori monocommittenti iscritti solo alla gestione separata INPS
per sesso*
Anno 2007 (valori assoluti)
M
10.680
155.383
96.561
161.534
94.455
507.933
Liguria
Nord ovest
Nord est
Italia centrale
Italia meridionale ed isole
Italia
F
12.365
151.720
84.131
197.096
113.482
546.429
Totale
23.045
307.103
180.692
358.630
207.937
1.054.362
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro U.O. Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L’unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell’anno
Dall’analisi delle classi di età, sia in Italia che in Liguria, i collaboratori monocommittenti si concentrano nella classe di età tra i 30 e i 39 anni, e tra l’altro proprio le prime 3
classi di età -<25 anni, 25-29 anni, 30-39 anni- comprendono oltre il 50% della popolazione considerata.
In Liguria si osserva che se i giovani (fino a 29 anni) collaboratori monocommittenti
sono il 30,2%, gli over 40 sono ben il 39,7%. Ciò induce ad una riflessione: se nel caso dei
giovani è ipotizzabile si tratti del primo lavoro o comunque di un’occupazione di “transizione”, per gli over 40, esiste una maggiore esposizione al rischio di una disoccupazione di
lunga durata –se non cronica- tenendo conto di come in questa fascia di età sia difficile
rientrare nel ciclo produttivo una volta espulsi.
Contribuenti collaboratori monocommittenti iscritti solo alla gestione separata INPS
per classi di età*
Anno 2007 (valori assoluti - valori percentuali)
Liguria
Liguria
<25
25-29
30-39
40-49
50-59
60+
TOTALE
v.a.
3.050
3.902
6.945
4.842
2.933
1.373
23.045
Italia
v.%
13,2%
16,9%
30,1%
21%
12,7%
6%
100%
v.a.
178.744
220.725
317.252
193.499
102.223
41.919
1.054.362
v.%
17%
20,9%
30,1%
18,4%
9,7%
4%
100%
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro U.O. Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L’unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell’anno
16
Riguardo al reddito annuo dei collaboratori monocommittenti il trend ligure rispecchia
quello italiano, che vede la concentrazione maggiore nella classe tra i 500 e i 5.000 Euro,
seguita da quella tra i 10.000 e i 25.000 Euro.
Riguardo alle differenze di genere sia a livello locale che nazionale le donne sembrano
i soggetti più deboli a livello retributivo, infatti oltre il 50% ha un reddito dal collaborazione che non supera i 5.000 euro contro il circa 36% degli uomini, inoltre solo meno del
2% delle donne tocca o supera la soglia dei 50.000 Euro a fronte del 9% di uomini.
Contribuenti collaboratori monocommittenti iscritti solo alla gestione separata INPS per
classe di reddito e sesso in Liguria e in Italia*
Anno 2007 (valori assoluti)
Classe di reddito
nell’anno
(in Euro)
0-500
500-5.000
5.000-10.000
10.000-25.000
25.000-50.000
50.000-75.000
75.000 e oltre
Totale
Liguria
Italia
M
F
T
M
F
T
893
2.980
1.635
2.736
1.440
495
501
10.680
2.107
4.810
2.128
2.608
526
121
65
12.365
3.000
7.790
3.763
5.344
1.966
616
566
23.045
34.702
164.539
75.453
124.430
62.114
22.377
24.318
507.933
59.179
254.839
93.621
105.161
23.953
5.441
4.235
546.429
93.881
419.378
169.074
229.591
86.067
27.818
28.553
1.054.362
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro U.O. Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L’unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell’anno
(valori percentuali)
Classe di reddito
nell’anno
(in Euro)
0-500
500-5.000
5.000-10.000
10.000-25.000
25.000-50.000
50.000-75.000
75.000 e oltre
Totale
Liguria
Italia
M
F
T
M
F
T
8,4%
27,9%
15,3%
25,6%
13,5%
4,6%
4,7%
100%
17%
38,9%
17,2%
21,1%
4,3%
1%
0,5%
100%
13%
33,8%
16,3%
23,2%
8,5%
2,7%
2,5%
100%
6,8%
32,4%
14,9%
24,5%
12,2%
4,4%
4,8%
100%
10,8%
46,6%
17,1%
19,2%
4,4%
1%
0,8%
100%
8,9%
39,8%
16%
21,8%
8,2%
2,6%
2,7%
100%
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro U.O. Osservatorio Mercato del Lavoro - Elaborazioni su dati Inps
*L’unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato nel corso dell’anno
17
Il lavoro flessibile a livello locale:
i dati delle Comunicazioni Obbligatorie
Si intendono per Comunicazioni Obbligatorie (CO) tutte le comunicazioni che i datori
di lavoro pubblici e privati devono trasmettere quando si instaura un rapporto di lavoro –
assunzione - e/o in tutti casi in cui si verifichi una variazione dello stesso – proroga, trasformazione, cessazione -.
