27 GENNAIO “GIORNO DELLA MEMORIA”

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27 GENNAIO “GIORNO DELLA MEMORIA”
27 GENNAIO
“GIORNO DELLA MEMORIA”
Quest'anno il 27 gennaio, giorno della memoria, abbiamo ricordato il 70 esimo anniversario della liberazione
degli ebrei dal campo di concentramento di AUSCHWITZ .
La scuola, grazie ad alcuni insegnanti ha realizzato una performance che aveva come tema “il viaggio
nell'inferno” degli ebrei.
Il resoconto dettagliato del viaggio, compiuto, ricordato e raccontato è stato espresso attraverso un
dialogo tra un nonno e un nipote.
I vari momenti della storia sono stati completati da immagini e video originali, storie vere vissute da
protagonisti come: BAMBINI, UOMINI, DONNE, VECCHI e GIOVANI che venivano deportati nei campi
di concentramento e lì uccisi ...
Si trattava di una pulizia etnica che non racconta solo la morte, ma il tormento che ogni uomo
percepiva in se stesso.
In questa performance la tragedia è stata anche rappresentata dall'incolonnamento di noi ragazzi e
degli oggetti a noi cari come: borse, scarpe, valigie, libri che lasciavamo ammucchiati e incustoditi.
Tutti questi oggetti per loro avevano un nome, un valore, una speranza, che il tempo ha portato via.
Dopo abbiamo iniziato a recitare interpretando il ruolo degli ebrei, in maniera veramente realistica e
questo è stato un momento commovente per la gente.
Questa esperienza ci ha fatto riflettere molto, ha suscitato anche molta rabbia, a un certo punto ci
siamo chiesti: PERCHE’ L ‘UOMO CON LA SUA INTELLIGENZA è CAPACE DI CREARE QUESTO INFERNO,
DI CANCELLARE IL PASSATO, IL PRESENTE E ANCHE IL FUTURO DI OGNI UOMO?
Abbiamo riflettuto molto sui valori della vita e sui diritti negati di questa povera gente.
Speriamo che tutto ciò non accada mai più e che sia stato di esempio per evitare il male,
se vogliamo un mondo migliore dobbiamo rispettarci l’ uno con l'altro e volerci BENE...
LUDOVICA P.
E
GABRIELE S.
II A
Settant ‘anni sono passati da quell’orribile episodio di cui tutti siamo a conoscenza, lo sterminio di migliaia di
ebrei.
Eppure nessuno si è dimenticato di questo fatto, anzi di anno in anno cresce sempre di più la voglia di farla
conoscere questa storia, per far si che non si ripeta.
Per questo motivo esiste il giorno della Memoria, che viene celebrato ogni anno il 27 gennaio.
La nostra scuola quest’ anno ha messo in scena una rappresentazione di testimonianze di ebrei, devo
ammettere che è stato un lavoro “terribile” all’ ascolto, ma allo stesso tempo notevole.
Allo spettacolo hanno partecipato sette, otto alunni di 1°,2°,3° media, circa quaranta alunni che hanno letto
alcuni testi preparati dalle nostre insegnanti.
Ovviamente questi testi erano letti con una certa tristezza nel tono di voce e soprattutto l’immedesimazione
nell’essere “quei” testimoni.
Io, alunna, quando ho letto d ‘ avanti ai ragazzi che assistevano allo spettacolo, per un attimo ho alzato lo
sguardo verso di loro e ho visto tanti visi puntati su di me, visi sconvolti, ed è allora che sono diventata un
ebrea a prescindere da quello che leggevo.
Non m’ interessava essere in scena, ma quale personaggio stavo facendo credere di essere.
In quel momento io ero un ebrea, e così anche alcuni miei compagni.
Abbiamo preso questa cosa molto sul serio, era importante per tutti noi far capire agli altri le parole che
occupavano parte del nostro cuore, che erano intrappolate dalla delicatezza dell’ argomento …
Martina Polizzotto