regole generali

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Hockey Pergine
regole generali
Il regolamento ufficiale viene preparato dalla International Ice Hockey Federation (IIHF),
organismo internazionale a cui fanno riferimento tutte le competizioni ufficiali di hockey su
ghiaccio. La versione attuale è valida fino al 2014 e ha sostituito il vecchio regolamento
dal 2006. Il regolamento è diviso in cinque sezioni: “Campo da gioco”, “Squadre, giocatori ed
equipaggiamento”, “Arbitri e loro obblighi”, “Regole del gioco” e “Penalità”, mentre come
appendice sono riportate altre annotazioni generali.
Nella National Hockey League esistono alcune differenze rispetto al regolamento ufficiale
della IIHF, pertanto è l’unico campionato a possedere un proprio regolamento, diviso in dieci
sezioni.
Campo da gioco
Schema di una pista di hockey su ghiaccio.
Il campo da gioco, detto più correttamente “pista”, è una superficie ghiacciata rettangolare,
con una lunghezza compresa fra 56 e 61 metri, ed una larghezza tra i 26 e i 30 m.
Tutt’attorno alla pista c’è una balaustra sopra la quale, a protezione del pubblico, c’è una
protezione in plexiglas; dietro le porte si trova una rete di protezione supplementare.
Le porte sono alte 122 cm e larghe 183 cm, mentre i montanti sono colorati in rosso.
Attorno alla porta è segnata un’area di porta semicircolare. La pista è attraversata nel senso
della larghezza da 5 linee; due linee blu larghe 30 cm lo dividono in 3 zone di uguale
grandezza: zona d’attacco, zona neutra e zona di difesa. La zona neutrale è divisa a metà
da una linea rossa larga 30 centimetri: la linea di metà campo. Al centro di essa, cioè al
centro della pista, si trova il punto di ingaggio, circondato dal cerchio di ingaggio. In totale
ci sono cinque cerchi di ingaggio, tutti con un raggio di 4,5 m: uno al centro e due in
ognuna delle zone difensive. La quarta e la quinta linea sono le linee di porta (rosse, larghe
5 centimetri) che attraversano tutto il campo. All’esterno della balaustra, all’altezza della
zona neutra sul lato lungo del campo, si trovano le panchine delle due squadre, mentre di
fronte vi sono i cronometristi e la “panca puniti”. A differenza di molti altri sport, la pista
prosegue anche dietro le porte ed è smussata, per permettere lo scorrimento del puck ad
alta velocità.
Nella NHL la pista è leggermente più piccola, lunga 56 m e larga 26 m, ed ha una divisione
delle zone leggermente diversa. In tal modo il gioco risulta normalmente più rapido e
aggressivo.
Regole della partita
Un incontro di hockey su ghiaccio dura normalmente 60 minuti (tre tempi – chiamati anche
“terzi” – da 20 minuti). Poiché ogni interruzione di gioco comporta fermare il cronometro (si
parla di minuti effettivi di gioco), una partita dura in realtà circa il doppio del tempo
effettivo. Gli intervalli fra un tempo e l’altro durano 15 minuti. A differenza di molti altri
sport nell’hockey su ghiaccio non esiste il pareggio: se al termine di una partita il risultato è
ancora di parità, viene giocato un tempo supplementare, di venti o cinque minuti, che
termina immediatamente con il gol di una delle due squadre (col meccanismo della sudden
death, pari al golden goal calcistico). Se al termine del tempo supplementare nessuna delle
due squadre ha segnato, la partita viene decisa ai rigori oppure, a seconda del campionato,
i tempi supplementari possono proseguire ad oltranza. Di norma vengono assegnati 3 punti
alla squadra vincitrice nel tempo regolamentare, 2 alla squadra vincitrice dopo il tempo
supplementare o i rigori, 1 alla squadra sconfitta ai supplementari o ai rigori e nessun
punto per chi perde nel tempo regolamentare.