Con la Legge Finanziaria 2007 vengono introdotte importanti novità in materia di CO:
la compilazione di un solo modello che adempie agli obblighi del Centro per l’Impiego,
dell’Inps, dell’Inail e del Ministero del Lavoro;
la compilazione deve essere effettuata esclusivamente per via telematica ai servizi
competenti secondo le modalità stabilite da ciascuna Regione e Provincia Autonoma;
la comunicazione deve essere effettuata antecedentemente rispetto all’instaurarsi del
rapporto di lavoro;
viene esteso l’obbligo di effettuare la comunicazione a tutti i datori di lavoro – comprese le pubbliche amministrazioni - per tutti i tipi di lavoro subordinato, includendo
quindi i collaboratori che prima ne rimanevano esclusi, per alcune categorie di lavoratori autonomi, per l’associazione in partecipazione, per altre esperienze lavorative –
lavori socialmente utili, borsa lavoro… -, e per i tirocini2
Il Sistema CO, secondo la stessa definizione che ne dà il Ministero del Lavoro, della
Salute e delle Politiche sociali3: è il primo servizio telematico della rete dei servizi per il
lavoro in grado di monitorare tutte le informazioni che riguardano la formazione e la vita
lavorativa dei cittadini: dalla ricerca della prima occupazione, all’ingresso nel mercato del
lavoro fino alla pensione.
Il nuovo sistema snellisce le incombenze burocratiche e le procedure di gestione delle
stesse CO –niente più archivi cartacei, informazioni raccolte in maniera univoca- e al contempo, essendo le informazioni sul rapporto di lavoro raccolte in maniera standardizzata
offre il vantaggio di poter effettuare analisi statistiche su dati di natura amministrativa senza
contare che, l’obbligatorietà delle comunicazioni, consente di superare i limiti delle analisi
campionarie o parziali, potendo disporre di informazioni riguardanti tutti i rapporti di lavoro
avviati, cessati, prorogati e trasformati a partire dell’entrata in vigore della normativa.
Nel I quadrimestre del 2009 un totale di 60.415 liguri ha iniziato almeno un rapporto di
lavoro o similare: si tratta di 30.422 uomini pari al 50,4% e di 29.992 donne pari al 49,6%.
Anche sottraendo dalle CO di avviamento coloro che hanno iniziato un tirocinio e quindi non hanno instaurato un rapporto lavorativo vero e proprio la distribuzione percentuale per genere rimane pressoché invariata, mentre il numero degli avviati effettivi diventa
2 Sono esclusi dall’obbligo di comunicazione i tirocini volti a realizzare momenti di alternanza scuola-lavoro promossi
da soggetti e istituzioni formative a favore dei propri studenti e allievi frequentanti.
3 Si veda il sito www.lavoro.gov.it/co
18
pari a 58.871 persone.
Analizzando le tipologie contrattuali raggruppate in macro aree, osserviamo come la maggior parte dei contratti stipulatati siano a tempo determinato (43,5%) seguiti dal tempo
indeterminato (24,1%) e dal lavoro flessibile (22,4%). Da rilevare la consistenza del contratto di apprendistato che da solo è pari al 6,1% dei rapporti totali.
