La presenza degli ebrei in Basilicata dall`integrazione alle leggi
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La presenza degli ebrei in Basilicata dall`integrazione alle leggi
ARCHIVIO DI STATO DI POTENZA Dall’integrazione alle leggi razziali. La presenza degli Ebrei in Basilicata attraverso i documenti d’archivio Basilicata di età medievale e moderna ↓ terra di forti movimenti immigratori “Società multietnica” nel senso più attuale e moderno del termine “Forestieri d’altre nazioni” estere o italiane ↓ comunità ben organizzate con i loro costumi e i loro usi giuridici in un rapporto di convivenza con la popolazione locale Armeni Saraceni Greco-albanesi Ebrei Venosa Uno dei più notevoli centri giudaici documentato da 3 complessi catacombali ↓ materiale interessante (decine di epigrafi in greco,latino ed ebraico) IV secolo d.C. gli ebrei arrivano a costituire una buona metà della popolazione Venosa. Epitaffio in lingua ebraica dedicato a un Salomone figlio di David (Sec. IX) Rapporti fra Ebrei e popolazione cristiana verosimilmente pacifici ↓ contiguità dei sepolcreti appartenenti alle due comunità Venosa. Arcosolio affrescato di catacomba ebraica Comunità ben organizzata ↓ con arcisinagoghi, presbiteri, rabbini Componenti della comunità partecipano al governo della città Poeta Silano autore di numerosi componimenti liturgici ↓ testimonianza dell’alto livello spirituale raggiunto dalla comunità ebraica venosina nei secoli VIII-IX Fra tardo antico e alto medioevo ↓ comunità di ebrei in altri centri della Basilicata: Potenza, Grumento, Matera forse anche a Lavello Dopo il IX secolo ↓ nulla più si sa di questi insediamenti: -scorrerie musulmane - violenze antigiudaiche esplose durante la crociata del 1096 Epoca normanna ↓ la maggior parte degli ebrei lucani forse concentrata a Melfi Tra 1159 e 1167 ↓ Beniamino de Tudela trova una comunità di ben 200 persone Nel 1294 ↓ la comunità cessa di esistere: 70 famiglie sono indotte dalle pressioni angioine ad abbracciare il Cristianesimo Con gli ultimi angioini e, soprattutto, durante il governo degli aragonesi ↓ ripresa della presenza ebraica in Basilicata Tricarico uno dei centri giudaici più importanti 1494 ↓ lite col vescovo Cicinelli che si oppone all’ampliamento della loro sinagoga Gli ebrei fanno ricorso alla Camera della Sommaria che dà loro ragione Attività principali ↓ commercio, prestito di denaro, artigianato, esercizio della medicina Inizi XVI sec.: Caduta del Regno in mano alla Spagna ↓ principio della fine per le comunità ebraiche lucane Prammatica di espulsione del 1510 ↓ cominciano a cercare contrade più ospitali La loro partenza ↓ fatto negativo soprattutto per i ceti più umili della popolazione costretti a rivolgersi agli strozzini cristiani assai più avidi ed esigenti In molti casi gli ebrei vengono richiamati Venosa, 1535: l’università stipula patti con Sabato di Daniele per l’apertura di un banco di prestito Ritorno di breve durata ↓ 1541 bando che impone improrogabilmente a tutti gli ebrei di uscire dal Regno Segni dell’antica presenza nel territorio lucano di comunità ebraiche ↓ nella toponomastica di molti territori ASPZ, Raccolta cartografica di agrimensori venosini, vol. 1: Mappe dei territori del Baliaggio della Ss. Trinità di Venosa, 1743, c. 1. ASPZ, Corporazioni religiose, vol. 200: Cabreo della Ss. Trinità di Venosa, 1774, p. 135. Segni di una convivenza pacifica e civile, verosimilmente fruttuosa e arricchente sia per le comunità locali che per quelle straniere 5 agosto 1938: I numero della rivista “La difesa della razza” estate 1938: Censimento di tutti gli ebrei italiani e stranieri residenti nel Regno d’Italia conoscenza della realtà demografica e sociale dei perseguitandi 14 agosto 1938: la Demorazza comunicava a ciascun prefetto quantitativo e data di spedizione delle “schede