I campionati vengono decisi quasi ovunque attraverso il meccanismo dei play-off, per il
quale si qualificano le migliori del girone. Normalmente, la migliore squadra della stagione
regolare affronta al primo turno la peggiore delle qualificate, la seconda la penultima e così
via. Le vincenti passano al turno successivo, fino alla finale. Gli incontri avvengono su serie
di partite, chi ne vince – a seconda del regolamento – per primo 4 (al meglio delle 7), 3 (al
meglio delle 5) o più raramente 2 (al meglio delle 3), si aggiudica il passaggio del turno.
È consentito spostare in avanti il puck con il pattino, ma non è consentito segnare in questo
modo, a meno che non sia una deviazione. Vietato è anche giocare il puck col bastone
alto (ossia col bastone al di sopra della spalla) – ma è permesso bloccarlo con la mano. I
passaggi con la mano e le reti segnate con essa non sono valide.
Con l’avvento della cosiddetta “tolleranza-zero”, introdotta in tutti i principali campionati
del mondo prima dei XX Giochi olimpici invernali del 2006, il gioco è divenuto più tecnico.
Questa nuova regola, in realtà, non è altro che l’applicazione molto più rigida delle regole
preesistenti. In sostanza, ostruzioni, trattenute, colpi di bastone e agganci sono sanzionati
in modo più puntuale, così da migliorare la fluidità del gioco, e favorire i gesti tecnici.
Giocatori ed equipaggiamento
Una squadra di hockey su ghiaccio è composta al massimo di 22 giocatori, 20 di
movimento e 2 portieri. Durante una partita possono essere sul ghiaccio al massimo 6
giocatori contemporaneamente. La regola prevede che siano 5 giocatori di movimento e un
portiere, ma in situazioni particolari, il portiere può essere sostituito da un sesto giocatore
di movimento.
Normalmente si parla di “linee” – cioè diversi assetti nei quali attaccanti (due ali ed un
centro) e difensori giocano sempre insieme. Una squadra tipo ha due portieri, quattro linee
difensive (due difensori per linea, in totale otto) e quattro offensive (tre attaccanti per linea,
in totale dodici). A disposizione restano solitamente un terzo portiere e due ulteriori
difensori. Nell’hockey su ghiaccio degli albori c’era anche un sesto giocatore di movimento
nella posizione definita “rover”, in grado di svolgere sia il compito di attaccante che di
difensore.
In una squadra ci devono essere un capitano e due capitani alternativi. Come segno di
riconoscimento portano sul petto rispettivamente una “C” o una “A” maiuscole. Fino agli
anni 50 i giocatori dell’Unione Sovietica portavano in alternativa una “K” per il capitano. Ciò
sarebbe possibile ancora oggi, ma questa possibilità viene utilizzata solo raramente. Il
capitano è l’unico a poter chiedere spiegazioni sulle decisioni degli arbitri. I cambi dei
giocatori di movimento sono possibili non soltanto durante le interruzioni di gioco, ma
possono anche essere “volanti”. Il cambio di tutti i giocatori di movimento è possibile ed è
definito “cambio di linea”.
Per evitare gli infortuni, uno dei maggiori rischi dell’hockey su ghiaccio, è prescritto un
equipaggiamento protettivo completo. Oltre a particolari pattini da ghiaccio e il bastone, ne
fanno parte un casco con visiera, guanti, protezioni per nuca, laringe e bocca, e
il paradenti. Inoltre protezioni sono previste per le spalle e la cassa toracica. Poiché i
portieri sono sottoposti a maggiori rischi, spesso infatti devono parare dischi a velocità
altissime, hanno uno speciale equipaggiamento: oltre a speciali “pattini da portiere” ed un
bastone leggermente più spesso, portano un casco dotato non di una semplice visiera, ma
di una maschera a griglia, gambali, un guanto – quello della mano che regge il bastone –
dotato di “scudo” ed un “guanto da presa”.