Avviati domiciliati in Liguria per genere e tipologia contrattuale
I quadrimestre 2009
Tipologia contrattuale
Apprendistato
Lavoro flessibile
Tempo indeterminato
Tempo determinato
Altre tipologie contrattuali
di cui a domicilio
di cui stagionale
di cui marittimo
Tirocinio
Non definito
Totale
Femmine
v.a.
1.798
6.686
7.272
13.054
335
12
4
2
845
2
29.992
Maschi
v.a.
1.905
6.836
7.296
13.239
440
13
13
699
7
30.422
Non definito
v.a.
1
1
Totale
v.a.
3.703
13.523
14.568
26.293
775
25
4
15
1.544
9
60.415
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale (estrazioni effettuate nella settimana dal 8
giugno al 12 giugno 2009)
*Il riferimento è al domicilio del lavoratore
Totale assunti non coincide con la somma del numero dei lavoratori in quanto lo stesso lavoratore nel I quadrimeste 2009
potrebbe avere avuto più assunzioni con diverse tipologie contrattuali
I settori di attività sono il risultato dell’aggregazione dei singoli settori di attività presenti nel S.I.L. -si veda la tabella
tipologie contrattuali-
Avviati per tipologia contrattuale in Liguria - I quadrimestre 2009 - Totale 60.415
19
Tipologie contrattuali
Apprendistato
Borsa lavoro
Collaborazione coordinata e continuativa
Contratto di Formazione lavoro
Contratto di inserimento lavorativo
Lavoro a scopo di somministrazione
Lavoro a progetto
Lavoro intermittente
Lavoro o attività Socialmente Utile (LSU - ASU)
Lavoro occasionale
Lavoro ripartito
Mini Co.co.Co
Lavoro Occasionale
Lavoro Dipendente nella P.A. a Tempo Indeterminato
Lavoro a tempo indeterminato
Lavoro a tempo determinato
Lavoro a Tempo Determinato per Sostituzione
Lavoro Dipendente nella P.A. a Tempo Determinato
Contratto di Agenzia a Tempo Determinato
Contratto di Agenzia a Tempo Indeterminato
Lavoro autonomo
Lavoro Autonomo nello spettacolo
Associazione in partecipazione
Lavoro a Domicilio
Lavoro stagionale
Lavoro marittimo
Tirocinio
Tirocinio Estivo di orientamento
Non Definito
Apprendistato
Lavoro flessibile
Tempo indeterminato
Tempo determinato
Altro
di cui lavoro a domicilio
di cui lavoro stagionale
di cui lavoro marittimo
Tirocinio
Non definito
Il 22,4% di lavoratori flessibili (13.523 unità) come nel caso del totale degli avviati si
distribuiscono equamente tra uomini e donne che sono rispettivamente il 50,6% e il
49,4%.
Tra i contratti flessibili prevalgono le collaborazioni a progetto che raggiungono il
39,7% che sommandosi all’1% delle quasi estinte collaborazioni coordinate continuative,
ormai appannaggio esclusivo della pubblica amministrazione, arrivano al 40,7%.
A seguire troviamo il lavoro a scopo di somministrazione che tocca il 27,2% e il lavoro intermittente al 21,8%. Le altre tipologie contrattuali assumono invece carattere residuale –tra lo 0,1% del lavoro ripartito e l’1,3% del contratto di inserimento lavorativoanche se sottolineiamo l’8,5% raggiunto dalle collaborazioni occasionali.
20
Avviati domiciliati in Liguria per genere e tipologia di contratto flessibile
I quadrimestre 2009
Tipologia contrattuale
Borsa lavoro
Collaborazione coordinata e continuativa
Contratto di Formazione lavoro
Contratto di inserimento lavorativo
Lavoro a scopo di somministrazione
Lavoro a progetto
Lavoro intermittente
Lavoro o attività Socialmente Utile (LSU - ASU)
Lavoro occasionale
Lavoro ripartito
Totale
Femmine Maschi
v.a.