per esecuzione censimento ebrei” i destinatari erano invitati a distribuirli con urgenza tra i comuni 18 agosto 1938: tutti i quotidiani riportano i dati ebraici del censimento demografico del 1931, ripartiti per regioni, per città principali e per professione il “Corriere della Sera” avverte che «questo quadro (…) è da rivedere dopo nuovi accertamenti che non potranno non fornire cifre superiori» In Basilicata: il numero più basso rispetto alle altre regioni: soltanto 2 individui Carteggi del fondo Prefettura: esemplari del foglio di rilevazione, approntato dall’ISTAT elaborato secondo le indicazioni del Ministero dell’Interno I dati dovevano rispecchiare la situazione alla mezzanotte del 22 agosto, data in cui numerose centinaia di incaricati comunali si presentarono in qualche decina di migliaia di abitazioni sparse per il territorio nazionale per consegnare il foglio di rilevazione Il 22 agosto tutti gli ebrei d’Italia «cessarono di essere italiani o stranieri e divennero ufficialmente ebrei, più soli, meno eguali» 31 quesiti A “presenti” B “assenti temporanei” “Notizie generali” molto particolareggiate: scheda anagrafica tipo 4 quesiti sulla religione 2 quesiti sull’anzianità di iscrizione al PNF benemerenze in guerra e di altro genere: gli ebrei con “meriti bellici, fascisti o civili non avrebbero subito discriminazioni” altri 4 quesiti per “assenti temporanei” Linguaggio secco e tecnico: apparente carattere neutro della rilevazione nel foglio non compariva mai il termine “razza”; veniva adoperato 2 volte “israelita”, riferito alla religione (anziché “ebreo” o “di razza ebrea”) Intento persecutorio traspare: dall’eccessiva minuziosità da una delle domande: «Coloro che hanno abiurato, indichino la nuova religione abbracciata, specificando la data dell’abiura e tutti gli altri elementi per l’accertamento d’ufficio.» Dal 23 agosto 1938 le Prefetture ricevono dai comuni i plichi con i fogli di rilevazione compilati ↓ li inviano alla Direzione generale per la demografia e la razza a Roma questa li consegna all’Istituto centrale di statistica perché li spogli e ne elabori i dati L’ISTAT svolge il suo lavoro in 2 mesi e mezzo ↓ comunica i risultati definitivi del censimento alla Demorazza totale di 64.000 ebrei e non ebrei questa cifra cresce nelle settimane seguenti del 10% con l’invio di ulteriori dati relativi in molti casi a famiglie prima totalmente sfuggite Censimento del 22 agosto 1938: molto probabilmente, dovette avere in Basilicata risultato negativo 27 agosto 1938: Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Lagonegro segnala alla Questura di Potenza la presenza nel comune di Rivello, di certo Salvatore Garaldi, ufficiale esattoriale, nato a Montella e figlio di padre ebreo 30 agosto 1938: Questore di Potenza: “pur non risiedendo nel territorio della provincia persone professanti la religione israelitica soltanto oggi si è venuti a conoscenza che l’esattore comunale di Rivello, Garaldi Salvatore, nativo di Avellino, professava un tempo religione israelitica, at abiurò tale religione all’atto del matrimonio con Peinola Carmina ed abbracciò la religione cattolica.” 25 settembre 1938: nota del prefetto di Potenza: per ciascun membro della famiglia Garaldi, erano già state compilate le relative schede, successivamente trasmesse al Ministero dell’Interno 26 settembre 1938: telegramma del Prefetto di Potenza al Ministero dell’Interno che gli aveva sollecitato notizie Dati del censimento: insussistenza, nella regione, di una vera e propria “questione ebraica” I legge antisemita R.D.L. 5.09.1938 n. 1390 espelle tutti gli ebrei (sia alunni che insegnanti) dalle scuole di ogni ordine e grado 11 maggio 1939: Giuseppe De Caro di Ripacandida, terminata la Scuola Media, per iscriversi all’Istituto Magistrale di Lacedonia ha bisogno del certificato del