7
55
11
81
1.788
2.713
1.575
1
447
8
6.686
v.a.
14
75
5
95
1.891
2.655
1.377
26
696
2
6.836
Non
definito
v.a.
1
1
Totale
v.a.
21
130
16
176
3.679
5.369
2.952
27
1.143
10
13.523
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale (estrazioni effettuate nella settimana dal 8
giugno al 12 giugno 2009)
*Il riferimento è al domicilio del lavoratore
Totale assunti non coincide con la somma del numero dei lavoratori in quanto lo stesso lavoratore nel I quadrimeste 2009
potrebbe avere avuto più assunzioni con diverse tipologie contrattuali
Avviati con contratti "flessibili" - I quadrimestre 2009 - Liguria – Totale 13.523
Analizzando congiuntamente le tipologie contrattuali e il settore economico emerge
come il terziario è il settore che instaura il maggior numero di rapporti lavorativi, circa
38.000 pari al 63%, per cui inevitabilmente i contratti flessibili si concentrano maggiormente in questo comparto economico.
Da rilevare come invece gli apprendisti assunti nel I quadrimestre 2009 siano distribuiti
principalmente oltre che nel terziario - 51,9% - anche nell’industria 47,4%.
Tenendo in considerazione due tra le categorie più consistenti del terziario come commercio e turismo vediamo come la maggior parte degli apprendisti del terziario si concentri
proprio in questi due settori, rispettivamente il 38,6% nel commercio e il 23,7% nel turismo.
21
Avviati domiciliati in Liguria per settore di attività e tipologia di contratto
I quadrimestre 2009
Settore di attività
di cui pubTiplogia
blica ammi-
contrattuale
Agricoltura Industria
di cui
costruzioni
Terziario
di cui
di cui
nistrazione
Non
commercio
turismo
(escluse
definito
0,5%
100%
Totale
sanità e
Apprendistato
0,2%
47,4%
32,8%
51,9%
38,6%
23,7%
istruzione)
0,3%
Lavoro
flessibile
0,2%
15,4%
10,7%
58,5%
7,7%
14,9%
2,8%
25,9%
100%
Tempo
indeterminato
0,8%
30,2%
39,1%
67,7%
16,8%
12,7%
4,5%
1,3%
100%
Tempo
determinato
7,7%
28,4%
30,2%
63,3%
16,8%
21,4%
3,6%
0,6%
100%
Altre tipologie
contrattuali
0,3%
26,5%
21,4%
69,3%
46,9%
15,6%
4%
100%
Tirocinio
0,8%
18,2%
11,4%
79,4%
22,4%
15,1%
1,7%
100%
Non Definito
55,6%
33,3%
33,3%
11,1%
Totale
3,6%
26,7%
29,8%
63%
3,8%
6,6%
5,2%
100%
16,5%
17,4%
100%
100%
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale (estrazioni effettuate nella settimana dal 8
giugno al 12 giugno 2009)
*Il riferimento è al domicilio del lavoratore
Totale assunti non coincide con la somma del numero dei lavoratori in quanto lo stesso lavoratore nel I quadrimeste 2009
potrebbe avere avuto più assunzioni con diverse tipologie contrattuali
Analizzando le assunzioni effettuate nei vari comparti economici con contratti di lavoro flessibili osserviamo che nella pubblica amministrazione e nel terziario considerato nel
suo complesso il contratto a progetto è la tipologia contrattuale più diffusa, con un incidenza del 56% e del 55%. Riguardo alla pubblica amministrazione è ipotizzabile che il dato
sulle collaborazioni a progetto derivi da un‘errata compilazione del campo tipologia contrattuale da parte del datore di lavoro che nell’inserimento della CO avrebbe selezionato il
campo “collaborazione a progetto”, rapporto lavorativo che la p.a non può attivare, al
posto della “collaborazione coordinata continuativa” che, alla luce di questa osservazione
-sommando co.pro e co.co.co- salirebbe al 65,8%3.
È interessante rilevare come il settore del turismo faccia largo ricorso al lavoro intermittente (84,8%), seguito dall’industria (43%) e dal commercio (33,9%), mentre rispetto
alle altre tipologie il terziario nel I quadrimestre dell’anno ha attivato il 16,7% di rapporti
di lavoro occasionale.
Inoltre si sottolinea come la pubblica amministrazione nel I quadrimestre 2009 abbia
avviato, tra le forme contrattuali non standard, l’11,5% di contratti di lavoro o attività
socialmente utili e il 9% di borse lavoro.
Non ci soffermiamo invece sul settore dell’agricoltura in quanto i lavoratori assunti con
forme contrattuali non standard sono solo 23 per cui non riteniamo opportuno scendere
nel dettaglio vista l’esigua consistenza numerica.
22
Avviati domiciliati in Liguria per settore di attività e tipologia di contratto flessibile
I quadrimestre 2009
Settore di attività
Tiplogia
contrattuale
Agricoltura Industria
Borsa lavoro
Collaborazione
coordinata
e continuativa
Terziario
di cui
commercio
di cui
turismo
21
1
14
Contratto
di Formazione
lavoro
116
43
Lavoro a scopo
di somministrazione
135
10
1
39
5
Lavoro
a progetto
17
987
4.651
344
24
Lavoro
intermittente
4
960
2.069
220
1.068
Lavoro
occasionale
27
1
229
Lavoro
ripartito
Totale
1.412
161
2.233
8.461
649
1.259
21
21
132
130
8
1
16
16
6
1
179
176
3.678
3.683
3.679
35
5.690
5.369
13
3.046
2.952
27
27
1.652
1.143
10
10
14.456
13.523
131
18
10
10
23
Totale
assunti
1
27
36
Totale
23
5
Lavoro o attività Socialmente Utile
(LSU - ASU)
Non
definito
21
15
Contratto
di inserimento
lavorativo
di cui
pubblica
amministrazione (escluse sanità e
istruzione)
234
3.739
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale (estrazioni effettuate nella settimana dal 8
giugno al 12 giugno 2009)
* Il riferimento è al domicilio del lavoratore
Totale assunti non coincide con la somma del numero dei lavoratori in quanto lo stesso lavoratore nel I quadrimeste 2009
potrebbe avere avuto più assunzioni con diverse tipologie contrattuali
23
Settore di attività
Tiplogia
contrattuale
Agricoltura
Industria
Borsa lavoro
Collaborazione
coordinata e continuativa
Terziario
di cui
commercio
di cui
turismo
0,2%
4,3%
0,6%
Contratto di
Formazione lavoro
1,4%
1,9%
Lavoro a scopo
di somministrazione
1,6%
1,5%
0,1%
6%
0,4%
Lavoro a progetto
73,9%
44,2%
55%
53%
1,9%
Lavoro intermittente
17,4%
43%
24,5%
33,9%
84,8%
Lavoro occasionale
0,3%
4,3%
10,3%
Lavoro ripartito
Totale
16,7%
0,1%
0%
0,9%
3,4%
0%
0,1%
2,6%
0%
1,2%
98,4%
25,5%
0,9%
39,4%
0,3%
21,1%
56%
11,5%
5,5%
12,8%
7,7%
0,2%
0,3%
0,1%
100%
100%
100%
Totale
9,8%
0,1%
Lavoro o attività
Socialmente Utile
(LSU - ASU)
Non
definito
9%
0,2%
Contratto di inserimento lavorativo
di cui pubblica amministrazione
(escluse
sanità e istruzione)
11,4%
0,1%
100%
100%
100%
100%
100%
Fonte: Agenzia Liguria Lavoro - O.M.L. Elaborazioni su dati S.I.L. regionale (estrazioni effettuate nella settimana dal 8
giugno al 12 giugno 2009)
*Il riferimento è al domicilio del lavoratore
Totale assunti non coincide con la somma del numero dei lavoratori in quanto lo stesso lavoratore nel I quadrimeste 2009
potrebbe avere avuto più assunzioni con diverse tipologie contrattuali
24