podestà di Ripacandida attestante che egli oltre ad essere di razza ariana, “professa la religione cattolica apostolica Romana” 14 settembre 1939: il parroco di Roccanova rilascia il certificato di Battesimo a Paolo Totaro, partecipante al concorso a capo guardia municipale lettera del comandante della Stazione dei Carabinieri di Chiaromonte, il quale attesta: che Paolo Totaro, iscritto al PNF, è anche caposquadra della MVSN Art. 1: RDL n. 1728 del 1938 vietati i matrimoni tra cittadini italiani di razza ariana con persone appartenenti ad altre razze Ebrei internati in vari paesi della Basilicata Art. 23 legge 17.11.1938: revoca delle concessioni di cittadinanza a persone di religione ebraica dopo l’01.01.1919 molti ebrei diventano apolidi o stranieri Ebrei rifugiatisi momentaneamente in Italia soprattutto dopo annessione dell’Austria da parte della Germania per ottenere visto per espatrio campi di concentramento o internamento Archivio storico diocesano di Potenza consistente carteggio dal 1940 al 1943 intensa attività di mons. Augusto Bertazzoni, arcivescovo di Potenza, a favore di ebrei internati in Basilicata, tesa ad ottenere per essi miglioramento delle condizioni di vita 30.06.1942 Walter Behrens Vaticano: negato dal governo permesso di frequentare le biblioteche 21.03.1943 Walter Behrens Min. Interni a sen. Giampietro: trasferito per esercizio medico interdetto agli ebrei I confinati ebrei, al contrario di quelli ariani, potevano occuparsi solo dei lavori più umili 25.03.1943 Walter Behrens sen. Giampietro a mons. Bertazzoni, trasmette nota del Ministero 30.09.1942 Erich Bernhard Cohen Vaticano: negato al figlio permesso frequenza scuola di Potenza 20.12.1940 Coniugi Hoffmann e Lesser (internati a Tolve) mons.Palatucci a mons. Bertazzoni: ”non possono andare avanti, sono letteralmente disperati… hanno manifestato pensieri di suicidio” 10.11.1941 Famiglia Klein (internata ad Avigliano) Copia di istanza al Ministero dell’Interno: richiesta vestiario 8.04.1941 Artur Neisser Biglietto postale da Firenze a mons. Bertazzoni: “sono tanto contento perché ho trovato nel cuore tanto dolce e quasi musicalmente sensibile della V. Eccellenza un aiuto spirituale perenne e tanto forte… sto rimpiangendo le brevi ma tanto beate ore le quali ho potuto passare nell’ambiente miracolosamente calmo della vostra camera…” 15.10.1940 Caterina Falk, ariana tedesca sposata con Ernesto Pollak, ebreo austriaco internata a Forenza, chiede il ricongiungimento al marito, internato a Polla 22.07.1941 Fritz Prager Dal Vaticano: finalmente accordato permesso trasferimento da Campagna a Potenza 4.07.1942 Kurt Witkowski (internato a Potenza) Dal Vaticano: concesso permesso visita oculistica a Bologna 2.01.1943 Kurt Witkowski Ministero Interni a sen. Giampietro: vietata convivenza con Anna Mariotti, ariana, perché matrimonio contratto “in contrasto con le disposizioni vigenti.” 9.07.1941 Else Grünwald in Regenhardt internata a Potenza Trasferita a Brienza, chiede di rimanere a Potenza. 25 luglio 1943 Vittorio Emanuele III e il governo Badoglio lasciano in vigore le leggi razziali ↓ abrogate soltanto 6 mesi dopo: Regio decreto-legge 20 gen 1944 n. 25 “Disposizioni per la reintegrazione dei diritti civili e politici dei cittadini italiani e stranieri già dichiarati di razza ebraica o considerati di razza ebraica” 21.09.1945 Questionario del Ministero dell’Interno ai prefetti: dati relativi alla “questione ebraica” in Basilicata - non menzionata la colonia confinaria di Marconia di Pisticci - ebrei internati in Basilicata: 350 “Commuove leggere qua e là sulle lapidi quei nomi che evocano una fede, richiamano il segreto di tante persone costrette a vivere esiliati in patria” (G. Messina) 31.08.1972 Walter Behrens In morte di mons. Bertazzoni Invia condoglianze per la morte di mons. Bertazzoni